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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Marzo 2009
PARLAMENTO EUROPEO: IN APERTURA DELLA SESSIONE CONDANNATO L´ATTENTATO IN IRLANDA DEL NORD  
 
Strasburgo, 10 marzo 2009 – Ieri, dando inizio ai lavori il Presidente ha condannato l´attentato in Irlanda del Nord e reso omaggio alle vittime. In occasione della giornata delle donne, il Presidente ha rivolto un appello affinché sia rafforzata la presenza delle donne nei processi decisionali e nelle prossime elezioni europee. L´aula ha deciso di anticipare il voto di alcune relazioni e di adottare una risoluzione sul cinquantenario della rivolta in Tibet. Attentato in Irlanda del Nord - Il Presidente ha condannato l´attentato perpetrato in Irlanda del Nord che ha provocato la morte di due soldati e il ferimento di quattro civili, di cui uno - polacco - in gravi condizioni. Si tratta, ha aggiunto, di un atto efferato, il primo da dodici anni che colpisce militari, con il quale gli assassini tentano di «spazzare via» i progressi compiuti nell´ambito del processo di pace. Nel respingere il terrorismo «in ogni circostanza», il Presidente ha sottolineato che la stragrande maggioranza dei cittadini non sostiene queste azioni. Nel dare l´appoggio del Parlamento alla scelta dei cittadini a favore della pace, ha chiesto all´Aula di osservare un minuto di silenzio in omaggio alle vittime. Giornata della donna - In occasione della giornata della donna, il Presidente ha voluto salutare e ringraziare tutte le colleghe per la loro dedizione, ribadendo l´impegno del Parlamento per affermare i principi delle pari opportunità. Dalla prima manifestazione svoltasi 100 anni orsono a New York per la difesa dei diritti della donna, ha rilevato, sono stati compiuti grandi progressi ma resta ancora molto da fare per rafforzare la loro partecipazione alla vita professionale e politica. Il Parlamento, ha aggiunto, ritiene infatti che il coinvolgimento delle donne nei processi decisionali locali, nazionali e internazionali «è ancora insufficiente». Ha quindi sottolineato che la partecipazione delle donne alle prossime elezioni europee «è fondamentale per lo sviluppo democratico». Immunità - Il Presidente ha comunicato ai colleghi di aver trasmesso alla commissione giuridica le richieste di difesa dell´immunità di Aldo Patriciello (Ppe/de, It) e dell´ex membro del Parlamento europeo Umberto Bossi nell´ambito di processi avviati in Italia. Modifiche all´ordine del giorno - L´aula ha deciso di anticipare il voto della relazione di Magda Kósáné Kovács (Pse, Hu) sulla situazione sociale dei rom e miglior accesso al mercato del lavoro nell’Ue a mercoledì 11 marzo. Ha anticipato allo stesso giorno anche la votazione della relazione di Herbert Reul (Ppe/de, De) sulle ipotesi per affrontare le sfide connesse all´approvvigionamento di petrolio. I deputati hanno poi respinto (38 voti favorevoli, 111 contrari e 39 astensioni) la richiesta dei Verdi/ale di tenere un dibattito con la Commissione e di adottare una risoluzione sulla richiesta di autorizzazione di un mais Ogm. Accogliendo la richiesta sostenuta dai gruppi Alde e Verdi/ale, il Parlamento ha deciso di concludere con l´adozione di una risoluzione il dibattito già all´ordine del giorno sulla rivolta in Tibet e sul dialogo tra il Dalai Lama e il Governo cinese. Monica Frassoni (Verdi/ale, It), ricordando i precedenti impegni del Parlamento europeo a favore della libertà in Tibet, ha motivato la proposta sottolineando il peggioramento della situazione nel paese e le persistenti intimidazioni della Cina. Per Marco Cappato (Alde/adle, It) sarebbe invece inspiegabile che il Parlamento non intervenga a difesa del Dalai Lama e delle sue stesse posizioni in cui invocava la non violenza e l´autonomia, non l´indipendenza, del Tibet. Infine, l´Aula ha deciso di sostituire, tra i punti da trattate nelle urgenze, il tema della Sierra Leone con quello dell´espulsione delle Ong dal Darfur. .  
   
   
I CONFINI DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Roma, 10 marzo 2009 - Il processo di integrazione europea, nato con la Dichiarazione di Schuman del 9 maggio 1950,è stato fin dalle origini aperto all´insieme dei paesi dell´Europa occidentale al contrario della cooperazione economica europea promossa dal Piano Marshall che si era rivolta inizialmente - prima del niet di Molotov - a tutti i paesi del continente europeo ivi compresa la Russia. Si sa che il Regno Unito si oppose due volte alla natura sovranazionale dell´integrazione europea, prima in occasione della creazione della Ceca e poi alla vigilia dei negoziati che portarono ai trattati di Roma, preferendo promuovere nel 1959 l´inconsistente Associazione europea di libero scambio (in inglese Efta - European Free Trade Association) alla quale aderì anche il Portogallo fascista insieme all´Austria, la Danimarca, la Norvegia, la Svezia e la Svizzera e - solo successivamente - la Finlandia e più tardi l´Islanda. Dalla sua creazione ad oggi, le Comunità europee prima e l´Unione europea poi hanno fatto fronte a ben ventotto domande di adesione (Regno Unito, Danimarca, Irlanda, Norvegia per ben due volte, Grecia, Portogallo, Spagna, Marocco, Svizzera, Austria, Finlandia, Svezia, Malta, Cipro, Lettonia, Lituania, Estonia, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Bulgaria, Romania, Turchia, Croazia e l´ex-Repubblica Iugoslava di Macedonia) ed in più di quaranta anni ventuno candidati sono entrati a far parte della famiglia comunitaria. Se volete navigare sul sito "allargamento" della Commissione europea, scoprirete che insieme ai candidati con i quali sono in corso o debbono iniziare negoziati di adesione (Croazia, ex-Repubblica Iugoslava di Macedonia e Turchia), le istituzioni europee considerano candidati potenziali tutti gli altri paesi dei Balcani: Albania, Bosnia-erzegovina, Montenegro, Serbia ed anche il Kosovo in base alla risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Dopo l´esplodere della crisi finanziaria, anche l´Islanda ha preannunciato una sua domanda di adesione e si sa che una parte della classe politica della Svizzera non esclude che la domanda di adesione, mai ritirata ufficialmente, possa un giorno essere ripescata negli archivi della Commissione. Nel proporre al Consiglio e al Parlamento europeo l´idea di una nuova politica di prossimità,la Commissione Prodi avrebbe voluto che le istituzioni europee dicessero con chiarezza che l´Unione europea avrebbe dovuto comprendere tutti i paesi appartenenti ai Balcani ma che i suoi confini politici ed istituzionali a nord, a sud, ad est e ad ovest avrebbero dovuto chiudersi dopo l´adesione dell´ultimo di questi paesi. Né il Consiglio né il Parlamento europeo hanno voluto seguire l´approccio della Commissione Prodi e così è nata la politica europea di vicinato che non esclude esplicitamente la possibilità che un domani anche l´Ucraina o la Bielorussia o la Moldavia ma anche i paesi caucasici (Armenia, Azerbajan e Georgia) possano in un lontano futuro chiedere di entrare nella famiglia comunitaria. Del resto e per concludere questa panoramica sulle potenzialità di ampliamento dell´Unione europea, si sa che il primo ministro Berlusconi propugna l´idea dell´adesione della Russia e che il partito radicale transnazionale sostiene l´opportunità dell´adesione di Israele. Volendo attenersi alle effettive potenzialità politiche di ampliamento dell´Unione europea, sappiamo che i negoziati di adesione della Croazia dovrebbero concludersi quest´anno e che le procedure di ratifica nei ventotto paesi (i 27 e la Croazia) dovrebbero terminare nel 2010 in modo da permettere a Zagabria di entrare nella famiglia comunitaria all´inizio del 2011. I negoziati con la ex-Repubblica Iugoslava di Macedonia sono politicamente e tecnicamente più complicati come è dimostrato dallo scioglilingua del nome al quale dobbiamo sottometterci per non urtare le suscettibilità greche. Ancora più complicate sono le previsioni per i negoziati di adesione con la Turchia dove le istituzioni europee hanno puntigliosamente voluto ribadirne la natura open ended e cioè il fatto che non si sa quando e come essi si concluderanno. Quel che è certo nelle opinioni dei 27 è il principio secondo cui "il futuro dei Balcani è nell´Unione europea" con la prospettiva di riunificare in un´unica famiglia tre ceppi linguistici (slavo, anglo-sassone, latino) che sottendono tre ceppi culturali ed anche le tre anime della religione cristiana (protestante, ortodossa e cattolica) le cui prospettive ecumeniche accelerate dal 1958 con Giovanni Xxiii ed il Concilio Vaticano Ii fino al pontificato di Giovanni Paolo Ii sono state frenate da Benedetto Xvi e dalla sua teologica convinzione che le greggi cristiane debbono sottomettersi al Pastore di Roma. L´unificazione europea fino ai Balcani non risolve il problema dei confini istituzionali e politici dell´integrazione comunitaria, un problema che non è mai stato affrontato seriamente né dai governi europei né in talune occasioni storiche sfumate per la mancanza di visione delle classi politiche nazionali. Così è stato quando si sono riunite a Praga il 13 giugno 1991 le assise per la confederazione europea su invito di Vaclav Havel e François Mitterrand per dare una risposta al problema dell´unificazione europea dopo la fine dell´imperialismo sovietico e così è stato dieci anni dopo quando si è riunita a Bruxelles la Convenzione sull´avvenire dell´Europa presieduta da Valéry Giscard d´Estaing. François Mitterrand aveva precisato a Praga un´idea di Europa frutto di una visione solitaria ma efficace - che aveva già esposto nel suo discorso televisivo del 31 dicembre 1989 - nella quale il presidente francese immaginava un´ampia confederazione al cui interno avrebbe dovuto nascere una federazione europea. Una visione certo più efficace e suggestiva dell´ossimoro deloriano della Federazione degli Stati-nazione . Mitterrand non fu sciaguratamente ascoltato dai dodici governi delle allora Comunità europee mentre Giscard d´Estaing non ebbe dieci anni dopo la forza e la volontà di aprire un dibattito forse dirompente in una Convenzione nella quale siedevano non già banchieri e funzionari (come disse scioccamente qualcuno dopo il "no" francese e olandese alla costituzione europea) ma deputati europei e nazionali, ministri degli esteri, commissari europei e rappresentanti dei partner sociali. La polemica fra allargamento e approfondimento (enlarging or deepening) è antica come i primi negoziati di adesione iniziati più di quaranta anni fa. Non abbiamo il diritto di frenare i negoziati di adesione con i Balcani così come andremmo contro gli interessi europei se bloccassimo oggi i negozati con la Turchia. Abbiamo tuttavia il dovere di dare una risposta alle critiche che i cittadini europei rivolgono alle istituzioni nazionali ed a quelle europee, le une e le altre incapaci di trovare una soluzione a problemi di dimensione transnazionale. Il problema di un efficace e democratico governo dell´Europa non può essere risolto né hic et nunc né dal Trattato di Lisbona perché troppo distanti sono le visioni dell´avvenire dell´Europa come ci ha ricordato il Presidente Napolitano nel suo discorso davanti all´Università Humboldt di Berlino. Speriamo che il nuovo Parlamento europeo eletto nel prossimo giugno trovi l´immaginazione, la volontà politica e gli strumenti per aprire finalmente un´ampia discussione sui confini politici ed istituzionali dell´Unione europea. Pier Virgilio Dastoli - Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. .  
   
