Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Maggio 2011
Politica
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO SUI FLUSSI MIGRATORI E IL LORO IMPATTO SU SCHENGEN: L´IMMIGRAZIONE È UNA SFIDA EUROPEA E RICHIEDE UNA RISPOSTA EUROPEA.  
 
Bruxelles, 11 maggio 2011 - Nel corso del dibattito di ieri al Parlamento europeo sui flussi migratori e il loro impatto su Schengen, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha precisato i punti seguenti: "Il fatto che i Paesi siano capaci di abbattere le frontiere e lasciare i cittadini circolare liberamente costituisce un grande progresso di civiltà. Già lo scorso anno, la Commissione ha presentato proposte volte a conservare e rafforzare il meccanismo di valutazione di Schengen come una realizzazione centrale del nostro comune progetto europeo. Ora siamo pronti ad aggiornare e completare tali proposte e faremo tutto il possibile per giungere a risultati rapidi. Abbiamo bisogno di un migliore coordinamento tra la Commissione europea e gli Stati membri dell´Ue e, soprattutto, tra gli Stati membri stessi. Solidarietà e responsabilità sono le parole chiave della nostra risposta. L´immigrazione è una sfida europea. L´immigrazione richiede una risposta europea. Ecco perché la proposta della Commissione mira a compiere un ulteriore passo nella governance del sistema Schengen a livello dell´Unione, mostrando che ci può essere solidarietà tra gli Stati membri. Si tratta di agire attraverso una governance comune, non con mosse unilaterali. Lo sottolineo ancora una volta: tutto ciò è parte di un approccio globale. Il rafforzamento di Frontex appartiene a questo approccio, così come il passaggio a un regime europeo comune in materia di asilo. Permettetemi di fare la massima chiarezza su un punto: non si tratta di trovare il modo per gli Stati membri di reintrodurre i controlli alle frontiere. Sono fermamente convinto che ciò potrebbe non soltanto compromettere irreparabilmente ciò che l´Europa ha costruito negli ultimi 61 anni, ma anche sabotare la vitalità dei nostri sforzi per costruire un´Europa prospera e integrata per il futuro. Si tratta quindi di rafforzare l´"acquis" di Schengen, non di uscirne  
   
   
SCHENGEN: I DEPUTATI EUROPEI SI OPPONGONO A TENTATIVI DI OSTACOLARE LA LIBERA CIRCOLAZIONE  
 
Strasburgo, 11 maggio 2011 - In un acceso dibattito sugli effetti dei flussi migratori in base all´accordo di Schengen, che prevede frontiere aperte, il 9 maggio, la maggior parte dei gruppi politici ha dichiarato che si opporrà a qualsiasi tentativo di indebolire il principio della libera circolazione nello spazio Schengen e ha insistito sulla necessità di una politica europea a lungo termine in materia di migrazione e asilo. I deputati hanno inoltre sottolineato che il Parlamento dovrà decidere su un piede di parità con gli Stati membri in merito a eventuali modifiche del sistema di Schengen. I deputati hanno discusso con Commissione e Consiglio l´istituzione a livello Ue di un meccanismo che consenta agli Stati membri di reintrodurre temporaneamente i controlli alle frontiere interne, se uno Stato membro non dovesse adempiere al pattugliamento della sua porzione di frontiera comunitaria esterna o se sussiste una forte o inaspettata pressione migratoria.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: DISCARICO 2009: RINVIO PER CONSIGLIO, ACCADEMIA DI POLIZIA E AGENZIA PER I MEDICINALI  
 
Strasburgo, 11 maggio 2011 - Il Parlamento ha approvato martedì la maggior parte della spesa in bilancio per l´anno finanziario 2009, dopo aver votato 39 relazioni nel contesto della cosiddetta procedura di discarico. Tuttavia, l´Aula ha deciso di rinviare il discarico per la spesa del Consiglio dei Ministri, dell´Accademia di polizia e dell´Agenzia europea. Il Parlamento europeo è l´autorità di discarico del bilancio dell´Ue: una volta che i conti annuali sono controllati e finalizzati, gli eurodeputati decidono, su raccomandazione del Consiglio dei Ministri, di garantire o no il suo via libera alla Commissione e agli altri enti dell´Ue. L´obiettivo è di verificare se i soldi sono spesi in maniera corretta, determinando entrate e spese dell´anno di riferimento. In caso positivo, il Parlamento "dispensa" dalle responsabilità di gestione l´Istituzione oggetto del controllo. Commissione europea e responsabilità nazionale - Il Parlamento ha garantito alla Commissione europea il discarico del bilancio. Durante i lavori preparatori prima della decisione della plenaria, i deputati hanno sottolineato la necessità di prevedere un sistema di controllo del denaro comunitario speso dalle autorità nazionali, responsabili per l´80% della spesa dell´Unione europea, aggiungendo che le istituzioni nazionali dovrebbero assumersi la responsabilità politica per il modo in cui sono spesi i soldi che provengono dall´Ue. Il Commissario europeo per la Fiscalità e l´Unione Doganale, Algirdas Šemeta, che ha anche la delega per le misure anti-frode, si è detto d´accordo con le richieste del Parlamento e ha precisato che cercherà l´appoggio dei governi nazionali per dare un seguito alle proposte. Šemeta ha anche espresso il suo sostegno per altre richieste del Pe, quali l´uso sistematico dell´interruzione o sospensione dei pagamenti nel caso d´inefficienza da parte delle autorità nazionali nel controllo della spesa, un sistema più efficace per recuperare gli importi spesi in modo non corretto e uno sforzo più consistente nel rendere le regole sulla spesa comunitaria meno complesse. Accademia europea di polizia (Cepol) - Il Parlamento ha deciso di non garantire discarico del bilancio 2009 al direttore dell´Accademia, situata a Bramshill (Gran Bretagna), a causa di una "persistente mancanza di rispetto del Regolamento finanziario". Il Cepol è stata l´unica agenzia Ue che si è vista rifiutare il discarico anche nel 2008. Agenzia europea per i medicinali (Ema) - Per l´Ema, agenzia situata a Londra, i deputati ritengono necessario rinviare il discarico del bilancio 2009 poiché non ci sarebbero le giuste garanzie sull´indipendenza degli esperti assunti per effettuare le valutazioni scientifiche su medicinali. Alcuni deputati pensano inoltre che un certo numero di esperti abbia conflitti d´interesse nel caso del farmaco Benfluorex. La risoluzione critica infine la gestione delle procedure d´appalto dell´agenzia e la mancanza di criteri obiettivi per l´assunzione del personale. Consiglio dei Ministri, scarsa trasparenza - Il Parlamento ha rinviato - con 637 voti a favore, 4 contrari e 13 astensioni - anche il discarico del Consiglio fino al prossimo autunno, poiché i deputati ritengono che l´Istituzione che rappresenta i governi degli Stati membri non abbia cooperato sufficientemente con il Parlamento. Bilancio del Parlamento: tagli ai costi - Sul bilancio interno del Parlamento, i deputati vogliono dare l´esempio nel tagliare i costi. Fra le varie misure di risparmio, i deputati hanno deciso di utilizzare automaticamente l´interpretazione per le riunioni dei gruppi di lavoro solo per 6 lingue (francese, tedesco, inglese, italiano, spagnolo e polacco), con le lingue aggiuntive a disposizione solo su richiesta da parte dei deputati. Altre novità approvate riguardano nuove regole per limitare i percorsi di lungo raggio con le auto ufficiali del Parlamento e per impedire l´assunzione di familiari dei deputati come assistenti parlamentari. Il Parlamento ha anche chiesto alla Commissione di sollevare la questione delle diverse sedi di lavoro del Pe, che costa circa 160 milioni di euro l´anno, il 9% del bilancio complessivo del Pe.  
   
   
BANCHE: IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE STRESS TEST PIÙ SEVERI  
 
