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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Settembre 2010
RELAZIONE FINANZIARIA 2009: COME È STATO UTILIZZATO IL BILANCIO UE?  
 
 Bruxelles, 30 settembre 2010 - La relazione finanziaria 2009, che la Commissione presenta il 28 settembre , indica che è stato speso il 97% degli stanziamenti, una percentuale simile a quella del 2008 (98%). La spesa complessiva ha superato i 112 miliardi di euro. Con la maggior parte di tale somma sono stati finanziati provvedimenti destinati a stimolare la crescita economica, l´occupazione, la ricerca e lo sviluppo, nonché l´agricoltura. 44 miliardi di euro di investimenti a favore di crescita e competitività - Nel 2009, l´Ue ha speso 6,3 miliardi di euro nel contesto del 7° programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico. Con i fondi dell´Unione europea sono stati finanziati più di 1 000 progetti di ricerca svolti in cooperazione, per esempio il progetto Fuel-path di produzione efficiente di biocombustibili. Scopo del progetto è scoprire come si possa migliorare la produzione di biocombustibili e contribuire a garantire che entro il 2020 almeno il 14% del mix energetico dell´Unione europea sia costituito da bioenergia. Nel quadro del programma Competitività e innovazione, oltre 34 000 piccole e medie imprese hanno beneficiato di fondi Ue, che hanno permesso di raccogliere prestiti per 2,9 miliardi di euro, a fronte di un finanziamento Ue di 295 milioni di euro. Si calcola che tra il 2007 e il 2008 i finanziamenti Ue abbiano contribuito a creare o salvare più di 200 000 posti di lavoro. Inoltre, il programma Erasmus, al quale hanno aderito 4 000 università, ha finanziato oltre 300 000 borse di mobilità. La quota del bilancio destinata alla politica di coesione è rimasta elevata. All´interno del quadro di riferimento 2007-2013, i pagamenti hanno raggiunto i 25,5 miliardi di euro, oltre il doppio del 2008 (11,5 miliardi di euro). Nel periodo 2000-2006, i fondi erogati nell’ambito della politica di coesione hanno permesso di creare un milione circa di posti di lavoro, hanno contribuito a costruire o a migliorare 4 000 km di ferrovie ed hanno rifornito d´acqua altri 14 milioni di persone. Tra i numerosi progetti finanziati nel 2009, ricordiamo il progetto Baltic Master Ii, finalizzato al miglioramento della capacità di reazione alle fuoriuscite di petrolio nella regione del Mar Baltico e alla prevenzione dell´inquinamento provocato dai trasporti marittimi. Più del 30% del bilancio 2009 è stato destinato al rilancio dell´economia e alla crescita, sostiene Janusz Lewandowski, il commissario Ue responsabile del bilancio. Grazie all´effetto leva, ogni euro investito nelle nostre regioni può generare da due a tre volte di più. È proprio a questo livello che il bilancio Ue fa la differenza sul campo. Più di 40 miliardi di euro assegnati alle zone rurali, più di 100 000 giovani coinvolti in scambi e progetti - Dopo anni di aumento, il reddito degli agricoltori dell´Ue ha subito una contrazione a causa del cambiamento delle condizioni del mercato. Il bilancio dell´Ue sostiene gli agricoltori destinando loro di più di 40 miliardi di euro in aiuti diretti e interventi sul mercato, che corrispondono a quasi la metà delle entrate della categoria. Il bilancio dell´Ue si concentra sempre di più sul potenziamento e la protezione dei diritti e delle opportunità dei cittadini dell´Ue. Nel 2009, 110 000 giovani hanno partecipato a scambi e progetti. L´ue è inoltre intervenuta a favore di cinque Stati membri che avevano bisogno di attrezzature antincendio ed ha inoltre fornito alla Bulgaria medicinali antivirali. Dal fondo di solidarietà sono stati stanziati 623 milioni di euro per attenuare gli effetti di catastrofi naturali, soprattutto dopo il terremoto che ha colpito l´Italia meridionale. Più di 10 miliardi di euro spesi per azioni esterne - Nel 2009, l´Ue è stata il secondo più importante donatore mondiale di aiuti allo sviluppo, con impegni per 12 miliardi di euro destinati a circa 140 paesi in via di sviluppo. Per aiutare i paesi più poveri del mondo ad affrontare la triplice crisi - economica, alimentare ed ambientale – sono stati approntati strumenti specifici. Nel 2009, più di 150 milioni di persone in 70 paesi hanno beneficiato degli aiuti umanitari e dell´assistenza alimentare dell´Ue. Inoltre, nel quadro della politica estera e di sicurezza comune, l´Ue ha gestito 10 missioni in altrettante zone calde del mondo, per esempio in Kosovo, Caucaso meridionale, Afghanistan, Medio Oriente e Africa. Finanziamenti specifici sono previsti per preparare i paesi candidati e i paesi potenzialmente candidati a soddisfare le condizioni di adesione all´Ue. Uno dei principali beneficiari degli aiuti esterni è il Sudan (115 milioni di euro). Dell´assistenza alimentare hanno beneficiato 3,6 milioni di persone nel Darfur e 436 000 nel Sudan meridionale, mentre oltre 5 milioni di persone hanno ricevuto assistenza sanitaria. Gli interventi relativi alle reti idriche e fognarie e alla promozione dell´igiene hanno interessato 1,3 milioni di persone. L´unione europea è sempre più spesso invitata ad intervenire oltre i propri confini, sia in occasione di conflitti che di catastrofi naturali, afferma Janusz Lewandowski. Negli ultimi anni abbiamo dovuto modificare il quadro finanziario quattro volte, mentre nei vent´anni precedenti non era mai stato necessario. Ciò dimostra che in futuro il bilancio dell´Ue dovrà essere più flessibile. 7,4 miliardi di euro destinati all´amministrazione - I costi amministrativi sostenuti da tutte le istituzioni sono stati pari a 7,4 miliardi di euro, ovvero al 6,5% delle spese totali, una percentuale simile a quella del 2008 (6,2%). Nel 2009, così come nel 2010, la Commissione ha mantenuto la promessa di non chiedere nuovi posti negli anni futuri se non nell´eventualità dell´adesione di nuovi Stati membri, afferma il commissario Lewandowski. Il bilancio dell´Ue viene principalmente finanziato tramite contributi degli Stati membri basati sul Rnl - Il 70% circa del bilancio dell´Ue viene finanziato dai bilanci degli Stati membri, in base ai rispettivi redditi nazionali lordi (Rnl). I finanziamenti derivanti dall´Iva, che continuano a diminuire anno dopo anno, hanno rappresentato meno dell´11% nel 2009. Nello stesso esercizio, le risorse proprie tradizionali (derivanti soprattutto dai dazi doganali) hanno rappresentato poco più del 12%. Il restante 7,5% è rappresentato dall´eccedenza dell´esercizio precedente e da altre entrate. Relazione finanziaria: http://ec.Europa.eu/budget/documents/2009_en.htm?submenuheader=2&go=t3_2    
   
