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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Ottobre 2008
PARLAMENTO EUROPEO: NUOVE NORME SULLA VIGILANZA FINANZIARIA, ENTRO DICEMBRE  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2008 - Il Parlamento sollecita la Commissione a presentare delle proposte legislative volte ad aggiornare sistemi di regolamentazione e vigilanza finanziaria per affrontare i nuovi rischi sistemici, assicurare stabilità finanziaria, conseguire gli obiettivi dell´Unione europea e contribuire al miglioramento della governance finanziaria globale. In tale contesto avanza una serie di raccomandazioni dettagliate. Approvando con 565 voti favorevoli, 47 contrari e 18 astensioni la relazione d´iniziativa legislativa stilata da Ieke van den Burg (Pse, Nl) e Daniel DÃianu (Alde/adle, Ro), il Parlamento sottolinea che la vigilanza finanziaria «non è rimasta al passo con l’integrazione del Mercato e l’evoluzione globale dei mercati finanziari». Occorre pertanto aggiornare gli attuali sistemi di regolamentazione e vigilanza «per affrontare i nuovi rischi sistemici, assicurare stabilità finanziaria, conseguire gli obiettivi dell´Unione europea e contribuire al miglioramento della governance finanziaria globale». Chiede quindi alla Commissione di presentare al Parlamento, entro il 31 dicembre 2008, una o più proposte legislative che coprano tale materia, sulla base di una serie di raccomandazioni dettagliate. Presupposti fondamentali per accordi efficaci in materia di regolamentazione e vigilanza - In merito all´adeguatezza patrimoniale, il Parlamento chiede di rivedere le regole sui requisiti in materia di capitale rafforzando le disposizioni in materia di gestione del rischio, di liquidità e di esposizione in modo coerente, e garantire idonei requisiti patrimoniali per tutti i soggetti che operano sui mercati finanziari, tenendo conto nel contempo dei rischi sistemici. Occorre inoltre rafforzare la capacità di affrontare perturbazioni del mercato finanziario, garantire che le norme siano anticicliche e riformare il quadro per migliorare la gestione del rischio, nonché assicurare idonei requisiti patrimoniali per prodotti finanziari complessi e derivati. E´ inoltre necessario assicurare l’informativa sulle operazioni fuori bilancio, sui veicoli di investimento strutturati (Siv) e su qualsiasi strumento di immissione di liquidità, e imporre un´adeguata valutazione dei relativi rischi. Riguardo alle misure per migliorare la trasparenza, il Parlamento raccomanda di promuovere la trasparenza, la chiarezza e la disponibilità di informazioni in merito a prodotti finanziari complessi e al processo di cartolarizzazione, e di assicurare che la cartolarizzazione e il processo di rating creditizio non diano luogo a un aumento ingiustificato del valore totale del prodotto cartolarizzato, tale da superare il valore dell’attivo sottostante. Per i prodotti finanziari complessi (Cfs) è invece necessario assicurare che le agenzie di rating creditizio adottino una terminologia coerente ed appropriata, che chiarisca le differenze rispettive di tali prodotti. Il Parlamento raccomanda poi una serie di misure di governance. In proposito, secondo i deputati è necessario prevedere per gli istituti finanziari l’obbligo di informativa sulla loro politica di remunerazione, anche per quanto riguarda le stock option, in particolare sui pacchetti retributivi dei direttori e stabilire che le autorità di vigilanza prudenziale includano nella loro valutazione della gestione del rischio l´influenza della remunerazione, dei sistemi retributivi a premio e della tassazione, «per garantire che contengano incentivi equilibrati e non inducano ad assumere rischi estremi». E´ poi raccomandato di introdurre regimi nazionali in materia di responsabilità che stabiliscano ammende appropriate ed altre sanzioni in caso di mancata conformità alla legislazione in materia di servizi finanziari, prevedendo che il personale direttivo degli istituti finanziari possa essere sospeso o interdetto dall’esercizio dell’attività nell’intero settore finanziario o in determinati suoi comparti in caso di omissione o negligenza. Occorre anche varare misure che, per quanto riguarda le agenzie di rating, affrontino i conflitti di interesse, i sistemi di garanzia della qualità e l´attività di vigilanza secondo modalità coerenti con le raccomandazioni adottate da diversi enti europei e internazionali sulla questione dei possibili miglioramenti da apportare ai processi di rating creditizio, eventualmente. Più in particolare è necessario garantire che le agenzie di rating creditizio forniscano informazioni più precise in merito alle particolari caratteristiche dei prodotti di debito complessi, dei prodotti associati a crediti ipotecari e del debito tradizionale, e che le agenzie di rating applichino simboli differenziati al rating dei prodotti di debito complessi, dei prodotti associati a crediti ipotecari e del debito tradizionale. Stabilità finanziaria e misure in materia di rischio sistemico - Le proposte legislative richieste dal Parlamento dovranno anche avere l´obiettivo di disciplinare la stabilità finanziaria e rischi sistemici, mettendo a punto basi dati, scenari e politiche future in materia di vigilanza macroprudenziale e stabilità finanziaria unitamente a un sistema di allerta precoce e provvedendo a che la Banca centrale europea (Bce), il Sistema europeo di banche centrali (Sebc) e il Comitato per la vigilanza bancaria del Sebc (Bsc) assumano un ruolo attivo nella loro promozione, elaborazione ed esercizio. Dovrà poi essere promossa l’introduzione di disposizioni per la prevenzione e la gestione delle crisi a livello di Ue in funzione delle necessità e si dovrà assicurare che le norme Ue sulle garanzie di deposito siano riviste con urgenza per evitare arbitraggi tra i livelli di garanzia negli Stati membri che potrebbero aumentare la volatilità e minare la stabilità finanziaria invece di aumentare la sicurezza e la fiducia dei depositanti. Dovrebbero anche garantire condizioni uniformi di concorrenza per gli istituti finanziari. Il livello dei rimborsi dovrebbe essere notevolmente aumentato e la loro disponibilità per i clienti al dettaglio in caso di insolvenza di istituti finanziari dovrebbe essere assicurata entro tempi ragionevoli anche in situazioni transfrontaliere. Occorre anche promuovere norme analoghe per le garanzie assicurative, e assicurare la diversificazione del mercato. Quadro di vigilanza - Il Parlamento chiede che, entro la fine del 2008 un regolamento imponga l’istituzione di collegi di vigilanza per i gruppi maggiori o le maggiori holding finanziarie transfrontaliere operanti nell´Unione europea. Il regolamento dovrà contenere chiari criteri per individuare i gruppi e le holding finanziarie transfrontaliere in relazione alle quali tali collegi saranno obbligatori. In caso di consistente presenza del gruppo nei paesi terzi, sarebbe opportuno evitare di creare strutture parallele: gli organi di vigilanza del paese terzo potrebbero essere invitati a partecipare, per quanto ragionevolmente praticabile. I collegi dovranno essere costituiti da rappresentanti delle autorità nazionali di vigilanza responsabili della vigilanza prudenziale, tenendo conto della quota di mercato del gruppo in uno Stato membro, del volume delle operazioni transfrontaliere, della consistenza e del valore degli attivi. All’interno dell´Ue, occorrerà prevedere la raccolta, lo scambio e l´accesso alle informazioni rilevanti tra i membri del collegio e tra tutte le autorità di vigilanza interessate, promuovendo disposizioni per intensificare al massimo lo scambio di informazioni con le autorità di vigilanza dei paesi terzi. Entro la stessa data, inoltre, un regolamento dovrà rafforzare e chiarire lo status e le responsabilità dei Comitati Lamfalussy di livello 3, conferendo a questi ultimi uno status giuridico conforme ai suoi compiti, nonché coordinare e razionalizzare l’azione delle varie autorità di vigilanza settoriali, ampliandone i compiti e attribuendo loro adeguate risorse finanziarie ed umane. I comitati Lamfalussy di livello 3 dovranno avere il compito di assicurare la convergenza in materia di vigilanza e la parità di condizioni nell´attuazione e applicazione della legislazione Ue. Un´altra proposta dovrà dettare disposizioni in materia di vigilanza sulla stabilità finanziaria a livello dell´Ue. Tali norme dovranno assicurare l’efficace raccolta ed analisi di informazioni micro e macro prudenziali per l’individuazione precoce di potenziali rischi alla stabilità finanziaria, ed inserirsi nel lavoro globale in materia di stabilità finanziaria. Le disposizioni in questione dovranno permettere agli organi di vigilanza e alle banche centrali dell’Ue di rispondere prontamente intervenendo come “forza di reazione rapida” alle situazioni di crisi aventi un impatto sistemico sull´Unione europea. . .  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO ADOTTA I SIMBOLI DELL´UE  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2008 - La bandiera blu stellata, l´inno alla gioia e il motto "uniti nella diversità" sono stati riconosciuti e fatti propri dal Parlamento europeo. I deputati hanno infatti approvato una modifica del regolamento interno dell´Assemblea per disciplinare l´uso di questi simboli proposti nel progetto di Costituzione. Approvando con 503 voti favorevoli, 96 contrari e 15 astensioni la relazione di Carlos Carnero Gonzales (Pse, Es), il Parlamento ha deciso di esporre la bandiera con un cerchio di dodici stelle dorate su sfondo blu in tutti i suoi locali e in ogni sala di riunione e in occasione di tutti gli eventi ufficiali. L´inno alla gioia, tratto dalla Nona sinfonia di Beethoven, sarà eseguito all´inizio di ogni seduta costitutiva che segue le elezioni europee e in altre sedute solenni, in particolare per dare il benvenuto ai Capi di Stato o di governo o per accogliere i nuovi deputati nel quadro di un allargamento. Il motto "Unita nella diversità" sarà riprodotto su tutti documenti ufficiali del Parlamento. Infine, il Parlamento celebrerà il giorno dell´Europa il 9 maggio. L´ufficio di presidenza dovrà anche valutare ulteriori utilizzazioni dei simboli all´interno del Parlamento e stabilire le disposizioni dettagliate per l´attuazione di questa decisione. .  
   
