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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Giugno 2006
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE NUOVE MISURE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DELLE TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE  
 
 Bruxelles, 6 giugno 2006 - La Commissione europea ha approvato una comunicazione contenente una verifica delle attuali minacce in termini di sicurezza cui è sottoposta la società dell´informazione e varie misure per rivitalizzare la sua strategia esistente in materia di sicurezza delle tecnologie dell´informazione (Ti). Malgrado gli sforzi compiuti a livello internazionale, europeo e nazionale, la sicurezza delle reti e dell´informazione continua a presentare problemi di difficile risoluzione. Mentre si riteneva che gli attacchi ai sistemi d´informazione nel passato fossero motivati da un desiderio sovversivo, oggi essi sembrano motivati dal profitto. Il documento della Commissione cita l´esempio dello spam che, sostiene, sta divenendo attualmente un veicolo di attività fraudolente e criminali come lo spyware (software spia), un programma che sfrutta illecitamente i dati di un utente senza che questi ne sia a conoscenza. La comunicazione sottolinea lo sviluppo crescente di strumenti e reti di servizi mobili che, secondo la Commissione, porranno nuove sfide, dato che i servizi basati sull´Ip stanno conoscendo una rapida evoluzione. Questi ultimi potrebbero in conclusione costituire un obiettivo preferenziale per gli attacchi rispetto ai personal computer, che già possono vantare un livello di sicurezza significativo. In realtà, qualsiasi nuova forma di piattaforma di comunicazione e sistema d´informazione offre nuove finestre di opportunità per attacchi malevoli. Data l´importanza del settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) per l´economia europea, la Commissione ritiene che le violazioni della sicurezza delle reti e dell´informazione (Nis) potrebbero avere conseguenze devastanti per la produttività e la crescita. Vi è inoltre generale preoccupazione, poiché i problemi di sicurezza rischiano di scoraggiare gli utenti e causare un basso tasso di adozione delle Tic. Gli esperti reputano inoltre che, a causa dell´accresciuta interconnettività, la Nis interesserà infrastrutture più ampie, quali quelle per i trasporti e l´energia. La sicurezza rappresenta attualmente soltanto circa il 5-13 per cento della spesa nel settore delle tecnologie dell´informazione, percentuale ritenuta oltremodo ridotta dalla Commissione. Per garantire una maggiore sicurezza, la comunicazione propone di adottare un approccio più "dinamico e integrato" all´attuale strategia per la sicurezza dell´informazione, attraverso la creazione di un quadro, basato su varie iniziative tese a promuovere il dialogo, i partenariati e la responsabilizzazione, che coinvolga tutte le parti interessate. Come prima tappa, la comunicazione propone di avviare un´analisi comparativa sulle politiche nazionali in materia di Nis, comprese le politiche specifiche di sicurezza per il settore pubblico. I risultati di un simile esercizio, se adeguatamente strutturato, potrebbero contribuire a individuare le migliori prassi per accrescere tra le piccole e medie imprese (Pmi) e i cittadini sia la consapevolezza dell´esigenza di affrontare le proprie sfide e necessità specifiche in materia sia la loro capacità di farlo. Per garantire un partenariato migliore con Stati membri e altre parti interessate, l´Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell´informazione (Enisa), con sede a Eraklion (Grecia), avrà l´incarico di sviluppare un quadro appropriato di raccolta dei dati per gestire le violazioni della sicurezza e i livelli di fiducia dei consumatori rilevati tutta Europa. L´enisa dovrà inoltre valutare la fattibilità di un sistema multilingue di allerta e condivisione delle informazioni. Infine, la Commissione incoraggia le parti interessate a svolgere un ruolo maggiormente proattivo nel rafforzare la sicurezza delle reti e dell´informazione. Per quanto riguarda gli Stati membri, propone misure quali la partecipazione alle proposte analisi comparative sulla Nis, o l´introduzione di programmi di sicurezza delle reti e dell´informazione nei programmi di istruzione scolastica. Per quanto riguarda il settore privato, la comunicazione indica l´esigenza per i produttori di software e i prestatori di servizi Internet di definire e concordare norme di sicurezza comuni e migliori prassi. A metà del 2007, la Commissione riferirà al Consiglio e al Parlamento in merito ad attività avviate, risultati iniziali e situazione delle singole iniziative, comprese quelle intraprese dall´Enisa, a livello di Stati membri e nel settore privato. La Commissione comunica che, se necessario, elaborerà una raccomandazione sulla sicurezza delle reti e dell´informazione (Nis). Http://ec. Europa. Eu/information_society/doc/com2006251. Pdf .  
   
   
LANCIATO UN PROGRAMMA DI GEMELLAGGIO TRA EURODEPUTATI E SCIENZIATI  
 
Bruxelles, 6 giugno 2006 - La Royal Society britannica ha lanciato un nuovo programma di gemellaggio tra eurodeputati e scienziati, per colmare il divario esistente tra politica e ricerca. All´inaugurazione svoltasi a Bruxelles il 31 marzo, l´ex commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha dichiarato che sarebbe auspicabile estendere il programma, associando gli eurodeputati ai progetti integrati finanziati dall´Ue. La Royal Society ha avviato il programma cinque anni fa nel Regno Unito, associando con successo oltre 100 deputati ad altrettanti scienziati. La Royal Society è un´accademia indipendente, fondata nel 1660 per promuovere la scienza. L´ampliamento del programma a livello di Ue costituisce un´iniziativa pilota cui partecipano sette eurodeputati britannici e sette scienziati provenienti dalle loro circoscrizioni elettorali. Se avrà successo, il programma sarà esteso agli eurodeputati e agli scienziati di tutta l´Ue. Giles Chichester, uno dei partecipanti al programma nonché presidente della commissione per l´industria, la ricerca e l´energia (Itre) del Parlamento europeo ha dichiarato che spera che tale esperienza costituisca un´opportunità non solo per imparare di più sulla scienza ma anche per tenere uno scambio di opinioni sull´Unione europea. "Credo sia importante tentare di porre l´accento sul fatto che l´immagine che le persone hanno degli eurodeputati, e forse dei parlamentari in generale, è talvolta sbagliata" ha affermato. "Spero che l´idea si diffonda. Entrambe le parti hanno molto da imparare" ha aggiunto. Dello stesso parere si è dichiarato Lord Selborne, presidente del comitato sulla scienza nella società della Royal Society. "È importante favorire l´apporto di pareri scientifici di alto livello al processo decisionale e spero che ciò darà un più ampio contributo per una migliore comprensione dell´Unione europea. [. ] Auspico che il programma funga da precursore di molte iniziative future", ha dichiarato. Lord Selborne ha illustrato brevemente gli obiettivi del programma, tra cui: rendere gli scienziati maggiormente consapevoli del processo decisionale; assicurarsi che gli eurodeputati comprendano i temi in discussione; rendere gli scienziati coscienti delle opportunità offerte dalla scienza e promuovere il collegamento in rete. I sette scienziati hanno iniziato la loro settimana a Bruxelles il 30 maggio. Trascorreranno il tempo seguendo passo passo gli eurodeputati, incontrando funzionari di altre istituzioni Ue e partecipando a sessioni formative. In giugno o luglio gli eurodeputati si recheranno presso i laboratori dei rispettivi scienziati, e questi ultimi si recheranno a loro volta nelle circoscrizioni dei loro eurodeputati. La dott. Ssa Melissa Bateson, ricercatrice presso il gruppo Psychology, Brain and Behaviour della facoltà di biologia dell´Università di Newcastle, è tra i partecipanti al programma. Al termine del secondo giorno del suo soggiorno a Bruxelles, ha dichiarato di avere l´impressione di aver già imparato molte cose. "Nel Regno Unito abbiamo una visione molto negativa dell´Ue, poiché la maggior parte della copertura dei media è negativa o insignificante" ha dichiarato al Notiziario Cordis. La dott. Ssa Bateson ha affermato di aver trovato particolarmente utile conoscere come viene elaborata la legislazione a livello di Ue e in che modo i cittadini europei possono influire effettivamente su tale legislazione. La dott. Ssa Bateson ha dichiarato di aver assistito a un dibattito tra alcuni eurodeputati sulla pubblicazione in ambito scientifico e di aver avuto l´impressione che gli eurodeputati presenti fossero molto male informati. L´eurodeputato Bill Newton Dunn ha riconosciuto che ciò talvolta accade e ha ammesso che vi è ancora molto da fare. Tuttavia ha anche sottolineato che sia gli scienziati sia gli eurodeputati devono contribuire al processo di reciproco apprendimento. "Non serve venire qui una volta dicendo ´Ecco fatto´ e poi non tornare più a Bruxelles" ha dichiarato. "Bisogna istituire un legame permanente". La dott. Ssa Bateson ha confermato con piacere che intende restare in contatto con il proprio eurodeputato. L´eurodeputato belga Philippe Busquin ha tenuto un discorso programmatico durante la manifestazione di lancio dell´iniziativa. Ha annunciato di aver stilato un elenco degli eurodeputati interessati a essere associati a un progetto integrato nel quadro dei vasti progetti di ricerca finanziati dal Sesto programma quadro (6Pq). Generalmente gli eurodeputati non conoscono a fondo tali progetti e sarebbe quindi utile per loro sapere come funzionano e conoscerne gli aspetti scientifici coinvolti, ha aggiunto. Ha rilevato che la diffusione di informazioni di carattere scientifico è già prevista nell´ambito della sezione "scienza e società" dei programmi quadro di ricerca dell´Ue. Al programma partecipano i seguenti eurodeputati e scienziati: Linda Mcavan, eurodeputata laburista della circoscrizione Yorkshire & Humber, associata al dott. Simon Lewis, dell´università di Leeds; Giles Chichester, eurodeputato conservatore della circoscrizione South West, associato al dott. Hazel Mottram dell´università di Bristol; John Bowis, eurodeputato conservatore della circoscrizione di Londra, associato al dott. Mark Enright dell´Imperial College London; Fiona Hall, eurodeputata liberaldemocratica della circoscrizione North East, associata alla dott. Ssa Melissa Bateson, università di Newcastle; Malcolm Harbour, eurodeputato conservatore della circoscrizione West Midlands, associato al dott. Graham Smith dell´università di Birmingham; Chris Davies, eurodeputato liberaldemocratico della circoscrizione North West, associato al dott. Martin Attfield dell´università di Manchester; Eluned Morgan, eurodeputata laburista della circoscrizione del Galles, associata alla dott. Ssa Helen Coxall dell´università di Cardiff. Http://www. Royalsoc. Ac. Uk/news. Asp?id=4764 .  
   
   
CORSI SULLA RICERCA, LO SVILUPPO TECNOLOGICO E L´INNOVAZIONE E SUL 7PQ  
 
Bruxelles, 6 giugno 2006 - Il 22 e 23 giugno si terranno a Parigi (Francia) due giornate di formazione su come gestire i progetti del programma quadro e sulla preparazione al 7Pq. Il primo seminario analizzerà il 7Pq, mentre il secondo esaminerà una gestione di successo dei progetti del Pq. Le giornate sono rivolte alle persone interessate a partecipare al 6Pq o al prossimo 7Pq. Http://www. Interfaceurope. Net/news. Php?p=news&lang=fr . .  
   
   
NUOVO PORTALE REGIONALE SU CORDIS  
 
Bruxelles, 6 giugno 2006 - Cordis, il servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo, ha lanciato un nuovo Portale regionale completamente rielaborato, sottolineando la crescente importanza del collegamento tra ricerca e sviluppo (R&s), innovazione e politiche regionali. Il portale offre mappe aggiornate degli Stati membri, dei paesi candidati e di alcuni Stati associati, garantendo l´accesso a tutti i servizi regionali presenti su Cordis. Diviene pertanto il punto di accesso centrale per l´informazione sulle attività regionali di ricerca e innovazione. La particolare attenzione dedicata agli operatori locali e regionali, quali piccole e medie imprese (Pmi), università o agenzie governative subnazionali, trasforma il servizio in un´interfaccia senza uguali per le dimensioni regionale ed europea della R&s e dell´innovazione. Il Portale regionale consente alle regioni di tutta l´Ue di promuovere le loro attività e infrastrutture e quanto da loro conseguito nel settore della ricerca e dell´innovazione. Allo stesso tempo, il portale intende offrire agli operatori locali le informazioni necessarie per usufruire delle attività di ricerca e innovazione europee. Uno speciale centro di risorse per i responsabili regionali delle decisioni in materia di ricerca e innovazione contiene una raccolta di informazioni europee di rilievo per la dimensione regionale delle politiche europee di R&s. La presentazione delle credenziali di ricerca e innovazione di ogni regione partecipante varia secondo le singole priorità e circostanze. Tuttavia, le pagine regionali contengono abitualmente una breve presentazione del contesto di ricerca e innovazione nella regione interessata e una panoramica delle strategie regionali di R&s e innovazione. La maggior parte delle pagine del Portale regionale prevede inoltre descrizioni dell´infrastruttura e degli ultimi sviluppi della ricerca, oltre a un elenco di contatti e alle informazioni sulle attività di ricerca correlate all´Ue nella regione. Il servizio si basa su una forte cooperazione interattiva con gli operatori regionali ed è aperto a tutte le regioni dell´Ue. Qualsiasi operatore regionale pertinente può presentare una proposta per una nuova presenza regionale all´interno del servizio. I nuovi servizi saranno valutati favorevolmente se l´ente proponente possiede una struttura ufficiale, un curriculum di ricerca o un interesse nel settore, una struttura informativa e una struttura di coordinamento centrale. Il portale regionale è basato sul precedente servizio "Focus on Research and Innovation in the Regions", presente su Cordis a partire dal 1998. Il nuovo servizio è stato istituito in seguito al feedback inviato dai gruppi di utenti fondamentali e aiuta Cordis a mantenersi al passo con l´evoluzione del contesto regionale della ricerca e dell´innovazione. Il sito web del Portale regionale di Cordis è disponibile all´indirizzo http://cordis. Europa. Eu/regions/home_en. Html e attraverso il servizio di informazione su R&s e innovazione nazionali di Cordis: http://cordis. Europa. Eu/national_service/it/home. Html . .  
   