   
FIRMATA UNA DICHIARAZIONE D´INTENTI FRA LA RAPPRESENTANZA IN ITALIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA E L´AUTORITÀ DI GESTIONE DEL PON RICERCA E COMPETITIVITÀ 2007 - 2013 PER LA DIFFUSIONE DELL´INFORMAZIONE SULLA POLITICA DELL´UNIONE EUROPEA IN MATERIA DI RICERCA, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ  
 
 Roma, 10 marzo 2009 - Il direttore della Rappresentanza della Ce in Italia, Pier Virgilio Dastoli e l´Adg del programma, la dott. Ssa Claudia Galletti di concerto con il dott. Paolo Rota del Ministero dello Sviluppo Economico, hanno sottoscritto l´impegno a promuovere congiuntamente progetti e a realizzare strumenti di comunicazione sulle politiche europee sul tema della Ricerca e della Competitività. Avviando questo nuovo e importante partenariato, si intende non solo contribuire alla realizzazione della Dichiarazione politica "Insieme per comunicare l´Europa" firmata il 22 ottobre 2008 dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione europea, ma anche rendere operativo quanto previsto dal Piano di Comunicazione del Programma stesso. Il Programma operativo nazionale “Ricerca e Competitività” 2007-2013, adottato con decisione della Commissione europea C(2007) 6882 del 21. 12. 07, finanzierà progetti nei campi della ricerca scientifica, dello sviluppo tecnologico, della competitività e dell’innovazione industriale nel periodo di programmazione 2007-2013. Il Pon Ricerca e Competitività avrà a disposizione una dotazione finanziaria di circa 6 miliardi e 200 milioni di euro, di cui la metà sarà costituita dal Fondo europeo di sviluppo regionale. .  
   
   
UE: HILLARY CLINTON CONFERMA L´IMPEGNO AMERICANO A COMBATTERE LA "CRISI CLIMATICA"  
 
Bruxelles, 10 marzo 2009 - Prima di andare nella town-hall con i ragazzi, Hillary Clinton ha avuto un incontro formale con il presidente del Parlamento Europeo Hans-gert Pöttering Hillary Clinton: "Non ho mai capito la democrazia multi-partitica. È già difficile abbastanza quella con due partiti" Hillary Clinton: "Incontro spesso degli europei che sono confusi su come il governo americano lavori" Hillary Clinton sul cambiamento climatico: "Gli Usa sono stati negligenti nell´assumersi le proprie responsabilità" Max, un attivista della Moldavia per i diritti dei gay, attira l´attenzione della Clinton con la sua maglietta La sala dell´incontro è così affollata che molte persone devono seguire l´evento in video conferenza o tramite Internet. In un´atmosfera elettrizzante il segretario di Stato americano è stato accolto da 800 giovani al Parlamento Europeo. Al centro del dibattito, fatto di botte e risposte, il futuro della prossima generazione di Europei. Sala gremita per l´evento. Migliaia di persona hanno seguito l´incontro tramite Internet. Hans-gert Pöttering ha dato il benvenuto ufficiale al Segretario di Stato Americano: "In un momento di crisi come oggi, tutti noi abbiamo bisogno di leader che abbiano una visione lunga del futuro, tenaci, con esperienza e saggezza. Signor Segretario, personalmente credo che lei sia un leader di questo tipo". "Gli Stati Uniti dimostrano come un libero continente possa essere qualcosa di più che la mera somma dei suoi Stati", ha aggiunto Pöttering. Hillary Clinton, ha ribattuto che "oggi l´Europa é vista da molti come un miracolo, dal momento che sta attraversando il periodo di pace più lungo dai tempi degli antichi Romani". "Questo è uno di quei momenti nella storia in cui bisogna fare delle scelte, e noi dobbiamo essere uniti in questo". Dopo il benvenuto ufficiale, la Clinton ha risposto alle domande dei giovani presenti in sala. In poco tempo i ragazzi hanno posto delle domande tutt´altro che innocenti, spaziando dall´economia al cambiamento climatico, passando per il terrorismo, il Medio Oriente ed i diritti degli omosessuali. Cambiamento climatico Bram, giovane socialista dal Belgio, chiede come combinare due grosse sfide: il cambiamento climatico e la crisi economica. Clinton risponde che sarebbe un errore non affrontare immediatamente il problema del cambiamento climatico. "L´amministrazione Obama è impegnata su questo tema al 100 per cento. Cercheremo di recuperare al meglio il tempo perduto in passato". "La domanda che dobbiamo porci è come condurre l´intero mondo a quanto stabilito a Copenhagen. Dobbiamo convincere Cina, India, Indonesia e gli altri Paesi in via di sviluppo dell´importanza di questo accordo, perché non è sufficiente la partecipazione di Europa e Stati Uniti". A questo proposito Clinton ha citato una dichiarazione del capo staff del presidente Obama: "Mai sprecare una buona crisi". Russia Anna dalla Russia ha fatto una domanda via Internet riguardante le relazioni tra Russia e Stati Uniti "Ci tengo a sottolineare (. ) che le nostre relazioni con la Russia non mineranno in alcun modo il supporto alla Georgia, ai Paesi balcanici e a qualunque altra regione in Europa che chieda di essere indipendente, libera, di prendere le proprie decisioni e disegnare da sola il proprio futuro senza interferenze dalla Russia". In riferimento alla recente crisi del gas, la Clinton si è detta "assolutamente contraria a usare questi strumenti intimidatori". Medio Oriente Daniel dalla Scozia chiede lumi sulla posizione americana rispetto al recente conflitto di Gaza. Il Segretario di Stato fa sapere di supportare la risoluzione tra i due Stati e giudica la posizione di Israele "di poco aiuto". Inoltre aggiunge che "la soluzione del conflitto in Medio Oriente costituisce un mio personale impegno". Diritti degli omosessuali Max dalla Moldavia, un attivista per i diritti dei gay con indosso una maglietta che riporta lo slogan "I love Hillary", pone una domanda su cosa conta di fare la nuova amministrazione Obama nella lotta alla discriminazione sessuale. "Posso solamente sperare che tutti noi vivremo abbastanza per assistere alla fine di ogni tipo di discriminazione ed al riconoscimento dei diritti umani come inalienabili e propri di ciascuna persona, a prescindere dal chi questa persona ami", è la risposta secca di Clinton. .  
   
   
SUDAN: DIRITTI UMANI E COMUNITÀ INTERNAZIONALE  
 
Milano, 10 marzo 2009 - Il prossimo 19 marzo, alle ore 17. 45, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: “Sudan Diritti umani e comunità internazionale “ Il dibattito, che si focalizzerà sulle implicazioni del mandato di arresto da parte della Corte Penale Internazionale per il Presidente del Sudan, trarrà spunto anche dal volume di Marcello Flores "Storia dei diritti umani" (Il Mulino). Www. Ispionline. It .  
   
   
MISSIONE UNIONCAMERE IN UNGHERIA  
 
Praga, 10 marzo 2009 - Si terrà nell´aprile prossimo la prima missione dell´intero Sistema Camerale italiano in Ungheria. Lo rende noto la Camera di Commercio Italiana in Ungheria. La Cciu, in collaborazione con Promofirenze, Azienda per l´Internazionalizzazione della Camera di Commercio di Firenze, organizza per la prima volta nella sua storia una missione commerciale aperta a tutte le aziende operanti sul territorio italiano e interessate a intraprendere collaborazioni di vario tipo con l´Ungheria. Sono previsti un seminario tecnico e una conferenza stampa introduttivi, a cui farà seguito un workshop "b2b" plurisettoriale. . .  
   
   
A ZAGABRIA UN IMPORTANTE EVENTO DI PARTENARIATO INTERNAZIONALE, DENOMINATO “I-SEE ITALY – SOUTH EAST EUROPE PROJECT”.  
 