   
UE: UN REDDITO MINIMO PER GARANTIRE L´INCLUSIONE SOCIALE  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2008 . Chiedendo un approccio organico per l´inclusione sociale, il Parlamento incoraggia gli Stati membri a prevedere un sistema di reddito minimo garantito corredato di un pacchetto di misure di supporto. Sollecita poi regimi previdenziali che motivino a cercare nuove opportunità di lavoro e la riduzione della pressione fiscale sui redditi medi. Auspicando l´eliminazione della povertà infantile e del fenomeno dei senzatetto, chiede di assicurare l’accesso a servizi di qualità. Approvando con 540 voti favorevoli, 57 contrari e 32 astensioni la relazione di Gabriele Zimmer (Gue/ngl, De), il Parlamento saluta con favore l’approccio della Commissione all’inclusione sociale attiva, considerando che la finalità generale di tali politiche deve essere quella di dare attuazione ai diritti fondamentali per «permettere alla gente di vivere dignitosamente e di partecipare alla vita sociale e lavorativa». Rileva inoltre che le politiche di inclusione sociale attiva debbano esercitare un impatto decisivo sull´eliminazione della povertà e dell´esclusione sociale, sia per quanti hanno un´occupazione ("i lavoratori poveri") che per quanti non svolgono un´attività lavorativa remunerata. I deputati ritengono che un approccio più organico all’inclusione sociale attiva debba fondarsi su una serie di principi comuni, tra i quali figurano un legame con mercati del lavoro inclusivi, un collegamento a un migliore accesso a servizi di qualità, il mainstreaming di genere, l´anti-discriminazione e la partecipazione attiva, nonché il sostegno al reddito. A quest´ultimo proposito, reputano opportuno che gli Stati membri, «nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità», definiscano i meccanismi di reddito garantito, i connessi benefici e l´assistenza sociale, che dovrebbero essere facilmente accessibili ed assicurare risorse sufficienti, corredati di un piano strategico per le politiche di inclusione sociale. Garantire a tutti un reddito sufficiente che permetta di condurre una vita dignitosa Il Parlamento, più in particolare, «incoraggia gli Stati membri a prevedere un meccanismo di reddito minimo garantito per l´inclusione sociale» e li esorta allo scambio di buone prassi. Riconosce, peraltro, che, laddove l´assistenza sociale è fornita, gli Stati membri «hanno il dovere di garantire che i cittadini comprendano quali siano i loro diritti e siano in grado di ottenerli». Si rammarica inoltre del fatto che taluni Stati membri «sembrino ignorare» la raccomandazione 92/441/Cee del Consiglio, che riconosce il "diritto fondamentale della persona a risorse e a prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana". Per i deputati, l’adeguatezza dei sistemi di reddito minimo «costituisce una condizione preliminare per un’Unione europea fondata sulla giustizia sociale e sulle pari opportunità per tutti». Esortano quindi gli Stati membri a garantire che venga assicurato un reddito minimo adeguato nei periodi senza lavoro o in quelli tra un lavoro e l’altro, con particolare attenzione ai gruppi di donne su cui incombono responsabilità aggiuntive. Il Consiglio dovrebbe inoltre introdurre un obiettivo Ue per la retribuzione minima (stabilita in sede legislativa o di contrattazione collettiva a livello nazionale, regionale o di settore) «in modo da assicurare un reddito pari ad almeno il 60% della media pertinente» (nazionale, settoriale, ecc) oltre a concordare un calendario di attuazione di tale obiettivo in tutti gli Stati membri. Il Parlamento sottolinea inoltre che i meccanismi di retribuzione minima andrebbero integrati da un pacchetto di misure di supporto che comprenda agevolazioni per l´inclusione sociale, ad esempio in materia di assistenza abitativa, nonché un sostegno all´istruzione, alla formazione e alla riqualificazione professionale e all´apprendimento permanente. Come pure misure di sostegno al reddito per contribuire a coprire i relativi costi per i singoli e i nuclei familiari, in modo tale da garantire il soddisfacimento delle esigenze di vita e di apprendimento permanente, in particolare delle persone sole, delle famiglie monoparentali e delle famiglie numerose. Insistendo sul fatto che l’obiettivo primario dei meccanismi di sostegno al reddito deve essere quello di sottrarre la gente alla povertà e consentir loro di vivere in modo dignitoso, invita la Commissione a verificare l´efficacia, ai fini della lotta alla povertà, del reddito minimo incondizionato per tutti. La Commissione dovrebbe anche fornire una relazione dettagliata che indichi se i regimi di aiuti sociali negli Stati membri (meccanismi di reddito garantito e benefici connessi, indennità di disoccupazione, invalidità e superstiti, sistemi di pensione obbligatori e complementari, prestazioni di prepensionamento) garantiscano redditi al di sopra della soglia di "rischio di povertà" dell´Unione europea, pari al 60% del reddito medio nazionale. In tale contesto, i deputati suggeriscono alla Commissione di prendere in esame l´eventualità di stabilire un metodo comune per il calcolo del livello minimo di sussistenza e del costo della vita (un paniere di beni e servizi) con lo scopo di garantire misurazioni comparabili della soglia di povertà e definire un criterio per i necessari interventi sociali. Il Parlamento ritiene inoltre che gli Stati membri debbano prevedere benefici supplementari mirati per le categorie svantaggiate (persone affette da disabilità o malattie croniche, genitori soli o famiglie con molti figli) tali da coprire determinate spese accessorie connesse (come ad esempio il sostegno personale, l´uso di strutture specifiche e l´assistenza medica e sociale), stabilendo tra l´altro livelli di prezzi accessibili per i medicinali per le categorie sociali svantaggiate. Sottolinea poi la necessità di assicurare pensioni di invalidità e di anzianità di livello dignitoso. Politiche occupazionali per i mercati del lavoro inclusivi sul piano sociale I deputati concordano con la Commissione nel ritenere che il fatto di avere un impiego è il miglior modo di evitare la povertà e l´esclusione sociale, ma che ciò «non costituisce sempre una garanzia», visto che secondo le statistiche ufficiali l´8% dei lavoratori dell´Unione sono a rischio di povertà. Nell’unione, inoltre, 20 milioni di persone sono colpite dalla povertà nonostante abbiano un impiego, ossia il 6% della popolazione totale e il 36% della popolazione attiva sono a rischio di povertà pur avendo un lavoro. Nell´esortare nuovamente gli Stati membri a definire una legislazione sul minimo salariale quale parte integrante dell’inclusione attiva, li invitano anche ad attuare in modo più efficace l´attuale legislazione comunitaria nei settori dell´occupazione e degli affari sociali. Il Parlamento sottolinea che la percentuale di lavoro a tempo parziale nell´Unione è del 31% per le donne e del 7,4% per gli uomini e rileva che le prime sono quindi maggiormente esposte al rischio di cadere nella povertà, soprattutto se anziane, «in quanto le pensioni per i lavori a tempo parziale sono spesso insufficienti a condurre una vita indipendente». Ritiene poi che, per l´inclusione attiva nel mercato del lavoro, le fasce più svantaggiate necessitino di misure specifiche. D´altro canto reputa che i regimi di previdenza sociale dovrebbero motivare attivamente le persone a cercare nuove opportunità di lavoro incoraggiando al contempo l´apertura al cambiamento riducendo le perdite di reddito e fornendo possibilità di istruzione. Esorta quindi i responsabili politici a utilizzare il concetto di flessicurezza nelle loro politiche improntate al principio del "making work pay". Il Parlamento invita inoltre gli Stati membri ad alleggerire la pressione fiscale non solo su chi ha i redditi più bassi ma anche su chi ha redditi medi «per evitare che i lavoratori cadano nella spirale del basso salario», e a scoraggiare il ricorso al lavoro non dichiarato. Chiede poi di eliminare le barriere «che impediscono di accedere al mercato del lavoro al partner lavorativamente inattivo di una coppia di conviventi non sposati». Commissione e Stati membri sono anche invitati ad elaborare un approccio coerente, a livello dei sistemi educativi degli Stati membri nell´Unione, ai processi di orientamento professionale basato su formule di tutoraggio simili che consentano ai giovani di conseguire una formazione in settori orientati al lavoro, scelti dagli interessati quale parte del loro percorso di carriera. I sistemi di formazione dovrebbero inoltre essere basati sul riconoscimento reciproco dei diplomi e dei certificati professionali e dovrebbero includere l´insegnamento linguistico al fine di eliminare le barriere alla comunicazione all´interno dell´Unione. Eliminare la povertà infantile Il Parlamento sottolinea l´importanza di un approccio globale alla sicurezza materiale e al benessere dei minori - fondato sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino (Uncrc) - affinché le famiglie, specialmente le famiglie numerose, possano beneficiare di un livello di reddito sufficiente ad assicurare ai figli un alloggio e un regime alimentare adeguati nonché l´accesso a servizi sanitari, sociali e educativi di elevata qualità. Le esigenze fondamentali dell´infanzia, peraltro, «dovrebbero avere la precedenza sulle considerazioni di ordine finanziario degli Stati membri». Sollecita quindi gli Stati membri a ridurre la povertà infantile del 50% entro il 2012, a misurare tale riduzione utilizzando indicatori che non siano soltanto economici e a destinare risorse sufficienti per il conseguimento di tale obiettivo. Assicurare servizi di qualità e garantirne l’accesso alle categorie vulnerabili Per i deputati, i regimi previdenziali obbligatori e integrativi, i servizi sanitari e i servizi sociali di interesse generale «devono svolgere una funzione di prevenzione e di coesione sociale, facilitare l´inclusione sociale e salvaguardare i diritti fondamentali». Rilevano quindi la necessità di garantire ai bisognosi lo sviluppo di servizi di assistenza a lungo termine di elevata qualità e accessibili anche sotto il profilo economico e di assicurare a coloro che forniscono l´assistenza delle misure di sostegno. Tutti i servizi di interesse generale, ivi comprese le industrie di rete, come ad esempio quelle dei trasporti, delle telecomunicazioni, dell´energia e altri servizi di pubblica utilità e servizi finanziari, devono svolgere «un ruolo importante nel garantire la coesione sociale e territoriale e contribuire all´inclusione attiva». I deputati incoraggiano quindi la Commissione e gli Stati membri a rafforzare gli obblighi di servizio universale (ad es. Nel settore delle telecomunicazioni e dei servizi postali) al fine di ampliare l´accessibilità, anche sotto il profilo economico, dei servizi essenziali nonché a rafforzare alcuni obblighi mirati di servizio universale in modo da venire incontro alle categorie vulnerabili e svantaggiate nella società. Visto che l´accesso ai beni e ai servizi «dovrebbe essere un diritto per tutti i cittadini dell´Unione», il Parlamento plaude pertanto alla proposta della Commissione di una direttiva orizzontale che completi la direttiva 2000/78/Ce e che copra tutte le forme di discriminazione in settori della vita diversi da quello lavorativo, inclusa la discriminazione basata sulla disabilità, sull´età, sulla religione o sulle convinzioni personali e sull´orientamento sessuale. Il Parlamento invita il Consiglio a deliberare l´impegno da parte dell´Ue ad eliminare il fenomeno dei senza dimora entro il 2015 e invita gli Stati membri a sviluppare politiche integrate atte a garantire l´accesso a un alloggio di qualità a costi contenuti per tutti. Sollecita inoltre gli Stati membri a definire dei piani di "emergenza inverno" nel quadro di una più ampia strategia per i senzatetto e a istituire agenzie che si occupino di rendere disponibili e accessibili alloggi per le categorie vittime della discriminazione. Chiede infine alla Commissione di sviluppare una definizione quadro su scala Ue del problema dei senzatetto e di fornire aggiornamenti annuali sulle azioni intraprese e sui progressi compiuti negli Stati membri per porre fine a questo fenomeno. .  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE LUMI SULL´USO DEI FONDI EUROPEI IN BULGARIA  
 
 Bruxelles, 13 ottobre 2008 - Dopo la decisione della Commissione europea lo scorso 23 luglio di congelare temporaneamente diversi milioni di euro destinati allo sviluppo economico e strutturale della Bulgaria, a seguito dell´allarme corruzione lanciato dall´Olaf, il Parlamento europeo ha inviato a Sofia due eurodeputati per approfondire cosa è andato storto nella gestione del denaro comunitario e individuare il da farsi. Riforme del sistema giudiziario, maggior sostegno alle infrastrutture e più attenzione all´ambiente sono i temi evidenziati dai deputati e che necessitano di un progresso sostanziale. Corruzione e frode - Dopo l´adesione all´Unione europea nel 2007 assieme alla Romania, la Bulgaria ha mostrato difficoltà nell´applicazione dei progetti di finanziamento dell´Ue, in particolare a livello amministrativo, incappando in irregolarità e frodi. Durante la missione dal 29 settembre al 2 ottobre scorso, i due eurodeputati della commissione parlamentare controllo di bilancio e sviluppo regionale, lo svedese Nils Lundgren del gruppo Indipendenza e Democrazia (Indem) e lo spagnolo Gerardo Galeote del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (Ppe-de), hanno approfondito e verificato la correttezza dei diversi progetti a finanziamento europeo, passando in rassegna ad esempio progetti sulla riparazione delle strade e sulla gestione dell´acqua. Maggiore rigore - Riguardo un allevamento di pesci e un´azienda per la produzione di gelato, Lundgren ha rilevato: "Non ritengo giusto che dobbiamo finanziare in questa maniera un´attività a capitale privato solo per accrescere l´occupazione in un´area specifica". Poi ha aggiunto: "Il sistema giudiziario è molto debole, occorrono riforme e alcuni alti dirigenti debbono essere processati per la mala gestione". "La Commissione europea ha agito subito, ha dichiarato Galeote, non appena ha rilevato irregolarità in una determinata gara d´appalto". Per il deputato spagnolo, il governo e l´opposizione bulgari debbono impegnarsi nella lotta alla corruzione: "Ci attendiamo in autunno una relazione della Commissione europea per verificare eventuali miglioramenti nel paese". I prossimi passi. - Stando alla prima relazione della Commissione europea, non appena la Bulgaria avrà preso le misure richieste per migliorare la gestione finanziaria e applicato controlli più rigorosi, il governo di Bruxelles sarà pronto a cambiare il proprio giudizio. A seguito della visita degli eurodeputati, verrà stilata una relazione che sarà discussa nelle rispettive commissioni parlamentari. Nel frattempo, le regioni bulgare penalizzate dovranno andare avanti senza i fondi a loro originariamente assegnati. .  
   
   
RAPPORTO EUROSTAT: IN ARRIVO UNA RAPIDA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE DELL´UE-27  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2008 - Gli esperti prevedono che l´Ue-27 dovrà affrontare una rapida crescita della popolazione da adesso fino al 2035, con il numero totale di persone che raggiungerà i 521 milioni, a fronte degli attuali 495 milioni. Si prevede che questa cifra scenderà poi a 506 milioni nel 2050. I dati sono stati recentemente pubblicati in un rapporto Eurostat che delinea le stime relative alla popolazione per il periodo 2008-2060. Il rapporto dell´Ufficio statistico delle Comunità europee ha anche mostrato che, mentre si prevede che il numero annuo di nascite diminuirà nei prossimi 52 anni, il numero delle morti dovrebbe aumentare nello stesso periodo. Nello specifico, le morti dovrebbero superare per numero le nascite a partire dal 2015. Bisogna sottolineare che la crescita della popolazione sarà il risultato soltanto di un tasso netto di migrazione positivo, e non di un incremento naturale. Poiché il tasso netto positivo di migrazione non riuscirà più a controbilanciare i cambiamenti naturali a partire dal 2035, la popolazione inizierà a diminuire. Il rapporto ha mostrato che i più grandi incrementi verranno registrati a Cipro (+66%), in Irlanda (+53%), Lussemburgo (+52%), Regno Unito (+25%) e Svezia (+18%). Le più grandi popolazioni si troveranno nel Regno Unito (77 milioni), Francia (72 milioni), Germania (71 milioni), Italia (59 milioni) e Spagna (52 milioni). Bisogna notare che si prevede la comparsa di significative differenze tra i singoli Stati membri. I paesi per i quali sono previste i maggiori cali sono Bulgaria (-28%), Lettonia (-26%), Lituania (-24%), Romania (-21%) e Polonia (-18%). Riguardo all´invecchiamento, l´Ue-27 si troverà di fronte una popolazione che sta invecchiando, con il numero di persone anziane che farà un balzo dal 12,9% al 30% tra adesso e il 2060. Gli ottuagenari rappresenteranno il 12,1% della popolazione nel 2060, a fronte dell´attuale 4,4%. I fattori fondamentali dell´aumento della popolazione che invecchia sono una persistente bassa fertilità e un maggiore numero di sopravvissuti in età molto avanzata. I dati hanno mostrato che gli Stati membri che subiranno i più grandi incrementi della popolazione con età pari o maggiore a 65 anni sono: Polonia (36,2%), Slovacchia (36,1%), Romania (35,0%), Danimarca (25,0%), Regno Unito (24,7%) e Lussemburgo (23,6%). Nel frattempo, il rapporto dice che è prevista una crescita del tasso di dipendenza senile nell´Ue-27 (la popolazione di età pari o superiore a 65 anni divisa per la popolazione in età lavorativa); la cifra dovrebbe compiere un balzo dal 25% nel 2008 al 53% nel 2060. In breve, esisterebbero solo due persone in età lavorativa per ogni persona di età pari o superiore a 65 anni, in confronto al valore attuale di quattro a uno. Il rapporto ha previsto che Bulgaria, Repubblica Ceca, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia e Slovacchia faranno registrare tassi di dipendenza senile superiori al 60%, mentre in Danimarca, Irlanda, Cipro, Lussemburgo e Regno Unito dovrebbero essere inferiori al 45%. Bisogna sottolineare che l´Eurostat ha basato le sue previsioni su scenari del tipo "cosa succede se" riguardanti informazioni sulla grandezza e la struttura future della popolazione. Per ulteriori informazioni, visitare: Eurostat: http://epp. Eurostat. Ec. Europa. Eu/ .  
   
   
GIORNATA INFORMATIVA SSH E SIS  
 
Milano, 13 ottobre 2008 - Il 17 ottobre si terrà a Milano, in Italia, una giornata informativa sui temi "Scienze socio-economiche e umanistiche" (Ssh) e "Scienze nella società" (Sis) e i relativi inviti a presentare proposte nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq). L´evento, organizzato dall´Agenzia italiana per la promozione della ricerca europea (Apre), offrirà ai partecipanti l´opportunità di ottenere informazioni sui programmi "Cooperazione" e "Capacità" del 7°Pq. Offrirà altresì ai partecipanti selezionati l´opportunità di presentare idee per nuovi progetti e ottenere un primo parere. La sessione di mezza giornata comprende presentazioni da parte della Commissione europea e da rappresentanti dell´università di Milano; le altre presentazioni saranno tenute in italiano. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Apre. It/eventi/giornata. Asp?id=867 .  
   
   
FONDAZIONE GIORGIO CINI- CONFERENZA INTERNAZIONALE EUROPE, THE GULF AND THE MEDITERRANEAN. REVIVING COMMON LEGACIES, MAPPING OUR NEW REGION VENEZIA, ISOLA DI SAN GIORGIO MAGGIORE 16 - 18 OTTOBRE 2008  
 
Venezia, 13 ottobre 2008 - Giovedì 16 ottobre alle ore 16. 30 si svolgerà la cerimonia di apertura della Conferenza Internazionale Eurogolfe 2008, dal titolo Europe, the Gulf and the Mediterranean. Reviving Common Legacies, Mapping Our New Region, in programma alla Fondazione Giorgio Cini fino a sabato 18 ottobre 2008. Il principale obiettivo della conferenza è di riunire a Venezia, in un momento cruciale della storia delle relazioni politiche ed economiche a livello internazionale, esperti europei e dei paesi del Golfo per analizzare gli elementi di crisi che connotano i problematici rapporti tra queste aree, con lo scopo di immaginare e percorrere nuove e fruttuose forme di cooperazione. Parteciperanno, tra gli altri, Giovanni Bazoli, Tarak Ben Amar, Gilles Kepel, François Pinault, Sergio Romano, Javier Solana e Lionel Zinsou. Ingresso libero su iscrizione. La Conferenza si propone di definire, attraverso la valorizzazione delle radici culturali comuni, la mappa di una nuova regione, di cui fanno parte l’Europa, il Golfo e il cosiddetto ‘Grande Mediterraneo’, in grado di svolgere un ruolo significativo nel mondo globale di domani. Il programma è articolato in tre sessioni principali: a) energia, ambiente e investimenti: progettare una crescita sostenibile condivisa; b) cogliere la sfida della stabilità: assumere responsabilità politiche comuni; c) condividere le radici per costruire una cultura comune. Ogni sessione sarà affiancata da workshop paralleli destinati ad affrontare approfonditamente temi specifici quali la cultura e la cooperazione culturale, l’economia, l’energia e lo sviluppo sostenibile, la politica e la sicurezza locale e internazionale. La conferenza è il frutto della cooperazione della Fondazione Giorgio Cini con il network Eurogolfe e la cattedra del Medio Oriente e del Mediterraneo dell’Istituto Internazionale di Scienze Politiche di Parigi. .  
   
