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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2010
PARLAMENTO EUROPEO: SESSIONI PLENARIE DEL 18-21 OTTOBRE 2010, CONGEDO DI MATERNITÀ, RITARDI DI PAGAMENTO, REDDITO MINIMO COMUNITARIO PER COMBATTERE LA POVERTÀ -  
 
Strasburgo, 18 ottobre 2010 - Di seguito i punti forti in discussione nella plenaria dell´europarlamento - Bilancio 2011: I deputati dovrebbero chiedere maggiori investimenti per ricerca, innovazione, educazione, energia e sostegno alla Palestina, mentre dovrebbero mantenere un livello di spesa globale ridotto, quando mercoledì voteranno il bilancio per l´anno prossimo. Il Parlamento chiederà anche di iniziare le discussioni sulle prospettive finanziarie e su possibili nuove risorse per finanziare il bilancio comunitario. Congedo di maternità esteso a 20 settimane remunerate? - La commissione per i diritti della donna propone di modificare la legislazione europea in materia di congedo di maternità minimo, portandolo da 14 a 20 settimane, tutte remunerate al 100% dello stipendio. Inoltre, i deputati della commissione vogliono anche rimediare all´assenza di regole Ue sul congedo di paternità e ne chiedono l´introduzione. La proposta sarà discussa e votata dall´Aula la settimana prossima. Servizio diplomatico: responsabilità democratica e equilibrio nelle assunzioni, gli obiettivi del Parlamento- Il Servizio europeo d´azione esterna (Seae) potrà presto cominciare a lavorare, se i deputati approveranno le necessarie modifiche alle regole sul bilancio comunitario, allo Statuto dei funzionari e al bilancio 2010. Prima del voto in Plenaria, la commissione per gli affari giuridici dovrà, lunedì sera, prendere posizione su questioni quali le assunzioni, l´indipendenza e l´equilibrio geografico e di genere nel nuovo servizio. Ritardi di pagamento: limite a 30 giorni - Le piccole imprese devono affrontare troppo spesso gravi difficoltà finanziarie dovute al ritardo nei pagamenti delle fatture. Per oltre un anno, il Parlamento europeo ha spinto per l´adozione di regole severe e chiare sui tempi di pagamento, al fine di migliorare la solvibilità e favorire l´innovazione e la creazione di posti di lavoro. I deputati voteranno mercoledì un accordo raggiunto col Consiglio che stabilisce un limite generale di 30 giorni. Bilancio di metà mandato del Presidente Jerzy Buzek - Avvicinandosi alla metà del suo mandato di due anni e mezzo (luglio 2009-gennaio 2012), il Presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, passerà in rassegna i progressi compiuti per le priorità illustrate all´inizio della sua presidenza. La sua valutazione sarà presentata nel corso di una seduta solenne che si svolgerà in Aula mercoledì a mezzogiorno. Il Segretario generale dell´Onu Ban Ki-moon al Parlamento - I progressi compiuti per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio e la lotta contro la povertà, insieme alle sfide mondiali poste dai cambiamenti climatici in vista della conferenza di dicembre di Cancun dovrebbero essere i temi principali che il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, affronterà in Aula nel corso della seduta solenne di martedì. Il dopo-crisi: i deputati propongono come difendere l´economia europea da futuri Shock - La crisi finanziaria attuale è nuovamente sotto la lente del Parlamento europeo, che voterà due relazioni non legislative contenenti una serie di raccomandazioni su come proteggersi da possibili crisi future. Reddito minimo comunitario per combattere la povertà - Nell´ambito della Giornata delle Nazioni Unite in favore dell´eradicazione della povertà e dell´Anno europeo contro la povertà, i deputati discuteranno e voteranno una relazione che chiede un reddito minimo a livello Ue per combattere la povertà nell´Unione europea. Preparativi in vista del G20 e del Consiglio europeo - I deputati terranno un dibattito con la Commissione e con la Presidenza del Consiglio in preparazione del prossimo Consiglio europeo previsto per la fine di ottobre e del Vertice del G20 di novembre. Premio Sacharov 2010: si decidono finalisti e vincitore - Lunedì sera, i deputati delle commissioni per gli affari esteri e lo sviluppo voteranno per selezionare i tre finalisti per il Premio Sacharov 2010. I leader dei gruppi politici decideranno poi il nome del vincitore durante la Conferenza dei presidenti di giovedì. La cerimonia per l´assegnazione del premio avverrà il 15 dicembre, sempre a Strasburgo. "Made In": etichetta obbligatoria per i beni importati? - I prodotti dovrebbero sempre indicare chiaramente il paese d´origine per aiutare i consumatori a compiere una scelta informata, affermano i deputati della commissione per il commercio internazionale. L´aula voterà una proposta di regolamento che prevede la creazione di un sistema pan-europeo di etichettatura sul paese d´origine per beni importati da paesi terzi. I deputati discuteranno il database etnico - I deputati discuteranno una dichiarazione della Commissione europea sulla possibile esistenza o creazione di liste segrete sulle origini razziali o etniche nell´Ue. Quattro gruppi politici (S&d, Verdi/ale, Alde e Gue/ngl) hanno presentato interrogazioni orali al riguardo. Aiuti al Pakistan: dibattito sulle facilitazioni alle importazioni - I deputati dibatteranno con la Commissione europea la possibile apertura temporanea del mercato comunitario alle importazioni dal Pakistan nel settore del tessile e dell´abbigliamento, e in particolare i timori che ciò possa avere un impatto negativo sull´industria europea e sull´occupazione.  
   
   
BUZEK E I LEADERS DEI GRUPPI PARLAMENTARI INCONTRANO HILLARY CLINTON  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2010 - Il segretario di stato degli Usa, Hillary Clinton, ha avuto il 14 ottobre uno scambio di opinioni col Presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, e i leader dei gruppi politici al Parlamento europeo a Bruxelles. Dopo la riunione, il Presidente Buzek ha dichiarato: " Sono stato lieto di accogliere il segretario Clinton al Pe oggi, per la discutere su una vasta gamma di questioni internazionali. Dall´entrata in vigore del Trattato di Lisbona - che ha reso il Pe partner di co-parità col Consiglio dei ministri nei processi legislativi e di bilancio - l´amministrazione statunitense ha subito capito l´importanza di coinvolgere attivamente il Parlamento. Accogliamo positivamente il loro approccio positivo e visite come questa ne sono l´esempio. Il Segretario di Stato Signora Clinton si è detta molto entusiasta del nostro lavoro comune per costruire legami più stretti tra il Pe e l´Amministrazione e il Congresso a Washington. Abbiamo tutti espresso il nostro impegno nel rendere il nuovo sistema di diplomazia europea un successo. Abbiamo discusso sul ruolo e sulle potenzialità di un nuovo Servizio europeo per l´azione esterna. Proprio come è nell´interesse dell´Europa poter parlare con una voce sola sulla scena internazionale, così come in quello dell´America avere un forte partner transatlantico coerente e solidale. Concordiamo, inoltre, sulla necessità di affrontare insieme le sfide chiave come l´ambiente e il cambiamento climatico; la sicurezza energetica, il terrorismo, la criminalità organizzata e la ricerca di una soluzione pacifica per il Medio Oriente. Il Segretario di Stato Usa ha espresso forte apprezzamento per il ruolo di guida attiva dell´Ue in diversi settori. Abbiamo parlato in modo approfondito dei Balcani e del partenariato orientale e la Russia. Abbiamo una visione comune del ruolo vitale che l´Ue può svolgere per contribuire a stabilizzare la situazione dei balcanici occidentali - dove il Segretario Clinton ha appena concluso un´importante visita - dando loro una prospettiva europea realistica. Bisogna coinvolgere pienamente la Russia nei problemi comuni, pur insistendo sul rispetto della libertà, dei diritti e della democrazia. Ci auguriamo di poter continuare ad approfondire il dialogo con i nostri partner americani, mentre cerchiamo soluzioni insieme alle tante sfide - e anzi opportunità - che affrontiamo nell´incerta situazione attuale."  
   
   
BILANCIO DELL´UNIONE EUROPEA: UNA GUIDA  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2010 - Il bilancio dell´Unione europea, come tutti i bilanci, non è cosa semplice. Un budget annuale, che si basa su un "quadro pluriennale" di sette anni, regola fino all´ultimo centesimo speso dall´Ue o, più frequentemente, dalle autorità nazionali e locali secondo le priorità europee. Settimana prossima la plenaria del Parlamento voterà il bilancio del 2011: segui questa guida per non perderti nessun passaggio! Con l´entrata in vigore del Trattato di Lisbona, il Parlamento diventa da quest´anno "co-legislatore" a pieno titolo sul bilancio dell´Ue, insieme ai governi. Questo vuol dire che i rappresentanti eletti dai cittadini avranno più peso nella battaglia per garantire all´Unione strumenti adeguati per raggiungere i suoi obiettivi. A fine settembre inizia la maratona annuale del budget, che sfocerà nell´approvazione entro novembre del bilancio comunitario per il 2011. In questo dossier troverai tutta l´informazione e gli aggiornamenti sullo stato dei negoziati, i voti del Parlamento e le decisioni finali...Per non perderti nel labirinto! Bilancio dell´Unione europea: una guida Come funziona il bilancio dell´Ue - Per semplificare, bilancio dell´Ue può essere visto come un insieme diviso in sette parti più o meno uguali. L´insieme è il quadro pluriennale, e le parti sono il budget di ogni anno, in un sistema che permette allo stesso tempo una programmazione strategica di lungo termine, e la necessaria flessibilità e trasparenza. Il quadro pluriennale dura sette anni (dal 2007 al 2013) e fissa i tetti massimi di spesa e le priorità su cui i fondi Ue andranno utilizzati. Il budget annuale copre nel dettaglio tutte le uscite dell´Ue, dalle penne per i funzionari comunitari, alle dotazioni per gli agricoltori europei, ai fondi per costruire ponti e autostrade. Soprattutto, non si tratta di spese superflue per l´Ue: i contributi comunitari favoriscono lo sviluppo locale, e hanno fatto da volano per l´economia di molti paesi europei. Il "quadro pluriennale" include i massimali di spesa per il periodo previsto, e una suddivisione delle uscite capitolo per capitolo e tema per tema, anche se le cifre precise sono stabilite anno per anno. In totale l´Ue spende per i suoi cittadini quasi l´1% del Reddito Nazionale Lordo (Rnl) dei paesi europei, ovvero circa 130 miliardi l´anno. Il che significa che ogni cittadino contribuisce al bilancio Ue con 235 euro circa l´anno. Il quadro finanziario attuale (2007-2013) verrà a breve sottoposto a una revisione di metà percorso. La Commissione europea presenta le sue proposte il 19 ottobre, ma il Parlamento ha già chiesto più flessibilità nella gestione dei fondi, con una risoluzione approvata il 22 settembre. Il Parlamento si prepara anche ai negoziati sul periodo di programmazione finanziaria post 2013, e ha creato una commissione speciale che dovrà proporre quali sono le priorità da finanziare, ma anche da dove devono venire la risorse, e quanto dovrà durare il prossimo quadro pluriennale. Anche se molte questioni sono aperte, quindi, una cosa resta certa: il prossimo bilancio, come tutti i bilanci, avrà il lato delle entrate e il lato delle spese, e i soldi continueranno ad arrivare dagli Stati membri Ue, e verranno distribuiti a beneficio dei cittadini. Il lato delle entrate: risorse del bilancio Ue Dal lato delle entrate, sono le cosiddette "risorse proprie" a sostenere il bilancio comunitario. Si tratta principalmente di tre fonti, raccolte dagli Stati membri e trasferite all´Europa: Le "risorse proprie tradizionali", costituite da diritti doganali e quote sullo zucchero, sono diritti prelevati sull´importazione di prodotti dai paesi terzi e prelievi sull´esportazione di zucchero. Rappresentano circa il 12% del bilancio Ue. La "risorsa basata sull´Iva" è una parte dell´Iva raccolta dagli Stati, e versata all´Ue. Rappresenta l´11% delle entrate del bilancio. La "risorsa basata sul Reddito Nazionale Lordo" è un contributo annuale diretto di ogni Stato Ue, in proporzione al suo reddito (circa l´1% dell´Rnl), e rappresenta i tre quarti del bilancio Ue. E´ soggetta a vari meccanismi di aggiustamento, come lo "sconto britannico" che permette al Regno Unito di recuperare parte del suo contributo. Da vari anni si discute della riforma delle entrate, per rendere l´Ue più autonoma dai contributi diretti degli Stati membri. Il Parlamento ha in varie occasioni sostenuto l´idea di una tassa (o parte di una tassa) versata all´Ue, adeguata a finanziare le priorità comunitarie senza pesare sulle spalle dei contribuenti. Il dibattito sulle "risorse proprie" riprenderà nei prossimi mesi. La differenza principale fra il budget dell´Ue e quello di uno Stato, è che l´Ue non può avere deficit. Questo significa che il lato delle entrate e quello delle spese devono uguagliarsi: l´´Ue non può spendere più di quello che c´è in cassa. Il lato delle spese: sei capitoli Dal lato delle spese, sono due voci ad assorbire la gran parte del budget: la politica agricola comune e le altre spese legate alla tutela dell´ambiente, e la politica di coesione (i fondi strutturali). Insieme questi due pilastri delle politiche Ue rappresentano quasi il 70% delle spese. Nel quadro pluriennale 2007-2013, sono in totale sei i capitoli di spesa. Oltre ai due menzionati, ci sono gli interventi dell´Europa nel mondo, la competitività, la sicurezza e la giustizia, e l´amministrazione. Ogni capitolo è suddiviso in titoli, che dettagliano i programmi e le azioni Ue, ognuno sia in termini di "pagamenti" (quello che l´Ue eroga effettivamente nel corso dell´anno) che di "impegni" (quello che sottoscrive). Tutti questi capitoli e titoli sono ripresi nei bilanci annuali, che dettagliano i livelli effettivi di spesa fino all´ultimo centesimo. In totale, il quadro pluriennale prevede una spesa di circa 925 miliardi di euro, ovvero l´1% dell´Rnl europeo. Spesso i programmi europei sono "co-finanziati": le autorità nazionali, regionali o locali completano il contributo comunitario con fondi propri, specialmente i "fondi strutturali", necessari a realizzare infrastrutture o progetti di sviluppo economico. I negoziati: un confronto spesso duro Il quadro pluriennale è stabilito in seguito al confronto -spesso molto duro - fra Consiglio dei Ministri dell´economia e Parlamento europeo. Lo stesso vale per il budget annuale, che ha sempre visto opporsi i due rami legislativi dell´Ue. Il Trattato di Lisbona prevede una procedura nuova, che dà al Parlamento nuovi poteri sul budget, conferendogli competenze sull´insieme delle spese comunitarie, mentre prima aree intere del bilancio, come l´agricoltura o gli esteri, restavano nelle sole mani dei governi. Seguendo le regole del Trattato, la Commissione presenta a fine aprile o inizio maggio la sua proposta di bilancio per l´anno successivo. Il Consiglio è tenuto a apportare le sue modifiche prima della fine dell´estate. La versione modificata dal Consiglio è allora esaminata dalla commissione Bilanci del Parlamento, che vota i suoi emendamenti a inizio ottobre. La plenaria conferma il voto della commissione durante la plenaria di ottobre. Se le proposte del Consiglio e quelle del Parlamento non coincidono, le due istituzioni si riuniscono in un "comitato di conciliazione", che intraprende una negoziazione finale di 21 giorni massimo, alla fine dei quali deve sottoporre ai due rami del potere legislativo una soluzione di compromesso. L´adozione del testo da parte del Parlamento nella sessione di dicembre marca la fine della procedura. Se il comitato di conciliazione non raggiunge un accordo, l´Ue è obbligata a procedere l´anno successivo con un budget mese per mese con il sistema dei dodicesimi, ovvero dividendo il budget dell´anno prima per 12, finché non viene trovato un compromesso.  
   