   
LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLA GOVERNANCE ECONOMICA  
 
Bruxelles, 30 settembre 2010 - La Commissione europea ha approvato ieri il pacchetto di misure sulla goverance economica. L´obiettivo è una migliore sorveglianza delle politiche di bilancio, delle politiche macroeconomiche e delle riforme strutturali degli Stati membri, attraverso nuovi meccanismi di controllo. Il "semestre europeo" integrerà tutte le procedure di sorveglianza, in un quadro di politica economica completo ed efficace. Il pacchetto legislativo si compone di sei provvedimenti: quattro proposte riguardano questioni di bilancio, tra cui una profonda riforma del patto di stabilità e crescita, mentre due nuovi regolamenti mirano a individuare e ad affrontare efficacemente gli squilibri macroeconomici emergenti nell´ambito dell´Ue e dell´area dell´euro. Il comunicato stampa in allegato presenta le misure approvate oggi dalla Commissione europea. Le tre note (in lingua inglese) specificano i seguenti temi: - il rafforzamento del Patto di stabilità e di crescita; - la prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici; - la cronologia e una panoramica del nuovo sistema di sorveglianza e implementazione.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA UNA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE DELL´IMPATTO DELLE SCIENZE SOCIALI E UMANISTICHE NELLO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 30 settembre 2010 - Il ruolo delle scienze sociali e umanistiche nello Spazio europeo della ricerca sottolinea il suo crescente contributo per rispondere al meglio alle sfide che attendono l´Europa. Per questo motivo la Commissione europea ha pubblicato la relazione "Valutazione dell´impatto del programma quadro sulla formazione dello Spazio europeo della ricerca (Ser) nelle Scienze sociali e umanistiche (Ssh)". Il rapporto presenta i risultati di uno studio volto a valutare il contributo delle Ssh del programma quadro sul Ser. Inoltre, essa illustra la ricerca svolta nel contesto dell´invito dell´azione chiave di ricerca socio-economica del Quinto programma quadro, nonché nell´ambito della parte "Cittadini e governance nella società basata sulla conoscenza" del Sesto programma quadro. Lo studio ha esaminato l´impatto di questi programmi in quattro settori: - le politiche di ricerca per le Ssh negli Stati membri, - gli effetti strutturanti dei nuovi strumenti, - l´importanza del sostegno alle infrastrutture di ricerca nell´ambito del programma Ssh, - l´impatto del programma sulle carriere dei ricercatori partecipanti. Per maggiori informazioni, visitare: http://cordis.Europa.eu/fp7/ssh/home_en.html    
   
   
MAPPATURA DEL GENERE E IL SESTO E SETTIMO PROGRAMMA QUADRO  
 
 Bruxelles, 30 settembre 2010 - È convinzione comune che le relazioni tra i generi rivestano un ruolo centrale nella maggior parte degli ambiti sociali, economici e politici. Inoltre, la ricerca in questo campo fornisce sempre più informazioni significative per le iniziative politiche intraprese ad ogni livello: sia esso nazionale, europeo o internazionale. Il dibattito attualmente in corso è incentrato su un interrogativo: ci si chiede, infatti, se la ricerca debba concentrarsi in modo specifico sul genere oppure dedicarsi a problematiche di più ampia portata in altri ambiti culturali. Secondo la Commissione europea è possibile e al contempo necessario attuare entrambi questi approcci. A supporto di questa teoria, e per dimostrare l´attuabilità di tale approccio, è stata pubblicata una relazione intitolata "Gender research in the Sixth Framework Programme and the first period of the Seventh Framework Programme". Suddivisa in due parti distinte, la relazione tratta di progetti spiccatamente legati al genere e di progetti in cui lo stesso riveste un ruolo significativo. Appartengono alla prima categoria numerosi progetti incentrati su parità e discriminazione. Secondo la principale ipotesi alla base del progetto Gendrace ("The use of racial anti-discrimination laws: gender and citizenship in a multicultural context"), per esempio, vi sono delle differenze nel modo in cui uomini e donne ricorrono alla legge. Questo progetto mirava a sensibilizzare l´opinione pubblica su quella che viene definita doppia discriminazione (per razza e genere) e a sviluppare strumenti in grado di meglio valutare l´efficacia delle politiche anti-discriminazione. Un progetto analogo, intitolato "Quality in gender equality policies" (Quing) ha invece valutato la necessità di implementare ulteriori politiche per la parità di genere. Oltre a valutare la qualità delle politiche di parità di genere già attuate, il progetto ha formulato una serie di raccomandazioni perché le linee politiche possano contribuire in modo efficace a forgiare una cittadinanza basata sull´equità in questa Europa multiculturale. Un altro progetto, denominato Veil, ha invece studiato i valori e le differenze ravvisabili nelle democrazie liberali, prestando particolare attenzione ai dibattiti sui copricapo islamici femminili in Europa. Come era già avvenuto per il progetto Quing, il progetto Veil ha elaborato alcune raccomandazioni all´attenzione dei responsabili politici europei relative alla diversità culturale. Un´altra area tematica trattata recentemente nell´ambito della ricerca sul genere finanziata dall´Unione europea è stata quella di migrazione e integrazione. Un progetto incentrato sulle necessità delle donne immigrate e sulla loro integrazione all´interno delle società interessate dall´invecchiamento della popolazione, intitolato Femage, ha esaminato quali ostacoli economici e sociali incontrano le donne e ha successivamente identificato quali requisiti potrebbero favorire una maggiore integrazione. Un altro progetto, dedicato questa volta alla cittadinanza e al genere nell´Europa multiculturale (Femcit), ha sviluppato un modello di cittadinanza legato al genere che potrebbe essere utilizzato da attori politici, legislatori e accademici. L´integrazione delle donne immigrate all´interno del mercato del lavoro e della società è stata un´altra delle tematiche toccate dall´attività di ricerca finanziata dall´Ue. Uno degli studi, nello specifico lo studio denominato Femipol, è stato avviato con l´obiettivo di analizzare l´impatto delle politiche per la parità sulle donne immigrate nei paesi europei. Sulla base dei dati elaborati, nell´ambito del progetto sono state redatte alcune raccomandazioni per la stesura di politiche in grado di favorire l´integrazione e la coesione sociale. L´analisi condotta non si è limitata a prendere in considerazione gli ostacoli all´integrazione sociale, ma ha guardato anche alle strategie di migrazione e ai progetti delle donne protagoniste dello studio. All´interno dello stesso ambito, il progetto "Gender, migration and intercultural interactions in the Mediterranean and South East Europe" (Gemic) è stato invece istituito al fine di promuovere una formulazione di linee politiche su parità di genere e migrazione che tenga conto dei dati effettivi. Il progetto "Welfare and values in Europe: transitions related to religion, minorities and gender" (Wave) aveva invece come obiettivo l´acquisizione di maggiori conoscenze sui valori legati a religione, minoranze e genere che influenzano la coesione e il cambiamento sociale in seno alla società europea. Le attività di ricerca dedicate in modo specifico al genere hanno preso in considerazione anche i diritti umani. Lo studio "Co-ordination action on human rights violation" (Cahrv), dedicato espressamente alla violenza interpersonale, puntava a superare la frammentazione esistente nel campo della ricerca, in ambito politico e per quanto concerne l´attuazione mediante l´integrazione di attività di ricerca parallele sulla violenza. Lo studio ha anche tentato di redigere alcuni standard, validi a livello europeo, per servizi e interventi. Un altro progetto dedicato alla parità di genere, denominato Maggie, ha invece analizzato le problematiche legate a invecchiamento e genere in Europa, giungendo alla conclusione che i divari tra uomini e donne sono determinati da problemi di natura socio-culturale (p.Es. Il regime di sicurezza sociale) e che le circostanze economiche, così come le politiche nazionali e comunitarie, rivestono un ruolo centrale. Uno dei punti determinanti della relazione della Commissione è costituito dai progetti interdisciplinari, molti dei quali sono stati avviati con l´obiettivo di inserire le problematiche legate al genere in un quadro di ricerca più ampio. Uno degli studi, chiamato Cliohres, è stato invece istituito al fine di stendere un´agenda di ricerca storica basata sull´integrazione delle comunità storiografiche europee. Sono stati avviati ben sei progetti di ricerca coordinati dedicati a cittadinanza, genere, migrazione, discriminazione e tolleranza. In modo analogo, il progetto "Global governance, regionalisation and regulation" (Garnet) era incentrato sulla messa a punto di un´area di ricerca europea che consentisse di creare una governance, una regionalizzazione e una regolamentazione globali mediante una rete europea di esperti provenienti dai più disparati ambiti di ricerca. Il genere gioca poi un ruolo fondamentale anche nelle analisi economiche. Equalsoc, progetto incentrato sul cambiamento economico, sulla qualità della vita e sulla coesione sociale ha studiato come le diverse possibilità acuiscano le differenze tra le categorie sociali (p.Es. Genere, classe sociale ed etnia di appartenenza). Un altro progetto, intitolato Workcare, ha invece analizzato la relazione tra mercato del lavoro, demografia e politiche economiche e di sicurezza sociale nel tentativo di integrare prospettive di parità di genere diverse, per poi inserirle nel campo dell´analisi. Analogamente, uno studio sulla conciliazione di lavoro e sicurezza sociale (Recwowe) ha integrato i dati di ricerche già esistenti sulla relazione tra lavoro e benessere con l´obiettivo di diffondere i risultati ottenuti con le sue attività. Anche le attività di ricerca finanziate dall´Ue sulla migrazione hanno preso in considerazione la problematica del genere. Uno studio su migrazione internazionale, integrazione e coesione sociale in Europa (Imiscoe) ha riunito il lavoro di circa 300 ricercatori nel tentativo di coinvolgere un numero più consistente di ricercatori provenienti da Europa centrale e orientale e originari dei paesi più a Sud del bacino del Mediterraneo. La rete di centri di ricerca sulle scienze umane nell´area del Mediterraneo (progetto Ramses2) punta a sua volta a potenziare il valore scientifico della ricerca sull´area del Mediterraneo e di combattere la frammentazione delle attività di ricerca. Per farlo, la rete ha messo a punto una task force integrata al fine di descrivere in dettaglio le diverse tradizioni culturali presenti nella regione. Lo studio della Commissione contempla inoltre un´analisi di micro-livello sul conflitto violento (Microcon): scopo del progetto era la promozione di una più ampia comprensione delle interazioni individuali e di gruppo che determinano un conflitto di massa o scaturiscano da quest´ultimo mediante la compilazione e la raccolta di dati relativi a conflitti basati sulla violenza a livello individuale, familiare e di gruppo. Il progetto puntava inoltre alla gestione e alla creazione di un´èquipe pan-europea di ricercatori provenienti da diversi settori delle scienze sociali in grado di dare vita a un progetto coerente dedicato a una delle aree fondamentali delle attività politiche e di ricerca nell´ambito di queste scienze. Il progetto sulla ricostituzione della democrazia in Europa (Recon) ha, infine, cercato di chiare se si può parlare di democrazia in presenza di pluralismo, diversità e di una governance complessa caratterizzata da più livelli interconnessi. La relazione della Commissione non si è limitata a illustrare il ruolo determinante rivestito dalle relazioni tra i generi in un ampio numero di settori, ma ha descritto anche come le stesse siano oggetto dello studio dei ricercatori europei in riferimento alla tematica "Scienza nella società" del Settimo programma quadro. È palese che il genere debba essere studiato in correlazione ad altri ambiti di ricerca. La relazione, in conclusione, auspica di riuscire a sensibilizzare l´opinione pubblica sul ruolo della donna nella scienza e di promuovere l´accesso delle donne agli studi e alle carriere in ambito scientifico.  
   
