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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Ottobre 2009
PROCESSO DI ALLARGAMENTO DELL’UE: UN ANNO DI PROGRESSI NEI BALCANI OCCIDENTALI E IN TURCHIA  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2009 - Ieri la Commissione ha adottato la sua strategia annuale sull’allargamento dell’Ue. La comunicazione evidenzia i progressi verso l’integrazione europea compiuti nell’ultimo anno dai Balcani occidentali e dalla Turchia malgrado la crisi economica che ha colpito l’intero pianeta e individua le sfide principali che questi Paesi dovranno affrontare nei mesi e negli anni a venire. In considerazione dei progressi compiuti, la Commissione ha deciso di raccomandare l’apertura di negoziati con l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia. Nel 2010 la liberalizzazione dei visti nei Balcani occidentali progredirà in misura considerevole, segnando un decisivo passo avanti per la regione. Nel 2009 ricorre il 20° anniversario della caduta del muro di Berlino e il 5° anniversario dell’allargamento dell’Ue all’Europa centrale e orientale. La prospettiva di aderire all’Ue costituisce tuttora un forte incentivo ad attuare le riforme politiche ed economiche e consolida la pace e la stabilità. È nell’interesse strategico dell’Unione che questo processo non perda mordente, nel rispetto dei principi e delle condizioni convenuti. L’attuale processo di allargamento dell’Ue si svolge nell’ambito di una recessione grave e generalizzata, che ha colpito sia l’Unione sia i Paesi interessati dall’allargamento. Le vertenze bilaterali non devono ostacolare il processo di adesione e devono essere risolte dalle parti interessate. L’ex Repubblica iugoslava di Macedonia ha compiuto notevoli progressi e ha ampiamente realizzato le priorità fondamentali del partenariato di adesione. Ritenendo che il Paese soddisfi in misura sufficiente i criteri politici stabiliti dal Consiglio europeo di Copenaghen del 1993 e nell’ambito del processo di stabilizzazione e di associazione, la Commissione ha pertanto deciso di raccomandare l’apertura di negoziati di adesione. Nel presentare il pacchetto sull’allargamento, il commissario per l’allargamento Olli Rehn ha dichiarato: “La strategia di allargamento che presentiamo oggi dimostra il nostro impegno nei confronti del futuro europeo dei Balcani occidentali e della Turchia. In questo difficile contesto di crisi economica, le domande di adesione dell’Albania e del Montenegro sottolineano il costante potere di attrazione dell’Unione e il nostro ruolo nel promuovere stabilità, sicurezza e prosperità. La candidatura dell’Islanda conferisce una nuova dimensione al nostro programma di allargamento. ” L’esenzione dall’obbligo di visto per i cittadini dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, del Montenegro e della Serbia, che entrerà in vigore all’inizio del 2010, porterà loro vantaggi tangibili. Entro la metà del 2010 la Commissione presenterà proposte per l’Albania e per la Bosnia-erzegovina, purché questi Paesi rispettino le condizioni stabilite. Riguardo alla Turchia, il commissario Rehn ha inoltre dichiarato: “La Turchia ha rinnovato il suo impegno a favore delle riforme politiche. I progressi dei suoi negoziati di adesione dipendono da questo impegno, specie per quanto riguarda il consolidamento delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto. Ci rallegriamo delle recenti consultazioni su un’importante iniziativa curda, da cui mi auguro scaturiranno azioni concrete a favore dei diritti di tutti i turchi. Considero incoraggianti i passi storici che la Turchia e l’Armenia hanno appena compiuto per normalizzare le loro relazioni e auspico che questo processo porti appena possibile ad una normalizzazione totale. ” La Croazia ha registrato buoni progressi in termini di conformità con i parametri stabiliti nei negoziati di adesione e i negoziati sono formalmente ripresi dopo l’accordo politico tra Slovenia e Croazia sulla gestione della questione frontaliera. La Croazia deve portare avanti il programma di riforme, in particolare per quanto riguarda il riordino del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione, la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata e i diritti delle minoranze. Se la Croazia soddisferà in tempo tutti i parametri restanti, i negoziati di adesione potrebbero concludersi l’anno prossimo. Il Montenegro ha chiesto di aderire all’Ue nel dicembre 2008 e la Commissione sta preparando un parere, come richiesto dal Consiglio. Le elezioni politiche hanno rispettato quasi tutti gli standard internazionali. Il rafforzamento della capacità amministrativa e il consolidamento dello Stato di diritto rimangono obiettivi prioritari. L’albania ha chiesto di aderire all’Ue in aprile. La Commissione è pronta ad elaborare il suo parere non appena il Consiglio glielo chiederà. Le elezioni politiche hanno rispettato la maggior parte degli standard internazionali. Il consolidamento dello Stato di diritto e il buon funzionamento delle istituzioni statali rimangono obiettivi prioritari. La Bosnia-erzegovina deve urgentemente accelerare le riforme fondamentali. Per il futuro europeo del Paese è necessario che i dirigenti adottino una strategia condivisa sulla direzione globale del Paese e manifestino la volontà politica di rispettare i requisiti per l’integrazione europea e le condizioni stabilite per la chiusura dell’Ufficio dell’Alto Rappresentante Onu. La Serbia ha dimostrato il suo impegno ad avvicinarsi all’Ue documentando le misure che ha adottato per attuare le disposizioni dell’accordo interinale con l’Ue e intraprendendo riforme fondamentali. Vista la costante cooperazione con il Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, la Commissione ritiene che l’accordo interinale debba ora essere applicato dall’Ue. La Serbia deve dimostrare un atteggiamento più costruttivo sulle questioni inerenti al Kosovo. La stabilità in Kosovo è stata mantenuta, ma rimane fragile. La missione Ue per lo Stato di diritto Eulex è stata estesa a tutto il Paese ed è pienamente operativa. Il Kosovo deve tuttavia affrontare notevoli sfide, anche per quanto riguarda la garanzia dello Stato di diritto, la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, il rafforzamento della capacità amministrativa e la protezione dei serbi e delle altre minoranze. In un documento separato, la Commissione propone di avvicinare all’Ue i cittadini kosovari, anche tramite un dialogo sui visti nella prospettiva di una liberalizzazione del regime dei visti quando saranno state intraprese le riforme necessarie e risulteranno soddisfatte le condizioni fissate. La Commissione propone altresì di estendere il regime commerciale preferenziale di cui gode il Kosovo (le cosiddette “misure commerciali autonome”) e, quando il Kosovo si sarà conformato alle condizioni previste, proporrà direttive di negoziato per un accordo commerciale. . .  
   