   
UE: CONSIGLIO COMPETITIVITÀ: OCCHI PUNTATI SU INNOVAZIONE, BREVETTI E ALTRO ANCORA  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2010 - Innovazione, brevetti e semplificazione sono state le priorità dell´agenda dell´ultimo incontro del Consiglio Competitività tenutosi in Lussemburgo l´11 e il 12 ottobre scorsi. Riassumendo i risultati della riunione Jean-claude Marcourt, che è anche ministro dell´Economia, delle Pmi (piccole e medie imprese), del Commercio estero e delle Nuove tecnologie della Vallonia (Belgio), ha detto: "Gli Stati membri fanno ora affidamento sull´innovazione. La Commissione europea ha pubblicato il 6 ottobre i suoi piani per la creazione di un´"Unione dell´innovazione", che rientra nella strategia Europa 2020. I ministri hanno accolto con grande favore l´approccio adottato dalla Commissione europea e hanno sottolineato l´importanza di porre l´innovazione al centro del mercato interno dell´Ue per rafforzare la competitività". La presidenza belga del Consiglio dell´Ue spera di poter presentare una serie di conclusioni, pronte per una successiva adozione, in occasione della riunione del Consiglio Competitività del 25 novembre. Le discussioni verranno inserite nel più ampio dibattito sull´innovazione che vedrà, in dicembre, la partecipazione dei responsabili dell´innovazione a livello comunitario. L´incontro di Lussemburgo è stato incentrato anche sul brevetto dell´Ue. L´importanza della creazione di un brevetto comunitario gode ormai di ampio riconoscimento in quanto mezzo per incoraggiare l´innovazione e migliorare la competitività. Tuttavia, la questione legata alla traduzione ha ostacolato il raggiungimento di un accordo in questo senso. La proposta elaborata dalla Commissione europea, prevede che i brevetti Ue vengano redatto obbligatoriamente in una delle lingue ufficiali dell´Ufficio europeo dei brevetti ovvero inglese, francese o tedesco. Coloro che richiedono la registrazione di un brevetto dovrebbero quindi limitarsi a fornire la traduzione della documentazione in queste lingue. Perché il brevetto abbia validità sull´intero territorio comunitario non sarebbe dunque necessario fornire altre traduzioni. Una "vastissima maggioranza" degli Stati europei è a favore del compromesso proposto dalla presidenza belga ed evidenzia l´importanza di rendere disponibili traduzioni automatiche qualitativamente eccellenti in tutte le lingue comunitarie e di compensare quindi i costi della traduzione da sostenere quando la domanda per il riconoscimento di un brevetto viene redatta in una lingua comunitaria e non in una lingua dell´Ufficio europeo dei brevetti. "La grande maggioranza delle delegazioni sottolineano che le linee da seguire per giungere a un compromesso sono l´eliminazione di costi derivanti da ulteriori traduzioni e la creazione di un nuovo sistema in grado di prevenire qualsiasi costo legale", si legge nella dichiarazione del Consiglio. Da parte sua la presidenza belga sembra essere ottimista rispetto alla possibilità di raggiungere un accordo in merito a questa delicata questione che sia accettabile per tutti i 27 Stati membri entro la fine dell´anno. In un altro punto della relazione, i ministri definiscono la semplificazione dei programmi di ricerca dell´Ue "una necessità cruciale e prioritaria" e "prendono atto positivamente" delle proposte avanzate dalla Commissione in questo settore. In alcune conclusioni relative a questa materia, i ministri forniscono alla Commissione europea una lunga serie di cose da fare sia per il Settimo programma quadro (7° Pq) che per i futuri programmi quadro. Le idee relative all´implementazione del 7° Pq includono il perfezionamento del portale dei partecipanti, un´ulteriore riduzione dei documenti cartacei, una più uniforme applicazione delle regole e dei regolamenti e una maggiore sinergia con i programmi correlati, ad esempio il programma Competitività e Innovazione e il programma Iniziative tecnologiche congiunte. Infine, i ministri hanno acconsentito al lancio delle iniziative di programmazione congiunte in tre aree chiave: agricoltura, sicurezza alimentare e cambiamento climatico; patrimonio culturale e cambiamento globale; e diete sane. Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio dell´Ue: http://www.Consilium.europa.eu/  Presidenza belga del Consiglio dell´Ue: http://www.Eutrio.be/  Innovation Union: http://ec.Europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm    
   
   
UE/AUTO BLU, BORGHEZIO : VAN ROMPUY SI DIMETTA  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2010 - L´on. Borghezio ha presentato al Pe in data 14 ottobre l´interrogazione rivolta alla Commissione europea e al Consiglio del seguente letterale tenore : "Da notizie di stampa risulta che il Presidente del Consiglio Ue Van Rompuy ha fatto un uso illegittimo dell´auto di servizio, dallo stesso utilizzata per andare con i propri familiari in vacanza. La Commissione/il Consiglio non ritiene che una simile infrazione ai propri doveri dovrebbe indurre il Presidente Van Rompuy a presentare le proprie dimissioni dall´alto incarico che ricopre?" In Italia - aggiunge Borghezio - un ´semplice´ Presidente di Consiglio Regionale - appartenente al mio Movimento (accusato di un uso improprio dell´auto di servizio) si è immediatamente dimesso. Sarebbe incredibile - conclude Borghezio - che colui che ricopre una delle più alte cariche istituzionali europee (e notoriamente amico del Club Bilderberg), "beccato" in una così plateale magagna, mantenesse il suo riverito sedere sulla poltrona".  
   
   
TAVOLA ROTONDA SUL RUOLO DELL´UNIONE EUROPEA E DEI PARTENARIATI MULTI-STAKEHOLDER NELLA RICOSTRUZIONE POST-CONFLITTO  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2010 - Il 28 ottobre si terrà a Bruxelles (Belgio) una tavola rotonda sul ruolo dell´Unione europea e dei partenariati multi-stakeholder nella ricostruzione post-conflitto. L´evento si occuperà del lavoro del progetto Multipart ("Multi-stakeholder partnerships in post-conflict reconstruction"). Il progetto Multipart studia se, come e in quali condizioni i partenariati multi-stakeholder (partenariati con più soggetti interessati)possono avere un impatto positivo sulla sicurezza dei cittadini e facilitare la non-violenza e la pace a lungo termine. Allo stesso tempo, tali entità possono anche fornire un quadro produttivo per le relazioni tra operatori locali ed esterni, come mediatori terzi e organizzazioni internazionali. Dal lancio del progetto nel 2007, i partner hanno condotto ricerche sui partenariati multi-stakeholder in quattro settori: (a) sicurezza; (b) sviluppo economico e sociale; (c) democrazia, buon governo e principio della legalità; e (d) creazione della fiducia. Il progetto ha basato le sue ricerche empiriche su tre studi caso di grande interesse politico per l´Ue oggi: Kosovo, Repubblica democratica del Congo (Drc) e Afghanistan. Multipart ha stabilito una collaborazione diretta con partner locali, precisamente l´Università di Pristina (Kosovo), l´istituto Pole (Drc) e l´Università di Kabul (Afghanistan). L´evento segna la terza e ultima fase del progetto di ricerca Multipart. La sua funzione è quella di presentare e discutere i risultati dei tre case study e di fornire passi avanti pratici per l´Ue.  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA: "LA SARDEGNA RISPETTA TEMPI E MODALITÀ DI SPESA"  
 
Cagliari, 18 Ottobre 2010 - "E´ lusinghiero il giudizio espresso dalla Commissione Europea sui progetti predisposti dalla Regione sarda finanziati con i fondi strutturali sia relativi al periodo 2000-2006 (in fase di valutazione finale) che per il 2007-2013 attualmente in fase di predisposizione". Lo ha detto Raul Prado, responsabile anche per l´Italia della Direzione Generale della Politica Regionale della Commissione Europea, nel corso della conferenza stampa che ha chiuso a Cagliari l’incontro annuale fra la stessa commissione e le Autorità di Gestione dei programmi operativi finanziati fal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Un tavolo di lavoro che per due giorni ha riunito tecnici e funzionari della Commissione, del Ministero dello Sviluppo Economico e di quasi tutte le regioni italiane per monitorare lo stato di attuazione di progetti che, attraverso i fondi comunitari, intendono dare impulso allo sviluppo regionale e locale. "La Sardegna sta rispettando tempi e criteri dettati dalla Commissione Europea - ha sottolineato l´assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa - abbiamo speso tutte le risorse a disposizione, è stata rispettata la soglia del 2009 e altrettanto contiamo di fare per il 2011. Ci sono ancora alcune criticità da superare ma stiamo lavorando nella giusta direzione. Stiamo orientando una quota consistente dei fondi verso progetti di sviluppo delle aree interne che maggiormente hanno sofferto la crisi dopo la chiusura delle grandi industrie". "La Sardegna per quanto concerne la programmazione è tra le regioni che sono meno in ritardo. L’affanno sulle scelte strategiche è a livello nazionale ma stiamo procedendo insieme alla Commissione europea per superare questo gap e migliorare la qualità degli interventi e i tempi di programmazione" ha affermato Sabina De Luca, dell’Autorità di Gestione del Ministero dello Sviluppo Economico. Alberto Piazzi, dirigente dell’Unità Politica Regionale della Commissione Europea, ha rilevato come: "La Sardegna abbia fatto grandi passi in avanti negli ultimi 20 anni grazie anche alla spesa dei fondi strutturali che la Sardegna ha utilizzato per intero; negli anni passati le zone interne sono rimaste indietro ma ora la politica di programmazione della Regione sta puntando al pieno recupero anche di questi territori".  
   
   
EUROPA COMMISSIONE EUROPEA E AUTORITÀ DI GESTIONE PROGRAMMA OPERATIVO. LA SPISA: "CREARE SVILUPPO PARTENDO DALLA COSCIENZA DELLA PROPRIA APPARTENENZA"  
 
Cagliari, 18 Ottobre 2010 - "L´intensità della crisi si è attenuata, ma la situazione dell´Italia rimane preoccupante per quel che riguarda la crescita del Pil e l´ammontare del debito pubblico". Lo ha detto Raul Prado, responsabile anche per l´Italia della Direzione Generale della Politica Regionale della Commissione Europea, aprendo il 14 ottobre a Cagliari l´annuale incontro fra la stessa commissione e le Autorità di Gestione dei programmi operativi finanziati fal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Un evento di grande importanza che, ha riunito a Cagliari tecnici e funzionari della Commissione, del Ministero dello Sviluppo Economico e di quasi tutte le regioni italiane. Si tratta di valutare la programmazione 2000/2006 ormai chiusa e soggetta alla valutazione, e cominciare a ragionare su quella legata al 2007/2013; in pratica attraverso i fondi comunitari si vuole dare impulso allo sviluppo regionale e locale finanziando progetti che contribuiscano alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro stabili, con aiuti diretti alle piccole e medie imprese e infrastrutture. Gli onori di casa sono stati fatti (in assenza del presidente della Regione Ugo Cappellacci, impegnato a Roma nei lavori della conferenza Stato/regioni) dall´assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa, che, prendendo spunto dalla splendida sede della Passeggiata Coperta del Bastione di Saint Remy che ospita l´incontro, ha voluto sottolineare come sia necessario: “Partire dalla tradizione di ciascun territorio, e quindi dalla coscienza della propria appartenenza, per produrre progetti capaci di creare sviluppo investendo sull´innovazione, la ricerca e la conoscenza in genere”. Concetti rafforzati da Sabina De Luca, del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha rilevato come l´incontro cagliaritano serva soprattutto ad ascoltare le esigenze e le proposte della diverse regioni, in una fase storica delle politiche di sviluppo e di coesione nella quale nulla si può dare per scontato.  
   
   
REGIONI UE: KOSIC PROPOSTO PRESIDENTE COMITATO SALUTE  
 
Trieste, 18 ottobre 2010 - Vladimir Kosic è stato indicato quale presidente del Comitato 2 (Salute e Politiche sociali) dell´Assemblea delle Regioni d´Europa dai membri dello stesso organo dell´Aer. Ora spetterà agli uffici di presidenza dell´Assemblea ratificarne la nomina. Quella dell´assessore alla Salute e Politiche sociali del Friuli Venezia Giulia era l´unica candidatura alla presidenza del Comitato 2 pervenuta al segretariato dell´Aer nei termini previsti. In qualità di vicepresidenti sono stati proposti la svedese Agneta Granstroem e il danese Karsten Uno Petersen.  
   
   
SLOVACCHIA, AREA ORIENTALE NON ATTIRA INVESTITORI STRANIERI  
 
Bratislava, 18 ottobre 2010 - I parchi industriali nella Slovacchia orientale non sono in grado di attirare investitori stranieri. Il parco industriale a Vranov nad Toplou è ancora alla ricerca di un investitore. Se il Comune non riuscirà a trovare qualche investitore entro la fine dell´anno, dovrà restituire il contributo ricevuto per la costruzione del parco (oltre quattro milioni di euro). La città è in trattativa con diversi investitori ed è sicura che riuscirà ad attrarre le imprese entro la fine dell´anno. La città di Stropkov ha ottenuto dal Fondo europeo più di 3,7 milioni di Euro per il rilancio della locale zona industriale "brown field" e per l´acquisto dei terreni. Tuttavia, mancano ancora gli investitori. Il comune ha effettuato colloqui con quattro investitori e si attende la decisione finale dopo il completamento dei lavori di ricostruzione. A Medzilaborce la società Merlin Trade prevedeva di impiegare 150 persone in un progetto per 11 milioni di euro di un impianto per la produzione di zaffiro artificiale. Ora il parco è pronto ma mancano gli investitori. Anche alla città di Svidnik è stata approvata la richiesta di finanziamento per un parco. Il finanziamento dovrebbe essere chiesto al Ministero competente entro la fine di quest´anno. Italiani e tedeschi erano interessati a investire nella zona, ma hanno rinunciato a causa della difficile situazione logistica locale.  
   
   
SLOVENIA, ESPORTAZIONI IN CRESCITA  
 
Lubiana, 18 ottobre 2010 - L´istituto Nazionale di Statistica della Slovenia ha appena pubblicato i nuovi dati relativi all´andamento delle esportazioni. Stando a quanto riferisce l´Istituto, la Slovenia avrebbe esportato 1,3 miliardi di euro di beni durante il mese di agosto, con concomitanti importazioni per 1,4 miliardi di euro. Alla luce di un confronto su base annua, le esportazioni risultano essere superiori del 22,5 per cento, mentre le importazioni sono cresciute del 13,2 per cento.  
   
   
FORMIGONI A PETREUS : INSIEME PER LA DEMOCRAZIA INCONTRO CON IL COMANDANTE DELL FORZE USA IN AFGHANISTAN  
 
Milano, 18 ottobre 2010 - "È un onore per noi accogliere il generale Petreus e salutarlo: noi siamo al fianco dei nostri alleati e dei nostri ragazzi impegnati in azioni delicatissime". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha salutato il comandante delle forze Usa in Afghanistan, David Petraeus. L´incontro è avvenuto il 16 ottobre presso la sede del Comando della prima regione aerea a Milano. Presenti all´incontro, assieme a Formigoni, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il capo di Stato Maggiore della Difesa Vincenzo Camporini e il comandante della Prima regione aerea Nello Barale. Durante l´incontro c´è stato un breve scambio di doni: il presidente ha regalato al generale statunitense una targa con la Rosa camuna e una scultura dedicata alla pace firmata dall´artista lombardo Floriano Bodini. Petreus ha omaggiato Formigoni di un tagliacarte d´argento con inciso il suo nome e cognome. Nel corso del colloquio - ha dichiarato Formigoni al termine dell´incontro - "Petreus ha detto di essere felice di essere a Milano e di incontrarci. Ha accettato di buon grado i nostri auguri e ha detto che quello che sta facendo lo sta facendo non solo per il suo Paese ma per tutta l´alleanza dei Paesi democratici nel mondo. Si è detto convinto delle difficoltà che devono affrontare i suoi uomini ma anche felice del grado di collaborazione e di determinazione che gli alleati dimostrano". Petreus - ha concluso Formigoni a margine del meeting - "è una personalità di straordinario rilievo internazionale, di straordinario valore e di grande intelligenza, impegnato in uno dei teatri più importanti del mondo nel quale anche i nostri ragazzi sono impegnati per difendere la libertà e la democrazia, e per contrastare il terrorismo che è una delle più grandi minacce esistenti a livello mondiale".  
   