Strasburgo, 10 maggio 2011 - Quando nell´estate del 2010 si è saputo che quasi tutte le 91 grandi banche europee avevano passato gli stress test condotti dall´Ue, gli osservatori hanno concluso che i test erano troppo morbidi. I deputati sono d´accordo e ieri in plenaria hanno rivolto una domanda alla Commissione: come intenderà organizzare gli stress test quest´anno? Vi ricordate gli stress test di luglio scorso? Quasi tutte le banche europee li hanno superati, eppure la situazione non è molto migliorata da allora: gli istituti di credito di molti paesi rimangono in difficoltà e Bruxelles riflette sulla possibilità di ristrutturare il debito sovrano di alcuni Stati membri della zona euro. "Quest´anno i criteri dovrebbero essere più stringenti", è la conclusione della deputata Corien Wortmann- Kool, olandese del Ppe. Sarà fra quelli che stasera metteranno sotto torchio la Commissione europea per capire che piani ci sono per il 2011. Ma che cosa sono gli stress test bancari? Una banca è un´istituzione finanziaria che prende denaro dai risparmiatori e li presta a persone, imprese, ma anche governi che ne hanno bisogno. Per questo la banca ha passivi (soldi che deve restituire ai risparmiatori se richiesto) e attivi (i soldi prestati). Se i due piatti della bilancia sono in equilibrio, la banca è sicura e affidabile. Ma quando c´é una recessione, le banche sono esposte alle perdite: le famiglie e le imprese non riescono più a ripagare i propri debiti; se la banca ha comprato le obbligazioni di un paese, anche queste potrebbero non tornare per intero se il paese è inadempiente. Per questo gli attivi perdono valore, ma non i passivi. Se la banca ha un capitale sufficiente, può usarlo per coprire le perdite e restituire i soldi ai creditori. Ma se il capitale non basta la banca incorre in gravi problemi. Gli stress test servono a garantire che la banca abbia abbastanza capitale per poter sopportare eventuali perdite. Se non è sufficiente, infatti, la sua stabilità è a rischio e a un certo punto i governi sono costretti a intervenire per salvarla con i soldi dei cittadini. Perché la metodologia è importante - Se i test non sono abbastanza severi, possono dare risultati falsati. Alcuni deputati del Ppe, dell´Alde e di S&d ieri sera 10 maggio hano rivolto tre diverse interrogazioni orali alla Commissione: sono d´accordo sul fatto che i test di luglio 2010 non sono stati sufficientemente rigorosi per ridare ai cittadini fiducia nelle banche. Per questo domandano quali saranno i criteri per i test dell´estate a venire, e che cosa farà la Commissione per renderli più credibili. I deputati si interrogano, fra l´altro, su perché gli scenari più avversi, come per esempio il fallimento di uno Stato, non siano stati presi in considerazione nei test. "Quest´anno i criteri devono essere più forti e più armonizzati fra i diversi paesi, e le regole applicate nello stesso modo da tutti i paesi. Vogliamo una valutazione comprensiva e affidabile, in grado di identificare i punti deboli del sistema bancario europeo. Per questo i test devono includere l´esposizione del settore bancario ai debiti sovrani", conclude Wortmann-kool.  
   
   
UE: DEBITI TRANSFRONTALIERI: PRESTO MISURE PER IL CONGELAMENTO E LA TRASPARENZA DEGLI ATTIVI PATRIMONIALI  
 
Strasburgo, 11 maggio 2011 - Il Parlamento chiede con urgenza nuove iniziative legislative su congelamento dei debiti transfrontalieri e trasparenza degli attivi patrimoniali per rendere più efficace il recupero dei debiti all´interno dell´area europea e incoraggiare il commercio tra gli Stati membri. "Considerato che l´attuale livello di debito transfrontaliero è notevolmente basso" e che il costo del recupero dei debiti può essere "proibitivo", il Parlamento ritiene che "sia giunto il momento di semplificare e accelerare queste procedure di riscossione", ha dichiarato la relatrice Arlene Mccarthy (S&d, Uk). Il Parlamento chiede quindi alla Commissione europea di presentare due differenti progetti di regolamento: uno per un Ordine europeo di conservazione del patrimonio (Oecp) e l´altro per un Ordine europeo di divulgazione del patrimonio (Oedp), avanzando anche proposte sulla forma che questa legislazione dovrebbe assumere. "Il Mercato unico europeo - ha proseguito Mccarthy - dà ai cittadini il diritto di vivere, lavorare o fare affari ovunque all´interno dell´Unione. Allo stesso tempo dobbiamo garantire che i cittadini possano essere tutelati qualora siano vittime di frodi, furti o mancati pagamenti all´interno di questo mercato. Abbiamo approvato leggi per garantire che le sentenze siano rispettate in tutta l´Europa, ma finché non esiste un modo più semplice per rendere trasparenti i patrimoni rubati e assicurare la possibilità che siano congelati, resta ancora troppo facile per gli operatori fraudolenti nascondere i propri guadagni illeciti. Il Parlamento ha chiesto oggi che il congelamento e la trasparenza degli attivi patrimoniali siano messi a disposizione dei cittadini. In conclusione, la relatrice ha esortato la Commissione "a rispondere a questa chiamata il prima possibile". Secondo i deputati, i regolamenti dovrebbero indicare quale tribunale nazionale ha il diritto di emanare questi ordini. Per farne richiesta, sarà disponibile un semplice modulo standard multilingue, anche attraverso il portale europea e-Justice. Dovrebbero inoltre essere approvate una serie di tutele per i debitori. L´ordine europeo di conservazione del patrimonio dovrebbe essere ottenibile senza che sia notificato al debitore nessun preavviso e il costo di utilizzo dovrebbe essere mantenuto al minimo. La risoluzione è stata approvata per alzata di mano. Le prossime tappe La Commissione europea ha già informato il Parlamento dell´intenzione di iniziare la stesura della legislazione sul congelamento patrimoniale dei debitori per luglio prossimo, mentre la stesura sulla trasparenza degli attivi è prevista per il 2013.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, IMMUNITÀ: IMMUNITÀ DIFESA PER DE MAGISTRIS, REVOCATA PER GOLLNISCH  
 
Strasburgo, 11 maggio 2011 - Martedì, l´Aula ha deciso di difendere l´immunità parlamentare dell´italiano Luigi de Magistris (Alde), citato in giudizio per diffamazione, e di revocare l´immunità del francese Bruno Gollnisch (Ni) per permettere all´indagine per incitamento all´odio razziale di proseguire. Nel primo caso, la motivazione è che de Magistris, secondo il Parlamento, ha agito "nell´esercizio delle sue funzioni in qualità di deputato al Parlamento europeo" Nel caso di Luigi de Magistris, una denuncia per diffamazione è stata presentata da Clemente Mastella in seguito all´intervista rilasciata da de Magistris a un giornale italiano il 31 ottobre 2009 (l´edizione milanese del quotidiano Epolis). Secondo Mastella, una parte di questa intervista costituisce diffamazione nei suoi confronti. Seguendo la raccomandazione della commissione per gli affari giuridici votata all´unanimità, la plenaria ha difeso l´immunità, sostenendo che de Magistris ha agito "nell´esercizio delle sue funzioni in qualità di deputato al Parlamento europeo" e "svolgendo attività politica esprimendo la sua opinione su un tema di pubblico interesse per i suoi elettori". Inoltre, i deputati sottolineano che "in una società democratica, è inaccettabile che attraverso un procedimento giudiziario si cerchi di impedire ai parlamentari di esprimere le proprie opinioni su questioni di legittimo interesse pubblico e di criticare i propri avversari politici". Diverso l´esito della votazione per il caso di Gollnisch, sotto indagine in seguito a una denuncia contro ignoti presentata dalla Lega internazionale contro il razzismo e l´antisemitismo per incitamento all´odio razziale dopo la diffusione di un volantino del gruppo del Fronte Nazionale francese al Consiglio regionale della Rhône-alpes. La decisione di revocare l´immunità parlamentare del deputato francese è stata presa poiché il Parlamento non considera il caso come collegato all´attività di eurodeputato: L´attività d´indagine delle autorità francesi potrà dunque procedere.  
   
   
BRUXELLES: QUANTE COSE SI POSSONO DIRE IN 60 SECONDI? GLI INTERVENTI DI UN MINUTO  
 
Bruxelles, 11 maggio 2011 - Attualità, politiche comunitarie, questioni bilaterali, problematiche elettorali. Durante la plenaria, i deputati hanno a disposizione un minuto per attirare l´attenzione del Parlamento sui temi che stanno loro più a cuore. E ogni volta sfruttano quest´opportunità per far sentire la loro voce sugli eventi di attualità e sulle problematiche più scottanti. Durante la prima seduta di ciascuna sessione plenaria il Presidente invita i deputati a esprimere liberamente il proprio pensiero, per un tempo che non ecceda il minuto. Lo scopo è attirare l´attenzione del Parlamento su temi di rilevanza politica. Quest´anno abbiamo contato 138 interventi, ben 481 nel 2010. Vediamo insieme su cosa gli europarlamentari hanno cercato di focalizzare l´attenzione, durante la scorsa plenaria. Attualità - L´irlandese liberale Marian Harkin ha utilizzato il suo minuto per parlare del piano di salvataggio irlandese e della conseguente pressione sui cittadini. "Come farà una piccola isola di appena 4 milioni di persone a gestire questa follia?" ha domandato provocatoriamente. La deputata dell´Irlanda del Nord Diane Dodds ha ricordato l´attentato al giovane poliziotto nordirlandese, ucciso con un´autobomba. La Dodds ha esortato i colleghi a "condannare con forza queste atrocità e a fare il possibile per porre fine agli atti violenti." Politiche comunitarie - L´ue e le sue politiche sono spesso sotto i riflettori durante gli interventi di un minuto. Il centrista Jim Higgins si è chiesto, il mese scorso, perché l´Unione abbia aspettato così a lungo prima di attuare la legge sulla patente comune europea. Ha ricordato poi che l´Ue deve fare il possibile per migliorare la sicurezza stradale e prevenire gli incidenti. Anche il popolare greco Konstantinos Poupakis ha dedicato il suo minuto alle politiche Ue, per sensibilizzare sulle problematiche dei non vedenti. "Persino i semplici compiti di ogni giorno come la spesa, diventano molto difficili per un non vedente" ha spiegato. Ha chiesto quindi alla Commissione di introdurre un sistema di etichettatura Braille, su base volontaria. Le sfide politiche - Spesso i parlamentari sollevano delicate questioni politiche che toccano problematiche bilaterali. Il conservatore polacco Janusz Wojciechowski, ad esempio, ha portato all´attenzione i problemi della minoranza polacca in Lituania, il socialista rumeno George Cutas, le tensioni tra rumeni e ungheresi in Ungheria, e il socialista lettone Alexander Mirsky ha parlato della questione delle scuole di russo in Lettonia.  
   
