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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Maggio 2009
 
   
  L´EUROPA E IL MITO DELL´ANANKÉ

 
   
  Roma, 26 maggio 2009 - Nella quasi totale indifferenza della stampa e dei media italiani, il premio internazionale Carlo Magno è stato assegnato quest´anno al fondatore della Comunità di S. Egidio Andrea Riccardi che si è aggiunto così agli italiani Alcide De Gasperi, Antonio Segni, Emilio Colombo e Carlo Azeglio Ciampi. Nato su iniziativa dei cittadini della città di Aquisgrana nel 1949, il Premio Carlo Magno viene conferito dal 1950 ogni anno e nel giorno dell´Ascensione ad una personalità internazionale che si è distinta per il suo impegno a favore dell´Europa unita. Hanno fatto eccezione negli anni il premio conferito al popolo lussemburghese e, nel 2002, quello attribuito all´Euro. La tradizione vuole che sia preso in considerazione il suggerimento di chi è stato insignito del Premio l´anno precedente e la cancelleria Merkel, insignita nel 2008, aveva suggerito di attribuirlo al Presidente francese Sarkozy. Con poca cortesia istituzionale ma con vera saggezza politica, il Comitato del Premio non ha scelto un politico ma il fondatore della Comunità di S. Egidio Andrea Riccardi che "ha dato una prova straordinaria ed esemplare dei valori europei della pace, della solidarietà, della dignità umana e dell´impegno della società civile per costruire un mondo migliore". Riccardi ha dedicato il suo discorso all´ananké e cioè all´Europa come necessità e destino storico chiedendosi se l´Europa di oggi, più ricca che nel dopoguerra, avverte la stessa necessità. A due settimane dalle elezioni europee e nel mezzo di scontri politici nazionali "prigionieri della cronaca", Riccardi si è rivolto alla società civile proponendo di "assaltare il palazzo del potere, quello dell´Europa: non con la violenza, ma con la passione e le idee". C´è fretta, ha detto Riccardi, ed abbiamo bisogno di Europa oggi più di ieri. Il percorso quarantennale della Comunità di S. Egidio, fondata da Andrea Riccardi e da alcuni amici ancora liceali e divenuta "l´Onu di Trastevere", si incrocia con quello dell´Europa del dialogo interculturale e delle sue molte etnie e che cerca con difficoltà di costruire un´autentica cultura del convivere. Fra gli impegni prioritari della Comunità di S. Egidio vi è quello rivolto al continente africano ed all´Africa al quale il Presidente Napolitano dedicherà il suo prossimo impegno internazionale nella giornata celebrata al Quirinale il 28 maggio. "Molti paesi europei – ha denunciato Riccardi – si stanno ritirando dall´Africa, che resta solo la terra degli immigrati verso l´Europa. La collaborazione allo sviluppo dell´Africa, la lotta alla malattia e alla guerra sono compiti europei. Sono la vera risposta al flusso inarrestabile dell´emigrazione che non sarà fermato alle frontiere o dai controlli nel Mediterraneo. E´ la rinascita economica e di speranza in Africa che lo ferma !". Nelle motivazioni del Premio, il Comitato ha ricordato che, per conquistare il futuro e superare lo scetticismo dei cittadini, è fondamentale la coesione interna dell´Europa intorno ai suoi valori immateriali come la dignità umana, la democrazia, la libertà, la responsabilità ed il ruolo della società civile. Non bastano i piccoli passi, ha detto Riccardi, senza gusto dell´Europa né capacità di comunicazione ai cittadini del continente, perché così si aprono le porte al localismo e a un´Europa - condominio senza l´urgenza della storia. L´accelerazione non verrà dalla politica ma dalla volontà dei cittadini che debbono tener alta la visione europea "per aiutare i governanti a guardare oltre e sognare un´Europa dei popoli". Pier Virgilio Dastoli Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea .  
   
 

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