Zagabria, 10 marzo 2009 - Si è tenuto a Zagabria il 4 marzo scorso, presso l’Hotel Sheraton, un importante evento di partenariato internazionale, denominato “I-see Italy – South East Europe Project”. L’evento, organizzato da Informest – Agenzia per la cooperazione economica internazionale di Gorizia, con la collaborazione dell’ Ice – Ufficio di Zagabria, ha visto la partecipazione di 150 delegati provenienti da 7 diversi paesi (Italia, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Albania, Bulgaria), che hanno lavorato intorno a 10 tavoli tematici per sviluppare idee progettuali congiunte. I temi di discussione hanno riguardato trasporti e infrastrutture, sviluppo urbano e rurale, integrazione sociale e mercato del lavoro, turismo e cultura, ambiente ed energia, innovazione e competitività delle imprese, cooperazione istituzionale. In particolare, nel momento di crisi economica generalizzata che stiamo tutti attraversando, grande rilevanza è stata dedicata ai temi dell’ innovazione quale supporto alla competitività del sistema delle imprese, delle energie rinnovabili, della crescita economica sostenibile - attenta alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione delle risorse naturali. I gruppi di lavoro hanno individuato 50 iniziative progettuali che rispondono ai fabbisogni concreti del territorio, che verranno ora approfondite e presentate nel quadro dei prossimi bandi dei programmi comunitari “Ipa” – Cooperazione Transfrontaliera Adriatica e “See” – Cooperazione Territoriale nell’area del Sud- Est Europa, allo scopo di attrarre finanziamenti europei in Italia e nell’area dell’ Europa sud-orientale e dare così risposte concrete per il rilancio economico dell’area. I lavori sono stati introdotti da Alessandro Liberatori, direttore dell’ufficio Ice di Zagabria, e da Silvia Acerbi, vicepresidente di Informest, e sono stati moderati da Claudio Di Giorgio, responsabile del progetto “Balcani On Line”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito del quale è stata realizzata questa iniziativa di rafforzamento della partnership tra soggetti italiani e soggetti dell’area balcanica. Alessandro Liberatori, per l’Ice, Istituto nazionale per il commercio estero, ha sottolineato che l’iniziativa di Zagabria si inserisce a pieno titolo nella strategia di rafforzamento della cooperazione economica internazionale varata dal Governo italiano, che prevede un forte rilancio delle azioni volte ad intensificare le relazioni economiche con i Paesi dell’area balcanica, rispetto ai quali l’Italia gioca un ruolo chiave in Europa, e che è considerata area di interesse prioritario nelle strategie promozionali dell’Ice e del Ministero dello Sviluppo Economico, come confermato anche dalla costituzione nel settembre scorso del Tavolo Balcani presso il Mse. Il direttore dell’Ice di Zagabria ha poi ha illustrato il ruolo e l´attività svolta dall´Istituto nei Paesi dell´Europa Sud-orientale, con particolare riferimento alle iniziative realizzate sia nell’ambito del Piano Promozionale ordinario dell’Istituto che dei progetti finanziati dalla Legge 84/01, che disciplina le forme di partecipazione italiana al processo di stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo dei Paesi dell’area balcanica. Il rappresentante dell’Ice ha sottolineato, inoltre, che l’Italia è il primo partner commerciale della regione e che circa il 10% degli investimenti esteri italiani nel settore produttivo sono concentrati nell’Europa Sud-orientale. Silvia Acerbi, in rappresentanza di Informest, agenzia di sviluppo partecipata dalle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, nonché dall’Ice stesso e da Unioncamere nazionale, ha evidenziato che la molteplicità dei soggetti presenti all’incontro - amministrazioni pubbliche, agenzie di sviluppo locale, camere di commercio, enti per l’innovazione, incubatori d’impresa, ecc – rappresenta un intero sistema territoriale che coopera, creando percorsi di conoscenza e collaborazioni strategiche in grado di far fronte ad una competizione globale sempre più intensa. Forza trainante di questo sviluppo territoriale diventa l’acquisizione di risorse comunitarie, che possono essere il motore principale per la messa in opera di azioni concrete volte a superare l’attuale momento di crisi economica. Corale è stata la richiesta da parte di tutti i convenuti di attivare da parte italiana percorsi di formazione rivolti ai diversi attori dello sviluppo locale nel Sud Est Europa, capaci di far crescere i territori congiuntamente e di accrescere il dialogo per intraprendere strade di sviluppo comuni. Tutti i partner dell’area riconoscono all’Italia un ruolo di guida nelle politiche di valorizzazione dei propri territori, in particolare in relazione alla conservazione e tutela dei prodotti tipici, della cultura e delle tradizioni regionali. Come annunciato da Silvia Acerbi, l’evento di Zagabria è solo il primo di una serie di incontri di partenariato di alto livello che Informest organizzerà con periodicità annuale per stabilire un dialogo sempre più stretto con tutte le realtà territoriali dell’Europa dell’Est impegnate a favorire la crescita economica del territorio e lo sviluppo delle relazioni economiche con l’Italia. Silvia Acerbi ha anticipato che il prossimo incontro di partenariato si terrà a Gorizia, in collaborazione con le massime autorità cittadine, per restituire a questa città, simbolo di un confine ormai superato, la propria centralità in una Europa sempre più allargata, a cui, in tempi ormai prossimi, aderiranno anche i nostri vicini d’oltre Adriatico. I documenti preparatori dell’evento e la sintesi dei suoi risultati saranno presto resi disponibili sul sito www. Balcanionline. It , sito di riferimento del progetto “Balcani On Line”, realizzato da Informest in collaborazione con Ice e Unioncamere. Oltre a dare evidenza delle iniziative italiane finanziate nell’area attraverso la Legge 84/2001, il sito Balcanionline. It ha contribuito in maniera importante a favorire una maggiore conoscenza di questi Paesi da parte degli operatori italiani, grazie alle oltre 1. 600 informazioni di attualità economicocommerciale raccolte, nei soli ultimi 9 mesi, dagli Uffici Ice degli 9 Paesi dell’Area (Albania, Bulgaria, Bosnia Erzevogina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Kosovo, Romania, Serbia) e alla diffusione di centinaia di notizie sulle opportunità di sviluppo e di investimento raccolte attraverso la rete Informest di corrispondenti esteri. .  
   
   
UNGHERIA, FORTE CALO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE  
 
Trieste, 10 marzo 2009 - L´ufficio Centrale di Statistica ungherese ha annunciato che a dicembre 2008 la produzione industriale è calata del 23,3 per cento su base annuale, la più forte contrazione dal 1990; lo rende noto in questi giorni l´Ice. In base alle previsioni di alcuni analisti, l´output industriale potrebbe scendere anche del 25 per cento in alcuni mesi dell´anno in corso e la contrazione del Pil potrebbe risultare più alta del previsto. In Ungheria l´industria contribuisce al 20 per cento del Pil. In base ad un´analisi della Mkb, una delle cause principali della forte caduta dell´output è la recessione nei principali mercati dell´export ungherese, soprattutto della Germania. In aggiunta ai lunghi periodi di chiusura degli stabilimenti avvenuta lo scorso dicembre, in Ungheria sta prendendo piede l´introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni. Per il 2009 la previsione della Mkb è di una contrazione della produzione industriale del 15 per cento. .  
   
   
REP. CECA, CRESCITA PIL ´08 MIGLIORE DEL PREVISTO  
 
Trieste, 10 marzo 2009 - L´economia ceca nell´ultimo trimestre 2008 ha manifestato una crescita dell´1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007, secondo le stime pubblicate dall´Ufficio statistico nazionale. La notizia sorprendente smentisce le previsioni negative avanzate nei giorni scorsi dalla maggior parte degli analisti, secondo i quali, riporta l´Ice, l´economia già alla fine del 2008 era entrata in una fase di recessione, o comunque di stagnazione. Nell´intero 2008, la crescita del Pil è stata del 3,5 per cento. .  
   
   
LA PROFILATURA DEL CLIENTE AI FINI DELL’AZIONE LEGALE PER I BONDS IN DEFAULT  
 
 Milano, 10 marzo 2009 - La valutazione sull’opportunità di avviare o meno azione legale a tutela del piccolo investitore non può prescindere da una preventiva ed accurata valutazione del profilo dell’assistito , legata direttamente e concretamente alla sua esperienza di investitore. Ciò si può desumere dall’analisi degli estratti titoli relativi al periodo immediatamente antecedente all’acquisto dei bonds e talvolta anche ai periodi successivi. Tale analisi ha la funzione di determinare: 1) Il portafoglio esistente al momento dell’acquisto del titolo oggetto del contenzioso, suddiviso per asset class ossia per mercati di riferimento, azionario ed obbligazionario. 2) Il peso di ciascuna componente del portafoglio distinguendo anche per strumento nell’ambito dello stesso mercato (azioni e fondi azionari, obbligazioni e fondi obbligazionari); 3) Le aree critiche del portafoglio ossia gli strumenti finanziari che possono , malgrado la diversa volontà , propensione ed aspettativa dell’investitore , rappresentare indice di alta propensione al rischio 4) La movimentazione del portafoglio, anch’essa indicazione di propensione al rischio e livello di conoscenza ed esperienza del mercato finanziario Il quadro emergente da tale analisi dovrà essere confrontato con la documentazione sottoscritta dal cliente nell’ambito del rapporto intrattenuto con la sua banca al fine di verificarne le incongruenze. Il passo successivo è quello d stilare le possibili argomentazioni della banca che avranno quale obiettivo, quello di creare l’immagine di speculatore avido ed abituale ad effettuare spericolate operazioni sui mercati finanziari. A tale proposito è bene evidenziare che l’analisi preventiva ha anche la funzione di evitare che i soggetti sopradescritti determinino perdite di tempo a tutelare cause che si possono rivelare, in corso d’opera , quali proditorie. La composizione del portafoglio consente nella fase successiva di individuare la documentazione utile a dimostrare il contrario di quanto afferma la banca, non solo sul piano giuridico-normativo ma anche su quello strettamente tecnico-finanziario, utilizzando fonti di stampa specializzata,testi,manuali di settore e soprattutto i prospetti informativi dei fondi e i profili delle gestioni patrimoniali collocabili dalla banca. Www. Sintesiconsult. Com .  
   
