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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Maggio 2012
LE OSSERVAZIONI DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO L´INCONTRO CON IL VICE-PREMIER CINESE LI  
 
Bruxelles, 7 maggio 2012 –Di seguito le osservazioni del presidente Barroso dopo l’incontro del 3 maggio con il vice-premier cinese Li: “ E ´stato un piacere incontrare di nuovo il vice-premier Li. Le nostre discussioni sono state di ampio respiro, sostanziale e costruttivo - come è stato il vertice Ue-cina tenutosi a Pechino lo scorso febbraio. Oggi la visita del vice premier Li testimonia la natura solida e lungimirante delle relazioni Ue-cina, le relazioni bilaterali, che continuano a crescere più vicino e più forte. Ho avuto l´opportunità di rivedere con il vice-premier Li la natura globale di relazioni Ue-cina. L´ue e la Cina sono i due poli importanti nel nostro mondo globalizzato. Tutto quello che facciamo - e cosa facciamo insieme - ha un impatto globale. Questo è il motivo per cui abbiamo il dovere e una responsabilità, davanti ai nostri cittadini, ma anche prima che il resto del mondo, a cooperare strettamente su tutte le questioni. Pertanto, sono particolarmente lieto che stiamo oggi ufficialmente lanciare il nostro partenariato urbanizzazione sostenibile che ci permetterà di cooperare più strettamente per affrontare sfide comuni economiche, sociali e ambientali. Siamo anche, con la firma di due dichiarazioni comuni in materia di cooperazione energetica, dimostrando che questa è un´area in cui l´Europa possono lavorare insieme con la Cina, e dove il talento cinese ed europea e la creatività può contribuire a migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. Abbiamo anche discusso l´economia globale e la preparazione del prossimo vertice del G20. L´unione europea e la Cina sono due dei principali attori economici del mondo, e il nostro commercio e investimenti sono una fonte importante di crescita economica, occupazione, sviluppo e innovazione. Abbiamo bisogno di lavorare duramente insieme per costruire condizioni di parità e di sfruttare al meglio per i nostri cittadini e le imprese. Durante il nostro incontro, ho espresso il mio apprezzamento per le misure adottate dal governo cinese per riequilibrare il modello cinese di crescita e per la fiducia il vice-premier Li ha espresso nella capacità dell´Ue di superare le attuali sfide economiche, nonché per il suo sostegno le azioni dell´Ue in questo senso. Abbiamo bisogno di lavorare in stretta collaborazione per promuovere una crescita forte, sostenibile ed equilibrata, in linea con i nostri impegni G20. Vice-premier Li e ho anche uno scambio di opinioni sul cambiamento climatico e sviluppo sostenibile, in particolare per quanto riguarda i preparativi della Conferenza di Rio +20. Dobbiamo lavorare insieme per garantire un esito positivo di questa conferenza. Ho accolto favorevolmente l´intenzione della Cina di sviluppare legislazione sul clima per attuare il suo target internazionale. L´ue è pronta a cooperare sulle politiche di successo cambiamento climatico, anche sullo scambio di emissioni. Abbiamo anche discusso i preparativi per il nostro 15 ° vertice che si terrà a Bruxelles. E ´importante che i nostri organi preparatori in grado di soddisfare presto, anche per continuare il nostro dialogo sui diritti umani. A questo proposito ho accolto con favore la decisione di tenere la prossima riunione del Dialogo sui diritti umani il 29-30 maggio”.  
   
   
UE, SONIA ALFANO: "LE LEGGI ORDINARIE NON FUNZIONANO CONTRO LA MAFIA" INTRODURRE A LIVELLO EUROPEO IL REATO DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA.  
 
Bruxelles, 7 maggio 2012 - Sonia Alfano è stata eletta presidentessa della nuova commissione speciale alla criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio di denaro (Crim). Nata a Messina, in Sicilia, si è battuta contro il crimine organizzato fin dalla morte di suo padre, ucciso dalla mafia l’8 gennaio del 1993. L´obiettivo della Crim? "Mettere a disposizione gli strumenti necessari a chi conduce quotidianamente la lotta alla mafia". Perché era necessario creare una commissione speciale per la lotta alla mafia? Era necessario informare i deputati. Non solo della grave situazione in cui tutti i paesi versano dal punto di vista del crimine organizzato e delle varie forme di mafia, ma soprattutto del fatto che leggi ordinarie non sono servite a nulla, che hanno addirittura agevolato il radicamento dei sistemi criminali anche in quei paesi che nell´immaginario collettivo potrebbero sembrare immuni, come l´Olanda o la Svezia. L’obiettivo finale della Crim è quello di creare un testo unico antimafia. Quali sono i punti che a suo avviso dovranno entrare nel testo? Dal mio punto di vista, per essere efficaci, dobbiamo introdurre a livello europeo il reato di associazione mafiosa - che al momento esiste solo in Italia - ed anche uno strumento per impedire ai mafiosi arrestati di esercitare il loro ruolo di comando anche dal carcere introducendo il 41bis, il cosiddetto "carcere duro". In questo senso vorrei rassicurare i cittadini: non si tratta assolutamente di una violazione dei diritti umani. "Carcere duro" significa una cellula singola e non poter parlare con altri carcerati condannati per gli stessi capi d´imputazione. In Italia chi vive è sottoposto a regime di carcere ordinario vive in una cella di pochi metri quadri in cui spesso ci sono in otto persone. Questa è una violazione dei diritti umani. Chi invece è in "carcere duro" ha una cella singola. L´obiettivo è quello di mettere a disposizione gli strumenti necessari a chi conduce quotidianamente la lotta alla mafia. Questo è il nostro ruolo di legislatori. In che modo la Crim cambierà il modo di lottare contro la mafia ? Dobbiamo aggredire in maniera determinante i patrimoni dei criminali. Come siciliana, ho purtroppo un´esperienza diretta, e so benissimo che un boss mafioso può restare in carcere anche per dieci anni ma il suo ruolo continuerà ad essere quello di un boss. Se invece a quel boss venissero confiscati il suo patrimonio e i suoi beni, la sua figura verrebbe sminuita perdendo di credibilità e di consenso. Vorremmo inoltre che questi beni possano ritornare nelle mani dei cittadini attraverso la distribuzione di servizi. Gli obiettivi della commissione riguardano anche la lotta alla corruzione, che in Italia, Bulgaria o Romania hanno intaccato anche la politica, e al riciclaggio di denaro sporco. La lotta alla mafia sarà svolta a 360 gradi con una collaborazione tra politica, istituzioni e le varie autorità giuridiche ed investigative. Come intende stringere i rapporti tra istituzioni europee ed extra europee? La ´ndrangheta è il sistema criminale più ricco al mondo e detiene il monopolio del traffico delle sostanze stupefacenti. Gode purtroppo di assoluta fiducia da parte dei cartelli colombiani. Non possiamo affrontare un sistema così forte attraverso le leggi ordinarie o solo la cooperazione di Eurojust. Vogliamo ci sia una forte collaborazione tra i nostri sistemi giudiziari ed investigativi e quelli degli altri paesi. Un ruolo fondamentale sarà anche svolto dalle collaborazioni con i paesi ad alto rischio come il Canada, gli Stati Uniti e la Colombia.  
   
   
RILANCIARE L´EUROPA PUNTANDO SU CREATIVITÀ E SPIRITO IMPRENDITORIALE  
 
Roma, 7 maggio 2012 - In occasione della Festa dell´Europa, mercoledì 9 maggio alle 9.30 si terrà presso la Sala delle Colonne dell´Università Luiss-guido Carli, la conferenza dal titolo "Rilanciare l´Europa puntando su creatività e spirito imprenditoriale". Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, il Ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi e il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia si confronteranno sulle sfide della crisi e sull´esigenza di costruire un´Europa più politica capace di valorizzare ulteriormente l´innovazione industriale e di stimolare le nuove generazioni nel realizzare i propri progetti. Mai come in questo 9 maggio, è indispensabile parlare di come combattere la drammatica situazione della disoccupazione giovanile e della crescita, due temi questi, intrinsecamente legati: per tornare a crescere è necessario puntare sui giovani che vanno aiutati ad esprimere e mettere in campo le proprie idee innovative, risvegliando anche il loro spirito imprenditoriale. La relazione fra educazione, formazione e imprese diviene dunque cruciale per favorire e promuovere una nuova crescita a livello europeo. Queste saranno le tematiche che verranno affrontate nel corso della conferenza. Http://www.luiss.it/it/eventi/calendario/2012/05/rilanciare_leuropa_puntando_su_creativit_e_spirito_imprenditoriale.htm?registrazione    
   
   
ROSSI A BRUXELLES: “MENO STUDI E CONVEGNI, PIÙ RISORSE PER GIOVANI E WELFARE”  
 
Bruxelles, 7 maggio 2012 – “Sono soddisfatto: quello approvato è un concreto programma per politiche sociali contro la crisi”. E’ questo il commento che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha espresso al termine dell’assemblea plenaria del Comitato delle Regioni riunito il 3 maggio a Bruxelles. Nel corso dei lavori è stato approvato il parere sul nuovo Programma per il Cambiamento e l’Innovazione Sociale, di cui Enrico Rossi è stato relatore. Il nuovo Programma, che entrerà in vigore nel 2014-2020, stanzia 968 milioni di euro per i 7 anni di vigenza. Risorse destinate alla sperimentazione di nuovi modelli di welfare e di politica sociale, per le giovani generazioni, per sostenere la mobilità europea dei lavoratori e per un programma di micro crediti per l’impresa sociale in Europa. Il parere del presidente Rossi ha proposto modifiche al testo della Commissione Europea (che dovrà essere approvato dal Parlamento Europeo) per concentrare risorse finanziare (almeno 60 milioni) a favore dei giovani, anche in considerazione dei preoccupanti dati sulla disoccupazione giovanile, gravi in Europa e ancora peggiori in Italia e nei paesi dell’Europa mediterranea. Il parere di Rossi ha inoltre messo l’accento sulla necessità di impiegare la maggior parte delle risorse del Programma (almeno 85 milioni) su concreti progetti di innovazione sociale che, in seguito, possano essere assunti nelle ordinarie politiche sociali delle Regioni e degli Stati: in sintesi più risorse per le politiche e meno per convegni, studi ed altre poco incisive iniziative, perché l’aggravarsi della crisi sociale non consente di distogliere le sempre minori risorse da impieghi per il miglioramento delle condizioni di vita soprattutto delle persone più fragili e sottoposte ai rischi di marginalità sociale. Ora la Regione Toscana si preparerà a predisporre e selezionare progetti di qualità da sottoporre ai bandi per il finanziamento che dal 2014 saranno lanciati dalla Commissione Europea.  
   
