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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Aprile 2010
OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO: LA COMMISSIONE ESORTA GLI STATI MEMBRI A POTENZIARE E RINNOVARE L´IMPEGNO  
 
Bruxelles, 22 aprile 2010 - La Commissione europea ha adottato il 20 aprile un ambizioso piano d’azione per accelerare i progressi verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio (Osm). Con un contributo di 49 miliardi di euro, il livello degli aiuti Ue nel 2009 ha registrato una lieve flessione, attestandosi allo 0,42% del reddito nazionale lordo (Rnl) dell’Unione. Si tratta di un risultato in realtà ancora lontano dallo 0,56% dell’Rnl, previsto come obiettivo intermedio comune entro il 2010, e dallo 0,7% dell’Rnl da realizzare entro il 2015. L’unione, che eroga oltre la metà degli aiuti mondiali, rimane il donatore più munifico sulla scena internazionale. Le azioni a sostegno degli Osm che la Commissione propone agli Stati membri sono intese non solo ad aumentare il livello di aiuti ma anche a migliorane l’efficacia e la destinazione a beneficio dei Paesi e dei settori più bisognosi. Il piano d’azione è accompagnato da una comunicazione della Commissione su fiscalità e sviluppo intesa ad aumentare le entrate dei Paesi in via di sviluppo potenziandone i sistemi tributari nazionali e combattendo l’evasione fiscale a livello internazionale.Il piano d’azione potrebbe costituire la posizione dell’Unione in vista del vertice dell’Onu sugli Osm previsto per settembre prossimo. Il presidente della Commissione europea José Barroso ha dichiarato:“Nel 2010 l’Ue avrà la possibilità di rinnovare l’impegno verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Nel celebrare l’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, è importante ricordare che la povertà non si ferma ai confini dell’Ue. Faccio appello agli Stati membri perché i Paesi in via di sviluppo rientrino nella nostra visione del futuro.La promozione dello sviluppo deve essere parte integrante della risposta europea alle sfide mondiali. Abbiamo la possibilità di fare del 2010-2020 un nuovo decennio di sviluppo e mi impegno personalmente a promuovere la realizzazione di questo programma a livello mondiale nei prossimi vertici del G8 e del G20 e nella prossima riunione Onu sugli obiettivi di sviluppo del millennio.” Andris Piebalgs, commissario europeo responsabile dello sviluppo, ha affermato: “È mio intento far sì che l’Europa rimanga il leader più importante e credibile nella lotta alla povertà. Dobbiamo tener fede alla promessa fatta di potenziare e migliorare gli aiuti per dimezzare il tasso di povertà entro il 2015. Il piano d’azione mostra che, collaborando con i Paesi in via di sviluppo, possiamo rimanere alla guida di un rinnovato impegno per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Gli obiettivi sono ancora raggiungibili purché ci siano l’impegno finanziario e la volontà politica degli Stati membri dell’Ue.” Aiuti più ingenti e più mirati grazie a politiche coerenti - Il piano d’azione Ue avanza proposte intese a potenziare gli aiuti degli Stati membri e sottolinea la necessità di nuove fonti di finanziamento. Esso pone inoltre il problema della qualità degli aiuti: la Commissione intende migliorare l’efficienza condividendo lo sforzo e le responsabilità all’interno dell’Ue e facendo in modo che non vi siano Paesi “dimenticati” dagli aiuti. L’intento è anche quello di garantire la coerenza di tutte le politiche con gli obiettivi dello sviluppo. Il piano d’azione si articola in 12 punti: gli Stati membri dovranno elaborare piani d’azione annuali realistici e verificabili, intesi al raggiungimento di obiettivi individuali (lo 0,33% del Pil per gli Stati membri che hanno aderito all’Ue dal 2004 e lo 0,7% del Pil per gli altri Paesi dell’Ue, mentre gli Stati membri che hanno già realizzato l’obiettivo si impegnerebbero a mantenere il livello raggiunto); i primi piani dovrebbero essere pubblicati entro settembre 2010. La revisione tra pari si svolgerà sotto l’egida del Consiglio europeo. Il piano d’azione fa inoltre appello ad un’equa condivisione dell’onere con gli altri donatori internazionali per spingere questi ultimi ad un più elevato livello di ambizione; - potenziare l’efficacia degli aiuti coordinando meglio i programmi nazionali a livello Ue. Si tratta di destinare meglio i fondi e di risparmiare da 3 a 6 milioni di euro l’anno. Il piano Ue per la ricostruzione di Haiti fornisce un buon esempio. L’efficacia degli aiuti andrebbe inoltra promossa a livello internazionale; - mirare agli Stati fragili e ai Paesi più lontani dal raggiungimento degli Osm; - promuovere gli Osm più in ritardo grazie a misure settoriali in materia di parità uomo-donna, sanità, istruzione e sicurezza alimentare; - favorire il coinvolgimento attivo dei Paesi in via di sviluppo nel raggiungimento degli Osm lavorando in partenariato, come nell’ambito della strategia comune Ue-africa; - garantire che altre politiche Ue, ad esempio quelle in materia di sicurezza, commercio, migrazione, sicurezza alimentare e cambiamenti climatici, contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo; - mobilitare le risorse nazionali migliorando i sistemi fiscali dei Paesi in via di sviluppo, promuovendo parallelamente i principi del buon governo in materia tributaria e sostenendo la lotta contro l’evasione fiscale a livello internazionale; - potenziare l’integrazione e gli scambi regionali per promuovere la crescita e l’occupazione; - sostenere iniziative mirate a finanziamenti innovativi ad elevato potenziale di reddito e garantire che i benefici siano destinati ai più poveri; - testare l’efficacia e la coerenza degli aiuti tramite l’impegno a fornire finanziamenti rapidi di 2,4 miliardi di euro annui sottoscritto dall’Ue a Copenaghen per contrastare i cambiamenti climatici; - varare un nuovo piano per migliorare gli interventi nelle situazioni di conflitto e armonizzare meglio le politiche di sviluppo e di sicurezza; - favorire il ruolo dei Paesi in via di sviluppo nella compagine governativa internazionale, in seno alla Banca mondiale e al Fondo monetario internazionale, e agevolare la riforma dell’Onu intesa a potenziare l’efficacia delle agenzie. Prossime tappe - Il piano d’azione Ue e i documenti tematici che lo accompagnano saranno dibattuti in occasione del Consiglio “Affari esteri” a maggio e giugno e dovrebbero figurare tra i temi del Consiglio europeo di giugno, affinché l’Unione si esprima in modo forte e coordinato in vista del vertice Onu sugli Osm di settembre 2010.  
   
   
TUTELA DELLA CONCORRENZA: LA COMMISSIONE RIVEDE ALCUNE NORME SULLA DISTRIBUZIONE DI BENI E SERVIZI  
 
Bruxelles, 22 aprile 2010 - La Commissione europea ha adottato un regolamento di esenzione per categoria relativo agli accordi conclusi tra produttori e distributori per la vendita di prodotti e servizi. Il regolamento e le relative linee guida tengono conto dello sviluppo di Internet come forza trainante per le vendite on line e per il commercio transfrontaliero, una tendenza che la Commissione intende promuovere in quanto aumenta la scelta dei consumatori e la concorrenza sui prezzi. Il principio di base rimane immutato: le imprese sono libere di decidere come far distribuire i loro prodotti, a condizione che gli accordi non prevedano la fissazione dei prezzi o altre restrizioni fondamentali e purché tanto i produttori quanto i distributori non detengano una quota di mercato superiore al 30%. I distributori autorizzati sono liberi di vendere su Internet senza limitazioni riguardo alle quantità, ai prezzi e all’ubicazione dei clienti. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione europea responsabile per la concorrenza, ha dichiarato: “Un’applicazione chiara e prevedibile delle norme di concorrenza agli accordi di fornitura e distribuzione è essenziale per la competitività dell’economia dell’Ue e per il benessere dei consumatori. I distributori dovrebbero essere liberi di soddisfare la domanda dei consumatori, sia nei punti vendita reali sia su Internet. Le norme adottate oggi garantiranno che i consumatori possano acquistare beni e servizi ai migliori prezzi disponibili ovunque nell’Ue, lasciando che le imprese prive di potere di mercato siano sostanzialmente libere di organizzare la propria rete di vendite come preferiscono”. Il regolamento adottato oggi prevede un’esenzione per categoria per accordi di distribuzione e fornitura a diversi livelli della catena di produzione e distribuzione. Poiché esistono centinaia di migliaia di accordi “verticali” di questo tipo, la revisione delle norme è importante per moltissime imprese e per i consumatori. Le norme adottate oggi sostituiscono il regolamento di esenzione per categoria riguardo alle restrizioni verticali e le relative linee guida adottati 10 anni fa. I produttori rimangono liberi di decidere in che modo distribuire i loro prodotti. Per beneficiare dell’esenzione per categoria, essi non possono tuttavia detenere una quota di mercato superiore al 30% e i loro accordi di distribuzione o di fornitura non devono contenere nessuna restrizione fondamentale della concorrenza, come la fissazione del prezzo di rivendita o la ricostituzione di barriere al mercato unico dell’Unione europea. Le nuove norme introducono il medesimo limite di quota di mercato del 30% per i distributori e per i rivenditori al dettaglio, in considerazione del fatto che anche alcuni acquirenti possono detenere un potere di mercato con effetti potenzialmente negativi sulla concorrenza. Questo cambiamento va a vantaggio delle piccole e medie imprese (Pmi), siano esse produttori o rivenditori al dettaglio, che potrebbero altrimenti essere escluse dal mercato della distribuzione. Questo non significa che gli accordi tra le imprese con quote di mercato più elevate siano illegali, ma soltanto che esse devono valutare se i loro accordi contengono clausole restrittive e se queste siano giustificate. Le nuove disposizioni riguardano anche specificamente la questione delle vendite on line. Una volta autorizzati, i distributori devono essere liberi di vendere sui loro siti Internet come fanno nei loro negozi tradizionali. Per quanto riguarda la distribuzione “selettiva”, ciò significa che i produttori non possono limitare le quantità vendute su Internet o applicare prezzi più elevati per i prodotti da vendere on line. Le linee guida chiariscono inoltre il concetto di vendite “attive” e “passive” con riferimento alla distribuzione esclusiva. Non sarà consentito interrompere la transazione o re-indirizzare i consumatori dopo che sono stati inseriti i dettagli di una carta di credito da cui risulti un indirizzo estero. Le nuove norme costituiranno per i rivenditori una base chiara e un incentivo a sviluppare le attività on line in modo da raggiungere ed essere raggiunti da clienti in tutta l’Ue e trarre pieno vantaggio dal mercato interno. I produttori possono naturalmente scegliere i distributori sulla base di standard di qualità volti a garantire che i prodotti siano presentati in un certo modo. A tale riguardo, i produttori possono decidere di vendere soltanto a rivenditori che hanno negozi “non virtuali”, in modo che i consumatori possano vedere e provare realmente i loro prodotti. Tuttavia, la Commissione presterà una particolare attenzione ai mercati concentrati ai quali non possono avere accesso i rivenditori, on line o tradizionali, che applicano sconti. Le nuove disposizioni entreranno in vigore in giugno e saranno valide fino al 2022, con una fase di transizione di un anno.  
   
