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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Giugno 2009
 
   
  QUALI VELOCITÀ. QUALE CITTÀ. UNA NUOVA URBANITÀ COMPLETAMENTO DEL SISTEMA ALTA VELOCITÀ E RIORGANIZZAZIONE DEI NODI URBANI: OCCASIONI PER CAMBIARE LA MOBILITÀ NELLE METROPOLI E TRASFORMARE SPAZI E LUOGHI ESPERTI DI URBANISTICA E OPERATORI DEL SETTORE HANNO AFFRONTATO IL TEMA AL CENTRO CONGRESSI DI RHO FIERA MILANO

 
   
  Milano, 3 giugno 2009 - Avviare una riflessione sulla città contemporanea e del futuro, in particolare sulla nuova urbanità e sulle forme mutevoli che essa va progressivamente assumendo. Rielaborare l’uso e la qualità degli spazi urbani come ad esempio la piazza, metafora di luoghi in cui storicamente si sono prodotti aggregazioni, scambi, relazioni. Rivedere la luce come strumento per disegnare un luogo pubblico che interpreti ed esalti il senso di comunità che sta alla base del concetto stesso di città e di qualsiasi soluzione urbana. Questi temi sono stati affrontati oggi nel convegno “Quali Velocità. Quale Città. Le nuove velocità come sistemi complessi. Quale qualità degli spazi e dei luoghi urbani: la metafora della piazza e l’utilizzo della luce”. Ne hanno discusso, al Centro Congressi Rho Fiera Milano, Carlo De Vito, Presidente Gis Qvqc nonché Amministratore Delegato di Fs Sistemi Urbani (Gruppo Fs); Francesco Coppola, Vicepresidente Gis Qvqc e Responsabile Territorio e Ambiente Fondazione Morra; Alessia Guarnaccia, Direttore Scientifico Piattaforma Qvqc e Presidente Angia (Associazione Nazionale Giovani Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) e Massimo Pica Ciamarra, Vicepresidente Inarch – Istituto Nazionale di Architettura. In Italia, il riassetto territoriale si va configurando sul sistema Av/ac, che sarà completato entro il 12 dicembre 2009, e sulla riorganizzazione dei nodi metropolitani, a livello regionale e provinciale. Cambiano, quindi, gli schemi della mobilità urbana. Stanno nascendo network logistici integrati che collegheranno i grandi terminali merci ferroviari ai bacini produttivi, ai principali porti e interporti e ai mercati dell’Europa centrale, occidentale e orientale. Le politiche comunitarie di mobilità integrata, basata prevalentemente sul sistema del trasporto su ferro, stanno generando una trasformazione strutturale dei territori di tutti gli Stati membri. Il convegno odierno è stato promosso dal Gruppo di Studi Interdisciplinare “Quali velocità. Quale città”, composto da Ferrovie dello Stato, Anci, Ance, Angia, Fondazione Morra, Inarch, Aniai, Cnappc, Siu, Consulta Anci, Ance giovani, Ana, Facoltà di Architettura-università degli Studi di Napoli Federico Ii, Città di Afragola, Dipartimento Diparc Facoltà Architettura-università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze della Comunicazione-università degli Studi di Salerno, Certet Centro di Economia Regionale dei Trasporti e del Turismo-università Bocconi, Dipartimento Dicata Facoltà di Ingegneria-università degli Studi di Brescia, Dipartimento di Economia e Statistica-università di Salerno, Dipartimento Dau-università La Sapienza di Roma, Fondazione Ugo La Malfa. .  
   
 

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