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REGNO UNITO: LA CAMERA DEI LORD APPROVA LA CLONAZIONE TERAPEUTICA A SCOPI DI RICERCA MEDICA

Londra, 4 marzo 2002 - Un'autorevole commissione della Camera dei Lord britannica ha approvato la clonazione degli embrioni allo stadio iniziale per produrre cellule staminali a scopi di ricerca medica. Nonostante l'anno scorso, il Parlamento britannico avesse votato a favore della ricerca sulle cellule staminali embrionali, la Camera dei Lord aveva ritenuto opportuno effettuare ulteriori riflessioni ed aveva incaricato una commissione competente di esaminare la questione nel dettaglio. In una relazione pubblicata il 27 febbraio, la commissione competente sulla ricerca in materia di cellule staminali ha approvato sia la ricerca sulle cellule staminali embrionali, sia l'impiego della clonazione terapeutica attraverso la tecnica di trasferimento del nucleo, al fine di fornire materiale embrionale per la ricerca medica. Il documento sostiene inoltre la proposta del ministero della Salute britannico di istituire una Banca di cellule staminali per registrare tutte le linee di cellule staminali adulte ed embrionali generate nel Regno Unito. La decisione dà via libera al rilascio da parte dell'Autorità per la fertilizzazione e l'embriologia umana di licenze per la clonazione a scopi terapeutici. Nonostante alcuni manifestanti del movimento Pro-life abbiano contestato che le cellule staminali adulte hanno la stessa efficacia delle cellule staminali embrionali per lo sviluppo di terapie genetiche volte alla cura di malattie quali il diabete e l'Alzheimer, la relazione della commissione stabilisce quanto segue: "Esistono chiare prove scientifiche per proseguire la ricerca sulle cellule staminali embrionali (ES), affinché il pieno potenziale delle cellule adulte per scopi terapeutici possa essere valorizzato e perché è probabile che per alcune terapie sia necessario impiegare cellule ES". La relazione insiste sul fatto che la ricerca svolta esclusivamente su un tipo di cellule staminali, adulte od embrionali, non è sufficiente per "soddisfare tutte le esigenze terapeutiche" e che i lavori dovranno continuare in entrambe le direzioni per "garantire il massimo dei benefici dal punto di vista medico". La commissione ha inoltre rivolto un appello al governo affinché esegua un'ulteriore revisione dei progressi scientifici nel settore, entro la fine del decennio. In un contesto diverso, esperti di genetica e di bioetica di tutto il mondo si sono riuniti il 27 febbraio a New York per assistere una commissione delle Nazioni Unite a redigere un trattato internazionale che vieti la clonazione umana a scopi riproduttivi. La commissione è stata istituita nel novembre 2001 su richiesta di Francia e Germania, in seguito all'annuncio da parte del medico italiano Severino Antinori di avere l'intenzione di clonare un essere umano. I negoziati della commissione, alla quale possono partecipare tutti i 189 paesi membri dell'Onu, proseguiranno nel corso di un'altra sessione in programma nel settembre di quest'anno 

SECONDO NUOVI STUDI, L'INNOVAZIONE È PIÙ IMPORTANTE CHE MAI 
Bruxelles, 4 marzo 2002 - Secondo una serie di studi sulle politiche dell'innovazione condotti nell'ambito del programma "Innovazione e Pmi" della Dg Imprese della Commissione europea, l'innovazione riveste un ruolo più che mai determinante in un'economia sempre più globalizzata e fondata sulla conoscenza. Il risultato fa parte di cinque importanti conclusioni che sono emerse, in modo coerente, da 20 studi svolti fino ad ora. Secondo la prima di queste, oggi è più importante che in passato applicare nuove tecnologie per soddisfare le esigenze di un mercato in rapido cambiamento. Gli ultimi risultati degli studi vengono così sintetizzati da una relazione: "Nel XXI secolo, l'innovazione costituirà l'impulso primario per una politica di successo nel campo dell'industria e delle imprese, ma dovrà anche informare i decisori politici in ambiti come l'istruzione, le leggi sull'occupazione e la tassazione". Lo studio ha inoltre constatato che l'innovazione non è, né dovrebbe essere limitata a settori altamente specializzati e "innovativi per natura" come le biotecnologie e le tecnologie dell'informazione. Tale constatazione implica un avvertimento implicito: "Se si concentra esclusivamente sull'alta tecnologia, la politica d'innovazione...rischia di perdere opportunità ben maggiori per migliorare la competitività, elaborare nuovi prodotti e processi in industrie più tradizionali, che costituiscono fonti di occupazione importanti per l'Ue". Secondo un'altra conclusione, l'innovazione, per quanto diffusa, non è distribuita in modo omogeneo, e soprattutto la capacità innovativa dell'industria risulta pesantemente esposta verso aziende di maggiori dimensioni, mentre "resta debole la capacità innovativa di quasi tutti le Pmi che utilizzano le tecnologie". Risulta che molte Pmi del settore tecnologico sono ostacolate da barriere istituzionali e da costi come quelli legati alle controversie per la tutela dei brevetti. Lo studio dal titolo "Attuare i diritti sui brevetti delle piccole imprese" ha riscontrato, per esempio, che il 49 percento delle Pmi considera i costi legati alle controversie per la tutela dei brevetti come un notevole deterrente agli investimenti in nuove invenzioni. Dagli studi emerge che l'innovazione è "sistematica anziché lineare", e si basa su processi multidimensionali di innovazione e interazione tra una serie di attori. "Per questo motivo l'innovazione richiede lo sviluppo nel tempo di adeguati meccanismi per il collegamento in rete e il trasferimento delle conoscenze, che risultano determinanti per valorizzare il potenziale delle connessioni tra scienza e industria", afferma una relazione sui risultati degli studi. Il documento aggiunge che tali sistemi, nonostante possano avere elementi tecnici, restano "soprattutto reti di individui". Gli studi hanno rilevato che è importante non solo identificare e incoraggiare le buone prassi, ma anche valutare lo stato del "sistema d'innovazione" all'interno di un paese, comprese le condizioni quadro generali per la creazione e la valorizzazione di R&S (ricerca e sviluppo), la base comune di conoscenze dell'Ue, gli incentivi alla R&S nel mondo commerciale e i riconoscimenti per scoperte di successo, nonché i meccanismi per il collegamento in rete e il trasferimento delle conoscenze.

IL COMITATO ECNOMICO SOCIALE (CES) ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE LE REGOLE SEMPLIFICATE PER PARTECIPARE AL 6PQ PROPOSTE DALLA COMMISSIONE 
Bruxelles, 4 marzo 2002 - Il Comitato economico e sociale (Ces) europeo ha accolto favorevolmente le proposte della Commissione riguardanti le regole di partecipazione al sesto programma quadro (6PQ), in particolare le misure per una maggiore semplificazione ed una più elevata trasparenza, ma ha sollecitato la Commissione ad assicurare che le Pmi (imprese di piccole e medie dimensioni) non siano in alcun modo svantaggiate. "Il Comitato accetta di buon grado le proposte, poiché favoriscono una più ampia flessibilità, una maggiore trasparenza ed un accesso equanime", recita il parere del Ces. Esso apprezza particolarmente le proposte della Commissione volte ad abolire l'obbligo di prestazione di una fideiussione bancaria, che ritiene sia costoso e difficile da garantire, nonché ad introdurre un sistema di pagamenti anticipati invece del rimborso delle spese, che determina problemi di liquidità. Il Ces sostiene che questi due provvedimenti recheranno vantaggi alle Pmi, "che dovrebbero essere considerate l'obiettivo prioritario del sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, visto il ruolo fondamentale che svolgono nello sviluppo della competitività e dell'occupazione in Europa". Il Comitato vorrebbe tuttavia che si prendessero misure per semplificare il metodo di presentazione della documentazione ed invita ad elaborare un piano d'azione che delinei tali procedimenti. Il Ces si rammarica anche del fatto che le sue proposte volte a semplificare le procedure e ad agevolare la partecipazione delle Pmi non siano state accolte dalla Commissione, ad esempio attraverso il decentramento dei sistemi di preselezione e l'assegnazione di sovvenzioni globali agli intermediari. I membri del Ces hanno accolto favorevolmente l'iniziativa di conferire personalità giuridica alle associazioni di imprese ed ha suggerito di riconoscere anche i progetti di cooperazione transnazionale realizzati da raggruppamenti di imprese, al fine di costituire una struttura permanente per la collaborazione tra società in ambito tecnologico. Il Ces è perplesso riguardo alla responsabilità congiunta dei partecipanti ad un progetto, ritenendo che ciò potrebbe dissuadere i grandi gruppi dall'associarsi con le piccole imprese, nel timore che queste possano risultare inadempienti. Al fine di ridurre tale rischio, il Comitato propone l'introduzione di un regime di assicurazione, che sarà garantito dal bilancio dell'UE e consentirà all'Unione di tutelare i propri interessi finanziari. Nel timore che questa misura possa ridurre le risorse finanziarie a disposizione della ricerca, il Ces suggerisce di attuare un programma pilota. In merito ai nuovi strumenti proposti per il 6PQ, il Ces raccomanda di lasciar decidere liberamente agli operatori di progetto quale di questi utilizzare. "Le diverse modalità operative saranno in tal modo offerte sotto forma di 'cassetta per gli attrezzi' dalla quale sarà possibile scegliere strumenti diversi a seconda delle esigenze", enuncia il parere del Ces. Il Comitato invita anche a chiarire in che modo si debbano selezionare le reti di eccellenza. Il Comitato approva l'opportunità data ai consorzi di predisporre le proprie proposte concorrenziali di lavoro o di ampliare le loro attività e, al fine di garantire la trasparenza, suggerisce di pubblicare tali progetti su Cordis. 

COMMENTO AI DATI ISTAT
Roma, 1 marzo 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in relazione ai dati Istat, comunica quanto segue: stat ha formulato il consuntivo dei dati 2000. Rispetto al preconsuntivo indebitamento 2000 è stato corretto il dato deficit/Pil, dall'1,5 all'1,7%, con conseguente impatto sul 2001; sul 2001 lo scostamento per 0,3, relativo alla previsione 1,1%, è essenzialmente dovuto ai seguenti fattori: a. accelerazione straordinaria, operata negli ultimi tre mesi del 2001, delle spese di investimento in cofinanziamento con fondi strutturali Ue, a chiusura del Programma Comunitario del Mezzogiorno 94-99 e accelerazione del nuovo Programma 2000-2006; b. scostamento della crescita del Pil, rispetto alle previsioni (1,8 invece di 2%); c. impatto sul 2001 della correzione operata sul 2000. Ne deriva conferma in ordine all'efficacia della politica di rigore fatta dal Governo negli ultimi sette mesi del 2001.Resta fermo l'impegno del Governo nella prosecuzione della sua politica di rigore, nel rispetto degli obiettivi del Patto di Stabilità. Per quanto riguarda la ripresa economica, la serie degli indici internazionali ed interni disponibili (fiducia, consumi energetici, ecc..) fornisce convergenti indicazioni positive sullo sviluppo economico del Paese. 

NORD-EST: RALLENTA LA DOMANDA DI LAVORO, MA IL PROBLEMA RESTA LA SCARSITÀ D'OFFERTA 
Milano, 4 marzo 2002 - Nel 2001 la dinamica dell'occupazione nel Nord-Est ha rallentato: dal +2.3 per cento del 2000 la variazione anno su anno è scesa al +1.4 per cento. Il tasso di crescita più basso fra le macroaree italiane. L'aumento della domanda di lavoro nel Nord-Est si è concentrato, ancora una volta, nella componente femminile. L'occupazione femminile è cresciuta del 2.4 per cento contro lo 0.8 per cento dei maschi. Il tasso di attività femminile è aumentato ancora attestandosi al 42.3 per cento mentre quello maschile si è mantenuto stabile al 63.6 per cento. Tutti i principali settori di attività hanno contribuito al rallentamento dell'occupazione. Si è ridotta la crescita della domanda di lavoro nelle costruzioni e nel terziario, ma la performance peggiore si registra nell'industria in senso stretto. In questo settore l'occupazione, già in lieve flessione nel 2000 (-0.2 per cento), diminuisce dell'1.2 per cento nel 2001. Il profilo in corso d'anno mostra inoltre che la diminuzione dell'occupazione manifatturiera si è notevolmente accentuata nel secondo semestre: la rilevazione di ottobre delle forze di lavoro segnala infatti un calo del 4 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno prima, e nello stesso periodo tornano ad aumentare le ore di Cassa integrazione ordinaria. Nonostante la minor crescita della domanda di lavoro, una dinamica ancor meno vivace dell'offerta ha comunque portato ad una ulteriore diminuzione del tasso di disoccupazione che si è posizionato in media d'anno al 3.6 dal 3.8 per cento del 2000. A prescindere dall'evoluzione della domanda nel corso del ciclo economico, stanno emergendo con sempre maggior insistenza segnali di rallentamento dell'offerta. Sulla dinamica dell'offerta pesa, e continuerà a pesare negli anni a venire, la bassa crescita demografica degli ultimi trent'anni che riduce progressivamente la numerosità delle coorti più giovani. Stanno però contribuendo a frenare l'offerta di lavoro anche l'operare simultaneo di due fattori: l'uscita dal mercato del lavoro delle classi più anziane e l'aumento dell'età di ingresso nel mercato del lavoro da parte dei più giovani. Negli ultimi dieci anni, le opportunità di espansione della forza lavoro del Nord-Est sono state di fatto legate all'aumento della partecipazione femminile al mercato. Il tasso di attività femminile è aumentato significativamente, passando dal 50 per cento del '93 al 56 per cento del 2001 con riferimento alla popolazione di età compresa fra 15 e 64 anni, e si è attestato al 79 per cento nella classe di età 25-34 anni rispetto al 73 per cento del 1993. E' evidente però come sulla dinamica della forza lavoro femminile agiscano in prospettiva due fattori che tenderanno a compensarsi. Il maggiore tasso di attività delle coorti più giovani si applicherà a coorti di dimensioni via via più esigue. 