   
EUROREGIONE ALPI MEDITERRANEO: ROLLANDIN A RIOMAGGIORE PER IL GRUPPO EUROPEO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE  
 
 Riomaggio 13 ottobre Sabato 11 e domenica 12 ottobre 2008 in Liguria a Riomaggiore presso le Cinque Terre si è svolto un vertice tra i cinque Presidenti delle Regioni costituenti l’Euroregione Alpi Mediterraneo. Assieme al Presidente Augusto Rollandin erano presenti i Presidenti della Liguria, Claudio Burlando; del Piemonte, Mercedes Bresso; di Provences Alpes Côte d´Azur, Michel Vauzelle ed il vice Presidente di Rhône Alpes, Bernard Soulage. I cinque Presidenti hanno il punto sulle attività svolte nel semestre di presidenza ligure dell’Euroregione che si concluderà a fine anno e discuteranno dell’approvazione della convenzione e dello statuto del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (Gect). Le cinque Regioni dell’Euroregione Alpi-mediterraneo, forti di un’esperienza congiunta pluriennale nella cooperazione territoriale caratterizzata da numerose iniziative Interreg sull’area italofrancese, si sono impegnate nel dare attuazione effettiva al Gect, strumento giuridico istituito con un regolamento europeo, funzionale a promuovere sia la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale sia le istanze di comune interesse presso le istituzioni europee. L’evento sancisce la chiusura di un percorso lungo e laborioso iniziato proprio in Valle d’Aosta a Bard il 18 luglio 2007 con la firma da parte dei Presidenti delle cinque Regioni, del “Protocollo d’Intesa per la cooperazione nello spazio Alpi Mediterraneo”. Alla sua prima convocazione in tale organismo, Rollandin sottolinea che è volontà della Giunta utilizzare lo strumento del Gect Euroregione per promuovere, accanto ad azioni di cooperazione, portate avanti con le altre quattro regioni presso le opportune sedi europee, le priorità della Valle d’Aosta in materia di montagna, ruralità, trasporti ed innovazione. Nell’incontro si è parlato anche della prossima presidenza semestrale di Rhône Alpes, dei prossimi impegni dell’Euroregione e delle sue prospettive di sviluppo. .  
   
   
UE: RUOLO INTERNAZIONALE FVG CARICA DI RESPONSABILITA´´  
 
Udine, 13 ottobre 2008 - "Il recente riconoscimento del Governo sul ruolo internazionale del Friuli Venezia Giulia riempie di soddisfazione ma ci carica anche di responsabilità: dovremo calare nella realtà le politiche governative, trasformandole in azioni che migliorino realmente la qualità della vita delle persone". Lo ha affermato il presidente della Regione, Renzo Tondo, nel corso della prima sessione plenaria dei "Cross Border Meetings, a cui partecipano 50 rappresentanti di 7 paesi per un confronto sulle implicazioni dell´Eurozona. Evento Di Primo Piano - "Aver costruito un evento che metta insieme ad un tavolo i referenti che hanno a cuore queste tematiche è un fatto importante per cui bisogna rendere merito alla Camera di Commercio, promotrice dell´incontro", ha commentato Tondo aprendo la sessione plenaria al castello a Udine, alla presenza del sottosegretario agli Affari esteri, Vincenzo Scotti, e di una cinquantina di rappresentanti delle istituzioni e dell´economia di Repubblica Ceca e Slovacca, Slovenia, Croazia, Ungheria, Stiria e Carinzia, oltre che del Friuli Venezia Giulia. Economia Fvg Solida - "Per come si sta delineando il panorama internazionale sono convinto che o si vince o si perde tutti insieme - ha aggiunto il governatore - e credo che lavorare da soli non produrrebbe efetti positivi. Per il Friuli Venezia Giulia i tempi saranno meno difficili che per altri, perché qui c´è un´imprenditoria seria, un´economia solida basata su produzione e non su speculazione". Puntare Su Innovazione - In merito alla crisi finanziaria globale, Tondo ha dichiarato di "non avere segnali che facciano supporre che il nostro sistema finanziario sia in difficoltà", ma ha ammesso che occorra "prendere atto che c´è in atto un processo di deindustrializzazione e che si farà strada la difficoltà occupazionale. Per questo - ha aggiunto - sarà importante puntare su percorsi concreti a sostegno dell´innovazione". Infrastrutture Record - Accanto all´obiettivo dell´innovazione, il presidente della Regione ha ribadito gli altri due cardini del suo programma d governo: il sostegno all´internazionalizzazione, "processo per fortuna già in buona parte presente nel dna delle aziende locali", ma soprattutto l´accelerazione sulle infrastrutture, sulla realizzazione delle quali "si stanno già bruciando i tempi", ha affermato Tondo, ricordando che per la Villesse-gorizia si è già aperta la fase degli espropri. Euroregione Vicina - "Da parecchi anni noi riconosciamo un ruolo internazionale al Friuli Venezia Giulia, ma mai come in questa congiuntura - ha conluso Tondo - si sono verificate le condizioni per avere a disposizione gli strumenti per concretizzare un progetto come l´Euroregione. Lo perseguiremo con tenacia, consapevoli della responsabilità di dare risposte immediate ai nostri territori". Da Pozzo E Cross Meetings - Le finalità del "numero zero" dei Cross Meetings sono state illustrate dal presidente della Camera di Commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, che ha ricordato come lo scambio di esperienze, anche in previsione del prossimo allargamento a Est dell´Eurozona, abbia l´obiettivo di creare nuovi reti e progetti di cooperazione transregionale tra imprese e istituzioni appartenenti ai paesi dell´Europa centro orientale, con particolare riferimento alle strategie di innovazione ed allo sviluppo tecnologico. La sessione è stata introdotta, presente anche il direttore dell´unità cooperazione territoriale della Direzione generale politica regionale della Commissione europea, Jean-marc Venineaux, dai saluti del presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, del sindaco del capoluogo friulano, Furio Honsell, del presidente di Unioncamere Fvg, Emilio Sgarlata, e del rettore dell´Università di Udine, Cristiana Compagno. Presenti tra il folto pubblico anche l´assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, ed i consiglieri regionali Paride Cargnelutti e Franco Iacop. .  
   
   
FORUM ECOSOCIALE EUROPA, AGRICOLTURA A BRUXELLES: MISURE PER SVILUPPO SOSTENIBILE NELLE ALPI  
 
Bolzano, 13 ottobre 2008 - Dove conduce lo sviluppo nello spazio alpino? Quali conseguenze comporta il mutamento climatico? E quale ruolo gioca l´agricoltura nel futuro delle Alpi? Sono alcuni dei quesiti che l´Assessore provinciale all´Agricoltura discuterà, su invito del governo della Baviera e del Forum ecosociale Europa, lunedì 13 ottobre a Bruxelles. Globalizzazione, sviluppo demografico, mutamenti del clima: a queste tematiche e ai riflessi che avranno nello spazio alpino è dedicata la Conferenza su prospettive nello spazio alpino, promossa su iniziativa del ministro bavarese all´Agricoltura Josef Miller con il Forum ecosociale Europa. All´appuntamento internazionale, previsto lunedì 13 ottobre a Bruxelles, l´Alto Adige sarà rappresentato dall´Assessore provinciale all´Agricoltura. Interverranno anche l´ex commissario Ue Franz Fischler e il direttore generale Ue nel settore della politica regionale Dirk Ahner. L´assessore provinciale illustrerà il significato della tutela dello spazio alpino e le problematiche dell´agricoltura di montagna, con le misure necessarie per mantenere la periferia concorrenziale alle aree urbane. La conferenza internazionale si apre alle 18 di lunedì 13 ottobre nella sede di rappresentanza della Baviera a Bruxelles. . .  
   
   
IL VENETO SI CONFERMA CUORE PULSANTE DEI 65 PROGETTI EUROPEI DI COOPERAZIONE TRA ITALIA E AUSTRIA  
 
Belluno, 13 ottobre 2008 - Nel 2007 sono stati finanziati dalla Commissione europea 65 progetti di cooperazione tra regioni italiane e austriache. La nostra regione si è confermata con soddisfazione, ancora una volta, il cuore pulsante della cooperazione transfrontaliera. Il Veneto ha, infatti, ottenuto 13 milioni di euro, in seguito soprattutto all’utilizzo del meccanismo di “overbooking”, cioè l’erogazione di ulteriori risorse a carico del bilancio regionale. Il tavolo di concertazione interregionale Italia e Austria è stato convocato il 10 ottobre per fare il punto della situazione attuale e soprattutto per pensare alle possibili strategie future, dall’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, nella sala di rappresentanza della Provincia di Belluno. “Il Veneto - ha detto l’assessore - ha partecipato con un ruolo di leader a 13 programmi interregionali con investimenti superiori a 4 milioni di euro. I risultati, pertanto, possono considerarsi più che soddisfacenti, se si pensa che queste risorse sono un terzo del budget messo a disposizione per i partner italiani dai bandi europei. Si deve, tuttavia, pensare in futuro a programmazioni di cooperazione transfrontaliera di sempre maggiore qualità. ” Infine, l’auspicio per l’assessore è che diminuiscano i piani con pochi partner bilaterali e senza un effettivo approccio di cooperazione per raggiungere con più efficacia e più efficienza gli obiettivi comuni. .  
   
   
NORD EST, INFORMEST: PRIMA RIUNIONE DEL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. COMPLETATE LE DESIGNAZIONI DA PARTE DEI SOCI: PIERLUIGI BOLLA CONFERMATO PRESIDENTE, SILVIA ACERBI ALLA VICEPRESIDENZA.  
 
 Gorizia, 13 ottobre 2008 - Si è riunito il 10 ottobre il nuovo Consiglio di Amministrazione di Informest, l’Agenzia per lo sviluppo internazionale, partecipata da Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia, Regione del Veneto, Regione autonoma Trentino Alto Adige, Provincia di Trento, Ice ed Unioncamere. Di concerto tra i Soci fondatori - Veneto, Friuli Venezia Giulia e Ice - alla Presidenza è stato confermato Pierluigi Bolla, veronese, mentre Silvia Acerbi, triestina, è stata nominata Vicepresidente. Entrano in Consiglio, su designazione della Regione Friuli Venezia Giulia, Fernando Prandi e Giuseppe Paone; su designazione dell’Ice, Luciano Snidar; su designazione della Camera di Commercio di Gorizia, Gianfranco Cappellari ed Erminio Gianesini. Sono stati inoltre confermati i Consiglieri Giuseppe Montuori, in rappresentanza della Regione Veneto, Giovanna Sturari per l’Ice, Giuseppe Todesca per la Regione Autonoma Trentino Alto Adige e Federico Tessari per l’Unioncamere nazionale. Il Collegio dei Revisori è composto da Luciano Berzè, Presidente, e da Daniele Lucchini, Enrico Noris, Daniele Englaro e Roberto Pezzella. “Il completamento delle nomine da parte dei Soci - ha detto il Presidente di Informest, Bolla - ci consente ora di operare con maggiore efficacia in vista degli impegni che ci attendono da qui alla fine dell’anno. Contiamo di raggiungere nel 2008 un volume di ricavi che potrebbe sfiorare i tre milioni di euro; intensa anche l’attività in corso per la presentazione di numerosi progetti strategici che consentiranno di acquisire al sistema economico territoriale del Nord Est rilevanti risorse sia nazionali che comunitarie”. Silvia Acerbi, nuovo Vicepresidente di Informest ha alle spalle una intensa attività politica; è stata, tra l’altro, Presidente del Consiglio Provinciale di Trieste e ha maturato una grande esperienza sui maggiori temi internazionali sia in ambito regionale che nazionale affiancando, prima, l’allora Presidente del Fvg, Roberto Antonione e successivamente, assumendo la responsabilità della sua segreteria nel successivo incarico di Governo quale Sottosegretario agli Esteri. “E’ un compito impegnativo e una sfida prestigiosa quello che ho di fronte – ha detto la Acerbi al termine della riunione del Cda; metterò al servizio di Informest, delle imprese e delle Istituzioni che andremo ad affiancare tutta l’esperienza che ho maturato in questi anni; sono sicura che i risultati non mancheranno”. .  
   
   
SOSTEGNO ALL´ECONOMIA EUROPEA ED ITALIANA SOLO SVILUPPANDO LA DOMANDA PUBBLICA EUROPEA  
 
Roma, 13 ottobre 2008 - Ambienti del Tesoro fanno notare che il Consiglio Europeo di Nizza, anche su proposta del Governo italiano, ha già deliberato in ordine all´apertura di una linea di credito da parte della Bei per 30 miliardi di euro a favore delle piccole e medie imprese. Per quanto riguarda il sostegno all´economia reale, il Tesoro conferma la linea del Governo: lo sviluppo non si fa sviluppando il deficit e il debito pubblico, che portano solo all´aumento delle tasse. Il sostegno all´economia europea ed italiana può essere fatto solo sviluppando la domanda pubblica europea: investimenti in infrastrutture di interesse comune. Nel 2003, durante il suo semestre di presidenza, il Governo italiano ha rilanciato il piano Delors, emissione di Eurobond per grandi investimenti pubblici europei. Il Governo italiano resta su questa linea. In aggiunta al Consiglio Europeo di Nizza ha formulato la proposta di creare un fondo di investimenti europeo fatto mettendo in rete con la Bei le Casse Depositi e Prestiti dei singoli Stati. Non quella del maggior deficit pubblico italiano - impossibile per la dimensione del debito pubblico italiano - ma quella della domanda pubblica europea è l´area sulla quale Governo ed opposizione possono, ciascuno nel suo ruolo, confrontarsi ed agire nella logica comune dell´interesse repubblicano. .  
   
   
TESORO: POSIZIONI CON LEHMAN NON SONO CREDITORIE MA DEBITORIE  
 
Roma, 13 ottobre 2008 - E´ davvero triste che un ministro - seppure ombra - dell´economia - confonda tra crediti e debiti. Come è già stato più volte precisato dal Tesoro le posizioni del tesoro su Lb non sono creditorie ma debitorie. Se hai un credito verso uno che fallisce perdi se no, no. Non crediamo che sia nell´ interesse repubblicano la diffusione di false informazioni. Restiamo in fiduciosa attesa di posizioni responsabili da parte dell´ opposizione. .  
   
