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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2009
 
   
  POTENZA, SAN CARLO: CONCLUSO IL SIMPOSIO DI CHIRURGIA D´URGENZA

 
   
  Potenza, 27 maggio 2009 - Si è concluso ieri pomeriggio, dopo due giorni di intensi lavori, il I simposio interregionale di della Società italiana della Chirurgia d’urgenza e del trauma, con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Basilicata, dell’Azienda Ospedaliera Regionale san Carlo di Potenza, dell’Università di Basilicata. I lavori si sono svolti nell’auditorium dell’Ospedale San Carlo di Potenza e hanno trattato i temi del trauma, delle emorragie digestive e della chirurgia laparoscopica nell’urgenza. I numerosi relatori sono convenuti da ogni parte d’Italia, con la presenza significativa di numerosi docenti universitari. In tal modo l’esperienza delle scuole chirurgiche più prestigiose del nostro Paese si sono integrate con i contributi di eccellenza dei chirurghi lucani. Ma vediamo più approfonditamente i tre temi discussi. Il trauma è la prima causa di morte e di invalidità permanente sotto i 40 anni nei paesi del mondo occidentale ed in Italia. Il costo sociale è quindi molto elevato per l’inevitabile decremento della popolazione giovanile, per i notevoli costi economici e per la perdita di anni lavorativi. La morte giovanile sta diventando una piaga sociale, nonostante gli sforzi degli organismi istituzionali preposti in una politica di informazione e repressione. Una percentuale non indifferente di vittime da lesioni traumatiche decede ancora non tanto per la gravità delle lesioni riportate quanto per la inadeguatezza dei soccorsi e delle cure ricevute. Da qui la grande attenzione, dedicata al trauma nel corso del Simposio per ridurre al massimo, attraverso l’ottimizzazione delle prestazioni, dalla fase pre-ospedaliera all’arrivo in pronto soccorso, alla sala operatoria mira a ridurre al massimo le cosiddette morti evitabili. Le emorragie digestive sono, invece, eventi spesso prevedibili ma potenzialmente letali. Le possibilità diagnostiche oggi in campo ci consentono addirittura di poter individuare i cosiddetti “segni predittivi” di un sanguinamento e quindi di poter prevenirli. Il trattamento endoscopico, la radiologia interventistica, la terapia farmacologica spesso ci permettono di evitare la terapia chirurgica, ma non sempre questo possibile. La chirurgia laparoscopica è ormai universalmente considerata il trattamento gold standard per molteplici patologie ad alta incidenza sociale. Ma la necessità di ridurre i costi di una chirurgia strumento dipendente non deve prescindere dalla possibilità di reinserire il paziente, quanto prima, nel suo habitat socio economico e familiare Il simposio ha avuto, tra le sue finalità, la proposizione di sinergie e interazioni tra i chirurgi dell’urgenza e del trauma locali e quelli dell’intero Paese e la promozione della cultura e dell’arte chirurgica della Basilicata. Numerosi gli operatori sanitari che hanno seguito i lavori congressuali con viva attenzione. .  
   
 

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