   
BORGHEZIO:SCANDALOSE E ILLEGITTIME, IN ALCUNI CASI, LE INDENNITÀ AGLI EX COMMISSARI EUROPEI  
 
Bruxelles, 30 settembre 2010 - Sullo scandalo delle mega indennità pagate dalla Commissione Europea agli ex commissari, sollevato dalla versione tedesca del "Financial Time", l´On. Borghezio ha rivolto alla commissione la seguente interrogazione: "Un portavoce della commissione, il 23 settembre u.S,. Ha rivelato che tutti gli ex commissari, salvo tre, ricevono indennità mensili che arrivano al 55% dei loro stipendi di commissari; -risulta che la regola secondo cui tali indennità non dovrebbero essere pagate agli ex commissari che hanno trovato nuovi, e talora, più remunerativi incarichi pubblici e/o privati non venga rispettata in alcuni casi; -vi sono anche casi che possono rappresentare un conflitto di interessi , trattandosi di incarichi di dubbia compatibilità con il Codice di condotta in vigore; sarebbe il caso dell´ex commissario Verheugen, in relazione alla lobby di consulenti da lui creata (The European Experience Company). -Quali provvedimenti intende adottare la commissione in ordine a quanto sopra esposto?"  
   
   
RETE DELLE AUTORITÀ DI GESTIONE FSE: TOSCANA ALLA PRESIDENZA  
 
Firenze, 30 settembre 2010 - La Regione Toscana assumerà per un anno, a partire dal prossimo 1 ottobre, la presidenza di Esf-co.net (European Social Fund Cooperation Network), la rete transnazionale di cui fanno parte 29 autorità di gestione e organismi intermedi del Fondo sociale europeo. Questo è l’esito dell’assemblea che si è tenuta a Toledo, in Spagna, nella quale i partner di 14 paesi aderenti alla rete hanno sostenuto e approvato la candidatura e il programma di lavoro proposto dalla Regione Toscana. I temi prioritari che saranno oggetto del lavoro della rete nell’anno di presidenza toscana sono i seguenti: la sinergia e l’ integrazione tra i Fondi strutturali, il lavoro e l’orientamento, i giovani, la transnazionalità, l’inclusione sociale. «La decisione di Toledo – commenta con soddisfazione l´assessore allo sviluppo economico Gianfranco Simoncini –è un ulteriore riconoscimento all’impegno della Regione Toscana sul fronte della cooperazione transnazionale e delle politiche della formazione. La guida di Esf-co.net si aggiunge a quella dell’Associazione Earlall, la European Association of Regional and Local Authorities for Lifelong Learning, a testimoniare – conclude - del positivo ruolo svolto dalla Toscana sul fronte delle politiche europee».  
   
   
INTERNAZIONALE A FERRARA PER DIVENTARE....EUROPEO!  
 
