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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Febbraio 2005
Web e diritto per le nuove tecnologie
APPALTI AD OGGETTO INFORMATICO: SENTENZA DEL TAR LIGURIA  
 

La seconda sezione del Tar della Liguria, con la sentenza n. 1708 del 13 dicembre 2004 (Presidente Arosio, Estensore Fina), ha affermato che, ai sensi dell'art. 8, comma 6, Decreto legislativo n. 358/92, deve considerarsi illegittima la clausola contrattuale in cui, tra le caratteristiche tecniche minimali degli apparecchi oggetto della gara, venga indicato il processore "Intel Pentium 4 - clock 2 Ghz" senza alcun riferimento a prodotti o marchi alternativi o equivalenti ai suddetti apparati, e ciò in quanto le specifiche tecniche che menzionano prodotti di una determinata fabbricazione hanno l'effetto di favorire o escludere forniture o prodotti determinati. Il diniego di accesso al mercato di beni tecnicamente equivalenti, ma di differenti marche di fabbricazione, costituisce una violazione dei principi di non discriminazione, di parità di trattamento e di par condicio delle imprese partecipanti a pubbliche gare, principi che, malgrado di stretta derivazione comunitaria, sono di applicazione generale, e pertanto estensibili a tutte le procedure ad evidenza pubblica, compresi i contratti sotto soglia comunitaria.

 
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA: FIRMA DIGITALE  
 
Come già preannunciato il 13 dicembre 2004, il Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana che utilizza un procedimento amministrativo interamente basato sulla firma digitale e passa, così, dal decreto "cartaceo" a quello "elettronico", firmato digitalmente. Il Presidente della Regione, Riccardo Illy, ha firmato due decreti usando per la prima volta la sua smart card personale e, conseguentemente,. Con la smart card sono stati sottoscritti la modifica statutaria della polisportiva dilettantistica Libertas di Porcia ed il regolamento relativo alla modalità di presentazione delle domande di autorizzazione al lavoro per i lavoratori extracomunitari. Il Presidente Illy ritiene che la Regione sarebbe in grado di semplificare le attività di circa il 50% rispetto al lavoro necessario attualmente negli uffici regionali.  
   
   
PRIVACY: LE REGOLE NELL’USO DEI VIDEOFONINI  
 
Il Garante della Privacy ha affrontato i problemi connessi al fatto che i nuovi cellulari sono dotati di videocamere di dimensioni molto ridotte, orientabili in vario modo e con diverse funzioni (anche di ingrandimento di immagini), che consentono con facilità di registrare fotografie e filmati, comunicando a singoli o diffondendo immagini e suoni in tempo reale. Allo stato le riprese possono essere realizzate anche clandestinamente, grazie alla ricorrente assenza nell’apparecchio di segnali luminosi o acustici che segnalino a terzi la ripresa in atto. Il Garante ha così chiarito i limiti per un corretto uso dei videofonini, affermando che le videochiamate sono lecite solo se utilizzate nell’ambito di relazioni interpersonali. Risulta, quindi, vietato diffondere immagini, anche attraverso internet, senza il consenso degli interessati. I videotelefoni non possono essere in particolare impiegati in luoghi pubblici, aperti al pubblico, o privati, per usi invasivi della sfera privata e lesivi di altri diritti e libertà fondamentali, tra i quali spicca la libertà di conversare e di comunicare in assenza di molestie e intercettazioni indebite. Le immagini e i suoni, infatti, sono dati personali che in alcuni casi possono anche essere sensibili, quando riguardano lo stato di salute, la sfera politica, religiosa o sindacale o le abitudini sessuali. A tal fine il Garante suggerisce alle imprese produttrici di sviluppare la ricerca di nuovi dispositivi tecnologici, dotando, ad esempio, i cellulari di segnali anche luminosi, che rendano evidente a terzi che la fotocamera o la videocamera dei telefonini è in funzione o rendendo più semplice bloccare l’immagine senza interrompere la conversazione. Se le videochiamate sono utilizzate ad uso personale e le immagini rimangono nella sfera personale o circolano solo tra un numero ristretto di persone, non si applica il Codice sulla protezione dei dati personali. Chi utilizza l’apparecchio è tenuto, anche in questi casi, a rispettare gli obblighi previsti in materia di sicurezza dei dati, a risarcire i danni anche morali nel caso cagioni danni a terzi, a non ledere il diritto all’immagine e al ritratto. Sarebbe invece illecita una comunicazione sistematica attraverso il videofonino o una diffusione anche via Internet delle immagini, senza rispettare i diritti degli interessati e chiedere, quando è necessario, il preventivo consenso, libero e informato (che deve essere manifestato per iscritto in caso di dati sensibili). L’informativa ed il consenso riguardano anche eventuali terzi, identificati o identificabili, ripresi nelle immagini.  
   