   
NUBE VULCANICA: DIRITTI DEI PASSEGGERI E DEROGHE A FAVORE DI CHI NECESSITA DEL VISTO PER RIMANERE SUL TERRITORIO UE  
 
Bruxelles, 22 aprile 2010 - Con riferimento alla chiusura dello spazio aereo e degli aeroporti in oltre 8 paesi dell´Ue, compresi Irlanda, Regno Unito, Olanda, Belgio, Norvegia, Svezia, Danimarca e Finlandia, a causa dell´eruzione di un vulcano in Islanda, Siim Kallas, Commissario europeo responsabile dei trasporti, ha dichiarato: "L´enorme nuvola di cenere vulcanica che si è sprigionata dall´eruzione rappresenta una grave minaccia per la sicurezza aerea. Le autorità nazionali devono prendere le misure necessarie a garantire la sicurezza in conformità del diritto internazionale, quali la chiusura dello spazio aereo e degli aeroporti, senza alcuna discriminazione tra le compagnie aeree." E ancora: "Nella fattispecie gli aeroporti e i responsabili del controllo del traffico aereo hanno adottato rapidamente opportuni provvedimenti per la protezione dei viaggiatori. Il coordinamento e la cooperazione a livello europeo sono eccellenti, in particolare nell´ambito di Eurocontrol. Ma anche in circostanze eccezionali i diritti dei passeggeri dell´Ue trovano applicazione e i viaggiatori aerei devono farsi avanti per rivendicare i loro diritti". Sui diritti dei passeggeri, il Commissario ha aggiunto: "La situazione odierna è veramente eccezionale e sta causando enormi difficoltà ai viaggiatori aerei in tutta Europa. Tuttavia, è importante ribadire ai passeggeri e alle compagnie aeree che anche in queste circostanze si applicano i diritti dei passeggeri nell´Ue:" il diritto di ricevere informazioni dalle compagnie aeree (ad esempio, sui diritti, l´evolversi della situazione, le cancellazioni e i tempi di ritardo); il diritto di ricevere assistenza (bevande, pasti, l´alloggio a seconda dei casi); il diritto di scegliere tra il rimborso del biglietto o l´imbarco in un volo successivo per la destinazione finale In una circostanza eccezionale come questa, i passeggeri non hanno però il diritto alla compensazione finanziaria supplementare che sarebbe dovuta in caso di ritardi o cancellazioni imputabili alla compagnia aerea. Passeggeri bloccati nell’Ue: deroghe speciali ai titolari di visti per soggiorni di breve durata e ai passeggeri in transito - La chiusura dello spazio aereo europeo dal 15 aprile 2010 ha comportato l’interruzione del viaggio di molti cittadini di Paesi terzi soggetti all’obbligo del visto per soggiornare o transitare nel territorio degli Stati Schengen. Occorre dunque adottare misure urgenti per far fronte alle diverse situazioni d’emergenza. La Commissione europea raccomanda agli Stati membri di applicare deroghe speciali, in particolare, alle seguenti categorie di viaggiatori: 1) titolari di visti per soggiorni di breve durata scaduti il 15 aprile 2010 - Tenuto conto della situazione straordinaria e del notevole numero delle persone interessate, la Commissione europea raccomanda una deroga alle regole generali a favore delle persone i cui visti sono scaduti o scadranno nel periodo compreso tra il 15 aprile 2010 e la riapertura dello spazio aereo europeo. Queste persone potranno rimanere nel territorio degli Stati Schengen fino alla normalizzazione del traffico aereo, senza dover chiedere la proroga dei visti. Quando queste persone potranno lasciare il territorio degli Stati Schengen, il loro passaporto dovrebbe essere timbrato come se esse non fossero rimaste su tale territorio oltre il periodo autorizzato. 2) persone che non intendevano entrare nel territorio degli Stati membri ma che sono state costrette a farlo - Si tratta di due categorie di persone: in primo luogo, le persone che, non potendo tornare al loro Paese di residenza per via aerea, desiderano continuare il viaggio per via di terra o per via di acqua; in secondo luogo, le persone che era previsto passassero per la zona transiti internazionali di un aeroporto Schengen e che sono dovute uscire dall’aeroporto per trovare alloggio in attesa di poter riprendere il viaggio. La Commissione raccomanda che a queste persone siano rilasciati visti ai confini esterni conformemente all’articolo 35 del codice dei visti e al manuale per il trattamento delle domande di visto e la modifica dei visti già rilasciati. Poiché questi cittadini di Paesi terzi non intendevano entrare nel territorio degli Stati membri ma vi si sono trovati per motivi di forza maggiore, la Commissione raccomanda di derogare a certe disposizioni e, in particolare, di rinunciare ai diritti di rilascio dei visti e di non esigere che i richiedenti siano in possesso di un’assicurazione sanitaria di viaggio.  
   
   
CONFERENZA SU "L´UNIONE EUROPEA NEGLI AFFARI INTERNAZIONALI 2010"  
 
Bruxelles, 22 aprile 2010 - Dal 22 al 24 aprile 2010 si terrà a Bruxelles, in Belgio, una conferenza intitolata "L´unione europea negli affari internazionali 2010". L´evento affronterà vari aspetti dell´Unione europea e il suo ruolo nel sistema internazionale. Durante l´evento saranno trattati temi quali: l´Unione europea nell´economia globale, - il regionalismo, - l´Unione europea nello sviluppo globale, - il ruolo dell´Unione monetaria europea nel sistema monetario globale, - l´europeizzazione delle politiche estere e di difesa nazionali, - l´idea e la pratica dell´Ue come modello, - dimensioni interne del ruolo dell´Unione europea nello sviluppo globale, - gestione militare europea delle crisi, - l´impatto dell´allargamento dell´Unione europea sulla creazione di una "voce unica per l´Unione europea". La conferenza è organizzata nell´ambito della rete di eccellenza Garnet ("Global governance, regionalism and regulation: The role of the Eu"), sostenuta dal Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. La rete pone particolare attenzione sugli elementi del quadro normativo globale che strutturano il sistema del mondo moderno e il ruolo dell´Europa in esso. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Ies.be/conference2010    
   
   
"IL FUTURO DEL MEDITERRANEO TRA EUROPA E STATI UNITI"  
 
Milano, 22 aprile 2010 - Il 26 aprile prossimo, alle ore 18.30, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Il futuro del Mediterraneo tra Europa e Stati Uniti" L’incontro è organizzato in occasione della pubblicazione del volume“Il Mediterraneo nelle relazioni internazionali” (ed. Vita & Pensiero), a cura di Elisabetta Brighi e Fabio Petito. L´evento, che si terrà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria (tel.: 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it, sito: www.Ispionline.it)  
   
   
BULGARIA, PRODUZIONE INDUSTRIALE IN CALO  
 
Sofia, 22 aprile 2010 - In Bulgaria va male il settore manifatturiero, resiste quello energetico. L´istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato un report nel quale segnala che la produzione industriale è calata di 9 punti percentuali su base annua durante il mese di febbraio. L´industria manifatturiera, a tal proposito, ha conseguito una flessione pari a quasi il 14 per cento, contro una flessione della produttività del settore della produzione e della distribuzione di energia elettrica pari allo 0,6 per cento. Rispetto al mese di gennaio, la produzione industriale di febbraio è in calo di 3 punti percentuali.  
   
   
UNGHERIA: SURPLUS COMMERCIALE 374 MILIONI DI EURO  
 
Budapest, 22 aprile 2010 - In Ungheria sono in buona crescita sia le esportazioni che le importazioni. L´istituto nazionale di Statistica ha dichiarato che il surplus della bilancia commerciale del mese di febbraio 2010 ha toccato i 374 milioni di euro, in crescita rispetto ai 290 milioni di euro di gennaio e ai 296 milioni di euro dello stesso mese dell´anno precedente. A crescere sono stati sia i volumi delle esportazioni che quelli dell´import. Nei primi due mesi, il surplus ha complessivamente toccato i 664 milioni di euro, in aumento rispetto ai 96 milioni di euro dell´anno precedente. L´ungheria è riuscita a conseguire un surplus commerciale per ogni mese a partire dal febbraio del 2009, con un volume complessivo pari a 3,979 miliardi di euro nel 2009. Le esportazioni sono cresciute del 18 per cento su base annua a 5,252 miliardi euro, mentre le importazioni sono aumentate del 17,4 per cento, a 4,493 miliardi di euro nello stesso periodo.  
   
   
MARKETPRESS: INVITA A FARE LE VOSTRE PRE – VISIONI  
 
Data l’attuale situazione, non solo globale, ma anche nazionale e locale la redazione di www.Marketpress.info/  ha deciso di invitare i propri lettori a formulare le loro previsioni che potranno essere: a breve, media e lunga distanza nel tempo. Nessun limite agli argomenti: politica, economia, scuola, medicina, religione ed altri temi che il lettore riterrà opportuno inviare. Le Pre-visioni inviateci non dovranno essere offensive nei confronti di nessuno, ne riportare nomi di persone, ne di aziende, ne altri elementi atti ad individuare soggetti ben precisi, ma dovranno essere esclusivamente generiche. Le Pre-visioni inviate non dovranno superare le 1.200 battute dattiloscritte ( 60 battute per 20 righe). Non dovranno contenere formule astruse, ma testi semplici e comprensibili a tutti. Fra le Pre-visioni pervenute verranno pubblicate solo quelle che saranno ritenute idonee ad insindacabile giudizio della redazione. Poiché si tratta di Pre – Visioni e quindi destinate spesso a non realizzarsi, tutto il materiale sarà pubblicato in maniera anonima e senza alcun riferimento all’autore. Non saranno tenuti in nessun conto i testi verosimili alle profezie, ma solo quelli in grado di dare delle indicazioni chiare e semplici su ciò che per loro potrebbe verificarsi in un futuro che potrebbe essere prossimo o lontano, oppure: domani, fra un mese o fra qualche anno. Chi lo desidera e si sente in grado di Pre-vedere può quindi inviare un ‘ e-email a redazione@marketpress.Info  con oggetto: Pre-visione: e il titolo dell´ argomento  
   
   
IN LOMBARDIA ZERO BUROCRAZIA, FORMIGONI VARA TASK FORCE SCOPO CONDIVISO: SEMPLIFICARE LE PRATICHE E TAGLIARE I TEMPI FORSE IN GIUNTA UN ASSESSORE O UN SOTTOSEGRETARIO AD HOC  
 
