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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Ottobre 2013
PARLAMENTO EUROPEO, FRA I TEMI DELLA SESSIONE DEL 7 – 10 OTTOBRE: GAS, MEDICI, EUROSUR, SIRIA, EUROSUR  
 
Strasburgo, 7 ottobre 2013 - Rendere il tabacco meno attraente per i giovani Una proposta legislativa approvata dalla commissione per la sanità pubblica per rendere il tabacco meno attraente per i giovani - in particolare vietando sapori dolci e fruttati - sarà posta in votazione martedì. I deputati chiedono anche di ingrandire le avvertenze sanitarie sui pacchetti di sigarette e di applicare alle sigarette elettroniche le norme comunitarie sui medicinali. (Seguito: Rendere il tabacco meno attraente per i giovani). Gas di scisto: studio d´impatto ambientale prima di qualsiasi nuovo progetto - La direttiva Ue sulla valutazione d´impatto ambientale è in fase di revisione e, nel progetto di relazione che sarà votato mercoledì, la commissione per l´ambiente propone di estenderla ai progetti di estrazione di gas di scisto. (Seguito: Gas di scisto: studio d´impatto ambientale prima di qualsiasi nuovo progetto). Il Parlamento sostiene l´interdizione dei medici condannati dalla pratica della professione in tutta l´Ue - In base alle nuove regole che saranno approvate dal Parlamento mercoledì, gli operatori sanitari - tra cui medici, infermieri, farmacisti e specialisti di assistenza all´infanzia - che incorrono in azioni disciplinari o sanzioni penali nel loro paese d´origine, non potranno esercitare la professione in tutti gli altri Stati membri dell´Ue. (Seguito: Il Parlamento sostiene l´interdizione dei medici condannati dalla pratica della professione in tutta l´Ue)- Eurosur: il Parlamento voterà il nuovo sistema di sorveglianza delle frontiere - Le frontiere esterne dell´Ue e le vite dei migranti saranno tutelate meglio grazie al nuovo sistema di sorveglianza delle frontiere Eurosur, che sarà votato giovedì dal Parlamento. Secondo i dati dell´agenzia comunitaria Frontex che gestisce le frontiere, oltre 72.000 persone hanno attraversato illegalmente le frontiere esterne dell´Ue nel 2012, circa la metà rispetto al 2011. (Seguito: Eurosur: il Parlamento voterà il nuovo sistema di sorveglianza delle frontiere). Risposta dell´Ue alla crisi dei rifugiati siriani - Lo stato degli aiuti destinati ai rifugiati siriani da parte dell´Ue sarà oggetto di un dibattito con Consiglio e Commissione mercoledì alle ore 9.00, cui farà seguito la votazione della risoluzione. Oltre 2 milioni di profughi siriani, di cui più della metà bambini, hanno ormai lasciato il loro paese. Inoltre, mercoledì sera, i deputati e la Commissione discuteranno insieme della linea politica da adottare sui migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo. (Seguito: Risposta dell´Ue alla crisi dei rifugiati siriani). Sospensione dei dati bancari Ue-usa a seguito dello scandalo sullo spionaggio della Nsa? Nel dibattito di mercoledì pomeriggio i deputati e il commissario Malmström discuteranno l’eventualità che l´Ue sospenda il programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tftp), in risposta alle presunte intercettazioni della Nsa di dati internazionali sui bonifici bancari raccolti dalla società belga Swift. Il Parlamento voterà una risoluzione su tale argomento durante la seconda sessione panaria di ottobre. (Seguito: Sospensione dei dati bancari Ue-usa a seguito dello scandalo sullo spionaggio della Nsa?) . I deputati discuteranno gli "attacchi xenofobi e omofobi violenti" in Russia - I deputati analizzeranno con la Commissione i recenti eventi xenofobi e omofobi segnalati in Russia. Si discuterà anche del numero di Ong che devono far fronte a una campagna "proattiva di chiusura" delle autorità russe. (Seguito: I deputati discuteranno gli "attacchi xenofobi e omofobi violenti" in Russia). Limiti dei tempi di volo per piloti e assistenti di volo- Nella risoluzione che sarà votata mercoledì sulle nuove norme in materia di tempi di volo e di riposo per piloti e assistenti di volo, i deputati si dicono contrari all´adozione di nuove norme di sicurezza, come proposto dalla Commissione. La commissione per il trasporto e il turismo ha votato in favore di una risoluzione, il 30 settembre, che chiede alla Commissione di ritirare la proposta. (Seguito: Limiti dei tempi di volo per piloti e assistenti di volo). No a controlli solo "visivi" per la carne nei macelli. I deputati potrebbero porre il veto a una proposta che consentirebbe ai veterinari di dichiarare una carne idonea al consumo umano dopo un semplice controllo visivo nei mattatoi. I deputati della commissione per la sicurezza alimentare temono che tali proposte possano causare problemi sanitari e rischi per la salute umana. (Seguito: No a controlli solo "visivi" per la carne nei macelli). Crescita dell´estremismo di destra in Europa - I deputati discuteranno mercoledì pomeriggio la crescita dell´estremismo di destra in Europa con Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea e commissario per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. (Seguito: Crescita dell´estremismo di destra in Europa) Situazione dei rom nell´Ue - I deputati valuteranno, in un dibattito che avrà luogo mercoledì alle 15.00, la situazione dei rom nell´Unione europea, alla presenza del vicepresidente della Commissione, Viviane Reding e della Presidenza lituana del Consiglio. (Seguito: Situazione dei rom nell´Ue). Aggiornamento sui voli illegali della Cia e sui siti segreti di detenzione in Europa- A un anno dall’approvazione della risoluzione, al Consiglio e alla Commissione si chiederà quali delle raccomandazioni fatte sono state attuate per indagare sui presunti casi di trasporto e detenzione illegale di prigionieri in paesi europei da parte della Cia. Le questioni da affrontare mercoledì comprenderanno il coinvolgimento degli Stati membri dell´Ue, la tutela dei diritti umani e il controllo democratico delle attività d´intelligence transfrontaliere. Una risoluzione sarà votata giovedì. (Seguito: Aggiornamento sui voli illegali della Cia e sui siti segreti di detenzione in Europa). I deputati vogliono migliorare le regole per le industrie europee che operano in Cina - Le imprese europee che desiderano istallarsi in Cina sono spesso discriminate, per esempio a causa dell´obbligo di costituire joint ventures con aziende cinesi, con l´obbligo di trasferimento di tecnologie strategiche. Il progetto di risoluzione sancisce che non si dovrebbero avviare colloqui sulle nuove regole per rafforzare la protezione degli investimenti, a meno che la Cina non si impegni formalmente a negoziare un accesso al suo mercato più facile per le imprese comunitarie. (Seguito: I deputati vogliono migliorare le regole per le industrie europee che operano in Cina). Il Parlamento sosterrà la legislazione per imbarcazioni più verdi e sicure - Nuove regole per rendere le imbarcazioni più ecologiche e sicure saranno discusse martedì e poste in votazione mercoledì. L´industria nautica avrà a disposizione tre anni per rispettare i nuovi limiti di emissione dei gas di scarico, che ridurranno del 20%le emissioni di ossido di azoto (Nox) e idrocarburi (Hc). Inoltre, i motori fuoribordo controllati a timone dovranno essere dotati di un dispositivo di arresto di emergenza. (Seguito: Il Parlamento sosterrà la legislazione per imbarcazioni più verdi e sicure). Commissione bilanci approva 3.700.000 € in aiuti Ue per i lavoratori licenziati in Italia - La commissione per i bilanci ha approvato oggi 3.700.000 euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per aiutare a trovare nuovi posti di lavoro per i 1.500 lavoratori italiani in esubero a causa della globalizzazione o della recessione dovuta alla crisi economica. Gli stanziamenti saranno utilizzati per aiutare i lavoratori licenziati a trovare un nuovo impiego. (Seguito: Commissione bilanci approva 3.700.000 € in aiuti Ue per i lavoratori licenziati in Italia).  
   
   
DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO UE AL COMMERCIO KAREL DE GUCHT SULLA CANCELLAZIONE DEL 2 ° TURNO DI NEGOZIATI TTIP A BRUXELLES A CAUSA DEL FERMO AMMINISTRAZIONE USA  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2013 - " Michael Froman Us Trade Representative mi ha telefonato oggi. Egli mi ha informato che a causa della licenza in corso, l´amministrazione statunitense non sarà in grado di inviare a Bruxelles la prossima settimana i funzionari da Ustr e agenzie governative degli Stati Uniti per mantenere il secondo ciclo di progetto negoziati nel commercio transatlantico e Investment Partnership (Ttip). Tutte le sessioni negoziali in programma per la prossima settimana (07-11 ottobre 2013) a Bruxelles sono quindi annullate. Parte degli Stati Uniti ha promesso di fornirci ulteriori informazioni non appena è fattibile su quando e come ulteriori occasioni di coinvolgimento - anche cicli negoziali -. Possono essere programmati Vorrei ribadire il chiaro impegno del l´Unione europea e gli Stati Uniti per il processo Ttip La cancellazione della prossima settimana round di negoziati a Bruxelles è chiaramente sfavorevole ma Vorrei sottolineare che. Ma in nessun modo ci distrae dal nostro obiettivo generale di raggiungere un accordo commerciale ambizioso e di investimenti tra l´Europa e gli Stati Uniti che porterà reali benefici economici a persone su entrambi i lati dell´Atlantico. "  
   
