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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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NEWS
di

GIOVEDI'
9 GENNAIO 2003

pagina 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

PRESENTAZIONE DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA GRECA

Bruxelles, 9 gennaio 2002 - Per la quarta volta dal 1981, anno della sua adesione all'Unione europea, la Grecia assume la Presidenza del Consiglio. Il programma di lavoro di questo semestre sarà presentato al Parlamento dal Primo ministro Konstantinos Simits. Il motto della Presidenza greca è "la nostra Europa: condividere il futuro in una comunità di valori", cioè una Comunità che riconosce il diritto alla sicurezza, alla democrazia, a una migliore qualità di vita e istituzioni che garantiscano la partecipazione dei cittadini. Le cinque priorità indicate sono: la realizzazione del più grande allargamento nella storia dell'Unione, per il quale la Presidenza greca si impegna a rispettare gli appuntamenti fissati e a facilitare l'inclusione graduale dei nuovi Stati membri; la politica d'immigrazione, d'asilo e di gestione delle frontiere esterne, nell'ottica di un'integrazione economica e sociale dei migranti e di una gestione dei flussi migratori nel lungo termine; l'attuazione della strategia di Lisbona, nel quadro di una congiuntura politica ed economica segnata da grandi incertezze, ma anche dal successo della moneta unica; l'organizzazione, in occasione del Consiglio europeo di Salonicco, del primo dibattito approfondito sul futuro dell'Europa sulla base delle proposte presentate dalla Convenzione europea; le relazioni esterne, con particolare attenzione ai Balcani, al Mediterraneo, al Medio Oriente, nonché ai rapporti con la Russia e i Paesi del Mar Nero; anche la soluzione della crisi in Iraq rappresenterà una sfida per il rafforzamento del ruolo dell'Unione sulla scena internazionale. Infolink_ http://www.eu2003.gr 

BILANCIO DEL SEMESTRE DANESE E RISULTATI DEL VERTICE DI COPENAGHEN 
Bruxelles, 9 gennaio 2003 - Con l'approvazione di una risoluzione sui risultati del Consiglio europeo di Copenaghen, il Parlamento accoglie con favore il passo storico senza precedenti segnato dalla conclusione dei negoziati di adesione con 10 Paesi candidati, consentendo di accoglierli nell'Unione dal 1° maggio 2004. I deputati ricordano però la necessità di perfezionare l'attuazione di alcuni aspetti dell'acquis comunitario e degli impegni assunti dai nuovi Stati membri. Sulle questioni finanziarie, l'Aula sottolinea la necessità di una riforma della Pac entro il 2006. La Commissione dovrebbe poi presentare una proposta per l'adeguamento delle prospettive finanziarie entro fine febbraio 2003, onde evitare ritardi del processo di allargamento. I deputati plaudono al compromesso generale di bilancio raggiunto tra gli Stati membri e i Paesi candidati, ma deplorano che le incidenze finanziarie di tale compromesso oltrepassino gli ambiti delle attuali prospettive finanziarie. Essi prendono atto dell'intenzione di potenziare l'assistenza finanziaria alla Turchia e ricordano che qualsiasi modifica delle prospettive finanziarie deve essere concordata dai due rami dell'autorità di bilancio (Parlamento e Consiglio). L'Aula accoglie con favore la decisione di monitorare gli impegni assunti fino al momento dell'adesione ma chiede che il monitoraggio dell'adesione si trasformi in un sistema di revisione inter pares con la partecipazione di tutti gli Stati membri ad una valutazione costruttivamente critica in materia di responsabilità democratica e integrità della pubblica amministrazione, non discriminazione, libertà civili e stato di diritto. Per quanto riguarda Cipro, i parlamentari plaudono all'iniziativa di continuare il negoziato per raggiungere un accordo globale entro il 28 febbraio 2003 sulla base della proposta del Segretario generale delle Nazioni Unite: ciò permetterebbe all'Aula di esprimere il parere conforme all'adesione di una Cipro riunificata. Quanto a Bulgaria e Romania, l'Assemblea si compiace dell'ambizione di aderire nel 2007 e insiste sulla necessità di compiere ulteriori sforzi con il sostegno dell'UE. I parlamentari si rallegrano per i passi importanti compiuti dalla Turchia con i recenti pacchetti legislativi, dando prova della determinazione del nuovo governo di colmare le lacune in materia di criteri politici. Essi si compiacciono del fatto che a Copenaghen sia stata confermata la normale procedura e che quindi nell'autunno 2004, sulla base della relazione intermedia della Commissione, si dovrà stabilire se vi siano le basi per un negoziato. La Commissione è invitata a tal fine a presentare un elenco di obiettivi concreti che la Turchia dovrà conseguire, in particolare la definitiva separazione delle competenze civili e militari nell'esercizio del potere. Sui rapporti di vicinato, si sottolinea l'esigenza di evitare nuove divisioni in Europa e di promuovere la pace e la stabilità anche al di là delle nuove frontiere. L'Aula si compiace pertanto del sostegno agli sforzi dei paesi dei Balcani occidentali di avvicinarsi all'Unione nella prospettiva finale di un'adesione. L'UE dovrebbe inoltre offrire un'ulteriore opzione ai Paesi europei che a lungo termine non possono, non debbono o non vogliono aderire all'Unione. I parlamentari sottolineano poi l'importanza di un autentico partenariato euro-mediterraneo. In materia di politica europea di sicurezza e di difesa, il Parlamento accoglie con favore l'accordo globale raggiunto con la NATO, rilevando che, per come stanno le cose, dopo l'adesione Cipro e Malta non prenderanno parte alle operazioni militari UE condotte mediante l'uso di strutture della Nato. L'Aula deplora che a Copenaghen non si sia parlato di come procedere per dare ulteriore attuazione alla Corte penale internazionale. Anche sul Medio Oriente, l'Assemblea sostiene la coraggiosa decisione della Presidenza di attribuire la massima priorità all'adozione della tabella di marcia da parte del Quartetto nella riunione del 20 dicembre. Sull'Iraq, bisogna privilegiare l'attività degli ispettori delle Nazioni Unite, in base al calendario e alle disposizioni indicate nella risoluzione 1441 del Consiglio di sicurezza. Il Parlamento plaude alla decisione del governo danese di non estradare il leader politico ceceno Achmed Sakajes e ribadisce la propria richiesta alla Russia di impegnarsi per trovare una soluzione politica alla crisi in Cecenia. In merito ai problemi istituzionali legati all'allargamento, l'Aula dichiara di voler preparare la propria posizione sul trattato di adesione, che dovrà essere sottoposto al suo parere conforme, entro aprile onde consentire al Consiglio di firmare il trattato ad Atene il 16 aprile 2003. I deputati insistono sulla necessità di giungere entro fine gennaio a un accordo interistituzionale che salvaguardi le prerogative del Parlamento quanto alla nomina e al mandato della Commissione: la proposta sul prossimo presidente della Commissione dovrebbe essere fatta dopo le elezioni europee del 2004. L'Assemblea rileva infine che l'approvazione pubblica dell'allargamento non va data per scontata e chiede alle istituzioni europee e ai governi dei paesi candidati e degli Stati membri di aumentare e migliorare gli sforzi volti ad informare i cittadini. Una riforma globale che permetta all'Unione di conseguire una maggiore democrazia ed efficienza è indispensabile: in tal senso si ribadisce l'importanza di una positiva conclusione dei lavori della Convenzione europea. 