Milano, 22 aprile 2010 - Per realizzare con la massima efficacia l´operazione "zero burocrazia" potrebbe esserci un assessore ad hoc, o un sottosegretario, nella prossima squadra di governo della Lombardia. Certo è che il presidente Roberto Formigoni questa operazione l´ha rilanciata con forza, dando il via oggi ai lavori della "Task force zero burocrazia", che ha appunto l´obiettivo di intensificare il lavoro svolto finora per semplificare e ridurre al minimo la burocrazia per imprese e cittadini. Semplificazione, ha ricordato Formigoni, che "ha portato Regione Lombardia ad avere in totale solo 60 leggi portanti, dopo aver abrogato 1.479 norme e aver approvato 10 testi unici". La "Task force zero burocrazia", che risponderà direttamente allo stesso Formigoni, lavorerà per esaminare e ridisegnare tutte le procedure amministrative e sarà chiamata a produrre proposte in tre direzioni: "non solo sul fronte della Regione - ha assicurato Formigoni - ma anche nei confronti del Governo e dell´Unione europea. Semplificare significa spingere l´economia verso la crescita e il risparmio di risorse". Della Task force fanno parte, tra gli altri, insieme ai dirigenti regionali, le organizzazioni dell´industria, dell´artigianato, dell´agricoltura, del commercio, dei servizi, i sindacati, le cooperative, l´Abi, l´Anci, l´Upl, l´Uncem, le Camere di Commercio e Unioncamere. In tutto una trentina di esponenti di vertice di queste organizzazione, oltre ad alcuni direttori apicali della Regione, presieduti dallo stesso Formigoni. "Vogliamo ridurre al minimo le pratiche burocratiche - ha detto il presidente lombardo - studiando insieme ai soggetti che compongono il tavolo di lavoro i percorsi migliori a vantaggio di cittadini e imprese". I dati indicano che l´incidenza degli oneri burocratici sul Pil europeo è pari a circa il 3,5%, mentre in Italia è pari al 4,6%, corrispondenti a 61 miliardi di euro in valore assoluto. "Ridurre gli oneri amministrativi del 25% - ha detto Formigoni - potrebbe portare a un aumento del Pil europeo dell´1,5%, in conseguenza dell´aumentata produttività e dell´efficienza complessiva del sistema produttivo". Fattore Di Competitivita´ - Se le istituzioni (europee, nazionali e regionali) hanno già fatto passi avanti per contenere il peso degli adempimenti di legge, fattore propulsivo per la competitività con il vantaggio di non comportare aumenti della spesa pubblica, il quadro attuale presenta ancora difficoltà e ostacoli. Ad esempio, in Italia per avviare un´impresa occorrono 6 procedure che hanno bisogno di 10 giorni per essere completate, senza contare gli oneri legati a pagamento tasse, gestione del personale e tutela ambientale. In media le imprese del settore industriale spendono 13.455 euro per far fronte agli adempimenti della Pubblica Amministrazione, senza contare i costi indiretti legati alle sacche di scarsa efficienza amministrativa. E se i tempi per la realizzazione di un fabbricato si dilatano a 257 giorni, a fronte di 14 procedure da espletare (che causano una riduzione di fatturato di 1 miliardo e 811 milioni di euro), anche far valere i contratti si rileva una procedura complicata: con un tempo medio di attesa di 1.210 giorni, l´Italia si colloca alla 156° posizione nel ranking mondial. Non va meglio per l´amministrazione della Giustizia: secondo recenti studi, i tempi dei risarcimenti in sede civile costano alle imprese 2,3 miliardi di euro. Pagamenti In 60 Giorni - "Regione Lombardia - ha sottolineato Formigoni - è intervenuta concretamente, nel corso dell´ultima legislatura, per orientare l´operato dell´amministrazione verso i bisogni dei cittadini; in particolare, semplificando norme e adempimenti per l´avvio di imprese e con un sostanzioso processo di informatizzazione per bandi e richieste di finanziamento, pronti ad affrontare la completa digitalizzazione dei procedimenti amministrativi nelle prospettiva della diffusione della Posta elettronica certificata". A favore delle aziende è stata introdotta la Diap (Dichiarazione di inizio attività produttiva), che ha ridotto i tempi di avvio di un´impresa. E´ stato ridotto a 60 giorni dalla data di ricevimento il tempo di pagamento delle fatture, a fronte di una media nazionale di 128 giorni, 61 in più della media europea. L´introduzione del Fondo socio sanitario presso Finlombarda ha permesso, inoltre, di ridurre a 90 giorni i tempi di pagamento dei fornitori, a fronte di una media nazionale di 288 giorni, con punte di 600 giorni di attesa per alcune regioni. L´obiettivo complessivo del processo riformatore in questo ambito, ha ricordato, infine, il presidente lombardo è "che, ad esempio, a un cittadino non dovrà più capitare di sentirsi dire a uno sportello che una pratica non è di competenza di quell´ufficio, ma dovrà essere indirizzato al posto giusto, con tutte le indicazioni e l´accompagnamento necessario". Un risultato che potrà essere raggiunto - e su questo punto c´è stata piena condivisione tra le parti al tavolo di confronto - attraverso l´analisi dettagliata dei rapporti tra imprese, cittadini e Pubblica Amministrazione, la condivisione ai diversi livelli istituzionali dei progetti formativi per dipendenti e la segnalazione da parte degli utenti di casi "limite" e proposte per sciogliere i nodi che rappresentano un freno allo sviluppo. "Se esiste un problema di frammentazione delle competenze - ha concluso il presidente - è necessario che cittadini e imprese siano sempre più degni della fiducia da parte delle istituzioni". Tutti gli esponenti della task force hanno condiviso la necessità di procedere all´elaborazione di proposte dettagliate, anche costituendo una segreteria tecnica permanente.  
   
   
DOPO L´ESAME DEI VERBALI DELLE 3.966 SEZIONI DELLA TOSCANA REGIONALI 2010, I VOTI DEFINITIVI SECONDO LA CORTE D´APPELLO 3.291 VOTI VALIDI IN MENO PER I CANDIDATI PRESIDENTI, 100 LA DIFFERENZA PER I PARTITI  
 
Firenze, 22 aprile 2010 - Nelle percentuali non cambia niente, qualcosina invece nei numeri assoluti. La Corte d´appello, nel verbale di proclamazione degli eletti, ha comunicato anche i voti definitivi per liste e candidati presidenti. Il risultato è il frutto del conto sui verbali delle 3.966 sezioni di tutta la Toscana, ricontrollati dagli uffici circoscrizionali di ogni provincia. La differenza alla fine, rispetto ai dati trasmessi dai Comuni il 29 marzo, è di 100 voti in meno per i partiti e 3.291 in meno per i candidati presidenti. In particolare Enrico Rossi passa da 1.055.751 consensi a 1.053.997 (1754 in meno). Monica Faenzi per la Corte d´appello raccoglie 607.325 voti e non 608.680 (1.355 in meno). Francesco Bosi si ferma a 80.951 e non a 81.106 (155 preferenze in meno). Tre voti in meno per Ilario Palmisani (7.977 anziché 1.980) e 29 in meno per Alfonso De Virgiliis (da 13.897 a 13.868). Nei voti ai singoli partiti le differenze sono meno marcate e qualcuno addirittura ci guadagna. La Federazione della Sinistra e i Verdi perdono 2 voti (da 80.017 a 80.015). Il Pd-riformisti Toscani ne guadagna 4 (da 641.214 a 641.218) e 2 Sinistra Ecologia e Libertà (da 57.815 a 57.837). Anche la Lega Nord avanza: da 98.523 a 98.531 (8 in più). Perdono 14 voti l´Italia dei Valori (da 143.194 a 143.180, 5 l´Udc (da 72.548 a 72.543) e 98 il Pdl (da 412.118 a 412.020). Forza Nuova non subisce variazioni (5.588 voti), mentre la Lista Bonino-pannella passa da 8.414 voti a 8.399 (15 preferenza in meno). Le schede contestate e provvisoriamente non assegnate erano state pochissime in tutta la Toscana: appena 157. Tribunali e Corte d´appello le hanno riesaminate, ma in larghissima misura sono state definitivamente annullate. I verbali della Corte d´appello e dei tribunali delle città capoluogo di provincia sono stati depositati presso il Consiglio Regionale. L´ufficio elettorale della Regione ha acquisito copia dei verbali e, nelle prossime settimane, a fini di una più completa informazione, verificherà in quali comuni si sono registrate variazioni rispetto ai dati provvisori comunicati la sera delle elezioni. I dati saranno poi pubblicati sul sito.  
   
   
PRIMA RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE PRESIEDUTA DAL GOVERNATORE GIUSEPPE SCOPELLITI  
 
Reggio Calabria, 22 aprile 2010 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha presieduto ieri la prima riunione della nuova Giunta regionale. L’esecutivo, su proposta del Presidente Scopelliti ha revocato la nomina a Direttore generale dell’Asp di Cosenza di Franco Petramala. Il provvedimento è stato assunto sulla base della procedura avviata, a seguito della segnalazione della Guardia di Finanza e, previo parere dell’avvocatura regionale, già richiesto dalla giunta precedente l’11 febbraio scorso, ma pervenuto alla Presidenza solo in data sette aprile. La revoca è per decadenza a causa dell’ incompatibilità, dovuta al fatto che Petramala ricopriva al momento dell’assunzione dell’incarico (e a tutt’oggi ricopre) la carica di amministratore unico di una s.R.l. E perchè titolare di una ditta individuale, incompatibile con il dovere di esclusività che doveva rispettare. La Giunta, quindi, prendendo atto della relazione del Direttore generale del Dipartimento “Tutela della salute” Andrea Guerzoni e del Dirigente dell’Avvocatura regionale Antonio Baudi ha assunto il provvedimento di revoca. La Giunta, su proposta dell’Assessore Domenico Tallini ha nominato, inoltre, nuovo Dirigente generale del Dipartimento della Presidenza l’avv. Francesco Zoccali, City manager del Comune di Reggio Calabria; Direttore Generale del Dipartimento “Urbanistica”, il dott. Saverio Putortì, dirigente del settore urbanistica al Comune di Reggio; Mariagrazia Nicolò, Vice Prefetto dell’Utg di Reggio Calabria, a Direttore generale del Dipartimento “Attività Produttive”. Su proposta dell’assessore alla cultura Mario Caligiuri ha deliberato la partecipazione della Regione alla Fiera Internazionale del libro di Torino. Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Piero Aiello, l’esecutivo ha richiesto al Consiglio regionale la restituzione della proposta del Qtr (Quadro territoriale regionale), ossia lo strumento attuativo delle legge urbanistica, per ulteriori approfondimenti. Su proposta dell’Assessore ai Ll.pp. Giuseppe Gentile, la Giunta ha, poi, preso atto della relazione del Direttore generale del Dipartimento che ha rappresentato l’impossibilità di poter dare attuazione, per carenza di personale e di risorse, alla legge antisismica, che, altrimenti, entrerebbe in vigore l’undici maggio prossimo. Di conseguenza, la Giunta ha deliberato di richiedere un differimento del termine di entrata in vigore della legge e, a scopo precauzionale, ha ordinato la sospensione dell’efficacia del regolamento regionale esecutivo della stessa legge, nelle more delle decisioni che assumerà il Consiglio. Inoltre il Presidente ha conferito l’incarico di Capo Gabinetto, così come annunciato in Conferenza stampa, ad una donna, nella persona della dott.Ssa Elena Scalfaro, Vice Prefetto dell’Utg di Catanzaro. L’esecutivo ha preso, inoltre atto, della nomina dell’on. Alberto Sarra a Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale per coadiuvare il Presidente “nello svolgimento dei compiti inerenti le materie delle riforme e della semplificazione amministrativa”.  
   