   
LA POLITICA DI CONCORRENZA IN UNA GRANDE UE  
 
Vilnius, 7 ottobre 2013 – Di seguito l’intervento del 3 ottobre di Joaquín Almunia Vice Presidente della Commissione europea responsabile per la politica della concorrenza alla “Giornata europea della concorrenza”: Presidente Grybauskaitė, Presidente Keserauskas, Signore e Signori: Sono molto felice di parlare in questa giornata europea della concorrenza a Vilnius durante il primo semestre di Presidenza della Lituania dell´Unione europea. I nostri concittadini europei si aspettano che nei prossimi mesi saremo in grado di prendere decisioni importanti, a partire da garantire la stabilità finanziaria e creare le condizioni migliori per la crescita in Europa. Fino alla fine dell´anno Lituania è al posto di guida. Il programma della Presidenza lituana e l´ordine del giorno delle istituzioni europee vanno nella direzione giusta. Spero che riuscirete a superare gli ostacoli e raggiungere un grande successo. Questo sarà il modo migliore per aprire un periodo più ottimista per le nostre economie, dopo cinque anni di crisi e di alti livelli di disoccupazione. Potete contare sulla Commissione per voi sostenere pienamente in questo sforzo. La Presidenza corone due decenni straordinari per il paese e per molti altri in Europa centrale e orientale. Seguono i lunghi anni in cui è vissuto sotto dittature fino divenne indipendente dall´Unione Sovietica, porre fine a sistemi comunisti e si trasferisce a democrazia. Con la vostra adesione all´Ue, è stato anche abbracciato le regole che sono state disciplinano la politica di concorrenza, in quanto il Trattato di Roma. Nel frattempo, l´applicazione di tali norme è stato adattato al nuovo contesto economico. Sia per i nuovi arrivati ​​e per i membri più anziani, estendendo il sistema che mantiene il mercato unico di parità 15-28 paesi è stata una bella sfida. Gestione di tutti gli aspetti giuridici, tecnici e politici di questa sfida non deve essere stato facile, ma - a posteriori - siamo di fronte a un clamoroso successo. Vediamo brevemente come ci siamo arrivati. In primo luogo, vorrei ricordare in poche parole quello che è stata la politica di concorrenza dell´Unione europea come due decenni fa, negli anni dopo la caduta del muro di Berlino. Come ho appena detto, le regole di base sono gli stessi di oggi. Ma il sistema di applicazione era totalmente diverso. Avevamo un sistema fortemente centralizzato che ha incoraggiato le aziende a portare i loro casi alla Commissione europea. Con pochissime eccezioni, il ruolo delle autorità nazionali è stata molto limitata e solo nella metà degli anni ´80 una serie di paesi europei ha iniziato a far rispettare le leggi nazionali sulla concorrenza in gran parte ispirate alla legislazione Ue. Quasi allo stesso tempo, l´Europa centro-orientale e ha cominciato a muoversi verso la democrazia e l´economia di mercato. Dopo decenni di dittatura e di pianificazione centrale, e in parallelo con la transizione verso una democrazia parlamentare e lo stato di diritto, sono state avviate riforme per garantire il funzionamento efficiente dei mercati e di mettere in atto le autorità indipendenti per far rispettare i nuovi quadri normativi. Nel 1990, le autorità garanti della concorrenza sono stati stabiliti in Polonia e in Slovacchia. Nel 1991, sono stati istituiti nella Repubblica Ceca, l´Ungheria e la Lettonia. Prima autorità garante della concorrenza della Lituania è iniziata nel 1992 e l´Estonia seguita l´anno successivo. Vediamo ora saltiamo al 2004, che è un anno cruciale anche per la politica di concorrenza in Europa. Lo stesso giorno a dieci nuovi paesi hanno aderito all´Ue, un nuovo sistema di applicazione del diritto antitrust comunitario ha avuto effetto. Il nuovo sistema di potere delle autorità nazionali garanti della concorrenza di applicare le regole di concorrenza che rientrano negli articoli 101 e 102 del trattato. E la Rete europea della concorrenza è stato istituito al fine di garantire un adeguato coordinamento e coerenza in tutti gli Stati membri. Voglio sottolineare questo ultimo punto. E ´importante notare che le autorità nazionali di tutti gli Stati membri dell´Unione - vecchi e nuovi - hanno iniziato a lavorare insieme nel quadro del sistema modernizzato e nel Ecn come di giorno l´allargamento da 15 a 25. Grazie agli sforzi compiuti nel corso dei negoziati di adesione, a maggio 2004, le autorità dei nuovi Stati membri sono stati già stagionato esecutori e venne preparato. L´allargamento significa anche estendere il controllo comunitario degli aiuti di Stato a dieci nuovi Stati membri. Ancora una volta, anche questo è stato un cambiamento epocale. Signora Presidente, Signore e Signori: Io so di prima mano che la strada che porta un paese verso l´Unione non è una corsa facile. Ho fatto parte del governo di Spagna, quando il mio Paese ha concluso i negoziati di adesione e ha aderito all´Ue nel 1986. Quasi 30 anni sono passati, ma ricordo ancora quanto fosse difficile convincere i membri esistenti del club a prendere in considerazione le ragioni dei candidati e per modificare il quadro giuridico e istituzionale per conformarsi alle nuove regole. Questo è il motivo per cui non ho nulla, ma l´ammirazione per i negoziatori e per gli enormi sforzi di adattamento necessarie per integrare l´intero acquis . Nel caso della politica di concorrenza, un requisito era che la concorrenza, l´applicazione della legge era già iniziata sul serio prima del giorno di adesione. Deve essere stato difficile, qui a Vilnius e nelle altre capitali, ma i passi verso una piena integrazione nel mercato unico pagare sempre spento - e il record delle autorità nazionali garanti della concorrenza, dal 2004 è lì a dimostrarlo. Dopo dieci anni, il record di applicazione di tutte le autorità garanti della concorrenza nell´ambito della rete europea della concorrenza è abbastanza impressionante. Dal 2004, la Commissione europea ha preso più di un centinaio di decisioni antitrust, mentre le autorità nazionali garanti della concorrenza hanno adottato quasi 700. Siamo stati in grado di combinare questa attività decentrata con un risultato coerente. Praticamente tutte le autorità nazionali danno la priorità alla lotta contro i cartelli, che credo tutti noi per quanto riguarda la pratica anticoncorrenziale più nocivi. Un altro settore importante - sia per la Commissione e per le autorità nazionali di concorrenza - ha mantenuto i mercati concorrenziali nei settori liberalizzati, come l´energia, le telecomunicazioni, i trasporti, e il post - in cui spesso ci occupiamo di abusi da parte di vecchi monopolisti. Le autorità nazionali di tutta l´Ue sono attivi anche nei mezzi di comunicazione, i servizi e il cibo e settori di vendita al dettaglio. A questo punto, vorrei dedicare qualche parola ai nostri ospiti di oggi, il Consiglio lituano Concorso. Dal maggio 2004, il Consiglio ci ha consultato il 15 decisioni previste. Questo è un elevato numero di azioni in proporzione alla dimensione dell´economia lituana. Un´azione che ha afferrato la mia attenzione è case-agenzia di viaggio dello scorso anno, un cartello in cui le società avevano utilizzato un e-piattaforma per coordinare le loro pratiche illegali. Faccio notare questo caso perché dimostra che tutti i membri della nostra rete - a Bruxelles e altrove - hanno bisogno di andare dopo le aziende che cercano di trovare nuovi modi per ingannare sulla concorrenza libera e leale. In effetti, stiamo lavorando duramente per modernizzare e aggiornare i nostri strumenti di indagine, di mantenere e - ove possibile - aumentare la nostra efficienza. Questo esempio mostra anche quanto sia importante che le autorità garanti della concorrenza sono indipendenti, ben finanziato e ben-organico, perché questo è ciò di cui hanno bisogno per rimanere almeno innovativo come alcune aziende sono nei loro imbrogli. Vorrei insistere su quest´ultimo punto. Esorto tutti i governi dell´Ue di dare loro autorità garanti della concorrenza delle risorse, i poteri legali, e l´indipendenza di cui hanno bisogno per andare dopo le pratiche anticoncorrenziali e dei loro autori. Alla fine, Nca sono state stabilite per far rispettare le leggi che i parlamenti ei governi discusse e sostenute. Sarebbe paradossale se non sono stati dati i mezzi per soddisfare le loro funzioni statutarie al meglio delle loro capacità. Negli ultimi anni, la Commissione ha seguito da vicino le riforme dei regimi di concorrenza in Grecia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Regno Unito, Spagna, Romania e altri paesi dell´Ue. Inoltre, alcune autorità garanti della concorrenza sono stati colpiti dalle misure che molti governi della Ue hanno intrapreso per consolidare i loro bilanci. Sfide si presentano in diverse parti d´Europa, a prescindere da quando i rispettivi paesi hanno aderito all´Ue, e questi sono una fonte di preoccupazione. I risultati che ho illustrato in precedenza non crescono sugli alberi. Essi sono il risultato dei nostri sforzi costanti per migliorare la nostra pratica. La politica di concorrenza e l´applicazione hanno bisogno di evolversi in ogni momento a rimanere davanti alla curva. Proprio per creare le migliori condizioni per la concorrenza e l´innovazione è una condizione necessaria per l´Europa a uscire dalla crisi, questo è il momento di dare autorità garanti della concorrenza che cosa hanno bisogno per essere efficace. E questo implica, tra le altre cose, dando autorità garanti della concorrenza i mezzi per assumere e mantenere personale qualificato e la capacità di lavorare insieme con i loro coetanei all´interno della Rete europea della concorrenza. Altrettanto importante, autorità garanti della concorrenza devono essere indipendenti. Essi devono essere liberi da qualsiasi influenza esterna presso le imprese soggette alla loro vigilanza o dallo stato. So che sto chiedendo ai governi dell´Ue di spendere i soldi dei contribuenti in tempi di ristrettezza del bilancio, ma stiamo parlando di investimenti relativamente piccoli che possono generare enormi ritorni per i consumatori e per l´economia. Il nostro lavoro ci mette in contatto diretto con la realtà del mercato. Sappiamo quello di prima mano l´Europa ha bisogno di nutrire i primi segnali di ripresa. E questo è - prima di tutto - un mercato unico integrato, efficiente e competitivo. Siamo nella posizione ideale per raccontare i governi a non cadere nella trappola del protezionismo, non guardare indietro al sbagliata politiche industriali del secolo scorso ´Dolce vincitori. Mantenere le autorità nazionali garanti della concorrenza al top della forma è una delle decisioni cruciali che dovrebbero adottare per aumentare le prestazioni della nostra economia nell´interesse dei consumatori e di tutti coloro che vivono nell´Unione europea. La Commissione europea e la Dg Concorrenza stanno facendo del loro meglio per dimostrare questi punti con le loro opere. Come le autorità nazionali, abbiamo anche esaminato i settori di recente liberalizzazione ogni volta che gli operatori storici dominanti hanno reso difficile per i concorrenti di entrare nel mercato e la concorrenza a condizioni eque. Ad esempio, nel settore energetico, abbiamo dovuto tenere vecchi monopolisti sotto controllo in Belgio, Germania, Francia e Italia. In Europa centrale e orientale, abbiamo anche recentemente accettato una serie di impegni proposti da Cez, l´operatore storico dell´elettricità Repubblica, coinvolgendo la cessione di una significativa capacità di generazione al fine di consentire un nuovo giocatore di entrare nel mercato. Altre indagini in corso per sospetto abuso di posizione dominante coinvolgono bulgara Energy Holding e la società di gestione della Romania borsa elettrica, Opcom. Sempre nel settore energetico, stiamo esaminando le pratiche commerciali di Gazprom, che noi sospettiamo di abusi nella fornitura di gas upstream in Europa centrale e orientale. Da quando abbiamo aperto la sonda formale un anno fa, stiamo indagando molto attivamente. Abbiamo a che fare con la denuncia da parte della Lituania, che è stato depositato dopo la nostra sonda preliminare aveva iniziato, ma la portata geografica della nostra indagine è più ampia, che comprende gli altri Stati baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria. Qualsiasi azienda attiva nel nostro mercato unico, a prescindere dal luogo in cui essa si basa, deve giocare secondo le regole. Abbiamo il sospetto che Gazprom è stato ostacola il libero flusso di gas tra gli Stati membri e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Abbiamo anche il sospetto che essa ha imposto prezzi iniqui sui propri clienti. Sarebbe prematuro prevedere quando potranno essere ritirati anche i prossimi passi, ma siamo passati alla fase di preparazione di una comunicazione degli addebiti. Per quanto riguarda i mercati delle telecomunicazioni - che è ancora in gran parte divisi lungo i confini nazionali - possiamo guardare un quadro simile. Un esempio è il 2011 Telekom caso Polska, dove abbiamo scoperto che questo ex monopolista aveva cercato di impedire o almeno ritardare l´ingresso di concorrenti nel mercato della banda larga della Polonia. Inoltre, l´anno scorso la Commissione ha inviato una comunicazione degli addebiti a Slovak Telekom. La nostra preoccupazione era che la società può aver rifiutato concorrenti l´accesso alle sue reti locali e dei servizi wholesale, e potrebbe aver imposto prezzi all´ingrosso sleali agli operatori alternativi. Anche in questo caso, la situazione non è limitata all´Europa centrale e orientale, infatti, abbiamo preso le decisioni che coinvolgono vecchi operatori storici di telecomunicazioni anche in Germania e in Spagna. Infine, prima di concludere, vorrei parlare di una politica di sviluppo in corso in applicazione delle norme antitrust - la normativa in materia di antitrust danni privati ​​le azioni che la Commissione europea ha proposto lo scorso giugno. Quando il progetto è stato approvato, i cittadini e le imprese che hanno sofferto di pratiche anticoncorrenziali illegali avranno più strumenti per la risoluzione dei tribunali nazionali. L´interazione tra l´applicazione pubblica e privata del diritto dell´Ue sarà anche più chiara e liscia. Allo stato attuale, il progetto è in discussione al Parlamento europeo e al Consiglio. Voglio cogliere l´occasione per ringraziare la Presidenza lituana per la priorità che ha dato a questa importante normativa. Sotto la sua guida, Gruppo di Lavoro Concorso del Consiglio sta facendo progressi significativi. Sono quindi fiducioso che i legislatori dell´Ue adotteranno la legge nella primavera del prossimo anno. Signore e Signori: Il quadro che emerge da questa rapida rassegna della politica della concorrenza nell´Unione allargata è piuttosto incoraggiante. La riforma del 2004, che ha cambiato radicalmente l´applicazione del diritto antitrust comunitario sta producendo risultati. Insieme, la Commissione e l´autorità garanti della concorrenza formano una squadra molto più forte in tutta l´Ue a tutela dei consumatori e dei cittadini europei nei confronti delle aziende che decidono di infrangere la legge e la concorrenza. Noi in realtà giochiamo come una squadra, perché seguiamo gli stessi principi fondamentali. Noi tutti condividiamo l´opinione che la politica di concorrenza è di creare le migliori condizioni possibili per i consumatori, investitori e gli imprenditori innovativi nel mercato interno. Siamo anche d´accordo che il nostro lavoro è stato raramente più importante di oggi, come l´Europa sta tirando fuori una lunga recessione. Invito tutti a mantenere il buon lavoro. Noi tutti dobbiamo perseguire i nostri obiettivi condivisi con determinazione e difendere l´integrità del mercato unico in ogni parte della Ue. Infine, consentitemi di esprimere ancora una volta la mia gratitudine al Consiglio della concorrenza lituano per noi ospitare a Vilnius oggi. Grazie.”  
   
