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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Settembre 2012
Politica
GIORNATA DELLA COOPERAZIONE EUROPEA: CRESCERE INSIEME OLTRE LE FRONTIERE  
 
Bruxelles, 19 settembre 2012 - Valorizzare i risultati delle regioni e dei paesi europei che collaborano a livello transfrontaliero: questo l´obiettivo della Giornata della cooperazione europea, che si festeggerà per la prima volta in tutta Europa nello stesso giorno, sia negli Stati membri dell´Ue che nei paesi confinanti. Nel suo discorso al Parlamento europeo a Bruxelles per il lancio di oltre 200 eventi in 40 paesi, il commissario europeo per la Politica regionale Johannes Hahn ha dichiarato: "I progetti di cooperazione territoriale contribuiscono a instaurare un clima di fiducia, promuovendo la comprensione reciproca. Si tratta di elementi essenziali all´integrazione europea che, accorciando le distanze tra le comunità, rappresentano un esempio dell´Unione europea in azione." La cooperazione territoriale europea è un tema sempre più importante nell´ambito della politica regionale dell´Ue. Le regioni e le città dei vari Stati membri dell´Ue sono incoraggiati a lavorare insieme e imparare gli uni dagli altri attraverso programmi, progetti e reti comuni. Anche i cittadini che vivono al di fuori delle frontiere esterne dell´Ue beneficiano di una politica il cui obiettivo è quello di contribuire a risolvere i problemi delle regioni frontaliere promuovendo reti e azioni comuni più efficaci. Tra i progetti di spicco in occasione della Giornata della cooperazione europea - fissata ufficialmente il 21 settembre – figura Health, un´iniziativa austro-ungaro-slovena tesa a migliorare l´efficienza energetica e delle risorse nel settore sanitario. I partner cechi, slovacchi, ungheresi e austriaci del progetto Edtwin stanno inoltre avviando partenariati e tirocini nelle scuole delle regioni limitrofe, nonché corsi di lingue per i bambini dell´Europa centrale. Contesto La cooperazione territoriale europea prevede tre tipi di programmi: Programmi di cooperazione transfrontaliera lungo le frontiere interne dell´Ue. Contributo del Fesr: 5,6 miliardi di Eur. Programmi di cooperazione transnazionale che coinvolgono aree più vaste, come il Mar Baltico, le regioni alpine e del Mediterraneo. Contributo del Fesr:1,8 miliardi di Eur. Il programma di cooperazione interregionale (Interreg Ivc) e 3 programmi relativi all´organizzazione in rete (Urbact Ii, Interact Ii e Espon) coinvolgono tutti e 27 gli Stati membri dell’Ue. Essi forniscono un quadro per lo scambio di esperienze tra gli enti regionali e locali in paesi diversi. Contributo del Fesr: 445 milioni di Eur. Dall´inizio degli anni ´90, circa 30.000 progetti transfrontalieri hanno ricevuto finanziamenti dall´Ue, apportando benefici sostanziali alle persone che vivono in Europa: dalla creazione di posti di lavoro alla tutela ambientale, al miglioramento dei servizi di assistenza sanitaria, dei trasporti e dell´energia. I risultati di uno studio sull´iniziativa Interreg Iii (2000-2006) indicano che i progetti hanno direttamente o indirettamente creato o salvaguardato 115.000 posti di lavoro/opportunità occupazionali e quasi 5.800 start-up e imprese. L´iniziativa è coordinata dal programma Interact in associazione con la Commissione europea (Dg Regio, Europeaid e servizio europeo per l´azione esterna) e sostenuta dal Comitato delle regioni e dal Parlamento europeo. Per ulteriori informazioni: Sito web della Giornata della cooperazione europea (in inglese) http://www.Ecday.eu/    
   
   
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA E LE INDUSTRIE EUROPEE SI IMPEGNANO PER AMPLIARE E MIGLIORARE IL SETTORE DELLA ROBOTICA  
 
 Bruxelles, 19 settembre 2012 - La Commissione europea, l’industria e il settore accademico hanno gettato le basi per un partenariato pubblico-privato (Ppp) nell’ambito della robotica. L’iniziativa è finalizzata a sostenere le imprese europee nel proposito di ampliare la loro quota nel mercato globale della robotica (complessivamente 15,5 miliardi di euro all’anno). I rappresentanti dell’industria robotica europea e degli istituti di ricerca, insieme alla Vicepresidente Neelie Kroes, hanno firmato un protocollo d’intesa, che rappresenta il primo passo verso un Ppp nel settore e che sarà realizzato nel 2013. La Commissione ritiene che il futuro Ppp rafforzerà il settore della robotica nell’Ue. Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’Agenda digitale, ha affermato che “un settore della robotica solido è fondamentale per la futura competitività dell’Europa. Espandere la nostra industria robotica vuol dire creare nuovi posti di lavoro e un’industria manifatturiera competitiva”. La robotica è un motore essenziale per la crescita e la competitività in Europa. Grazie all’impiego di un milione di robot industriali è stato possibile creare o mantenere tre milioni di posti di lavoro a livello mondiale. L’industria della robotica in Europa ottiene risultati estremamente positivi, rappresentando circa un quarto della produzione complessiva della robotica industriale e una quota di mercato del 50% nella robotica dei servizi professionali. Per i mercati nazionali e dei servizi professionali del settore per i prossimi anni si prevede una crescita del 40%, trainata soprattutto dai servizi di salvataggio, sicurezza e pulizia professionale. Entro il 2020 la robotica dei servizi potrebbe raggiungere un volume di mercato superiore ai 100 miliardi di euro all’anno. Il Ppp sulla robotica mira a: 1. Sviluppare obiettivi strategici per la robotica in Europa e promuoverne l’applicazione, 2. Migliorare la competitività industriale europea tramite tecnologie di robotica innovative, 3. Fornire prodotti e servizi di robotica che contribuiscano ad affrontare le sfide sociali europee, 4. Intensificare le attività di networking della comunità dell’industria robotica europea, 5. Promuovere la robotica in Europa; 6. Raggiungere gli utenti e i mercati attuali e potenziali, 7. Contribuire allo sviluppo delle politiche del settore e affrontare questioni etiche, giuridiche e sociali. Ora i partner privati del Ppp (settore accademico e industriale) elaboreranno una proposta in tal senso che sarà esaminata e formalmente avallata dalla Commissione. Contesto - Negli ultimi cinque anni la Commissione europea ha finanziato con circa 600 milioni di euro oltre 120 progetti di ricerca sulla robotica. Essi affrontano problemi come la comprensione di una scena o di una situazione, la percezione della realtà mediante sensori artificiali (informazioni visive e tattili computerizzate, ecc.) e azioni “fisiche” come afferrare oggetti o muoversi negli spazi della vita quotidiana. Nel 2010 la domanda globale per robot e prodotti legati alla robotica era di circa 15,5 miliardi di euro, di cui approssimativamente 3 miliardi di euro proveniva dall’Europa. Da un recente studio di Eurobarometro sulla robotica (cfr. Memo/12/667) è emerso che oltre due terzi dei cittadini dell’Ue (il 70%) ha un’opinione positiva sui robot. La maggioranza dei partecipanti al sondaggio concorda sul fatto che i robot siano necessari poiché possono svolgere lavori che sono troppo faticosi o troppo pericolosi per gli esseri umani (88%) e che il loro impiego abbia risvolti positivi a livello sociale perché i robot aiutano le persone (76%). La Commissione europea sostiene inoltre gli studi sulla robotica nell’ambito dei suoi programmi quadro di finanziamento per la ricerca e l’innovazione. Il Parlamento europeo e il Consiglio stanno discutendo la proposta della Commissione su Orizzonte 2020. Nel periodo 2014-2020 e con un bilancio indicativo di 80 miliardi di euro, il programma rientra tra le azioni volte a dare un nuovo impulso alla crescita e all’occupazione in Europa. Promuovere e concentrarsi sugli impegni assunti nell’ambito della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione è uno dei principali aspetti dell’Agenda digitale europea (cfr. Ip/10/581, Memo/10/199e Memo/10/200). Link utili Le iniziative dell’Ue nell’ambito della robotica http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/cognition/projects/projects-classification_en.html  I progetti finanziati dall’Ue nel settore della robotica http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/cognition/home_en.html    
   