   
EMISSIONE BOT OTTOBRE 2008  
 
Roma, 13 ottobre 2008 - Il Mef comunica che, date le attuali circostanze di mercato e al fine di accogliere la domanda aggiuntiva dei risparmiatori italiani per i titoli di Stato emersa nelle ultime giornate, il quantitativo offerto il 10 ottobre in asta del Bot 3 mesi (scadenza 15/01/2009) viene innalzato da 4. 000 a 6. 000 milioni di euro.
importo (in ml. Di euro) scadenza giorni
trimestrali 6. 000 15. 01. 2009 92
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CREDEM: AL VIA L’AUMENTO DI CAPITALE PER FINANZIARE LA CRESCITA LA CONSOB HA AUTORIZZATO LA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO; L’OFFERTA IN OPZIONE AVRÀ LUOGO DAL 13 OTTOBRE 2008 AL 3 NOVEMBRE 2008  
 
 Reggio Emilia, 13 ottobre 2008 - In data 8 ottobre Consob ha autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo relativo all´offerta in opzione agli azionisti e all´ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Di azioni ordinarie di Credito Emiliano S. P. A. Il nulla osta Consob è condizionato all’inserimento nel Prospetto Informativo delle indicazioni relative al prezzo di offerta, al numero di azioni oggetto dell’aumento di capitale e del rapporto di assegnazione. Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano S. P. A. Ha approvato le condizioni finali di emissione delle azioni ordinarie oggetto dell’offerta, facendo seguito alla delibera dell´Assemblea Straordinaria dei Soci tenutasi in data 26 giugno 2008 nonché al Cda del 3 luglio 2008. L’operazione di aumento di capitale è in linea con il piano strategico triennale 2008 – 2010 approvato lo scorso 10 settembre ed è finalizzata al finanziamento delle operazioni di sviluppo della rete distributiva recentemente realizzate tramite l’acquisizione di circa 70 sportelli bancari, mantenendo più che adeguati i coefficienti di solidità patrimoniale. Il Prospetto Informativo, successivamente alla pubblicazione, sarà messo a disposizione presso la sede di Credito Emiliano S. P. A. , Via Emilia S. Pietro, 4 – Reggio Emilia, presso la Borsa Italiana, nonché sul sito internet della società www. Credem. It. Ammontare dell’aumento di capitale L’aumento di capitale avrà ad oggetto n. 49. 858. 815 azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,00 cadauna. Tenuto conto del prezzo di sottoscrizione, il controvalore complessivo dell’offerta è pari a Euro 249. 294. 075 di cui Euro 199. 435. 260 a titolo di sovrapprezzo. Rapporto di opzione Le azioni ordinarie saranno offerte in opzione agli azionisti in ragione di n. 3 azioni ordinarie di nuova emissione per n. 17 azioni ordinarie possedute. Prezzo di sottoscrizione Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni sarà pari a Euro 5,00 di cui Euro 4,00 a titolo di sovrapprezzo, per ciascuna azione ordinaria di nuova emissione. Le azioni rivenienti dall’aumento di capitale avranno godimento 1° gennaio 2009, e pertanto le stesse non parteciperanno alla distribuzione del dividendo relativo all’esercizio 2008. Le azioni ordinarie rivenienti dall’aumento di capitale in opzione avranno un codice Isin differente sino alla data del pagamento del dividendo relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008. Periodo di offerta e trattazione dei diritti I diritti di opzione relativi alle azioni ordinarie potranno essere esercitati dal 13 ottobre 2008 al 3 novembre 2008 e la negoziazione in borsa dei diritti di opzione avrà inizio il 13 ottobre 2008 e si concluderà il 27 ottobre 2008. Entro il mese successivo alla conclusione dell’offerta in opzione, Credito Emiliano S. P. A. Offrirà in Borsa gli eventuali diritti di opzione relativi alle azioni ordinarie non esercitati ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, codice civile. Garanzia dell’Offerta L’operazione non ha previsto la costituzione di un consorzio di collocamento/garanzia. Si segnala, tuttavia, che Credito Emiliano Holding S. P. A. , azionista di maggioranza di Credito Emiliano S. P. A. Con il 73,1%, si è impegnata nei confronti dell´Emittente a: (i) sottoscrivere integralmente i diritti di opzione relativi a tutte le azioni Credem possedute alla data di sottoscrizione dell´Aumento di Capitale; nonché (ii) sottoscrivere gli eventuali diritti di opzione non esercitati che dovessero residuare successivamente alla loro offerta in Borsa ai sensi dell´articolo 2441, comma 3, codice civile. Credito Emiliano S. P. A. , ai fini dell´Offerta, è stata assistita da Rothschild, in qualità di consulente finanziario, e dallo studio legale Clifford Chance, in qualità di consulente legale. .  
   
   
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: CESSIONE INFRAGRUPPO DEGLI SPORTELLI DI NOVARA E VERBANIA  
 
Sondrio, 13 ottobre 2008 - Sono stati sottoscritti in data 9 ottobre gli atti di cessione degli sportelli di Verbania, dalla Capogruppo Credito Valtellinese, e di Novara, dal Credito Artigiano, al Credito Piemontese. L’operazione è conseguente all’integrazione degli sportelli acquisiti da Intesa Sanpaolo e al conseguente avvio a piena operatività del Credito Piemontese, quinta banca territoriale del Gruppo Creval deputata a presidiare il mercato bancario piemontese. I prezzi di cessione sono stati provvisoriamente determinati dai Consigli di Amministrazione sulla base della consistenza della raccolta totale riferita agli sportelli in oggetto al 30 giugno 2008 e risultano pari rispettivamente a 1,154 milioni di euro per la cessione dello sportello di Verbania dal Credito Valtellinese e 0,6 milioni di euro per la cessione dello sportello di Novara dal Credito Artigiano. I corrispettivi di cessione saranno definitivamente stabiliti entro la fine del corrente anno sulla base della consistenza della raccolta diretta e indiretta al 1° novembre 2008, data di efficacia dell’operazione. A supporto delle proprie determinazioni, i Consigli di Amministrazione hanno richiesto una fairness opinion ad un advisor indipendente - il prof. Salvatore Vicari di Valdani, Vicari e Associati - che ha espresso un parere di congruità sul corrispettivo determinato in linea con i valori di mercato relativi ad altre transazioni comparabili. L’operazione, realizzata in ambito infragruppo, non produce alcun effetto sulla situazione economico patrimoniale e finanziaria consolidata. Sotto il profilo giuridico l’operazione configura cessione di rapporti giuridici ai sensi dell’art. 58 del Tub, con efficacia 1° novembre 2008. .  
   
   
MILANO ASSICURAZIONI L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA LA PROPOSTA DI AUMENTO DI CAPITALE  
 
Milano, 13 ottobre 2008 - Milano Assicurazioni comunica che l’assemblea degli azionisti di Milano Assicurazioni S. P. A. , riunitasi in data , 8 ottobre in sede straordinaria, sotto la presidenza del Prof. Fausto Marchionni, ha deliberato: 1) di aumentare il capitale sociale a pagamento, senza diritto di opzione: per nominali € 13. 151. 493,16 mediante emissione di n. 25. 291. 333 azioni ordinarie da nominali € 0,52 cadauna, con sovrapprezzo complessivo di € 137. 901. 231,84, riservato a Fondiaria-sai S. P. A. , da liberarsi mediante il conferimento in natura delle n. 22. 992. 121 azioni Liguria Assicurazioni S. P. A. Dalla stessa detenute, pari al 99,99% del capitale della società; per nominali € 17. 503. 268,64 mediante emissione di n. 33. 660. 132 azioni ordinarie da nominali € 0,52 cadauna, con sovrapprezzo complessivo di € 154. 872. 652,36, riservato a Fondiaria-sai S. P. A. , da liberarsi mediante il conferimento in natura di n. 1. 144. 444. 487 azioni Immobiliare Lombarda S. P. A. Dalla stessa detenute, pari al 27,88% del capitale della società; 2) di approvare il progetto di fusione per incorporazione di Sasa Assicurazioni e Riassicurazioni S. P. A. (“Sasa”) e Sasa Vita S. P. A. In Milano Assicurazioni, mediante annullamento senza concambio di tutte le azioni Sasa Vita possedute da Sasa e l’aumento del capitale sociale di Milano Assicurazioni per € 23. 979. 115,68, mediante emissione di n. 46. 113. 684 azioni ordinarie da nominali € 0,52 cadauna da assegnare agli azionisti di Sasa (controllata al 99,99% da Fondiaria-sai) ed all’unico azionista di Sasa Vita diverso da Sasa, vale a dire Fondiaria-sai. Le delibere sono state adottate da Milano Assicurazioni in esecuzione del complessivo progetto di riassetto societario/industriale del Gruppo Fondiaria-sai già reso noto al mercato, previo l’ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte dell’Isvap. .  
   
   
FONDIARIA-SAI: OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO AZIONI DDOR  
 
Milano, 13 ottobre 2008 - Fondiaria-sai S. P. A. ("Fondiaria-sai") comunica che in data 9 ottobre ha promosso – in ottemperanza agli obblighi dalla stessa assunti ai sensi del contratto di acquisto delle azioni rappresentanti l´83,32 per cento circa del capitale sociale della società di assicurazioni di diritto serbo Ddor Novi Sad ("Ddor"), perfezionatosi in data 31 gennaio 2008, il tutto come già reso noto al mercato – un´offerta pubblica di acquisto avente ad oggetto tutte le residue n. 352. 701 azioni ordinarie di Ddor, rappresentanti il 16,68% circa del capitale sociale di Ddor (l´"Offerta"). Inoltre che il corrispettivo per l´acquisto è stato determinato, ai sensi delle disposizioni di legge serba applicabili, in 10. 336,32 dinari serbi per azione, che l´Offerta non è soggetta a condizioni di efficacia e, in particolare, che la stessa non è condizionata al raggiungimento di una soglia minima di adesioni. L’esborso massimo per Fondiaria-sai ammonta quindi a € 47,5 milioni circa (sulla base del tasso di cambio del 2 ottobre 2008), per un investimento complessivo – tenuto conto delle azioni già acquistate – di € 267,5 milioni circa. La durata del periodo di adesione all´Offerta sarà di 21 giorni di calendario a decorrere dalla data odierna, in conformità con le disposizioni di legge serba applicabili. Qualora, a esito dell´Offerta, Fondiaria-sai venga a detenere una partecipazione almeno pari al 95% del capitale sociale di Ddor, Fondiaria-sai avrà il diritto di acquistare le rimanenti azioni di Ddor, entro il termine di 120 giorni dalla scadenza del periodo di adesione all´Offerta, a un corrispettivo per azione pari a quello stabilito per l´Offerta medesima (c. D. Squeeze out: il "Diritto di Acquisto"). In caso di raggiungimento della suddetta soglia percentuale, salvo il Diritto di Acquisto di Fondiaria-sai, quest´ultima avrà l´obbligo di acquistare le restanti azioni degli azionisti di Ddor che ne facciano richiesta entro 180 giorni dalla scadenza del periodo di adesione all´Offerta. L´offerta è stata autorizzata, in data 7 ottobre 2008, dalla Securities Commission della Repubblica Serba. .  
   
   
FIERA MILANO: OTTENUTA L’AUTORIZZAZIONE DA PARTE DI CONSOB ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL’AMMISSIONE A QUOTAZIONE SUL MERCATO TELEMATICO AZIONARIO, SEGMENTO STAR DI N. 8.255.659 AZIONI ORDINARIE FIERA MILANO S.P.A.  
 
Milano, 13 ottobre 2008. Si comunica che in data 9 ottobre Fiera Milano ha ottenuto l’autorizzazione da parte di Consob alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all´ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario, Segmento Star, organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. , di n. 8. 255. 659 azioni ordinarie Fiera Milano rivenienti dall´aumento di capitale deliberato dall´Assemblea straordinaria degli azionisti di Fiera Milano S. P. A. , tenutasi in data 14 luglio 2008. Il Prospetto Informativo, successivamente alla sua pubblicazione ai sensi di legge, sarà a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, la sede operativa ed amministrativa, sul sito internet della Società www. Fieramilano. It, nonché sul sito internet di Borsa Italiana S. P. A. Www. Borsaitaliana. It. Si ricorda che tale aumento di capitale sociale, deliberato ai sensi dell´articolo 2441, comma 4, primo periodo, del codice civile, senza spettanza del diritto di opzione a favore degli azionisti e riservato al socio conferente Fondazione Fiera Milano, è per un controvalore complessivo di Euro 62. 000. 000,00, mediante emissione di n. 8. 255. 659 nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00 ciascuna, con sovrapprezzo complessivo di Euro 53. 744. 341,00, pari ad Euro 6,51 (arrotondato per difetto) per ciascuna azione. Tale aumento del capitale sociale di Fiera Milano è stato liberato da Fondazione Fiera Milano mediante conferimento in natura del ramo d´azienda marchi di manifestazioni, prima di proprietà della stessa Fondazione Fiera Milano, in data 30 luglio 2008. .  
   
   
FIERA MILANO ACQUISTA AZIONI PROPRIE  
 
Milano, 13 ottobre 2008 - Fiera Milano Spa intende procedere con l’attuazione del programma di acquisto di azioni proprie in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2008. La Società, nell’attuare il piano di acquisto di azioni proprie, tenuto conto della peculiarità dell’attuale situazione di mercato, intende svolgere un’azione stabilizzatrice del corso del titolo e nello stesso tempo fornire al mercato un segnale di fiducia nel Gruppo. Il numero massimo delle azioni acquistate non potrà avere valore nominale complessivo, incluse le azioni eventualmente possedute dalle società controllate, superiore al 10% dell’intero capitale sociale. Il prezzo a cui gli acquisti verranno effettuati non dovrà essere né inferiore né superiore al 20% rispetto al prezzo di riferimento rilevato per il titolo Fiera Milano sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa nella seduta precedente ad ogni singola operazione di acquisto. Gli acquisti dovranno essere attuati entro 18 mesi dalla data di autorizzazione assembleare, nel rispetto della normativa regolamentare vigente. Il piano di cessione di azioni proprie avviato in data 27 maggio 2008 è da ritenersi sospeso fino a nuova comunicazione. Le operazioni effettuate saranno oggetto di informativa al mercato secondo i termini e le modalità della normativa regolamentare vigente. Alla data odierna Fiera Milano Spa detiene, direttamente ed indirettamente, complessivamente n. 647. 893 azioni proprie, pari a 1,54% del capitale sociale. .  
   
   
ASTA BOT DI META´ OTTOBRE 2008  
 
Asta di metà mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
Regolamento 15/10/2008 Durata gg. 92 365
Prezzo medio ponderato 99,402 96,989
Ritenuta fiscale 12,5% 0,07475 0,37637
Arrotondamento 0,00325 0,00463
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,48 97,37
Rendimento semplice netto 2,05 2,66
Rendimento composto netto 2,06 2,66
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,58 97,67
Rendimento semplice (minimo) 1,65 2,35
Rendimento composto netto (minimo) 1,66 2,35
Fonte Assiom
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INVESTIMENTI INFRASTRUTTURE: PRECISAZIONI SU GEMINA  
 
Milano, 13 ottobre 2008 – I vertici di Investimenti Infrastrutture S. P. A. Smentiscono che sia allo studio un’Opa sul titolo Gemina. .  
   