   
BASILICATA: IL PRESIDENTE DE FILIPPO FORMA LA NUOVA GIUNTA GLI ASSESSORI SONO AGATINO MANCUSI, ROSA GENTILE, ATTILIO MARTORANO, WILMA MAZZOCCO, ERMINIO RESTAINO E DONATO VIGGIANO  
 
 Potenza, 22 aprile 2010 - Il Presidente della Regione Vito De Filippo ha formato la nuova Giunta. E’ composta da Agatino Mancusi che ha ricevuto la delega di vice presidente e assessore all’Ambiente-territorio-politiche della Sostenibilità; Rosa Gentile (Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità), Attilio Martorano (Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità), Wilma Mazzocco (Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Montana), Erminio Restaino (Attività Produttive, Politiche dell’Impresa, Innovazione Tecnologica), Donato Viggiano (Formazione, Lavoro, Cultura e Sport).  
   
   
BILANCIO ABRUZZO: REPERITI FONDI PER COMUNITA´ MONTANE E DIFESA COSTA NELLA MANOVRA DI BILANCIO ANCHE RISORSE PER LA SANITA´  
 
Pescara, 22 aprile 2010 - Il Consiglio regionale ha approvato ieri, su iniziativa dell´assessore al Bilancio, Carlo Masci, in accordo con gli assessori Giandonato Morra, Lanfranco Venturoni e Angelo di Paolo, una variazione di bilancio per reperire risorse necessarie a finanziare interventi di spesa ritenuti urgenti ed indifferibili. La variazione ha riguardato le Comunità montane per 5.750.000,00, di cui Euro 700 mila già iscritti in bilancio e 5,05 milioni iscritti con la variazione approvata, utilizzando risorse derivanti da trasferimenti statali, senza gravare sulle risorse del bilancio regionale. "Le Comunità montane a seguito del taglio improvviso disposto dalla finanziaria dello Stato per l´anno 2010 - ha spiegato l´assessore Masci - erano impossibilitate ad approvare i bilanci di previsione e ad erogare spese obbligatorie come gli stipendi e le rate dei mutui assunti con il contributo statale". Con la variazione si consentirà anche l´avvio di interventi per la difesa della costa per un importo pari a Euro 1,5 milioni di euro, attraverso una anticipazione del bilancio regionale a valere sui fondi Fas. "In tal modo - ha aggiunto Masci - la Regione è messa nelle condizioni di attivare subito gli interventi a difesa della costa ritenuti particolarmente urgenti". Una ulteriore disposizione riguarda il reperimento delle risorse necessarie per pagamenti imposti da sentenze esecutive a carico delle Asl, per contenziosi relativi alle gestioni commissariali delle ex Usl regionali. Le risorse reperite sono pari a circa 2,9 milioni di euro, di cui 2 milioni verranno utilizzati per importi conseguenti alle sentenze e la restante parte per il pagamento di somme a favore di creditori che hanno già inoltrato richiesta di pagamento delle relative spettanze. Infine, con la manovra di bilancio, sono stati reperiti 750 mila euro per finanziare opere di viabilità indifferibili.  
   
   
MOLISE: IORIO INCONTRA GLI AMMINISTRATORI DEL COMUNE SICUREZZA SCUOLE, RACCOLTA RIFIUTI, VIABILITÀ E CULTURA I TEMI TRATTATI  
 
Campobasso, 22 aprile 2010 - "Il Governo regionale intende proseguire sulla strada già intrapresa per la messa in sicurezza degli istituti scolastici di Campobasso. Stiamo per questo studiando le necessarie procedure insieme al Sindaco e alle strutture regionali competenti. Ad ogni modo, riconfermo la determinazione ad andare avanti in un percorso virtuoso che dovrà portare, in un periodo predeterminato, a rendere tutti gli edifici scolastici del capoluogo regionale sicuri e moderni". Lo ha detto il Presidente della Regione, Michele Iorio, incontrando nella serata di ieri, a Palazzo San Giorgio, il Sindaco di Campobasso, Gino Di Bartolomeo, e i componenti dei Gruppi di maggioranza. Nell´incontro, il Sindaco Di Bartolomeo ha voluto illustrare l´attività dell´Amministrazione anche sul fronte della modernizzazione del servizio raccolta rifiuti e dell´elevamento della quantità globale della differenziata. Su questo punto è stato chiesto il supporto della Regione per lo stanziamento di risorse da indirizzare ad investimenti per il miglioramento e la qualificazione del servizio al fine di ridurre drasticamente il conferimento in discarica di rifiuti indifferenziati e non selezionati. Il Presidente Iorio si è detto disponibile ad appoggiare tale iniziativa, in quanto la stessa si inserisce nella più vasta strategia portata avanti dal Governo regionale per la diffusione della raccolta differenziata. Si è poi discusso di altre importanti attività da porre in essere in modo congiunto per quanto riguarda la viabilità e le attività culturali. "Nella nostra visione strategica di Governo - ha concluso Iorio - Campobasso deve essere una città moderna, con un sempre maggiore grado di vivibilità e capace di rappresentare l´intera regione. Di qui, il nostro impegno e la nostra disponibilità a supportare tutte le iniziative necessarie ad attuare tale visione".  
   
   
IN SARDEGNA INSEDIATA COMMISSIONE PER RIFORMA ORDINAMENTO AUTONOMIE LOCALI  
 
Cagliari, 22 Aprile 2010 - L´assessore regionale degli Enti locali finanze e urbanistica, Gabriele Asunis, ha presieduto la prima seduta di insediamento della Commissione di studio per la riforma dell’ordinamento delle autonomie locali, prevista dalle leggi regionali n. 2 del 2007 e n. 5 del 2009, dando avvio di fatto al processo di rinnovamento degli Enti locali in Sardegna. Ai lavori hanno partecipato anche i sei nuovi componenti, l’ingegner Abramo Garau, designato dal Consiglio delle Autonomie Locali, Salvatore Cherchi, presidente dell’Anci Sardegna, il professor Alberto Azzena, designato dall’Unione delle Province sarde, i professori Aldo Pavan dell’Università di Cagliari, Omar Chessa dell’Università di Sassari e il dottor Giampaolo Satta questi ultimi tre come esperti designati dalla Giunta regionale. La Commissione che ha il compito (per espressa previsione di legge) di elaborare un disegno organico per la riforma dell’ordinamento delle autonomie locali e per il riordino dei rapporti finanziari tra Regione ed Enti locali ha incentrato la prima seduta sulla disamina delle problematiche sul tappeto con particolare attenzione a quelle di tipo finanziario. La discussione si è concentrata anche sulle ipotesi di riforma presentate dal Governo e per le quali si sono espresse le prime valutazioni, sottolineandosi la necessità di salvaguardare quelle che sono le peculiarità dell’assetto regionale delle autonomie locali. Nel più ampio quadro della riforma degli Enti locali in Sardegna, sarà la finanza locale il tema che vedrà impegnata prossimamente la neo costituita Commissione come primo passo per delineare anche un nuovo assetto di rapporti tra la Regione, le Province ed i Comuni più coerente con i principi costituzionali della pari dignità tra le autonomie territoriali. La priorità, indicata dalla legge regionale 5 del 2009 infatti è quella di individuare un assetto della finanza locale più adeguato e in grado di affrontare le sfide che derivano dall’attuazione del federalismo fiscale. La via della riforma è quindi definita con il riconoscimento del nuovo ruolo che gli Enti locali devono dunque assumere nel quadro della riforma dell’autonomia regionale che troverà compimento nella definizione del nuovo statuto della Regione. Al riguardo la Giunta regionale, ai fini dell’attuazione della riforma del regime delle entrate regionali del 2007, ha predisposto una bozza di norme d’attuazione dello statuto da portare a confronto con il governo. Con queste norme dovranno delinearsi anche le linee future dell’ordinamento finanziario degli Enti locali nel quadro della riforma del federalismo fiscale.  
   
   
TORINO: ESITO DEL CONCORSO “DA IDEA NASCE COSA”  
 
Torino, 22 Aprile 2010 - Al termine della Giunta comunale del 20 aprile, l’assessore alla Salute e alle Politiche Sociali Marco Borgione, ha presentato gli esiti del concorso di idee per il Piano Regolatore Sociale “Da idea nasce cosa”. Il bando, scaduto lo scorso dicembre, è stato avviato dalla Città di Torino e dall’Associazione Torino Internazionale con la collaborazione della Compagnia di San Paolo e si proponeva di stimolare l´innovazione, attivando e raccogliendo la creatività progettuale della società civile ed economica a favore della qualità e della coesione sociale sul territorio del comune di Torino, ma anche in connessione con territori metropolitani adiacenti. Le idee ricevute sono state 93 di cui 80 sono state valute positivamente dalla Commissione mentre 13 non sono state ammesse. I migliori progetti selezionati sono: La Casa Del Quartiere, proposto da Associazione Comunità e Famiglia Piemonte; L´angolo Della Poppata, proposto da edizioni Il Leone Verde; Ben-essere Giovani A Torino, proposto da Associazione Eclectica; Spesa Sociale, proposto da Associazione Culturale Archimente; Crescere Coabitando, proposto da Associazione di volontariato Aporti Aperte; Special We Sport, proposto da We- Sport s.R.l. ; Il Serbatoio, proposto da Asp L´anello Mancante. La commissione ha inoltre ritenuto opportuno menzionare i seguenti progetti: Lo Spazio Che Vorrei, proposto da Interactiondesignlab; Comunità Dei Tessitori, proposto da Associazione Acmos; Bravi! La Città Siamo Noi, proposto da Cluster.  
   
   
GIORGIO ORSONI, DALL´8 APRILE, È UFFICIALMENTE IL NUOVO SINDACO DI VENEZIA  
 
Venezia, 22 aprile 2010 - Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, si è insediato l´8 aprile a Ca´ Farsetti. L´insediamento è stato preceduto dalla notifica della proclamazione ufficiale della elezione, comunicata al segretario generale del Comune, Rita Carcò, dal presidente dell´Ufficio centrale, e dalla verifica straordinaria di cassa, effettuata con il segretario generale e con il ragioniere generale, Piero Dei Rossi. 63 anni, nato a Venezia. È avvocato dal 1972, specializzato in Diritto amministrativo. È professore ordinario di Diritto amministrativo all´Università Ca´ Foscari di Venezia e direttore scientifico del Master in "Diritto dell´ambiente" di Ca´ Foscari. Ha ricoperto diversi incarichi, fra cui quello di direttore della Scuola diretta a fini speciali per assistenti sociali di Ca´ Foscari dal 1990 al 1992; di consigliere di amministrazione della società di cultura "La Biennale" di Venezia dal 2000 al 2003; di presidente della Save Engineering spa, società di ingegneria dell´aeroporto di Venezia "Marco Polo" dal 1997 al 2003, di assessore al Patrimonio e Rapporti istituzionali del Comune di Venezia dal 2001 al 2005. Attualmente ricopre, tra gli altri, i seguenti incarichi: vice presidente della Fondazione Cini di Venezia, primo procuratore di San Marco a Venezia, consigliere della Fondazione lirica La Fenice di Venezia.  
   