   
GIORNATE EUROPEE DELLO SVILUPPO 2013: COSTRUIRE UNA NUOVA VISIONE SULLO SVILUPPO POST-2015  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2013 – Le giornate europee dello sviluppo di quest´anno (Edd13) si concentreranno sugli obiettivi di sviluppo del millennio (Mdg) e la necessità di una forte posizione comune europea per affrontare la povertà globale e sviluppo sostenibile dopo il 2015. Il tema è di grande attualità nel 2015 (la data obiettivo Mdg) si avvicina, e anche alla luce di evento speciale delle Nazioni Unite della scorsa settimana a New York sugli Osm. Notevoli progressi sono stati compiuti nella lotta contro la povertà grazie agli Mdg, ma molto resta ancora da fare. Dal titolo ´Una vita dignitosa per tutti entro il 2030 - Costruire un consenso per una nuova agenda per lo sviluppo´ Edd13 fornirà una opportunità unica per i soggetti interessati, i donatori e attori fondamentali dello sviluppo a venire insieme per contribuire alla visione dell´Ue per lo sviluppo, post-2015. Organizzata dalla Commissione europea, l´Edd è ampiamente considerato come uno degli eventi chiave del calendario internazionale allo sviluppo. Evento di alto livello quest´anno ospiterà José Maria Neves, Primo Ministro di Capo Verde, Ollanta Humala, presidente del Perù, Ellen Johnson Sirleaf presidente della Liberia, Joyce Banda, presidente del Malawi; Ms Fowsiyo Yussuf Haji Aadan, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri della Somalia; Dr Dipu Moni, il Ministro degli Affari Esteri del Bangladesh; Alicia Bárcena Ibarra, segretario esecutivo della Commissione economica per l´America Latina ei Caraibi (Cepal) e Pascal Lamy, ex direttore generale dell´Organizzazione mondiale del commercio, tra gli altri. Le istituzioni dell´Ue saranno rappresentati dal Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, e lo sviluppo commissario Ue, Andris Piebalgs, così come altri commissari Ue. Altri ospiti sono i ministri dell´Ue, i rappresentanti delle istituzioni delle Nazioni Unite, la società civile, il mondo accademico e il settore privato. L´evento si svolgerà a Bruxelles il 26 e 27 novembre presso il Tour & Taxis. Le iscrizioni sono aperte oggi, e poiché i posti sono limitati, si consiglia ai giornalisti di Iscriviti subito per prenotare il tuo posto, cliccando qui . Informazioni sul programma e relatori confermati può essere trovato presso il sito web europeo di sviluppo Giorni . Potete saperne di più su come coprire le descrizioni Edd a: http://eudevdays.Eu/doc/edd13_media_guide.pdf  
   
   
CROWDFUNDING NELLA UE - ESPLORARE IL VALORE AGGIUNTO DEL POTENZIALE D´AZIONE DELL´UE  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2013 - Dopo il Workshop sul crowdfunding organizzato il 3 giugno 2013 a Bruxelles, la Commissione europea ha lanciato oggi una consultazione invitando le parti interessate a condividere le loro opinioni su crowdfunding: i suoi potenziali benefici, i rischi, e la progettazione di un quadro di politica ottimale per Stappare le potenzialità di questo nuova forma di finanziamento. Il commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato: "Il crowdfunding - questa forma alternativa di raccolta fondi che è collettiva, partecipativa e interattiva - diventa sempre più importante Ha il potenziale per colmare il deficit di finanziamento di molte start-up e per stimolare l´imprenditorialità. Considerando lo sviluppo del crowdfunding e la diversità dei quadri normativi, di vigilanza, fiscali e sociali per esso tutta l´Ue, abbiamo bisogno di un quadro unico europeo per sostenere sia coloro che sviluppano piattaforme di crowdfunding e di ridurre i rischi per coloro che fanno uso di tali piattaforme per il finanziamento di progetti. Questo è ciò che chiedo ". Mentre molte campagne crowdfunding sono di natura locale, altri beneficerebbero di un accesso agevolato ai finanziamenti all´interno di un mercato unico europeo. Ma per essere sicuri che crowdfunding non sia solo una tendenza momentanea che svanisce, ma piuttosto una fonte sostenibile di finanziamento per nuovi progetti europei, sono necessarie alcune misure di salvaguardia, in particolare per garantire la fiducia della gente. L´obiettivo finale di questa consultazione è quello di raccogliere dati circa le esigenze dei partecipanti al mercato e per identificare le aree in cui vi è un potenziale valore aggiunto dell´azione dell´Ue per favorire la crescita di questo nuovo settore, sia attraverso, misure non vincolanti o facilitanti azione legislativa. La consultazione riguarda tutte le forme di crowdfunding, che vanno da donazioni e benefici agli investimenti finanziari. Tutti sono invitati a condividere la loro opinione e di compilare il questionario on-line, compresi i cittadini che potrebbero contribuire alle campagne di crowdfunding e imprenditori che potrebbero lanciare tali campagne. Le autorità nazionali e le piattaforme di crowdfunding sono particolarmente incoraggiati a rispondere. La consultazione durerà fino al 31 dicembre 2013. Vedi anche Memo/13/847 La consultazione è disponibile all´indirizzo: http://ec.Europa.eu/internal_market/consultations/2013/
crowdfunding/index_en.htm
Per ulteriori informazioni: Workshop sul crowdfunding - 3 Giugno 2013 http://ec.Europa.eu/internal_market/conferences/2013/0603-crowdfunding-workshop/
 
   
   
UE: CONSULTAZIONE PUBBLICA SUL CROWDFUNDING - DOMANDE FREQUENTI  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2013 - 1. Che cosa è crowdfunding? Il Crowdfunding è una forma alternativa emergente di finanziamento che si collega direttamente coloro che possono dare, prestare o investire denaro con coloro che hanno bisogno di finanziamenti per un progetto specifico. Si riferisce di solito ad aprire le chiamate attraverso internet al grande pubblico per il finanziamento di progetti specifici. Promotori di una iniziativa in grado di raccogliere fondi direttamente, ma un intermediario basato sul web, una cosiddetta ´piattaforma di crowdfunding´, spesso si assiste a campagne editoriali e di raccolta fondi. In cambio essi spesso pagare una tassa. Mentre le chiamate per i fondi per il pubblico non sono una novità, il fenomeno di utilizzo di Internet per connettersi direttamente con i finanziatori emerse di recente. Crowdfunding può assumere molte forme, che vanno da semplici donazioni o schemi di ricompense a base fino alla pre-vendita, il prestito peer-to-peer e di investimenti in azioni. 2. Quanto è diffuso crowdfunding nella Ue? La pratica è sempre più diffusa dopo la crisi finanziaria, l´attività di prestito delle banche si riduce e l´accesso al credito è più difficile. Nel 2012 crowdfunding in Europa ha visto una crescita stimata del 65% rispetto al 2011 e ha raggiunto € 735.000.000 1 . Questa cifra è promettente rispetto alla contrazione del mercato europeo del capitale di rischio 3 miliardi di € 2 , anche se rimane modesto se confrontato con l´offerta pubblica iniziale europea (Ipo) mercati (nel range di € 16500000000) 3 . 3. Quali sono i vantaggi di crowdfunding per l´economia? Nel contesto di ecosistema finanza delle Pmi ´, sembra che il crowdfunding può rispondere alle esigenze di molte piccole start-up che non riescono ad accedere al finanziamento bancario, il capitale di rischio o raggiungono la fase di Ipo. Crowdfunding potrebbe quindi contribuire a colmare il divario di finanziamento per le piccole imprese e progetti innovativi e utilmente integrare altre fonti di finanziamento. Un migliore accesso ai finanziamenti per le piccole imprese dovrebbe promuovere l´imprenditorialità e in ultima analisi contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione. Crowdfunding crea opportunità per trasformare grandi gruppi di persone, che altrimenti non avrebbero accesso ai canali tradizionali di finanziamento, in piccoli imprenditori. Si introduce la concorrenza di altre fonti di finanziamento, e di come viene spesso utilizzato dai progetti innovativi, artistici e sociali, promuove l´innovazione, la cultura e l´imprenditorialità sociale. 4. Quali sono i rischi di crowdfunding? Alcune delle questioni più rilevanti per tutti i modelli di crowdfunding sono: • rischio di frode (quando il denaro raccolto non viene utilizzato per scopi dichiarati) • pubblicità e consigli dai promotori o piattaforme possono essere fuorvianti • come piattaforme trattano i pagamenti, se i contributi esponibile vengono restituiti. 5. Perché questa consultazione pubblica? L´obiettivo di questa consultazione pubblica è quello di esplorare come l´azione dell´Ue, tra cui una serie di misure non vincolanti, potrebbe promuovere crowdfunding in Europa. Crowdfunding ha molti benefici promettenti che si adattano con gli obiettivi della Commissione europea. Il piano d´azione 2020 Imprenditorialità (vedi Ip/13/12 ) mira ad aumentare il livello di occupazione attraverso il rafforzamento dell´imprenditorialità in Europa. Essa invita gli Stati membri a " valutare la necessità di modificare l´attuale legislazione finanziaria nazionale con l´obiettivo di facilitare nuove forme alternative di finanziamento per le nuove imprese e le Pmi in generale, in particolare per quanto riguarda le piattaforme di finanziamento pubblico ". Vedi anche Memo/13/393 - Migliorare l´accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese: la chiave per la ripresa economica. Le risposte al Libro verde "Finanziamenti a lungo termine dell´economia europea" (cfr. Ip/13/274 ), ha anche confermato che crowdfunding - accanto a molte altre iniziative - possono svolgere un ruolo nel promuovere l´accesso ai finanziamenti per la crescita sostenibile e inclusiva. Il Consiglio europeo nelle sue conclusioni giugno 2013 ha sottolineato la necessità di sviluppare fonti alternative di finanziamento, in stretta collaborazione con gli Stati membri. Il workshop sul crowdfunding del 3 Giugno 2013, organizzata dalla Commissione europea a Bruxelles ha confermato che era opportuno e necessario per valutare dove l´azione europea può apportare un valore aggiunto per alimentare la crescita di questa nuova forma di finanziamento, garantendo nel contempo un adeguato livello di protezione dei collaboratori . 6. Chi dovrebbe rispondere? Chiunque con un parere sul crowdfunding è invitato a compilare il questionario entro il 20 dicembre 2013. Le persone che potrebbero contribuire a, o lanciare una campagna, piattaforme di crowdfunding, le autorità nazionali, accademici, associazioni e tutte le altre parti interessate sono invitati a rispondere. 1 : Massolution 2013 »Rapporto Industria crowdfunding" disponibile all´indirizzo: http://research.Crowdsourcing.org/2013cf-crowdfunding-industry-report 2 : European Venture Capital Association Yearbook 2012 3 : Quattro trimestri consecutivi tra il Q3 2012 e il Q2 2013. Pwc Ipo Watch Europe http://www.Pwc.co.uk/audit-assurance/publications/ipo-watch-europe.jhtml  
   
   
TRAGICO INCIDENTE FUORI LAMPEDUSA: DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO EUROPEO PER GLI AFFARI INTERNI, CECILIA MALMSTRöM  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2013 - Sono profondamente addolorata per la terribile tragedia al largo di Lampedusa. Vorrei esprimere, a nome della Commissione europea, le mie più sincere condoglianze alle famiglie delle tante persone che hanno perso la vita in mare. L´europa deve intensificare i suoi sforzi per evitare queste tragedie e di solidarietà sia con i migranti e con i paesi in cui si verifica l´aumento dei flussi migratori. Dobbiamo diventare meglio a individuare e salvare le navi a rischio. Abbiamo anche bisogno di intensificare i nostri sforzi per combattere le reti criminali che sfruttano la disperazione umana, in modo che essi non possono continuare a mettere la vita delle persone a rischio nelle piccole, sovraffollate e insicura vasi. La Commissione europea ha messo a punto un nuovo strumento, Eurosur, che sarà operativo a partire da dicembre di quest´anno, per migliorare la situazione. Eurosur aiuterà gli Stati membri a meglio pista, identificare e recuperare le piccole imbarcazioni in mare grazie a un migliore coordinamento tra le autorità nazionali, alle vie di comunicazione e una migliore tecnologia di sorveglianza. Ci aspettiamo che tutti gli Stati membri a sostenere l´adozione e l´attuazione di Eurosur velocemente e di utilizzarlo a livello nazionale, il più presto possibile. Abbiamo anche bisogno di continuare ad affrontare questo fenomeno attraverso la cooperazione e il dialogo con i paesi di origine e di transito e di aprire nuovi canali per l´immigrazione legale. La Commissione si è impegnata con diversi paesi del Nord-africa per concordare modo concertato di una migliore gestione dei flussi migratori e la promozione della mobilità. L´ue ha recentemente approvato un nuovo partenariato per la mobilità con il Marocco. La Commissione si augura che accordi analoghi possono essere raggiunti con altri paesi della regione, in particolare la Tunisia. Pur rispondendo a questi tentativi di raggiungere l´Unione europea, non dobbiamo dimenticare che ci sono ancora molte persone che hanno bisogno di protezione internazionale. Invito pertanto gli Stati membri a impegnarsi di più nel reinsediamento di persone bisognose di protezione internazionale. Questo dimostrerebbe un impegno maggiore e tanto necessaria per la solidarietà e la condivisione delle responsabilità e contribuirebbe a ridurre il numero di persone che mettono a rischio la vita, nella speranza di raggiungere le coste europee. Infine, desidero esprimere il mio sostegno alle autorità italiane per l´enorme sforzo, anche l´apprensione dei contrabbandieri, hanno intrapreso nel corso degli ultimi mesi, che hanno visto un notevole aumento del flusso di migranti irregolari alle frontiere esterne.  
   