   
LA VALLE D’AOSTA PROTAGONISTA DELLA FESTA DELL’EUROPA  
 
Aosta, 7 maggio 2012 - Il 9 maggio di ogni anno si festeggia l’anniversario di costituzione dell’Unione europea: un’occasione per proporre iniziative che possano avvicinare maggiormente quest’ultima ai suoi cittadini e per focalizzare l’attenzione della popolazione su temi di grande interesse connessi all’attualità europea. La Festa dell´Europa, infatti, identifica l’entità politica dell’Unione europea ed è diventata non solamente un ricordo delle origini europee, ma, soprattutto, un momento di riflessione e di proposte per il futuro. Per celebrare questa ricorrenza, il Centro Europe Direct Vallée d’Aoste organizza, anche quest’anno, un’iniziativa nel capoluogo regionale, al fine di diffondere la conoscenza della storia e del funzionamento dell’Unione europea e per promuovere e creare spunti di riflessione legati al tema di questa edizione: Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni. Sarà quindi coinvolta una compagnia teatrale (Replicante teatro) che realizzerà uno spettacolo per descrivere le tappe salienti che hanno portato alla costituzione dell’Unione europea; per mettere in evidenza il tema dell’anno europeo, inoltre, il programma prevederà l’esibizione di alcune rock band di giovani e di “non più giovani” (Alpacha e Zulian Project, Underpressure, Pattex), per sottolineare come la musica possa essere vista come un linguaggio universale, senza tempo, in grado di unire generazioni diverse. Al termine del concerto è previsto anche uno spettacolo di danza a cura del C.c.s. Cogne di Aosta. Programma: Lunedì 7 maggio 2012, tensostruttura Babel, Aosta, Piazza Chanoux. Ore 20.00: esibizione delle due rock band Alpacha e Zulian Project dirette e coordinate da. Davide Mancini; Ore 20.30: saluti delle Autorità e presentazione della serata; Ore 20.45: spettacolo teatrale “L’europa (probabilmente)”.Lo spettacolo sarà suddiviso in tre parti ed intervallato da due canzoni eseguite dalla rock band di Luca Addario dell’Associazione Arteintesta. Ore 21.45: esibizione della band dei Pattex e della terza band di giovani, gli Underpressure. A partire dalle 22.15, spettacolo di danza a cura del C.c.s. Danze di Aosta. Per allargare a tutto il territorio regionale la promozione dei valori e dei simboli che caratterizzano questa importante festa, la Giunta regionale, con deliberazione n. 393 del 24 febbraio 2012 e in collaborazione con il Consorzio degli Enti Locali della Valle d´Aosta (Celva), ha previsto l’organizzazione di iniziative decentrate, caratterizzate dal coinvolgimento diretto degli Enti valdostani. Qui di seguito si elencano i Comuni partecipanti e le date delle iniziative in programma: Bard, Hône e Pontboset - Il progetto presentato dai tre Comuni prevede diverse iniziative che si svolgeranno nel mese di maggio, tra le quali alcune attività rivolte agli studenti delle scuole, sia informative che ludiche; a Bard una tavola rotonda sul tema dell´Anno europeo 2012 (6 maggio 2012); a Hône una Conferenza sull´aiuto dell´Europa a sostegno dello sviluppo del territorio (9 maggio 2012); a Pontboset un Concerto europeo della Filarmonica "Alpina" di Hône (19 maggio 2012); a Hône un aperitivo europeo con prodotti tipici di alcuni paesi europei (27 maggio 2012). Valsavarenche (24 maggio 2012) - L´iniziativa prevede una festa, nella quale saranno coinvolti i ragazzi delle scuole medie attraverso una gara di "Orienteering", attività ludico-sportiva- didattica, che permetterà, attraverso il gioco, di approfondire, grazie ad alcune "tappe formative" dedicate all´approfondimento della sua storia e dei suoi simboli, la conoscenza dell´Unione europea. L’evento sarà anche collegato alle attività previste per il festeggiamento dei novant´anni del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Gaby e Issime (6 maggio 2012) - Il progetto prevede una manifestazione suddivisa in diverse iniziative: un laboratorio artistico per i bambini e per i loro nonni, sui simboli e la storia dell´Unione europea; un aperitivo che prevede la preparazione di piatti appartenenti a diversi paesi europei; l´esecuzioni di alcuni brani musicali da parte della mini banda di Gaby. Torgnon e Fontainemore - L´iniziativa è suddivisa in due parti: per approfondire la conoscenza della storia e del funzionamento dell’Unione europea, 12 ragazzi delle scuole secondarie, organizzeranno due incontri tematici incentrati in particolar modo sul Trattato di Lisbona, che saranno presentati al pubblico dei due comuni; la seconda parte prevede una visita a Roma, presso gli uffici del Senato dedicati ai rapporti con le istituzioni dell´Unione europea. Periodo: dal 4 al 27 maggio 2012.  
   
   
UN PUNTO DI INCONTRO PER LE EUROREGIONI  
 
Trento, 7 maggio 201 2- Lo scambio di esperienze e la discussione sulle attuali sfide alla collaborazione transfrontaliera sono stati al centro di un incontro tenutosi recentemente all’Eurac di Bolzano. All´incontro hanno partecipato i rappresentati di quattro Gruppi europei di cooperazione territoriale (Gect) insieme a esperti di diritto locali e internazionali. “Con la creazione del Gect Euroregione Tirolo–alto Adige–trentino, lo scorso anno, è stato scritto un nuovo capitolo della collaborazione tra i nostri territori di frontiera” ha dichiarato Birgit Oberkofler, segretaria generale dell’ufficio Gect, all’apertura dell’incontro all’Eurac di Bolzano. L’evento ha fornito l’occasione agli esperti di diritto dell’Eurac di rispondere, dal punto di vista teorico, a dubbi e domande sulle basi del diritto comunitario e i suoi campi d’azione. I rappresentanti del Gect hanno invece presentato i campi di attività e le possibilità di sviluppo delle Euroregioni e descritto le sfide che queste nuove istituzioni devono affrontare. Oltre alla Euroregione Tirolo-alto Adige-trentino, sono stati al centro dell’incontro anche i Gect tra il Belgio e la Francia, la Francia e la Spagna e l’Ungheria e la Slovacchia. Un esempio collaborazione transfrontaliera viene dal settore della salute: nel Gect ungaro-slovacco i cittadini che vivono nei territori di frontiera possono usufruire dei servizi ospedalieri vicini senza spese burocratiche, anche quando questi ospedali si trovano nell’altro stato. Nella Euroregione franco-spagnola Pyrénées-méditerannée, esistente dal 2009, è stata invece attuata una collaborazione in campo universitario, per rafforzare la mobilità transfrontaliera di studenti e ricercatori. I diplomi vengono infatti riconosciuti sia in Francia che in Spagna. “L’utilizzo di sinergie, possibile grazie alla collaborazione transfrontaliera, è uno degli aspetti centrali del processo di integrazione europea. I commenti positivi su questo workshop sono anche da attribuire al fatto che rappresentati della ricerca applicata, delle istituzioni e della scienza, hanno potuto qui trovare un punto di incontro al di là dei propri confini e hanno posto una prima pietra per una più stretta collaborazione futura” sottolinea Alice Engl, commentando l’incontro organizzato dall’Istituto sui Diritti delle Minoranze e dall’Istituto per lo Studio del Federalismo e del Regionalismo dell’Eurac in collaborazione con il Gect “Euroregione Tirolo-alto Adige-trentino”.  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA APPROVA IL PROGRAMMA REGIONALE. UN METODO DI LAVORO ISPIRATO AL DIALOGO E ALLE MIGLIORI ESPERIENZE EUROPEE  
 
Bologna, 7 maggio 2012 – Cittadini più informati e coinvolti nelle decisioni che hanno ricadute nella vita dei Comuni e delle comunità locali. La Giunta regionale ha approvato un progetto di legge, che ora sarà discusso dall’Assemblea legislativa, che disciplina l’insieme delle linee guida che compongono il “Programma regionale per la partecipazione” e fa il punto sulle esperienze realizzate e in essere. Forte dei risultati degli anni scorsi la Regione dà attuazione alla legge regionale in materia con l’obiettivo di rendere i cittadini dell’Emilia-romagna più protagonisti nelle scelte degli enti locali, rafforzando il coinvolgimento delle singole persone e dei gruppi di cittadini in specifici e delicati momenti e temi: dai progetti sulla mobilità sostenibile alle scelte relative alla riqualificazione urbana, dai temi ambientali alle nuove infrastrutture. “Si tratta di un metodo di lavoro ispirato alle migliori esperienze europee - sottolinea Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Giunta regionale -: meglio discutere chiaramente e diffusamente prima di iniziare la realizzazione di un’opera o un cambiamento nell’organizzazione di una realtà, piuttosto che trovarsi poi a fronteggiare problemi e malumori successivi. L’esperienza di questi anni, ispirata alla filosofia del dialogo, fa ben sperare”. Le novità - La Regione, dando seguito a quanto auspicato anche dalle forze politiche presenti in Assemblea al momento dell’approvazione dello scorso bilancio a fine 2011, sosterrà con 200 mila euro le proposte e attività di partecipazione degli enti locali e, soprattutto, metterà a disposizione le proprie competente e il proprio lavoro per sostenerne i progetti. La partecipazione in Emilia-romagna - I processi partecipativi in Emilia-romagna sono stati oltre 260 dal 1998 al 2011. I dati sono monitorati dall´Osservatorio regionale sulla partecipazione, progetto unico nel panorama italiano e promosso dalla Giunta regionale ( http://osservatoriopartecipazionerer.Ervet.it/ ). L´indagine sui processi partecipativi, svolti dal 2009 al 2011, evidenzia anche che il 55% delle esperienze scaturisce su base volontaria, cioè su impulso degli stessi enti locali promotori che hanno raccolto e dato vita ad una esigenza diffusa di coinvolgimento dal basso alle politiche pubbliche, mentre soltanto il 10% dei processi partecipativi si svolge in quanto previsto da norme di legge. Nel 96% dei processi partecipativi considerati si tratta di esperienze sorte in assenza di conflitto e allo scopo di coinvolgere i cittadini in modo attivo nella valutazione di temi specifici. Quella comunale è la dimensione ideale per i processi partecipativi: nel 73% dei casi, infatti, l’esperienza dice che si è trattato di iniziative svolte dai Comuni (nel 22% dei casi a Bologna, 16% a Reggio Emilia, 14% a Modena, 9% Ferrara, 8% Ravenna, 8% Parma, 5% Forlì-cesena, 4% Parma). Quanto alla tipologia dei progetti oggetto della partecipazione, nel 30 % dei casi si tratta di progetti di riqualificazione e progettazione/pianificazione urbana; uguale frequenza hanno le esperienze in ambito sociale (programmazione del welfare, educazione e promozione della cittadinanza attiva) mentre il 20% dei casi riguarda le tematiche ambientali; per quanto riguarda gli altri progetti, si tratta di esperienze di bilanci partecipati, infrastrutture tecnologiche o e-government. Alcune delle esperienze più significative - A Reggio Emilia i cittadini sono stati protagonisti nel piano di rigenerazione urbana del Parco del Rodano, segnalando le esigenze principali legate, per esempio, ai temi dell’integrazione con altri spazi e dei mezzi di trasporto. Sulla stessa linea anche il progetto di riqualificazione del Lungofiume a San Lazzaro di Savena e nelle ex cave di Rimini. In tema di mobilità sostenibile, invece, il Piano urbano del traffico di Portomaggiore a Ferrara è stato realizzato anche grazie alla partecipazione dei cittadini (in modo da accoglierne in anticipo esigenze e bisogni), del sistema delle imprese e dei territori, mentre a Savignano sul Panaro attraverso la partecipazione si è realizzato un progetto di messa in sicurezza di spazi pubblici, così come è avvenuto a Scandiano e a Castelnovo di Sotto in Provincia di Reggio Emilia e nella zona delle ex Colonie. Infine, nel Comune di Piacenza la partecipazione è stata possibile soprattutto attraverso il web dei cittadini per la realizzazione, tra le altre cose, del Psc e della riqualificazione di Piazzetta Plebiscito.  
   
