|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Ottobre 2006 |
|
|
  |
|
|
ANCHE LA CONFERENZA SERVIZI NON DÀ SEGUITO ALLA RICERCA DI IDROCARBURI A “SABBIONI”
|
|
|
 |
|
|
Venezia, 3 ottobre 2006 - Anche dalla Conferenza di Servizi, convocata al Ministero per lo Sviluppo Economico, è risultato che non può avere seguito la richiesta di permesso “Sabbioni” per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio delle province di Padova e Rovigo, avanzata da due società di settore. “E’ stata quindi confermata la posizione della Giunta veneta – ha sottolineato l’assessore agli investimenti strategici Renato Chisso – che per due volte ha deciso di non dare l’assenso al Ministero sull’Istanza di permesso, motivando il diniego con una serie di considerazioni di carattere ambientale”. Parere negativo è stato espresso nella Conferenza di Servizi anche dai rappresentanti delle Amministrazioni provinciali di Padova e Rovigo. In mancanza dell’assenso regionale, previsto dall’accordo sancito dalla Conferenza Stato – Regioni del 2001, il permesso di ricerca non può essere accordato. “La Giunta veneta – ha ricordato Chisso – aveva già negato l’assenso alla ricerca in questione nel 2003 e il Ministero, nel 2004, aveva rigettato l’istanza delle società richiedenti; queste ultime avevano però impugnato i relativi provvedimenti avanti al Tar del Lazio, che aveva accolto il ricorso, e avevano quindi rinnovato la richiesta”. “Abbiamo confermato il nostro parere negativo all’intesa – ha ribadito l’assessore – perché nella domanda di ricerca mancano tra l’altro indicazioni relative alla esatta località dove andranno effettuati i rilievi sismici e la perforazione del pozzo esplorativo, cosa che non permette di valutare la compatibilità ambientale, tenuto conto che il rilievo sismico con microesplosioni comporta la perforazione di pozzetti con ripercussioni fino alla superficie e, in vicinanza di corsi d’acqua, con la possibilità di innescare fontanazzi che possono indebolire le arginature. La ricerca di metano potrebbe inoltre compromettere delicati equilibri naturali del sottosuolo. L’intera zona interessata alla richiesta di permesso – ha sottolineato Chisso – è inoltre particolarmente fragile dal punto di vista ambientale, soggetta a subsidenza naturale e, nel passato, anche per estrazioni dal sottosuolo, vicina ad una Zona di Protezione Speciale e a Siti di Interesse Comunitario. Va infine ricordato che c’è il divieto assoluto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nel tratto di mare compreso tra il parallelo passante per la foce del fiume Tagliamento e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po. Di conseguenza, l’impedire precauzionalmente le attività di ricerca e di coltivazione anche sulla terraferma è motivato dalla possibilità che si possano creare variazioni dell’assetto altimetrico del territorio. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|