   
LE ELEZIONI CONTANO, LA POLITICA MENO; CRESCE, DI POCO, LA FIDUCIA NEI POLITICI MA È L´ECONOMIA AD AVERE IL PRIMATO  
 
 Roma, 6 giugno 2006 - La sanità e la previdenza sono i due settori sui quali si concentrano maggiormente le aspettative da parte degli elettori (alle recenti politiche 2006) di provvedimenti di riforma radicali. La sanità per il 37,6% degli italiani, +3,4% rispetto al 2001, e la previdenza per il 31,6%, +5% rispetto al 2001. Il dato è interessante perché la sanità è un settore nel quale sono state attuate più volte riforme senza che, a quanto pare, si ottenessero risultati percepiti dai cittadini come definitivi, e la previdenza è stata di recente oggetto di un’importante riforma, che però non deve aver influito sull’insoddisfazione degli italiani. Cresce la voglia di cambiamento anche riguardo alla scuola (19,1%, +3,2%) e alle norme di tutela dei lavoratori (16,7%, +4,3%). In altri settori, rispetto al 2001, è scemata la domanda di riforma degli italiani: la giustizia (indicata dal 26,8% degli intervistati, -5,2% rispetto al 2001), il sistema elettorale (-5,7%), il fisco (-4,7%). Tale “agenda delle priorità” segnala insoddisfazione per settori in cui è ancora alta la copertura pubblica e, quindi, appare essenziale leggere i dati in relazione alla funzione che le diverse istituzioni, secondo gli elettori, devono esercitare in via prioritaria. Oltre il 46% degli italiani intervistati ritiene che nella nuova distribuzione dei poteri tra le istituzioni occorra privilegiare il ruolo dello Stato per assicurare l’equilibrio tra le varie parti del Paese (quota che cresce di quasi 13 punti percentuali rispetto al 2001), il 31,9% (era il 39% nel 2001) ritiene che vada rafforzato il ruolo delle Regioni poiché rappresentano gli interessi del territorio, e il 21,9% (era il 27,7% nel 2001) quello degli Enti locali perché sono le istituzioni più vicine ai cittadini. La maggioranza degli italiani ha un rapporto definibile non continuativo con la politica poiché se ne interessa “in modo discontinuo” (39,2%) oppure “di rado” (39,1%); le sacche più militanti, che si dichiarano “coinvolte” nella politica sono il 13,3% degli intervistati, mentre l’estraneità assoluta ad essa riguarda l’8,5%. Tuttavia tale rapporto generalmente “discontinuo” non inficia la convinzione nella netta maggioranza “dell’importanza del voto”: il 65% degli elettori pensa che il proprio voto può contribuire a determinare molto o abbastanza il futuro del Paese e il 60,9% ritiene che i risultati elettorali influiranno concretamente sulla propria vita. “Le elezioni contano” è lo slogan che accomuna larga parte degli italiani, nonostante gli stessi tendano a diversificarsi notevolmente sui temi della politica. Prevale ancora la sfiducia nella classe politica, per il 58,3% degli intervistati, anche se il confronto con i dati nelle precedenti politiche mostra come la fiducia nella politica sta lentamente crescendo: gli italiani che dichiarano di avere “molta o abbastanza fiducia nei politici” passa dal 36% del 2001 all’attuale 41,7%. I maggiori detentori del potere in Italia, secondo gli elettori, sono i grandi imprenditori e gli uomini dell’alta finanza (38,7%). Il confronto con il 2001 indica una riduzione netta del potere della politica rispetto all’economia. Per il 74% degli intervistati la televisione è il principale canale di raccolta di informazioni utili per la propria scelta di voto. I giornali sono la principale fonte di informazione politica per il 27,4% degli italiani. E’ Porta a Porta il programma di informazione politica più indicato dagli elettori intervistati come fonte primaria di informazioni utili per la propria scelta di voto; è il 56% degli italiani (quota che sale al 70% tra gli elettori della Cdl e flette al 42% tra quelli dell’Unione) a citarlo come trasmissione “più utile per la scelta di voto”. Matrix (34,7%) e Ballarò (33%) ottengono percentuali molto vicine, ma hanno pubblici dai connotati di appartenenza politica e sociodemografica molto diversi. Infatti, Matrix è visto soprattutto da elettori della Cdl (42,5%) e dai più giovani (45%), mentre Ballarò è la trasmissione di riferimento degli elettori dell’Unione (50,9%), e dei 30-44enni (34,7%). I confronti regolamentati tra i due leader sono stati indicati dal 23,1% degli intervistati. Va segnalata infine la performance di Otto e mezzo programma quotidiano de La7 che viene indicato dal 10,6% degli intervistati come fonte utile di informazione politica in vista delle elezioni. Questi sono alcuni dei principali risultati della ricerca svolta dal Censis su un campione di 2. 000 italiani intervistati all’uscita dei seggi alle ultime politiche del 9 aprile scorso. La ricerca viene presentata oggi presso da sede del Censis da Francesco Maietta, ricercatore, Giuseppe Roma, direttore generale, e Giuseppe De Rita, segretario generale della Fondazione. .  
   
   
SI CHIAMA PIANO STRATEGICO IL FUTURO DELLE CITTÀ D’ITALIA SINDACI, MINISTRI, PARLAMENTARI, STUDIOSI INTERNAZIONALI A CONVEGNO A VERONA SULLA GOVERNANCE URBANA. SI APRE UNA NUOVA ERA NEL RAPPORTO TRA AMMINISTRAZIONE CENTRALE E TERRITORIO  
 
Verona, 6 giugno 2006 - Dedicato alla Governance Urbana, uno dei grandi problemi del nostro tempo, si tiene a Verona il 15 e 16 giugno il primo convegno annuale della Rete delle Città Strategiche (www. Recs. It), l’associazione delle città italiane che adottano il Piano Strategico come strumento innovativo per governare i processi di sviluppo del territorio. Della Rete fanno già parte 19 città: oltre a Verona, Firenze, Torino, Venezia, La Spezia, Trento, Pesaro, Lecce, Catania, Bolzano, Barletta, Perugia, Piacenza, Jesi, Carbonia, Cuneo, Terni, Caserta e i Comuni copparesi (Ferrara). Il 15 giugno ne entreranno formalmente altre 8: Napoli, Bari, Cagliari, Asti, Ferrara, Olbia, Brindisi e Prato. Numerose altre stanno perfezionando l’adesione. L’evento inaugura una nuova era nello sviluppo delle città e un nuovo rapporto con il governo centrale basato su una maggiore cooperazione tra Stato e territorio in tema di scelte strategiche, politiche urbane e distribuzione delle risorse per realizzarle. Come noto, il Piano Strategico è un processo di governance, che aggrega attori e politiche, seleziona obiettivi, avvia progetti concertati di trasformazione territoriale e mobilita gli investitori in un quadro di competitività sovra locale. Ma soprattutto costruisce per le città un´idea di futuro, di lungo periodo e di area vasta, in cui tutti si riconoscono, e per realizzare il quale tutti si impegnano. Sede al Palazzo della Gran Guardia, il convegno ha per protagonisti sindaci e amministratori regionali, parlamentari italiani ed europei, funzionari di Stato e testimonial di esperienze internazionali, progettisti e docenti, italiani e non. Per il governo è annunciata la partecipazione di Pierluigi Bersani, ministro allo Sviluppo Economico. A tre noti docenti il compito di coordinare le altrettante sessioni tematiche. Apre e chiude i lavori Paolo Zanotto, sindaco di Verona e presidente della Rete. Organizzato in collaborazione con Banca Intesa, il convegno, è patrocinato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci). La sessione di apertura Le città e i livelli di governo (giovedì 15 giugno, ore 14,30, coordinatore Fabio Rugge, Università di Pavia) è dedicata alle nuove configurazioni dei rapporti tra i livelli di governo, che vedono città, regioni, stati nazionali e Unione Europea impegnati a definire nuove regole di interazione. In programma relazioni di Bruno Dente (Politecnico di Milano) e Patrick Le Galès (Sciences Politiques, Parigi), e interventi di Fabrizio Barca (Dps, Ministero dell’Economia), Franco Bassanini (presidente dell’associazione Astrid), Luigi Gilli (assessore alla Programmazione e Sviluppo territoriale della Regione Emilia-romagna), dell’onorevole Bruno Tabacci e del sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che chiuderà la sessione. Alle 18,30, workshop Piani Strategici: strade per il futuro, un gioco in rete per la comunicazione. Si tratta della presentazione di un particolare gioco promosso dal comune di Verona: dedicato ai temi della pianificazione strategica e delle politiche urbane, punta a coinvolgere maggiormente i cittadini, soprattutto i giovani, nel dibattito sui Piani Strategici. La sessione Città e città-regione: i progetti, le risorse e le esperienze apre i lavori di venerdì 16 giugno (ore 9). Obiettivo: analizzare le risorse che pubblico e privato possono mobilitare in vista dei progetti urbani da realizzare: risorse europee, nazionali e regionali; leve fiscali; project financing; uso delle rendite fondiarie; partnership. Presiede Paolo Perulli (Università del Piemonte Orientale), relaziona Allen Scott (University of California Los Angeles), massimo studioso al mondo delle cosiddette città-regione, le macro unità territoriali disegnate dai flussi economico-sociali reali, che stanno ormai sconvolgendo i tradizionali confini amministrativi. Si inserisce in questo quadro la presentazione di due qualificanti esperienze europee, con le relazioni di Francesc Santacana, coordinatore del Plan Estratégico Barcelona 2000, e di Sandy Taylor, Strategic Regional Advisor del consiglio comunale di Birmingham. Intervengono al dibattito Gaetano Fontana (ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), Renzo Marangon (assessore all’urbanistica della Regione Veneto), Paolo Verri (Torino Internazionale), Michele Emiliano, sindaco di Bari. Sintesi di Giorgio Pagano, sindaco di La Spezia. Alle 14,30, infine, sessione plenaria diretta da Carlo Trigilia (Università di Firenze). Tema: Le città, la pianificazione strategica e il governo urbano. Scopo: discutere della pianificazione strategica delle città europee come metodo innovativo di coordinamento, nel quadro di una nuova concezione degli strumenti di governo urbano. Miranti a regolare le azioni dei soggetti privati, a stimolare lo sviluppo e a indicare visioni e mete collettive condivise. Due i relatori: Roberto Camagni (Politecnico di Milano) e Pierre Veltz (Ecole Nationale des Ponts et Chaussées di Parigi). Poi interventi, tra gli altri, di Jan Olbrycht (parlamentare Europeo polacco), Klaus Illigmann (Stadtplanung und Bauordnung di Monaco di Baviera), Maurizio Carbognin, direttore generale del comune di Verona, Leonardo Domenici (sindaco di Firenze e presidente dell’Anci). Durante il convegno, da visitare sotto il Loggiato della Gran Guardia la mostra sull´Urban Center e il Piano Strategico di Verona. . .  
   
   
CALENDARIO PER IL 2007 DELLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO E DEL CONSIGLIO GENERALE DELLA BCE E DELLE RELATIVE CONFERENZE STAMPA  
 
Francoforte, 6 giugno 2006 - Il Consiglio direttivo ha stabilito che nel 2007 continuerà a riunirsi, in generale, il primo e il terzo giovedì di ogni mese. Come annunciato l’8 novembre 2001, l’orientamento di politica monetaria della Bce sarà valutato, di regola, soltanto nel corso della prima riunione di ogni mese. Di conseguenza, le decisioni sui tassi di interesse saranno normalmente adottate in tale occasione. Nella seconda riunione mensile il Consiglio esaminerà questioni collegate ad altri compiti e responsabilità della Bce e dell’Eurosistema. Naturalmente, qualora le circostanze lo richiedessero, esso avrà facoltà di modificare i tassi di interesse di riferimento della Bce, indipendentemente dalle riunioni predefinite. Nella preparazione del calendario si è inoltre tenuto conto del fatto che i periodi di mantenimento delle riserve avranno inizio il giorno di regolamento dell’operazione di rifinanziamento principale (Orp) successiva alla riunione del Consiglio direttivo in cui è programmata la valutazione mensile dell’orientamento di politica monetaria. In linea con la pratica consolidata, due delle riunioni saranno tenute fuori sede; esse si svolgeranno rispettivamente il 10 maggio 2007 presso la Central Bank and Financial Services Authority of Ireland e il 4 ottobre 2007 presso la Oesterreichische Nationalbank. Per quanto concerne il Consiglio generale, esso ha stabilito di continuare a riunirsi con cadenza trimestrale. Infine, le conferenze stampa avranno luogo come di consueto dopo la riunione del Consiglio direttivo in cui vengono normalmente adottate le decisioni sui tassi di interesse. Riunioni del Consiglio direttivo della Bce nel 2007: 11 gennaio 2007; 8 febbraio 2007; 22 febbraio 2007; 8 marzo 2007; 22 marzo 2007; 12 aprile 2007; 26 aprile 2007; 10 maggio 2007 (Dublino); 24 maggio 2007; 6 giugno 2007; 21 giugno 2007; 5 luglio 2007; 19 luglio 2007; 2 agosto 2007; 6 settembre 2007; 20 settembre 2007; 4 ottobre 2007 (Vienna); 25 ottobre 2007; 8 novembre 2007; 22 novembre 2007; 6 dicembre 2007; 20 dicembre 2007; 10 gennaio 2008. Riunioni del Consiglio generale della Bce nel 2007: 22 marzo 2007; 21 giugno 2007; 20 settembre 2007; 20 dicembre 2007; Conferenze stampa nel 2007: 11 gennaio 2007; 8 febbraio 2007; 8 marzo 2007; 12 aprile 2007; 10 maggio 2007 (Dublino); 6 giugno 2007; 5 luglio 2007; 6 settembre 2007; 4 ottobre 2007 (Vienna); 8 novembre 2007; 6 dicembre 2007; 10 gennaio 2008. . .  
   
   
AZIMUT SGR: AUTORIZZATO IL FONDO HEDGE ALISEODUE; GIÀ RACCOLTI 67 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 6 giugno 2006 - Banca d’Italia ha autorizzato alla fine del mese di maggio 2006 il nuovo fondo hedge puro Aliseodue di Azimut Capital Management Sgr: un fondo hedge single manager, con strategia long-short equity, gestito come il precedente Aliseo da Alessandro Baldin e Fermo Marelli. Il nuovo prodotto ha già registrato una raccolta netta positiva per circa 67 milioni di euro. Il regolamento è avvenuto in data 1° giugno 2006, giorno di inizio della gestione; questi importi saranno inseriti nella raccolta netta del Gruppo Azimut relativa al mese di giugno, pubblicata all’inizio di luglio. Alla fine di maggio 2006 il fondo Aliseo, avviato a luglio 2005, aveva un patrimonio in gestione di 300 milioni di euro con una performance netta dal lancio del 14,25%. Il fondo è stato chiuso ai nuovi clienti già nel mese di febbraio 2006 per il raggiungimento del limite di 200 clienti. Azimut Capital Management Sgr, la società del Gruppo Azimut che gestisce fondi hedge, ha in previsione a breve il lancio di un terzo fondo speculativo con la medesima strategia di investimento di Aliseo ed Aliseodue. .  
   
   
WARRANT RETI BANCARIE S.P.A.: PREZZO ESERCIZIO GIUGNO 2006 SCADENZA DEL PERIODO D’ESERCIZIO: 20 GIUGNO 2006  
 
Lucca, 6 giugno 2006 - Relativamente al “Warrant Azioni Ordinarie Reti Bancarie S. P. A. 2005-2006” (il “Warrant”), viene reso noto che la media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali del titolo Reti Bancarie S. P. A. , nel periodo dal 1° dicembre 2005 al 31 maggio 2006, è risultata pari ad Euro 38,77. Il prezzo di esercizio del Warrant per il mese di giugno 2006, pari alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali del titolo Reti Bancarie S. P. A. Nel periodo dal 1° dicembre 2005 al 31 maggio 2006 aumentata del 15%, è pertanto pari ad Euro 44,58. Pertanto i portatori dei Warrant potranno presentare le richieste di esercizio dei Warrant fino al 20 giugno 2006 compreso. I Warrant che non fossero presentati per l’esercizio entro tale termine decadranno da ogni diritto, divenendo privi di validità ad ogni effetto. .  
   
   
BANCA ITALEASE E MARCEGAGLIA BUILDING SIGLANO UN ACCORDO COMMERCIALE I BENI STRUMENTALI PRODOTTI DA MARCEGAGLIA BUILDING SARANNO VENDUTI CON LA FORMULA DELLA LOCAZIONE FINANZIARIA.  
 
Milano, 6 giugno 2006 - Banca Italease, primo Istituto in Italia nel comparto del leasing e Marcegaglia Building, società leader nella fabbricazione di prodotti metallici per il settore edilizio ed infrastrutturale, hanno siglato un importante accordo commerciale, finalizzato alla vendita di prodotti attraverso il finanziamento in leasing. Le pratiche di finanziamento, istruite direttamente da Marcegaglia Building, verranno esaminate e deliberate da Banca Italease, mediante uno strumento informatico accessibile via web. Marcegaglia Building, grazie alla convenzione stipulata, proporrà alla propria clientela, costituita da imprese e titolari di partita Iva, l’acquisto dei beni strumentali con due soluzioni, appositamente studiate: Marcegaglia Leasing Express: per importi da 25. 000 a 150. 000 euro e durate comprese fra i 24 ed i 72 mesi. Marcegaglia Leasing Plus: per importi superiori ai 150. 000 euro e durate superiori ai 24 mesi. Banca Italease ha previsto piani finanziari per i contratti di leasing sia a tasso fisso che variabile, canoni anticipati fino ad un massimo del 30% dell’importo finanziato ed opzioni di riscatto finale del bene fino ad un massimo del 10%. Grazie a questa intesa innovativa le due società intendono sostenere e sviluppare le rispettive aree di business, venendo incontro alle esigenze della clientela, che potrà accedere ai prodotti Marcegaglia Building con le adeguate formule di finanziamento di Banca Italease. .  
   