   
P.A.: SINDACO MORATTI E MINISTRO BRUNETTA FIRMANO PROTOCOLLO PER INNOVAZIONE DEI SERVIZI AL COMUNE DI MILANO  
 
 Milano, 10 marzo 2009 - Il Sindaco di Milano Letizia Moratti e il Ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta hanno firmato questa mattina a Palazzo Marino un protocollo d’intesa per l’innovazione tecnologica dei processi e dei servizi del Comune di Milano. La cerimonia è avvenuta al termine del forum “E–gov 2012: un piano per le famiglie e le imprese” che si è svolto oggi in Sala Alessi. “Questo protocollo è molto importante perché fissa obiettivi concreti, per questo motivo Milano è felice di partecipare a questa nuova modalità di confronto con i cittadini – ha detto il Sindaco Letizia Moratti”. “Innovare vuol dire puntare sul merito – ha proseguito il Sindaco Moratti. Questo vale per ogni Pubblica amministrazione, che deve valutare i traguardi raggiunti e ricompensare i più meritevoli. Per questo motivo ho lanciato il Manifesto del Merito a cui hanno aderito oltre 100 Sindaci. Milano dimostra con i numeri di essere una città virtuosa e di migliorare i servizi ai cittadini, ma nello stesso tempo si devono rispettare le regole del Patto di Stabilità in un momento critico del mondo finanziario a livello internazionale. Senza una visione che metta al centro il merito questo è difficile. Inoltre il federalismo fiscale consente di utilizzare le risorse prodotte dal territorio per offrire servizi efficienti ed innovativi. Federalismo e merito sono due obiettivi strettamente intrecciati”. “A Milano – ha aggiunto Moratti – abbiamo puntato sulla riorganizzazione della macchina comunale e sulla semplificazione della struttura. Il Comune di Milano ha già effettuato interventi concreti per porre al centro del sistema dei servizi pubblici il cittadino: abbiamo avviato il processo di certificazione, abbiamo messo a punto un sistema di indagini Customer Satisfaction su campioni di cittadini e un sistema di monitoraggio centralizzato attraverso l’ufficio reclami, abbiamo attivato un processo di verifica della soddisfazione cominciando dai processi che sono soggetti alla certificazione di qualità”. “Con questo protocollo – ha concluso il Sindaco – vogliamo sviluppare l’iniziativa ‘Linea Amica’, uno strumento per favorire la comunicazione con i cittadini e la raccolta dei livelli di soddisfazione. A breve verranno attivate indagini di customer satisfation, che utilizzeranno il linguaggio grafico “Emoticon” secondo le linee guida fornite dal Dipartimento della Funzione pubblica, per partecipare all’iniziativa nazionale di sperimentazione ‘Mettiamoci la faccia’, dove si avrà un riscontro immediato del grado di soddisfazione del cittadino”. “Verrà lanciata il 23 marzo la linea degli ‘Emoticons’ per la customer satisfaction – ha aggiunto il Ministro Renato Brunetta -. In ogni sportello della Pubblica amministrazione ci sarà una macchinetta, a disposizione del cittadino che ha fatto una transazione, per dire se è soddisfatto oppure no. Il Comune di Milano con questo protocollo si impegna a realizzare queste macchinette”. “Entro l’anno saranno 100mila i punti non della Pubblica amministrazione che produrranno i servizi dei Comuni con reti già esistenti (camere di commercio, farmacie, tabaccherie e centri commerciali)”, ha proseguito il ministro Brunetta. “Inoltre – ha concluso il ministro – avremo i prodotti della pubblica amministrazione distribuiti ‘on the job’ in tutte le aziende pubbliche e private. In ogni azienda i dipendenti avranno il loro desk e invece di chiedere permessi per andare a fare documenti potranno farli direttamente al lavoro. Si tratta di un’iniziativa a base volontaria per le imprese private e con un certo numero di dipendenti. A partire da maggio infine sarà attivata la casella di posta elettronica gratuita per tutti i cittadini, con la quale sarà possibile dialogare con la Pubblica amministrazione”. “Il Comune di Milano – ha detto l’assessore ai Serivizi civici e Semplificazione Stefano Pillitteri aprendo il lavori del forum - sta operando per aumentare la qualità di tutti i suoi servizi. Ad oggi abbiamo certificato il 50% della macchina comunale. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di ampliare il più possibile i canali di accesso ai servizi. In questa direzione va l’accordo siglato con le Poste per gli Sportelli Amico dove è possibile chiedere certificati anagrafici senza doveri recare in una sede comunale. Ad oggi sono aperti e attivi 176 Sportelli Amico in città e Provincia”. “A febbraio 2007 – ha concluso Pillitteri - il Comune di Milano ha aperto lo sportello Reclami a cui il cittadino può agevolmente accedere servendosi di diversi canali (tramite portale, sportello integrato, fax e posta). Complessivamente lo sportello ha gestito 12. 551 reclami, il 99% dei quali ha ottenuto risposta. Nel luglio 2007 è nata invece l’Infoline 02. 02. 02 sulla quale vengono fatte convergere tutte le funzioni di contact center del Comune”. Protocollo Di Intesa Tra Il Ministro Per La Pubblica Amministrazione E L’innovazione E Il Sindaco Del Comune Di Milano Per L’innovazione Dei Processi E Dei Servizi Del Comune Di Milano - Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione ed il Sindaco del Comune di Milano, d’ora innanzi congiuntamente definiti “le Parti” o, singolarmente, “la Parte” Visto - il decreto del Presidente della Repubblica 7 maggio 2008, con il quale Renato Brunetta è stato nominato Ministro senza portafoglio; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 maggio 2008, con il quale al predetto Ministro senza portafoglio è stato conferito l´incarico per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione ; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 giugno 2008, recante “Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di pubblica amministrazione e innovazione al Ministro senza portafoglio On. Prof. Renato Brunetta”; - l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, che prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; - l’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367, inerente le modalità di realizzazione di programmi comuni fra più amministrazioni. Considerato - che il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione , è delegato ad esercitare funzioni di impulso e promozione delle politiche di innovazione volte a migliorare la qualità dei servizi pubblici verificandone l´efficienza, l´efficacia e l´economicità, realizzando programmi di sostegno all´innovazione nelle Amministrazioni pubbliche, basati sullo sviluppo e la condivisione delle conoscenze e del capitale umano e sulla creazione di condizioni favorevoli ai processi di innovazione; - che il Ministro nell’ambito delle proprie funzioni ha il compito di avviare tutte le attività utili ad assicurare lo sviluppo e la diffusione delle competenze necessarie ad un adeguato uso delle tecnologie; - che nell’ambito delle politiche poste in essere dal Ministro della pubblica amministrazione e l’innovazione assume forte rilevanza la valorizzazione di strumenti di orientamento volti a mettere al centro del sistema dei servizi pubblici il cittadino, al fine di favorire la percezione unitaria della Pubblica Amministrazione e di potenziare la valutabilità e misurabilità dei servizi erogati; - che per il raggiungimento delle finalità sopra descritte è stata affidata al Formez la realizzazione del progetto “Linea Amica” - Il contact center multicanale della P. A. Italiana, uno strumento multicanale, atto a favorire la comunicazione con i cittadini utenti e la raccolta ed elaborazione dei livelli di soddisfazione nell’accesso e nella fruizione degli stessi, nonché in grado di realizzare l’integrazione dei vari Centri di Contatto esistenti nelle pubbliche amministrazioni e a fornire in tempo reale dati utili al monitoraggio sull’erogazione dei servizi e alla valutazione oggettiva delle prestazioni, dei risultati e della qualità delle pubbliche amministrazioni, sviluppando, al contempo, nell’utenza la percezione dell’efficienza e la fiducia nella P. A. ; - che il Comune di Milano per dare attuazione al programma di mandato del Sindaco, che prevede l’obiettivo strategico “La Pubblica Amministrazione va al Cittadino: semplificazione, qualità e decentramento”: - ha avviato il processo di certificazione di qualità Iso 9001:2000 già conseguita per la maggior parte dei Settori - ha avviato un percorso di eccellenza (Efqm) - ha messo a regime un sistema di governance e di rilevazione di indagini estensive di Customer Satisfaction su campioni significativi e rappresentativi di Cittadini ed un sistema di monitoraggio centralizzato, continuo e strutturato della soddisfazione dei cittadini come fruitori dei servizi dell’amministrazione attraverso l’implementazione di uno sportello reclami multicanale - ha intrapreso attività di benchmarking a livello nazionale ed internazionale per l’avvio e l’applicazione delle buone prassi. Tale attività che vede il coinvolgimento e il sostegno del Dipartimento della Funzione Pubblica, ha condotto alla realizzazione di un network di grandi comuni italiani (Benchmarking Qclub) che utilizzano in modo sistematico strumenti per la Qualità Totale e Milano viene riconosciuta “migliore prassi” nella realizzazione di indagine di Customer e Gestione Reclami e viene pertanto designata al coordinamento dell’attività a livello nazionale - ha individuato, mediante la creazione di tavoli di lavoro coordinati con Assolombarda, percorsi di semplificazione e reingegnerizzazione delle procedure volte ad aumentare la competitività del territorio ed a migliorare i canali di collaborazione tra Pa ed Imprese, in particolare: - semplificazione delle procedure per la realizzazione di strumenti di informazione ed orientamento a supporto delle imprese che devono attivare procedimenti amministrativi per potersi insediare sul territorio comunale; - semplificazione finalizzata all’ingresso al soggiorno di specifiche categorie di cittadini di Paesi extracomunitari. Tale progetto vede il coinvolgimento del Ministero dell’Interno e il Ministero della Funzione Pubblica per consentire una sperimentazione nazionale; - ipotesi di Carta dei diritti delle imprese per sistematizzare e ottimizzare le iniziative di dialogo, trasparenza e semplificazione tra il Comune e il mondo imprenditoriale; - ha individuato un tavolo di lavoro con la C. C. I. I. A di Milano relativo al progetto strategico “impresa in un giorno” Ritenuto Opportuno − sviluppare azioni sinergiche per condividere le migliori pratiche tecnologiche e organizzative adottate; − avviare e valorizzare il presente rapporto di collaborazione, al fine di garantire continuità ai risultati raggiunti e utilizzare in modo sistematico le opportunità offerte; − di realizzare finalità strategiche quali la maggiore qualità dei servizi, l’efficienza amministrativa e la lotta agli sprechi, la semplificazione e la trasparenza; − che le iniziative di cui al presente protocollo, in coerenza con la strategia di ammodernamento indicata dal Governo ed avviata con i Piani industriali del Ministro della pubblica amministrazione e dell’innovazione e in coerenza con l’implementazione della strategia di Lisbona, si ispirino ai seguenti principi: riferimento alle buone pratiche nazionali e internazionali; valutazione delle performance e della soddisfazione del cliente; riduzione dei costi dell’amministrazione pubblica con miglioramento di qualità ed efficienza anche in termini dei tempi di risposta; trasparenza, accessibilità standardizzazione ed interoperabilità dei processi di interazione tra le amministrazioni e con gli utenti, come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale; − per il Comune di Milano orientare il proprio sforzo all’attuazione dei processi di riforma della Pa italiana avviati dal Ministero ed al rispetto del Piano generale di Sviluppo del Comune con particolare riferimento all’utilizzo di nuove tecnologie ed all’implementazione di sistemi di ascolto del cittadino, ormai riconosciute come fattori decisivi per la competitività del Paese e per l’effettiva fruibilità dei servizi e delle prestazioni delle pubbliche amministrazioni da parte dei cittadini Convengono Quanto Segue Articolo 1 (Obiettivi) 1. Con la presente intesa le Parti intendono avviare un rapporto di collaborazione volto a realizzare un programma di innovazione per l’incremento dell’efficienza, della trasparenza e della qualità dei servizi resi, realizzando, nel contempo, una progressiva riduzione dei costi. In particolare le parti convengono di svolgere attività di analisi e ricerca con i seguenti obiettivi: a. Implementazione e sviluppo dell’iniziativa Linea amica; b. Individuazione e promozione di “best practice”; c. Sviluppo di modelli di rilevazione dell’efficienza e delle “performance” degli apparati e dei dipendenti della pubblica amministrazione. In particolare: a) per il Progetto “Linea amica” gli obiettivi specifici sono: - attivare un sistema di reporting del numero e tipologia dei contatti che preveda anche un sistema di trasmissione quotidiana dei quesiti e delle problematiche di reciproca competenza, al fine di una risposta nel minor tempo possibile; - raccordare i servizi di supporto informativo (front e back office, sistemi redazionali) nonché il follow up alle segnalazioni di disservizi delle pubbliche amministrazioni evidenziati dai cittadini, al fine di fornire una risposta il più possibile uniforme e univoca agli utenti; - analizzare soluzioni di interoperabilità tecnologica, organizzativa e semantica degli strumenti utilizzati e sviluppare in modo omogeneo un sistema di rilevazione della customer satisfaction; - supportare le persone disabili e chi non può usufruire pienamente delle opportunità offerte dalle tecnologie; che il Comune di Milano si impegna a conseguire attraverso lo sviluppo e il potenziamento delle iniziative già intraprese sul tema, ovvero: - lo Sportello Reclami, attivato dal febbraio 2007, a cui il cittadino può agevolmente accedere servendosi di diversi canali (portale, sportello integrato,fax, posta). Lo Sportello Reclami eroga un servizio certificato multicanale che interfaccia tutti i servizi interni del Comune di Milano facendo convergere la gestione su un unico punto a garanzia di monitoraggio continuo per il rispetto dei tempi di risposta previsti dalla procedura ed a predisposizione di opportune azioni correttive con una costante elaborazione di report a fini statistici e di monitoraggio della qualità dei procedimenti; - Infoline 020202, “linea amica”, implementata dal luglio 2007, sulla quale sono state fatte convergere le funzioni di contact center già esistenti ed aggiunte ulteriori funzionalità. Il servizio, strutturato con modalità multicanale (telefonico vocale multilingue, fax, e mail, sms e posta ordinaria) si caratterizza per l’ampia accessibilità e fruibilità delle sue funzioni (tutte le informazioni sono certificate). Inoltre al fine di costituire una buona base informativa a disposizione degli operatori è stato disposto il collegamento alle schede redatte per il portale www. Comune. Milano. It da parte delle singole Direzioni centrali e attraverso l’utilizzo di un software specifico le telefonate e le informazioni richieste vengono profilate in modo da permettere agli operatori di poter accedere all´informazione storicizzata. B) per il Progetto “Emoticon”, oltre alle consuete indagini di Customer Satisfaction pianificate e rispetto allo svolgimento delle quali il Comune di Milano è stato riconosciuto come best practice nell’ambito del Benchmarking Qclub, il Comune si impegna ad attivare indagini di Customer Satisfaction che utilizzino il linguaggio grafico “Emoticon” rispetto ad un elenco di servizi già pianificati ( ad es. Polizia Locale, Servizi all’infanzia, Ecopass, Servizi anagrafici , Finanza, Urbanistica, Attività produttive (Suap), Cultura, Statistica), secondo le linee guida fornite dal Dipartimento della funzione pubblica, ai fini della partecipazione alla iniziativa nazionale di sperimentazione denominata “Mettiamoci la faccia”. Articolo 2 (Attuazione) 1. Le Parti mettono a disposizione le competenze delle strutture di cui si avvalgono per l´attuazione del presente protocollo. 2. Al fine di assicurare la corretta e tempestiva attuazione degli interventi di innovazione previsti dal presente programma e descritti nei precedenti articoli è istituito un Comitato tecnico che svolge funzioni di coordinamento, pianificazione e controllo, in raccordo con altre funzioni di monitoraggio eventualmente già esistenti per specifiche iniziative. 3. Il Comitato tecnico è composto da tre membri, pariteticamente designati dalle Parti. Il Comitato tecnico avrà la funzione di: - orientamento e programmazione delle attività; - definizione delle modalità operative per la realizzazione degli interventi sulle aree individuate; - individuazione delle eventuali criticità e proposizione delle possibili soluzioni operative; - monitoraggio e verifica degli output e dei risultati prodotti; - individuazione di ulteriori ambiti di interventi collaborativi; Ciascuna parte, in relazione alle attività del suddetto Comitato tecnico, sosterrà i costi di propria competenza. Articolo 3 (Comunicazione e promozione) 1. Le Parti pubblicizzeranno congiuntamente le cooperazioni che verranno attuate nonché i risultati conseguiti con apposite azioni di comunicazione e promozione. Articolo 4 (Durata) 1. Il presente Protocollo ha durata di 3 anni a decorrere dalla data della sua sottoscrizione. Le parti si riservano la facoltà di rinnovo. 2. Su richiesta delle parti, può essere effettuata una rimodulazione del presente protocollo. Articolo 5 (Risorse finanziarie) 1. Il programma di interventi oggetto del presente accordo è finanziato in parte con fondi già stanziati in parte con fondi da reperire. 2. Le Parti si impegnano a dare priorità agli interventi di innovazione definiti in questa intesa e a individuare, nell’ambito delle rispettive competenze, le fonti di finanziamento necessarie per attuare gli interventi. Milano, lì 9 marzo 2009 - Il Ministro Per La Pubblica Amministrazione E L’innovazione Renato Brunetta - Il Sindaco Del Comune Di Milano Letizia Moratti .  
   