   
AMMINISTRATIVE: SICILIA, DOMENICA E LUNEDI´ 147 COMUNI AL VOTO  
 
 Palermo, 7 maggio 2012 - Sono 147 i comuni siciliani che fra il 6 e 7 maggio andranno alle urne per il rinnovo degli organi amministrativi. Nei 22 comuni dove si votera´ con il sistema elettorale proporzionale, l´eventuale turno di ballottaggio si terra´ il 20 e 21 maggio. I seggi resteranno aperti domenica, dalle ore 8 alle 22, e lunedi´, dalle ore 7 alle 15. Lo scrutinio iniziera´ subito dopo la chiusura dei seggi. Gli abitanti interessati sono 2.041.721, ma gli aventi diritto al voto sono 1.871.422 (di cui 969.204 donne). Tre i capoluoghi di provincia coinvolti: Palermo, Trapani e Agrigento. Gli altri centri piu´ grossi sono Marsala, Paterno´, Misterbianco, Alcamo, Barcellona Pozzo di Gotto, Sciacca e Caltagirone. Gallodoro, in provincia di Messina, e´ invece il comune piu´ piccolo con 409 abitanti. Oltre che negli enti il cui rinnovo era gia´ fissato per scadenza naturale, si votera´ anche a Campobello di Licata, Sciacca, Aci Catena, Militello in val di Catania, Palagonia, Tremestieri Etneo, Fiumedinisi, Altavilla Milicia, Scicli e Torrenova, dove i sindaci si sono dimessi o sono stati sfiduciati. Cittadini chiamati al voto anche in 14 circoscrizioni comunali di 4 centri: Nicosia (Villadoro), Villarosa (Villapriolo), Lipari (Vulcano, Panarea, Stromboli e Filicudi-alicudi) e Palermo (tutte e 8). Non si votera´, invece, a Racalmuto e Salemi, originariamente inseriti nell´elenco, perche´ il Consiglio dei ministri ha deliberato, il 23 marzo, lo scioglimento dei consigli comunali per avere riscontrato forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalita´ organizzata. A garantire la gestione dei due enti, per 18 mesi, saranno due commissioni straordinarie prefettizie, nominate con decreto del presidente della Repubblica, che si sono gia´ insediate da qualche settimana. Nei 147 comuni coinvolti, i candidati a sindaco sono 459, tra cui 52 donne e 59 uscenti. I consiglieri comunali da eleggere sono 2.387 con 14.749 candidati (divisi in 741 liste), di cui 4.600 donne. Le sezioni elettorali che saranno costituite sono 2.071. Questi i comuni nei quali si votera´: Provincia di Agrigento (13): Agrigento (sistema maggioritario), Aragona, Bivona, Campobello di Licata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Comitini, Lampedusa e Linosa, Montallegro, Raffadali, Santa Margherita Belice, Sciacca (maggioritario)e Villafranca Sicula. Provincia di Caltanissetta (9): Acquaviva Platani, Butera, Campofranco, Marianopoli, Niscemi (maggioritario), Resuttano, San Cataldo (maggioritario), Santa Caterina Villarmosa e Sommatino. Provincia di Catania (21): Aci Bonaccorsi, Aci Catena (maggioritario), Calatabiano, Caltagirone (maggioritario), Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Licodia Eubea, Linguaglossa, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mirabella Imbaccari, Misterbianco (maggioritario), Nicolosi, Palagonia (maggioritario), Paterno´ (maggioritario), Raddusa, San Michele di Ganzaria, Sant´agata Li Battiati, Santa Maria di Licodia, Tremestieri Etneo (maggioritario) e Vizzini. Provincia di Enna (7): Barrafranca, Centuripe, Nicosia, Nissoria, Regalbuto, Sperlinga e Villarosa. Provincia di Messina (44): Acquedolci, Alcara Li Fusi, Barcellona Pozzo di Gotto (maggioritario), Brolo, Capri Leone, Castelmola, Castroreale, Cesaro´, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Gallodoro, Gioiosa Marea, Itala, Letojanni, Librizzi, Lipari, Longi, Malfa, Mazzarra´ Sant´andrea, Meri´, Mirto, Montalbano Elicona, Motta d´Affermo, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pagliara, Pettineo, Piraino, Roccavaldina, Roccella Valdemone, Rodi´ Milici, San Pier Niceto, San Piero Patti, Sant´alessio Siculo, Santa Marina Salina, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Savoca, Sinagra, Torrenova, Venetico e Villafranca Tirrena. Provincia di Palermo (34): Alia, Altavilla Milicia, Altofonte, Balestrate, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Blufi, Bolognetta, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Camporeale, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalu´, Chiusa Sclafani, Ciminna, Corleone, Ficarazzi, Gangi, Giardinello, Isnello, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Palermo (maggioritario), Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Prizzi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Flavia, Trappeto, Valledolmo e Villabate (maggioritario). Provincia di Ragusa (6): Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo, Pozzallo (maggioritario), Santa Croce Camerina e Scicli (maggioritario). Provincia di Siracusa (6): Avola (maggioritario), Canicattini Bagni, Cassaro, Floridia (maggioritario), Melilli e Solarino. Provincia di Trapani (7): Alcamo (maggioritario), Calatafimi-segesta, Castelvetrano (maggioritario), Erice (maggioritario), Marsala (maggioritario), Petrosino e Trapani (maggioritario).  
   
   
AMMINISTRATIVE: SICILIA, SUL SITO DELLA REGIONE VOTANTI E RISULTATI  
 
Palermo, 7 maggio 2012 - In occasione delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio, l´ufficio stampa della Presidenza della Regione comunichera´ i dati sul numero dei votanti e il raffronto con la precedente analoga tornata elettorale. In particolare, le rilevazioni sulla percentuale di affluenza alle urne saranno effettuate domenica alle ore 12, alle 19 e alle 22 e lunedi´ alle 15, alla chiusura definitiva dei seggi. Aggiornamenti anche per quanto riguarda i risultati per le elezioni dei sindaci, man mano che i Comuni li trasferiranno al servizio elettorale dell´assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica. Tutti i risultati saranno consultabili anche via internet. In collaborazione con la societa´ ´Sicilia e Servizi´, e´ stato infatti predisposto un sistema di elaborazione e diffusione dei dati (Idec), consultabile attraverso il link "Elezioni amministrative 2012" sulla homepage del sito della Regione all´indirizzo ( www.Regione.sicilia.it ).  
   
   
BOLZANO: CONSIGLIO NAZIONALE AUSTRIACO - SOTTOCOMMISSIONE PER L´ALTO ADIGE IN VISITA DAL PRESIDENTE DURNWALDER  
 
Bolzano, 7 maggio 2012 - Sviluppi dell´autonomia, reliiti fascisti e doppia cittadinanza sono stati i temi principali trattati nel corso dell´incontro svoltosi, giovedì 26 aprile 2012, tra il presidente della Provincia Luis Durnwalder ed una delegazione della Sottocommissione per l´Alto Adige del Consiglio nazionale austriaco, guidata dal presidente Hermann Gahr. "Siamo disposti a partecipare all´abbattimento del debito pubblico dello Stato, ma non possiamo tollerare alcuna violazione dello Statuto d´Autonomia", questo quanto detto dal presidente della Provincia Luis Durnwalder in merito agli attuali sviluppi pur facendo presente come l´attuale presidente del Consiglio Mario Monti, da tecnico, badi a risanare il bilancio statale piuttosto che all´autonomia altoatesina. Da parte sua Durnwalder, per quanto attiene il futuro dell´autonomia in Alto Adige, ricordando i benefici economici portati dall´autonomia agli altoatesini, ha sottolineato come si cerchi di percorrere una via realistica in politica e di adeguare la normativa autonomistica alle moderne esigenze. Nel corso dell´incontro si è parlato anche dello stato dei lavori per la Galleria di base del Brennero, della concessione della grazia agli ex attivisti sudtirolesi, della marcia degli Schützen e dell´imminente adunata nazionale degli Alpini. Parlando di quest´ultima, il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha affermato che l´evento offre l´occasione all´Alto Adige per presentarsi quale territorio moderno ed aperto, un´occasione che deve essere utilizzata.  
   