   
UE: SOSTENIBILITÀ DELLE FINANZE PUBBLICHE: SFIDA FUTURA E CONDIZIONE DI UNA RIPRESA DURATURA  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2009 - Nel corso dell’ultimo anno la politica di bilancio nell’Ue si è concentrata sugli sforzi per far uscire l’economia dalla recessione. Misure discrezionali e stimoli di bilancio hanno attutito gli effetti del rallentamento dell’attività economica, risultando tra i fattori che hanno favorito i recenti miglioramenti. Tuttavia, stando ad una comunicazione della Commissione sulla sostenibilità delle finanze pubbliche, queste misure hanno determinato un deterioramento dei conti pubblici, che, aggiungendosi alle previsioni sull’invecchiamento della popolazione, rende assai problematica la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche. I governi devono continuare a sostenere l’economia in modo da non soffocare la ripresa in corso, ma è giunta l’ora di iniziare a formulare le rispettive strategie di risanamento e di esaminare in che modo la crisi ha inciso sulle condizioni di sostenibilità. “Il ripristino della sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche è una delle componenti fondamentali della nostra strategia di uscita” ha dichiarato il commissario europeo per gli affari economici e monetari Joaquín Almunia. “dobbiamo continuare a sostenere la ripresa, ma, in un contesto di finanze pubbliche gravemente deteriorate, le misure per accrescere la fiducia e sostenere la domanda possono avere successo solo se percepite dai mercati e dall’opinione pubblica come misure temporanee e in linea con la sostenibilità a lungo termine. Elaborando strategie chiare per il periodo post crisi, potremo rafforzare l’efficacia delle misure di sostegno nel breve periodo e creare le condizioni di una crescita economica futura duratura ed equilibrata. ” La comunicazione e la relazione sulla sostenibilità 2009 pubblicate oggi dalla Commissione europea valutano la sostenibilità delle finanze pubbliche nell’Ue tenendo conto dell’impatto della crisi. La sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche è un problema per tutti gli Stati membri dell’Ue, sebbene in misura notevolmente diversa da un Paese all’altro. Sulla base di una serie di indicatori dettagliati e di analisi di sensibilità, la comunicazione e la relazione tecnica effettuano una valutazione complessiva dei rischi che pesano sulla sostenibilità nei vari Stati membri. Dall’ultima relazione del 2006 i divari di sostenibilità sono aumentati nella maggior parte dei Paesi, molti dei quali si trovano ora in una categoria di rischio superiore. I governi dei Paesi dell’Ue hanno compiuto progressi nell’ultimo decennio nell’affrontare la sfida dell’invecchiamento della popolazione, adottando la strategia delineata in occasione del Consiglio europeo di Stoccolma del 2001. Nel 2007 avevano raggiunto la loro migliore posizione di bilancio aggregata in 30 anni, con un disavanzo dello 0,8% per l’Ue nel suo complesso. Ciò ha concesso a molti Stati membri il margine di manovra necessario per aiutare le loro economie durante la crisi. I livelli di occupazione sono aumentati e per alcune categorie – in particolare i lavoratori anziani e le donne – hanno raggiunto l’obiettivo fissato dalla strategia di Lisbona. Le riforme delle pensioni in alcuni Paesi hanno anche contribuito a preservare i sistemi pensionistici per le generazioni future, rendendoli allo stesso tempo più sostenibili. Anche se la crisi ha in parte annullato questi progressi, rimane valida la strategia articolata su tre assi, ossia la riduzione del disavanzo e del debito, l’aumento del tasso di occupazione e la riforma dei sistemi di protezione sociale. Ma mentre all’inizio le varie componenti costituivano opzioni tra cui i Paesi potevano scegliere, esse sono ora tutte e tre indispensabili per la maggior parte degli Stati membri dell’Ue. Dobbiamo a tutti i costi impedire che la disoccupazione diventi endemica. È pertanto vitale proseguire con la flessicurezza e con le altre riforme strutturali che hanno contribuito ad aumentare i tassi di occupazione in passato. È anche necessario aumentare l’età pensionabile effettiva in linea con l’aumento dell’aspettativa di vita. Diversi Paesi hanno all’esame misure in tal senso. Mai come adesso le persone hanno vissuto così a lungo e in buona salute. Se le attuali politiche non verranno modificate, l’età media alla quale le persone lasceranno il mercato del lavoro nell’Ue aumenterà solo di un anno – da 62 a 63 – da qui al 2060. Eppure, si prevede che l’aspettativa di vita a 62 anni aumenterà di sei anni nel corso dello stesso periodo: da 20,2 anni a 26,2 anni. La comunicazione della Commissione sottolinea anche come occorra valutare l’opportunità di introdurre riforme del sistema sanitario, mentre un miglioramento della qualità delle finanze pubbliche è indispensabile per ridurre la spesa non produttiva e destinare così risorse aggiuntive all’istruzione, alla ricerca e ad altri obiettivi di politica sociale, ambientale e sanitaria. Il risanamento di bilancio tramite l’aumento delle entrate, se necessario, dovrebbe tener conto degli effetti di incentivo, dell’efficienza e della competitività e concentrarsi sulle misure aventi il minore effetto distorsivo. La comunicazione mostra che un’espansione di bilancio ben gestita per contrastare la recessione non è incompatibile con la sostenibilità a lungo termine. Adesso occorre elaborare strategie di uscita in materia fiscale dirette a conseguire obiettivi a medio termine ambiziosi e realistici, le quali dovranno essere attuate in maniera coordinata appena la ripresa si sarà consolidata, tenendo conto delle situazioni specifiche dei singoli Paesi. Per sostenere le riforme necessarie e accrescere la credibilità dell’aggiustamento di bilancio – che inevitabilmente durerà per un certo numero di anni – gli Stati membri potrebbero dover sviluppare ulteriormente il loro quadro di bilancio. Sotto il profilo del patto di stabilità e crescita, la sostenibilità del debito dovrebbe avere un ruolo primario ed esplicito nelle procedure di sorveglianza. .  
   
   
C´È ANCORA TEMPO PER FARE UNO STAGE AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2009 - Vuoi conoscere il funzionamento delle istituzioni europee dal di dentro? La politica internazionale ti appassiona? Il Parlamento offre ogni sei mesi stage retribuiti e non ai laureati di tutta Europa. Il prossimo turno di stage inizierà a marzo 2010 e c´è tempo fino al 15 ottobre per fare domanda. Vuoi sapere com´è? Ecco l´opinione di alcuni stagisti ed ex-stagisti. Uno stage al Parlamento offre l´occasione di completare le competenze acquisite durante gli anni dell´università con un´esperienza pratica interessante, che permette di comprendere meglio la macchina parlamentare e l´Ue in generale. Gli stage retribuiti durano 5 mesi, quelli gratuiti da 1 a 4. A sentire quelli che li hanno fatti, è un´esperienza che merita. Perchè fare lo stage? Hélène Smertnik (stagista francese): "Volevo fare un´esperienza in un´istituzione internazionale, per capire se è quello che mi interessa e poter scegliere la mia strada per il futuro". "Dopo aver studiato Affari europei, volevo mettere in pratica le mie conoscenze. Avevo già lavorato con i media europei: ero curioso di vedere com´è dal di dentro", racconta Jean-sébastien Lefebvre, anche lui francese. Richard Streeton (inglese, ex-stagista): "L´esperienza al Parlamento mi ha permesso di essere coinvolto attivamente nelle questioni europee. Lo stage è quello che tu decidi di farne: più entusiasmo ed energie ci metti, più sei ricompensato con maggiori responsabilità. Io sono andato via con un dossier pieno di articoli che avevo pubblicato, e con molta più fiducia in me stesso". E dopo lo stage? "Lo stage è una grande sfida e un´opportunità" - spiega Stefania Boschetto, che ha fatto lo stage nel 2003 - "a me ha permesso di entrare nel mondo del lavoro. Dopo lo stage, infatti, sono diventata assistente parlamentare e ora sono funzionaria per il Partito Democratico nel gruppo dei Democratici e Socialisti". Richard Streeton: "Ora sono redattore per un giornale nazionale. Sono sicuro che senza lo stage presso l´Unione europea nel Cv, le mie chance di essere immediatamente assunto non sarebbero state le stesse!" "Dopo lo stage ho deciso di studiare scienze politiche" - dice Stéphanie Van Cauwelaert (Belgio) - "Ora sto imparando il cinese, perché credo sia utile per la mia carriera: la Cina è il futuro, no?!" Come fare domanda? Devi completare l´application form sul sito del Parlamento (link in basso) entro e non oltre il 15 ottobre. Puoi anche diventare membro del gruppo degli stagisti del Parlamento su Facebook e chiedere a loro qualche consiglio. .  
   
   
UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE: RESEARCHERS´ NIGHT 2010  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2009 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per la manifestazione "Researchers´ Night 2010". L´invito è rivolto alle organizzazioni degli Stati membri dell´Unione europea e dei paesi associati. La dotazione di bilancio indicativa ammonta a 3. 5 milioni di euro. La manifestazione "European Researchers´ Night" coinvolge un ampio spettro di organizzazioni scientifiche e di ricerca in tutta Europa - tra cui musei, laboratori e istituzioni accademiche - che ospitano una serie di eventi di intrattenimento divertenti che si protraggono fino a tarda notte. L´obiettivo è di offrire al pubblico - in particolare ai giovani - l´opportunità di incontrare ricercatori in un contesto festoso e divertente, invogliando in questo modo i giovani ad intraprendere una carriera scientifica. Per i dettagli completi del bando consultare il seguente indirizzo internet: http://cordis. Europa. Eu/fp7/calls/ .  
   
   
CONFERENZA SULLA MICROBIOLOGIA AMBIENTALE, INDUSTRIALE E APPLICATA  
 
 Lisbona, Portogallo 15 ottobre 2009 - Dal 2 al 4 dicembre si terrà a Lisbona (Portogallo) una conferenza sulla microbiologia ambientale, industriale e applicata. Le sessioni generali saranno dedicate alle applicazioni microbiologiche in vari campi, come ad esempio l´agricoltura, la medicina e le scienze dell´alimentazione, mentre sessioni speciali affronteranno argomenti più specifici, tra cui: superfici antimicrobiche; tossine antimicrobiche derivate da batteri; biofilm; biorimedio; enzimi e proteine biotecnologicamente rilevanti; microarray in microbiologia; biosensori microbici (trasduttori, ricognizione); -microfabbriche - produzione microbica di sostanze chimiche e farmaci; -analisi di singole cellule microbiche; -sintesi di nanomateriali da parte di microorganismi (nanofili, nanoparticelle). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Formatex. Org/biomicroworld2009/ .  
   
   
EUROSTAT - ANNUARIO REGIONALE 2009  
 
 Bruxelles, 15 ottobre 2009 - Eurostat, l’Istituto statistico dell’Ue, ha appena pubblicato l’edizione 2009 del suo annuario regionale (Regional Yearbook 2009). La pubblicazione fornisce una panoramica degli sviluppi economici, sociali e demografici nelle 271 regioni dell’Unione e, laddove siano disponibili dati, anche nelle regioni dei tre paesi candidati (Croazia, ex Repubblica Iugoslava di Macedonia e Turchia) e nei quattro paesi Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). L’annuario è strutturato in capitoli riguardanti la popolazione, le città, il mercato del lavoro, il prodotto interno lordo, i conti delle famiglie, le statistiche sulla struttura delle imprese, la società dell’informazione, la scienza, la tecnologia e l’innovazione, l’istruzione, il turismo e l’agricoltura. In questa edizione appare per la prima volta un capitolo dedicato alla società dell’informazione. Viene indicato che le regioni con la percentuale più alta di accesso delle famiglie a Internet si trovano tutte nei Paesi Bassi, con al primo posto la regione Noord-holland (90%). In 38 regioni dell’Ue27 (di Romania, Bulgaria, Spagna, Repubblica Ceca, Italia, Grecia, Portogallo, Ungheria, Polonia e Cipro), la quota di famiglie che ha accesso a Internet è inferiore al 45%. La regione con la percentuale più bassa di famiglie con accesso a Internet (17%) è la Severozapaden in Bulgaria. I capitoli dell’annuario sono scritti da esperti nei diversi campi statistici e comprendono mappe, figure e tabelle per tutti gli argomenti. Http://epp. Eurostat. Ec. Europa. Eu/portal/page/portal/product_details/publication?p_product_code=ks-ha-09-001 .  
   