   
LA TUTELA DELLA CONCORRENZA NEI SERVIZI BANCARI GIORNATA DI STUDIO 8 GIUGNO FACOLTÀ DI ECONOMIA, UNIVERSITÀ TOR VERGATA - ROMA  
 
Roma, 6 giugno 2006 - Alcuni tra i massimi esperti del settori bancario, della concorrenza e del mondo accademico – con la partecipazione attiva delle Autorità di controllo - si confronteranno il prossimo ’8 giugno presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” durante la Giornata di Studio dal titolo “Tutela della Concorrenza nei servizi bancari”. Lo scopo dell’incontro – organizzato dalla Facoltà di Economia (Dottorati di Ricerca in Economia delle Istituzioni e dei Mercati Monetari e Finanziari, in Teoria Economica e Istituzioni e in Diritto Commerciale della Facoltà di Economia) e supportato da Assonime - sarà quello di esaminare le principali questioni concorrenziali che attualmente si pongono sui mercati dei servizi bancari e finanziari, sia a livello nazionale che comunitario. L’argomento è da tempo all’attenzione degli organismi di vigilanza anche per il fatto che, da un lato in Italia la recente legge sulla tutela del risparmio ha attribuito all’Autorità garante della concorrenza e del mercato la competenza ad applicare la normativa antitrust alle imprese bancarie - modificando la scelta operata dalla legge 287 del 1990 - dall’altro, a livello comunitario, la Commissione Europea ha avviato una indagine conoscitiva sul mercato dei servizi bancari e finanziari, che potrebbe forse preludere a futuri interventi nel settore. Programma: 9. 30 Saluti Michele Bagella (Università di Roma “Tor Vergata”, Coordinatore del Dottorato in Money and Finance); 9. 40 “La nuova legge italiana sulla tutela del risparmio: un’introduzione” Gustavo Olivieri e Gustavo Piga (Università di Roma Tor Vergata); 10. 00 Antitrust e banche: questioni aperte Presiede: Stefano Micossi (Assonime), Michele Grillo (Università Cattolica); Philipp Hartmann (Banca Centrale Europea); Elena Caprioli (Dg Competition, Commissione Europea). 12. 00 Tavola Rotonda: servizi bancari e concorrenza. Presiede: Luigi Paganetto (Università di Roma Tor Vergata). Partecipano: Giuseppe Schlitzer (Confindustria), Enrico Granata (Associazione Bancaria Italiana), Giovanni Calabrò (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), Giorgio Gobbi (Banca d’Italia), Giancarlo Spagnolo (Università di Roma Tor Vergata, Dottorato), 13. 30 Intervento di Antonio Catricalà (Presidente, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato). . .  
   
   
VENTISEI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI PREMIATI CON UNA BORSA DI STUDIO DALLA BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA  
 
Cesena, 6 giugno 06 - Sono 26 gli studenti premiati nelle province romagnole dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna che anche quest’anno propone le “Borse di Studio-fondazione Centenario”, iniziativa istituita in occasione del centenario dell’Istituto. A ciascuno dei 26 studenti verrà consegnato un assegno di 500,00 Euro nel corso della cerimonia di premiazione che si tiene oggi pomeriggio, 5 giugno, alla sede della direzione d’area in Corso Sozzi a Cesena. “E’ un appuntamento che ci vede presenti con particolare piacere – commenta l’ingegner Angelo Marconi, vice presidente della Banca Popolare dell’Emilia Romagna - perché premiamo l’impegno dei nostri giovani, e insieme la loro voglia di conoscenza. E’ una cerimonia che da alcuni anni vede riuniti il mondo della scuola, le istituzioni locale, i giovani con le loro famiglie, tutti insieme ospiti di una banca. Ma non meravigli questo incontro. Le banche, che come la nostra vivono radicate nel territorio in cui operano, hanno anche un ruolo di sostegno alla comunità che può assumere forme diverse e concretizzarsi in varie iniziative. Contribuire alla crescita culturale è un impegno sociale che come istituto di credito vogliamo onorare. Siamo infatti convinti che lo sviluppo economico di un territorio sia indissolubilmente legato al suo sviluppo culturale”. L’attenzione al mondo della scuola di ogni ordine e grado della Banca Popolare dell’Emilia Romagna non è nuova; anzi si è arricchita negli anni di iniziative che si sono aggiunte a quelle consolidate. Oltre alle borse di studio che si consegnano oggi, val la pena citare le borse di studio a sostegno del Master Universitario in Gestione e Sviluppo dei servizi turistici della sede riminese dell’Università di Bologna, borse di studio che premiano i project work più interessanti. E ancora, il sostegno al premio Poesia e Narrativa dell’Associazione culturale San Giovanni Bono di Cesena che coinvolge centinaia di alunni delle Elementari e delle Medie del comprensorio cesenate, la collaborazione della Banca e dell’Api di Rimini in un progetto di sensibilizzazione della cultura tecnica che ha coinvolto numerosi classi delle Medie riminesi. Tornando alle borse di studio che vengono consegnate oggi, va ricordato che le scuole frequentate dai ragazzi, le cui domande sono state selezionate da un’apposita commissione, sono in provincia di Forlì-cesena, Rimini, Ravenna, Pesaro, interessano cioè l’Area Romagna dove la Banca è presente con 53 filiali. Alla premiazione odierna partecipano i 26 studenti selezionati, accompagnati dai loro familiari e dai professori. Sono inoltre presenti il vice presidente della Banca Popolare dell’Emilia Romagna ing. Angelo Marconi, i vertici dell’istituto di credito, il sindaco di Cesena Giordano Conti, l’assessore alla Pubblica Istruzione di Cesena Daniele Gualdi, il dirigente del Centro servizi amministrativi di Forlì Gianluigi Spada. Premiati Borsa Di Studio Anno Scolastico 2003/2004 Premiazione 5 Giugno 2006 Alai Beatrice Liceo Ginnaio V. Monti di Cesena; Angelini Fabio Ist. Prof Ind. E Artig. Comandini di Cesena; Baravelli Riccardo Liceo Classico D. Alighieri di Ravenna; Basini Diletta Liceo Classico Formaz. "G. B. Morgagni" di Forli; Bertozzi Giorgia Ist. Tec. Comm. "G. Agnelli" di Cesenatico; Biguzzi Alessandra Ist. Tec. Comm "G. Agnelli" di Cesenatico; Brughiera Gioia Ist. Tec. Per Geometri "O. Belluzzi" di Rimini; Callisesi Giulia Liceo Scientifico "A. Righi" di Cesena; Casalboni Alex Ist. Tec. Comm. "R. Serra" di Cesena; Cavina Giusi Istituto di Istruzione R. Ruffilli Di Forli; Crociani Ambra Liceo Classico "G. Cesare" di Rimini; Diti Irene Ist. Tecnico "L. B. Alberti" di Forli´; Gasperini Angelica Ist. Tec. Comm. "R. Serra" di Cesena; Andjela Kurevija Liceo Scientifico “A. Righi” di Cesena; Martini Erica Ist. Alberghiero Savioli di Rimini; Missiroli Laura Liceo Della Comunic. Immacolata di Cesena; Montesti Loretta Ist. Prof. S. C. "macrelli" di Cesena; Monti Matteo Ist. Tec. "Giorgina Saffi" di Forli; Nannini Alessandro Liceo Linguistico "S. Umilta´" di Faenza; Nastasia Cristina Liceo Scientifico St. G. Marconi di Pesaro; Nunziatini Giulia Ist. Tecnico Agrario Statale "G. Garibaldi" di Cesena; Pieri Marco Ist. Ind. “Blaise Pascal” di Cesena; Rondoni Angie Liceo Scientifico "Fulcieri Paolucci De´ Calboli" di Forli; Venerandi Laura Liceo Scientifico “A. Volta” di Riccione; Vernali Matteo Ist. Tec. Ind. "B. Pascal" di Cesena; Zanarini Silvia Ist. Tec. Comm. "C. Matteucci" di Forli. . .  
   
   
BORSA ITALIANA COMINCERÀ COLLOQUI CON EURONEXT MEDIOBANCA, ROTHSCHILD, MCKINSEY, CHIOMENTI GLI ADVISER  
 
Milano, 6 giugno 2006 - Borsa Italiana comincerà nei prossimi giorni colloqui con Euronext e si avvarrà del supporto di Mediobanca e Rothschild, Mckinsey, Studio Chiomenti rispettivamente come financial, industrial e legal adviser. .  
   
   
BORSA ITALIANA: BIT MONTHLY FLASH MAGGIO 2006  
 
Milano, 6 giugno 2006 - La capitalizzazione delle società domestiche si attesta a fine maggio a 698,1 miliardi di euro (+3,2% su fine 2005). Il rapporto capitalizzazione/Pil è pari al 475%. Le società quotate sono salite a 284, a seguito dell’ammissione di Noemalife (Eandi) avvenuta il 10 maggio, aras ue Chip) il 18 maggio, Nice (Star il 19, Pierrel (Expandi) il 23, e della revoca di Acqua Pia Antica Marcia. Dopo una prima parte del mese caratterizzata da una continua crescita, che ha portato gli indici ai nuovi massimi annuali, è subentrata una flessione che ha interessato tutti i mercati internazionali: il Mibtel ha chiuso il mese a 27. 923 punti (-5,09% su aprile 2006, +4,28% da fine 2005); il Mib a 26. 931 (-6,07% su aprile 2006, +3,36% da fine 2005). Il 9 maggio il Mibtel ha ritoccato il record dell’anno raggiungendo quota 30. 073; l’11 maggio anche il Mib ha ritoccato il record dell’anno a 29. 257 punti: si tratta dei valori più alti dal gennaio 2001. L’s&p/mib ha chiuso il mese a 36. 450 punti (-3,50% su aprile 2006, +2,09% da fine 2005), segnando il 9 maggio il massimo dell’anno a 38. 765. Il Midex ha chiuso il mese a 35. 352 punti (-9,86% rispetto ad aprile, +11,8% da fine 2005). L´indice Allstars ha concluso il mese a 15. 473 punti (-8,42% rispetto ad aprile, +10,51% da fine 2005) facendo registrare l’11 maggio il suo record dall’introduzione nel gennaio 2005, a 17. 236 punti; Star a quota 18. 822 (rispettivamente -7,44% e +12,48%), anch’esso registrando il record dall’introduzione a 20. 937 punti, sempre l’11 maggio; Techstar a 11. 479 (-11,90% e +11,99%); l’indice Mex del Mercato Expandi a fine maggio si è attestato a 10. 383 punti (rispettivamente -4,04% e +8,44%). La media giornaliera degli scambi di azioni (Blue Chip, Star, Standard e Mercato Expandi) è stata di 257. 806 contratti e 5,79 miliardi di euro, rispettivamente in crescita del 9 e del 15,3% rispetto al mese precedente (+50,2% e, +49,7% rispetto a maggio 2005). Maggio 2006 rappresenta il mese più liquido nella storia di Borsa Italiana, superiore al record precedente del febbraio 2000 di 5,12 Md di euro. Venerdì 12 maggio è stato raggiunto il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta (8,87 Md di Euro). La media giornaliera dei primi cinque mesi dell’anno registra un incremento, sui primi cinque mesi del 2005, del 36,2% per numero di contratti e del 29,1% per controvalore. La media giornaliera degli scambi di Etf ha raggiunto un controvalore di 75,2 milioni di euro (secondo mese di sempre, +87,7% su maggio 2005) e di 3. 800 contratti (+350% su maggio 2005) . Una crescita molto evidente se si considerano i primi cinque mesi dell’anno: + 297,7% la crescita dei contratti rispetto a gennaio/maggio 2005, +139,1% quella del controvalore. Gli scambi di Securitised Derivatives (Cw e Certificates) registrano una media giornaliera di 18. 828 contratti (+14,2% su maggio 2005) e un controvalore di 266 milioni di euro (secondo mese della storia, +63,2% su maggio 2005). Nuovo massimo storico assoluto per il mercato dei derivati che nel mese di maggio fa registrare volumi pari a 3. 883. 406 contratti standard scambiati per un controvalore nozionale di 130 miliardi di euro. La media giornaliera dei contratti è stata pari a 176. 000, in crescita del 51% rispetto a maggio 2005. Il 18 maggio, inoltre, è stato registrato il nuovo record giornaliero per i contratti di opzioni su indice S&p/mib (Mibo) con scambi pari 41. 815 contratti standard per un controvalore pari a 3. 8 miliardi di euro. Il record precedente risale al 19 ottobre 2005, quando sul mercato Idem vennero scambiati 33. 304 contratti. Questa crescita continua dell’ Idem ha interessato tutti i prodotti, in particolare i futures su indice: il miniFib è infatti in aumento del 97% con una media giornaliera superiore a 8. 000 contratti e il future su indice S&p/mib (Fib), con 19. 587 contratti standard scambiati, registra una crescita della media giornaliera del 62% rispetto a maggio 2005. La media giornaliera degli scambi di strumenti a reddito fisso ha registrato 11. 341 contratti e 484,5 milioni di euro di controvalore. Il controvalore medio giornaliero scambiato dai Titoli di Stato è pari a 437,3 milioni di euro; quello delle obbligazioni pari a 31,5 milioni di euro; Eurobonds e Abs pari a 15,7 milioni di euro.
Le 10 Azioni Con Migliore Performance Le 10 Azioni Dell’indice S&p/mib Con Migliore Performance
Nel Mese Di Maggio 2006 Nel Mese Di Maggio 2006
Banca Naz Lavoro Risp 17,27% Aem 2,66%
Targetti Sankey 14,71% Enel 0,89%
Snai 14,02% Unicredito Italiano -2,46%
Intek 12,49% Telecom Italia -2,90%
Uni Land 11,47% Terna - Trasmissione Elettricita´ Rete Naz. -3,08%
Jolly Hotel 11,31% Snam Rete Gas -3,54%
Bipielle Investimenti 9,02% Eni -3,88%
Montefibre 9,00% Banca Popolare Milano -4,05%
Banca Naz Lavoro 8,25% Fondiaria – Sai -4,08%
Banca Carige 7,23% Banche Popolari Unite -4,18%
Le 10 Migliori Performance Dal Collocamento - Matricole 2005/2006 (al 31/05/06)
Strumento Mercato Data Prima Negoziazione Prezzo (€) Collocamento Prezzo (€) 31/05/06 Performance dal Collocamento
Banca Italease Mta 2005 06 14 9,30 40,33 +333,66 %
Eurotech Mtax 2005 11 30 3,40 12,08 +255,35 %
Apulia Prontoprestito Me 2005 12 07 1,28 2,12 +65,47 %
Igd - Immobiliare Grande Distribuzione Mta 2005 02 11 1,45 2,33 +60,76 %
Bioera Me 2005 07 27 7,00 11,19 +59,86 %
Monti Ascensori Me 2005 07 27 2,00 3,11 +55,50 %
Toro Assicurazioni Mta 2005 06 01 11,25 15,49 +41,95 %
Guala Closures Mta 2005 11 22 4,20 5,01 +19,29 %
Tamburi Investment Partners Me 2005 11 09 1,80 2,13 +18,39 %
Caleffi Me 2005 11 09 2,80 3,19 +13,79 %
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GABETTI: ISCRITTA NEL REGISTRO DELLE IMPRESE LA DELIBERA DELL’ASSEMBLEA STRAORDINARIA  
 
Milano 6 giugno 2006 – Gabetti Property Solutions informa di aver iscritto ieri nel Registro delle Imprese la delibera dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti, che il 22 maggio scorso ha approvato la modifica della denominazione sociale in Gabetti Property Solutions S. P. A. (da Gabetti Holding S. P. A. ) e l’allargamento delle attività previste nell’oggetto sociale. Quest’ultimo infatti, infatti, oltre alla gestione delle partecipazioni, comprende ora nuove attività come la partecipazione a gare e appalti indetti da enti pubblici e privati, la valutazione tecnica e commerciale di beni immobili, l’esercizio dell’attività di assistenza e consulenza in campo immobiliare, la gestione e la valorizzazione di beni immobili e di patrimoni immobiliari e la gestione dei portafogli di crediti in sofferenza (non performing loans). L’assemblea, sempre in data 22 maggio, ha anche apportato importanti modifiche anche agli articoli 9, 11, 12, 13, riguardanti il funzionamento dell’Assemblea, e agli articoli 14, 19 e 20 riguardanti la nomina e il funzionamento del Consiglio d’Amministrazione e del Collegio Sindacale, in considerazione, tra l’altro, delle novità normative introdotte dalla Legge per la tutela del risparmio. Si ricorda che dalla data di iscrizione nel Registro delle Imprese di Milano agli azionisti che non abbiano concorso alla deliberazione assembleare riguardante la modifica dello statuto sociale spetterà il diritto di recesso per l’avvenuta modifica dell’oggetto sociale (art. 4) che potrà essere esercitato in conformità con le disposizioni di legge. Il prezzo di recesso è stato fissato in euro 3,802. I termini e le modalità per l’esercizio del diritto di recesso sono indicati nella Relazione del Consiglio di Amministrazione depositata in data 13 aprile 2006 presso la Sede Sociale e Borsa Italiana S. P. A. , nonché riportati nell’apposito avviso che verrà pubblicato in data 7 giugno 2006 sui quotidiani Mf e Bloomberg Finanza&mercati, ai del Regolamento Consob n. 11971/99. . .  
   