   
MENO CONSUMO DEL SUOLO E PIÙ RISPETTO DELL’AMBIENTE NEL NUOVO PIANO TERRITORIALE DELLA LIGURIA CHE GUARDA AL NORD  
 
Genova, 7 Maggio 2012 - Minor consumo del suolo, più rispetto per l’ambiente e semplificazione delle procedure, maggiori incentivi per le infrastrutture vero nodo da sciogliere per i collegamenti con l’Europa. Gli impegni e i principi sottoscritti nei mesi scorso nel Tavolo interregionale per lo sviluppo territoriale sostenibile della macro-area Padano-alpino-marittima, da Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-romagna e le Province Autonome di Trento e Bolzano diventano i punti cardine del nuovo Piano territoriale regionale ligure. Il documento è stato presentato il 3 maggio dalla vicepresidente e assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica della Regione Liguria. Il Ptr sarà, d’ora in avanti, uno degli strumenti fondamentali di tutta la legislazione regionale. “Un piano territoriale unico che rinnoverà profondamente la pianificazione di tutto il territorio che assorbirà i sei piani territoriali oggi esistenti, con l’obiettivo di semplificare e snellire sempre di più gli strumenti urbanistici di riferimento che utilizzano Comuni e Province liguri che ringraziamo per la loro preziosa collaborazione”, ha detto la Fusco. Dopo le conferenze unificate in autunno con gli enti locali e la Soprintendenza, l’approvazione del documento preliminare in giunta regionale a dicembre, l’incontro avvenuto in mattinata a De Ferrari con le Province ha concluso l’iter dei lavori in programma prima del passaggio alla redazione del Piano e all’adozione da parte del Consiglio regionale entro la fine dell’anno. Il piano territoriale si integrerà con la Vas-valutazione ambientale strategica regionale, oggetto di un disegno di legge in discussione in commissione, per renderlo più incisivo per uno sviluppo sostenibile del territorio. Fra gli obiettivi del Piano a promozione anche l’uso produttivo del bosco nel rispetto della riqualificazione urbana. A cominciare dalle aree più difficili del territorio ligure, le cosiddette aree agricole “periurbane” alla periferia delle città, dove spesso l’agricoltura è praticata su terreni di risulta investiti dal decentramento metropolitano, con una conflittualità nella gestione degli spazi e scarsi strumenti di pianificazione. Fra i progetti di scala regionale legati alla promozione turistica e dell’ immagine del territorio, la valorizzazione della via Aurelia, la creazione di un percorso ciclo-pedonale lungo tutto l´arco costiero, la promozione di un percorso che valorizzi ambientali, culturali e agroalimentari le eccellenze dell´entroterra. Previsto anche il possibile utilizzo dell’autostrada che corre lungo tutto l’arco ligure come piattaforma per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico. “Un modo per incentivare, se ci saranno le condizioni economiche per farlo, a cominciare dagli incentivi, le fonti rinnovabili”, ha detto la vicepresidente Fusco. Sul tema del fotovoltaico è intervenuto anche l’assessore provinciale imperiese Paolo Leuzzi, presente all’incontro con il collega spezzino Ettore Antonelli. Il calo della produzione floricola in Liguria, a causa dei costi proibitivi del gasolio da riscaldamento, ha provocato, soprattutto nel Ponente ligure, un significativo abbandono delle serre, molte delle quali trasformate in impianti fotovoltaici. “Con un pesante impatto ambientale e con il rischio che il governo chiuda i rubinetti dei contributi e con un conseguente nuovo abbandono delle serre trasformate”, avverte Leuzzi, che commenta invece positivamente le possibilità offerte dal Piano territoriale per adibire le serre a nuove coltivazioni o a servizi nel campo agroalimentare”.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO I MINISTRI BARCA E FORNERO  
 
Catanzaro, 7 maggio 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato il 3 maggio a Roma il Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca. “E’ stata una riunione positiva per la nostra Regione – ha dichiarato il Presidente. Sono in arrivo ulteriori risorse premiali del programma obiettivo di servizio”. Spunti importanti si sono avuti anche dalle linee programmatiche della seconda fase del piano di azione e coesione illustrate dallo stesso Ministro. Sono state individuate delle priorità come il potenziamento dei servizi alla persona, la cura dell’infanzia e degli anziani. E’ stata prevista inoltre una concertazione di risorse provenienti dai Programmi operativi nazionali e dai Programmi operativi e attuativi interregionali per un totale complessivo di 700 milioni di euro per le regioni convergenza. Altri 200 milioni di euro saranno concentrati sulle politiche giovanili. Ulteriore priorità del piano è l’operazione competitività e innovazione da attuare attraverso il credito d’imposta, ricerca e dei bandi precommerciali. L’operazione ha un valore complessivo di circa 100 milioni di euro per tutte le regioni del Sud Italia. “Le risorse premiali in arrivo dal programma obiettivo di servizio e previste per la Calabria - ha aggiunto Scopelliti - ammontano a circa 34,64 milioni di euro da sommare alla restante parte non ancora distribuita pari a circa 72,81 milioni di euro per un totale di 107,45 milioni di euro. Somme utili che potremo investire al meglio sul territorio regionale. Dobbiamo solo aspettare che si concretizzino i passaggi necessari per avviare le azioni”. La programmazione delle risorse reperite nei programmi nazionali e interregionali si aggiunge a quella in corso con le risorse dei Por Calabria Fesr e Fse 2007/2013 potenziando così l’attuazione della politica di sviluppo della regione. “Con il ministro Barca - ha concluso il Presidente Scopelliti - l’appuntamento è fissato a breve al fine di reperire nuovi fondi per il nostro territorio”. Sempre oggi il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti accompagnato dall´on. Lella Golfo hanno incontrato a Roma il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero. L´incontro, avvenuto vista la sensibilità più volte mostrata dal Ministro verso la Calabria, ha avuto come tema principale la disoccupazione giovanile. Il Presidente Scopelliti ha illustrato al Ministro Fornero la rimodulazione dei fondi Por Fse 2007-2013 per un impegno di circa 150 milioni di euro (20 previsti per il credito d´imposta) che consentirà di incidere sul mercato del lavoro, creando 8/10.000 posti di lavoro in Calabria entro la fine dell’anno. L´idea della regione nasce dal recupero di risorse, le ultime, non giuridicamente vincolanti, concordato con le parti sociali e comunicato al comitato di sorveglianza. Il Presidente Scopelliti ha chiesto un impegno da parte del governo per supportare le azioni di politiche attive del lavoro che la regione, da qui a breve, metterà in campo. Il Ministro Fornero ha preso atto delle azioni predisposte dall’Amministrazione ed ha anticipato al Presidente Scopelliti che il governo sta valutando un progetto specifico per le Regioni Obiettivo Convergenza al fine di sostenere la lotta alla disoccupazione giovanile che sarà presentata la prossima settimana. Il Presidente Scopelliti ha poi trattato il tema del mondo del precariato sollecitando un tavolo a livello centrale alla presenza delle rappresentanze sindacali annunciando che la regione, di concerto con gli attori del territorio, presenterà al Ministro una piattaforma che servirà a proporre azioni tese alla stabilizzazione del bacino Lsu - Lpu invitando il ministro al recupero di risorse utili ad una azione incisiva, tesa a fornire risposte ai precari calabresi. “E’ stato un incontro molto positivo – afferma il Presidente Scopelliti – e registriamo la disponibilità del Ministro Fornero, che ha ascoltato con interesse il quadro che ho illustrato relativamente alla situazione del lavoro in Calabria ed alle nostre azioni in tema di politiche occupazionali. Ci siamo confrontati anche su alcune idee che speriamo di poter mettere in pratica sinergicamente – conclude Scopelliti – per dare nuove risposte importanti soprattutto ai nostri giovani”.  
   
   
SICILIA: LOMBARDO PROMULGA LEGGE IMPUGNATA DA COMMISSARIO STATO  
 
Palermo, 7 maggio 2012 -  Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo ha deciso il 3 maggio di avvalersi dei poteri attribuiti dallo Statuto e promulgare integralmente la legge "Autorizzazione al ricorso ad operazioni finanziarie", approvata dall´Assemblea regionale siciliana nella seduta dello scorso 27 aprile, nonostante l´impugnativa avanzata dal Commissario dello Stato. Nel pieno convincimento che le scelte normative approvate dall´Ars, oltre che legittime, rispondano in modo efficace alle esigenze di comparti essenziali dell´amministrazione e del territorio - dalla forestazione, agli interventi infrastrutturali - il governo regionale ha quindi assunto la determinazione di promulgare la legge, a difesa delle competenze legislative della Regione siciliana, in relazione all´infondatezza dei rilievi avanzati dal Commissario dello Stato. Tra l´altro - continua la nota di Palazzo d´Orleans - nell´impugnativa si censurano le modalita´ con cui la Regione siciliana intende finanziare i propri investimenti in materia di prevenzione e manutenzione straordinaria del patrimonio boschivo. Si tratta di rilievi contestati dal governo regionale, poiche´ le scelte legislative dell´Assemblea regionale siciliana, oltre ad essere in piena armonia con le normative e i regolamenti comunitari, attingono anche al principio della "somma urgenza" legata ad interventi di carattere straordinario. Per queste ragioni, la promulgazione integrale della legge appare un atto doveroso e costituzionalmente corretto. "E´ l´ulteriore occasione - commenta il Presidente - per rilevare l´ingerenza del Commissario dello Stato, che si ritiene lesiva dell´Autonomia statutaria".  
   
   
RIFORMA ENDOREGIONALE, REGIONE UMBRIA AVVIA DA ORVIETO INCONTRI CON COMUNI: CONFRONTO COSTRUTTIVO SU RIORDINO E SEMPLIFICAZIONE  
 
 Perugia, 7 maggio 2012 - Ha preso il via il 3 maggio da Orvieto il programma di incontri promosso dall´assessore regionale alle Riforme Gianluca Rossi per condividere con tutte le amministrazioni comunali umbre il percorso di attuazione della riforma del sistema endoregionale. Alla prima riunione, nella Sala consiliare del Comune, hanno preso parte i rappresentanti dei Comuni del comprensorio orvietano. "Un processo di riforma atteso da cittadini e imprese, che ha tra i suoi obiettivi il riordino territoriale anche attraverso le Unioni speciali dei Comuni - ha ricordato Rossi - con cui ci proponiamo di razionalizzare e semplificare la pubblica amministrazione e di ridurre la spesa pubblica". "Per l´attuazione di questo complesso processo riformatore, approvato nel dicembre scorso dal Consiglio regionale - ha proseguito - che prevede l´aggregazione dei piccoli Comuni per lo svolgimento di funzioni comuni, tutelandone al tempo stesso l´identità e i valori che rappresentano, è fondamentale la condivisione e la piena sintonia tra le istituzioni coinvolte. Abbiamo pertanto voluto promuovere un´ulteriore fase di partecipazione, dopo quella che ha accompagnato la stesura della legge, per valutare insieme le fasi di realizzazione della riforma". L´assessore Rossi ha espresso la sua soddisfazione per l´esito positivo dell´incontro di oggi. "Si è discusso in maniera costruttiva - ha detto - delle diverse opportunità politiche e amministrative offerte dall´accorpamento di servizi previsto nelle nuove Unioni speciali dei Comuni. Sono emersi, inoltre, diversi spunti di riflessione in un clima di complessiva collaborazione che conferma la volontà comune di attuare una riforma di importanza strategica per l´Umbria".  
   