   
MILANO, URBANISTICA: PRESENTAZIONE DEL NUOVO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO  
 
Milano, 10 marzo 2009 - Ieri c’è stata una prima presentazione del nuovo Piano di Governo del Territorio da parte dell’Assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli, al Sindaco e alla Giunta. Si da così il via ad un processo che, come richiesto dalla Legge Regionale 12/05, verrà portato a compimento entro marzo 2010. Per la prima volta nella storia urbanistica di Milano, questo nuovo Piano non consumerà nuovo territorio. Il nuovo Piano di Governo del Territorio introduce un cambiamento strutturale: non più una città che cresce a macchia d’olio fino a comuni di prima cintura ma una città che si ricostruisce su se stessa, recuperando, riqualificando e rigenerando a verde e a servizi gli ambiti degradati all’interno della stessa città. Il nuovo Piano traccia così obbiettivi d’interesse pubblico per una nuova sostenibilità. Per una nuova corrispondenza tra aspettative (di residenti, studenti, lavoratori fuori sede e city user ) e risorse (pubbliche e private generate dalle trasformazioni). Gli obiettivi sono stati individuati a partire dall’ascolto di chi abita e vive la città, impostando la progettualità intorno al valore della singola persona e ai soggetti attivi nella comunità cittadina. In questo modo il nuovo Piano capitalizza in questo modo la ricchezza degli spunti e delle proposte emerse negli incontri capillarmente organizzati sul territorio in questi mesi. Il nuovo Piano di Governo del Territorio è l’occasione per attivare uno sviluppo armonioso e per garantire i servizi e le dotazioni infrastrutturali necessarie per una Milano “bella da vivere”. .  
   
   
IL PRESIDENTE CAPPELLACCI HA NOMINATO LA NUOVA GIUNTA REGIONALE DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 10 Marzo 2009 - Nella tarda serata dell’ 8 marzo il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha reso nota la composizione della nuova Giunta regionale. Sono nominati Assessori: Maria Paola Corona, imprenditrice, in qualità di Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione; Giorgio La Spisa, funzionario pubblico, consigliere regionale, in qualità di Assessore alla Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio e, ad interim, di Assessore dell’Industria; Gabriele Asunis, attuale Direttore Generale degli Enti Locali e Finanze dell’Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica, in qualità di Assessore degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica; Emilio Simeone, manager pubblico, in qualità di Assessore della Difesa dell´Ambiente; Andrea Prato, dirigente privato settore agro-industria, in qualità di Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro-pastorale; Sebastiano Sannitu, amministratore pubblico locale ed attuale sindaco del Comune di Berchidda, in qualità di Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio; Mario Angelo Giovanni Carta, libero professionista (consulente del lavoro) ed amministratore pubblico locale, in qualità di Assessore dei Lavori Pubblici; Maria Valeria Serra, dirigente pubblico, in qualità di Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale; Maria Lucia Baire, ingegnere, in qualità di Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; Antonio Angelo Liori, medico, consigliere regionale, in qualità di Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale; Liliana Lorettu, docente universitario, in qualità di Assessore dei Trasporti. Il Presidente Cappellacci presenterà la nuova Giunta alla stampa martedì 10 marzo, alle 10. 30, nella sala Giunta del palazzo di viale Trento. .  
   
   
LA GIUNTA CALABRESE COSTITUISCE UN GRUPPO DI LAVORO PER UN PIANO ANTICRISI  
 
Reggio Calabria, 10 marzo 2009 - La Giunta regionale, su proposta del Presidente Agazio Loiero, a conclusione di un ampio dibattito sulla crisi economica che attanaglia l’intero Paese, ha costituito un gruppo di lavoro, composto dagli assessori di spesa e coordinato dal Vicepresidente Domenico Cersosimo, che avrà il compito di predisporre un Piano regionale anticrisi. “Il Piano – ha detto il Presidente Loiero - si svilupperà su due assi. Da una parte dovrà tentare di alleviare gli impatti negativi sui soggetti sociali ed imprenditoriali più esposti alla crisi. Dall’altra, dovrà individuare misure ed interventi indirizzati ad aggredire alcuni dei nodi strutturali della situazione economica regionale”. “Il Piano tenterà inoltre – ha detto il Vicepresidente Cersosimo – di riassumere, in un progetto organico, l’insieme dei provvedimenti programmati o realizzati, fino ad oggi, nei singoli settori d’intervento. Una volta ultimato il Piano, passeremo alla discussione ed al confronto sul lavoro fatto con le parti sociali”. .  
   
   
CALABRIA: NO DEGLI ASSESSORI TRIPODI E GRECO AL PIANO CASA DEL GOVERNO  
 
Reggio Calabria, 10 marzo 2009 “La nostra terra ha già subito gli effetti devastanti della cementificazione selvaggia, della speculazione e dell’abusivismo che hanno distrutto il territorio. Oggi noi abbiamo avviato una nuova politica fondata sulle regole e sulla legalità che guarda al territorio, all’ambiente e al paesaggio come risorse e opportunità per il futuro della Calabria”. E’ quanto sostengono gli assessori regionali all’Urbanistica e Governo del Territorio e all’Ambiente, Michelangelo Tripodi e Silvio Greco, nettamente contrari al cosiddetto “piano casa” annunciato dal premier Berlusconi. “La linea giusta - aggiungono Tripodi e Greco - è quella del nostro Piano di edilizia sociale che tutela il territorio senza cambiare leggi e regolamenti e per il quale stati sono stati stanziati 230 milioni di euro. Questo Piano che abbiamo avviato come Regione può essere il modello che il Governo dovrebbe assumere a livello nazionale. Ovviamente, di fronte al tentativo di forzare la mano su aspetti così delicati, la Regione assumerà in sede idi Conferenza Stato-regioni tutte le iniziative opportune e necessarie per salvaguardare le competenze e le attribuzioni regionali per impedire l’assunzione di provvedimenti che potrebbero essere anche incostituzionali”. Lo stesso presidente Loiero, in attesa di conoscere i dettagli, sabato scorso aveva preso le distanze dal progetto governativo. “La Calabria al di là di un problema di competenze istituzionali sul territorio che pur si pone - aveva affermato - ha un patrimonio naturale, urbanistico e paesaggistico da difendere e sappiamo quali possono essere i costi sociali di un’edilizia selvaggia. Per quanto riguarda la possibilità di aumento delle cubature con procedure poco chiare per consentire alle giovani coppie di avere un proprio tetto mi sento di dire però che si può raggiungere meglio l’obiettivo con incentivi reali come quelli che la Calabria ha messo a disposizione e senza cambiare le regole”. .  
   
