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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Luglio 2008
UE: IL PRESIDENTE BARROSO AL VERTICE DEL G8 IN GIAPPONE (7-9 LUGLIO 2008): LEADERSHIP PER AFFRONTARE LE URGENTI SFIDE GLOBALI  
 
 Bruxelles, 7 luglio 2008 - Per la quarta volta, il Presidente Barroso rappresenterà la Commissione, quale membro a pieno titolo del G8, al vertice del gruppo, che quest´anno si svolgerà sotto la presidenza giapponese a Toyako (Hokkaido, Giappone). I leader del G8 affronteranno le sfide del cambiamento climatico, dello sviluppo, dell´economia mondiale e dell´aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia, sollecitando una risposta internazionale coordinata. Il vertice si svolge in un momento in cui le molteplici sfide globali richiedono più che mai l´impegno e la determinazione dei leader del G8. Il Presidente Barroso ha dichiarato: "Il vertice del G8 è un´occasione che non possiamo perdere, l´occasione per trovare una risposta a livello internazionale alle sfide sempre più pressanti che riguardano ormai tutti noi, ovunque nel mondo. Soprattutto ora, considerati gli effetti del cambiamento climatico, lo sviluppo, l´instabilità dell´economia mondiale e l´aumento dei prezzi dei generi alimentari e del petrolio, è importante che assumiamo impegni concreti. Dobbiamo indirizzare gli sforzi al raggiungimento di un accordo sul cambiamento climatico globale entro il 2009, realizzare gli obiettivi di sviluppo del millennio e reagire al rialzo dei prezzi dei generi alimentari e del petrolio. In un momento così difficile per l´economia globale e le popolazioni più povere, la nostra determinazione ad agire deve essere inequivocabile. " Il Presidente Barroso chiederà di fissare obiettivi a lungo termine significativi e ambiziosi e traguardi a medio termine per combattere il cambiamento climatico, e intende coinvolgere le economie emergenti e i paesi in via di sviluppo secondo il principio delle responsabilità comuni ma differenziate in base alle rispettive capacità. Insisterà sul fatto che il progresso economico è possibile e favorisce le opportunità economiche, avviando nel contempo un´ambiziosa azione per il clima. L´approccio europeo per l’intervento a favore del clima, che prevede una ripartizione degli sforzi equa ed equilibrata, si muove in questo senso. Per quanto riguarda lo sviluppo e l´Africa, il Presidente Barroso inviterà i partner a confermare gli impegni in materia di aiuti allo sviluppo e a intensificare gli sforzi. Evidenzierà il ruolo guida e il fermo impegno dell´Ue nella realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, come dimostrato ad esempio dal fatto che nel 2007 il 60% dell´aiuto pubblico mondiale allo sviluppo proveniva dall´Europa e che dal 2002 l´aiuto europeo è aumentato del 30%. Il Consiglio europeo di giugno, inoltre, ha appena adottato un ambizioso calendario di azioni dell´Ue per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio. Tuttavia, come ribadirà ancora una volta il Presidente Barroso, occorrono più sforzi, sia a livello europeo che a livello di G8, per far capire che siamo pronti a mantenere gli impegni assunti. Quanto all´economia mondiale, il Presidente Barroso inviterà il G8 a mandare un segnale forte per ribadire la necessità di non cedere alle spinte protezioniste nelle relazioni per il commercio e gli investimenti, e di portare a termine il ciclo di negoziati di Doha in modo esauriente, ambizioso ed equilibrato. Un clima favorevole agli investimenti è essenziale nei paesi del G8 e nel resto del mondo. La comunità globale ha moltissimo da perdere creando nuove barriere. Sul problema dell´aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia, il Presidente Barroso solleciterà risposte idonee a porre rimedio alla situazione nel breve, medio e lungo periodo, ribadendo l´importanza fondamentale di trovare soluzioni strutturali ai problemi strutturali, come l´elevata dipendenza globale dai combustibili fossili. .  
   
   
STRASBURGO, PARLAMENTO EUROPEO, ANTICIPAZIONIO SESSIONE PLENARIA 7 - 10 LUGLIO 2008 : SARKOZY PRESENTA IL PROGRAMMA DELLA PRESIDENZA FRANCESE, VERSO UN NUOVO ASSETTO DEL MERCATO DEL GAS VERSO TARIFFE AEREE PIÙ TRASPARENTI  
 
Strasburgo, 7 luglio 2008 - I Punti Forti Della Sessione Lunedì 7 luglio - Rom: dibattito in Aula sulla banca dati italiana delle impronte digitali - Diverse interrogazioni orali alla Commissione sottoposte da Pse, Alde, Verdi e Gue apriranno un dibattito in Aula sulla decisione del governo italiano di creare una banca dati delle impronte digitali dei rom. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Nuove norme per additivi, aromi e enzimi alimentari - Il Parlamento adotterà quattro regolamenti volti a armonizzare e aggiornare la normativa su additivi, aromi ed enzimi alimentari. E´ anche stabilita una procedura di autorizzazione per queste sostanze, che andranno inserite in elenchi positivi comunitari, se sicure e non ingannevoli per i consumatori. Gli additivi vanno vietati negli alimenti per lattanti e possono continuare ad esserlo per Mortadella e Cotechino tradizionali italiani. E´ resa più rigorosa la definizione di aromi "naturali" (relazioni Westlund, Drcar Murco e Doyle). Martedì 8 luglio - Verso un nuovo assetto del mercato del gas - Una relazione all´esame dell´Aula chiede di separare la proprietà delle attività di produzione e di trasmissione del gas oppure di affidare la rete a un gestore di trasmissione indipendente, interno all´impresa ma totalmente separato a livello contabile e societario. Intende inoltre vietare a soggetti di paesi terzi di controllare la rete di trasmissione. Propone poi di rafforzare la tutela dei consumatori più deboli garantendo loro la sicurezza delle forniture a tariffe preferenziali (relazione La Russa). Gasdotto Nordstream: evitare a Gazprom di dominare il mercato europeo del gas - Il gasdotto Nordstream risponde alla necessità di soddisfare i fabbisogni energetici dell´Ue, ma pone problemi ambientali e geopolitici. Una relazione all´esame dell´Aula chiede di valutare la situazione del mercato derivante dalla sua realizzazione e, se del caso, prendere misure per evitare che Gazprom domini il mercato Ue del gas in assenza di pari condizioni per le società europee in Russia. Sollecita inoltre una politica energetica comune e una diversificazione geografica e delle fonti (relazione Libiki). Quote di emissioni anche per i trasporti aerei, dal 2012 - Il Parlamento è chiamato ad approvare definitivamente una direttiva che, dal 2012, prevede l´inclusione nel sistema comunitario delle emissioni prodotte da tutti i voli in arrivo e in partenza da un aeroporto dell´Ue. Sono però previste alcune deroghe per i voli militari, antincendio e di ricerca o effettuati da piccoli aerei o su rotte poco frequentate. L´85% delle quote sarà assegnato gratuitamente e il restante sarà posto all´asta, i cui proventi dovranno finanziare misure ambientali (relazione Liese). Verso tariffe aeree più trasparenti - Il Parlamento è chiamato a approvare definitivamente un regolamento che rafforza la trasparenza delle tariffe aeree imponendo l´indicazione di tutte le tasse, i diritti e i supplementi. Inoltre, razionalizza le norme vigenti sul rilascio delle licenze ai vettori aerei e sulla libertà di prestare servizi nell´Ue. Instaura requisiti più severi in materia di solidità finanziaria delle compagnie e di ricorso al wet lease degli aerei e chiarisce le norme applicabili agli oneri di servizio pubblico (relazione Degutis) Afghanistan: aumentare le truppe e l´aiuto alla ricostruzione - Una relazione all´esame dell´Aula chiede di aumentare l´influenza politica dell´Ue in Afghanistan con un aumento delle truppe nelle zone più difficili e un maggiore sostegno alla ricostruzione e alla società civile. L´ue dovrebbe sostenere la Nato nella lotta al terrorismo, anche se il problema non è solo militare, e promuovere misure per l´emancipazione delle donne. Occorrono poi maggiori risorse per Eupol, una strategia contro la produzione di oppio e indagini sugli abusi contro i giornalisti (relazione Brie). Fondi sovrani: coordinamento Ue e approccio globale - Un´interrogazione orale al Consiglio e alla Commissione aprirà un dibattito in Aula sui fondi sovrani, veicoli di investimento di proprietà dei governi. I deputati chiedono, un coordinamento Ue in materia e un approccio globale che affronti la questione della reciprocità nell´apertura dei mercati. Sollecitano poi un´azione nei confronti delle monarchie petrolifere che aumentano lo squilibrio del tasso di cambio euro/dollaro con i loro investimenti. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Mercoledì 9 luglio - Ampliamento: mantenere gli impegni e potenziare la capacità d´integrazione - Gli allargamenti passati sono stati un grande successo. E´ quanto sostiene una relazione all´esame dell´Aula ribadendo l´impegno Ue verso i paesi candidati che dovranno comunque rispettare i criteri di adesione e risolvere i problemi interni. Chiede all´Ue di rafforzare la sua capacità d´integrazione e di prepararsi alle adesioni per non danneggiare la sua coesione interna e la capacità di agire. Propone la creazione di un Commonwealth europeo e di un´Unione del Mar Nero, che includa la Turchia (relazione Brok). Situazione politica in Zimbabwe - La dichiarazione del Consiglio e della Commissione aprirà un dibattito in Aula sulla crisi politica nello Zimbabwe dopo che Mugabe si è proclamato Presidente nonostante le condanne della comunità internazionale. Il Commissario Michel ha dichiarato l´impossibilità di riconoscere la legittimità delle elezioni, l´Italia ha richiamato il suo ambasciatore e gli Usa hanno proposto sanzioni. Il Parlamento europeo, che aveva già criticato la violenza politica post-elettorale, adotterà una risoluzione. Israele rispetti i diritti dei detenuti palestinesi - Un´interrogazione orale al Consiglio e alla Commissione aprirà un dibattito in Aula sugli 11. 000 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. I deputati sottolineano il trattamento «umiliante e degradante» dei detenuti, i maltrattamenti fisici e l´inumanità degli interrogatori, nonché la sistematicità degli arresti e della detenzione di bambini. Chiedono quindi quali misure intende adottare l´Ue affinché Israele rispetti il diritto internazionale. Il Parlamento adotterà una risoluzione a settembre. Bce: i tassi d’interesse non compromettano la crescita - Apprezzando l’operato della Bce nel 2007, specie nel far fronte alla crisi dei subprime, una relazione all’esame dell’Aula sollecita la creazione di un quadro Ue per la sorveglianza finanziaria. Rileva poi che ogni ulteriore aumento dei tassi di interesse dovrebbe essere effettuato con cautela per non compromettere la crescita economica, ma gli Stati membri devono attuare riforme strutturali. Chiedendo maggiore coordinamento in materia di cambi, esorta decisioni più trasparenti in seno alla Bce (relazione Schmidt). Sì a una politica spaziale per la sicurezza Ue, ma no alle guerre stellari - Una relazione all´esame dell´Aula rileva l´importanza della dimensione spaziale per la sicurezza dell´Ue e sollecita una strategia comune europea nello spazio. Ma esprime preoccupazione per la minaccia di militarizzazione dello spazio e raccomanda il divieto di ricorso alle armi contro i dispositivi spaziali. Chiede un sistema Ue di sorveglianza spaziale, la tutela delle infrastrutture a terra, un dialogo con la Nato sulla difesa antimissile e l´interoperabilità dei sistemi di telecomunicazione (relazione von Wogau). Giovedì 10 luglio - Sarkozy presenta il programma della Presidenza francese - Nicolas Sarkozy illustrerà all´Aula il programma di lavoro che la Presidenza di turno francese intende attuare entro la fine dell´anno. L´esito del referendum in Irlanda ha rimescolato le carte, ma gran parte delle priorità politiche restano ancora valide: cambiamenti climatici e energia, immigrazione, politica di difesa comune, Unione del Mediterraneo e Politica agricola comune dopo il 2013. .  
   
   
LA FRANCIA PRESENTA LE PRIORITÀ DELLA SUA PRESIDENZA  
 
 Bruxelles, 7 luglio 2008 - I francesi hanno messo la costruzione dello Spazio europeo della ricerca (Ser) in cima alla lista delle priorità della ricerca per la loro presidenza dell´Ue. Le altre priorità comprendono l´incentivazione del ruolo dell´Europa nella ricerca spaziale e il progresso verso la creazione di un brevetto comunitario. La Francia è subentrata alla Slovenia nella presidenza del Consiglio dell´Ue il 1° luglio. Durante il periodo in cui saranno al timone, i francesi hanno intenzione di concentrarsi su quattro aree principali: energia e clima, questioni riguardanti la migrazione, agricoltura, sicurezza e difesa. Nel campo della ricerca i francesi progettano di portare avanti il Processo di Lubiana (lanciato sotto la presidenza slovena) e dare vita ad una nuova visione per il Ser. Secondo il piano di lavoro della presidenza francese, sarà lanciata una serie di attività ideate per definire una "visione per il 2020" per il Ser. Tra le altre cose, i ministri della ricerca discuteranno le sfide che deve affrontare la ricerca europea, con l´intento di definire il modo in cui il Ser può trattare questioni prioritarie come l´energia e il cambiamento climatico, il cibo e l´agronomia, la salute e l´invecchiamento, e la società dell´informazione. I francesi si sono anche posti l´obiettivo di raggiungere delle conclusioni su una serie di punti, e cioè la strategia programmatica congiunta, la mobilità dei ricercatori e la strategia per la cooperazione internazionale all´interno del Ser. Sperano anche di raggiungere un accordo sul contesto legale per le infrastrutture della ricerca paneuropea. Molti di questi argomenti saranno discussi ad un incontro informale dei ministri della ricerca europei che si terrà il 16 e il 17 luglio a Versailles, in Francia. Lo spazio è un´altra delle priorità indicate dai francesi. Avendo osservato che "lo spazio è un incentivo notevole per la crescita e la competitività in Europa", i francesi dichiarano di voler incoraggiare il ruolo dell´Ue come protagonista nella politica spaziale. Per settembre è in programma un incontro dei ministri aerospaziali europei e dei rappresentanti della Commissione europea e del Parlamento europeo. Altrove, i francesi si impegnano a "sforzarsi per fare progressi verso un brevetto comunitario. " Questo brevetto sarà standardizzato in tutta l´Ue e sarà accessibile garantendo allo stesso tempo sicurezza legale e mantenendo gli "attuali equilibri linguistici. " Le piccole e medie imprese (Pmi) non saranno dimenticate; i francesi intendono raggiungere un accordo sulle misure prese per sostenere le Pmi e si concentreranno in particolare sul miglioramento dell´accesso ai finanziamenti per Pmi innovative, proteggendo i diritti di proprietà industriale e promuovendo l´imprenditoria. La ricerca è presente anche nelle priorità della nuova presidenza per quanto riguarda la sanità. Una delle tre priorità identificate dai francesi è costituita dal morbo di Alzheimer. "La presidenza promuoverà una migliore assistenza per i malati e le loro famiglie, basata su tre linee di azione, ossia salute, solidarietà e ricerca," si legge sul programma di lavoro. In ottobre si terrà a Parigi un´importante conferenza europea sul morbo di Alzheimer. La Francia avrà la Presidenza dell´Ue fino alla fine dell´anno, quando toccherà alla Repubblica Ceca. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Eu2008. Fr/pfue/lang/it/accueil Servizio Presidenza francese su Cordis http://cordis. Europa. Eu/france/presidency/ .  
   
