Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedě 04 Giugno 2009
 
   
  LOMBARDIA: RILANCIO EDILIZIA, VARATO IL PROGETTO DI LEGGE - AMPLIAMENTI DEL 20%, RICOSTRUZIONI CON BONUS DEL 30% - 35% PIU´ VERDE E RISPARMIO ENERGETICO. 6,5 MILIARDI DI INVESTIMENTI

 
   
  Milano, 4 giugno 2009 - La Giunta regionale ha varato il Progetto di legge per il rilancio dell´edilizia, proposto dal presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni. "Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia" č il titolo completo del testo, che fa seguito all´Intesa siglata dalla Conferenza unificata Stato-regioni-enti locali il 1° aprile scorso. "Il provvedimento - ha spiegato Formigoni augurandosi che ora il Consiglio regionale lo possa approvare in tempi brevi - favorisce una ripresa dell´edilizia di qualitŕ in Lombardia, migliorando il patrimonio residenziale esistente dal punto di vista estetico, funzionale e sotto il profilo energetico e ambientale. Ci attendiamo anche effetti sull´economia e sull´occupazione. Vogliamo insomma accrescere il bello, l´eco-compatibile, il risparmio energetico, il lavoro". L´insieme degli investimenti potenziali č stimato tra 5,8 e 6,5 miliardi di euro, attivabili nell´arco dei prossimi 18 mesi, come previsto dal progetto di legge regionale (24 mesi per quanto riguarda l´edilizia pubblica residenziale). Positiva la ricaduta sull´indotto occupazionale dei nuovi interventi, valutabile in 30. 000 addetti per i due anni di applicazione della legge. Sotto il profilo energetico il risparmio č valutabile in circa 44 milioni di euro annui. Il progetto di legge individua quattro tipi di intervento. 1 - Recupero e riutilizzo di volumetrie abbandonate o sottoutilizzate (interventi tra 1. 624. 000 e 1. 760. 000 metri cubi; investimento tra 487 e 527 milioni di euro). 2 - Ampliamento fino al 20% (e comunque per non piů di 300 metri cubi) del volume complessivo di edifici mono e bifamiliari, ovvero di edifici almeno trifamiliari con volumetria non superiore a 1. 000 metri cubi (si stimano in tutta la Regione nuove volumetrie per circa 5. 590. 000 metri cubi complessivi e investimenti di circa 2,5 miliardi di euro). 3 - Demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e produttivi, con bonus volumetrico sino al 30% del volume preesistente, aumentabile al 35% in presenza di adeguate dotazioni di verde, cioč una dotazione arborea che copra almeno il 25% del lotto (volumetria residenziale da edificare pari a circa 1. 815. 000 metri cubi, investimento di 1,7 miliardi di euro; edifici produttivi industriali o artigianali, investimento tra 700 milioni e 1,43 miliardi di euro). 4 - Riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica (3. 000 nuovi alloggi, investimento di 420 milioni di euro). "L´auspicio - ha detto ancora il presidente - č dunque che questa legge sia accolta con il sorriso dalle famiglie e dai lavoratori". L´assessore Davide Boni ha sottolineato che "si tratta di una legge eccezionale, riferita a un momento particolare e difficile dell´economia". Ed ha messo in rilievo che il progetto di legge "consente di intervenire solo sugli edifici esistenti, non di utilizzare nuove aree". E inoltre che sono ben tutelati i centri storici ("si posso solo sostituire edifici non coerenti con le caratteristiche storiche, architettoniche, paesaggistiche e ambientali, previo parere vincolante delle Commissioni regionali per il paesaggio"); le aree naturali ("dove non si potrŕ intervenire"); i parchi ("dove si applica riduzione di un terzo dell´incremento massimo consentito degli edifici esistenti. A chi ci accusa di voler costruire nei parchi dico solo che non ha letto bene il provvedimento"). Boni ha anche fatto notare che "le norme antisismiche sono previste" e che nelle zone soggette a tale rischio "non basta la semplice D. I. A. Ma occorre acquisire il permesso di costruire". E infine