   
LE PERFORMANCE DELLA REGIONE MARCHE FINO AL 2014.  
 
Ancona, 7 maggio 2012 - Un contesto economico difficile con la gravissima crisi che non risparmia nessun territorio del Paese, rapidi mutamenti di norme per fronteggiarla, uno scenario delicato non certo ideale per progettare secondo criteri di stabilità e certezza le linee d’azione per il futuro sviluppo di una comunità. Ma il documento programmatico triennale, approvato dalla Giunta regionale - chiamato Piano delle performance 2012-2014 - inquadra dettagliatamente obiettivi, progetti e azioni da realizzare attraverso precisi indicatori e funzioni per ottenere il principale obiettivo: la soddisfazione dei bisogni della comunità marchigiana. “All’accrescimento del ruolo della Regione in termini di sussidiarietà verticale non corrisponde più un adeguato trasferimento di risorse statali, che sono anzi in riduzione . Un quadro quindi difficile che penalizza soprattutto i servizi alla persona – dice il presidente Gian Mario Spacca - in cui la Regione si muove per fronteggiare i limiti, uno scenario che impone scelte di rigore e la selezione attenta di progetti particolarmente qualificati, visti i ridotti margini di manovra. Ancor più questo strumento programmatico rappresenta allora una bussola, il tracciato fondamentale per proseguire con la determinazione che caratterizza i marchigiani quel percorso virtuoso che ci ha consentito di raggiungere risultati di eccellenza. Una direttrice che regola il chi fa che cosa e come, che valuta l’efficacia, con l’obiettivo trasversale per tutte le strutture dell’innalzamento della capacità progettuale e della semplificazione delle procedure che significano comunque intercettazione di risorse e risparmio. Abbiamo focalizzato obiettivi strategici e operativi nell’ottica di una forte responsabilizzazione della macchina burocratica (compresa la riduzione dei costi del funzionamento degli organi), della trasparenza verso i cittadini, della ottimizzazione delle spesa, valutando nodi e prospettive a partire dall’organizzazione interna delle strutture regionali con un‘ulteriore riduzione del personale e della spesa del 2% entro il 2012. Un dato significativo che segue quello registrato nel 2010 quando la spesa è passata dal 66,8% del 2008 al 59,5%. A questo si aggiungerà la riorganizzazione di almeno tre strutture implementando del 60% l’interscambio dei ruoli del personale. Attraverso il Piano approvato in Giunta, si ribadiscono anche i programmi strategici del governo regionale: tra gli altri la Longevità attiva, le infrastrutture informatiche, il lavoro e la formazione, l’internazionalizzazione, la riforma urbanistica, lo sviluppo della green economy, Marche 2020, la Macro Regione Adriatica e il progetto “Centro Italia”. Siamo convinti che con un forte senso di responsabilità di tutti i protagonisti, il sistema marchigiano riuscirà a confermare la capacità di essere coeso, di fare rete e di trasformare gli svantaggi in opportunità come ha sempre dimostrato. Questa è la vera sfida che ci aspetta”. Alcuni dati. Le Marche hanno attualmente una popolazione di 1.565.335 abitanti e una densità di 167 ab/kmq. 239 comuni di cui 16 oltre i 20.000 abitanti e 50 fino a 2000. Il bilancio regionale di previsione per il 2012, (risorse proprie cui si affiancheranno altre entrate a livello statale e comunitario), è di 4 miliardi e 351 mila euro di cui oltre 3 miliardi e 200 milioni assorbiti dal capitolo dei Servizi alla Persona e alla Comunità.  
   
   
IMPRESE E RICERCA, VENDOLA: PUGLIA QUINTA REGIONE IN ITALIA.  
 
 Bari, 7 maggio 2012 - La Puglia è la quinta regione in Italia per le aziende che fanno ricerca. Nel territorio regionale hanno sede infatti 79 imprese spin-off attive al 31 dicembre 2011. Si tratta dell’8% delle 990 imprese presenti in tutta Italia. A darne notizia è il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola dopo la pubblicazione del rapporto di Netval, l’associazione tra università e centri di ricerca che si occupa della valorizzazione della ricerca universitaria. L’indagine intitolata “Survey Netval 2012” è stata pubblicata a fine aprile e ripresa dalla stampa nazionale. “In Puglia – ha detto Vendola – stiamo cercando di combattere la crisi usando le armi della scienza, così siamo passati dall’ultimo posto del 2005 al quinto di oggi. Dalla lettura del report Netval emerge in modo chiaro come questo risultato sia stato ottenuto negli ultimi cinque anni, un periodo nel quale l’impegno della Regione Puglia per incentivare la formazione di imprese innovative e in generale per agevolare la ricerca è stato caratterizzato da un’accelerazione senza precedenti”. “Solo negli ultimi mesi – ha continuato il Presidente Vendola – sono stati messi in campo ben 6 interventi per un totale di 55,6milioni di euro che stanno agevolando le imprese innovative di nuova e vecchia costituzione, l’utilizzo delle tecnologie informatiche nelle singole aziende e nei raggruppamenti di Pmi, la diffusione delle reti tra Pmi ed organismi di ricerca attraverso i partenariati regionali per l’innovazione, fino ai Living lab e all’ultimo bando che agevola i servizi per l’innovazione”. A questi avvisi si aggiungono gli interventi specifici per gli spin-off, gli Ilo e le Reti di laboratori pubblici. Alla fine del 2011, gli interventi regionali per ricerca e innovazione hanno superato i 304 milioni di euro per 615 progetti. “Un impegno – ha evidenziato Vendola – del quale siamo fieri non solo perché pone la Puglia davanti a regioni come il Lazio e il Veneto, ma perché osservando il valore medio del fatturato delle imprese spin-off a livello regionale, pubblicato sempre da Netval nel report precedente, la Puglia nel 2008 è addirittura la prima regione in Italia con più di 3 milioni di euro di fatturato, seguita dalla Toscana con poco più di un milione. È la dimostrazione che la trasformazione della ricerca in sviluppo economico non è un’alchimia, ma frutto di un lavoro attento e costante capace di produrre risultati anche in tempi relativamente brevi”. Osservando la classifica italiana delle imprese spin-off attive al 31 dicembre 2011, la Puglia è preceduta da Emilia Romagna (con l’11,6% degli spin-off italiani), Lombardia (con una quota dell’11,5%), Toscana (con il 10,6%) e Piemonte (con il 10,3%). Dopo la Puglia, quinta in Italia con una quota pari all’8% sul totale nazionale delle imprese spin-off, ci sono Lazio (con il 6,9%), Veneto (6,8%), Sardegna (5,2%), Friuli Venezia Giulia (4,9%), Marche (4,3%); Umbria (3,8%), Calabria (3,6%), Liguria (3,4%), Campania (2,8%), Sicilia (2,5%), Trentino Alto Adige (1,6%), Abruzzo (1,2%), infine Basilicata e Molise (entrambe con una quota dello 0,4% sul totale degli spin-off italiani). Nel 2009 la Puglia aveva 49 imprese spin-off, che rappresentavano il 5,6% del totale italiano, nel 2005 era ultima in Italia con l’1,6% degli spin-off.  
   
   
PICCOLI COMUNI: ABRUZZO, FONDO SPECIALE PER 4 MLN DI EURO  
 
L´aquila, 7 maggio 2012 La proposta di deliberazione del Fondo speciale per i piccoli Comuni è stata illustrata il 3 maggio dall´assessore ai Lavori pubblici nel corso di una riunione che si è tenuta con l´Associazione Nazionale Comuni Italiani rappresentata da un delegato, il sindaco del Comune di Crognaleto. L´assessore è stato il promotore dalla Legge regionale 25/2011 che ha istituito il Fondo Speciale con una dotazione di 4 milioni di euro, destinata alla manutenzione e alla sicurezza del territorio dei piccoli comuni (fino a 3.000 abitanti). Occorreva, infatti, che la Giunta Regionale in attuazione della citata legge procedesse a definire il riparto del Fondo. Pertanto, sono state condivise le modalità di riparto del Fondo tra i Comuni aventi diritto, in base ai criteri previsti dall´art. 1 della Lr 25/2012. Una volta accertate le maggiori entrate il Fondo sarà distribuito tra i Comuni secondo i pesi definiti nella deliberazione. Il Fondo, infatti, è alimentato soprattutto dall´aumento del canone relativo alle grandi derivazioni idroelettriche, di cui attualmente i titolari sono i grandi produttori nazionali di energia elettrica, su cui potrebbe però pesare il ricorso presentato dal governo alla Corte costituzionale sul comma 2 dell´art. 16 della finanziaria 2012 che ha modificato la Lr 25/2011 proprio con riguardo al canone delle grandi derivazioni idroelettriche. I presenti hanno espresso particolare favore per l´iniziativa considerato il momento di crisi economica e al contempo la necessità di intervenire per porre in sicurezza il territorio, augurandosi che a breve sarà possibile procedere alla ripartizione del Fondo.  
   
   
CALABRIA: EFFETTUATI UNA SERIE DI IMPORTANTI PAGAMENTI DALLA RAGIONERIA GENERALE  
 
Catanzaro, 7 maggio 2012 - La Ragioneria generale il 3 maggio ha provveduto ad effettuare una serie di importanti pagamenti. Il primo riguarda la sanità calabrese: 245.729.947 euro vengono erogati alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della regione, si tratta della quota relativa al mese di aprile 2012 del Fondo sanitario regionale. Con il trasferimento della somma di 1.324.103 euro, ovvero con la liquidazione della rata n°10, si compie invece un altro passo importante verso la realizzazione della “cittadella regionale” a Germaneto di Catanzaro che ospiterà le nuove sedi degli uffici della Giunta e il cui completamento è previsto entro il 2013. Infine, una somma cospicua è stata destinata agli operai idraulico-forestali impegnati nella manutenzione del patrimonio boschivo calabrese. Con l’importo di 17.695.000 euro, la Regione tiene fede al Iv trasferimento di risorse previsto in favore di Afor e Consorzio di Bonifica e altri otto milioni circa in favore degli stessi beneficiari, vengono versati per sanare gli arretrati relativi al periodo 1 gennaio 2010- 31 dicembre 2011 e derivanti dall’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro. “Lavoriamo sodo rispettando le priorità fissate dal Governatore Scopelliti – è il commento dell’assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini – e tenendo fede agli impegni presi con i calabresi”.  
   
