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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Maggio 2009
 
   
  EMERGENZA-URGENZA: NUOVA AUTOMEDICA CROCE GIALLA VAGO DI LAVAGNO SANDRI: “PREOCCUPATO PER IPOTESI NUMERO UNICO NAZIONALE 112. NON DISPERDERE PATRIMONIO DI ESPERIENZA ED EFFICIENZA DEL NOSTRO 118”

 
   
  Vago di Lavagno (Verona), 25 maggio 2009 - “In questi giorni stiamo discutendo, in sede di Commissione Salute a Roma, della prospettiva che in Italia, in ossequio ad una norma europea, entri in attività un numero unico per l´emergenza, che dovrebbe essere un 112. L´ipotesi ci preoccupa e, con i colleghi di Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, stiamo lavorando perchè non vada disperso il patrimonio di esperienza ed efficienza dei nostri sistemi del 118”. Lo ha detto il 22 maggio l´Assessore regionale alla Sanità del Veneto, Sandro Sandri, intervenendo all´inaugurazione di una nuova modernissima automedica che entrerà in funzione presso la Croce Gialla di Vago di Lavagno, in provincia di Verona. “Tanto per cominciare – ha detto Sandri – in Italia un 112 creerebbe confusione con il numero che è dei Carabinieri, ma non ci convincono nemmeno le ipotesi di procedura che circolano, come ad esempio l´utilizzo di risponditori automatici al posto del personale specializzato. E´ una questione molto delicata – ha aggiunto – sulla quale lavoreremo con tenacia per addivenire ad una soluzione che non pregiudichi i risultati di efficacia raggiunti in tanti anni di perfezionamento dell´emergenza-urgenza attraverso il 118”. Riferendosi alla nuova automedica entrata in funzione alla Croce Gialla veronese, Sandri l´ha definita “un mezzo a tecnologia elevatissima, che costituisce un nuovo tassello dei buoni servizi che puntiamo ad offrire ai cittadini. La velocità di spostamento di questo mezzo, la sua versatilità, la sua dotazione di strumenti come il defibrillatore o l´attrezzatura per inviare per via telematica l´elettrocardiogramma all´Ospedale di riferimento, in questo caso San Bonifacio, sono una ulteriore garanzia di intervento salvavita per gli abitanti di una vasta area”. L´automedica è infatti in grado, in 9-10 minuti, di raggiungere Porta Vescovo a Verona, San Bonifacio o Tregnago, ma il suo raggio d´azione arriverà fino alla montagna, verso il Monte Carega. L´importanza del nuovo mezzo è stata sottolineata da tutti i molti intervenuti, tra i quali il Presidente della Quinta Commissione del Consiglio Regionale Raffaele Bazzoni, ed il responsabile del Suem 118 di Verona, Giovanni Cipollotti. Quest´ultimo ha particolarmente tenuto a sottolineare le modalità di presenza del medico a bordo del mezzo, che si recherà sul luogo dell´evento in appoggio all´ambulanza classica. La presenza dell´automedica consentirà infatti al sanitario di compiere sul paziente tutte l operazioni necessarie per la sua stabilizzazione, di affidarlo poi al personale dell´ambulanza, di essere quindi subito disponibile per un nuovo intervento senza dover raggiungere l´ospedale con il malato. .  
   
 

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