   
SOPAF CONCLUDE L’ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DEL 51% DI POLIS FONDI SGR P.A. PER DIVENIRE COSÌ AZIONISTA AL 100%  
 
Milano, 13 ottobre 2008 – Sopaf comunica di avere firmato in data 8 ottobre gli accordi per l’acquisto del 51% di Polis Fondi Sgr p. A. Dagli attuali azionisti (Banca Popolare di Vicenza S. C. P. A. , Ubi Banca S. C. P. A. , Banco Popolare Soc. Coop. , Banca Popolare di Sondrio S. C. P. A. , Em. Ro. Popolare S. P. A. E Unione Fiduciaria S. P. A. ) per un corrispettivo pari a circa 9,5 milioni di euro. Si ricorda che Sopaf detiene già il 49% di Polis Fondi Sgr p. A. Si precisa, inoltre, che l’operazione è subordinata all’ottenimento, entro e non oltre il 2 marzo 2009, delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di Vigilanza all’acquisizione delle azioni ed alla modifica del Regolamento del Fondo Polis, che prevede l’istituzione di un Comitato Consultivo. Tale Comitato, nominato dai sottoscrittori delle quote del Fondo Polis, esprimerà pareri, non vincolanti, per il Consiglio di Amministrazione della Sgr, in ordine alle più rilevanti decisioni afferenti la gestione del Fondo Polis. Polis Fondi Sgr p. A. È una società di gestione del risparmio attiva nella gestione di fondi di investimento immobiliari di tipo chiuso, costituita nel 1998. La società gestisce due fondi: Polis, fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso quotato sul mercato regolamentato, con masse in gestione al 30 settembre 2008 pari a circa 317 milioni di euro, e Tergeste, fondo immobiliare chiuso speculativo riservato ad investitori qualificati, con masse in gestione al 30 settembre 2008 pari a circa 38 milioni di euro. L’acquisizione di Polis Fondi Sgr p. A. Rientra nel disegno strategico di Sopaf di rafforzare la propria presenza nel settore delle società di gestione del risparmio e di operare in modo integrato nell’asset management sviluppando l’attività sia nell’ambito dei fondi mobiliari, sia in quello dei fondi immobiliari. Il raggiungimento del controllo di Polis Fondi Sgr p. A. Potrà consentire una più agevole integrazione della società all’interno del Gruppo e faciliterà il lancio di nuovi fondi. . .  
   
   
GIUNTA VALDOSTANA: INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DEL CREDITO  
 
Aosta, 13 ottobre 2008 - La Giunta regionale ha incontrato il 10 ottobre, a palazzo regionale, i rappresentanti del credito valdostano. Un incontro convocato dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e dall’Assessore al bilancio e finanze, Claudio Lavoyer, al quale hanno preso parte tutte le banche presenti sul territorio valdostano, i Consorzi di garanzia fidi e Finaosta. Tema della riunione: fare una prima analisi delle possibili ricadute in Valle d’Aosta della situazione finanziaria internazionale. «L’obiettivo principale dell’ incontro – dice l’assessore Claudio Lavoyer – era quello di raccogliere le sensazioni degli operatori del settore, per essere pronti, come amministrazione regionale nell’eventualità di intervenire. Per questo nella riunione odierna della Giunta, per l’esercizio finanziario 2009, abbiamo iscritto un capitolo di bilancio specifico, sul quale abbiamo inserito 3 milioni di euro. Un fondo straordinario a cui attingere qualora si rendano necessari interventi legislativi straordinari». E il Presidente Rollandin aggiunge: «La riunione è stata propedeutica per la valutazione e l’analisi dell’opportunità di attivare misure speciali di intervento, in tutti i settori produttivi. Da parte di tutti gli istituti di credito sono state sottolineate problematiche già presenti ante crisi finanziaria: carenza di liquidità da parte delle imprese, difficoltà a far fronte ai mutui contratti a vario titolo, ma anche la preoccupazione e a volte la difficoltà di molte famiglie ad affrontare la ‘’quarta settimana’’. Da parte delle banche è stato comunque unanime l’invito a rassicurare imprenditori e clienti sulla solidità del sistema bancario valdostano e italiano. A rafforzare questo cauto ottimismo degli operatori bancari, la posizione dei consorzi di garanzia fidi della Valle d’Aosta. «E’ stata espressa - sottolinea il Presidente della Regione - la soddisfazione nei confronti delle Confidi, che garantiscono garanzie ottimali per gli imprenditori valdostani. Così come è fondamentale l’operato di Finaosta. Punti interrogativi per il futuro ce ne sono. E’ innegabile. Si deve lavorare nei modi e nei tempi giusti, facendo coordinamento e continuando a monitorare la situazione». .  
   
   
TASK FORCE PER SOSTENERE IMPRESE FVG  
 
Trieste, 13 ottobre 2008 - La Regione intende promuovere una task force economica in grado di sostenere le aziende attualmente in crisi, creando nel contempo un´azione strutturale per evitare e prevenire ulteriori situazioni di disagio che, altrimenti, potrebbero verificarsi nei prossimi mesi. D´intesa con il governatore Renzo Tondo, il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, ha convocato una riunione con Friulia, Confidi, Mediocredito e Finest per lunedì prossimo, 13 ottobre (ore 15. 30), nella sede della Regione a Udine. L´intento, ha spiegato, è quello di intervenire a copertura dell´esigenza di liquidità del sistema imprenditoriale, garantendo l´accesso al credito con un Consorzio di garanzia fidi e consentendo la ricapitalizzazione delle imprese attraverso Friulia. In una seconda fase, ha anticipato Ciriani, cercheremo di favorire ed alimentare il dialogo aperto e produttivo con Confindustria e con tutte le categorie economiche. .  
   
   
TRENTO: LA PROVINCIA AUTONOMA INTERVIENE IN FAVORE DELLE IMPRESE PER AFFRONTARE LA CRISI DEI MERCATI FINANZIARI LA DECISIONE È SCATURITA DAL TAVOLO CONGIUNTO CON LE BANCHE E I CONFIDI  
 
Trento, 13 ottobre 2008 – Si concretizza l’intervento della Provincia autonoma di Trento a sostegno delle imprese, per far fronte alla difficile congiuntura finanziaria. Al termine del confronto sviluppatosi nel corso della settimana all’interno del Tavolo congiunto Provincia-banche-confidi, la Giunta provinciale ha deciso oggi con delibera di costituire specifici fondi a supporto dell’attività degli Enti di garanzia per aiutare il sistema delle imprese ad affrontare la crisi dei mercati finanziari. La delibera sarà ora trasmessa alla Commissione legislativa del Consiglio provinciale in vista dell’adozione definitiva, che avverrà probabilmente tra una settimana. Le decisioni assunte saranno operative fin dalle prime settimane di novembre. Soddisfazione è stata espressa da parte dei rappresentati del sistema bancario trentino e dei Confidi nonché delle categorie imprenditoriali per la velocità con cui l’intervento è stato deciso e per la sua incisività. Fra i benefici attesi per le imprese, anche un forte risparmio in termini di interessi. È prevedibile infatti un abbattimento di almeno il 50% dei costi finanziari dell’impresa. Vediamo nel dettaglio il contenuto della delibera adottata oggi su proposta del presidente della Provincia autonoma di Trento. Partiamo innanzitutto dall’iter seguito dall’amministrazione per affrontare la difficile situazione venutasi a creare specialmente nelle ultime settimane a seguito del diffondersi in Europa della crisi finanziaria partita negli Usa. Il Tavolo Congiunto E L’analisi Della Situazione - La Giunta provinciale – com’è noto - ha avviato la scorsa settimana un confronto con gli attori del sistema finanziario locale per valutare l’attuale grave crisi che coinvolge i mercati internazionali. In particolare è stato istituito un Tavolo tecnico con gli istituti bancari e gli enti di garanzia per valutare lo stato del credito alle imprese in Trentino. Dagli incontri è emerso che al momento attuale non esistono problemi di liquidità sul mercato finanziario locale e che le banche operanti in Trentino possono garantire i flussi di credito necessari alle imprese. Per le banche locali il legame con il territorio e la conoscenza del tessuto produttivo sono fattori determinanti per accompagnare le imprese in questa fase di crisi congiunturale. Il denaro è destinato a costare di più, fatto contingente legato alle attuali condizioni dei mercati, ma il supporto e lo sviluppo del legame con le imprese resta, secondo il parere espresso dalle banche, un obiettivo strategico anche per i prossimi periodi. Tuttavia sussistono preoccupazione nel sistema delle imprese sia per l’innalzamento dei costi per indebitarsi, sia per il prevedibile peggioramento e restrizione dei criteri per l’accesso e l’erogazione del credito. Ciò in un contesto in cui la crisi finanziaria e il rapido mutamento delle prospettive economiche stanno originando altresì un significativo peggioramento delle condizioni di riscossione dei crediti commerciali ed una conseguente generale espansione dell’indebitamento a breve termine. La gestione finanziaria delle imprese è diventata pertanto non solo fortemente più onerosa, ma pure penalizzata negli strumenti e nelle condizioni di provvista. Gli impatti si rilevano poi particolarmente problematici nei confronti di quelle imprese che presentano squilibri nella struttura delle fonti finanziarie pur disponendo di buone prospettive di sviluppo. Per tali aziende la crisi può addirittura pregiudicare la continuità aziendale. Le Iniziative Provinciali - In relazione al quadro sopra descritto si è chiarito che le iniziative della Provincia autonoma dovrebbero essere prioritariamente orientate a rafforzare la struttura delle fonti creditizie delle imprese, a migliorare le condizioni di accesso al credito e a ridurre il costo della provvista finanziaria. Innanzitutto è stata ritenuta prioritaria dal Tavolo di lavoro la costituzione di specifici fondi a supporto dell’attività degli Enti di garanzia per aiutare il sistema delle imprese ad affrontare la crisi dei mercati finanziari. Quale prima azione è stato poi previsto un intervento a sostegno del processo di riassetto finanziario delle imprese. Fondi Per Il Riassetto Finanziario Delle Imprese - La Provincia autonoma di Trento assegnerà finanziamenti straordinari agli Enti di garanzia per la costituzione presso ciascun Confidi di un fondo speciale per il riassetto finanziario delle imprese. L’assegnazione è disposta nei seguenti importi: euro 5. 000. 000 a Cooperativa artigiana di garanzia - euro 5. 000. 000 a Confidimpresa - euro 2. 500. 000 a Cooperfidi. Si può ritenere che ogni euro di dotazione del fondo attiverà 10 euro di finanziamenti. Grazie a questo moltiplicatore sarà di circa 125. 000. 000 euro il volume delle operazioni erogabili alle imprese; in particolare 50. 000. 000 di euro da parte della Cooperativa Artigiana di Garanzia, 50. 000. 000 di euro da parte di Confidimpresa e 25. 000. 000 di euro da parte di Cooperfidi. Il fondo sarà utilizzato dai Confidi trentini per la concessione di garanzie e per l’abbattimento degli interessi passivi sui finanziamenti garantiti e concessi dalle banche convenzionate. Gli Enti di garanzia provvederanno ad adeguare le convenzioni in essere con le banche al fine di mettere a disposizione delle imprese finanziamenti nella forma di mutui con le seguenti caratteristiche: importo massimo 250. 000 euro per impresa - durata tra 5 e 10 anni con un periodo massimo di un anno di preammortamento - tasso passivo riferito ad uno specifico indicatore in corso di definizione (tasso di riferimento o Euribor) con un costo a carico delle imprese che sulla base delle condizioni attuali dovrebbe aggirarsi sul 3,80%. Tale tasso deriva dalla differenza tra il tasso che sarà applicato dal sistema bancario (6,3%) ed il concorso sugli interessi del 2,5% a carico del fondo - il finanziamento accordato dalla banca convenzionata scelta dall’impresa è finalizzato alla trasformazione dell’indebitamento a breve termine in provvista finanziaria a medio/lungo termine con un conseguente riequilibrio della struttura finanziaria - presupposto per l’accesso al fondo è la definizione di un progetto aziendale di ristrutturazione finanziaria convalidato dall’istituto di credito mutuante, che da un lato rimuova i vincoli di accesso al credito e ristabilisca condizioni di equilibrio della struttura finanziaria dell’impresa, dall’altro accerti la sussistenza di idonee condizioni economico-patrimoniali dell’impresa, comunque atte a preservare la regolare continuità aziendale Benefici Per Le Aziende - Attraverso l’operazione finanziaria agevolata dal fondo l’azienda attua un importante processo di riassetto finanziario che innanzitutto ripristina il regolare accesso al mercato del credito. Parimenti importanti sono gli effetti sulla gestione economico finanziaria in particolare per quanto riguarda: il risparmio in termini di interessi. È prevedibile un abbattimento di almeno il 50% dei costi finanziari dell’impresa: oltre alla agevolazione concessa a carico del fondo (2,5%) va aggiunto il forte contenimento degli interessi passivi che possono beneficiare non solo dei migliori tassi a medio-lungo termine, ma pure della corrispondente riduzione delle esposizioni a breve termine (nel caso di extra-fido i tassi possono raggiungere anche il 10%) - la liberazione di linee di credito a breve che possono essere riutilizzate per far fronte ai fabbisogni finanziari di gestione che la crisi attuale tende ad acuire sempre più. Tempi - Sono previsti tempi particolarmente celeri per poter corrispondere sollecitamente alle esigenze finanziarie. Tutti gli adempimenti - provvedimenti della Giunta provinciale, provvedimenti dei Confidi, organizzazione degli interventi da parte delle banche - saranno definiti entro il mese di ottobre in modo da poter assicurare l’operatività concreta del fondo e la disponibilità dei finanziamenti in favore delle imprese ancora nelle prime settimane di novembre. .  
   
   
RONZA RICEVE PRESIDENTE CAMERA COMMERCIO NASSIRIYA PROGETTO DI UNA NUOVA FIERA, OPPORTUNITA´ PER LE DITTE ITALIANE  
 
Milano, 13 ottobre 2008 - Il delegato del presidente della Regione Lombardia per le Relazioni Internazionali, Robi Ronza, ha incontrato il 9 ottobre pomeriggio a Palazzo Pirelli una delegazione di imprenditori della Regione di Nassiriya, guidata dal presidente della Camera di Commercio, Abdul Razaq Agaal Malai Al Zuheere. Al centro del colloquio lo sviluppo delle relazioni commerciali. "Conosciamo - ha detto Ronza agli iracheni - la vostra disponibilità di acqua e petrolio e sappiamo molto bene che disponete di un importante mercato interno e di una consolidata tradizione urbana". Secondo Ronza sussistono tutte le caratteristiche perché l´Iraq possa tornare ad avere un ruolo non marginale nelle relazioni economiche con il Medio Oriente. Il presidente della Camera di Commercio, da parte sua, ha ipotizzato che un primo passo di questa nuova collaborazione possa concretizzarsi con la partecipazione di alcune imprese italiane, e lombarde in particolare, ad una Fiera interamente dedicata al mondo agro-alimentare che gli iracheni stanno preparando. Ronza si è detto soddisfatto di questa iniziativa e ha fatto presente che a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, già da due anni si svolge un´importante fiera cui partecipano numerose aziende lombarde. "Quindi - ha concluso Ronza - il mio suggerimento è che si lavori contemporaneamente su sue binari: da una parte è giusto iniziare a lavorare seriamente ad una nuova manifestazione fieristica, dall´altra sarebbe utile che le stesse imprese irachene iniziassero a partecipare, e quindi a prendere contatti, con quelle italiane che già espongono ad Erbil". .  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: PROGETTO REGIONE UMBRIA E CORTE APPELLO DI PERUGIA TRA CASI DI ECCELLENZA  
 