   
"LE RELIGIONI E LA POLITICA INTERNAZIONALE NELL´ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE"  
 
Milano, 15 ottobre 2009 - Il prossimo 23 ottobre alle ore 16. 00 l´Ispi, il Ministero degli Affari Esteri e la Provincia autonoma di Trento promuovono una Tavola Rotonda dal titolo: "Le religioni e la politica internazionale nell´era della globalizzazione" Parteciperanno tra gli altri: Boris Biancheri (Presidente, Ispi), Lorenzo Dellai (Presidente, Provincia di Trento), Sergio Fabbrini (Università di Trento), Pasquale Ferrara (Capo dell´Unità di Analisi e Programmazione della Segreteria Generale del Ministero degli Affari Esteri), Fabio Petito (Università del Sussex) e William F. Vendley (Segretario Generale, World Conference of Religion for Peace). L´evento - che si propone di offrire un’occasione di approfondimento e discussione su un tema sempre più cruciale e su una dimensione non sufficientemente indagata delle relazioni internazionali - è organizzato nell’ambito dell’iniziativa Alliance of Civilizations (www. Unaoc. Org) sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e della manifestazione cinematografica Religion Today promossa dalla Provincia di Trento. E´ previsto il servizio di traduzione simultanea (inglese). L´incontro, che si svolgerà presso l´Aula Magna del Seminario Maggiore di Trento (Corso Tre Novembre, 46). Segreteria Ispi (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It) .  
   
   
ROMANIA ENTRA NEL COMITATO ESECUTIVO WTO  
 
Bucarest, 15 ottobre 2009 - La Romania è stata selezionata dal gruppo regionale Europeo del Wto per occupare uno dei quattro posti vacanti assegnati al gruppo all´interno del Comitato Esecutivo della World Tourism Organization per il periodo 2009-2013, informa "Seeurope". Assieme alla Romania, nel corso di una riunione a margine della recente Assemblea Generale dell´organizzazione - tenutasi ad Astana (Kazakhastan) - sono stati scelti per l´assegnazione dei seggi vacanti Germania, Bulgaria ed Ungheria. L´elenco dei Paesi candidati a tali posizioni includeva anche Serbia, Slovenia, Croazia, Montenegro e Azerbaijan. Il conferimento del seggio alla Romania costituisce un importante riconoscimento per le campagne condotte dal Ministero degli Affari esteri di quel Paese nel corso del 2009 per poter essere rappresentata nelle istituzioni e nelle agenzie delle Nazioni Unite. .  
   
   
MINORANZE IN SLOVENIA, I BOSNIACI AL PRIMO POSTO  
 
Belgrado, 15 ottobre 2009 - Gli immigrati bosniaci in Slovenia costituiscono il primo maggior gruppo per quanto concerne il 2009. Lo rivela uno studio dell´Istituto Nazionale di Statistica Sloveno, ripreso dai media bulgari e da "Sofia Echo". Il gruppo più numeroso - più di 13 mila immigrati - è composto dai bosniaci, mentre bulgari, italiani e tedeschi sono rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto. L´immigrazione è aumentata vistosamente dopo l´entrata della Slovenia nell´Ue, nel 2004. Delle 30. 603 persone che sono entrate in Slovenia da allora, solo 2. 631 erano emigrati sloveni rimpatriati. Al contrario, la stragrande maggioranza degli sloveni che decidono di emigrare sceglie un altro Paese dell´Ue, e molti scelgono in particolare la Germania. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 14 OTTOBRE 2009  
 
 
Btp 3,50% Btp 5,00% Btp 5,00%
Scadenza 01. 06. 2014 01. 03. 2025 01. 09. 2040
Cod. /tranche It0004505076/09 It0004513641/04 It0004532559/02
Imp. Offerto 3000 2000 1500
Regolamento 16. 10. 2009 16. 10. 2009 16. 10. 2009
Imp. Domandato 4238 2534 2060
Imp. Assegnato 3000 2000 1500
Prezzo aggiudicazione 103,21 105,00 101,25
Prezzo esclusione (**) (**) (**)
Rendimento lordo 2,77 4,59 4,98
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,06 -0,020
Rendimento netto 2,33 3,97 4,34
Riparto 74,977 77,628 92,310
Importo in circolazione (mln) 19422 9700 7500
Riapertura (mln) (**) (**) (**)
Prezzo nettisti 103,20662400 104,99517000 101,24909900
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) non pervenuto
Elaborazione Assiom .
 
   
   
LOMBARDIA, 15 OTTOBRE 2009 - COOPERAZIONE SVILUPPO, FONDI PER 13 PROGETTI 336.000 EURO A FAVORE DI AZIONI COLLEGATE AI TEMI DELL´EXPO  
 
Milano, 15 ottobre 2009 - La Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, ha approvato il secondo provvedimento del 2009 di co-finanziamento per 13 progetti di cooperazione per lo sviluppo in Africa, America Latina, Medio Oriente e Asia con riferimento alle azioni e alle tematiche di Expo 2015 quali, in particolare, l´educazione alimentare, la prevenzione e la sicurezza alimentare, lo sviluppo e l´innovazione nella catena alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la cooperazione e la salvaguardia dei prodotti tipici locali, il sostegno alla nascita e alla crescita di organizzazioni di piccoli produttori e il co-sviluppo e la valorizzazione in chiave di cooperazione delle rimesse degli emigrati. Si tratta di finanziamenti per 336. 100 euro che si inseriscono nell´ottica della sussidiarietà e solidarietà tra i popoli che contraddistingue la strategia internazionale regionale. Africa (5 progetti) Uganda 1) - Il progetto, che si collega a una missione istituzionale, è finanziato con 60. 000 euro e rientra nelle tematiche dell´Expo 2015 ed è realizzato in collaborazione con la Fondazione "Pietro e Lucilla Corti" a favore del Lacor Hospital di Gulu come driver economico nel nord Uganda del post conflitto. Kenya 2) - A seguito di missione istituzionale, costruzione di 8 pozzi nel deserto del Turkana per affrontare l´emergenza idrica e nutrire il pianeta come da tematica dell´Expo. Intervento realizzato in collaborazione don l´associazione Poilon onlus. Il finanziamento è di 30. 000 euro. 3) - In collaborazione con la Fondazione Slow Food per la biodiversità onlus intervento di supporto ai piccoli produttori attraverso l´identificazione di nuovi presidi e/o prodotti dell´Arca del Gusto. L´obiettivo, con il progetto finanziato con 50. 000 euro, è migliorare la qualità della vita delle comunità di produttori delle regioni Molo e Western Kenya. Eritrea 4) - Proseguimento di un intervento del 2008 con un contributo di 38. 000 euro per il Capse (Centro di assistenza e promozione sviluppo dell´Eritrea e dell´Etiopia) per una scuola media superiore e professionale a Massaua. Burkina Faso 5) - Miglioramento dell´accesso all´acqua potabile per la città di Dori con Reach Italia onlus. Contributo di 30. 000 euro. America Latina (4 progetti) Brasile 6) - Sostegno, con 16. 100 euro, a un progetto dell´associazione "Amici della Fondazione Franco Gilberti onlus" a favore degli adolescenti. L´intervento è denominato "Fattoria la condivisione" e prevede l´allevamento di ovini. 7) - Il progetto "Autosufficienza alimentare" prevede, in collaborazione con la onlus "Amigos per sempre", l´ampliamento di una scuola nella foresta amazzonica e la costruzione di una struttura per l´allevamento avicolo. Contributo di 40. 000 euro. Ecuador 8) - Il progetto "Taller de Mecanica" prevede, con un contributo di 50. 000 euro, la creazione di un laboratorio professionale a Fortin - Guayaquil. Perù 9) - In collaborazione con l´Università Cattolica del Sacro Cuore creazione del progetto "decentramento amministrativo e politiche di sviluppo sostenibile improntate al principio di sussidiarietà" con la Universidad Catolica di Lima. Il contributo è di 100. 000 euro. Medio Oriente (1 progetto) Giordania/israele 10) - Attuazione, mediante un contributo di 60. 000 euro, del progetto "Aqaba-eilat, una strada per la pace". Si tratta di un percorso educativo e multiculturale per giovani studenti giordani e israeliani in collaborazione con l´Icu (Istituto per la cooperazione universitaria onlus). Asia (3 progetti) India 11) - Progetto educativo e percorso formativo per studenti indiani perché raggiungano la realizzazione professionale in partnership con l´associazione "La Stella onlus" attraverso un contributo di 20. 000 euro. Cina 12) - La cooperazione tra Regione Lombardia e l´associazione "Quale Medicina 2000" con l´assessorato alla Sanità della municipalità di Pechino si attuerà in un progetto di prevenzione delle malattie cardiache. Contributo di 30. 000 euro. Sri Lanka 13) - Attuazione di un progetto di emergenza-aiuto per gli orfani con il completamento della costruzione di un orfanotrofio per le vittime della guerra e dello tsunami. Collaborazione con Children first onlus e contributo di 50. 000 euro. .  
   
