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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Giugno 2009 |
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PELILLO E MINERVINI SU PATTO DI STABILITÀ E BILANCIO REGIONALE PUGLIESE
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Bari, 8 giugno 2009 - Il presidente Vendola ha scritto il 3 giugno al Ministero delle Finanze chiedendo una serie di emendamenti al decreto sul Patto di stabilità che sarà presto emanato dal Governo. “La norma – scrive Vendola - così come interpretata nell’attuale schema del decreto risulta lesiva delle strategie e degli interventi già da tempo programmati e messi in atto non solo dalla Regione Puglia ma anche da tutte le altre Regioni ai fini del rispetto del Patto di stabilità interno”. La lettera di Vendola si è resa necessaria alla luce del fatto che nonostante la Puglia sia una regione virtuosa per molti indicatori, come la spesa sul personale, per una errata interpretazione delle norme sul patto di stabilità potrebbe essere messa nelle condizioni di fermare spesa, investimenti e assunzioni di personale già vincitore di concorso. “La Regione Puglia potrebbe esssere punita dal Governo per aver speso, in funzione anticrisi, troppi fondi comunitari nel 2008. E adesso corre il rischio di rimanere ferma e legata”. Lo ha spiegato oggi in conferenza stampa l’assessore al Bilancio Michele Pelillo commentando la cosiddetta nettizzazione delle spese comunitarie, che riveste una fondamentale importanza per il rispetto del Patto di stabilità per l’anno 2008 e che sarà oggetto di un imminente decreto del presidente del consiglio dei ministri. “Il Governo infatti – continua Pelillo – starebbe per approvare un decreto che in maniera incongrua e inapplicabile, interverrebbe oltre ogni ragionevole termine di intervento su bilanci e spese ormai realizzate da tempo. La Puglia verrebbe punita per aver speso troppo nel 2008. Questa sarebbe la migliore risposta a chi ci accusa di immobilismo nel contrastare la crisi con l’impiego dei fondi europei, ma non ci basta. Perché un decreto siffatto ci fermerebbe in una fase in cui occorrono più investimenti e più spesa. Saremmo ‘bastonati’ nonostante la virtuosità nella spesa per il personale, che risulta essere più bassa del 16% nel 2008, un decremento superiore a quello di tutte le altre regioni. Invece di essere premiati, ci bloccherebbero”. Il presunto non rispetto del patto di stabilità così come è stato prospettato dal Governo imporrebbe alla Puglia alcune limitazioni nella spesa del 2009, il divieto di indebitamento per investimenti e anche il blocco delle assunzioni a qualunque titolo. “Nei fatti – spiega l’assessore al Personale Guglielmo Minervini – si tratta di un sistema per far saltare i concorsi pubblici già avviati, con gravi ripercussioni per la funzionalità dell’ente e con l’apertura di contenziosi dagli esiti imprevedibili. E’ strano, nel 2007 spendevamo 214 milioni per il personale, nel 2008 180. Ancor più drastica la diminuzione delle collaborazioni, da 2,5 milioni a 1,5 milioni, con l’effetto paradossale del blocco delle assunzioni a un metro dal traguardo dei primi, storici concorsi della Regione. Di quel personale abbiamo bisogno per riavviare e svecchiare la macchina”. Il presidente Vendola ha già scritto al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani una nota per chiedere la modifica del decreto in via di emanazione, anche con una riunione dell’apposita segreteria tecnica della Conferenza Stato- Regioni. “Come già avvenuto in passato – conclude Pelillo - i tempi per intervenire a tutela di regioni ‘virtuose’ come la Puglia ci sono tutti e speriamo che a tutti i livelli si voglia risolvere il problema per evitare una punizione ingiusta. Adesso speriamo che anche il centrodestra rafforzi la nostra richiesta , cercando di assecondare le esigenze della nostra Regione”. . |
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