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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Maggio 2009
 
   
  MILANO, TEATRO ARSENALE: KAFKA SULLA SPIAGGIA IL VIAGGIO DI UN EDIPO QUINDICENNE DAL 26 MAGGIO AL 14 GIUGNO 2009

 
   
  Milano, 26 maggio 2009 - All’età di quindici anni, un giovane abbandona la sua casa familiare e va a vivere in un’altra città, lontana e sconosciuta. Cerca un posto in cui mondo interiore ed esteriore possano finalmente convivere. Questo ragazzo, di nome Kafka, questo viaggiatore verso l’ignoto, troverà un’uscita dal buio del mondo? È da questa ricerca che trae origine il nuovo lavoro di Kuniaki Ida, tratto dal romanzo Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami, fra i più celebri scrittori giapponesi contemporanei, già vincitore del prestigioso “Franz Kafka Award” e per questo indicato come uno dei futuri candidati al premio Nobel per la letteratura. La vicenda, nel libro come in scena, propone il viaggio della vita, il passare del tempo a cui non si può sfuggire. Le storie si intrecciano ed emerge forte il tema della solitudine. L’obiettivo è coinvolgere e accompagnare lo spettatore in questo viaggio, senza artificiosità, attraverso il linguaggio semplice della narrazione. Nel continuo fluire della dimensione spazio/temporale – dal passato al presente e viceversa – viene ricreato il senso di disorientamento di quest’epoca postmoderna, dove è difficile se non impossibile raggiungere una meta definita, soprattutto quando questa coincide con la verità assoluta. Il pubblico sarà immerso e quasi “avvolto” in un suggestivo allestimento scenico, realizzato in collaborazione con l’architetto Pierluigi Salvadeo, in grado di evocare la sensazione di spaesamento che si prova trovandosi soli, in una foresta/labirinto fatta di parole e di ricordi. Note di regia - Murakami è oggi uno degli scrittori più letti del mondo, molto amato dai giovani. Perché ha tanto successo? Spiega Kuniaki Ida: «Murakami attinge all’antica cultura giapponese e crea un ponte con il contemporaneo. Non si ferma però alla locale realtà giapponese, ma scava nel fondo comune dell’umanità. Per questo tocca tutti noi». E aggiunge: «Penso che nel nostro mondo globalizzato, così fluido e privo di punti fissi di riferimento, i giovani cerchino la realtà del rapporto da persona a persona. In Kafka sulla spiaggia l’autore affronta il profondo senso di perdita e di solitudine dei giovani di oggi. Leggendo Murakami, i giovani si identificano con i suoi personaggi e le loro storie e si sentono meno soli». La storia - Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l’ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti a Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Tamura Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e sinistro, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Va a vivere nella piccola biblioteca di una città molto lontana, dove vedrà un quadro dipinto trent’anni prima: questa sarà la porta che lo metterà in comunicazione con un altro mondo. Parallelamente, si svolge un’altra vicenda: il vecchio Nakata fugge dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto quando era bambino, contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua, parte per cercare la pietra dell’entrata del mondo, là dove mondo visibile e invisibile si incontrano… Seguendo percorsi distinti, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell’incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino. Diversi personaggi affiancano i due protagonisti: Hoshino, un giovane camionista di irresistibile simpatia; l’affascinante signora Saeki, ferma nel ricordo di un passato lontano; Ōshima, l’androgino custode di una biblioteca; e poi i gatti, animale preferito dell’autore. Infine Kafka: “uno spirito solitario che vaga lungo la riva dell´assurdo”. Quando si apre una porta, si deve decidere di entrare oppure uscire… ma sempre e comunque, essa va chiusa, altrimenti, qualcosa o qualcuno, può passarvi indisturbato e sconvolgere la monotona normalità. Da Kafka sulla spiaggia di H. Murakami Note dell’autore - Il romanzo presenta molteplici enigmi, senza fornire una soluzione. Molti di questi enigmi si intrecciano e, attraverso la loro interazione, prende corpo una possibile chiave di lettura che sarà diversa per ogni lettore. L’enigma stesso assolve anche funzione di soluzione. Commenta Murakami: “Differentemente da quanto si possa pensare il mito di Edipo è solo uno dei fili conduttori della storia e non necessariamente quello principale. […] Mi hanno sempre affascinato gli outsider, coloro che chiusi in sé stessi vivono in uno stato di alienazione sociale. La maggior parte dei personaggi in Kafka sulla spiaggia vive in un certo senso fuori dagli schemi”. .  
   
 

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