che "per i Comuni č prevista la possibilitŕ di individuare zone del proprio territorio in cui non applicare la nuova legge". Criteri E Cautele Generali - La legge ha carattere di straordinarietŕ (la sua applicazione avrŕ durata di 18 mesi) e contiene idee guida e disposizioni mirate alla sicurezza dei cittadini e del territorio, della qualitŕ degli insediamenti e dell´ambiente. In particolare: - rispetto delle condizioni di inedificabilitŕ per vincoli ambientali, idrogeologici, paesaggistici e monumentali; - inapplicabilitŕ della legge nelle aree naturali protette; - per i parchi, riduzione di un terzo degli aumenti di volumetrie consentiti (quindi +13,3% anziché +20% per l´ampliamento di edifici esistenti e 20% anziché 30% nel caso di demolizione-ricostruzione); - previsione di particolari requisiti per il risparmio energetico negli interventi ammessi (nel caso di ampliamento, riduzione certificata del 10% del consumo energetico; nel caso di sostituzione di edifici, consumo energetico ridotto del 30% rispetto agli standard previsti in generale); - applicazione del codice civile e delle normative in materia di sicurezza, igiene, paesaggio e beni culturali; - inapplicabilitŕ delle disposizioni della legge per quanto concerne gli edifici abusivi. Ed ecco in maggior dettaglio i contenuti del progetto di legge. 1) Riutilizzo Di Volumetrie - Si prevede (art. 2) il recupero a fini residenziali o per altre funzioni ammesse dagli strumenti urbanistici delle parti inutilizzate degli edifici ultimati entro il 31 marzo 2005 (data di entrata in vigore della legge n. 12 per il governo del territorio) e situati in zone non destinate all´agricoltura o ad attivitŕ produttive. Per quanto riguarda le aree destinate all´agricoltura, viene prevista la possibilitŕ di procedere al recupero di parti inutilizzate di edifici assentiti prima del 13 giugno 1980, data di entrata in vigore della legge regionale 93/1980 ("Norme in materia di edificazione nelle zone agricole"). La norma indica, come possibili destinazioni conseguenti all´intervento di recupero, destinazioni ricettive non alberghiere, destinazioni residenziali e per servizi che non impattano sul sistema rurale. L´articolo 2, inoltre, stabilisce che tutti gli interventi contemplati siano realizzati sulla base di denuncia di inizio attivitŕ o di permesso di costruire. Come stabilito nell´Intesa, č previsto che tale disciplina speciale, proprio perché derogatoria del normale regime giuridico, abbia una durata temporale limitata a diciotto mesi a partire dal 16 settembre 2009 e che gli interventi edilizi consentiti debbano essere volti al miglioramento della qualitŕ architettonica e dell´efficienza energetica. Le stime effettuate indicano interventi possibili tra 1. 624. 000 e 1. 760. 000 metri cubi di volumetria esistente, per l´intero territorio regionale lombardo, con un effetto di investimento complessivamente generato tra 487 e 527 milioni di euro. 2) Ampliamenti - L´articolo 3 regola due distinte tipologie di intervento: l´ampliamento degli edifici residenziali, ultimati alla data del 31 marzo 2005, e la sostituzione degli edifici residenziali e produttivi esistenti. Gli ampliamenti possono interessare gli edifici mono e bifamiliari, quale che sia la loro volumetria, o gli edifici almeno trifamiliari, con volumetria non superiore a 1. 000 metri cubi. La possibilitŕ di ampliamento č riconosciuta fino al 20% del volume complessivo dell´edificio interessato; tuttavia, per i soli edifici mono e bifamiliari č previsto un ulteriore limite massimo, riferito alla singola unitŕ immobiliare preesistente, pari a 300 metri cubi. La norma richiede, quali ulteriori presupposti per la sua applicazione, che gli edifici oggetto di ampliamento siano ubicati al di fuori delle aree storiche o di antico insediamento e che vengano assicurati specifici livelli di efficienza energetica. Secondo le stime effettuate si puň prevedere, in relazione a un patrimonio abitativo di oltre 500. 