SANPAOLO WM SCEGLIE WEBEGG PER IL KNOWLEDGE MANAGEMENT
Milano, 4 marzo 2002 - Il Gruppo Webegg ha implementato il nuovo modello organizzativo on line di San Paolo Wealth Management realizzato utilizzando la piattaforma del partner Kana. Luciana Delle Donne, Responsabile dei Canali Innovativi di Sanpaolo Wm, ha presentato le linee del progetto. Il caso San Paolo Wm dimostra molto bene quanto l¹evoluzione tecnologica nel mondo dei servizi generi una spinta fortissima all¹innovazione, che influenza non solo le modalità di gestione-dati dei clienti (Crm) ma anche i modelli organizzativi e le strategie aziendali. L¹identificazione, la facilitazione e la creazione di innovazione supporta le strutture nei processi di cambiamento utilizzando nuove tecnologie. ³Il progetto di Knowledge Management è teso ad ottimizzare i processi organizzativi di conoscenza interni ed esterni attraverso la realizzazione un¹architettura aperta Multicanale e Multimediale per la distribuzione "industriale" di informazioni, servizi e prodotti" ha spiegato Luciana Delle Donne. "In tale ottica, il punto forte dell¹approccio progettuale è stato trattare la conoscenza come una fonte di vantaggio competitivo, con gli obiettivi di ottimizzare il rapporto tra Fabbriche di Prodotto e Reti di Vendita, promuovere la circolarità e la condivisione delle informazioni in tempo reale, a basso costo a disposizione degli utenti autorizzati, e diffondere attraverso la gestione della conoscenza: idee, concetti, esperienze. Non ultimo incrementare e supportare la conoscenza dei prodotti, dotando i venditori di uno strumento di empowerment (approfondimento/aggiornamento continuo) e rendendo le informazioni strumenti fondamentali di vendita." La modalità innovativa riguarda il trattamento delle informazioni, non più viste come una somma di dati bensì come una somma di relazioni. Ciò comporta la necessità e l¹abilità di comprendere i bisogni e gli obiettivi delle singole aree e stimolare la creazione di nuovi modelli. La realizzazione del progetto, dunque, prevede il superamento del modello "informativo" basato sulla organizzazione informatica dei dati per evolvere nel modello di conoscenza basato sulla interazione. 

FIDIA: APPROVATO IL RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2001 DI PRUDENTIA
Milano, 4 marzo 2002. Fidia - Fondo Interbancario D'Investimento Azionario Sgr S.p.A. comunica che in data odierna è stato approvato il rendiconto al 31 dicembre 2001 di Prudentia - Fondo Comune di Investimento Mobiliare Chiuso. I valori mobiliari non quotati (partecipazioni ed obbligazioni convertibili in società non quotate) al 31 dicembre 2001 ammontano a 111.307 mila euro, rappresentati da investimenti nel capitale di 10 società. Il quadro economico internazionale per il 2001 ha mostrato un generale e progressivo peggioramento, sia rispetto all'anno precedente sia rispetto alle previsioni formulate. In questo scenario recessivo, anche le nostre partecipate hanno manifestato un rallentamento nel corso dell'esercizio 2001 che per alcune di esse, soprattutto quelle operanti nei settori più ciclici, si potrebbe tradurre in risultati economici negativi nei bilanci di prossima approvazione. In base a tali considerazioni ed in ottemperanza a quanto previsto in materia di criteri di valutazione per le partecipazioni in società non quotate dal Regolamento emesso dalla Banca d'Italia in data 20 settembre 1999, sono state operate prudenziali svalutazioni su talune partecipate. Di conseguenza, nell'esercizio 2001 il Fondo ha registrato una perdita pari a 14.755 mila euro, principalmente da ricondurre al comparto degli strumenti finanziari non quotati, ed il valore complessivo netto del Fondo è pari a 242.243 mila euro per un valore unitario delle n. 5.000 quote in circolazione di 48.449 euro. Nel corso del 2001 si é provveduto a modificare il regolamento di gestione del Fondo Prudentia in relazione al mutato quadro normativo disciplinante l'attività dei fondi comuni di investimento mobiliare chiusi ed in vista dell'adozione obbligatoria dell'euro dal 1° gennaio 2002. L'attuale quadro normativo permette infatti una maggiore flessibilità operativa che si ritiene possa favorire l'attività di gestione e quindi essere di interesse per i partecipanti al Fondo. Per un'informativa più ampia e dettagliata si segnala che il rendiconto al 31 dicembre 2001 di Prudentia - Fondo Comune di Investimento Mobiliare Chiuso é disponibile presso la Sede sociale e, da domani 1° marzo, presso Borsa Italiana. 

SIRTI: POSITIVA LA GESTIONE 2001, IN CRESCITA FATTURATO E RISULTATO OPERATIVO
Cassina de' Pecchi, 4 marzo 2002 - Si è svolto questa mattina il Consiglio di Amministrazione di Sirti SpA che ha preso in esame i primi elementi dell'andamento dell'esercizio 2001. Tali elementi mostrano una crescita dei ricavi della capogruppo di circa il 14% rispetto al precedente esercizio ed un risultato operativo intorno al 6% dei ricavi (rispetto al 2,8% dell'esercizio 2000). Evidenze per il consolidato non sono ancora disponibili ma si prevede pertanto una chiusura in utile sia per la capogruppo che a livello consolidato. Anche la posizione finanziaria netta migliora ulteriormente. E' stato inoltre definitivamente approvato il piano di stock options del management. Il piano prevede una distribuzione di diritti di opzione fino a un massimo di ca. 4 milioni di azioni (pari a circa 1,8% del capitale) esercitabili tra il 2003 ed il 2008. L'assegnazione di parte dei diritti al management sarà subordinata al raggiungimento di specifici risultati aziendali. Il Consiglio ha anche cooptato l'avv. Carlo d'Urso in sostituzione del dott. Gianfilippo Cuneo dimissionario. Il prossimo Consiglio di Amministrazione, nel quale sarà discusso il progetto di bilancio 2001, è convocato per il 22 marzo, mentre l'assemblea ordinaria degli azionisti si terrà il 22 aprile. 

CDC ARCHIVIA IL PIANO DI RIFOCALIZZAZIONE E MIGLIORA LA REDDITIVITÀ DEL CORE BUSINESS.IL CDA APPROVA PROGETTO DI BILANCIO E PIANO DI STOCK OPTION
Milano, 4 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Cdc S.p.A., società quotata al Nuovo Mercato, leader in Italia nella produzione e distribuzione di Information Technology ("It") per il segmento Consumer - Soho, con oltre 500 punti vendita ad insegna Computer Discount, Compy, Amico ed una rete di 18 Cash & Carry, ha approvato il progetto di Bilancio di Esercizio e di Bilancio Consolidato di gruppo chiuso al 31.12.2001. Nell'occasione dell'approvazione del bilancio, il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha deliberato un aumento di capitale di importo nominale pari a 45.370 euro, a servizio del piano di stock option destinato agli amministratori dipendenti e al management della Società, a fronte della delega conferita al CdA dall'Assemblea Straordinaria dello scorso 26 aprile 2001. Il prezzo di emissione è stato fissato in 11,382 euro. Con il Bilancio al 31.12.2001, Cdc S.p.A. archivia il processo di rifocalizzazione sul core business della distribuzione di It annunciato a fine agosto 2001 e realizzato in tempi estremamente rapidi. Il Bilancio Consolidato, che consolida fino alla data di cessione le società partecipate Policom S.p.A. e Gruppo Editoriale Futura S.p.A., operanti al di fuori del core business dell'It e trasferite a terzi nel corso del 2001, presenta ricavi per 520,3 milioni di euro, rispetto ai ricavi consolidati 2000 pari a 519,3 milioni di euro. L'Ebitda, negativo per 0,97 milioni di euro, riflette le perdite delle aree di business dell'editoria, della telefonia e dell'accesso ad internet dial-up oggetto di cessione del corso del 2001, ma beneficia anche dei profitti operativi conseguiti nel core business dell'IT, pari a 10,07 milioni di euro, in crescita (+18%) rispetto alle stime comunicate al mercato. L'Ebitda 2001 risulta in flessione rispetto al dato 2000 di 7,85 milioni di euro, ma anche in sensibile miglioramento rispetto alla semestrale al 30 giugno 2001, che riportava una perdita di Ebitda pari a 6,93 milioni di euro. La perdita a livello di Ebit al 31.12.2001 è pari a 13,27 milioni di euro, in flessione rispetto alla perdita di 0,212 milioni di euro del 2000, ma con un miglioramento di oltre 1 milione di euro rispetto al 30 giugno 2001. In crescita anche i risultati di Interfree, attiva nel settore dell'accesso internet dial-up e della gestione del portale verticale www.interfree.it, il cui 49%, recentemente, è stato ceduto al fondo di investimento Upside I, con l'impegno di quest'ultimo a rilevare nel corso del primo semestre del 2002 il ramo di attività accesso internet dial-up a seguito della futura scissione di Interfree. Interfree chiude l'esercizio 2001 con una perdita di Ebit di 3,88 milioni di euro, rispetto alle perdite per 3,3 milioni di euro al 30 giugno 2001, avendo raggiunto il break even di Ebitda fin dal terzo trimestre 2001. Nel complesso, il bilancio consolidato, dopo oneri finanziari per 4 milioni di euro, svalutazioni di partecipazioni per 6,92 milioni di euro, interamente attribuibili alle operazioni di cessione degli assets detenuti nei settori della telefonia ed accesso internet dial up e oneri straordinari per 6,8 milioni di euro, archivia una perdita complessiva, al netto del risultato di competenza di terzi, di 25,42 milioni di euro, contro la perdita per 1,433 milioni di euro del 2000, anno in cui le partecipazioni detenute nell'area dell'editoria e della telefonia venivano consolidate, ovvero sono state operative soltanto nell'ultimo trimestre dell'anno. Il miglioramento dei risultati del secondo semestre 2001 è stato conseguito grazie a: - progressivo deconsolidamento delle società attive nei settori dell'editoria e delle telecomunicazioni - incremento della redditività del core business della distribuzione di It Il debito finanziario netto consolidato, pari a circa 36 milioni di euro, include debiti derivanti dalla capitalizzazione di contratti di leasing per circa 3 milioni di euro, a fronte di circa 7,04 milioni di euro del consolidato al 31.12.2000 e consegue interamente alle perdite generate dagli assets detenuti al di fuori del core business dell'It, nonché derivanti dal piano di rifocalizzazione del gruppo sul core business, confermando Cdc come una delle società più solide finanziariamente del proprio settore. A conferma della validità del piano di rifocalizzazione, Cdc S.p.A., nel core business dell'It, che comprende oltre alla società capogruppo Cdc S.p.A. la controllata Micronica S.p.A. e che costituirà l'unica area di attività del gruppo nell'esercizio 2002, consegue risultati in forte miglioramento rispetto al primo semestre dell'anno. I ricavi di vendita raggiungono i 502 milioni di euro, rispetto ai circa 510 milioni di euro dell'esercizio precedente. Grazie al positivo contributo del quarto ed ultimo trimestre 2001, in crescita di oltre l'1,5% su base annua, la flessione di fatturato 2001 si dimezza rispetto al primo semestre, attestandosi all'1,5%. L'Ebitda è positivo per 10,07 milioni di euro e raggiunge il 2% dei ricavi di vendita annui, con una forte crescita (+360%) rispetto al risultato al 30 giugno 2001 di 2,18 milioni di euro (pari allo 0,9% dei ricavi di vendita). L'Ebit è positivo per 4,48 milioni di euro, a fronte di 0,33 milioni di euro al 30 giugno 2001. Nel complesso, il core business dell'IT archivia il 2001 con un utile prima delle imposte pro-forma di oltre 1,0 milioni di euro. Alla luce del negativo andamento del mercato di riferimento di Cdc e dei conti del primo semestre del 2001 tale performance è estremamente positiva. Il Bilancio Civilistico della società capogruppo Cdc S.p.A., operante nel settore della distribuzione di It, presenta ricavi per 502 milioni di euro, rispetto ai circa 510 milioni di euro al 31.12.2000. Il risultato di Ebitda è pari a 8,54 milioni di euro, in flessione rispetto a 12,75 milioni di euro del 2000, mentre l'Ebit raggiunge l'importo di 4,57 milioni di euro a fronte di 9,49 milioni di euro dell'esercizio 2000. Dopo svalutazioni di partecipazioni detenute in società non appartenenti al core business dell'It per complessivi 25,42 milioni di euro ed oneri finanziari per 3,1 milioni di euro, il bilancio civilistico archivia il 2001 con perdite per 24,73 milioni di euro. Il risultato netto pro-forma prima della svalutazione delle partecipazioni è comunque positivo per circa 0,7 milioni di euro. "Il bilancio 2001 riflette un significativo miglioramento nel secondo semestre dell'anno dei risultati operativi del gruppo, ottenuto sia grazie alla tempestiva attuazione del piano di rifocalizzazione, che attraverso la crescita della redditività del core business dell'It. Nell'esercizio 2002 Cdc opererà esclusivamente nel settore della distribuzione di It, gestendo l'attività del portale Interfree in maniera captive rispetto al core business, e potrà tornare ai livelli di redditività operativa storici" ha commentato Giuseppe Diomelli, Presidente e fondatore di Cdc. "A livello finanziario Cdc si conferma una delle società più solide del proprio settore, con un debito finanziario netto pari a circa il 6,5% dei ricavi di vendita, che tra l'altro sconta integralmente gli oneri connessi al piano di rifocalizzazione sul core business dell'It". "Con il 2001 archiviamo il piano di rifocalizzazione sul core business, concluso in linea con i tempi. Guardiamo con fiducia all'esercizio 2002, con l'obiettivo di sviluppare il fatturato e la redditività aziendale, in particolare facendo leva sull'acquisizione di nuove commesse nell'area dei nuovi canali di vendita. Anche alla luce del buon esito delle azioni di rifocalizzazione del secondo semestre del 2001, confermiamo per il 2002 gli obiettivi di Ebitda margin pari al 2,6% dei ricavi e di Ebit margin pari al 2% dei ricavi già comunicati al mercato lo scorso novembre 2001" ha concluso Giuseppe Diomelli. 