   
OPEN DAYS: LE REGIONI E LE CITTÀ EUROPEE IN CAMMINO VERSO IL 2020 INVESTONO NELLA CRESCITA  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2013 - Oltre 5 500 rappresentanti di regioni e città di tutta Europa si scambieranno opinioni e condivideranno strategie nel quadro della politica regionale dell´Ue, affinché la prossima generazione di investimenti a suo titolo possa riportare l´Europa sulla via della crescita, creare occupazione e aumentare la competitività. L´undicesima edizione degli "Open Days - la settimana europea delle regioni e delle città" si terrà dal 7 al 10 ottobre a Bruxelles. In questi quattro giorni decisori, politici ed esperti dibatteranno i principali problemi correnti della politica regionale dell´Ue nel quadro del più ampio evento di questo tipo. Questo dibattito avrà luogo in un momento topico, sono infatti pronte riforme fondamentali della politica regionale e la pianificazione per il periodo 2014-2020 è in una fase decisiva. L´evento, ospitato da Johannes Hahn, commissario per la politica regionale, e da Ramón Luis Valcárcel, presidente del Comitato delle regioni, sarà inaugurato da José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. La sessione di apertura includerà una tavola rotonda sul ruolo centrale della politica regionale dell´Ue per stimolare la ripresa e la crescita dell´Europa. Il commissario Hahn in un intervento precedente l´evento ha dichiarato: "Gli Open Days di quest’anno sono la base su cui si fonderanno le modalità di investimento e pianificazione dei fondi nei prossimi sette anni. Gli Open Days 2013 coincidono con un momento decisivo per la politica regionale dell´Ue. I negoziati sulla riforma di questa politica sono nella fase finale e le regioni stanno lavorando a stretto contatto con i servizi della Commissione per preparare il terreno e presentare le loro strategie per la prossima generazione di programmi. La nuova politica rivista offre alle regioni una reale opportunità di investire per la crescita e la prosperità future, concentrandosi sulle priorità di investimento, ma al tempo stesso sfruttando i singoli punti di forza delle nostre città e regioni. Sono impaziente di prendere parte al dibattito sul modo in cui la politica regionale può contribuire a trasformare le nostre città e regioni, rendendole più competitive, favorendo la crescita e creando occupazione." Il presidente del Comitato delle regioni Valcárcel ha aggiunto: "È al varo una politica di coesione riveduta, chiamata a fornire quanto prima strumenti efficaci per sostenere la ripresa e promuovere l´occupazione. Le regioni e le autorità locali sono impegnate in una corsa contro il tempo per garantire che l´attuazione dei piani di investimento 2014-2020 inizi l´anno prossimo. Il Comitato delle regioni fornisce pieno sostegno alle regioni per aiutarle a vincere questa corsa, assicurando nel contempo la massima qualità dei progetti e delle strategie. In questa prospettiva, gli Open Days 2013 offriranno ai protagonisti della politica regionale un´opportunità unica per familiarizzarsi con i nuovi strumenti e le nuove norme e per condividere le idee migliori per favorire la crescita delle nostre regioni." Il motto degli Open Days di quest´anno è "Le regioni e le città europee in cammino verso il 2020" e in 100 diversi workshop saranno trattati i seguenti temi: Gestire il cambiamento 2014-2020: approcci innovativi per realizzare le priorità d´investimento future (ad esempio: investimenti territoriali integrati, piani d´azione comuni, questioni relative alla governance, strumenti finanziari, ecc.). Sinergie e cooperazione: tra le diverse politiche dell´Ue, nazionali e regionali e combinando varie fonti di finanziamento. Si esamineranno diversi approcci alla cooperazione, quali le strategie macroregionali o tra le amministrazioni nazionali, regionali e cittadine e le istituzioni specializzate. Sfide e soluzioni: si esamineranno le sfide comuni alle zone regionali e urbane d´Europa e si proporranno soluzioni pratiche, ad esempio: l’accesso delle Pmi al credito e ai mercati globali, la disoccupazione giovanile, le sfide demografiche, la gestione dei rifiuti, dell´acqua e dei rischi naturali, la congestione, l´inquinamento o l´elevato consumo di energia. Eventi salienti in programma Il 7 ottobre alle 13.30 presso il Comitato delle regioni il presidente Valcárcel e il commissario Hahn ospiteranno una tavola rotonda aperta ai giornalisti. In un workshop di un´intera giornata presso l´edificio Charlemagne a Bruxelles saranno presentati 19 finalisti di quattro categorie dei premi Regiostars 2014. Presentazione di "La qualità della vita nelle città europee" — La vita nelle città attraverso i risultati principali dell´indagine condotta tra 41 000 cittadini di 79 città: martedì 8 ottobre dalle 16.30 alle 17.15 nella sala Schuman dell´edificio Berlaymont. Martedì 8 alle 17.30 a Bruxelles, nella piazza Jean Rey, il commissario Hahn e Rudi Vervoort, Ministro-presidente della regione Bruxelles-capitale inaugureranno la mostra all´aperto"100 Eurban solutions" e la sera saranno organizzati vari eventi per favorire la creazione di reti in 12 sedi lungo il percorso della mostra. Mercoledì 9 alle 11.15 nell´edificio Charlemagne il commissario Hahn presenterà i vincitori, provenienti dalla Grecia, dall´Ungheria e da Malta, del concorso fotografico "L´europa nella mia regione" 2014 e i rispettivi premi. Una novità degli Open Days di quest´anno è una Master Class per 77 selezionati studenti di dottorato e ricercatori a inizio carriera nel campo della politica regionale e urbana. Oltre ai seminari che si terranno a Bruxelles, fino a dicembre 2013 saranno organizzati più di 300 eventi nel quadro dell´iniziativa "L´europa nella mia regione/città". Per ulteriori informazioni: http://www.opendays.europa.eu/  
   
   
REPUBBLICA DEL MADAGASCAR: L´UNIONE EUROPEA PER MONITORARE LE ELEZIONI PRESIDENZIALI  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2013 - A seguito di un invito da parte delle autorità della Repubblica del Madagascar, l´Unione europea sta schierando una missione di osservazione delle elezioni presidenziali. Il primo turno è previsto per il 25 ottobre. La missione di osservazione elettorale dell´Unione europea (Eu Eom) è guidata dalla signora Maria Muñiz de Urquiza, deputato del Parlamento europeo, che è arrivato a Antananarivo il 2 ottobre e lanceranno ufficialmente la missione nel corso di una conferenza stampa il 3 ottobre. Un gruppo ristretto di 9 analisti elettorali dell´Ue arrivato a Antananarivo il 25 settembre. Essi saranno affiancati da 44 osservatori a lungo termine il 3 ottobre e saranno rafforzate da 50 osservatori a breve termine un paio di giorni prima del giorno delle elezioni. Il giorno delle elezioni una delegazione del Parlamento europeo così come i membri su base locale della comunità diplomatica dell´Ue si uniranno alla missione. La missione dell´Ue schiererà tutto il paese oltre 100 osservatori (provenienti da 25 Stati membri dell´Ue e dalla Norvegia) il giorno delle elezioni. Poco dopo il giorno delle elezioni, la missione rilascerà una dichiarazione preliminare dei primi risultati in una conferenza stampa a Antananarivo. La missione rimane in Madagascar per osservare il conteggio finale dei voti e le eventuali procedure di reclamo. Sarà anche l´osservazione delle elezioni legislative previste per il 20 dicembre e un eventuale secondo turno delle elezioni presidenziali. La missione ha redigerà una relazione finale con raccomandazioni da presentare alle autorità malgasce, con l´obiettivo di sviluppare ulteriormente e possibilmente migliorare il quadro elettorale.  
   
   
NUOVI AIUTI ALLO SVILUPPO DELL´UE SIGNIFICATIVA PREVISTA PER L´AMERICA CENTRALE  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2013 - Sostenere la sicurezza e lo stato di diritto, la gestione delle catastrofi e la lotta contro il cambiamento climatico, saranno tra le priorità per il Assis sviluppo dell´Ue tanza nel periodo 2014-2020. Fondi Ue saranno messi a disposizione a tal fine, nonché per migliorare l´integrazione regionale in tutta l´America Centrale, come annunciato dal Commissario europeo per lo sviluppo, Andris Piebalgs. In vista di una visita ufficiale nella regione, durante la quale il Commissario visiterà Guatemala, Nicaragua e El Salvador, ha sottolineato che il sostegno per il periodo 2014-2020 per l´America Centrale è previsto in circa € 900 milioni. Fatta salva l´approvazione definitiva da parte del Consiglio e del Parlamento europeo, i nuovi fondi dovrebbero includere la cooperazione bilaterale con El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua, così come la cooperazione regionale (che comprende anche Costa Rica e Panama). Commissario Andris Piebalgs ha dichiarato: " L´america centrale è ora in media una regione medio-basso reddito, ma ci sono ancora reali differenze tra i vari paesi. In linea con il recente programma di cambiamento - progetto dell´Ue di rimettere a fuoco il nostro aiuto per rendere il più efficace possibile - siamo determinati a fare in modo il nostro sostegno raggiunge quei paesi e settori, che ne hanno più bisogno questo modo stiamo assicurando che il nostro aiuto per la regione sarà più mirato e più efficiente ".. In Nicaragua, ad esempio, il paese più povero dell´America Centrale, il 46% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno, mentre in Costa Rica e Panama la percentuale di persone che vivono in condizioni di povertà è del 24% e 29%, rispettivamente. Durante la sua visita, che si svolge dal 4 ° -10 ° ottobre il commissario Piebalgs si aspetta di incontrare presidenti Otto Pérez Molina del Guatemala, Daniel Ortega del Nicaragua e di Mauricio Funes di El Salvador, e ministri e rappresentanti della società civile, così come le visite ai progetti sul campo. Oltre al sostegno che offre a ciascun paese bilaterale, l´Unione europea è il principale donatore per l´America del Sistema di integrazione centroamericana e delle sue istituzioni , commettendo € 95.000.000 dal 2007. Questo sostegno è stato concentrato in tre aree: l´integrazione regionale, unione doganale e le politiche comuni, e la governance e la sicurezza regionale.  
   
   
MOLDOVA: CON IL PRIMO MINISTRO I. LEANCA ACCORDO DI ASSOCIAZIONE E SFIDE RIMANENTI  
 
Chiþinau, 7 ottobre 2013 - Dopo il suo incontro con il Primo Ministro Leanca il 3 ottobre a Chisinau preannunciato al Commissario Fule ha fatto le seguenti osservazioni alla stampa:´´ sforzi della Moldova ad attuare i valori europea rendono un partner importante per l´Unione europea e il partenariato orientale front-runner. La stabilità politica è un bene prezioso, ma offre l´opportunità di concentrarsi sulle riforme e risultati concreti per i cittadini. I cittadini della Moldavia - su entrambi i lati del Nistru - dovrebbe sapere di più sui vantaggi della cooperazione Ue-moldova e il futuro accordo di associazione. Questi benefici sono reali e concreti (prezzi più bassi, migliore qualità, più posti di lavoro). Ma le cause di instabilità politici rimangono da affrontare. Questa è una seria sfida per la Moldova, per tutti i cittadini e per tutte le parti - non solo per quelli della coalizione di governo. Moldova dovrebbe affrontare queste cause senza indugio, nella politica e nelle sfere istituzionali. La riforma costituzionale, la riforma giudiziaria profonda, la lotta contro la corruzione e il miglioramento del clima degli affari sono essenziali e non possono più aspettare. L´ue stanzia ingenti mezzi per la concretizzazione di tali riforme e sarà ulteriormente intensificare il suo sostegno, se la Moldova si impegna sul serio sul cammino delle riforme istituzionali . Per quanto riguarda l´associazione politica e l´integrazione economica - t egli completamento del nostro accordo di associazione negoziati in giugno era un´ottima notizia. Ora stiamo lavorando duramente per avere l´accordo pronto per la firma il prossimo anno, non appena vengono completati i requisiti tecnici. Come primo passo, il nostro obiettivo per la sigla di Vilnius. Ci auguriamo che questo incoraggerà tutti i cittadini moldavi a prendere un aspetto neutro sobrio i benefici che dovrebbero derivare dall´accordo, e più in generale da una più stretta cooperazione con l´Ue. Per quanto riguarda la pressione attuale della Russia è preoccupata - per sua stessa natura, l´Ue svolge un gioco a somma zero - confronto produce ostacoli, mentre le soluzioni rese cooperazione. Noi rispettiamo e sosteniamo le scelte libera, sovrana, autonoma e dei nostri partner nelle relazioni internazionali: noi rispettiamo e sosteniamo i principi di Helsinki. Ho già espresso le mie opinioni su pressioni esterne al Paese - pressione che è incompatibile con i nostri principi. Posso solo confermare che, se tale pressione viene esercitata, l´Ue rispetterà Moldova. Per citare solo un esempio - prima della fine di questo anno non ci saranno più le quote sulle importazioni di vini moldavi verso l´Ue. Abbiamo anche discusso del calendario verso la liberalizzazione dei visti. L´ue si è impegnata con l´obiettivo condiviso di esenzione dal visto, a tempo debito, a condizione che le condizioni per una mobilità ben gestita e nel rispetto della sicurezza. L´ultima relazione della Commissione (giugno 2013) ha accolto con favore i progressi significativi della Moldova nell´attuazione del suo piano d´azione di liberalizzazione dei visti. La prossima relazione della Commissione, che sarà rilasciato nel mese di novembre, sarà creare le premesse per la via da seguire. Per quanto riguarda la Transnistria come +2´ ´5 riunisce oggi a Bruxelles, voglio riaffermare il sostegno dell´Ue alla sovranità della Moldova e l´integrità territoriale. Al tempo stesso, accolgo con favore il recente incontro del Pm Leanca con il leader del ´Transnistria´ (Mr Shevchuk). Li incoraggio a portare avanti lo spirito costruttivo di questo primo incontro - a lavorare insieme per de fusibile tensioni indebite a terra e fornire risultati tangibili ai cittadini. Con il supporto tecnico di Eubam (la missione di assistenza alle frontiere dell´Ue per la Moldova e Ucraina), siamo pronti a continuare a contribuire a modellare e implementare qualsiasi accordo che faciliterà la vita dei cittadini del vostro Paese, su entrambe le sponde del fiume Nistru. ´´  
   