   
EVASIONE FISCALE IN TOSCANA: 13 MILIONI DI IRAP RECUPERATI NEL PRIMO TRIMESTRE 2012  
 
Firenze, 7 maggio 2012 – Prosegue senza sosta e con risultati positivi l’impegno della Regione Toscana sul fronte della lotta all’evasione fiscale. Gli ultimi dati disponibili relativi agli incassi dell’Irap derivanti da attività di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, seppure ancora ufficiosi, fanno registrare nel primo trimestre del 2012 un incremento del 74% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un recupero di 13 milioni di euro rispetto ai 7,6 del 2011. Ad annunciarlo è l’assessore regionale al bilancio, Riccardo Nencini, che rileva come questi dati “oltre ad essere di per sé positivi hanno anche il merito di invertire una tendenza che negli ultimi mesi era stata al di sotto delle previsioni”. “Raccogliamo i frutti delle energie che stiamo profondendo nel contrasto all’evasione fiscale”, aggiunge Nencini, rivelando che nei giorni scorsi la Regione Toscana ha ricevuto un formale apprezzamento da parte del direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, che in una lettera ha sottolineato “l’attenzione che la Regione ha sempre avuto nei confronti della repressione dell’evasione fiscale” e la condivisione delle politiche messe in atto e “volte a individuare forme di collaborazione con altre amministrazioni pubbliche per definire un programma organico di contrasto ai fenomeni evasivi”.  
   
   
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL: PREVIDENZA INTEGRATIVA: DELLAI AUSPICA NUOVE FORME DI INTERVENTO  
 
Trento, 7 maggio 2012 - Quello della previdenza integrativa è un sistema che va considerato in modo unitario, in cui ogni componente, pubblica o privata, opera autonomamente, ma secondo una visione di insieme che mantenga un riferimento al territorio”. Lo ha detto il 26 maggio a Trento, nella sede di Pensplan, il Presidente della Regione Lorenzo Dellai intervenendo alla presentazione del rapporto 2011 sulla previdenza completare regionale, insieme all’Assessora regionale Martha Stocker e al Presidente del Centrum Pensplan Gottfried Tappeiner. Dellai ha sottolineato come il tema della costruzione di un nuovo welfare sia centrale anche per il futuro della Regione e nel ricordare quanto di buono si sia fatto fino ad oggi, con oltre 152.000 persone che in Trentino-alto Adige hanno aderito ai fondi pensione integrativi, ha espresso tre auspici per il futuro. In primo luogo il consolidamento e la crescita della base dei cittadini che credono in questo progetto, soprattutto presso i giovani ed i lavoratori che ancora non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. In secondo luogo il Presidente della Regione ha auspicato che il progetto possa cimentarsi su piste nuove, quali ad esempio i fondi sanitari integrativi territoriali ed il risparmio casa. Infine, come ultimo auspicio, Dellai ha ricordato che viviamo nell’epoca delle alleanze e delle strategie e quindi vi è la necessità di rafforzare le collaborazioni con il mondo finanziario, bancario ed assicurativo, con l’intento di fornire un sostegno concreto all’economia regionale, investendo almeno parte delle risorse raccolte ed immettendo maggiore liquidità nel sistema, ovviamente sempre nel rispetto delle norme ed a vantaggio della nostra popolazione.  
   
   
APPRENDISTATO IN SARDEGNA - FIRMATO PROTOCOLLO D´INTESA TRA REGIONE, PARTI SOCIALI E DATORIALI  
 
Cagliari, 7 Maggio 2012 - E´ stato firmato il 3 maggio il protocollo d´intesa per l´apprendistato professionalizzante tra la Regione, rappresentata dall´assessore del Lavoro, Antonello Liori, le parti sociali e quelle datoriali. "Con questo documento rendiamo completamente operativo l´apprendistato, anche attraverso l´implementazione di altre tipologie contrattuali - ha spiegato Liori - Lo considero uno strumento importante, che si inserisce nella programmazione delle politiche attive per il lavoro, insieme ai tirocini e ad altre iniziative per l´autoimprenditorialità, con l’obiettivo di agevolare l´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. L´attenzione recentemente mostrata anche dal Governo nazionale dimostra che abbiamo imboccato una strada giusta.” "Siamo tra le Regioni all´avanguardia in Italia, avendo già compiuto un importante sforzo di elaborazione e programmazione, anche grazie ad un´intensa concertazione con le parte sociali, per ridare vitalità all´offerta formativa pubblica - ha concluso Liori - L´apprendistato, oltre al rafforzamento delle competenze ed al sostegno della competitività delle imprese, è utile anche per contrastare precariato e lavoro nero. Stiamo realizzando un modello Sardegna. Fare sistema per fare formazione, in stretto rapporto di collaborazione con le agenzie formative e le associazioni di categoria, affinché anche questo strumento sia una componente essenziale dello sviluppo."  
   
   
BOLZANO: SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D´INTESA PER INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE SVANTAGGIATE  
 
 Bolzano, 7 maggio 2012 - L´assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo, giovedì 26 aprile 2012, presso la sede di Federsolidarietà a Bolzano, ha partecipato alla formalizzazione della firma del protocollo d´intesa stipulato fra tutti gli enti che in Alto Adige si occupano dell´inserimento lavorativo di persone svantaggiate o escluse dal mondo del lavoro. Il protocollo è stato sottoscritto con l´obiettivo di migliorare le opportunità e le modalità di svolgimento dell´inserimento lavorativo delle persone e dei lavoratori svantaggiati. Il protocollo va inteso quale strumento volto a strutturare i rapporti fra i servizi che propongono addetti da inserire e le cooperative di tipo B preposte ad accoglierli. Il progetto è il risultato di un anno di ricerche e studi condotti dall´Istituto di ricerca europeo per cooperative e impresa sociale Euricse coordinato da Federsolidarietà e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Al protocollo sottendono l’intenzione della Giunta provinciale di promuovere la cooperazione sociale di tipo b) come strumento importante per l’inserimento lavorativo di lavoratori e persone svantaggiate come del resto previsto dal Piano Sociale provinciale e dal Piano provinciale del lavoro 2007 -2013. Si, fonda altresì sulla legge statale381/1991 che prevede che gli enti pubblici, compresi quelli economici e le società di capitali a partecipazione pubblica, possano stipulare convenzioni con le cooperative sociali di tipo B per la fornitura di beni e servizi diversi da quelli sociosanitari ed educativi. Come ha sottolineato l’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo, adeguati processi di inserimento lavorativo consentono sia il recupero e l’autonomia della persona sia la riduzione della spesa pubblica in ambito sociale e sanitario. Si tratta di un accordo importante perché favorendo l’accesso al lavoro e ad una fonte di reddito a persone a rischio emarginazione si attivano dei meccanismi positivi che portano all’inclusione sociale. La presenza di una rete costituisce una premessa importante per attuare concrete azioni di tutela e recupero dell’autonomia socio - economica della persona e per porre in essere efficaci misure alternative a forme di assistenza economica o al permanere delle persone in strutture residenziali. Il protocollo d’intesa sottoscritto oggi funge quale strumento diretto a strutturare i rapporti tra Servizi Invianti e la cooperazione sociale di tipo B ai fini di migliorare la opportunità e le modalità di svolgimento dell’inserimento lavorativo delle persone e ei lavoratori svantaggiati. I processi di inserimento lavorativo saranno monitorati e migliorati al fine di mantenere adeguati standard e verificare i benefici socio-economici e ricercare condizioni e metodi per agevolare l’incontro domanda e offerta. In due incontri annuali si provvederà alla pianificazione ed alla verifica degli obiettivi generali, nonché all´elaborazione di proposte metodologiche, a promuovere, vigilare e monitorare l’attività in atto e l’entità degli invii, la tipologia, l’esito e l’efficacia degli interventi programmati. Le parti firmatarie nell’ambito delle proprie funzioni che aderiscono al protocollo s’impegnano a garantire che ad ogni lavoratore venga predisposto un progetto individuale di inserimento, a monitorare le richieste d’invio, mancate prese in carico ad assicurare un monitoraggio costante sulla persona in inserimento lavorativo durante il progetto, monitorandone anche gli esiti all’atto della fuoriuscita. Inoltre si impegnano a verificare la compatibilità tra posizioni lavorative offerte e abilità lavorative della persona e a sviluppare percorsi formativi sia per il personale in inserimento lavorativo che per il personale con funzioni di accompagnamento (tutor e responsabili sociali). Federsolidarietà provvederà all´elaborazione dei dati ed alla stesura del report finale che invierà alle parti firmatarie e relativi servizi invianti per la validazione finale. Le cooperative sociali di tipo B, altre centrali cooperative e altri servizi invianti potranno aderire al protocollo mediante semplice sottoscrizione. La lista dei soggetti firmatari saranno aggiornati a cura di Federsolidarietà. Il protocollo sottoscritto , ha validità di 3 anni. Per la Giunta provinciale lo ha sottoscritto l´assessore al lavoro Roberto Bizzo assieme ai rappresentanti dell´Ufficio del lavoro, dell´Azienda Sanitaria, dell´associazione "Hands Onlus", di Federsolidarietà, nonché in rappresentanza del Ministero della Giustizia - Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.  
   