CONVENZIONE TRA LA EDISON E IL COMUNE DI CANDELA (FG) PER UNA CENTRALE DA 380MW: UTILIZZERA' IL GAS "POVERO" DELLA ZONA
Milano, 4 marzo 2002 - La Edison e il Comune di Candela (Fg) hanno sottoscritto una Convenzione relativa alla realizzazione, nel territorio del Comune, di una centrale termoelettrica a ciclo combinato da circa 380 Mw. La stipula della Convenzione è un ulteriore passo verso il completamento dell'iter autorizzativo dell'iniziativa, che ha già superato positivamente l'istruttoria ambientale presso il Ministero dell'Ambiente. La convenzione prevede una serie di interventi a sostegno dello sviluppo dell'intero territorio, tra i quali iniziative a favore dell'impiego di lavoratori, programmi di addestramento professionale, interventi di natura ambientale e disponibilità di energia elettrica a condizioni di favore per le nuove imprese che si insedieranno nel territorio. La centrale Edison di Candela sarà alimentata da una miscela di gas naturale commerciale e di gas povero, estratto dai giacimenti metaniferi dell'area, consentendo così lo sfruttamento di una risorsa energetica locale altrimenti non utilizzabile, con ulteriori benefici di natura economica per i Comuni della zona. La tecnologia adottata è la più avanzata oggi disponibile per la produzione di energia elettrica pulita a partire da gas naturale, e garantisce il pieno rispetto dei limiti sulle emissioni imposti dalle competenti amministrazioni in sede di valutazione di impatto ambientale. In base all'accordo sottoscritto, i dati relativi alle emissioni saranno resi disponibili agli organi di controllo e alla cittadinanza, attraverso l'installazione di un pannello luminoso che riporterà in tempo reale l'andamento dei più significativi parametri di funzionamento della centrale 

IL PORTOGALLO OSPITERÀ LA SESTA CONFERENZA EUROPEA SULL'ENERGIA SPAZIALE
Milano, 4 marzo 2002 - La sesta conferenza europea sull'energia spaziale (Espc-2002) si svolgerà ad Oporto (Portogallo) dal 6 al 10 maggio 2002. La manifestazione, patrocinata dall'Agenzia spaziale europea (Esa) in cooperazione con l'Universidade de Porto, intende raggruppare in un unico convegno numerose questioni correlate con i sistemi energetici per i veicoli spaziali. L'obiettivo principale è di accrescere la sensibilizzazione nei confronti delle interazioni esistenti fra le diverse discipline specifiche. Fra gli argomenti discussi figurano: i sistemi energetici, la produzione di energia fotovoltaica, lo stoccaggio di energia, condizionamento e distribuzione di energia, conversione ad alta tensione e relative tecnologie di design. Il Portogallo è divenuto membro ufficiale dell'Agenzia spaziale europea nel 2001. La conferenza fornirà l'opportunità di rafforzare l'interesse e la cooperazione con il Portogallo nelle attività spaziali. Infolink:
http://www.estec.esa.nl/conferences/espc-2002/index.html

MANIFESTAZIONI OPET SULLO SVILUPPO ENERGETICO SOSTENIBILE
Bruxelles, 4 marzo 2002 - L'Organizzazione per la promozione delle tecnologie energetiche (Opet) della Baviera-Austria ospiterà due seminari il 7 e l'8 marzo nell'ambito delle Giornate mondiali dell'energia 2002. Il primo seminario, in programma il 7 marzo, affronterà il tema "Tecnologie solari innovative" e fornirà una panoramica delle future tendenze, delle innovazioni tecniche e dei progetti di successo per l'energia solare condotti in tutto il mondo. L'8 marzo, si svolgerà il seminario sul tema "Finanziare gli investimenti nel settore dell'energia sostenibile", nel corso del quale saranno evidenziati gli schemi finanziari proficui, che rendono gli investimenti nell'energia sostenibile interessanti per gli investitori, i proprietari e il grande pubblico. Entrambi i seminari sono organizzati nel quadro delle Giornate mondiali dell'energia sostenibile 2002, che si terranno il 7 e l'8 marzo a cura dell'organizzazione transnazionale Opet della Baviera-Austria. La rete Opet per la promozione delle tecnologie energetiche è sostenuta nell'ambito di una misura d'accompagnamento che a sua volta rientra nel quinto programma quadro di ricerca (5PQ) dell'Ue. Le giornate dell'energia saranno precedute il 6 marzo da un "Gala dell'energia", durante il quale verranno consegnati i Premi internazionali per l'energia 2002. Infolink:
http://www.esv.or.at

TUTELA DEL CONSUMATORE E NUOVE RESPONSABILITÀ: IL MERCATO DELL'ENERGIA RIDEFINISCE REGOLE E RUOLI SE NE DISCUTE A NAPOLI
Castel Guelfo (Bo), Marzo 2002 - Il produttore e il fornitore di energia elettrica sono tenuti, oggi, ad operare nel nuovo quadro di responsabilità previste dalla Legislazione Nazionale e Comunitaria che fissa criteri tesi, finalmente, a tutelare il consumatore - utilizzatore. Ma possono questi soggetti erogatori, oltre a rispondere dei disservizi causati, migliorare la qualità del loro servizio e garantire la continuità? Si può attivare un costo dell'energia in base alla qualità? Come interviene l'Autorità e quale tutela riesce a garantire? Per approfondire questi temi cruciali, Chloride Silectron, promuove e organizza per il 12 di Marzo, presso l'Aula Magna di Ingegneria dell'Università Federico II di Napoli, una giornata di studio, confermando la sua missione che ha contribuito a renderla leader di questo mercato: supportare il Cliente finale con un servizio che non si esaurisce nello sviluppo e realizzazione di soluzioni di power protection all'avanguardia, ma che segue con puntualità tutte le esigenze espresse dall'utente professionale nell'ambito dell'energia elettrica. Oltre all'intervento di Emiliano Cevenini, responsabile del servizio tecnico Chloride Silectron Consulting, l'incontro, che avrà inizio a partire dalle ore 9.00, vedrà tra i suoi relatori professionisti campani come Maurizio Della Corte, Responsabile Ufficio esercizio reti ENEL Campania e Francesco Gagliardi docente ordinario all'Università di Napoli e vicepresidente dell'Associazione Elettronica Italiana. Nel corso del meeting, si cercherà inoltre di definire i nuovi ambiti di competenze di progettisti - che devono predisporre impianti che rispondano a tutte le norme di sicurezza e che tengano conto della massima affidabilità, della continuità, del risparmio energetico e dei costi - e installatori - che, calando i progetti nella realtà, acquisiscono nuove e diverse responsabilità -. La partecipazione è gratuita, per richiedere l'accredito inviare la richiesta a
info@pragmatika.it

E' TALENT MANAGER IL PARTNER DEL MESE SCELTO DA ASSORES PER IL RECRUITING ON LINE PERFETTA COMPLEMENTARIETÀ TRA SOCIETÀ DI RICERCA E SELEZIONE E JOB BOARD
Milano, 4 marzo 2002 - Assores, l'Associazione Italiana fra Società e Studi di Consulenza per la Ricerca e Selezione del Personale, sceglie come partner del mese Talent Manager Spa, società italiana di consulenza e sviluppo applicazioni web-based per la ricerca di personale tramite Internet (e-recruitment). Assores, che offre ai soci e ai candidati garanzie di professionalità e correttezza nello svolgimento dell'attività, trova in Talent Manager Spa un soggetto assolutamente complementare rispetto alle società di Ricerca e Selezione. Talent Manager non svolge alcuna attività di selezione, fungendo da canale di contatto tra aziende e candidati. Tra i migliori clienti di Talent Manager, infatti, ci sono molte società di selezione e sul sito www.talentmanager.it è presente un'intera area dedicata alle società di selezione. L'obiettivo dell'accordo di partnership tra Assores e Talent Manager è di assicurare a tutti i Soci Assores delle condizioni favorevoli sui vari servizi e fornire delle indicazioni di prezzo di vendita ad aziende clienti. "Le società di Ricerca e Selezione del Personale non sono semplici fornitori di candidati, - commenta Vittorio Anfossi, presidente Assores - ma professionisti di fiducia in grado di offrire servizi di consulenza, che spaziano dalla selezione di risorse umane fino alla definizione dei piani di carriera e di incentivazione, necessari per trattenere e motivare le risorse umane, favorendone così il percorso di crescita professionale. Per svolgere le attività di ricerca riteniamo strategico affidarci a un partner di rilievo come Talent Manager che, grazie all'approccio di specializzazione con cui si rivolge al mondo delle risorse umane, costituisce un canale di contatto diretto tra i nostri associati e i candidati che abbiano già rivestito posizioni di responsabilità, o i giovani "talenti" che stanno diventando sempre di più un parametro di valutazione del valore aziendale." "Stipulare un accordo con Assores - conferma Carlo Redaelli, country manager di Talent Manager - significa proseguire nella nostra linea strategica che considera le società di selezione non come concorrenti ma come importantissimi partner con i quali agire in un'ottica di complementarietà. Lavorare con Assores, primario punto di riferimento nel mondo della ricerca del personale, è una garanzia di qualità." 