Bruxelles, 30 settembre 2010 - Quest’anno al festival Internazionale a Ferrara ci sarà anche la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Dopo l’esordio nell’edizione precedente con la partecipazione ad alcuni dibattiti, la Rappresentanza ha deciso di allargare e consolidare la sua collaborazione con l’intenzione di approfondire e rafforzare la sua dimensione europea. Il confronto sui temi di attualità globale sarà così arricchito dal dibattito sullo stato attuale dell’Unione europea e sulle sfide che attendono i cittadini. Il Direttore della Rappresentanza Lucio Battistotti ha dichiarato: «La nostra collaborazione con Internazionale rappresenta un’occasione unica per portare il messaggio e il confronto su temi europei il più vicino possibile ai cittadini, specie ai tanti giovani che seguono e affollano gli incontri di Ferrara. L’europa si trova in un momento difficile da cui possiamo uscire solo insieme, grazie al contributo consapevole e informato di ognuno di noi». Non può mancare quindi un riferimento alla crisi economica e finanziaria che ha afflitto il Vecchio Continente e i passi che ci porteranno fuori da questa situazione spiacevole che ha anche avuto delle pesanti ricadute sociali. Ecco perché, a conclusione dell’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, la Rappresentanza ha promosso un incontro dal tema Chi guadagna dalla crisi. Vecchie e nuove povertà in Europa con la partecipazione di Thierry Vissol, esperto di comunicazione della Commissione europea. L’edizione 2010 vedrà anche un’assoluta novità da questo punto di vista. Si tratta dell’Angolo europeo: un apposito spazio, a cura della Rappresentanza in Italia della Commissione, in cui saranno presentati tutti gli strumenti che l’Unione europea mette a disposizione di tutti, cittadini e giornalisti, nel pieno rispetto della libertà di espressione e dell’etica professionale. Ecco perché uno spazio sempre aperto darà la possibilità degli ospiti del festival di entrare in diretto contatto con la comunicazione europea attraverso una serie di presentazioni, workshop e incontri. La Sala stampa dell’Unione europea: offre la possibilità di accedere online alla documentazione pubblicata dalla Direzione generale Comunicazione. Rapid: novità dalle istituzioni europee in tempo reale, la banca dati dei comunicati stampa (Ip), oltre a questi contiene informazioni di background (Memo) e discorsi dei commissari europei. Nella sezione Top News è disponibile l’agenda dei futuri eventi della Commissione e il calendario dei commissari. Mediateca: le immagini di attualità in tempo reale e archivio audiovisivo sulla storia dell’Ue. I contenuti sono scaricabili gratuitamente. Europe by Satellite (Ebs): video e audio sull’attualità dell’Ue in 21 lingue. L’agenzia televisiva dell’Ue fornisce materiale audiovisivo via satellite. Ebs consente ai giornalisti di seguire eventi e notizie in diretta e su richiesta. Mavise: database delle compagnie tv e dei canali televisivi nell’Unione europea e nei Paesi candidati. Eu Calendar: Calendario delle attività di tutte le istituzioni europee suddivise per tema e data. Presseurop.eu: il sito che contiene un’ampia selezione di articoli di giornali europei tradotti in 10 lingue. Http://www.internazionale.it/festival/    
   
   
FINANZIAMENTI EUROPEI, MARINI: ”IN UMBRIA NESSUNA FRODE AI DANNI DELLA UE"  
 
Perugia, 30 settembre 2010 - “Negli ultimi dieci anni in Umbria non è stata riscontrata alcuna frode ai danni dell’Unione Europea nell’utilizzo dei fondi comunitari”. Lo ha riferito la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del suo saluto al seminario che si è svolto ieri , a Perugia, su i “Finanziamenti europei 2007-13 e contrasto alle irregolarità e alle frodi nei fondi strutturali". Per quanto riguarda la precedente fase di programmazione comunitaria 2000-2006, oltre a non esservi state frodi, è stato bassissimo il numero delle irregolarità riscontrate in Umbria durante i controlli, pari all’1,28 per cento. Per la fase di programmazione in corso non è stata finora evidenziata alcuna irregolarità. Il dato pone l’Umbria tra le Regioni più virtuose d’Europa per la corretta gestione delle risorse comunitarie e ai vertici della classifica europea per ciò che riguarda la capacità di programmazione e utilizzo dei fondi comunitari. Ciò ha consentito di ottenere “premialità” (risorse aggiuntive) che hanno portato l’Umbria ad assicurarsi fondi superiori a quelli assegnati. La presidente Marini ha quindi sottolineato come la mole dei finanziamenti investiti in questi ultimi dieci anni è enorme, e il suo corretto utilizzo è segno di efficienza ed onestà dei soggetti pubblici e privati beneficiari delle risorse comunitarie e di efficacia dei controlli grazie ad un lavoro comune tra uffici regionali e Guardia di Finanza. Sin dal 2003 la Regione Umbria ha messo in atto azioni di controllo ben più severe di quelle prescritte dalla stessa Unione Europea, appunto per impedire frodi ed irregolarità. Risale infatti al luglio del 2003 il protocollo d’intesa sottoscritto tra la Regione Umbria e il Comando regionale della Guardia di Finanza finalizzato ad un rapporto di fattiva collaborazione tra i due soggetti per una oculata gestione dei fondi comunitari. In seguito, periodicamente, è stata messa a disposizione della Sezione di Controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei Conti tutta la documentazione relativa alla gestione dei programmi comunitari. Inoltre la Regione Umbria ha adottato per ogni programma comunitario un dettagliato Sistema di gestione e controllo, approvato dai Servizi della Commissione Europea. Sono state infine potenziate le funzioni svolte dagli organismi che affiancano le Autorità di Gestione dei programmi comunitari regionali, in particolare l’Autorità di Audit, deputata ai controlli di secondo livello e l’Autorità di Certificazione responsabile della spesa che periodicamente viene certificata. “La necessità di controlli rigorosi sull’utilizzo delle risorse comunitarie è un elemento che ha sempre caratterizzato la nostra azione di governo – ha detto Marini. Dobbiamo considerare che si tratta di risorse ingenti e, soprattutto, che i programmi comunitari sono l’unica forma di finanziamento pubblico in grado di generare un effetto moltiplicatore altrettanto cospicuo di risorse private. Ecco perché il sistema di gestione e controllo di queste risorse – ha concluso la presidente - deve essere sempre il più efficiente e rigoroso possibile, per evitare e impedire frodi, errori e irregolarità che danneggerebbero il bilancio comunitario e gli investitori privati”.  
   
   
SLOVACCHIA, INCREMENTO IVA AUMENTA INCASSI STATO  
 
Bratislava, 30 settembre 2010 - L´aumento dell´aliquota Iva dal 19 al 20 per cento e l´abolizione dell´agevolazione fiscale della ´´vendita ambulante´´ dovrebbero rispecchiarsi nell´incremento degli incassi fiscali dello Stato Slovacco dell´anno prossimo di 185,5 milioni di euro. Nel 2012 il ministero delle Finanze prevede un incremento degli incassi di 196 milioni di euro e nell´anno 2013 di 209 milioni. Questi incrementi si prevedono dall´emendamento al disegno della Legge sull´Iva che é stata presentato dal Dipartimento delle finanze per revisione.  
   
   
CROAZIA, BERS INVESTIRÁ FINO A 300 MILIONI L´ANNO  
 
Zagabria, 30 settembre 2010 - La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers) è pronta a investire fino a 300 milioni di euro l´anno in Croazia, al fine di preparare il Paese all´ingresso tra i membri Ue. Il direttore della Bers per la Croazia, Zsuzsanna Hargitai, ha infatti confermato che l´istituzione sta attualmente cercando dei progetti in grado di poter divenire beneficiari di tali interventi. L´ammontare non sarebbe ancora stato fissato e, alla fine - ha precisato il direttore - dipenderà dalla qualità degli stessi progetti.  
   