   
ORA ONLINE SU CORDIS IL SERVIZIO DI INFORMAZIONE PER R&S DELLA PRESIDENZA FRANCESE.  
 
Bruxelles, 7 luglio 2008 - Con il passaggio della presidenza del Consiglio dell´Unione europea dalla Slovenia alla Francia il 1° luglio, Cordis (Servizio comunitario di informazione in materia di R&s) ha lanciato un nuovo portale su Internet che dà accesso alle informazioni sulle attività di ricerca e sviluppo (R&s) sotto la presidenza francese. Il nuovo servizio espone le priorità francesi nel campo della R&s per i prossimi sei mesi: In linea con i suoi predecessori, la presidenza francese del Consiglio si concentra sull´avanzamento dello Spazio europeo della ricerca (Ser), visto che "il Ser dovrebbe essere in grado di fornire soluzioni per una serie di sfide importanti, che sono di carattere economico, sociale e ambientale (cambiamenti climatici; energia e sicurezza alimentare; invecchiamento), scientifico e tecnologico (ricerca fondamentale). " Inoltre, la Francia intende promuovere ulteriormente il ruolo dell´Ue come protagonista nel campo della ricerca spaziale e progredire sulla via della realizzazione di un Brevetto europeo. Un servizio notiziario fornirà informazioni sugli ultimi sviluppi nelle politiche europee sulla ricerca, per tutta la durata della presidenza francese, mentre una sezione dedicata agli eventi offrirà informazioni sulle conferenze e gli incontri dedicati alla scienza in Francia e a Bruxelles. La Francia sarà al timone dell´Ue fino alla fine di dicembre 2008, seguirà la repubblica Ceca nella prima metà del 2009 e poi la Svezia nella seconda metà del 2009. Il servizio Cordis della presidenza francese è stato sviluppato da Cordis in collaborazione con le autorità francesi competenti ed è disponibile in inglese e francese. Il servizio è disponibile su: http://cordis. Europa. Eu/france/presidency/ .  
   
   
VOLONTARIATO: LA COMMISSIONE EUROPEA INTENDE DARE IMPULSO ALLA MOBILITÀ DEI GIOVANI  
 
Bruxelles, 7 luglio 2008 - La Commissione europea ha proposto il 3 luglio l´avvio di un´iniziativa per dare ai giovani maggiori opportunità di fare opera di volontariato in Europa. I giovani che desiderano svolgere attività di volontariato in un altro Stato membro attualmente non hanno abbastanza opportunità per farlo. Con questa proposta la Commissione porta avanti una soluzione che rispetta la diversità dei sistemi di volontariato presenti in Europa e consente loro di meglio interagire e di aprirsi ai volontari provenienti da altri paesi dell´Ue. Come ha detto Ján Figel´, Commissario responsabile per l´Istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù, in occasione dell´adozione della proposta della Commissione: "Questa è la prima raccomandazione che la Commissione abbia mai presentato nel campo della politica giovanile. Con questa proposta la Commissione sollecita ora gli Stati membri a cambiare lo scenario europeo del volontariato giovanile dando ai giovani maggiori opportunità di fare del volontariato transfrontaliero. " Il volontariato giovanile - L´iniziativa interessa giovani dell´Unione europea di meno di 30 anni che desiderano fare opera di volontariato in un paese diverso da quello di origine. Queste attività di volontariato sono diverse da un´occupazione vera e propria poiché di solito non sono pagate (fatta eccezione per piccoli importi destinati alla sussistenza e a coprire le spese) e coprono un periodo limitato di tempo, di solito alcuni mesi. I volontari sono attivi in tutta una serie di ambiti che vanno dalla protezione civile all´inclusione sociale alla tutela del patrimonio culturale e di quello ambientale. Il volontariato transfrontaliero offre ai giovani un´esperienza particolare che può avere un effetto estremamente positivo per il loro sviluppo personale. Questo tipo di "istruzione non formale" – vale a dire di apprendimento fuori dagli istituti d´istruzione – può migliorare l´occupabilità dei giovani e le loro prospettive di carriera rafforzando nel contempo il loro senso di solidarietà e di cittadinanza attiva, nonché d´identificazione con la società di cui fanno parte. La situazione attuale - La scena del volontariato giovanile è estremamente diversificata in Europa. Alcuni sistemi possono essere basati sui servizi civili organizzati dalle autorità pubbliche in un paese mentre in un altro essi possono essere gestiti da organizzazioni non governative. A livello europeo vi è il programma "Gioventù in azione" che offre opportunità di volontariato, tra le quali il Servizio volontario europeo (Sve). Ciò consente ai giovani di fare opera di volontariato a tempo pieno per un periodo massimo di un anno in un altro paese che partecipa al programma. Resta il fatto però che la domanda di volontariato transfrontaliero tra i giovani europei supera di gran lunga le capacità del solo Sve. La proposta - La Commissione incoraggia gli Stati membri a migliorare l´interoperabilità dei sistemi nazionali di volontariato giovanile per far sì che il volontario di un paese possa partecipare più agevolmente ai sistemi di volontariato di un altro paese. Tra le azioni proposte agli Stati membri vi sono: raccolta di conoscenze sui sistemi esistenti nei loro territori, diffusione di informazioni sulle opportunità disponibili , aumento del numero di opportunità di volontariato transfrontaliero nell´ambito dei diversi sistemi nazionali , garanzia di un livello ragionevole di assicurazione di qualità delle attività di volontariato , assicurazione di un riconoscimento adeguato dei risultati apprenditivi derivanti dal volontariato, erogazione di un sostegno mirato agli istruttori socioeducativi specializzati nei giovani (di norma denominati "operatori giovanili") e ai giovani svantaggiati. Questi sforzi saranno coadiuvati dai servizi Europass e Youthpass e dalla promozione del volontariato giovanile transeuropeo tra i datori di lavoro, le autorità e le istituzioni. La Commissione patrocinerà l´uso di questi strumenti e continuerà a sviluppare il portale Giovani volontari europei nell´ambito dell´attuale Portale europeo per i giovani. La proposta non si prefigge di introdurre cambiamenti radicali quanto piuttosto di fare evolvere i meccanismi già esistenti negli Stati membri. Sulla base delle risoluzioni esistenti in materia di volontariato giovanile e delle raccomandazioni sulla mobilità l´obiettivo è proporre raccomandazioni operative per migliorare la mobilità dei giovani volontari in Europa. La proposta rientra nella "Agenda sociale riveduta: Opportunità, accesso e solidarietà nell´Europa del Xxi° secolo" dell´Ue. Essa contribuisce al raggiungimento degli obiettivi dell´agenda aprendo l´accesso a nuove opportunità di mobilità, d´istruzione non formale e di solidarietà transfrontaliera. Per saperne di più: Commissione europea: Gioventù: Volontariato: http://ec. Europa. Eu/youth/youth-policies/doc30_en. Htm Portale europeo per i giovani: Volontariato: http://europa. Eu/youth/volunteering_-_exchanges/index_eu_en. Html .  
   
   
PROGRAMMA ALCOTRA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA EUROPEA: APPROVATI TRE PROGETTI LIGURI  
 
Genova, 7 Luglio 2008 - Tre progetti presentati dalla Regione Liguria sono stati approvati il 3 luglio dal Comitato di Sorveglianza del Programma Alcotra 2007-2013, Programma europeo di cooperazione transfrontaliera lungo il confine continentale tra Francia ed Italia, a cui partecipano cinque Regioni europee, la Liguria, il Piemonte, la Valle d´Aosta, la regione Rodano-alpi e la regione Provenza-alpi-costa Azzurra. I progetti della Regione Liguria approvati riguardano: Natura 2000 nelle Alpi del mare - analisi delle conoscenze in campo naturalistico sulla base di protocolli comuni, e organizzazione di un Sistema informativo Trasfrontaliero sul patrimonio della Rete Natura 2000 nel territorio alpino sud-occidentale(Alpi Liguri), con beneficiari per la parte italiana il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri e l´Area protetta regionale dei Giardini Botanici Hambury; Il sole e il tempo - costruzione di un percorso culturale tematico centrato sul sole e sul tempo, con messa in rete delle principali tematiche legate al percorso del sole, che collegherà, con modalità diversificate e proprie agli habitat e culture specifiche, con beneficiario per la parte italiana il Comune di Perinaldo; Programma Humanmed Ii - presentato dall´istituto Internazionale di Diritto umanitario di Sanremo, consiste nella proposta sul territorio trasfrontaliero di due programmi di formazione riconosciuti da un Diploma universitario destinati agli studenti universitari professionisti, con beneficiario per la parte italiana l´ Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo. Alla riunione del Comitato, che si è svolta ad Aix les Bains, ha partecipato come rappresentante della Regione Liguria, l´Assessore Regionale all´agricoltura Giancarlo Cassini. «Sono molto soddisfatto - dichiara l´Assessore Cassini - per questo importante risultato, che 3 dei 7 progetti esaminati ed approvati ieri riguardano la nostra Regione, in campi così importanti quali l´ambiente e la natura, la formazione, l´astronomia». Nel 2008 si terranno ancora due riunioni del Comitato di sorveglianza, per esaminare gli altri 37 progetti, alcuni dei quali riguardano soggetti e territori della Regione Liguria: la prima a metà di ottobre in Provincia di Imperia e un´altra a fine novembre a Gap. Nella riunione di Imperia si discuterà inoltre anche dei Pit (Programmi Integrati Trasfrontalieri), per cui sono stati presentati due progetti provenenti dalla nostra Regione, che riguardano lo sviluppo dell´entroterra e la valorizzazione dell´attività dei numerosi porticcioli turistici presenti sulla nostra costa. .  
   
   
LA COMMISSARIA EUROPEA, DANUTA HUBNER IN VISITA A GENOVA E IN LIGURIA, "BUONA LA CAPACITÀ DI UTILIZZO DEI FONDI EUROPEI"  
 
Genova, 7 Luglio 2008 - "Genova può diventare esempio pilota per altre città europee di recupero di aree dismesse e di rigenerazione urbana, visti i risultati raggiunti per aumentare la qualità della vita". Lo ha dichiarato il 3 luglio la commissaria europea per le Politiche regionali, Danuta Hubner in visita istituzionale per la prima volta a Genova e in Liguria, dove ha incontrato il presidente della Regione Claudio Burlando, il vicepresidente, Massimiliano Costa, l´assessore regionale allo Sviluppo economico, Renzo Guccinelli, il sindaco e il vicesindaco di Genova, Marta Vincenzi e Paolo Pissarello. Motivo della visita, che coincide con l´apertura del semestre di presidenza di turno della regione Liguria dell´euroregione "Alpi mediterraneo", la discussione dei risultati derivanti dalla passata programmazione 2000-2006 e le prospettive della nuova programmazione 2007-2013. "La Liguria - ha detto Danuta Hubner, al termine della visita effettuata in mattinata del Galata Museo del Mare, dell´Urban Lab di Genova e dell´Acquario - è una regione con molti aspetti positivi, ma anche sfide aperte per il futuro. A cominciare dalla necessità di aumentare gli investimenti per l´innovazione tecnologica e per la competitività soprattutto per le piccole e medie imprese". Secondo la commissaria europea per le Politiche economiche "un aspetto positivo dei passati finanziamenti dell´Unione in Liguria è stato aver attratto investimenti privati. Una tendenza che dovrà essere perseguita anche nel futuro settennato 2007-2013 per favorire l´internazionalizzazione delle imprese". Giudizi positivi sono stati quindi espressi dalla commissaria per quanto riguarda i programmi di investimento urbano che hanno prodotto il Galata Museo del Mare, parzialmente finanziato da Urban 2 e l´Urban Lab di Genova, il laboratorio di Renzo Piano, oltre all´Acquario. "Vorremmo vedere - ha detto Hubner - sempre più investimenti così in Europa in grado di incrementare la qualità della vita, soprattutto nelle aree industriali dismesse molto numerose". Apprezzamento anche per la "capacità della regione di utilizzare i fondi europei, grazie alla predisposizione di buoni programmi e l´auspicio di raggiungere una sempre maggiore efficienza di utilizzo degli investimenti attraverso la concentrazione dei programmi geografici". Accanto alle visite istituzionali a Genova, Danuta Hubner ha potuto ammirare, in un fuori programma, la cattedrale di S. Lorenzo, la sala del Maggior e del Minor consiglio a Palazzo Ducale, la mostra sul Turismo d´Autore allestita nell´appartamento del Doge, la storica via Garibaldi insieme a Palazzo Lomellino e a Palazzo Tursi. Inoltre ha particolarmente apprezzato la mostra sull´Emigrazione allestito all´Interno del Museo del Mare. Nel pomeriggio la commissaria si trasferirà a Riomaggiore dove verrà ricevuta dal presidente del Parco delle 5Terre, Franco Bonanini e visiterà il Santurario di Montenero. Quindi alle 16 è prevista la visita alla Spezia dell´Expò, accompagnata dal sindaco, Massimo Federici e dal presidente della Camera di Commercio e di Union Camere Liguria, Aldo Sammartano. .  
   