000 edifici e 700. 000 alloggi, la realizzazione di nuove volumetrie per circa 5. 590. 000 metri cubi. La valutazione č stata effettuata stimando che il 10% dei proprietari di immobili ampliabili intervenga effettivamente nell´arco temporale di applicazione della legge. A tale complesso di interventi puň corrispondere un investimento complessivo di circa 2,5 miliardi di euro. 3) Demolizione E Ricostruzione - L´articolo 3 riconosce la possibilitŕ di procedere alla sostituzione degli edifici residenziali esistenti situati al di fuori delle aree storiche o di antico insediamento, attraverso la loro demolizione e ricostruzione con possibile incremento sino al 30% del volume preesistente, assicurando nel contempo elevate prestazioni energetiche e ambientali (fino al 35% in presenza di adeguate dotazioni di verde). L´articolo 3 detta anche la disciplina applicabile all´interno dei centri storici e dei nuclei urbani di antica formazione, prevedendo la sostituzione di singoli edifici residenziali non coerenti con le caratteristiche storiche, architettoniche, paesaggistiche e ambientali. Tali interventi sostitutivi sono subordinati all´acquisizione del parere delle Commissioni regionali, secondo la legge 12/2005. Il parere č vincolante se reso in senso negativo, sia espressamente che per effetto dell´inutile decorso del termine perentorio di sessanta giorni, previsto dalla norma. Sia gli interventi di ampliamento sia quelli di sostituzione sono realizzabili sulla base di denuncia di inizio attivitŕ o di permesso di costruire; da queste procedure sono perň esclusi gli interventi di sostituzione nei centri storici e quelli sia di ampliamento che di sostituzione realizzabili nei 279 comuni classificati in zona sismica 2 e 3 (ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri n. 3274/2003), i quali sono soggetti all´acquisizione del permesso di costruire. Sia la denuncia di inizio attivitŕ che il permesso di costruire devono essere presentati entro diciotto mesi decorrenti dal 16 settembre 2009. Tutti gli interventi previsti dall´articolo 3 devono rispettare la normativa antisismica vigente. La demolizione e ricostruzione, con bonus volumetrico del 30%, di edifici residenziali, sempre al di fuori delle aree storiche, prefigura la realizzazione di un aumento volumetrico pari allo 0,1% di quello esistente; il risultato č una volumetria da edificare pari a circa 1. 815. 000 metri cubi, che potrebbe generare un investimento complessivo, nel territorio regionale, pari a 1,7 miliardi di euro circa. L´analoga misura riferita agli edifici produttivi industriali o artigianali potrebbe determinare - con riferimento ad una area di intervento riferito all´1% del patrimonio edilizio esistente - un investimento compreso tra 700 milioni e 1,4 miliardi di euro, in ragione del livello di applicazione della norma che verrŕ consentito dai Comuni. 4) Edilizia Pubblica - L´articolo 4 disciplina interventi di riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica (Erp), con la possibilitŕ di realizzare nuova volumetria da destinarsi ad edilizia residenziale pubblica (compresa l´edilizia convenzionata), accompagnando l´iniziativa con interventi di recupero energetico ed ambientale nel quartiere. Per quanto concerne i quartieri di edilizia residenziale pubblica č consentito un ampliamento fino al 40% della volumetria esistente. Secondo alcune stime effettuate in collaborazione con Aler, potranno essere realizzati complessivamente circa 3. 