   
SI E RIUNITA A ROMA LA COMMISSIONE PARITETICA  
 
Aosta, 15 ottobre 2009 - La Presidenza della Regione informa che si è svolta ieri al Dipartimento degli Affari regionali a Roma la prima riunione della Commissione paritetica per le norme di attuazione dello Statuto Speciale, composta da Luigi Melica, Carmine Volpe e Dario Frassy quali rappresentanti del Governo e da Aldo Angeletti, Renato Barbagallo e Luciano Caveri nominati dalla Regione. Nel corso dell’incontro è stato deciso di confermare Aldo Angeletti quale presidente della Commissione per i prossimi due anni, grazie al lavoro svolto dai rappresentanti regionali della Paritetica e all’intervento delle forze del Pdl presenti in Consiglio regionale. Tra due anni, la nomina del presidente sarà riproposta con un sistema di rotazione e la carica passerà quindi a uno dei rappresentanti statali. .  
   
   
APPROVATO IN PUGLIA IL NUOVO PIANO REGIONALE DELLE POLITICHE SOCIALI  
 
Bari, 15 ottobre 2006 - La Giunta regionale ha approvato l’altro ieri il nuovo Piano Regionale delle Politiche sociali per il Ii triennio di programmazione sociale (2009-2011). Si tratta di un risultato importante per i tempi in cui è stato conseguito, per le modalità seguite, per le risorse finanziarie che si rendono disponibili e per i contenuti per certi versi molto innovativi che il Piano presenta. Le modalità. Il secondo Piano Regionale Politiche Sociali è stato costruito sulla base di una più concreta e dettagliata conoscenza del territorio regionale, sia in termini di domanda che di offerta. Inoltre, questo Piano ha potuto avvalersi di una grande partecipazione da parte di moltissime organizzazioni del terzo Settore, dei Centri Servizi per il Volontariato, di molte altre istituzioni pubbliche e di tanti ambiti territoriali sociali, nonché del contributo delle Asl e dalla fondamentale collaborazione con l’Anci. Viene inoltre concretamente declinata la sfera dell’integrazione, in particolare con la sfera dei servizi sanitari, vista la forte convergenza dei contenuti del Piano regionale Politiche sociali con il Piano Regionale di Salute che fu approvato un anno fa. Le risorse. Con l’approvazione del nuovo Piano potranno essere finalmente erogate nuove risorse finanziarie per l’avvio e il consolidamento dei servizi sociali e sociosanitari per i cittadini. Sono circa 252 milioni di euro le risorse regionali e nazionali già disponibili per essere ripartite a cui si aggiungo circa 30 milioni euro di risorse regionali del biennio passato. A queste risorse si aggiungeranno quelle che il bilancio regionale e le finanziarie nazionali renderanno disponibili per il 2010. Pur dovendo fare i conti con fortissimi tagli ai fondi sociali da parte del Governo nazionali (dal 2009 è stato tagliato di circa il 60% il Fondo Nazionale Politiche Sociali, e per il 2010 rischia di essere azzerato il Fondo per le Non Autosufficienze), la programmazione finanziaria che le strutture dell’Assessorato hanno proposto con il Piano consente di assicurare a tutti gli ambiti territoriali le stesse risorse in media di cui hanno potuto godere nel triennio precedente. In media ciascun Ambito territoriale riceverà, sulla base delle sole risorse già disponibili, intorno a 5,5 milioni di euro per il triennio (tranne i circa 11,6 milioni per il Comune di Bari), pari a circa 61 euro pro capite per l’intera popolazione pugliese. A queste risorse devono aggiungersi le risorse proprie dei bilanci comunali, che si chiede di confermare rispetto alla spesa storica del triennio precedente. Alle risorse del Piano va detto che la Regione Puglia aggiunge circa 45 milioni per il finanziamento su base biennale dell’assegno di cura e dell’assistenza indiretta per le persone non autosufficienti, che vedranno la luce con un nuovo bando regionale tra qualche settimana, con una gestione più efficiente che eviti ai cittadini le estenuanti attese e i ritardi che molti Comuni hanno fatto registrare per la prima annualità dell’Assegno di Cura. I contenuti. Le scelte programmatiche del nuovo Piano tendono a favorire la concentrazione delle risorse sui cosiddetti obiettivi di servizio, per ciascuna area di intervento, e la gestione associata a livello di ambito territoriale. I cittadini devono sapere, insomma, che nel prossimo triennio la Puglia dovrà essere il territorio in cui in ogni Ambito territoriale sia assicurata assistenza domiciliare integrata per almeno 3,5 anziani su 100, sia assicurato l’asilo nido per almeno 6 bambini (0-36 mesi) su 100, che vi sia almeno un centro socioeducativo e riabilitativo per ragazzi e adulti disabili ogni Ambito territoriale, e per ogni Ambito vi sia almeno una Porta Unica d’Accesso, una Uvm operante a pieno regime, uno Sportello per l’integrazione degli immigrati. Con le risorse del Piano dovranno inoltre essere assicurati i pagamenti delle rette per le strutture residenziali per i minori fuori famiglia, ma anche al compartecipazione alle rette per anziani e disabili. Saranno, infine, fortemente incentivati i Comuni che investiranno per la costruzione di Consorzi per la gestione dei servizi e sul potenziamento e la stabilizzazione degli Uffici di Piano, la cui estrema precarietà nel precedente triennio è stata una delle principali cause dei ritardi e dei servizi non attivati in molti ambiti territoriali. Grande è ovviamente la soddisfazione dell’Assessore Elena Gentile per questa approvazione. “Tutto il territorio regionale aspettava con ansia il nuovo Piano Regionale delle Politiche sociali, non solo per dare continuità ai servizi già avviati ma per rifondare, in molti case, le precedenti esperienze, e far ripartire la macchina inceppata dei servizi. Le risorse finanziarie, il nuovo sistema di regole, le priorità di attivazione dei servizi che abbiamo concordato con tutti gli operatori in questi mesi, mi fanno pensare che il nuovo triennio che si avvia sarà assai più positivo del precedente, guardando in primis a ciò che i cittadini percepiranno nella propria vita quotidiana, e alla capacità di accrescere la qualità della vita delle comunità locali. ” Se si aggiunge che per la prima volta la Regione ha anche definito i tempi per la diffida e il successivo commissariamento degli ambiti territoriali inadempienti rispetto alla stesura dei Piani sociali di Zona 2010-2012, è evidente come il nuovo triennio di programmazione sociale parte in modo molto diverso. “E’ un fatto – aggiunge l’Assessore Gentile – che con questo Piano si chiude a livello regionale un ciclo di forte cambiamento del sistema di welfare pugliese, che ha interessato l’ultimo quinquennio. Anche in questo modo diventano più esigibili i diritti sociali dei cittadini pugliesi. ” .  
   
   
PERSONALE:ASSESSORE CARPINETA LANCIA OPERAZIONE TRASPARENZA SU SITO REGIONE ABRUZZO CURRICULUM E RETRIBUZIONE DEI DIRIGENTI ENTE  
 
Pescara, 15 ottobre 2009 - Una sezione chiamata "Operazione trasparenza" è stata aperta nel sito istituzionale della Regione Abruzzo. Alla pagina può accedere qualunque cittadino e leggere il curriculum vitae dei dirigenti, la loro retribuzione, i tassi di presenza e assenza del personale, gli incarichi di collaboratori, consulenti ed amministratori di società partecipate. Ad annunciarlo è stata stamani l´assessore al Personale, Federica Carpineta. "E´ un lavoro appena iniziato e verrà implementato con altre informazioni come le valutazioni annuali, sempre più importanti nei percorsi di carriera all´interno dell´Ente ed i criteri utilizzati" ha precisato l´assessore. L´iniziativa nasce seguendo le indicazioni del ministro dell´Innovazione, Renato Brunetta. "La Regione infatti ha intrapreso un cammino di riforma con l´obiettivo di rendere l´azione amministrativa più efficiente e rispondente ai bisogni dei cittadini abruzzesi ? ha continuato l´assessore ? per raggiungere questo obiettivo la Regione ha deciso di passare per la riorganizzazione dell´ente, che porterà a ridisegnare la sua pianta organica, in un´ottica più moderna ed efficiente e a riscrivere la normativa di gestione dell´ente, cioè le regole di funzionamento delle strutture regionali". Per ottenere questi scopi sono stati già attivati due tavoli di lavoro. I princìpi cui si ispirano i tavoli di lavoro sono la trasparenza, la meritocrazia e l´efficienza. "Vogliamo una Regione che diventi esempio di buona amministrazione per tutte le altre e per gli enti locali e che possa attrarre le migliori risorse lavorative del territorio e soprattutto vogliamo una Regione più vicina ai cittadini, che devono avere la possibilità di controllare quello che accade nell´istituzione che li rappresenta" ha concluso l´assessore Carpineta. .  
   