   
UTILE OLTRE 3.1 MILIONI DI EURO PER PATRIMONIO DEL TRENTINO SPA  
 
Trento, 7 maggio 2012 - Approvato Il 27 Aprile dall’Assemblea dei soci di Patrimonio del Trentino S.p.a., il bilancio 2011 è caratterizzato dalla chiusura dell’operazione di fusione per incorporazione della Società Garda Trentino Fiere S.p.a., avvenuta il 27 dicembre 2011, con decorrenza dal 1 gennaio 2011 per quanto riguarda gli effetti contabili dell’operazione. Con la stessa, la quale la società ha realizzato l’obiettivo che si era posta ad inizio anno di procedere, per la parte di sua competenza, alla razionalizzazione delle società partecipate appartenenti al gruppo Provincia. L’esercizio 2011 si chiude con un utile netto di 3.177.570 euro, a conferma della capacità della società di creare valore aggiunto nell’ambito della propria mission di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del sistema pubblico provinciale in un contesto di assoluta crisi del settore immobiliare. Patrimonio del Trentino è riuscita ad affrontare la crisi in maniera dinamica confrontandosi con un mercato praticamente fermo, riuscendo da un lato a mantenere un margine operativo lordo superiore ai 10 milioni di euro grazie alla realizzazione di operazioni di valorizzazione del patrimonio (tra le quali spicca la cessione del diritto di superficie relativo all’ex Colonia Miralago di Riva del Garda per 7,3 milioni di euro) e, dall’altro, un margine operativo netto positivo. Su quest’ultimo, tra l’altro, hanno inciso non solo i crescenti ammortamenti ma anche gli accantonamenti prudenziali per oltre 4 milioni di euro effettuati dal Board. In diminuzione rispetto al 2010, nonostante il conto economico sia l’aggregato dei conti economici di due società, i costi per servizi esterni , a riprova della sempre più crescente specializzazione interna raggiunta dalla struttura della società e della capacità di conseguire margini di economicità, senza rinunciare all’efficienza, nell’affrontare ogni qualsivoglia tipologia di spesa. Patrimonio del Trentino ha proseguito negli investimenti nel corso del 2011 per un cifra che si aggira intorno ai 47 milioni di euro (tra questi anche l’acquisto dell’area dove si svilupperà il polo della Meccatronica a Rovereto), continuando quindi a svolgere un ruolo anticongiunturale in un settore in crisi da diversi anni. Per gli stessi investimenti è stata utilizzata liquidità esistente nell’esercizio precedente e quella derivante dalla gestione operativa, senza pertanto ricorrere a nuovi finanziamenti. Nel corso del 2011 la società, ricomprendendo anche l’ex controllata, non ha infatti incrementato il proprio livello di esposizione finanziaria , non ricorrendo pertanto a nuove emissioni obbligazionarie. Importanti anche le ricadute fiscali nell’ambito provinciale; attraverso la sua gestione Patrimonio del Trentino ha infatti apportato importanti ricadute finanziarie sia sul bilancio provinciale che sul bilancio degli enti locali. Dal 2006 alla chiusura del bilancio 2011 tali ricadute sono state di quasi 8 milioni di euro a favore della Provincia autonoma di Trento attraverso il pagamento delle imposte dirette e delle ritenute sugli interessi relativi ai bond emessi, e di 1,3 milioni di euro a favore dei comuni attraverso il pagamento dell’Ici. L’assemblea ha infine deliberato di distribuire al socio unico Provincia il 50% dell’utile dopo aver provveduto ad effettuare gli accantonamenti di legge, a conferma del ruolo strategico svolto dalla società non solo a sostegno del sistema economico locale, ma anche a supporto della Provincia ai fini del rispetto dei vincoli posti dal patto di stabilità interno.  
   
   
PROFUGHI-INCONTRO A VILLA UMBRA: DOPO L’EMERGENZA REGOLE CERTE  
 
Perugia - "Per continuare a gestire in tranquillità la condizione dei profughi dei paesi del nord Africa accolti in Italia e in Umbria in particolare seguito al conflitto libico, le Regioni hanno bisogno di regole certe da parte del Governo": lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, intervenendo il 3 maggio a Perugia alla giornata di formazione che si è svolta nella sede della Scuola di amministrazione pubblica di "Villa Umbra". L´iniziativa, il cui scopo era offrire un´occasione di approfondimento in materia di immigrazione, con particolare riguardo alla categoria dei rifugiati e dei richiedenti asilo, era rivolta ai dipendenti degli enti pubblici e agli operatori e ai volontari delle strutture interessati a vario titolo nel progetto di accoglienza. "Per continuare a garantire un elevato livello degli standard di accoglienza dei soggetti accolti in Umbria in seguito all´emergenza umanitaria Nord-africa, dichiarata il 12 febbraio 2011 - ha detto la vicepresidente - è necessario trovare soluzioni eque e ragionevoli che tutelino in modo adeguato i bisogni di protezione e di assistenza di coloro che sono fuggiti dal conflitto in Libia, evitando di generare estese situazioni di irregolarità e di disagio sociale con gravi ripercussioni sulla società di accoglienza nel suo complesso". "Questa giornata quindi - ha detto Casciari - assume un significato forte di confronto, per individuare strategie comuni che possono diventare il motore per promuovere percorsi di integrazione capaci di superare la logica assistenziale e riflettere su procedure e risposte condivise alle esigenze degli operatori pubblici e privati, della società civile, e dei profughi stessi". "Dopo la prima fase di gestione dell´emergenza - ha aggiunto - il destino di queste persone accolte in Italia, 357 solo in Umbria, è sospeso tra il riconoscimento della domanda di asilo politico o il respingimento. Nel primo caso, otterranno un permesso di soggiorno di cinque anni e potranno cercare un lavoro, visto che la normativa in vigore non consente ai richiedenti protezione di lavorare nei primi sei mesi di attesa della definizione del proprio status. Diversamente, dovranno essere espulsi dal territorio nazionale entro trenta giorni dalla notifica. In entrambi i casi non è chiaro chi si occuperà di loro quando arriverà la risposta". "In questo contesto - ha proseguito Casciari - la fase ´post emergenziale´ appare essere ancor più delicata dell´accoglienza, se si considerano le enormi implicazioni derivanti dall´elevato numero di dinieghi alle domande di asilo e che pongono tutti i soggetti che, a vario titolo, si stanno occupando della emergenza umanitaria di fronte alla necessità di dover affrontare situazioni nuove e delicate sotto il profilo generale della loro gestione pratica, ma anche per l´aspetto sociale e psicologica dei soggetti accolti, in un´ottica di superamento delle politiche emergenziali". "Stando così le cose - ha concluso - il lavoro delle Regioni rischia di trasformarsi in un tentativo di accoglienza destinato a fallire. La necessità di affrontare con urgenza la tematica è stata evidenziata anche dal presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, il quale dopo aver sottolineato che il grande sforzo sostenuto dalle Regioni si sta prolungando senza un limite temporale certo, ha sollecitato un incontro con il Ministro dell´Interno, Anna Maria Cancellieri, e il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli".  
   
   
LOTTA ALLA TRATTA. LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PRIMA NEL BANDO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI RICEVE 782 MILA EURO CON IL PROGETTO "OLTRE LA STRADA", RIVOLTO ALLE VITTIME DI GRAVE SFRUTTAMENTO, RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ E TRATTA DI ESSERI UMANI  
 
Bologna, 7 maggio 2012 – L’emilia-romagna prima nella lotta alla tratta degli esseri umani, contro la riduzione in schiavitù nella prostituzione, nel lavoro forzato, nell’accattonaggio. Per il progetto “Oltre la strada” la Regione riceverà un finanziamento di 782 mila euro per essere risultata anche quest’anno al primo posto nella graduatoria del bando per il Fondo Nazionale Lotta alla Tratta del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con “Oltre la strada” la Regione Emilia-romagna dal 1996 promuove e coordina un articolato sistema di interventi, realizzati dagli enti locali e rivolti a vittime di grave sfruttamento e riduzione in schiavitù. Il riconoscimento del Dipartimento Pari Opportunità conferma come nel panorama nazionale il progetto rappresenti un’esperienza di riferimento, per i dati di attività e per il modello organizzativo. “Questo risultato premia l’impegno e il lavoro di una rete, composta da forze dell’ordine, istituzioni, associazioni, che in Emilia-romagna aiuta ogni giorno le persone vittime di violenza e maltrattamenti - ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali della Regione Emilia-romagna Teresa Marzocchi – Inoltre, l’applicazione del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale previsto dall’articolo 18, può sempre più divenire uno strumento prezioso, per consentire a tante donne di uscire dai soprusi e dalle violenze”. Dal gennaio 1999 al dicembre 2011 sono 3.566 i casi trattati all’interno dei progetti di assistenza e tutela dedicati a persone vittime di grave sfruttamento e tratta. Inoltre sono stati ottenuti 3.500 permessi di soggiorno, 191 rimpatri, 7.263 interventi di reinserimento socio-lavorativo (di cui: 2.883 inserimenti lavorativi, 635 borse lavoro, 643 corsi di formazione professionale, 2.003 corsi di alfabetizzazione, 1.099 percorsi di orientamento al lavoro). I programmi individualizzati di prima assistenza (art. 13 Legge 228/2003) e quelli di protezione sociale (art. 18 D. Lgs. 286/98) rappresentano il cuore del progetto. I primi possono avere durata massima di 3 mesi, e costituiscono la base del percorso di fuoriuscita dalla situazione di sfruttamento. In questo primo periodo vengono approntate le immediate misure di accoglienza e di assistenza sanitaria. Successivamente il percorso può proseguire con il passaggio alle forme di tutela previste dall’articolo 18 del Decreto legislativo 286/98, cioè ai programmi di protezione sociale che durano mediamente tra i 18 ei 24 mesi, e si conclude con la richiesta di conversione del titolo di soggiorno da motivi umanitari a motivi di lavoro. Vengono realizzate azioni di protezione e integrazione come l’accoglienza abitativa, l’assistenza sanitaria, psicologica, legale nonché specifiche attività mirate all´inserimento socio-lavorativo come corsi di formazione professionale, di alfabetizzazione linguistica, borse-lavoro e tirocinii lavorativi. L’obiettivo degli interventi è quello di far raggiungere la piena autonomia sia dal punto di vista materiale che psicologico alle persone (soprattutto donne vittime di sfruttamento sessuale) che decidono di sottrarsi ai circuiti criminali. A partire dal 2011, la Regione Emilia-romagna rappresenta la Conferenza Unificata (come membro supplente) all’interno della Commissione Interministeriale a sostegno delle vittime di tratta, violenza e grave sfruttamento istituita presso il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per approfondimenti e per il dettaglio di tutte le iniziative, consultare il portale web dell’assessorato alle Politiche sociali http://sociale.Regione.emilia-romagna.it    
   
   
MILANO, CRISI. DA COMUNE E INPDAP 1,5 MILIONI PER SOSTEGNO AL REDDITO E ASSISTENZA A PENSIONATI E ISCRITTI ALL’ENTE ATTIVO IL PROGETTO “VICINI A VOI - HOME CARE PREMIUM”, NE POTRANNO USUFRUIRE ANCHE I FAMILIARI DI PRIMO GRADO CONVIVENTI  
 
