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da:"Financial Times",10 gennaio 2002

"DISINNESCARE IL KASHMIR"

di Anatol Lieven

I terroristi islamisti,che hanno recentemente attaccato il Parlamento indiano,hanno raggiunto uno dei loro principali obbiettivi,quello cioè, di aumentare grandemente la tensione tra India e Pakistan.Questa potrebbe essere una situazione di grande vittoria per i terroristi.Una guerra su larga scala tra India e Pakistan porterebbe ad un aumento del radicalismo nel mondo musulmano, sopratutto se gli Stati Uniti potessero essere visti come sostenitori dell'India. Gli estremisti ne beneficierebbero anche in caso si evitasse la guerra ed il governo del Generale Pervez Musharraf fosse costretto a fare umilianti pubbliche concessioni.Ora essi odiano il Generale Musharraf con le sue politiche pro-americane e desiderano indebolirlo all'interno del paese nella speranza di preparare il terreno ad un controllo islamista.Se in passato il Pakistan ha avuto la colpa di aiutare questi gruppi a intervenire nella lotta del Kashmir, oggi una parte di loro è chiaramente scappata al controllo pakistano e persegue le sue proprie strategie.Queso è ora l'elemento più pericoloso nell'imbroglio del Kashmir.Tali gruppi non sono solo religiosi; sono anche dei rivoluzionari in ambito sociale ed una minaccia alle élites politiche e sociali pakistane.Trovare una soluzione al conflitto del Kasmir è oggi chiaramente una priorità per l'America e l'Occidente.A parte la minaccia del nucleare,l'aiuto pakistano resta essenziale nell'evitare che elementi di Al-Quaeda lascino l'Afghanistan per proseguire altrove le loro attività.Tensione e scontri con l'India sono un'immensa distrazione da questo compito, e poichè gli Usa sono visti oggi dalla maggior parte dei pakistani come inclini all'India,ciò incide nel fare ulteriormente diminuire la disponibilità degli ufficiali e funzionari pakistani ad aiutare gli Usa.Questo aumenta la probabilità di una perdita di esperti nucleari e materiale in favore di gruppi terroristici.Fatto altrettanto importante, la rivalità militare tra India e Pakistan,danneggia gravemente le loro economie e mina i loro sistemi politici. Nel caso del Pakistan, lo sforzo di competere con un avversario di sette volte superiore per superficie, potrebbe spianare la strada allo sfacelo statale ed alla rivoluzione islamista.Qualsiasi approccio internazionale in favore della soluzione del conflitto del Kashmir si dovrà basare sul riconoscimento che ci sono stati errori da entrambe le parti. Forte pressione deve esser fatta al Pakistan per dissolvere ed espellere i gruppi estremisti che hanno base nel paese.E'tuttavia vitale riconoscere la legittima simpatia della maggior parte dei pakistani per le sofferenze ed aspirazioni della maggioranza musulmana in Kashmir.Per una qualsiasi possibilità di pacificazione, la comunità internazionale deve insistere che l'India riconosca tre cose.Primo, deve capire che,se l'estremismo internazionale supportato dal Pakistan ha peggiorato la crisi del Kashmir, le radici affondano nella scontentezza della maggioranza dei musulmani kashmiri nei confronti di molti aspetti del dominio indiano,e più di tutto per la repressione brutale portata avanti dalle forze di sicurezza indiane.Secondo:l'India deve riconoscere che il Kashmir, e non solo il "terrorismo", è il punto centrale alla relazione con il Pakistan.Terzo,l'India deve riconoscere i pericoli internazionali derivanti da questo conflitto, ed i continui fallimenti di India e Pakistan di arrivare ad un accordo. La comunità internazionale ha un diritto ed un dovere di mediare tra loro e di cercare una soluzione che si basi sia sulla sovranità indiana, sia sugli interessi kashmiri e pakistani.C'è tuttavia un incentivo che una comunità internazionale unita potrebbe offrire all'India in cambio di una reale volontà di cercare una sistemazione del Kashmir: la possibilità di una sede permanente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.Questo è un desiderio indiano fortissimo;ed è anche per principio giustificato tenendo conto della quantità della popolazione indiana, la profondità storica e grandezza della cultura indiana e per il record di democrazia dell'India(Kashmir a parte)....

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