   
LA CONFERENZA EUROPEA SULLO SPORT: PROTAGONISTI DEL MONDO DELLO SPORT E MINISTRI VOGLIONO INTENSIFICARE LA LOTTA ALLE PARTITE TRUCCATE  
 
Bruxelles, 19 settembre 2012 - Rappresentanti del movimento sportivo europeo e ministri dello sport si impegnano a intensificare la lotta contro le partite truccate in occasione della Conferenza europea sullo sport, organizzata dalla Commissione europea a Nicosia, Cipro, il 19-20 settembre. Essi sono chiamati ad approvare una “Dichiarazione sulla lotta contro le partite truccate”. La Conferenza, che coincide con una seduta informale dei ministri europei dello sport, discuterà anche questioni come il contributo dello sport all’economia della Ue, i futuri finanziamenti Ue agli sport di base e la promozione dell’attività fisica e dell’invecchiamento attivo. "Lo sport è una parte importante della vita di milioni di persone in Europa. Mi impegno a promuovere lo sport e l’attività fisica per tutte le età. Uno stile di vita attivo è fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere. Purtroppo, anche lo sport deve oggi affrontare sfide multiformi. Finanziamenti a livello Ue possono aiutare ad affrontare questioni riguardanti lo sport con ripercussioni transfrontaliere, quali le partite truccate, la violenza, l’intolleranza e la disuguaglianza di genere” sostiene Androulla Vassiliou, commissario europeo responsabile per lo sport. La Commissione europea ha proposto di dedicare allo sport un capitolo in seno a Erasmus per tutti, il nuovo programma Ue per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. Il bilancio proposto per lo sport è di 34 milioni di euro all’anno in media nel periodo 2014-2020. Saranno sostenuti progetti transnazionali tesi a incrementare lo scambio di know-how e di pratiche esemplari, eventi sportivi europei non commerciali di particolare rilevanza nonché attività destinate a rafforzare la base concreta delle politiche nel campo dello sport. Ne beneficieranno soprattutto gli enti pubblici e le organizzazioni della società civile, attive nel campo dello sport di base. Alla Conferenza saranno anche presentati esempi di progetti finanziati dalla Ue, attuati nel corso degli ultimi 2 anni, per sostenere la lotta contro il doping, l’accesso dei disabili allo sport, la parità tra i sessi, l’attività fisica, il volontariato, la lotta alla violenza e all’intolleranza, l’integrazione sociale degli immigrati e la promozione della gestione corretta nel mondo dello sport. Dal 2009 la Commissione ha elargito più di 12 milioni di euro a sostegno di progetti siffatti in questi e in altri settori. Prossime tappe Il Consiglio e il Parlamento europeo stanno discutendo la proposta della Commissione “Erasmus per tutti”. L’entità del budget definitivo sarà resa nota dopo che saranno terminati i negoziati sul quadro finanziario pluriennale complessivo per tutti i settori di intervento della Ue, se possibile entro la fine dell’anno in corso. Nel 2013, la Commissione presenterà la proposta di un’iniziativa politica della Ue tesa a promuovere l’attività fisica a vantaggio della salute. Contesto La Conferenza europea dello sport, che si riunisce annualmente, dà la possibilità alla Commissione di informare sulle sue più recenti proposte il movimento sportivo e di ascoltarne le opinioni. Essa riunisce 250 delegati e comprende personalità di spicco del Comitato olimpico internazionale e di quello europeo, di federazioni europee, di organizzazioni dello sport per tutti, nonché leghe, club e atleti. Alla Conferenza europea sullo sport saranno anche discussi temi legati alla corretta gestione del settore attraverso il dialogo sociale europeo con dirigenti e atleti. Il commissario Vassiliou parteciperà inoltre alla riunione informale dei ministri europei dello sport (20-21 settembre). Tra l’altro, essi discuteranno l’impatto dei Giochi olimpici e paralimpici di Londra 2012. Due gruppi misti ad alto livello guarderanno al contributo che lo sport e l’attività fisica a vantaggio della salute danno all’economia europea e alla lotta contro le partite truccate. I ministri discuteranno inoltre i modi migliori per promuovere lo sport e la salute nel contesto dell’invecchiamento della società e scambieranno opinioni sulla rappresentanza dell’Ue all’Agenzia mondiale antidoping (World Anti-doping Agency - Wada) al fine di ottenere un consenso sulla designazione di un esperto governativo al Cda della Wada. Per ulteriori informazioni Programma della Conferenza Ue sullo sport http://www.Cy2012.eu/index.php/en/file/ovgc+zk_l1_2nxxo9+auzw    
   