   
INCONTRO VENETO-CARINZIA (AUSTRIA): COLLABORAZIONE TRA DUE REGIONI SU SOCIALE E GIOVANI  
 
Venezia, 18 ottobre 2010 - Instaurare una più fattiva e concreta collaborazione, anche con lo scambio di esperienze legislativa in materia di politiche sociali, è quanto hanno concordato gli assessori alle politiche sociali della Regione del Veneto, Remo Sernagiotto e del Land austriaco della Carinzia, Christian Ragger, nell’incontro che i due esponenti regionali hanno avuto il 15 ottobre a Venezia. “Si tratta – ha precisato Sernagiotto – di un’area a noi vicina, che presenta le nostre stesse problematiche e che deve affrontare le stesse sfide come l’invecchiamento della popolazione, la disabilità, le politiche giovanili. Su questi tre temi, soprattutto, abbiamo concordato di collaborare per trovare strategie comuni e per avviare esperienze di collaborazione”. Per quanto riguarda i giovani Sernagiotto ha annunciato la creazione di una youth card, una sorta di carta giovani transfrontaliera, che consentirà, in particolare, l’accesso ad eventi e momenti culturali a prezzi agevolati, oltre a tutta una serie di facilitazioni. E sempre rivolgendosi ai giovani e al mondo del volontariato è stato concordato di celebrare il 2011, anno del volontariato, con manifestazioni congiunte da tenersi in Veneto e Carinzia. Quest’ultima, sempre nel 2011, ospiterà l’assemblea annuale dell’Ensa, la rete europea delle istituzioni pubbliche che si occupano di sociale, alla quale partecipano 16 Regioni e il cui coordinamento è affidato al Veneto. Altro tema di collaborazione sarà quello dei progetti europei, in particolare delle politiche a favore degli anziani e dei modelli organizzativi a favore della loro assistenza. Infine, l’assessore Sernagiotto ha annunciato di voler trovare, in accordo con le associazioni di categoria, nuove formule di applicazione della Legge 68 sulla disabilità e in particolare per quanto riguarda l’inserimento lavorativo, prevedendo a questo scopo una fase di preparazione al lavoro delle persone disabili che renda più facile tale inserimento.  
   
   
PRIMI 44 DIPENDENTI A PALAZZO LOMBARDIA AVVIATE LE OPERAZIONI DI TRASLOCO CHE FINIRANNO ENTRO GENNAIO FORMIGONI: CON NUOVA SEDE VANTAGGI ECONOMICI E ORGANIZZATIVI  
 
Milano, 18 ottobre 2010 - Quarantaquattro dipendenti della Direzione generale Sanità della Regione sono dal 15 ottobre al lavoro nei nuovi uffici di Palazzo Lombardia. Sono i primi a essersi insediati, avviando le operazioni di trasloco, che coinvolgeranno man mano tutte le Direzioni generali della Giunta (l´ultima sarà la Presidenza) fino al 31 gennaio 2011, data prevista per la conclusione degli spostamenti. In occasione dell´avvio dei trasferimenti, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni si è recato in visita agli uffici già operativi nella nuova sede, intrattenendosi per alcuni minuti con il direttore generale della Sanità Carlo Lucchina e con gli altri dipendenti. "I traslochi - ha spiegato Formigoni - andranno avanti fino a gennaio al ritmo di 40/50 persone al giorno, in maniera del tutto compatibile con la prosecuzione della normale attività di lavoro. L´obiettivo che ci siamo posti è infatti quello di non creare nessuna interruzione alla normale operatività, in modo da garantire tutti i servizi ai cittadini". Nella definizione delle modalità di spostamento si è infatti cercato di ridurre al minimo i tempi morti: dalle 14.00 del giorno precedente vengono disattivati progressivamente i Pc e dalle 17.00 le linee telefoniche. Vengono poi spostati gli scatoloni preparati in precedenza. Dalle 8.00 del mattino successivo le persone che si insediano nei nuovi spazi trovano Pc e linee telefoniche funzionanti e, entro la giornata stessa dell´insediamento, ricevono gli scatoloni con i loro materiali. "In questo modo - ha proseguito Formigoni - verranno progressivamente abbandonati i vecchi uffici in affitto sparsi in città. Si tratta di un´operazione vantaggiosa non solo da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista organizzativo. Ci sarà più compattezza, risparmi di tempo, benefici ambientali e grande utilità per cittadini e imprese, che troveranno ciò di cui hanno bisogno in due edifici, il Pirelli e Palazzo Lombardia, che abbiamo voluto comunicanti tra loro". Dopo aver sottolineato la facilità di accesso per i disabili e la trasparenza dell´edificio, Formigoni ha ricordato la prossima apertura degli spazi pubblici ai primi piani del complesso. "Vogliamo - ha detto - che sia un palazzo vivo, un richiamo per la città, in cui le persone possano venire per 24 ore al giorno". La Dislocazione Degli Uffici - Le Direzioni Generali sono collocate nei corpi bassi dell´edificio dal secondo al sesto piano, tranne la Semplificazione e Digitalizzazione all´ottavo piano (complessivamente circa 2.000 persone). La Presidenza occupa gli ultimi due piani dei corpi bassi e la torre (circa 1.000 persone). Gli uffici degli assessori sono situati al piano della Direzione Generale di riferimento. Trovano spazio nella torre gli uffici del presidente, del vicepresidente, dei sottosegretari e dell´assessore al Bilancio, Finanze e Rapporti istituzionali. Durante l´arco del trasferimento vengono attivati progressivamente tutti gli spazi di supporto e i servizi (parcheggi, archivi, sale convegni), nonché gli spazi di utilità per il cittadino (Spazio regione e Protocollo). Nel corso dell´insediamento cesseranno i contratti di affitto degli immobili attualmente occupati da Regione Lombardia e si avvieranno i lavori di sistemazione delle due sedi di proprietà, Palazzo Pirelli e il complesso di via Pola/via Taramelli, dove verranno collocati, rispettivamente, gli uffici del Consiglio Regionale e degli Enti del Sistema regionale. Dimensioni E Numeri - Palazzo Lombardia è un grande complesso edilizio pubblico (nell´area di 30.000 metri quadri compresa tra via Pola, via Algarotti, via Melchiorre Gioia, largo de Benedetti e viale Restelli) con edifici curvilinei di 9 piani e una torre centrale alta 161,30 metri, ispirato ai principi di qualità, bellezza, accessibilità e risparmio, pienamente inserito nel tessuto urbano, tanto da costituire un "pezzo di città rinnovata". - Superficie dell´area: lotto completamente edificato pari a circa 30.000 mq. - Volumetria e superficie lorda di pavimento (slp): 87.000 mq di slp per una edificazione complessiva di circa 250.000 mq di superfici coperte. - Altezza: 161,3 m sul profilo di facciata più alto della torre. - Superficie piazza coperta: 4.000 mq circa con 2.000 mq di aree porticate. - Numero di persone: potenzialità insediativa complessiva circa 3.200 persone. - Spazi: razionalizzazione spazi uffici e maggiori spazi per attività comuni. Costi E Risparmi - Il costo complessivo di Palazzo Lombardia è di circa 400 milioni di euro. Il costo annuale degli affitti per le sedi che verranno progressivamente lasciate è di 25 milioni. Risparmio Energetico - Un muro climatico garantisce comfort ambientale e il massimo risparmio nei consumi: una doppia pelle vetrata crea un´intercapedine che "sfrutta" l´aria rinfrescata o riscaldata in ambiente per proteggere gli ambienti stessi dalle temperature esterne. Un sistema di Building Management System controlla tutte le componenti impiantistiche per dare massima efficienza ai sistemi, consentendo di "comandare" gli impianti termici a seconda delle esigenze di apparato solare che verranno lette da sensori posizionati sulle facciate. Ci sono otto pozzi per l´emungimento dell´acqua di falda con utilizzo di pompe di calore per sfruttare, attraverso la geotermia, le temperature dell´acqua in sottosuolo. Sono stati collocati pannelli fotovoltaici integrati al vetro della facciata sud della torre per sfruttare l´energia solare. Servizi - Gli spazi di utilizzo pubblico e dati in concessione (con realizzazione dei lavori di completamento e gestione dei servizi) sono pari a circa 7.000 mq, composti da (la suddivisione è indicativa e soggetta a modifiche): spazi commerciali 1.576 mq (negozi); spazi culturali e per eventi 3.198 mq (spazio espositivo e spazi per eventi o manifestazioni o esposizioni); spazi ricreativi 2.091 mq (ristorante, caffetteria, palestra); servizio alle famiglie 126,81 mq (ufficio postale). Queste le funzioni e servizi che sicuramente saranno presenti: - piano terra: auditorium, spazio espositivo, ristorante/ bar/caffetteria, tesoreria, poste, Cral, asilo nido/scuola materna, cappella; - primo piano: palestra, spazi per eventi culturali ed esposizioni; - servizi direttamente forniti da Regione Lombardia (protocollo unico, info point, biblioteca). Accessibilita´ E Mobilita´ - Palazzo Lombardia è collocato in una posizione "strategica", ben collegata alla rete dei mezzi pubblici urbani e vicina ai principali collegamenti ferroviari: - metropolitana: linea 2 verde (fermata Gioia Palazzo Lombardia), linea 3 gialla (fermate Centrale o Sondrio) - passante ferroviario: fermate Repubblica e Garibaldi - bus: linee urbane 43, 82 - stazione ferroviaria: Milano Centrale o Milano Porta Garibaldi. Sono in corso di realizzazione, da parte del Comune di Milano, con il contributo finanziario di Regione Lombardia, 30 stalli di bike sharing, destinati a creare una rete di mobilità sostenibile nell´area Stazione Centrale/palazzo Lombardia/stazione Garibaldi. In particolare, di immediato servizio a Palazzo Lombardia, verranno realizzati 3 stalli di bike sharing: in via Melchiorre Gioia, in via Restelli e in via Galvani. Saranno disponibili parcheggi pari a 55.000 mq in interrato di cui 21.000 ad uso pubblico e i restanti a uso pertinenziale. Il parcheggio riservato ai dipendenti regionali è situato ai piani - 2 e -3. Il piano - 1 sarà dato in concessione a uso pubblico. Sono inoltre in corso di realizzazione, a servizio di Palazzo Lombardia, stalli per biciclette in via Galvani, via Restelli e via Melchiorre Gioia. In via Melchiorre Gioia verranno collocati parcheggi moto e una colonnina di ricarica per auto elettriche. La sede è completamente accessibile ai diversamente abili e per i dipendenti la flessibilità degli spazi consente l´adattabilità delle postazioni a esigenze particolari. Sono previsti posti auto riservati ai disabili, nei piani interrati vicino agli ascensori e al piano terreno nei pressi di via Gioia e viale Restelli. Verranno realizzati, in collaborazione con l´Istituto Italiano Ciechi, percorsi guidati tra le fermate dei mezzi pubblici e l´edificio, per facilitare l´accesso agli ipovedenti.  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER HA RICEVUTO IL CONSOLE GENERALE IRANIANO, MOHSEN AMIN ZADEH  
 
Bolzano, 18 ottobre 2010 - Cooperazione economica e culturale al centro dell’incontro del 14 ottobre tra il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ed il console generale iraniano, Mohsen Amin Zadeh. Il console generale dell’Iran, Mohsen Amin Zadeh, è stato ricevuto dal presidente della Provincia, Luis Durnwalde. Nel corso del cordiale colloquio sono stati toccati alcuni temi di comune interesse ed opportunità di collaborazione sotto il profilo culturale ed economico. Da parte sua il presidente ha illustrato i punti di forza dell’Alto Adige per quanto riguarda l’economia ed ha fornito informazioni riguardo alla situazione sociale, culturale e politica. Per quanto riguarda la cooperazione economica è stato verificato un particolare interesse da parte iraniana per il settore agricolo, la lavorazione dei prodotti alimentari, lo stoccaggio, la tecnologia alpina ed il turismo. Il presidente Durnwalder ha confermato la disponibilità ad una collaborazione economica con l’Iran.  
   
