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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Giugno 2009
 
   
  DENTISTI MILANESI APRONO AMBULATORIO IN KAZAKHSTAN PER 70 ORFANI.

 
   
  Milano, 3 giugno 2009 - Un ambulatorio odontoiatrico per 70 bambini orfani e disabili sarà aperto da medici dentisti milanesi nel Villaggio dell’Arca a Talgar, in Kazakhstan, grazie al “Progetto Sorriso”: un’iniziativa di solidarietà promossa dall’Associazione Arca Italia Onlus e dall’istituto Stomatologico italiano per garantire l’assistenza sanitaria ai piccoli più disagiati, attraverso un centro specializzato, la formazione di un dentista locale, il supporto telematico dall’Italia per gli esami e l’invio di un professionista milanese ogni tre mesi per le cure più complesse. La raccolta delle donazioni, denominate simbolicamente ‘quote sorriso’, avverrà attraverso il 5 per mille a favore dell’Associazione Arca Italia e una mostra fotografica benefica aperta al pubblico dal 15 al 27 giugno presso il Circolo dei Navigli di via De Amicis 17. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Marino dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, dal responsabile del Progetto Sorriso Luigi Paglia, dal Presidente dell’Associazione Arca Italia Onlus Roberto Depretis, dal missionario dell’Ordine dei Francescani Minori Padre Guido Trezzani e dal fotografo Fulvio Zubiani. “Milano può regalare, non solo metaforicamente, il sorriso ai bambini del Kazakhstan – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – attraverso un progetto di solidarietà che ci avvicina a una terra distante da noi solo dal punto di vista geografico e coinvolge molte energie positive della nostra città: i volontari dell’Associazione Arca, impegnati in campo umanitario, e i medici dell’istituto Stomatologico, eccellenza clinica che ha appena compiuto 100 anni”. “Nella prospettiva della nostra città, necessariamente internazionale – ha proseguito Palmeri – questo progetto testimonia il positivo effetto leva nell’esportazione della salute nelle aree più povere del pianeta tramite la professionalità e il volontariato. I milanesi possono dare risposte a bisogni concreti, che il loro cuore è in grado di sentire e che la loro mente è in grado di risolvere”. .  
   
 

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