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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Giugno 2009
 
   
  A GIUGNO LA CONFERENZA DELLA RETE DELLE REGIONI OGM FREE TRA GLI OBIETTIVI, AVVIARE UN SISTEMA DI RICERCA A CARATTERE PUBBLICO

 
   
   La settima conferenza della Rete europea delle Regioni anti-Ogm, prevista a giugno a Urbino, sarà l´occasione per rilanciare l´obiettivo di un futuro per un´agricoltura libera da organismi geneticamente modificati. Lo ha sottolineato direttore dell´Arsia Maria Grazia Mammuccini nel corso del seminario, organizzato insieme alla Regione Toscana, che si è svolto il 29 maggio alla Fortezza da basso di Firenze nell´ambito della manifestazione Terra futura. Presenti all´incontro tecnici di organizzazioni di categoria, della pubblica amministrazione e del ministero. Tre sono i punti su cui Mammuccini ha focalizzato l´attenzione, convinta che su di loro converga l´assenso di tutte le Regioni italiane. Il primo riguarda la conferma del no, un no deciso, a soglie di tolleranza per la presenza di Ogm nelle sementi; non può essere tollerato nemmeno quello 0,19 per cento che oggi è consentito nel biologico . Qui si tratta di tollerare un inquinamento accidentale, nell´altro caso saremmo di fronte ad un inquinamento generalizzato, che si estenderebbe a cascata su tutto il prodotto. Il secondo punto è il concetto di coesistenza delle coltivazioni, che deve essere applicato esclusivamente su grandi aree regionali o sub regionali. Va dunque respinto il tentativo di coltivazioni contemporanee di Ogm free e Ogm ai livelli aziendali, che sono medio-piccoli e correrebbero oltretutto grossi rischi di carattere socio-economico, come ammesso recentemente dallo stesso Ministero all´ambiente. Infine, occorre avviare un sistema di ricerca a carattere pubblico; non è più ammissibile che l´Agenzia europea che studia gli impatti alimentari fondi le proprie analisi basandosi sui soli dati ricavati dalla ricerca privata, che fa riferimento ai grandi gruppi industriali. .  
   
 

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