   
TAJANI A TRIESTE PER PARLARE DI RILANCIO DELLA COMPETITIVITÀ E DELLA CRESCITA IN EUROPA 4-5 OTTOBRE  
 
Milano, 7 Ottobre 2013 - Il Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, responsabile per l´Industria e l´imprenditorialità, è stato a Trieste, il 5 ottobre per il 67° convegno nazionale Ande, dedicato al tema “Nella grande crisi, parola d’ordine: più Europa. Quale Europa?”. Con l´occasione, il Vicepresidente Tajani è intervenuto il 4 Ottobre, a un dinner talk organizzato da Confindustria Trieste sui temi del rilancio della competitività e della crescita in Italia e in Europa, cui ha partecipato una delegazione di alto livello degli industriali di Trieste e del Friuli Venezia Giulia. Al centro di entrambi gli incontri, le strategie per il rilancio della crescita in Europa. In particolare, Tajani ha messo l´accento sull´importanza di risolvere i problemi strutturali e di competitività dell´Europa e dell´Italia. Una crescita robusta sarà possibile solo quando alla governance economica e al Fiscal Compact verrà affiancato un Industrial Compact, ossia un Patto industriale per l´Europa, cui Tajani sta già lavorando in vista del lancio previsto per febbraio 2014. C´è bisogno di una strategia per invertire il declino e mettere l´industria europea in condizioni di produrre. In questo senso vanno le azioni recenti della Commissione a sostegno dei grandi imprenditori e delle piccole e medie imprese, come il rilancio degli investimenti, il pagamento dei debiti pregressi della Pubblica Amministrazione e una strategia coerente per far sì che il manifatturiero passi dall´attuale 15,3% al 20% del Pil europeo entro il 2020.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO IONICA: IL SEMINARIO SUL PIANO D’AZIONE.  
 
Ancona, 7 ottobre 2013 - Un piano d’azione che parte dai territori, basato sul principio di sussidiarietà, in grado di catturare risorse europee per dare nuove opportunità di sviluppo e maggiore stabilità ai Paesi che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio. Di questo si è parlato il 3 ottobre nel corso di un seminario sulla Macroregione Adriatico Ionica al quale hanno portato il loro contributo associazioni di categoria, enti territoriali e parti sociali. “In base alle regole del Trattato di Maastricht e dell’Unione Europea – ha spiegato il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca in apertura dei lavori – la strategia macroregionale deve avere come protagonisti i cittadini e le loro organizzazioni sul territorio come le Università, le Camere di Commercio, le istituzioni locali. Questi soggetti tutti insieme devono costruire un disegno in grado di integrare progetti ed iniziative nell’ambito dell’Adriatico. Le risorse a disposizione sono quelle dei fondi strutturali e ritengo sia molto significativo che l’Unione Europea abbia fatto coincidere la sua strategia a sud est, il cosiddetto “south est gateway”, con la strategia della Macroregione. E’ la prova di quanto l’Europa oggi sostenga questa iniziativa. Inizialmente infatti – ha proseguito Spacca - c’erano perplessità sulla strategia macroregionale perché riguardava l’area più debole dell’Europa. Ma proprio questo elemento ha finito paradossalmente per dare vigore alla strategia, nella quale ora la Ue crede moltissimo: rafforzare il fianco sud-est dell’Europa attraverso la macroregione significa infatti dare stabilità ed equilibrio a tutto il continente”. Quattro i pilastri di cui si compone la strategia per cui sono stati costituiti i gruppi di lavoro: blue economy; connessioni infrastrutturali tra Regioni; ambiente e sostenibilità dello sviluppo, turismo. A questi si aggiungono due priorità trasversali: ricerca, innovazione, sviluppo delle pmi di cui le Marche hanno il coordinamento; formazione e capacity building. La Regione Marche è stata designata a guidare i gruppi di lavoro italiani. “Oggi – ha concluso Spacca - siamo qui per chiarire tutti i dubbi nella implementazione di questo disegno strategico e costruire progetti utili perché le Marche riprendano una strada di crescita nella coesione sociale su diritti fondamentali della sicurezza sociale e sul rispetto degli equilibri ambientali. L’ambiente è uno dei temi fondamentali della agenda europea insieme alle energie rinnovabili e allo sviluppo sostenibile: una sfida di grande responsabilità per tutta la comunità”. “Le Marche – ha aggiunto l’ambasciatore Fabio Pigliapoco, Segretario generale dell’Iniziativa Adriatico-ionica – sono una Regione da sempre sensibile a ciò che accade al di là dell’Adriatico, e adesso si trova ad avere un ruolo forte nella costruzione della strategia macroregionale. Per la prima volta i fondi comunitari non saranno distribuiti su progetti e piani decisi in modo centralizzato, ma elaborati dai territori. Questa è la vera rivoluzione e la grande opportunità che dobbiamo essere bravi a cogliere”. Tra i prossimi appuntamenti, una sessione di approfondimento con la Serbia è già fissata, sempre ad Ancona, per il prossimo 14 ottobre, alla vigilia del vertice Italia –Serbia che si terrà appunto nel capoluogo dorico. I tempi per la definizione dei progetti sono molto stretti e coincidono con quelli del Por (fondi strutturali europei 2014-2020). La strategia con il relativo Piano d’azione dovrà essere approvata dai 28 Paesi della Ue nel giugno 2014 quando la presidenza passerà all’Italia. Un via libera che arriva dopo l’approvazione all’unanimità del Comitato delle Regioni d’Europa ed il voto al Parlamento europeo. Di seguito il Cronoprogramma dettagliato: Dicembre 2013: raccolta e valutazione da parte della Commissione Ue dei contenuti elaborati durante il percorso di consultazione. Febbraio 2014: presentazione della proposta finale di Piano d’azione nel corso della Conferenza in Grecia; avvio delle procedure per i pareri e le richieste di revisione da parte di istituzioni e attori coinvolti. Febbraio-giugno 2014:revisione e definizione finale del Piano d’azione dell’Eusair. Giugno-dicembre 2014: presentazione e approvazione definitiva della Strategia Macroregionale Adriatico Ionica al Consiglio Europeo nel corso della Presidenza Italiana dell’Unione Europea.  
   
   
TRENTO: IL PRESIDENTE HA RICEVUTO IL CONSOLE ONORARIO RUSSO BERNHARD KIEM  
 
Trento, 7 ottobre 2013 - Il Presidente della Provincia autonoma di Trento, che era accompagnato da Raffele Farella, responsabile provinciale della promozione e dell´internazionalizzazione, ha ricevuto il 2 ottobre Bernhard Kiem, console onorario della Federazione Russa. Nel corso del cordiale incontro s´è parlato tra l´altro di come valorizzare le importanti relazioni gestite dal signor Kiem nella sua doppia veste di console e di imprenditore, in riferimento soprattutto ad alcune iniziative di promozione da attivare in Russia sul piano economico e turistico che coinvolgeranno direttamente gli operatori trentini, con il coordinamento della Provincia autonoma di Trento che agirà per il tramite di Trentino Sviluppo in riferimento soprattutto a quelle regioni russe che oggi registrano il maggior tasso di crescita economica. Tra queste, di particolare interesse pare essere la regione russa che ha per capitale la città di Archangel´sk (Arcangelo), grande produttrice di legname esportato in tutto il mondo, ma che vorrebbe irrobustire la propria filiera per la lavorazione in loco degli alberi abbattuti. Il presidente Pacher inoltre ha avuto parole di ringraziamento nei confronti del console per il lavoro di assistenza, di raccordo e di supporto messo a disposizione della Provincia autonoma di Trento in occasione della tragedia dei turisti russi deceduti in Val di Fiemme. Dopo il difficile periodo vissuto negli anni ’90, culminato con la crisi finanziaria del 1998, l’economia russa si è ripresa fino a raggiungere importanti tassi di crescita ed essere una delle economie emergenti più attrattive. Allo stato attuale, l’economia russa, con circa 1.700 miliardi di dollari a valore nominale, si posiziona al nono posto a livello mondiale e secondo alcune stime raggiunge la sesta posizione se la si valuta a parità di potere di acquisto. Secondo gli analisti internazionali l’economia russa continuerà a crescere nel prossimo biennio, ad un tasso previsto dell’1,8% nel 2013 e del 3% nel 2014. Per quanto concerne l’interscambio tra Italia e Russia, il nostro Paese si colloca al terzo posto tra i principali partner europei e al quarto a livello globale, con una percentuale del 5,66%. Quindi le opportunità di proiezione commerciale verso la Federazione sono importanti e crescenti sia per l’Italia che per il Trentino. Per quel che ci riguarda più direttamente, negli ultimi anni, le relazioni commerciali e turistiche fra il Trentino e il mercato russo sono aumentate in modo molto significativo. Nello specifico, l’interscambio commerciale tra Trentino e Russia è letteralmente esploso tra il 2011 e 2012 coinvolgendo soprattutto i settori della meccanica, del legno, della carta e macchine agricole. Di assoluto rilievo sono, poi, i dati del settore turistico, che nell’ultimo decennio ha visto crescere le presenze russe sul nostro territorio di quasi l’800%, passando dalle 4mila presenze del 2003 alle oltre 32mila del 2012. Va sottolineato che la maggior parte dei turisti russi (circa l’80%) arrivano in Trentino durante la stagione invernale, anche se si è assistito ad una buona crescita anche per le presenze estive: le valli più attrattive sono la Val di Fassa con circa 15mila turisti e la Val Rendena (Madonna di Campiglio) con più di 6mila turisti. Importante anche la "partita" che il Trentino sta giocando con la Russia sul fronte della solidarietà internazionale, con il progetto Beslàn che spicca su tutti, così come quella delle ormai prossima Universiade, alla quale sia il console Kiem sia il nostro presidente sperano possa presenziare anche l´ambasciatore russo a Roma. "La Russia vuole migliorare la propria immagine nel mondo, sfatando gli stereotipi che ci stiamo ancora trascinando dietro - ha detto Bernhard Kiem: siamo un grande Paese che vuole diventare una grande democrazia". (m.N.) Chi è Bernard Kiem - Bernhard Kiem è nato 45 anni fa a Bolzano. Laureato in giurisprudenza, dal 1995 al 2000 ha lavorato con il gruppo Rubner quale responsabile dell’ufficio legale, poi come membro del consiglio di amministrazione di diverse società del gruppo Rubner e come Presidente del Consiglio di Amministrazione di una delle società dello stesso gruppo. Dal 2000 ha avviato le sue attività imprenditoriali e di consulenza imprenditoriale. Gli investimenti curati e promossi s´incentrano sui settori dell´energia (gas propano liquido), del mercato immobiliare (sviluppo immobiliare ed intermediazione), della commercializzazione e costruzione di case prefabbricate in legno. Dal 2007 è iscritto presso l’Ufficio Italiano Cambi quale mediatore creditizio. Bernhard Kiem, oltre a seguire e supportare le attività della Associazione Rus’, della Russky Dom a Trento, della Fondazione Borodine, l’organizzazione Export Sudtirolo della Camera di Commercio di Bolzano, la Trentino Sprint, è attivo anche in vari progetti di scambi sulle costruzioni in legno, nel settore agroalimentare e in quello culturale tra la Federazione Russa e la Regione Trentino - Alto Adige. È socio volontario dell´Associazione "Aiutateci a Salvare i Bambini" Onlus a favore dei bambini meno fortunati che vivono in Russia.  
   