   
FONDO SOCIALE EUROPEO: 3,2 MILIONI E 26 PROGETTI CONTRO LO SPOPOLAMENTO  
 
Bolzano, 19 settembre 2012 - La lotta allo spopolamento delle zone periferiche è uno dei principali obiettivi sull´agenda della Giunta provinciale. Un concreto passo in avanti è stato compiuto con la conclusione del bando di gara del Fondo sociale europeo, il primo in Italia sullo sviluppo territoriale: nei prossimi anni verranno finanziati 26 progetti per un investimento totale di 3,2 milioni di euro. Il bando è stato lanciato nel dicembre dello scorso anno, mentre a marzo sono stati presentati 44 progetti. Di questi, la commissione competente del Fondo sociale europeo, ne ha approvati 26, con uno stanziamento di 3,27 milioni di euro. "L´obiettivo del Fse - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - è quello di ampliare le possibilità di ingresso o rientro nel mondo del lavoro per le categorie meno tutelate come donne, giovani e disoccupati. Per raggiungerlo si è deciso di puntare anche su metodi innovativi, come ad esempio quello riguardante il bando legato allo sviluppo territoriale delle zone a maggiore rischio spopolamento della Provincia". Il bando, infatti, prende spunto dal programma "Alto Adige 2021", e punta a sostenere iniziative in grado di rafforzare il tessuto sociale ed occupazionale. "I progetti approvati - ha spiegato il direttore della Ripartizione affari comunitari Thomas Mathà - hanno una forte connessione con il territorio e possono contare sul coinvolgimento diretto di molti partner locali". Gli interventi sono stati suddivisi in quattro assi: il primo (2 progetti, 260mila euro) si concentra sul miglioramento del mercato del lavoro, il secondo (1 progetto, 140mila euro) sulle politiche per l´invecchiamento attivo, il terzo (17 progetti, 2 milioni di euro) sul sostegno allo spirito imprenditoriale e alla nascita di nuove aziende, e il quarto (6 progetti, 820mila euro) sull´accesso delle donne nel mercato del lavoro e sulla conciliabilità lavoro-famiglie. I progetti approvati spaziano su tutto il territorio altoatesino: dalla Val d´Isarco alla Val Pusteria, dai comuni di lingua tedesca dell´Alta Val di Non alla Val Venosta, dalla Val Passiria alla Val d´Ultimo. La direttrice dell´Ufficio provinciale Fse, Judith Notdurfter, si è dichiarata "soddisfatta per l´ottima risposta da parte del territorio", mentre Thomas Mathà ha sottolineato l´importanza del fatto che la Provincia di Bolzano abbia una posizione di avanguardia a livello nazionale. "Speriamo che altre regioni seguano il nostro esempio - ha concluso - perchè questo ci permetterebbe di sviluppare nuove e interessanti sinergie".  
   
   
MARCHE CAPOFILA DI UN PROGETTO INNOVATIVO CHE GUARDA A EUROPA 2020: CLUSTERPOLISEE, SPECIALIZZAZIONI INTELLIGENTI PER RICREARE VANTAGGI COMPETITIVI .  
 
Ancona, 19 settembre 2012 - Aumentare la base di conoscenze dei responsabili politici regionali e promuovere le innovazioni a tutti i livelli istituire una piattaforma che agisca come laboratorio transnazionale per l’innovazione delle politiche pubbliche, per sostenere le regioni ad adottare strategie che diano priorità ai vantaggi competitivi; sostenere la collaborazione tra il settore pubblico, il settore privato e quello della ricerca, mediante attività congiunte focalizzate su temi fondamentali per l’attuazione efficace della strategia Europa 2020. Sono queste le principali finalità del progetto di cui le Marche sono capofila e denominato Clusterpolisee. Il progetto, unico intervento finanziato nella Priorità 1 del programma See (South East Europe), destinato a facilitare l´innovazione e l´imprenditorialità è stato presentato ieri in Regione dal vicepresidente della giunta regionale , Paolo Petrini e dai rappresentanti dei diversi partenariat europei e italiani. “Il nostro progetto è stato scelto – ha affermato Petrini - perché le Marche - Autorità di Gestione Fesr e Fse - danno concrete garanzie di attuazione a questa strategia che vuole trasferire sul territorio innovazione, ricerca, risorse, rinnovata competitività. Per questo coltiviamo forti aspettative su questo progetto che intende supportare le politiche industriali facendo evolvere la logica del distretto industriale per approdare ad un concetto di Cluster , appunto, cioè di aggregazione territoriale, un sistema interconnesso ed omogeneo. Lo scopo di tale progetto è anche quello di programmare in maniera mirata gli interventi previsti dai Fondi strutturali 2014-2020 per lo sviluppo industriale con un’ottica di integrazione fra Industria-lavoro-ricerca-innovazione. Questo proterà ad un sempre più efficace utilizzo delle risorse finanziarie attraverso anche il coinvolgimento dei soggetti del territorio, dalle imprese alle banche, dai privati alle parti sociali. Si tratta quindi – ha concluso il viepresidente - di posizionare le Marche , insieme all’area europea coinvolta, nelle migliori condizioni creando perciò vantaggi competitivi rispetto alle prospettive di crescita di Europa 2020 attraverso strategie di Smart Specialization (specializzazione intelligente) del tessuto produttivo.” Clusterpolisee coinvolge 23 partner tra enti pubblici nazionali e regionali, Agenzie di Sviluppo e per l’Innovazione, Istituti di ricerca ed Università, Reti di imprese e network di 8 Stati Membri del Sud Est Europeo (Italia, Austria, Bulgaria, Grecia, Ungheria, Romania, Slovacchia, Slovenia) e 3 Stati non Eu (Croazia, Serbia ed Albania). Inoltre hanno espresso l’ adesione al Partenariato in qualità di Partner Associati il Ministero Italiano per lo Sviluppo Economico ed il Ministero dell’Economia Rumeno. In Italia il Progetto Clusterpolisee coinvolge, oltre alla Regione Marche, in qualità di partner la Regione Veneto ela Regione Emilia Romagna. Tra le prime azioni , promuovere la creazione di una piattaforma transnazionale come sistema di apprendimento continuo, aumentando il riutilizzo e l’interoperabilità delle soluzioni e dei meccanismi sviluppati che contribuisca a trasformare il Sud Est Europa in un laboratorio attivo per il miglioramento delle politiche dell’innovazione regionali e supporti lo sviluppo di un centro di competenze. La piattaforma avrà l’obiettivo di migliorare le politiche dei Cluster nel Sud Est Europa attraverso l’apprendimento cooperativo, il trasferimento di buone prassi e lo scambio di esperienze. Tecnicamente la piattaforma si avvarrà delle soluzioni più avanzate di content management e di gestione di comunità di pratica e di apprendimento virtuali. L’’obiettivo è dunque migliorare le condizioni di contesto per promuovere i cluster esistenti e nuovi cluster emergenti orientandoli alle sfide dell’Unione Europea attraverso la cooperazione transnazionale per la definizione di nuove strategie, adeguando ed indirizzando le politiche esistenti e quelle future al livello delle sfide internazionali con un approccio di “sistema aperto” capitalizzando sinergie all’interno del partenariato.  
   