   
ACQUISTI PUBBLICI VERDI. LA SICILIA ISTITUISCE LA RETE INFORMATIVA REGIONALE.  
 
Palermo, 15 ottobre 2009 – La Sicilia istituisce la Rete Informativa Regionale per gli “Acquisti pubblici verdi”. L’annuncio è stato dato a conclusione della Giornata Nazionale del Gpp (Green Public Procurement), che si svolta alla Fiera di Cremona, e della “Maratona per gli acquisti verdi” a cui hanno aderito l’assessorato regionale Territorio e Ambiente, il coordinamento Agenda 21 locale Sicilia e l’Arpa Sicilia. L’assessore regionale all’Ambiente Mario Milone, che è anche presidente dell’Agenda 21 locale Sicilia e componente del Direttivo Nazionale, ha annunciato l’istituzione della Rete Informativa Regionale per il Gpp e una conferenza tematica sugli acquisti pubblici verdi, che si terrà a Palermo il prossimo 6 novembre. “Fare acquisti verdi – sottolinea Milone – significa scegliere beni e servizi ecocompatibili che tengono conto dell’impatto ambientale che questi possono generare nel corso del loro ciclo di vita dalla produzione allo smaltimento. La pubblica amministrazione – prosegue – è tra i soggetti principali coinvolti negli acquisti verdi per il ruolo istituzionale, per la capacità di porsi come esempio di buona pratica”. L’assessorato regionale all’Ambiente, l’Arpa Sicilia e il Coordinamento Agenda 21 Locale Sicilia, saranno i promotori della Rete Informativa Regionale sugli acquisti pubblici verdi, (progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life+ 2007), sostenendone la diffusione capillare sul territorio e favorendo i collegamenti con le altre reti regionali. In particolare l’assessorato regionale all’Ambiente assume un ruolo guida nei confronti degli enti locali e promuoverà iniziative per il consumo e la produzione sostenibile in Sicilia. L’unione Europea definisce gli acquisti verdi pubblici come l’approccio di base al quale gli enti pubblici integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto di bei e servizi attraverso la ricerca e la scelta di soluzioni e risultati con il minore impatto possibile sull’ambiente. Sempre in ambito comunitario la Commissione europea ha sottolineato il ruolo rivestito dagli acquisti verdi nell’ambito delle strategie per il consumo e la produzione sostenibili e ha proposto che gli stati membri raggiungano un target di diffusione del Gpp del 50% entro il 2010 attraverso l’introduzione di criteri ambientali nelle procedure d’acquisto di beni e servizi. Anche l’Italia con l’approvazione del Piano d’Azione Nazionale per il Gpp, ha individuato specifici obiettivi green per gli enti pubblici che nei prossimi anni affronteranno una spesa complessiva di circa 120 miliardi di euro. .  
   
   
UPI BASILICATA: APPROVATO ODG SU RUOLO PROVINCE  
 
Potenza, 15 ottobre 2009 - L’assemblea generale dell’Unione regionale delle Province di Basilicata, che si è riunita ieri a Potenza, ha votato all’unanimità un ordine del giorno su “Le Province dell’autonomia e della responsabilità: una risorsa per il Paese” con cui sostenere le azioni dell’Upi nazionale a difesa dell’autonomia e del ruolo delle Province, promuovere l’autogoverno del territorio, sollecitare la Regione Basilicata affinché adegui al più presto lo Statuto regionale esaltando il ruolo delle autonomie locali. Proprio su quest’ultimo aspetto si è soffermato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, ritenendo che l’Upi debba svolgere “un ruolo per l’approvazione del nuovo Statuto regionale e l’istituzione del Consiglio delle Autonomie locali quale luogo di confronto permanente tra la Regione e gli Enti locali. E’ necessario rilanciare la Provincia – ha spiegato Lacorazza - non solo basandosi sui compiti e le funzioni previste dalla legge, ma anche inserendosi da protagonisti all’interno di processi importanti quali la riforma della governance regionale e l’ultimo ciclo di programmazione per raggiungere i risultati indicati dall’Unione Europea. Senza dimenticare le competenze proprie dell’Ente da sviluppare anche in collaborazione con gli altri Enti locali attraverso la pianificazione territoriale”. Da parte sua, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella ha sottolineato “la necessità di far fronte comune dei due Enti promuovendo proposte e iniziative che vadano a beneficio delle comunità. In tal senso – ha affermato Stella – credo sia opportuno evitare sovrapposizione di deleghe, facendo in modo che enti, come ad esempio i consorzi Asi, trasferiscano ciò che di competenza alle Province”. Sulla questione delle deleghe, riferita al trasferimento delle stesse dalla Regione Basilicata alle Province, si sono soffermati i consiglieri di minoranza di Potenza e Matera Aurelio Pace, Giuseppe Labriola, Saverio D’amelio, Michele Destino e Antonio Stigliano che hanno stigmatizzato l’atteggiamento della Regione Basilicata: “Non si occupa solo di programmazione – hanno detto – ma in molte cose anche della gestione, surclassando di fatto la Provincia. Crediamo sia opportuno aprire un contenzioso istituzionale per rivendicare il ruolo che spetta alle Province stesse. Questo ordine del giorno suona come una rivendicazione dello stato giuridico dell’Ente che va difeso, soprattutto nei confronti della Regione”. Ricordando la proposta di legge di abolizione delle Province sostenuta a livello nazionale da Idv e Udc, il consigliere Antonio Salicone (Pd) ha chiesto una rivendicazione forte dell’immagine di questi Enti di area vasta, “governati da una classe dirigente seria, che dovrebbe trovare punti di incontro, senza schermaglie esasperate tra maggioranza e opposizione, per la risoluzione dei problemi”. Il consigliere Vittorio Prinzi (Idv) ha affermato che “le Province hanno storicamente un sostrato sociale e culturale che non possiamo eliminare. E’ ovvio, tuttavia, che bisogna costituire un concerto nel sistema istituzionale, a servizio del nostro territorio, attribuendo competenze piene a ciascun ente. Aspettando il Codice delle Autonomie, noi dobbiamo essere pronti ad accogliere la sfida del riassetto dello Stato”. Da parte sua il consigliere Giovanna Vizziello (Pd) ha rimarcato l’esigenza di “una sinergia sempre più forte tra Provincia di Potenza e di Matera per la presentazione di proposte concrete e politiche innovative al governo nazionale e alla Regione, che puntino sulla creatività e sulla tutela di posti di lavoro”. Nel suo intervento, il presidente del Consiglio provinciale di Potenza Palmiro Sacco ha rivendicato la proposta di soppressione delle Province, presente nei programmi elettorali di Udc, Idv e Pdl. “Ebbene se Idv e Udc – ha detto Sacco – continuano coerentemente a sostenere la proposta, il Pdl fa finta di dimenticarsene, dimostrando di tradire il proprio elettorato e sudditanza nei confronti della Lega, partito teso a tutelare i piccoli interessi localistici. Oggi non si può non rivedere il ruolo delle Province – ha continuato Sacco - che hanno delle deleghe importanti in diversi settori quali l’edilizia scolastica, la viabilità, i rifiuti, e sulle quali devono impegnarsi per raggiungere risultati concreti. Diversa è la situazione per quelle Province che coincidono con le città metropolitane, come Napoli o Roma, dove è facile che i due Enti si sovrappongano, snaturando così il ruolo che ciascuna amministrazione è chiamata a svolgere”. Nel corso dell’Assemblea sono stati eletti all’unanimità Antonino Capuano e Giovanna Vizziello quali consiglieri delegati alla Xxxii Assemblea generale congressuale delle Province d’Italia. Sempre con voto unanime si è provveduto alla elezione dei 13 componenti del Consiglio direttivo delle Province di Basilicata (Calabrese, Di Pierro, Lamboglia, Nella, Sonnessa, Santochirico, Telesca, Garbellano, Pace, Costanzo, Cosma, Destino e Mangiamele) cui si aggiungono i due membri di diritto Lacorazza e Stella e dei componenti del Collegio dei revisori dei conti dell’Unione (effettivi Di Sanza, Carlomagno e Carbone; supplenti Paterino e Giannasio). .  
   