Perugia, 13 ottobre 2008 – È stato selezionato quale caso di eccellenza nella pubblica amministrazione il progetto “Document Library Sentenze”, frutto dell’accordo tra Regione Umbria e Corte d’Appello di Perugia e finalizzato alla creazione di una raccolta documentale informatizzata delle sentenze di secondo grado della magistratura locale in materia di diritto civile, del lavoro e penale. Il progetto figura, infatti, tra i “buoni esempi” che il Ministero per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, in collaborazione con Forum Pa, vuol far conoscere, diffondere e premiare attraverso l’iniziativa “Non solo fannulloni”, per dimostrare “come nella pubblica amministrazione esistano potenzialità importanti di innovazione e miglioramento” . Tra le “cento e più storie” del sito internet del progetto nazionale, www. Nonsolofannulloni. Forumpa. It, “Document Library Sentenze” è stato segnalato poiché “permette di migliorare l’efficacia dei servizi giudiziari e di rispondere efficacemente al fabbisogno informativo in materia espresso da addetti ai lavori (giudici, avvocati) e non (cittadini ed imprese)”. In particolare, si ricorda come l’archivio informatizzato delle sentenze “comporta vantaggi consistenti per la giustizia, sofferente di una endemica penuria di risorse materiali e di personale, con evidente risparmio in termini di tempo e risorse umane per la ricerca di documentazione giurisprudenziale all’interno del Distretto”. Anche attraverso iniziative come questa, si rileva, “si rivitalizza la giustizia”. Nell’archivio sono confluite le sentenze del quinquennio 2003-2007, oltre a quelle del 2008 che man mano saranno aggiunte, per un totale di circa tremila sentenze archiviate in via telematica nel portale intranet della Corte di Appello (dati 2007) per un totale di circa 225mila pagine e una media di 15 pagine per ogni sentenza. Il progetto, che coinvolge il personale del Servizio Sistema informativo della Regione Umbria e si fonda sulle più innovative tecnologie web, “si inscrive pienamente – si sottolinea - nell’ambito delle azioni di e-government volute dalla Giunta regionale per lo sviluppo della società dell’informazione in Umbria, rappresenta, al tempo stesso, un passo in avanti verso lo snellimento delle procedure oltre che verso la maggiore velocizzazione e snellimento della pubblica amministrazione. L’iniziativa è un tassello importante nel processo di modernizzazione degli uffici giudiziari della regione, in continuità con quanto già attivato nell’ambito del progetto ‘Polis Web’ per la informatizzazione dei servizi regionali”. Nella scheda di approfondimento del progetto si mette, inoltre, in evidenza come l’esperienza di “Document Library Sentenze” abbia fatto da apripista e vanti già altre sperimentazioni a livello nazionale “quali quelle realizzate dalla Regione Toscana e dalla Provincia autonoma di Bolzano”. Insieme al progetto della Regione Umbria e della Corte d’Appello di Perugia, a oggi, sono altri quattro gli esempi di buona pubblica amministrazione segnalati per l’Umbria e due i casi autosegnalati. .  
   
   
BILANCIO SOCIALE. L’ESPERIENZA DEL VENETO  
 
Rovigo, 13 ottobre 2008 - “Il bilancio sociale è stato per la Regione del Veneto una grande sfida, affrontata con grande entusiasmo”. Ad affermarlo è stata l’assessore regionale al bilancio Isi Coppola a Rovigo in occasione del convegno "Leggere, capire, interpretare il bilancio nella pubblica amministrazione: esperienze innovative di rendicontazione sociale". “Credo, infatti – ha aggiunto - che un’amministrazione pubblica si debba sentire in dovere di spiegare ai cittadini, in maniera chiara e comprensibile, come vengono spesi i loro soldi”. Per l’assessore Coppola il Bilancio sociale, è stato anche uno strumento per poter programmare il bilancio finanziario di previsione con dati “letti in un altro modo”. La Regione del Veneto fin dal 2004 ha avviato il progetto “Verso il bilancio sociale” e continua ancora oggi ad essere l’unica Regione italiana a realizzare con continuità questo importante documento. L’analisi è stata progressivamente estesa negli anni a tutte le aree di intervento regionale, facendo diventare il Bilancio sociale un concreto strumento strategico di “governance”. La Regione gli ha dato ulteriore sviluppo e completamento con il progetto “E-laborando”, nell’ambito del quale è stato realizzato un portale (http://e-laborando. Regione. Veneto. It) per consentire la partecipazione della collettività alla costruzione e alla valutazione del Bilancio sociale. Sono più di 1. 870 gli iscritti alle newsletter e quasi 800. 000 i visitatori fino ad oggi del sito. La Regione ha avviato anche un progetto pilota per dotare i comuni del Delta del Po di un bilancio sociale che possa rappresentare un modello anche per gli altri enti locali veneti di minori dimensioni. .  
   
   
LA PUGLIA FIRMA UN ACCORDO A SCUTARI PER LA NUOVA (ADL) AGENZIA DI DEMOCRAZIA LOCALE  
 
 Bari 13 Ottobre 2008 - Sarà ospitata negli uffici di proprietà del Comune di Scutari la nuova Agenzia di Democrazia Locale (Adl) che aprirà ufficialmente i battenti venerdì 10 ottobre. A suggellare l´avvio delle attività dell´agenzia, la dodicesima della rete promossa nel 1999 dal Congresso dei Poteri locali e regionali del Consiglio d´Europa, ci sarà una delegazione della Regione Puglia presieduta da Bernardo Notarangelo, vice presidente Alda e dirigente del Servizio Mediterraneo, partner dell´Adl di Scutari. L´incontro dei partner a Scutari è finalizzato alla firma dell´impegno di spesa per la quota annua concordata per l´Adl. La decisione dell´avvio della nuova Adl è stata presa a Brindisi, lead partner dell´Adl di Scutari, nel corso di un incontro internazionale promosso nei mesi scorsi dall´Alda – Associazione delle Agenzie per la Democrazia Locale, ed è stata sostenuta dai vari partner, in particolare dal Sindaco di Scutari, Lorenc Luka che aprirà i lavori della giornata del 10 ottobre, insieme al Presidente dell´Alda, Per Vinther. L´agenzia di Scutari avrà un ruolo importante nello sviluppo di progetti per la promozione dei temi della cittadinanza attiva, della democrazia partecipata e della stabilità, in linea con la vocazione delle altre Agenzie di democrazia locale; in più potrà realizzare dei progetti transfrontalieri con le Adl del Montenegro e del Kosovo. All´incontro di venerdì sono intervenuti i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, del Consiglio d´Europa e delle ambasciate del Liechtenstein - che sostiene il programma - dell´Italia, della Francia e della Svizzera in Albania. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE. GALAN CRITICO SU PROPOSTE MODIFICA LEGGE ELETTORALE ED ELEZIONE DIRETTA GOVERNATORI  
 
Venezia, 13 ottobre 2008 - “All’opportunità che il federalismo fiscale ci dà di portare alto il dibattito, si contrappone la proposta, letta sui giornali, che ha l’obiettivo di ridurre il potere dei governatori e non invece di puntare ad elevare il livello delle assemblee delle Regioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Giancarlo Galan in coda al discorso ufficiale pronunciato a Venezia a Palazzo Ducale in occasione della presentazione del Rapporto 2008 sulla legislazione tra Stato, Regioni ed Unione Europea durante la quale si è parlato del ruolo delle Assemblee legislative nel federalismo fiscale, con l’intervento del presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. Galan ha criticato che qualcuno sia arrivato ora a chiedere la modifica della legge elettorale e dell’elezione diretta del governatore. “Sono posizioni – ha detto Galan – che ci riportano al passato e che spero alberghino solo nella mente di pochi. Non certo nella maggior parte dei cittadini italiani che hanno visto in questo un miglioramento” nel rapporto con le istituzioni. Il presidente ha concluso affermando che il processo in atto di riforma dello Stato in senso federalista “ci fa guardare con più fiducia al futuro che, per chi lo costruisce, deve essere sempre migliore del passato”. .  
   
   
DAL MUGELLO AL MERSE, CAMBIA LA GEOGRAFIA DEGLI AMBITI TERRITORIALI ALCUNI AGGIUSTAMENTI DOPO IL RIORDINO DELLE COMUNITÀ MONTANE TOSCANE  
 
Firenze, 13 ottobre 2008 - C´era un tempo la comunità montana di Cetona. Al suo posto nasce l´ambito della Val di Chiana Senese e, oltre ai cinque comuni della vecchia comunità, ne faranno parte anche Chiusi, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda. Dicomano passerà dalla Comunità Montana della Montagna Fiorentina a quella del Mugello. Bagni di Lucca non farà più parte della Comunità Montana Media Valle del Serchio, ma non entrerà per adesso neppure in qualche altro ambito. Casole Val d´Elsa, dopo la soppressione della comunità montana della Val di Merse, ha scelto infine di uscire anche dall´ambito: passo a cui sarebbe stato comunque obbligato nel 2011, poiché fa parte con Poggibonsi e Colle Val D´elsa di un´altra società della salute. Lo ha deciso la giunta nei giorni scorsi, approvando una serie di delibere presentate dall´assessore Fragai. La legge regionale, sul riassetto delle c omunità montane approvata a giugno, obbliga un Comune a far parte di uno stesso consorzio o ambito per la gestione di qualsiasi servizio. La legge ha dato la possibilità ai Comuni, entro il 30 settembre 2008, di poter richiedere alla Regione di passare da un ambito territoriale o da una comunità montana ad una altra: in caso contrario sarà la Regione, nel 2011, a spostare i Comuni in modo che gli ambiti coincidano con le società della salute. Con la stessa legge la Regione aveva sciolto sei comunità montane su venti: Alta Versilia, Arcipelago Toscano, Area Lucchese, Cetona, Pratomagno e Val di Merse. .  
   
   
CONVEGNO “IL TERRITORIO COME CAPACITÀ COLLETTIVA” «CON L´INDUSTRY SOVICILLE E LA TOSCANA BATTERANNO SINGAPORE»  
 
Firenze, 13 ottobre 2008 - "Industry è la parola chiave per la Toscana del futuro. Industry nel senso di ricerca, modernizzazione, industria. Solo in questo modo interpretiamo la svolta rappresentata dal Pit, il Piano di indirizzo territoriale, e dal Prs, il Piano regionale di sviluppo), che mettono l´accento sul reddito a scapito della rendita, e sul rapporto stretto e virtuoso tra cultura, lavoro impresa". Lo ha detto l´assessore regionale Riccardo Conti durante il suo intervento al convegno "Il territorio come capacità collettiva", in svolgimento, svoltosi , a Fiesole, organizzato dalla Fondazione Italiani Europei, Associazione Viviani, Fondazione Cloe in collaborazione con il Comune di Fiesole. "Ci sono due esempi che riescono rappresentano la nostra regione di domani – ha proseguito -. Il primo è Santa Croce sull´Arno, città al centro di uno! dei distretti industriali che non solo si è maggiormen! te ristr utturato, lì si parla già di un depuratore di terza generazione, ma che ha visto anche rilevantissimi cambiamenti sociali e culturali, con un 40 per cento di residenti del centro storico costituito da cittadini stranieri extracomunitari, dove si prega nelle chiese e in una moschea, dove il segretario della locale Camera del Lavoro è bosniaco. L´altro esempio è il caso Novartis, grande multinazionale biomedica svizzera che ha un insediamento in provincia di Siena, vicino a Sovicille, oltre 200 occupati, e che ha deciso di fare un investimento sullo scenario planetario che darà il seguente risultato: più di mille ingegneri divisi fra un centro di ricerca e uno stabilimento di prima applicazione delle tecnologie. Novartis ha valutato una serie di siti, alla fine erano rimaste in lizza Siena e Singapore dove ci sono un porto e un aeroporto enormi, dove forse regalano anche l´area. Ma alla fine Novartis sceglie Siena. Perché? Perch! é, hanno spiegato,la Toscana ha talenti, università, una tradizione, un buon marchio. Ma soprattutto perché qua si devono portare i migliori ricercatori e studiosi da tutto il mondo: a Singapore non ci vanno; a Siena ci vengono. Allora io dico che siamo belli e per questo è venuta Novartis ma dobbiamo rimanere belli per evitare che Novartis vada a Singapore e per far sì che da noi arrivino altre Novartis. Il nostro problema è capire quali sono le nostre Novartis del futuro". Nell´attuale programma di investimenti, il più massiccio dall´Unità d´Italia ad oggi, la Toscana trova la sua grande occasione storico politica, ha avuto dunque modo di ricordare Conti. Grazie alla piattaforma costiera e all´Alta Capacità, si costituirà la via più rapida verso gli importanti mercati del Nord Europa che renderà questa una grande regione approdo logistico nazionale e internazionale. "Da qui ! la sua forte attrattività, che dobbiamo coltivare e svi! luppare per uscire dalla fase passiva nella quale abbiamo assistito all´enorme fenomeno sociale che ha prodotto seconde e terze case per ospiti illustri da tutto il mondo. Quella fase è conclusa". .  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU APPLICAZIONE A LIVELLO REGIONALE DELLE NORME IN TEMA DI LIBERALIZZAZIONI: SITUAZIONE A MACCHIA DI LEOPARDO E SERVIZI PUBBLICI LOCALI FUORI CONTROLLO PER L´INFLAZIONE  
 
 Saint Vincent (Aosta), 13 ottobre 2008 - “Qualche segnale positivo, ma c’è ancora molto da lavorare. Preoccupano, in particolare, i servizi pubblici locali, fuori controllo per quanto riguarda l´inflazione: a fronte di un tasso medio nazionale al di sotto del 4%, nel solo settore dei servizi pubblici locali il tasso di inflazione raggiunge il 6,3%”. A denunciare i ritardi delle Regioni italiane in tema di applicazione delle norme in materia di liberalizzazioni, Giustino Trincia, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva intervenuto il 10 ottobre a Saint Vincent (Aosta) nell’annuale incontro tra le associazioni del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (Cncu) e le Regioni. Oggetto della riunione, la verifica dell’attuazione delle normative regionali a tutela dei consumatori nei settori del trasporto pubblico locale, taxi, artigianato, servizi turistici, prezzi & tariffe. Riportiamo di seguito alcuni dati del monitoraggio condotto sulle liberalizzazioni, al quale non hanno partecipato Abruzzo, Basilicata, Sardegna, Sicilia oltre alla Provincia autonoma di Bolzano. Sul fronte del trasporto pubblico locale, i servizi sono affidati a mezzo gara nel 43% dei casi, mentre l´affidamento diretto è riscontrato nel 25%. Bilancio negativo per i taxi: Il 57% delle 14 Regioni che hanno fornito i dati non ha ancora adottato le misure della L. 248/06. Più incoraggiante il settore dei servizi turistici dove nel 60% dei casi è stata già recepita la L. 40/2007. Molto lavoro da fare sul fronte dell´artigianato: il 36% delle Regioni non ha adottato alcuna misura. Infine, dalla rilevazione sembra essere ancora lunga la strada per quel che riguarda misure in tema di prezzi & tariffe: nove Regioni non hanno neanche fornito i dati necessari al monitoraggio e solo nel 36% dei casi sono state intraprese iniziative di contenimento dei prezzi. Nel relazionare sul monitoraggio realizzato dal tavolo permanente tra Ministero dello Sviluppo Economico, Regioni e associazioni del Cncu, Trincia ha denunciato come “i servizi pubblici locali sono fuori controllo per quanto riguarda l´inflazione. Regioni e comuni possono e devono intervenire. Sul lato delle associazioni dei consumatori poi, l´impegno è quello di attuare il comma 461 della legge finanziaria che prevede strumenti nuovi proprio di tutela dei diritti e di partecipazione civica. Questo consentirebbe alle stesse associazioni, appositamente addestrate, di intervenire sui piani industriali, sulle politiche tariffarie e sulle caratteristiche di qualità dei servizi". .  
   