   
ROMA: OPERAZIONE TRASPARENZA NEGLI UFFICI COMUNALI  
 
Roma, 22 aprile 2010 – Sono pubblici numeri e percentuali sulle presenze dei dipendenti del Comune di Roma che consentono di analizzare la produttività in termini di giorni lavorativi presso dipartimenti, uffici, municipi e tutte le strutture che compongono l´imponente macchina capitolina. I dati sono pubblicati sul portale, nelle pagine del Dipartimento Risorse Umane (clicca qui per vederli) in conformità alla legge 18 giugno 2009 n.69, che contiene norme relative alla trasparenza delle procedure nei pubblici uffici. Considerando Municipi, Dipartimenti, Uffici exrtradipartimentali e Vigili Urbani, limitatamente ai primi due mesi del 2010, la migliore percentuale di giorni lavorati spetta all´Istituzione Biblioteche, i cui 329 dipendenti hanno timbrato il cartellino quasi il 90% delle volte (89,42%). Segue l´Ufficio Stampa capitolino, i cui 40 addetti sono stati presenti l´88,3% dei giorni lavorativi, l´Ufficio extradipartimentale Politiche della Sicurezza (87,1%) e la Sovrintendenza comunale (86,4%). Le percentuali più basse si sono registrate nel Dipartimento Urbanistica con un tasso di assenza del 24,92% su un totale di 500 dipendenti; nel Dipartimento Turismo si registra il 24,79% di assenze e nel Dipartimento Politiche per l´Infanzia e la Famiglia il 24,07% Tra i Municipi maggiore frequenza nel Xix (Aurelio, Trionfale, Primavalle), i cui 680 dipendenti sono presenti l´83,78% dei giorni lavorativi; seguono il Xv (Portuense, Gianicolense) con l´82,95% di presenze e il Xvi (Pisana, Maccarese Nord, castel di Guido) con l´82,84%. Sempre tra i Municipi le maggiori assenze si registrano nel Municipio Xiii (Ostia, Acilia) con il 21,57%; leggermente meglio va nel Iii (Nomentano, Tiburtino, San Lorenzo) con il 21,34% di assenze. Pubblicati anche i dati relativi ai gruppi della Polizia Municipale. I vigili più presenti sono quelli del Xvii gruppo (85,79% di presenze) seguiti dagli agenti del Git (Gruppo Pronto Intervento Traffico (84,07%). Maggiori assenze si registrano nei gruppi Xv (22,07%) e Iii (21,99%). Infine i dati relativi al Gabinetto del Sindaco fanno registrare una presenza, su 295 dipendenti, dell´81,97%, mentre negli uffici che assistono i lavori del Consiglio Comunale i 255 dipendenti hanno fatto registrare l´85,82% delle presenze lavorative. I dati sopra riportati si riferiscono al rapporto tra totale dei giorni lavorativi, totale dei giorni lavorati e dei giorni di assenza, considerando che questi ultimi includono anche le ferie e tutti i permessi previsti dalla legge, oltre ai giorni di malattia.  
   
   
ROMA: BILANCIO COMUNALE, DISPOSTE REGOLE PIÙ RIGOROSE  
 
Roma, 22 aprile 2010 - In attesa del Decreto del Presidente del Consiglio che fisserà la nuova scadenza per l´approvazione del bilancio di previsione 2010-2012, l´assessore capitolino al Bilancio e allo Sviluppo Economico, Maurizio Leo, ha dato disposizioni a tutti gli uffici comunali per il controllo delle spese e per la gestione provvisoria del bilancio 2010. Le nuove linee guida, contenute in una circolare della Ragioneria Generale, stabiliscono, tra l´altro, che l´Amministrazione potrà rivalersi nei confronti di dirigenti, funzionari e dipendenti che liquidino operazioni di spesa senza verificarne la coerenza contabile e la relativa copertura finanziaria. Inoltre, sarà necessario ottenere il visto di regolarità, rilasciato dalla Ragioneria, prima di procedere a qualsiasi autorizzazione di spesa e sarà vietato finanziare acquisti di beni o servizi utilizzando risorse iscritte in esercizi futuri del bilancio triennale di previsione vigente. Saranno sanzionabili le spese o il pagamento di debiti ´fuori bilancio´, cioè caratterizzati da irregolarità procedurali. Stretta anche sulle anticipazioni di cassa, che saranno ammesse solo in caso di spese urgenti o di modesta entità, mentre le spese assunte con determinazioni dirigenziali dovranno essere precedute da procedure di gara aperta per la scelta del contraente. L´assessore al Bilancio ha dichiarato: «Il nuovo provvedimento si inserisce nell´ambito della linea di rigore già adottata in sede di risanamento strutturale del bilancio comunale, avviato con l´esercizio 2008, e sottolinea con forza la necessità di razionalizzare le spese e di assicurare un approccio rigoroso nella gestione di tutte le fasi di entrata e di uscita nonché di esercitare un costante monitoraggio e controllo delle stesse».  
   
   
«TOSCANA IN CINA: PIÙ RAPPORTI ISTITUZIONALI E ECONOMICI» IL PRESIDENTE ROSSI PRESENTA IL "MADE IN TUSCANY" PER SHANGHAI-EXPO (8- 22 LUGLIO) SANITÀ, CULTURA E INNOVAZIONE, QUALITÀ DELLA VITA AL CENTRO DEL PROGRAMMA  
 
Firenze, 22 aprile 2010 - Le scienze della vita e la sanità. Il piacere ed il gusto del vivere, la qualità della vita. La cultura e le tecnologie innovative. Sono i tre filoni del “made in Tuscany” intorno a cui ruota la partecipazione della Regione Toscana all´Expo 2010 di Shanghai, dall´8 al 22 luglio prossimo. Una partecipazione che, come ha detto il presidente Enrico Rossi presentando ieri l´iniziativa coordinata dall´agenzia Toscana Promozione, «vuole sviluppare una piattaforma operativa attraverso cui attirare l’attenzione dei visitatori e del pubblico cinese sulla Toscana, ma anche porre le basi per lo sviluppo di un partenariato stabile con la Cina per facilitare i reciproci rapporti istituzionali e economici». All´incontro è intervenuto anche il commissario generale del Governo per l´Expo di Sha nghai, Beniamino Quintieri. Alla fiera mondiale 2010, che ha come tema ispiratore “Better city, better life”, vale a dire “città migliori per una vita migliore”, ci sarà uno stand toscano di 190 metri quadrati (dentro il Padiglione Italia), con una videoinstallazione, firmata dal fotografo Olivo Barbieri, sui temi della sostenibilità ambientale, delle energie rinnovabili, della depurazione e del riciclo delle acque e delle nuove tecnologie. A questa grande vetrina farà da pendant una serie di eventi collaterali che si svolgeranno prevalentemente a Shanghai (ma non solo) e che sono stati progettati con una durata triennale e con un investimento di oltre 2 milioni di euro. «L’obiettivo – ha sottolineato Rossi – è di costruire un percorso di collaborazione con le controparti cinesi per dare alle aziende interessate la possibilità di penetrare questo mercato in maniera duratura».In tema di sanità, che rappresenta una delle priorità politiche del governo cinese, il momento chiave del programma della Regione Toscana all´Expo sarà la presentazione (a cura delle Direzioni generali sanità e sviluppo economico) del sistema sanitario regionale, basato su copertura universale, equilibrio finanziario e alti parametri di efficienza, nel corso di un convegno - in programma il 16 luglio, dopo la giornata nazionale della sanità il giorno 15 - con 150 operatori del settore e giornalisti specializzati. Saranno presenti anche le maggiori aziende toscane del Biotech. «In questa occasione – ha annunciato il presidente Rossi - sarà lanciata la “Policy School” che si propone di offrire ad amministratori ed operatori cinesi un meccanismo per interagire con i loro omologhi toscani, scambiare esperienze, e formulare programmi di collaborazione a vari livelli, dalla pianificazione alla ricerca». La s cuola sarà organizzata in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, con il sostegno operativo di università e aziende sanitarie e delle aziende leader toscane. La prima sessione si terrà a settembre 2010 e si articolerà su 4 settimane in cui si alterneranno momenti in aula e visite in azienda. Sul fronte della cultura e dell´innovazione tra le iniziative da segnalare ci sono la mostra “Italian Genius Now – Casa dolce casa” allestita dal Museo Pecci di Prato (1/7-24/7), il progetto “Uffizi Touch” nell´ambito della promozione della tecnologia applicata ai beni culturali – si tratta di un software innovativo che consente di ammirare alcuni capolavori degli Uffizi in modo naturale e coinvolgente con un tocco delle dita che ingrandisce le immagini fino a vederne le pennellate e i dettagli più nascosti - e il lancio del tour Asia 2011 del Maggio Musicale Fiorentino con il concerto che l´orchestra toscana terrà il 9 luglio al Gran Teatro di Shanghai. In programma il 3 Luglio anche l´inaugurazione della mostra “Pinocchio World” a cura della Fondazione Collodi che sarà presente in fiera dall´1 al 15 luglio. Toscana è anche sinonimo di qualità della vita, e questo binomio si esplicherà nell´allestimento del giardino “alla toscana” - realizzato da aziende pistoiesi - che per tutta la durata dell´Expo, su richiesta del Commissariato Italiano per l’Expo, sarà allestito all´esterno del padiglione Italia, in un seminario sull´architettura del paesaggio, e in progetti pluriennali per la promozione del sistema agroalimentare e del vino toscano. Tra l´altro saranno organizzati corsi di formazione sull’abbinamento dei vini toscani ai piatti cinesi per chef di ristoranti di Shanghai. Focus anche sul turismo per aumentare il flusso di visitatori cinesi verso la Toscana e in particolare facilitare il ril ascio di visti turistici da parte dell´ambasciata italiana. «Stiamo lavorando – ha annunciato Enrico Rossi - per realizzare un collegamento aereo diretto tra Pisa e Shangai». A questo si affiancherà la traduzione in cinese del sito del turismo (www.Turismo.intoscana.it) e un’azione formativa verso gli operatori toscani sull’accoglienza del turista cinese. A sponsorizzare la Toscana in Cina contribuirà anche l´organizzazione di una mostra fotografica sul paesaggio toscano allestita in una delle piazze di Shangai e alla programmazione sulla televisione del Guandong di cinque documentari sulla Toscana e il suo stile di vita. Alle pagine su www.Regione.toscana.it/economiaefinanza  trovate altri materiali sull´argomento  
   
