LA VELA COME TERAPIA CON LA COOPERATIVA ARCHE´ SUL GARDA L´ASSESSORE ALLA SALUTE E POLITICHE SOCIALI HA ACCOMPAGNATO I RAGAZZI DEL "DON ZIGLIO" DI LEVICO
Trento, 8 giugno 2009 - La vela può essere una terapia complementare per chi ha una disabilità motoria o sensoriale e per i giovani che versano in situazioni di disagio sociale. Per questo è nata la cooperativa sociale Archè e si è dotata di un´ imbarcazione completamente attrezzata per ospitare a bordo persone in difficoltà. Il 4 giugno l´assessore provinciale alla salute e politiche sociali ha raggiunto Porto S. Nicolò a Riva del Garda, dove la barca è ormeggiata, e si è imbarcato con alcuni ospiti e accompagnatori del Centro "Don Ziglio" di Levico Terme, ente di assistenza ai disabili. Hanno navigato assieme per circa un´ora per poi fare ritorno in porto e lasciare il posto al secondo gruppo di ragazzi che aspettava di salpare. Con questa iniziativa l´assessore ha voluto testimoniare la sua vicinanza al Centro "Don Ziglio" e il sostegno a progetti innovativi di riabilitazione che, come in questo caso, hanno un forte carattere innovativo e un contenuto ludico e ricreativo. L´imbarcazione, operativa dal luglio del 2007, è equipaggiata per ospitare anche persone in carrozzina e prende il largo tutti i giorni. Lo scorso anno sono state circa 800 le persone imbarcate. Di queste il 60% erano disabili, il 30% giovani in situazione di disagio sociale e il 10% anziani. La cooperativa Archè collabora con molte realtà attive nel sociale. .