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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Giugno 2009
 
   
  APPROVATO DALLA GIUNTA PIEMONTESE IL DISEGNO DI LEGGE SULL´IMMIGRAZIONE ACCOGLIENZA E ASSISTENZA SANITARIA PER AUMENTARE LE GARANZIE PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DI TUTTI I CITTADINI

 
   
  Torino, 10 giugno 2009 - La Giunta regionale ha approvato l’ ieri, su proposta dell’assessore al Welfare, Lavoro, Immigrazione ed Emigrazione, Teresa Angela Migliasso, il nuovo disegno di legge “Norme per l’integrazione sociale delle cittadine e dei cittadini stranieri immigrati in Piemonte”, che ora passerà all´esame del Consiglio regionale. Il testo di legge, che andrà a sostituire l’attuale normativa regionale, risalente al 1989, nasce dall’esigenza di rispondere a due profonde trasformazioni: da un lato i cambiamenti legislativi intervenuti, sia a livello comunitario, sia a livello statale, dall’altro, l’evoluzione del fenomeno dell’immigrazione che, rispetto al passato, non coinvolge più soltanto il singolo individuo migrante, ma l’intero nucleo familiare di origine. Secondo la stima fornita dal Dossier statistico Caritas 2008 la presenza dei migranti in Piemonte rappresenta il 7,1% del totale della popolazione residente: si tratta quindi di una realtà che investe tutti gli ambiti della vita umana, privata e sociale e rappresenta una componente strutturale dell’economia piemontese in tutti i suoi settori produttivi (industria, agricoltura, commercio, artigianato, servizi). Il testo proposto è il frutto di un prolungato lavoro tra diversi assessorati regionali e di un articolato processo di confronto e negoziazione con i soggetti istituzionali, le organizzazioni sindacali e la Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie. Il disegno di legge ribadisce non solo le pari opportunità nell’accesso ai servizi e l’uguaglianza con le cittadine e i cittadini italiani nel godimento dei diritti civili, ma anche la volontà di rimuovere gli ostacoli che ad esse di fatto si frappongono e di contrastare ogni fenomeno di discriminazione e razzismo con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di una società coesa e serena. Vengono definite le competenze dei diversi soggetti istituzionali e non, assegnando alla Regione le funzioni di programmazione, coordinamento e valutazione degli interventi, la redazione del Piano integrato per l’immigrazione e l’osservazione del fenomeno migratorio e conferendo alle Province le attività di concorso nella programmazione decentrata, di promozione di interventi volti a favorire l’inclusione sociale delle persone straniere presenti sul loro territorio, di approvazione di piani provinciali dell’immigrazione, di concessione di contributi a enti locali e del privato sociale, di promozione di percorsi partecipativi alla vita sociale e delle istituzioni. Viene evidenziata, inoltre, la rilevante funzione del “privato sociale”, che con continuità e specificità opera a favore delle cittadine e dei cittadini stranieri e delle loro famiglie e si prevede una maggiore formalizzazione, attraverso l’istituzione di un apposito registro regionale. Oltre a fissare percorsi di rappresentanza e di partecipazione delle cittadine e dei cittadini stranieri alla vita pubblica della Regione e degli enti locali, il disegno di legge istituisce anche la Consulta regionale per l’integrazione delle cittadine e dei cittadini stranieri. “Sono passati vent’anni dall’approvazione della precedente legge regionale - dichiara l’assessore Migliasso - e i cambiamenti sociali e legislativi hanno richiesto la predisposizione di un nuovo testo di legge. L’immigrazione, infatti, non può più essere considerata un’emergenza, ma un dato strutturale della nostra società e parte importante dell’economia del territorio piemontese; tutto questo richiede politiche di accoglienza, di inserimento sociale e di integrazione, in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze di una popolazione ormai stabile sul territorio. Definire delle regole significa tutelare tutti e garantire processi di inclusione sociale e diminuzione della conflittualità. Il disegno di legge pone particolare attenzione ai minori, alla loro tutela, istruzione e salute e questo è un importante investimento per il futuro; ma la tutela è estesa ad altri soggetti particolarmente deboli: dalle persone vittime di tratta e traffico degli esseri umani, ai rifugiati e richiedenti asilo politico. Infine, l’assistenza sanitaria per i cittadini stranieri irregolari, prevista nel testo di legge, è una risposta dovuta, non solo sul piano umanitario, ma anche a garanzia della tutela della salute di tutti i cittadini”. .  
   
 

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