   
A TORINO I CITTADINI GIUDICANO LA QUALITÀ DI ACQUA, ENERGIA, TRASPORTI, RACCOLTA RIFIUTI  
 
Roma, 22 aprile 2010 - Si è tenuta il 19 aprile, in Sala Rossa a Palazzo Civico, la conferenza stampa di presentazione della customer satisfaction sui servizi pubblici della città di Torino relativa all´anno 2009. Erano presenti il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Castronovo, il vicesindaco Tom Dealessandri e l’assessore ai trasporti Maria Grazia Sestero, il presidente dell’Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino Carlo Foppa. Il sondaggio (telefonico, a campione) è stato coordinato da Barbara Loera dell´Osservatorio del Nord Ovest che, nell’autunno dell’anno scorso, ha condotto un’ampia indagine sulla soddisfazione degli utenti per i principali servizi pubblici locali erogati a Torino. Sono stati presi in considerazione: la distribuzione dell’energia elettrica, la gestione dell’illuminazione pubblica e degli impianti semaforici, la gestione degli impianti elettrici e termici degli edifici comunali, la distribuzione dell’acqua potabile in città e nei quasi 200 comuni della provincia serviti da Smat, l’igiene urbana e i trasporti locali a Torino e in provincia. Il settimo sondaggio dell’Agenzia (il primo nel 2001) offre come prima risposta un significativo consolidamento della soddisfazione nella percezione degli utenti interpellati sulla qualità dei servizi erogati. In continuo aumento, ad esempio, il gradimento dei torinesi per l’acqua del rubinetto di casa: solo nell’ultimo anno sono diminuiti del 2% i consumatori di acqua minerale, cresciuti del 5% quelli di acqua distribuita nelle case da Smat e del 3% coloro che bevono indifferentemente l’una o l’altra. Acqua che viene considerata limpida, inodore e priva di residui. Con qualche perplessità legata solo alla presenza di calcare ritenuta dalla maggioranza degli intervistati, ancora eccessiva. Altro dato significativo è quello riguardante il trasporto pubblico. Nella sufficienza piena (nel suo complesso), spicca il gradimento della metropolitana rispetto ai mezzi di superficie. E’ considerata più sicura, più pulita e più comoda. Le note dolenti, rispetto ai mezzi di superficie, arrivano dall’elevata percezione del rischio di subire molestie e dallo scarso controllo dei biglietti. Curioso come la poca considerazione verso la qualità dei mezzi pubblici, venga espressa da chi li utilizza di meno. Giardini pubblici, monumenti e strade sono ritenuti bene illuminati, con qualche differenza fra centro e periferie, a vantaggio della zona centrale. Trascurabile il numero dei semafori guasti, gli utenti intervistati si dividono esattamente a metà nella valutazione dei tempi semaforici rispetto alle esigenze del traffico. Il servizio di igiene urbana ottiene la piena sufficienza (60%). Soddisfazione per la pulizia di strade e marciapiedi anche riferita ad ogni singolo quartiere. Continua il gradimento verso il sistema di raccolta differenziata (78%), mentre viene ritenuto ancora eccessivo il costo rispetto alla qualità del servizio. Infine una nota sul disagio legato ai cantieri cittadini: molti se ne lamentano (16,7% spesso, 49,6% qualche volta), ma praticamente tutti gli intervistati (95%) concordano nel ritenere tale disagio compensato da una successiva migliore qualità del traffico cittadino.  
   
   
L´EMILIA-ROMAGNA ALL´EXPO DI SHANGHAI 2010. PRESENTATO O IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE. 300 LE IMPRESE COINVOLTE.  
 
Bologna, 22 aprile 2010 – Duecento nazioni e organizzazioni internazionali coinvolte, oltre 70 milioni di visitatori previsti: l’Expo di Shanghai sarà un evento di portata internazionale straordinaria. Un record di partecipazione e pubblico mai avuto nella storia delle Esposizioni Universali. All’emilia-romagna saranno dedicate due settimane di esposizione e iniziative nel Padiglione Italia dall’1 al 15 settembre 2010. Il programma delle iniziative della Regione e le attività da svolgere in collaborazione con le imprese sono state presentato oggi pomeriggio, in occasione di un workshop che si è tenuto presso l’hotel Novotel Bologna Fiera in Via Michelino 73 a Bologna. Nelle iniziative per l’Expo, particolare attenzione è stata dedicata al coinvolgimento del sistema imprenditoriale regionale. Sono infatti circa 300 le imprese che la Regione ha coinvolto nelle iniziative programmate, offrendo loro un percorso articolato di promozione in Cina durante il principale evento internazionale mai organizzato. Per incentivare maggiormente le imprese a intraprendere un percorso di internazionalizzazione sul mercato cinese in occasione dell’Expo Shanghai, la Regione ha messo in campo strumenti e risorse straordinarie: un bando ad hoc per associazioni temporanee di imprese (Ati), una manifestazione d’interesse e servizi di consulenza mirata prestati da una società incaricata tramite gara. Con riferimento alle manifestazioni d’interesse si registra un equilibrio complessivo dei territori, con una leggera preponderanza di imprese della provincia di Bologna (43%), seguita da Ravenna (23%) e Modena (20%), mentre le filiere più rappresentate sono abitare-costruire (36%) e meccanica (26%). Nel bando per le associazioni temporanee d’impresa è confermata la prevalenza dei settori abitare-costruire (23%), meccanica (17%) e alimentare (16%). A livello territoriale è la provincia di Modena la più rappresentata con il 23% delle imprese sul totale, seguita da Bologna con il 19% e Ravenna con il 12%. Il risultato ottenuto è stato di circa 90 imprese partecipanti al bando e di 30 manifestazioni d’interesse, per le quali la Regione ha garantito risorse per 1,5 milioni di euro in termini di cofinanziamenti e servizi. L’emilia-romagna parteciperà all’Expo 2010 attraverso una serie di interventi e iniziative pensate per presentare le proprie eccellenze culturali, produttive e sociali. Gli interventi regionali vedranno la presenza nel Padiglione Italia, nel Padiglione Bologna e l’organizzazione di eventi con la Tongji University. Lo spazio espositivo della Regione Emilia-romagna nel Padiglione italiano accompagnerà il visitatore alla scoperta delle eccellenze emiliano-romagnole in diversi ambiti, focalizzando nella parte finale del percorso sulla filiera abitare/costruire, con particolare attenzione al comparto delle piastrelle hi-tech. La Regione ha inoltre promosso e cofinanziato anche il Padiglione Bologna, ulteriore “vetrina” per il sistema Emilia-romagna. A Bologna, modello virtuoso di città, è stato offerto dagli organizzatori dell´Expo uno spazio espositivo nell´area Ubpa "Urban Best Pratices Area". Presso l’Università Tongji di Shanghai è poi stata pianificata un’intensa attività di tipo relazionale, promozionale, espositivo e convegnistico specializzato a livello settoriale. I principali eventi saranno concentrati su diverse filiere produttive regionali d’eccellenza quali meccanica e automotive, alimentare, abitare-costruire, salute e benessere.  
   
   
FORMAZIONE/LAVORO FVG: APPROVATO IL PIANO PER IL 2010  
 
Trieste, 22 aprile 2010 - La Giunta regionale ha approvato il Piano generale per l´impiego dei mezzi finanziari disponibili per le attività di formazione professionale per l´esercizio 2010. Lo strumento di programmazione settoriale è stato proposto dall´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Cultura, Roberto Molinaro, di concerto con l´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen. Prevede l´utilizzo della somma di quasi 118 milioni di euro per realizzare ben 72 diversi programmi formativi. La Regione ha stanziato 11,2 milioni di euro, mentre le rimanenti risorse a disposizione del Piano sono derivate dal Fondo Sociale Europeo (92,8 milioni di euro) e dalle previsioni dello Stato (14,8 milioni di euro). Il Piano della formazione professionale prevede la creazione di una cabina di regia, costituita dagli assessori Molinaro e Rosolen, dai responsabili delle due direzioni regionali competenti in materia di Istruzione e Lavoro e dal direttore dell´Agenzia regionale del Lavoro. A livello operativo, il Piano agirà su sette direttrici ritenute strategiche per valorizzare le risorse umane che il mercato del lavoro richiede e preparare i lavoratori ai nuovi percorsi di impiego. Sono previste innanzitutto azioni per la prima formazione, rivolte ai giovani con meno di 18 anni d´età ed in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di studi. Azioni che avranno quale obiettivo la crescita professionale e culturale e la rispondenza dei soggetti interessati a specifici fabbisogni emergenti nel mercato del lavoro. Non sarà trascurata la formazione continua, per garantire alle persone occupate di essere protagoniste, e per questo motivate dal loro impegno lavorativo lungo l´intero arco professionale. Altri interventi saranno volti a favorire il miglioramento della posizione lavorativa delle persone occupate. Altri, ancora, particolarmente attuali per le situazioni derivate dalla crisi economica, finalizzati a favorire l´inserimento o il reinserimento lavorativo di disoccupati. Sono altresì contemplate azioni per sviluppare la domanda di formazione della popolazione in età attiva, per il rafforzamento delle competenze lavorative. Il Piano offrirà anche opportunità per persone occupate, o disoccupate, in possesso del diploma di scuola secondaria superiore o del diploma di laurea; rivolte a processi di alta formazione, mireranno a integrare i sistemi formativo, scolastico, universitario, il mondo della ricerca e delle imprese. Infine, sono previste azioni di carattere non formativo che avranno l´obiettivo di accrescere i processi di riforma del sistema della formazione professionale.  
   
   
REGIONE ABRUZZO: PERCORSO INNOVATIVO PER QUALIFICARE DIPENDENTI ENTI  
 
Pescara, 22 aprile 2010 - La Regione Abruzzo potrebbe essere la prima in Italia a sperimentare un innovativo percorso per qualificare il livello professionale del personale attivo nella pubblica amministrazione sia attraverso interventi mirati alla formazione di quanti già vi operano sia attraverso procedure omogenee e trasparenti per la selezione del personale che siano valide per tutto il territorio, cioè per tutte le pubbliche amministrazioni dei diversi enti locali. A questo progetto garantirà un decisivo supporto il Formez, centro servizi, assistenza, studi e formazione per l´ammodernamento delle P.a., che opera a livello nazionale e risponde al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e che metterà a disposizione le competenze progettuali e tutto il necessario supporto organizzativo. L´iniziativa è stata già avviata con un primo incontro, promosso dall´assessore al Personale, Federica Carpineta. Alla riunione, oltre agli esperti del Formez, hanno partecipato il presidente dell´Anci, Antonio Centi, i rappresentanti delle quattro Province e dei Comuni capoluogo. A questo primo incontro dovrà seguire un appuntamento utile già a sottoscrivere una convenzione, non vincolante, tra la Regione e gli Enti Locali interessati sulla base della quale il progetto comincerà ad essere efficace. "Abbiamo avviato un discorso oggi molto interessante ? spiega l´assessore Federica Carpineta ? che tra breve potrebbe diventare molto importante. Questo progetto, una volta avviato, porterà a qualificare tutto il personale della pubblica amministrazione in tutta la Regione ai vari livelli. Consentirà infatti di avere graduatorie uniche a cui attingere per la selezione delle varie figure professionali consentendo, come si può chiaramente intendere un risultato di efficienza, di economicità e soprattutto di grande trasparenza. Questo sarà utile alle pubbliche amministrazioni della nostra regione. Sarà utile a quanti operano già nelle amministrazioni per conseguire adeguati livelli di formazione e di aggiornamento. Sarà certamente utile a quanti aspirano ad entrare e far parte del personale delle pubblica amministrazioni negli enti locali di tutto l´Abruzzo. Voglio comunque sottolineare che a poche settimane dall´adesione come partner della nostra Regione al Formez, già si vedono i frutti di una collaborazione basata sulla ricerca della più alta qualità dei servizi finalizzati ad ottimizzare l´attività della pubblica amministrazione. Il Formez, che ringrazio per l´attenzione riservata all´Abruzzo, intende investire molto su questo progetto che sarà il primo in Italia. Sarà una prova importante per tutti. E´ un´occasione da non perdere. Gli enti locali abruzzesi lo hanno capito e credo che si impegneranno per raggiungere questo ambizioso traguardo. Di questo li ringrazio - conclude l´assessore Carpineta - confermando tutto l´appoggio e il fattivo sostegno della Regione Abruzzo".  
   