   
REGIONE SICILIA: I PUNTI STRATEGICI DELLA FINANZIARIA 2011-2O13  
 
Palermo, 18 ottobre 2010 - La giunta regionale ha dato via libera alla legge finanziaria per il 2011-2013, di cui si indicano, schematicamente, i punti che il governo ritiene di interesse strategico. 1.Costituzione fondo per investimenti: viene istituito un fondo pari a 150 milioni di euro, da destinare al rilancio produttivo e lo sviluppo di iniziative industriali nel territorio siciliano. Il fondo e´ alimentato dalle risorse discendenti dal processo di dismissione di quote di partecipazioni detenute dalla Regione in societa´ ed Enti non strategici; 2.Operazioni finanziarie con Bei per investimenti: operazioni finanziarie con la Banca Europea degli Investimenti (Bei) per la raccolta di fondi da utilizzare per investimenti destinati a incentivare lo sviluppo dei settori ambientali, industriali, tecnologico, infrastrutturale, ricerca, energetici ed per altri settori strategici allo sviluppo economico della Sicilia; 3. Disposizioni per la trasparenza, la semplificazione, l´efficienza, l´informatizzazione della pubblica amministrazione, l´agevolazione delle iniziative economiche: sono integrate le disposizioni della legge 10 del 1991 sulla trasparenza, la semplificazione, l´efficienza, l´informatizzazione della pubblica amministrazione, l´agevolazione delle iniziative economiche; 4. Assegnazioni agli enti locali per il triennio 2011-2013: e´ fissata una razionalizzazione dell´ammontare delle risorse destinate agli enti locali attraverso una compartecipazione al gettito Irpef. Il disegno di legge prevede, altresi´, in linea con la normativa nazionale una serie di misure volte al contenimento della spesa pubblica locale cosi´ da bilanciare gli effetti dei tagli delle risorse; 5. Norme per il contenimento della spesa negli Enti locali: e´ fatto obbligo agli enti locali di procedere alla dismissione delle partecipazioni in societa´, fondazioni, enti, istituzioni ed organismi comunque denominati ad eccezione di quelle obbligatorie per legge. Sono stabilite norme, sempre in linea con la normativa nazionale, relativamente al contenimento dei compensi spettanti agli organi delle societa´, fondazioni, enti, istituzioni ed organismi comunque denominati; 6.Indennita´ Enti locali: si incide sulle indennita´ degli organi degli enti locali. In particolare e´ operata una decurtazione del 20% per i componenti delle Giunte ed i Presidenti della Assemblee. Ai componenti delle Assemble e´ corrisposta una indennita´ pari al 10 % dei rispettivi rappresentanti legali. E´ abolito ogni gettone e/o indennita´ sino ad ora corrisposto agli organi dei Consorzi e delle Unioni dei Comuni nonche´ ai componenti tutti dei Consigli circoscrizionali. 7. Disposizioni relative al patto di stabilita´ territoriale: sono poste le basi per la regionalizzazione del patto di stabilita´. In particolare, fermo restando il principio di invarianza dei saldi pubblici di finanza la regione Siciliana intende, di concerto con gli Enti locali, programmare la gestione dei saldi di finanza per indirizzare azioni virtuose che riconducano, principalmente, a tre obiettivi specifici. - interventi per la copertura di processi di stabilizzazione del personale precario - processi di copertura dei debiti pregressi contratti nei confronti delle autorita´ d´ambito per la gestione integrata dei rifiuti - smaltimento dei residui passivi pregressi in conto capitale Vengono, altresi´ previste forme di premialita´ per tutti gli enti che sono disposti a cedere "quote" di saldi di finanza pubblica a favore di quegli enti che registrano peggioramenti degli stessi. 8. Abolizione consigli di circoscrizione: e´ disposta l´abrogazione dei Consigli circoscrizionali con decorrenza dalla prima tornata elettorale utile ad eccezione delle citta´ metropolitane; 9. Abolizione dei permessi ed indennita´ a carico delle pubbliche amministrazioni: si incide, principalmente, sulla materia dei permessi degli organi degli enti locali. In generale e´ sancito il principio in base al quale i permessi sono autorizzati limitatamente alla effettiva durata delle riunioni. 10. Aumento delle entrate attraverso la rivisitazione dei canoni e Concessioni demaniali: sono stabilite norme per il riordino delle coste nonche´ per la disciplina dei relativi introiti. 11. Razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica regionale: si prevede una riorganizzazione complessiva degli uffici di diretta collaborazione del Presidente della Regione e degli assessori regionali, fissando da un lato il limite del ricorso di personale esterno limitatamente a due unita´ e dall´altro limitando sia il numero dei componenti sia il numero delle figure dirigenziali, il tutto in una ottica ed una logica di razionalizzazione e contenimento dei costi. Sono mutuate e quindi recepite nell´ordinamento regionale siciliano le norme introdotte dal D. L. N. 78/2010 ed in particolare le norme relative al contenimento della spesa del personale, le norme relative al blocco dei contratti per il periodo 2010/2013, nonche´ la riduzione dei trattamenti economici superiori ad euro 110.000 ed il contenimento della dinamica legata alle risorse destinate al salario accessorio sia del comparto sia della dirigenza. Sono previste misure per il contenimento di spese per organi collegiali ed altri organismi. Tra le altre sono stabilite misure per la riduzione del 50% delle indennita´ corrisposte ai dipendenti per la partecipazione agli organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione, arbitrati, organi collegiali comunque denominati. E´ prevista la riduzione del 30% delle spese relative a studi ed incarichi di consulenza sostenute dagli istituti, aziende escluse le aziende del settore sanitario, agenzie, consorzi, organismi, societa´ a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, enti regionali comunque denominati, sottoposti a tutela e vigilanza dell´amministrazione regionale o che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della stessa per gli anni 2011-2013 E´ stabilito per il triennio 2011/2013 un percorso di contenimento delle spese destinate al parco autoveicoli sia della Amministrazione regionale sia degli istituti, aziende, agenzie, consorzi, organismi, societa´ a totale o maggioritaria partecipazione della Regione enti regionali comunque denominati, sottoposti a tutela e vigilanza dell´amministrazione regionale o che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della stessa, aziende sanitarie provinciali, aziende ospedaliere e aziende ospedaliere universitarie. Si procede alla riforma degli attuali Consorzi Asi attraverso la costituzione di un unico "Istituto regionale per lo sviluppo delle attivita´ produttive" procedendo, in tal maniera, ad una razionalizzazione delle intere attivita´ al fine di conseguire percorsi virtuosi e recuperi di efficacia-efficienza-economicita´. La regione siciliana prevede di approvare un piano dettagliato di riordino e dismissione degli enti ed organismi regionali a qualsiasi titolo denominati che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della Regione. E´ prevista la costituzione di un unico soggetto regionale al quale affidare la gestione dei fondi regionali, in atto amministrati dalla Crias e dal´Ircac. La gestione liquidatoria prevista dalla legge regionale 20 gennaio 1999 n. 5 relativa all´Ente siciliano per la Promozione industriale (Espi) ed all´Ente Minerario Siciliano (Ems) deve essere portata a compimento dal liquidatore rispettivamente entro il 31 dicembre 2011 ed entro il 31 dicembre 2012. Sono stabilite le modalita´ per il trasferimento della gestione del servizio idrico integrato alle rispettive autorita´ d´ambito utilizzando il personale dell´Eas direttamente impegnato alla data del 1 giugno 2010. E´ prevista l´abrogazione della Aran Sicilia e le relative competenze sono attribuite all´Aran nazionale. E´ prevista l´abrogazione della Arsea e le relative competenze sono attribuite all´Agea.vengono disciplinate le modalita´ per la valorizzazione di beni immobili di proprieta´ della Regione e degli enti vigilati e finanziati. Sono introdotte norme volte al contenimento delle spese sostenute, dalla Amministrazione regionale e dagli enti di cui all´art. 1 della legge regionale 10/2000, per la manutenzione degli immobili. Il numero massimo di uffici speciali con non puo´ essere superiore a tre. Si tende ad introdurre nell´ordinamento finanziario e contabile della Regione Siciliana, in via sperimentale e per un triennio, la logica e le metodica propria del "Budget" attraverso la assegnazione a ciascun centro di responsabilita´, di un ammontare complessivo di risorse concernenti spese per consumi intermedi e trasferimenti correnti. E´ previsto il riordino delle societa´ partecipate dalla Regione. In particolare viene stabilito il divieto di costituire, assumere o mantenere partecipazioni in societa´ non aventi finalita´ istituzionali. Vengono stabilite, altresi´, le modalita´ per il riordino e dismissione delle partecipazioni. E´ disciplinato il riordino del personale delle societa´ partecipate prevedendo il trasferimento del personale da una societa´ all´altra e il divieto di procedere a nuove assunzioni.  
   
   
FEDERALISMO: LOMBARDO (SICILIA), DECRETO NON VALIDO PER REGIONI SPECIALI  
 
Roma, 18 ottobre 20910 - "Abbiamo presentato una serie di emendamenti che scaturiscono dall´intesa che le regioni a statuto speciale hanno raggiunto ieri all´unanimita´." Cosi´ il presidente della Regione Siciliana, Raffale Lombardo, ha il 14 ottobre illustrato la posizione delle Regioni a Statuto Speciale nel corso della conferenza delle regioni. "La legge 42/2009, applicata alle regioni a statuto speciale, prevede un rapporto diretto tra ciascuna regione e il governo per definire i punti che vanno concordati. Questo decreto - spiega Lombardo - in riferimento al decreto sul federalismo - non e´ applicabile alle speciali". "Trattando il federalismo fiscale, poi, non si puo´ prescindere dall´affrontare il grande divario infrastrutturale che divide le varie regioni italiane. Un tema altrettanto importante e´, dunque, quello della perequazione infrastrutturale, senza la quale non si potrebbe parlare di vero federalismo. Su questo punto, rileviamo, che non e´ stata fatta neppure una ricognizione preventiva". "Federalismo fiscale e perequazione infrastrutturale- aggiunge Lombardo - stanno insieme o cadono insieme. Non ha senso cominciare ad applicare le norme del federalismo, che comporteranno dei costi, se il Governo non avvia il processo di recupero dei ritardi, talvolta vergognosi, accumulati in materia di infrastrutture". "Per quanto riguarda la perequazione infrastrutturale - spiega Lombardo - ancora non sappiamo nulla". "Noi - conclude Lombardo - chiediamo che la legge 42/2009 sia applicata nella sua interezza e cioe´ che si aprano i tavoli tra singole regioni speciali e lo Stato e che si applichi la perequazione infrastrutturale. Sarebbe paradossale che cio´ che puo´ riguardare la riduzione di alcuni tributi e che equivale ad una situazione di svantaggio per il Sud e di vantaggio per le regioni del Nord, con i conti in regola, valesse mentre la perequazione no".  
   
   
FINANZE FVG: ACCORDO POLITICO CON GOVERNO SU COMPARTECIPAZIONI  
 
Trieste, 18 ottobre 2010 - Il governo riconosce al Friuli Venezia Giulia quanto stabilito dalla Corte Costituzionale in merito alle compartecipazioni ai tributi versati dai pensionati residenti nel territorio regionale. Per l´anno 2010 la Regione riceverà tutti i previsti 480 milioni di euro e tale cifra sarà ripetuta anche negli anni seguenti. A copertura del pregresso, il governo erogherà a rate, dal 2011, la somma spettante alla Regione per gli anni 2008 e 2009. Si tratta di 910 milioni di euro, in quanto già sono stati erogati alla precedente amministrazione regionale complessivi 50 milioni di euro. Questo l´accordo politico raggiunto il 14 ottobre a Roma nell´incontro del presidente della Regione Renzo Tondo, assieme all´assessore alle Finanze Sandra Savino, con il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. Con l´esponente del governo nazionale, Tondo ha esaminato anche la richiesta rivolta a tutte le Regioni italiane di partecipare al risanamento della Finanza pubblica. Mentre le Regioni a statuto ordinario vedranno fissata la loro partecipazione per legge, quelle a statuto speciale negoziano questa partecipazione con il governo nazionale. Il presidente Tondo, ribadita la partecipazione responsabile alla solidarietà nazionale, ha indicato la partecipazione del Friuli Venezia Giulia per 370 milioni di euro all´anno (ad esempio, il Trentino Alto Adige parteciperà nel complesso con una somma superiore al miliardo di euro). L´intesa raggiunta oggi riguarda solo gli aspetti finanziari del rapporto tra Stato e Regione Friuli Venezia Giulia mentre il discorso in merito a eventuali ulteriori competenze trasferite sarà oggetto di altra trattativa, che comunque dovrà tener conto del giusto rapporto tra risorse finanziarie e competenze attribuite. L´accordo politico di oggi troverà traduzione normativa, ha assicurato il ministro Calderoli, nelle proposte del governo nel corso dell´iter parlamentare della Finanziaria dello Stato per il 2011.  
   
   
FEDERALISMO. LA PUGLIA ALLA CONFERENZA DELLE REGIONI  
 
Bari, 18 ottobre 2010 - Svolta a Roma la Conferenza delle Regioni in merito ai decreti sul federalismo: per la Regione Puglia hanno partecipato gli Assessori Marida Dentamaro e Tommaso Fiore. Tutte le Regioni , hanno sottolineato gli esponenti della Giunta pugliese, hanno preliminarmente rilevato che non si può parlare di federalismo,senza tener conto dei pesanti tagli imposti dal Governo centrale nel luglio scorso. “Il federalismo - ha rimarcato poi la Dentamaro - non può ridursi a piccoli aggiustamenti dei criteri di riparto delle risorse falcidiate, ma deve significare anzitutto partecipazione delle Regioni alle scelte di finanza pubblica incidenti direttamente sulle funzioni loro affidate e sulla vita quotidiana dei cittadini. “Tutte le Regioni - ha precisato la titolare della delega al sud e federalismo della Giunta pugliese -hanno anche ribadito la contraddittorietà dei provvedimenti del Governo rispetto ad un serio processo federalista: appare infatti irragionevole partire dalla fissazione di costi standard, senza aver preventivamente determinato i livelli essenziali dei servizi che si intendono garantire, ossia i livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) e di prestazioni (Lep) per servizi sociali, istruzione e trasporto pubblico locale. “Se passasse questa pericolosa impostazione governativa- evidenzia Marida Dentamaro- il federalismo diventerebbe solo un comodo alibi per scaricare sul sistema delle autonomie territoriali la responsabilità politica e i relativi costi sociali di un enorme taglio di risorse sottratte ai servizi in favore dei cittadini. “Quanto poi al dettaglio dei decreti - ha concluso la Dentamaro - la Puglia ha presentato due proposte, condivise da altre Regioni, per il superamento del criterio del riparto in base alla cosiddetta “spesa storica”, che tante storture ha sinora prodotto (finora le Regioni con un’età media della popolazione più giovane ricevono meno risorse rispetto a quelle con un maggior indice di invecchiamento).” L’altra proposta, sostenuta dalla Puglia e condivisa da altre Regioni, riguarda il mantenimento della compartecipazione delle Regioni all’accisa sulla benzina (che il Governo vorrebbe invece incamerare per intero nelle casse dello Stato centrale, sostituendola con risorse con a base l’Irpef, a più alto indice di sperequazione).  
   
   
DE FILIPPO (BASILICATA): IL GOVERNO FA IL RIGOROSO SCARICANDO I PROBLEMI "PER IL FEDERALISMO NON BASTA TROVARE NELLE REGIONI UN CAPRO ESPIATORIO A CUI ADDOSSARE I TAGLI. SI DEFINISCANO I LIVELLI DI SERVIZIO DA GARANTIRE AI CITTADINI".  
 
Potenza, 18 ottobre 2010 - "Abbiamo un Governo che interpreta il rigore come pratica per scaricare i problemi alle Regioni. Abbiamo delle Regioni paralizzate dall´impossibilità di programmare e perfino di ipotizzare bilanci per il 2011. A rimetterci sono i cittadini, perché forse al ministro Tremonti basterà dire che la sanità, l´assistenza sociale, i trasporti e in generale i servizi non li taglia più il Governo centrale ma le Regioni, ma credo che questo ai cittadini importi poco". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a margine della riunione della Conferenza delle Regioni. "Noi - ha aggiunto De Filippo - siamo per un Federalismo che individui chi deve fare le cose e come farle, non che si limiti a cercare un livello istituzionale, in questo caso Regioni e in generale enti locali, su cui scaricare le colpe. Per questo è essenziale definire subito i livelli essenziali dei servizi che lo Stato, nelle sue diverse articolazioni, deve assicurare ai cittadini".  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: DIFESA DELLA VITA, SOSTEGNO AI DISABILI, FINANZIAMENTI A PROGETTI DI RICERCA  
 
