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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Maggio 2009
 
   
  XXIII EDIZIONE IL CINEMA RITROVATO BOLOGNA, 27 GIUGNO – 4 LUGLIO 2009 INAUGURAZIONE CON FRANK CAPRA, JOSEPH VON STERNBERG E SCARPETTE ROSSE IN PIAZZA MAGGIORE CHIUSURA CON IL RESTAURO DI IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO DI SERGIO LEONE

 
   
  Come si diventa Frank Capra: l’integrale della produzione muta, nascita e ascesa di uno dei grandi maestri del cinema mondiale, è una tra le sezioni portanti che animeranno la 23ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Mostra Internazionale del Cinema Libero e dalla Cineteca del Comune di Bologna, in programma nel capoluogo emiliano da sabato 27 giugno a sabato 4 luglio, in diversi spazi della città: le due sale del Cinema Lumière della Cineteca, una riservata al muto e l’altra al sonoro (entrambe climatizzate); il Teatro Comunale di Bologna, per una serata di cinema restaurato e musica dal vivo; il Cinema Arlecchino, il magnifico schermo che da anni ci restituisce la bellezza oggi perduta dei grandi formati originali. Da Scarpette rosse, fiammante e crudele capolavoro di Powell e Pressburger, in un restauro di Ucla Film & Television Archive con The Film Foundation che ne ha recuperato il vertiginoso Technicolor, a Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone: questi i titoli che ancora una volta risplenderanno in Piazza Maggiore, location mozzafiato che accompagnerà tutte le sere del festival, con l’esclusione della proiezione, accompagnata dall’orchestra al Teatro Comunale, di Feu Mathias Pascal di Marcel L’herbier, il più grande dei film pirandelliani, presentato nel nuovo restauro curato dalla Cinémathèque Française, con partitura composta da Timothy Brock. Questi i film che saranno presentati in Piazza Maggiore, ore 22, accesso gratuito: Sabato 27 giugno: Red Shoes (Scarpette rosse, Gran Bretagna/1948); regia: Michael Powell. Il capolavoro di Powell sarà preceduto da due autentiche rarità, scoperte a Parigi da Mariann Lewinski per il suo programma dedicato al cinema del 1909, che vengono eccezionalmente presentate in Piazza Maggiore per l’attinenza tematica: si tratta infatti di due preziosissimi documenti relativi alla Prima stagione dei Balletti Russi a Parigi, avvenuta proprio un secolo fa: La danse du flambeau (Francia/1909); Regia: Jules de Froberville (produzione: Les Films du Lion; interpreti: Tamara Karsavina. Da: Cnc - Archives Françaises du Film) e Pas-de-deux et soli (Francia/1909); regia: Jules de Froberville (produzione: Les Films du Lion; interpreti: Alexandra Baldina, Theodore Kosloff Da: Cnc – Archives Françaises du Film) Lunedì 29 giugno: Pierrot le fou (Il bandito delle ore undici, Francia/1965); regia: Jean Luc Godard. Martedì 30 giugno: The Crowd (La folla, Stati Uniti/1928); regia: King Vidor. Accompagnamento dal vivo del gruppo jazz di Otto Donner. Mercoledì 1 luglio: Les vacances de Monsieur Hulot (Le vacanze di Monsieur Hulot, Francia/1953); regia: Jacques Tati. Giovedì 2 luglio: Senso (Italia/1954); regia: Luchino Visconti Venerdì 3 luglio: Progetto Chaplin A Day’s Pleasure (Una giornata di vacanza,Usa/1919); regia: Charles Chaplin / Sunnyside (Charlot in campagna, Usa/1919); regia: Charles Chaplin / One Week (Una settimana, Usa/1921); regia: Buster Keaton. Accompagnamento dal vivo diretto da Timothy Brock Sabato 4 luglio: Il buono il brutto e il cattivo (Italia/1966); regia: Sergio Leone ‘Il’ regista del Cinema Ritrovato 2009 sarà il grande italo-americano Frank Capra, di cui verrà proposta l’intera e oggi ben poco conosciuta produzione muta (titolo della sezione Frank Capra: il nome sopra il titolo), tra cui Visita incrociatore italiano a San Francisco (1921), The Strong Man (La grande sparata, 1926) e The Younger Generation (La nuova generazione, 1929). Ci sarà da riscoprire un talento comico che tocca il suo vertice proprio in questi anni, nei quali lo sguardo di Capra è già capace di acuta osservazione sociale, ma più leggera e libera rispetto a quell’impegno di ‘rifondazione