   
POLICORO: PRESENTATO BANDO “WELFARE”  
 
 Potenza, 22 aprile 2010 - E’ stato presentato l’altro ieri ai consulenti ed al sindacato dal Sindaco di Policoro Nicola Lopatriello il bando “Welfare” per la creazione di nuove imprese e opportunità di lavoro licenziato dalla Giunta municipale qualche giorno fa. E’ quanto riferisce il Comune di Policoro. Lopatriello ha parlato: “Di intervento moderno ed innovativo per un comune che, in questo periodo di congiuntura economica negativa internazionale, va incontro ai bisogni di chi cerca lavoro con fondi comunali in conto interessi”. Il Comune – si legge - raccoglie le domande di giovani che vogliono aprire un’attività, avendone i requisiti previsti dal bando (età fino a 42 anni per laureati e da 18 a 32 per tutti gli altri, residenza a Policoro) accollandosi gli interessi per tutto il periodo di ammortamento della linea di credito concessa dalla Banca di credito cooperativo cassa rurale ed artigiana di Castellana Grotte, filiale di Policoro, gli intessi di pre-ammortamento per il primo anno e le spese della pratica bancaria per l’elargizione del credito. “Questo intervento – sostiene Lopatriello- serve a dare immediata liquidità a chi voglia incrementare l’occupazione andando ad azzerare il costo del denaro. Lo stanziamento previsto è di massimo 30 mila euro per le nuove iniziative autonome (impresa individuale o studi professionali) da restituire in cinque anni e in qualunque settore; mentre per le nuove assunzioni a tempo pieno la copertura del credito arriva fino a 40 mila euro, fermo restando i requisiti di cui sopra con l’aggiunta di un anno di disoccupazione e tre anni di residenza. Non ci sono limiti di tempo per la presentazione delle domande – conclude il sindaco - con questi incentivi che troveranno copertura anche nel bilancio dei prossimi anni”. Per il momento il programma per lo sviluppo della città è sperimentale e l’Amministrazione comunale si riserva in futuro la possibilità di allargare la platea dei beneficiari, anche grazie ai suggerimenti degli esperti di diritto e di economia intervenuti martedì sera tra cui il presidente provinciale dell’ordine dei Consulenti del Lavoro, Serafino Di Sanza, commercialisti, avvocati e associazioni di categoria presenti tra cui Antonio Cosa della Confesercenti e Maristella Pace dell’Ugl”.  
   
   
TORINO: BILANCIO 2010 E RENDICONTO 2009  
 
Torino, 22 aprile 2010 - Varati il 16 aprile dalla Giunta comunale il Bilancio di Previsione per l´esercizio 2010 e il Rendiconto per l’esercizio 2009. Bilancio Di Previsione 2010 - Nelle prossime settimane il documento finanziario che definisce caratteristiche ed entità di entrate, spese per i servizi e ammontare degli investimenti programmati dall’Amministrazione comunale per l’anno in corso, passerà al vaglio di consigli circoscrizionali e commissioni consiliari. L´approdo in Sala Rossa, per la discussione e la definitiva approvazione, è previsto per la prima metà del mese di maggio. Il Preventivo 2010 pareggia (per la parte corrente) a 1377 milioni di euro. Nel dettaglio, le entrate tributarie ammontano a 454 milioni di euro e rappresentano il 33% del totale. Le entrate extratributarie (canoni e concessioni, interessi e fitti attivi, mense, contravvenzioni) ammontano a circa 419 milioni di euro, mentre i trasferimenti da Stato, Regioni e altri Enti ammontano a 452 milioni di euro (in flessione di 19 milioni di euro rispetto al 2009). Le principali spese correnti riguardano il personale (431 milioni di euro), i beni e servizi (252 milioni di euro), i rimborsi di mutui e gli interessi passivi (245 milioni di euro), e i trasferimenti (101 milioni di euro). Il Bilancio 2010 prevede investimenti pari a 401 milioni di euro, in parte cofinanziati da terzi. Il Preventivo 2010 - afferma l’Assessore Gianguido Passoni - nel suo complesso preserva il welfare e pur in tempi di risorse molto scarse per gli Enti Locali, assicura risposte adeguate ai bisogni espressi dai cittadini. Gli Enti Locali italiani continuano a fare la loro parte per garantire servizi, ridistribuire la ricchezza e soddisfare bisogni primari dei cittadini; e tutto ciò in una situazione in cui le scelte del Governo nazionale scaricano sugli Enti Locali, con il blocco delle entrate e i tagli (-19 milioni di euro sui trasferimenti al Comune di Torino, oltre ad altre riduzioni di finanziamento) e con un patto di stabilità impossibile, i problemi del sistema Paese. “Il Comune di Torino approva il suo bilancio e per raggiungere il pareggio – aggiunge il responsabile delle politiche finanziarie di Palazzo Civico - si è dovuto intervenire sulla spesa razionalizzando, contenendo i costi e riducendo quelli non strategici”. Stessi sacrifici sono stati chiesti alle Circoscrizioni che hanno collaborato, in uno sforzo comune, riorganizzando i loro impegni di spesa. “Uno sforzo – sottolinea Passoni - che ha consentito in un momento particolarmente difficile per le famiglie e, più in generale, per l’economia del Paese l’innalzamento della soglia di esenzione dell’addizionale Ire a 10.750 euro e l’entrata a regime del nuovo consistente apparato di agevolazioni su tributi e welfare per le famiglie più colpite dalla crisi, che aiuteranno anche le zone grigie di bisogno”. “Nonostante ciò – ribadisce Passoni – il quadro dei tributi comunali resta sostanzialmente invariato rispetto al 2009, ad eccezione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti dove prosegue il processo di adeguamento delle tariffe nell’ottica della futura copertura integrale dei costi con un aumento del 5%. Ma il Bilancio 2010 – conclude l’Assessore – insieme al rigore sulla spesa continuerà a produrre anche effetti redistributivi”. Rendiconto 2009 - Si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 38 milioni e 708 mila euro il Bilancio consuntivo per l´anno 2009. Il documento finanziario è stato approvato questa mattina dalla Giunta e nelle prossime settimane passerà all´esame del Consiglio Comunale per la discussione e il sì definitivo. Le entrate correnti del Rendiconto assommano a 1323 milioni di euro, dei quali circa 471 derivanti da trasferimenti da Stato, Regione ed altri Enti. Da entrate extratributarie provengono 419 milioni di euro (di cui 220 da proventi di servizi pubblici e beni comunali e 25 milioni da utili delle aziende di proprietà); mentre l´entità delle entrate tributarie è pari a 433 milioni di euro, dei quali 152 derivanti dall´Ici, 25 milioni provengono dalla compartecipazione al gettito Irpef, 65 milioni dall´addizionale comunale Irpef, 156 dalla Tarsu e 27 milioni di euro sono stati introitati grazie al recupero dell´evasione sui tributi comunali. Nell’ambito delle spese correnti, i costi per il personale ammontano a 438 milioni di euro, quelli per beni e servizi a 226, le spese per interessi su mutui e per il rimborso quote dei capitali sono pari a 237 milioni, mentre 285 sono stati i milioni di euro destinati ai trasferimenti alle aziende di proprietà del Comune per i servizi prestati. Nel 2009 gli investimenti in opere pubbliche per l’Amministrazione comunale torinese, hanno toccato la cifra di 285 milioni di euro. “Il 2009 è stato un anno su cui si è interamente riversata la pesante crisi economica che, in assenza di reali politiche di investimento nazionale, ha visto il Comune e le sue partecipate protagonista assoluto degli investimenti locali e delle politiche redistributive effettuate. Il proseguimento della politica di riduzione delle spese giudicate non strategiche, insieme al monitoraggio continuo su esposizione debitoria e andamento dei costi, ci hanno permesso – sottolinea l’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni - di chiudere l’esercizio finanziario relativo all’anno 2009 con un consistente avanzo, la cui prevalente conservazione, unita alla riduzione consistente dei residui frutto di una oculata gestione, consente di affrontare gli esercizi futuri con maggiore serenità. I numeri del Rendiconto approvato oggi dalla Giunta comunale – aggiunge il responsabile della politica finanziaria di Palazzo Civico – attestano il rigore con cui, nel peggior periodo per il comparto Enti Locali dopo 30 anni, viene gestito il Bilancio del Comune di Torino".  
   
   
REGIONE PULIA: SCRIVE A MINISTERO DEL LAVORO PER AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Bari, 22 aprile 2010 Con una nota dell’Assessore al Lavoro Michele Losappio la Regione ha chiesto formalmente alla Direzione del Ministero del Lavoro che il Governo proceda a varare i decreti con lo stanziamento dei fondi statali alla Puglia per rispondere alle esigenze del mondo del lavoro in materia di ammortizzatori sociali per il 2010. Di seguito la lettera inviata. Dott.ssa Matilde Mancini Direttore Generale – Dir. Gen. Ammortizzatori Sociali Roma Oggetto: Richiesta fondi per Aa. Ss. In deroga. Come è noto la situazione occupazionale della Regione Puglia, peggiorata nell’ultimo quadrimestre dello scorso anno, ha determinato un aumento esponenziale del numero dei fruitori degli ammortizzatori sociali in deroga che nel primo trimestre dell’anno in corso ammontano a 13 mila unità. Considerato quanto sopra appare di tutta evidenza la necessità di acquisire i fondi relativi allo stanziamento 2010 per il pagamento del 70% dei trattamenti previdenziali spettanti. Mi corre l’obbligo di segnalare che un ritardo nell’accreditamento dei fondi comporterebbe oltre che grandi problemi di ordine sociale anche un rischio per l’ordine pubblico. Grato per la collaborazione, colgo l’occasione per inviarLe i più cordiali saluti. Michele Losappio  
   
   
NAPOLI: AVVIATO IL PROCESSO DI STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI  
 
Napoli, 22 aprile 2010 - E´ stata messa in campo la prima azione prevista dalla delibera che sulla base degli accordi raggiunti, nei mesi scorsi, con la Regione Campania e, nelle ultime settimane, con le Organizzazioni Sindacali, definisce le linee guida della sistemazione degli ultimi 800 Lsu rimasti nel bacino del Comune di Napoli. L´ufficio Lavoro e Formazione Professionale ha provveduto in queste ore ad inviare ai dirigenti di tutti i servizi del Comune di Napoli e delle Municipalità che utilizzano Lsu una lettera rivolta agli stessi lavoratori allo scopo di valutare il loro interesse alla fuoriuscita dal bacino mediante l´erogazione di un contributo una tantum del valore complessivo di 35mila euro. Ricordiamo che l´esodo incentivato costituisce uno dei 3 assi della delibera n.627, approvata venerdì scorso, 16 aprile, dalla Giunta Comunale su proposta dell´assessore allo Sviluppo, Mario Raffa. Il progetto prevede, come noto, altri due assi di stabilizzazione: assunzione presso imprese private; assunzione nel pubblico. Per ciò che concerne il privato nei prossimi giorni sarà avviato un bando rivolto alle imprese interessate - anche sulla base dei robusti contributi economici previsti (20 mila euro all´anno per lavoratore, per 3 anni) e delle agevolazioni finanziarie di cui possono beneficiare - all´assunzione di lavoratori socialmente utili. Su questo punto, a garanzia dei lavoratori, l´amministrazione prenderà in considerazione solamente aziende che si dimostreranno solide, sulla base di criteri oggettivamente riscontrabili, sia dal punto di vista degli assetti proprietari che dei progetti industriali. Inoltre i contratti per i lavoratori dovranno essere a tempo indeterminato e dovranno contemperare l´utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente. Sull´asse del pubblico l´amministrazione, che ha già organizzato corsi di preparazione dedicati ai Lsu che parteciperanno al concorso recentemente bandito, si impegna a verificare la presenza di eventuali vuoti di organico della macchina comunale nella fascia protetta ex-lege 68/1999 e ad avviare una ricognizione presso tutte le società partecipate, che saranno informate circa le agevolazioni economiche e fiscali previste per la stabilizzazione di Lsu al fine di programmare eventuali percorsi tesi all´assunzione di questi ultimi.  
   