 Torino, 18 ottobre 2010 - Difesa della vita, sostegno ai disabili, finanziamenti a progetti di ricerca, affidamento degli incarichi ai direttori sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione del 15 ottobre. Difesa della vita . Il “ Protocollo per il miglioramento del percorso assistenziale per la donna che richiede l’interruzione volontaria di gravidanza” proposto dall’assessore Caterina Ferrero intende attivare azioni ed interventi necessari a garantire il diritto alla procreazione cosciente e responsabile ed alla vita nascente, ridurre ulteriormente i tassi di interruzione volontaria di gravidanza in Piemonte mediante il miglioramento del percorso assistenziale offerto dai servizi consultoriali, attuare azioni ed interventi coordinati per il sostegno alla maternità difficile per ragioni economiche e sociali. Tra le azioni e gli interventi coordinati, viene valorizzato il ruolo delle organizzazioni di volontariato operanti nell’ambito del sostegno alle donne e alla famiglia, quali portatrici di valori etici e di solidarietà sociale . Disabili. Si è stabilito, su proposta dell’assessore Caterina Ferrero, che l’entità dei finanziamenti ai soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali per il sostegno delle persone con disabilità e delle loro famiglie, nonché per i progetti di vita indipendente, non possa essere inferiore a quella assegnata ed erogata nel 2009. Progetti di ricerca . La misura del Piano straordinario per l’occupazione diretta a promuovere il sostegno a progetti di investimento negli ambito della ricerca, sviluppo ed innovazione non altrimenti agevolabili con altri strumenti di incentivazione regionale viene finanziata, su proposta dell’assessore Massimo Giordano, con 10 milioni di euro. I destinatari sono le piccole, medie e grandi imprese e gli organismi di ricerca (a condizione che collaborino con un’azienda) che presenteranno progetti di ricerca fondamentale, industriale e/o sperimentale i cui costi ammissibili siano superiori a 3 milioni. L’agevolazione per ogni progetto non potrà superare i 4 milioni. Direttori regionali. Disposto, su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, l’affidamento degli incarichi di direttore delle direzioni regionali: Affari istituzionali ed Avvocatura a Laura Bertino; Risorse umane e Patrimonio a Maria Grazia Ferreri; Programmazione strategica, Politiche territoriali ed Edilizia a Livio Mezzani; Risorse finanziarie a Sergio Rolando; Ambiente a Salvatore De Giorgio; Agricoltura a Gaudenzio De Paoli; Trasporti e Infrastrutture ad Aldo Manto; Innovazione, Ricerca ed Università a Roberto Moriondo; Opere pubbliche, Difesa del suolo, Economia montana e Foreste a Vincenzo Coccolo; Istruzione, Formazione professionale e Lavoro a Paola Casagrande; Attività produttive a Giuseppe Benedetto; Cultura, Turismo e Sport a Maria Virginia Tiraboschi, Politiche sociali e per la famiglia a Raffaella Vitale; Sanità a Paolo Monferino. Sono stati anche affidati i seguenti interim: la Comunicazione istituzionale a Luciano Conterno, il Commercio e Polizia locale a Giuseppe Benedetto, il Controllo di gestione a Sergio Rolando. Sono stati inoltre approvati: - su proposta del presidente Roberto Cota, il bando di concorso dell’edizione 2011 del premio internazionale “Piemontese nel mondo”; - su proposta dell’assessore Barbara Bonino, l’adesione al quarto e quinto programma annuale di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, che per il Piemonte comporta un finanziamento complessivo di 5,3 milioni di euro; - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, l’autorizzazione all’Atc di Torino ad utilizzare 156.000 euro per la manutenzione straordinaria dell’immobile sito in corso Francia 269-363 di Borgata Leumann a Collegno e la proposta al Consiglio regionale di approvazione della variante n.1 del Piano territoriale della Provincia di Biella; - su proposta dell’assessore Elena Maccanti, un disegno di legge che intende prorogare le funzioni della Conferenza Regione-autonomie locali ultima nominata fino alla data di insediamento del Consiglio delle autonomie locali, e comunque non oltre il 30 giugno 2011, in modo da garantire la legittimità dei provvedimenti adottati dagli organi regionali per i quali la legge prevede l’obbligo di consultazione; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, la delimitazione delle zone e il riconoscimento di carattere di eccezionalità dei venti forti e delle trombe d’aria che il 2 agosto 2010 hanno colpito alcune aziende agricole di Caluso, Chivasso, Mazzè, Montanaro e Villaneggia (To) e Cigliano (Vc) e delle piogge eccezionali che hanno interessato nella seconda decade di agosto 2010 la roggia San Rocco di Ticineto (Al), le strade interpoderali di Castino e Pezzolo Valle Uzzone e il Nuovo canale di Castelletto Stura (Cn).  
   
   
PUGLIA, CONSGLIO REG.LE LL.PP.: PARTITI I LAVORI PER IL NUOVO TESTO UNICO  
 
 Bari, 18 ottobre 2010 - Sono partiti i lavori di redazione del nuovo Testo unico sui Lavori Pubblici della Regione Puglia da parte di tecnici ed esperti che compongono il Consiglio regionale dei Lavori pubblici. Il 14 ottobre infatti, il Consiglio, presieduto dall’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, è tornato a riunirsi definendo le linee guida dell’iter di redazione ed eventuale approvazione del nuovo Testo Unico che amplierà il precedente, ovvero la legge n. 13 del 2001, e che si adeguerà all’attuale normativa vigente. “Questa mattina – ha spiegato l’assessore Amati - abbiamo ufficialmente avviato il lavoro che ci porterà, entro la fine del mese di febbraio 2010, a sottoporre all’attenzione degli altri assessorati competenti un primo schema di legge. Il nostro obiettivo è quello di poter dare avvio all’iter di definitiva approvazione entro la primavera del 2011. Realizzeremo un testo chiaro, snello e facilmente applicabile, che non si limiterà solo all’ambito strettamente inerente ai Lavori pubblici, ma che si occuperà anche di servizi e forniture, in una logica di “moralizzazione” delle procedure d’appalto e dell’acquisto di beni e servizi. Gli esperti, che si divideranno in due macro - gruppi di lavoro, prima di passare alla fase di redazione del nuovo testo, eseguiranno una puntuale ricognizione su tutti gli ambiti in cui la Regione possiede una concreta potestà legislativa, oltre ad un’analisi di tutti i provvedimenti emessi dalle altre regioni italiane”.  
   
   
INCONTRO DE FILIPPO - VICECONTE PER "PIANO BASILICATA" OBIETTIVO: FAR CONVERGERE GLI SFORZI PER METTERE IN CAMPO PROGETTUALITÀ COMUNI E ASSICURARE FINANZIAMENTI ALLO SVILUPPO SIA DALLA REGIONE CHE DAL GOVERNO  
 
 Potenza, 18 ottobre 2010 - Il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ha incontrato, il 15 ottobre a Roma il sottosegretario sen. Guido Viceconte. Obiettivo dell´iniziativa concordare un programma di iniziative da attuare in Basilicata su cui lavorare ciascuno per propria parte, nei rispettivi ruoli istituzionali e nelle diverse posizioni politiche. L´iniziativa è in linea con gli inviti lanciati più volte dallo stesso De Filippo, a partire dalla sua relazione programmatica, a dare corpo ad uno sforzo comune, trasversale rispetto agli schieramenti politici, per sostenere le ragioni della Basilicata nella difficile congiuntura economica e politica. E dopo le manifestazioni di disponibilità da parte degli esponenti del centrodestra, a partire dal coordinatore regionale sen. Viceconte, a lavorare insieme su alcuni punti determinati nell’interesse della Basilicata e dei lucani, ora ci si avvia a dar vita a un’azione congiunta. I temi al centro della discussione sono tre: un piano per la realizzazione di infrastrutture, la gestione delle risorse naturali (acqua e petrolio), il sostegno a università, ricerca e scuola. Le innegabili ristrettezze finanziarie coincidenti col processo di riforma dello Stato in atto, potrebbero essere letali per una regione in condizioni di debolezza di sviluppo e caratterizzata da un basso numero di residenti su un territorio relativamente esteso. Il rischio da evitare è che le esigenze della Basilicata e dei lucani possano continuare ad essere trascurate, passando sempre in secondo piano rispetto a quelle di aree territoriali demograficamente più pesanti, e che possa ripetersi quanto si è verificato di recente con grandi agenzie statali quali Anas e Trenitalia. Per questo ci sarà uno sforzo congiunto per far convergere sulle questioni lucane tanto gli interventi della Regione quanto quelli del Governo, magari all´interno del così detto "Piano per il Sud" annunciato da Roma che dovrebbe mettere in campo una notevole dotazione finanziaria. La Regione Basilicata ha ribadito di essere pronta a programmare le proprie risorse (già disponibili) insieme al Governo centrale e con un dibattito aperto all´intero arco politico, ma ha ripetuto la richiesta che si trovino sponde statali per gli investimenti almeno di pari rilevanza rispetto a quelle attivate dalla Regione. Così, il presidente De Filippo e il sottosegretario Viceconte hanno concordato di dare vita ad un’azione congiunta assicurando ai lucani un comune sforzo tanto di progettualità che di impegno per garantire alla Basilicata le risorse necessarie a sostenere lo sviluppo.  
   
   
REGIONE FVG: LE NUOVE DELEGHE DEGLI ASSESSORI REGIONALI  
 
Trieste, 18 ottobre 2010 - Per decreto del presidente della Regione, Renzo Tondo, da sabato 16 ottobre, agli assessori regionali del Friuli Venezia Giulia sono attribuiti i seguenti incarichi, relativi alle materie di competenza delle direzioni centrali indicate a fianco di ciascuno: Luca Ciriani, vicepresidente e assessore regionale all´Ambiente, Energia e Politiche per la montagna, con delega alla Protezione civile; Angela Brandi, assessore regionale al Lavoro, Formazione, Commercio e Pari opportunità; Elio De Anna, assessore regionale alla Cultura, Sport, Relazioni internazionali e comunitarie; Andrea Garlatti, assessore regionale alla Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle riforme; Vladimir Kosic, assessore regionale alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali; Roberto Molinaro, assessore regionale all´Istruzione, Università, Ricerca, Famiglia, Associazionismo e Cooperazione; Riccardo Riccardi, assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione territoriale e Lavori pubblici; Sandra Savino, assessore regionale alle Finanze, Patrimonio e Programmazione; Federica Seganti, assessore regionale alle Attività produttive con delega alla Polizia locale e Sicurezza; Claudio Violino, assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali.  
   
   
GIUNTA FVG: DEFINITI INCARICHI DIRETTIVI  
 
Trieste, 18 ottobre 2010 - A seguito della riorganizzazione dell´amministrazione regionale e degli enti collegati, la Giunta, su proposta dell´assessore alla Funzione pubblica, Andrea Garlatti, ha provveduto a conferire una serie di incarichi di vicedirettore centrale, con decorrenza da sabato 16 ottobre. Alla Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici è stato indicato il dirigente ing. Luciano Agapito, per la durata di tre anni. Alle attività produttive il dirigente dott. Lucio Chiarelli, per la durata di un anno. Alla Protezione civile della Regione l´arch. Pietro Giust, per un anno. All´istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione la dirigente dott.Sa Paola Mansi, per la durata di tre anni. Alla direzione centrale ambiente, energia e politiche per la montagna il dott. Gianni Mighetti, per tre anni. Parallelamente l´incarico di Vice Segretario generale è stato conferito alla dirigente dott.Sa Gabriella Di Blas, per la durata di tre anni, e l´incarico di Vice Ragioniere generale al dott. Paolo Viola, per un anno. L´esecutivo ha provveduto anche alla nomina di diversi direttori di servizio e di staff. Si tratta di Sebastiano Cacciaguerra, direttore del servizio energia della Direzione centrale ambiente, energia e politiche per la montagna; Saveria Sgro, direttore del servizio provveditorato e servizi generali della Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme; Erica Nigris, direttore del servizio Affari della presidenza e della Giunta del Segretariato generale; Adriano Coslovich, di direttore di staff presso l´Avvocatura della Regione; Silverio Scaringella, direttore del Servizio produzioni agricole della Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali; Emilio Gottardo, che passa dall´Ispettorato ripartimentale delle foreste di Tolmezzo al Servizio del Corpo forestale regionale della Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali; Massimo Stroppa, dall´Ispettorato ripartimentale delle foreste di Pordenone all´Ispettorato agricoltura e foreste di Tolmezzo della Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali; Marina Celegon, direttore del Servizio affari generali e amministrativi della Direzione risorse rurali, agroalimentari e forestali; Daniele De Luca, direttore dell´Ispettorato agricoltura e foreste di Pordenone della Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali; Loris Toneguzzi, direttore del Servizio coordinamento politiche per la montagna della Direzione centrale ambiente, energia e politiche per la montagna; Roberto Cuzzi, direttore dell´Ispettorato agricoltura e foreste di Udine della Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali; Luciano Sulli, direttore di staff presso la Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali; Chiara Bertolini, direttore del Servizio tutela beni paesaggistici della Direzione centrale ambiente, energia e politiche per la montagna; Salvatore Campo, direttore del Servizio finanza locale della Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme; Edoardo Boschin, direttore di staff presso la Direzione centrale cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie; Luciano Pozzecco, direttore del Servizio integrazione europea, rapporti internazionali e gestione finanziaria della Direzione cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie; Emanuela Blancuzzi, direttore di staff presso la Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme; Rolando della Vedova, direttore del Servizio ricerca, sperimentazione, assistenza tecnica e divulgazione dell´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - Ersa; Ida Valent, direttore di staff presso la Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme. Per quanto riguarda l´Avvocatura della Regione, in attesa di definire il nome del nuovo direttore centrale, che prenderà il posto dell´avv. Enzo Bevilacqua, andato in quiescenza, si è provveduto ad indicare l´avv. Ettore Volpe quale sostituto pro tempore.  
   
   
LAVORO IN ABRUZZO, 134 MLN DA FSE;9 AREE DI INTERVENTO,25 PROGETTI L´ASSESSORE GATTTI, SPENDERLI TUTTI ED IN TEMPO E SPENDERLI BENE  
 