morale’ che mostreranno certi suoi film d’epoca rooseveltiana. Non mancherà tuttavia qualche incursione negli otto primi film sonori, come l’anomala sophisticated comedy La donna di platino e l’esotico mélo L’amaro tè del Generale Yen. Il programma di questa sezione è realizzato in collaborazione con Sony-columbia e vede la partecipazione dello studioso e sceneggiatore Joseph Mcbride. L’altro cineasta cui verrà dedicata una personale in dodici titoli è Vittorio Cottafavi, regista paragonabile a Sirk, Fassbinder o Leone per la capacità di affrontare il cinema di genere con rispetto, raffinatezza letteraria, colta ironia e splendide intuizioni visive. La sua sensibilità verso il cinema e la cultura popolare (con una predilezione per i soggetti storici e i peplum) ha dato forme e colori e ritmo narrativo a un’autentica italian epic. La sezione è curata da Adriano Aprà e Giulio Bursi e costituisce una meritata rivalutazione del regista, tra gli altri, di I nostri sogni (1943), Il boia di Lilla (1952) e di Maria Zef (1981). Il Cinemascope per il sesto anno consecutivo ci schiuderà i più larghi orizzonti (con film come Cento Cavalieri di Cottafavi o La belva, insolito western di William Wellman con una ancor più insolita concezione del colore). È nuova la sezione dedicata proprio al colore (Il colore più grande della vita è il titolo della sezione che si vedrà all’Arlecchino) inizio di una ricerca che proseguirà negli anni a venire. Si comincia ripercorrendo gli usi più interessanti del colore nel corso dei primi cinquant’anni della storia del cinema: i più antichi film colorati a mano, film di Méliès e di de Chomón, i primi sistemi completi a colori (Chronochrome, Kinemacolor di Gaumont), i primi sistemi Technicolor (in film come Redskin di Scherzinger) e naturalmente il miracolo del Technicolor a tre matrici, con esempi di copie originali sopravvissute ai loro tempi gloriosi: tra gli altri La più grande avventura (Drums along the Mohawk) di John Ford, Pandora di Albert Lewin, e naturalmente Scarpette rosse. Cento anni fa, il viaggio nel tempo che il Cinema Ritrovato propone per la sesta edizione, ci mostrerà ancora una volta i film più interessanti, documentari e di finzione, sulla vita e l´immaginario di chi viveva esattamente un secolo fa. In particolare avremo due eventi speciali: un omaggio a Méliès e una ricostruzione del primo festival di cinema della storia, che ebbe luogo appunto nel 1909. Curatrice della sezione è Mariann Lewinsky. Due piccoli ritratti di eminenti personalità saranno al centro dei programmi muti. Attore, regista, produttore, Eleuterio Rodolfi (1876-1933) è ancora oggi una delle figure più misteriose del cinema italiano tra gli anni Dieci e Venti, autore tra l’altro, nel 1917, d’una celebre versione di Amleto con Amleto Novelli. Anita Berber (1899-1928) è l’androgina e leggendaria figura della Berlino di Weimar, attrice, danzatrice senza veli, scrittrice, ritratta da Otto Dix e altrettanto interessante nelle sue apparizioni sullo schermo giunte fino a noi. Dopo l’omaggio a Monta Bell dello scorso anno, il Progetto Chaplin continua a cercare tracce dell’influenza chapliniana nelle opere di chi lavorò con lui: è la volta di Harry d’Abbadie d’Arrast, con due dei suoi film più belli e rari, A Gentleman of Paris (1927) e soprattutto Laughter (1930), tra le primissime romantic comedies sonore. Ogni mattina, a introdurre gli spettatori alla nuova giornata di Cinema Ritrovato sarà Maciste, grazie al restauro di ben sette titoli, realizzati in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il superuomo italiano fu l’incarnazione dell’eroe mitico capace di avventurarsi nella storia, negli spazi inferi, nella guerra e nella modernità: il primo e forse il più grande di tutti gli ‘uomini forti’ della storia del cinema. Per la sezione Tutto Maciste vedremo tra gli altri Maciste alpino, Maciste innamorato, Maciste in vacanza tutti diretti da Luigi Romano Borgnetto tra il 1916 e il 1920. Curata da Valérie Pozner e Natacha Laurent per la Cinémathèque de Toulouse in collaborazione con il Gosfilmofond, Kinojudaica