   
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA: NUOVI PROGETTI INFORMATICI  
 
Il direttore generale della Dgsia del Ministero della Giustizia, Floretta Rolleri ha presentato al CNIPA nel corso della riunione della segreteria tecnica del Comitato dei ministri per la Società dell'Informazione tre progetti ministeriali. Il progetto “Punti di Accesso ai Servizi per i cittadini” (Pass) prevede che il cittadino possa ottenere dal più vicino ufficio del Giudice di Pace un qualsiasi certificato o documento rilasciato dall'Amministrazione Giudiziaria. Il progetto "Trasmissione dei documenti elettronici costituenti le notizie di reato dalle Forze di Polizia alle Procure della Repubblica attraverso sistemi di Posta Elettronica Certificata" (Ndr_2 - Italia"), dopo la prima fase, dedicata alle regioni Obiettivo 1 nell'ambito del Programma Operativo Nazionale "Sicurezza nel Mezzogiorno", viene esteso alle restanti regioni del territorio nazionale. Il progetto "E-learning per gli Ipm e le comunità ministeriali", realizzato insieme al dipartimento per la Giustizia minorile e al Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, intende far acquisire ai minorenni degli istituti penali e delle comunità ministeriali ed ai minorenni a piede libero, sottoposti a misure alternative, sostitutive e/o a misure cautelari non detentive o altro, competenze in ambito informatico e multimediale che possano facilitare il loro reinserimento sociale e lavorativo al termine della misura penale.  
   
   
INGRESSO PER LAVORO DI CITTADINI NON COMUNITARI E DI CITTADINI DEI NUOVI STATI MEMBRI DELLA UE: CIRCOLARI MINISTERIALI  
 

Nella Gazzetta ufficiale n. 26 del 2 febbraio 2005 sono stati pubblicati i due D.p.c.m. 17 dicembre 2004, relativi alla programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori stranieri per l'anno 2005. Il Ministero del Lavoro   ha pubblicato sul proprio sito le circolari  n. 1/2005  e n. 2/2005  che contengono le disposizioni applicative relative alla programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori stranieri per l'anno 2005. Le circolari contengono anche l'illustrazione delle procedure che dovranno essere osservate dai datori di lavoro interessati ad effettuare le assunzioni. On line sono stati messi anche i moduli da utilizzare per la presentazione delle domande, che debbono essere presentate agli Uffici provinciali competenti, solamente a mezzo raccomandata a partire soltanto dal giorno successivo a quello di pubblicazione nella gazzetta ufficiale dei due Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, firmati in data 17 dicembre 2004.

 
   