   
REGIONE LAZIO: GIUNTA POLVERINI APPROVA TAGLIO TRASFERIMENTI A CONSIGLIO REGIONALE  
 
Roma, 19 settembre 2012 - La Giunta Polverini, riunitasi in seduta straordinaria, ha approvato la proposta di legge regionale che dispone ‘interventi urgenti in materia di riduzione delle spese del Consiglio regionale del Lazio’ che di fatto blocca i trasferimenti al Consiglio regionale, per la parte residua del 30%. Si tratta in tutto di 22 milioni di euro, circa 16 di spesa corrente e 6 di investimenti. Il provvedimento approvato assegna i circa 16 milioni di spesa corrente, equamente divisi, alle politiche per il sociale e alle politiche per il lavoro. I fondi per gli investimenti in conto capitale, pari a sei milioni di euro che erano destinati alla costruzione di nuove palazzine, saranno invece utilizzati per le esigenze del sistema sanitario regionale. Il provvedimento dà seguito agli impegni presi dalla Giunta regionale, a seguito dell’approvazione ieri da parte del Consiglio regionale dell’Ordine del giorno n. 299, di presentare entro sette giorni una o più proposte di legge o modifiche regolamentari, volte ad attuare una serie di tagli ai costi del Consiglio regionale.  
   
   
L’INTESA REGIONE TOSCANA -COMUNE DI FIRENZE SU TEATRO DELL’OPERA E TRAMVIE  
 
Firenze 19 settembre 2012 - Nuovo Teatro dell’Opera e sistema tranviario: sono questi i protagonisti del protocollo di intesa firmato ieri dal presidente della Regione Enrico Rossi e dal sindaco di Firenze Matteo Renzi “per la realizzazione di interventi strategici”. Un protocollo in otto punti a cui si è aggiunto anche un “verbale di accordo” che precisa gli impegni finanziari specifici assunti dalle parti. Teatro Dell’opera - In relazione alla realizzazione di uno stralcio del secondo lotto del Teatro dell’Opera di Firenze (macchina scenica) dell’importo di 46 milioni la Regione Toscana si impegna ad identificare ed a mettere a disposizione risorse regionali per 21 milioni, il Comune di Firenze si impegna ad identificare ed a mettere a disposizione risorse comunali per 10 milioni. Regione e Comune di Firenze si impegnano congiuntamente a richiedere al Governo di identificare le restanti risorse necessarie. Tramvie - Nel caso in cui l’opera non potesse entrare in esercizio ed essere rendicontata nei termini previsti dalla programmazione comunitaria, la Regione Toscana verificherà la possibilità di richiedere l’autorizzazione per uno stralcio così da evitare un eventuale disimpegno sui fondi europei disponibili pari a 36,6 milioni. Inoltre si impegna, qualora necessario, ad identificare risorse regionali alternative a quelle europee, destinando le risorse comunitarie ad altri scopi. Regione e Comune si impegnano a richiedere al Ministero di poter svincolare le somme accantonate per la realizzazione della tratta di passaggio al Duomo (pari a complessivi 35,2 milioni – le cui fonti sono così ripartite: 13,3 milioni Ministero infrastrutture, 10,6 milioni pubblici, 11,3 milioni privati), destinando tali fondi, oltre che al completamento della linea 2, all’integrazione della rete tramviaria a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. Il Protocollo Ecco gli otto punti del protocollo di intesa. 1. La Regione Toscana ed il Comune di Firenze convengono sull’importanza del completamento del Sistema Tramviario e del Nuovo Teatro dell’Opera, interventi che rivestono carattere strategico per la città di Firenze, il territorio della Provincia di Firenze e l’intera Regione Toscana. 2. La Regione ed il Comune si impegnano a sostenere congiuntamente la richiesta nei confronti del Governo di deliberare in tempi rapidi il finanziamento dei lavori per il completamento del Nuovo Teatro dell’Opera. 3. La Regione ed il Comune concordano sulla necessità di individuare, con il concorso dello Stato, apposite risorse per il completamento definitivo del Nuovo Teatro dell’Opera. Il Comune di Firenze si impegna altresì per la realizzazione della Piazza Giardino, le sistemazioni esterne e per la realizzazione del parcheggio interrato in Piazza Vittorio Veneto nonché la risistemazione della piazza Vittorio Veneto stessa. 4. La Regione ed il Comune confermano i propri impegni economici assunti con gli accordi sopracitati per la realizzazione del sistema tramviario delle linee 2 e 3. Per quanto riguarda le problematiche relative alla conclusione dei lavori delle linee 2 e 3 della tranvia di Firenze in tempo utile a garantire la piena utilizzazione delle risorse ad essi destinate nell’ambito dei Fondi strutturali europei 2007-2013, concordano di effettuare congiuntamente un attento monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori. Qualora necessario la Regione si impegna a verificare la possibilità di individuare risorse alternative atte a garantire il mantenimento della copertura economica dell’intervento. 5. La Regione e il Comune concordano con l’importanza strategica di proseguire la realizzazione del sistema tramviario, mediante l’attraversamento del centro della città, la realizzazione della linea 4 (Leopolda Piagge), anche utilizzando il sedime ferroviario tra Cascine e Leopolda che Rfi si è impegnata a cedere al Comune, la prosecuzione del tracciato della linea 3 fino a Bagno a Ripoli, la definizione a seguito di approfondimento con i Comuni interessati, dell’integrazione della rete tramviaria a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. 6. La Regione ed il Comune si impegnano a richiedere al Ministero di poter svincolare le somme accantonate per la realizzazione della tratta di passaggio al Duomo (Unità – Duomo – San Marco – Libertà), così come previsto al sopracitato voto 428/211 e nella nota 10 marzo 2010, destinando tali fondi, se necessario, al completamento delle linee 2 tratta Aereoporto Peretola – Unità e della linea 3 tratta Careggi – Viale Strozzi e comunque, se tecnicamente fattibile sulla base dei contratti in essere, all’integrazione della rete tramviaria a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. 7. La Regione si impegna a valutare, sulla base di specifiche ipotesi progettuali predisposte dal Comune di Firenze, la possibilità di inserire lo sviluppo del Sistema Tranviario della città di Firenze e dell’area metropolitana all’interno del quadro degli interventi da finanziarie con il nuovo ciclo dei Fondi strutturali europei 2014-2020. 8. Il Comune di Firenze si impegna a redigere prioritariamente gli studi di fattibilità per la realizzazione della linea 4 ed integrazione della rete tramviaria per Sesto Fiorentino, in collaborazione con la Regione Toscana e con il Comune di Sesto Fiorentino.  
   
