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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Giugno 2009 |
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SICUREZZA LAVORO, FORMIGONI: E´ NOSTRA PRIORITA´ SECONDO LE PRIME STIME NEL 2008 MENO 37% DI MORTI BIANCHE
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Milano, 8 giugno 2009 - La sicurezza sul lavoro in Lombardia "è una priorità nell´agenda politica da molti anni" e ha trovato nel Piano 2008-2010, adottato d´intesa con tutte le parti sociali (imprenditori e sindacati) e l´Inail, una sua espressione matura e ambiziosa: l´obiettivo ("che è alla nostra portata") è ridurre del 15% gli infortuni sul lavoro denunciati (- 23. 700 in termini assoluti) e del 10% le morti bianche. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo oggi alla giornata di studio promossa da Confindustria (in collaborazione con Inail e Fondo Dirigenti Pmi) dedicata a "Sviluppo imprese in sicurezza", ha tracciato un bilancio positivo di quanto già realizzato sul fronte della prevenzione degli incidenti sul lavoro, rilanciando allo stesso tempo l´impegno fondato sui tre pilastri scritti nel Piano 2008-2010: la centralità del ruolo delle aziende; le strategie di prevenzione; la partecipazione di tutti gli attori. Insieme a Formigoni, hanno partecipato alla tavola rotonda - conclusa da un intervento del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia - Diana Bracco (presidente Assolombarda) e Marco Fabio Sartori (presidente Inail). I Dati - Dopo aver ricordato come l´impegno per la sicurezza sul lavoro nasca dal riconoscimento della "centralità dell´uomo", Formigoni ha menzionato alcuni dati, che parlano di una generale diminuzione degli infortuni e delle malattie professionali denunciati in Italia (-5% nel 2008 rispetto al 2007). Dati ancora migliori si sono registrati in Lombardia: come attesta la Direzione regionale lombarda di Inail l´andamento degli infortuni sul lavoro nei primi 11 mesi del 2008 (139. 245) fa segnalare un deciso miglioramento rispetto all´anno precedente, sia per quanto riguardo gli eventi denunciati (-7,3% nell´agricoltura, -4,2% nell´industria-commercio-servizi) sia per i casi mortali. Da gennaio a novembre del 2008 gli infortuni mortali sono diminuiti del 37% rispetto al 2007, contro una diminuzione registrata in Italia del 16% (fonte Inail): confrontando i dati dei primi 5 mesi del 2009 con quelli del 2008, si nota come si siano verificati 19 infortuni mortali contro i 28 dell´anno passato. "Il fatto che la frequenza infortunistica in Lombardia si attesti nettamente al di sotto della media nazionale (17ma regione prima di Sicilia, Campania e Lazio) - ha aggiunto Formigoni - non ci può tuttavia far dormire tranquilli: ogni decesso e ogni singolo infortunio rappresentano ferite profonde, a partire dalle quali costruire una nuova cultura della sicurezza sul lavoro". Ruolo Degli Imprenditori - Nel Piano triennale per la sicurezza 2008-2010 Regione Lombardia ha voluto promuovere il principio secondo cui la sicurezza è certamente un vincolo che tutti devono rispettare, ma può diventare fonte di opportunità: i costi del ´non fare sicurezza´ rappresentano una perdita economica, oltre che sociale, per l´intero sistema". "Da questo punto di vista - ha detto ancora il presidente - il primo pilastro del nostro Piano per la sicurezza è la centralità dell´azienda e del suo sistema di gestione della sicurezza sul lavoro. I datori di lavoro sono i veri protagonisti del sistema". Regione Lombardia è partner attivo dell´impegno delle aziende, avendo tra l´altra siglato con Inail un accordo che prevede sconti premiali sulle tariffe assicurative del 5% per le aziende grandi e del 10% per le piccole medie imprese che volontariamente adottano i criteri contenuti nelle linee guida e nei documenti prodotti a livello regionale. La Strategia Della Prevenzione - Il secondo pilastro del Piano triennale per la sicurezza è l´approccio globale alle politiche di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In primo piano, in questo ambito, la formazione e l´istruzione, tanto più importante ad esempio per i lavoratori stranieri. Nel 2008, ha ricordato Formigoni, per il comparto edile tutte le Asl hanno curato direttamente, o partecipato attivamente, alla realizzazione di corsi di formazione per capocantiere; sono stati organizzati anche momenti di formazione per i coordinatori alla sicurezza sulle "regole minime" di comportamento da tenere nei cantieri, concordato con ordini e collegi professionali; in 158 Comuni (pari al 10% dei Comuni della Lombardia) sono stati anche realizzati seminari per agenti di Polizia Locale. Sui controlli il Piano regionale 2008-2010 ha previsto un incremento del numero delle verifiche nelle aziende effettuate dai servizi di vigilanza delle Asl. A consuntivo risultano già effettuate oltre 52. 000 ispezioni e verificati più di 44. 000 documenti inerenti la programmazione e la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute delle aziende. La Partecipazione Di Tutti Gli Attori - Il terzo pilastro del Piano triennale per la sicurezza 2008-2010 è la sinergia tra tutti gli attori della prevenzione dei rischi professionali. "La cultura della sicurezza - ha sottolineato Formigoni - deve basarsi sulla compartecipazione e sul dialogo: istituzioni, datori di lavoro, lavoratori, parti sociali e rappresentanti del partenariato economico-sociale devono operare assieme, all´interno di un quadro chiaro di diritti, doveri e responsabilità". È la cosiddetta "partecipazione attiva" che ha caratterizzato l´elaborazione dello stesso Piano regionale che, dopo essere stato presentato l´11 dicembre 2007 a tutti i soggetti interessati, è stato sottoscritto il 13 febbraio 2008. In un´indagine, condotta nel 2008 a Lecco dall´Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, è emerso che l´83% delle piccole e medie imprese intervistate considera la sicurezza un elemento di primaria importanza. "Facciamo in modo, tutti assieme - ha concluso Formigoni - che la sicurezza diventi una priorità per il 100% delle imprese italiane: Regione Lombardia è pronta a studiare nuovi interventi che incentivino sul territorio le attività di prevenzione". . |
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