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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2009
 
   
  RIUNIONE COMITATO MARCHIGIANO SORVEGLIANZA FSE- FORMAZIONE E INCENTIVI ALLŽOCCUPAZIONE: PER LA FINE DELLŽANNO SARANNO SPESI 38 MILIONI DI EURO.

 
   
  Ancona, 27 Maggio 2009 - A marzo 2009 lŽutilizzo delle risorse della programmazione 2007-2013 del Fondo Sociale Europeo e quindi la spesa effettiva ammontava a 3 milioni 300 mila euro, con un impegno di spesa di 17 milioni di euro. Ma a fine anno le previsioni di spesa e quindi di utilizzo, calcolate in base ai 6054 progetti complessivamente presentati alla Regione, faranno raggiungere la soglia del 37,8 per cento che equivale a 38 milioni e 784 mila euro. Sono questi i primi dati finanziari emersi dal rapporto di esecuzione del Programma 2008 illustrato nel corso della riunione annuale del Comitato di Sorveglianza del Fse, tenutasi oggi a Borgo Lanciano di Castelraimondo. Il Comitato che ha visto lŽinsediamento dellŽassessore regionale alla Formazione, Stefania Benatti come presidente e dellŽassessore regionale alle Politiche del Lavoro, Fabio Badiali, come membro effettivo, ha esaminato, tra gli altri temi, anche la situazione di crisi che sta attraversando pesantemente il nostro territorio e le possibilita` di utilizzo del Fondo Sociale Europeo per arginare la difficile congiuntura. A tale proposito, Stefania Benatti ha ricordato come si e` arrivati allŽintesa Stato-regioni che ha previsto nelle Marche lŽutilizzo di 84 milioni di euro dellŽFse nel biennio 2009-2010, dei quali una meta` utilizzabile per politiche di sostegno al reddito e lŽaltra meta` per politiche attive del lavoro. LŽassessore ha evidenziato che e` stato il frutto di una delicata e difficile mediazione che ha visto lavorare insieme tutte le Regioni, ma ora Ž ha poi aggiunto Ž va condotta unŽazione sistematica per costruire e far stare in piedi questa architettura complessa, bisogna raccogliere una sfida difficile tutti insieme: per raggiungere risultati positivi si dovra` lavorare con grande determinazione e collaborazione tra tutti gli Enti interessati e le parti sociali. In base alle stime sullŽandamento della crisi nella nostra regione, il dirigente regionale Mauro Terzoni ha comunque precisato che probabilmente potra` essere sufficiente lŽimpiego di 50 milioni di euro degli 84 programmati, in modo da reinserirli nella ordinaria programmazione dellŽFse, fondo destinato per natura alla formazione e alle politiche attive e non difensive, come gli ammortizzatori sociali. La partenza della nuova programmazione Ž come ha chiarito la consulente regionale Floriana Quaglia Ž e` stata ritardata sia da una approvazione tardiva da parte della Commissione Europea, sia dallŽaccavallamento con la vecchia programmazione, ma la Regione Marche ha completato tutte le procedure amministrative di programmazione e gestione, dai manuali operativi alle linee guida. Ed ora Žha proseguito la consulente- si sta camminando rapidamente: nei primi tre mesi di questŽanno sono triplicati tutti gli indicatori. Dei 281 milioni di euro previsti per il settennio 2007-2013, la mole di risorse che si riferisce ai bandi gia` emanati dalla Regione Marche (quasi tutti nellŽultimo trimestre 2008) e` pari a 69 milioni di euro e interesseranno oltre 47 mila destinatari. La maggior parte dei progetti ( 4863) e` stata presentata nella misura che prevede lŽincentivazione allŽinserimento occupazionale. Sempre a marzo 2009 - tra percorsi formativi, voucher e work experiences - sono 783 i progetti approvati, di cui 679 avviati e 95 conclusi. Dei progetti approvati, 4323 sono destinatari uomini e 4259 donne. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti della Commissione Europea, Claudio Spadon che ha dichiarato di condividere pienamente lŽimpostazione avviata dalle Marche nella nuova programmazione e Jader Cane` che, affrontando anche il tema della crisi e dellŽutilizzo dellŽFse per superarla, ha detto di essere dŽaccordo nellŽimpiego del Fondo per politiche di sostegno al reddito Žma che siano direttamente collegate a quelle attive del lavoroŽ. Come hanno fatto le Marche Ž ha aggiunto - non si puo` prescindere da unŽistruzione di qualita`, una maggiore occupabilita` e dalle politiche pubbliche inclusive per salvaguardare il modello europeo che non lascia fasce di popolazione ai margini. .  
   
 

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