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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Giugno 2009
 
   
  EMERGENZA CAMPI NOMADI, AL VIA LA SECONDA FASE

 
   
  Roma, 4 giugno 2009 - Prorogate fino al 31 dicembre 2010 le funzioni dei prefetti di Roma, Milano e Napoli, nominati nel maggio del 2008 Commissari delegati per la gestione dello stato d´emergenza degli insediamenti nomadi situati in Lazio, Lombardia e Campania. Con la proroga approvata nel corso del Consiglio dei Ministri del 28 maggio 2009, si aggiungono a loro i Prefetti di Torino e Venezia, per partecipare alla seconda fase del provvedimento, che prevede, tra l´altro, la costruzione di nuovi campi attrezzati, in luogo degli abusivi. Il ministro Maroni ne ha illustrato i termini in una conferenza stampa a Palazzo Chigi: il rinnovo dei campi nomadi esistenti o di nuova collocazione saranno trasformati in villaggi ´´attrezzati, controllati e sorvegliati" - ha spiegato il Ministro. ´´In queste aree dovranno essere garantite condizioni igieniche e sanitarie degne di un essere umano", ha aggiunto Maroni: "Si tratta di portare a compimento un intervento - ha continuato - che dovrà sanare una situazione caratterizzata da decine e decine di campi nomadi abusivi in una situazione di totale degrado, dove vivono minori lasciati a sè stessi e che condividono le loro baracche con i topi´´. Per fronteggiare il problema dei campi nomadi il governo, con l´ordinanza di protezione civile firmata il 30 maggio 2008, si era posto l´obiettivo di procedere all´identificazione di tutti coloro che vivono nei campi nomadi, partendo dalle città delle Regioni Campania, Lombardia e Lazio. In questi 12 mesi, i Commissari hanno concluso questa prima fase e definito, con il supporto dei Comuni in qualità di soggetti attuatori, gli interventi necessari. Con le operazioni di censimento, sono stati individuati complessivamente 167 accampamenti, di cui 124 abusivi e 43 autorizzati, ed è stata registrata la presenza di 12. 346 persone, tra le quali 5. 436 minori. Gli interventi previsti per questa seconda fase prevedono la chiusura dei campi non autorizzati, la realizzazione dei villaggi attrezzati dotati dei servizi essenziali, l´avviamento al lavoro di chi vive nei campi e soprattutto la scolarizzazione dei minori nomadi che, come emerso dal censimento, sono circa la metà di coloro che vivono negli insediamenti. Il compito di elaborare il piano di attuazione degli interventi è stato affidato a un gruppo di lavoro presso il ministero dell’Interno, costituito dalle amministrazioni coinvolte (ministero dell’Interno, ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e Unicef). .  
   
 

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