IL 67% DEGLI ITALIANI È FAVOREVOLE AL LAVORO INTERINALE, LO RIVELA UNA RICERCA DI ASTRA/DEMOSKOPEA, PARTE UN TOUR PER OFFRIRE CONSULENZA GRATUITA SUL TEMA DEL LAVORO TEMPORANEO 
Milano, 4 marzo 2002 - Il 63% della popolazione italiana giudica il lavoro interinale "un nuovo modo per fare esperienze di lavoro ed essere, poi, assunti a tempo indeterminato", il 60% lo reputa "un nuovo strumento per favorire l'ingresso nel lavoro dei giovani, delle donne, degli stranieri". il 54% lo considera 66un nuovo strumento per diminuire la disoccupazione" Sono questi alcuni dei risultati emersi dall'indagine demoscopica svolta da Astra/Demoskopea per Obiettivo Lavoro tramite 1.000 interviste telefoniche ad un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 14 ed i 79 anni, pari ad un universo di 47.4 milioni di persone. In sintesi, il 67% appare favorevole, con un 31% di 'entusiati' ed un 36% di 'fautori', vale a dire favorevoli ma con talune preoccupazioni relative ai rischi di non qualità di talune agenzie, di non piena trasparenza, di demotivazione dei lavoratori nel lungo periodo, eccetera. Il restante 33% è costituito solo per il 19% dal veri e propri 'critici', ovvero che rigettano totalmente il lavoro temporaneo, mentre fl 14% è dato dai 'semi-critici' che individuano molti Cminus' pur riconoscendogli un vantaggio-chiave e cioè il contribuire alla riduzione della disoccupazione, specie giovanile. Un dato, risulta particolarmente significativo: ad un'alta conoscenza del lavoro interinale non corrisponde una percentuale di utilizzo altrettanto alta. " I risultati di questa indagine - afferma Mauro Gori, Presidente di Obiettivo Lavoro - "ci rafforzano nella volontà di diventare, sempre di più, un punto di riferimento per i lavoratori, oltre che per le aziende, sulle tematiche inerenti il lavoro. Oltre ad offrire un servizio, vogliamo farci promotori di una "cultura " del lavoro interinale, fornendo informazioni e soluzioni e proponendoci al mercato come "Casa del Lavoro ", ossia un luogo in cui chiunque, impresa o lavoratore abbia un problema di lavoro possa entrare e trovare una risposta qualificata. Obiettivo Lavoro è la più grande realtà italiana di fornitura di lavoro temporaneo. E' una società cooperativa no profit che opera dal 1998, in maniera mirata e in stretto rapporto con il territorio. Ad Aprile partirà un tour in giro per l'Italia che vedrà Obiettivo Lavoro impegnata in una campagna dì informazione per mettere a disposizione della gente la consulenza dei propri esperti. Un Vari, sosterà per alcuni giorni nelle vie e nelle piazze principali di alcuni tra i più importanti capoluoghi italiani. Chiunque vi si potrà recare per avere consigli, indicazioni, consulenze completamente gratuite o semplicemente per avere un confronto sulle opportunità offerte dal lavoro interinale. Il tour, realizzato in collaborazione con Corriere Lavoro, partirà il 12 aprile, da Milano dove si fermerà fino al 18 aprile. In seguito sarà a Torino (dal 10 al 16 maggio), Padova (dal 17 al 21 maggio), Bologna (dal 24 al 28 maggio), Roma (dal 31 maggio al 6 giugno), Palermo (dal 7 all'1 1 giugno) e infine Napoli (dal 14 al 18 giugno). 

GLI ITALIANI ED IL LAVORO TEMIPORANEO
Milano, 4 marzo 2002 - Il dr. Enrico Finzi, sociologo e presidente di Astra/Demoskopea, ha presentato i risultati dell'indagine demoscopica svolta tra il 10 ed il 13 gennaio 2002 da Astra/Demoskopea tramite 1.000 interviste telefoniche Cati ad un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 14 ed i 79 anni, pari ad un universo di 47.4 milioni di persone. Cos'è il lavoro temporaneo? t un tipo di lavoro organizzato da agenzie specializzate ed autorizzate dallo Stato sulla base d'una legge di quattro anni fa, le quali forniscono alle aziende (ed alla pubblica amministrazione) dei lavoratori per un periodo di tempo non superiore a due anni. Il lavoratore viene scelto ed assunto dall'agenzia, che gli paga tutti i contributi, ed opera nell'azienda godendo di tutti i diritti previsti dalle leggi e dai contratti. Terminato tale periodo di lavoro in azienda finisce il suo rapporto con l'agenzia di lavoro temporaneo, che può comunque riassumerlo per un altro lavoro, così come l'azienda può - se lo desidera - assumerlo a tempo indeterminato. Ebbene, una volta letta questa breve descrizione del lavoro temporaneo, ben 34.9 milioni di adulti affermano di conoscere questo tipo dì lavoro: tale notorietà aiutata, che è del 74% degli italiani, è più forte della media nel nord-est, nei comuni tra i 30mila ed i 100mila abitanti, tra i 25-44enni, nelle classi superiori alla media, tra gli imprenditori/dirigenti/professionisti ed i commercianti/eser-centi/artigiani (in gran parte utilizzanti personale dipendente) oltre che tra gli impiegati/quadri/insegnanti (con i 14-24enni e gli anziani, i residenti al sud e nei comuni rurali, i soggetti di classe medio-bassa e bassa meno informati della media). In effetti il lavoro temporaneo s'è ormai diffuso nella società italiana, tanto che il 26% dei 14-79enni (specie 35-54enni, residenti al nord, imprenditori/dirigenti e stipendiati o salariati) conosce personal-mente gente che è già ricorsa al lavoro temporaneo come lavoratore o come datore di lavoro. Nel contempo l'esperienza personale - cioè l'aver già usato agenzie di lavoro temporaneo è di 1.8 milioni di italiani (il 3.9% dei 14-79enni: con accentuazioni nelle aree urbanometropolitane, ove maggiore è l'offerta). E in che modo i nostri connazionali hanno conosciuto per la prima volta il lavoro temporaneo? In più d'un caso su tre l'originaria fonte d'informazione sono stati familiari, amici, conoscenti (per il 36% del totale conoscitori), immediatamente seguiti dalla tv (35%). Vengono poi i quotidiani ed i periodici (22%), la pubblicità (8%), il mondo delle imprese (lavoratori 8%, aziende o imprenditori 6%, sindacati 2%, organizzazioni imprenditoriali 1%); ed infine gli uffici di collocamento o i centri d'avviamento al lavoro (solo 3%). Qual è il giudizio sul lavoro temporaneo dato dai 14-79enni? Vediamolo in sintesi: Il 63% lo giudica "un nuovo modo per fare esperienze di lavoro per poi avere più probabilità di essere assunti a tempo indeterminato" (specie i 14-34enni); il 60% lo reputa "un nuovo strumento per favorire l'ingresso nel lavoro dei giovani, delle donne, degli stranieri", ossia dei gruppi sociali meno favoriti (i giovanissimi ed i giovani sono sempre soprammedia); il 54% lo considera "un nuovo strumento per diminuire la disoccupazione". Il 48% sostiene che "dà la possibilità di lavorare a chi vuole farlo con continuità e sempre nella stessa azienda", mentre percentuali consimili degli intervistati insiste sui vantaggi del lavoro temporaneo come 'soluzione ponte' per coloro che si trovano momentaneamente senza lavoro; come esperienza formativa (specie al primo ingresso nel mondo del lavoro); come mezzo sia per coloro che amano il nomadismo professionale e dunque il far tante esperienze, sia per coloro che desiderano adattarsi o riadattarsi ad un mondo del lavoro in continuo cambiamento; come valida scelta per chi studia e vuol guadagnare un po' di soldi; come scelta ottimale per coloro (specie donne) che non desiderano dipendere stabilmente dal lavoro; al fondo quale occasione di esperienza e fonte di reddito flessibile dal punto di vista del lavoratore. Il 53% - sia favorevole sia critico - lo definisce "un nuovo strumento per aumentare la flessibilità del lavoro" (specie i maschi 25-54enni); mentre - anche qui con valutazioni opposte - il 35% sa che esso è "molto usato da tanti anni in altri Paesi avanzati" (in particolare i maschi, i datori di lavoro, i laureati, i soggetti più informativi). Il 39% ne parla negativamente come di un nuovo modo per permettere alle aziende di licenziare quando vogliono" (specie i maschi, i 25-54enni, i residenti al nord e nelle aree metropolitane, i lavoratori dipendenti). Il 37% lo identifica con 'l'estensione sempre maggiore del lavoro precario e incerto" (con sempre soprammedia i maschi, i salariati e gli impiegati): una precarietà che rende improgrammabile la propria vita, oltre che incerto il futuro pensionistico. Il 21% lo n'tiene "un nuovo modo per indebolire i sindacati dei lavoratori" (una tesi più diffusa tra i 25-64enni, i maschi, i laureati, i residenti nelle regioni centrali e nei comuni con più di 30mila abitanti, i lavoratori dipendenti e gli imprenditori/dirigenti) il 20% lo denuncia quale "un nuovo strumento di sfruttamento dei lavoratori" (con accentuazioni inconsuete tra gli ultra54enni, i pensionati e gli impiegati non giovani). infine, il 6% lo definisce sprezzantemente "solo una moda" (soprammedia le casalinghe ed i soggetti di classe medio-bassalbassa). In sintesi - come mostra la tipologia costruita con l'analisi fattoriale e la 'cluster analysis' -il 19% degli adulti è composto dai 'critici', che rigettano totalmente il lavoro temporaneo, del quale denunciano tutti i punti di debolezza sopra indicati (le accentuazioni concernano i maschi, gli ultraMenni, i pensionati ed i lavoratori dipendenti, gli appartenenti alle classi inferiori alla media). Un altro 14% è dato dai 'semi-criticV (specie anziani e 'bassi' per reddito e titolo - di studio), che individuano molti 'minus' del lavoro temporaneo, pur riconoscendogli un vantaggio-chiave e cioè il contribuire alla riduzione della disoccupazione (specie giovanile), seppur con un costo sociale ed umano elevato. Il 67% appare favorevole: con un 31% di 'entusiati', individuanti solo vantaggi nel lavoro interinale (si tratta anzitutto di 14-24enni e dei datori di lavoro, specie al nord) ed un 36% di 'fautori' ma con talune preoccupazioni (specie residenti al sud e nei capoluoghi di provincia, laureati e datori di lavoro): preoccupazioni relative ai rischi di non qualità di talune agenzie, di non piena trasparenza, di demotivazione dei lavoratori nel lungo periodo, eccetera. Ma come dev'essere l'agenzie di lavoro temporaneo? Seria ed affidabile (per il 73%), particolarmente attenta alla tutela dei diritti dei lavoratori (70%), capace di rifiutarsi di fornire personale ad imprese non serie e che non rispettano leggi e contratti (63%), abituata a fare corsi gratuiti di formazione per i nuovi lavoratori (specie giovani) prima di inserirli nelle aziende (61%), presente in tutte le regioni (60%), particolarmente attenta alle donne ed alle loro specifiche esigenze (57%), italiana (55%), attenta agli stranieri specie extra-comunitari (54%), espressione del mondo dei lavoro e della società civile organizzata (44%), specializzata in alcuni settori (ma solo 24%). E il futuro del lavoro temporaneo? Se finora sono 1.8 milioni gli italiani adulti che. vi hanno fatto ricorso (come lavoratori o come datori di lavoro), ben 10.1 milioni di 14-79enni prevedono di fare in futuro un'esperienza di lavoro temporaneo, affidandosi ad un'agenzia seria e qualificata (3.6 milioni 'di sicuro' e 6.5 milioni 'probabilmente'), mentre altri 7.2 milioni adesso non lo prevedono ma non si sentono di escluderlo: il tutto con una netta concentrazione tra i 14-44enni (in particolare i men che 35enni), al sud, in provincia. 

ASSOLOMBARDA SCEGLIE LA WEB FICTION E I VIDEOGIOCHI PER DIALOGARE CON I GIOVANI
Milano, 4 marzo 2002 - Un quiz crudo e violento che simula i videogiochi stile "Space Invaders" assolutamente inadatto al pubblico adulto, come recita un avviso che appare subito sullo schermo. Un film sull'amore, sulla speranza, i succhi di frutta, Bob Marley ed altri indelicati dettagli esistenziali. Una "bufala" su un viaggio gratis in Giamaica per scoraggiare visitatori troppo creduloni. Immagini provocatorie, giochi di parole e persino due pesciolini rossi che gridano: "Assolombardaaaa!". Sono questi alcuni ingredienti, insieme a tante informazioni serissime, dello spazio messo da oggi a disposizione dei giovani nella parte pubblica del sito www.assolombarda.it dell'Associazione degli imprenditori milanesi. E' la prima volta in Europa che un'associazione di imprese si presenta al mondo dei giovani scegliendo la web fiction. "Ogni anno promuoviamo 10 mila stage di ragazzi nelle nostre aziende e organizziamo innumerevoli incontri e dibattiti; ora abbiamo deciso di offrire anche un efficace e innovativo servizio di orientamento ad esclusivo uso dei giovani", spiega Michele Perini Presidente di Assolombarda, "e abbiamo scelto un modo totalmente nuovo di comunicare con loro: quello della web fiction e del linguaggio della cosiddetta Mtv generation". Gli oltre 600 studenti e neo laureati che affollavano questa mattina l'Auditorium di via Pantano, a cui è stato presentato in anteprima il prodotto web di Assolombarda, hanno dimostrato di apprezzare lo stile scelto per dare loro molte informazioni e consigli su come si trova un lavoro, come ci si presenta a un colloquio o cosa si deve fare quando si mette piede, per la prima volta in un'azienda come stagista. Lo spazio web "Assolombarda per i giovani" infatti, oltre a divertenti filmati, ha diverse sezioni che segnalano iniziative, dati, ricerche sui fabbisogni formativi a Milano e in Lombardia, calendari di appuntamenti e link a siti essenziali per chi cerca un lavoro. Moltissime le informazioni su stage, apprendistato, corsi di istruzione tecnica superiore e così via, e preziosi consigli offerti a chi deve trovare un lavoro: dall'atteggiamento giusto al curriculum vitae, dalla lettera di presentazione al lavoro temporaneo. Un capitolo a parte è dedicato al cercare lavoro via Internet e alla presentazione della speciale banca dati di Assolombarda "Chi cerca trova: un filo diretto tra imprese e giovani". 