000 nuovi alloggi, per un importo di investimento totale di circa 420 milioni di euro, di cui 280 milioni come cofinanziamento pubblico. Risparmio Energetico - Rispetto agli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione con bonus volumetrico sono anche state stimate le ricadute possibili sotto il profilo energetico dell´insieme degli interventi che potranno essere realizzati. Nell´ipotesi che l´ampliamento, realizzato secondo i requisiti regionali per le nuove costruzioni, possa indurre, con riferimento all´edificio esistente, una diminuzione del 10% del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale (Eph), valutabile in 22,2 Kwh/mq annuo, il risparmio annuo complessivo di Eph della sola volumetria esistente risulterebbe pari a 150. 400 Mwh, corrispondenti a 10,8 milioni di euro. Per quanto concerne gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali, assumendo il valore limite di Eph previsto dal dispositivo regionale pari a 60 Kwh/mq anno, si puň stimare una riduzione dei consumi di energia primaria per la climatizzazione invernale quantificabile, in termini assoluti, in 56. 650 Mwh, ovvero in 4,1 milioni di euro, nonostante un incremento volumetrico del 30% e grazie anche alla riduzione del 30% del valore limite di Eph previsto dal progetto di legge regionale. Nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione di edifici produttivi, assumendo il valore limite di Eph previsto dal dispositivo regionale pari a 18 Kwh/mc anno, si puň stimare una riduzione dei consumi di energia primaria per la climatizzazione invernale quantificabile, in termini assoluti, in 404. 460 Mwh, ovvero in 29,5 milioni di euro, nonostante un incremento volumetrico del 30% e grazie anche alla riduzione del 30% del valore limite previsto dal progetto di legge regionale per il riscaldamento invernale. Ulteriori stime sulle ricadute occupazionali dei nuovi interventi promossi dalla legge portano a un aumento di circa 30. 000 addetti in relazione ai due anni di applicazione della legge. Valutazione Complessiva Dell´impatto Economico (in milioni di euro - totale: 5820/6550) - utilizzo patrimonio edilizio esistente: 487/527 - ampliamento edifici mono-bifamiliari: 2. 500 - demolizione e ricostruzione edifici residenziali: 1. 700 - demolizione e ricostruzione edifici produttivi: 700/1. 430 - riqualificazione residenziale pubblica: 420. Valutazione Complessiva Del Risparmio Energetico Annuo (totale 611. 510 Mwh pari a 44,4 milioni) - ampliamento edifici mono-bifamiliari: 150. 400 Mwh pari a 10,8 milioni - ricostruzione edifici residenziali: 56. 650 Mwh pari a 4,1 milioni - ricostruzione edifici produttivi: 404. 460 Mwh pari a 29,5 milioni. Riutilizzo Del Patrimonio Esistente Ecco per ogni provincia i dati relativi al possibile riutilizzo del patrimonio esistente: 1) Numero vani inutilizzati (stima A); 2) Numero vani inutilizzati (stima B); 3) Volumetria inutilizzata media (mc); 4) Volumetria inutilizzata interessata al recupero (mc); 5) Investimento generato (milioni di Euro).
(1) (2) (3) (4) (5)
Varese 14. 675 14. 625 1. 464. 986 146. 499 44
Como 10. 308 16. 434 1. 337. 063 133. 706 40
Lecco 6. 045 11. 118 858. 120 85. 812 25,7
Sondrio 4. 537 16. 316 1. 042. 693 104. 269 31,2
Milano 59. 468 32. 512 4. 598. 999 459. 900 137,9
Bergamo 18. 395 30. 653 2. 452. 378 245. 000 73,5
Brescia 21. 772 29. 130 2. 545. 089 255. 000 76,5
Pavia 10. 057 12. 905 1. 148. 087 114. 809 34,4
Lodi 3. 393 2. 212 280. 280 28. 028 8,4
Cremona 6. 348 4. 255 530. 141 53. 014 15,9
Mantova 7. 496 5. 504 649. 988 64. 999 19,4
Lombardia 162. 492 175. 664 16. 907. 821 1. 690. 782 507,3
La stima dei vani e della relativa volumetria inutilizzata e oggetto di possibile recupero a fini residenziali Viene operata, con due modalitŕ. La stima A calcola l´1% dei vani esistenti e utilizzati La stima B calcola il 10% dei vani non occupati. Si ipotizza poi, una percentuale di effettivo interesse ad intervenire pari al 10% dei vani, cui č attribuita una volumetria media di 100 mc/vano. L´investimento generato č calcolato ipotizzando un costo di ristrutturazione medio di 300 ?/mc. Qui viene stimato, per ogni provincia, il possibile incremento delle volumetrie esistenti degli edifici residenziali di piccola dimensione (mono - bifamiliari e minori di 1. 000 mc) in misura non superiore al 20%. 1) Numero di edifici interessati; 2) Numero di abitazioni interessate; 3) Volumetria dell´ampliamento (mc); 4) Investimento generato (milioni di euro);