 Pescara, 18 ottobre 2010 - ll Piano Operativo 2009-10-11 della Regione Abruzzo, relativo al Fondo Sociale Europeo 2007-2013, con il quale si programmano risorse della Comunità Europea, per un importo complessivo di 134 milioni di euro, è stato presentato, questa mattina, a Pescara, dall´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il presidente della Commissione Politiche comunitarie, Luigi De Fanis, il docente universiatrio di Economia della "d´Annunzio", Giuseppe Mauro, componente della task force per l´occupazione, ed il direttore regionale della direzione Lavoro, Formazione e Politiche Sociali, Germano De Sanctis. La nuova programmazione, approvata dalla Giunta Regionale, al termine di un percorso che ha visto il confronto positivo con le parti sociali nella Commissione Tripartita e con le opposizioni regionali nella competente Commissione Consiliare, consta di 25 progetti che toccano il mondo del lavoro, del sociale, della formazione, dell´istruzione, delle imprese, dell´Università, della ricerca e dell´innovazione. "Spendere tutto, spendere bene, spendere rispettando i tempi. Le risorse del Fondo Sociale Europeo sono una grande occasione per l´azione strategica di rilancio dell´Abruzzo - ha spiegato l´assesore Gatti - ed il nuovo Piano Operativo ha l´ambizione di riallineare le lancette dell´orologio della nostra Regione a quelle dell´Europa, recuperando il tempo perduto, evitando così il disimpegno automatico delle risorse. Abbiamo selezionato pochi progetti con una considerevole massa critica di risorse, che avranno ricadute concrete a favore dei lavoratori, delle imprese e dei soggetti svantaggiati della nostra regione. Un piano che è stato pensato e condiviso con gli attori sociali basandosi sui principi della concretezza, dell´innovazione e della qualità". Iniziative di rilievo riguardano l´inclusione sociale, la formazione verso le nuove tecnologie e di qualità, le misure anticrisi come il microcredito e di sostegno all´occupazione per tutti lavoratori con particolare attenzione ai giovani, alle donne e agli over 50 con la riproposizione del progetto "Lavorare in Abruzzo", l´internazionalizzazione delle imprese, l´introduzione del sistema della dote per il lavoratori estromessi dal mercato del lavoro al fine della loro reale riqualificazione professionale. Attenzione anche per la ricostruzione dell´Aquila con il progetto "Restaurare in Abruzzo" che punta a formare le competenze adatte al ripristino del grande patrimonio culturale e artistico della città. Risorse rilevanti sono state apprestate per progetti innovativi nel mondo della scuola rivolti agli studenti. "Mi stupiscono i toni inutilmente allarmistici di una certa organizzazione sindacale che proprio oggi, sulla stampa, arriva a sostenere che, qualora non arrivassero gli ammortizzatori in deroga, cinquemila persone si troverebbero in mezzo ad una strada - ha lamentato Gatti - e pensare che si tratta della stessa sigla sindacale che ha avuto modo di riscontrare che da quando siamo al Governo di questa Regione, il Governo nazionale ci ha fatto arrivare la bellezza di 160 milioni di euro proprio per gli ammortizzatori sociali. Una cifra enorme e superiore a quella di tante altre Regioni. E´ anche la stessa organizzazione sindacale che ha approvato e condiviso tutti i provvedimenti di ammortizzazione sociale assunti nell´ambito del Cicas e ed è la stessa organizzazione che dovrebbe essere a conoscenza del fatto che stiamo per avere altri 30 milioni euro dal Governo nazionale, sempre per gli ammorizzatori sociali. Capisco il ruolo del sindacato - ha proeguito l´assessore -ma allarmare senza motivo cinquemila famiglie quando le risorse sono disponibili, mi sembra davvero troppo". "Un piano elaborato in maniera eccellente che si fonda su elementi chiave come welfare, formazione ed innovazione e che è destinato ad incidere direttamente sull´occupazione, perfettamente in linea con la ricetta economica dettata dai recenti tre Premi Nobel Diamond, Mortensen e Pissarides". Così il professor Giuseppe Mauro, docente di Economia alla "d´Annunzio" e membro della task force anti crisi, ha definito il Piano Operativo 2009-11 del Fondo Sociale Europeo per ciò che riguarda la Regione Abruzzo. "Si è lavorato molto bene - ha detto ancora Mauro - ed i frutti si vedranno a breve". Un giudizio altrettanto positivo è arrivato dal presidente della Commissione Politiche comunitarie in Consiglio regionale, Luigi De Fanis. "Mi è piaciuto il metodo con cui l´assesore Gatti ha portato avanti questo Piano operativo. Prima ancora di presentarlo alla Giunta ed alla stampa, - ha sottolineato De Fanis - ha, infatti, voluto portarlo all´attenzione della Commissione consiliare che mi onoro di presiedere e questa circostanza, oltre a rappresentare una grossa novità, ci ha permesso di condividere un percorso importante rispetto ad una tematica strategica come l´occupazione ". Sono 9 le aree di intervento e 25 i progetti del Piano Operativo del Fse presentato dall´assessore Gatti: 1°area di intervento: Ottimizzazione del raccordo e dell´integrazione tra i sistemi dell´istruzione, della formazione e del lavoro e sviluppo dell´alternanza istruzione/formazione-lavoro. Di rilievo il Progetto Speciale "Restaurare in Abruzzo", finalizzato alla creazione di impresa, attraverso meccanismi di integrazione fra attività formazione ed esperienze on the job; Progetto Speciale "Competenze per il futuro", finalizzato a sperimentare le potenzialità della comunicazione multimediale nella scuola, nella logica di elevare fin da subito le competenze informatiche degli studenti in linea con le tendenze evolutive del mercato del lavoro. 2° area di intervento: Introduzione di standard di qualità nel sistema regionale dell´orientamento, dell´istruzione e della formazione. 3° area di intervento: Potenziamento degli strumenti per lo sviluppo del sistema di formazione continua e permanente. Tra i progetti si distingue quello Speciale di "Formazione Continua per imprese medie e grandi", finalizzato a garantire al sistema produttivo regionale: l´attivazione di processi di qualificazione delle proprie professionalità a supporto della competitività, della cooperazione e della capacità di innovazione dello stesso, soprattutto alla luce delle attuali difficoltà economiche; l´attivazione di percorsi formativi di affiancamento a processi di ristrutturazione e/o di riorganizzazione aziendale, volti al contenimento dei fenomeni di espulsione dal mercato del lavoro. Inoltre, qui si inserisce anche il Progetto Speciale Multiasse "Sicurformando", finalizzato all´erogazione di contenuti formativi essenziali per la formazione e informazione dei lavoratori. 4° area di intervento: Potenziamento di reti fra mondo della formazione superiore, della ricerca, del sistema universitario e delle imprese, volte al trasferimento di Know how al tessuto imprenditoriale e alla crescita della competitività del sistema nel suo complesso. 5° area di intervento: Promozione di una rete dei servizi per il mercato del lavoro, che veda il soggetto pubblico svolgere una funzione di coordinamento e promozione, attraverso la realizzazione di azioni specifiche: da notare il Progetto Speciale "Implementazione Masterplan Servizi per l´Impiego", che costituisce il nuovo atto di indirizzo e di sviluppo del sistema integrato dei Servizi per l´Impiego e rappresenta il documento di pianificazione strategica attraverso il quale si completerà la riforma dei servizi per l´impiego mediante il recepimento delle innovazioni normative e procedurali intervenute a livello nazionale. La programmazione degli interventi sarà curata da Italia Lavoro e prevede la condivisione con le Province con le quali si procederà ad un accordo interistituzionale. 6° area di intervento: Sostegno e rafforzamento di misure di inclusione sociale per le categorie svantaggiate e a rischio di emarginazione: Progetto Speciale multiasse "Programma Inclusione Sociale", in coerenza con il Piano Sociale Regionale, ed in una logica di valorizzazione della responsabilità, delle risorse impiegate, nonché delle capacità proprie di ogni persona, è finalizzato al miglioramento delle condizioni di occupabilità dei soggetti minacciati da potenziali fattori di emarginazione, dei soggetti diversamente abili e delle altre categorie di svantaggio sociale e alla prevenzione dell? insorgere di nuove forme di povertà. 7° area di intervento: Rafforzamento e qualificazione della governance regionale, funzionale al presidio dei processi che incidono sulle politiche della formazione e del lavoro. 8° area di intervento: Rafforzamento delle azioni di contrasto alla crisi occupazionale. Qui è inserito il Progetto Speciale multiasse "Lavorare in Abruzzo 2", che costituisce la naturale prosecuzione della best practice attivata con l´intervento denominato Lavorare in Abruzzo ed intende realizzare un efficace strumento di completamento del sistema di welfare to work, finalizzato dunque all´integrazione degli interventi regionali a sostegno dell´occupazione e dell´occupabilità. 9° area di intervento: Attivazione di strumenti di ingegneria finanziaria innovativi, finalizzati al miglioramento dei livelli occupazionali, anche delle fasce sociali più deboli, attraverso la creazione di nuova imprenditorialità: Progetto Speciale multiasse "Sviluppo del microcredito a sostegno della crescita e dell´occupazione", finalizzato a contrastare la disoccupazione e l´emarginazione dal mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati e volto a favorire processi di reinserimento sociale. Infine la comunicazione del Piano. "Ho sostenuto che questo piano non è il "Piano Gatti", - ha dichiarato l´assesosre - ma il Piano dell´Abruzzo per gli abruzzesi. Un piano che offre occasioni e opportunità concrete che devono essere colte dai soggetti ai quali ci rivolgiamo: lavoratori, imprese, mondo del sociale, istituzioni. Per questa ragione il piano va comunicato e comunicato con intelligenza, individuando i nuovi luoghi dove si svolge il confronto e si raccolgono le informazioni. Ci saranno gli strumenti tradizionali di comunicazione, penso al numero verde dedicato, ai seminari e ai convegni, alla stampe e alla diffusione di materiale informativo, che vogliamo portare dentro le case degli abruzzesi, e a programmi di approfondimento in tv. Ma credo sia necessaria una presenza nuova anche sulla rete. Non basta e non è più sufficiente il semplice sito internet statico. Occorre che ci sia un´animazione e una informazione costatante sui temi che il piano tratta, per questo entro gennaio lanceremo la campagna di comunicazione con un evento dedicato di presentazione. La novità rilevante è che la Regione sarà presente in rete con gli strumenti dell´era 2.0, dunque anche con un profilo Facebook e un profilo Twitter per informare sul Fondo Sociale Europeo dell´Abruzzo".  
   
   
REGIONE SICILIA INCONTRA DIRETTORE BANKITALIA  
 
Palermo, 18 ottobre 2010 - Incontro istituzionale tra l´assessore all´Economia, Gaetano Armao e il direttore regionale di Bankitalia, Giuseppe Sopranzetti. L´assessore ha illustrato le iniziative in corso, dalla definizione delle norme di attuazione in materia di credito e risparmio all´adozione degli atti applicativi della normativa sul microcredito, all´imminente stipula della convenzione sul credito d´imposta. Da parte di Bankitalia sono state evidenziate le iniziative in materia di lotta al riciclaggio e all´usura. "Continua la proficua collaborazione - ha affermato l´assessore all´Economia - con la Banca d´Italia e il sistema bancario siciliano chiamato a misurarsi nelle prossime settimane sull´applicazione del microcredito alle famiglie, misura essenziale per contrastare il disagio economico e il dilagante fenomeno dell´usura". Sul tema del microcredito l´assessore Armao terra´ una conferenza stampa al villino Florio giovedi´ 21 ottobre alle ore 11.00. Un´ora dopo incontrera´ i responsabili di tutte le banche siciliane, del volontariato e dei consumatori.  
   
   
BOLZANO: ENTRA IN VIGORE IL 20 OTTOBRE LA LEGGE SULLA CONSULTA DEI COMUNI  
 
Bolzano, 18 ottobre 2010 - A partire dal prossimo 20 ottobre entreranno in vigore le modifiche alla legge riguardante la Consulta dei Comuni che prevedono esclusione dalla possibilità di sottoporre a referendum popolare le leggi riguardanti le finanze ed il bilancio. Nel marzo scorso il Consiglio provinciale ha approvato la legge relativa alla Consulta dei Comuni (Lp 4/2010) che attribuisce nuove competenze alla Consulta dei Comuni e tra queste anche la possibilità di indire dei referendum abrogativi. Successivamente il Governo ha impugnato la legge provinciale davanti alla Corte Costituzionale in quanto la Costituzione non prevede la possibilità di indire dei referendum popolari abrogativi in materia di finanze e di bilancio. La modifica della legge provinciale che entra in vigore il 20 ottobre prossimo tiene conto di questo rilievo del Governo e di quanto previsto dalla Costituzione. L’elezione della nuova Consulta dei Comuni in base alla legge provinciale nr. 4/2010 si svolgerà già il 28 ottobre.  
   
   
SOSTEGNO AL REDDITO: APPROVATO L’ACCORDO QUADRO REGIONALE DELLA BASILICATA  
 
 Potenza, 18 ottobre 2010 - Mastrosimone: integrazione salariale in deroga estesa agli ultra cinquantacinquenni disoccupati, ai datori di lavoro e ai lavoratori loro dipendenti che non possono ricorrere ai vigenti strumenti normativi di Cig e mobilità. L’accordo Quadro sottoscritto il 20 settembre 2010 tra Regione Basilicata e parti Sociali e Datoriali per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga, è stato approvato dalla Giunta regionale. Lo rende noto l’assessore alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone, che evidenzia il raggiungimento di importanti obiettivi quali “l’estensione del ricorso ai trattamenti di integrazione salariale in deroga, per far fronte alla crisi produttiva ed occupazionale che sta attanagliando il nostro Paese, ai lavoratori ultra cinquantacinquenni disoccupati al 1° gennaio 2010 e che maturino il diritto di pensione entro il 2017; ai datori di lavoro e ai lavoratori loro dipendenti che, in base alla normativa vigente, non possono ricorrere agli strumenti di cassa integrazione guadagni e mobilità previsti dalle leggi 164/75 e 223/91”. Le domande – precisa l’assessore Mastrosimone – devono essere presentate alle competenti sedi Inps a cura degli interessati entro e non oltre il 30.11.2010 pena la decadenza dell’eventuale diritto alla percezione dell’ammortizzatore. L’indennità equivalente alla mobilità in deroga – si legge nel provvedimento - è riconosciuta ai lavoratori in stato di disoccupazione ai sensi della normativa vigente licenziati per giustificato motivo oggettivo, o il cui rapporto di lavoro sia cessato per procedure collettive o per risoluzione del contratto di apprendistato a condizione che il rapporto di lavoro sia cessato da non più di 68 giorni e che i lavoratori interessati non siano in possesso dei requisiti individuali necessari per beneficiare dei trattamenti di cui all’articolo della legge 23 luglio 1991 n. 223. Per quanto riguarda gli ultra cinquantacinquenni l’indennità è riconosciuta, limitatamente all’anno 2010 se compatibile con la disponibilità delle risorse finanziarie che in primo luogo devono garantire la copertura per l’erogazione di Cig e mobilità in deroga, ai lavoratori che: alla data del 1° gennaio 2010 abbiano compiuto i 55 anni di età; risultino disoccupati alla data del 1° gennaio 2010; maturano il requisito pensionistico entro il 2017; Nel caso in cui le risorse non risultassero sufficienti per tutti – è scritto nell’Accordo approvato dalla Giunta regionale – si darà la precedenza a coloro che risultano più anziani per età anagrafica. Sono compresi nella platea anche i lavoratori che risultano essere stati licenziati da aziende non operanti nel territorio regionale ma residenti in Basilicata e i lavoratori residenti in Basilicata, licenziati da aziende con stabilimenti in regione ma con accentramento contributivo in altre regioni.  
   
   
SARDEGNA: SVILUPPO IMPRENDITORIA MICROCREDITO, ENTRO 10 GIORNI SARANNO FINANZIATE LE PRIME 83 DOMANDE  
 
Cagliari, 18 Ottobre 2010 - Entro dieci giorni saranno erogate le risorse del Fondo sociale europeo ai primi 83 imprenditori che hanno superato la fase istruttoria, relativamente al Fondo Microcredito Fse. "Attraverso la promozione di nuove iniziative imprenditoriali - ha precisato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci -, vogliamo creare opportunità occupazionali e dare un’iniezione di vitalità all’economia sarda. Proseguiremo su questa strada: sono infatti allo studio alcuni provvedimenti della Giunta dedicati in particolare alle nuove generazioni e ai cassintegrati". L´assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, e il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, hanno annunciato che sono 83 su 144 le domande della prima tranche che hanno ricevuto il via libera dal Comitato d’investimento, per un totale di risorse impegnate pari a un milione 942mila euro: si va da un finanziamento minimo di 6.300 euro al massimo concedibile di 25mila euro (di cui beneficeranno 69 imprese). Sono risultate negative 52 richieste, mentre risultano in sospeso 9 pratiche in attesa di ulteriori accertamenti. "I beneficiari del Fondo Microcredito - ha rimarcato l´assessore Manca - potranno effettuare gli investimenti in tempi brevi. Il tempo è una delle caratteristiche principali di questo bando, che è stato aperto il 31 maggio 2010 e chiuso il 16 luglio. In 45 giorni sono pervenute 2.388 domande: 988 presentate da donne (pari al 41,4%: un dato molto confortante) e 1.400 da uomini (58,6%). In soli tre mesi sono state pre-istruite oltre 900 domande, le restanti completeranno la prima fase entro metà novembre. Credo che la pubblica amministrazione abbia fornito una bella risposta in termini di efficienza". Il presidente della Sfirs, Tilocca, ha sottolineato questo aspetto: "Dal punto di vista della celerità dei tempi di erogazione, credo che non ci siano precedenti del genere nella storia della Regione. Peraltro si tratta di un provvedimento che ha una forte connotazione sociale, in quanto i beneficiari sono soggetti non bancabili (per esempio quelle persone che non sono in possesso di una busta paga). Sono prestiti non onerosi, cioè a tasso zero, dunque è una svolta sotto il profilo della gestione delle risorse". L´assessore Manca ha precisato che "le risorse devono tornare a casa: non si tratta di fondi perduti ma di prestiti che daranno opportunità di crescita ad altre piccole e micro imprese, sempre avendo quale obiettivo la valorizzazione di risorse e competenze locali. Il fatto che ci sia una ´mortalità´ importante delle domande, denota la serietà con cui la Sfirs sta effettuando l’istruttoria. La Regione non fa beneficenza, punta semmai a promuovere sviluppo e occupazione". Manca e Tilocca hanno assunto l´impegno di imprimere un’accelerazione nel disbrigo delle pratiche, per consentire a tutti i beneficiari di effettuare gli investimenti entro dicembre, al più tardi a gennaio 2011, in modo da non vanificare i progetti presentati.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI E L’ASSESSORE CALIGIURI PARTECIPERANNO AL SEMINARIO “CANTIERE INNOVAZIONE: OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO”  
 