   
DA COGNE LA VALLE D’AOSTA AL CENTRO DELL’ATTUALITÀ POLITICA CON IL FORUM DALLE RIFORME, LA RINASCITA  
 
Aosta, 7 ottobre 2013 - La Presidenza della Regione autonoma Valle d’Aosta, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta e la Fondation Grand Paradis, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organizzano il forum bilaterale italo francese dal titolo Dalle riforme, la Rinascita, che si terrà al Villaggio Minatori di Cogne l’11 e il 12 ottobre. La giornata dell’11 ottobre si aprirà sul tema dell’origine del pensiero federalista, celebrando il 70° anniversario della Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine, altrimenti conosciuta come Carta di Chivasso, documento così importante nel percorso dell’Autonomia valdostana. Il dibattito vedrà la presenza di Emily Rini, Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, Fabrizio Cassella, Rettore dell’Università della Valle d’Aosta, Joseph César Perrin, storico e rappresentante dell’Académie Saint-anselme e Stelio Mangiameli, Professore ordinario di diritto costituzionale della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo. Il primo giorno sarà anche l’occasione per porre l’Autonomia speciale della Valle d’Aosta e delle altre regioni alpine al centro del dibattito internazionale sulle riforme. Ferruccio De Bortoli, Direttore del Corriere della Sera modererà un confronto tra Augusto Rollandin, Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Alberto Pacher, Presidente della Provincia autonoma di Trento e Paolo Panontin, Assessore alla funzione pubblica, autonomie locali, coordinamento delle riforme della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. La discussione vuole anche essere l’occasione per ragionare sul futuro delle Regioni in un quadro europeo approfondendo il tema di grande attualità del progetto macroregionale alpino, basato sull’idea che una maggior cooperazione e coordinamento, a livello alpino, siano utili per affrontare problemi specifici comuni ad alcune aree transfrontaliere e possano condurre ad un più efficace raggiungimento degli stessi obiettivi strategici mediante una governance a più livelli che incrementi la prosperità e la coesione del territorio alpino. Il momento clou del forum, il secondo giorno (12 ottobre) vedrà la presenza dei due ministri, quello italiano e quello francese, che si occupano di riforme. Il ministro Gaetano Quagliariello, Ministro per le Riforme Costituzionali e Marylise Lebranchu, Ministre de la Réforme de l’Etat, de la Décentralisation et de la Fonction publique, interverranno infatti il 12 ottobre per mettere a confronto il progetto di riforma recentemente redatto dalla Commissione per le Riforme Costituzionali con quanto realizzato in Francia dalla Commissione Balladur. I principali progetti di riforma costituzionale e il loro impatto sullo scenario politico nazionale ed internazionale verranno analizzati con un approccio comparato tra le diverse soluzioni adottate ed il loro potenziale impatto sul futuro delle istituzioni e della società civile. Tra i principali ospiti della seconda giornta, anche Luciano Violante, Presidente del Comitato di redazione della Commissione per le Riforme Costituzionali, e il suo omologo francese Hugues Hourdin, Conseiller d’Etat, Rapporteur général du Comité de réflexion sur la modernisation et le rééquilibrage des institutions. Al dibattito prenderanno parte Didier Maus, Président émerite de l’Association internationale de droit constitutionnel e i Saggi, ovvero i componenti della Commissione per le Riforme costituzionali. Il dibattito, verrà trasmesso in diretta streaming sul sito internet http://www.grand-paradis-it/  
   
   
ROMA: RIDOTTI COSTI PERSONALE ESTERNO. DIMEZZATI QUELLI DELL’UFFICIO STAMPA  
 
Roma, 7 ottobre 2013 -“A seguito degli articoli pubblicati da diverse testate giornalistiche si ritiene doveroso fare alcune importanti precisazioni sui costi dell’amministrazione Marino. E’ bene innanzitutto chiarire che le cifre pubblicate si riferiscono ai cosiddetti ‘costi aziendali’ ossia alla somma dello stipendio lordo e dei costi del personale per l’amministrazione, ossia previdenza, tasse, Irap e altri oneri a carico dell’amministrazione. Una cifra esageratamente più alta di quanto realmente percepito dai dipendenti. Sarebbe come dire a un operaio, che percepisce 16mila euro netti all’anno, che in realtà ne guadagna 45mila”. E’ quanto comunica in una nota il Campidoglio. “Per quanto riguarda l’ufficio stampa del Campidoglio, secondo le indicazioni del Sindaco, i costi sono stati dimezzati rispetto alla precedente amministrazione. Paragonando fra loro dati omogenei, ossia gli stipendi lordi, si evince che nel 2012 l’ufficio stampa di Alemanno sommava un reddito imponibile lordo di 1.420.000 euro per un totale di 26 dipendenti, compresi il capo ufficio stampa e il portavoce del Sindaco. Il nuovo ufficio stampa è formato da 13 persone che percepiranno un reddito complessivo imponibile lordo, nel 2014, di 720.000 euro, compresi il capo ufficio stampa e il portavoce. Questi risultati sono stati possibili grazie all’utilizzo dei dipendenti interni, iscritti all’ordine dei giornalisti, che sono stati collocati in ruoli precedentemente ricoperti da personale esterno”, prosegue la nota. “La chiusura di costosi magazine e pubblicazioni, oltre a un risparmio netto su base annua, di circa ulteriori 520.000 euro, ha permesso di ricollocare diversi dipendenti interni in posizioni precedentemente occupate da contratti a tempo determinato permettendo ulteriori riduzioni dei costi – prosegue la nota - Il capo ufficio stampa, Marco Girella, avrà un reddito imponibile lordo di 111.300 euro per il 2014 più un eventuale premio di produzione di 13.600 euro, lo stesso di qualsiasi dirigente comunale di terzo livello, con stesse responsabilità e stesso reddito. Il portavoce Guido Schwarz e il vice capo ufficio stampa Chiara Romanello, percepiranno entrambi uno stipendio lordo di 80mila euro annui”. “Analoghi risparmi sono stati effettuati sulle altre strutture capitoline a partire dal Gabinetto del Sindaco. I fondi a disposizione del Gabinetto sono tagliati di 15 volte, passando da 7.222.000 euro a 500 mila euro. Tagli disposti fin dall’inizio della legislatura, prima ancora che emergessero i problemi di bilancio, per scelta del sindaco Ignazio Marino. In un momento in cui Roma Capitale è impegnata a coprire un enorme buco di bilancio le cifre stanziate sono a dimostrazione che questa amministrazione sta facendo del risparmio e della buona gestione la sua precisa scelta politica”, conclude la nota.  
   
   
M5S: PRESENTATA PDL NUOVO LIMITE MANDATI PER CONSIGLIERI REGIONALI DEL FVG  
 
Trieste, 7 ottobre 2013 - Il Gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale ha presentato il 4 ottobre alla stampa una proposta di legge volta a favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica. Come hanno spiegato i consiglieri regionali Elena Bianchi e Cristian Sergo a Udine il provvedimento risponde a una duplice esigenza: da un lato quella di favorire una maggiore partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica e dall´altro porre un freno alla politica intesa come professione, la cui autoreferenzialità conduce inevitabilmente a una deriva che continua a minare le istituzioni democratiche. Il provvedimento stabilisce un nuovo limite dei mandati per i consiglieri regionali, abbassa drasticamente il numero di firme necessarie per indire i referendum abrogativi di iniziativa popolare, fa sì che il quorum per l´approvazione del referendum si abbia con la maggioranza dei voti validamente espressi, determina nuovi criteri di ineleggibilità alle cariche - ponendo fine alle spiacevoli estromissioni cui abbiamo recentemente assistito - e permette a tutti i candidati alla presidenza della Regione che superano il quorum di sedere in Consiglio regionale. Una proposta di legge ispirata a un modo di fare politica più trasparente e più vicino alla gente. "Nel Xxi secolo si deve definitivamente affermare una modalità diretta di fare politica, spogliata da sovrastrutture e sacralità che hanno via via allontanato i cittadini eletti dai cittadini elettori - sottolinea la capogruppo M5s Elena Bianchi - . Chi si trova a gestire la cosa pubblica, e quindi programma e pianifica il presente e il futuro, deve agire con la stessa immediatezza utilizzata nell´affrontare le problematiche della vita reale. Una rivoluzione culturale, resa possibile anche dai nuovi mezzi di comunicazione, che oggi consente a un numero crescente di persone di prendersi cura del nostro territorio e della nostra comunità". Per favorire la partecipazione il dispositivo riduce anche il numero delle firme necessarie per indire il referendum regionale abrogativo. L´obiettivo è quello di riequilibrare la proporzione fra il numero di firme calcolato sull´elettorato attivo regionale, rispetto allo stesso istituto previsto a livello nazionale. Se la normativa statale, infatti, richiede 500.000 firme su una base di elettorato attivo composta da circa 47 milioni di elettori, risulta sovradimensionato il quantitativo di 30.000 firme richiesto nel Friuli Venezia Giulia su una base di 1,1 milioni di elettori. Allo stesso tempo la proposta di legge punta a ovviare a una limitazione presente nel solo sistema elettorale del Friuli Venezia Giulia che restringe, infatti, l´accesso al consesso consiliare al solo candidato alla Presidenza "che abbia conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello del candidato eletto Presidente". Una norma che non rispecchia la reale espressione della volontà popolare. Per questo si vuole consentire, invece, a tutti i candidati alla presidenza della Regione, che superano il quorum, di far parte del Consiglio regionale. Il provvedimento interviene, inoltre, sulla modalità di espressione del voto. Per garantire, infatti, la massima chiarezza nella lettura della scheda elettorale, evitando al contempo la proliferazione di simboli che finisce per confondere i cittadini, si vieta al candidato Presidente di associare simboli al proprio nome. Infine, le disposizioni che hanno ad oggetto la carica di consigliere regionale evitano l´accumulo di ruoli pubblici, rendendo più chiari i limiti riguardanti l´ineleggibilità e l´incompatibilità dei candidati e spingono il consigliere eletto a svolgere in via esclusiva e pienamente il mandato sancito dal voto dei cittadini.  
   
   
FSE: A NOVEMBRE IL NUOVO PROGRAMMA OPERATIVO 2014-2020  
 
Trieste, 7 ottobre 2013 - Una dotazione finanziaria di oltre 300 milioni di euro che garantisca il raggiungimento degli obiettivi fissati con il partenariato istituzionale, economico-sociale e di settore nell´ambito del Programma operativo del Fse-fondo Sociale Europeo 2014-2020. È l´indicazione, sotto forma di auspicio, emersa dall´incontro convocato oggi a Udine dall´assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti con tutti i soggetti del partenariato regionale. "Stiamo verificando insieme le varie proposte - ha spiegato Panariti - ma sono già molto soddisfatta per l´evidente volontà di ragionare assieme, identificare le modalità valutative ed attuative e condividere le opportunità con il territorio". "Ovviamente - ha evidenziato l´assessore - dobbiamo tenere conto della crisi economica in atto, individuando ed utilizzando al meglio gli strumenti per combatterla ed esercitando uno sforzo ulteriore per mettere in relazione la Programmazione Fse, ma anche quella degli altri fondi comunitari, con quella regionale a sostegno del lavoro e dell´apprendimento". La scrittura finale del Programma, ha infine ricordato Panariti, prosegue a ritmo serrato con time-limit il mese di novembre per consentire alla Regione, una volta concluse le procedure nazionali e comunitarie, l´immediato utilizzo delle risorse a disposizione.  
   
   
SARDEGNA, CONTINUITÀ TERRITORIALE : CAPPELLACCI, LETTA INTENDE RIMEDIARE A ERRORI DEL PASSATO?  
 
Cagliari, 7 ottobre 2013 - "Nel suo intervento odierno al Senato, il presidente del Consiglio ha fatto cenno alla continuità territoriale aerea a costi accessibili, in particolare per la Sardegna. Ricordo che la Sardegna sta varando una nuova continuità aerea, ma lo sta facendo con risorse proprie, perché nel 2007 i costi furono trasferiti alla Regione sulla base dell’accordo Soru-prodi, che l´on. Letta ben conosce. Se intende rimediare a un errore del passato - osserva Cappellacci-, allora auspichiamo che dalle parole si passi immediatamente ai fatti concreti: i collegamenti Sardegna-continente dovrebbero essere percepiti come questione nazionale e non come un problema della Sardegna. Per questo, al giusto trasferimento delle competenze, che abbiamo esercitato proficuamente varando il nuovo modello della tariffa unica, è necessario che lo Stato faccia seguire anche quello delle risorse". Il presidente della Regione si sofferma anche sulla questione relativa ai collegamenti marittimi: "La Regione si è dovuta rivolgere all’antitrust per inchiodare gli armatori alle loro responsabilità per il caro traghetti ed alla Corte Costituzionale per affermare il principio che lo Stato non può fare quello che vuole senza coinvolgere la Sardegna. Abbiamo preso atto della volontà del Ministro Lupi di affrontare la questione, ma la Sardegna non può aspettare. Non ci accontenteremo di una revisione della convenzione perché non accettiamo che i nostri diritti siano affidati a contratti che vengono discussi e stipulati da altri soggetti, restando di fatto in balia dei capricci dei signori del mare. Occorre - ha concluso Cappellacci - trasferire risorse e competenze alla Sardegna".  
   