CHI SARÀ IL NUOVO MEDIATORE EUROPEO? 
Bruxelles, 9 gennaio 2002 - Il Parlamento eleggerà il nuovo Mediatore europeo ai sensi dell'articolo 177 del regolamento. Jacob Söderman, primo Mediatore nominato nel 1995, ha presentato al Presidente del Parlamento le dimissioni per raggiunti limiti di età (65 anni). La votazione si svolgerà a scrutinio segreto, alla maggioranza dei voti espressi. Se nessun candidato sarà eletto al termine dei primi due turni, previsti per il 14 e il 15 gennaio, potranno ripresentarsi soltanto i due candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti al secondo turno. In tutti i casi di parità di voti prevale il candidato più anziano. Il candidato nominato sarà poi chiamato a prestare giuramento dinanzi alla Corte di giustizia. Il Mediatore europeo contribuisce a individuare i casi di cattiva amministrazione nell'azione delle istituzioni e degli organi comunitari, fatta eccezione per la Corte di giustizia e per il Tribunale di primo grado nell'esercizio delle loro funzioni giurisdizionali. Tutti i cittadini dell'Unione o qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro può presentare al Mediatore, direttamente o tramite un deputato del Parlamento europeo, una denuncia riguardante un caso di cattiva amministrazione. Il Mediatore effettua le indagini che ritiene necessarie e, quando ha individuato un caso di cattiva amministrazione, ne informa l'istituzione o l'organo interessato, proponendo se necessario raccomandazioni per porvi rimedio. Il Mediatore è scelto tra personalità che offrano piena garanzia di indipendenza e soddisfino le condizioni richieste nel loro Stato per l'esercizio delle più alte funzioni giurisdizionali o che siano in possesso di esperienza e competenze riconosciute per l'assolvimento delle funzioni. Egli esercita le sue funzioni nella massima indipendenza, nell'interesse generale delle Comunità e dei cittadini e non chiede né accetta istruzioni da alcun governo o organismo. Per tutto il periodo del suo mandato il Mediatore non può esercitare alcuna altra funzione politica o amministrativa, né svolgere un'altra attività professionale retribuita o non retribuita. La commissione per le petizioni ha tenuto, il 25 e 26 novembre scorsi, le audizioni dei sette candidati: Herman Wuyts, Roy Perry (deputato europeo), Pierre-Yves Monette, Xavier Markiegi, Giuseppe Fortunato (mediatore in Campania e presidente dei mediatori italiani), Nikiforos Dimandouros, Georgios Anastassopoulos (ex vicepresidente del Parlamento). 