Reggio Calabria, 18 ottobre 2010 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri parteciperanno al seminario “Cantiere Innovazione: opportunità di finanziamento” che si svolgerà il prossimo 19 ottobre 2010 a partire dalle ore 9.00 nella sala conferenze di Unioncamere Calabria a Lamezia Terme. Si tratta – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - di un’iniziativa di Unioncamere Calabria Desk Enterprise Europe Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria tesa a promuovere opportunità di investimento nel settore dell’innovazione e della cultura a favore delle imprese calabresi. “La Calabria – sottolinea l’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri - ha grandi potenzialità che devono essere messe in rete per fare un salto di qualità. Per fare ciò occorrono investimenti significativi in cultura e innovazione. Stiamo parlando concretamente di 600 milioni di euro in totale di aiuti all’innovazione per guardare oltre la crisi e individuare un nuovo percorso di crescita”. La giornata seminariale del 19 ottobre 2010 è propedeutica al Forum in preparazione per il mese di dicembre 2010, fortemente voluto dal Presidente Scopelliti. L’obiettivo dell’incontro è quello di illustrare le nuove opportunità di finanziamento per le imprese. Il sistema delle imprese regionali, rappresentate da Unioncamere Calabria, ed i professionisti partecipando al seminario avranno l’opportunità di approfondire i nuovi bandi del Ministero per lo Sviluppo Economico e della Regione Calabria nonché le modalità istruttorie con cui ottenere le agevolazioni. “Stiamo mettendo in campo – afferma Fortunato Roberto Salerno, Presidente Unioncamere Calabria –, con ritmo incalzante, numerosi e qualificati momenti di approfondimento sui temi più attuali e soprattutto più cari alle nostre imprese internazionalizzazione, agevolazioni finanziarie, anteprime sulla partecipazione a bandi europei, nazionali e regionali. Come, nel caso specifico, sui tre nuovi decreti del Mise e sul bando Poli di Innovazione, che riguardano i settori innovativi produttivi: industrializzazione dei risultati di ricerca, utilizzo di tecnologie innovative, energie rinnovabili, efficienza energetica. Il nostro obiettivo è dare alle imprese ed agli intermediari informazione e assistenza per accedere all’erogazione di queste risorse affinché possano riposizionarsi in maniera competitiva sul panorama internazionale”. I lavori del seminario, moderati da Donatella Romeo, Segretario Generale di Unioncamere Calabria, saranno introdotti dal Presidente Giuseppe Scopelliti. Seguiranno le relazioni dell’assessore alla Cultura Mario Caligiuri, di Fortunato Roberto Salerno, Presidente Unioncamere Calabria e di Massimiliano Ferrara, Direttore Generale Assessorato alla Cultura della Regione Calabria. Parteciperanno, inoltre: Claudia Bugno, Presidente Comitato di Gestione Fondo di Garanzia Pmi - Ministero dello Sviluppo Economico e Valentino Bolic, Direttore Programmi Comunitari dell’Istituto per la Promozione Industriale - Ministero dello Sviluppo Economico. Per partecipare al seminario e per maggiori informazioni è possibile contattare la Segreteria organizzativa Unioncamere Calabria Desk Enterprise Europe Network (0968/51481 Fax 0968/53491, e-mail: bridge@unioncamere-calabria.Itindirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo Web site: http://www.Uc-cal.camcom.gov.it/ ).  
   
   
AI PICCOLI COMUNI DEL LAZIO: 700MILA EURO PER ATTIVITÀ SOCIALI E CULTURALI  
 
Roma, 18 ottobre 2010 - In arrivo 700 mila euro dalla Regione Lazio per valorizzare e incrementare le attività sociali, culturali e ricreative dei piccoli comuni. Lo ha deciso la Giunta regionale, presieduta da Renata Polverini, approvando la delibera che definisce i criteri per l’accesso ai contributi destinati ai comuni con meno di 5mila abitanti. “Il provvedimento promuove lo sviluppo economico e sociale dei piccoli comuni – spiega l’assessore agli Enti locali, Giuseppe Cangemi – con particolare attenzione a quelli che versano in condizione di marginalità e disagio sostenendo iniziative a favore di giovani e anziani, dai centri ricreativi agli impianti sportivi”. Possono beneficiare dei fondi i Comuni del Lazio fino a 5mila abitanti per i quali l’importo massimo del contributo regionale sarà di 50mila euro. I progetti dovranno essere finalizzati: all’acquisto, o alla manutenzione ordinaria e straordinaria se già esistenti, di immobili da adibire a centri sociali, culturali e ricreativi; alla realizzazione, o l’allestimento e la copertura se già esistenti, di impianti sportivi di proprietà comunale o in concessione ad associazioni sportive ed enti pubblici e privati, per una durata non inferiore a cinque anni, come campi di bocce, pallacanestro, pallavolo, calcetto, piste di pattinaggio, circuiti ciclabili; eliminazione di barriere architettoniche su edifici ad uso pubblico.  
   
   
TOSCANA: OCCUPAZIONE, SECONDO TRIMESTRE CON IL SEGNO PIÙ MA RISPETTO AL 2009 SI REGISTRA UN ULTERIORE CALO - MALE L´INDUSTRIA  
 
Firenze, 18 ottobre 2010 - Non va peggio, ma non va ancora bene. Rispetto al 2009, in Toscana, sono al lavoro 38.000 persone in meno (-2,4%), mentre rispetto al trimestre gennaio-marzo 2010, si registra una ripresa, con 29.000 posti di lavoro in più (+1,9%). Questo lo stato di salute del mercato del lavoro toscano secondo gli ultimi dati Istat disponbili, quelli del trimestre da aprile a giugno di quest´anno. L´elaborazione in chiave toscana da parte dell´Osservatorio regionale sul mercato del lavoro (Settore lavoro Regione e Irpet) mostra come si sia ancora lontani da una schiarita, anche se un trimestre che si chiude con il segno più può essere salutato con sollievo. «Se nel confronto con il trimestre precedente vediamo una crescita – avverte l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – ciò non significa che il dato sia acquisito, nei mesi presi in esame, tradizionalmente, si risente positivamente del lavoro stagionale. Dobbiamo quindi ancora lavorare e lo stiamo facendo, per la tenuta del tessuto sociale, con la presenza costante sulle vertenze aperte, con gli ammortizzatori sociali e la prosecuzione degli interventi per favorire l´accesso al credito e la liquidità del sistema delle nostre imprese». Il tasso di disoccupazione registrato a giugno è del 6,2%: inferiore al 7,4% registrato nel trimestre precedente ma decisamente al di sopra del dato 2009, quando si attestava sul 4,9%. Il tasso Italiano è più alto (8,3%), mentre il tasso del centro nord (6,3%) è in linea con quello toscano. Ma vediamo ancora qualche dato. Disoccupazione Il tasso di disoccupazione al 6,2% significa 103.000 persone in cerca di lavoro, contro le 82.000 dell´anno precedente. Nel trimestre precedente però, i disoccupati in cerca di un posto erano stati 120.000. Lavoro delle donne Si registra un´ulteriore crescita del tasso di disoccupazione, che sale rispetto a un anno fa dal 7,3 al 7,9%, ma che si riduce notevolmente rispetto al pessimo 9,5% del trimestre precedente. Il tasso di occupazione femminile è del 54,8%, inferiore al 56,6% dello scorso anno ma superiore al 53,1% del trimestre precedente. Occupazione Il tasso di occupazione toscano risale al 64% rispetto al 62,1% del precedente trimestre. Resta comunque al di sotto del valore registrato, nello stesso periodo, l´anno scorso (65,8%). Settori va ancora male l´industria, dove l´occupazione cala di oltre 7 punti (-7,5%) e dove recupera solo l´edilizia. Positiva anche la variazione in agricoltura, mentre si è avuta una contrazione nei servizi (ma recupera il commercio). In generale appare piiù debole l´occupazione dipendente rispetto a quella indipendente. «L´industria manifatturiera si conferma il centro della crisi - spiega l´assessore Simoncini - con una perdita del 7,5% rispetto allo scorso anno. Rispetto al trimestre precedente c´è invece un tenue segnale di ripresa, con un 2,3% in più. Sono dati che non ci sorprendono più di tanto, perchè stiamo lavorando proprio per rafforzare quello che vediamo come un punto debole in questa fase di crisi ma anche come una grande opportunità, la più grande forse, per lo sviluppo della Toscana». L´assessore ricorda come «le politiche della Regione, oltre che alla salvaguardia di posti di lavoro, al sostegno di imprese e lavoratori colpiti, puntino a rilanciare lo sviluppo. In questa direzione, ci muoviamo su tre direttrici: l´impegno per sostenere il riposizionamento competitivo delle imprese, il supporto ai settori strategici dell´economia regionale, l´attrazione di nuove imprese e lo snellimento procedurale. Fra le iniziativ e sulle quali si punta, la razionalizzazione del sistema del trasferimento tecnologico, la formazione degli imprenditori, la creazione di reti di imprese e l´aiuto all´internazionalizzazione. Il Piano regionale di sviluppo al quale la giunta sta lavorando opera in questa direzione, prevedendo obiettivi operativi specifici, a sostegno della ripresa in particolari settori o territori».  
   
   
ASSEMBLEA PER COESIONE SOCIO-ECONOMICA IN PUGLIA  
 
Bari, 18 ottobre 2010 . Si è svolta, il 15 ottobre, presso il Servizio Formazione Professionale l’Assemblea Partenariale prevista dal “Protocollo d’intesa tra la Regione e le parti economiche e sociali per l’istituzione e la regolamentazione di un metodo di confronto partenariale sulle politiche di coesione economica e sociali regionali.” Con l’Assessore al diritto allo studio e formazione professionale, Alba Sasso, i dirigenti responsabili regionali e comunitari ed i rappresentanti delle Parti Economiche e Sociali. I lavori sono stati introdotti dall’assessore Sasso che ha sottolineato come l’incontro possa costituire l’avvio di un “innovato percorso di confronto e condivisione della programmazione delle iniziative da attuarsi con il cofinanziamento del Fse”. L’incontro è stato incentrato sulla condivisione dell’emanando Avviso “Valorizzazione e recupero antichi mestieri”, finalizzato al finanziamento di percorsi di formazione per l’acquisizione di competenze professionali specifiche, che dovranno consentire di “coniugare il vecchio e il nuovo”, ovvero di recuperare le antiche tradizioni coniugandole con le attuali esigenze del mercato, anche con l’obiettivo di favorire la creazione di impresa. Le attività saranno finanziate sull’Asse V – Transnazionalità e interregionalità del P.o. Fse 2007/2013 della Regione Puglia, che include tra i suoi obiettivi specifici “sviluppare la progettualità su base transnazionale e interregionale in particolare negli ambiti dell´inclusione sociale e della competitività dei sistemi produttivi”. Nello specifico, una parte delle attività di stage dovrà essere realizzata in altre regioni e le attività di promozione e diffusione dei risultati, dovranno avere un respiro più ampio, finalizzato alla creazione di relazioni con altre realtà ed esperienze fuori regione. L’ausipicio è che i percorsi formativi, che con l’Avviso si intendono mettere in atto, possano favorire nuove opportunità di lavoro salvaguardando, allo stesso tempo, la pratica di mestieri tradizionali la cui valorizzazione può rappresentare un punto di forza per il territorio pugliese. In questo senso, è stato chiesto il contribuito del Partenariato per garantire la massima sostenibilità del progetto ed il legame con i fabbisogni del territorio. L’assessore Sasso ha poi evidenziato la necessità di mantenere vivo il rapporto tra il sistema economico-produttivo ed il sistema della istruzione e formazione, allo scopo di utilizzare la formazione tramite il Fse, quale reale leva di sviluppo del territorio regionale. A seguito della presentazione delle caratteristiche della proposta di Avviso, i rappresentanti del Partenariato hanno evidenziato la necessità che le attività progettuali vengano proposte da una partnership composta, oltre che dall’Ente di formazione accreditato, anche da una Associazione di categoria, a garanzia del collegamento con il mondo delle imprese. I lavori si sono conclusi con l’intesa di uno scambio e acquisizione di ulteriori suggerimenti in merito alla proposta di Avviso “antichi mestieri” e la volontà di realizzare periodici momenti di aggiornamento circa le future alle iniziative dell’Assessorato.  
   
   
LAVORO FVG: RIATTIVATO PROGRAMMA LSU DA FINE 2010  
 
 Trieste, 18 ottobre 2010 - Il ´´Regolamento concernente la misura, i criteri e le modalità di concessione di contributi a favore di Amministrazioni pubbliche che promuovono prestazioni di attività socialmente utili´´ è stato approvato il 15 ottobre dalla Giunta regionale (entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione) su proposta dell´assessore al Lavoro Angela Brandi. ´´I lavori socialmente utili (Lsu) consentono ai lavoratori in cassa integrazione di integrare il reddito - spiega Brandi, ricordando che ad oggi sono stati finanziati 388 progetti che hanno coinvolto 830 lavoratori - svolgendo attività presso le amministrazioni pubbliche che possono così migliorare i servizi alla collettività´´. ´´Con il regolamento viene riattivato il programma sugli Lsu a partire dalla fine di quest´anno´´, rileva ancora l´assessore, confermando che le domande dovranno essere presentate entro la fine di novembre e potranno riguardare sia i nuovi progetti sia la proroga di quelli già in essere. Il documento approvato oggi recepisce le istanze giunte dai Comuni e dalle Province ma anche dalle altre Amministrazioni pubbliche del Friuli Venezia Giulia. ´´Inoltre - conferma Brandi - introduce una sostanziale semplificazione delle procedure, tanto che in futuro la proroga di questo programma di sostegno alle situazioni di crisi potrà venir fatta con una semplice determinazione del direttore regionale competente´´. Il regolamento sugli Lsu determina misure, criteri e modalità di concessione dei contributi regionali (l´80 per cento dell´importo relativo alla retribuzione oraria di ciascun lavoratore più 200 euro per ciascun posto di lavoro attivato) erogati alle Amministrazioni pubbliche (scuole, aziende e amministrazioni dello Stato, Autonomie locali, Regione, Istituti Autonomi Case Popolari, Comunità montane, Università ecc.) promotrici di progetti che, nel rispetto delle pari opportunità, prevedono l´utilizzo in attività socialmente utili di lavoratori che percepiscono un trattamento previdenziale. Posto che la durata dell´attività non può superare le 52 settimane per ciascun posto di lavoro, vengono considerate ´´attività socialmente utili´´ tutte quelle che contribuiscono al miglioramento della qualità della vita, dell´ambiente, degli spazi urbani e del territorio nonché, le attività avviate per aumentare la qualità delle prestazioni offerte. Nei lavori socialmente utili possono venir impiegati i lavoratori residenti in Friuli Venezia Giulia che siano in cassa integrazione guadagni speciale (Cigs), sospesi a zero ore e titolari del relativo trattamento, i lavoratori in mobilità e titolari del relativo trattamento e, infine, i lavoratori titolari di altro trattamento speciale di disoccupazione.  
   