   
EUROPA. LA COMMISSARIA EUROPEA HüBNER A BOLOGNA: "SODDISFAZIONE PER LA POLITICA MOLTO ATTIVA DELLA REGIONE". ERRANI: "ABBIAMO COSTRUITO OBIETTIVI E PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 2007-2013 CON TUTTA LA COMUNITÀ REGIONALE"  
 
 Bologna, 7 luglio 2008 – L’europa promuove l’Emilia-romagna "impegnata a realizzare la politica di Lisbona per una coesione sempre maggiore e molto attiva nel campo dell´innovazione". Lo ha detto la commissaria europea per la politica regionale, Danuta Hübner, in visita, il 4 luglio , a Bologna, dove ha incontrato la Giunta regionale, accolta dal presidente della Regione Vasco Errani e dal vicepresidente Flavio Delbono, dal 19 giugno scorso eletto presidente della Rete delle Regioni di Lisbona (Lisbon Regions Network). In Emilia-romagna in occasione della due giorni di lavori dedicati alle sfide future del dopo Lisbona, la commissaria ha espresso "soddisfazione per la politica molto attiva della Regione. Per quanto riguarda la programmazione 2007-2013, che sta iniziando la sua fase operativa, abbiamo - ha sottolineato - un ottimo programma che consentirà ancora una volta di utilizzare al meglio i fondi strutturali". Il presidente Errani ha spiegato che dall’Unione europea arriveranno circa 840 milioni di euro per la formazione, lo sviluppo e l’agricoltura, cui si aggiungono fondi nazionali e regionali di cofinanziamento grazie ai quali la dotazione arriverà complessivamente a 2 miliardi e 374 milioni. "La grande novità - ha aggiunto Errani - sta nel fatto che abbiamo costruito gli obiettivi e i progetti con tutta la comunità regionale, provincia per provincia. Vogliamo realizzare progetti condivisi che ci consentano di costruire un sistema territoriale di qualità e capace di competere, portando la regione nella dimensione europea e internazionale a livelli alti, sempre attenti alla coesione sociale". La commissaria Hübner ha aggiunto che "per la programmazione 2000-2006 l’Emilia-romagna ha utilizzato al meglio e appieno i fondi" e che "i programmi del nuovo settennio sono assolutamente ambiziosi e strategici. Ciò permetterà alla regione - ha affermato - di svilupparsi ancora di più per ciò che riguarda la ricerca e lo sviluppo, la competitività e la capacità innovativa del settore privato e nella direzione del raggiungimento di quell’economia della conoscenza. Si tratta di uno degli obiettivi principali dell’Unione europea, insieme allo sviluppo sostenibile rispettoso dell’ambiente e all’utilizzo di nuovi fonti energetiche. Sono lieta di dire - ha concluso - che la Regione Emilia-romagna contribuirà sicuramente a raggiungere questa sfida europea con tutta l’efficacia che le è propria". L’emilia-romagna in Europa L’emilia-romagna si connota come una regione con elevati livelli di ricchezza e di benessere e una buona performance in chiave di competitività complessiva del sistema economico e produttivo, con valori di reddito disponibile e pil pro capite superiori sia alla media italiana sia al livello medio delle regioni europee più competitive. Il pil pro capite colloca la regione tra le aree più sviluppate d’Europa, con un valore di 128,1, fatto 100 il pil europeo. Rispetto agli obiettivi fissati a Lisbona per il 2010, va evidenziato il successo dell’Emilia-romagna per quanto riguarda il tasso di occupazione. La regione è al primo posto in Italia per tasso di attività (72,5%), per tasso di occupazione (70,3%), per tasso di disoccupazione (2,9%). Ha inoltre un tasso di occupazione femminile pari al 62%. Si tratta di dati che confermano il raggiungimento degli obiettivi fissati per l’Europa da Lisbona, che indicano al 70% l’obiettivo occupazionale complessivo e al 60% quello relativo al tasso di occupazione femminile. Sono risultati migliori della media Ue, che ha l’occupazione totale al 65,4% e femminile al 58,3%. In regione mediamente si può fare impresa in condizioni relativamente migliori che in altre parti d’Italia. L’emilia-romagna è, infatti, risultata prima in Italia per il grado di libertà economica. Il dato emerge dalla classifica elaborata dal Centro "Luigi Einaudi", che confronta le regioni sulla base di 25 indicatori (tra cui economia, peso della pubblica amministrazione, finanza, infrastrutture, mercato del lavoro, società, istruzione e accesso al mercato del lavoro) e, per la seconda volta, conferma la regione al vertice. In Emilia-romagna il numero delle imprese continua ad aumentare, raggiungendo nel 2007 un totale di oltre 420 mila imprese attive, 1 ogni 10 abitanti. Nel dettaglio è una delle principali regioni manifatturiere d’Europa, con oltre 60. 000 imprese nel settore: il comparto industriale contribuisce al valore aggiunto regionale per il 34%. Da sottolineare anche che il 30% delle imprese industriali in regione opera all’interno di un gruppo. Solida la posizione nell’export, cresciuto nel 2007 dell’11% contro la media nazionale dell’8%. L’emilia-romagna conferma il terzo posto tra le regioni italiane e l’alta qualità delle sue esportazioni (il 50% dei prodotti ha un alto contenuto tecnologico, contro il 42,4% del Nord Est italiano). Considerando, però, il rapporto tra esportazioni e popolazione, la regione balza al primo posto in Italia, con un valore di esportazione pro capite pari a quasi 10. 000 euro. La spesa per ricerca in Emilia-romagna è all’1,2% del pil (contro l’1,87% dell’Ue), ma in forte aumento e cresce ad un ritmo molto superiore alla media nazionale: tra il 2000 e il 2005 è aumentata del 74% rispetto al 25% in Italia. In parallelo è cresciuto molto negli ultimi anni il numero di brevetti depositati da imprese della regione (2500 l’anno), al punto da assegnare all’Emilia-romagna il rapporto brevetti per abitante più elevato del Paese. Inoltre la quota di addetti nel settore della ricerca è pari all’1,52%, superiore sia al dato nazionale (1,23%) sia alla media europea (1,45%). E’ nel settore dell’istruzione che in regione, come nel resto d’Italia, si registrano alcuni ritardi: restano infatti ancora inferiori alla media europea sia il numero di diplomati (nel 2005 erano il 45,7% in Emilia-romagna, il 57,4% nell’Ue a 25) sia dei laureati totali sulla popolazione attiva (15,5% in regione, 31,4% in Europa). La riorganizzazione dell’offerta di istruzione e formazione è, dunque, uno degli obiettivi prioritari della Regione. Se attualmente il sistema degli Atenei emiliano-romagnoli si colloca nettamente al primo posto in Italia per quanto riguarda l’attrazione degli studenti dall’estero, tutto il sistema regionale della formazione conferma una grande attività e la capacità di progettare e realizzare azioni rispondenti ai bisogni delle persone e delle imprese. Da rilevare che, dal 2000 al 2006, oltre un milione di persone hanno partecipato alle 28. 632 attività di formazione svolte grazie ai fondi comunitari (pari al 327% rispetto ai numeri previsti in sede di definizione del programma operativo). .  
   
   
A ZAGABRIA, CROAZIA VICINA A UE  
 
Trieste, 7 luglio 2008 - Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, interviene oggi a Zagabria al meeting organizzato dal Comitato Regioni d´Europa, quarto incontro del gruppo di lavoro presieduto da Isidoro Gottardo e dedicato alla prevista adesione della Croazia all´Unione europea. Tondo confermerà la grande attenzione che l´estremo Nordest d´Italia rivolge al processo di adesione della Croazia alla Nuova Europa, ricordando l´importante presenza sul territorio croato delle minoranze italiane ma anche di investimenti economici da parte di imprenditori regionali. Dopo il previsto colloquio con l´ambasciatore italiano a Zagabria, Alessandro Pignatti Morano di Custoza, Tondo ritroverà il presidente del Comitato Regioni d´Europa, Luc Van den Brande, che ha fatto visita al governatore lo scorso 6 giugno a Trieste, quando assegnò al Friuli Venezia Giulia un ruolo importante per lo sviluppo dell´intera Europa, in particolare per l´area balcanica. Nel corso del meeting zagabrese, saranno illustrati e ulteriormente sviluppati i progetti di cooperazione che coinvolgono la Regione in Croazia, in particolare Desk Slavonia (con le contee di Vukovar e Osijek), Tic (con la contea di Spalato ed il ministero del Turismo croato) e la messa in opera della Carta europea per le Piccole-medie imprese. .  
   
   
MEDIOBANCA: ASSEGNAZIONE DI STOCK OPTION A DIPENDENTI DEL GRUPPO  
 
Milano, 7 luglio 2008 - Mediobanca comunica che in data 1 luglio, nell’ambito della politica di remunerazione e retention delle risorse chiave, sono state assegnate n. 10. 311. 000 stock option a dipendenti del Gruppo a valere su piani approvati prima del 1° settembre 2007, di cui n. 1. 375. 000 a Consiglieri di Gestione e n. 8. 936. 000 a 113 collaboratori italiani ed esteri. Il prezzo di assegnazione, pari alla media dei prezzi di borsa del mese di giugno, è pari a € 11,043 per azione. Le caratteristiche degli strumenti assegnati sono quelle descritte nel comunicato stampa del 17 settembre 2007, disponibile sul sito internet www. Mediobanca. It. In particolare le opzioni hanno vesting triennale e possono essere esercitate nei cinque anni successivi alla scadenza del vesting. .  
   
   
RAGGIUNTO L´ACCORDO PER LA VENDITA DEL 56,99% DI BANCA POPOLARE DI MANTOVA S.P.A.  
 
 Lodi/Milano, 7 luglio 2008 - Banca Popolare di Lodi S. P. A. (Gruppo Banco Popolare) e Banca Popolare di Milano S. C. A r. L. L’ 1 luglio hanno raggiunto un accordo per la compravendita di n. 403. 515 azioni ordinarie di Banca Popolare di Mantova S. P. A. (pari al 56,99% del capitale sociale), banca insediata nell´omonima provincia con 9 unità ed una raccolta totale al 31 dicembre 2007 di Euro 295 milioni. L´operazione prevede la cessione a Banca Popolare di Milano dell’intera partecipazione detenuta da Banca Popolare di Lodi in Banca Popolare di Mantova ad un prezzo di Euro 32. 490. 000,00. La sottoscrizione del contratto è prevista nel corrente mese di luglio. L´efficacia dello stesso sarà sospensivamente condizionata alle autorizzazioni di legge. .  
   
   
PRECISAZIONI BPM  
 
Milano, 7 luglio 2008 - La Banca Popolare di Milano precisa, su richiesta della Consob, che il Consiglio di Amministrazione, convocato per il giorno 8 luglio p. V. , assumerà i “Provvedimenti relativi alla Direzione Generale”. Al 4 luglio non è stata presentata alcuna lettera di dimissioni da parte del dott. Fabrizio Viola. .  
   
   
UBS ANNUNCIA I RISULTATI STIMATI PER IL SECONDO TRIMESTRE  
 
Zurigo/Basilea, 7 luglio 2008 - Ubs annuncia che i risultati della banca per il secondo trimestre al 30 giugno 2008, la cui pubblicazione avverrà come previsto il 12 agosto, saranno probabilmente in pareggio oppure a livelli lievemente inferiori al break-even. Le cifre riflettono i contributi favorevoli di Global Wealth Management & Business Banking e Global Asset Managment, ai quali si contrappone il risultato in perdita di Investment Bank. L’ulteriore deterioramento dei mercati si è tradotto in svalutazioni e perdite sulle posizioni a rischio di Investment Bank comunicate in precedenza, in prima linea sulle coperture acquistate presso le compagnie assicurative monoline. Le svalutazioni operate sono state mitigate dalla costante riduzione di esposizione oltre che dagli apporti positivi da operazioni di copertura. In relazione alle perdite sin qui subite, i risultati trimestrali includono un credito fiscale pari a circa 3 miliardi di franchi. Durante il periodo in rassegna, la raccolta netta a livello di Gruppo è stata negativa, soprattutto nel mese di aprile. Tuttavia, in maggio e giugno ha messo a segno un miglioramento, in particolare sul fronte di Global Wealth Management & Business Banking. A fine trimestre Ubs prevede un coefficiente patrimoniale Tier 1 di circa l’11,5% e non ha la necessità di raccogliere nuovo capitale. .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI –153,1 MILIONI DI EURO A GIUGNO - PATRIMONIO GESTITO A 9.090,1 MILIONI DI EURO A FINE GIUGNO FRENA LA RACCOLTA DEI FONDI MONETARI  
 
Milano, 7 luglio 2008 – Anima ha registrato nel mese di giugno 2008 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di –153,1 milioni di euro. Il patrimonio totale ammonta a fine giugno a 9. 090,1 milioni di euro, rispetto a 10. 321,5 milioni a fine 2007. Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 9. 058,5 milioni di euro. La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di giugno dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di giugno, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 11 8. 937,1 -158,6
Anima Sicav 6 121,5 4,1
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 31,6 1,4
Totale 21 9. 090,1 -153,1
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Fondi di diritto italiano I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di giugno 2008 una raccolta netta di -158,6 milioni di euro. A fine giugno il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 8. 937,1 milioni di euro, rispetto a 10. 127,5 milioni di euro a fine 2007. La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di giugno dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di giugno; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 577,6 -23,2 Flessibile
Anima Fondo Trading 759,2 -25,8 Azionario
Anima America 141,7 -3,9 Azionario
Anima Europa 555,1 -19,5 Azionario
Anima Asia 244,6 -5,8 Azionario
Anima Emerging Markets 160,5 -5,0 Azionario
Anima Fondimpiego 452,1 -25,1 Obbligazionario
Anima Convertibile 62,0 -3,3 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 1. 281,3 -49,6 Obbligazionario
Anima Liquidità 3. 472,5 14,1 Liquidità
Fondo Liquidità 1. 230,4 -11,4 Liquidità
Totale 8. 937,1 -158,6
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Anima Sicav Anima Sicav ha registrato in giugno una raccolta netta di +4,1 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta, a fine giugno, a 121,5 milioni di euro rispetto a 172,5 milioni di euro di fine 2007. Anima Orizzonti Anima Orizzonti ha registrato in giugno una raccolta netta di +1,4 milioni di euro (dato stimato). Il patrimonio in gestione a fine giugno è di 31,6 milioni di euro (dato stimato), rispetto ai 21,5 milioni di euro di fine 2007. “Il mese di giugno evidenzia una sostanziale stabilità nell’andamento della raccolta dei fondi azionari e obbligazionari di diritto italiano mentre è frenata la raccolta dei fondi monetari”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima Sgr; “più della raccolta ha inciso il negativo andamento dei mercati”. .
 
   
   