   
CRISI EUROPEA E SOPRAVVIVENZA DELL’EURO: LECTIO DI LUIGI SPAVENTA GIOVEDÌ 12 MAGGIO  
 
Pavia, 11 maggio 2011 -Il prof. Luigi Spaventa, già presidente della Consob, sarà il 12 maggio a Pavia (ore 21, aula goldoniana del Collegio Ghislieri) per una conferenza sul tema La crisi europea e la sopravvivenza dell’euro. L’incontro organizzato dal Collegio Ghislieri, dalla Facoltà di economia dell’Università di Pavia, dallo Iuss e dalla Fondazione Alma Mater Ticinensis sarà introdotta dal prof. Guido Ascari. “La grande recessione seguita alla crisi economica ha lasciato in eredità agli Stati Europei grandi squilibri fiscali in termini di elevati disavanzi e debito pubblico – spiega il prof. Ascari - A loro volta i mercati hanno iniziato a richiedere tassi d’interesse più elevati per detenere titoli del debito pubblico dei paesi più a rischio della periferia dell’area Euro, ingenerando timori sulla solvibilità di questi paesi. La necessità di garantire i debiti pubblici denominati in Euro ha obbligato l’Unione Europea ad ingenti piani di salvataggio di fronte a richieste di aiuto da parte dei paesi a rischio. Come si è arrivati a questo punto? La causa è solo la grande recessione o sarebbe stato possibile accorgersi prima degli squilibri, non solo fiscali, fra i vari paesi dell’area Euro? La politica monetaria unica è lo strumento adeguato o sufficiente per risolvere questi problemi? La conferenza del Prof. Spaventa esaminerà nel dettaglio i temi sopra illustrati.” giovedì 12 maggio 2011 - ore 21 Collegio Ghislieri, aula goldoniana. La crisi europea e la sopravvivenza dell’euro: prof. Luigi Spaventa Università “La Sapienza” di Roma già Presidente della Co.n.so.b. Introdurrà prof. Guido Ascari (Università di Pavia).  
   
   
FONDI EUROPEI, CON L´APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE FINALE DI ESECUZIONE, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA CHIUDE ´OBIETTIVO 2´ 2000-2006.  
 
Bologna, 11 maggio 2011 - «Una regione più coesa, anche grazie alla capacità di utilizzare al meglio le opportunità offerte dai fondi europei». Lo ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli commentando l’approvazione, da parte della Commissione Ue, della relazione finale di esecuzione del Documento unico di programmazione ‘Obiettivo 2’ 2000-2006. Infatti, l’Emilia-romagna – prima tra le Regioni italiane a Statuto ordinario - ha utilizzato integralmente le risorse messe a disposizione dall’Ue per realizzare quella “politica di coesione” essenziale per ridurre il divario socioeconomico tra i territori in ambito comunitario. Oltre 263 milioni di euro, di cui 128 finanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale, che hanno finanziato 2.911 progetti di sostegno alle imprese e 736 progetti pubblici per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio. Dal lato imprese, sono stati attivati investimenti per circa 290 milioni, mentre la “progettualità pubblica” si è concretizzata in nuove infrastrutture, per un investimento complessivo superiore ai 184 milioni. Spese certificate dalla Commissione europea che ha dato il via libera, nei giorni scorsi, all’ultimo trasferimento di risorse, chiudendo dunque la programmazione 2000-2006 anche dal punto di vista contabile. Fulcro dell’Obiettivo 2, la territorialità. Dal ferrarese al basso ravennate, fino all’Appennino e alla bassa pianura centrale compresa tra Reggio e Modena sono state le aree interessate dal Programma: i beneficiari dei fondi, in tutto 130 Comuni (il 38% del totale della Regione) dove risiedono quasi 400 mila persone. Tra i risultati una riduzione del divario socioeconomico tra i territori anzitutto in termini di occupazione e nuova imprenditorialità: infatti delle 2.911 imprese finanziate, 292 erano ‘nuove imprese’, mentre gli investimenti raggiunti (545 milioni complessivi) hanno contribuito alla creazione di quasi 2.900 posti di lavoro. «L’efficienza nell’utilizzo dei fondi, si è resa possibile – ha aggiunto Muzzarelli - anche dal ruolo virtuoso che hanno assunto gli enti locali e forze economiche e sociali sia in fase di definizione sia di realizzazione degli interventi. Ciò si è tradotta nel raggiungimento a tempo record di tutti gli obiettivi di spesa. È anche grazie a questo che i fondi comunitari assegnati alla nostra regione sono passati da 122 a 128 milioni, nel 2004, in base al meccanismo di premialità stabilito dall’Unione europea per le regioni più virtuose. Dall’altra parte, l’Emilia-romagna ha dimostrato sul campo l’efficacia di questi fondi in termini di crescita, anche al di là delle aspettative della vigilia». Infatti dei 2.900 posti di lavoro creati non sono conseguenza diretta della fase realizzativa dei progetti, ma (nell’83% dei casi) generati da progetti delle imprese finanziate.  
   
   
PROSSIMO NUMERO UNO CINA A ROMA POI DA FORMIGONI XI JINPING IL 2 GIUGNO INCONTRERÀ NAPOLITANO E BERLUSCONI IL 3 SARÀ A MILANO IN VISITA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE  
 
 Milano, 11 maggio 2011 - Dopo il capo dello Stato Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il vicepresidente cinese Xi Jinping incontrerà il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. La conferma viene dallo stesso Formigoni, che aveva già affrontato l´argomento nel colloquio, a Palazzo Lombardia, con il console generale della Repubblica popolare cinese Liang Hui, venerdì scorso. ´Sono particolarmente lieto e onorato - ha detto il presidente lombardo - dell´interesse del leader cinese a incontrare il 3 giugno a Milano, subito dopo la visita a Roma alle massime autorità dello Stato in occasione della Festa della Repubblica nel 150° dell´Unità d´Italia, la Lombardia, il suo sistema economico e il suo vertice istituzionale´. Xi Jinping è destinato a diventare in tempi brevissimi il numero uno del gigante asiatico: nel 2012 è attesa la sua nomina a capo del Partito comunista cinese, l´anno seguente il suo insediamento alla Presidenza della Repubblica popolare, come successore di Hu Jintao.  
   
   
L´EMILIA-ROMAGNA, NEL 2011, GUARDERÀ ALL´ INDIA. GIOVEDÌ 12 MAGGIO UN FORUM IN REGIONE SULLE OPPORTUNITÀ E POSSIBILITÀ DI INVESTIMENTO.  
 
Bologna, 11 maggio 2011 - Nel 2011 il sistema economico-produttivo dell’Emilia-romagna guarderà con particolare attenzione al mercato dell’India. Per sostenere questa prospettiva di internazionalizzazione la Regione organizza a giovedì 12 maggio, dalle ore 15.30, ‘Forum India’ nell’auditorium della Regione Emilia-romagna di viale Aldo Moro 18. All’iniziativa - realizzata da Sprint-er, il servizio sportello regionale per l’Internazionalizzazione delle imprese dell’Emilia-romagna – interverranno il presidente Associazione Italia-india Sandro Gozi, l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, l’amministratore delegato Unacoma Services Guglielmo Gandino, il presidente di Cesena Fiera Domenico Scarpellini e il presidente del Consorzio Cermac Enrico Turoni. La relazione introduttiva sarà tenuta da Raffaele Timpano, Sprint-er Programme Manager India. Durante l’incontro, rivolto alle imprese emiliano-romagnole, saranno messe in evidenza le azioni avviate e in fase di realizzazione per favorire l’apertura delle imprese dell’Emilia-romagna ai mercati indiani. «Un Paese come l’India, con un Pil che secondo le stime governative crescerà dell’8,6% nel 2011, e oltre un miliardo di abitanti, può dare grandi soddisfazioni alle nostre imprese, ed è ormai un decennio che l’Emilia-romagna - ha ricordato Muzzarelli - sta tessendo rapporti che si sono concretizzati in incontri, iniziative, eventi e, soprattutto, accordi commerciali ed iniziative imprenditoriali. Nel 2011 stanzieremo 12 milioni di euro per l’internazionalizzazione, destinati a bandi e contributi alle imprese in forma aggregata e ad iniziative promosse e realizzate congiuntamente dalla Regione ed altri partner del sistema produttivo regionale. L’india svolge un ruolo da protagonista del nostro impegno per l’internazionalizzazione». Le imprese dell’Emilia-romagna saranno a Nuova Delhi alla Fiera Eima – Agrimach 2011. È in via di approvazione un progetto regionale, che vedrà come soggetto esecutore e cofinanziatore il sistema camerale regionale e come controparte la Camera di Commercio di Mumbai. Inoltre la Regione sta mettendo a punto un protocollo d’intesa con lo stato del Punjab per i settori della meccanica agricola, della collaborazione scientifico-tecnologica e dell’agroindustria. Infine R2b/smau avrà uno spazio per l’India, che è uno dei mercati target più importanti.  
   