   
TRENTINO, ALTO ADIGE E TIROL: LE STATISTICHE PUBBLICATA L´EDIZIONE 2009 DEL VOLUMETTO CONTENENTE UN RICCO INSIEME DI DATI COMPARATI  
 
Trento, 15 ottobre 2009 - E’ stata diffusa ieri l’edizione 2009 del fascicolo “Tirolo, Alto Adige, Trentino”, prodotto congiuntamente dagli Uffici di statistica delle Province autonome di Trento e di Bolzano e del Bundesland Tirol. La pubblicazione, giunta alla sua quarta edizione, è il risultato di una fitta rete di incontri fra gli Uffici di statistica e propone, in forma agile e di facile consultazione, un ricco insieme di dati che descrivono il contesto territoriale, demografico, sociale ed economico delle 3 realtà contigue. La caratteristica fondamentale dei dati riportati in questa pubblicazione è quella di essere stati scelti ed elaborati in modo da renderli immediatamente confrontabili. Tra i tanti dati disponibili, si può osservare, con riferimento al 2006, che il Tirolo è la regione più estesa (12. 648 km²), con superficie quasi doppia dell´Alto Adige e del Trentino; viceversa il Trentino è la regione a più alta densità abitativa (82 abitanti per km²). Il Tirolo è anche la regione con più abitanti (700. 427), rispetto ai 507. 030 abitanti della provincia di Trento e ai 487. 673 abitanti dell´Alto Adige. Le famiglie residenti sono in complesso poco meno di 685 mila, di cui 212 mila in Trentino, 193 mila in Alto Adige e 279 mila in Tirolo. I nati sono risultati nell’insieme delle 3 regioni poco più di 17 mila, di cui 5. 200 in Trentino e 5. 000 in Alto Adige. Il tasso di mortalità infantile risulta molto contenuto e compreso fra il 2,9 per mille del Trentino ed il 3,9 per mille del Tirolo. L´età media della popolazione è molto simile nelle 3 aree, passando dai 39,1 anni del Tirolo ai 41,8 della provincia di Trento, mentre in Alto Adige risulta pari a 39,9 anni. Sul fronte dell’istruzione, nell’anno scolastico 2006/07 il Trentino presenta i tassi di frequenza più elevati sia per quanto riguarda le scuole materne (100%, a fronte del 93% dell’Alto Adige e dell’81% del Tirolo), sia per le scuole secondarie superiori. Il tasso di frequenza, al netto della formazione professionale, è infatti pari all’82,7% in provincia di Trento, al 69,5% in provincia di Bolzano e al 47,1% in Tirolo. Per quanto concerne il mondo del lavoro, le forze di lavoro risultano pari a 227 mila in Trentino, 235 mila in Alto Adige e 351 mila in Tirolo. Abbastanza differenziata appare la composizione settoriale dell’occupazione: la quota più elevata di occupati in agricoltura si riscontra in Alto Adige, mentre la più alta percentuale di occupati nell’industria si rileva in Trentino (28,3%, rispetto al 24% dell’Alto Adige e al 27,8% del Tirolo). La percentuale più elevata di occupati nei servizi si osserva invece in Alto Adige (69,4%, rispetto al 66,8% del Trentino). Molto basso in tutte e tre le regioni il tasso di disoccupazione, pari al 3,1% in Trentino al 2,9% in Tirolo e al 2,6% in Alto Adige. Anche il valore del Pil per abitante è abbastanza simile e compreso tra i 32. 700 euro dell’Alto Adige e i 29. 600 euro del Trentino. Tutte e tre le aree si confermano mete turistiche particolarmente attrezzate dal punto di vista della capacità ricettiva. Si segnala il Trentino per la qualità degli esercizi ricettivi: oltre il 76% degli esercizi ha infatti tra le 3 e le 5 stelle, rispetto al 62% del Tirolo e al 57,4% della provincia di Bolzano. Il Trentino si conferma al primo posto per la presenza di sportelli bancari: 10,5 sportelli ogni 10. 000 abitanti, rispetto ai 7,5 sportelli del Tirolo e agli 8,4 sportelli dell’Alto Adige. Analogamente, in provincia di Trento risultano particolarmente elevati i depositi per abitante, superiori ai 26 mila euro, rispetto alla regione del Tirolo (22 mila Euro) e alla provincia di Bolzano (16 mila Euro). La pubblicazione è disponibile sul sito Internet del Servizio Statistica all’indirizzo www. Statistica. Provincia. Tn. It . La versione cartacea può essere richiesta al Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento, telefono 0461/497810 oppure serv. Statistica@provincia. Tn. It. .  
   
   
SEMINARIO ETICA E DIRITTO – IL DANNO ALLE FINANZE PUBBLICHE: PROFILI AMMINISTRATIVI E PENALI  
 
Aosta, 15 ottobre 2009 - L’assessorato del bilancio, finanze e patrimonio comunica che giovedì 15 ottobre 2009, alle ore 9. 00, al Centro Congressi del Grand Hotel Billia di Saint-vincent, ha inizio il seminario, programmato in tre giornate, dal titolo “Etica e Diritto – Il danno alle Finanze pubbliche: profili amministrativi e penali”. L’iniziativa, organizzata dall’Assessorato in collaborazione con il Centro europeo di bioetica e qualità della vita dell’Unesco e l’Università della Valle d’Aosta, prevede tra gli interventi quello del Direttore delle Cattedre di bioetica dell’Unesco, Amnon Carmi. «E’ un seminario molto importante e dai contenuti di grande attualità - dichiara l’Assessore Lavoyer - che tratterà di etica e diritto collegati a vari settori: il rapporto con il mondo della giustizia, dell’economia, della Pubblica Amministrazione. Fortemente sentito anche il tema del diritto all’informazione e del diritto alla privacy dell’indagato, argomento che verrà trattato in una tavola rotonda nella giornata conclusiva del Convegno» .  
   
   
COMUNITÀ MONTANE, FRAGAI A MASSA MARITTIMA LA REGIONE TOSCANA CERCHERÀ I FONDI NECESSARI. «MA OCCORRE ACCELERARE LA TRASFORMAZIONE IN UNIONI »  
 
Firenze, 15 ottobre 2009 - Inizia da Massa Marittima in provincia di Grosseto, nella sede della comunità montana delle Colline Metallifere, il tour serrato dell´assessore regionale alle riforme istituzionali Agostino Fragai per incontrare i presidenti delle quattordici comunità montane toscane. Nella sede in piazza Dante Alighieri l´assessore ha incontrato infatti alle 16, oltre al presidente della locale comunità, anche i rappresentanti delle comunità montane “Amiata Grossetano” e “Colline del Fiora”. Il primo di una serie di incontri per un confronto in vista anche dell´approvazione della proposta di bilancio, che la giunta regionale licenzierà alla fine del mese. La Finanziaria del governo rischia di dare un colpo mortale alle comunità toscane sopravvissute al riordino dello scorso anno, quando, per ridurre di almeno un terzo la spesa come chiesto dal governo, la Regione ne aveva tagliate sei. A rischio potrebbero essere anche gli stipendi dei dipendenti. «La Regione – sottolinea l´assessore – non può certo sostituire il governo centrale nei finanziamenti. Possiamo invece cogliere questa occasione di crisi per riformare il sistema istituzionale nei comuni montani». «Vogliamo continuare a salvaguardare le politiche e i servizi destinati alle popolazioni che vivono lì – spiega Fragai – Pur nella ristrettezza del bilancio, stiamo cercando di reperire ulteriori risorse per gli investimenti. Studieremo con le comunità montane gli strumenti più adatti. Ma è necessario anche procedere verso un´ ulteriore razionalizzazione del sistema, portando a compimento la riforma avviata e che ci ha visto tr a i primi in Italia. L´obiettivo deve essere la successiva trasformazione di tutte le comunità montane in Unioni di Comuni, con gli incentivi che già quest´anno abbiamo messo a disposizione». La trasformazione consente infatti di non perdere i finanziamenti già oggi erogati alle Comunità. Spinge i Comuni a continuare a collaborare fra loro e gestire insieme vecchi e nuovi servizi. Ma permetterà probabilmente anche di ottenere migliori risultati, risparmiando qualcosa sui costi delle politica e con una maggior coinvolgimento dei comuni stessi. La Toscana del resto da diversi anni oramai incentiva la collaborazione tra amministrazioni comunali: prima con le gestione associate ed oggi con le unioni dei Comuni, che sono già sei e un altro paio allo studio. Una strada quasi obbligata con un terzo dei comuni (92 su 287) che non ha più di tremila abitanti e 44 che ne hanno fra mille e duemila. Una frammentazione – sottolinea l´assessore – che storicamente ha molte e spesso valide motivazioni ma che oggi mostra sempre più di frequente limiti e contraddizioni». .  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE E AFFIANCAMENTO PER IMPRESE ARTIGIANE ´ MARCHIGIANE  
 