   
PARMALAT. MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO (MDC) SI COSTITUISCE PARTE CIVILE E CHIEDE 500MILA EURO DI RISARCIMENTO PER ALCUNI RISPARMIATORI  
 
Roma, 6 giugno 2006 - Il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) si è costituito parte civile ieri all’udienza preliminare del procedimento per il crac Parmalat. Gli avvocati Claudio De Filippi e Francesco Luongo, in rappresentanza dell’associazione, hanno chiesto 500. 000 euro di risarcimento per alcuni consumatori vittime del crac che si sono rivolti al Movimento Difesa del Cittadino (Mdc). Come associazione dei consumatori Mdc ha già ottenuto rimborsi dal 50 al 100% con la procedura della conciliazione, che ha permesso di risolvere numerose controversie tra i risparmiatori e le banche, in seguito alle crisi che hanno caratterizzato in questi ultimi anni il mondo finanziario italiano. Il Movimento Difesa del Cittadino ha già chiesto al nuovo Governo che rapidamente venga ripreso in Parlamento il disegno di legge che introduce anche in Italia la class action, strumento fondamentale di tutela di fronte a truffe di massa, come nel caso di Parmalat. .  
   
   
INDUSTRIA IN RIPRESA DOPO 16 TRIMESTRI NEGATIVI: +0,9% LA PRODUZIONE E +1% IL FATTURATO LA MECCANICA IL SETTORE TRAINANTE  
 
 Roma, 6 giugno 2006 - Torna finalmente il segno più nelle statistiche sulla manifattura italiana, dopo 4 anni in negativo. La produzione e il fatturato delle piccole e medie industrie, infatti, sono tornate a crescere di un punto percentuale dopo 16 trimestri in negativo, grazie soprattutto all’andamento vivace dell’export (+2%). E’ la meccanica che fa da traino in questa fase di recupero, segnando incrementi doppi rispetto alla media. In positivo anche gli ordinativi (+1,4%). Decisamente ottimistiche le previsioni per il Ii trimestre 2006 per le aziende di tutti i settori e dimensioni. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere, relativa all’andamento nel I trimestre del 2006 e alle previsioni per il Ii trimestre dell’anno delle piccole e medie imprese industriali con 1-500 dipendenti. Produzione e fatturato nel I trimestre 2006: la volata della meccanica Nel I trimestre 2006 rispetto ai primi tre mesi del 2005, produzione e fatturato delle imprese manifatturiere registrano un incremento rispettivamente di +0,9% e +1,0%. La crescita è sensibile per le imprese con 50-500 dipendenti (+2,2% la produzione, +2,6% il fatturato), minore per quelle con 10-49 dipendenti (rispettivamente +0,7% e +0,5%), mentre ancora in difficoltà appaiono le aziende di piccola dimensione (-2,2% la produzione e -2,3% il fatturato). Il Nord-est guida la classifica a livello territoriale (+1,6% la produzione e +2,1% il fatturato) seguito dal Nord-ovest (+1,3% e +1,0%); sotto la media nazionale si collocano il Mezzogiorno (stabile l’andamento della produzione e +0,2% il fatturato) e il Centro, in cui si registra anche in questo trimestre una contrazione di entrambi gli indicatori (-0,7% e-1,0%). Positivo l’andamento in quasi tutti i settori con in testa la meccanica, che mette a segno una crescita superiore al 2%; seguono le industrie elettriche ed elettroniche e le petrolchimiche e farmaceutiche che registrano una dinamica superiore all’1%. In flessione solo il sistema moda (-0,9% la produzione e -0,6% il fatturato) e, soprattutto, le altre Industrie manifatturiere (-4,0% e –3,9%). Ordinativi I segnali di ripresa di inizio d’anno sono confermati anche dall’andamento degli ordinativi: nel I trimestre 2006, la crescita tendenziale registrata dalle imprese manifatturiere si attesta al +1,4%. Più evidente la dinamica delle medio-grandi aziende (+3,0% per le imprese con 50-500 dipendenti e +1,1% per le imprese con 10-49 dipendenti). In contrazione l’andamento delle imprese fino a 9 dipendenti (-2,0%). Particolarmente positiva la dinamica delle imprese del Nord-ovest (+2,1%) seguite a breve distanza da quelle del Nord-est (+1,8%). Le Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto registrano un andamento degli ordinativi che supera i tre punti percentuali (+3,4%). Export La crescita media del +2,0%, si declina in tutte le aree geografiche – ed in particolare nel Nord-est dove raggiunge il +3,5% - e nelle imprese con 10-49 dipendenti (+1,0%) e con 50-500 dipendenti (+2,8%). Solo le imprese minori segnalano ancora livelli inferiori a 12 mesi fa (-1,0%). Positivo, nel complesso, anche l’andamento dell’export delle imprese artigiane (+0,5%). Da segnalare il marcato incremento delle industrie delle macchine elettriche ed elettroniche (+3,5%) e del sistema moda (+3,0%); positivi anche i dati di tutti gli altri settori con incrementi superiori al 1,5%, ad eccezione del –1,2% registrato dalle Altre industrie manifatturiere e del -1,1% delle Industrie della carta, stampa ed editoria. In flessione anche le Industrie del legno mobile (-0,6%). Le prospettive per il Ii trimestre 2006 I dati positivi registrati nei primi mesi del 2006 sembrano dare ulteriore slancio alle previsioni delle imprese: ammonta, infatti, a +29 il saldo tra attese di incremento e di decremento della produzione e a +31 quello del fatturato per il Ii trimestre dell’anno. Una sana dose di fiducia appare presente più tra le imprese del Centro-sud rispetto a quelle del Nord e interessa le aziende di tutte le dimensioni, comprese quelle minori (+18). Attese positive riguardano tutti i settori (con saldi attivi compresi tra +41 delle Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche ed il +18 per le Industrie alimentari e delle bevande). L’artigianato Ritarda la ripresa per il comparto artigiano (-0,8% la produzione e -0,9% il fatturato). Di segno negativo anche la dinamica tendenziale degli ordinativi (-0,5%). Buone però previsioni: è pari a +22 il saldo tra attese di incremento e di decremento sia della produzione che del fatturato. Il saldo sale a +25 per quanto riguarda gli ordinativi esteri. Andamento delle imprese manifatturiere nel I trimestre 2006 (var% rispetto al I trimestre 2005)
Produzione Fatturato Ordinativi Export
var. % var. % var. % var. %
Totale 0,9 1,0 1,4 2,0
- di cui: Artigianato -0,8 -0,9 -0,5 0,5
Classi Dimensionali
Imprese 1-9 dip. -2,2 -2,3 -2,0 -1,0
Imprese 10-49 dip. 0,7 0,5 1,1 1,0
Imprese 50-500 dip. 2,2 2,6 3,0 2,8
Ripartizioni Geografiche
Nord Ovest 1,3 1,0 2,1 1,4
Nord Est 1,6 2,1 1,8 3,5
Centro -1,1 -0,7 -0,1 1,1
Sud e Isole 0,0 0,2 0,1 1,0
Settori Di Attivita´
Energia, gas, acqua e industrie estrattive 1,1 0,6 0,7 1,7
Industrie trattamento metalli e minerali metalliferi 0,9 1,1 1,6 2,4
Industrie trattamento minerali non metalliferi -0,1 0,9 -0,2 2,1
Petrolchimica, ind. Farmaceutiche, gomma e plastica 1,4 1,5 2,4 1,6
Industrie alimentari e delle bevande 0,8 0,8 1,0 2,7
Ind. Tessili, abbigliamento, cuoio, calzature -0,9 -0,6 0,0 3,0
Industrie del legno e del mobile 1,0 0,4 1,0 -0,6
Industrie della carta, stampa, editoria 0,8 0,9 0,4 -1,1
Ind. Delle macch. Elettriche ed elettroniche 1,4 1,9 1,9 3,5
Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 2,5 2,4 3,4 2,5
Altre industrie manifatturiere -4,0 -3,9 -3,2 -1,2
Fonte: Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera Previsioni sulla produzione nel Ii trimestre 2006, per classe dimensionale, ripartizione geografica e settore di attività dell´impresa (saldi fra indicazioni di aumento e di diminuzione; indicazioni di stabilità)
Totale imprese Imprese 1-9 dip. Imprese 10-49 dip. Imprese 50 – 500 dip.
aumento stabili diminuz. saldo +/- aumento stabili diminuz. saldo +/- aumento stabili diminuz. saldo +/- aumento stabili diminuz. saldo +/-
Totale 39 51 10 29 33 54 13 19 39 50 11 28 42 51 7 34
- di cui: Artigianato 35 52 13 22 32 54 14 18 37 50 13 24 43 51 6 36
Ripartizioni Geografiche
Nord Ovest 36 54 9 27 35 51 13 22 34 54 12 23 38 55 7 32
Nord Est 39 49 11 28 34 54 12 22 35 50 15 20 44 48 8 37
Centro 42 49 9 33 31 54 15 16 50 45 5 45 41 51 8 32
Sud e Isole 44 47 9 34 27 60 14 13 49 43 8 40 49 43 8 42
Settori Di Attivita´
Energia, gas, acqua e industrie estrattive 38 51 11 27 51 41 8 43 45 49 5 40 30 55 16 14
Industrie trattamento metalli e minerali metalliferi 41 50 9 32 39 50 11 28 35 53 13 22 48 48 4 44
Industrie trattamento minerali non metalliferi 42 52 6 37 35 55 9 26 46 46 7 39 42 55 3 39
Petrolchimica, ind. Farmaceutiche, gomma e plastica 31 59 10 21 28 61 11 17 48 40 12 37 23 68 9 14
Industrie alimentari e delle bevande 37 43 19 18 29 47 24 4 42 45 13 29 39 40 21 18
Ind. Tessili, abbigliamento, cuoio, calzature 41 43 16 25 29 51 20 8 39 46 14 25 50 35 16 34
Industrie del legno e del mobile 46 44 10 36 28 62 10 18 40 42 18 22 65 33 2 64
Industrie della carta, stampa, editoria 36 57 8 28 24 57 19 5 31 62 7 25 44 52 3 41
Ind. Delle macch. Elettriche ed elettroniche 43 56 1 41 39 60 1 38 33 65 2 31 51 48 1 50
Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 38 56 6 32 35 59 6 28 42 48 10 32 37 59 4 33
Altre industrie manifatturiere 33 54 13 20 24 59 18 6 35 49 15 20 37 57 6 32
Fonte: Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera . .
 
   
   
REGIONE LOMBARDIA: 42.000 POSTI DI LAVORO IN PIÙ NEL 2005 TASSO RECORD DI ATTIVITÀ FEMMINILE: 58%. GLI OCCUPATI CRESCONO DELL´1%  
 
 Milano, 6 Giugno 2006 - Quarantaduemila posti di lavoro in più nel 2005. Un aumento dell´1% degli occupati, che raggiungono la cifra di 4. 1494. 00. Un tasso di occupazione invariato al 65,5%, mentre a livello nazionale è del 57,5%. Questo il quadro, sostanzialmente positivo, che emerge dal Rapporto sulla condizione lavorativa in Lombardia nel 2005. Ma il dato forse più significativo rigurda il tasso di attività femminile che nel decennio 1993-2005 è passato dal 46% al58% in Lombardia mentre su scala nazionale è salito dal 42% al 50% su scala nazionale. "Un avanzamento di 12 punti percentuali - commenta il presidente della Regione, Roberto Formigoni - è un risultato straordinario connesso certamente anche alle nostre politiche del lavoro e alle politiche femminili messe in campo dal ´95 a oggi. Un risultato tanto più significativo se si considera che l´obiettivo europeo fissato da Lisbona è il 60% di tasso di attività femminile entro il 2010. Obiettivo già quasi praticamente raggiunto". La partecipazione maschile al lavoro, nello stesso decennio, si è sempre mantenuta elevata: tra il 76% e il77% in Lombardia e tra il 73% e il 74% a livello nazionale. Fra il 2004 e il 2005 inoltre, sempre in Lombardia, è aumentata sia la popolazione femminile in età lavorativa (+0,7%) che la forza lavoro femminile (+0,5%). A trainare i livelli occupazionali sono stati i lavoratori dipendenti con un aumento del 3,3%. Il lavoro indipendente è invece calato in tutte le province lombarde tranne Milano (+0,3%) e Lodi (+8,6%). Il terziario ha ripreso il proprio ritmo di crescita registrando 17. 000 posti di lavoro in più. Aumentati i lavoratori dipendenti (+ 43. 000) e diminuiti quelli autonomi (-25 mila). La maggior parte dell´occupazione terziaria si concentra in provincia di Milano (48,2%). L´industria registra un saldo attivo di 27. 000 occupati. Anche in questo caso l´aumento è il risultato di una crescita degli occupati dipendenti (+56. 000) e una riduzione dei lavoratori autonomi (-30. 000 ). Il settore costruzioni ha registrato invece un aumento di 22. 000 occupati. La partecipazione al mercato del lavoro segnala un incremento delle forze di lavoro dell´1,1% nel confronto tra il 2004 e il 2005. Il dato è maggiore rispetto a quello nazionale che è dello 0,6%. Per la Lombardia, inoltre, l´incremento delle forze di lavoro (cioè le persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni) è maggiore rispetto all´incremento della popolazione attiva che si è ringiovanita anche in seguito alle regolarizzazioni degli immigrati. Nella classe di età "65 anni e oltre" la crescita e quindi la permanenza sul mercato del lavoro di persone ultra sessantacinquenni significa sia maggiori opportunità offerte dal mercato sia una forte presenza di occupazione indipendente che porta in genere a prolungare la vita lavorativa. Il Tasso Di Occupazione Nel 2005 il tasso di occupazione per l´età lavorativa (15-64 anni) è stato del 65,5%, invariato rispetto al 2004. Le province lombarde che presentano i tassi di occupazione più alti sono Milano (66,7%) e Mantova (66%); i più bassi a Sondrio (61,1%), Cremona e Lodi (63%). Milano, con il 75,1% nel 2005, ha avuto anche il tasso di occupazione maschile più alto della Regione. Per quanto riguarda le altre province, si sono registrati queste percentuali: - Bergamo, 65,5% - Brescia, 63,9% - Como, 64,7%, - Lecco, 65,5% - Pavia, 64,9% - Varese, 65,3%. Quanto al tasso di occupazione femminile, Milano (58,2%), Pavia (55,3%) e Varese (56,1%) fanno registrare i livelli più elevati. Le altre province, nell´occupazione femminile hanno ottenuto questi dati: - Bergamo, 51,4% - Brescia, 51,7% - Como, 54,5% - Cremona, 50,6% - Lecco, 53,4% - Lodi, 50,2% - Mantova, 52,7% - Sondrio, 49,2%). L´occupazione maschile nelle altre province ha registrato queste percentuali: - Bergamo, 78,9% - Brescia, 75,4% - Como, 74,8% - Cremona, 74,9% - Lecco, 77,1% - Lodi, 75,2% - Mantova, 78,8%), - Pavia, 74,3% - Sondrio, 72,6%) - Varese, 74,5%). Il Tasso Di Disoccupazione Il tasso di disoccupazione nel 2005 è stato del 4,1%, con un 5,4% tra le donne e un 3,1% tra gli uomini. A livello nazionale è stato del 7,7% e a livello europeo del 9%. Le province con il tasso di disoccupazione più alto sono Varese (5,1%), Cremona (4,4%) e Pavia (4,3%). Il tasso più basso nelle province di Lecco e Bergamo (3,2%). I dati delle altre province sono: - Milano e Brescia, 4,2% - Como, 4,1% - Lodi, 3,5% - Mantova, 3,9% - Sondrio, 4%. La disoccupazione maschile nel 2005 ha registrato questi dati: - Bergamo e Lecco, 1,8% - Brescia e Cremona, 2,8% - Lodi, 2,5%, - Mantova, 2,6% - Pavia, 2,9% - Sondrio, 2,7%). La disoccupazione femminile ha invece registrato queste percentuali: - Milano, 5%, - >Bergamo, 5,3% - Brescia, 6,2% - Como, 4,3% - Cremona, 6,9% - Lecco, 5,3% - Lodi, 4,9% - Mantova e Sondrio, 5,9% - Pavia, 6,2%. Le Differenze Territoriali Il tasso di attività più elevato riguarda le province di Milano, Varese e Mantova. Cospicua, inoltre, la presenza di giovani sul mercato nelle province di Brescia (46,9%) e Bergamo (45,6%), anche se questo può significare un anticipo nell´ingresso del mondo del lavoro con bassi livelli di istruzione. .  
   
