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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Giugno 2009
 
   
  IMMIGRAZIONE: LA TOSCANA NON SARÀ UN ELDORADO PER I CLANDESTINI PORTERÀ IN TRASPARENZA I COMPLESSI FENOMENI LEGATI ALLE MIGRAZIONI

 
   
  Firenze, 4 giugno 2009 - A conclusione del lungo confronto in aula (30 ore) sulla nuova legge toscana in materia di immigrazione, il presidente della Regione Toscana ha respinto le parole del centrodestra secondo cui saremmo in presenza di un “Eldorado per i clandestini”. Il presidente ha tenuto a ribadire che con questa legge (“giusta ed equilibrata”), il complesso fenomeno legato alle migrazioni sarà “portato in trasparenza” sullo sfondo di una politica (“con la P maiuscola”) che intende assumersi le sue responsabilità. “Sulla legge – ha sottolineato a margine dell´approvazione – sono state dette cose non fondate agitando paure che non trovano riscontro con la realtà, riproducendo il solito schema della destra secondo cui si aumentano le paure per ottenere voti. In realtà questa legge non faciliterà l´arrivo massiccio dei clandestini”. E´ un provvedimento - prosegue il presidente – che “punta a dare trasparenza e visibilità a tutti i processi di arrivo perché è noto che i clandestini cercano le aree grige, non certo il rispetto delle regole”. Ed è una legge che “punta a migliorare l´inserimento dei regolari perché saranno proprio loro i nostri migliori alleati per battere la clandestinità”. Negato che la nuova legge possa alimentare “la guerra tra poveri e tantomeno quella tra immigrati e toscani”, il presidente della Regione ha sottolineato come in Toscana “si stiano investendo molte risorse per allargare l´offerta di servizi nella sanità, nella scuola, fra le persone anziane e adesso anche sulla casa”. A proposito di “guerre tra poveri”, il presidente ha aggiunto che “purtroppo quelle esistono già oggi e dipendono dallo smantellamento dei servizi sociali stabilito dalle politiche governative”. Per il presidente “la legge non si occupa di politiche nazionali ma solo di politiche sociali, strettamente attinenti, quindi, alla competenze di una Regione”. In presenza di una eventuale impugnazione da parte del governo centrale “sarà solo la Corte Costituzionale a dover decidere la costituzionalità delle scelte effettuate in Toscana, così come la Corte spesso ha fatto riconoscendo la correttezza delle nostre leggi”. Invitato a riconoscere la “effettiva diversità delle posizioni in campo”, il presidente ha sottolineato che “la destra esaspera le paure dei clandestini ma di fatto indebolisce anche i regolari mentre noi vogliamo dare piena cittadinanza, di diritti e doveri, ai regolari. E´ naturale – ha aggiunto – che queste due posizioni si confrontino”. Il presidente ha ringraziato la sua maggioranza (“E´ stata una bella prova di carattere, coesione, compattezza”) che ha battu to un ostruzionismo “legittimo ma in realtà assai strumentale” (“non proponeva visioni alternative ma puntava solo a bloccare la legge guardando alle prossime elezioni”) . Il presidente ha infine negato che questa legge sia da intendere contro l´attuale governo nazionale in quanto fu pensata, nelle linee generali, nella legislatura nazionale precedente (“sotto il governo Prodi”). Per il protrarsi del confronto in aula (la legge è stata approvata attorno alle 17 con 39 voti a favore e 4 contrari su 43 presenti) il presidente della Regione non ha potuto raggiungere Gallicano, nella Garfagnana, dove era atteso nel primo pomeriggio per inaugurare una nuova scuola costruita con rigorosi criteri antisismici. .  
   
 

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