MILANO: AL QUARTO POSTO IN EUROPA PER L’INNOVAZIONE  
 
Milano, 7 luglio 2008 - La spesa nazionale in R&s (ricerca e sviluppo) è pari a 15,2 miliardi di Euro, l’1,1% del Pil, (dati Istat al 2004). La metà circa di questa spesa (47,8%) è dovuta ad investimenti delle imprese private, il resto ad investimenti delle università (32,8%), della pubblica amministrazione (17,9%) e di istituzioni private non profit (1,5%). La Lombardia è la prima regione in Italia con il 22. 10% della spesa totale nazionale (3263. 74 milioni di euro). Se in termini assoluti è in Lombardia che si realizzano i maggiori investimenti, in termini relativi (quota del Pil regionale) la Lombardia (1. 25% nel 2003), si colloca tuttavia dietro Lazio (1. 95%), Piemonte (1. 60%) e Friuli Venezia Giulia (1. 18%), appena al di sopra del dato nazionale complessivo (1. 14%). Milano si colloca tra i grandi poli tecnologici europei: nel 2000, l´1,33% della spesa Ue 15 in R&s. Una quota non lontana da quella dell´area di Cambridge (1,37%) e di poco superiore alla spesa nelle aree metropolitane di Rotterdam (1,31%) e Francoforte (1,28%). Milano è sempre tra i primi posti anche per numero di laboratori e imprese specializzate di R&s, subito dopo Londra, Berlino, Parigi, Stoccolma e Cambridge. Emerge da una ricerca della Camera di Commercio di Milano, condotta da un gruppo di lavoro dell’Università Bocconi al 2007. E oggi in Camera di Commercio si è tenuto il seminario “Il finanziamento dell’innovazione: dal mediocredito al venture capital”. “La Camera di Commercio é da tempo attiva nella promozione di iniziative per il sostegno e la valorizzazione dell’innovazione, che in un quadro europeo e internazionale competitivo costituisce sempre più una necessità - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. In questo senso, facilitare l’accesso al credito e promuovere nuovi strumenti per finanziare l’innovazione rappresentano dei fattori importanti per lo sviluppo delle imprese”. Agglomerazione delle attività di R&s Secondo l’ultimo rilevamento Istat, riferito al 2004, la spesa nazionale in R&s consisteva in 15,2 miliardi di Euro, corrispondente a circa l´1. 1% del Pil. La metà circa di questa spesa (47,8%) è dovuta ad investimenti delle imprese private, il resto è ascrivibile ad investimenti delle università (32,8%), della pubblica amministrazione (17,9%) e di istituzioni private non profit (1,5%). Considerando l’intensità complessiva di R&s (investimenti pubblici e privati), la Lombardia emerge tra le regioni leader all’interno del contesto nazionale (22. 10% della spesa totale nazionale – 3263. 74 milioni di euro). Se in termini assoluti è in Lombardia che si realizzano i maggiori investimenti, in termini relativi (quota del Pil regionale) la Lombardia (1. 25% nel 2003), si colloca tuttavia dietro Lazio (1. 95%), Piemonte (1. 60%) e Friuli Venezia Giulia (1. 18%), appena al di sopra del dato nazionale complessivo (1. 14%) . Tuttavia, quando si scompone il dato per comprendere il peso della Pubblica Amministrazione, da un lato, e del sistema delle imprese dall’altro, la posizione lombarda appare più in linea, rispetto ad altre regioni, con le tendenze e gli obiettivi fissati a livello europeo, in particolare con le indicazioni del Consiglio Europeo di Lisbona sulla spesa industriale. In Lombardia si concentra circa 1/3 della spesa italiana in R&s a opera di imprese e tale spesa privata ammonta a quasi 3/4 della intera spesa regionale in R&s, assorbendo circa lo 0,9% del Pil regionale, a confronto con un valore medio nazionale di 0,5% del Pil e con una spesa pubblica regionale pari allo 0,3% del Pil (Cusmano e Malerba, 2005). Il dato concernente il capitale umano dedicato alla R&s riflette la posizione di leaderhsip nella dimensione della spesa totale. La Lombardia è, infatti, la prima regione italiana in termini di numero di addetti in R&s, rappresentando poco meno del 20% del totale nazionale di addetti, ed è seconda in termini di quota di addetti privati (65%), preceduta dal Piemonte. Anche in questo caso il dato rivela uno scostamento significativo rispetto al valore medio nazionale (43%), nella direzione di un maggiore peso, in Lombardia, della componente privata. La posizione lombarda di leadership in Italia non appare però come "buona pratica" quando il riferimento è l´Europa, nel cui contesto la Lombardia esibisce una quota medio-bassa di investimenti in R&s A livello europeo, vi è evidenza di una forte agglomerazione delle attività di R&s: il 40% circa della spesa europea viene effettuata nelle prime 25 aree metropolitane, poco più del 10% è concentrata nelle aree di Londra, Parigi e Monaco. Se la Lombardia è in posizione relativamente arretrata rispetto alle regioni che più investono in ricerca, l´area milanese appare comunque partecipare alle dinamiche di agglomerazione delle attività innovative attorno ai grandi poli. Considerando infatti la graduatoria delle aree metropolitane, per spesa in R&s e numero di laboratori, Milano si colloca in posizione medio-alta, seguendo le principali capitali del Nord Europa, l’area di Madrid e città di media dimensione caratterizzate da una forte concentrazione di centri di R&s pubblici e privati, di grande tradizione (Cambridge) o di più recente sostenuta dinamica (Karlsruhe). Milano tra i poli europei di R&s e brevettazione Nel quadro dei grandi poli tecnologici europei, Milano occupa una posizione di rilievo. Nella Provincia di Milano si localizzava, nel 2000, l´1,33% della spesa Ue 15 in R&s, una quota non lontana da quella dell´area di Cambridge (1,37%) e di poco superiore alla spesa nelle aree metropolitane di Rotterdam (1,31%) e Francoforte (1,28%). L´evidenza sulla spesa in R&s è coerente con la distribuzione del numero di laboratori e imprese specializzate di R&s, che vede Milano posizionarsi nella parte alta della graduatoria, subito dopo Londra, Berlino, Parigi, Stoccolma e Cambridge. .  
   
   
PACCHETTO DI INTERVENTI DELLA GIUNTA BOLZANO PER RAFFORZARE IL POTERE D´ACQUISTO DELLE FAMIGLIE AUMENTO DI 100 EURO DEL REDDITO SOCIALE MINIMO E DELLE PENSIONI PER INVALIDITÀ CIVILE, ABOLIZIONE DEL TICKET SUI RICOVERI OSPEDALIERI, TRASPORTO PUBBLICO GRATUITO PER OLTRE 50MILA STUDENTI, RIDUZIONE DELLA TASSA AUTOMOBILISTICA, CONTRIBUTI CASA PER IL CETO MEDIO, RIDUZIONE DELLE TARIFFE DI ENERGIA E GAS: SONO ALCUNE DELLE MISURE CONTENUTE NEL PACCHETTO VARATO L’ 1 LUGLIO  
 
 Bolzano, 7 luglio 2008 - Nel corso di una seduta straordinaria la Giunta ha limato stamattina le ultime proposte del pacchetto di misure per rafforzare il potere d´acquisto delle famiglie altoatesine. Gli interventi a favore del cittadino - trasversali a tutti i settori, dalle imposte alle tariffe pubbliche, dalla scuola alla sanità, dalle prestazioni sociali all´edilizia abitativa - "saranno sostenibili nel tempo e non frutto di una stagione elettorale", ha sottolineato il presidente Durnwalder. Illustrando le misure in conferenza stampa, con gli assessori Sabina Kasslatter Mur, Werner Frick, Richard Theiner, Hans Berger, Michl Laimer e Florian Mussner, il governatore dell´Alto Adige ha ricordato che "si tratta di una manovra per complessivi 30 milioni €, con provvedimenti che tecnicamente potranno essere realizzati all´80% nei prossimi due mesi. " Molte misure vengono concretizzate subito con delibera della Giunta: così ad esempio l´aumento di 100 € del reddito minimo di inserimento sociale, la riduzione delle tariffe dell´energia e del gas, la riduzione del 10% della tassa automobilistica, l´abolizione del ticket sul ricovero ospedaliero, l´aumento di 100 € delle pensioni di invalidità civile, la riduzione delle spese per i rinnovi della patente, gli aiuti alle famiglie attraverso le microstrutture e l´assistenza scolastica, l´aumento di posti nei convitti. Va inoltre segnalato che, grazie a questa manovra provinciale per fronteggiare il carovita, sul fronte scuola da settembre per oltre 50mila studenti il trasporto col mezzo pubblico da casa a scuola sarà gratuito, quelli delle superiori saranno esentati anche dalle tasse scolastiche, come finora per elementari e medie, e saranno gratuiti anche i libri di testo. In tema di casa, con la legge provinciale in dirittura di arrivo la Giunta vara un programma triennale straordinario per la costruzione di 3mila appartamenti destinati ad alloggi sociali ed edilizia agevolata e introduce forme di sostegno per il ceto medio: "Verrà creata una quinta fascia di reddito con una soglia massima di 50mila € - ha spiegato Durnwalder - e il ceto medio avrà anche accesso al 50% dei terreni riservati all´edilizia agevolata. La Provincia coprirà inoltre la metà dei costi di infrastrutturazione. " Durnwalder ha sintetizzato l´impegno della Giunta: "Non possiamo intervenire su tutti i problemi, non abbiamo del resto le competenze per farlo, ma la Provincia ha ben chiari i bisogni e le richieste dei cittadini e farà il possibile per garantire a tutti un´esistenza adeguata. " .  
   
   
DURNWALDER E FRICK IN POLONIA: COLLABORAZIONE NEL TURISMO, MERCATO DEL LAVORO, CULTURA  
 
Bolzano, 7 luglio 2008 - In undici anni la collaborazione tra l´Alto Adige e il Voivodato di Podlaskie, nel nordest della Polonia, ha portato a risultati concreti e a beneficio di entrambe le parti, nei settori culturale, turistico ed economico: è quanto hanno constatato il 2 luglio in Polonia il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l´assessore Werner Frick incontrando il nuovo presidente della Regione polacca. Il presidente Luis Durnwalder è impegnato in un viaggio tra Polonia, Romania e Moldavia. Prima tappa, dopo l’arrivo a Varsavia, è stato il Voivodato di Podlaskie, regione che si trova nel Nord-est della Polonia e con la quale la Provincia di Bolzano ha avviato da undici anni una serie di rapporti di collaborazione. Tra gli oltre 1,2 milioni di abitanti del Voivodato, infatti, è presente una forte minoranza di lingua tedesca. Durante la visita, Durnwalder e Frick sono stati ricevuti dalle autorità locali, guidate dal nuovo maresciallo Jarosław Dworzański. "La collaborazione tra Alto Adige e Podlaskie dura da undici anni e ha prodotto risultati concreti - ha sottolineato Durnwalder - a cominciare dalla ricerca di lavoratori stagionali e dalle iniziative a favore dei giovani, fino ai contatti a Bruxelles, per utilizzare al meglio le opportunità offerte dai programmi Ue. " La Provincia di Bolzano ha offerto anche consulenza per progetti di cooperazione volti a sostenere i primi passi della regione nell’Ue e la sua collaborazione transfrontaliera con Bielorussia, Lituania e l’enclave di Kaliningrad. "Proseguiremo su questa strada - ha confermato Durnwalder al governo regionale, intensificando i contatti sul fronte del mercato del lavoro e della cooperazione europea. " Nella prima giornata Durnwalder e Frick hanno visitato anche il nuovo comprensorio sciistico che aprirà in inverno, il primo nella disagiata regione del nordest polacco: "La struttura è stata realizzata grazie alla tecnologia e al knowhow altoatesini - ha spiegato l’assessore Frick - e contribuirà alla promozione dell’intera area. " Domani il presidente Durnwalder prosegue la visita nell’Est Europa spostandosi in Moldavia, dove è in programma la visita ad un progetto per la realizzazione di una Casa delle Donne a Ciuciuleni e di una casa-famiglia a Hincesti. .  
   
   
DURNWALDER VISITA PROGETTI FINAZIATI IN MOLDAVIA E ROMANIA: INCONTRO CON IL VICEPREMIER MOLDAVO  
 
Bolzano, 7 luglio 2008 - Una Casa della donne e una casa famiglia in Moldavia, una casa famiglia in Romania: sono i progetti, cofinanziati dalla Provincia e dalla Regione, che il presidente Luis Durnwalder ha visitato il 4 luglio nei due Paesi dell´Est europeo. Durnwalder ha incontrato anche il vicepremier moldavo. Dopo la visita in Polonia, nella seconda tappa del viaggio nell´Europa dell´Est il presidente Durnwalder è giunto in Moldavia, dove ha fatto il punto sui progetti per la realizzazione di una Casa delle Donne e di una casa-famiglia. Nel pomeriggio Durnwalder si è trasferito in Romania, dove ha partecipato all´inaugurazione di una casa-famiglia. Tutti i progetti sono stati finanziati dalla Provincia di Bolzano e dalla Regione Trentino-alto Adige nell´ambito degli interventi di cooperazione allo sviluppo. A Chisinau, capitale moldava, Durnwalder ha incontrato il vicepremier Victor Stepanic. Si è parlato della situazione delle due aree, dei rapporti con l´Ue e Durnwalder ha assicurato il sostegno della Provincia a favore di progetti in Moldavia "che permettano alla popolazione locale di promuovere iniziative di autoaiuto. " Gli interventi nell´immediato sono rivolti alla realizzazione di una casa delle donne nella città di Ciuciuleni, grazie anche a partner locali, finanziamenti Ue e una fondazione austriaca, la Stiftung Concordia. "In un´area depressa una struttura sociale può aiutare le donne sole a ricominciare una nuova vita, a cercare l´autonomia e un futuro lavorativo", ha sottolineato Durnwalder ricordando che dei 3,5 milioni di moldavi, ben un milione ha lasciato il Paese per cercare fortuna all´estero. A seguire Durnwalder ha visitato la casa-famiglia di Hincesti in cui troveranno posto 350 bambine, dotata anche di una nuova pompa dell´acqua con approvvigionamento idrico essenziale in una zona ad alta siccità. I progetti sono possibili grazie all´impegno dell´associazione Aktiv Hilfe für Kinder presieduta dall´altoatesino Peter Lanthaler. Nel pomeriggio a Iasy, in Romania, Luis Durnwalder ha inaugurato la casa-famiglia che ospita 350 ragazze e che assicurerà loro formazione scolastica e un´integrazione nel mondo lavorativo. "I mezzi sono ben investiti - così il bilancio del viaggio di Durnwalder - grazie all´impegno delle associazioni di volontariato e dei referenti in loco. Ma è positivo che siano gli stessi moldavi e rumeni ad attivarsi nei vari settori per migliorare le proprie condizioni di vita: dal sociale all´istruzione e alla formazione lavorativa. .  
   
   
RAPPORTI INTERNAZIONALI: RIAVVIO LINEA TRIESTE-GRECIA  
 
Trieste, 7 luglio 2008 - La delegazione guidata dal presidente del Parlamento greco, Dimitri Sioufas, a Trieste per la rassegna dedicata a Maria Callas, è stata ricevuta questo il 4 luglio a Trieste, nel palazzo della Giunta regionale, dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, dal vicepresidente, Luca Ciriani, dall´assessore alla Sicurezza, Federica Seganti e dai rappresentanti delle istituzioni cittadine. Tondo e Sioufas hanno parlato dell´Unione Europea e dell´importanza del coinvolgimento dei cittadini nell´evoluzione delle sue politiche, oltre che della necessità di fornire loro una corretta informazione sulle scelte che Bruxelles intende effettuare. Sioufas ha ricordato quindi il ruolo della comunità greca a Trieste in 250 anni di storia, un ruolo di cui, ha detto, "siamo orgogliosi". Tondo ha sottoscritto le considerazioni di Sioufas sull´importanza della comunità greca triestina e sul contributo che essa ha dato in tempi storici all´evoluzione emporiale della città e ha auspicato "l´avvio di una collaborazione per il ripristino dei collegamenti via mare tra Trieste e la vostra stupenda terra", riscontrando la massima disponibilità da parte dell´interlocutore. Il governatore ha quindi condiviso le preoccupazioni di Sioufas sui temi dell´economia europea e mondiale e ricordato il ruolo di Trieste e della Regione nei confronti dell´Europa allargata e dei Balcani, sottolineando l´importanza della collaborazione con la Grecia. All´incontro hanno preso parte anche il presidente del Consiglio regionale, Edouard Ballaman, ed il sottosegretario all´Ambiente, Roberto Menia, che ha sottolineato la necessità di arrivare ad uno sviluppo economico compatibile "in modo da consegnare ai nostri figli e a chi verrà dopo di loro un mondo migliore di quello attuale". "Credo che la vita di ognuno di noi, così come la vita delle nostre nazioni - ha detto Menia - sia il frutto del lavoro di chi ci ha preceduto, in questo senso i nostri paesi possono, legittimamente e con orgoglio, rivendicare di essere la culla della civiltà europea". .  
   
