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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2009
 
   
  UN CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO PER MICRO E PICCOLE IMPRESE ARTIGIANE. VENETE SIGLATO ANCHE UN MODELLO DI ACCORDO CON GLI ISTITUTI DI CREDITO

 
   
  Venezia, 27 maggio 2009 - La Giunta regionale ha approvato ieri mattina lo stanziamento di un milione e mezzo di euro a fondo perduto per le piccole e micro imprese artigiane che intendono investire risorse per ammodernare e per migliorare la loro azienda. Sono finanziamenti che si aggiungeranno a quelli erogati dagli istituti di credito secondo una convenzione tipo stilata dalla Regione del Veneto in sinergia con le associazioni di categoria e con le banche del territorio. Le banche potranno finanziare progetti sino a 30 mila euro, mentre il contributo regionale sarà dell’otto per cento del totale. “E’ la conferma - ha spiegato l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor - che siamo molto attenti alle istanze del mondo del lavoro e che crediamo che solamente investendo in innovazione e in qualità si potrà uscire dalla crisi globale che interessa le province venete. ” L’accesso al credito si attesta tuttora come una criticità non ancora risolta per le piccole e per le micro imprese artigiane e per questo la Regione del Veneto vuole scendere in campo a sostegno del comparto produttivo come ha già fatto assumendo iniziative preziose come il fondo di rotazione. Il futuro che ci attende, una volta usciti dal tunnel della crisi, non ci troverà assolutamente impreparati. “Le piccole e micro imprese artigiane - ha evidenziato l’assessore - sono sempre state l’asse portante del modello veneto. L’elemento di forza è la sinergia virtuosa che esiste tra gli imprenditori e i dipendenti, tra le istituzioni e gli enti locali, tra il sindacato e le associazioni di categoria: restano così utili e vantaggiosi strumenti come gli enti bilaterali. Per non spezzare un percorso di successo bisogna però mantenere la negoziazione dei contratti sul doppio livello: nazionale e locale. Se si vuole invece, come ho letto in alcuni quotidiani nazionali, trasferire al governo centrale i poteri di negoziare gli accordi sindacali, credo davvero si commetterà un errore gravissimo per la nostra regione. ” Per l’assessore il rischio è che si perdano, paradossalmente proprio alla vigilia della riforma in senso federale dello Stato, le specificità del territorio e si cancelli un modello come il nostro che ha funzionato bene. “Convalido una volta ancora una posizione che ho spesso palesato in occasione di diversi incontri con le associazioni di categoria: sono per il federalismo contrattuale e penso - ha concluso Vendemiano Sartor - che il governo debba sottoscrivere la cornice e lasciare al territorio la discussione delle parti accessorie e integrative degli accordi. ” .  
   
 

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