PROGETTO "CERTIFICAZIONE DI PROFILI PAN-EUROPEI NELL'INFORMATION SOCIETY" 
Milano, 4 marzo 2002 - Venerdì 10 marzo 2002 alle ore 10 (ore 9.30 registrazione invitati), presso il Circolo della Stampa di Milano (Palazzo Serbelloni, Corso Venezia 16) si svolgerà la conferenza stampa di presentazione dei Progetto "Certificazione di profili Pan-europei nell'Information Society" (Finanziato dal Fondo Sociale Europeo all'interno delle azioni previste dall' Articolo 6).. organizzato da Ifoa-Centro di Formazione e Servizi delle Camere di Commercio, in collaborazione con la Regione Lombardia, la Regione Puglia, l'Agenzia Regionale per il Lavoro della Lombardia e Assinform (Associazione Nazionale delle principali Imprese Ict). Si tratta di un progetto innovativo e di forte impatto a livello europeo per il mercato dei lavoro, in particolare nell'ambito dell'Informafion and Communication Technology, che vede titolare e promotore Ifoa, con un'ampia e prestigiosa partnership impegnata nel l'identificazione, nel riconoscimento e nella certificazione -trasversalmente nei rispettivi Paesi europei d'appartenenza - di profili professionali richiesti nell'Information Society e nella new economy. Profili che su indicazione di aziende leader dei settore, e partner dei progetto (Cisco, Alcatel, Nokia, Wind, Ibm, Microsoft, Synetrix Limited-UK), saranno definiti, formati, testati e certificati, con il riconoscimento di Regioni, Enti Pubblici, Sindacati, Associazioni di Categoria di diversi Paesi europei. Un'azione concreta per colmare il gap tra la forte richiesta di personale specializzato da parte delle aziende dei settore Ict e la scarsa disponibilità di profili formati, con competenze specifiche, cui attingere sul mercato dei lavoro. Presenti alla conferenza stampa i partner dei progetto (vedi allegato elenco completo partner). Relatori: Renzo Ruffini. Direttore Generale Assessorato Formazione Istruzione e Lavoro Regione Lombardia; Primo Gonzaga, Direttore Operativo Ifoa; Massimo Giupponi, Direttore Agenzia Regionale per il lavoro Lombardia; Federico Bariffi, direttore Assinform (Associazione Nazionale Imprese Ict); 

AZIONI INNOVATIVE FINANZIATE DALLA COMMISSIONE EUROPEA NEL QUADRO DELL'ARTICOLO 6 DEI FONDO SOCIALE EUROPEO
Milano, 4 marzo 2002 - Le misure e le azioni innovative previste dall'Articolo 6 rappresentano uno strumento flessibile adottato dalla Commissione Europea e collegato alla Strategia per l'occupazione lanciata ai Vertice di Lisbona dei 2000, finalizzata alla promozione della competitività e dei dinamismo dell'economia comunitaria incentivando, al contempo, rinnovamento e dialogo sociale. L'obiettivo generale dell'Articolo 6 è quello di sostenere azioni a carattere innovativo volte a promuovere nuovi approcci e ad individuare esempi di buone prassi che possano migliorare l'attuazione delle attività finanziate dal Fondo Sociale Europeo nel periodo 2000-2006. Azioni che proprio per il forte aspetto innovativo e pionieristico contribuiranno a delineare le future strategie di finanziamento del Fondo Sociale Europeo e, per questo, sono monitorate e seguite con grande attenzione direttamente da Bruxelles. Nell'invito a presentare proposte progettuali nell'ambito dell'Articolo 6 per il 2001-2002 la Commissione ha individuato, tra le tematiche prioritarie, l'adattamento alla nuova economia nel quadro dei dialogo sociale" intendendo promuovere azioni a carattere transnazionale rivolte al personale di imprese di due o più Stati Membri e aventi come finalità lo sviluppo di metodi ed approcci moderni, la formulazione di obiettivi attuali - inclusa l'identificazione di adeguate qualifiche - nonché lo sviluppo di sistemi innovativi per il mercato dei lavoro. Il progetto "`Certificazione di profili Pan-europei nell'Information Society", presentato da Ifoa nel 2001 e sostenuto da un'ampia ed eterogenea partnership nazionale ed europea, è stato selezionato in tutta Europa insieme ad altri 34 progetti, tra i 148 presentati a livello comunitario. Da sottolineare che dei 34 approvati solo 4 sono a titolarità italiana. Obiettivo del progetto è sviluppare approcci innovativi per la promozione dei dialogo sociale attraverso gli strumenti della società dell'informazione. In questo contesto, il progetto recepisce pienamente l'invito della Commissione a favorire la modernizzazione dei dialogo sociale tra le imprese e il loro personale tramite l'applicazione degli strumenti e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori nell'ambito dell'Information Society a livello europeo. 

IL MINISTRO STANCA AD ASSUFICIO: "IL TELELAVORO NON SIGNIFICA SOLO LAVORARE A CASA MA LAVORARE FUORI DAL PROPRIO UFFICIO. TELELAVORO SIGNIFICA FLESSIBILITÀ, MOBILITÀ E ANTINQUINAMENTO"
Milano, 4 marzo 2002 - Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, intervistato da Alessandra Fanelli per assUfficio, in occasione dell'assemblea annuale dei giovani imprenditori svoltasi il 25 febbraio 2002 a Milano, in merito alla sua proposta di legge che obblighi le imprese ad un maggior utilizzo del Telelavoro e sulle strategie per l'innovazione del Paese ha sottolineato che "il telelavoro non significa necessariamente lavorare a casa ma a lavorare fuori dal proprio ufficio. Telelavoro significa flessibilità, mobilità e antinquinamento". E ha poi commentato: "Chi l'ha detto che tutti giorni devo essere in ufficio alle ore 8.30 e uscire alle 17.30 quando, attraverso le reti informatiche, posso svolgere lo stesso lavoro fuori da un predefinito spazio. Organizzazione del lavoro (che in termini tecnologici è effettivamente ancora tutto da organizzare soprattutto se riferito agli uffici pubblici) non significa 'comprare' il tempo del lavoratore ma 'comprare' il risultato del suo lavoro. Quindi il telelavoro non è solo lavoro virtuale ma l'organizzazione del proprio lavoro in tempi e luoghi diversi dalla sede. Il mio primo impegno è di mettere in rete la Pubblica Amministrazione in modo di avere tutti i servizi a portata di mouse". 

NEL CUORE DELLA RIVOLUZIONE MULTIACCESSO,(INFORMAZIONI SU INTERNET VERSO OGNI TIPOLOGIA DI TERMINALI: CELLULARI, PDA, WEBTV) WOKUP! RACCOGLIE 13,25 MILIONI DI EURO NELLA SUA SECONDA SOTTOSCRIZIONE FINANZIARIA
Milano, 4 marzo 2002 - Sofinov, Crédit Lyonnais Venture Capital, Cic Innovation, Odyssée Venture, Innovacom e Galileo Partners, hanno raccolto 13,25 M€ per questa seconda sottoscrizione finanziaria a favore della società Wokup!, assistiti nell'operazione dalla Banca d'affari NetsCapital. Gli investitori hanno accordato, e per alcuni rinnovato, la loro fiducia alla società francese che propone una soluzione multiaccesso in grado di soddisfare le necessità del mercato. Produttore della soluzione Wokup! Server, che consente di pubblicare in modo dinamico informazioni su Internet verso ogni tipologia di terminali (cellulari, Pda, WebTv, ...), Wokup! ha saputo mantenere la fiducia degli investitori che hanno partecipato alla sua prima sottoscrizione finanziaria e ne ha trovati di nuovi. In particolare, la società ha dato prova della sua solidità: infatti, dalla sua fondazione, nel febbraio 2000, ha rispettato globalmente il Business Plan di partenza, per quanto riguarda sia i budget sia le tempistiche, nonostante la congiuntura economica sfavorevole. "Abbiamo dato fiducia a Wokup! poiché l'ambiente Wireless corrisponde ad un asse strategico del nostro sviluppo", spiega Pascal Voulton, Europe Associate per le tecnologie informatiche di Sofinov, il maggior gestore canadese di fondi. "Abbiamo analizzato il settore del Multiaccesso e Wokup! è risultata leader sul mercato europeo. Inoltre, ci ha favorevolmente impressionato la qualità del suo management". "L'azienda propone un prodotto competitivo e registra una crescita soddisfacente. Siamo, inoltre, molto fiduciosi nelle prospettive future del mercato del Multiaccesso", commenta François Scolan, General Partner di Innovacom. "Wokup! possiede la tecnologia che offre le maggiori prestazioni e la migliore efficacia nel settore del multiaccesso. I suoi clienti, le sue referenze e la sua collaborazione con le più importanti aziende lo confermano", precisa Jean Michel Guichot, Direttore degli investimenti strategici di Galileo Partners. La creazione di una filiale negli Stati Uniti, lo sviluppo in Europa, la costante evoluzione del prodotto, la collaborazione con le maggiori aziende, quali Sun, Bea o Sap, i numerosi siti installati nel 2001, con oltre 3 milioni di utenti, ed il raddoppio dei dipendenti in meno di due anni, testimoniano il dinamismo della società. "La nostra forza deriva dall'offerta incentrata soltanto sul multiaccesso. Copre tutte le applicazioni possibili ed ha dato prova della sua efficacia sul piano tecnico: il sistema resiste a milioni d'utenti. Non è un caso se collaboriamo con grandi aziende", spiega François Ziserman, Presidente e Direttore Generale di Wokup! La situazione economica non ha impedito all'azienda di ottenere risultati soddisfacenti. "Possiamo anche affermare che la situazione economica ci favorisce", spiega François Ziserman. "Innanzitutto la nostra offerta multiaccesso consente ai clienti di sviluppare nuove servizi e, di conseguenza, di ampliare le possibilità di fatturato (ad esempio, Crédit Lyonnais per il settore bancario). In secondo luogo, in questa situazione economica, anche i grandi editori di software devono concentrarsi sui loro core business, accelerando e facilitando lo sviluppo di collaborazioni con società come Wokup!". Questa sottoscrizione finanziaria si è svolta in eccellenti condizioni, grazie soprattutto al lavoro della banca d'affari NetsCapital. Questa seconda sottoscrizione, prevista dalla fondazione della società, servirà a finanziare lo sviluppo internazionale, in particolare sul mercato europeo, potenzialmente il più importante, e su quello americano. Naturalmente, per conservare i contenuti tecnologicamente innovativi del prodotto, una larga parte dei fondi sarà destinata alla Ricerca e Sviluppo. In base ad uno studio di Idc, i terminali mobili rappresenteranno nel 2005 oltre i tre quarti delle connessioni alla rete. Attualmente quasi tutti i modelli di cellulari proposti sul mercato supportano la tecnologia Wap ed i tre grandi operatori francesi di telefonia mobile (Orange, Sfr, Bouygues) includono l'accesso Wap nelle loro offerte standard.
http://www.wokup.com