   
CONFERENZA REGIONALE PIEMONTESE SULLA SICUREZZA INTEGRATA  
 
Torino, 7 luglio 2008 - Bresso: "Per creare più sicurezza, sia reale che percepita, dobbiamo sostenere la progettualità dei sistemi locali e confrontarci con le buone pratiche altrui, non per copiarle ma per trovare - anche dall´analisi di esperienze positive fatte altrove- le soluzioni che meglio si adattano alle caratteristiche del territorio. Rendere i luoghi in cui viviamo più sicuri vuol dire investire in personale, ma anche, ad esempio, ripensare in modo innovativo la progettazione urbanistica". Lo ha dichiarato la Presidente della Regione, Mercedes Bresso, aprendo i lavori della prima Conferenza regionale sulla sicurezza integrata. Prevista dalla legge 23/2007, la Conferenza, convocata annualmente, si propone quale sede di confronto e di valutazione in materia di politiche locali per la sicurezza e di verifica dello stato di attuazione delle intese e degli accordi. I lavori sono stati presieduti dall’Assessore regionale alla Sicurezza, Giovanni Caracciolo, il quale ha ricordato che “è stato recentemente approvato il regolamento per gli strumenti di autotutela della polizia locale. A breve sarà formalizzato il regolamento per il Fondo di solidarietà delle vittime. Entrambi i regolamenti sono stati previsti dalla legge. 23/2007. La Regione, quindi, non è stata ferma dall’approvazione della legge: si sono costruiti dei percorsi, avviati dei confronti e si è anche finanziato, per 2 milioni e mezzo, il Patto Torino Sicura. ” Tra i relatori, Maurizio Maggi di Ires Piemonte, ha presentato “I dati della sicurezza in Piemonte. ” I reati in Piemonte: nel 2007 sono stati oltre 260. 000, con un incremento del 4% rispetto al 2006, meno della media nazionale (+5,2%). A trascinare l’aumento soprattutto la provincia di Torino, dove i reati aumentano poco rispetto all’anno prima (+2,8%) ma in valore assoluto si tratta di oltre 4700 reati in più, pari al 46,9% dell’incremento totale del Piemonte. Solo nel Vco i crimini sono sostanzialmente stabili. Duccio Scatolero, professore di Criminologia, ha parlato del rapporto tra sicurezza reale e sicurezza percepita, mentre Clara Cardia del Politecnico di Milano, ha affrontato il tema “Progettazione urbanistica e prevenzione dei fenomeni criminali. ” Alla Conferenza è intervenuto in rappresentanza del Governo, il sottosegretario al Ministero degli Interni, Michelino Davico, che ha riferito degli interventi in materia di sicurezza varati dall’esecutivo centrale. In mattinata, sono intervenuti l’assessore comunale di Torino, Beppe Borgogno, l’assessore del Comune di Novara, Mauro Franzinelli, il Vice Presidente della Provincia di Torino, Sergio Bisacca, il Prefetto di Torino, Paolo Padoin, Marcello Maddalena, fino al 30 giugno Capo della Procura della Repubblica di Torino, Massimo De Andreis di Unioncamere Piemonte, Giuseppe Scudiere in rappresentanza dei sindacati, Anna Di Mascio, del Forum del Terzo settore, Giorgio Pighi, sindaco di Modena e Presidente del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana. Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con gli interventi dell’Assessore regionale Sergio Deorsola, del generale Angelo Desideri, già presidente della Commissione tecnica scientifica della legge 6/2004 e dei rappresentanti delle associazioni di categoria e degli enti locali. Caracciolo ha ribadito che “il concetto di sicurezza comprende elementi di natura percettiva: paure e sentimenti di insicurezza, propri anche della società piemontese, che colpiscono spesso le categorie sociali più deboli e che dipendono non solo dagli effettivi livelli di delittuosità, ma anche da altri fattori di tipo demografico, socio-economico, psicologico e ambientale. L’azione pubblica deve pertanto intervenire tanto in termini di prevenzione e repressione del crimine quanto in termini di prevenzione, riduzione o contenimento dei fattori sociali ed ambientali che minacciano il diritto delle persone di vivere libere dalla paura e che creano un forte impatto sulla qualità della vita. A partire da questo approccio di fondo al tema della sicurezza e dalle caratteristiche del territorio piemontese, la Regione intende adottare una linea di promozione e sostegno della sicurezza integrata delle città e del territorio che ponga al centro una più solida definizione del concetto di integrazione delle politiche, fondata sul principio della innovazione sperimentale e sul metodo della cooperazione strategica tra enti, istituzioni e soggetti del privato sociale. Al termine dei lavori, è stato elaborato il documento conclusivo. Alla Giunta regionale ora, sulla base di quanto previsto dalla legge 23/2007, spetta l’elaborazione e la proposta al Consiglio regionale delle linee programmatiche di intervento e delle azioni prioritarie. .  
   
   
SBUROCRATIZZAZIONE IN FVG: IL PRIMO PASSO E´ FATTO  
 
Trieste, 7 luglio 2008 - "Il primo passo è fatto con il generale apprezzamento delle categorie che abbiamo incontrato. Alcuni si sono presentati già strutturati, altri hanno annunciato l´invio di una più specifica documentazione ma si può comunque dire che il percorso di delegificazione è stato avviato". Al termine della Giornata della Sburocratizzazione, un tour de force di incontri con i rappresentanti del mondo economico regionale, ascoltati singolarmente a Trieste in un arco di oltre sette ore, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, traccia un bilancio positivo dell´iniziativa che ha fortemente voluto "perché il rilancio di questa regione non può prescindere dallo snellimento di tutte le procedure". "Adesso - annuncia il governatore - procederemo con la convocazione di Tavoli tecnici ai quali, oltre agli interlocutori ascoltati in prima istanza, parteciperanno pure gli Enti locali, i sindacati, il sistema cooperativo e le Camere di Commercio". Oggi, intanto, Tondo e il vicepresidente ed assessore alle Attività produttive della Regione, Luca Ciriani, hanno ricevuto gli esponenti di Commercio e Turismo (Unione regionale Commercio e Turismo e Confesercenti), dell´Industria (Confindustria e Api), dell´Artigianato (Federazione reg. Artigiani, Confartigianato, Cna, Unione reg. Economica slovena), dell´Agricoltura (Confederazione agricoltori, Federazione agricoltori, Coldiretti e Kmecka Zveza) e delle libere Professioni (Colap, Confprofessioni, Confedertecnica e Cup Federprofessionisti). "L´obiettivo è arrivare ad un testo di legge unico che contenga tutte le indicazioni ricevute e che possa essere presentato al Consiglio regionale - spiega Ciriani -. La sburocratizzazione - aggiunge - è un tema che preoccupa l´intero sistema regione perché toglie entusiasmo, concentrazione e risorse. Da questa prima tornata di verifiche, ad ogni modo, abbiamo recepito una serie di suggerimenti che saranno approfonditi da un´apposita ´Struttura per la semplificazione´ che abbiamo creato presso la Giunta regionale, completando il passaggio epocale dalla concertazione fine a se stessa alla concretezza delle azioni". Tra le richieste emerse nel corso della giornata, quella di rivedere la legge urbanistica che paralizza Comuni ed aziende e, da parte del presidente regionale di Confindustria, Adalberto Valduga, il ritorno di Friulia ad un ruolo di reale sostegno alle imprese, ricalibrandone la mission da una logica finanziaria a quella di un sistema amico che è stato spesso invidiato in Italia. .  
   
   
CONCLUSA A FIRENZE LA VII CONFERENZA REGIONALE SULLA COOPERAZIONE E ORA A S. ROSSORE, SPERIAMO CON LA BETANCOURT  
 
 Firenze, 7 luglio 2008 - «E ora, appuntamento il 10 e 11 luglio a San Rossore, dove speriamo che sarà con noi Ingrid Betancourt». L’assessore Massimo Toschi ha concluso con queste parole la Vii conferenza regionale sulla cooperazione tenuta all’Istituto degli Innocenti di Firenze. Toschi ha annunciato anche un altro appuntamento di rilievo: il 19 e 20 settembre si terrà Alliance For Peace, la seconda edizione del Forum delle Ong che lo scorso anno fra Montecatini e Firenze vide 30 Ong palestinesi e altrettante israeliane, insieme ad Ong italiane ed europee, lavorare insieme per costruire cooperazione e pace in Medioriente. Altre iniziative saranno: una giornata dedicata alla cooperazione fra la Toscana e il Burkina Faso da tenere nel paese africano a gennaio, per fare il punto di 10 anni di lavoro; un’iniziativa da tenersi nel 2009 per i 10 anni della legge toscana sulla coope! razione, che a giudizio di tutti i partecipanti alla conferenz! a ha seg nato una svolta strategica nell’attività internazionale del sistema Toscana; la partecipazione della Toscana alla conferenza internazionale degli Enti locali europei per la cooperazione, che si terrà a Strasburgo in autunno. A conclusione della conferenza Toschi ha ribadito la necessità in materia di cooperazione internazionale di “attori credibili” che “diano esempio” . «Le parole devono essere tradotte nella vita personale – ha detto – altrimenti il mondo non si cambia. » E ha sottolineato la necessità della coerenza. «Non c’è coerenza da noi – ha detto – nel rispetto di quei diritti umani che chiediamo agli altri, ma anche sulle grandi questioni ancora aperte come la riconciliazione dopo gli anni del terrorismo» Infine, sottolineando ancora l’importanza della riconciliazione, l’assessore Toschi ha ribadito l’esigenza della laicità,! nel senso che “dobbiamo uscire dai nostre recinti culturali se vogliamo abbassare la soglia dei conflitti”. In precedenza l’intervento più atteso della mattinata era stato quello di Stefano Manservisi, direttore generale dell’Unione Europea per lo sviluppo. Manservisi ha illustrato la nuova politica europea di cooperazione per lo sviluppo dopo quella che ha definito la “svolta epocale del 2005” che ha portato alla scelta di una «politica comune di sviluppo da parte dell’intera Unione, non più soltanto della Commissione, ma dei 27 Stati che ne fanno parte, con la Commissione che assume un ruolo di federatore ». «L’europa – ha detto ancora Manservisi – è il maggiore donatore al mondo, contribuisce per il 60% del totale delle risorse mondiali messe a disposizione come contributo pubblico allo sviluppo, ma finora non si riusciva a fare massa critica perchè le risorse erano! divise fra i 27 Stati membri” Fra i pilastr! i della nuova politica europea, come elencati da Manservisi: cooperazione- partenariato; dialogo politico; politica di sviluppo non solo istituzionale ma coinvolgente la società civile, “gender quality”, cioè valorizzazione delle differenze di genere. «Una sfida – ha concluso Manservisi nella quale le autorità locali sono un pilastro imprescindibile con una presenza di sistema a fianco dei governi nazionali», e che comporta un «approccio non più fra Nord e Sud, non più redistributivo, ma per la prima volta, ad esempio nel caso dell’Africa, un approccio di partenariato Africa-europa». Manservisi ha sottolineato l’importanza della nuova politica di sviluppo anche come una «sfida per costruire e rinnovare l’Europa e per avvicinarla ai cittadini. Più che fare tante brochure – ha concluso – dobbiamo far sentire i cittadini attori della politica d! i sviluppo europeo». Fra i relatori della giornata odierna vi sono stati inoltre il professor Gianfranco Guttry del Sant’anna di Pisa e il direttore del Cespi, Josè Luis Rhi Sausi, oltre a Donato di Santo, già sottosegretario agli Esteri. Nella giornata di ieri, oltre al capo di Gabinetto del Ministro degli esteri, Economides, erano intervenuti il responsabile della direzione generale per la cooperazione decentrata e lo sviluppo della Farnesina, Stefano Cacciaguerra e l’ambasciatore Cesare Ragaglini, direttore generale per il Mediterraneo e il Medoriente sempre alla Farnesina. Altri interventi erano venuti dal mondo delle Ong, da rappresentanti dell’Undp, dai coordinatori dei tavoli su Africa, Europa, Asia, America Latina, Mediterraneo e Medioriente. .  
   
   
LAVORO, IL 9 LUGLIO COZZOLINO INCONTRERÀ L´AD DI SVILUPPO ITALIA PER FARE IL PUNTO SULLA REGIONALIZZAZIONE  
 
 Napoli, 7 luglio 2008 - Mercoledì 9 luglio, alle ore 17, a Roma, l´assessore alle Attività Produttive della Regione Campania Andrea Cozzolino incontrerà l´amministratore delegato di Sviluppo Italia Domenico Arcuri per fare il punto della situazione in merito al processo di regionalizzazione dell´agenzia, con il trasferimento presso ogni regione di personale e funzioni della struttura. Nel corso del colloquio, l´assessore Cozzolino ribadirà la richiesta dell´immediata apertura di un tavolo di confronto per definire le funzioni e le attività da trasferire alla nuova struttura, confermando la necessità di mantenere inalterati i livelli occupazionali fino alla definizione della regionalizzazione. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE IN VISITA AGLI IMPRENDITORI CALABRESI IN CANADA  
 
Reggio Calabria, 7 luglio 2008 - L’imprenditore tipo di origine italiana in Canada viene dalla Calabria, è giunto qui e metà degli anni Cinquanta, ha fondato la sua impresa venti anni dopo, ha incentrato la produzione in tutto ciò che riguarda la casa, ha poco più di sessanta dipendenti e un fatturato annuo di circa 9,3 milioni di dollari, qualcosa come 6 milioni di euro. E’ questo il dato di riferimento che il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero si è trovato davanti nei suoi incontri con le rappresentanze istituzionali e del mondo dell’emigrazione italiana, in base ai risultati di un censimento effettuato da Marketing Research Communications. Soprattutto nella provincia dell’Ontario, uno stato vasto cinque volte l’Italia dove vivono quasi settecentomila italiani di cui 150 mila calabresi, esiste una comunità fortemente integrata che, ha spiegato a Loiero il sottosegretario del governo locale Mario Sergio, consultore della Regione Calabria e tra i “maggiorenti” locali della collettività calabrese, può rappresentare, anzi intende rappresentare, l’elemento trainante di una nuova politica di attenzione versi gli emigrati, i quali possono restituire molto alla terra d’origine. Per il presidente della Regione Calabria che ha avuto il suo “caldo battesimo”, come l’ha definito, con l’emigrazione calabrese in Canada che il 3 luglio in suo onore ha organizzato una cena a cui hanno preso parte quasi cinquecento persone, bisogna ora lavorare intensamente per “rafforzare i valori identitari, evitare l’indebolimento delle associazioni di calabresi che le prime generazioni di emigrati, quelli del periodo più struggente avevano esaltato, attivare una politica che guardi ai calabresi di seconda e di terza generazioni; stabilire relazioni più strette e più proficue e fare in modo che questo mondo che ha radici culturali in Calabria, possa collaborare concretamente allo sviluppo della terra d’origine”. E’ stata una giornata ricca di incontri proficui quella di Loiero a Toronto. Prima una visita di cortesia al console generale d’Italia Gianni Bardini che lo ha accolto nella sua residenza e ha assicurato ogni assistenza alle eventuali iniziative del governo calabrese sul territorio canadese e della stessa comunità, quindi un lungo filo diretto a Radio Chin, la radio italiana dell’Ontario, con una intervista a tutto campo condotta da Italo Luce, consultore della Regione, e ancora una visita al “Corriere Canadese”, il quotidiano in lingua italiana del Canada fondato da Daniel Iannuzzi. Qui Loiero è stato accolto dalla presidente del gruppo editoriale Lori Abbitan e dalla direttrice Paola Bernardini e ha potuto apprezzare qualità e quantità dei prodotti informativi messi a disposizione non solo della collettività italiana. Successivamente Loiero ha avuto un incontro con i rappresentanti di Enit, della Camera di Commercio Italiana, dell’Ice e di altre istituzioni private, come la Confederazione degli imprenditori italiani nel Mondo e Tim Canada. In serata la “full immersion” con i calabresi dell’Ontario e i loro leader (con Mario Sergio c’erano, Italoluci, Basilio Policastro, Saverio Schipani, Mimmo Sisca e numerosi presidenti di associazioni), presente anche una delegazione del Quebec con la consultrice Filomena Alati e l’esperto Arturo Tridico, editore e direttore del mensile “La Voce” che proprio nei giorni scorsi ha festeggiato i 25 anni di vita. “Sento che qualcosa cambierà”, ha detto Mario Sergio nel saluto a Loiero. E il presidente ha replicato: “Dobbiamo lavorare per aprire un capitolo nuovo nelle relazioni culturali, nel turismo e negli affari. Voi emigrati in Canada siete una forza notevole di cui la Calabria può avvantaggiarsi”. .  
   
