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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Maggio 2009
 
   
  DIGA DELL’ESARO, ENTRO IL 2013 LA CONCLUSIONE DELLA PRIMA FASE DEI LAVORI

 
   
  Cosenza, 26 maggio 2009 - “Entro il 2013 sarà conclusa la prima fase dei lavori per la realizzazione della Diga dell’Esaro”. Ad affermarlo l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato che sabato mattina si è recato sul cantiere della diga per rendersi conto dell’andamento dei lavori e per presenziare alla foratura della galleria di derivazione di collegamento. Assieme all’assessore Incarnato erano anche presenti il presidente della Sorical, Geppino Camo, i sindaci di Malvito e Sant’agata d’Esaro, Carmine Arcuri e Fulvio Callisto, i rappresentanti sindacali e una nutrita rappresentanza di lavoratori. “È un giorno importante - ha detto l’assessore Incarnato - perché dopo tanti anni siamo riusciti ad individuare un percorso che porterà alla realizzazione entro tre anni della diga”. In effetti il progetto ha subito molti stop negli anni, ultimo in ordine di tempo il sequestro da parte della procura della Repubblica di Castrovillari nel giugno dello scorso anno. “Ora che è stato anche approvato il progetto definitivo dalla Consulta tecnica regionale (Coter) - ha aggiunto Incarnato - la strada verso il completamento di questa opera, che riteniamo strategica non solo per la provincia di Cosenza, ma l’intera Calabria, è più vicina”. In totale, per la realizzazione dell’importante invaso, sono stati stanziati 120 milioni di euro. 70 milioni provengono da fondi regionali, 50 milioni, invece, sono stati messi a disposizione dalla Sorical. Una volta conclusa la prima fase dei lavori, cioè entro il 2013, la provincia di Cosenza potrà disporre di 200 litri d’acqua al secondo in più che, ha anticipato l’assessore, “saranno divisi tra i comuni del Tirreno e dello Ionio”. “Entro il 2017, invece - ha detto infine Incarnato - contiamo di poter finire anche la seconda fase dei lavori che prevede un ampliamento dell’opera con una centrale elettrica che porterà acqua anche alla città di Cosenza. .  
   
 

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