ART'E' CHIUDE IL 2001 CON UTILI AL + 118% 
Bologna, 4 marzo 2002 - Il C.d.A. di Art'E' S.p.A., Società Internazionale di Arte e Cultura, ha approvato i dati relativi al progetto di bilancio d'esercizio 2001. A livello consolidato il valore della produzione nel 2001 è cresciuto del 13%, portandosi da 34,56 a 38,96 milioni di Euro. Nel corso del 2001 sono stati acquisiti oltre 7000 nuovi clienti. Il loro numero complessivo ha superato al termine del 2001 le 43.000 unità. Sotto il profilo della redditività, Art'E' presenta a livello consolidato risultati operativi in forte aumento: il M.O.L. passa da 4,96 milioni di Euro del 2000 a 6,81 milioni di Euro del 2001 (+37%); il reddito operativo passa da 3,62 milioni di Euro nel 2000 a 5,39 milioni di Euro nel 2001 (+49%). Anche in termini percentuali sul fatturato, crescono in modo significativo il valore aggiunto (dal 24% al 28%) e il margine operativo lordo (dal 14% al 17%). Per quanto riguarda il reddito operativo, la crescita registrata è dal 10% al 14%. La gestione finanziaria ha presentato un saldo positivo pari a 0,67 milioni di Euro, contro un saldo di 0,39 dell'anno precedente, e la gestione straordinaria un saldo negativo di 0,95 milioni di Euro, contro i - 0,38 milioni di Euro del 2000. Il reddito ante imposte a livello consolidato è stato pari a 5,11 milioni di Euro (+1,69 milioni di Euro rispetto al 2000), il reddito netto pari a 3,64 milioni di Euro (+1,97 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente). Nel corso del 2001 il Gruppo ha ridotto il proprio capitale investito da 24,42 a 22,81 milioni di Euro. Tale riduzione è stata determinata soprattutto dalla diminuzione del capitale circolante, il cui valore è sceso dai 19,52 a 13,52 milioni di Euro; una riduzione dovuta principalmente all'utilizzo dello strumento della cessione dei crediti che ha consentito di diminuire significativamente tale posta. Dal punto di vista strategico, il 2001 è stato caratterizzato da una importante politica artistico-editoriale mirata da un lato all'incremento del numero di artisti chiamati a collaborare con la Società ad oggi sono oltre 50) e ad un contemporaneo sviluppo di linee di prodotto quali i gioielli d'arte ed i pezzi unici. Contemporaneamente è stato dato un maggiore impulso alla linea editoriale, la cui crescita in termini di fatturato nel corso del 2001 è stata del 45% , passando dai 8,37 milioni di Euro del 2000 ai 12,14 del 2001. Crescita del 50% anche per la linea dei gioielli d'arte, che sono passati da 1,14 milioni di Euro del 2000 a 1,70 milioni di Euro del 2001. La linea Opera ha mantenuto una stabilità nei suoi risultati, attestandosi ad oltre 23 milioni di Euro di fatturato. Dal punto di vista commerciale il successo delle strategie applicate ha trovato la sua conferma negli ottimi risultati fatti registrare sul fatturato dei clienti, cresciuto del 21% e nell'andamento costante nell'acquisizione di nuovi clienti. Il patrimonio netto di gruppo si attesta a 44,41 milioni di Euro, in crescita rispetto ai 40,77 milioni di Euro dell'esercizio precedente. Nettamente migliorata la posizione finanziaria netta, passata da un saldo positivo di 16,65 milioni di Euro ad uno di 21,96 milioni di Euro del 2001. Nel 2001 si è registrata una forte attività di investimento, sia relativa al lancio di nuovi progetti, sia a supporto dell'attività tradizionale. Nell'esercizio sono stati effettuati investimenti materiali ed immateriali pari a 3,73 milioni di Euro, di cui 3,13 relativi ad immobilizzazioni immateriali ed 0,60 relativi ad immobilizzazioni materiali. A questo proposito si noti che nell'esercizio precedente, gli investimenti erano stati pari a 4,94 milioni di Euro, in buona parte relativi alla capitalizzazione degli oneri di quotazione. Si segnala inoltre che il dato relativo ai costi a ricaduta poliennale (per attività di comunicazione, acquisizione di nuovi clienti e sviluppo della rete di vendita) è risultato pari a 6,69 milioni di Euro, contro i 5,57 milioni di Euro dell'anno precedente. Il miglioramento del risultato economico è stato ottenuto pur in presenza di una rilevante attività di investimento per il futuro. La capogruppo Art'E' S.p.A. ha conseguito un valore della produzione pari a 38,04 milioni di Euro, con un margine operativo lordo pari a 7,43 milioni di Euro ed un reddito netto pari a 3,38 milioni di Euro. Si segnala inoltre che nell'esercizio sono significativamente migliorati i risultati della controllata Art'E' Communication. A livello di reddito netto, i suoi risultati sono passati da -2,81 milioni di Euro (un dato che risentiva dei suoi costi di start-up) a -0,42 milioni di Euro. La riduzione dei costi ha contribuito al miglioramento dei risultati economici di Gruppo. Il C.d.A. ha inoltre deciso di proporre all'Assemblea dei Soci che il risultato d'esercizio di lire 6.539.268.364 pari a 3.377.250,26 Euro venga destinato come segue: 1. alla riserva legale per il 5% di lire 326.963.418, pari a 168.862,51 Euro; 2. agli azionisti un dividendo di 0,40 euro per ogni azione in circolazione nel giorno precedente la data prevista per l'Assemblea dei Soci; 3. alla riserva statutaria per la parte rimanente dedotti gli importi di cui sopra. La data di stacco della cedola n. 1 è il 22 aprile 2002 e quella di pagamento il 7 maggio 2002. I dividendi godono di un credito di imposta pieno. Il Presidente di Art'E', Marilena Ferrari, ha così commentato i dati di bilancio 2001: "La crescita della nostra redditività è uno dei dati salienti di questo 2001 appena trascorso. Abbiamo saputo superare le attese sugli utili fatti registrare dalla Società ed ora, anche alla luce del progetto Gallerie che prenderà il via il prossimo 21 marzo, intendiamo dare nuovo impulso ai nuovi settori lanciati più di recente, pur mantenendo intatta la profittabilità e la dinamicità del nostro core business. Inoltre, l'acquisizione del controllo della casa orafa Petochi, marchio tra i più prestigiosi nel settore, comunicata pochi giorni or sono, ci consentirà di dare un ulteriore spinta ai brillanti risultati fatti registrare nell'anno, nel settore dei gioielli d'arte. 

ICT: RAPPORTO EITO 2002 CHIARI SEGNALI DI RIPRESA IN ITALIA IL MERCATO DELL'INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY CONTINUA A CRESCERE
Milano, 4 marzo 2002 - In Italia cresce più della media europea. Secondo le stime del Rapporto Eito 2002 (European Information Technology Observatory) - anticipate dal portale smau.it e presentate oggi a Bruxelles - nel 2001 il tasso di sviluppo del settore nel nostro Paese è stato del 6,3% e, pur tra le incertezze e difficoltà, sul piano economico e politico internazionale, alla fine di quest'anno aumenterà ancora del 5,7% per riprendere il volo nel 2003 quando e' previsto un incremento vicino all'8 per cento. "La vitalità del settore - ha commentato il Presidente di Smau Antonio Emmanueli - è testimoniata da segnali confortanti che andranno verificati nei prossimi mesi". Eito, nato dieci anni fa da un'idea di Smau e dell'allora Presidente Enore Deotto, è diventato negli anni uno strumento sempre più conosciuto e diffuso, non solo in Europa, ma in tutto il mondo. Il Rapporto Eito viene realizzato ogni anno con il contributo delle più importanti fiere europee del settore, come il Cebit di Hannover e il Simo di Madrid, di associazioni europee, come Eicta, e con il prezioso supporto della Commissione Europea. Dall'anno 2000 l'Unione Europea ha formalizzato Eito come gruppo europeo di interesse economico. La situazione del mercato dell'Information & Communication Technology in Italia - ha spiegato Umberto Bena direttore Marketing di Smau - è senza dubbio interessante e le prospettive di sviluppo che emergono con chiarezza dal rapporto Eito ci fanno guardare al prossimo futuro con una certa dose di ottimismo. Anche l'Ict made in Italy presenta uno scenario sostanzialmente positivo, "soprattutto se confrontato con quello degli altri principali mercati del pianeta. A cominciare dagli Stati Uniti - sottolinea Bena - dove l'aumento di circa il 5% previsto per quest'anno non sarà sufficiente a cancellare l'incubo del 2001 che con una crescita vicino allo zero è stato l'anno nero nella storia dell'Ict americana". Disaggregando i dati relativi al mercato italiano diffusi da smau.it emerge subito la forte tenuta del comparto informatico e le sue eccellenti prospettive di sviluppo: nel 2001 è cresciuto del 7,8%, più che in ogni altro Paese del Vecchio Continente. E anche per quest'anno le previsioni restano positive (+6,8%). Ma nel 2003 assisteremo a un vero e proprio decollo con un tasso di crescita del 10,2 per cento. Le telecomunicazioni, dopo il boom degli anni passati trainato principalmente dall'esplosione della telefonia cellulare, dovranno abituarsi, per un po' di tempo, a tassi di crescita più "normali". Quest'anno l'incremento medio del settore dovrebbe attestarsi intorno al 6% per sfiorare la soglia del 6,5% nel 2003. Più contenuta anche la domanda di hardware che dopo l'aumento dell'8% del 2001, quest'anno dovrebbe collocarsi sul 5% per risalire al 6,2% nel 2003. "Ma è solo questione di tempo. Il tempo necessario per l'arrivo dell'Umts che però ci metterà un po' più del previsto. Nel Rapporto - rivela il direttore Marketing di Smau - è previsto chiaramente che questa nuova tecnologia si diffonderà in Europa solo a partire dal 2005. Ma una volta partita non la fermerà più nessuno. Già nel 2006 infatti, secondo Eito 2002, quasi il 30% degli utenti di telefonia mobile del Vecchio Continente saranno passati al telefonino di nuova generazione. E solo in Italia, ad usare l'Umts saranno più di otto milioni". Con l'edizione 2002 Eito festeggia i suoi primi 10 anni di vita. Un decennio di straordinarie trasformazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato il mondo e le abitudini della gente: dall'avvento di internet alla liberalizzazione delle telecomunicazioni in Europa; dalla diffusione del personal computer, al rapido sviluppo della telefonia cellulare. Eito ha seguito passo passo e analizzato nei dettagli, la genesi e i travagli della net economy e l'affermarsi della società digitale. La rapidità di queste trasformazioni risulta ancora più evidente se si analizzano i dati contenuti nell'edizione 1993, la prima, del rapporto Eito: di Internet non c'e traccia, le vendite mondiali di pc erano di 25 milioni (pari al 15% dei volumi annui raggiunti nel 2000-2001), la liberalizzazione delle telecomunicazioni muoveva i primi passi (il Rapporto Bangemman sulla Società dell'Informazione in Europa è stato presentato a metà '94), la diffusione della telefonia mobile era lontana anni luce dal livello di penetrazione soprattutto sulla raggiunto oggi, mentre la politica europea si concentrava microelettronica. I ricercatori di E Eito sono stati anche testimoni attivi del rapido recupero del gap tecnologico esistente solo pochi anni fa tra gli Stati Uniti e il Vecchio Continente. Nel corso degli ultimi anni l'Europa ha visto sempre più restringersi il proprio ritardo in molti settori, fino a conquistare addirittura un vantaggio nella telefonia mobile. Come ricorda il professor Lamborghini, Presidente di Eito, in base alle ultime stime "a fine 2001 l'Europa avrebbe raggiunto un numero di web users superiore agli Usa (148 contro 145 milioni), accelerando straordinariamente la diffusione di Internet in particolare nell'ultimo biennio." 