Milano, 7 maggio 2012 - Un progetto condiviso da Comune di Milano e Inps Gestione ex Inpdap, attivo dal 3 maggio per offrire assistenza e sostegno economico per un anno ai titolari di pensione (diretta o di reversibilità), agli iscritti all’Ente di previdenza della pubblica Amministrazione o ai loro familiari di primo grado conviventi. Vi si può accedere se si hanno almeno 60 anni e un’invalidità civile pari o superiore all’80 per cento. Condizioni indispensabili sono l’essere residenti a Milano e avere un Isee familiare fino a 30.000 euro. Il progetto si chiama “Vicini a Voi” ed stato presentato a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e dal dirigente generale Inps Gestione ex Inpdap Lombardia, Maurizio Emanuele Pizzicaroli. Per la sua realizzazione Comune e Inps investiranno complessivamente 1.487.300 euro. “Il progetto che presentiamo oggi – spiega l’assessore Majorino – è stato redatto dall’assessorato alle Politiche sociali ed è stato scelto e finanziato dall’Inps Gestione ex Inpdap, sulla base dei servizi che l’Amministrazione comunale già fornisce ai cittadini milanesi in difficoltà, che hanno bisogno di un sostegno al reddito per coprire i costi dell’assistenza socio sanitaria o richiedono direttamente al Comune questo tipo di servizio per sé e per i propri familiari. Con questo progetto contiamo di diventare, grazie all’esperienza e alla professionalità dei nostri operatori e delle associazioni che lavorano con il Comune, un punto di riferimento anche per chi, pensionato o iscritto all’ente di previdenza della Pubblica amministrazione, potrà rivolgersi a uno dei nostri Centri multiservizi anziani di zona per essere seguito e aiutato attraverso un programma assistenziale personalizzato”. “Il progetto ‘Vicini a voi’, realizzato in partnership con il Comune di Milano – dichiara Maurizio Emanuele Pizzicaroli – è una delle declinazioni nel territorio lombardo e nel caso di specie nell’area del Comune di Milano, del più ampio progetto nazionale dell’Inps Gestione ex Inpdap che prende il nome dal bando ‘Home Care Premium’ per la promozione e il finanziamento di ‘buone pratiche’ di welfare in favore della terza età. Siamo certi che il progetto possa dare, in concreto, una risposta ai bisogni degli anziani e delle famiglie in situazioni sociali di particolare fragilità”. “Siamo consapevoli che, in una fase storica come quella attuale, questo progetto possa essere un buon inizio per contribuire a disegnare un modello di gestione delle risorse destinate alla collettività che preveda la messa in campo di azioni positive e condivise da parte delle Amministrazioni pubbliche, trasversali rispetto alle singole organizzazioni, quale risposta all’espressione di disagio sociale ed economico dei cittadini”. I servizi messi a disposizione dal progetto “Vicini a Voi” sono: - consulenza e valutazione dei bisogni assistenziali da parte degli assistenti sociali dei Centri multiservizi anziani del Comune e stesura del progetto assistenziale individualizzato che sarà monitorato nel corso dell’anno; - aiuto nella ricerca di una badante e supporto negli aspetti contrattuali da parte dell’Ufficio badanti del Comune; - erogazione di un titolo sociale dell’importo massimo di 450 euro mensili a copertura delle spese assistenziali; - attivazione del servizio di teleassistenza con possibilità di estensione al servizio di telesorveglianza e telemedicina valutato sulla base delle condizioni sanitarie dell’assistito; - prestazioni complementari tramite il servizio di Custodi sociali (accompagnamento a visite mediche, disbrigo pratiche, acquisto generi di prima necessità e farmaci, ecc.); - possibilità di frequentare i laboratori di terapia occupazionale del Comune. Comune e Inps Gestione ex Inpdap costituiranno una Commissione mista per il coordinamento, il monitoraggio e il controllo delle attività riguardanti il progetto. Per accedere all’assistenza è possibile recarsi presso uno dei Centri multiservizi anziani o consultare il sito internetwww.Comune.milano.it e compilare un modulo di richiesta. Per informazioni è attivo il numero verde 800.777.888.  
   
   
MILANO: PREVIDENZA. DAL 10 AL 12 MAGGIO GIORNATA NAZIONALE CON 50 EVENTI APERTI ALLA CITTÀ PUBBLICO E PRIVATO DEVONO COOPERARE PER RISPONDERE CON STRUMENTI INNOVATIVI ALLE NUOVE ESIGENZE SOCIALI  
 
 Milano, 7 maggio 2012 - Dal 10 al 12 maggio si svolge a Milano la Giornata nazionale della Previdenza, organizzata da Itinerari Previdenziali con il supporto di Prometeia e Fondazione Collegio delle Università Milanesi. Tre giorni di iniziative per coinvolgere la cittadinanza: convegni, seminari, workshop, eventi e stand, grazie ai quali i visitatori potranno accedere al proprio estratto conto previdenziale, fare proiezioni sulla futura pensione, trovare informazioni e risposte. “Milano, per il secondo anno consecutivo, ospita la Giornata nazionale della Previdenza 2012. È compito delle istituzioni aiutare i cittadini a rendersi consapevoli del proprio futuro previdenziale e accompagnarli nella costruzione di percorsi ad hoc. Questo, soprattutto, in una fase in cui le prospettive previdenziali non solo dei giovani, ma anche dei lavoratori maturi, si fanno incerte a causa della crisi e delle ristrettezze dei bilanci pubblici, come tristemente dimostra la vicenda dei cosiddetti ‘esodati’ cui speriamo il Governo trovi presto una soluzione”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani. “E´ inoltre necessario – ha continuato Tajani – che il pubblico e il privato cooperino per trovare strumenti di welfare innovativo che possano dare risposte ai nuovi rischi sociali causati dai cambiamenti demografici e del mercato del lavoro. E´ quello che stiamo cercando di fare insieme ai sindacati confederali milanesi, Camera di Commercio e Provincia di Milano attraverso Fondazione Welfare che, infatti, sarà presente durante la Gnp con un proprio stand informativo”. “La Giornata nazionale della Previdenza – ha dichiarato Alberto Brambilla, coordinatore Itinerari Previdenziali – è il più grande evento italiano che si occupa in modo specifico di previdenza e welfare. Si tratta di temi che in Italia ricevono ancora troppa poca attenzione, spesso i cittadini li percepiscono come complessi e troppo difficili da affrontare. La nostra sfida di quest’anno è proprio quella di far capire a tutti quanto sia importante pensare al proprio futuro sin da giovani. La Gnp 2012 si rivolge a lavoratori, donne, giovani, e affronta con i più piccoli un percorso didattico per avvicinare anche i bambini al tema del valore del denaro. Tanti gli eventi collaterali in programma, inclusa una mostra che valorizza i buoni esempi di welfare aziendale, partendo da quanto fece Adriano Olivetti fino ad arrivare ai nostri giorni”. Tanti gli eventi previsti, tra i quali la prestigiosa mostra multimediale “Una nuova formula di welfare mix: un ritorno a Adriano Olivetti”. Allestita a Palazzo Giureconsulti, mette in luce la storia, il ruolo attuale e la possibile evoluzione futura delle iniziative di welfare integrativo, ovvero di quell’insieme di attività, beni e servizi attuati dalle aziende in favore dei propri dipendenti. Iniziative importanti, spesso poco conosciute, che meritano di essere valorizzate. Il tutto senza dimenticare le origini: emblematico il richiamo al grande imprenditore di Ivrea Adriano Olivetti, che già dagli anni ‘30 del Novecento si fece promotore di un modello industriale innovativo e di successo che metteva al centro la persona e le sue necessità. La mostra è all’insegna della multimedialità. Video e installazioni consentiranno un approccio immediato al welfare, per comprendere la filosofia e le motivazioni che spingono le aziende – anche in un momento di crisi come quello attuale – a investire per il benessere dei propri dipendenti. La Gnp 2012 è attenta alle tematiche ambientali. Tutto fa parte di una nuova concezione di welfare, più ampia e globale, capace di prendere in considerazione ogni aspetto della vita che porta a un maggior benessere, per noi stessi e per il contesto che ci circonda. L’ecosostenibilità è protagonista anche nella mostra su Adriano Olivetti, realizzata grazie all’uso di materiali naturali quali la carta e il cartone: ne sono autori i cinque architetti donna di “Lascialascia”, il cui obiettivo è promuovere forme innovative di arte, architettura e design con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’iniziativa più interessante dal punto di vista delle tematiche ambientali si svolge in piazza Affari, trasformata per tre giorni in un giardino urbano con piante, ortaggi e fiori. Un’installazione che vuole restituire ai cittadini una piazza da vivere come punto di sosta, ritrovo e relax. Pochi ma essenziali elementi e tanto verde possono cambiare totalmente la percezione e l’utilizzo della piazza, facendone uno spazio a misura d’uomo: panche, tavoli, punti d’appoggio per riposarsi tra una corsa cittadina e l’altra, circondati da un rilassante e avvolgente verde, bello e utile.  
   
   
LA REGIONE LOMBARDIA NON TAGLIA I FONDI PER IL WELFARE SI STUDI MEGLIO IL SISTEMA DI GESTIONE  
 
Milano, 7 maggio 2012 "Concedo a Majorino la giustificazione del neofita, ma lo invito a studiare bene il sistema di welfare lombardo prima di rilasciare dichiarazioni avventate". Così l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, ha risposto il 5 maggio alle dichiarazioni dell´assessore alle Politiche Sociali di Milano, Pierfrancesco Majorino sulla gestione del welfare da parte di Regione Lombardia. Porte Sempre Aperte - "Le porte del assessorato - prosegue Boscagli - sono sempre aperte per chi vuole collaborare nell´edificare insieme un nuovo modello di welfare all´altezza delle sfide attuali e soprattutto capace di rispondere alla grave crisi economica in corso. Affermare che Regione Lombardia taglia le risorse sul sociale non solo è falso, ma dimostra anche scarsa conoscenza del sistema di welfare italiano". I Tagli Sono Del Governo - "Come l´assessore Majorino ben sa - spiega Boscagli - è il Governo nazionale, sostenuto anche dal Pd, che ha tagliato i fondi per le politiche sociali e per questo mi aspetto che Majorino ci appoggi nella battaglia per il loro ripristino. Inoltre vorrei ricordare che Regione Lombardia non ha mai smesso di stanziare risorse proprie ai Comuni, riuscendo nel 2012 a confermare le risorse del 2011 a fronte di una azzeramento totale del Fondo Nazionale per le Politiche sociali". "Inoltre - ha concluso l´assessore regionale - il Fattore Famiglia lombardo non solo è un´iniziativa di equità per i cittadini, ma con questo provvedimento abbiamo accolto molte delle richieste pervenuteci dai Comuni nei numerosi tavoli di confronto".