Ancona, 14 Ottobre 2009 - Si e` tenuta ieri mattina in Regione una conferenza stampa relativa al progetto di formazione e affiancamento per imprese artigiane, previsto dalla Convenzione Ice/regione Marche. Obiettivo del progetto formativo e` quello di sviluppare le competenze e le conoscenze per valutare le opportunita` di internazionalizzazione delle aziende ed orientarne le relative scelte imprenditoriali. Hanno partecipato l´assessore all´Artigianato, Fabio Badiali, il direttore dell´Istituto per il commercio estero (Ice) di Ancona, Adriano Massone, il segretario regionale di Confartigianato Marche, Giorgio Cippitelli, il responsabile internazionalizzazione di Cna Marche, Emilio Berionni. ´Tutto cio` che mette in relazione attivita` produttive, internazionalizzazione e formazione va accolto con favore ´ ha detto Badiali ´ perche` fornisce gli strumenti per competere efficacemente sui mercati internazionali. Il progetto di formazione pensato con l´Istituto per il commercio estero e` un mezzo per permettere anche alle aziende artigiane di internazionalizzarsi. Importante che queste siano del settore tessile abbigliamento calzature e accessori, quel settore moda tanto importante per l´economia regionale che se adeguatamente valorizzato ha tutti i numeri per continuare ad essere vincente. Le informazioni sulla realta` dei mercati esteri sono un pre requisito per poter operare su quegli stessi mercati, servono poi professionalita` specifiche e le iniziative studiate con l´Ice e con le associazioni di categoria, come quella per portare l´ eccellenza artigiana all´estero, vanno in questa direzione´. Diciannove le aziende che parteciperanno al corso a partire dal prossimo trenta ottobre. L´iniziativa si sviluppera` in tre fasi: lezioni in aula, affiancamento in azienda, esperienza all´estero calibrata sulle esigenze di ciascuna impresa. Non solo teoria, nella fase estera verranno infatti colte vere e proprie opportunita` commerciali che si dovessero incontrare. ´La collaborazione Ice ´ Regione Marche e categorie e` un modello a livello nazionale ´ ha detto Massone - con associazioni e uffici regionali mettiamo a punto target e obiettivi, che poi vengono raggiunti. Il corso di cui parliamo oggi, la promozione estera dell´eccellenza artigianale tramite il tour di giornalisti di prestigiosissime testate estere appena concluso, l´iniziativa di novembre sul settore orafo, poi l´obiettivo diventeranno gli Stati Uniti, dove il mercato dell´artigianato vale decine di miliardi di dollari. Queste le tappe piu` recenti di una collaborazione molto proficua e tanto piu` necessaria in tempo di crisi´. Cippitelli nel suo intervento ha sottolineato l´importanza di iniziative come questa soprattutto nell´attuale fase congiunturale, sottolineando le peculiarita` del sistema di promozione estera esistente in Italia a seguito della riforma costituzionale del 2001. Berionni ha invece richiamato l´attenzione sulla maggiore flessibilita` e capacita` di resistenza delle piccole imprese di fronte alla crisi, evidenziando come vi sia chi investe nella formazione nonostante tutto .  
   
   
BOLZANO: NUOVA MISURA A SOSTEGNO DELLA LIQUIDITÀ DELLE IMPRESE  
 
Bologna, 15 ottobre 2009 - La giunta provinciale, nel corso dell´ultima seduta, ha varato un provvedimento che modifica le modalitá di erogazione dei mutui destinati a progetti di innovazione. Lo rende noto l´assessore provinciale Barbara Repetto. "Con questo provvedimento - spiega l´assessore - aiutiamo le imprese a soddisfare il loro fabbisogno di liquidità". Grazie alla delibera varata dalla giunta provinciale, le domande di finanziamento per attività di ricerca e sviluppo potranno godere di un anticipo del 50% sulla quota dell´agevolazione riconosciuta anche sotto forma di mutuo, senza dovere attendere la rendicontazione finale delle spese. Le imprese potranno infatti richiedere un´agevolazione che prevede sia la forma del contributo a fondo perduto, sia la forma del mutuo concesso tramite il fondo di rotazione. Sino ad ora, invece, era possibile ottenere l’anticipazione solo sulla parte del contributo a fondo perduto, ma non su quella del mutuo, che poteva essere erogato solo ad investimento avvenuto e documentato. L´erogazione del mutuo è subordinata alla presentazione di una fideiussione bancaria, e potrà concretizzarsi dopo la scelta della giunta provinciale circa la finanziabilità del progetto di ricerca e sviluppo. L´assessore provinciale Barbara Repetto esprime soddisfazione per il risultato raggiunto. "Con una modifica molto semplice - spiega - crediamo di essere andati incontro ad un´esigenza importante delle imprese, ovvero quella di disporre in anticipo di una parte dei mezzi necessari per gli investimenti di ricerca e sviluppo. Ci siamo accorti, infatti, che sempre più imprese optano per avere anche il mutuo, e non solo il contributo a fondo perduto: con questa misura le aiutiamo a soddisfare il loro fabbisogno di liquidità". .  
   
   
IN AUSTRALIA I PRODOTTI LOMBARDI ARTIGIANALI PER L´INFANZIA FINO AL 23 OTTOBRE  
 
 Milano, 15 ottobre 2009 - Prosegue l´azione di promozione sui mercati internazionali della produzione artigianale per l´infanzia, dall´abbigliamento ai giocattoli e ai complementi d´arredo. Dopo la missione in Giappone, nel corso della quale il progetto "Little Italy" (prodotti di design per infanzia e famiglia, arredo, abbigliamento, giocattoli) ha ottenuto importanti risultati in termini commerciali presso la grande distribuzione a Tokyo, è partita oggi una seconda "tappa" promozionale sul territorio australiano. L´assessore regionale all´Artigianato e servizi, Domenico Zambetti, accompagnerà sino al 23 ottobre una delegazione di imprese nel corso di una missione economica, con incontri business to business con le aziende locali; la missione è realizzata in collaborazione con Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. "Dopo la tappa di Tokyo - ha spiegato l´assessore Zambetti - sarà l´Australia a chiudere il progetto Little Italy e a farci toccare i cinque continenti in meno di un anno. L´assessorato all´Artigianato e Servizi avrà così accompagnato i suoi artigiani in tutto il mondo, offrendo l´opportunità di stringere accordi direttamente sul territorio di interesse con partner locali. In un continente che respira l´eccellenza italiana anche grazie alla nutrita comunità italo-australiana presente, abbiamo pianificato una serie di incontri per le nostre aziende, a cui si aggiungeranno eventi collaterali per la promozione di prodotti dei settori abbigliamento, arredo e giocattoli. Tra questi, spiccano la sfilata di Melbourne e l´inaugurazione del ´Display´ che, sempre a Melbourne, metterà in mostra la produzione artigiana lombarda. Non mancheranno gli incontri istituzionali per aprire un importante canale tra Regione Lombardia e un mercato tanto lontano quanto ricco di prospettive quale quello australiano". Venerdì 16 ottobre a Melbourne l´assessore Zambetti, insieme a Luca Bottallo, segretario della Italian Chamber of Commerce, illustrerà il progetto Little Italy nel corso di una conferenza stampa presso il centro commerciale Westfield Doncaster, dove sarà ufficialmente aperto il Display che esporrà i prodotti degli artigiani lombardi. A seguire la sfilata di moda con prodotti lombardi e incontri istituzionali con autorità locali. Sabato 17 ottobre, sempre al Westfield Doncaster di Melbourne, si terrà la "giornata del bambino", un evento ad hoc per far conoscere alle famiglie il meglio della produzione lombarda; da domenica 18 a giovedì 22 ottobre sono in programma incontri istituzionali della delegazione di Regione Lombardia a Brisbane e Sidney. .  
   
   
RINVIATO A DATA DA DESTINARSI L´APPUNTAMENTO A ROMA DEL 21 OTTOBRE IL 22 OTTOBRE IL PRESIDENTE ANCI NAZIONALE SERGIO CHIAMPARINO FARÀ VISITA AL CAPO DELLO STATO GIORGIO NAPOLITANO E, CON LA PRESIDENZA, AL GOVERNO  
 
Rubano (Pd), 15 ottobre 2009 - “Rinviare la manifestazione è un atto dovuto – sottolinea Giorgio Dal Negro, neopresidente Anciveneto – Sottolineo il nostro senso di responsabilità a trovare soluzioni concrete e condivise”. Ieri, dopo aver conferito con il collega della Lombardia, nonché sindaco di Varese, Attilio Fontana e verificata la notizia dell´apertura nazionale verso i comuni, Dal Negro ha proposto al Direttivo di rinviare la manifestazione a data da destinarsi. Insieme al medesimo Direttivo il presidente ha assunto l´impegno di approfondire i temi inerenti l´utilizzo delle giacenze di cassa nei Comuni per investimenti sul territorio. Sul tavolo anche la possibilità di acquisire beni demaniali decidendo in loco la loro destinazione. Infine è stata analizzata l´esigenza di reperire risorse per far fronte alle minori entrate di questi ultimi anni. E´ stata valutata in maniera positiva la relazione del nuovo presidente nazionale Anci Sergio Chiamparino presentata a Torino nei giorni scorsi; ed è stato ribadito l´impegno di Anciveneto di essere a fianco dei Comuni per sostenerli sui problemi evidenziati. .  
   