   
"DESTINAZIONE KRAGUJEVAC", PROGETTO FVG-SERBIA  
 
Udine, 11 maggio 2011 - Finest sarà uno degli strumenti della Regione Friuli Venezia Giulia che contribuirà all´effetto moltiplicatore degli investimenti italiani in Serbia, grazie ai 17 milioni di euro già mesi a disposizione che hanno creato un volume di affari dieci volte superiore, toccando quasi quota 170 milioni di euro. Lo ha assicurato oggi a Karkujevatz, in Serbia, l´assessore regionale alle politiche internazionali e comunitarie, Elio De Anna, partecipando alla fiera dell´automotive che si sta svolgendo nella cittadina a circa 100 chilometri da Belgrado. Durante la firma dell´accordo che prevede una stretta collaborazione tra la finanziaria regionale, Simest e Siepa - l´Agenzia per l´attrazione degli investimenti in Serbia - e tra Finest e Ial Fvg parte ufficialmente il progetto "Destinazione Kragujevac", che coinvolgerà i principali attori economici ed istituzionali del territorio regionale e nazionale in attività di sviluppo di business nella Serbia centrale. Lo stand del Friuli Venezia Giulia è stato visitato anche dal Presidente della repubblica di Serbia Boris Tadic, il quale ha fatto un passaggio veloce tra gli espositori regionali. De Anna, alla presenza dell´ambasciatore italiano a Belgrado, Armando Varicchio, e del direttore generale della Siepa, Bozidar Laganin, ha ricordato come il Friuli Venezia Giulia sia pronto a fare la sua parte attraverso missioni imprenditoriali per partecipare alla crescita dell´economia in Serbia. Al momento le aziende del Friuli Venezia Giulia presenti nella fiera dell´automotive di Kragujevac - che è una delle più rappresentative nell´area dell´ex Jugoslavia nell´ambito dell´automotive - sono sei e sono le uniche italiane nello stand allestito dal centro regionale per la subfurnitura in accordo con Unindustria udine. Si tratta della Atra e Leanproducts di Pordenone, Chatre linea arredamenti di Spilimbergo (Pn), Caudek di Gorizia, Ralc Italia di San Giorgio di Nogaro (Ud) e Vetreria Pettarini di Manzano (Ud). Con l´apertura dello sportello della finanziaria la Regione assisterà tutte le imprese che vorranno internazionalizzarsi acquisendo nuovi mercati e trasferendo know how. Il tutto partendo dall´automotive ma allargando poi il raggio di azione alla meccanica e alle costruzioni. De Anna ha ricordato che così come avvenne per l´Electolux a Pordenone, così a Kragujevac l´incremento della produttività porterà inevitabilmente nuova forza lavoro. "Con la stipula dell´accordo si formalizzerà una prassi collaborativa già instaurata da molti anni con gli strumenti finanziari come Finest e Simest - ha dichiarato il direttore della Siepa, Laganin - e potremo offrire un servizio più ricco e completo alle aziende italiane e serbe che intendono sviluppare progetti di business insieme, a beneficio di entrambe le economie dei nostri Paesi". Oltre all´accordo con Simest e Siepa, Finest ha firmato, sempre all´interno della Fiera dell´Automotive di Kragujevac, un secondo accordo di collaborazione con Ial Fvg, alla presenza di Amedeo Pascolo, direttore generale Ial della Regione, finalizzato all´apertura di uno sportello operativo a Kragujevac. Un punto di riferimento per le piccole-medie imprese che vogliono internazionalizzare la loro attività ed hanno bisogno di consulenza. Lo sportello sarà operativo da subito all´interno del centro Bic di Kragujevac, e sarà potenziato entro i primi mesi del 2012, per farne una vera a propria vetrina del "sistema Fvg"  
   
   
TOSCANA, ROSSI INCONTRA L’AMBACIATORE TEDESCO GERDTS: “LE REGIONI HANNO BISOGNO DELL’EUROPA”  
 
 Firenze, 11 maggio 2011 - “Le Regioni sono favorevoli all’Europa, ne hanno bisogno. Le decisioni che verranno prese con il nuovo settennato europeo, dopo il 2013, sono di grande importanza e dovranno tenere conto della necessità di politiche di rigore ma anche dell’esigenza di nuovi investimenti per agganciare l’occupazione e uscire dalla crisi”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, all’ambasciatore tedesco in Italia, Michael Gerdts, nell’incontro che si è svolto ieri a Palazzo Strozzi Sacrati. Dal rilancio dell’economia e degli investimenti ai temi sociali (in particolare la vertenza immigrazione “che va affrontata con molta lucidità”), fino al dna toscano “fatto di vis polemica, ma anche di una tradizione di buon governo”. Tanti i temi affrontati nel corso del colloquio. Rispondendo ai quesiti dell’ambasciatore tedesco, Rossi si è poi soffermato in particolare sulla questione delle energie rinnovabili: “In Toscana hanno registrato un discreto successo – ha spiegato – anche se con il taglio dei fondi governativi c’è stata una battuta d’arresto. Il problema è che non basta montare i pannelli solari, ma occorre promuovere un’industria che faccia ricerca e produca innovazione in tutto il settore. Una sfida che la Germania ha assunto e vinto, e lo stesso vale per altri ambiti ambientali, come i rifiuti e il loro riciclaggio”. E proprio per questa ricchezza di esperienze tedesche, Rossi ha chiesto alla fine dell’incontro il sostegno dell’ambasciatore Gerdts per l’apertura di rapporti di collaborazione con i Laender della Germania più simili alla Toscana.  
   
   
FVG: TONDO A EREVAN INCONTRA CAPO GOVERNO ARMENIA  
 
 Trieste, 11 maggio 2011 - Economia, cultura e storia nella prima giornata di incontri della delegazione del Friuli Venezia Giulia, guidata dal presidente della Regione Renzo Tondo, a Erevan, capitale dell´Armenia. Molto concreto il dialogo con il primo ministro Tigran Sarsgyan, affiancato dal ministro dell´Economia e dal vice ministro degli Esteri, alla presenza dell´ambasciatore italiano Bruno Scapini. Nei prossimi giorni, dopo una visita alla regione di Tavush nell´ambito di un accordo di cooperazione interregionale, il presidente Tondo sarà ricevuto dal Presidente della Repubblica di Armenia, Serzh Sargsyan. L´interesse manifestato ieri dal capo del governo armeno per la collaborazione delle aziende e delle istituzioni pubbliche del Friuli Venezia Giulia ha riguardato il settore del mobile, con un grande apprezzamento per il design italiano, l´attività agroindustriale, l´organizzazione dello smaltimento dei rifiuti e della gestione delle aree urbane, la ricerca sanitaria con particolare riguardo a quella nel campo dell´oncologia. E´ stata anche avanzata la proposta di aprire in Armenia una sede di riferimento di Finest, rappresentata all´incontro dal presidente Pujatti che fa parte della delegazione regionale assieme ai presidenti di Insiel Valter Santarossa e di Sincrotrone Carlo Rizzuto. La cultura, che crea ambiente e favorisce anche le relazioni economiche, è stata al centro del colloquio con il ministro, signora Hasmik Poghosyan, già incontrata dal presidente Tondo a Udine nel novembre 2008 in occasione dell´inaugurazione del monumento nel parco dedicato all´amicizia italo-armena, il primo realizzato in Italia. La memoria di uno dei fatti cruciali della storia armena ha caratterizzato la visita del presidente Tondo, accompagnato dal ministro della Cultura Poghosyan, al Monumento alle vittime del Genocidio. "La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia partecipa commossa al ricordo delle vittime del Genocidio ed eleva il proprio pensiero a quanti caddero in preda all´azione dell´odio" è il messaggio scritto lasciato dal presidente nel libro delle visite, dopo aver deposto una corona di fiori. La delegazione regionale ha avuto incontri nella sede dell´Unione degli industriali armena, dove l´ambasciatore Scapini ha annunciato la prossima nascita della Camera di commercio e industria italo-armena. Lo statuto è pronto ed in fase di registrazione presso i rispettivi uffici nazionali. La sede è messa a disposizione dal sindaco di Erevan, Karen Karapetyan, che in mattinata aveva ricevuto la delegazione del Friuli Venezia Giulia.  
   
   
EQUITALIA, CAPPELLACCI: "SISTEMA INIQUO. REGIONE SARDEGNA IN CAMPO CON MISURE ANTICRISI. NECESSARIO INTERVENTO GOVERNO"  
 
 Cagliari, 11 Maggio 2011 - "C’è molto, troppo di iniquo nei comportamenti di chi porta il nome di Equitalia. Mentre la legge delega sul federalismo fiscale ha riconosciuto per la prima volta nella storia del nostro Paese la condizione di insularità e prefigura la fiscalità di vantaggio e di sviluppo come strumento di rilancio delle aree deboli del nostro Paese, Equitalia si fa interprete di un modello fiscale vessatorio e di svantaggio che rischia di distruggere il tessuto produttivo delle nostre imprese già gravemente colpito dalla crisi economica internazionale non ancora conclusa". Lo ha detto, il 7 maggio il Presidente Cappellacci commentando le sempre più numerose manifestazioni di disagio e malcontento di fronte alle azioni sempre più pesanti ed invasive di Equitalia ai danni dei contribuenti e delle imprese della Sardegna. "E’ una contraddizione inaccettabile - ha proseguito Cappellacci - che impone un intervento deciso e immediato del Governo che deve rimuovere queste evidenti storture che violano i sacrosanti principi liberali in materia fiscale posti a fondamento del programma del governo Berulsconi". A tal fine, proprio nell’imminenza del confronto bilaterale con il Governo per il federalismo fiscale, la Sardegna intende assumere ogni iniziativa possibile nei confronti dello stesso Governo per una radicale riforma del modello delle riscossioni tributarie. "Il pacchetto delle misure di riforma che la Regione intende proporre al Governo - sottolinea Cappellacci - attengono alla progressiva trasformazione dell’attuale sistema centralistico verso forme di totale autonomia regionale degli strumenti e delle modalità della riscossione dei tributi. Nelle more di questo traguardo, non sono più rimandabili precisi interventi del legislatore nazionale: che impediscano il sequestro o il blocco dei fattori della produzione, o peggio la messa all’asta delle imprese o della casa se unica forma di abitazione; che abbassino notevolmente i tassi e le sanzioni che Equitalia applica sugli importi; che introducano l’obbligo, per legge, di notificare, al contribuente, cartelle o previsti avvisi di pignoramento per dare all’utente la possibilità di "difendersi"". Nel contempo il Presidente della Regione ha sottolineato come a livello regionale, nel quadro delle iniziative di concertazione avviate con le organizzazioni datoriali con la cabina di regia sui temi dell’impresa, siano già allo studio interventi urgenti per dare risposte immediate alle imprese sarde in difficoltà; fra queste assume una particolare rilevanza la imminente creazione di un Fondo Anti-crisi dedicato alle imprese in temporanea crisi di liquidità, comprese quelle "colpite" da Equitalia.  
   