   
COMMERCIO IN ABRUZZO: ILLUSTRATI CONTENUTI LEGGE QUADRO LIMITE DI 100 MILA METRI QUADRI  
 
Pescara, 7 luglio 2008 - Una legge quadro sul commercio che emenda l´ultima risalente al 1999 e che si caratterizza per tre aspetti principali: la fissazione del limite di 100 mila metri quadri per il complesso della grande, media e piccola distribuzione; l´introduzione di norme rigide sulle aperture domenicali, che potranno essere trentadue più tre eccezioni, salvo che per i cosiddetti esercizi di vicinato ricadenti nei comuni montani o facenti parte delle Comunità montane, non soggetti ad alcuna limitazione; la definizione di nuove tipologie per i cosiddetti centri polifunzionali, ovvero punti di vendita diretta, che oltre agli alimentari potranno avvalersi di tre nuove categorie merceologiche. I "punti salienti" della legge quadro, approvata martedì dal Consiglio regionale, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dall´assessore al Commercio, Antonio Boschetti, alla presenza del capogruppo del Pd, Camillo Cesarone, dei funzionari e dei dirigenti dell´Assessorato, della Confesercenti. "La legge - ha commentato Boschetti - è la risultante di un equilibrio ritrovato tra grande, media e piccola distribuzione e consumatori, e dove lo spirito concertativo con Confersercenti, Confcommercio e sindacati ha favorito l´incontro tra le varie esigenze". Sull´aspetto specifico della grande distribuzione "che ha creato una polemica spiegabile con Rifondazione comunista - ha puntualizzato l´Assessore - oltra a fissare un limite complessivo di 100 mila metri quadrati, introduce una moratoria di tre anni per l´apertura di nuovi centri, in attesa che l´osservatorio sul commercio fornisca dati sulle reali esigenze dei consumatori. Solo dopo si potrà decidere se aprire nuovi centri o se limitare per sempre questa possibilità". La legge - come è stato spiegato - definisce tutta una serie di nuove tipologie commerciali: dagli outlet, ai parchi commerciali, ai centri commerciali naturali agli esercizi polifunzionali. "Sarà soprattutto su quest´ultimi due - ha chiarito l´Assessore - che si concentrerà lo sforzo incentivante della Giunta regionale, che a breve stabilirà l´ammontare delle risorse necessarie a finanziare la legge, per partire, già da settembre, con i bandi". La legge quadro consente anche lo snellimento delle procedure per gli esercizi di vicinato che potranno essere individuati con la sola delibera di consiglio comunale anziché ricorrendo alla variante al piano regolatore generale. Quindi si disciplinano come parte integrante del provvedimento anche le attività dei centri di assistenza tecnica (Cat); mentre viene ribadito il principio di accorpamento delle licenze da 12 a 16 per la nascita di un centro commerciale fino a 10 mila metri quadrati. "E´ stato innalzato il limite del numero delle licenze - ha concluso Boschetti - anche per contrastare fenomeni speculativi". Il capogruppo del Pd al Consiglio regionale, Cesarone, ha giudicato i risultati "come un buon modo di governare. Andiamo avanti con le nostre riforme mostrando di cogliere tutti gli obettivi che ci siamo dati". .  
   
   
IMMIGRAZIONE: AVVIATA SPERIMENTAZIONE PER SERVIZI DI MEDIAZIONE CULTURALE IN TUTTO IL TERRITORIO LIGURE  
 
Genova, 7 Luglio 2008 - E´ stata approvata dalla Giunta regionale la delibera con la quale si da l´avvio a una importante azione di sperimentazione per la fruizione dei servizi di mediazione culturale in tutto il territorio regionale. L´assessore alle Politiche dell´Immigrazione della Regione Liguria, Giovanni Enrico Vesco, esprime soddisfazione: <Da tempo mi ero impegnato ad intervenire sul tema della mediazione interculturale e sono contento di averlo fatto in modo ampio e strutturale per dare vita ad un vero cambiamento. L´intervento, infatti, frutto di un tavolo di lavoro tecnico composto dalla Regione Liguria e dai referenti delle Province Liguri, ha l´obiettivo di mettere a sistema i servizi di mediazione interculturale già attivi nella Regione ovvero di avviare un´azione di razionalizzazione dei servizi esistenti che valorizzi quanto già sperimentato. Abbiamo raccolto informazioni sulle carenze, le criticità e i punti di forza dei servizi di mediazione nella nostra Regione, con particolare attenzione ai servizi socio-sanitari e ai problemi professionali vissuti dai mediatori. Quindi ho deciso di investire le risorse messe a disposizione della Regione Liguria dal Ministero della Solidarietà Sociale del passato governo per la gestione dei flussi migratori 2006 e una parte delle risorse dedicate all´attuazione della legge regionale per l´immigrazione nella sperimentazione di un sistema territoriale di servizi di mediazione culturale che favorisca, attraverso l´attivazione di Convenzioni, Protocolli di Intesa e Accordi di Programma, la condivisione dei mediatori culturali secondo le esigenze dei soggetti a vario titolo interessati al loro utilizzo>. Nei prossimi mesi le Province realizzeranno le singole azioni sulla base delle esigenze territoriali, sempre con l´obiettivo di promuovere l´utilizzo dei servizi di mediazione presso il maggior numero di enti pubblici e privati e di favorire la crescita e la stabilizzazione professionale dei mediatori. <Desideriamo inoltre - ha concluso l´assessore - dare nuovo impulso alle Province affinché realizzino corsi di formazione e specializzazione per i mediatori culturali, nel rispetto della normativa definita dalla Regione, e desideriamo avviare una riflessione seria sul problema della formazione all´interculturalità di tutti gli operatori che lavorano a contatto con gli immigrati>. .  
   
   
AGIRE, CONCLUSIONE DEL GEMELLAGGIO SARDEGNA-PIEMONTE ASCOLTA LA NOTIZIA  
 
Cagliari, 7 Luglio 2008 - Si è concluso il 4 luglio con un seminario nella Sala Biblioteca del Crp a Cagliari il gemellaggio tra la Regione Sardegna - Centro Regionale di Programmazione - e la Regione Piemonte, realizzato sulla base della convenzione col Ministero dello Sviluppo economico e con il contributo dell’Unione europea. Il gemellaggio Agire (Attivazione gemellaggi internalizzazione regionale esperienze di successo) ha coinvolto operatori delle due Amministrazioni in un confronto sugli "Strumenti operativi per la conciliazione tra vita familiare e professionale", quali l’agri-nido, il telelavoro, il nido in famiglia, progetti pilota che saranno presentati durante il seminario conclusivo. .  
   
   
AL VIA PIANO TRIENNALE INTERNAZIONALIZZAZIONE IMPRESE LIGURI STANZIATI 3,5 MILIONI NEL BILANCIO DI QUEST´ANNO  
 
Genova, 7 Luglio 2008 - E´ stato approvato il 4 luglio dalla Giunta regionale il piano triennale sull´internazionalizzazione, strumento per la successiva pianificazione degli interventi e dei contributi, come previsto dalla legge regionale sull´argomento approvata dal consiglio nell´agosto 2007. Due gli assi di intervento previsti: da un lato il sostegno alle attività istituzionali orientate a favorire l´internazionalizzazione delle imprese liguri, le missioni, il raccordo delle politiche settoriali, e i servizi specialistici alle imprese stesse, come quelle erogate dallo sportello Sprint. Dall´altro il sostegno alle imprese per le attività promozionali, i programmi di inserimento commerciale, l´internazionalizzazione del sistema fieristico e della formazione manageriale, fino allo sviluppo degli strumenti di garanzia per l´accesso al credito e alla copertura dei rischi connessi all´esportazione . Il piano individua quattro macro aree geografiche prioritarie: i mercati maturi dell´Ue, l´Est europeo ed l´Africa mediterranea, i cosiddetti Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina), ed il complesso mondo dei Paesi Focus (Sud Africa, Area Caucasica, Asia Centrale, Paesi del Golfo, Messico, Sud Est Asiatico). Riconfermato lo schema che vede tra i soggetti operatori delle politiche regionali la centralità di Liguria International e la collaborazione tra sistema regionale e i differenti soggetti pubblici, l´Istituto del Commercio Estero (Ice), la Società Italiana per le Imprese all´Estero (Simest) e la Società Assicurazioni per il Commercio Estero (Sace). "Nel bilancio della Regione del 2008 - spiega l´assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli - abbiamo stanziato 3,5 milioni di euro per attività legate all´internazionalizzazione. Insieme a Liguria International abbiamo operato in questi anni facendo buon uso delle risorse comunitarie dedicate all´internazionalizzazione. Ora i fondi europei non prevedono più il finanziamento diretto di questa azione, ma attraverso il piano varato questa mattina individuiamo tutti gli strumenti per raggiungere l´obiettivo dell´internazionalizzazione delle imprese liguri, attraverso fondi che verranno individuati di volta in volta sia nazionali, che regionali ed europei. Ben sapendo che nonostante il buon lavoro svolto il livello di internazionalizzazione delle imprese liguri può e deve crescere ancora". .  
   
   
VERTENZA MERLONI: CHIESTO INCONTRO CON GOVERNO NAZIONALE”  
 
Perugia, 7 luglio 2008 – La Regione Umbria, insieme alla Regione Marche e alle istituzioni dei territori interessati, hanno chiesto un incontro con il Governo nazionale sulla situazione di crisi che sta attraversando il gruppo “Antonio Merloni”. Lo ha comunicato l’assessore allo Sviluppo economico e Attività produttive della Regione Umbria Mario Giovannetti, intervenendo il 4 luglio all’assemblea dei lavoratori del gruppo che si è svolta a Fabriano, organizzata dalle organizzazioni sindacali di categoria nazionali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, alla quale hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni marchigiane ed umbre. Giovannetti ha espresso “solidarietà ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali di fronte a una crisi – ha detto - che potrebbe portare a un forte ridimensionamento produttivo e occupazionale delle fabbriche Merloni, con riflessi negativi sulle condizioni dell’insieme del territorio”. L’assessore Giovannetti ha manifestato “l’impegno della Regione Umbria, unitamente alla Regione Marche e alle altre istituzioni, a seguire con grande interesse lo svilupparsi della vertenza”, comunicando l’avvenuta richiesta di incontro al Governo nazionale da parte delle istituzioni locali “per mettere in campo iniziative utili ad affrontare i problemi occupazionali e per la gestione delle difficoltà del territorio”. .  
   
   
IMPRENDITORI DEL DISTRETTO DEL MOBILE INSIEME IN BRASILE  
 
Pordenone, 7 luglio 2008 - San Paolo è centro di nascita ed evoluzione delle tendenze per il settore arredo in Brasile. Questo quanto emerso dagli incontri organizzati nella prima tappa della missione imprenditoriale in Brasile organizzata da Unioncamere nazionale con la collaborazione di Promos - Azienda Speciale della Cdc di Milano, a cui ha aderito anche la Camera di Commercio di Pordenone. Quattro sono le imprese della provincia di Pordenone (Compab, Copat, Officine Elme, Presotto) che sorvolato l’oceano alla volta di un nuovo mercato da conoscere. “Relativamente al Brasile, dati istat segnalano come il 2007 si sia chiuso con incrementi nelle esportazioni di mobili a livello regionale con un +7%, con discrete performance sia per quanto riguarda la provincia di Pordenone che quella di Udine – dice il Presidente della Cciaa di Pordenone Giovanni Pavan – ma da qui ci si accorge di quanto davvero il Paese offra importanti opportunità ai nostri imprenditori”. Intere strade dedicate a showroom di alto livello sulla Avenue Gabriel Monteiro de Silva, centri commerciali multipiano specializzati per i diversi prodotti dell’arredo come il D&d, imprese che si presentano agli interlocutori con marketing accattivante, prodotti di gusto internazionale ed eventi promozionali come il party per i 30 anni di attività della Bontempo, impresa brasiliana leader nella produzione di cucine e arredi, al quale le imprese di Pordenone sono state invitate a partecipare. La stessa fiera “Casa Cor” che è stata visitata in questi giorni a San Paolo, ha suscitato grande interesse nelle aziende pordenonesi. “Il prodotto italiano viene comunque visto come un qualche cosa di speciale”, afferma Marcelo Lima - editorialista di una delle principali riviste di settore “Casa&“ - e i produttori brasiliani seppur autosufficienti nella produzione di diverse tipologie di arredo, anche di design, sono sempre attratti dall’idea di poter ampliare il loro catalogo con oggettistica e prodotti italiani”. “Immancabile l’appuntamento a Milano in fiera” affermano diversi produttori locali “per essere sempre aggiornati sulle nuove tendenze nelle forme e nei colori”. Nonostante i dazi molto elevati, che rendono difficoltose le importazioni in Brasile di mobili stranieri, il Made in Italy continua ad esercitare il suo fascino e la grande affluenza alla mostra Casa Italia, organizzata dall’Ice, lo dimostra. Tre le imprese della Regione Friuli Venezia Giulia, spicca la Presotto Industrie mobili, selezionata dall’architetto Michieli, curatore della mostra allestita presso il Mube, Museo di Architettura di San Paolo. La soddisfazione è generale; da un punto privilegiato di osservazione Giovanni Pavan osserva: “Per la prima volta un gruppo di imprenditori del Distretto del mobile del Livenza si accosta sinergicamente ad un mercato emergente e questo è un buon segno, che sicuramente darà ottimi risultati; la nostra volontà continua ad essere quella di consolidare la costituzione di un ambiente favorevole per la creazione di rapporti tra Sistemi economici, facilitando interconnessioni tra imprese e associazioni rappresentative di categoria”. La missione imprenditoriale ha visto la realizzazione di visite aziendali, incontri B2b e presentazione delle opportunità in Brasile; proseguirà nei prossimi giorni nel Sud del paese. Destinazione Porto Alegre e Bento Gonsalves per un approccio diretto con le fabbriche brasiliane. .  
   