   
ACCORDO STRATEGICO CON FIRENZE, ROSSI: “SCELTE E PRECISI IMPEGNI FINANZIARI”  
 
Firenze, 19 settembre 2012 – “Un accordo intelligente, per assicurare il completamento del più grande e moderno Teatro dell’Opera d’Europa e per mettere in sicurezza la realizzazione delle nuove linee della tramvia”. Così il presidente Enrico Rossi ha commentato la firma di ieri del protocollo di intesa sulle opere strategiche fiorentine. Insieme a lui ha manifestato la sua soddisfazione anche l’altro firmatario, il sindaco Matteo Renzi. “E’ un fatto politico – ha proseguito il presidente Rossi – che pur nelle divergenze e nelle non irrilevanti diversità sulle politiche nazionali si lavori insieme e si trovi un accordo così importante. Un accordo non fatto di parole generiche, ma di scelte e di precisi impegni finanziari. Intese di questo genere le abbiamo firmate anche con altre città della Toscana, Livorno, Pisa, oggi Scandicci. La Regione svolge così il suo ruolo, che sta nel quadro dei giusti rapporti con chi governa le realtà comunali”. “A proposito dell’aeroporto – ha concluso il presidente Rossi rispondendo alla domanda di un giornalista – stiamo lavorando per la sistemazione della pista di Peretola. Ma sono convinto, e nell’accordo c’è un punto relativo a questo aspetto, della necessità di collegare alla variante sulla pista e sul parco della piana una delibera che contenga una ipotesi dettagliata su come regolare la mobilità in tutta quell’area, anche con l’allungamento della tramvia”.  
   
   
SPENDING REVIEW, TAGLI AI BILANCI: LE RICHIESTE DELLE PROVINCE  
 
Firenze, 19 settembre 2012 - “I tagli ai bilanci delle Province devono essere ridefiniti e resi sostenibili, altrimenti sarà inevitabile il dissesto degli enti già nel 2012”. Questa la richiesta che il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, porta oggi nella riunione della Conferenza Stato Città, convocata al Ministero dell’Interno per discutere dei tagli imposti agli Enti locali con la spending review. Castiglione ricorda che “anche la Corte dei Conti, intervenendo in audizione in Parlamento, ha sottolineato che la preoccupazione maggiore per la finanza dello Stato è il rischio di default degli Enti locali. Per questo chiederemo al Governo di ascoltare le nostre controproposte, che vanno nella direzione di rendere più omogeno il quadro finanziario di riferimento e coerente e proporzionale il taglio tra tutti i comparti della Pa. Non è pensabile – chiarisce Castiglione - che alle Province sia imposto per gli ultimi 4 mesi del 2012 un taglio di 500 milioni, pari a quello dei Comuni che hanno spese per consumi intermedi nel 2011 otto volte superiori. Anche perché, a differenza che per i Comuni, alle Province non sarà possibile accedere al patto verticale regionale, perché le Regioni sostanzialmente non hanno spazi finanziari sufficienti”. “Mi auguro - aggiunge il Presidente dell’Upi – che alla riunione di domani, oltra al Ministero dell’Economia, sia presente anche il Commissario Bondi a cui ribadiremo che il problema di fondo sta nell’avere considerato “spesa comprimibile” voci di bilancio che in realtà sono servizi ai cittadini, dai contratti di servizio del trasporto pubblico locale alla gestione ordinaria delle scuole, dalla formazione professionale alla difesa dell’ambiente, compresa la gestione dei rifiuti”.  
   
   
BARBERINO FA 100: SARANNO I CITTADINI A DECIDERE GLI INTERVENTI PER IL BILANCIO 2013 AL VIA LA PRIMA ESPERIENZA DI BILANCIO PARTECIPATIVO DEL COMUNE DI BARBERINO VAL D´ELSA  
 
 Barberino Val d´Elsa, 19 settembre 2012 - Centomila euro da spendere in lavori pubblici per migliorare il verde e il decoro urbano di Barberino. Con il bilancio partecipativo, avviato dal Comune che ha ottenuto un finanziamento della Regione Toscana, i cittadini di Barberino Val d’Elsa potranno decidere le priorità e gli interventi da realizzare sul loro territorio. “Barberino fa 100” è il progetto che permetterà ai barberinesi di prendere parte alle scelte amministrative e di impiegare parte delle risorse economiche del bilancio 2013 per investimenti pubblici, individuati dopo una serie di momenti di confronto e discussione. “Ora più che mai il bilancio partecipativo - commenta Matteo Ceccatelli, assessore alla Partecipazione - è uno strumento prezioso per l’amministrazione: i trasferimenti dallo Stato sempre più ridotti e la crisi finanziaria che colpisce imprese e cittadini impongono scelte rigorose in termini di priorità. Per questa ragione siamo convinti che la partecipazione sia il modo migliore per prendere decisioni di qualità e condividere la responsabilità delle scelte”. Le attività si svolgeranno tra settembre 2012 e gennaio 2013 e vedranno il coinvolgimento diretto della giunta, dei consigli di frazione, delle associazioni e dei cittadini in una riflessione collettiva sul bilancio comunale. Nel corso del primo mese si svolgeranno incontri di formazione per amministratori, tecnici e consiglieri di frazione e associazioni sul tema “come rendere efficace la partecipazione" e sulle tecniche di partecipazione per il bilancio partecipativo. Gli incontri permetteranno ai consiglieri e ai rappresentanti di associazioni di rafforzare le proprie competenze sul bilancio e sulla partecipazione e costruiranno un gruppo di volontari che gestirà direttamente gli incontri con i cittadini. Questi ultimi si terranno a novembre e saranno organizzati con la metodologia del world cafè, gestiti dai volontari dei consigli di frazione e delle associazioni. Agli incontri saranno presenti tecnici dell’amministrazione che risponderanno ai quesiti tecnici dei cittadini e li aiuteranno ad individuare gli interventi prioritari. Per facilitare la partecipazione delle famiglie è previsto un servizio di baby-sitting. Entro l’anno tutte le proposte di intervento fatte dai cittadini nel corso dei world cafè saranno valutate dai tecnici del Comune che ne verificheranno la fattibilità e i relativi costi. A gennaio nel corso di una grande assemblea pubblica tutti gli interventi valutati saranno votati dai cittadini e quelli che riceveranno il maggiore numero di voti, sino ad esaurimento della somma messa a disposizione dall’amministrazione, verranno inseriti nel bilancio comunale 2013. I cittadini sono invitati a partecipare e saranno informati dal Comune anche attraverso una guida al bilancio che sarà stampata e distribuita sul territorio. Tutte le informazioni ed il calendario degli incontri saranno disponibili sul sito del Comune. Per maggiori informazioni: tel: 055.80521 (Comune di Barberino), 055.667502 (Sociolab) info@barberinovaldelsa.Net    
   