   
PUGLIA: LE TRAPPOLE DI BERLUSCONI: DAL PIANO CASA AL PIANO STRAORDINARIO PER L’EDILIZIA ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO, IN UNA NOTA DELL’ ASSESSORE ANGELA BARBANENTE  
 
Bari, 10 marzo 2009 – Di seguito la nota dell’ assessore Barbanente: “Davvero gli Italiani sono così ingenui da ritenere efficace il piano straordinario per l´edilizia annunciato da Berlusconi? A nessuno sorge il dubbio che si tratti di un modo per distrarre l’opinione pubblica dai problemi quotidiani di una crisi gravissima che attanaglia persone e imprese e per coprire con sensazionali notizie spazi mediatici che potrebbero essere occupati dalla cruda realtà dei fatti? Una realtà che, come sappiamo, consiste in molteplici scippi a danno delle regioni del Mezzogiorno e, per quanto più direttamente ci interessa, in un’ostinata predilezione per inutili grandi opere, nella riduzione dei già esigui fondi destinati a rispondere ai bisogni abitativi delle fasce più deboli e a un’insopportabile perdita di tempo in tentativi di accentrare competenze regionali e risorse già ripartite. Per distogliere l’attenzione da tutto questo, basta annunciare provvedimenti sensazionali! “E no, caro Berlusconi, noi non cadiamo nella trappola. Siamo molto attente e in grado di valutare i provvedimenti in base ai contenuti. “Intanto per il Piano casa non c’è certo da esultare. Esso è ancora largamente una scatola vuota. Ci fa certo piacere che il governo abbia riconosciuto le nostre ragioni e si possa, con molti mesi di ritardo, far partire i Piani regionali promossi dal Governo Prodi immediatamente con 200 milioni e poi anche con i restanti 350. Non si può però dimenticare che ci sono voluti mesi di trattative e una raffica di ricorsi alla Corte costituzionale per conseguire questo risultato. Ma tant’è. La grande macchina comunicativa del governo Berlusconi è capace di far passare prima una scatola vuota e poi il recupero tardivo di programmi regionali per “iniziativa importantissima” del Governo. “Quanto alle altre parti dell’annunciata "rivoluzione", l’idea appare di una rozzezza incredibile e certo non innovativa. Si tratta, infatti, del ritorno alla stagione delle deroghe indifferenziate, tristemente nota in Puglia per la sua scarsa trasparenza e per aver reso peggiore la qualità dell’ambiente, del paesaggio e anche della vita delle persone senza aver creato sviluppo. Su questo mi piacerebbe conoscere l’opinione di qualche Consigliere regionale di opposizione. “Riguardo poi alla sostituzione del permesso di costruire con una perizia giurata di conformità resa dal progettista, sa Berlusconi che già oggi per molte opere è prevista la denuncia di inizio attività? E sa che le grandi speranze di semplificazione e snellimento riposte nella modifica della disciplina di tale procedimento e nell’istituto del silenzio assenso varati nel 2005, quando egli era presidente del Consiglio, sono state profondamente deluse? Ne conosce i problemi e le incertezze interpretative? E chi oggi esulta per l’innovazione annunciata si rende conto che la semplificazione viene così posta a carico del privato che si assume un onere istruttorio assai gravoso e rischioso in un paese caratterizzato da norme complicate e farraginose? “Su questo abbiamo le idee chiare: riteniamo dannose le politiche fondate solo su modifiche procedimentali e provvedimenti derogatori. Per questo in Puglia abbiamo operato e continueremo a operare in modo diverso: con una politica per la casa attiva, con direttive e regole chiare, con incentivi mirati a rispondere ai bisogni sociali e a migliorare la qualità urbana come quelli previsti dai Pirp o dalle norme per la rigenerazione urbana, per l’abitare sostenibile e per aumentare l’offerta di edilizia residenziale sociale. ” .  
   
   
GIUNTA REGIONALE UMBRIA: PROGRAMMA RIPARTO TRA COMUNI FONDO 2008  
 
Perugia, 10 marzo 2009 - La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato, su proposta dell’assessore Damiano Stufara, un atto di programmazione inerente la ripartizione tra i Comuni del Fondo nazionale per le politiche sociali anno 2008. Si tratta di una somma di 10 milioni e 777mila euro destinati a sostenere la vasta gamma di politiche e progetti che, fanno notare all’Assessorato, hanno fatto dell’Umbria una delle Regioni simbolo dell’impegno nel “sociale”. Rispetto al 2007, le risorse trasferite all’Umbria hanno subito la riduzione di 4 milioni e 500mila euro. “Il Governo – ha detto Stufara – ha apportato un taglio pesante, praticamente equivalente ad un terzo delle risorse messe a disposizione nell’anno precedente. Per il prossimo biennio, nella legge finanziaria pluriennale dello Stato il governo Berlusconi introduce un ulteriore taglio ben superiore a quello di quest’anno. Nonostante questo – ha detto ancora l’assessore –, la Regione non intende demordere dal suo impegno sulla ‘questione sociale’, tanto più che quest’ultima è evidentemente destinata ad acuirsi, in un periodo di grave crisi come quella attuale, sia in relazione alla condizione dei cittadini e degli indigenti italiani che in riferimento alle problematiche legate all’immigrazione”. “L’impegno della Regione Umbria su questo versante – ha aggiunto l’assessore Stufara – è decisamente superiore a quanto fatto da qualsiasi Regione italiana. Basti pensare che la spesa sociale diretta (quella cioè proveniente dal bilancio regionale al netto dei trasferimenti statali) ha subito un incremento, dal 2005 al 2009, di circa il 104 per cento. Risulta evidente che per il sociale la Regione raddoppia le risorse e il Governo le dimezza”. La ripartizione percentuale, tra le varie destinazioni, dei fondi a disposizione sarà mantenuta inalterata. Poiché l’obiettivo delle politiche è il benessere, le risorse saranno ripartite rispetto agli obiettivi e non alle prestazioni da erogare. L’entità dei trasferimenti ai Comuni o agli ambiti territoriali sarà vincolata ai caratteri sociodemografici (popolazione residente e dimensione del target di riferimento degli interventi). Le risorse saranno infine suddivise per settori, definiti ‘macroaree sociali’. In parte esse saranno vincolate al finanziamento di ‘azioni di sistema’, il cui arco temporale di applicazione è superiore all’anno di competenza. Alla macroarea “Diritti dei minori-responsabilità familiari” saranno destinati un milione e 900mila euro. La macroarea “Anziani e nuove fragilità sociali” potrà contare su risorse pari a 3 milioni e quella disabilità “Disabilità” su quasi 2 milioni e 300mila euro. Alle macroaree “Prevenzione integrazione sociale” e “Immigrazione” andranno, rispettivamente, 870mila e 500mila euro. Alle “Riserve regionali per azioni di sistema”, per la più gran parte trasferite al territorio, saranno riservati oltre 2 milioni e 200mila euro. . .  
   
   
TRENTO: IN ARRIVO I MUTUI PER LE MEDIE E GRANDI IMPRESE INTERESSANTI PROPOSTE SCATURITE DAL TAVOLO TECNICO DEL CREDITO  
 
Trento, 10 marzo 2009 - Si è riunito ieri il tavolo tecnico del credito, costituito da Provincia, Consorzi fidi (Confidimpresa Trentino, Cooperfidi e Cooperativa Artigiana di Garanzia) e le banche del territorio (Cassa centrale delle Casse rurali, Unicreditbanca, Unicredit Corporate Banking e Banca di Trento e Bolzano) per proseguire l´approfondimento delle modalità per la nuova azione di sostegno ai mutui di riassetto finanziario delle imprese di maggiore dimensione. Dalla riunione, a contenuto molto operativo per la necessità di varare tempestivamente il secondo “bando” di finanziamenti, sono scaturite proposte molto interessanti, che saranno definitivamente approvate dagli istituti di credito entro i prossimi giorni e successivamente portate all’esame della “Giunta economica”, che ne discuterà già venerdì prossimo. Il sistema del credito, su sollecitazione della Provincia che interverrà con un finanziamento a sostegno delle garanzie offerte dai Confidi e per l’abbattimento degli interessi a carico delle imprese, metterà a disposizione un plafond di 300 milioni di euro da destinare a mutui di riassetto per le seguenti categorie d’impresa: per le medie imprese (con più di 50 dipendenti o più di 10 milioni di fatturato) mutui fino a 1 milione di euro ciascuna; per le piccole imprese più strutturate (con oltre 3 milioni di euro di fatturato) mutui fino a 500. 000 euro; per gli alberghi mutui fino a 1,5 milioni di euro; per le aziende di autotrasporto mutui fino a 2 milioni di euro. Da tali importi sarà detratto il mutuo eventualmente concesso per effetto della precedente operazione scaduta nel dicembre scorso. Fra le novità di rilievo, che distinguono questi nuovi finanziamenti dai precedenti, oltre alla diversa classe dimensionale dei beneficiari, vi sarà una nuova procedura che prevede l’entrata in gioco in prima battuta delle banche: le domande saranno infatti presentate direttamente alla banca (anziché, come avveniva fino ad ora, al Confidi), in quanto, trattandosi di domande presentate da imprese strutturate, la conoscenza individuale specifica da parte dell’istituto finanziatore diviene decisiva per la concessione del mutuo stesso. Ci si deve quindi attendere mutui personalizzati, vale a dire tagliati su misura della singola impresa, diversamente dall’approccio standard del precedente intervento. Uno degli aspetti di questo “taglio sartoriale” dell´intervento sarà la suddivisione delle aziende richiedenti in tre classi di rating, secondo il livello di rischio bancario (basso, medio, alto) a cui corrisponderà un diverso costo del mutuo e un diverso impegno dei Confidi per garantirlo, con vantaggio decrescente in corrispondenza del maggior grado di rischio. La Provincia, salvo definitiva approvazione della Giunta, interverrà – grazie ai fondi già stanziati con la manovra finanziaria attualmente all’esame del Consiglio provinciale – sia integrando i fondi rischi dei Confidi per la garanzia sui mutui, sia con un contributo in conto interessi. I due aiuti, entrambi in regime "deminimis", saranno probabilmente concessi per un ammontare pari al 6 per cento del mutuo, con facoltà dell’impresa, d’intesa con i Confidi e la banca, di utilizzare tale percentuale per entrambe le finalità (garanzia o abbattimento degli interessi) o interamente per l’abbattimento degli interessi. Pur tenendo conto che è previsto un tasso minimo a carico dell’impresa da definire in relazione all’andamento del costo del denaro. I mutui avranno una durata settennale con un anno di preammortamento, e saranno dunque particolarmente idonei a fronteggiare le difficoltà attuali, ma anche per sostenere eventuali aziende pronte ad investire in progetti d´innovazione. Qualora l’interesse per questi finanziamenti si manifesti in misura elevata - così come è stato per la prima operazione - e si arrivi ad esaurire il plafond stabilito dei 300 milioni di euro, le parti si sono fin d´ora impegnate a definire eventuali criteri di selezione ed a rivalutare gli effetti dell’operazione. .  
   