   
LAVORATORI STRANIERI NON COMUNITARI: INGRESSI  
 

Con la circolare n. 2/2005 il Ministero del lavoro ha illustrato i contenuti del D.P.C.M. 17 dicembre 2004, recante la programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori stranieri extracomunitari e che ha fissato, come anticipazione delle quote annuali d'ingresso, una quota massima di 79.500 stranieri extracomunitari da ammettere nel territorio dello Stato, ripartita tra ingressi per lavoro subordinato, anche a carattere stagionale, e per lavoro autonomo. Nell'ambito di tale quota massima, l'art. 6 del D.P.C.M. autorizza l'ingresso per esigenze di carattere stagionale di 25.000 lavoratori extracomunitari. Le autorizzazioni per lavoro stagionale possono essere concesse a: cittadini di Serbia-Montenegro, Croazia, Bosnia e Herzegovina, Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Bulgaria e Romania, cittadini di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto, cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale nell'anno 2003 o 2004. Per quanto riguarda il lavoro subordinato non stagionale, l'art. 2 stabilisce una quota di 30.000 unità destinata agli ingressi di cittadini extra U.E. residenti all'estero di nazionalità non predeterminata, riservandone 15.000 agli ingressi per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona. In aggiunta a questi ingressi, l'art. 5 prevede una quota massima di 21.800 unità per lavoro subordinato non stagionale così ripartita: 1.000 ingressi per cittadini extracomunitari residenti all'estero, appartenenti alla categoria dei dirigenti o personale altamente qualificato, 20.800 ingressi riservati ai cittadini di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria così ripartiti: 3.000 albanesi, 3.000 tunisini, 2.500 marocchini, 2.000 egiziani, 2.000 nigeriani, 2.000 moldavi, 1.500 cittadini di Sri Lanka, 1.500 cittadini del Bangladesh, 1.500 filippini, 1.000 pakistani, 100 somali o 700 cittadini di altri Paesi che concludano accordi finalizzati alla regolamentazione dei flussi d'ingresso e delle procedure di riammissione. Sempre nell'ambito della quota massima di 79.500 unità, l'art. 3 prevede una quota di n. 2.500 ingressi riservati al lavoro autonomo per: ricercatori, imprenditori che svolgono attività di interesse per l'economia nazionale, liberi professionisti, soci e amministratori di società non cooperative, artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati. All'interno di tale quota e nell'ambito dei tipi di attività specificati, sono ammesse, sino ad un massimo di 1.250 unità, le conversioni soltanto ed esclusivamente dei permessi di soggiorno per motivi di studio e formazione professionale. L'art. 4 riserva una quota massima di 200 ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo a lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela, inseriti in un apposito elenco, dettagliato per qualifiche professionali, costituito presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane. In merito, il Ministero ha confermato la validità delle indicazioni operative fornite, per l'anno 2004, con la circolare n. 5/2004: l'inserimento nell'elenco implica l'accertamento, da parte della rappresentanza diplomatica o consolare, del requisito dell'origine italiana entro il grado prescritto. Tale inserimento dovrà essere reso conoscibile mediante la consultazione dell'elenco attraverso il sistema informatizzato "SILES" del Ministero del lavoro, condiviso dalle Direzioni provinciali del lavoro. In ogni caso in cui l'inserimento nell'elenco non risultasse verificabile attraverso il sistema "SILES", esso può essere documentato mediante apposita certificazione rilasciata dalla rappresentanza diplomatica o consolare che vi ha provveduto.

 
   
   
LAVORATORI STRANIERI NEOCOMUNITARI: INGRESSI  
 
Con la circolare n. 2/2005  il Ministero del lavoro ha illustrato i contenuti del D.P.C.M. 17 dicembre 2004, recante la programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori stranieri cittadini dei nuovi Stati membri della Ue nel territorio dello Stato per l'anno 2005. Per periodo di due anni (2004-2006) l'applicazione degli artt. 1 - 6 del Regolamento Cee n. 1612/68 è sospesa per quanto riguarda gli ingressi per motivi di lavoro subordinato dei cittadini della Repubblica Ceca, Repubblica di Estonia, Repubblica di Lettonia, Repubblica di Lituania, Repubblica di Polonia, Repubblica Slovacca, Repubblica di Slovenia e Repubblica di Ungheria. Invece, per i cittadini della Repubblica di Cipro e della Repubblica di Malta si applicano, fin dallo scorso anno, tutte le norme comunitarie. Il D.p.c.m. 17 dicembre 2004 fissa, come anticipazione delle quote annuali d'ingresso, una quota massima di 79.500 cittadini neo comunitari da ammettere nel territorio dello Stato, ripartita tra ingressi per lavoro subordinato, anche a carattere stagionale, e per lavoro autonomo. La quota gestita attraverso il "contatore unico nazionale" e, pertanto, non sarà oggetto di ripartizione a livello regionale.  
   