   
RICERCA, LA REGIONE LOMBARDIA CONTINUA A SCOMMETTERCI 80 MILIONI PER 150 PROGETTI, 35 NUOVE AZIENDE E 330 BREVETTI FORMIGONI PREMIA SAN RAFFAELE, POLITECNICO, ROBBY MOTO E CNR  
 
Milano, 30 settembre 2010 - "Ricerca & Innovazione: Regione Lombardia ci scommette". La Giunta Formigoni, solo negli ultimi due anni, ha sostenuto, con 80 milioni e attraverso 6 bandi mirati, 150 progetti, 330 brevetti e 35 nuove aziende innovative, mobilitando in ricerca 166 milioni di euro. Per confermare che la Regione ci scommette e continuerà a scommetterci nonostante tutte le difficoltà del momento attuale e per ringraziare i protagonisti di queste imprese dell´ingegno, il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, insieme al sottosegretario per l´Università e la Ricerca Alberto Cavalli, ha incontrato una numerosa rappresentanza di ricercatori, clinici, imprenditori all´Auditorium Gaber e ha simbolicamente premiato gli autori di quattro progetti esemplari nel campo della sanità (studio e prevenzione delle malattie infettive), del risparmio energetico (riduzione gas serra), dell´innovazione industriale (motore innovativo per l´avionica) e dell´automazione (sistema robotico intelligente). Questi progetti fanno capo rispettivamente all´Università Vita e Salute del San Raffaele, a Politecnico di Milano e Università di Brescia, alla Robby Moto Engineering di Cremona, all´Istituto di Tecnologie e Automazione del Cnr. "Dalla crisi uscirà più rapidamente - ha sottolineato il presidente Formigoni - chi saprà far crescere competitività e attrattività del territorio lombardo investendo in ricerca e innovazione". "E quanto questi soggetti esistano e siano attivi - ha proseguito il presidente - è documentato dagli enti e dalle società oggi qui riunite, che si sono distinte per la qualità dei loro progetti e per la voglia di contrastare la tentazione involutiva, l´ombra pessimistica di chi vuol vedere un declino irreversibile". La strategia che la Regione persegue e continuerà a perseguire con la filiera dei suo bandi è stata delineata dal sottosegretario Alberto Cavalli. "Ci concentriamo su aree prioritarie - ha spiegato - evitando dispersioni casuali di risorse, favoriamo il mettersi in rete di enti e aziende così da ottimizzare le risorse e incrementare i risultati; abbiamo a cuore il sostegno all´innovazione soprattutto per le piccole e piccolissime aziende; infine, badiamo al capitale umano, quindi a favorire i nostri cervelli, in particolare con lo strumento della Dote ricercatori". Ecco una breve descrizione dei quattro progetti "premiati". 1) Sanita´ - Nel campo della sanità, il progetto "Emdm - Europe Mouse Disease Models", curato, per la Fondazione San Raffaele-monte Tabor, dal prof. Ruggero Pardi, Direttore della Divisione di immunologia trapianti e malattie infettive dell´Istituto scientifico San Raffaele. Si tratta della creazione di un Centro europeo di riferimento per lo studio dei meccanismi patogenetici. Il progetto si propone appunto di realizzare presso l´Istituto San Raffaele di Milano un´infrastruttura aperta agli esterni, che ospiti appunto un Centro europeo di riferimento per modelli murini ingegnerizzati di malattia e sperimentazioni pre-cliniche per la comprensione di meccanismi patogenetici e per la validazione di protocolli diagnostici e terapeutici. 2) Energia E Gas Serra - Politecnico di Milano e Università di Brescia hanno invece meritato il riconoscimento per una ricerca sul risparmio energetico e la riduzione dei gas serra. Titolo del progetto: "Ottimizzazione di tecnologie a fluido organico per lo sfruttamento di sorgenti energetiche a bassa/media temperatura". Ne è titolare il prof. Carlo Osnaghi del Dipartimento di Ingegneria del Politecnico di Milano. Il progetto muove dalla necessità di superare l´utilizzo dei tradizionali impianti a vapore acqueo nei processi di sfruttamento di energie geotermiche, biomasse, energia solare a bassa concentrazione, come anche per il recupero termico da motori per produzione stazionaria di energia elettrica, e il recupero di cascami energetici da impianti industriali. Per tali esigenze l´impiego di impianti tradizionali a vapor d´acqua non risulta conveniente specialmente per le problematiche legate alla realizzazione di turbomacchine. È invece vantaggioso l´utilizzo di cicli termodinamici basati su fluidi di lavoro organici (comunemente chiamati Organic Rankine Cycles: Orc), al cui sviluppo il Politecnico di Milano ha fortemente contribuito. I vantaggi dei cicli Orc sono connessi con la possibilità di scegliere fra una vastissima gamma di fluidi disponibili e potenzialmente sfruttabili, in relazione alla temperatura delle sorgenti di calore e alla potenzialità dell´impianto. I vantaggi sono molto significativi per potenze relativamente modeste, dell´ordine di pochi Mw. 3) Industria Aeronautica - "Motori aeronautici innovativi per aviazione leggera" è il progetto il cui capofila è un´azienda di Casalmaggiore (Cr), la Robby Moto Engineering Srl, e riguarda un prototipo innovativo di motore aereo. Il progetto propone la realizzazione di un prototipo di motore per l´avionica leggera, introducendo tutte le potenzialità dei motori auto/motoristici moderni quali riduzione dei consumi e dei pesi, sistema di raffreddamento a liquido e iniezione elettronica. Il riconoscimento della Regione è stato ricevuto dai titolari del´azienda, Mirka e Roberto Papetti. 4) Automazione - Il progetto "Hyflexais" (Hyper-flexible and Autonomous Industrial robot Systems) realizzato da Itia-cnr (Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche) in collaborazione con centri di ricerca israeliani, riguarda la realizzazione di sistemi robotizzati intelligenti. Lo ha presentato il prof. Tullio Tolio, direttore dell´Istituto. L´obiettivo del progetto è sviluppare una nuova generazione di sistemi robotizzati robusti, flessibili e auto adattativi in grado di interagire autonomamente con l´ambiente e con l´operatore umano incrementandone l´intuitività rispetto ai parametri che caratterizzano i robot industriali.  
   
   
LOMBARDIA: ORA PARTE "ASSESSORATO ITINERANTE"  
 
Milano, 30 settembre 2010 - "Una serie di visite a industrie e artigiani lombardi tra ottobre e giugno 2011, con l´obiettivo di far uscire l´assessorato dal palazzo, dalla sua forma prettamente istituzionale, e avvicinarlo il più possibile al territorio e alla realtà imprenditoriale lombarda". Lo ha annunciato ieri Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato, parlando a margine della conferenza stampa di presentazione di Smau, a Palazzo Mezzanotte. L´iniziativa chiamata "Assessorato Itinerante", ha spiegato ancora Gibelli, coinvolgerà, ovviamente, anche le associazioni di categoria dell´industria e dell´artigianato. La prima visita, della cinquantina in programma, si svolgerà nella mattinata di venerdì 1 ottobre a Cremona negli stabilimenti di Auricchio, "Un esempio - ha spiegato Gibelli - di chi è nato artigiano ed è diventato un industriale ma, all´interno della sua attività, ha mantenuto un´organizzazione e una cultura tipicamente artigiane".  
   