   
ORGALIME, LA FEDERAZIONE EUROPEA DELLE INDUSTRIE MECCANICHE, ELETTRICHE, ELETTRONICHE E METALLURGICHE, HA RILEVATO NEL 2005 VOLUMI DI CRESCITA INFERIORI ALLE ASPETTATIVE SOPRATTUTTO IN ITALIA, GERMANIA E FRANCIA. PREVISTI IN AUMENTO GLI INVESTIMENTI NELL’INDUSTRIA: ATTESE DI CRESCITA NELL’ORDINE DEL 6%.  
 
Orgalime, la Federazione europea delle industrie meccaniche, elettriche, elettroniche e metallurgiche, ha rilevato nel 2005 volumi di crescita inferiori alle aspettative soprattutto in Italia, Germania e Francia. Previsti in aumento gli investimenti nell’industria: attese di crescita nell’ordine del 6%. Bruxelles, 6 giugno 2006 - Nel 2004 il fatturato dell’industria impiantistica europea ha raggiunto i 1. 575 miliardi di euro, mentre l’occupazione ha sfiorato la soglia dei 10 milioni di unità. La ripresa economica iniziata nel 2004 è proseguita nel 2005, ma a tassi inferiori alle aspettative. E’ quanto è emerso dall’incontro di Orgalime - Federazione europea delle industrie meccaniche, elettriche, elettroniche e metallurgiche - tenutosi recentemente a Bruxelles, al quale Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia ed Affine) ha partecipato in rappresentanza dell’industria meccanica italiana. “E’ la prima volta che i nostri economisti sono riusciti a fornire previsioni per la nostra industria sulla base della statistica annuale Eurostat relativa all’Europa a 25” ha dichiarato Adrian Harris, Segretario generale Orgalime. Questi dati, che si riferiscono ai codici di prodotto Nace compresi fra 28 e 33, mostrano le seguenti tendenze a livello europeo: Produzione nell’ambito dell’industria impiantistica europea riferiti ai settori di Orgalime: Variazione annua percentuale in volume
Settore industriale Stime 2005 Previsioni 2006
Prodotti in metallo -0. 4 1. 9
Macchine e apparecchi meccanici 2. 8 1. 9
Macchine e apparecchi elettici & Ict 0. 5 3. 2
Apparecchi medicali, di precisione e strumenti ottici 2. 4 3. 5
Totale Industria impiantistica europea 1. 3 2. 4
Dopo una modesta ripresa trainata dall’export nel 2004 la fase di crescita nel 2005 ha subito un nuovo rallentamento accompagnato addirittura da un calo nel settore dei prodotti in metallo, dovuto essenzialmente agli elevati costi dei materiali e alla domanda piuttosto limitata da parte di settori chiave della clientela. Per quanto riguarda il panorama italiano il presidente di Anima Savino Rizzio ha evidenziato come “gli sviluppi macroeconomici non hanno sostenuto la nostra industria nel 2005. Anche Germania, Francia e Gran Bretagna hanno vissuto una decelerazione della crescita del Pil; nel caso dell’Italia è stata registrata addirittura una stagnazione. Oltre agli aumenti nei prezzi dei materiali e di altri costi di produzione, dall’indagine emerge che cambiamenti strutturali sono tuttora in atto, con il ricorso a forme di outsourcing o il trasferimento della produzione verso mercati a più alta crescita o con più bassi costi di produzione”. In funzione di questi cambiamenti, l’occupazione nel settore meccanico in Europa si è leggermente ridotta nel 2005 (-0. 9%) mentre, nel contempo, molte imprese ancora lamentano di non riuscire a reperire il personale specializzato di cui hanno necessità. Per il 2006 è previsto un miglioramento diffuso nel settore, ma occorre affrontare gli ostacoli di natura economica. Anche se alcuni Paesi quali la Norvegia e la Svezia avranno alti tassi di crescita nel 2006, Paesi dell’Unione Europea come l’Italia, la Germania ed, in qualche misura, la Francia ancora non danno ancora segnali di sostanziale ripresa. E’ dunque difficile ipotizzare la forza o l’intensità della ripresa prevista. Un ulteriore motivo di preoccupazione è il livello dei costi di produzione per le aziende europee, che sono tuttora molto elevati. A questo si deve aggiungere il fatto che a partire dalla fine del 2005 la Banca Centrale Europea ha introdotto una politica monetaria più restrittiva alzando i tassi di interesse. Ciò potrebbe anche pregiudicare la crescita, per lo meno in area Euro. Tuttavia gli indicatori di tendenza del ciclo economico considerano al momento attuale il 2006 come un anno abbastanza buono. Gli investimenti nell’industria sono invece previsti in continuo aumento, il che influirà positivamente sulla situazione: gli investimenti nel settore impiantistico sono attesi in crescita del 6% in termini di volume, superiori dunque al 2005. Anche se la crescita nelle esportazioni è attesa in rallentamento nel 2006 rispetto al 2005 in considerazione del calo nelle esportazioni verso i Paesi extra Ue ed Efta, vi è tuttora una richiesta piuttosto sostenuta di prodotti impiantistici ed una intensa attività industriale nei Paesi dell’Europa centrale, come pure in Asia e negli Stati Uniti. .
 
   
   
SEMINARIO FEDERMACCHINE / KOTRA  
 
Milano, 6 giugno 2006 - Federmacchine, la federazione dei costruttori italiani di beni strumentali, Kotra Trade Center di Milano e Invest Korea, agenzie governative coreane per la promozione del commercio e degli investimenti in Corea, organizzano un convegno sul tema: “Corea del Sud: opportunità nel settore macchinari e componentistica”. L’incontro si svolgerà mercoledì 14 giugno 2006, alle ore 10. 00 presso Ucimu-sistemi Per Produrre, viale Fulvio Testi 128, Cinisello Mi L’incontro, che si aprirà con il saluto del segretario generale di Federmacchine Alfredo Mariotti, sarà incentrato sull’analisi delle opportunità di business offerte dal mercato sud coreano ai costruttori italiani di beni strumentali. Programma 10. 30 Saluto di benvenuto: Alfredo Mariotti,segretario generale Federmacchine; 10. 35 “Il sistema economico coreano e le opportunità commerciali”. Ralph R. Klemp, Presidente Dunia Consulting Group 11. 25 “Il settore dei macchinari in Corea del Sud e le opportunità per i costruttori italiani nel settore cantieristico e automobilistico”; Mr. Hyung-gon Kang, Project Manager, Invest Korea 12. 00 “Testimonianza di un’impresa Italiana che ha investito in Corea”; Ing. Leonardo Zunarelli, Marposs Corporate Manager 12. 15 “L’assistenza di Kotra”; Mr. Ki Yong Sung, Dg, Kotra Korea Trade Center Milan. 12. 45 Domande e risposte. .  
   
   
STIPENDI DEI CALCIATORI: ECCO QUANTO VALE IL MONDIALE DALLA CONVOCAZIONE IN NAZIONALE ALLE PERFORMANCE IN CAMPIONATO: SONO SEI LE VARIABILI CHE DETERMINANO GLI INGAGGI DELLE STAR DEL PALLONE. A DIMOSTRARLO UNO STUDIO DI DUE RICERCATORI DELLA SDA BOCCONI  
 
Milano, 6 giugno 2006 - Ai fini dello stipendio dei giocatori di calcio, una convocazione in nazionale conta più di una vita di esperienza in serie A. E a dirlo non è un club di tifosi, bensì due ricercatori della Sda Bocconi, Giacomo Silvestri e Fabrizio Montanari. Il dato è emerso nel corso di una ricerca statistica effettuata prendendo a campione 397 stipendi di calciatori che abbiano giocato almeno mille minuti in campionato. Incrociando sei diverse variabili in un’equazione di regressione, è stato possibile verificare quali fossero i fattori più influenti per la determinazione dello stipendio futuro del giocatore. Le sei variabili in gioco sono rappresentate dall’età dei giocatore, dal numero di stagioni disputate in serie A, dalle squadre cambiate durante la sua precedente carriera, dai punti accumulati dalla squadra nella stagione precedente, dalle performance personali (sempre durante l’anno precedente) e, infine, proprio dalla convocazione in nazionale. Ed è proprio questo ultimo elemento ad essere tra i più incidenti sullo stipendio, secondo la ricerca: “Chi è chiamato in nazionale ha effettivamente una remunerazione maggiore nell’anno successivo”, ha spiegato Giacomo Silvestri, “dunque ciò conferma che i giocatori hanno tutto l’interesse ad andare in nazionale, a differenza di quanto si dice di solito”. Dai dati presi in esame, infatti, risulta che l’età anagrafica del giocatore e la sua team stability, ovvero il fatto che abbia o no cambiato squadra nella stagione precedente, non hanno una incidenza significativa sullo stipendio, mentre più importante è invece il numero di stagioni disputate nella massima serie. A fare concretamente la differenza sono però gli altri tre fattori. E se era piuttosto prevedibile, come ha dimostrato la ricerca, che i punti totalizzati in classifica dalla squadra durante la stagione precedente fossero l’elemento in assoluto più incidente nella determinazione della retribuzione del giocatore, così come le sue performance personali (al secondo posto), la vera novità è proprio l’influenza della chiamata in nazionale, che segue a ruota i primi due. “Questa equazione ci dice che una serie di variabili legate alla squadra di appartenenza e alle prestazioni personali spiegano la dinamica salariale”, ha sottolineato Silvestri, “e che la chiamata in nazionale ha un’incidenza molto significativa”. Fattori chiave, quelli analizzati da Silvestri e Montanari, che possono essere letti anche in un altro modo, in riferimento ai recenti scandali nel mondo del calcio: “Al momento non è possibile sapere e valutare con certezza quale sia stata l’influenza di eventuali manovre compiute sottobanco dai personaggi attualmente sotto inchiesta, tuttavia i dati dimostrano che gli stipendi dei giocatori sono ancora, almeno in parte, dipendenti da fattori individuali o di squadra”. .  
   
   
MONDIALI: IL TICKETING DEMOCRATICO IL PROGETTO, IN COLLABORAZIONE CON LA FIFA, DI TRE STUDENTESSE DEL MASTER BOCCONI PER SCONFIGGERE IL MERCATO NERO DEI BIGLIETTI  
 
Milano, 6 giugno 2006 - Lina, Anja e Jacqueline contro il mercato nero dei biglietti per i Mondiali di calcio. Le tre studentesse del Master Fifa-bocconi stanno preparando un progetto il cui obiettivo è eliminare il bagarinaggio. Obiettivo centrato da Germania 2006 grazie alle tecnologie multimediali ma che non si sa come arginare per l’edizione del 2010 in Sudafrica. E’ quanto stanno cercando di capire Lina Staropoli (Australia), Anja Berninger (Germania) e Jacqueline Shipanga (Namibia), tre studentesse del Ma sport-International Master in Management, Law and Humanities of Sport, organizzato in collaborazione tra la Fifa e la De Montfort University di Leicester, la Sda Bocconi e l’Università di Neuchatel, che hanno avviato un interessante progetto in accordo con gli organizzatori sudafricani che mira a sconfiggere il mercato nero e nel contempo a consentire, secondo i dettami Fifa, la fruibilità dell’evento anche alle fasce più deboli della popolazione. “Il Comitato organizzatore dei Mondiali di Germania, presieduto da Franz Beckenbauer”, dice Mikkel Draebye, docente dell’Area strategia della Sda Bocconi, “ha varato un sistema di ticketing che consente l’acquisto dei biglietti solo tramite carta di credito e usando le tecnologie multimediali. Con la propria carta di credito è acquistabile solo un numero limitato di biglietti, che sono quindi nominativi e riportano i dati dell’acquirente. Il sistema, stando ai riscontri, sta funzionando molto bene”. Ma stiamo parlando della Germania, paese all’avanguardia nell’e-commerce e, come ricorda Draebye, “dove il 65% della popolazione usa comunemente Internet. La discriminazione sociale, da questo punto di vista, è quasi irrilevante”. Il problema, però, si presenterà, fatta salva la necessità di continuare a combattere il mercato nero, nella prossima edizione dei Mondiali di calcio, nel 2010 in Sudafrica, dove il modello tedesco sarà difficilmente replicabile. “Benché il Sudafrica sia uno dei paesi tecnologicamente più avanzati del continente africano”, riprende Draebye, “è facile immaginare che la diffusione di Internet, così come quella delle carte di credito, anche tra quattro anni sarà ben lontana da quella attuale in Germania e quindi l’adozione del sistema tedesco rischierebbe di escludere dalla fruizione dei biglietti la gran parte della popolazione”. Dobbiamo dunque rassegnarci a stadi semivuoti od ospitanti soltanto qualche riccone locale e i turisti al seguito delle proprie squadre? Da qui l’idea, da parte delle studentesse del Master Fifa, di eleborare un project work che studiasse un sistema di vendita alternativo ma egualmente efficace. “Il sistema dovrebbe basarsi su una serie di points of sale dislocati su tutto il territorio e dove sia possibile, dietro l’acquisto per contanti del tagliando, registrare i dati dell’acquirente”, conferma il docente della Bocconi. Servono però informazioni per predisporre un piano dettagliato e a questo scopo, spiega Lina Staropoli, “ci consultiamo regolarmente con il Loc (Local organizing committee) sudafricano per avere informazioni di tipo geografico, demografico e sociale per predisporre un piano il più efficace possibile. Premesso che il costo di un biglietto di Germania 2006 è fuori portata per il sudafricano medio, noi stiamo attualmente agendo in due direzioni: da un lato reclutare il più alto numero di volontari possibili, che attraverso un opportuno programma di formazione potranno anche imparare un lavoro utile in futuro e che potrebbero anche godere di biglietti omaggio per le partite, dall’altro”, continua Lina, “capire dove situare i points of sale. Se in Italia, per esempio, i biglietti delle partite di campionato sono venduti in banca, in Sudafrica per i Mondiali si potrebbero usare gli uffici postali o gli uffici elettorali, che sono le strutture diffuse più capillarmente e già pronte per rilevare i dati degli acquirenti”. Quando il piano sarà ultimato, verrà presentato al Comitato organizzatore sudafricano, che è fortemente interessato. Per la sua realizzazione, la Fifa, che dall’organizzazione di un Mondiale incassa circa 2 miliardi di euro (cifra che non comprende l’introito dei biglietti, appannaggio del Comitato organizzatore) ridistribuendone al Comitato solo una piccolissima parte, dovrebbe stanziare 50 milioni supplementari. Un piccolo sforzo per un grande obiettivo. .  
   
