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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Giugno 2009
 
   
  A VERONA INCONTRO DI CITTADINANZATTIVA SU FEDERALISMO SANITARIO.

 
   
  Verona, 8 giugno 2009 - “Il federalismo fiscale, e quello sanitario che ne conseguirà, sono riforme che metteranno i diritti del cittadino più al centro del sistema di quanto non sia ora. La responsabilizzazione dei centri di spesa, l’introduzione dei costi standard, l’aumento delle risorse fiscali che rimarranno sui territori daranno alle regioni che ne saranno capaci, mi auguro tutte, il Veneto certamente, la possibilità di rafforzare i servizi sanitari ai propri cittadini”. Lo ha detto il 5 giugno l’assessore veneto alla sanità Sandro Sandri, intervenendo a Verona ad un incontro dell’associazione Cittadinanzattiva incentrato su problemi e opportunità del federalismo sanitario. “Oggi come oggi – ha aggiunto Sandri – dobbiamo però dirci tutta la verità, e cioè che ci sono ancora troppe regioni che sprecano e troppo poche (tra queste Veneto, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna) che fanno i salti mortali per coniugare qualità dell’assistenza e sostenibilità finanziaria del servizio sanitario. Con il federalismo fiscale e sanitario questa situazione cambierà e cambierà in meglio proprio rispetto alle esigenze di salute della gente. In Veneto di sicuro – ha detto Sandri – perché, ad esempio, non sarà più un dramma rispondere alle necessità di assumere medici e infermieri nei nostri ospedali e incidere a fondo su due problemi essenziali come le liste d’attesa e l’umanizzazione delle cure, fattore quest’ultimo che dipende prima di tutto dalla disponibilità di tempo che ogni operatore può oggettivamente dedicare ad ogni singolo paziente”. “Ragionando di servizi sanitari – ha concluso Sandri – bisogna però anche evitare il luogo comune del tutto a tutti subito e dovunque, perché sarebbe una utopia, ma di sicuro le priorità delle politiche sanitarie del Veneto coincidono in larga parte con le segnalazioni dell’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva. Non so se ciò si possa dire di molte altre regioni nel nostro Paese”. .  
   
 

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