   
SCUOLA PPAA DI PILA: IL PROGRAMMA FORMATIVO PER IL MESE DI OTTOBRE  
 
 Perugia, 19 settembre 2012 - La Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica ha programmato, per il mese di ottobre 2012, un’intensa serie di attività formative e di approfondimento. Tutte le giornate sono state progettate per sostenere il personale dalla Pubblica Amministrazione umbra - ha affermato Alberto Naticchioni, Amministratore Unico della Scuola - nel dare attuazione pratica all’insieme delle novità normative che stanno interessando le Amministrazioni locali. Le attività del mese di ottobre inizieranno con il Corso dell’1 e 2 che tratterà la notifica degli atti della Pubblica Amministrazione con il contributo del docente Attilio Gastaldello, avvocato e tributarista. Già responsabile di ufficio notifiche ed esecuzioni di amministrazione comunale. L’affidamento di servizi e forniture dopo la spending review 1 e 2 (L.94/2012, L.135/2012) e il decreto crescita (L.134/2012), saranno analizzati l’8 ottobre da Alessandro Massari, Avvocato specializzato nella contrattualistica pubblica. Autore di monografie e pubblicazioni. Direttore della Rivista “Appalti&contratti”. L’11 ottobre si approfondiranno le nuove modalità di gestione delle denunce mensili e ricadute sui trattamenti pensionistici con i docenti: Giuseppe Ciasullo, Dirigente Ex Inpda e Sabrina Silvestro, Dirigente Ex Inpdap. Il 15 e 16 ottobre si esamineranno, rispettivamente, le tematiche relative alla Privacy e Sanità e la Privacy e Pa con il contributo di Gianluigi Ciacci, professore di Informatica Giuridica e di Diritto civile dell´informatica presso la Luiss Guido Carli di Roma, avvocato specializzato nel diritto delle nuove tecnologie. Arturo Bianco, Esperto in organizzazione e gestione del personale di Regione ed Enti locali – si occuperà, il 17 ottobre 2012 di approfondire le Relazioni sindacali e la Contrattazione. L’azione manageriale in tempo di sfide: essere agenti di cambiamento e di impulso positivo sarà al centro del dibattito il 19 ottobre con il contributo della docente Alessandra Pasqualini, consulente e formatrice, esperta in sviluppo di competenze relazionali, comportamentali e dinamiche di gruppo. Il 24 ottobre 2012 si terrà il Corso sulla Riforma istituzionale e nuovo assetto delle autonomie dopo la spending review, il docente sarà Francesco Zito, viceprefetto, Ministero degli Interni, Capo della segreteria del Sottosegretario Ruperto. Il 29 e 30 ottobre 2012 si cercherà di fare chiarezza sugli archivi degli enti pubblici: legislazione, organizzazione e gestione analogica e digitale con i docenti: Donato Limone, ordinario di informatica giuridica e docente di scienza dell’amministrazione digitale e Mario Squadroni, soprintendente archivistico per l´Umbria  
   
   
FUSIONE DEI COMUNI DELLA VALSAMOGGIA, VIA LIBERA DELL´ASSEMBLEA AL REFERENDUM  
 
Bologna, 19 settembre 2012 – “Il coraggio di intraprendere la strada della nascita di un nuovo e più forte Comune dimostrato dai sindaci e dalle comunità di Savigno, Monteveglio, Castello di Serravalle, Bazzano e Crespellano ha sempre trovato un valido e impegnato interlocutore nella Regione Emilia-romagna che ha accompagnato questo percorso nel confronto con il Governo e le altre istituzioni trovando orecchie attente e sinceramente interessate al rafforzamento della Valsamoggia”. La vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-romagna Simonetta Saliera esprime così la soddisfazione personale e della Giunta per il voto favorevole dell’Assemblea legislativa all’indizione del referendum consultivo sulla fusione dei Comuni di Savigno, Monteveglio, Castello di Serravalle, Bazzano e Crespellano. “La decisione dell’Assemblea legislativa di indire il referendum, che servirà anche ai cittadini per scegliere il nome del nuovo Comune - aggiunge Saliera -, si inserisce a pieno titolo nel percorso, avviato dai Comuni e che noi abbiamo sostenuto, il cui obiettivo è migliorare i servizi per i cittadini mantenerne la quantità e la qualità nonostante le ridotte disponibilità delle risorse pubbliche. Si tratta di una sfida avvincente, quasi unica in Italia, che conferma la dinamicità delle nostre amministrazioni, che si sanno e vogliono misurare con i problemi e i temi veri, per dare un futuro alle comunità”.  
   
   
LAVORO IN SARDEGNA: SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D´INTESA SUL MICROCREDITO E MICROFINANZA  
 
Cagliari, 19 Settembre 2012 - La Regione Sardegna ha aderito al protocollo d´intesa sul microcredito e la microfinanza. , insieme all’Ente nazionale per il microcredito, la fondazione San Patrignano, l’Unione artigiani della Provincia di Milano e la Regione Campania, un accordo per la realizzazione di programmi e progetti di microimprenditorialità da finanziare con gli strumenti del microcredito e della microfinanza. "Un programma - ha spiegato Liori - con alcuni importanti obiettivi strategici. Creazione di nuovi posti di lavoro, sostegno alla nascita di microimprese e miglioramento delle capacità operative autonome. Con la collaborazione degli altri partner, realizzeremo programmi e progetti di microimprenditorialità, attività di formazione su microcredito, gestione di impresa e realizzazione di business plan, oltre ad iniziative congiunte di ricerca fondi per integrare il fondo di garanzia e sviluppo". "Con l´istituzione ed il buon successo del Fondo Microcredito - ha concluso l´Assessore - la Sardegna ha avuto riconoscimenti a livello nazionale come buona prassi Abbiamo evidenziato come questi strumenti costituiscono importanti leve per lo sviluppo socioeconomico del territorio, incoraggiando la crescita del lavoro autonomo, la formazione e lo sviluppo di microimprese".  
   