   
ALBANO, INAUGURATA LA "CASA DELLE IMPRESE" DEI CASTELLI ROMANI  
 
Roma, 13 ottobre 2008 - Un luogo dove ogni bisogno o desiderio delle imprese viene esaudito. Questo è l’obiettivo della nuova sede della Cna, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, inaugurata ad Albano dal Presidente Marrazzo e dal direttore generale della Cna di Roma Lorenzo Tagliavanti. “La Casa delle Imprese dei Castelli è una sede che include e non esclude – ha dichiarato il Presidente Marrazzo - proprio mentre c´e´ la crisi dobbiamo avere la capacità di programmare il modello di sviluppo che vogliamo mettere in atto nei prossimi anni e l´inclusione è la risposta migliore che possiamo dare alle situazioni di difficoltà”. La Casa delle Imprese dei Castelli Romani è stata studiata per venire incontro a tutte le esigenze di artigiani e di piccoli imprenditori della zona, che nel 2008 hanno raggiunto quota duemila. All’interno della sede saranno disponibili tutte le informazioni e la consulenza necessaria in materia di assistenza fiscale e del lavoro. “Far circolare le idee – ha concluso il Presidente – è fondamentale per le imprese. Abbiamo voglia di andare avanti insieme e se oggi sapremo guardare lontano, insieme, andremo lontano”. .  
   
   
TRENTO: CONTRIBUTI PER L’INNOVAZIONE E L’IMPRENDITORIALITÀ APPROVATI I CRITERI  
 
Trento, 13 ottobre 2008 - La Giunta provinciale ha approvato i criteri per l’accesso al fondo per il sostegno all’innovazione previsto dalla legge provinciale numero 6 del 1999. Si tratta della legge per il sostegno all’economia e alla nuova imprenditorialità. Ha affidato la procedura per la concessione e l’erogazione dei contributi a Trentino Sviluppo s. P. A. Che, in fase istruttoria, acquisisce il parere del Comitato tecnico-scientifico per la ricerca e l’innovazione. Possono accedere ai contributi i soggetti (persone fisiche o imprese di nuova costituzione, non quotate in borsa) che intendono avviare un nuovo progetto d’impresa e che si impegnano a stabilire sul territorio provinciale un’unità operativa svolgendovi l’attività principale per un periodo di almeno tre anni dalla concessione del contributo. Chi vuole beneficiare del contributo deve sviluppare un’idea imprenditoriale in settori innovativi o ad alto contenuto tecnologico. Nel caso di procedura a bando, a parità di valutazione vengono preferiti spin off accademici o di ricerca. Le domande devono essere presentate a Trentino Sviluppo s. P. A. Utilizzando il modulo pubblicato sul sito della società. Sono ammesse a contributo spese per analisi di mercato e di settore, per la predisposizione del business plan relativo all’iniziativa imprenditoriale che si vuole realizzare, per l’avvio dell’attività (per es. Studi di fattibilità, prototipazione, materiali e attrezzature, consulenze, lavorazioni e collaudi…). Sono ammesse anche le spese per il deposito di brevetti, per la costituzione della società, per la fase di start up e per il tutoraggio imprenditoriale. L’entità del contributo è pari alle spese sostenute, fino a un massimo complessivo di 100. 000 euro. Nel caso in cui sia attivato il tutoraggio, il contributo può arrivare fino a 150. 000 euro. .  
   
   
LAZIO: LEGGE SULLA DISABILITÀ PASSO IMPORTANTE PER INSERIMENTO LAVORATIVO  
 
Roma, 13 ottobre 2008 - "Sono molto soddisfatta per l´approvazione di una legge che estende la sfera dei diritti delle lavoratrici e lavoratori diversamente abili. Con il provvedimento di oggi l´inserimento al lavoro delle persone con disabilità risulta concretamente favorito". Lo ha dichiarato l´assessore al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della regione Lazio, Alessandra Tibaldi in merito all´approvazione del 9 ottobre della legge 400 sulla disabilità. "Con questa legge - continua Tibaldi - la Regione, senza aggiungere alcun impegno ulteriore ai datori di lavoro privati, prevede che gli uffici della pubblica amministrazione con sede nel territorio regionale impegnati in procedure di appalto o di sottoscrizione di rapporti convenzionali o di concessione, verifichino con le province - gli enti competenti per il "collocamento mirato" dei diversamente abili - la veridicità delle attestazioni di ottemperanza agli obblighi della legge 68 del 1999 presentate dai datori di lavoro". "Ricordo - dice ancora- che il Governo nazionale con l´abolizione della certificazione di ottemperanza degli obblighi previsti da questa legge, ha cancellato con un colpo di spugna uno degli strumenti di verifica del rispetto della legge per il diritto al lavoro delle persone diversamente abili, eliminando contestualmente la possibilità di verificare la copertura o di promuovere la copertura delle quote di riserva". "Assumo l´impegno - conclude Tibaldi - di assicurare nell´attuazione di questa norma, così come di tutto l´impianto legislativo relativo al collocamento delle persone diversamente abili, il massimo sforzo per creare condizioni di reale esercizio del diritto al lavoro da parte delle persone con disabilità e di reale leale concorrenza fra le imprese, coinvolgendo le Province ed i servizi per l´impiego" .  
   
   
IL CONTROLLO DEI COSTI E LE DECISIONI AZIENDALI  
 
Lucca, 13 ottobre 2008 - La Camera di Commercio di Lucca organizza il corso di formazione: "Il Controllo Dei Costi E Le Decisioni Aziendali" che avrà per oggetto la contabilità analitica è uno strumento che consente di risolvere in modo completo le problematiche legate al controllo della gestione aziendale nell’aspetto economico, attraverso la predeterminazione, la rilevazione, la destinazione e l’analisi dei costi e una più adeguata determinazione dei prezzi di vendita. I costi nel sistema informativo aziendale. La contabilità analitica come supporto alle scelte aziendali. Collegamenti tra la contabilità analitica e la contabilità generale. I sistemi di rilevazione dei costi: sistema a costo pieno e a costi diretti; confronto e considerazioni sui diversi sistemi. Il processo di elaborazione dei costi: rilevazione dei costi per “centro di costo” e rilevazione “per commessa”. Utilizzo dei costi per le decisioni. Le tecniche didattiche utilizzate saranno di carattere interattivo e mireranno a favorire il coinvolgimento e la partecipazione dei corsisti. Teoria e pratica saranno integrate attraverso la realizzazione di lavori di gruppo, di simulazioni e di role-paying. Per esigenze didattiche il corso è limitato ad un numero massimo di 15 partecipanti. Orario: 22 e 23 ottobre dalle ore 9. 00 alle13. 00 e dalle ore 14. 00 alle ore 18. 00, Docente: Raffaella Losito, Durata: 2 gg – tot. 16 ore, Sede: Camera di Commercio, Corte Campana n. 10 Lucca. .  
   
   
IL PRESIDENTE GIANNI BARZAGHI DI APA CONFARTIGIANATO IMPRESE DI MILANO, MONZA&BRIANZA INTERVIENE SULLA CRISI FINANZIARIA IN ATTO  
 
 Monza, 8 ottobre 2008 - “Chiediamo che vengano subito messi in campo tutti gli interventi più idonei per evitare che gli effetti della grave crisi finanziaria, già oggi subiti dalle nostre imprese con restrizioni nei finanziamenti, si abbattano su artigiani e piccoli imprenditori con una ulteriore stretta creditizia”. E’ quanto sollecita il Presidente di Apa Confartigianato di Milano, Monza&brianza Gianni Barzaghi il quale sottolinea: “È inaccettabile che il sistema delle piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del tessuto produttivo nazionale, paghi le conseguenze più gravi dell’ “economia di carta” e della finanza più sfrenata e spregiudicata. Il nostro sistema, figlio dei valori della nostra terra, è ben lontano da certi modelli che si stanno rivelando effimeri. La nostra politica è sempre stata quella di sostenere l’imprenditoria della “formica” e non quella della “cicala”, un modello che certamente andrebbe preso ad esempio”. Il Presidente Barzaghi, inoltre, ribadisce che “uno degli strumenti più efficaci contro la pesante crisi finanziaria è rappresentato dal sistema di garanzia mutualistica dell’artigianato nel settore del credito” e chiede pertanto di “valorizzare il ruolo dei Consorzi e Cooperative fidi dell’artigianato”. “Le difficoltà di artigiani e piccole imprese ad accedere al credito bancario – conclude Barzaghi – sono ora ancor più marcate, quindi è diventato indispensabile potenziare il ruolo dei Consorzi Fidi e valorizzare la loro funzione fondamentale che consiste nel fornire garanzie per consentire ad artigiani piccoli imprenditori di ottenere i finanziamenti necessari ad effettuare investimenti e creare occupazione”. .  
   
   
“DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DEL CNCU. LE RICHIESTE DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI A GOVERNO E REGIONI”  
 
 Saint Vincent, 13 ottobre 2008 - Una riflessione sui dieci anni di attività del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (Cncu) ma anche proposte concrete per il futuro. Si tratta in sintesi di quanto contenuto in un documento programmatico che consegnato a Governo e Regioni, firmato l’ 11 ottobre dalle 17 associazioni dei consumatori del Cncu al termine della Ix Sessione Programmatica, l’annuale incontro per fare il punto sulla crescita del consumerismo a livello europeo, nazionale e regionale, svoltosi a Saint Vincent il 10 e 11 ottobre. Di seguito i punti contenuti nel documento programmatico: 1. Class action. “L’assemblea dei delegati consapevole che la grave crisi finanziaria causata da un mercato privo di regole avrà forti conseguenze negative sullo sviluppo economico, sui redditi e i risparmi delle famiglie, rende ancora più necessario uno strumento di tutela collettiva quale la class action. Qualora il Governo e il Parlamento non siano in grado di portare i miglioramenti promessi quali l’estensione alla pubblica amministrazione, le Associazioni chiedono che comunque la normativa approvata dal parlamento entri in vigore al 1 gennaio 2009. Un suo congelamento sarebbe un segnale fortemente negativo verso il consumatore e l’esigenza di tutelare questi dalle pratiche commerciali scorrette che si accentueranno con la crisi economica. 2. Farmaci. L’assemblea ritiene che sui farmaci il processo di liberalizzazione non debba essere rimesso in discussione, poiché grazie alla riforma e alla concorrenza la spesa farmaceutica si è ridotta ed il servizio è migliorato con oltre 2000 parafarmacie e corner. I consumatori chiedono quindi che debba essere mantenuto l’obbligo del farmacista a garanzia di un servizio qualificato. 3. Risorse per i progetti. Sulle risorse in merito ai progetti svolti dalle associazioni e dalle regioni per garantire ai consumatori informazioni e servizi adeguati, l’assemblea chiede al Parlamento che le risorse finalizzate alla tutela dei consumatori non siano dirottate ad altre finalità. Il documento sulle linee guida predisposto dal gruppo di lavoro consenta un miglioramento dei criteri per l’assegnazione delle stesse. 4. Criteri di rappresentanza. Sulla rappresentanza l’Assemblea condivide l’esigenza di rafforzare i criteri previsti dalla legge per evitare una frammentarietà della rappresentanza ma allo stesso tempo garantire e salvaguardare la nascita e lo sviluppo dell’associazionismo. La sessione programmatica si è chiusa con una nota di colore, con la premiazione del segretario del Cncu a cui è stata consegnata una targa di riconoscenza per l’attività svolta nel Consiglio lungo questi dieci anni. .  
   
   
“MARTINAT: FORTE L’IMPEGNO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI”  
 
 San Vincent, 13 ottobre 2008 - Le dichiarazioni del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ugo Martinat intervenuto alla Ix Sessione Programmatica del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (Cncu), svoltasi a Saint Vincent il 10 e l’11 ottobre. Azioni di controllo dei prezzi, contenimento del caro-vita, un piano strategico per la riduzione delle utenze elettriche e prezzi dei farmaci più trasparenti sono in sintesi i punti dell’intervento del sottosegretario allo sviluppo Economico, Ugo Martinat, intervenuto ai lavori della Ix sessione programmatica, l’annuale incontro per fare il punto sulla crescita del consumerismo a livello europeo, nazionale e regionale, svoltosi a Saint Vincent il 10 e 11 ottobre. “L’impegno del ministero dello Sviluppo Economico è rivolto alla tutela del cittadino. Per tale ragione stiamo lavorando per cercare di abbassare una serie di costi fissi di ogni nucleo familiare, come, ad esempio, quello dell’energia. Il caro bollette pesa principalmente sulle famiglie, e se non è soggetto a interventi seri e risolutivi, come purtroppo è accaduto troppo spesso in passato, va a colpire quelle più numerose e quelle che hanno in casa anziani o malati. Questo Governo sta lavorando per far calare il peso delle bollette degli italiani, e lo farà anche con un ambizioso, ma realizzabile, piano strategico: il ritorno al nucleare. Pensiamo infatti, come più volte è stato detto, a una miscelazione equilibrata fra le varie fonti: 25% da nucleare, 25% da rinnovabili, 50% da combustibili fossili. Un mix che ci permetterà di avere energia elettrica a costi più bassi, evitando anche la dipendenza troppo stretta da paesi fornitori che per via delle dinamiche geopolitiche attuali, in tensione proprio sulle forniture energetiche, potrebbero farci trovare strangolati e a rischio blackout. Questo è uno degli interventi che, forse più di altri, impatterà sulle tasche degli italiani, sui consumatori. Il nostro intervento nei confronti delle famiglie, per alleviare il peso dei costi crescenti, non si rivolge solo al settore energetico. La nostra recente iniziativa, tesa a far sì che i prezzi medicinali da banco siano più trasparenti, va in questa direzione. Con il prezzo dei farmaci esposto nelle farmacie, infatti, si permetterà di garantire la libera scelta dell’acquisto. La possibilità di visionare i prezzi dei farmaci, in appositi moduli, faciliterà il confronto e quindi la ricerca del farmaco ad un prezzo più basso. Questo esecutivo porta avanti un’azione a vasto raggio, che tocca tutti i momenti fondamentali della vita delle famiglie e dei cittadini. Il ministero dello Sviluppo economico intensificherà la sua azione per il controllo dei prezzi e il contenimento del caro vita, facendo seguito a quanto avviato nelle settimane scorse con le ispezioni della Guardia di Finanza sulla filiera cerealicola, per verificare che la riduzione del prezzo del grano si trasferisca rapidamente ai prezzi di pane e pasta, e con le segnalazioni all’Antitrust di comportamenti anomali nella formazione del prezzo del latte a Napoli e del pane nelle province di Foggia e Catania. Questo dicastero prosegue poi la sua azione di monitoraggio sui prezzi dei carburanti, per i quali si è ulteriormente ridotto il differenziale tra i prezzi industriali italiani e i prezzi medi europei: 2 centesimi per la benzina, miglior dato del 2008, e 2,8 centesimi per il gasolio”. .  
   