   
FVG: IN AUMENTO I CONTRATTI ALLE BADANTI  
 
Trieste, 15 ottobre 2009 - Nel terzo trimestre di quest´anno è aumentato del 10 per cento sia il numero di contratti di lavoro familiare stipulati che le richieste di notizie da parte delle famiglie, mentre rimane stabile la domanda di informazioni da parte di colf e badanti. Il dato importante è che il settore domestico ha creato, in questo periodo, 603 nuovi posti di lavoro con un incremento del 45 per cento rispetto al primo trimestre 2009 ed un aumento significativo in settembre della regolarizzazione dei contratti per un totale assoluto di 250, il numero massimo raggiunto dall´inizio dell´anno. "Continua così il processo di regolarizzazione del lavoro sommerso in questo settore" conferma l´assessore al Lavoro Università e Ricerca Alessia Rosolen, rilevando che dal 2005 sono 6358 i contratti sottoscritti. Inoltre, per quanto riguarda l´anno in corso, al 30 settembre erano 1. 569 i contratti di assistenza domiciliare stipulati tra famiglie e "badanti" attraverso gli Sportelli e 23. 142 le persone che si sono rivolte agli operatori per ottenere supporto e consulenza sulle opportunità di lavoro e formazione. "Di queste - spiega l´assessore, rilevando che sono state 2. 925 le nuove candidature al lavoro di badanti, colf, baby-sitter o istitutrici - - 9. 399 si sono proposte per svolgere attività di assistenza domiciliare, rinnovare il proprio curriculum o incrementare la loro formazione, mentre sono state 7. 583 le famiglie che hanno chiesto lumi sul percorso di contrattualizzazione regolare. "E´ così cresciuta del 4,7 per cento rispetto al trimestre precedente l´attività degli 11 sportelli (compreso quello sperimentale di Cervignano) distribuiti sul territorio regionale" conferma Alessia Rosolen, esprimendo la sua soddisfazione per un andamento che da un lato sottolinea l´importanza di queste strutture e dall´altro evidenza la sostanziale volontà dei cittadini di regolarizzare una tipologia di lavoro che coinvolge lavoratrici italiane e straniere. Un lavoro giudicato d´eccellenza a livello nazionale, ha confermato Alessia Rosolen, dal momento che il progetto "Professionisti in famiglia", che sarà portato alla Ii Conferenza europea dei servizi alla persona organizzata a Roma, è stato riconosciuto come buona prassi nel campo dell´emersione del lavoro femminile dal ministero per le Pari opportunità Per il 94,2 per cento le badanti che hanno ottenuto un contratto sono, infatti, donne. Di queste, il 53,6 per cento ha più di 45 anni e per il 75,8 per cento provengono dall´Europa dell´Est, mentre il 12, 3 per cento è rappresentato da italiane. In leggero aumento rispetto al trimestre precedente, quest´ultime sono persone coinvolte dalla crisi economica, ma, rileva l´assessore, anche pensionate o casalinghe che in questo modo si reinseriscono nel mercato del lavoro. "Per loro, dal momento che non sono interessate alla convivenza con le persone da assistere, è interessante l´estensione del voucher al lavoro domestico" nota l´assessore sottolineando che tale strumento fornisce una reale opportunità di emersione del lavoro nero e di regolarizzazione dei rapporti occasionali di lavoro. Differente la reazione all´offerta di badanti nelle diverse province. A Udine si registra un incremento dei contratti del 2,8 per cento (254 contratti registrati) rispetto al trimestre precedente e lo stesso accade a Trieste, con la registrazione di 99 contratti a fronte degli 82 del trimestre precedente ed un incremento in percentuale del 20,7. A Pordenone aumentano tutti gli indicatori, con l´incremento del flusso relativo all´offerta ma anche con una crescita della domanda del 79,9 per cento rispetto al trimestre precedente e l´assegnazione di 179 nuovi posti di lavoro domestico. Anche a Gorizia segno positivo per l´attività degli sportelli con un totale di 71 contratti regolarmente sottoscritti e 861 servizi erogati contro i 602 del secondo trimestre. E´ infine interessante sottolineare che le attività dello sportello sono state implementate nel terzo trimestre con un ulteriore servizio di Infopoint introdotto dal progetto "Professionisti/e in famiglia". Il servizio ha fornito quest´estate alle famiglie la possibilità di scegliere tra una lista di assistenti familiari che hanno comunicato la disponibilità a svolgere prestazioni di sostituzione ed è stato così sperimentato l´istituto del lavoro accessorio applicato al lavoro domestico. Un´opportunità, che ha portato a 38 sostituzioni da parte di famiglie interessate alla flessibilità del voucher ed è stato quindi fondamentale l´incontro formativo realizzato in collaborazione con l´Inps di Udine, che ha illustrato alle operatrici le modalità da seguire per attivare lo strumento. Il quarto trimestre sarà orientato alla condivisione delle linee guida etiche con tutti i partner di progetto (Province, Acli, Caritas, Sindacati, cfr §2) e al rafforzamento della rete di soggetti interessati al progetto. Tra questi ci sono le Aziende Sanitarie e i 19 Ambiti socio-assistenziali del territorio che saranno invitati a portare un contributo connesso alla propria esperienza. Infine, conferma l´assessore, cercheremo di analizzare, con l´aiuto delle Prefetture, sia le caratteristiche sociali e professionali delle assistenti famigliari che delle famigli che hanno provveduto a regolarizzare il loro lavoro in modo da avere un quadro reale della situazione in Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
FINANZIAMENTO DEI NIDI D´INFANZIA COMUNALI IN CALABRIA  
 
Reggio Calabria 15 ottobre 2009 - “La recente pubblicazione dell´avviso per la realizzazione di nidi comunali rappresenta un pezzo importante delle politiche conciliative in Calabria e segue gli interventi già realizzati di finanziamento come i voucher per le donne, i piani di conciliazione vita/lavoro in azienda e il prestito d´onore donna per l´avvio di iniziative imprenditoriali femminili”. Lo ha detto ieri la consigliera regionale di Parità Maria Stella Ciarletta, affermando, inoltre, che “la Regione ha investito oltre 40 milioni euro in politiche di pari opportunità in poco più di un anno” ed evidenziando che “ciò non ha precedenti nella storia dell´amministrazione e, pertanto, meriti di essere valorizzata e implementata negli anni a venire”. Con il bando in questione i Comuni calabresi hanno l´opportunità di realizzare nidi d´infanzia sia attraverso la creazione ex novo di strutture che l´ampliamento di realtà esistenti. Le risorse disponibili, pari a 19 milioni di euro, permetteranno di aumentare la distribuzione sul territorio dei servizi per l´infanzia, ad oggi frammentaria e largamente al di sotto delle percentuali indicate nella strategia di Lisbona, con solo l´8,1% di Comuni con servizi per la prima infanzia avviati e solo un 2,4% di bambini fino a 3 anni che frequenta tali servizi. Gli Enti pubblici interessati potranno anche associarsi tra di loro e creare dei servizi comuni per favorire la condivisione in quelle realtà dove la popolazione è distribuita in modo frammentario. Una simile scelta risponde alla strategia di favorire la mobilità territoriale delle donne e promuovere una maggiore partecipazione delle stesse al mercato del lavoro. “Il percorso avviato – ha detto infine Stella Ciarletta - è fondamentale per la crescita della Calabria. C´è una strategia di fondo che mira a far interagire politiche del lavoro e politiche sociali in favore della occupazione femminile e della creazione di benessere sociale e di effettiva conciliazione vita/lavoro”. .  
   
   
MATERA, OGGI CONVEGNO I MINORI E LA CRISI GENITORIALE  
 
Matera, 15 ottobre 2009 - Iniziativa della neo costituita sede territoriale del capoluogo materano della “Camera Minorile in Cammino”. Nel pomeriggio di oggi , alle ore 15,00, presso l’Hotel San Domenico di Matera, il convegno inaugurale “I minori nella crisi della coppia genitoriale”. L´appuntamento, organizzato con il patrocinio del Comune e della Provincia , di “Giuffrè Formazione” ed in collaborazione con l’ordine degli Avvocati , vuole essere un’occasione di riflessione e approfondimento sul delicato tema del conflitto di coppia e bambini condivisi. Per i giudici,gli avvocati,i consulenti tecnici e gli operatori socio-sanitari,l’argomento è particolarmente attuale se si considera l’aumento delle separazioni nelle coppie coniugate e nelle coppie di fatto e le difficoltà che le famiglie divise possono incontrare nella successiva riorganizzazione dei rapporti interpersonali. A discuterne a Matera, con il coordinamento affidato al giornalista Rai Rocco Derosa, ci saranno, il Presidente del Tribunale di Matera, dott. Giuseppe Attimonelli Petraglione, il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Potenza, dott. Pasquale Andria, la prof. Marisa Malagoli Togliatti, prof. Ordinario di Psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari della Università La Sapienza, e l’avv. Maria Giovanna Ruo,presidente Nazionale Camera Minorile in Cammino. Introdurrà i lavori l’avv. Francesco Berardengo, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera e l’avv. Rosa Maria Urga, Presidente della sede territoriale di Matera della Camera Minorile in Cammino. Sono inoltre previste le testimonianze della dott. Ssa Assunta Basentini, psicologa presso il Tribunale dei Minori di Potenza, e della dott. Ssa Caterina Rotondaro, psicologa del Servizio Sociale del Comune di Matera. .