   
FVG: TONDO RICEVE CONSOLI BULGARIA E IRAN  
 
 Trieste, 30 settembre 2010 - Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha ricevuto ieri a Trieste, nella sede di piazza Unità, il nuovo console generale della Repubblica di Bulgaria a Milano, Garbis Agopian, e, successivamente, Mohsen Amin Zadeh, titolare dallo scorso maggio dell´Ufficio Consolare della Repubblica Islamica dell´Iran in Milano. Entrambi gli incontri sono stati occasione per illustrare le caratteristiche della realtà sociale, economica e culturale del Friuli Venezia Giulia. In particolare con il console di Bulgaria il presidente Tondo ha esaminato gli sviluppi della collaborazione in atto con la regione di Varna per l´attuazione di sperimentazioni in ambito sanitario con ospedali e università. Con il rappresentante consolare iraniano Tondo ha parlato tra l´altro della struttura dell´economia del grande paese islamico, basata ancora prevalentemente sul petrolio, e degli sforzi per una diversificazione.  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL GOVERNATORE AUSTRIACO PRöLL: LAVORO COMUNE PER RICERCA E FINANZIAMENTI UE  
 
 Bolzano, 30 settembre 2010 - Collaborazione per progetti transfrontalieri nel settore della ricerca e dell’innovazione, impegno comune a Bruxelles per i finanziamenti allo spazio rurale: sono alcuni dei temi affrontati dal presidente della Provincia Luis Durnwalder il 24 settembre a Bolzano nell’incontro con il governatore dell’Austria inferiore Erwin Pröll. Visita in Alto Adige per il Landeshauptmann dell´Austria Inferiore, Erwin Pröll, che stamattina ha approfondito con il presidente Luis Durnwalder a Palazzo Widmann la consolidata collaborazione tra la Provincia di Bolzano e il Land di St. Pölten. I due governatori hanno guardato in particolare agli sviluppi futuri nel campo dell´innovazione: "L´austria inferiore è considerata una regione all´avanguardia nel campo della ricerca applicata e delle nuove tecnologie, e con Pröll ho discusso alcune esperienze preziose a favore delle piccle e medie imprese e la possibilità di creare una piattaforma per la collaborazione tra le strutture delle due regioni", ha detto Durnwalder. Via libera anche agli scambi tra il Centro di sperimentazione Laimburg e Klosterneuburg. Grande spazio nel colloquio è stato dedicato alla politica europea dopo il 2014, quando le direttive Ue porteranno a nuovi programmi nel settore dello sviluppo rurale. "Come Regioni chiediamo che siano confermate in futuro le risorse necessarie alle aree di montagna e svantaggiate attraverso il programma Obiettivo 2 - ha spiegato Durnwalder - anche facendo massa comune nelle sedi competenti a Bruxelles." Pröll ha annunciato infatti che il 7 ottobre prossimo è fissato a Bruxelles un incontro ad hoc con il nuovo commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn, “a cui consegnare il documento sottoscritto da 134 Regioni su 172 che chiedono la garanzia di adeguati finanziamenti europei per le aree rurali anche dopo il 2014. E la Provincia di Bolzano ci sostiene in questa campagna.” Il programma Ue Obiettivo 2 destina all’Alto Adige mezzi finanziari per 26 milioni di euro, mentre l’Austria inferiore, per la sua particolare posizione di confine nell’area dell’ex cortina di ferro, beneficia di 146 milioni. Durante la sua permanenza in Alto Adige il governatore Pröll (da 18 anni alla guida dell´Austria inferiore) intende conoscere da vicino l´esperienza nel settore dei cluster del legno ("dove possiamo imparare dall´Alto Adige") e parteciperà a Campo Tures al´assegnazione del Premio europeo 2010 per il migliore intervento di rinnovo di un centro abitato. Campo Tures ospita la cerimonia in quanto ultimo paese premiato nel 2008. "È la conferma della positiva politica altoatesina in materia di politica del territorio ed energetica, che favorisce uno sviluppo sostenibile del paesaggio", ha concluso Pröll.  
   
   
SARDEGNA - RIFORMA E STATUTO CONSIGLIO RIFORME, CAPPELLACCI: UN TAVOLO DI LAVORO COMUNE PER PENSARE, INSIEME, ALLE RIFORME IN CHIAVE FEDERALE  
 
Cagliari, 30 Settembre 2010 - "Un tavolo di lavoro al quale chiamare tutti i nostri parlamentari, deputati e senatori, e i capigruppo dell´Assemblea regionale per pensare, insieme, alle riforme in chiave federale." E´ questa la proposta lanciata il 28 settembre dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, durante il dibattito sulle riforme in Consiglio Regionale. "Un appuntamento - ha aggiunto il presidente - che vada al di là degli steccati partitici e di schieramento. Consiglio regionale e parlamentari sardi insieme, in una ulteriore seduta straordinaria del Consiglio per ribadire e ricordare come le riforme e il nuovo concetto di Autonomia nascono qui in Sardegna e per la Sardegna. La specialità e l’autonomia - ha aggiunto Cappellacci -rappresentano per questa terra un diritto inalienabile, acquisito in forza di fondamenti storici, linguistici e culturali. Forte di tradizioni lontane nel tempo e di grande spessore politico culturale, deve recitare un ruolo da protagonista. Il presidente si e´soffermato anche sulla necessità che le forze politiche trovino i necessari momenti di unità: "L’autonomia -ha detto- funzionerà se ad attuarla ci sarà una classe politica matura, meno incline alle divisioni più propensa al raggiungimento di un obiettivo comune. "Di fronte ad un’Italia sempre più divisa in due - ha aggiunto il presidente-, ad un regionalismo decadente e ad un federalismo confuso, occorre rilanciare il tema di un vero federalismo, un federalismo maturo e compiuto, che possa esaltare tutto il Paese senza ulteriormente penalizzare territori già fortemente sacrificati, come la Sardegna, da storiche diversificazioni economiche e sociali. Siamo, dunque, tutti concordi nel ritenere necessario avviare subito l’auspicata stagione di riforme per dare corso alla revisione dello Statuto." Cappellacci e´ infine tornato sul metodo e ha sottolineato la necessità di adottare una strategia che, tenendo conto del poco tempo a disposizione, porti quanto prima il Parlamento ad esprimersi sulla volontà del Consiglio Regionale della Sardegna di dotarsi di un nuovo Statuto – Carta costituzionale del Popolo sardo: "Il tempo ci impone di scegliere un percorso snello ed allo stesso tempo il più aperto possibile verso la società civile. L’ipotesi di una Commissione speciale impegnata alla predisposizione del testo del nuovo Statuto, accompagnata da significativi e indispensabili momenti di partecipazione democratica, rappresenta forse la sintesi politica più opportuna di quanto emerso nel corso del dibattito."  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE VARA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2011  
 
Torino, 30 settembre 2010 - La Regione ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità ed oggi questi nodi vengono al pettine. Lo rende noto in una nota la Giunta regionale, a commento del varo del bilancio di previsione avvenuto durante la riunione di oggi pomeriggio. «Se si guadagna 10 e si spende 20 - si legge - il sistema non può reggere. Questo purtroppo è quello che è stato fatto fino ad ora. Oggi ci troviamo a dover pagare quelle scelte della Giunta Bresso. Tra le scelte vanno anche ricomprese le previsioni di entrate fantasiose, che poi si sono rivelate non veritiere, come alienazioni, fondi statali a copertura di sanità ecc.». Il disegno di legge con cui è stata approvata la proposta di bilancio previsionale dà priorità a Sanità (con un impegno di 8 miliardi e 135 milioni di euro), Lavoro, Formazione e Istruzione professionale (357 milioni di euro), Trasporti (735 milioni di euro) e Politiche sociali (160 milioni di euro). Per quanto riguarda gli altri settori, la Giunta ha individuato tutte le risorse regionali disponibili (333 milioni) ed intende ascoltare il dibattito in Consiglio regionale. In una situazione così drammatica abbiamo intenzione di avere un ampio confronto sulle scelte col territorio e gli attori sociali’.  
   