PROGRAMMA ESTATE 2002: AIR FRANCE MANTIENE LA SUA OFFERTA CON UNA FLOTTA PIU MODERNA
Parigi, 3 marzo 2002 - Nell'attuale contesto di crisi del trasporto aereo, Air France, forte dei suoi atout: mercato domestico; l'Hub di Cdg, un potenziale di crescita unico in Europa; un network equilibrato, la forza e la dinamica dell'alleanza SkyTeam, e incoraggiata dai risultati della sua strategia, propone, per il programma estivo 2002, un'offerta stabile rispetto all'estate scorsa in termini di posti chilometri offerti (*). In tal modo, Air France si distingue dai suoi principali concorrenti europei che hanno diminuito la loro offerta rispetto allo scorso anno. Il programma estivo, che inizierà il prossimo 31 marzo, riprende le principali novità del programma inverno proposte all'inizio di gennaio basandosi principalmente su: ?La modernizzazione e ristrutturazione della flotta, con l'introduzione degli A330-200 che a metà stagione diventeranno sei e destinati a sostituire gli A310-200 e - 300 nel corso del prossimo programma estivo, e quindi dei B767 nel corso del prossimo inverno. Contemporaneamente, Air France metterà in servizio sette B777-200, sette A319 e due A321 nuovi. Oltre ai nove A310, anche due B747-200 e un B767 vengono ritirati dall'attività di lungo raggio mentre per l'attività medio raggio non è stato rinnovato il leasing di tre A321 e di un B737-300. (*) L'attività del mese di settembre e ottobre 2001 é stata fortemente perturbata. Questo periodo non é quindi stato preso in considerazione per calcolare l'offerta. A titolo di esempio, mentre l'evoluzione dei posti chilometri offerti, cosi calcolato, è pari a zero, al lordo registra un aumento di + 2,5%. Analogamente per il Nord America, il calo del 13,8%, menzionato più avanti, corrisponde, al lordo, a -3,8%. ?Il conseguimento dell'Ati (Anti Trust Immunity) il 18 gennaio, ha consolidato l'alleanza SkyTeam. L'Ati consentirà alla Compagnia di sviluppare con i suoi partner le linee transatlantiche e di collegare fra di loro gli hub per offrire ai clienti SkyTeam una rete mondiale. Ciò' permetterà, nel corso di quest'estate, il potenziamento degli hub di Delta, Atlanta e Cincinnati. ?Il rafforzamento dell'alleanza SkyTeam grazie alla presenza di Alitalia che offre importanti sinergie, in particolare sull'asse Francia - Italia sul quale tutti i voli Air France e del suo partner italiano sono oramai in code-share. ?Infine, sullo sviluppo sia qualitativo che quantitativo dell'offerta sul continente africano, sviluppo che dimostra l'interesse di disporre di una rete equilibrata imperniata sull'Hub di Roissy. Programma lungo raggio - L'offerta di lungo raggio di Air France per l'estate 2002 riprende, in grandi linee, quella dell'estate 2001 (-0,3% di posti chilometri offerti) ma con una ripartizione diversa. Come per l'inverno, l'offerta diminuisce per il Nord America, l'America Latina e il Vicino Oriente a favore dell'Africa, dei Caraibi e dell'Oceano indiano. Sulla rete nordamericana l'offerta registra una diminuzione del 13,8% rispetto all'anno scorso in termini di posti chilometri offerti. Le destinazioni vengono, comunque, tutte mantenute ad eccezione di Dallas la cui linea, inaugurata nel 2001, non ha resistito al calo della domanda. Sugli hub di Delta, i collegamenti sono aumentati grazie: ??alla ripresa della seconda frequenza Air France verso Atlanta che porta a 4 il numero di voli quotidiani offerti da SkyTeam tra Roissy-Cdg e il principale hub del partner americano, ??alla ripresa del volo Air France a destinazione di Cincinnati che accoglie nuovamente 2 voli quotidiani SkyTeam in provenienza da Parigi. A New York, oltre alla ripresa del volo quotidiano del Concorde, previsto per il 1 giugno, e malgrado la sospensione del code-share transatlantico con Continental, Air France aumenta le sue frequenze con 12 voli settimanali a destinazione di Newark e con 28 voli a destinazione di New York - Jfk, che vanno ad aggiungersi ai 14 voli offerti da Delta. Su Washington, Boston e Los Angeles, la seconda frequenza quotidiana, sospesa questo inverno, viene ripristinata. Invece, a destinazione di Chicago, San Francisco e Miami, Air France mantiene un volo quotidiano mentre il collegamento su Houston, che era operato in code-share con Continental, non viene sostituito. L'America Latina registra un calo dell'offerta del 5,2% rispetto all'estate 2001. Le tre frequenze settimanali dirette, a destinazione di Santiago, sono sostituite da un volo quotidiano via Buenos Aires in B777. Questo riassetto dovrebbe consentire di assorbire il calo del traffico verso la capitale argentina. Ultimamente, Rio de Janeiro è oramai collegata con un volo quotidiano in A340. Air France è l'unica compagnia aerea ad avere un collegamento quotidiano diretto tra l'Europa e Rio. La linea Parigi - Sao Paulo, anch'essa quotidiana, accoglierà l'A330-200, il velivolo più moderno della flotta. Infine, Air France ha rinforzato la sua presenza con una frequenza supplementare a destinazione di Bogotà che passa a 4 voli settimanali e di Caracas che passa a 5 voli settimanali. Il ritiro di Swissair e Sabena permette ad Air France di aumentare considerevolmente la sua offerta (+68,8% di Sko) sul continente africano. Questo spettacolare sviluppo sia qualitativo che quantitativo si basa: sull'introduzione di aeromobili più capaci, sulla riapertura di Kinshasa, su aumenti di frequenze a destinazione di località già collegate, sulla soppressione (1) di voli in coincidenza e la loro sostituzione con voli diretti. I voli verso Abidjan e Dakar sono ormai effettuati con B747 con un sensibile aumento dell'offerta verso queste due capitali, collegate rispettivamente da A310 e da A340. (1) Separazione di due destinazioni finora servite da un solo volo L'offerta, in sviluppo su tutto il continente, registra un aumento significativo per gli altri paesi dell'Africa occidentale grazie alla soppressione di alcuni voli multi scalo, a frequenze supplementari e alla messa in servizio di moduli più grandi (A330 e A340 invece degli A310 e B767): Niamey (1 volo settimanale), Cotonou (4 voli), Ouagadougou (5 voli), Bamako (un volo quotidiano) e Conakry (un volo quotidiano di cui 3 via Nouakchott). In Africa Centrale, dal mese di gennaio 2002, Kinshasa è nuovamente collegata a Parigi con due voli settimanali in A340. Il recentissimo A330 collegherà progressivamente sei città africane: Nouakchott, Conakry, Bamako, Port Harcourt, N'Djamena e Bangui. A Douala, Yaoundé e Libreville, l'A310 cede il posto all'A340 aumentando così la capacità e la qualità di servizio su queste linee. E per concludere, in Sud Africa, dal mese di gennaio, il collegamento con Johannesburg è assicurato con un volo quotidiano in B747-400. L'importante incremento dell'offerta Air France su queste linee grazie, in particolare, all'impiego di velivoli di capacità superiore, ha consentito di aumentare considerevolmente il numero di posti offerti alle tariffe più basse. Pertanto, la metà dei posti supplementari messi in vendita a destinazione dell'Africa occidentale vengono offerti nelle classi tariffarie più basse. La rete Medio Oriente ha subito lo scorso inverno un'importante ristrutturazione per far fronte al calo del traffico. L'offerta di quest'estate è migliorata ma resta comunque inferiore a quella dell'estate 2001 (-6,9%). I voli diretti a Riyad e a Gedda via Il Cairo sono sostituiti da voli Parigi - Riyad - Gedda in B777 tre volte alla settimana. La capitale egiziana ritorna cosi ad avere un volo quotidiano diretto, il che permette di migliorare in misura significativa gli orari. Nel corso dell'ultima parte dell'inverno le frequenze verso Damasco e Amman sono ridotte a tre voli settimanali. Invece, in direzione di Beirut, oltre al collegamento quotidiano operato da un B777, è stato aggiunto un volo settimanale per il periodo di punta estivo. In Asia, l'offerta, in termini di posti chilometri offerti, è equivalente a quella dell'anno scorso (+0,5%). Il principale cambiamento riguarda l'India: a partire dal 17 giugno, Bombay sarà collegata in code-share con Delta grazie al suo nuovo volo quotidiano New York - Parigi - Bombay. I voli diretti Parigi - Manila passano da 3 a 4 voli settimanali. Grazie alla messa in servizio della seconda pista a Narita, Tokyo sarà collegata a Parigi con due voli quotidiani. Verso la Cina, area di forte sviluppo, Air France opererà quest'estate 5 voli alla settimana invece dei tre a destinazione di Shanghai e prevede di passare rapidamente a un volo quotidiano. Ma sin da oggi, l'accordo di code-share con China Eastern consente di assicurare quotidianamente una presenza commerciale della Compagnia. Le linee della rete Caraibi/Oceano indiano registrano un aumento dell'offerta pari al 2,3% per le Antille e al 5,9% per l'Oceano indiano. La principale novità riguarda i collegamenti verso Saint Martin e Santo Domingo, oramai diretti in entrambi i sensi con 4 voli settimanali in B747 verso Santo Domingo e 5 voli settimanali in A340 verso Saint Martin. Peraltro, le modificazioni introdotte quest'inverno vengono mantenute: Fort-de-France e Pointe-à-Pitre sono collegati a Orly due volte al giorno da un volo Air France e la Réunion una volta al giorno in partenza da Orly e due volte a settimana in partenza da Roissy-CDG. Su queste destinazioni si aggiungono i voli di Air Lib sui quali si applica l'accordo di code-share. Il volo quotidiano Orly - Cayenne in A340 è integrato nei periodi di punta (tra il 15 giugno e il 15 settembre) con 3 voli settimanali in B747-400 in partenza da Roissy-CDG. Le frequenze aumentano anche verso Mauritius con 5 voli Air France in B747-400 che si aggiungono al volo quotidiano di Air Mauritius, verso le isole Seychelles con 5 voli settimanali effettuati da Air Seychelles come anche verso Antananarivo (4 voli settimanali). programma medio raggio - Parigi-Europa - Rispetto all'estate 2001, l'offerta di Air France sul medio raggio europeo, in partenza da Parigi, registra un leggerissimo calo (-1,1% in termini di posti chilometri offerti). Il Sud Europa continua ad essere per Air France una priorità strategica, ulteriormente rinforzata dall'ingresso di Alitalia in SkyTeam. Per l'Italia l'allegato riporta tutti i voli in code-share tra la Francia e la penisola italiana. In Spagna, la nona frequenza a destinazione di Barcellona, introdotta quest'inverno, è mantenuta anche per l'estate e completata da un decimo volo serale in partenza da Parigi. E' prevista una frequenza supplementare a destinazione di Madrid che integrerà i dieci voli attuali. Il collegamento con Malaga operato oramai in partenza da Roissy-Cdg, è integrato da un secondo volo quotidiano e il collegamento con Bilbao da un quarto volo. In Germania, i voli a destinazione di Colonia sono, da quest'inverno, sospesi ma i clienti di questa regione possono accedere alla rete di Air France grazie agli 8 voli quotidiani in partenza da Düsseldorf. I voli in partenza da Roissy-Cdg a destinazione di Hannover aumentano passando da 4 a 6 voli quotidiani e quelli a destinazione di Norimberga passano da 3 a 4 voli quotidiani. Questi collegamenti sono operati da Régional, filiale di Air France, con un Embraer 145 da 50 posti. In Svizzera, Air France ha aumentato le proprie frequenze a destinazione di Zurigo e ha aggiunto un'undicesima frequenza a destinazione di Ginevra. La rete britannica usufruisce di un sesto volo quotidiano a destinazione di Manchester. Il fallimento della compagnia aerea Gill Airways, a settembre scorso, con la quale la Compagnia operava alcune linee sulla Scandinavia, ha provocato la riorganizzazione dei collegamenti. Göteborg è collegata a Roissy-CDG con tre voli quotidiani in Bae 146 grazie alla filiale irlandese di Air France, CityJet. Il collegamento con Helsinki viene effettuato in code-share con Finnair con 4 voli quotidiani invece di 2. Programma corto raggio - parigi-provincia - Sulle linee radiali, l'offerta registra un leggero calo rispetto all'anno scorso (-1,9% in termini di posti chilometri offerti). Le principali novità in partenza da Roissy-Cdg, piattaforma privilegiata per le coincidenze internazionali, sono le frequenze supplementari a destinazione di Montpelier (5 voli quotidiani) per compensare la sospensione del collegamento per Nîmes, a destinazione di Tolosa (8 voli quotidiani) e di Pau (3 voli quotidiani; il volo supplementare consente di assicurare le coincidenze verso le destinazioni petrolifere). Invece, le frequenze a destinazione di Nantes (4 voli quotidiani), Lione (6 voli) e Bordeaux (5 voli) diminuiscono, mentre la soppressione del collegamento Roissy - Metz a decorrere dall'inverno, è confermata. In partenza da Orly, piattaforma la cui vocazione è il collegamento delle città di provincia con Parigi, Air France ha preso le misure opportune per rispondere alla concorrenza aerea e ferroviaria. Sono state aggiunte frequenze a destinazione di Nizza (19 voli quotidiani), di Tolone (4 voli quotidiani) mentre Avignone passa a 4 voli in Crj invece dei 3 in F100. Nel corso dell'ultima parte dell'inverno, le frequenze diminuiscono a destinazione di Marsiglia con 21 voli quotidiani al posto di 23, di Strasburgo con 12 voli quotidiani invece di 13, di Brest con 6 voli quotidiani invece di 7 e di Biarritz con 5 voli quotidiani invece di 6. Nel contesto attuale, i collegamenti già economicamente difficili prima ancora della crisi, hanno dovuto essere sospesi: è il caso di Béziers, Saint-Etienne, Lourdes e Chambéry. Le linee trasversali - In partenza dalle regioni francesi verso le altre regioni e l'Europa, l'offerta di Air France aumenta del 15% in termini di posti chilometri offerti rispetto all'estate 2001. Nizza viene potenziata con una frequenza supplementare in partenza da Bordeaux e da Tolosa e la linea Nantes - Nizza è operata con un F100 in sostituzione dei CRJ da 50 posti. Nantes dispone di un volo in più a destinazione di Marsiglia e di una nuova linea a destinazione di Montpelier, operata da Brit Air con 2 voli quotidiani. Il collegamento Pau - Nantes è invece sospeso. E' stata soppressa una frequenza tra Bordeaux e Marsiglia, a metà giornata, che peraltro fruiscono già di un collegamento quotidiano di cinque voli andata - ritorno. Gli hub regionali - Continua lo sviluppo dell'Hub di Lione con la messa in servizio di aeromobili di maggior capienza e con la riorganizzazione dei collegamenti. Il Lione - Zurigo è ormai assicurato in jet e l'offerta a destinazione di Tolosa è stata potenziata. Per motivi economici sono sospese due linee: Torino e Manchester. A Clermont-Ferrand, crocevia regionale francese, le misure prese per la stagione invernale vengono mantenute, in particolare i nuovi collegamenti a destinazione di Bruxelles, Avignone, Perpignan, Brest, Pau, Metz e Tolone. A Bordeaux, Porta Iberica, la linea a destinazione di Barcellona aumenta di un volo (3 voli quotidiani). A Marsiglia, il Rendez-vous Méditerrannéen consente di operare le coincidenze tra le regioni francesi con la Corsica e il Nord Africa. La qualita' del programma - Nonostante la crisi, l'Hub di Roissy-Cdg mantiene intatto il suo potenziale e continuerà ad offrire quest'estate 15 000 opportunità di coincidenze settimanali, con grande vantaggio rispetto ai suoi principali concorrenti europei. Peraltro, la qualità operativa della piattaforma di Roissy dovrebbe registrare un sensibile miglioramento grazie all'apertura del quarto punto d'ingresso (Ovest) che consentirà di eliminare le congestioni aeree, cause di numerosi ritardi. La qualità del programma si traduce, inoltre, in un forte aumento del tasso di collegamenti diretti, che quest'estate raggiungerà la percentuale record del 93%. Questo indicatore colloca Air France al primo rango, fra le principali compagnie aeree europee. Tutte le destinazioni della Compagnia in Nord America, nei Caraibi e nell'Oceano Indiano sono dirette. La qualità del programma a destinazione dell'Africa ha registrato anch'essa un miglioramento straordinario. Soltanto i collegamenti con Lomé, Bangui e Yaoundé richiedono uno scalo intermedio mentre tutte le altre destinazioni sono servite da voli diretti. Infine, la modernizzazione della flotta e il ritiro degli aeromobili più vecchi dovrebbero, anch'essi, contribuire a migliorare la puntualità dei voli Air France. 