   
DIVIETO DI INTRODURRE NELLE CABINE ELETTORALI FOTOCAMERE E CELLULARI  
 
 Aosta, 11 maggio 2011 - La Presidenza della Regione Valle D’aosta ricorda che, in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Ayas, ai sensi del decreto legge 49/2008, poi convertito in legge dall’art. 1, comma 1, della legge 96/2008, è vietato introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. La normativa è stata pensata al fine di prevenire il “voto di scambio” impedendo all’elettore di acquisire una prova tangibile del voto espresso, attraverso la registrazione filmata del proprio voto. L’elettore dovrà consegnare prima delle operazioni di voto le predette apparecchiature al Presidente del seggio che verranno restituite dopo l’espressione del voto. Gli eventuali contravventori saranno puniti con l’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da trecento a mille euro.  
   
   
MILANO, ELEZIONI AMMINISTRATIVE: SUL PORTALE DEL COMUNE INFORMAZIONI, AFFLUENZE, RISULTATI  
 
 Milano, 11 maggio 2011 - Il sito www.Comune.milano.it/  dedica in questi giorni uno speciale alla tornata elettorale in calendario il 15 e 16 maggio. La sezione appare sulla home page, cliccando sul bottone “Elezioni amministrative 2011”. Attualmente offre rubriche informative di servizio e a partire dalleore 12.00 di domenica 15 maggio fornirà un primo flusso di dati provvisori sull’affluenza alle urne. Un secondo aggiornamento di dati sarà pubblicato alle ore 19.00; un terzo alle ore 22.00. Lunedì 16 maggio saranno resi noti dati sui votanti definitivi a partire dalle ore 15.00, a cui seguirà lo spoglio delle schede per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale e, successivamente, i dati relativi al voto per le 9 zone circoscrizionali. I titoli delle rubriche: per cosa si vota, quando si vota, come si vota, chi vota, documenti per votare, servizio disabili, A.i.r.e. (per gli italiani residenti all’estero ai quali, in occasione delle amministrative, non è consentito il voto per corrispondenza), banca dati elettorale (con i risultati di tutte le consultazioni dal 1979 a oggi), link utili (Ministero dell’Interno, Prefettura), i candidati e, da ultimo, “dove voto” (il cittadino può trovare l’indirizzo del seggio inserendo nome, cognome e numero della tessera elettorale). Le rubriche si trovano all’indirizzo: www.Comune.milano.it/amministrative2011  Per seguire la diretta elettorale sarà inoltre disponibile un sito in formato mobile per il sistema Iphone Android e generici (le applicazioni sono scaricabili da Apple Store e da Android Market). Sala Stampa - A Palazzo Marino, in Sala Toponomastica (la bouvette del Consiglio comunale), sarà allestita una sala stampa che consentirà ai giornalisti di seguire le operazioni di scrutinio. Saranno disponibili personal computer con stampante e collegamento a internet. Ricordiamo che per accedere alla sala stampa è necessario munirsi di accredito. La propria adesione dovrà pervenire entro le ore 17.00 di giovedì 12 maggio, tramite e-mail all’indirizzo: comunicazione.Ufficiostampa@comune.milano.it  oppure via fax ai numeri 02.88450568 – 0288442200. Servizi Ai Disabili - Per i giorni delle elezioni il Comune organizza un servizio gratuito per il trasporto delle persone disabili residenti a Milano. Permette all’utente di essere accompagnato in taxi o minibus attrezzati alla sede di voto e riaccompagnato al proprio domicilio. Può essere richiesto direttamente all´Ufficio Autopubbliche del Comune di Milano telefonando ai numeri02.88465290/2/4, o per fax al n. 02.88465293, o per e-mail a Mta.autopubbliche@comune.milano.it  La richiesta va inoltrata domenica 15 maggio dalle ore 8.00 alle 22.00 e lunedì 16 dalle 8.00 alle 15.00. Analogamente avverrà in caso di ballottaggio domenica 29 e lunedì 30 maggio. Il servizio è a disposizione dei disabili muniti di idonea certificazione dell’autorità sanitaria competente attestante lo stato di inabilità. Per chiarimenti e informazioni telefonare all’Ufficio Autopubbliche fino a venerdì 13 maggio, dalle ore 8.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.00 ai numeri 0288465290/2, inviando un fax allo 02.88465293, o una e-mail a Mta.autopubbliche@comune.milano.it  Orari Dell’anagrafe Per La Carta D’identità - Per il rilascio delle carte di identità l´Ufficio Anagrafe di via Larga 12 (ingresso da via Rastrelli 7) rimarrà aperto, con orario continuato sabato 14 maggio dalle ore 8.30 alle 20.00, domenica 15 maggio dalle ore 8.00 alle 22.00, lunedì 16 maggio dalle 7.00 alle 15.00. Il servizio è offerto solo agli elettori residenti a Milano. Orari degli uffici per ritirare la tessera elettorale - Chi non ha ancora provveduto a ritirare la tessera elettorale o l’ha smarrita potrà recarsi al Salone Anagrafe di via Larga 12 nei seguenti orari: - sabato 14 maggio: dalle 8.30 alle 20.00 - domenica 15 maggio: dalle 8.00 alle 22.00 - lunedì 16 maggio: dalle 7.00 alle 15.00. È anche possibile rivolgersi alle Delegazioni Anagrafiche Decentrate che osserveranno i seguenti orari: - sabato 14 maggio e domenica 15 maggio dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00 - lunedì 16 maggio dalle 8.30 alle 15.00 orario continuato. Coloro che intendono ritirare le tessere elettorali di altre persone (anche non parenti) devono presentare copia dei documenti di identità degli interessati (passaporto, carta di identità o patente).  
   
   
TRENTINO ALTO ADIGE: PROROGATE LE MISURE ANTICRISI  
 
Trento, 11 maggio 2011 - Su proposta dell’Assessora regionale Martha Stocker la Giunta regionale ha approvato ieri un disegno di legge che prevede la proroga delle misure anticrisi attivate dalla Regione nel 2009 a favore delle lavoratrici e dei lavoratori colpiti dalla crisi economica. I termini sono stati prorogati fino alla fine del 2011, permettendo così a chi ha perso il posto di lavoro o si trova in cassa integrazione a causa della crisi di accedere, anche per l’anno in corso, ai contributi finanziari concessi dalla Regione. Il disegno di legge dell’Assessora Stocker interviene, inoltre, per sostenere i lavoratori in mobilità durante il periodo della finestra di accesso alla pensione, ovvero nello spazio di tempo che intercorre fra il momento in cui si è maturata la pensione e quando la si percepisce realmente. Tale periodo è stato portato ad un anno con una legge dello Stato del 2010, lasciando scoperti i lavoratori in mobilità. Ai lavoratori collocati in mobilità, che hanno i requisiti per l’accesso al pensionamento nel corso del 2011 e comunque entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità, viene concessa o se in godimento prorogata, l’indennità di mobilità regionale fino al momento del diritto alla decorrenza della pensione obbligatoria, maturato sulla base delle finestre di accesso e comunque per un periodo non superiore a otto mesi. L’assessora Martha Stocker ha espresso la propria soddisfazione per il varo del disegno di legge da parte della Giunta e auspica che la normativa possa essere approvata al più presto dal Consiglio regionale. “Si tratta di misure urgenti e di grande valenza sociale, ha precisato Martha Stocker, che ci permettono di dare risposte ai bisogni di molte famiglie che vivono con grande difficoltà l’attuale momento di crisi”.  
   