   
MOLISE, TERRA DI INVESTIMENTI E DI IMPORTANTI INIZIATIVE ECONOMICHE NUOVO IMPULSO AL PROGETTO DI ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI IN REGIONE SVILUPPATO DALL’ATI LOCALE E SOSTENUTO DAL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE DELL’UNIONE EUROPEA E DALL’ASSESSORATO REGIONALE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE  
 
Campobasso, 6 giugno 2006 - Per realizzare specifici progetti economici in grado di attrarre nuovi investimenti produttivi in Molise, nell’ambito di un più vasto programma di marketing territoriale promosso dalla Regione – Assessorato Attività Produttive – (Programma Operativo Regionale 2000-2006), ha inizio l’attività dell’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) composta da vari organismi istituzionali, economici e privati: Patto per l’Occupazione del Matese, Unioncamere Molise, Università degli Studi del Molise, Cosmo Servizi e società nazionali del sistema camerale quali Retecamere e l’Istituto Tagliacarne. A dare avvio alla fase operativa dell’Ati è il progetto “I Borghi”, finalizzato a promuovere forme di turismo alternative utilizzando, come vere e proprie strutture ricettive, i numerosi borghi storici dislocati sull’intero territorio regionale. La formula prescelta è quella dell’albergo diffuso che prevede la concentrazione in un unico abitato di interesse storico e architettonico, delle varie strutture per l’ospitalità turistica, quali receptions, ristoranti, alloggi, dislocati in edifici diversi a brevissima distanza fra loro. Il progetto si innesta sulla precedente esperienza del Patto Territoriale del Matese avviata nel 2003, con un investimento di 4,5 milioni di euro di cui 3 milioni di contributo pubblico, che ha permesso la creazione di 21 nuove strutture per ospitalità diffusa, per un totale di oltre 500 posti letto, in 12 diverse località dell’area del Patto che comprende 57 Comuni del Molise per una superficie complessiva pari a 1. 624 Kmq, poco più di 1/3 di tutto il territorio molisano, ed una popolazione residente superiore ai 110. 000 abitanti, il 40% dell’intera popolazione regionale. Altre importanti iniziative effettuate vanno dalla realizzazione di 34 interventi infrastrutturali dedicati alla microricettività all’attivazione di nuovi servizi correlati a questa tipologia di offerta turistica, da corsi di formazione manageriale per operatori del settore alla creazione di un consorzio di operatori che raggruppa oltre 70 piccole attività ricettive, artigianali, enogastronomiche. Il progetto “I Borghi” punta sul recupero dei centri storici più caratteristici della regione con una forte ricaduta economica e sociale sulle popolazioni locali e fa leva sia sul notevole patrimonio naturalistico, culturale e tradizionale del Molise, che presenta numerose particolarità paesaggistiche, archeologiche, e storico-munumentali, sia sulla disponibilità delle amministrazioni e dell’imprenditoria locale a rivitalizzare e valorizzare il proprio tessuto urbanistico. L’individuazione, nel 2006, di ulteriori 8 località utilizzabili per l’ospitalità diffusa, con disponibilità di edifici acquisibili e recuperabili, apre ora la seconda fase di sviluppo del progetto “I Borghi” che prevede investimenti per svariati milioni di euro da realizzarsi anche con il concorso di investitori nazionali e internazionali. Per i potenziali investitori, siano essi imprenditori privati o amministrazioni locali, sono previste significative attività di sostegno tanto per la ristrutturazione degli edifici quanto per la realizzazione di progetti di arredo urbano, con ulteriori incentivi alle Pmi operanti nel comparto del commercio, della ristorazione e dei servizi turistici, ambientali e culturali. Inoltre tra le iniziative di supporto previste nel Programma di ripresa e sviluppo economico della Regione Molise (Art. 15 –approvato dal Cipe il 29/09/04), oltre che nel Programma Operativo Regionale (P. O. R. ) e nei Progetti Integrati Territoriali (P. I. T. ) vi sono: assistenza in fase di realizzazione degli investimenti; azioni sperimentali miranti alla Certificazione della Qualità Territoriale; implementazione e messa a regime dei moderni sistemi di prenotazione e commercializzazione online; costruzione e rafforzamento di reti tra i Comuni interessati e tra i privati operanti sul progetto; realizzazione di Disciplinari di Qualità per gli operatori dell’ospitalità diffusa; realizzazione di pacchetti di servizi di supporto a quelli ricettivi. .  
   
   
CODICE DELLE PARI OPPORTUNITA´ TRA UOMO E DONNA  
 
 Roma, 6 giugno 2006 - Entra in vigore il prossimo 15 giugno il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 recante "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell´articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246". Il provvedimento, che opera un riordino delle disposizioni volte a combattere le discriminazioni e ad attuare pienamente ed effettivamente il principio di uguaglianza, è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2006 Suppl. Ordinario n. 133. Il Codice, composto di 58 articoli, si divide in quattro libri. Il primo contiene disposizioni generali per la promozione delle pari opportunità tra uomo e donna. Nei libri successivi trovano spazio le disposizioni volte alla promozione delle pari opportunità nei rapporti etico-sociali, nei rapporti economici e nei rapporti civili e politici. Il provvedimento riordina, tra l´altro, le disposizioni relative alle consigliere e ai consiglieri di parità nominati a livello nazionale, regionale e provinciale, alle pari opportunità nel lavoro, nell´attività d´impresa e nell´accesso alle cariche elettive. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/pari_opportunita_codice/index. Html .  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU TUTELA DEI DIRITTI AL VIA SEMINARIO FORMATIVO SULLE CONCILIAZIONI. A ROMA, IL PROSSIMO 23 GIUGNO  
 
Roma, 6 giugno 2006 - Formare cittadini attivi in tema di gestione dei conflitti e procedure di conciliazione. Questo l’obiettivo del seminario “Tutela dei diritti e gestione pacifica dei conflitti: teoria e pratica della conciliazione” organizzato dall’ufficio legale di Cittadinanzattiva con il Patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato e dell’Unione Nazionale dei Giudici di Pace e il sostegno di Banca Intesa. Il corso è in programma il prossimo 23 giugno a Roma in via Flaminia n°160 presso il Consiglio Nazionale del Notariato, con orario 9. 15/18. 00 ed è destinato ad un numero massimo di 35 partecipanti. L’iniziativa si rivolge, in particolare, ad avvocati e operatori di diritto, leader di organizzazioni civiche (associazioni consumatori, ambientaliste, ecc), difensori civici, operatori di centro di ascolto e tutela sociale, referenti per la gestione dei reclami nelle aziende, neolaureati. Ai partecipanti, oltre a sussidi didattici e attestato di partecipazione, verrà offerta la possibilità di iscriversi nelle liste dei conciliatori di Cittadinanzattiva. Www. Cittadinanzattiva. It . .  
   
   
CRESCE IL TEAM DI CLERICAL MEDICAL ITALIA, NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE E RESPONSABILE OPERATIONAL DEPARTMENT  
 
 Milano 6 giugno 2006 - Clerical Medical, compagnia assicurativa britannica del ramo vita del Gruppo Hbos, ha potenziato il team italiano con la nomina di Umberto Venturini a Direttore Commerciale e di Roberto Filieri a Responsabile Operational Department. Umberto Venturini, nuovo Head of Sales di Clerical Medical si occuperà degli aspetti commerciali nella gestione delle relazioni con i distributori italiani, del training pre e post vendita, delle iniziative commerciali e di marketing. Venturini, 44 anni, nato a Verona prima di entrare in Clerical Medical ha maturato un’importante esperienza di 4 anni in Euresa Life in Lussemburgo dove era responsabile delle attività commerciali per il mercato italiano. Venturini ha lavorato anche in Cattolica Assicurazioni come responsabile del canale dei promotori finanziari ramo vita e in Arca Vita dove ha maturato un’esperienza decennale nel coordinamento commerciale della formazione per il mercato banca-assicurazioni. Roberto Filieri 40 anni, laureato in Economia e Commercio, come Head of Operations di Clerical Medical, si occuperà della supervisione e potenziamento delle aree di customer service, back office, finance, legal e tax e del supporto operativo e sistemico allo sviluppo dei prodotti e degli accordi di distribuzione con banche, Sim e reti plurimandatarie. Filieri ha lavorato anche in Royal&sunalliance ed in Aig Life dove ha maturato un’esperienza pluriennale nello start up e nell’ implementazione di tutti i processi operativi a supporto del business. “L’obbiettivo principale di Clerical Medical per il 2006 è di continuare il percorso di crescita intrapreso nel mercato Italiano” ha affermato Renato Mendola, General Manager di Clerical Medical in Italia, aggiungendo: “Sfida che possiamo affrontare solo con il supporto di un team di professionisti”. .  
   
   
SI PARLA DI INTELLIGENZA EMOTIVA INCONTRO-DIBATTITO CON GIORGIO COZZI, PRESIDENTE ISO, TRA I MASSIMI ESPERTI NEL CAMPO DELLA SELEZIONE E DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE  
 
 Milano, 6 giugno 2006 – Il tema dell’Intelligenza Emotiva, con le sue diverse implicazioni - autoconsapevolezza (dei propri sentimenti e sensazioni), autocontrollo (dominio delle emozioni), empatia (capacità di vedere le cose dal punto di vista dell’altro), capacità sociale (assertività e negoziazione) – sarà al centro di un incontro-dibattito, che avrà luogo venerdì 16 giugno alle 18,30, alla Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano. L’incontro sarà condotto da uno dei massimi esperti italiani nel settore della selezione e della formazione del personale: Giorgio Cozzi, presidente di Iso (Interventi Socio Organizzativi) e ex-presidente di Assores (associazione delle società di ricerca e selezione del personale). “Le più aggiornate ricerche nel campo della psicologia hanno messo in luce come l’Intelligenza Emotiva faccia premio rispetto all’Intelligenza Razionale”, spiega Giorgio Cozzi, “in quanto consente agli uomini a vivere meglio con sé stessi e con gli altri. Le implicazioni toccano l’area dello stress, della salute, della realizzazione individuale e sociale, sia nella vita professionale che nella qualità di vita complessiva”. “Nel corso dell’incontro sarà illustrato l’approccio più efficace per mettere in pratica i risultati degli studi fin qui condotti sull’Intelligenza Emotiva”, prosegue Giorgio Cozzi. “Infatti, mentre sul piano cognitivo è facile trovare accordo sulle tematiche indicate dal Quoziente Emotivo (da sviluppare per avere successo), a livello pragmatico è ben più complicato riuscire a incrementare il proprio potenziale emotivo. L’investimento che oggi si propone come uno dei più coerenti con questi principi è costituito dall’esplorazione dei propri schemi limitanti, naturalmente inconsapevoli, che tendono a generare temibili circoli viziosi sia sul lavoro sia nella vita famigliare. Riconoscere gli schemi che ci contraddistinguono permette di sviluppare atteggiamenti idonei a evitare di cadere nelle solite trappole e quindi a orientare al meglio le proprie doti personali, incrementando le performance relazionali e riducendo lo stress”. Dallo studio dell’Intelligenza Emotiva, Giorgio Cozzi ha sviluppato il seminario di Alchimia Emotiva, che risponde alla crescente attenzione delle aziende per le Risorse Umane e all’esigenza di evoluzione e adattamento al mondo che cambia; premesse che spingono a considerare nuovi ambiti formativi in cui conta di più l’uomo in sé e le sue caratteristiche professionali rispetto al ruolo che svolge. La formazione insegue crescite reali orientate a riconoscere le risorse disponibili e a trasformarle in prestazioni eccellenti. L’incontro dibattito con Giorgio Cozzi sull’Intelligenza Emotiva fa parte del Rassegna Assores 2006 di eventi culturali – cineforum, presentazioni di libri, conferenze e dibattiti - aperti a tutti. . .  
   
   
UNA DONNA AI VERTICI DI EURINPRO ITALIA CATERINA PENATI NOMINATA NUOVA COUNTRY MANAGER  
 
Milano, 5 giugno 2006 - Caterina Penati è la nuova Country Manager per l’Italia di Eurinpro, investitore e azienda leader in Europa nello sviluppo di soluzioni logistiche e immobiliari su misura chiavi in mano. Caterina Penati si è laureata al Politecnico di Milano in Ingegneria Gestionale con tesi in Logistica e, successivamente, ha conseguito un diploma di specializzazione in Business Administration e e-Business/business Intelligence. Prima di entrare in Eurinpro, Caterina ha occupato diverse posizioni manageriali nell´ambito della logistica e dell´organizzazione, sia in aziende industriali sia di servizi. La sua carriera lavorativa si è estesa anche a livello internazionale, conducendo esperienze come expatriate in U. K. E Germania. “Accogliamo con entusiasmo nella nostra azienda una dirigente con una forte specializzazione nel settore della logistica”, ha dichiarato Danny Peeters, Chief Operations Officer di Eurinpro. “L’azienda trarrà grande vantaggio dalle conoscenze e dall’esperienza sul campo che Caterina ha maturato anche a livello internazionale”. Le principali funzioni che Caterina ricoprirà nella posizione di Country Manager Eurinpro per l’Italia riguarderanno sia la gestione del portafoglio clienti attivi, sia lo sviluppo e l’implementazione dell’attività commerciale verso i nuovi potenziali clienti. Caterina seguirà, inoltre, il completamento dei progetti immobiliari già in corso di realizzazione, gestendo il team italiano addetto allo sviluppo tecnico e commerciale. Fungerà, quindi, da fulcro per la realizzazione dei progetti, attraverso la stretta collaborazione e il coordinamento interno di tutti i reparti coinvolti (commerciale, tecnico, legale, marketing, risorse umane, ecc. ). “Sono entusiasta dell’opportunità di essere a capo della sede di Eurinpro in Italia, uno dei mercati più dinamici per l’azienda” ha affermato Caterina Penati. “Offrire la nostra ampia gamma di servizi su misura ad aziende con differenti necessità di carattere logistico per aiutarle a competere con successo nel mercato globale, è per me una sfida decisamente stimolante”. Caterina parla fluentemente inglese, tedesco e discretamente francese e spagnolo. .  
   
   
PIETRO COLUCCI È IL NUOVO PRESIDENTE DI ASSOAMBIENTE L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI WASTE ITALIA GUIDERÀ L’ASSOCIAZIONE IMPRESE SERVIZI AMBIENTALI  
 
Roma, 6 giugno 2006 – Pietro Colucci è stato eletto nuovo Presidente di Assoambiente, l’Associazione che, all´interno di Fise - Confindustria, rappresenta a livello nazionale e comunitario le imprese private che gestiscono servizi ambientali. Le principali attività svolte dalle aziende associate concernono la raccolta (anche differenziata), il trasporto, il trattamento e lo smaltimento rifiuti, la produzione combustibili e il recupero energetico da rifiuti, il trattamento acque reflue e le bonifiche dei beni e siti inquinati. Oggi Assoambiente rappresenta 150 imprese, che occupano 20. 000 lavoratori, con un fatturato globale annuo di circa 2. 400 milioni di euro circa. Pietro Colucci, Amministratore Delegato di Waste Italia, succede alla Presidenza di Giulio Quercioli Dessena. Il nuovo Presidente, rappresentando le priorità espresse dagli associati, ha auspicato che “il Governo non faccia tabula rasa del Codice Ambientale approvato nella precedente Legislatura e salvaguardi, con gli opportuni correttivi, le parti più innovative dello stesso, tra cui si evidenziano le norme di riferimento per il necessario e urgente processo di industrializzazione e di liberalizzazione della gestione dei rifiuti urbani ”. .  
   