   
SICUREZZA URBANA IN LOMBNARDIA: 3 MLN PER 110 COMUNI  
 
Milano, 18 ottobre 2010 - Sono 110 i Comuni che potranno accedere alla sottoscrizione del Patto locale della sicurezza urbana istituito dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza, Romano La Russa. I Comuni, facenti parte di 6 Province, sono stati individuati sulla base di una ricerca condotta dall´Università Bicocca attraverso la combinazione di tre fattori: il livello di problematicità sociale (popolazione residente, percentuale di stranieri e di anziani, livello di istruzione, presenza di associazionismo, commercio e delittuosità), il virtuosismo (capacità di ogni Comune di predisporre interventi per garantire la sicurezza urbana del proprio territorio e capacità progettuale durata degli interventi) e la vicinanza, un requisito introdotto per creare omogeneità territoriale. "Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore La Russa - ritiene fondamentale aumentare il livello della sicurezza urbana a garanzia dei cittadini e, a tal proposito, intende promuovere politiche concertate con gli Enti locali. Per questo abbiamo deciso di finanziare al 70% i Patti locali della sicurezza urbana, investendo oltre 3 milioni di euro. Il rimanente 30% rimane quindi a carico dei Comuni". I 3.465.000 euro sono suddivisi nelle cinque aree: Milano e Monza ( 2.034.000), Bergamo (357.000 ), Brescia (473.000), Pavia (283.000) e Sondrio (318.000). Questo l´elenco dei Comuni che beneficeranno del cofinanziamento: - Milano e Monza (61): Arese, Aicurzio, Arcore, Barlassina, Basiano, Bellusco, Bernareggio, Bollate, Bovisio Masciago, Bresso, Burago Molgora, Buscate, Bussero, Busto Garolfo, Canegrate, Caponago, Cassano d´Adda, Castano Primo, Cavenago Brianza, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cesate, Cinisello Balsamo, Cogliate, Cormano, Garbagnate Milanese, Gessate, Gorgonzola, Grezzago, Inveruno, Lazzate, Legnano, Lentate sul Seveso, Limbiate, Liscate, Masate, Melzo, Mezzago, Milano, Misinto, Nerviano, Ornago, Paderno Dugnano, Parabiago, Pessano con Bornago, Pogliano Milanese, Pozzo d´Adda, Pozzuolo Martesana, Ronco Briantino, San Giorgio su Legnano, Senago, Seveso, Solaro, Sulbiate, Trezzano Rosa, Trezzo sull´Adda, Trucazzano, Turbigo, Vaprio d´Adda, Villa Cortese, Vimercate. - Bergamo (12): Bergamo, Berzo San Fermo, Bianzano, Borgo di Terzo, Gaverina Terme, Grone, San Paolo d´Argon, Seriate, Torre Boldone, Trescore Balneario, Vigano San Martino, Zandobbio. - Brescia: Acquafredda, Bienno, Calvisano, Cigole, Fiesse, Gambara, Gottolengo, Isorella, Lavenone, Milzano, Pavone del Mella, Pralboino, Prestine, Remedello, Vestone, Visano. - Pavia (10): Arena Po, Borgo San Siro, Costa de´Nobili, Gambolò, Garlasco, San Cipriano Po, San Zenone al Po, Spessa, Villanova d´Ardenghi, Zerbolò. - Sondrio (11): Albosaggia, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Chiuro, Fusine, Lanzada, Montagna in Valtellina, Ponte in Valtellina, Postalesio, Sondrio, Tresivio.  
   
   
LE IMMAGINI DELLA FANTASIA. 28° MOSTRA INTERNAZIONALE D´ILLUSTRAZIONE PER L´INFANZIA A RITMO D´INCANTO, FIABE DAL BRASILE A SÀRMEDE, PALAZZO MUNICIPALE  
 
Milano, 18 ottobre 2010 - A Sàrmede esplode il Brasile. Il turbinio di colori, musica, vitalità del Brasile, è protagonista, dal 17 ottobre al 19 dicembre, della 28° Mostra Internazionale d´Illustrazione per l´Infanzia. Il piccolo borgo ai piedi delle Prealpi trevigiane è ormai per tutti il "paese della fiaba", un titolo che quest´anno gli è conteso proprio da quel Brasile in cui la gente ha solo una paura: quella che un giorno non si possa più fantasticare. Non stupisce quindi che la produzione di fiabe e di storie fantastiche in questo magnifico paese sia infinita. E variatissima. La singolarità brasiliana è, infatti, quella di essere plurale, all´ennesina potenza: non c´è paese al mondo in cui vi sia una tale mescolanza di razze e culture, in cui tutti i colonizzatori siano stati colonizzati. Tale è il sincretismo di razze, religioni, tradizioni che diventa persino difficile distinguere dove finiscano le favole e viva la credenza, tanto razionalità e fantasia sono intrecciate nella quotidiana realtà di questo meraviglioso popolo. Il Brasile è un´area del mondo dove il fantasticare è la radice primordiale, attività che riesce ancora meglio se ad accompagnarla c´è la musica, non importa se samba o bossa nova. Al grande omaggio al Brasile partecipano un centinaio di illustratori che presentano a Sàrmede le tavole originali create proprio per trasmettere l´emozione delle fiabe di quella terra. Insieme alla grande mostra monografica sul Brasile e le sue fiabe, Sàrmede presenta la tradizionale carrellata delle tavole originali con cui 38 illustratori di 21 Paesi hanno dato forma a quelle che sono considerate come le più belle opere pubblicate nel mondo dall´editoria specializzata per l´infanzia negli ultimi tre anni. E´ come sempre un piacere per gli occhi e per la mente constatare come arte e fantasia, quando unite, creino capolavori. Infine l´artista Ospite d´Onore. Essere invitati come ospite a Sàrmede equivale, nel mondo degli illustratori, ad un Nobel alla carriera. Ad essere stata invitata per questa ventottesima edizione è l´italiana Beatrice Alemagna. L´illustratrice bolognese interrompe una serie di ospiti stranieri che durava ininterrotta dal 1993. Un riconoscimento che va ad aggiungersi ai molti già ottenuti in questi anni dalla giovane illustratrice, ultimi il Premio delle Biblioteche di Taiwan, il "Nati per Leggere" alla recente edizione del Salone del Libro di Torino e il Premio Andersen 2010. I 20 libri illustrati da Beatrice Alemagna sono già stati tradotti in venti lingue ed hanno portato le sue illustrazioni in tutto il mondo. Beatrice Alemagna sarà presente a Sàrmede con una mostra monografica. Tra gli artisti invitati per la 28ª edizione, si segnala Kitty Crowther, illustratrice e scrittrice belga, quest´anno vincitrice del Premio letterario Astrid Lindgren Memorial Award (Alma), in assoluto il maggiore riconoscimento mondiale per la letteratura per l´infanzia. Con l´edizione 2010 Sàrmede conferma la propria vocazione a fare dell´annuale mostra un vero e proprio Festival della Fantasia. Pur riunite in un unico contenitore, le esposizioni 2010 sono infatti quattro: la monografica dedicata al Brasile, la tradizionale grande esposizione del meglio di quanto pubblicato nel mondo, la mostra omaggio riservata a Beatrice Alemagna e una mostra degli allievi della Scuola Internazionale d´Illustrazione di Sàrmede, esposta al Museo Zavrel, dal titolo "Vele, nuvole e tempeste", Marco Polo, Tiepolo e Giorgione, tre grandi veneti interpretati dalla Scuola Internazionale d´Illustrazione. In concomitanta delle mostre gli organizzatori propongono incontri, attività didattiche, letture animate, concerti che animano le esposizioni per tutta l´apertura. Il tutto intorno alle due sedi espositve: il municipio, definito "la Cappella degli Scrovegni della Fiaba" per gli affreschi fiabeschi che lo rendono unico al mondo e il Museo Stepán Zavrel che accoglie le opere del celebre illustratore boemo che 28 anni fa diede vita al mito di Sàrmede. E ancora, tra le colline, i borghi, gli itinerari di fiaba e le mille proposte di un territorio che ha fatto della fiaba il suo tratto distintivo e che tutto l´anno offre occasioni e proposte per chi voglia vivere, o rivivere, un mondo di fiaba. Www.sarmedemostra.it/    
   
   
AOSTA: CONVEGNO SULLE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI NAZIONALI, INTERNAZIONALI E TRANSNAZIONALI  
 
Aosta, 18 ottobre 2010 - Non solo ‘ndrangheta – Organizzazioni criminali nazionali, internazionali e transnazionali è il titolo della conferenza-dibattito che si terrà venerdì 22 ottobre alle ore 16, nel Salone delle manifestazioni del Palazzo Regionale. All’incontro, che si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dalla Presidenza della Regione Valle d’Aosta e dalla Questura di Aosta indirizzate ed accrescere la sensibilità della popolazione valdostana sui temi del contrasto alle forme di criminalità e la cultura della legalità, interverrà il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nella sua qualità di Prefetto. Due saranno i relatori: Enzo Ciconte e Piero Innocenti. Moderatore della conferenza-dibattito sarà il Questore di Aosta, Maurizio Celìa. Enzo Ciconte è docente di storia della criminalità organizzata all’Università di Roma 3, ritenuto uno dei massimi esperti a livello internazionale delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose. E’ stato deputato, membro della Commissione Giustizia e consulente presso la Commissione Parlamentare Antimafia e ha realizzato numerosi studi relativi al meccanismo di penetrazione delle mafie al nord, ai rapporti tra criminalità mafiosa e locale e alle attività mafiose nei nuovi territori, pubblicando volumi che costituiscono i primi esempi in Italia di indagini scientifiche del fenomeno malavitoso nelle aree non tradizionali tra i quali ’Ndrangheta – Padania. Piero Innocenti, Dirigente Generale della Polizia di Stato, già agente di collegamento in Colombia, Questore in più sedi ed autore di numerose pubblicazioni sulla criminalità internazionale, collaboratore di don Luigi Ciotti è attualmente incaricato dal Capo della Polizia di fungere da collegamento nel flusso informativo sulla criminalità organizzata, tra le strutture del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e i Servizi di Informazione. E’ l’autore, tra gli altri, del libro Narcostati in America Latina – Le guerre perdute contro i trafficanti di droga.  
   
   
BOLZANO, STRANIERI E MISURE DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI ALPINE: VERTICE A BRESSANONE  
 
Bolzano, 18 ottobre 2010 - Le misure da adottare per favorire la partecipazione, la responsabilità e l´inserimento dei cittadini stranieri: sono gli argomenti al centro del convegno "Migrazione e integrazione" svoltosi a Bressanone su iniziativa dell’Arge Alp e della Ripartizione provinciale lavoro. La tre giorni al Forum brissinese è dedicata alle esperienze e alle buone pratiche di integrazione di cittadini immigrati nelle Regioni aderenti alla Comunità di lavoro Arge Alp (Baviera, Grigioni, San Gallo, Ticino, Alto Adige, Trentino, Lombardia, Salisburgo, Tirolo e Vorarlberg). Un tema tanto più sentito in considerazione del fatto che la Giunta provinciale sta completando il disegno di legge con le misure per l’integrazione dei cittadini stranieri. A fine 2009 erano 39.156 gli stranieri residenti in Alto Adige, il 7,8% della popolazione. Un dato, quello altoatesino, inferiore a quello delle Regioni vicine: in Tirolo gli stranieri sono il 10,7%, in Trentino l’8,2%, in Vorarlberg il 13%. "La presenza di cittadini immigrati in Alto Adige è un fenomeno in crescita dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Crediamo che sia decisivo sviluppare adeguate politiche di integrazione e partecipazione dei cittadini stranieri nell´interesse comune dello sviluppo sociale ed economico del nostro territorio", sottolinea l´assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo, presente all´apertura del simposio. Primo relatore è stato Maurizio Ambrosini, docente di scienze politiche all’Università di Milano, che tra l’altro ha affrontato il tema dell’integrazione oltre la politica e le sue retoriche: ha sottolineato che la politica non può tutto, è fatta di azioni diverse (welfare, educazione, ecc.), e richiede una dimensione locale nel settore dell’immigrazione. Il docente ha poi ricordato che le retoriche possono fare male: legittimano la xenofobia e induriscono i comportamenti. In definitiva, l’integrazione va vista come prodotto dell’azione di vari attori sociali, incluse le comunità ecclesiali, fino ai semplici cittadini nei rapporti nella vita quotidiana. A seguire il professor Radostin Kaloianov dell’Istituto di ricerca sui conflitti di Vienna ha analizzato modelli pratici di politiche di integrazione, basati su misure chiare adottate su tre fronti: sul piano giuridico, nelle qualificazioni linguistiche e professionali, nei servizi di consulenza. Queste misure sono riuscite a cambiare la relazione tra i diversi gruppi sociali sul territorio. I lavori del simposio internazionale proseguono fino a sabato tra interventi e tavole rotonde dedicate a buone pratiche ed esperienze concrete di integrazione in varie realtà dell’arco alpino. Prevista anche la creazione di gruppi di lavoro che analizzeranno i modelli di successo nel campo dell´integrazione per elaborare progetti attuabili nelle regioni di Arge Alp.  
   
   
TRENTO: FONDI DALLO STATO PER LE POLITICHE FAMILIARI OLTRE 1 MILIONE DI EURO ALLA PROVINCIA: TRA I PROGETTI FINANZIATI IL TAGLIO DELLE TARIFFE IDRICHE ED ENERGETICHE PER LE FAMIGLIE NUMEROSE  
 
 Trento, 18 ottobre 2010 - Taglio dei costi per i consumi idrici ed energetici per le famiglie numerose (con 3 o più figli); servizi telematici volti a favorire la permanenza in famiglia di persone non autosufficienti (Contact Center); riconoscimento, attraverso un sussidio erogato direttamente alla persona assistita, del ruolo delle badanti; servizio di mediazione familiare, a tutela in particolare dei minori, per le coppie in via di separazione o divorzio: sono questi i quattro progetti in materia di politiche familiari attivati dalla Provincia autonoma di Trento per i quali lo Stato ha assegnato al Trentino 1.038.000 euro. Si tratta degli ultimi trasferimenti finanziari su politiche di settore che lo Stato riconosce alla Provincia dopo la firma dell´Accordo di Milano e che la Provincia incasserà in base all´intesa sottoscritta nel 2007, e rinnovata nel 2008, con il Dipartimento politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri. A tal fine la Giunta provinciale ha provveduto stamane, su proposta del presidente Dellai e dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, ad approvare le schede progettuali relative all´intesa 2008 tra Stato e Regioni in materia di politiche familiari. Di particolare impatto sulle famiglie numerose sarà, tra le altre, l´iniziativa che riguarda l´abbattimento dei costi sostenuti dalle stesse per i consumi idrici ed energetici. Si tratta, come è forse noto, di un intervento previsto dalla nuova legge sul "Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità", in questi giorni in discussione in Consiglio provinciale per la definitiva approvazione. Una misura particolarmente attesa dalle famiglie numerose (in Trentino sono considerate tali quelle con 3 e più figli) e che sarà uno dei primi interventi concreti che vedranno la luce dopo l´approvazione della legge.  
   
   
TRENTO: ANCHE LA VALLE DI NON VERSO IL DISTRETTO FAMIGLIA APPROVATO DALLA GIUNTA PROVINCIALE LO SCHEMA DI ACCORDO VOLONTARIO DI AREA  
 
Trento, 18 ottobre 2010 - Anche la Valle di Non, dopo l´Alta Val Rendena, diventerà un Distretto Famiglia. Ad essersi incamminati, quali organizzazioni ed enti battistrada, in un percorso di certificazione territoriale familiare, al fine di accrescere, tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia, l’attrattività territoriale, nonché sostenere lo sviluppo locale, sono la Consigliera di parità, il Comune di Cles, la Comunità della Valle di Non, la Cassa Rurale di “Tuenno – Val di Non”, l’Associazione “Pro Loco di Cles”, l´Apt “Valle di Non”, il Parco Naturale Adamello Brenta e la Cooperativa Sociale “La Coccinella”, che sottoscriveranno con la Provincia un Accordo volontario d´area. Lo schema d´accordo è stato approvato stamane dalla Giunta provinciale su proposta del presidente Lorenzo Dellai e dell´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi. La Provincia Autonoma di Trento ha approvato il 10 luglio 2009 il Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità, documento tramite il quale, nel corso della corrente legislatura, si intende perseguire una politica di valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di creare i presupposti per realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia. Il Trentino si vuole pertanto qualificare sempre più come territorio accogliente ed attrattivo per le famiglie e per i soggetti che interagiscono con esse, capace di offrire servizi ed opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie residenti e non, operando in una logica di Distretto famiglia, all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e mission perseguono l’obiettivo comune di accrescere sul territorio il benessere familiare. La famiglia, che vive con consapevolezza la propria dimensione, diventa protagonista del contesto sociale in cui vive, in quanto può esercitare le proprie fondamentali funzioni, creando in forma diretta benessere familiare ed in forma indiretta coesione e capitale sociale.