QUALE RUOLO PER LE REGIONI NEL FUTURO DELL'EUROPA? 
Bruxelles, 9 gennaio 2002 - La commissione per gli affari costituzionali ha approvato con 18 voti favorevoli e 10 contrari la relazione d'iniziativa elaborata dal suo presidente, Giorgio Napolitano (Pse, I), sul ruolo dei poteri regionali e locali nella costruzione europea. La relazione include una serie di raccomandazioni generali, seguite da proposte concrete di emendamento per alcuni articoli dei Trattati. Nel testo si afferma che occorre abbandonare una concezione gerarchica e piramidale del sistema istituzionale comunitario e instaurare meccanismi per una maggiore partecipazione delle collettività regionali e locali al processo decisionale europeo. In proposito, si chiede alla Commissione di associare pienamente e costantemente alla preparazione degli atti legislativi e all'elaborazione delle politiche comunitarie coloro che sono poi chiamati ad applicarle, pur restando da determinare nell'ambito nazionale le modalità di associazione delle collettività regionali e locali a questo lavoro. La consultazione dovrebbe avvenire in primo luogo attraverso il Comitato delle regioni o le associazioni europee più rappresentative per la difesa degli interessi regionali, urbani e locali. Una delle questioni chiave della relazione riguarda proprio il ruolo del Comitato delle regioni: i deputati riaffermano la sua legittimità e il suo ruolo essenziale in quanto interlocutore istituzionale delle collettività locali e regionali nell'ambito dell'Unione. Essi hanno però adottato a stretta maggioranza (13 voti contro 12) un emendamento che non gli conferisce l'esclusiva per il ricorso alla Corte di giustizia in caso di presunta violazione del principio di sussidiarietà. Tale diritto sarà quindi condiviso con le collettività regionali e locali con poteri legislativi. Su questo punto, tuttavia, non è stata adottata alcuna proposta di modifica dei Trattati. Si propone invece di aggiungere al Trattato un articolo sulla diversità linguistica, il quale afferma che la Comunità, nell'ambito della sua competenza, rispetta e promuove la diversità linguistica in Europa, comprese le lingue regionali o minoritarie quali espressione della diversità. Per i deputati, la cooperazione transfrontaliera va incoraggiata a tutti i livelli, poiché questa è un compito e un obiettivo politico dell'Unione. La Convenzione è infine invitata a esaminare, nel modo che ritiene più adeguato, il ruolo dei poteri locali e regionali nella costruzione dell'Europa. Giorgio Napolitano ha deplorato che l'adozione di alcuni emendamenti abbia alterato l'equilibrio e gli orientamenti della relazione originale, ma ha invitato comunque i membri della commissione parlamentare ad approvarla affinché la plenaria possa esprimersi su questa delicata materia. 

SEMPLIFICARE E MIGLIORARE LA REGOLAMENTAZIONE EUROPEA 
Bruxelles, 9 gennaio 2002 - La commissione giuridica ha approvato la relazione di Manuel Medinaortega (Pse, E) sulla comunicazione dell'Esecutivo intitolata "Semplificare e migliorare la regolamentazione", che fa seguito al Libro bianco sulla governance europea. I deputati sottoscrivono gli obiettivi fissati: semplificare l'acquis comunitario, utilizzare meglio strumenti come l'autoregolamentazione e la coregolamentazione e assicurare una migliore applicazione della legislazione europea. Con questa proposta di risoluzione, però, si propongono diverse modifiche al testo della Commissione. I deputati insistono sul fatto che i poteri legislativi debbano essere suddivisi in modo chiaro e che le istituzioni associate a qualsiasi atto legislativo o regolamentare debbano essere dotate di legittimità democratica. Essi sperano che il nuovo trattato, risultante dalla CIG e dai lavori della Convenzione, fissi una distinzione chiara tra potere legislativo e organi di regolamentazione, stabilendo meccanismi di controllo adeguati per questi ultimi. In riferimento alla centrale problematica della coregolamentazione e dell'autoregolamentazione (come gli accordi tra parti sociali o le modalità di autoregolamentazione da parte dei soggetti economici), l'organo parlamentare sottolinea che le agenzie non potranno sconfinare nelle competenze del Parlamento in materia di codecisione e controllo politico. I metodi non legislativi rivestono infatti un carattere complementare alla legislazione e devono sempre basarsi su atti legislativi che definiscano i loro obiettivi e il loro campo d'applicazione; si deve anche prevedere una risposta della Commissione a eventuali violazioni delle parti coinvolte. Il Parlamento e il Consiglio dovranno dare il loro accordo sul ricorso a tali metodi (su proposta della Commissione) ed essere competenti sul riesame di qualsiasi accordo concluso in tale ambito. Per i deputati è inoltre necessaria assoluta trasparenza sulla negoziazione degli accordi di autoregolamentazione. Dovrà quindi essere fornita una lista dei partecipanti in modo che Parlamento e Consiglio possano accertarsi che tutte le parti siano presenti; spetterà invece alla Commissione verificare il rispetto degli accordi da parte dei soggetti contraenti. L'organo parlamentare reclama una più grande trasparenza in materia di comitatologia e una revisione delle norme che la regolano. Maggiore trasparenza e migliore informazione sono anche le parole chiave per quanto riguarda la valutazione d'impatto. I deputati vogliono che il Parlamento abbia un accesso più facile agli studi d'impatto realizzati dalla Commissione e chiedono che gli emendamenti alle proposte legislative presentati da Parlamento e Consiglio siano soggetti a uno studio esaustivo d'impatto qualora modifichino in modo sostanziale la proposta iniziale. 

