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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Giugno 2009
 
   
  BANCHE: ABI, CRISI IMPONE GESTIONE PRUDENTE DEL CREDITO

 
   
  Roma, 8 giugno 2009 - Zadra: “La crisi ci ha insegnato che è necessaria un’attenta valutazione del rischio di mercato. Banche italiane robuste, nonostante la crisi, continuano a finanziare le imprese. Per Basilea2 ampi margini di miglioramento, ma attualmente nessun altro sistema permette di misurare e gestire i rischi. E’ fondamentale in un mercato sempre più integrato e senza frontiere”. Il principio di “sana e prudente gestione” è più che mai attuale alla luce dell’odierna congiuntura economica. Le banche italiane si piazzano meglio delle “cugine” europee nell’utilizzo della raccolta con il 63% dell’attività (nel 2008) rappresentato dagli impieghi ai clienti (di cui il 40% alle imprese) e con solo il 18% di attività finanziarie contro una media del 47% dell’area euro. La crisi economico-finanziaria impone una riflessione sui principi di Basilea2, la normativa europea sull’adeguatezza patrimoniale delle banche, entrata pienamente in vigore dal 1° gennaio 2008. L’abi mette in cantiere due giorni di dibattito e confronto con le autorità di vigilanza italiane ed europee e gli esperti del settore sui temi della gestione del rischio di mercato e del rischio di credito, degli effetti prociclici della normativa, della riforma delle agenzie di rating e dell’impatto di Basilea2 sul rapporto banca-impresa anche alla luce della crisi finanziaria. Di questo, infatti, si parlerà nel corso del convegno annuale, organizzato dall’Associazione bancaria, dedicato a “Basilea2 e la crisi finanziaria” in programma oggi e domani al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma. “Se il settore bancario italiano ha potuto assorbire meglio i colpi della crisi è grazie alla preminente attenzione data al finanziamento delle imprese rispetto a quella adottata nel resto del mondo”, ha così commentato oggi il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, aprendo i lavori del convegno. “E’ un errore annoverare Basilea2 tra le cause delle difficoltà economico-finanziarie che stiamo attraversando – ha concluso Zadra - la crisi impone prudenza e attenzione alla qualità del credito e Basilea2 ha contribuito a mantenere le nostre banche lontane dal credito “facile” che ha, invece, provocato il fallimento di decine di istituti negli Stati Uniti e in Europa”. Nel corso del convegno non sono state trascurate questioni ancora aperte relative agli accordi di Basilea2, con particolare riferimento al calcolo dei requisiti minimi patrimoniali imposti dai regulators per il rischio di credito e il rischio operativo. Sono stati, inoltre, esaminati gli impatti di Basilea2 sul rapporto bancaimpresa ed è stata annunciata la diffusione, a breve, di una “Guida sul Rating” messa a punto dall’Abi in collaborazione con le associazioni di categoria delle imprese riunite nell’Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese. L’iniziativa “Guida sul Rating” è finalizzata a far capire e conoscere meglio, soprattutto agli imprenditori, questo importante strumento di valutazione del rischio creditizio. Il completamento di Basilea2, sia per le banche che per le imprese, rappresenta un’opportunità in quanto permetterà di coniugare la necessità preservare la stabilità del sistema bancario con l’esigenza di incentivare una più attenta gestione degli aspetti finanziari delle attività delle imprese. Inoltre, faciliterà lo sviluppo di una cultura della “disclosure” che consentirà alle imprese di fornire alle banche informazioni trasparenti sulla propria situazione finanziaria e ottenere una valutazione quanto più possibile oggettiva e puntuale. .  
   
 

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