   
TRENTO: "LA PROVINCIA INFORMA" DEDICATO ALLE COMPETENZE DELLE COMUNITA´ DI VALLE SEDICI TERRITORI DIVENTANO IL LIVELLO ISTITUZIONALE INTERMEDIO PER GESTIRE IMPORTANTI FUNZIONI AMMINISTRATIVE TRASFERIMENTO PIENO NELLE MATERIE DI AMBITO URBANISTICO, DIRITTO ALLO STUDIO, POLITICHE SOCIALI E ABITATIVE  
 
 Trento, 30 settembre 2010 - La legge provinciale n. 3 del giugno 2006, nota come Riforma istituzionale, ha cambiato la geografia istituzionale del Trentino. Sono 16 i territori individuati, in 15 di questi si è costituita la Comunità di Valle. Fa eccezione il territorio "Val d´Adige" - Comuni di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga- in cui le rilevanti funzioni amministrative trasferite dalla Provincia non sono assunte dalla Comunità (che non è stata costituita) ma in modo associato con modalità definite dai 4 Comuni interessati. Le competenze trasferite in modo pieno alle 15 Comunità di Valle del Trentino - Comunità territoriale della Val di Fiemme, Comun General de Fascia, Primiero, Valsugana e Tesino, Alta Valsugana e Berstnol, Cembra, Valle di Non, Val di Sole, Giudicarie, Alto Garda e Ledro, Vallagarina, Altipiani Cimbri, Rotaliana-konigsberg, Paganella e Valle dei Laghi - riguardano le materie di ambito socio-assistenziale, edilizia abitativa, diritto allo studio e urbanistica. Sono competenze molto importanti e contraddistinguono le Comunità come soggetti titolari di funzioni proprie che possono adottare politiche più rispondenti alle esigenze e alle caratteristiche di uno specifico territorio. A questo è dedicata la nuova puntata del settimanale radiofonico e televisivo "La Provincia informa". Trasmessa dalle emittenti trentine “La Provincia informa” è disponibile anche in Internet, al sito www.Uffstampa.provincia.tn.it/   menu notiziario radiofonico dove è possibile, inoltre, consultare la programmazione della puntata da parte delle singole emittenti. Copia del programma può essere richiesta anche a Format - Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento, in Via Zanella 10/2 a Trento (tel. 0461 495117 e-mail centro.Audiovisivi@provincia.tn.it  ).  
   
   
RICOSTRUZIONE: CHIODI, SOSTENERE L´ECONOMIA DELLA CONOSCENZA PRESIDENTE ABRUZZO A CONGRESSO AICA, PER RINASCITA PAZIENZA E SAPERE  
 
L´aquila, 30 settembre 2010 - "In questo momento stiamo affrontando diversi terremoti ´metaforici´, dalla sanità all´economia, e reali, come quello che purtroppo è costato la vita a tante persone. Come Regione Abruzzo, e come comunità aquilana, abbiamo strategie ed ambizioni per far rinascere questo territorio. Ma il processo di ricostruzione sarà lungo e difficile. Ci vorrà molta pazienza perchè le bacchette magiche non esistono". E´ l´immagine delineata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, aprendo all´Aquila, nella sede dell´Università, i lavori del congresso nazionale 2010 dell´Aica (Associazione italiana per l´informatica ed il calcolo automatico). Ringraziando gli organizzatori per aver scelto come sede il capoluogo abruzzese, Chiodi si è soffermato ancora un po´ sulla situazione generale: "Ci sono leggi, c´è una grande burocrazia, che per quanto negativa non ha alternative, perchè in questo clima, qualsiasi alternativa sarebbe esiziale per il processo di ricostruzione ma anche per la sua credibilità". "Quindi, ci vuole tanta pazienza - ha rimarcato ancora il Presidente - ed affrontare questo momento storico con determinazione e coesione". Riconoscendo la validità del tema in discussione, "Città storica, città digitale, città futura", Chiodi ha sottolineato l´importanza di sostenere "la crescita dell´economia della conoscenza, anche definita green economy, economia della conoscenza applicata all´ambiente". "Noi abbiamo ruoli politici - ha riconosciuto, infine, il Presidente - non abbiamo competenze specifiche in materia, ma dobbiamo lavorare per creare un´equipe, una squadra, che, trasferendoci il suo sapere, faciliti quei processi che noi dovremo politicamente gestire e che sono tutt´altro che facili".  
   
   
TRENTO: DELLAI: "NESSUN COGNATO ALLA GIRELLI"  
 
Trento, 30 settembre 2010 - In merito alle dichiarazione rilasciate ieri dal consigliere Alessandro Savoi durante il Consiglio provinciale, e riprese ieri dalla stampa locale, qui di seguito si riporta una breve nota del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. "Apprendo che il consigliere Alessandro Savoi ha dichiarato in Consiglio provinciale: “Sappiamo che uno dei più grossi manager della Girelli è cognato del presidente Dellai.” Evidentemente il consigliere ha confuso Trento con “Roma Ladrona”, per usare una espressione tanto cara alla Lega. È infatti nel Parlamento di Roma che si discute da mesi di “cognati” anziché dei problemi della gente, non a Trento. Ad ogni buon conto, per ciò che mi riguarda, non ho alcun cognato né alcun parente di qualsivoglia grado che abbia svolto o svolga alcuna funzione di qualsiasi natura presso la Cantina di Lavis o presso Società ad essa in qualche modo collegate. Se così fosse, non ci sarebbe nulla di male: gli è che così non è. Capisco che per il collega e per la Lega Nord questo sia indifferente. Quando ogni giorno si sparano le panzane più grosse, un “cognato” in più o in meno non si nega a nessuno. La nebbia romana, come quella padana, alla fine, tutto avvolge e tutto copre. Noialtri qui, in Mitteleuropea, l’abbiamo sempre ragionata diversamente e, sempre, lo faremo".  
   
   
PARMA: 14 LAVORATORI IN MOBILITÀ IMPIEGATI NEGLI UFFICI GIUDIZIARI PROGETTO SPERIMENTALE INSERITO NEL PROTOCOLLO ANTICRISI. AI LAVORATORI INCARICHI DI PUBBLICA UTILITÀ DI UN ANNO IN TRIBUNALE, PROCURA E UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE  
 