PATTO DI STABILITÀ DELL'ITALIA: DICHIARAZIONE DEL MINISTRO TREMONTI 
Roma, 9 gennaio 2003 - In relazione al rapporto della Commissione europea sul Programma di stabilità e crescita dell'Italia, il Ministero dell'Economia e delle Finanze rende nota la seguente dichiarazione del Ministro, Giulio Tremonti: "L'Italia ha già dimostrato di saper fare la sua parte con un ottimo dato di riduzione del deficit di cassa 2002. A fine gennaio emergerà la riduzione del debito. Siamo convinti di avere volontà, mezzi e tempi per andare avanti in modo da centrare gli obiettivi e gli impegni comunitari. L'obiettivo europeo del 2004 è ambizioso, ma il 2004 non è domani. Abbiamo il tempo per farcela". 

FIAT: NESSUN PIANO DEL MINISTERO E/O DELL'ADVISOR 
Roma, 9 gennaio 2003 - In relazione a notizie di stampa e di agenzia, il Direttore Generale del Tesoro, Domenico Siniscalco, comunica che non esiste alcun piano per Fiat elaborato dalla struttura del Ministero e/o dall'advisor Morgan Stanley. 

MAGGIORE TRASPARENZA PER I CONTI DELLE IMPRESE 
Bruxelles, 9 gennaio 2003 - La commissione giuridica e per il mercato interno sostiene ampiamente la proposta dell'Esecutivo su una direttiva volta ad eliminare le incoerenze tra legislazione comunitaria in vigore in materia di conti e norme fissate dall'International Accounting Standards Board (Iasb) che dovrebbero essere applicate dal 1° gennaio 2005 da tutte le società europee quotate in borsa. Spetterà invece agli Stati membri decidere se anche le società non quotate debbano essere soggette alle medesime norme. Con l'approvazione della relazione di Marianne Thyssen (Ppe/De, B), l'organo parlamentare ha però adottato una serie di emendamenti volti ad ampliare il campo d'applicazione della direttiva e a renderne il testo più coerente e trasparente, quindi più efficace. La proposta della Commissione è stata concepita al fine di allineare la legislazione comunitaria relativa ai conti di alcuni tipi di società e delle imprese di assicurazione (sulla base di tre direttive del 1978, 1983 e 1991) alle norme dell'Ias, facendo sì che essa possa integrare i futuri aggiustamenti decisi dall'Iasb. La proposta mira inoltre a fissare condizioni eque di concorrenza tra le società che applicano le norme Ias e le altre. Nell'intento di adottare la direttiva in prima lettura, per garantire una rapida applicazione del processo di Lisbona, l'organo parlamentare ha accettato di approvare la relazione tenendo conto solo degli emendamenti presentati dalla relatrice alla proposta dell'Esecutivo. Con uno di questi si propone che la nuova direttiva copra anche la precedente direttiva sui conti bancari (86/635/Cee), non inclusa nella proposta dalla Commissione europea. Quanto alle direttive 78/660/Cee e 83/349/Cee, si chiede che la relazione annuale per la presentazione dei conti delle società contenga una descrizione dei principali rischi e delle incertezze da affrontare. L'organo parlamentare ritiene che ai fini di una necessaria comprensione dello sviluppo dell'impresa, dei risultati o della situazione, l'analisi pubblicata debba comprendere indicatori chiave dei risultati finanziari e non finanziari, incluse le informazioni relative a questioni che riguardano l'ambiente e i lavoratori dipendenti. Per quanto concerne la direttiva 91/674/Cee, la commissione ha approvato un emendamento che mira ad abolire il regime di contabilità speciale attualmente in vigore per i Lloyd's e i suoi sindacati, in modo che questa società sia soggetta alle normali regole indicate nella direttiva sulla contabilità delle imprese di assicurazione. I deputati chiedono infine che il 1° gennaio 2005 sia la data ultima entro la quale gli Stati membri dovranno conformarsi alla direttiva, che dovrebbe entrare in vigore contemporaneamente alla regolamentazione Ias. 