   
PRATO: ATTIVATO SPORTELLO DI MEDIAZIONE CULTURALE IN LINGUA CINESE  
 
Prato, 10 marzo 2009 - È diventato operativo lo sportello di mediazione culturale in lingua cinese presso alcune associazioni di categoria della provincia di Prato previsto dal progetto Unrra 2007 riguardante la "Rete territoriale per la comunicazione e per la diffusione di servizi informativi, di accompagnamento e di mediazione rivolti ai cittadini migranti". Lo sportello di mediazione ha lo scopo di favorire la conoscenza delle informazioni riguardo gli adempimenti amministrativi richiesti per svolgere l´attività imprenditoriale. La consulenza, completamente gratuita, è rivolta agli imprenditori o agli aspiranti imprenditori e intende fornire uno strumento di conoscenza e di supporto pratico per l´applicazione delle regole e delle norme che disciplinano l´imprenditoria. Il mediatore di lingua cinese sarà presente presso gli sportelli delle associazioni secondo il calendario sotto riportato. Il servizio di mediazione di lingua cinese presso le associazioni di categoria è coordinato dalla Fil Spa. Al Progetto Unrra partecipano il Comune di Prato, la Provincia di Prato e la Camera di Commercio di Prato come Enti co-finanziatori. Lo sportello di mediazione è cofinanziato dalla Camera di Commercio. A partire dal 16 aprile 2009 il servizio sarà attivato anche presso la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori. .  
   
   
A MATERA CONVEGNO “LAVORO&SVILUPPO”: UN MODELLO TRASFERIBILE  
 
Matera, 10 marzo 2009 - Si terrà l’11 marzo 2009, dalle 9. 30 alle 13. 30, presso la Mediateca Provinciale, il convegno “Lavoro&sviluppo”: un modello trasferibile, nel corso del quale saranno presentati i risultati e il modello del programma che ha offerto a disoccupati e cittadini svantaggiati delle Regioni del Mezzogiorno l’opportunità di partecipare a tirocini on the job, e alle imprese servizi per l’analisi del fabbisogno professionale, la selezione dei candidati e la costituzione di partenariati territoriali. Al convegno parteciperanno Pasquina Bona, assessore al Lavoro, Provincia di Matera; Alfonso Salvatore, assessore al Lavoro, Provincia di Potenza; Antonio Autilio, assessore al Lavoro, Regione Basilicata; Domenico Bova, responsabile Programma Lavoro&sviluppo, Italia Lavoro; Luisa Laurenzano, tirocinante Programma Lavoro&sviluppo, azienda Johnson Controls; Donato Carriero,amministratore Azienda Asd Produzione; Nunzio Olivieri, presidente Api Matera; Giuseppe Moramarco, presidente vicario Confindustria Basilicata; Francesco Parrella, dirigente Ufficio Lavoro e Territorio, Regione Basilicata. Quello di Matera è il primo di 7 seminari promossi dal programma Lavoro&sviluppo in altrettante città (Torino, Padova, Messina, Caserta, Lecce, Catanzaro). .  
   
   
COMMERCIO NELLE MARCHE, LE NOVITA`` DEI BANDI.  
 
Ancona, 10 marzo 2009 - ´I nuovi bandi per sostenere il commercio sono una grande opportunita` per combattere la crisi e la risposta diretta della Regione Marche che, di fronte a un quadro della situazione tutt´altro che positivo propone di affrontare il cambiamento senza pessimismi mettendo a disposizione degli operatori tutte le risorse che ha´. Cosi` l´assessore Vittoriano Solazzi ha ribadito, nella sala della Provincia di Pesaro dopo il saluto del presidente Palmiro Ucchielli e coadiuvato dalla relazione tecnica del dirigente Pietro Talarico, l´impegno della Regione Marche verso il settore del Commercio. Questi bandi infatti sono la risultanza dell´approvazione del Testo Unico per il Commercio e della legge sulla tutela dei consumatori che su proposta della giunta il Consiglio regionale ha recepito. ´Ora, visto che il cambiamento in atto e` un fatto irreversibile e che dobbiamo essere tutti pronti ad investire ´ ha detto Solazzi ´ noi come ente pubblico iniziamo a dare l´esempio non solo erogando soldi ma in modo da far scattare un processo virtuoso per ammodernare le strutture e migliorare la qualita` dell´offerta laddove piu` ce n´e` bisogno, soprattutto per aumentare l´attrattivita` dei nostri centri commerciali naturali, integrando l´offerta di base con turismo, cultura e tipicita`´. Stante il blocco delle licenze alla grande distribuzione organizzata, l´assessore ha anche tenuto a precisare che gli aiuti sono mirati prima di tutto alle piccole e medie imprese commerciali. Ecco allora spuntare diverse novita` fra i bandi a disposizione: per esempio, accanto ai contributi per abbattere le barriere architettoniche, per sostenere chi investe in ristrutturazioni semplici, in impiantistica, Ict e nuove tecnologie, in sicurezza e risparmio energetico, come ha spiegato Talarico, esiste la possibilita` per enti locali, in primis Comuni, di far domanda per valorizzare i propri centri storici considerandoli centri commerciali a tutti gli effetti. Con scadenza a luglio (i bandi saranno pubblicati sul Burm il prossimo 12 marzo) il progetto potra` contare sul 40% del contributo pubblico per un massimo di 250mila euro ma non dovra` riguardare lavori inferiori all´importo di 2. 500; dovra` pervenire a conclusione entro 24 mesi e coinvolge nei centri storici anche piccoli artigiani e piccole attivita`, non solo i commercianti. ´Questi finanziamenti allargati movimenteranno cosi` ´ ha concluso Solazzi ´ oltre il doppio dei soldi che la Regione mette a disposizione, facendo sviluppare l´intero settore all´insegna dell´integrazione e della qualita` dell´offerta´. .  
   
   
ANCORA IN FRENATA LA CORSA DEI PREZZI IN PIEMONTE: +1,6% A GENNAIO 2009 IL TASSO DI CRESCITA È INFERIORE A QUELLO DI DICEMBRE; GLI AUMENTI PIÙ CONSISTENTI PER LA CASA, GLI ALIMENTARI E LE BEVANDE ALCOLICHE  
 
 Torino, 10 marzo 2009 - L’indice generale dei prezzi del Piemonte - Rallenta anche nel mese di gennaio il ritmo di crescita del costo della vita in Piemonte. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) registra una variazione tendenziale (rispetto a gennaio 2008) che raggiunge il +1,60%, dato in diminuzione rispetto a quello registrato nel mese di dicembre 2008 (+2,09%). Appare negativa la variazione congiunturale (rispetto a dicembre 2008): -0,15%. Dando uno sguardo ai valori nazionali, l’indice generale dei prezzi al netto dei tabacchi ha registrato, nello stesso periodo, una variazione congiunturale pari al +0,06% e una variazione tendenziale del +1,64%. "Dopo la corsa dei prezzi registrata a metà dello scorso anno, il tasso di inflazione piemontese ritorna su valori decisamente più ordinari. Potranno così trarre beneficio da questa nuova situazione sia le imprese che avranno costi di produzione ridotti, sia i consumatori che recupereranno parte del proprio potere d’acquisto. In questo momento di difficoltà per il sistema produttivo nazionale e internazionale occorre più che mai una forte coesione tra tutte le forze della società e una piena collaborazione tra tutte le istituzioni: le Camere di commercio piemontesi continueranno ad impegnarsi a favore delle imprese, adottando strumenti, quali ad esempio l’osservazione dei fenomeni economici locali, in grado di accrescere l’informazione e la cultura di imprese e consumatori sulla dinamica di prezzi e tariffe" dichiara Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte. Analisi per capitoli di spesa L’analisi per capitoli di spesa, rispetto a gennaio 2008, mostra un generale aumento dei tassi tendenziali; a registrare gli incrementi più sostenuti sono l’abitazione, l’acqua, l’energia elettrica e i combustibili (+4,05%), gli alimentari e bevande analcoliche (+3,32%) e le bevande alcoliche e i tabacchi (+3,68%). A segnare una variazione tendenziale negativa sono, invece, il capitolo istruzione (-0,21%), il comparto ricreazione, cultura e spettacoli (-0,17%), la voce comunicazioni (-3,70%) e dei trasporti (-1,20%). Il dato congiunturale, ossia rispetto al mese precedente, evidenzia come sia il capitolo di spesa abitazione e combustibili (+1,03%) a mostrare l’aumento più consistente. Lievemente in crescita, rispetto a dicembre 2008, i prezzi per alimentari e bevande analcoliche (+0,08%), nulla la variazione per i servizi recettivi e di ristorazione, l’abbigliamento e calzature e le bevande alcoliche e tabacchi. Infine, la diminuzione più intensa si è registrata nel comparto dei trasporti (-1,05%). In calo anche la voce comunicazione (-0,88%). Analisi per capoluoghi di provincia - Nel mese di gennaio tutti i capoluoghi di provincia registrano variazioni tendenziali (rispetto allo stesso mese del 2008) inferiori al 2%. Cuneo (+1,86%), Alessandria (+1,73%) e Torino (+1,65%) sono i capoluoghi più dinamici, dove i tassi tendenziali superano anche la media regionale che si attesta a +1,60%. Rispetto a dicembre 2008, è invece negativa o nulla la variazione dell’indice dei prezzi per tutti i capoluoghi di provincia, con le flessioni più consistenti nel Verbano Cusio Ossola (-0,38%) e a Torino (-0,31%). Nel dettaglio settoriale e provinciale, emerge come i capitoli di spesa che hanno trainato maggiormente l’inflazione nel mese di gennaio siano stati l’abitazione e le relative spese di acqua, energia e combustibile, le bevande alcoliche e tabacchi e, infine, gli alimentari. In calo, in tutti i capoluoghi di provincia, l’indice dei prezzi delle comunicazioni e dei trasporti rispetto a gennaio 2008. Le variazioni del comparto delle bevande alcoliche e tabacchi, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, oscillano tra il +2,87% di Alessandria e il +4,26% di Novara; le spese dell’abitazione sono comprese tra il +2,09% registrato a Verbania e il +5,98% di Vercelli; le variazioni tendenziali degli alimentari si attestano, infine, tra il +2,62% di Verbania e il +3,98% di Alessandria. .  
   
   
FIERA EUROPEA DELLE CARRIERE DELLA RICERCA  
 
Berlino, 10 marzo 2009 - Il 28 maggio si terrà a Berlino (Germania) la prima fiera europea delle carriere della ricerca. La fiera, alla quale parteciperanno circa 60 espositori e 1500 ricercatori europei, è volta a facilitare i contatti tra organizzazioni di ricerca, permettere agli espositori di presentare opportunità di carriera e reclutare candidati adatti, e permettere ai ricercatori di ottenere consigli professionali individuali. Oltre all´esposizione, il programma prevede discussioni plenarie su argomenti chiave della ricerca, dibattiti sui piani d´azione per le risorse umane aziendali, partenariati pubblico-privati e conferenze tenute da ricercatori rinomati. L´evento è organizzato dall´Associazione per l´impiego dei manager (Apec) e al Forum franco-tedesco (Ffa), con il sostegno della Commissione europea e dell´università franco-tedesca (Ufa). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Researchcareerfair. Com/ .  
   