   
ENERGIA, L’UNIONE GUARDA AL FUTURO COMPETITIVITÀ, ENERGIA E AMBIENTE: RAPPORTO DEL GRUPPO AD ALTO LIVELLO  
 
 Bruxelles, 6 giugno 2006 - Il gruppo ad alto livello sulla competitività, l’energia e l’ambiente, istituito dalla Commissione nel dicembre scorso proprio per fornire consulenze ai decisori politici comunitari e nazionali circa le tematiche che presentino una correlazione tra le politiche della concorrenza, dell’energia e dell’ambiente, ha adottato lo scorso 2 giugno il suo primo rapporto. Nel documento sono contenute una serie di raccomandazioni che vanno dal miglioramento dell’applicazione del quadro normativo comunitario in materia di energia, con particolare riferimento ai mercati dell’elettricità e del gas, all’utilizzo più razionale delle risorse da parte delle industrie a forte intensità energetica, dall’efficienza energetica al funzionamento e alla revisione del sistema relativo allo scambio delle quote di emissione. Nel dettaglio, il rapporto sostiene la necessità di applicare pienamente lo strumento della concorrenza per assicurare un ambiente di approvvigionamento più competitivo per quel che riguarda l’elettricità e il gas: a questo fine gli Stati membri sono chiamati ad attuare entro le scadenze previste il quadro normativo in vigore, con particolare riferimento alle disposizioni in materia di unbundling e alla soppressione delle tariffe regolamentate che falsano la concorrenza. Gli Stati membri dovrebbero anche rafforzare il ruolo e l’indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione. Occorrerebbe peraltro migliorare il coordinamento tra i gestori nazionali delle reti di trasmissione, armonizzare l’interattività delle reti del gas ed abbreviare il termine necessario al conseguimento delle autorizzazioni agli investimenti. Per quanto riguarda le industrie a forte intensità energetica, l’obiettivo del gruppo ad alto livello è di tentare di assicurare prezzi accettabili e prevedibili: le autorità pubbliche sono quindi chiamate a considerare le attuali iniziative in materia di produzione di gruppo, di contratti a lungo termine e di partenariati, mentre la Commissione dovrà farsi carico di valutare se i contratti di fornitura a lungo termine siano compatibili con le norme sulla concorrenza. Poiché esiste un importante margine per migliorare l’efficienza energetica, il rapporto raccomanda la compilazione di un elenco di misure prioritarie in materia. In particolare, il gruppo ad alto livello ritiene indispensabile conoscere meglio i rischi legati agli investimenti realizzati e di valutare meglio la durata di ammortamento di tali investimenti. Raccomanda inoltre la piena applicazione della direttiva sull’ecodesign (ad esempio per quanto riguarda le esigenze minime in materia di efficienza energetica di tutti i prodotti che consumano energia, lo sviluppo della produzione combinata di calore ed elettricità o il riscaldamento urbano). Con riferimento al sistema comunitario di scambio di quote di emissione, il gruppo conferma la sua preferenza per un sistema in grado di garantire una autentica riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Per garantire che l’Ue possa disporre di uno strumento efficace di lotta contro i cambiamenti climatici, il rapporto propone di migliorare il sistema attuale procedendo in tre tappe: innanzitutto il nuovo strumento dovrebbe prevedere incentivi efficaci per gli investimenti nelle tecnologie a debole intensità di carbonio, dovrebbe inoltre avere un impatto limitato sulla competitività delle industrie a forte intensità energetica attive sul mercato mondiale e, infine, costituire dopo il 2012 un quadro di riferimento attraente per i sistemi di altri paesi a forte volume di emissioni. Per migliorare ancora il funzionamento del sistema delle quote di emissione, il gruppo ad alto livello raccomanda inoltre di applicare rapidamente e pienamente le disposizioni della normativa comunitaria in materia di liberalizzazione dei mercati dell’elettricità e del gas. La revisione generale del sistema comunitario di scambio delle quote di emissione dovrà avvenire nel più ampio contesto dell’azione internazionale in materia di lotta contro i cambiamenti climatici. I lavori futuri del gruppo ad alto livello si concentreranno su una riflessione più strategica che riguarda la futura politica energetica dell’Europa. L’obiettivo sarà di formulare raccomandazioni sul modo di definire scelte politiche che permettano di organizzare un sistema energetico sostenibile, a debole intensità di carbonio e concorrenziale, in grado di rafforzare la competitività dell’economia europea e di garantire meglio la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dopo il 2010. .  
   
   
INTEGRAZIONE DEI MERCATI DEL GAS EUROPEI: L’AUTORITÀ HA ATTIVATO IL COMITATO DI COORDINAMENTO PER IL CENTRO-SUD EUROPA  
 
Roma, 6 giugno 2006 - Si è tenuta a Roma la prima riunione del Comitato di coordinamento dei regolatori dell’energia (Regional Co-ordination Commitee, Rcc), istituito dall’Ergeg (European Regulators Group for Electricity and Gas) per l’integrazione dei mercati del gas nella regione “Centro-sud Europea” (comprendente Austria, Grecia, Italia, Polonia, Repubbliche Ceca e Slovacca, Slovenia, Ungheria). L’ Ergeg, cioè il gruppo di consultazione istituito dalla Commissione europea che riunisce i regolatori dell’energia della Ue, ha affidato al Regolatore italiano, l’Autorità per l´energia elettrica e il gas, congiuntamente a quello austriaco, E-control, l’incarico di guidare l’armonizzazione della regolazione per i mercati del gas dell’Europa meridionale e sud-orientale . L’iniziativa è parte fondamentale del progetto di realizzazione di un singolo mercato Europeo dell’energia. Il percorso individuato prevede una fase intermedia di aggregazione dei distinti mercati nazionali in quattro grandi mercati regionali ed una più ampia tutela dell’interesse dei consumatori: l’integrazione dei mercati e lo sviluppo della competizione tra le imprese permetterà, infatti, di massimizzare proprio i benefici dei consumatori finali europei assicurando loro una maggiore libertà di scelta. L’integrazione regionale e l’armonizzazione delle regole dei mercati sono particolarmente importanti nel caso del gas naturale, il cui mercato è intrinsecamente internazionale: oltre il 60% del gas consumato in Europa attraverso infatti almeno una frontiera. Oltre alla regione “Centro-sud Europa” affidata all’Autorità italiana, vi saranno altre tre regioni europee: “Nord-ovest” (Belgio, Francia settentrionale, Lussemburgo, Olanda, Gran Bretagna e Irlanda) affidato al Regolatore olandese; “Nord” (Danimarca, Germania, Svezia) affidato al Regolatore tedesco; nella prima fase le regioni Nord e Nord-ovest sono unite; “Sud-ovest” (Francia meridionale, Portogallo, Spagna) affidato al Regolatore spagnolo. L’iniziativa si propone di identificare le barriere ancora esistenti nei processi competitivi e di concordare un Piano d’Azione, da attuarsi nei prossimi tre anni da parte degli operatori di rete e delle altre imprese del settore sotto la supervisione del Comitato di coordinamento regionale composto dai regolatori dei paesi coinvolti, in stretta collaborazione con i Ministeri competenti per l’energia. Il primo rapporto sull’iniziativa verrà presentato nell’autunno di quest’anno, nell’ambito dei lavori del “Forum di Madrid”, organizzato dalla Commissione Europea. La documentazione è disponibile sul sito http://www. Ergeg. Org. / .  
   
   
ENEL SI AGGIUDICA LA GARA PER LA RETE ELETTRICA DI BUCAREST PER 820 MILIONI DI EURO  
 
 Roma, 6 giugno 2006 – Enel si è aggiudicata la gara indetta dal governo rumeno per la cessione del pacchetto di maggioranza della società di distribzione di energia elettrica Electrica Muntenia Sud (Ems), prevalendo sulle offerte avanzate da numerosi importanti gruppi energetici europei. Enel ha offerto 820 milioni di euro per l’acquisizione del 67,5% del capitale di Ems. Tale corrispettivo si riferisce sia al trasferimento delle azioni che a un contestuale aumento di capitale. La firma del contratto è prevista nelle prossime settimane, una volta ottenuta la relativa approvazione da parte del governo rumeno. Ems serve la capitale Bucarest e le regioni limitrofe di Ilfov e Giurgiu, conta circa 2. 000 addetti e nel 2005 ha registrato un fatturato pari a circa 398 milioni di euro e un utile netto di circa 20 ilioni di euro. Con questa operazione Enel fornisce in Romania circa 2,5 milioni clienti nel settore della distribuzione di energia elettrica: Ems serve oltre 1,1 milioni di clienti mentre le altre due società acquisite l’anno scorso, Electrica Banat (regione di Timishoara) e Electrica Dobrogea (regione di Costanza), insieme servono 1,4 milioni di clienti. Data la notevole presenza in Romania di aziende italiane, in particolare del Nod-est, Enel, in accordo con Confindustria e Unioncamere del Veneto, ha attivato uno sportello a Padova, oltre a una rete di account manager in Romania, specificatamente dedicati all’assistenza e alla consulenza per le aziende italiane che operano nel Paese. Considerando anche le attività nella distribuzione elettrica in Spagna, il totale dei clienti serviti da Enel in Europa supera i 3 milioni, circa il doppio rispetto a quelli che Enel ha dovuto cedere in Italia alle ex municipalizzate per favorire la liberalizzazionedel mercato nazionale dell’energia elettrica. L’acquisizione di Ems è parte della strategia di espansione di Enel nell’area dell’Europa Centro-orientale, dove il Gruppo è già presente: in Bulgaria con la centrale di Maritza Iii, la più importante del paese; in Slovacchia, dove ha di recente acquisito il 66% di Slovenske Elektrarne, la società leader nella produzione di energia elettrica con l’83% del mercato nazionale; in Russia, dove gestisce una centrale a ciclo combinato da 450 Megawatt che serve San Pietroburgo e partecipa alla principale società di rading elettrico del paese. Enel intende inoltre partecipare alle prossime gare per la privatizzazione di società che possiedono asset di generazione e ret di distribuzione o per il completamento di progetti di centrali nucleari nella stessa Romania, in Bulgaria, in Polonia, in Turchia e in Russia. .  
   
   
TUTELA DEI CONSUMATORI: ARRIVA IL “CODICE DI CONDOTTA COMMERCIALE” IN DIFESA DELL´UTENTE FINALE DI ELETTRICITÀ  
 
Milano, 6 giugno 2006 - L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha approvato il “Codice di condotta commerciale” per la tutela dei clienti “idonei” in bassa tensione, affinché questi possano scegliere opportunamente tra le diverse offerte di fornitura di energia elettrica nel mercato libero (attualmente costituito da circa 7 milioni di clienti: piccole imprese, artigiani, e altri soggetti titolari di partita Iva). Il Codice tutelerà anche tutti i clienti “domestici” a partire dal 1° luglio 2007, cioè da quando anch’essi potranno esercitare il diritto di scelta del proprio fornitore. Il provvedimento è pubblicato sul sito www. Autorita. Energia. It. Il Codice riguarda essenzialmente la fase pre-contrattuale. Riguarda le regole di correttezza e trasparenza che gli operatori venditori devono applicare nelle fasi di promozione delle offerte, di conclusione del contratto e di modifica del contratto già stipulato: l’obiettivo è quello di garantire al cliente la piena informazione e la possibilità di confrontare i prezzi delle diverse offerte ricevute, affinché lo stesso cliente finale possa trarre vantaggi dal mercato scegliendo tra diverse offerte in modo consapevole ed informato. Le proposte riguardano la trasparenza delle informazioni, la correttezza nell’utilizzo delle diverse tecniche di vendita, l’informazione completa circa il contenuto delle offerte economiche e contrattuali, la confrontabilità dei prezzi, la chiarezza dei contratti e la semplicità del linguaggio utilizzato. Per i contratti conclusi fuori dai locali commerciali, o mediante tecniche di comunicazione a distanza, deve inoltre essere assicurato il diritto di ripensamento. In particolare il Codice: si applica a tutti i soggetti esercenti l’attività di vendita di energia elettrica nei confronti dei clienti idonei finali connessi in bassa tensione; fissa le regole generali di correttezza da osservare nella promozione delle offerte commerciali; individua gli elementi minimi essenziali delle comunicazioni a scopo commerciale e i principi generali per evitare comportamenti scorretti nelle attività di promozione presso i clienti idonei finali; indica le informazioni minime relative alle condizioni economiche e contrattuali di un’offerta commerciale che devono essere rese note ai clienti idonei finali prima della conclusione di un nuovo contratto, anche al fine di consentire la confrontabilità tra offerte diverse; fissa i criteri per la redazione dei contratti, stabilisce che l’esercente, nell’attività di vendita, deve consegnare al cliente copia integrale del contratto, una nota informativa predisposta dall’Autorità e una scheda di riepilogo dei corrispettivi; estende, analogamente a quanto previsto dal Codice di condotta commerciale per la vendita di gas, anche ai clienti non domestici, che non rientrano nella definizione di consumatore, il diritto di ripensamento di cui al decreto legislativo n. 206/05 (Codice del consumo). Il Codice, definendo regole di comportamento uniformi su tutto il territorio nazionale, garantisce inoltre che la competizione tra venditori si svolga a parità di condizioni e costituisce, anche sotto questo aspetto, un elemento di stimolo alla concorrenza. .  
   
   
CODICE DI CONDOTTA COMMERCIALE  
 
Roma, 6 giugno 2006 - L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha approvato il “Codice di condotta commerciale” per la tutela dei clienti “idonei” in bassa tensione, affinché questi possano scegliere opportunamente tra le diverse offerte di fornitura di energia elettrica nel mercato libero (attualmente costituito da circa 7 milioni di clienti: piccole imprese, artigiani, e altri soggetti titolari di partita Iva). Il Codice tutelerà anche tutti i clienti “domestici” a partire dal 1° luglio 2007, cioè da quando anch’essi potranno esercitare il diritto di scelta del proprio fornitore. Il Codice riguarda essenzialmente la fase pre-contrattuale. Riguarda le regole di correttezza e trasparenza che gli operatori venditori devono applicare nelle fasi di promozione delle offerte, di conclusione del contratto e di modifica del contratto già stipulato: l’obiettivo è quello di garantire al cliente la piena informazione e la possibilità di confrontare i prezzi delle diverse offerte ricevute, affinché lo stesso cliente finale possa trarre vantaggi dal mercato scegliendo tra diverse offerte in modo consapevole ed informato. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/codice_condotta_commerciale/index. Html .  
   
   
AEM TORINO: LA CAMPIONESSA OLIMPICA BELMONDO INAUGURA IL RINNOVATO IMPIANTO IDROELETTRICO DI VILLA A CERESOLE REALE  
 
Torino, 6 giugno 2006 – Il Presidente ed il Direttore Generale di Aem Torino Franco Reviglio e Roberto Garbati hanno inaugurato ieri, alla presenza della pluri-campionessa Olimpica ed ospite d’onore Stefania Belmondo, il rinnovato gruppo idroelettrico nella centrale di Villa a Ceresole Reale. La centrale di Villa fa parte del sistema idroelettrico della Valle Orco che ricomprende anche gli impianti Ceresole-rosone, Valsoera-telessio, Telessio-eugio-rosone, Rosone-bardonetto, Baronetto-pont e San Lorenzo-rosone: complessivamente i sette impianti producono circa 700 milioni di chilowattora annui a fronte di una potenza installata di circa 270 Mw. Aem Torino, proseguendo nella propria strategia di crescita nel settore dell’energia, ha avviato un coordinato piano di rinnovo degli impianti idroelettrici della Valle Orco, che comportano investimenti dell’ordine di oltre 100 milioni di euro. La centrale di Villa, scavata parzialmente nella roccia e situata a monte del lago di Ceresole Reale, conta su una potenza installata di 40 Mw ed una producibilità media annua di 78 milioni di chilowattora. L’intervento, che ha richiesto un investimento di circa 12,5 milioni di euro, ha comporta la posa di due nuove turbine tipo Pelton ad asse orizzontale, di un nuovo alternatore da 50 Mva ed il completo rinnovo della sottostazione da 220 kV. Sono stati anche realizzati interventi sulle dighe di Serrù, consistenti nel rifacimento del paramento di monte, e dell’Agnel, ove è stato rinnovato lo sfioratore. La centrale utilizza le acque captate nei laghi dell’Agnel, con una capacità di oltre 2. 300. 000 metri cubi, entrato in servizio nel 1938 e posto a 2. 297 m s. L. M. , e del Serrù, a quota 2. 276 m s. L. M. , che, inaugurato nel 1951, ha una capacità di oltre 15 milioni di metri cubi d’acqua. A valle della centrale, le acque vengono rilasciate nel grande lago artificiale di Ceresole Reale, inaugurato nel 1931, avente una capacità massima di oltre 36 milioni di metri cubi. - L’inaugurazione della centrale di Villa è un importante tassello del piano di investimenti che Aem Torino sta realizzando in Valle Orco. – ha dichiarato il Direttore Generale di Aem Torino Roberto Garbati – Si tratta della dimostrazione concreta di come la nostra Azienda continui a credere nella validità dell’idroelettrico, che rappresenta la fonte rinnovabile e “verde” per eccellenza, proprio in un momento di grave crisi energetica per il nostro Paese, ormai sempre più dipendente dagli idrocarburi. - .  
   
   
ENEL PROSEGUE LA CRESCITA NEL GAS, 15.000 NUOVI UTENTI IN SICILIA SIGLATO L’ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DELLE SOCIETÀ METANSICULA E METANSICULA VENDITA PER 20 MILIONI DI EURO.  
 