AMMONTARE BTP IN EMISSIONE 
Roma, 8 gennaio 2003 - L'ammontare delle tranches dei Btp che verranno offerti da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze nelle relative aste: Buoni del Tesoro Poliennali: triennali 15.9.2002/2005 tredicesima tranche: 1.500 milioni di euro; quinquennali 15.1.2003/15.1.2008 prima tranche: 3.500 milioni di euro; "trentennali" 1? .2.2002/2033 decima tranche: 1.000 milioni di euro. 

OLIVETTI: NUOVA EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA BENCHMARK L'OPERAZIONE RIENTRA NEL PIANO DI RIFINANZIAMENTO DEL DEBITO 
Ivrea, 9 gennaio 2003 Olivetti comunica di aver conferito mandato a Caboto IntesaBci, Goldman Sachs, JP Morgan, Lehman Brothers e Mediobanca per l'organizzazione di un'emissione obbligazionaria benchmark multi-tranche, effettuata mediante l'emissione di obbligazioni a tasso fisso con scadenze a cinque e dieci anni. Emittente è la controllata Olivetti Finance NV, garante Olivetti S.p.A.. L'operazione - il cui ammontare complessivo sarà determinato e ripartito fra le due tipologie di obbligazioni sulla base della domanda degli investitori - si inserisce nell'ambito del programma Euro Medium Term Note (Emtn) di Olivetti ed è finalizzata al rifinanziamento e all'allungamento delle scadenze del debito esistente. 

EXPORT DISTRETTI OREFICERIA NEI PRIMI 9 MESI DEL 2002 E' SEMPRE VICENZA IL DISTRETTO IN TESTA ALL'EXPORT ORAFO ARGENTIERO ITALIANO. CON IL 36% IL DISTRETTO PRECEDE AREZZO, MILANO E VALENZA. PIU' STACCATE SEGUONO NAPOLI E CASERTA. 
Vicenza, 9 gennaio 2003 - La strutturale distribuzione e concentrazione dell'offerta orafa sul territorio nazionale trova riscontro nelle quote distrettuali delle esportazioni di oggetti preziosi. Cosi' i poli orafi di Vicenza (36,3% per un totale di 1.269,32 milioni di ) e Arezzo (33% pari a 1.153,80 milioni di ) coprono in parti quasi uguali i sette decimi dell'export totale. Seguono Milano e Valenza con il 10,5% e il 7,7% rispettivamente. La limitatezza delle quote attribuite al polo campano (Napoli 0,4%, Caserta 0,1%) puo', al momento, risentire del fatto che alcune spedizioni in mercati lontani e difficili sono affidate a buyer residenti in province diverse da quelle di operativita'. La ricerca all'esterno della regione campana di servizi di spedizioni speciali potrebbe ridursi con la realizzazione del nuovo ''Consorzio Oromare'' con sede a Marcianise; una struttura formata da 170 aziende di piccole e medie dimensioni. Si tratta di un polo produttivo e commerciale con spiccata specializzazione nella lavorazione dei coralli e cammei, programmato e attrezzato sull'esempio di altri distretti (che pero' si sono formati spontaneamente seguendo il modello classico della diffusione ''per gemmazione''). Sotto il profilo dell'analisi congiunturale delle esportazioni orafe dei vari distretti, va anticipato e sottolineato come i dati di seguito menzionati fanno riferimento ai primi nove mesi del 2002. Nei confronti con i corrispondenti dati di un anno prima si nota un andamento meno negativo per Vicenza (-5,8%) rispetto a quello nazionale (-7,8%). Le risultanze di Arezzo (-7,1%) si collocano, per converso, intorno alla media; mentre flessioni piu' accentuate si notano per Milano (-9,6%) e Valenza (-17,6%). 

SAMPO SIGLA UN CONTRATTO DI PARTNERSHIP DI MAGGIORANZA CON GRUNDIG AG. GRAZIE ALLA JOINT VENTURE INIZIA UNA NUOVA ERA IN NUOVI MERCATI 
Milano, 9 gennaio 2003- In data odierna è stato siglato l'accordo di acquisizione delle quote di maggioranza di Grundig Ag da parte di Sampo, azienda leader nel campo dell'elettronica di consumo e multimedia (Tv, Lcd, Dvd e Plasma), quotata alla borsa di Taiwan. L'accordo, raggiunto da Anton Katrein, ultimo azionista di maggioranza di Grundig Ag, e Felix Chen, Chairman del Consiglio di Amministrazione della taiwanese Sampo, prevederà il controllo di Grundig Ag da parte di Sampo, nello specifico delle divisioni Home Intermdia System, Car Intermedia system, Office Communications, Professional SAT System e Hotel Communication, oltre all'area strategica di ricerca e sviluppo nella sede centrale di Grundig a Norimberga, dove sono impiegati più di 400 ingegneri Alla firma del contratto Anton Kathrein si è dichiarato veramente soddisfatto di aver trovato in Sampo un'azienda che non è un semplice investitore finanziario, ma un partner, la cui gamma di prodotti e conoscenza di mercato si sposerà alla perfezione con il passato e il presente di Grundig. "Questo accordo darà a Grundig il necessario margine di manovra per implementare nuove idee, innovazione tecnologica e posizionamento di mercato", ha inoltre sottolineato Kathrein. H.C. Ho, Presidente e Ceo del Consiglio di Amministrazione del gruppo Sampo, ha dichiarato di aver estrema fiducia nel futuro di Grundig: "Possiamo constatare, fin da oggi, che i provvedimenti intrapresi dal management Grundig stanno già riducendo i costi e migliorando i margini di profitto. La notorietà del marchio Grundig e il capillare network di più 30.000 partner ci daranno il giusto input verso il mercato europeo. L'accordo con Grundig ci permetterà di raggiunger innumerevoli sinergie che ci supporteranno egregiamente nel nostro obiettivo di diventare un brand leader a livello mondiale. Potremmo introdurre i nostri prodotti sul mercato Europeo e diffondere nel mercato Asiatico i prodotti che hanno fatto la storia di Grundig." H.C. Ho ha inoltre aggiunto che l'ottimo background in ricerca e sviluppo della celebre azienda tedesca si complementerà alla perfezione con quello taiwanese di Sampo. 