BANCA DATI SINISTRI : UN PASSO IMPORTANTE CONTRO LE FRODI
Roma, 4 marzo 2002 - L'Ania accoglie con vivo apprezzamento la notizia che la banca dati sinistri istituita presso l'Isvap è pronta a partire. La possibilità per il mercato di utilizzare questo strumento - in cui confluiscono i dati relativi agli incidenti di cui è pervenuta denuncia o richiesta di risarcimento - darà nuovo impulso alle attività che da tempo il settore assicurativo ha posto in essere per prevenire e contrastare i fenomeni fraudolenti. I rilevanti investimenti (17,6 milioni di euro) che il comparto ha sostenuto per adeguare le proprie strutture informatiche alle esigenze della nuova banca dati, evidenziano l'impegno del settore nella lotta alle truffe alle assicurazioni che vanno a danno dell'intera collettività degli assicurati. Per tale ragione l'Ania ritiene che sia necessaria anche una modifica legislativa che introduca nel nostro ordinamento il reato di frode assicurativa e che, quantomeno per i casi di rilevante importo, sia perseguibile d'ufficio. Il settore assicurativo inoltre conferma il proprio impegno per la diffusione nel Paese di una nuova cultura della legalità. 

RENAULT TRUCKS "BUSINESS AREA" DEL GRUPPO VOLVO
Milano, 4 marzo 2002 - Integrata dal 10 gennaio 2001 nel Gruppo Volvo, in seno a Volvo Global Trucks, Renault Trucks ha consolidato, in questo inizio d'anno 2002, la sua posizione chiave di costruttore di veicoli industriali e commerciali in seno al Gruppo. Renault Trucks costituisce ormai una "Business Area" a parte intera del Gruppo Volvo, che,conta, adesso, otto "Business Area", tre delle quali sono dedicate al veicolo industriale. Powertrain e 3P sono diventate "Business Units". Renault Trucks, presieduta da Philippe Mellier, vede cosi la sua autonomia rafforzata e le sue responsabilità più estese. Attraverso l'integrazione dei piani prodotto nelle responsabilità singole delle Marche, Renault Trucks, con questa linea di sviluppo, saprà avvicinarsi ancor meglio alle aspettative dei suoi clienti. Il nuovo posizionamento gli consentirà, in seno al Gruppo Volvo, d'essere un attore completo nella ricerca di sinergie e d1essere~responsabile delle proprie scelte. Gli sforzi, visibili, di Renault Trucks nella prosecuzione del miglioramento della qualità dei suoi prodotti nella 'sicurezza e nel rispetto dell'ambiente, stanno ottenendo dei riconoscimenti, dei quali il cliente sarà il beneficiario privilegiato. Con una gamma interamente rinnovata, Renualt Trucks proseguirà lo sviluppo del suo "savoir-faire", tanto in Europa che nel resto del mondo, apportando all'industria del trasporto di merci le soluzioni richieste dalla stessa. 

ABBIGLIAMENTO FEMMINILE, SI ATTENDE LA RIPRESA AUTUNNALE 2001 POSITIVO, MA CON SECONDO SEMESTRE IN FRENATA
Milano, 4 marzo 2002 - La moda italiana punta sull'autunno 2002 per il rilancio, dopo avere già archiviato una flessione degli ordini per la primavera-estate. Lo ha dichiarato oggi, all'inaugurazione di Momi-Modamilano, Vittorio Giulini, presidente di Sistema Moda Italia, l'associazione di rappresentanza degli industriali della moda e del tessile-abbigliamento. "La ripresa - ha detto - avverrà nel segno dei nuovi valori legati alla moda. Non più il lusso, l'effimero, l'ostentazione e l'estetismo esasperato, bensì una qualità fatta di contenuti reali, l'impegno culturale, sociale e ambientale delle case produttrici, e naturalmente la creatività, l'originalità e la professionalità del made in Italy". Pertanto "la moda deve pensare a nuove forme di comunicazione. Dopo l'11 settembre la società è cambiata, e anche la moda non è più quella di prima". Il prét-a-porter femminile rappresenta la fetta più grossa della produzione italiana di moda. Nel 2001, secondo le stime di Smi, ha messo a segno un fatturato di 11,81 miliardi di euro (+2,9% rispetto al 2000). Questo grazie alla eccellente performance dei primi nove mesi dell'anno, superiore alle aspettative, che ha ridotto l'impatto della brusca frenata seguita all'11 settembre. Abbigliamento esterno femminile - L'industria italiana dell'abbigliamento esterno femminile, dopo aver archiviato il 2000 con risultati molto positivi, è stimata aver chiuso il 2001 ancora in crescita, anche se con ritmi più contenuti, a causa del rallentamento delle vendite del secondo semestre sia sul mercato interno, sia all'estero. Il 2001 si è infatti caratterizzato per un profilo a "V" rovesciata: ancora molto dinamico nella prima parte dell'anno, in decelerazione nella seconda. L'andamento si è riflesso nel ritmo di sviluppo del fatturato settoriale, passato dal +7,2% del 2000 al + 2,9% del 2001, con vendite superiori agli 11,8 miliardi di euro - un quarto del fatturato complessivo del tessile-abbigliamento italiano - e un attivo commerciale superiore ai 4,3 miliardi di euro. Sul mercato interno i consumi di abbigliamento esterno femminile si stima abbiano chiuso la stagione autunno/inverno 2001-02 con lievi incrementi di prezzo (2,1%), ma con volumi stazionari. La crescita complessiva della spesa è quindi stimata inferiore al 2%, risultato comunque positivo in quanto ottenuto dopo una stagione, quella 2000-01, che aveva registrato la performance più brillante degli ultimi anni. Abbigliamento intimo e costumi da bagno femminili - Le stime dicono che questo settore ha chiuso il 2001 con un fatturato di 1.357 milioni di euro, confermando i livelli di vendita del 2000. Le vendite estere (oltre il 46% del totale), dopo il balzo del 23% del 2000 hanno messo a segno una crescita dell'11,4% che ha compensato la flessione dei consumi sul mercato domestico, seguita a quattro anni di crescita ininterrotta. 

FABIO TERRAGNI: SINDACO DI SESTO SAN GIOVANNI ? 
Sesto San Giovanni, 4 marzo 2002 - In relazione alla notizia diffusa da Radio Popolare relativa alla possibile candidatura a sindaco di Sesto San Giovanni di Fabio Terragni, lo stesso precisa che: "Come già dichiarato più volte alla stampa: "confermo la mia personale disponibilità se utile a raggiungere una proposta unitaria del centro-sinistra; ritengo che ogni decisione a riguardo spetti solo all'insieme dei partiti sestesi; Mi auguro che un accordo venga comunque raggiunto nel più breve tempo possibile anche per non dare vantaggi a una destra che sta mostrando il suo pericoloso volto dispotico e autoritario". 

CON LA COSTITUZIONE DELLA COOPERATIVA DI IMPRESE ASSEGNATARIE PRENDE AVVIO A BRESSO LA COSTRUZIONE DEL NUOVO INSEDIAMENTO PER ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE
Milano, 4 marzo 2002 - Con la costituzione ufficiale della Cooperativa di imprese assegnatarie, prende il via la realizzazione a Bresso (Mi) di un nuovo insediamento produttivo per artigiani e piccole imprese. L'Insediamento Produttivo Campo Volo Bresso sarà costruito in un'area dismessa di 5.234 mq (ex-Vianini) individuata dal Comune, che ha destinato alla realizzazione dell'intervento 1 miliardo di contributo della L236/93 ('Fondo per lo Sviluppo' del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale). L'Agenzia Sviluppo Nord Milano è stata incaricata dall'Amministrazione di Bresso di promuovere l'intervento, e di assegnare i lotti bonificati a destinazione produttiva. L'assegnazione è stata realizzata da Asnm e dal Comune di Bresso attraverso un Bando pubblico, indetto a giugno del 2001. Dopo un'attenta valutazione delle 38 richieste pervenute, a gennaio sono stati assegnati i lotti, a partire di una graduatoria indetta alla luce di cinque criteri: il rapporto nuove assunzioni /superficie occupata; la provenienza delle aziende (si sono privilegiate quelle provenienti da spazi che la revisione del Piano Regolatore del Comune Bresso ha destinato ad aree residenziali o di rispetto); la compatibilità ambientale dell'attività; il suo carattere innovativo; l'affidabilità e l'esperienza imprenditoriale dei titolari. Beneficiarie della graduatoria sono state le 14 imprese artigiane e di piccole dimensioni, la maggior parte delle quali con sede a Bresso, appartenenti ai più diversi settori merceologici: dalla produzione di profumi o birra alla riparazione di auto, di impianti elettrici, di installazione di ascensori; dai servizi informatici all'organizzazione aziendale. Il nuovo Insediamento Produttivo Campo Volo Bresso fornirà a queste aziende artigiane e di piccole dimensioni degli spazi e delle infrastrutture innovative, in grado di permettere di migliorare sensibilmente le loro condizioni di lavoro e le loro possibilità di crescita. Grazie alle prospettive fornite dal nuovo insediamento, le imprese assegnatarie prevedono di raddoppiare il numero di addetti. Tredici delle aziende assegnatarie (la quattordicesima non è stata ancora individuata), dai 56 occupati attuali arriveranno, una volta insediate nei nuovi capannoni, a 113. Nove dei 57 nuovi addetti verranno scelti tra i disoccupati di lunga durata. Lo scorso lunedì, presso la sede Asnm, le 14 imprese assegnatarie si sono costituite in cooperativa per poter acquistare i lotti e fare fronte agli aspetti burocratici, amministrativi e progettuali della costruzione dei capannoni. La Cooperativa di Imprese Assegnatarie dell'Insediamento Produttivo Campo Volo dovrà in primo luogo acquistare da Asnm l'area, fissata in un prezzo convenzionato concordato con il Comune di Bresso di 170.000 lire al metro quadrato di superficie lorda di pavimentazione, grazie al contributo del 'Fondo per lo Sviluppo'. L'incarico a un professionista per la realizzazione di un progetto unitario comprensivo dell'urbanizzazione e dei capannoni; la scelta dell'impresa costruttrice saranno i passi successivi dell'operazione. I lavori nei cantieri saranno avviati entro la fine del 2002, mentre l'insediamento delle imprese avverrà nel 2004. Quest'iniziativa si inserisce nell'ambito del lavoro iniziato da Asnm, in stretta collaborazione con i Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, per promuovere lo sviluppo economico e occupazionale del Nord Milano attraverso servizi e strutture destinati a Pmi e artigiani. I primi due insediamenti realizzati da Asnm sul territorio di Sesto San Giovanni, il Falck-Concordia Sud e il Breda-Cimimontubi, accoglieranno entro quest'anno 47 aziende scelte tra artigiani e Pmi. Oltre al nuovo distretto produttivo di Bresso, è prevista la realizzazione di un intervento simile a Cologno Monzese. L'inaugurazione ufficiale dell'Insediamento Breda è prevista per lunedì 18 marzo 2002. 

VINO: SEMPRE PIU' DIFFICILE, PER CONFAGRICOLTURA, DIFENDERE IL PRODOTTO EUROPEO
Roma, 4 marzo 2002 - La Confagricoltura condivide, in via di principio, le critiche mosse dall'Unione italiana Vini al taglio delle liste delle menzioni tradizionali da riportare nelle etichette dei vini, presentate dal nostro Paese. La Confagricoltura ricorda che la questione, proprio per la delicatezza e la portata degli interessi in gioco, si sta trascinando da anni a Bruxelles. L'Organizzazione agricola fa rilevare però che il taglio delle liste è una sorta "male minore", rispetto a un rischio ancora più grave: quello che fosse consentita, per i vini da tavola, l'indicazione del nome del vitigno e dell'annata di produzione. Tutto ciò avrebbe generato grande confusione tra i consumatori, a vantaggio, ovviamente, dei Paesi terzi nuovi produttori (Usa, Australia e Cile) che avrebbero così, in modo ingiustificato, potuto aumentare la propria pressione competitiva sui mercati a scapito del prodotto europeo. 

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