   
SAN MARINO: RAPPORTO SULL’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA  
 
San Marino, 13 ottobre 2008 - La Camera di Commercio presenterà il 16 ottobre 2008 alle ore 11. 00, presso la sala conferenze dell’iXo Hotel, via Consiglio dei Sessanta, 99 (C/o Wtc Center), il “Rapporto sull’andamento dell’Economia” realizzato sull’analisi dei dati di bilancio 2007. Il convegno è il risultato dell’indagine realizzata sui dati di bilancio presentati, tramite supporto telematico, alla Camera di Commercio dalle stesse aziende sammarinesi ai sensi dell’art. 7 della legge n. 71/2004. “L’analisi dei dati di bilancio delle aziende operanti nella Repubblica di San Marino costituisce un importante strumento di indagine – affermano alla Camera di Commercio - infatti presenterà uno spaccato dell’economia molto dettagliato grazie agli operatori economici che hanno adempiuto all’obbligo di invio dei dati richiesti. Ci auguriamo che tale analisi potrà essere un utile strumento per delineare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’insieme delle imprese attive nel territorio della Repubblica e ad individuare i punti di forza e di debolezza del tessuto economico sammarinese ” La redazione “Rapporto sull’andamento dell’Economia è al suo terzo anno e nel corso del convegno di presentazione verranno illustrati : l’analisi dei trend settoriali relativa al conto economico (ricavi di vendita, risultato d’esercizio, oneri finanziari, imposte e tasse), l’analisi per indici (redditività del capitale proprio, capitale investito, vendite, margine operativo lordo, valore aggiunto, quoziente di indebitamento, incidenza fiscale), l’analisi Abc del fatturato, confermata la parte dedicata ai prospetti economico-finanziari delle aziende individuali e l’indagine sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle banche e delle società finanziarie. Da quest’anno la relazione si arricchisce anche di una parte dedicata al fattore lavoro e della produttività del lavoro. Interverranno al convegno il presidente della Camera di Commercio, Simona Michelotti, il Segretario di Stato per l’Industria, On. Le Tito Masi, il Segretario di Stato per le Finanze, On. Le Stefano Macina, il direttore della Camera di Commercio, Massimo Ghiotti e Massimo Guagnini della Prometeia s. P. A. Www. Cc. Sm .  
   
   
AL VIA PROGRAMMA TRIENNALE PER STABILIZZARE I PRECARI DELLE AZIENDE PRIVATE LIGURI  
 
Genova, 13 Ottobre 2008 - Duecentosessantacinquemila euro per realizzare un progetto organico triennale ad opera dell´Agenzia Liguria Lavoro che prenderà il via entro fine anno per limitare il lavoro precario al quale saranno destinati 15 milioni di euro del Fondo sociale europeo. Dopo aver stabilizzato 1. 000 precari del pubblico impiego, in parte dell´agenzia regionale di protezione ambientale, della Regione e di Datasiel, la Giunta regionale ligure lancia un programma "per aggredire la platea dei lavoratori precari delle imprese private che ammontano a 100. 000 addetti circa". Lo ha comunicato la mattina di giovedì 9 il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, insieme all´assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco dopo l´approvazione in Giunta dell´affidamento all´agenzia Liguria Lavoro di un programma integrato triennale per contrastare il lavoro precario. "Nonostante la Liguria - ha spiegato l´assessore regionale al Lavoro, Vesco - abbia posto le politiche del lavoro al centro del programma del suo governo con l´obiettivo di aumentare il tasso di occupazione, sostenere l´inclusione sociale, valorizzare la rete regionale dei servizi per l´impiego, ridurre la precarietà e aumentare la sicurezza del lavoro, i precari negli ultimi anni sono aumentati diventando un fenomeno ad elevato impatto sociale che riguarda i giovani, ma anche le famiglie. Per questo abbiamo deciso di portare avanti un´azione ad ampio raggio per contrastare il fenomeno non solo nella Pubblica amministrazione, ma adesso anche nelle aziende private, coinvolgendo su questo anche le Province liguri". Il programma avrà una durata triennale e dovrà sviluppare attività orientativa e di sviluppo delle competenze per almeno 5. 000 lavoratori 300 aziende. Alla realizzazione di questo progetto verranno destinati 15 milioni di euro dal Fondo sociale europeo per stabilizzare il maggior numero possibile di lavoratori liguri. .  
   
   
VARESE: ARTIGIANATO ARTISTICO: CREATIVITÀ ALLE STELLE  
 
Varese, 13 ottobre 2008 - E’ ormai la sesta edizione di una rassegna che propone il meglio di quelle capacità creative e qualità nel dar vita ad autentiche “preziosità” che caratterizzano i maestri artigiani varesini. Incastonata nella cornice elegante e ricca di charme del Centro Congressi “Viile Ponti”, torna l’ormai tradizionale Mostra dell’Artigianato Artistico Varesino. L’appuntamento con una manifestazione che negli scorsi anni ha visto un crescente interesse da parte del pubblico è per il lungo fine settimana che va dalla serata di giovedì 16 a domenica 19 ottobre. Il tema che ha ispirato le opere dei maestri artigiani questa volta è stato l’astronomia, anticipando le celebrazioni previste per il 2009 anno che, per scelta dalle Nazioni Unite, sarà dedicato a livello mondiale a questo argomento. Da qui il titolo “Creatività alle Stelle” e da qui anche la scelta di suddividere la proposta delle opere in sale tematiche, una per ogni tipologia di produzione artigiana. Il visitatore sarà così accompagnato in un percorso che rievoca la volta stellare in un viaggio affascinante tra il mistero dell’universo e l’ispirazione artistica. S’inizia con la sala Terra, dedicata ai prodotti della ceramica e del marmo, per poi proseguire con la sala Sole per il ferro, la sala Costellazioni per la fotografia, la sala Stelle per la gioielleria e l’oreficeria, la sala Pianeti per il legno e il restauro, la sala Zodiaco per pelletteria, legatoria, ricami, decorazioni e bigiotteria mentre la sala Luna verrà dedicata a vetro e plexiglas. Particolarmente curato l’allestimento, seguito dalle “Scenografie Peroni” di Gallarate, note in tutto il mondo e spesso chiamate a operare nei migliori teatri, compresa la Scala di Milano. Sessanta le opere che verranno proposte durante una manifestazione che – promossa da Camera di Commercio con il patrocinio della Regione Lombardia, il contributo di Provincia, e la collaborazione di Associazione Artigiani, Cna e Acai – sarà arricchita da numerose iniziative per rendere ancor più interessante il fine settimana alle Ville Ponti. Tra queste, la ricostruzione di un planetario dove compiere un viaggio virtuale alla scoperta del cosmo, i coupon che daranno diritto alla visita guidata all’Osservatorio Astronomico del Campo dei Fiori, l’esposizione delle fotografie ispirate alle stelle e realizzate dagli studenti delle Superiori e dei Centri di Formazione Professionale attraverso il loro telefono cellulare oltre ai laboratori per bambini e alle simulazioni di volo in collaborazione con Volandia Parco Museo del Volo Malpensa. Inoltre, negli stessi giorni di “Creatività alle Stelle” nella rinnovata Villa Napoleonica, sempre all’interno del Centro Congressi “Ville Ponti”, si potrà ammirare anche la rassegna “Il Profumo dell’Oro”: i visitatori entreranno così in contatto con i maestri orafi varesini e un team di designer ad alto profilo che esporranno il meglio di una produzione sorprendente per qualità ed eleganza. .  
   
   
IL FESTIVAL DELLA COOPERAZIONE  
 
 Mantova, 13 ottobre 2008 - Presentata oggi a Milano la prima edizione del Festival della Cooperazione, dal titolo “Energia Viva”, promosso dalla Camera di Commercio di Mantova con le Camere di Commercio della Lombardia in collaborazione con Confcooperative e Legacoop Lombardia e il patrocinio della Regione Lombardia (Dg Industria, Pmi e Cooperazione) Comune di Mantova, Provincia di Mantova. Solidarietà, collaborazione, mutualità ma anche evoluzione costante, innovazione, risposte alle nuove esigenze del lavoro, delle imprese, del commercio e della società, una capacità di creare valore superiore alla media delle imprese di tipo tradizionale. Questi gli elementi che fanno della cooperazione una componente dinamica dell’economia e dell’imprenditorialità che nella situazione attuale ha potenzialità ancora poco conosciute. Da qui l’idea del sistema camerale lombardo di proporre un momento di focalizzazione, informazione, studio sulle realtà e le potenzialità delle cooperative che si traduce nella prima edizione del Festival della Cooperazione. La manifestazione, che si terrà a Mantova dal 21 al 26 ottobre, prevede un nutrito programma di iniziative (oltre 30) fra cui forum tematici, seminari, spettacoli, incontri con i protagonisti dell’impresa, della finanza, della politica e della cultura per promuovere e far conoscere i diversi aspetti del mondo dell’impresa cooperativa, rivolti non solo agli attori del movimento cooperativo, ma anche ai giovani (studenti delle scuole medie e universitari), alle aziende di altri comparti e alla società civile. “È un momento di riflessione e di comunicazione di cui si sentiva la necessità”, ha spiegato Ercole Montanari, presidente della Camera di Commercio di Mantova e vice presidente di Unioncamere Lombardia, “perché la cooperazione sta assumendo un ruolo sempre più importante nel rispondere a bisogni essenziali della società contemporanea. Mi riferisco soprattutto al lavoro, grazie alle opportunità di creazione di occupazione, di valorizzazione delle risorse individuali e collettive, di miglioramento delle condizioni di lavoro. Ma anche alle opportunità di crescita per le imprese, che aggregandosi in cooperative possono ridurre i costi di gestione, migliorare la loro forza di acquisto e la loro competitività, affrontare mercati e condizioni di mercato nuove. E, punto da non sottovalutare, alle capacità e potenzialità di miglioramento della qualità della vita e dei servizi alle persone”. Il mondo cooperativo lombardo è cresciuto nel corso degli ultimi anni in misura maggiore rispetto a quello italiano: dal 2000 al 2007 vi è stato un aumento del numero delle imprese cooperative del 13% in Lombardia contro il 10% a livello nazionale. Le imprese cooperative attive che hanno sede in Lombardia, secondo i dati ricavati dal Registro delle Imprese aggiornati al 2007, risultano essere 11. 572 con una crescita del 4% rispetto al 2006. La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di imprese cooperative in valori assoluti, anche se l’incidenza percentuale sul tessuto imprenditoriale, pari a 1,4%, è comunque in linea con la media nazionale. Un’occupazione stimata di oltre 235. 000 addetti (circa il 6% dell’occupazione lombarda) ed una distribuzione settoriale fortemente orientata ad alcune attività economiche: i trasporti, istruzione e sanità e il credito. Fra il 2001 e il 2005 il numero degli occupati nelle cooperative in Lombardia è cresciuto del 24,3%. Le previsioni di crescita dell’occupazione delle cooperative lombarde, secondo il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere, nel 2008 sono superiori a quelle delle imprese in generale: +1% rispetto a +0,7. In alcuni settori il divario aumenta: l’occupazione nell’industria cooperativa è destinata a crescere dell’1,2% contro lo 0,2% dell’industria in generale, nelle costruzioni la crescita prevista è dell’1,4% contro la contrazione dello 0,1% prevista nel settore. Solo nei servizi le cooperative prevedono di crescere meno (+1%) rispetto al totale delle imprese (+1,1%). Www. Promoimpresaonline. It .  
   
   
DONNA, DIRITTI ED OPPORTUNITA’  
 
Trento, 13 ottobre 2008 - Leggi a tutela della lavoratrice e della maternità, discriminazioni sul lavoro e pari opportunità, molestie e mobbing sono i temi che saranno trattati martedì 14 ottobre nell’incontro pubblico che si terrà a Soraga, nella sala pluriuso, alle 20. 30, alla presenza dell’ Assessore provinciale alle Pari Opportunità, del Sindaco di Soraga e della Consigliera di Parità Eleonora Stenico. L’incontro, dal titolo “Donna, diritti ed opportunità”, sarà occasione di divulgazione e informazione sulle ultime iniziative promosse, utili a garantire le pari opportunità ed evitare le discriminazioni tra uomini e donne. La serata, organizzata dal Comune di Soraga in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, l’Assessorato alle Pari Opportunità e la Consigliera di Parità, si concluderà con un dibattito pubblico. .  
   
   
INCONTRI PER AVVIARE UNITÀ D’OFFERTA PER LA PRIMA INFANZIA  
 
Bergamo, 13 ottobre 2008 - Bergamo Formazione - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Bergamo, in collaborazione con il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile e A. D. A. S. M. -f. I. S. M. (Federazione Italiana Scuole Materne) organizza un ciclo di seminari di orientamento per l’avvio e la riqualificazione di unità d’offerta per la prima infanzia (0-3 anni). Il nuovo ciclo di incontri, in continuità con quello realizzato con successo lo scorso anno nell’ambito del progetto Equal Demetra, sarà composto da 4 incontri, che permetteranno un approfondimento sia delle nuove normative inerenti il funzionamento e la sicurezza sul lavoro delle unità d´offerta per la prima infanzia sia di alcuni argomenti relativi alla gestione e alla valutazione della qualità del servizio. Gli incontri, rivolti ad aspiranti operatori nel settore prima infanzia e a coloro che già gestiscono questi servizi ed interessati al rafforzamento delle proprie competenze, si terranno c/o la Sala del Mosaico – Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (Via Petrarca, 10, Bergamo) dalle ore 9,00 alle ore 13,00, secondo il seguente calendario: Sabato 11 ottobre 2008 “L’apertura Di Nuove Unita’ D’offerta Per La Prima Infanzia” - La normativa regionale per la gestione dei servizi per l’infanzia: prospettive e criticità. Relatore: Pietro Reghenzi; Forme giuridiche ed aspetti economici per la realizzazione del business plan nelle unità d’offerta per la prima infanzia. Relatore: Christian Pasinetti. Sabato 25 ottobre 2008 “La Sicurezza Sul Lavoro E L’igiene Degli Alimenti” - Sicurezza sul lavoro: adempimenti e responsabilità, anche alla luce del nuovo "Testo Unico sulla sicurezza del lavoro". Relatore: Sergio Piazzolla; Igiene degli alimenti: le novità e gli obblighi a cui le strutture sono soggette. Relatore: Elio Azzolari. Sabato 8 novembre 2008 “La Collegialita Nel Nido” Relatrice: Rosanna Zerbato. Sabato 22 novembre 2008 “La Qualità Del Servizio: L’autovalutazione E La Qualità Percepita Dagli Utenti” Relatrice: Nice Terzi La partecipazione ai seminari è gratuita, è possibile iscriversi a tutti gli incontri o solamente a quelli di interesse. Per informazioni e iscrizioni contattare Bergamo Formazione (tel. 035 3888011 - fax 035 247169. .  
   
   
"LA DONNA BESTIA" TEMA DI UNA RELAZIONE IL 17 OTTOBRE A BRESSANONE  
 
 Bolzano, 13 ottobre 2008 - La giornalista Nina Schröder, in una relazione, in lingua tedesca, organizzata dall´Ufficio donna in collaborazione con il Comitato provinciale per le pari opportunità, venerdì 17 ottobre a Bressanone parlerà della demonizzazione della donna prendendo spunto dall´esempio di Margarete Maultasch. Ingresso libero. La presunta vicinanza e somiglianza della donna all´animalesco accompagna la donna nei secoli nell´arte, nella letteratura e nella filosofia. Durante la conferenza, in lingua tedesca, in programma per venerdì 17 ottobre 2008 alle ore 20. 00 presso la Casa Lachmüller, a Bressanone, la giornalista Nina Schröder mostrerà esempi di demonizzazione della donna nel corso dei secoli ed al giorno d´oggi al cinema, nella pubblicità, prendendo spunto dalla figura della contessa del Tirolo Margarete Maultasch, che pur avendo fattezze amabili, fu raffigurata e descritta quale essere mostruoso dai tratti animaleschi. L´ingresso è libero a tutte le persone interessate. L´iniziativa rientra nella serie di incontri che il Comitato provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine per illustrare temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. .