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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Novembre 2004
 
   
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  COME SCEGLIERE LA COMBINAZIONE DI COLORI PIÙ ADATTA AL TUO SPAZIO “QUANDO IL COLORE MIGLIORA LA VITA” SU INTERNET UN GIOCO SEMPLICE MA EFFICACE PER SCEGLIERE I COLORI PIÙ ADATTI E IL GIUSTO “CLIMA CROMATICO” DELLE VOSTRE CASE  
   
   Milano, 16 novembre 2004 - Si chiama "Trova il Colore Giusto", il gioco messo a punto da Massimo Caiazzo - colour consultant di fama internazionale - e disponibile on-line http://www.Massimocaiazzo.com/game/  per tutti coloro che vogliono avere un'idea e qualche suggerimento sulla giusta ambientazione cromatica della propria casa. Il gioco molto semplice e di veloce caricamento - in inglese e in italiano e interamente realizzato con tecnologia Macromedia Flash - è però basato sui significati universali (archètipi) del colore. Le palette raccolgono, infatti, le sette tonalità dello spettro solare - viola, indaco, blu, verde, giallo, arancio e rosso - a cui sono state aggiunte il bianco e il nero e, per rendere l’idea del legno e della terracotta, anche il marrone. La dinamica del gioco è molto facile: basta scegliere una delle due palette di colori proposte (una più scura e una più chiara) e, servendosi del cursore "colorare" i vari ambienti della casa riprodotti sulla pagina (soggiorno, cucina, corridoio, camera da letto, bagno) con la tonalità preferita. Una volta scelti tutti i colori, basta un solo un click del mouse e il sito vi dirà con un aggettivo quanto è appropriata la scelta effettuata in ogni singolo ambiente e il punteggio relativo. Ogni aggettivo, inoltre, è accompagnato da una sintetica spiegazione della dominanza cromatica dell'ambiente, da indicazioni o controindicazioni al suo utilizzo e, soprattutto, da un'ambientazione sonora che ne descrive il "clima cromatico". Per esempio, una certa combinazione può dare un risultato: Anonimo caratterizzato da un "eccesso di bianchi" con un effetto sul clima cromatico "ipostimolante, che proietta ombre grigie". O, invece, un'altra può risultare: Piacevole, perché caratterizzata da una combinazione di toni "caldi+freddi" che "vivacizza gli ambienti e contrasta i toni spenti". La somma di tutti i punteggi, infine, rivelerà come è o anche come potrebbe essere la vostra casa. Ma a questo punto del gioco si può tornare anche indietro, cambiare le carte come nel poker, e cercare di “aggiustare” le combinazioni meno felici. In genere, il clima cromatico di una stanza risulta più equilibrato se il colore del pavimento (che ci sostiene) è più scuro di quello delle pareti (che ci limitano). Il piano orizzontale del soffitto (non considerato dal gioco per evitare un'eccessiva complessità) deve essere sempre luminosissimo, salvo i casi in cui si intenda correggere un eccessivo sviluppo in altezza dell'ambiente. Ovviamente anche il tempo di permanenza, la temperatura e il grado di rumorosità di ciascun ambiente, incidono sull'efficacia del contesto cromatico. Il gioco, nella sua semplicità, è comunque il risultato di circa sei anni di ricerche sulla percezione del suono e del colore svolte da Massimo Caiazzo - colour consultant e graphic designer di notevole versatilità - in vari campi della comunicazione a livello internazionale. Infatti, l'infinita quantità di colori visibili in natura, o anche nell'ambiente costruito e nel mondo "virtuale", evidenzia come l'approccio al colore sia un fenomeno del tutto naturale ma allo stesso tempo complesso, non ancora svelato neppure in ambito scientifico. I meccanismi che ne regolano la percezione sono oggettivi, derivanti dalla cultura d'appartenenza, ma anche profondamente soggettivi, strettamente legati al proprio vissuto. L'argomento colore può essere quindi analizzato da infiniti punti di vista e da ogni campo del sapere (filosofia, scienze naturali, biologia, medicina, antropologia, psicologia, fisica, design, architettura, arte, ecc.) ma nell'esperienza del colore tutte le informazioni confluiscono in una percezione unitaria dove conoscenza e istinto si fondono. Il linguaggio del colore è insomma universale, ma allo stesso tempo ha effetti sempre diversi su ciascun individuo. È chiaro che in condizioni di luce ottimali il colore agevola la percezione degli spazi e una favorevole esposizione contribuisce a un clima cromatico ideale. Ma se gli spazi a disposizione sono poco (o troppo) luminosi, la scelta dei colori e dell'illuminazione artificiale - ma anche dei materiali opachi o lucidi che riflettono o assorbono la luce - diventa fondamentale per stabilire una corretta ambientazione cromatica. In ogni caso è consigliabile, se si può, rivolgersi ad un Colour Consultant che potrà indicare con più precisione quali toni impiegare e quali materiali scegliere per tutte le superfici riflettenti (piastrelle, parquet, resina, cotto, mosaico, tempera, laccatura, carta da parati, tappezzerie, ecc.) e rendere ogni ambiente più armonioso e vivibile in ogni momento della giornata.  
     
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