   
MATERA: SALOTTI. FONDI EUROPEI E MODELLI KEYNESIANI CONTRO LA CRISI  
 
 Matera, 7 luglio 2008 - “La crisi delle aziende del mobile imbottito è tra le priorità del sistema produttivo materano, oggetto di analisi e di confronto in sede istituzionale, sindacale e imprenditoriale, ma che sembra non aver sufficiente attenzione nell’opinione pubblica forse perché sommersa dal rincaro delle tariffe e da altre voci del carovita. Per questo occorre effettuare scelte concrete, per evitare di perdere un patrimonio di risorse che ancora può dare molto all’economia locale. L’intervento pubblico e l’utilizzo delle opportunità normative e finanziarie dell’Unione europea rappresentano una carta importante da giocare sul tavolo della crisi delle aziende del mobile imbottito e contenere gli effetti della disoccupazione”. E’ quanto afferma il presidente della Camera di Commercio di Matera, Domenico G. Bronzino, che si inserisce nel dibattito sulle cose da fare per dare risposte concrete alle difficoltà del sistema produttivo locale, dopo i continui ricorsi alla mobilità o all’avvio delle procedure di messa in liquidazione di importanti aziende produttrici di salotti. “ Occorre –ha detto Bronzino- produrre in questa fase il massimo sforzo per evitare di disperdere un patrimonio di conoscenze e di professionalità, che per anni hanno fatto conoscere e affermare nel mondo il nostro Distretto del Mobile Imbottito. Vanno percorse tutte le strade, come il riconoscimento dello stato di crisi, la riforma e l’attuazione del protocollo “Scajola’’ siglato a Matera dalle Regioni Puglia e Basilicata due anni fa, l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Nicoletti. Allo stesso tempo occorre mettere in campo una serie di iniziative pubbliche, in grado di favorire il sostegno al reddito e la ripresa dei consumi. Penso a una politica delle opere pubbliche e delle infrastrutture in grado di muovere, ‘’a cascata’’ i diversi comparti produttivi, riprendendo quella politica Keynesyana che dopo il crollo delle borse del 1929 portò al ‘’New deal’’ del presidente americano Roosvelt e, nel dopoguerra, in Italia al “boom’ economico. Furono contesti diversi, ma rappresentano un valido punto di riferimento sulla strada da intraprendere. La politica keynesiana richiedeva un intervento pubblico sulla domanda per uscire dall´empasse della sottoccupazione. La spesa garantiva anche "effetti moltiplicativi" tramite il meccanismo del moltiplicatore della spesa pubblica secondo cui ogni intervento generava benefici più che proporzionali alla spesa’’. Un altro strumento da attivare sono i programmi e le risorse dell’Unione europea. “ Gli Enti locali –ha aggiunto Bronzino- e,in primis il Comune di Matera, che ha professionalità e sensibilità sul piano tecnico e politico per farlo, può e deve attivare programmi e risorse soprattutto quelle comunitarie che possano sostenere ripresa e diversificazione anche delle aziende del mobile imbottito, attraverso un’azione sinergica con le imprese e le associazioni imprenditoriali. Questo impegno va legato peraltro all’obiettivo dell’occupazione e del mantenimento dei posti di lavoro, che costituisce priorità assoluta. A questo obiettivo essenziale occorre che faccia riferimento anche la proposta di variazione di destinazione d’uso, da produttiva a commerciale, di una parte delle volumetrie dello stabilimento Nicoletti o di quanti potrebbero trovarsi nelle stesse condizioni; anche se, non è possibile stabilire in via preventiva quali potrebbero essere gli esiti di tale variazione sui livelli sperati di occupazione. Matera e il suo territorio non possono permettersi di perdere pezzi importanti della propria economia, come accaduto in passato per il settore dei laterizi e pastaio-molitorio. Da parte di tutti, e la Camera di Commercio farà la sua parte, il massimo impegno per superare una fase difficile del sistema produttivo materano’’. . .  
   
   
CLAUDIO MINELLI E’ IL NUOVO PRESIDENTE UCIF  
 
Milano, 7 luglio 2008 - Claudio Minelli è stato nominato Presidente di Ucif - Unione Costruttori Impianti di Finitura - aderente ad Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine). Claudio Minelli, che succede a Vittorio Leoni, attualmente Presidente Vicario di Anima, è Presidente e Amministratore Delegato della Società Verind Spa, appartenente al gruppo Dürr, leader mondiale del settore, il cui core business è la progettazione e la realizzazione di impianti per l’industria automobilistica. Nel suo discorso programmatico in occasione dell’Assemblea dei Soci, il nuovo Presidente ha esordito con questa dichiarazione: “Oggi la nostra Associazione riunisce e rappresenta le più importanti aziende operanti nel settore degli impianti, delle macchine e delle attrezzature per il trattamento delle superfici. La vita di Ucif dura ormai da trentacinque anni e questo importante traguardo sarà ricordato per tutto il 2008 da un apposito logo. Un traguardo importante che ci spinge a pianificare il ruolo e il futuro di Ucif per i prossimi 35 anni a partire da una serie di priorità condivise da tutto il Consiglio di Ucif”. In particolare: Rapporti fra Associazione Ucif e Federazione Anima; Attività fieristica ; Comunicazione verso gli associati e verso l’esterno ; Programmazione dell’attività e Marketing Associativo ; Revisione dello Statuto Ucif ; Attività tecnica al servizio degli associati ed attività di Formazione ; Rapporti Ucif e Università – Poliefun. Altri aspetti che saranno valorizzati sono le attività di comunicazione a partire da un ulteriore sviluppo del sito Ucif e dall’implementazione di pubblicazioni ad hoc, del Bollettino “Ucif Informa” e dell’attività di contatto con le riviste di settore. Per quanto attiene all’attività tecnica e di formazione, il nuovo Presidente ha sottolineato che Ucif prosegue nello studio e nella divulgazione delle normative tecniche di sicurezza relative alle macchine ed agli impianti del settore, proseguendo il rapporto di collaborazione sia con Uni sia con Cen con particolare riguardo alle norme Ucif monitora i lavori di redazione delle norme di settore sia presso il Gruppo di Lavoro Uni “Sicurezza di Impianti e Apparecchiature per Trattamenti di Superficie” sia presso il Comitato Tecnico del Cen Tc 271 “Surface Treatment Equipment – Safety”. Il Presidente Minelli ha poi fatto riferimento alla legislazione tecnica alla quale gli impianti devono essere conformi e a quella più generale che si applica all’attività aziendale: entrambe sono in continua evoluzione e spesso di difficile interpretazione. La proposta è di redigere linee guida Ucif che coprano i seguenti argomenti: 1. La legislazione tecnica di prodotto: applicazione al nostro settore delle più importanti direttive europee di prodotto quali la direttiva Atex e la direttiva Macchine; 2. La legislazione per l’uso delle sostanze chimiche: applicazione al nostro settore del nuovo regolamento europeo per l’uso delle sostanze chimiche Reach e della direttiva sulle emissioni di composti organici volatili (direttiva Cov); 3. La legislazione in tema di sicurezza sul lavoro: analisi degli adempimenti richiesti alle aziende dal nuovo Testo Unico per la Sicurezza sul lavoro, recentemente pubblicato. Tali linee guida ufficiali Ucif dovranno essere da un lato concepite come uno strumento a disposizione degli associati, dall’altro dovranno avere la maggior divulgazione possibile. Particolare attenzione verrà dedicata infine alle attività di ricerca avviate già da alcuni anni con il Politecnico di Milano attraverso Poliefun (Ente Formazione Universitaria Politecnico). Poliefun si propone di dare una risposta alle esigenze di crescita del mondo produttivo, favorendo l’avanzamento culturale del settore del trattamento delle superfici e facilitando le relazioni a scopo di ricerca per l’innovazione e per temi a carattere scientifico tra l’industria e il mondo della ricerca universitaria. Anche il Consiglio Direttivo è stato rinnovato. La sua composizione con le relative assegnazioni dei specifici incarichi, è la seguente: Presidente: Claudio Minelli - Verind Spa - revisione statuto e attività fieristica Vice Presidente: Manuela Casali - Rösler Italiana Srl - rapporti con Anima/comunicazione Tesoriere: Andrea Cassoni - Abb Spa - rapporti con l’Amministrazione Anima e coordinamento indagini statistiche settoriali Consiglieri: Achille Borzone - Geico Spa - coordinatore per Poliefun; Sandro Conti - Gaiotto Automation Spa - marketing associativo; Sergio Castagna - Hubo Srl - attività tecnica e formazione; Giovanna Goi - Tecnofirma Spa - rapporti con la stampa; Marco Leva - Imf Srl - attività tecnica e formazione, attività fieristica; Pier Luigi Torri - Wagner Itep Spa - attività tecnica e formazione. .  
   
   
COMMERCIO IN LOMBARDIA, FINO AL 28 LUGLIO I FONDI INNOVARETAIL NICOLI CRISTIANI: OPPORTUNITA´ PER PICCOLE IMPRESE E NEGOZI  
 
Milano, 7 luglio 2008 - Scade il 28 luglio il termine per le piccole imprese commerciali e i pubblici esercizi per usufruire dei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione (con la partecipazione delle Camere di Commercio) con il bando Innovaretail, grazie ai quali questa parte significativa del sistema distributivo lombardo potrà dotarsi di nuovi strumenti tecnologici per migliorare le procedure organizzative e gestionali. "Il bando - afferma l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani - presenta caratteri fortemente innovativi sia per quanto riguarda le azioni finanziabili che nella procedura completamente automatizzata. Ci siamo infatti posti l´obiettivo di sostenere le piccole imprese nella sfida, costituita dall´affermazione di nuovi modelli di business e dalla presenza massiccia della tecnologia, che richiede nuovi modi di promuovere, commercializzare e gestire le attività. Una seconda esigenza è costituita dalla sicurezza che potrà essere garantita ai punti di vendita grazie all´adozione di attrezzature ad alto contenuto tecnologico. C´è, infine, un terzo campo, quello energetico, nel quale occorre oggi raccogliere la sfida e trovare nuove soluzioni, al fine di ridurre i consumi. Sono appunto questi i filoni più attuali, su cui Regione Lombardia, in collaborazione con le Camere di Commercio, ha investito mettendo a disposizione delle piccole imprese una serie di opportunità". "Fortemente innovativa - prosegue l´assessore Nicoli - è la procedura di accesso al finanziamento adottata, totalmente automatizzata che, a circa due mesi dall´apertura del bando, a conferma delle aspettative, si sta rivelando estremamente semplice, rapida ed efficace con il conseguimento di risultati di eccellenza e innovativi anche nel confronto nazionale". Il tutto, quindi, nel segno della massima fiducia verso il cittadino e l´impresa lombarda, di risposte certe e veloci, della semplificazione nelle procedure, dell´autocertificazione e di controlli rigorosi ed efficaci. Di notevole vantaggio è, infatti, la procedura automatizzata: l´impresa che intende richiedere il finanziamento deve collegarsi al sito di Regione Lombardia (www. Regione. Lombardia. It) e cliccare sul banner "Finanziamenti per l´innovazione nelle piccole imprese commerciali". Ogni richiedente, inseriti i dati richiesti, riceve in pochi minuti conferma per via telematica dell´avvenuta prenotazione delle risorse e della certezza del contributo pubblico; le imprese non devono inviare alcun documento cartaceo se non, in fase di conferma successiva, la ricevuta di invio on line con allegata copia del documento di identità e di avvenuto versamento di una cauzione di 500 euro; non è prevista, quindi, nessuna movimentazione di documentazione cartacea, nemmeno in fase di rendicontazione. La dotazione finanziaria del bando è di 6. 675. 000 euro, due terzi a carico di Regione Lombardia (4. 450. 000 euro) e un terzo a carico delle Camere di Commercio (2. 225. 000 euro). Il contributo a fondo perduto sarà del 35% dell´investimento ammesso, fino a un massimo di 15. 000 euro per ciascuna impresa; l´investimento complessivo ammissibile non può essere inferiore a 7. 500 euro al netto dell´Iva. Sono già circa 350 le piccole imprese che hanno presentato progetti avendo la certezza del finanziamento. A Sondrio, in particolare, visto il successo riscosso dall´iniziativa, che ha portato in breve tempo all´assegnazione della intera dotazione finanziaria preventivata per quel territorio provinciale, Regione Lombardia, in accordo con la Camera di Commercio, ha ritenuto opportuno rifinanziare il bando per consentire ad altre imprese commerciali di accedere a nuovi fondi. Risorse finanziarie sono ancora a disposizione delle imprese fino al 28 luglio. "A tutto il mondo delle piccole imprese commerciali - conclude l´assessore Nicoli Cristiani - rivolgo l´invito ad utilizzare questa opportunità che consentirà di introdurre nella loro attività le innovazioni necessarie per rimanere competitive e, quindi, di confermarsi asse portante del sistema commerciale lombardo". Il bando Innovaretail, con tutte le informazioni e l´accesso al sistema per la presentazione delle domande, sono reperibili oltre che sul sito di Regione Lombardia, anche sui siti internet delle Camere di Commercio. .  
   
   
CONCLUSI IN BASILICATA SEMINARI LE DONNE NEL MERCATO DEL LAVORO  
 
Potenza, 7 luglio 2008 - Si è svolto il 4 luglio, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, il seminario “Le donne nel mercato del lavoro”, giornata conclusiva del corso di formazione sul “Piano triennale di azioni positive”, organizzato dall’ufficio della Consigliera di Parità della Regione Basilicata, Maria Anna Fanelli e dalle consigliere provinciali di Potenza e Matera, Liliana Guarino e Antonietta Giacoia. L’attività di formazione si è protratta da febbraio a luglio con 7 lezioni e ha coinvolto 70 donne, “uno strumento importante – ha detto la consigliera Fanelli - per sensibilizzare il settore pubblico e privato al riconoscimento del lavoro femminile e alla necessità di conciliare lavoro con i tempi della vita familiare”. “In Basilicata c’è una situazione occupazionale femminile disastrosa – spiega Giacoia – tra le province di Matera e Potenza il tasso occupazionale femminile non supera il 30 per cento, attestandosi ad un livello di molto inferiore a quello previsto dall’Agende di Lisbona che è pari alla soglia del 60 per cento”. “Le consigliere – continua Fanelli - chiedono alle istituzioni, una strategia comune per le politiche di genere. Auspichiamo inoltre l’istituzione di un tavolo permanente di consultazione consigliere–Regione ed anche di un osservatorio di politiche a sostegno dell’occupazione femminile”. “La mancanza di un alto tasso di occupazione femminile – ha aggiunto il direttore centrale dell’Istat che si occupa di indagini su condizione e qualità della vita, Linda Laura Sabbadini – è dovuta non solo a carenti strumenti economici, ma anche alla mancanza di strutture di supporto per la gestione della famiglia come asili nido che abbiano orari flessibili e adattabili alle esigenze lavorative; per questo le donne rinunciano a lavorare”. “L’occupazione femminile – ha evidenziato nel suo intervento l’economista Nino D’agostino – è in una situazione piuttosto precaria e le sue dinamiche non sono certo esaltanti. C’è un divario ancora netto tra donne ed uomini in termini di occupazione,le donne sono in avanti nel grado di scolarizzazione però lavorano meno, e questo è paradossale. Siamo di fronte a problemi strutturali gravi – ha continuato d’Agostino – poiché l’occupazione femminile si concentra in settori a bassa produttività. Bisogna che il sistema economico regionale si adegui a settori innovativi in grado d’impiegare le donne”. L’attività delle consigliere si contraddistingue per intessere una rete di rapporti costruita con enti pubblici e privati, associazioni, università e sindacato al fine di aiutare le donne che hanno subito abusi sul lavoro, donne che sono in maternità, donne disoccupate o da reinserire, donne che hanno famiglia e che hanno necessità di coniugare esigenze familiari e lavoro. Durante l’incontro sono state illustrate anche le attività svolte dalle consigliere di parità, come la redazione del rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in aziende con oltre 100 dipendenti, la campagna sociale contro la tratta degli esseri umani, l’attivazione del progetto Bollino Rosa con la creazione di un asilo nido sperimentale nell’azienda “Agrobios” di Metaponto e vari corsi di formazione. Il seminario proseguirà nel pomeriggio con una sessione di lavoro dedicata ai “Bilanci di genere negli enti pubblici”. .  
   