"VINYL 2010" - L'INDUSTRIA DEL PVC PRIMA NELL'IMPEGNO PER UN FUTURO SOSTENIBILE. 
Milano, 9 gennaio 2003 - Vinyl 2010, è l'unico programma volontario già autofinanziato e attivo a livello europeo, capace di coinvolgere un intero settore industriale. L 'obiettivo finale: recuperare il 50% del Pvc post consumo. L'industria del Pvc è il primo comparto industriale che ha presentato all'Unione Europea un Impegno Volontario, chiamato Vinyl 2010, per un futuro sostenibile. Questo programma, che ha già ottenuto un finanziamento di 250 milioni di Euro, ha come obiettivo finale quello di recuperare entro il 2010 almeno il 50% del Pvc post-consumo disponibile. ~ L'ltalia occupa un posto di primo piano in questo Impegno, considerato che recentemente è stato inaugurato a Ferrara il primo impianto al mondo che permette di separare prima e recuperare poi i manufatti compositi in Pvc, altrimenti non riciclabili. L'opportunità di presentare un programma definito nei dettagli e soprattutto nei risultati attesi ha permesso all'industria del Pvc di dimostrare, per prima, la volontà di un impegno reale e responsabile nei confronti dell'intera società. Uno studio effettuato nell'anno 2000, ha stabilito che il Pvc post consumo riciclato in Europà" ammontava a circa 100..000 tonnellate l'anno di cui la maggior parte ottenuto con il riciclo meccanico e piccole quantità con riciclo chimico. Nello stesso periodo in Italia erano già oltre 30 le aziende dedicate al riciclo meccanico di Pvc, di cui circa il 50% specializzate nel riciclo del solo Pvc, e una capacità installata potenziale per il riciclo di solo Pvc pari a circa 100.000 tonnellate l'anno, anche se mai completamente sfruttata. Obiettivo del Vinyl 2010 è quello di aumentare significativamente le quantità riciclate fino a raggiungere entro il 2010 in Europa una quantità totale di 300.000 tonnellate l'anno. Si prevede di ottenere questo incremento sia attraverso il riciclo meccanico che quello chimico, senza considerare le potenzialità derivanti dall'utilizzare tali materiali a fine vita nel settore del recupero energetico. Il "Vinyl 2010" prevede la realizzazione contemporanea di progetti pilota in diversi paesi europei, mirati alla raccolta e al riciclo in molti dei settori applicativi quali cavi, tubi e raccordi, profili finestra, pavimenti, membrane per tetti e tessuti ,spalmati. L'obiettivo finale per tutti i settori sopra considerati è di recuperare.almeno il 50% del Pvc post~consumo disponibile. L'esperienza risultante da ognuno di questi progetti pilota sarà poi messa a disposizione di tutti gli altri paesi. '- In Italia è stato inaugurato "Vinyloop Ferrara S.p.A"., il primo impianto al mondo che permette di separare e quindi recuperare il Pvc da manufatti compositi, altrimenti impossibile da riciclare. Questo impianto, che è uno dei progetti finanziati da Vinyl 2010, ha una capacità di smaltimento di 10.000 tonnellate l'anno di cavi elettrici rivestiti in Pvc. Il Centro di Informazione sul Pvc è l'associazione che riunisce le principali aziende italiane di produzione, trasformazione e riciclo del Pvc (cloruro di polivinile). Il suo obiettivo è la promozione della conoscenza e dei vantaggi applicativi e ambientali dell'industria del Pvc. Il Centro di Informazione si propone come punto di riferimento qualificato per gli operatori del settore, il mondo accademico, la stampa e i media, le associazioni di categoria e l'opinione pubblica in generale. Inoltre il Centro commissiona e diffonde studi sulle caratteristiche, sulle applicazioni e sui bilanci ambientali del Pvc. Informazioni e dati sono disponibili o possono essere richiesti al sito internet www.pvcforum.it  e-mail: infopvc@tin.it 