   
ROMA: CONTRO L´USURA DUE NUOVI SPORTELLI E UNA CAMPAGNA INFORMATIVA  
 
Roma, 22 aprile 2010 - Aumenta il numero dei romani che si rivolgono al servizio anti-usura del Campidoglio. Nel 2009 sono state 810 le persone che hanno richiesto aiuto e consulenza nei sette centri aperti in città, e di queste ben 580 hanno utilizzato il servizio per la prima volta. Per questo l´Assessorato alle Attività Produttive ha recentemente aperto due nuovi centri a Prati e Boccea e ha deciso di rilanciare la sensibilizzazione sul tema dell´uso responsabile del denaro con il progetto "Tutelati": una campagna di comunicazione, che prevede la diffusione di materiale informativo (60.000 depliant informativi, 2.000 manifesti e 5.000 locandine), e un progetto nelle scuole. Una delle cause dell´indebitamento e del rischio di finire in mano a usurai, secondo i dati raccolti dagli sportelli sul territorio, è proprio la scarsa capacità di regolare i propri consumi in seguito a eventi improvvisi, come la perdita del lavoro, la separazione coniugale o una malattia. "Abbiamo voluto potenziare la rete degli sportelli informativi per la prevenzione del sovraindebitamento – spiega l´assessore alle Attività Produttive, Davide Bordoni - L´attività svolta dagli sportelli porta nei nostri quartieri veri e propri presidi di legalità gratuiti: chi sta attraversando un momento di crisi finanziaria troverà consigli utili per non esporre i suoi risparmi a rischi pericolosi. Particolare attenzione è stata poi rivolta ai giovani con il Progetto Scuole perché riteniamo indispensabile promuovere attività didattiche volte a sensibilizzare ed educare le fasce più giovani della popolazione alla cultura dell´uso responsabile del denaro". Tra le attività collegate a Tutèlàti rientra, infatti, il "Progetto Scuole" che il Comune sta svolgendo presso gli istituti scolastici di Roma con l´obiettivo di favorire nei ragazzi la cultura della legalità e l´apprendimento dell´uso corretto e responsabile del denaro. In questo anno accademico il progetto ha coinvolto 25 scuole di ogni grado; nel mese di maggio gli studenti presenteranno in Campidoglio i risultati del loro percorso formativo. Agli sportelli attivi sul territorio ( a Cinecittà, Ostia, Centocelle, Quartaccio, Roma Centro, Prati e Boccea) , che dipendono dal Servizio Coordinamento delle Iniziative Antiusura del Comune di Roma (Dipartimento Attività Economico-produttive, Formazione e Lavoro) è possibile rivolgersi telefonicamente. Presso le sedi territoriali è poi possibile incontrare psicologici, avvocati, commercialisti, consulenti ed esperti bancari per approfondire ciascun caso e trovare soluzioni valide. Per informazioni : tel. 060606 , Dipartimento Attività Economiche, Produttive, Formazione, Lavoro ; Roma Via dei Cerchi 6; Tel. 066710 4282.  
   
   
COLLABORAZIONE DEI COMUNI NELLE ATTIVITÀ DI CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE  
 
Torino, 22 Aprile 2010 - E’ stata presentata il 15 aprile l’iniziativa di “Collaborazione dei Comuni nella attività di contrasto all’evasione fiscale”, promossa da Ifel, Fondazione dell’Anci, da Ssef (Scuola Superiore di Economia e Finanza) con il contributo tecnico dell’Agenzia delle Entrate e il Comune di Torino. La conferenza stampa ha presentato i corsi di formazione che Ifel e Ssef terranno sul territorio: sono infatti programmati corsi di formazione in tutte le città metropolitane per potenziare all’interno dei Comuni le azioni finalizzate al recupero dell’evasione fiscale. I corsi di formazione si compongono di 3 giornate di 7 ore ciascuna: le prime due giornate saranno volte all’approfondimento della struttura dei principali tributi erariali mentre nell’ultima, a cura dell’Agenzia delle Entrate, saranno approfondite le modalità di interscambio dei dati tra il Comune e l’Agenzia attraverso il sistema Siatel e le principali questioni riferite alla costruzione delle segnalazioni qualificate. Ai corsi prenderanno parte trenta persone che saranno individuate da ogni singolo Comune in ragione delle proprie esigenze organizzative e delle proprie strategie in materia di entrate. Parteciperanno alla conferenza stampa per il Comune di Torino l’Assessore delegato al Bilancio , Programmazione e Tributi, dott. Gianguido Passoni, il Direttore Tributi e Catasto Antonella Riganti, per la Ssef il prof Antonio Cepparulo, in rappresentanza dell’Agenzia delle entrate Micaela Trucco, Capoufficio Accertamento Direzione Regionale Agenzia delle Entrate del Piemonte, per la Fondazione Ifel – Anci il Dott. Francesco Monaco, Resp.le Area Politiche Comunitarie e Coesione territoriale Anci - Associazione nazionale Comuni italiani Coordinatore Ufficio Formazione & Servizi - Ifel - Istituto per la Finanza e l’Economia Locale.  
   
   
FIRENZE, ASILI NIDO E MENSE: PATTO CON LA FINANZA PER INDIVIDUARE I FALSI POVERI»  
 
Firenze, 22 aprile 2010 - I ‘furbetti dell’Isee’ sono avvisati. Aggirare i controlli sarà un’impresa praticamente impossibile. E rischierà grosso chi, per ottenere uno ‘sconto’ sulla retta dell’asilo nido o sulla mensa scolastica, compilerà una falsa dichiarazione Isee, l’indice reddituale e patrimoniale di ogni famiglia con il quale è possibile, sotto una certa soglia, ottenere l’esenzione o la riduzione in materia tariffaria. Il 20 aprile l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi ha incontrato il comandante provinciale della Guardia di Finanza, generale Gaetano Mastropierro, per chiedere di intensificare i controlli sulle dichiarazioni dei genitori che iscrivono il loro figlio al nido oppure al servizio mensa. «Vogliamo verificare se tutti i dati siano autentici – ha spiegato l’assessore all’educazione – e quindi ci saranno controlli puntuali da parte della Guardia di Finanza sulle dichiarazioni presentate». «Nelle scorse settimane – ha ricordato Rosa Maria Di Giorgi - abbiamo rimodulato le tariffe, con l’introduzione di 14 scaglioni Isee. In questo modo abbiamo scelto di supportare le fasce deboli e adeguare le tariffe per quelle famiglie che hanno un reddito reale oltre i 75-80mila euro. Il nostro scopo non è quello di aumentare le entrate ma di rispondere meglio alle esigenze delle famiglie, mutate anche per la crisi economica in atto». «Certo però non possiamo consentire che a pagare siano soltanto le persone oneste – ha concluso l’assessore - ossia coloro che fanno una dichiarazione veritiera, rispondente agli effettivi redditi. Da qui, quindi, la necessaria collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, che ha dato la sua disponibilità per l’effettuazione di controlli su un numero consistente di dichiarazioni presentate per usufruire delle riduzioni di tariffa».  
   
   
BOLZANO: "AFFIDAMENTO FAMILIARE DI MINORI", PRESENTATA LA NUOVA BROCHURE  
 
Bolzano, 22 aprile 2001 - Sono 332, in Provincia di Bolzano, i minori che vivono presso una famiglia affidataria. Una realtà ormai consolidata, ma che necessità di ulteriore sostegno e diffusione. Per questo motivo, la Ripartizione famiglia e politiche sociali ha pubblicato una brochure informativa dal titolo "Affidamento familiare di minori", presentata il 21 aprile alla stampa. "L´obiettivo primario - ha spiegato l´assessore Richard Theiner - non è solo informare in maniera chiara e semplice le famiglie affidatarie già attive e quelle che hanno intenzione di provare questa nuova esperienza, ma soprattutto convincere nuove famiglie e persone affidatarie ad affrontare questo importante compito". Nel 2008, in Alto Adige, i servizi sociali sul territorio hanno assistito complessivamente 3.568 bambini e ragazzi, e 332 di questi minori sono stati assegnati ad una famiglia affidataria. I minori affidati a tempo pieno, ovvero che vivono 24 ore su 24 presso la famiglia affidataria, sono 171 (51,5%), mentre quelli affidati a tempo parziale, che durante il giorno vivono presso le famiglie affidatarie ma che di notte tornano a casa dalla famiglia di origine, sono 161 (48,49%). Le famiglie affidatarie attive, in Alto Adige, sono complessivamente 141, e per l´esercizio della propria attività percepiscono un compenso mensile erogato dai Servizi sociali che può raggiungere un massimo di 600 euro. "Le famiglie affidatarie - ha sottolineato il direttore dell´Ufficio famiglia, donna e gioventù Eugenio Bizzotto - offrono ai minori nuove prospettive, dando loro la possibilità di vivere in un contesto familiare integro che trasmette fiducia e sicurezza. Consolidare e sviluppare l´affidamento familiare è una delle misure più importanti nell´ambito di un sistema di aiuto e sostegno ai minori e alle famiglie in difficoltà". L´affidamento può essere consensuale, quando la famiglia di origine esprime il proprio consenso, mentre negli altri casi è disposto dal Tribunale dei minori. L´affidamento a tempo pieno può durare al massimo 24 mesi, ma sono possibili delle proroghe nell´esclusivo interesse del minore. Si tratta di un concetto completamente diverso dall´adozione, con la quale è spesso confuso, visto che nell´affidamento il minore rimane figlio dei suoi genitori naturali, e la famiglia affidataria va solamente ad affiancarsi a quella di origine. "In questo campo i primi interlocutori sono i servizi sociali - ha proseguito Theiner - ma è sempre più difficile reclutare nuove famiglie. Il piano sociale provinciale e quello settoriale per l´infanzia e l´adolescenza prevedono un rafforzamento dell´affidamento come risorsa sociale, e proprio in quest´ottica va inquadrata la nuova brochure che offre tutte le informazioni necessarie". Persone e famiglie interessate possono ricevere il volume rivolgendosi ai servizi sociali di competenza oppure all´Ufficio provinciale famiglia, donna e gioventù. La brochure, tra breve, sarà disponibile anche online sulla Rete Civica all´indirizzo www.Provincia.bz.it/politiche-sociali.