è una sezione dedicata al cinema russo e sovietico realizzato da attori e registi ebrei, o su tematiche riguardanti la cultura ebraica. Una sezione che permetterà di scoprire film poco noti dei maestri e opere non meno interessanti di registi rimasti a lungo oscuri, autori di film che sembravano banditi per l’eternità. In Kinojudaica, quattro film muti e tre film sonori: tra gli altri Frontiera di Michail Dubson (1935), Il Ritorno di Nathan Becker di Boris Špis e Rašel Mil’man (1931) e Nepokoronnye (Gli indomiti) di Marc Donskoï (1945), impressionante ricostruzione degli orrori della guerra. Il cinema inglese sarà presente al Cinema Ritrovato 2009 con una curiosa raffinatezza, un sottogenere del tutto british: una piccola serie di film che offrono una dettagliata rappresentazione della vita sociale di un certo momento storico, mettendo insieme una decina di personaggi appartenenti a ceti diversi, che si incontrano in situazioni ‘destrutturate’, prive di un vero e proprio protagonista. Titoli tutti da scoprire: Rome Express di Walter Forde (1932), Friday the Thirteenth di Victor Saville (1933), The Passing of the Third Floor Back di Berthold Viertel (1935) e al vertice Bank Holiday (1938), il più bel film di Carol Reed degli anni Trenta. La sezione dedicata al cinema di Vichy (curata da Eric Le Roy per Les Archives Françaises du Film) consentirà uno sguardo su un periodo enigmatico, drammatico e paradossale del cinema francese, attraverso la ricostruzione di un programma del 17 aprile 1942, lungometraggi e cortometraggi di propaganda girati tra il 1940 e il 1944, documenti ufficiali di Vichy e altri materiali collaborazionisti, insieme a film della resistenza. Un proseguimento ideale delle precedenti rassegne dedicate alla seconda guerra mondiale. Sulla scia del successo dello scorso anno della rassegna Josef von Sternberg ecco quest’anno il più sublime tra gli ultimi film del maestro, l’infernale I misteri di Shanghai, perfetto film Dietrich senza Dietrich; e le visionarie immagini di una selezione di materiali relativi a I, Claudius, la cui mancata realizzazione è un altro ‘mistero’ che appassiona i cinefili di tutto il mondo. Sezione particolarmente apprezzata dal pubblico festivaliero è quella dedicata ai Dossier che si sono rivelati negli anni veri e propri contributi innovativi di ricerca su singoli autori o singole opere: quest’anno si vedrà il Dossier Blasetti, interamente curato dalla Cineteca di Bologna, con inediti materiali sull’attività artistica di uno tra i più importanti registi italiani, il Dossier Cinefilia con omaggi a Bernard Chardère, Henri Langlois e André S. Labarthe, il Dossier Chaplin e Napoleone, quello dedicato a Metropolis e ancora due piccole ma preziose sezioni dedicate rispettivamente a La crisi economica ai tempi del muto e a Jean Epstein, il mare come definizione del cinema. Infine, gradito ospite del festival sarà Richard Leacock. Operatore del film di Flaherty, Louisiana Story, figura di collegamento fra la grande tradizione e le nuove forme del direct cinema, Leacock presenterà il proprio capolavoro, A Portrait of Stravinsky, realizzato nel 1966. Il festival promuove inoltre la Fiera dell’Editoria Cinematografica (libri, Dvd, antiquariato e vintage) negli spazi della Biblioteca ‘Renzo Renzi’ (via Azzo Gardino, 65) dal 27 al 30 giugno e Il Cinema Ritrovato Dvd Award (6ª edizione). Il Cinema Ritrovato ospiterà due seminari: il proseguimento della Film Restoration Summer School / Fiaf Summer School 2009, organizzata dalla Cineteca di Bologna, un seminario per i gestori di cinema europei organizzato da Europa Cinema e dal Progetto Schermi e Lavagne. Il Cinema Ritrovato – Xxiii edizione Bologna, 27 giugno – 4 luglio 2008 Luoghi: Piazza Maggiore Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) Cinema Arlecchino (via Lame, 57) Teatro Comunale (Largo Respighi, 1) Informazioni: Segreteria del festival cinetecamanifestazioni1@comune. Bologna. It tel: (+39) 0512194814 www. Cinetecadibologna. It/cinemaritrovato2009 .  
   
 

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