   
LAVORO: I GIOVANI RISCOPRANO I MESTIERI  
 
Milano, 19 settembre 2012 - Per affrontare la difficile situazione che il mercato del lavoro sta attraversando, soprattutto riguardo l´inserimento dei giovani, è necessario "far riscoprire ai nostri ragazzi il valore dei mestieri legati, ad esempio, ai piccoli esercizi commerciali o all´artigianato: non esiste solo la professione di medico o ingegnere". Lo ha detto l´assessore regionale all´Occupazione e Politiche del lavoro Gianni Rossoni, intervenendo ieri pomeriggio, a Milano, nella sala Congressi della Provincia, al convegno dal titolo ´La riforma del mercato del lavoro e le Mpmi´. Orientamento Rivolto Ai Giovani - "I dati sull´occupazione giovanile - ha sottolineato Rossoni - non sono molto incoraggianti. Riscontriamo, purtroppo, una mancata coerenza fra titolo di studio e lavoro, addirittura abbiamo un´offerta di lavoro medio-basso con un livello di istruzione-formazione più alto rispetto alle richieste. Occorre quindi uno sforzo, per fare un´azione forte sul tema dell´orientamento, poiché noi conosciamo bene la domanda, mentre il mercato del lavoro non è sempre così trasparente rispetto all´offerta". Riscoprire Valore Delle Professioni - "Le famiglie - ha spiegato Rossoni - hanno un ruolo centrale rispetto alle scelte dei giovani. Per questo occorre andare oltre gli stereotipi, in base ai quali uno conta solo se fa il liceo, il medico o l´ingegnere. È necessario riscoprire il valore dei mestieri e delle professioni. Una delle cause che ha generato l´abbandono e la sconfitta della piccola distribuzione rispetto alla grande, è stata, oltre a un mancato ammodernamento e a una mancata rivisitazione rispetto alla modalità dell´offerta commerciale, anche un mancato input da parte dei genitori, che non hanno trovato nei figli una continuità dell´attività, poiché l´attività stessa di salumiere o macellaio, ad esempio, era ritenuta non più socialmente rilevante rispetto ad altre professioni. Dobbiamo far riscoprire ai nostri figli il valore dei mestieri e di certe professioni, sia per dare uno sbocco occupazionale, sia per ridare dignità al lavoro nella sua totalità". Mpmi Protagoniste Con Un Ruolo Sociale - L´assessore Rossoni ha voluto ringraziare il mondo delle Mpmi (Micro piccole medie imprese). "L´andamento della cassa integrazione in deroga - ha sottolineato l´assessore - ci dice che le piccole realtà commerciali e artigianali sono quelle che più di altre hanno resistito ad accedere ad ammortizzatori sociali, fino all´ultimo. Queste realtà hanno visto nel loro dipendente, il collaboratore. Devo ringraziarvi non solo per il ruolo che avete svolto come comparto economico, ma anche per il risvolto sociale di cui siete stati protagonisti".  
   
   
DELEGAZIONE ROMENA IN VISITA AL CENTROPER L’IMPIEGO DI TORINO  
 
Torino, 19 settembre 2012 - Una delegazione romena proveniente dalla provincia di Galati ha visitato ieri il Centro per l’Impiego di via Bologna a Torino, accolta dall’assessore al Lavoro della Provincia di Torino Carlo Chiama, dai responsabili e dagli impiegati del Servizio. Questo sopralluogo fa parte di un progetto, promosso dal Centro Nazionale Romeno per lo Sviluppo della Formazione Tecnica e Professionale, che si prefigge si collegare l’offerta formativa professionale alla domanda del mercato del lavoro: sono previste visite studio in otto Paesi europei da parte di 600 rappresentanti di autorità locali e nazionali, enti formativi pubblici e privati, parti sociali e associazioni di categoria della Romania. L’incontro è servito alla delegazione per conoscere le attività del centro per l’impiego e le modalità operative utilizzate per il processo di elaborazione delle politiche formative. In particolare, sono stati presi in considerazione lo sportello dedicato alle alte professionalità e le iniziative a favore dell’autoimprenditorialità, a partire dal Mip. “È fondamentale creare connessione tra servizi per l’impiego e formazione professionale, soprattutto in una fase di crisi acuta come l’attuale” ha spiegato l’assessore Chiama. “Fornire alle persone in cerca di occupazione il maggior numero di opportunità di qualificazione significa accrescere le possibilità di trovare lavoro”.  
   
   
AL VIA LE CONFERENZE SU TEMI FEMMINILI ALL´INSEGNA DELLE PARI OPPORTUNITÀ  
 
Bolzano, 19 settembre 2012 - La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia che fa capo all´assessore provinciale Roberto Bizzo, organizzano nuovamente in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Il via la prossima settimana, lunedì 24 settembre a Rio Pusteria, con la presidente della Commissione Ulrike Oberhammer si parlerà di diritto ereditario e rischi connessi per le donne. L´assessore provinciale alle pari opportunità, Roberto Bizzo invita le donne e tutte le persone interessate a partecipare alle conferenze che la Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia propongono nuovamente in varie località altoatesine su temi specifici legati al mondo femminile. "Il ciclo di conferenze autunnale sulle tematiche di genere prende il via la prossima settimana" - così Bizzo - e vorrei cogliere l´occasione per ribadire l´importanza di portare alla discussione queste tematiche anche sulle piazze più distanti rispetto ai centri principali come Bolzano, Merano e Bressanone. Credo che il ciclo di conferenze che ora si rinnova per la stagione autunnale 2012 sia un importante strumento per mantenere sempre alta l´attenzione sulle tematiche di genere in un momento storico come quello presente, in cui dobbiamo adoperarci per far accogliere questi temi nelle strategie politiche trasversali." Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale per lo scambio di informazioni, per favorire lo sviluppo di progetti al femminile e suscitare nuovi impulsi per un´attività formativa . Lunedì prossimo, 24 settembre 2012, alle ore 19.30, presso il Municipio di Rio Pusteria, Ulrike Oberhammer, avvocato e presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, nella conferenza, in lingua tedesca, si soffermerà sul diritto ereditario, sulla possibilità di regolare i lasciti in vita ed in particolare delle particolarità giuridiche e testamentarie. Le varie iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità riferite all´autunno 2012 spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con il lavoro. Informazioni presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it  ; il programma delle conferenze è pubblicato sulla homepage www.Provincia.bz.it/pariopportunita    
   