Roma, 6 giugno 2006 - Continua la crescita di Enel nella distribuzione e vendita di gas. E’ stato, infatti, siglato l’accordo per l’acquisizione delle società Metansicula S. P. A. E Metansicula Vendita S. R. L. , che in Sicilia servono attualmente circa 15 mila clienti nelle province di Catania, Siracusa e Ragusa. L’accordo è ora soggetto all’approvazione dell’Autorità Antitrust. Metansicula S. P. A. , operante nella distribuzione di gas naturale, e Metansicula Vendita S. R. L. , attiva nella vendita di gas naturale, nel 2005 hanno conseguito ricavi consolidati per circa 5,3 milioni di euro e distribuito circa 10 milioni di metri cubi di gas. Metansicula attualmente gestisce il servizio di distribuzione del gas in 17 comuni. Il corrispettivo complessivo per l’acquisizione dell’intero capitale di entrambe le società è di 20 milioni di Euro. Con questa acquisizione il Gruppo Enel, nel settore gas, supera i 2,2 milioni di clienti, rafforzando la posizione di secondo operatore nazionale del settore, con una quota di mercato del 12% in termini di clienti serviti. I metri cubi di gas venduti ammontano a 6,7 miliardi, di cui 5,1 miliardi alla clientela finale e 1,6 miliardi a grossisti e distributori. Dall’apertura completa del mercato del gas in Italia, Enel, che da subito ha indirizzato la sua azione commerciale verso i clienti industriali, microbusiness e domestici, è stato il primo grande operatore nazionale a lanciare, oltre a varie offerte relative a energia elettrica e gas, anche un’offerta dual energy (denominata Luce & Gas) che consente alle piccole e medie imprese di risparmiare su entrambe le forniture, avendo in più la comodità di un’unica bolletta. .  
   
   
HERA: ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE  
 
Bologna, 6 giugno 2006 – Ieri , il Consiglio di Amministrazione di Hera S. P. A. , in seguito all’approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2006 del progetto di fusione per incorporazione di Geat Distribuzione Gas S. P. A. Con sede in Riccione in Hera S. P. A. , ha deliberato di procedere entro il 30 giugno 2006 all’operazione di acquisto di n. 5. 526. 083 azioni ordinarie Hera S. P. A. Da assegnare in concambio all’unico socio della società incorporanda contestualmente all’efficacia della fusione e, quindi, alla data del 1 luglio 2006. Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito inoltre che, entro il 31 dicembre 2006, il numero delle azioni da acquistare sia elevabile a 10. 000. 000. La delibera di cui sopra è conseguente alla più ampia autorizzazione, rilasciata dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2006, in merito all’acquisto di azioni proprie da attuarsi in una o più soluzioni entro il termine massimo di 18 mesi dalla data dell’Assemblea. Tale autorizzazione stabilisce un limite massimo rotativo di n. 15. 000. 000 di azioni ordinarie Hera S. P. A. Che potranno essere acquistate ad un prezzo non inferiore al loro valore nominale e non superiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato nel giorno di Borsa precedente ogni singolo acquisto, prevedendosi di destinare agli acquisti un importo massimo di Euro 45. 000. 000, prevedendosi la possibilità di utilizzare le stesse anche nell’ambito di operazioni societarie che possano comportare scambio o concambio di pacchetti azionari. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere, altresì, secondo i termini e le condizioni stabiliti dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2006, agli ulteriori acquisti e/o vendite di azioni proprie, il tutto nei limiti e con le modalità di cui alla delibera dell’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2006. .  
   
   
ERG LANCIA L’OPA PER L’ACQUISTO DEL 100% DELLE AZIONI DI ENERTAD  
 
Genova 6 giugno 2006 – Erg Spa ha depositato ieri presso la Consob le comunicazioni relative al lancio dell’offerta pubblica di acquisto (Opa) del 100% delle azioni di Enertad Spa. Il prezzo d’acquisto è per ciascuna azione di 3,00 Euro, il controvalore massimo dell’offerta, in caso di adesione totalitaria, sarà di circa 285 milioni di Euro. La durata del periodo di adesione all’offerta, che avrà inizio entro la fine di giugno, sarà concordata con Borsa Italiana Spa. L’opa è soggetta al verificarsi di condizioni meglio definite nell’allegato. L’operazione è coerente con la strategia del Gruppo Erg di crescere nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e di essere tra i primi produttori di energia eolica in Italia. .  
   
   
BENZINA: L’ANTITRUST INDAGA SUI PREZZI DEI CARBURANTI!! A SEGUITO DI UN ESPOSTO DEL CODACONS  
 
Roma, 6 giugno 2006 - L’autorità Antitrust ha aperto una indagine sui prezzi della benzina, a seguito di un esposto presentato il 22 maggio scorso dal Codacons. Nell’atto l’associazione denunciava sia la grande differenza esistente nei prezzi dei carburanti in Italia e all’estero, sia la doppia velocità alla pompa, con i prezzi velocissimi a salire quando aumentano le quotazioni del petrolio, e lentissimi a scendere quando le stesse calano. Sosteneva il Codacons nell’esposto: “Risulta essere inaccettabile e poco chiara la disomogeneità delle variazioni dei prezzi dei carburanti che vede l’Italia tra i primi Paesi ad aver avuto i maggiori aumenti ed il sistema adottato della doppia velocità attribuita all’aumento dei prezzi, se aumenta il prezzo del greggio aumenta il prezzo della benzina e della raffinazione, contrariamente, invece, se diminuisce il prezzo del petrolio non vi è alcuna ripercussione sul prezzo finale della benzina acquistata dai consumatori… Le ripercussioni sul mercato italiano saranno a svantaggio dei consumatori, se pensiamo che oltre i due terzi delle merci italiane viaggiano su gomma, si comprende benissimo che questi aumenti di costo per gli autotrasportatori si stanno traducendo in un aumento di prezzo dei prodotti acquistati nei mercati e nei supermercati del territorio nazionale”. L’antitrust ha deciso di aprire una indagine per verificare le ipotesi segnalate dal Codacons ed eventuali violazioni delle norme vigenti. .  
   
   
SOCOTHERM: INAUGURATA SOCOTHERM ESPAñA S.A., L’IMPIANTO DI RIVESTIMENTO TECNOLOGICAMENTE PIÙ AVANZATO A SERVIZIO DELL’AREA MEDITERRANEA  
 
Vicenza, 6 giugno 2006 – Socotherm España S. A. , controllata al 100% da Socotherm S. P. A. , Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana (Sctm. Mi) ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua,è stata inaugurata il 31 maggio alla presenza di Don Diego Garcia Caro, Alcalde di Hellin. Alla cerimonia hanno inoltre partecipato l’Ing. Zeno Soave, Ceo del Gruppo Socotherm e Presidente di Socotherm España S. A. E Don Antonio Garcia Mateo, Direttore Generale di Enagas. Socotherm España occupa un’area di 30 ettari nel sud della Spagna, ad Hellin, nella regione a Statuto Autonomo di Castilla-la Mancha. Al suo interno sono installati un impianto per il rivestimento esterno in polietilene triplo strato di tubi anche di grandi dimensioni e un impianto per il rivestimento interno in vernice epossidica. Il site è connesso via ferrovia e autostrada ai porti di Cartagena e Alicante, i più importanti per i servizi all’industria offshore del “West Mediterranean”. “Nel sud della Spagna - afferma l’Ing. Zeno Soave, Presidente di Socotherm España - sono pianificate per i prossimi anni le più importanti pipeline offshore del Mar Mediterraneo e due gasdotti onshore fra i più grandi di Europa: questo investimento, pari a circa 10 Milioni di Euro, è stato fatto per poter offrire servizi legati a questi progetti relativi al trasporto del gas e a quelli pianificati e altrettanto importanti per il trasporto dell’acqua”. L’impianto inizierà fra pochi giorni i lavori di rivestimento tubi di due importanti progetti già aggiudicati da Enagas, il gestore del sistema gasistico spagnolo: il Gasoducto Alcazar- Villarobledo (60 km di tubi da 36” di diametro) e la Balearic Submarine Pipeline (270 km di tubi da 20” di diametro), il primo gasdotto offshore 100% spagnolo e che porterà il gas dalla Penisola Iberica alle Isole Baleari. .  
   
   
ENERTAD: PERFEZIONATA LA CESSIONE DELL’ACCIAIO  
 
Milano, 6 giugno 2006 – Lo scorso 31 maggio è stata perfezionata la cessione di Enertad France Sas, capo settore del business “Acciaio”, ad Asbm Ltd. , compagnia di investimento statunitense che fa capo ad un gruppo di investitori operante nel settore della distribuzione dei metalli. Il corrispettivo della cessione è pari ad Euro 55. 000. 000,00 e sarà oggetto di un meccanismo di aggiustamento sulla base della situazione patrimoniale consolidata di Enertad France Sas al 31 maggio 2006. .  
   
   
UN SEMINARIO ANALIZZA CAMBIAMENTO CLIMATICO E CONSEGUENZE NELL´EUROPA CENTRALE E ORIENTALE  
 
Bruxelles, 6 giugno 2006 - Dal 13 al 15 settembre a Poiana Brasov (Romania) si terrà un seminario sul cambiamento climatico e le conseguenze nei paesi dell´Europa centrale e orientale (Peco). L´iniziativa riunirà scienziati provenienti dai Balcani, dall´Europa centrale e dagli Stati baltici, interessati alle dimensioni fisica, ambientale e socioeconomica del cambiamento climatico. Tra gli argomenti che saranno trattati figurano i seguenti: determinazione dell´efficacia delle proiezioni di modelli climatici su scala regionale, in particolare per quanto riguarda il bacino del Danubio e i Balcani; determinazione delle incertezze nella simulazione di fenomeni estremi su scala regionale; fenomeni meteorologici estremi in Europa orientale e loro sensibilità al cambiamento climatico globale; cambiamento climatico improvviso; valutazione delle conseguenze del cambiamento climatico sul ciclo idrologico nei Peco; riduzione del rischio, compresi i sistemi di previsione e di allarme precoce per settori fondamentali quali agricoltura, energia, risorse idriche. Il seminario è organizzato dai partner di Ensembles, un progetto intergrato finanziato nell´ambito della priorità tematica "Cambiamento globale e ecosistemi" del Sesto programma quadro (6Pq). Http://www. Ensembles-eu. Org/ .  
   
   
IL BELGIO COSTRUIRÀ LA PRIMA STAZIONE ANTARTICA ECOLOGICA  
 
Bruxelles, 6 giugno 2006 - L´international Polar Foundation (Ipf) ha svelato il 31 maggio i progetti definitivi per la costruzione della prima stazione polare alimentata unicamente con fonti di energia rinnovabile in un sito antartico. Realizzata su commissione del governo belga, la stazione antartica Princess Elisabeth farà da centro di ricerca sul cambiamento climatico e avrà un ruolo chiave in Antartide nel contesto del sistema climatico globale. Aprirà i battenti alla fine del 2007, nel corso dell´anno polare internazionale. Dopo la sua costruzione la stazione sarà in grado di ospitare 20 scienziati durante la stagione estiva. Sarà localizzata tra la stazione russa Novolazarevskaya e quella giapponese Syowa nella regione di Dronning Maud Land. I progetti dell´Ipf si basano sull´uso di fonti di energia rinnovabile per soddisfare la maggior parte del fabbisogno energetico, oltre che sui metodi di trattamento delle acque effluenti per mantenere minima la contaminazione ambientale. Si cercheranno sponsor e partner tecnologici per dotare la stazione di materiali e tecnologie all´avanguardia conformi ai principi della costruzione ecologica, allo scopo di ridurre l´impatto ambientale legato alla realizzazione della nuova base. "La stazione Princess Elisabeth sarà sinonimo di migliore prassi a livello internazionale poiché sarà interamente gestita con energia rinnovabile e riciclerà tutti i rifiuti prodotti", ha affermato Alain Hubert, presidente dell´Ipf. "Dato che sappiamo già di dover vivere in maniera più sostenibile per evitare un cambiamento climatico drastico, è naturalmente d´obbligo perseguire la sostenibilità in Antartide". Si prevede che la costruzione della base avrà un costo di circa 6,4 milioni di euro, di cui due milioni già impegnati dal governo belga. La restante parte sarà finanziata dall´Ipf grazie alle sponsorizzazioni dei privati e alle donazioni pubbliche. Il governo belga contribuirà inoltre con tre milioni di euro per la gestione della stazione e del programma di ricerca nel 2008 e 2009. Anche alcuni paesi del trattato antartico, Giappone, Svezia, Germania e Norvegia, hanno messo a disposizione la loro competenza nella logistica e in altri settori tecnici. Nel corso dell´elaborazione e della costruzione, l´Ipf perseguirà i propri obiettivi di istruzione e informazione sui temi della ricerca nelle regioni polari, del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile. Dopo che la base sarà realizzata, l´ufficio federale per gli affari scientifici (Belspo) ne provvederà al mantenimento e alla gestione. L´ufficio avrà il compito di definire il programma scientifico e selezionare i team di scienziati. Http://www. Polarfoundation. Org/ .  
   
   
UNIVERSITÀ DI PAVIA PORTE APERTE ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA 13 LUGLIO 2006  
 
Pavia, 6 giugno 2006 - Istituire veri e propri Speaker’s Corner in cui i ragazzi possono incontrare docenti e studenti dell’Università di Pavia e dialogare liberamente con loro: è questa l’idea di Porte aperte 2006, in programma il prossimo 13 luglio. Il modello è il celebre Hyde Park di Londra, dove ciascuno può fermarsi a parlare davanti a un pubblico che non manca mai. Un luogo di incontro e di confronto, dove chi parla e chi ascolta si ritrova sullo stesso piano e condivide le proprie esperienze. Tra l’Aula del ‘400 e i cortili Sforzesco, delle Magnolie e dei Tassi, si dipana il percorso di questa giornata di orientamento organizzata dal C. Or. Tra le facoltà e i servizi dell’Università, a disposizione degli studenti degli ultimi anni delle superiori e di quelli che stanno per iscriversi ai corsi specialistici. Dalle 10 di mattina, fino all’ultimo appuntamento delle 18, dedicato ai genitori, nei cortili della sede centrale di Strada Nuova sarà presentato il campus universitario di Pavia. Con 23. 000 studenti e con 9 facoltà, 103 corsi di laurea,16 collegi, 1600 borse di studio, 310 scambi con università di tutto il mondo e più di 3300 stage, l’Università di Pavia, una delle più antiche d’Italia, fondata nel 1361, punta oggi a divenire una Research University, che guarda con fiducia e ottimismo al terzo millennio. All’università di Pavia la qualità della docenza e della ricerca si coniugano con la qualità della vita offerta dal campus universitario. Si pratica sport agonistico presso il Cus, si partecipa all’attività culturale dei collegi, si viene inseriti in centri di ricerca d’avanguardia e in progetti internazionali, si frequentano i corsi dell’Istituto Universitario di Studi Superiori, una delle quattro scuole di alti studi presenti in Italia. Il 13 luglio, quindi, non ci saranno solo stand e incontri ufficiali, ma docenti e ricercatori a disposizione tutto il giorno in questi Speaker’s Corner informali, pronti a rispondere alle domande dei ragazzi, quelle Frequently Asked Questions (Faq) che vanno dai possibili sbocchi professionali, alla configurazione dei corsi di laurea, al rapporto con altre materie di studio, fino, naturalmente, ai vantaggi di vivere e studiare in un collegio e in una città universitaria come Pavia. Senza dimenticare che, dal prossimo anno accademico, gli studenti diplomati alle superiori con 100/100 avranno diritto all’esenzione dalle tasse per il primo anno e che le nuove tasse dell’Università di Pavia saranno inferiori a quelle delle Università di Milano. Chi frequenta ancora le scuole superiori potrà quindi trovare risposte sulle idee che già ha in testa, ma anche stimoli nuovi per orientarsi nel mondo sempre più vario e specializzato dell’Università. Chi invece ha già una laurea di primo livello, potrà confrontarsi in profondità con i docenti e delineare scenari possibili per il proprio futuro di studio, di ricerca e di lavoro. Http://cor. Unipv. It .