   
CAMPANIA: RIFORMA MACCHINA AMMINISTRATIVA, NOMINATI I 15 DIRETTORI GENERALI. RIDUZIONE STRUTTURE E DIRIGENTI E PRINCIPIO ROTAZIONE  
 
Napoli, 7 ottobre 2013 - La Giunta regionale della Campania ha nominato i 15 direttori generali. Con questo provvedimento si completa la riforma della macchina amministrativa approvata dieci mesi fa dalla Giunta Caldoro in sostituzione del vecchio ordinamento degli uffici risalente al 1991. I 15 direttori generali affiancheranno i 5 capi dipartimento. Questi i nomi: Pietro Angelino – Urbanistica; Giuseppe Carannante – Programmazione economica e Turismo; Filippo Diasco - Agricoltura; Mauro Ferrara – Demanio; Dario Gargiulo – Fondi Europei; Italo Giulivo – Lavori pubblici; Francesco Iannuzzi – Attività produttive; Antonio Marchiello – Trasporti; Antonio Oddati – Lavoro; Michele Palmieri – Ambiente; Giovanna Paolantonio – Risorse umane; Rosanna Romano – Politiche sociali; Bruno Rosati – Bilancio (vice direttore); Silvio Uccello – Ricerca scientifica; Mario Vasco – Sanità. "Manteniamo gli impegni che il presidente Caldoro e la Giunta avevano assunto allorchè venne fissato al primo ottobre il termine di scadenza per la messa a regime della nuova macchina amministrativa." Così l’assessore alle Risorse umane della Regione Campania Pasquale Sommese. "Riduciamo le strutture dirigenziali - sottolinea Sommese - dalle 528 del 2010 alle 350 di oggi, comprese quelle dei responsabili degli uffici di diretta collaborazione, realizzando un notevole risparmio in termini di costi con l´obiettivo di dare risposte rapide e puntuali alle domande che i cittadini rivolgono alla pubblica amministrazione. "E´ nostra intenzione - aggiunge Sommese - valorizzare al massimo le professionalità della dirigenza, a partire da quella apicale, per trasformare questa riforma in opportunità straordinaria per realizzare una pubblica amministrazione moderna, manageriale ed innovata. "Abbiamo affermato il principio della rotazione degli incarichi dirigenziali. Più dei 2/3 dei neo direttori generali vengono infatti da incarichi diversi. Abbiamo altresì rispettato il principio delle pari opportunità, con la scelta di due donne alla guida del Personale e delle Politiche socialia e Beni culturali. "La Giunta Caldoro mette in campo una riforma epocale, che elimina le sovrapposizioni, snellisce le procedure, riduce i costi, e restituisce alla Regione il ruolo di programmazione e controllo, che resta la missione vera di una Pa efficace ed efficiente. Nelle prossime ore si procederà al completamento della macchina amministrativa con gli altri incarichi dirigenziali", conclude l´assessore.  
   
   
DICIANNOVE COMUNI DELLA TOSCANA SCELGONO SE FONDERSI: I REFERENDUM DEL 6 E 7 OTTOBRE  
 
Firenze, 7 ottobre 2013 - Diciannove Comuni al voto per decidere se fondersi o no, a gruppi di due o tre. Accadrà il 6 e 7 ottobre in Toscana, antica terra dei campanili che conta comunque meno Comuni di molti altri territori (sono 287) e dove nell´ultimo anno diverse sono state le richieste di fusione avanzate da comunità ed enti locali. La legge dice che spetta alla Regione pronunciarsi, sentiti i Comuni. In Toscana è stata scelta la via del referendum consultivo. Il 6 e 7 ottobre saranno dunque chiamati alle urne, a dire la loro, i cittadini di Aulla e Podenzana, di Borgo a Mozzano e Pescaglia, di Pratovecchio e Stia, di Capannoli, Palaia e Peccioli, di Crespina e Lorenzana, di Villafranca in Lunigiana e Bagnone, di Casciana Terme e Lari, di Campiglia Marittima e Suvereto, di San Piero a Sieve e Scarperia. Le urne saranno aperte dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. A Fabbriche di Vallico e Vergemoli, a Figline Valdarno e Incisa Valdarno, a Castelfranco di Sopra e Pian di Scò e a Castel San Niccolò e Montemignaio la decisione l´hanno invece già presa: quattro comuni al posto di otto, dal prossimo anno. In Casentino e all´Isola d´Elba nelle urne hanno al contrario prevalso i no al progetto di un comune unico. Tutti i referendum sono stati organizzati dagli uffici della Regione. Possono votare i residenti e gli immigrati stranieri che ne abbiano fatto richiesta per tempo: nel caso dei cittadini extracomunitari occorre che siano residenti da almeno cinque anni. Incentivi per i comuni che si uniscono - Ogni Comune che si fonde può contare oggi in Toscana su 250 mila euro l´anno per cinque anni di maggiori contributi regionali, fino ad un massimo di un milione di euro per fusione. A questi si aggiungono i finanziamenti dello Stato, che variano a seconda della popolazione e sono il 20 per cento, per dieci anni, dei trasferimenti erariali che gli stessi Comuni potevano vantare nel 2010. I Comuni che si fondono sono anche esentati per 3 anni dal rispetto del tetto del patto di stabilità e in questo modo possono far ripartire gli investimenti da troppo tempo fermi.  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, A VILLA UMBRA SEMINARIO SU MODIFICHE DISCIPLINA PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO  
 
Perugia, 7 ottobre 2013 - Le modifiche alla disciplina del procedimento amministrativo, introdotte dalle recenti novità normative, verranno esaminate in un seminario organizzato dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica, che si svolgerà martedì 8 ottobre a Villa Umbra (loc. Pila, Perugia) dalle ore 9, al quale interverrà il consigliere di Stato Oberdan Forlenza. Gli ultimi interventi legislativi, spiegano dalla Scuola, hanno introdotto forme di responsabilità sostanziale per la figura del "responsabile del procedimento", si pensi alla normativa in tema di anticorruzione, a quella in tema di trasparenza e, non ultimo, al "Decreto del fare" che prevede un indennizzo da corrispondere all´interessato nel caso di ritardi nell´emissione del provvedimento. Risulta pertanto necessario attivare la mappatura di tutti i procedimenti, definendo chi fa che cosa e in quali tempi. Nella giornata di studio si prenderanno in esame gli istituti fondamentali della materia, per consentire alle Amministrazioni di procedere nel rispetto dei principi stabiliti. Particolare attenzione sarà riservata ai rapporti con le figure interessate (quali responsabile di servizio, responsabile di provvedimento, responsabile unico del provvedimento). Saranno, infine, fornite indicazioni metodologiche per la mappatura dei procedimenti e per la corretta applicazione della normativa, allo scopo di evitare le sanzioni conseguenti al danno da ritardo. Numerosi gli argomenti che verranno trattati durante la giornata: la legge n. 241/1990 dopo la l. N. 190/2012 ed il d. Lgs. N. 33/2013; i principi di imparzialità e buon andamento alla luce delle norme cd. Anticorruzione; l´obbligo di astensione ex art. 6-bis l. N. 241/1990 ed influenza delle norme del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (Dpr n. 6272013): conseguenze della violazione sui provvedimenti adottati; i termini di durata del procedimento amministrativo (art. 2 l. N. 241/1990); la verifica del rispetto dei termini di durata del procedimento; l´indennizzo per il ritardo nella conclusione del procedimento (art. 28 d.L. N. 69/2013); la conclusione del procedimento mediante provvedimento in forma semplificata; indennizzo per ritardata conclusione del procedimento e danno da ritardo: distinzioni; gli accordi tra privati e pubblica amministrazione (art. 11 l. N. 241/1990); estensione agli accordi dell´obbligo di motivazione; gli obblighi di pubblicazione incidenti sull´efficacia dei provvedimenti amministrativi e le modifiche alla disciplina dell´accesso ai documenti amministrativi.  
   
   
PROFESSIONI, COMMISSIONE REGIONALE TOSCANO VERSO IL RINNOVO  
 
Firenze, 5 ottobre 2013 – Entro il 4 novembre prossimo dovrà essere rinnovata la Commissione regionale dei soggetti professionali, un organo previsto dalla legge regionale (la legge 73 del 2008) per realizzare un dialogo permanente con il mondo delle professioni. Della commissione, che dura in carica tre anni e formula proposte e pareri sulle materie che interessano le professioni, fanno parte sia i rappresentanti degli ordini professionali che quelli delle professioni che non fanno capo agli ordini. Attualmente la commissione sta lavorando in regime di prorogatio, a partire dal 21 settembre. La Regione procederà entro il 4 novembre al rinnovo delle cariche, ovvero alla nomina dei membri fra quelli designati dagli ordini e dagli altri rappresentanti delle professioni. Il numero massimo di componenti è di 47 membri, oltre al presidente: 22 membri espressi dagli ordini professionali, 22 dalle professioni non ordinistiche, 3 dai rappresentanti sindacali datoriali per le professioni. I soggetti interessati sono invitati a inviare la richiesta di partecipazione alla Regione entro il 9 ottobre.  
   
   
VINYLS. VENETO: 120 MILA EURO PER 66 LAVORATORI CHE NEI PROSSIMI 6 MESI SARANNO IMPIEGATI IN ATTIVITA’ DI BONIFICA DELLO STABILIMENTO A TUTELA SALUTE CITTADINI E AMBIENTE  
 
Venezia, 7 ottobre 2013 - La Regione Veneto, su proposta dell’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, ha deliberato un finanziamento di 120 mila euro per i prossimi sei mesi, a favore di 66 lavoratori della Vinyls che saranno impiegati nelle attività socialmente utili di presidio e sorveglianza dell’impianto e di agevolazione delle operazioni di bonifica per la sicurezza dello stabilimento e a tutela dell’ambiente e della salute pubblica. “L’intervento - ricorda Donazzan - è interamente a carico della Regione per un ammontare complessivo di 120 mila euro, a carico del Fondo regionale per il sostegno al reddito e all’occupazione del bilancio regionale 2013. Si tratta di 66 lavoratori che, a rotazione, saranno impiegati per 6 mesi (5000 ore complessive) dalla Regione per fini sociali nello stesso periodo della cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore, senza che ciò determini l’insorgere di un rapporto di lavoro”. Al lavoratore della Vinyls è assicurato un sussidio d’integrazione all’ammortizzatore sociale di 3,50 euro lordi per ogni ora di attività prestata. Il pagamento dell’integrazione al reddito ai lavoratori sarà effettuato dalla Provincia di Venezia con cui la Regione sottoscriverà una specifica convenzione.  
   
   
VALLE D’AOSTA: RIDUZIONE DELL’IRAP PER LE NUOVE ASSUNZIONI DI PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO  
 
Aosta, 7 ottobre 2013 - Gli Assessorati del bilancio, finanze e patrimonio e delle attività produttive, energia e politiche del lavoro comunicano che nella seduta di oggi, venerdì 4 ottobre, la Giunta regionale ha approvato un nuovo documento inerente alle modalità applicative dell’agevolazione Irap concessa agli operatori economici. L’assessore al bilancio, finanze e patrimonio Mauro Baccega ricorda a questo proposito che «l’ agevolazione comporta, con decorrenza 1° gennaio 2013, una riduzione dell’aliquota Irap pari allo 0,92% per quelle imprese che effettuano nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato e per nuove iniziative produttive che si insediano sul territorio regionale. Tale agevolazione è interessante per gli operatori economici valdostani, poiché costituisce un ulteriore aiuto rispetto a quanto previsto dalle misure del Piano triennale di politica del lavoro 2012-2014 per l’assunzione di lavoratori.» «Le nuove modalità - sottolinea l’Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro Pierluigi Marquis - hanno l’obiettivo di incentivare l’occupazione stabile. Infatti l’agevolazione è fruibile per tre anni d’imposta a decorrere dal momento dell’assunzione dei nuovi lavoratori, (anche con rapporti di lavoro a tempo parziale, corrispondente ad almeno il 40% della prestazione lavorativa a tempo pieno) con l’obbligo di mantenere in forza i nuovi lavoratori per lo stesso periodo.» L’assessore Mauro Baccega segnala inoltre che «il documento approvato oggi rende più chiara ed efficace la procedura di accesso all’agevolazione che la Giunta regionale aveva già approvato a dicembre 2012 e che sarà utilizzata per la prima volta dalle imprese con la dichiarazione Irap 2013 da predisporre nel 2014.» «Per usufruire dell’agevolazione - prosegue l’Assessore Pierluigi Marquis - gli operatori economici devono presentare, per via telematica, una segnalazione di incremento occupazionale al Dipartimento politiche del lavoro e della formazione prima dell’utilizzo della riduzione d’imposta. Le segnalazioni presentate dagli operatori saranno iscritte nell’apposito Registro degli incrementi occupazionali creato con l’obiettivo di monitorare l’utilizzo dell’iniziativa da parte degli operatori economici e di permettere alle strutture interessate le verifiche e i controlli stabiliti dalla normativa vigente.» «Nel documento approvato oggi - conclude l’Assessore Mauro Baccega - è stata anche data una definizione di “nuove iniziative produttive” in modo da fugare dubbi sulla portata della norma. La definizione adottata comprende sia le nuove attività di impresa aperte per la prima volta sul territorio della Valle d’Aosta, sia le nuove unità locali aperte sul territorio regionale da parte di imprenditori esercenti un’attività già esistente al di fuori del territorio valdostano.» I moduli di segnalazione saranno resi disponibili sul sito della Regione, nella pagina dedicata ai Tributi regionali e, per le nuove assunzioni, anche nella sezione dedicata al Lavoro.  
   