   
VDA: PROROGA PER LA SCADENZA DEGLI AIUTI ANTICRISI: NEL COMUNE DI RESIDENZA FINO AL 15 GIUGNO  
 
 Aosta, 11 maggio 2011 - L’assessorato regionale al Bilancio, Finanze e Patrimonio comunica che è stata programmata la proproga per la scadenza delle domande per richiedere, per l’anno 2011, gli aiuti previsti dalla legge finanziaria 2011/2013 per le famiglie meno abbienti: il bonus energia e l’esenzione Tarsu. La nuova scadenza è stata fissata per il 15 giugno 2011. Le domande devono essere consegnate nei Comuni di residenza. «Per permettere un rafforzamento della situazione economica dei nuclei familiari meno abbienti anche per il 2011 sono state riproposte le misure anti-crisi avviate nel 2009. – spiega l’Assessore al Bilancio Claudio Lavoyer -. Dopo un’analisi del numero di domande finora pervenute, il Governo ha deciso di ampliare di un mese la raccolta da parte dei Comuni per andare incontro ai cittardini che non hanno ancora inoltrato l’istanza e che per farsi calcolare l’Isee si stanno rivolgendo ai Caf, in questo periodo già oberati per le dichiarazioni dei redditi». Pertanto i nuclei familiari, che posseggono i requisiti posti dalla delibera della Giunta regionale n.434 del 27 febbraio 2009, avranno la possibilità entro il 15 giugno di presentare domanda per: - il ‘’Bonus energia’’ (diverso dal Bon de chauffage), di 300 euro, finalizzato all’acquisto o al pagamento di utenze di prodotti energetici per il riscaldamento dell’abitazione principale - l’esenzione del pagamento della tassa di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani e della tariffa per il servizio idrico integrato per l’abitazione principale.  
   
   
PRESENTAZIONE BILANCI, COMUNI E PROVINCE FVG VIRTUOSI  
 
Udine, 11 maggio 2011 - Tutti i Comuni e le Province del Friuli Venezia Giulia hanno approvato il rendiconto di gestione 2010 entro il 30 aprile, come stabilito dalla normativa regionale. Per il secondo anno consecutivo, ha sottolineato l´assessore regionale alla Funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, Andrea Garlatti, gli enti locali del Friuli Venezia Giulia dimostrano la propria virtuosità, rispettando termini e rendendo efficiente la gestione contabile. A tutti è data, quindi, la possibilità di utilizzare subito l´eventuale avanzo di amministrazione del 2010 e, parimenti a nessuno verranno ad essere ridotti i trasferimenti ordinari regionali. Si tratta di una situazione quasi unica nel panorama nazionale, ha sottolineato Garlatti, aggiungendo che è proprio su questi aspetti che si deve giocare la specialità del Friuli Venezia Giulia: enti locali virtuosi e rispettosi delle regole per giustificare sempre maggiori ambiti di autonomia e responsabilità, in tutti i campi.  
   
   
ABRUZZO: ASSESSORE, COSA FATTA SALVEZZA SVILUPPO ITALIA VANNO TUTELATI PROFESSIONALITA´, POSTI LAVORO E IMPRESE  
 
L´aquila, 11 maggio 2011 - Il Presidente della Regione Abruzzo è intenzionato a risolvere la vicenda di Sviluppo Italia Abruzzo (controllata da Invitalia). Per questo sta caldeggiando l´acquisizione delle sue quote da parte di Abruzzo sviluppo, società in house dell´Ente. A ripercorrere e chiarire i termini della questione è il Vicepresidente della Regione, e Assessore allo Sviluppo economico. "Sono ormai dieci mesi che Abruzzo sviluppo, su input del Presidente della Regione, ha avviato un confronto con Invitalia per rilevare la quota azionaria di controllo di Sviluppo Italia - spiega l´Assessore - Tale attività ha portato alla fine di aprile alla sottoscrizione di un accordo con le organizzazioni sindacali e le Rsa di Sviluppo Italia Abruzzo". "La ratifica da parte dei lavoratori di questo accordo - ricorda l´Assessore - ha portato ad un duro scontro con Invitalia, sfociato nel licenziamento degli stessi. Fortunatamente i sindacati ed i lavoratori, seppur licenziati, si sono espressi favorevolmente, a maggioranza, per tale accordo ed Invitalia, in una comunicazione in data odierna, ci chiederà il rinnovo del nostro interesse per poter revocare i licenziamenti. E la Regione Abruzzo risponderà convintamente ´sì´". L´assessore assicura che "c´è già una legge regionale in tal senso e in un futuro molto prossimo ci sarà la fusione tra Sviluppo Italia Abruzzo e Abruzzo sviluppo". Il Presidente della Regione ed il suo vice ed Assessore sono convinti che l´operazione "salvezza" vada fatta il prima possibile per diverse ragioni: intanto per salvaguardare i posti di lavoro e la professionalità che negli anni ha contraddistinto l´attività di Sviluppo Italia Abruzzo; poi per assicurare la funzionalità dei tre incubatori (Mosciano, Sulmona e Avezzano) che riuniscono una quarantina di imprese e che, con l´indotto, contano centinaia di dipendenti; infine, per mantenere a Sviluppo Italia la gestione della legge 185 che negli ultimi dieci anni ha prodotto nel territorio circa 2 mila posti di lavoro. L´assessore puntualizza che l´operazione è a costo zero per la Regione Abruzzo e che il Presidente l´ha voluta sostenere, indipendentemente dal numero di maestranze che accetteranno l´accordo. "In questo modo - conclude l´Assessore - si garantisce continuità di servizi essenziali per la nostra economia e si evita di perdere risorse importanti per la ripresa dell´attività produttiva regionale.  
   
   
FORUM PA, AL CONVEGNO NAZIONALE SU ´LA RETE DEL LAVORO: LA FORMAZIONE, ANTICICLICA PER ECCELLENZA, E´ IL FUTURO .  
 
Ancona, 11 maggio 2011 - Affidata alle Marche la relazione sul ruolo delle Regioni per la formazione, l´occupazione e l´apprendistato ´Non mettere in secondo piano la formazione che e` leva strategica per l´occupazione e strumento anticrisi, ma anzi valorizzarne il ruolo ai fini dell´occupazione giovanile, consapevoli che formazione significa futuro.´ E´ quanto ha sostenuto ieri l´assessore regionale alla Formazione, Lavoro, Istruzione, Marco Luchetti al convegno nazionale ´ La Rete del lavoro´ che si e` tenuto nell´ambito del Forum Pa, in corso di svolgimento alla Fiera di Roma fino al 12 maggio. Alle Marche era stata affidata la conclusione del convegno con un intervento dell´assessore sul ruolo delle Regioni per la formazione, l´occupazione e l´apprendistato. Erano presenti Matilde Mancini (Segretario Generale - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) Alessandro Ciriani (Presidente - Provincia di Pordenone) Giuseppe Castiglione (Presidente - Upi) Agostino Di Maio (Direttore Generale - Assolavoro) Federico Vione (Presidente - Assolavoro) Grazia Strano (Direttore generale del Mercato del Lavoro - Ministero del Lavoro e delle politiche sociali) Aviana Bulgarelli (Direttore Generale - Isfol) ´La proposta di decreto legislativo recentemente presentata dal Ministro Sacconi sulla riforma dell´apprendistato e che sara` tra breve al vaglio delle Regioni ´ ha poi commentato Luchetti - sembra aver compresso un po´ il ruolo della formazione, soprattutto in termini quantitativi. D´accordo l´apprendimento nel lavoro, ma occorre anche una formazione trasversale. Noi crediamo che in un contratto di apprendistato professionalizzante la formazione debba avere un ruolo fondamentale proprio perche` si tratta di un contratto a causa mista. E abbiamo sempre adottato provvedimenti in tale direzione, lungimiranti, tanto che la Corte Costituzionale piu` volte ha ribadito la piena competenza e l´ autonomia delle Regioni nella definizione dei profili formativi e dell´organizzazione della formazione nell´apprendistato.´ Le Marche hanno investito in interventi formativi con diverse misure innovative: per esempio, per il 2010-2011 con le Borse Lavoro con incentivo all´assunzione (attive fino ad oggi 208 borse) o Progetti formativi finalizzati alla qualificazione professionale nella Green Economy rivolti a Collaboratori a Progetto (co.Co.pro.) espulsi dal mercato del lavoro a seguito della crisi; Bando per il nuovo Prestito d´Onore; le Azioni di Sistema Welfare to Work con interventi e misure per il reinserimento nel mondo del lavoro di lavoratori in difficolta`. Programma che si sviluppa attraverso percorsi formativi anche in azienda attraverso un periodo massimo di tre mesi (tirocinio somministrazione) al termine del quale le aziende che intendono assumerli hanno diritto ad un incentivo di 5000 euro. Luchetti ha quindi ricordato i buoni risultati raggiunti dalle Marche sull´apprendistato professionalizzante grazie anche alla collaborazione di tutte le parti sociali. Ha poi sottolineato che ´la formazione e` l´azione anticiclica per eccellenza e infatti la Regione ha puntato su questo strumento in funzione anticrisi´. ´E´ vero ´ ha detto - che vanno superati certi schemi datati di fare formazione, ma e` anche altrettanto importante che la formazione in apprendistato dia quelle competenze che non e` possibile acquisire solo in azienda. Un mix di attivita` formative cioe` che dia ai giovani le abilita`, il sapere e il saper fare, ma anche il senso di responsabilita` del lavoro. Occorre quindi recuperare una spinta che ridia prospettiva al ruolo della formazione. Cosi` come per l´occupabilita`, cio` sara` possibile attraverso una concreta sinergia e alleanza tra istituzioni e parti sociali.´ Infine, Luchetti ha illustrato alcune misure anticrisi adottate dalla giunta regionale per favorire l´occupazione: Concessione di contributi per la stabilizzazione dei contratti a termine che ha visto nel 2010 risorse per 1 milione di euro, 155 imprese ammesse a finanziamento e 176 stabilizzazioni; Contratti di Solidarieta`; contributi sostegno alla creazione di nuova impresa progetto Ar.co(risorse 500 mila euro. Finanziate 37 nuove imprese) ; Ammortizzatori sociali in deroga. A queste misure va aggiunto il recente Progetto sperimentale ´Reti Territoriali per l´occupazione´ (Flexicurity) con una dotazione di 650.000 euro.  
   