(1) (2) (3) (4)
Varese 6. 211 8. 283 662. 676 298,2
Como 4. 419 6. 017 481. 344 216,6
Lecco 2. 125 2. 958 236. 652 106,4
Sondrio 2. 461 3. 250 259. 960 116,9
Milano 8. 678 12. 385 990. 816 445,8
Bergamo 6. 149 8. 885 710. 804 319,8
Brescia 8. 386 11. 744 939. 552 422,7
Pavia 5. 257 6. 481 518. 452 233,3
Lodi 1. 212 1. 627 130. 160 58,5
Cremona 2. 611 3. 422 273. 784 123,2
Mantova 3. 768 4. 792 383. 352 172,5
Lombardia 51. 278 69. 844 2. 514. 398. 400 5. 587. 552
La stima č stata effettuata ipotizzando una quota di edifici ubicati in aree escluse dall´applicazione della legge pari al 50% degli edifici esistenti; un grado di interesse alle opere di ampliamento pari al 10% degli edifici potenzialmente interessati; un costo medio di intervento pari a 450 euro/metro per metro cubo. Le stime qui riportate riguardano la demolizione e ricostruzione di edifici residenziali esistenti con incremento volumetrico del 30%. 1) Numero di edifici interessati 2) Numero di abitazioni interessate 3) Volumetria interessata (mc) 4) Volumetria interessata con bonus del 30% (mc) 5) Investimento generato (milioni di euro)
(1) (2) (3) (4) (5)
Varese 151. 485 358. 029 143. 212 186. 175 148,9
Como 110. 160 254. 293 101. 717 132. 232 105,7
Lecco 56. 861 153. 334 61. 334 79. 734 63,7
Sondrio 59. 071 120. 783 48. 313 62. 807 50. 2
Milano 277. 888 1. 639. 492 655. 797 852. 536 682. 0
Bergamo 167. 802 464. 841 185. 936 241. 717 193. 3
Brescia 213. 820 519. 692 207. 877 270. 240 216. 1
Pavia 121. 315 244. 468 97. 787 127. 123 101. 6
Lodi 31. 539 83. 541 33. 416 43. 441 34. 7
Cremona 63. 849 144. 892 57. 957 75. 344 60. 2
Mantova 85. 668 157. 900 63. 160 82. 108 65. 6
Lombardia 1. 339. 458 4. 141. 265 1. 656. 506 2. 153. 458 1. 722. 7
Si ipotizzano una volumetria media di 400 mc per abitazione, un interesse alla sostituzione pari all´uno per mille della volumetria esistente, un incremento volumetrico pari al 30% rispetto all´esistente, un investimento generato valutato mediamente in 800 euro/mc. I dati seguenti riguardano le previsioni circa la demolizione e ricostruzione di edifici produttivi esistenti, all´esterno degli abitati, con incremento di superficie lorda di pavimento del 30% 1) Superficie fondiaria (mq); 2) Superficie produttiva esistente (mq); 3) Superficie produttiva interessabile (mq); 4) Superficie produttiva interessata dagli interventi (mq); 5) Investimento generato (milioni di euro).
(1) (2) (3) (4) (5)
Varese 34. 453. 292 17. 226. 646 10. 335. 988 134. 368 127,6
Como 11. 210. 961 5. 605. 481 3. 363. 288 43. 723 41,5
Lecco 14. 393. 870 7. 196. 935 4. 318. 161 56. 136 53,3
Sondrio 6. 301. 789 3. 150. 894 1. 890. 537 24. 577 23,3
Milano 119. 827. 058 59. 913. 529 35. 948. 117 467. 326 443,9
Bergamo 49. 440. 222 24. 720. 111 14. 832. 067 192. 817 183,1
Brescia 60. 085. 999 30. 042. 999 18. 025. 800 234. 335 222,6
Pavia 25. 521. 247 12. 760. 623 7. 656. 374 99. 533 94,5
Lodi 10. 572. 827 5. 286. 414 3. 171. 848 41. 234 39,1
Cremona 19. 501. 845 9. 750. 923 5. 850. 554 76. 057 72,2
Mantova 33. 753. 167 16. 876. 584 10. 125. 950 131. 637 125,0
Lombardia 385. 062. 277 192. 531. 139 115. 518. 683 1. 501. 743 1. 426
Si ipotizzano: - una superficie produttiva (superficie lorda di pavimento - slp) pari al 50% della superficie fondiaria; - una slp interessabile, all´esterno degli abitati, valutabile in circa il 60% di quella complessiva; - una slp interessata agli interventi di demolizione e ricostruzione con incremento pari all´1% della slp interessabile; - un investimento generato pari a 950 euro per metro quadrato di slp interessata. .
 
   
 

<<BACK