CONCORRENZA SLEALE DELLE COMPAGNIE AEREE NON COMUNITARIE 
Bruxelles, 9 gennaio 2003 La commissione trasporti si è dichiarata favorevole alla creazione di uno strumento legislativo europeo per reagire alla concorrenza sleale delle compagnie aeree non comunitarie sovvenzionate. La relazione di Nicholas Clegg (Eldr, Uk) in merito al regolamento per la protezione contro sovvenzioni e pratiche tariffarie sleali nei trasporti aerei contiene tuttavia numerosi emendamenti al testo originale della Commissione europea. L'obiettivo è quello di porre su un piano di parità tutte le compagnie aeree che operano nella Comunità. In realtà le compagnie comunitarie devono osservare regole molto severe in materia di aiuti pubblici, mentre il governo americano ha recentemente deciso di concedere un sostegno di 25 miliardi di dollari al settore aereo e il governo svizzero ha deciso di finanziare la maggior parte di un piano di soccorso di 2,6 miliardi di dollari, destinato a permettere alla compagnia svizzera Swiss di continuare a volare in una versione "light" (la compagnia belga Sabena è invece fallita di recente). Il regolamento definirà la procedura da applicare per rispondere alle pratiche di concorrenza sleale imputabili a compagnie aeree non comunitarie in concorrenza con quelle europee che assicurano alcuni collegamenti, pratiche suscettibili di provocare un grave danno finanziario ai vettori aerei e agli interessi della Comunità. In base alla proposta della Commissione, potranno essere comminate sanzioni anzitutto ai vettori aerei sovvenzionati dei Paesi terzi e, in secondo luogo, ai vettori pubblici non comunitari che non sono direttamente sovvenzionati ma che possono adottare pratiche tariffarie sleali grazie ad aiuti di altro tipo forniti dai loro Stati. I deputati hanno espresso forti riserve sull'applicazione pratica delle proposte della Commissione europea ed hanno adottato numerosi emendamenti atti a precisare la natura della misura di ritorsione da applicare. L'organo parlamentare ritiene che sebbene le misure compensatorie debbano assumere di preferenza la forma di diritti di indennizzo imposti ai vettori in causa, potrebbero essere applicate anche altre sanzioni come le restrizioni al diritto di atterraggio e decollo. I deputati hanno fissato la data di entrata in vigore del regolamento al 1° Aprile 2003. 

NUOVO DIRETTORE GENERALE ALLA GUIDA DELLA QATAR AIRWAYS 

Milano, 9 gennaio 2003 - Il 2003 della Qatar Airways è cominciato con una importante novità: il 2 gennaio la sede italiana della compagnia di bandiera del Qatar ha dato il benvenuto al nuovo Direttore Generale Manielo P. Mastrantonio. Personalità molto nota nel mondo del turismo, Mastrantonio è stato Direttore Generale della SriLankan Airlines per 21 anni, fino all'ottobre 2001. A precedere la nomina del nuovo Direttore Generale, l'entrata nel mercato italiano della compagnia: a giugno 2002 è stata inaugurata la nuova rotta Milano Doha, con 4 frequenze settimanali. Grazie al suo Hub di Doha, la Qatar Airways assicura ottime coincidenze per tutto il Golfo e l'Asia, con collegamenti per le maggiori destinazioni. Adottando una politica di continua espansione, la compagnia ha recentemente introdotto nuove destinazioni in India, Hyderabad e Kochi. E non solo: ha anche aumentato le frequenze per una delle mete più gettonate, Colombo nello Sri Lanka, consentendo ottime coincidenze con i 4 voli da Milano. Altre destinazioni molto richieste sono Maldive, Kathmandu, Bangkok, Lahore e... tantissime altre città del network Qatar Airways! 