   
GENIALLOYD: CHIUDE IL 2004 CON UNA RACCOLTA PREMI IN CRESCITA DEL 19,3% ED UN UTILE NETTO DI 12 MILIONI DI EURO  
 
Genialloyd, la compagnia di vendita diretta del Gruppo Ras, nata nel 1997, secondo una ricerca di Databank, è leader di mercato nella distribuzione di polizze via internet, e, anche quest’anno, per la quarta volta consecutiva, è la compagnia con i clienti più soddisfatti. Genialloyd, che si avvale della collaborazione di 450 dipendenti, ha chiuso il 2004 con una raccolta premi pari a 203 milioni di euro, in crescita del 19,3% rispetto ai 170 milioni di euro del 2003. Le polizze emesse nel 2004 sono state 424 mila. Il sito internet ha registrato nel 2004 oltre 4,7 milioni di accessi. Le polizze emesse nel 2004 via internet sono state 170 mila. Il canale internet ha pesato per il 40% raccogliendo 81 milioni di euro (erano 66 milioni di euro lo scorso anno). Le telefonate gestite dal call center sono state 1,9 milioni. Le polizze emesse nel 2004 attraverso il call center sono state 254 mila. Il call center ha contribuito per 122 milioni di euro (103 milioni di euro nel 2003). L’utile netto ha raggiunto quota 12 milioni di euro (erano 3,5 milioni di euro nell’esercizio precedente). La redditività del business continua a migliorare con un combined ratio che è sceso al di sotto della soglia del 100%, attestandosi al 96,4%. Alessandro Santoliquido amministratore delegato Genialloyd, ha precisato che “il miglioramento del combined ratio, unito all’aumento del numero delle polizze emesse nel corso del 2004, permettono di pensare a soluzioni sempre più convenienti per i clienti. Per questo motivo Genialloyd ha deciso di iniziare il 2005 con la promozione “congela il tuo prezzo” dedicata a tutti coloro che vorrebbero cambiare compagnia, ma ancora non hanno la polizza in scadenza. Con tale iniziativa è possibile fare un preventivo e bloccare il prezzo per i 12 mesi successivi”.  
   
   
CONSIGLIO MINISTRI: VIA LIBERA DEFINITIVO ALLA “POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA”  
 
L'italia è tra i primi Paesi al mondo a disporre della posta elettronica certificata: nel corso del Consiglio dei Ministri di venerdì 28 gennaio, infatti, è stato approvato il Dpr che disciplina le modalità di utilizzo della posta elettronica certificata, volto a dotare di valore giuridico la trasmissione di documenti prodotti ed inviati per via informatica. E’ stata introdotta nell’ordinamento la figura del gestore del servizio di posta elettronica certificata (un soggetto di natura pubblica o privata, iscritto ad apposito elenco) e sono stati previsti strumenti di garanzia relativi all’invio ed alla ricezione dei messaggi certificati, anche opponibili a terzi. Sul provvedimento, destinato a semplificare in maniera significativa i rapporti fra le pubbliche amministrazioni, fra queste ed i privati e fra privati, proposto del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, sono stati acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti. Il provvedimento diventa efficace ed operativo a tutti gli effetti con la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il decreto pone in rilievo i due momenti fondamentali nella trasmissione dei documenti informatici: l'invio e la ricezione. Il mittente riceve dal proprio gestore di posta una ricevuta che costituisce prova legale dell'avvenuta spedizione del messaggio e dell'eventuale allegata documentazione Quando il messaggio arriva al destinatario, il suo gestore di posta invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna, con l'indicazione di data ed orario, a prescindere dalla apertura del messaggio. Il gestore del destinatario può inviare al mittente, insieme con la ricevuta di consegna, anche la copia completa del testo del messaggio. Presso il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (Cnipa), al quale sono assegnati compiti di vigilanza e controllo, è istituito un elenco ufficiale dei gestori di posta elettronica certificata. Presso ogni gestore di posta elettronica viene istituito un Log dei messaggi, il registro informatico delle operazioni relative alle trasmissioni effettuate con posta elettronica certificata: se il mittente smarrisce le ricevute, la traccia informatica delle operazioni svolte, con lo stesso valore giuridico delle ricevute, viene conservata per 30 mesi.  
   
