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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Giugno 2009
 
   
  ILVA, ALLARME ENTI LOCALI REGIONE LIGURIA, COMUNE E PROVINCIA DI GENOVA CHIEDONO AL GOVERNO UN TAVOLO TECNICO SU AMMORTIZZATORI SOCIALI E ACCORDO DI PROGRAMMA

 
   
  Genova, 3 giugno 2009 - Un tavolo tecnico da convocarsi al più presto per studiare i meccanismi e trovare ulteriori risorse per la proroga degli ammortizzatori sociali e l´integrazione al reddito. Lo chiedono gli assessori alle attività produttive e al lavoro di Regione Liguria, Comune e Provincia di Genova, Renzo Guccinelli, Enrico Vesco, Mario Margini e Paolo Perfigli attraverso una lettera indirizzata ai Ministri allo Sviluppo economico e al Lavoro, Claudio Scajola e Maurizio Sacconi in vista della scadenza della cassa integrazione ordinaria, 8 giugno, e straordinaria 17 agosto che riguarda 1050 lavoratori. Nella lettera indirizzata ai Ministri competenti gli assessori rimarcano "l´impossibilità di prevedere il rientro in fabbrica per i lavoratori almeno fino a tutto il 2010, in considerazione della preoccupante crisi della produzione dell´acciaio a livello mondiale". "Chiediamo un tavolo immediato - hanno spiegato gli assessori alle attività produttive degli Enti locali liguri, Guccinelli, Margini e Perfigli - per affrontare il problema dell´Ilva di Genova che riguarda, sia la fine della cassa integrazione ordinaria e straordinaria e il suo rinnovo, sia l´integrazione al reddito per quei lavoratori impiegati in progetti di pubblica utilità che ammontano a 480 e più in generale l´applicazione dell´accordo di programma per evitare il rischio di una crisi sociale". "Abbiamo già avuto una serie di incontri - ha ribadito l´assessore alle attività produttive del Comune di Genova, Mario Margini - durante i quali abbiamo chiesto la proroga della cassa integrazione di un anno sulla base dell´accordo di programma sul risanamento ambientale e la bonifica dell´area siglato a livello ministeriale nell´agosto 1999 e successivamente modificato nel 2005 che già prevede due diverse tipologie di cassa integrazione a cui sono sottoposti i lavoratori di Ilva sia ordinaria che straordinaria". E sono proprio questi ultimi a svolgere lavori di pubblica utilità che consentono un´integrazione che va dai 300 ai 400 euro di un reddito medio di 700 euro. "La perdita di questa integrazione - ha aggiunto l´assessore regionale Renzo Guccinelli - si andrebbe a sommare alla crisi mondiale della siderurgia creando pericoli sbandamenti tra i lavoratori". In pratica il tavolo tecnico richiesto dagli Enti locali liguri in maniera congiunta dovrebbe prevedere da un lato la proroga, per tutti i lavoratori, della cassa integrazione, attraverso la cassa in deroga, e la conferma dell´impegno per l´integrazione al reddito dei lavoratori che svolgono lavori socialmente utili. Secondo gli assessori degli Enti locali liguri "l´accordo di programma resta valido in tutte le sue parti, ma deve essere aggiornato su tre punti: i finanziamenti da erogare all´Autorità portuale e l´utilizzo delle aree secondo modalità più flessibili, in modo da prevedere la possibilità di realizzare un depuratore e una centrale a turbo gas in sostituzione di quella esistente. "Entrambe le casse - ha chiarito l´assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco - hanno raggiunto il tempo massimo possibile: c´era un impegno del Governo per attivare la cassa integrazione in deroga su richiesta dell´azienda, ma ci preoccupano i tempi" "Mancano poche ore - ha concluso l´assessore alle attività produttive della Provincia di Genova, Paolo Perfigli - alla scadenza della cassa integrazione ordinaria per 500 lavoratori per questo chiediamo al Governo un atto di responsabilità e un incontro in tempi rapidi per non far pagare i lavoratori". .  
   
 

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