AUSTRIAN AIRLINES: VAGN SOERENSEN "MANAGER DELL'ANNO" 
Milano, 9 gennaio 2003 - Vagn Soerensen, Chief Executive Officer di Austrian Airlines è stato nominato "manager dell'anno" da 24 tra i piú accreditati giornalisti economici austriaci. La posizione in cima alla lista dei 100 maggiori uomini d'affari è stata motivata dalla rivista austriaca d'informazione "News" sulla base del "...suo riuscito programma di risanamento." A questo proposito nel comunicato stampa si afferma: "Vagn Soerensen. Primo pilota. Ha fatto cambiare rotta ad Austrian Airlines. Ora la guida con grande abilità facendole superare qualsiasi turbolenza. Continuando a sfidare anche chi offre prezzi inferiori!" E in un elogio più dettagliato vengono riconosciuti i meriti di Vagn Soerensen: "Primo posto a Vagn Soerensen, capo della compagnia aerea. Un anno al comando ed eccolo già sul podio del vincitore: l'esportazione danese ha superato al primo colpo la sua prova più ardua. Fin dal primo anno dalla sua nomina a Chief Executive Officer di Austrian Airlines, Vagn Soerensen è riuscito a segnare una svolta nel destino di questa compagnia aerea molto provata. Dopo una perdita di 164 milioni di Euro nel catastrofico anno 2001, quest'anno la compagnia austriaca può vantare un indiscusso profitto. Soerensen è stato finora anche in grado di fronteggiare abilmente l'attacco delle compagnie aeree a basso costo." Tra le ragioni che hanno motivato l'attribuzione del premio é stato indicato anche il risultato Ebit ( Earnings before interests and taxes) del terzo trimestre 2002, pari a 35,6 milioni di Euro. Inoltre la previsione Ebit per l'intero 2002, fornita da Vagn Soerensen al Supervisory Board di Austrian Airlines corregge la previsione annuale Ebit con un risultato finale positivo di oltre 40 milioni di Euro. 

VUOI DIVENTARE UN MANAGER? 40 OPPORTUNITA' PER I GIOVANI DA FORMAPER, AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO CORSI GRATUITI IN IMPRESE DELL'ICT E DELLA DISTRIBUZIONE 
Milano, 9 gennaio 2003. Un anno di stage in impresa per cominciare l'esperienza professionale, come category manager del marketing o tecnico superiore delle infrastrutture informatiche. Insomma per saper conoscere prima ed utilizzare poi le moderne tecnologie di networking ethernet e fast ethernet, o i dispositivi quali switch, router, bridge, hub, o più semplicemente per gestire il merchandising. Il Formaper, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con imprese come Nestlè Italia Axioma spa, le Università Cattolica e degli studi, offre 40 corsi di formazione gratuiti rivolti a giovani in attesa di primo lavoro o disoccupati, con diploma di scuola media superiore o laurea interessati a nuove opportunità di lavoro nel settore dell'Information e Communication Technology e della distribuzione. L'iniziativa si articola in 2 nuovi progetti formativi Fondo Sociale Europeo/Ministero del Lavoro/ Regione Lombardia, completamente gratuiti. "L'attività della Camera di Commercio, - ha dichiarato Renato Borghi, Presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio - dal 1987 ha riguardato 48.000 persone tra aspiranti e piccoli imprenditori. Potenziare le attività di formazione imprenditoriale si è infatti rivelato il sistema migliore per adeguarsi alle dinamiche dei nuovi scenari produttivi. Fare impresa, poi, rappresenta per i giovani un'occasione per giocare da protagonista nella società, e per la propria realizzazione professionale ed umana". I progetti: 1) Gestione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle piccole e medie imprese Piccole e medie imprese sono già pronte ad inserire nelle loro organizzazioni coloro che si formeranno a questo corso come Tecnico Superiore di Gestione delle Infrastrutture Informatiche per le piccole e medie imprese. Il ruolo formato è quello del configuratore, gestore e manutentore di infrastrutture di reti locali basate sulle moderne tecnologie di networking ethernet e fast ethernet e su dispositivi quali switch, router, bridge, hub sia all'interno di piccole e medie imprese di svariati settori sia all'interno di imprese ICT in qualità di consulente alle aziende clienti. Il corso preparerà, tra l'altro, ad affrontare gli esami per l'acquisizione dell'importante certificazione rilasciata dalla Cisco - leader mondiale dei dispositivi attivi di rete - da spendere nel mercato del lavoro. Gli organizzatori del corso, oltre a Formaper, sono: Axioma Spa, Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Tecnologie dell'Informazione, Itsos Albe Steiner. 2) I nuovi profili professionali del marketing category management e internet (III edizione) Formaper, Nestlè Italia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Itcs Besta, con il patrocinio di Assolombarda, organizzano questo corso per formare questa nuova figura professionale del category manager da collocare all'interno di aziende sia del settore distributivo che di quello produttivo, in quanto, alla fine del percorso formativo, i partecipanti saranno in grado di: definire e strutturare l'assortimento; gestire il merchandising, le attività promozionali e comunicazionali; strutturare i prezzi in un'ottica di categoria; gestire flussi informativi necessari al coordinamento dei rapporti con il personale di interfaccia della controparte industriale/commerciale, così come gestire i rapporti interni con la produzione/acquisti e con la comunicazione. Entrambi i corsi si terranno a Milano a partire dal 31 gennaio fino a dicembre. Le ore di corso sono 1.200: 840 per la formazione e 360 di stage. Con un minimo di 6 ore al giorno. Prevedono un buono pasto giornaliero di Euro 4,50. Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 22 gennaio a: Segreteria Corsi Ifts Formaper - Via Camperio, 1 - 20123 Milano Fax 02/85155331. Per informazioni: Segreteria Corsi Ifts Formaper Tel. 02/8515.5733 E-mail: relazioni.esterne@formaper.com  Sito Internet: www.formaper.com

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