   
COMMISSIONE UE:MICROSOFT ADOTTI I RIMEDI AUTHORITY  
 
La Commissione europea preme sulla Microsoft affinché applichi nei tempi previsti i rimedi imposti dall'Antitrust Ue nella commercializzazione del programma operativo Windows. A pochi giorni dalla scadenza del periodo di 6 settimane chiesto dalla stessa Microsoft per il rispetto della decisione dell'Autorità, Jonathan Todd - portavoce del Commissario Ue alla Concorrenza Neelie Kroes - ha detto che sono ancora in corso 'contatti riguardo l'implementazione dei rimedi previsti dalla decisione del marzo 2004'.  
   
   
GARANTE DELLA PRIVACY: DEPLIANT INFORMATIVO DEL SUI NUOVI ELENCHI TELEFONICI  
 
Gli abbonati stanno ricevendo, da parte delle società telefoniche, il modello messo a punto dal Garante della Privacy , per scegliere se e come comparire negli elenchi e decidere se ricevere o no pubblicità effettuare le proprie scelte. Contestualmente gli abbonati vengono anche informati sugli scopi degli elenchi (che potranno essere stampati su carta o riprodotti su supporti magnetici, ottici oppure consultabili on line) e sulla facoltà di esprimere un consenso "libero, differenziato e revocabile". Gli abbonati telefonici potranno decidere liberamente, in forma specifica e documentata per iscritto, se apparire negli elenchi, se apparire con il solo cognome o di non essere contraddistinti da un riferimento che riveli il sesso (con la sola iniziale del nome), se omettere in parte il domicilio. Potrà essere inserito il numero di cellulare, ma solo con l'espresso consenso dell'abbonato o degli acquirenti di carte pre-pagate. Chi sceglierà di ricevere informazioni commerciali o promozionali vedrà il proprio indirizzo o il numero telefonico segnalato con uno speciale simbolo. Per aiutare gli abbonati nella corretta compilazione del modello inviato dalle società telefoniche e per assicurare la necessaria chiarezza sui nuovi diritti che la disciplina sulla privacy riconosce loro, il Garante per la protezione dei dati personali ha realizzato un depliant divulgativo  che sarà distribuito nei punti vendita, messo on-line o inviato agli abbonati insieme al modello da compilare. Le società telefoniche dovranno prevedere l'attivazione di un recapito telefonico, un indirizzo, un numero di telefax, un indirizzo di posta elettronica, al quale gli interessati possano rivolgersi per ottenere informazioni.  
   
   
MONTEVARCHI CONVEGNI E LIBRO SULL’EDITORIA ON LINE  
 

Sabato 5 febbraio, a Montevarchi (Arezzo), presso la Sala delle Conferenze del Palazzo del Podestà, si è tenuto il convegno "Per una globalizzazione dal basso", organizzato dal quotidiano telematico Viaroma100.net, allo scopo di evidenziare come la città, industriale o artigianale che sia, stia lasciando il posto alla città digitale, un luogo dove le interazioni non avvengono unicamente faccia a faccia, ma anche elettronicamente. Ogni giorno i cambiamenti investono direttamente la città cambiandone la struttura e ridisegnandone la fisionomia, per questo è necessario curare un'informazione locale che accompagni processi sostenibili nella Rete, per uno sviluppo e per una valorizzazione del territorio. Nel corso dell’evento, Luca Lorenzetti, direttore di "GoMarche.it", il primo quotidiano telematico delle Marche, e Presidente dell’Associazione Nazionale Stampa Online (ANSO) presenterà, in anteprima nazionale, il suo libro "Fare un giornale online", pensato per chi ha deciso di tentare l'esperimento di un giornale online o di un portale d'informazione e rivolto a tutti gli editori, i giornalisti e i manager che hanno bisogno di un sussidio affidabile e aggiornato per partire da zero. Il manuale illustra anche come si scrive un articolo per il web, la giornata tipo nella redazione di un giornale online, quali software adottare per la gestione dei contenuti e tanto altro.