   
APPRENDISTATO IN SARDEGNA: LA CIRCOLARE SULLA FORMAZIONE DEI TUTOR AZIENDALI  
 
Cagliari, 11 maggio 2011 - L´assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato una nuova circolare in materia di apprendistato professionalizzante che definisce le procedure di formazione dei tutor aziendali. Possono formare i tutor aziendali: le imprese con capacità formativa interna; gli enti bilaterali (organismi costituiti dalle organizzazioni sindacali e datoriali); le agenzie formative accreditate. La formazione, di almeno 16 ore, può essere erogata anche in modalità e-learning (teledidattica), se viene garantita la tracciabilità dell´attività svolta e il rilascio di un attestato di frequenza. L´assessorato, inoltre, ha reso disponibile il facsimile del Registro delle attività e del Piano formativo del tutor. Quest´ultimo dovrà essere inviato, prima dell´avvio della formazione, al Servizio della Governance della formazione professionale a mezzo posta ordinaria all´indirizzo: via Xviii Febbraio n. 1 - 09131 Cagliari, oppure tramite posta elettronica all´indirizzo: lav.Apprendistato@regione.sardegna.it I tutor aziendali regolarmente formati saranno iscritti all´Albo regionale che sarà prossimamente istituito dalla Regione.  
   
   
LOMBARDIA: PROFUGHI, 700 IN ARRIVO, CATENA COMANDO CHIARA FORMIGONI: INDICHERÀ I NUMERI E I CENTRI, NOI COLLABORIAMO  
 
Milano, 11 maggio 2011 ´La catena di comando per l´emergenza profughi è chiara: commissario nazionale è il prefetto Franco Gabrielli, responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile; in Lombardia il compito di individuare, allestire o realizzare le strutture ricettive cui destinare i profughi del Nord Africa è stato affidato dallo stesso Gabrielli al dr. Roberto Giarola. Il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi è responsabile della gestione di Centri´. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, incontrando la stampa e spiegando dunque come sono configurate le responsabilità per l´accoglienza dei nuovi profughi che, già da oggi, arrivano in Lombardia, come comunicato dallo stesso Giarola. ´Regione Lombardia come sempre - ha specificato Formigoni - garantirà, insieme alle Province e ai Comuni, il massimo di collaborazione a supporto delle decisioni prese da questa struttura di responsabilità´. Una Gestione A 2 Fasi - Il presidente lombardo ha anche spiegato che nel corso della riunione odierna del Tavolo di coordinamento ´ci è stato comunicato che l´accoglienza sarà articolata in due fasi´. La prima ´di alloggiamento temporaneo, orientativamente della durata di 2 settimane´ e la seconda ´di destinazione a medio-lungo termine orientativamente sino a fine anno´. Nella prima fase ai profughi saranno assicurati vitto, alloggio e assistenza sanitaria e i costi saranno integralmente a carico della gestione commissariale; mentre le ´attività´ saranno a cura delle Asl territorialmente competenti. Nella seconda fase, invece, saranno garantiti anche servizi volti all´inserimento sociale dei profughi e cioè mediazione culturale, corsi d´italiano e altro. ´Questo - ha sottolineato Formigoni - coerentemente con le decisioni prese a livello nazionale, che ci sono state comunicate da diverse settimane, e a cui tutte le Regioni hanno garantito la massima collaborazione´. 700 Nuovi Arrivi Entro Venerdi´ - Formigoni ha poi spiegato che ´ci è stato comunicato che nella giornata di domani arriveranno 298 migranti trasferiti da Lampedusa con la nave Flaminia: nel pomeriggio di domani sbarcheranno a Genova per poi essere trasportati nei centri che verranno individuati nelle prossime ore. Tra giovedì e venerdì è atteso l´arrivo di altre 300/350 persone, imbarcate sulla nave Excelsior, sempre via Genova´. Formigoni ha riferito che ´nel corso del Tavolo di stamattina nulla ci è stato detto sui luoghi dove queste persone saranno accolte nella fase di ospitalità temporanea´, per questo è previsto ´a breve un nuovo Tavolo per il necessario aggiornamento´. ´Non è difficile prevedere che ne arrivino altri - ha detto ancora Formigoni - vista la situazione così drammaticamente in peggioramento della Libia´. Il presidente ha anche ricordato che solo la minor parte di questi profughi sono di nazionalità libica, la maggior parte sono nativi di altri Paesi nord e centro-africani. Nessuna Tendopoli - Formigoni, ribadendo che nello smistamento e gestione dei profughi si sta dando piena applicazione all´accordo raggiunto in sede di conferenza Stato/regioni, ha anche detto, rispondendo alla domanda di un giornalista, che ´la parola ´tendopoli´ è sempre stata esclusa e non è mai stata introdotta nelle proposte. I prefetti stanno cercando infatti di collocare queste persone in piccoli gruppi, rispondendo alle disponibilità che sono state sollecitate soprattutto a Ong, centri di accoglienza pre-esistenti, strutture di ricovero e centri famiglia che verranno indicati da Giarola´. La Distribuzione - Per ora, come criterio, vale quello approvato dal Governo, cioè della distribuzione in base al numero degli abitanti di ciascuna Regione. Formigoni ha anche detto di ´auspicare che il Governo stesso tenga conto del fattore correttivo proposto, che consideri il numero degli stranieri già accolto dalle regioni´. ´Essendo la Lombardia quella che accoglie in assoluto il maggior numero di stranieri, questo significherà che ne dovremmo ospitare di meno´. Status Di Profugo - Ogni persona all´arrivo è sottoposta a riconoscimento e poi, eventualmente, potrà ottenere lo status di profugo e quindi i documenti che consentono la libera circolazione in Europa. L´unione Europea - Il presidente Formigoni ha fatto sapere che si associa al ministro dell´Interno Roberto Maroni, che stamane ha ribadito che l´Unione europea ´continua a lasciare sola l´Italia, in una sostanziale indifferenza dell´Unione stessa´. I Bombardamenti Della Notte - ´Le notizie che si hanno sui bombardamenti effettuati dalla Nato sulla città di Tripoli nel corso della scorsa notte - ha concluso Formigoni - mi lasciano grandemente preoccupato. Testimoni terzi dicono che non sarebbe stato colpito solo il quartier generale di Gheddafi, ma anche insediamenti circostanti. Se questi avvenimenti fossero veritieri confermo la mia grande criticità sull´avvio di queste operazioni militari, che non mi sembra stiano risolvendo la situazione´.  
   
   
CAMPO PROFUGHI MANDURIA: NESSUNA DISPARITÀ DI TRATTAMENTO  
 
Bari, 11 maggio 2011 - Con riferimento alle richieste di aiuti rivolte dalle comunità di Manduria e Oria per mitigare l´impatto subito dall´allestimento del campo profughi e per premiare, allo stesso tempo, la disponibilità all´accoglienza dimostrata dai Cittadini residenti, l´Assessore regionale alla Protezione civile Fabiano Amati ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Come già con la solita precisione il Prefetto Gabrielli ha avuto modo di rilevare deducendo sulla richiesta del Presidente della Provincia di Brindisi Ferrarese, mi preme sottolineare che non vi e´ mai stata ne´ vi sara´ alcuna disparità di trattamento nell´attribuire valore al contributo che le Città di Manduria e Oria stanno offrendo all´emergenza umanitaria in corso. Il merito delle due comunità e´ fuori discussione. “Ne deriva che tutte le decisioni di aiuti anche materiali non potranno che rivolgersi alle due comunità cittadine."  
   