   
DIRITTI. DA IERI MILANO HA IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI: ALLE 8.45 LA PRIMA ISCRIZIONE  
 
Milano, 19 settembre 2012 - Da ieri Milano ha il registro delle Unioni civili. Stamattina, alle 8.45, presso l’ufficio 231 al secondo piano dell’Anagrafe di via Larga, si è registrata la prima coppia: l’ex consigliere comunale Paolo Hutter con Paolo Oddi. Verso le dieci è stato il turno di Maria Beatrice e Carlo; a seguire Miriam e Andrea, Simona e Massimo, Tebana e Daniele, Ruffina e Ivan. In totale, 14 coppie eterosessuali e 4 omosessuali si erano prenotate nei giorni scorsi per iscriversi oggi al Registro. Erano presenti gli assessori all’Area Metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici Daniela Benelli, l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e i consiglieri Marilisa D’amico, Paola Bocci, Anita Sonego e Luca Gibillini. “è una giornata importante per Milano – ha dichiarato l’assessore Daniela Benelli, che ha predisposto la realizzazione dell’ufficio del Registro delle Unioni civili - perché una realtà della nostra città trova un riconoscimento da parte dell’Amministrazione comunale: tante coppie riceveranno adesso un’attenzione e una risposta in termini di diritti e di servizi che finora non era prevista”. “Milano sta facendo passi avanti importanti sui diritti civili - ha detto l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino - tornando ad essere laboratorio sociale e modello per tutto il Paese. Ora il Parlamento non ci lasci soli. Utilizzeremo il Registro delle Unioni civili per mettere ordine negli strumenti di sostegno al reddito, consapevoli che sul terreno della lotta alle discriminazioni siamo solo all’inizio”. “L’esito positivo di oggi – ha commentato la Presidente della Commissione Affari istituzionali Marilisa D’amico, promotrice della delibera d’iniziativa consiliare sulle Unioni civili - è il risultato dell’intenso lavoro svolto in Commissione e in Consiglio comunale, dove siamo riusciti a superare forti barriere ideologiche”. “Avere istituito il Registro – ha aggiunto Paola Bocci, Presidente della Commissione Cultura - ha il significato di non considerare secondari i diritti di una parte della città: il Comune adesso riconosce e tutela ciò che nella città già esiste”. “Con il riconoscimento dei diritti civili dei cittadini abbiamo realizzato uno dei grandi impegni di questa Amministrazione”, ha concluso il consigliere comunale Luca Gibillini. Scheda - il registro delle Unioni Civili - La delibera del Consiglio comunale - La stesura di una delibera di iniziativa consiliare è stata promossa dalla Presidente della Commissione Affari istituzionali Marilisa D’amico e dalla Presidente della Commissione Pari Opportunità Anita Sonego. Inizialmente il modello di riferimento è stato il registro adottato dal Comune di Torino, ma poi l’iniziativa ha assunto connotazioni più originali. La delibera è stata esaminata dalle Commissioni Affari istituzionali e Pari opportunità e licenziata dopo tre sedute, il 12 luglio scorso. Il 23 luglio la delibera è approdata in Consiglio comunale. Alle 3.40 del mattino del 27 luglio, al termine di una seduta durata oltre 11 ore, il Consiglio comunale ha approvato con 29 voti a favore (tra cui 4 dell’opposizione), 7 contrari e 4 astenuti il Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili. In quell’occasione il Sindaco Giuliano Pisapia dichiarò: “Da oggi Milano ha più diritti”. Chi può iscriversi al Registro - Le coppie eterossessuali o omosessuali, residenti nella stessa abitazione e componenti dello stesso stato di famiglia, possono iscriversi – mediante prenotazione – al registro delle Unioni civili. Viene rilasciato un attestato di famiglia anagrafica basato su vincolo affettivo ai sensi dell’art.4 del Dpr 223 del 1989 ( Regolamento anagrafico). Come prevede l’articolo 2 della delibera, il Comune di Milano, attraverso atti degli assessorati e dei singoli uffici, si impegna a tutelare e sostenere le unioni civili in alcune aree tematiche: casa, sanità e servizi sociali, sport e tempo libero, formazione scuola e servizi educativi, diritti e partecipazione, trasporti.  
   
   
SI ESPANDE LA RETE DEGLI AGRINIDO DI QUALITA’ NELLE MARCHE – L’INIZIATIVA REGIONALE CASO DI STUDIO ALL’UNIVERSITA’.  
 
 Ancona, 19 settembre 2012 - Pievebovigliana, San Ginesio, Fermo, Tavullia, Gagliole. Si allarga la rete degli Agrinido di qualità. Servizio educativo promosso dalla Regione Marche e rivolto a bambini da uno a tre anni, svolto dall´imprenditore agricolo in connessione con la propria attività e nel rispetto della normativa regionale di settore per la gestione dei servizi per l´infanzia. “Le Marche – osserva il vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini - ormai da diversi anni si posizionano tra le migliori Regioni per utilizzo dei Fondi europei e per obiettivi conseguiti. Tra le scelte che caratterizzano la politica agricola regionale c’è quella del Rurale sociale, di cui il progetto Agrinido di qualità è un elemento preminente, anche perché concretizza altri valori importanti della nostra strategia, quelli della multifunzionalità e diversificazione dell’azienda agricola. La Regione Marche prosegue nell’impegno per la valorizzazione dell’impresa rurale come fornitrice di servizi sociali e di welfare locale non solo in favore dell’infanzia. Proseguiremo, infatti, con progetti per la residenza degli anziani, per il trattamento di disabilità e per altre situazioni di disagio, estendendo così quel ruolo sociale dell’azienda agricola che intendiamo sempre più incentivare”. Il format Agrinido nasce dalla partnership tra Regione Marche e il Comune di Chiaravalle, fondatore-promotore della Fondazione Chiaravalle-montessori. Da questa collaborazione è nato un modello educativo innovativo e approfondito, proposto sia in versione tradizionale che in applicazione della pedagogia montessoriana. L’esperienza pilota dell’agrinido di Pievebovigliana, partita nel gennaio 2012, rappresenta una delle prime iniziative in Italia. Il successo ottenuto con la sperimentazione del primo modello di riferimento ha spinto a proseguire su questa strada in modo deciso. Nel giro di un solo anno, infatti, si è passati dalle prime analisi dei risultati all’adesione di altre tre aziende a Rio Salso di Tavullia (Pu), Fermo e San Ginesio (Mc), tre nuove strutture che hanno aperto a settembre e alle quali si aggiungerà un quinto nido a Gagliole (Mc) ad inizio 2013. “Questo incremento – sottolinea Petrini - è un passaggio essenziale nello sviluppo che auspichiamo, proprio in quell’ottica di rete diffusa, di servizio e copertura dell’intero territorio marchigiano che è alla base del progetto. Un grande risultato, tanto più se si pensa a quanto la proposta sia innovativa nei contenuti e nella fruizione, sia per l’utenza infantile che per le famiglie dei bambini. L’obiettivo della rete diffusa è far crescere un modello di welfare rurale innovativo, che coinvolge imprese agricole, mondo educativo e istituzioni”. Data l’importanza della formazione degli operatori, l’Assam (Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche) ha anche organizzato un corso di Agricoltura sociale, che nella sua prima edizione ha visto la partecipazione di oltre 50 giovani agricoltori. Il bando regionale dedicato agli agrinido prevede finanziamenti a parziale copertura di costi per investimenti e costi di gestione, per due anni, per un importo complessivo di 50mila euro ad azienda. Tra gli investimenti sono ammesse le spese per l’adeguamento degli spazi esterni, impianti, arredi e attrezzature strettamente collegate all’attività di nido. Per adeguamenti specifici al format architettonico è previsto un contributo aggiuntivo fino a 10mila euro. Un nuovo bando è previsto nel gennaio 2013. Il modello Agrinido di qualità delle Marche viene studiato dopo pochi mesi dal suo avvio in ambiente universitario, diventando oggetto di tesi di laurea all’Università La Sapienza di Roma e all’Università di Macerata.