   
ENERGIA, INTESA REGIONE - ENEA PER LO SVILUPPO DI FONTI RINNOVABILI UN´OCCASIONE DI SVILUPPO INDUSTRIALE PER LA CAMPANIA  
 
Napoli, 7 luglio 2008 - "La Campania deve diventare la nuova piattaforma delle tecnologie per le fonti rinnovabili. Gli accordi che abbiamo siglato oggi costituiscono un altro tassello per la realizzazione di questo importante progetto". Lo ha dichiarato l´assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino durante il workshop "Campania, fonte di rinnovabili", organizzato a Napoli presso Città della Scienza. Nel corso della manifestazione è stato siglato un protocollo d´intesa tra l´Assessorato Regionale alle Attività Produttive ed Enea per la realizzazione della "Piattaforma tecnoecologica delle tecnologie solari" in Campania. L´accordo, sottoscritto tra l´assessore Cozzolino e il direttore generale di Enea, Maurizio Urbani, prevede la promozione, la ricerca, lo sviluppo precompetitivo e l´industrializzazione di impianti solari e termodinamici realizzati su brevetti di Enea. L´assessore Cozzolino ha, poi, sottoscritto un´intesa con i rappresentanti di Ieg, una multinazionale dell´energia, per realizzare nell´area casertana una centrale a biomasse di ultima generazione. "Nel corso di questi anni la Regione Campania ha fatto passi da gigante sul fronte dell´autosufficienza energetica" ha aggiunto Cozzolino. "Noi oggi riusciamo a soddisfare il 15% del nostro fabbisogno annuo energetico soltanto grazie alle fonti rinnovabili. Questo ci consente di risparmiare ogni 12 mesi un quantitativo di petrolio greggio a pari a 196 milioni di euro. Quando, a fine anno - ha proseguito - entreranno in funzione le centrali a turbogas di Sparanise e di Teverola, la nostra dipendenza energetica dall´esterno passerà dal 96% del 2002 al 35%. Per la prima volta dagli anni ´70 ad oggi, grazie al nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear), la Campania ha una politica energetica degna di questo nome. La nostra sfida adesso è trasformare le energie rinnovabili in un´opportunità di sviluppo industriale per la nostra regionale" ha concluso Cozzolino. .  
   
   
ENI E PETROBRAS RINNOVANO GLI ACCORDI PER INIZIATIVE STRATEGICHE INTEGRATE UPSTREAM-DOWNSTREAM  
 
 San Donato Milanese (Mi), 7 luglio 2008 – L´amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni, e il Presidente della società brasiliana Petrobras, Josè Sergio Gabrielli hanno firmato il 2 luglio a Madrid, a margine del World Petroleum Congress, il rinnovo del Memorandum of Understanding (Mou) siglato all´inizio del 2007 in Brasile per la valutazione congiunta di iniziative strategiche integrate upstream-downstream. Attraverso questo accordo, Eni e Petrobras confermano la volontà di rafforzare i rapporti di collaborazione attraverso un´ulteriore intesa che rinnova e amplia la partnership tra le due società. Tra i punti salienti, la valutazione di progetti congiunti per la produzione e raffinazione di petrolio - in cui Eni metterà a disposizione di Petrobras la tecnologia esclusiva Est (Eni Slurry Technology) per la conversione dei residui e dei greggi pesanti tipici dell´upstream brasiliano – e la realizzazione gli studi congiunti di fattibilità per la produzione e la commercializzazione di biocarburanti, in Brasile e in paesi terzi, dedicando particolare attenzione all´esame della sostenibilità sociale e ambientale dei progetti. L´accordo prevede inoltre, rispetto al Memorandum del marzo 2007, lo studio congiunto delle possibili opzioni di valorizzazione delle riserve di gas naturale già rinvenute da Eni nell´offshore del Brasile, in particolare nel bacino petrolifero di Santos, una promettente area esplorativa che Eni si è aggiudicata di recente e nella quale ha ultimato, alla fine del 2005, il pozzo di scoperta "Belmonte 1". Il Brasile dispone attualmente di riserve provate di petrolio per circa 11,5 miliardi di barili e di gas naturale per circa 320 miliardi di metri cubi. La produzione di idrocarburi, che oggi è pari a circa 2 milioni di barili al giorno di petrolio e a circa 12 miliardi di metri cubi all´anno di gas naturale, aumenterà grazie ai risultati incoraggianti conseguiti nelle attività di esplorazione condotte prevalentemente nell´offshore. Eni è presente in Brasile come operatore nell´esplorazione petrolifera e detiene partecipazioni in quattro blocchi in acque profonde. Si segnala, inoltre, che, attraverso la controllata Gas Brasiliano Distribuidora S. A. , Eni si è aggiudicata nel 1999 la concessione per il servizio di distribuzione del gas naturale nell´area nord occidentale dello Stato di San Paolo, per un periodo di trent´anni. Snamprogetti e Saipem, consociate del Gruppo Eni, hanno progettato e realizzato numerose importanti infrastrutture nel settore petrolifero in Brasile, tra queste si citano le raffinerie di Belo Horizonte, Porto Alegre e San José dos Campos e alcuni sistemi di produzione galleggianti per l´industria petrolifera. .  
   
   
EDISON ACCELERA IN GRECIA: AL VIA LA JOINT VENTURE CON HELLENIC PETROLEUM CON LA NUOVA SOCIETÀ NASCE IL SECONDO OPERATORE DEL MERCATO ELETTRICO GRECO  
 
 Atene, 7 luglio 2008 – Sono stati firmati il 3 luglio ad Atene gli accordi relativi alla costituzione di una joint venture paritetica fra Edison ed Hellenic Petroleum, società leader nel settore idrocarburi e principale operatore elettrico indipendente, per operare nel settore elettrico in Grecia. Obiettivo della nuova società è realizzare, attraverso controllate, una capacità produttiva di oltre 1. 500 Mw (di cui 390 Mw già in esercizio), pari a una quota di produzione di circa il 12% del mercato greco, e rappresentare quindi il secondo operatore elettrico in Grecia. La nuova società svilupperà inoltre attività nel campo del trading e della vendita di energia elettrica e valuterà opportunità di crescita nel campo delle fonti rinnovabili in Grecia, nonché nella produzione e trading di energia elettrica nei Balcani. Hellenic Petroleum apporterà alla jont venture la propria controllata T-power Sa, che gestisce una centrale a ciclo combinato alimentata a gas metano da 390 Mw già operativa a Thessaloniki, il primo impianto privato realizzato in Grecia. Edison dal suo canto conferirà la propria partecipazione (65%) nella società Thisvi Sa, che sta realizzando una centrale a ciclo combinato da 420 Mw a Thisvi, nella Grecia centrale, e progetti in fase di studio per la realizzazione di nuovi impianti. E’ previsto che T-power Sa e Thisvi Sa vengano successivamente fuse in un’unica società controllata dalla joint venture: gli attuali azionisti di minoranza di Thisvi (Hellenic Energy & Development e Halcor) avranno quindi il diritto di acquistare azioni della società derivante dall’incorporazione al fine di mantenerne complessivamente una quota del 25%: qualora ciò non si verifichi, Hellenic Energy & Development e Halcor avranno il diritto di cedere alla joint venture la propria partecipazione. “Con questa operazione Edison allarga i confini delle proprie attività elettriche alla Grecia, un mercato che sta crescendo a tassi elevati, superiori alla media dell’Unione Europea”, ha dichiarato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison. “La collaborazione con Hellenic Petroleum, partner di primaria importanza e affidabilità, e con importanti gruppi industriali quali Helleniki Techonodomiki e Viohalco, ci consente, unendo le forze, di diventare il secondo operatore della Grecia e di consolidare i nostri rapporti con un Paese per noi fondamentale”. “L’alleanza strategica con Edison, una delle più dinamiche e rilevanti società del settore dellenergia elettrica e del gas, ci consente di ampliare significativamente la nostra capacità produttiva e di trading per far fronte alla crescente domanda di energia in Grecia”, ha aggiunto John Costopoulos, amministratore delegato di Hellenic Petroleum. “Anche la presenza di importanti gruppi industriali greci quali Helleniki Technodomiki e Viohalco rafforza la struttura della società. Questa operazione si inserisce perfettamente nella strategia di consolidare la nostra posizione su un mercato ad alto potenziale di sviluppo” . La società derivante dalla fusione e controllata dalla joint venture prevede di effettuare ulteriori significativi investimenti per crescere in Grecia e giocare un ruolo importante nel futuro processo di crescita del mercato elettrico: l’accordo prevede infatti la possibilità di sviluppare nuovi progetti. Le nuove iniziative potranno portare la capacità installata fino a 1500- 2000 Mw. L’accordo con Hellenic Petroleum rappresenta un importante tassello nella strategia di crescita di Edison, così come delineata nel Piano Industriale 2008-2013, che prevede investimenti complessivi per 6,2 miliardi di euro. In particolare, nel settore elettrico Edison intende sia consolidare il proprio ruolo di secondo operatore sul mercato italiano sia sviluppare la propria presenza su mercati esteri, con particolare attenzione a Grecia, Turchia e Balcani. L’operazione sarà perfezionata una volta ottenuta l’autorizzazione dell’autorità antitrust competente, presumibilmente entro la fine del 2008. .  
   
   
ALBANIA, GARA PER CENTRALE ELETTRICA  
 
Trieste, 7 luglio 2008 - I gruppi Rwe, Ppc e Titan hanno presentato giorni fa a Tirana un progetto per la costruzione di una centrale termica a carbone da 500-800 megawatt a Porto Romano, nel distretto di Durazzo. Ne dà notizia l´Ice. Nel frattempo, anche l´Enel ha proposto un altro progetto che prevede la costruzione di una centrale termica a carbone. Il portavoce del Governo albanese ha dichiarato che la selezione del progetto vincitore si effettuerà in base ai criteri di minor impatto ambientale e innovazione tecnologica. .  
   
   
CASA IN LOMBARDIA: ALTRI 49 MILIONI PER PIANO TRIENNALE IL FONDO DEL PRERP PASSA DA 512 A 561 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 7 luglio 2008 - Con l´approvazione da parte della Giunta regionale del primo piano annuale del Prerp (Programma Regionale per l´Edilizia Residenziale Pubblica) 2007/2009, proposto dall´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, passa da 512 a 561 milioni di euro la disponibilità economica per il triennio. Il provvedimento ha anche permesso di fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori già avviati e di riprogrammare le risorse non utilizzate con i precedenti piani. "Ancora una volta - commenta l´assessore Scotti - riusciamo a recuperare risorse non spese e a riutilizzarle al meglio non solo per incrementare la disponibilità di alloggi e posti letto, ma per continuare a garantire sussidi per l´acquisto della prima casa e per il pagamento dei canoni di affitto". "Come avevamo detto in sede di prima approvazione del Prerp - continua Scotti - le risorse sono destinate ad aumentare annualmente sia attraverso i maggiori stanziamenti regionali che con la razionalizzazione degli investimenti fatti. "Tutto questo - conclude l´assessore - deriva dalla consapevolezza che quello della casa è uno dei problemi maggiormente sentiti dai nostri cittadini. Per questo il Piano triennale prevede tante iniziative diversificate per aiutare anzitutto chi proprio non riesce a confrontarsi con i prezzi che impone il libero mercato". Da notare anche che dei 561 milioni totali, 12 permettono di attivare ulteriori 40 milioni di provenienza statale come cofinanziamento dei Programmi di Recupero Urbano (Pru), che saranno realizzati nei Comuni lombardi a maggior fabbisogno abitativo. .  
   
   
PRECISAZIONI: IMPREGILO  
 
 Sesto San Giovanni, 7 luglio 2008 - In merito alle notizie apparse il 3 luglio sugli organi di stampa relative al deposito in data 2 luglio u. S. Della sentenza con cui la Suprema Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza sul sequestro preventivo emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sul ciclo dei rifiuti nella regione Campania, Impregilo precisa che l’annullamento dell’ordinanza comporta la necessità di rideterminare il valore del sequestro preventivo da parte del Tribunale del Riesame di Napoli, il quale dovrà uniformarsi al principio di diritto enunciato dalla Suprema Corte e tenere conto dei rilievi da quest’ultima formulati. .  
   
   
BASTOGI SPA: PROPOSTA DI RAGGRUPPAMENTO DELLE AZIONI ORDINARIE DELLA SOCIETÀ  
 
Milano, 7 luglio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Bastogi spa, riunitosi il 2 luglio, ha deliberato di convocare l’Assemblea straordinaria degli Azionisti per l’approvazione, tra l’altro, di un’operazione di raggruppamento delle azioni della Società nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 38 azioni ordinarie esistenti, e conseguente modifica dello statuto sociale. L’operazione di scissione parziale proporzionale inversa della Società a favore di Brioschi Sviluppo Immobiliare spa, divenuta efficace l’1 giugno 2008, ha determinato una riduzione del patrimonio netto della Società che si è riflessa, a sua volta, in una riduzione del valore di quotazione del titolo azionario. A fronte del valore di quotazione post scissione delle azioni della Società, variazioni di prezzo nella contrattazione del titolo, anche se contenute in termini assoluti, determinano variazioni significative in termini percentuali, tali da comportare la sospensione delle negoziazioni del titolo stesso. Il raggruppamento è finalizzato a contenere tale fenomeno, favorendo una regolare negoziazione del titolo azionario sul mercato borsistico. Il raggruppamento, inoltre, come già positivamente sperimentato da altre società quotate, consentirebbe di semplificare la gestione amministrativa delle azioni della Società e rendere più leggibile il valore unitario di ogni singolo titolo, evitandone la possibile percezione come “penny share”, a beneficio degli investitori attuali e futuri. All’esito del raggruppamento, il numero di azioni ordinarie rappresentanti il capitale sociale della Società passerà dalle attuali 675. 928. 572 azioni ordinarie a 17. 787. 594 azioni ordinarie. L’assemblea straordinaria degli Azionisti - prevista in prima convocazione mercoledì 10 settembre 2008, alle ore 10, presso il Palazzo del Giaccio e, in seconda convocazione, giovedì 11 settembre 2008, stessi luogo e orario - sarà chiamata a discutere e deliberare sulla prospettata operazione e su alcune modifiche statutarie relative all’estensione dell’oggetto sociale (art. 1) e all’arrotondamento del capitale sociale (art. 5). Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di conferire tutti i poteri, attualmente in capo a Marco Cabassi, al Direttore Generale Marco Bellinzoni. La nomina di Marco Bellinzoni, quale nuovo Amministratore Delegato, è volta a identificare un unico riferimento interno con conseguenti benefici in termini di coordinamento ed efficace svolgimento delle attività. Marco Bellinzoni rinuncia quindi alla propria carica di Direttore Generale, mentre Marco Cabassi rimane Consigliere della Società, continuando a supportare il Consiglio di Amministrazione alla luce della propria conoscenza del Gruppo. .