   
ZAIA: ARRIVANO I PROFUGHI VERI. LI ACCOGLIEREMO SENZA CREARE GHETTI MA CON OSPITALITÀ DIFFUSA  
 
Venezia, 11 maggio 2011 - “Arrivano i profughi, quelli veri: li accoglieremo senza creare ghetti, ma secondo il modello dell’ospitalità diffusa. Da quattro settimane riceviamo immigrati senza che ci siano state sbavature sul territorio: vorremmo continuare a far così”. Lo ha affermato ieri il presidente del Veneto Luca Zaia, nel fare il punto sulla questione alla luce del mutato scenario degli arrivi: “non più immigrati da permesso provvisorio, che se ne sono quasi tutti andati, ma gente che scappa dalla guerra e dalla fame: bambini, alcuni orfani (si potrebbe aprire il grande tema dell’adozione), donne, mamme, famiglie che fuggono dalla morte e cercano rifugio”. “Finora abbiamo ospitato circa 500 immigrati, 120 profughi arriveranno questa notte – ha annunciato Zaia – e altri ne potranno arrivare. Domani il prefetto di Venezia Luciana Lamorgese incontrerà i presidenti delle Province per sondare il campo sul da farsi. Il Papa ha fatto un giusto appello per l’ospitalità; lo ha fatto in un territorio che ha conosciuto l’emigrazione e conosce bene l’immigrazione: siamo una delle tre regioni italiane con la più alta presenza di cittadini stranieri, circa 600 mila. Spero che la visita del Santo Padre sia di ulteriore aiuto per continuare con il nostro modello di ospitalità diffusa, che evita di mettere mele marce in mezzo alle mele buone”. Oggi, secondo Zaia, i veneti sono di fronte ad un bivio: puntare all’ospitalità da grande strutture d’accoglienza, o continuare con l’ospitalità nel territorio “che ci ha contraddistinto in questi mesi, e per la quale ringrazio Caritas, Emergency, la protezione civile e tutte le associazioni caritatevoli che si sono messe a disposizione. Però siamo al limite della saturazione degli spazi che conoscevamo”. “Credo si debba fare un ragionamento che va un po’ più in là e pensare che questa sfida la vinciamo come comunità, distribuendo gli immigrati in tutto il territorio, si tratta di accogliere un profugo ogni due – tre mila abitanti, che significa uno in ciascuno dei Comuni minori, per arrivare a 20 – 30 in quelli maggiori, senza segregazioni e senza ghetti. Aiutateci a comunicare questo modello – ha chiesto Zaia ai giornalisti – perché non vorremmo aprire al ‘casermaggio’. I flussi dall’Africa sono imponenti – ha ribadito il presidente del Veneto – e l’Europa dice che ci darà una mano ma non mi pare abbia fatto nulla: non mi risulta ci sia la tanto predicata equa distribuzione di immigrati sul territorio europeo”.  
   
   
REGIONE CAMPANIA: AVVENUTO SBARCO PROFUGHI. OK I TRASFERIMENTI  
 
Napoli, 11 maggio 2011 - Sono sbarcate ieri a Napoli, dalla motonave Flaminia, 461 persone provenienti da Lampedusa e partite dal Nord Africa. In base alle disposizioni del Commissario delegato per l´emergenza umanitaria del Dipartimento nazionale della Protezione civile, 212 dei migranti che hanno raggiunto il porto partenopeo resteranno in Campania, ospitati presso strutture di assistenza. Lo conferma la Protezione civile della Regione Campania che ha coordinato le operazioni di sbarco anche con l´aiuto di 20 volontari e 5 mediatori culturali. Sul posto sono giunte anche 3 ambulanze attivate dalla Asl nonchè il personale e i mezzi della Croce Rossa Italiana. Ai 249 migranti sbarcati a Napoli, ma diretti verso altre regioni, la Protezione civile campana ha fornito anche cestini con il pasto.  
   
   
"VIOLENZA VISSUTA E ASSISTITA": IL 13 E 14 MAGGIO INIZIATIVA A PERUGIA  
 
Perugia, 11 maggio 2011 - "Violenza vissuta e assistita: conflitti familiari, violenza domestica e stalking" è il tema del convegno che, promosso dalla Camera minorile di Perugia e dalla Camera Penale di Perugia, in collaborazione con il Centro pari opportunità della Regione Umbria, si terrà venerdì 13 e sabato 14 maggio (a partire dalla ore 9.00) nel Salone d´Onore di Palazzo Donini, a Perugia. L´iniziativa si articola in tre sessioni. Il 13 maggio (ore 9,00-13,00) è prevista la prima sessione a cura della Camera minorile di Perugia su "conflitti e violenza familiare", moderatrice Giuliana Astarita, presidente della Camera minorile di Perugia, interverranno Roberta Luberti, medico psicoterapeuta già presidente del coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l´abuso all´infanzia (cismai) su "violenza assistita: caratteristiche del fenomeno e conseguenze", Massimiliano Arena, direttore scientifico della rivista "Diritto minorile" e presidente Camera minorile di Capitanata, su "crisi familiare: la sottrazione non consensuale dei figli sul territorio nazionale, comunitario ed extra comunitario", Sergio Matteini Chiari, presidente del tribunale per i minorenni di Perugia, su "L´ascolto del minore nei procedimenti civili che lo riguardano". Nel pomeriggio (ore 14,30-19,00) si terrà la seconda sessione a cura della Camera penale di Perugia su "Aspetti sostanziali e processuali dello stalking e dei delitti contro l´assistenza familiare", moderatore Giuseppe Innamorati, consigliere della Camera penale di Perugia, relatori: Francesco Gatti, Segretario della Camera penale di Perugia, su "I delitti contro l´assistenza familiare", Maria Cristina Ciace, consigliere della Camera penale di Perugia, su "Il delitto di atti persecutori", Giuseppina Arcella, giudice presso il Tribunale per i minorenni di Perugia, su "Minore vittima di violenza e minore autore di violenza", Alessia Tavarnesi, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, su "Metodi di indagine nei delitti di atti persecutori". Sabato 14 maggio (ore 9,00-12,30) si terrà la terza sessione, a cura del Centro pari opportunità della Regione Umbria su "Prevenzione e contrasto della violenza di genere: l´esperienza del telefono donna del Centro pari opportunità della Regione Umbria", moderatrice Daniela Albanesi, presidente del Centro pari opportunità della Regione Umbria, relatrici: Teresa Bruno, psicologa-psicoterapeuta associazione "artemisia" - responsabile settore donna, su "Violenza domestica e stalking: impatto sulle vittime", Paola Morioni, psicologa - consulente del telefono donna già componente del consiglio dell´Ordine degli psicologi dell´Umbria e Vania Molini, consulente legale del telefono donna, su "Percorsi di uscita dalla violenza: buone pratiche e nodi critici anche attraverso storie di donne".  
   
   
CONFERENZA SU TEMATICHE FEMMINILI GIOVEDÌ 12 MAGGIO A NOVA PONENTE  
 
Bolzano, 11 maggio 2011 - La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Giovedì 2011, alle ore 20.00, a Nova Ponente, con la giornalista Nina Schröder, si parlerà delle reali differenze fra uomo e donna e di frequenti stereotipi in uso. La Commissione provinciale per le pari opportunità e l´Ufficio donna della Provincia propongono nuovamente in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. Giovedì 12 maggio 2011, alle ore 20.00, presso la Biblioteca a Nova Ponente, con la giornalista Nina Schröder, si parlerà (in lingua tedesca)delle reali differenze fra uomo e donna e di frequenti stereotipi in uso, ad esempipo che le donne non sono capaci di parcheggiare. Le riflessioni partono dal dato di fatto che il mondo ha subito profonde modificazioni negli ulti decenni e che uomini e donne si avvinano sempre più in tutti i campi. Le varie iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità riferite alla primavera 2011 sono raccolte in un opuscolo "Donne informate" e spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con la pubblica amministrazione. L´opuscolo fornisce in modo sintetico informazioni sui compiti della Commissione provinciale pari opportunità e sul Servizio Donna; è in distribuzione gratuita presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it    
   
   
SCUOLE INFANZIA NON STATALI, VENETO: ASSEGNATI 14,5 MILIONI € A 1.189 SCUOLE PARITARIE  
 
Venezia, 11 maggio 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore ai servizi sociali Remo Sernagiotto, ha approvato una deliberazione con la quale assegna e eroga per il 2011 14,5 milioni di euro alle scuole d’infanzia non statali (come previsto dalla legge regionale di bilancio di previsione 2011) che accolgono 94 mila bambini tra i 3 e i 6 anni (sui 130 mila complessivi presenti nelle scuole d’infanzia). Ne dà notizia Sernagiotto stesso il quale sottolinea: “Ancora una volta, pur in situazione finanziaria di così grande difficoltà, la Regione Veneto ha fatto la sua parte, direi la sua parte in fondo, nei confronti delle scuole per l’infanzia non statali che sono 1.189 e accolgono l’80% dei bambini veneti tra i 3 e i 6 anni svolgendo una funzione sociale ed educativa imprescindibile e che il governo veneto riconosce appieno. Nel giro di qualche mese gli importi saranno erogati mettendo fine ad alcuni ritardi che si erano presentati negli anni precedenti. E’ una cosa importante anche se siamo consapevoli che questo non basta per l’equilibrio dei bilanci delle scuole paritarie del Veneto”. L’esponente del governo veneto ha annunciato un prossimo incontro con la Ministra all’istruzione Mariastella Gelmini per far capire che “il modello veneto è un modello di sussidiarietà importante. Il ‘costo’ per bambino in una scuola non statale paritaria è di 2800 euro l’anno contro i 5600 in una scuola statale a funzione pubblica. La scuola per i bambini fra i 3 e i 6 anni – aggiunge Sernagiotto – non è considerata scuola d’obbligo ma certo ci si rende ormai conto che è un insostituibile preludio propedeutico alla scuola elementare. Pertanto ora dobbiamo discutere a livello nazionale il ‘caso veneto’ delle scuole per l’infanzia paritarie perché le rette pagate dalle famiglie che si rivolgono a queste scuole diventano più pesanti, praticamente un’ulteriore tassa”. L’assessore informa ancora che la Regione sta lavorando con la Fism (federazione italiana scuole materne) e con tutti i soggetti interessati, riuniti attorno a uno specifico tavolo regionale da un anno, per preparare un progetto-pilota basato sul principio di sussidiarietà nel Veneto “che proporremo al governo sperando che nel giro di due anni si possa non avere più la retta ma un ‘buono bambino 3-6 anni’ di 2.800 euro l’anno per le scuole d’infanzia paritarie così da garantire il loro servizio e dare possibilità di scelta alle famiglie”.