Parma, 30 settembre 2010 – Passa anche dagli Uffici giudiziari del territorio il piano anticrisi promosso dalla Provincia insieme ai soggetti sociali ed economici di Parma e del Parmense. È infatti giunto alla fase operativa il progetto sperimentale che prevede l’impiego di lavoratori in mobilità negli Uffici giudiziari di Parma: incarichi di sei mesi prorogabili per altri sei (per lavoratori in possesso di competenze professionali adeguate) nelle strutture del Tribunale e della Procura di Parma, della sezione distaccata di Fidenza e del Giudice di Pace di Parma. I 14 lavoratori individuati inizieranno l’attività il 4 ottobre nelle diverse sedi di assegnazione e andranno a svolgere mansioni legate all’archivio (ricerca atti, movimentazione di documenti, ecc.), di segreteria (invio posta, fotocopiatura, utilizzo modelli informatici di scrittura ecc.) o di sportello (collaborazione nel servizio di informazioni all’utenza). L’iniziativa, che si affianca alle numerose altre già messe in campo nell’ambito del Piano anticrisi, è finanziata per circa 70mila euro dalla Fondazione Cariparma, fin dall’inizio coinvolta attivamente nel piano. “Anche così continuiamo la nostra azione nel sociale e diamo il nostro contributo ad affrontare la crisi, e nello stesso tempo diamo una mano agli uffici giudiziari, che sono in grande carenza di personale: una carenza che rischia di rallentare l’azione della macchina giudiziaria. Siamo soddisfatti di poter essere anche in questo modo utili al nostro territorio”, ha detto nella presentazione di oggi in piazza della Pace il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che ha aggiunto: “Qualche mese fa il presidente Piscopo mise in evidenza il problema degli organici insufficienti, avanzando l’ipotesi di un coinvolgimento degli enti territoriali. Noi abbiamo accolto questa sua sollecitazione e abbiamo cercato di dare il nostro contributo. Siamo contenti di esserci riusciti. Ora abbiamo un’altra richiesta simile dal Tar”. “È un’iniziativa importante perché dimostra la sensibilità delle istituzioni e in particolare della Provincia ai problemi della giustizia”, ha confermato il presidente del Tribunale Roberto Piscopo. “La giustizia è purtroppo costantemente in affanno per varie ragioni, ma anche e soprattutto per mancanza di mezzi adeguati: tra questi il personale. La sensibilità istituzionale del presidente Bernazzoli ci ha consentito di arrivare a un buon esito: io mi auguro che da questo il Tribunale di Parma possa ottenere risultati che vadano a vantaggio dei cittadini che si rivolgono a noi per avere giustizia”, ha spiegato Piscopo, che ha aggiunto: “Bisogna cambiare la visione della giustizia, capire che essa ha grande valenza anche dal punto di vista economico: il buon funzionamento della giustizia aiuta ad attrarre investimenti sul territorio. Avere avuto un contributo per noi così importante da parte della Provincia può quindi avere una ricaduta non solo nell’immediato ma anche nel futuro, proprio in questa chiave”. Naturalmente soddisfatti anche gli altri partner: “Questa è una prova dei risultati che si possono ottenere con la collaborazione tra le istituzioni. È un aiuto per i lavoratori ma è anche utile per la grave carenza di organico degli uffici giudiziari. Speriamo che in questo modo si sia aperta una strada che si possa percorrere anche in futuro”, ha commentato il sostituto procuratore Roberta Licci. Al suo fianco Giovanna Tornatore, dirigente di Procura e Tribunale, che ha fornito alcune informazioni tecniche sugli incarichi. “Per la Fondazione Cariparma è naturale e doveroso dimostrare sensibilità nei confronti di un problema che coinvolge molti lavoratori, ed è importante riuscire nello stesso tempo a dare sollievo alle difficoltà dell’amministrazione giudiziaria. Tutto ciò è perfettamente in linea con lo spirito della fondazione, che vuole essere vicina alla cittadinanza e contribuire al benessere della collettività”, ha osservato il segretario generale della Fondazione Cariparma Luigi Amore. Sul duplice obiettivo dell’iniziativa si è soffermata anche Manuela Amoretti, assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro, che ha tra l’altro sottolineato “l’ottima risposta che il bando ha avuto. Abbiamo ricevuto ben 30 candidature per un bando che formulava requisiti abbastanza specifici”. Il progetto in dettaglio - Il progetto mira naturalmente a sostenere chi ha perso il lavoro, dando nel contempo anche un contributo a migliorare il funzionamento della giustizia in sede locale: è nota infatti la carenza di personale degli uffici giudiziari, cui i 14 lavoratori in arrivo potranno dare un importante contributo. Duplice infatti l’obiettivo: integrare il reddito dei lavoratori e promuoverne la capacità di orientarsi nel mercato del lavoro rafforzando la loro occupabilità; incrementare l’efficienza dello svolgimento delle attività degli Uffici Giudiziari, nell’interesse più generale della collettività locale. Di circa 70.000 euro l’investimento complessivo: fondi messi a disposizione dalla Fondazione Cariparma, fin dall’inizio coinvolta attivamente nel piano anticrisi. I lavoratori svolgeranno incarichi superiori alle venti ore settimanali (entro il limite dell’orario contrattuale) e percepiranno un’integrazione economica che non potrà superare la cifra massima mensile di 350 euro. Il progetto ha preso avvio con la stipula di un Protocollo d’Intesa con gli Uffici giudiziari interessati, seguita dalla pubblicazione di un bando per la raccolta delle candidature e dall’invio di una comunicazione scritta a tutti gli iscritti ai Centri per l’Impiego in possesso dei requisiti previsti. 30 le candidature pervenute alla scadenza del bando (31 agosto 2010), 26 delle quali in possesso dei requisiti. La graduatoria è stata stilata da una Commissione provinciale ad hoc, in base alla maggiore età, al reddito Isee e alla preparazione professionale amministrativa e segretariale. La graduatoria è stata poi trasmessa agli Uffici giudiziari, ai quali spettava la scelta definitiva e la chiamata dei lavoratori.  
   
   
REGIONE LAZIO, BIMBI: CONCORSO INTERNAZIONALE PER L´ASILO AZIENDALE  
 
Roma, 30 settembre 2010 - La Regione Lazio avrà un asilo nido aziendale. "Bimbi", questo il nome della futura struttura, verrà realizzato all´interno della palazzina C, in via Rosa Raimondi Garibaldi, in un´area di circa 1.000 metri quadri e potrà ospitare 60 bambini; sarà inoltre dotato di un´area esterna attrezzata a giardino di circa 250 metri quadri e di uno spazio giochi. A progettarlo saranno giovani professionisti nell´ambito del concorso internazionale di architettura promosso dalla presidente Renata Polverini in collaborazione con l´Ordine degli architetti di Roma e Provincia. "Quello di realizzare un asilo nido è stato uno dei primi impegni che ho assunto- ha ricordato Polverini - e poiché i bambini sono il nostro futuro non ci siamo limitati ad immaginare una semplice struttura ma la vogliamo bella, confortevole e nel cuore di questo palazzo, che è una vera e propria comunità. Vogliamo migliorare la vita dei dipendenti di questa Regione e consentirgli di conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro". Già fissato il cronoprogramma: entro il 31 ottobre sarà pubblicato il bando, il 28 gennaio è prevista la scadenza degli elaborati progettuali, il 28 febbraio ci sarà la conclusione dei lavori della Giuria, il 15 marzo sarà comunicato il vincitore e il 15 luglio, infine, saranno mostrati i progetti. L´iter progettuale sarà concluso entro sei mesi e sarà dato immediato avvio alle opere per la ristrutturazione.  
   
   
TUTORE MINORI:DA 4 OTTOBRE A GORIZIA MOSTRA DIRITTI INFANZIA  
 
Trieste, 30 settembre 2010 - Dopo essere stata presentata a Trieste e Udine (dove ha contribuito la preziosa collaborazione degli studenti friulani dello "Stringher"), farà tappa a Gorizia dal 4 al 18 ottobre la mostra itinerante dal titolo "1989-2009, Vent´anni di diritti dell´infanzia - Ventennale della Convenzione di New York". In un´ottica di promozione dei diritti dell´infanzia e dell´adolescenza la mostra, ospitata alla Galleria Dora Bassi dell´Auditorium della Cultura friulana (in via Roma 8), è un percorso nella fanciullezza del Xix secolo (e questo grazie agli scatti fotografici dei maestri regionali Ugo Pellis e Giovanni Cividini), oltre a documentare l´essere bambino e ragazzo in Friuli Venezia Giulia nel secolo scorso. Propone, inoltre, una parte del lavoro di Emanuele Barison, che ha collaborato con il Consiglio regionale disegnando i personaggi di Quasar, Chiara e Marco che accompagnano i bambini e i ragazzi delle scuole primaria e secondaria nel progetto educativo editoriale e di formazione integrato del Tutore pubblico dei minori. Accanto, ecco gli scatti fotografici di Luigina Tusini (una selezione del servizio fotografico realizzato per la pubblicazione "Educazione alimentare e alla salute con Chiara e Marco") e una raccolta di disegni originali degli allievi dell´istituto salesiano "G. Bearzi" di Udine, inseriti nelle pubblicazioni del progetto "Quasar, Chiara e Marco" e distribuiti a ogni allievo delle elementari e medie della regione. L´ingresso è gratuito e la mostra è visitabile dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Per informazioni e prenotazioni: Ufficio di supporto all´attività del Tutore pubblico dei Minori, tel. 0432-555633.