   
TRENTO: DELEGA SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, VIA LIBERA ALL´ACCORDO  
 
Trento, 7 ottobre 2013 - E´ di pochi giorni fa la conferma: lunedì 14 ottobre, a Roma, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher e il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovannini, firmeranno l´intesa che darà attuazione alla delega sugli ammortizzatori sociali, uno dei punti qualificanti dell´Accordo di Milano. Una sottoscrizione che consentirà di dare piena operatività alla delega, disciplinando gli aspetti di coordinamento degli interventi e dei rapporti finanziari e che permetterà alla Provincia autonoma di attivare tutta una serie di strumenti di welfare innovativi, anche ad integrazione di quelli già esistenti. Ed oggi la Giunta, con il via libera alla relativa deliberazione, ha autorizzato la sottoscrizione dell´intesa che attua appunto la delega in materia di cassa integrazione guadagni, disoccupazione e mobilità. Nella deliberazione si ribadisce come la Provincia autonoma di Trento intenda dare tempestiva attuazione alla delega in materia di ammortizzatori sociali, approvata con decreto legislativo del 5 marzo 2013, visto che si ritiene strategico procedere all’attuazione di tutte le misure di politica attiva necessarie per garantire il mantenimento dell’occupazione e ridurre i tempi di disoccupazione, con particolare riferimento alle nuove prestazioni integrative di sostegno istituite ai sensi della legislazione provinciale. Così come si intende valorizzare il principio di condizionalità anche mediante lo scambio dati tra Provincia ed Inps in modo da garantire la sospensione e la decadenza immediata dai benefici statali, regionali e provinciali per coloro che non rispettano il patto di servizio o, comunque, non si attivano nella ricerca di un lavoro. Ed è appunto per perseguire con maggiore efficacia questi obiettivi dinnanzi richiamati, e per dare piena attuazione al decreto legislativo, che è necessario procedere alla stipula di un intesa. A questa intesa si arriva dopo il confronto aperto nei mesi scorsi a livello tecnico fra gli uffici della Provincia e dei Ministeri. L´accordo consta di cinque articoli così declinati: Gestione Delle Funzioni In Materia Di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria; Gestione Delle Funzioni In Materia Di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria E Contratti Di Solidarieta’; Gestione Delle Funzioni In Materia Di Prestazioni Integrative Della Cassa Integrazione Guadagni, Alle Indennita’ Di Disoccupazione Aspi E Mini–aspi, Mobilita’ E Fondi Di Solidarieta’; Disciplina Dei Rapporti Operativi Tra Pat E Inps; Organi Di Coordinamento E Durata Dell’intesa.  
   
   
GIOCO, LOMBARDIA: UN PAESE CIVILE NON LUCRA SULLE SLOT  
 
Milano, 7 ottobre 2013 - "E´ una scelta degna di un Paese civile". Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, indicata dal presidente Maroni come responsabile per la formulazione della legge mirata a contrastare il gioco d´azzardo incontrollato e sostenere progetti di prevenzione verso il fenomeno della ludopatia, parte da questa considerazione per commentare l´approvazione, da parte della Commissione consiliare Attività produttive, del Progetto di legge che il 15 ottobre verrà discusso in Aula. Lavoro Importante E Condiviso - "Un lavoro importante e condiviso - prosegue l´assessore Beccalossi -. La politica e le istituzioni, su un tema così delicato, hanno dimostrato che, per il bene della collettività, si possono trovare soluzioni univoche, al di là delle appartenenze partitiche. Così come è stata opinione comune ritenere che uno Stato civile e democratico non può e non deve far quadrare i propri conti sulle disgrazie e sulla disperazione dei suoi cittadini". Nel ringraziare tutti i consiglieri regionali che hanno preso parte ai lavori, Viviana Beccalossi ha auspicato che, "una volta licenziata dall´Aula, questa legge diventi un punto di riferimento anche per il Governo centrale e che slot machine e videopoker non siano più macchine delle illusioni che mandano in rovina migliaia di famiglie italiane". Punti Cardine Della Legge - Tra i punti cardine della legge ci sono azioni socio-sanitarie in tema di ludopatia; interventi sulla prevenzione; formazione obbligatoria per i gestori; restrizioni sulle distanze delle sale gioco (500 metri) da scuole, chiese, luoghi d´aggregazione e anche dai ´Compro oro´; contributo etico per i locali dove si pratica il gioco; controlli rigorosi in materia di sicurezza.  
   
   
VALLE D’AOSTA: AL VIA IL PROGETTO LABEAU, LABORATORI OCCUPAZIONALI PER PERSONE DISABILI  
 
Aosta, 7 ottobre 2013 - Offrire a persone disabili o con disagio mentale, ancora non preparate ad affrontare il mondo del lavoro, opportunità di impegno e apprendimento in quelli che vengono chiamati laboratori occupazionali. Con questo obiettivo è nato il Progetto Labeau, presentato alla stampa mercoledì 2 ottobre scorso, che promuove la sperimentazione di due laboratori occupazionali, uno legato al riuso e al riciclo degli abiti, l’altro alla panificazione. Antonio Fosson, Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali - Nel nostro programma c’è sempre stata un’attenzione alla disabilità, un’attenzione per trovare a queste persone un inserimento lavorativo, qualche cosa da fare, perché il lavoro da dignità a tutte le persone e quindi anche al disabile. E quindi incominciamo a lanciare i laboratori occupazionali, diretti alle persone meno abili, proprio perché il loro tempo sia utilizzato per costruire qualche cosa. Tra l’altro, in questo caso si recuperano degli sprechi: l’anno prossimo sarà l’anno contro gli sprechi, si recuperano dei vestiti, stiamo facendo a livello regionale una grande attività per recuperare gli sprechi alimentari. Promosso dal Consorzio Trait d’Union, il Progetto Labeau è gestito operativamente da due cooperative sociali, l’Esprit à L’envers e l’Enaip, ed è reso possibile dal finanziamento dell’Assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali in base alla legge regionale 14 del 18 aprile 2008 in materia di disabilità. Paola Davico, Dirigente del Dipartimento sanità, salute e politiche sociali, struttura disabilità - Si tratta di uno dei progetti speciali dedicati alla disabilità, previsto dall’articolo 14 della legge 14 del 2008. Un progetto che non s’inquadra solo all’interno delle iniziative promosse dall’Amministrazione regionale in una logica di rete con gli operatori del territorio, ma anche nel documento programmatico, il Piano regionale della salute e del benessere 2011-2013, nel quale è prevista questa tipologia specifica di azione, e anche nel piano per il lavoro vigente, promosso dal Dipartimento politiche per il lavoro. Si tratta quindi di un’iniziativa di ampio respiro, per ora in forma sperimentale, ma che rientra in un piano che speriamo presto di portare a sistema per accogliere giovani disabili in uscita dalla scuola, al fine di valorizzare le capacità personali. All’interno del Progetto Labeau le persone con disabilità avranno la possibilità di sperimentare le loro capacità in attività utili e con un alto valore economico. Da una parte dovranno proseguire, ancora per tutto il 2014, l’attività di produzione di dolci e pane per il ristorante sociale Mensa Aurora di Aosta. Dall’altra saranno impegnati in un laboratorio di riuso e riciclo di abiti usati. Un circolo virtuoso che vuole coniugare l’attenzione agli aspetti ecologici del riutilizzo e l’assunzione di stili di vita sostenibili con i processi d’inclusione sociale. Flavia Tartaglione, referente per l’Esprit à l’Envers - Quello che chiederemo alle persone e ai cittadini è di venire a donarci i loro abiti usati. Adesso presso la sede della cooperativa L’esprit à l’Envers che è in via Monte Pasubio 25, e più avanti presso la sede stessa del laboratorio. Qui i vestiti verranno smistati in modo tale da selezionare gli abiti che possono essere rivenduti. Questi abiti selezionati saranno mandati alla Casa circondariale di Brissogne dove gli operatori della lavanderia, in collaborazione con la cooperativa Mont Fallère, li lavoreranno, igienizzeranno e stireranno in modo tale che presso la sede del laboratorio possano essere rivenduti. Questi abiti della linea basic verranno anche venduti nei mercatini e nelle fiere organizzate dalle associazioni del territorio che contatteremo. In futuro il laboratorio dedicato al riciclo di abiti prevede anche l’attivazione di una linea plus con l’intervento di una stilista per dare nuova vita ai tessuti raccolti. Flavia Tartaglione, referente per l’Esprit à l’Envers - Con il sostegno di due stiliste, i partecipanti al laboratorio attueranno dei processi creativi, per cui s’inventeranno arredi o altri oggetti per la casa o di uso comune, che verranno poi venduti presso Lo Pan Ner, che collabora con noi e ci sostiene in queste attività e in questa iniziativa. Questa seconda linea prevede dei prodotti di qualità. Mentre la prima non prevede alcun tipo d’intervento, questa seconda è un processo più creativo e trasformativo.  
   
   
BOLZANO; CORSO SULLA VIOLENZA DOMESTICA ALLA “HAUS DER FAMILIE”  
 
Bolzano, 7 ottobre 2013 - Si svolgerà presso la "Haus der Familie" di Stella del Renon, mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre, dalle ore 9 alle 17,30, il corso in lingua italiana incentrato sul tema "Violenza assistita - come lavorare con i minori nei casi di violenza domestica". Il corso è rivolto a collaboratori professionali e volontari delle case delle donne, assistenti sociali, educatori dei servizi di assistenza sociale e pedagogica di base dei Distretti sociali delle Comunità Comprensoriali, dell´Azienda Servizi Sociali di Bolzano, dei Centri Affidi, psicologi dei Servizi psicologici e dei Consultori familiari. I bambini sono molto danneggiati dall‘assistere alla violenza tra adulti in famiglia. Data la complessità che caratterizza questa problematica si rende sempre più evidente la necessità di approfondire le conoscenze e di condividere fra gli operatori di tutta la rete coinvolta un linguaggio comune e delle prassi che possano facilitare compiti tanto difficili, che richiedono risposte coordinate e integrate. Il corso sarà articolato sulle seguenti tematiche: violenza contro le donne (Sigrid Pisanu - Merano - casa delle donne); training antiviolenza (Stefano Favaretto - Bolzano - consulenza per uomini); la violenza assistita (Katia Schneider - Bolzano - Gea); la situazione legale - il lavoro con il tribunale (Vera Nicolussi-leck - Bozen - Garante per l‘infanzia e l‘adolescenza, Benno Baumgartner - Bozen - Tribunale dei Minori); modalità operative nel lavoro di rete: elaborazione di linee guida. Il corso verrà tenuto da professionisti altoatesini in modo di garantire un risultato basato sulla prassi provinciale. Coordinamento e moderazione del corso: Sigrid Pisanu & Petra Fischnaller, collaboratrici Casa delle donne di Merano. L´iter formativo è sostenuto dalla Ripartizione politiche sociali della Provincia. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni si può contattare presso la "Haus der Familie" di Stella del Renon Alexa Filippi, Tel. 0471 345 172 · Fax 0471 345 062; info@hdf.It sito internet: http://www.Hdf.it/  
   
   
LA FORMAZIONE IMPRENDITORIALE DA DONNA E DONNA  
 
Arezzo, 7 ottobre 2013 - "Martedì 8 Ottobre partirà ad Arezzo il percorso formativo gratuito per imprenditrici ed aspiranti tali "Busy Ness Women - Madrefiglia". L´iniziativa, organizzata da Regione Toscana ed Unioncamere Toscana, è realizzata per la prima volta ad Arezzo grazie al patrocinio del Comitato per la Promozione dell´Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio che ha così offerto alle donne del proprio territorio un supporto concreto per mettersi in proprio o semplicemente per migliorare il bagaglio di conoscenze utili a gestire consapevolmente un´attività di business. In aggiunta alle tradizionali lezioni in aula condotte da docenti qualificati per favorire l´acquisizione o l´accrescimento di conoscenze inerenti la gestione di impresa (business plan, bilancio aziendale, comunicazione e web-marketing, gestione del personale, contrattualistica, gestione dei fornitori ) "Busy-ness Women - Madrefiglia", grazie alla tecnica del mentoring, prevede importanti sessioni di scambio di esperienze fra n. 11 imprenditrici affermate (Mentor) e le n. 24 esordienti (Mentee) che prenderanno parte alle attività didattiche. Il percorso formativo, della durata complessiva di 52 ore per le Mentee e di 48 ore per le Mentor, si svolgerà con cadenza settimanale presso la sede della Camera di Commercio di Arezzo fino al 21 Novembre ed è realizzato con il supporto operativo del Sistema Camerale Regionale. E´ infine previsto un evento conclusivo per Dicembre al quale le partecipanti di Arezzo saranno invitate insieme a quelle provenienti dalle altre province toscane che hanno preso parte all´edizione 2013 di "Busy Ness Women - Madrefiglia". Quest´anno, per la prima volta, il progetto formativo in questione è stato infatti realizzato su ben cinque macro-aree del territorio regionale: dopo la conclusione delle edizioni di Firenze, Grosseto e Pisa, avvenuta lo scorso Luglio e l´avvio ad Arezzo, l´ultima a partire, sempre ad Ottobre, sarà Carrara relativamente alla macro-area Lucca e Massa Carrara.