   
IN REGIONE LAZIO 53% DIPENDENTI È DONNA  
 
Roma, 10 marzo 2009 - “Per la ricorrenza dell’8 marzo abbiamo voluto offrire alle dipendenti della Regione un quadro della situazione lavorativa nella quale si trovano. Sebbene le lavoratrici siano il 53% del totale, negli incarichi apicali la percentuale si riduce al 33%, fino ad arrivare alla posizione di Segretario Generale ricoperta esclusivamente dal genere maschile. Questi numeri ci dimostrano quanto ancora ci sia da percorrere sulla strada della piena realizzazione delle pari opportunità”. Lo ha affermato l’assessore al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili, Alessandra Tibaldi, nel corso dell’incontro con le dipendenti della Regione che si è tenuto nella Sala Tirreno alla presenza dell’assessore alla Formazione, Silvia Costa, e al Personale, Francesco Scalia, della consigliera di Parità, Alida Castelli, e del direttore del Dipartimento Lavoro, Politiche giovanili e Pari opportunità, Lea Battistoni. La ricerca ‘Il lavoro femminile in Regione Lazio’, realizzata dalla Direzione Lavoro, Politiche giovanili e Pari opportunità, esamina i dati forniti dalla direzione regionale organizzazione e Personale. Sono 2. 793 i dipendenti di cui il 53% donne, mediamente di età inferiore a quella maschile. Le donne hanno un livello di istruzione più elevato, in particolare le dipendenti in possesso di titoli di studio post laurea e le giovani generazioni tendono a ricoprire ruoli più elevati rispetto al passato. Per quanto riguarda le forme contrattuali, l’utilizzo del part time è limitato: ne usufruiscono attualmente 71 donne e 41 uomini. Più si sale di ruolo più diminuiscono le figure femminili: i Dirigenti di area o ufficio sono per il 53% donne, mentre gli incarichi apicali sono ricoperti dal 33% delle dipendenti, fino ai vertici riservati alla sola componente maschile. Le politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro cominciano lentamente a far presa anche sui dipendenti maschi: il 17% degli uomini ha infatti usufruito del congedo di paternità. Per quanto riguarda invece la legge 104, che prevede permessi per assistere familiari disabili, sono sempre in maggioranza le donne che vi fanno ricorso. “Il quadro fornito dalla ricerca sul personale - ha concluso Tibaldi - ci fornisce utili spunti di discussione e di intervento da condividere con gli Assessori alla Formazione e al Personale, con il Comitato Pari Opportunità di recente nomina, con tutti gli organismi di parità e con le dipendenti che si sono formate sul bilancio di genere, in modo da formare una rete che sia in grado di dare risposte ai bisogni individuati ed espressi dalle e dai dipendenti della Regione Lazio”. .  
   
   
BOLZANO: QUOTA DELLE DONNE IMPRENDITRICI AL 33%  
 
Bolzano, 10 marzo 2009 - Negli ultimi cinque anni la quota delle imprese femminili è rimasta costante sia a livello nazionale che a quello locale. Analizzando le cifre per settori economici emergono alcune particolarità: alcuni settori sono dei chiari domini maschili, mentre altri presentano una forte prevalenza femminile. In Alto Adige, il settore con la massima presenza femminile è quello dei “servizi personali”. Rientrano in questo settore ad esempio le professioni di parrucchiera, di estetista nonché i servizi di pulitura e lavasecco. La presenza femminile è molto marcata anche nella produzione tessile e di abbigliamento - basti pensare a professioni come la sarta, la ricamatrice, la tessitrice, generalmente svolte da donne. Ma anche all’interno del settore privato dell’educazione e in quello degli esercizi pubblici (alberghi, ristoranti, bar) la quota di donne tra i titolari e soci d’impresa è elevata. Analizzando il quadro imprenditoriale territoriale, la provincia con la massima presenza femminile è La Spezia (35 percento), fatto riconducibile alla forte presenza femminile all’interno del commercio al dettaglio. Fanalino di coda, invece, la provincia di Reggio Emilia con una quota pari al 25 percento. Le statistiche sono state estrapolate dalla banca dati di Infocamere e rispecchiano la situazione al 31. 12. 2008. L’analisi si riferisce a tutte le persone iscritte nei Registri delle imprese italiane in qualità di titolari o soci d’impresa. .  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE: AL VIA “MADRE&FIGLIA” PER GARANTIRE ASSISTENZA TECNICA ALLE ASPIRANTI E ALLE NEO IMPRENDITRICI  
 
Firenze, 10 maggio 2009 – Sono state aperte ieri le iscrizioni al progetto “Madre&figlia” organizzato da Unioncamere Toscana nell’ambito delle iniziative a favore dell’imprenditoria femminile. Il progetto giunto al suo secondo anno di vita utilizza lo strumento del mentoring per accompagnare giovani imprenditrici o aspiranti tali nella loro formazione imprenditoriale. «Si tratta di un progetto importante, considerati i risultati degli anni passati e anche l´estrema vitalità con cui le giovani si affacciano al mondo delle imprese. E questo è un bene per tutta l’economia della Toscana – ha detto Ambrogio Brenna presentando il progetto. Le imprese guidate da donne vedono protagoniste persone altamente qualificate in grado di ricoprire ruoli gestionali sempre più importanti. Le donne imprenditrici conquistano così, rispetto ai colleghi maschi, ulteriori spazi nei vari assetti delle aziende. » Nello specifico il progetto affianca una mentor, cioè un’imprenditrice esperta, e una mentee, aspirante o neo imprenditrice, lungo il percorso di formazione, di condivisione di esperienze, accrescimento della cultura d’impresa femminile e dello sviluppo professionale del soggetto esordiente. Sono solo 26 i posti liberi, di cui almeno 12 sono dedicati ai mentor, per le nuove protagoniste di questa sfida che vedrà impegnate le partecipanti da aprile fino a luglio. Il progetto si articolerà in due fasi: la prima di formazione in aula e la seconda di formazione residenziale. Il percorso in aula sarà strutturato in cinque moduli didattici costituiti da 11 incontri di 4 ore ciascuno, per un totale di 44 ore, ed affronterà le principali tematiche inerenti l’organizzazione e gestione di impresa, con particolare riguardo a quelle riscontrabili nella fase di start-up. Oltre al bilancio delle competenze, saranno forniti strumenti teorici e pratici relativi a politiche e strumenti di marketing operativo, controllo di gestione aziendale, analisi economico-finanziaria e processi di innovazione aziendale, nello specifico reti di imprese, accesso al credito e strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, con particolare riferimento ai servizi di arbitrato e conciliazione offerti dalle Camere di Commercio. Al termine del percorso di formazione in aula verrà realizzata per ciascuna coppia individuata mentor/mentee una giornata di affiancamento di 6 ore che si svolgerà presso le singole aziende, nel caso in cui una mentor affianchi più mentees, sarà valutata, anche sulla base delle indicazioni delle stesse partecipanti, la soluzione organizzativa ritenuta più idonea. A conclusione delle attività a tutte coloro che avranno frequentato almeno il 60% delle lezioni (cioè 26 ore sulle 44 totali) sar&a grave; rilasciato un attestato di partecipazione. Le domande di partecipazione per imprenditrici esordienti o aspiranti imprenditrici come per le imprenditrici esperte dovranno pervenire mezzo raccomandata A/r entro e non oltre il termine del 30° giorno dalla data di pubblicazione del bando presso la sede di Unioncamere Toscana. Per informazioni consultare il sito www. Tos. Camcom. It .  
   
   
ASILI NIDO, TOSCANA AL PRIMO POSTO PER L’ACCOGLIENZA E LA CRESCITA PROSEGUE: AL VIA 120 NUOVI POSTI IN 8 PICCOLI COMUNI  
 
Firenze, 10 marzo 2009 - La Toscana, con una percentuale pari al 29,8%, è la prima regione italiana per tasso di accoglienza dei bambini da 0 a 3 anni in asili nido e altri servizi per l´infanzia. Seconda in classifica, l´Emilia Romagna (con il 27%), seguita, anche se a una certa distanza, dall´Umbria (con il 21,8%) e dal Piemonte (con il 20,19%). La media italiana è del 13,8%, ma ci sono regioni dove i bambini che trovano posto al nido sono meno del 2 per cento. «Il positivo confronto con le altre realtà - commenta l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - è il frutto di un costante lavoro che ha visto la Regione impegnata nel potenziamento degli investimenti sulla prima infanzia, che per noi sono da sempre una priorità. Basti pensare che nel 2004-2005 il tasso di accoglienza era del 26,7% e i posti 22. 291. Oggi siamo al 29,8 con 25. 673 posti: queste cifre ci dicono che il traguardo indicato dal consiglio europeo di Lisbona del 33% entro il 2010, è davvero dietro l´angolo». Nel corso del 2008 la Regione ha messo in cantiere interventi per oltre 27 milioni di euro, di cui 17 milioni per la gestione, 6,7 milioni per investimenti e 3,7 per i voucher. «Quest´anno abbiamo dato un ulteriore colpo di acceleratore - prosegue l´assessore - che consentirà di incrementare i nuovi utenti di un ulteriore 10 per cento e che si prevede farà incrementare ancora la percentuale di accoglienza». Ma asili nido, in Toscana, vuol dire anche qualità. Proprio in questi giorni si è concretizzata una nuova misura finalizzata allo sviluppo dei servizi nei piccoli Comuni e, in particolare, in quelli montani. Grazie a un finanziamento di 1 milione di euro tratti dal bilancio 2009 la Regione è in grado di finanziare i progetti presentati da 8 piccoli comuni toscan i: Castiglione d´Orcia, Rio nell´Elba, Sambuca Pistoiese, Marliana, Montieri, Scansano, Cutigliano, San Giovanni d´Asso, oltre a consentire il completamento del progetto, già finanziato parzialmente col provvedimento del 2008, del Comune di Bagnone. Si conta così di dare una risposta, in tempi brevi, a circa 120 bambini. «Si tratta di un intervento di grande importanza, che realizza una delle priorità che la Regione Toscana si è data in questa legislatura, in controtendenza con quanto sta facendo il governo con i tagli che penalizzano proprio le piccole realtà» commenta Simoncini, «un intervento che ci permette di proseguire sulla strada di dare a tutti i bambini e le bambine toscani le stesse opportunità educative e di venire incontro ai problemi dei genitori che vivono nelle aree più periferiche e disagiate». Questa misura dà seguito al provvedimento già attuato a fine 2008, grazie al quale a fine anno erano stati già finanziati 4 progetti per la realizzazione di 3 nuovi asili nido e di un nuovo centro gioco educativo, con un contributo regionale in conto investimenti di 1 milione di euro. «Grazie alle risorse che avevamo previsto e stanziato nel Piano triennale -- continua l´assessore -- è stato possibile scorrere la graduatoria del bando 2008 e finanziare così gli altri 8 progetti per la realizzazione di 6 nuovi asili nido e di un nuovo centro gioco educativo, oltre all´ampliamento di un nido esistente. E´ un intervento particolarmente significativo, perché quasi tutte queste piccole realtà non dispongono di servizi per la prima infanzia». .