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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2009
 
   
  MILANO VISTA DAGLI STRANIERI: PROMOSSA CON IL 6

 
   
  Milano, 27 maggio 2009 - Gli stranieri promuovono Milano, ma non a pieni voti. Sufficienza come voto complessivo alla città, 6. Tra le eccellenze cultura, turismo, shopping e qualità della vita con voti intorno al 7. Tasti dolenti i prezzi (4 e mezzo), gli orari (la città chiude presto e di giorno non sempre si trova tutto aperto), il senso civico e la Milano dei bambini (intorno al 5). Mentre Milano diventa sempre più straniera, 25 mila gli imprenditori dall’estero, triplicati in nove anni. Primi egiziani e cinesi. Pesa la Milano internazionale anche sull’intero Paese col 12% dell’export italiano, pari a 44 miliardi. Ma anche col 41% delle multinazionali in Italia che scelgono Milano, quasi 3 mila imprese. Bene Milano per fare business. Vista dagli operatori stranieri la metropoli lombarda è al decimo posto in Europa per localizzare un’attività economica e insegue Londra, Parigi e Francoforte ai primi tre posti. Emerge dal dossier “Milano internazionale” della Camera di Commercio di Milano a maggio 2009 e da un’indagine della Camera di commercio su trentuno interviste con opinion leader stranieri in occasione dell’incontro annuale col Corpo consolare. “Milano conferma la sua vocazione di unire e conciliare la dimensione locale e quella globale - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Da un lato con la capacità di attrarre importanti realtà economiche internazionali. Dall’altro rafforzando un tessuto economico e produttivo sempre più partecipato dagli stranieri che sono ormai tra i principali motori del mondo produttivo milanese. La dimensione internazionale di Milano è profonda e centrale ma deve svilupparsi in un contesto di regole riconosciute e condivise. Oggi il futuro della città si gioca sempre più su importanti temi come Expo e Malpensa. Su questo occorre un impegno ed un coordinamento forte e condiviso delle istituzioni, del mondo delle associazioni e delle imprese”. . .  
   
 

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