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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Novembre 2006
L’EUROPA E I MEDIA LOCALI SEMINARIO RIVOLTO A GIORNALISTI DEL PIEMONTE  
 
 Torino 20 novembre 2006 – Oggi presso il Centro Convegni Villa Gualino di Torino di Viale Settimio Severo, 73 – si tiene un seminario sul tema: “L’europa e i media locali”. Di seguito il programma: 9. 00 Registrazione partecipanti; 9. 30 Saluti di benvenuto Bent Sorensen - Responsabile relazioni esterne European Tranining Foundation; Roberto Moisio – Direzione comunicazione istituzionale Regione Piemonte Aurora Tesio - Assessore Pari Opportunità e Relazioni Internazionali Provincia di Torino: 10. 00 Comunicare l’Europa - Roberto Santaniello - Direttore Rappresentanza Commissione europea in Italia “La strategia di Comunicazione dell’Unione europea dal piano D al Libro Bianco”; Stefano Rolando - Università Iulm di Milano “Comunicare l’Europa”; Franco Chittolina - Presidente Associazione per l’Incontro delle culture in Europa “L’europa per i cittadini”; 11. 45 La dimensione europea della notizia locale - Matteo Fornara - Rappresentanza Commissione europea “La dimensione europea della notizia locale”; Manuela Conte - Ufficio del Parlamento europeo in Italia “Le attività del Parlamento europeo rivolte ai giornalisti locali”; Tavola rotonda : “La stampa locale nella dimensione europea” Ordine dei Giornalisti del Piemonte - Associazione Stampa Subalpina - Fipe – Master di Giornalismo - Corep/università degli Studi di Torino - Agenzie europee del territorio; 14. 30 La dimensione locale della notizia europea - Carlo Marletti - Università degli Studi di Torino “La costruzione mediatica dell’Europa “; Stefano Mosti - Osservatorio di Pavia “Il caso Italia: Ue – Radio – Tv e stampa”; Emanuele Novazio - giornalista de La Stampa “La notizia europea: sensazionalismo o agenda”; 16. 00 Spazio aperto al dibattito. . .  
   
   
PRESENTAZIONE RICERCA CORECOM GIOVANI & MEDIA  
 
Udine, 20 novembre 2006 -  Il modo in cui i giovani usano i diversi media, i valori a cui i giovani internauti si ispirano e in cui credono, il rapporto con la famiglia, l´idea e le aspettative rispetto al futuro, gli interessi, l´atteggiamento di fronte ad alcune questioni etiche cruciali come pena di morte, eutanasia, l´aborto, coppie di fatto, e nei confronti della società. E´ quanto ha indagato la ricerca Giovani&media realizzata dal Corecom del Friuli Venezia Giulia con la collaborazione della società Swg, intervistando via internet un campione nazionale di 1000 giovani tra i 14 e i 21 anni, e uno regionale di 1600, con la possibilità - qui - di dare risposte anche in sloveno e friulano. Due profili non necessariamente coincidenti come anzi evidenzia la clamorosa divergenza tra il campione regionale assai meno attaccato a internet (11 ore la settimana) rispetto a quello nazionale (23 ore settimanali). I dati sono stati presentati il 18 novembre a Udine dal presidente del Corecom Franco Del Campo, in un incontro organizzato nell´aula magna dell´Istituto tecnico industriale Malignani, a cui hanno partecipato studenti e insegnanti di diverse scuole superiori e durante il quale i risultati sono stati al centro delle riflessioni del presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, del rettore dell´Università di Udine Furio Honsell, di mons. Duilio Corgnali ex direttore del settimanale La Vita Cattolica, del responsabile della pagina culturale del Messaggero Veneto Gianpaolo Carbonetto, della rappresentante dell´Ufficio scolastico regionale Clementina Frescura, e hanno poi innescato molti commenti da parte degli studenti. Giovani che si rapportano con l´informazione, della quale con internet sono fruitori e anche produttori, dentro quel mercato dell´informazione che è un borsino universale: secondo Tesini quanto emerge da questa ricerca indica come viene vissuto il cambiamento epocale della società in cui viviano in cui si mescolano stimoli a non essere osservatori passivi e a essere attori e protagonisti del cambiamento. Un cambiamento non fatto solo di opportunità ma anche di insidie e rischi, che a volte preoccupano soprattutto chi si sente meno attrezzato e protetto. I giovani hanno capito che con internet il mare delle opportunità si dilata in modo illimitato e quello che non è possibile qui ora potrebbe essere possibile domani e da altre parti. La divisione di classe allora è trasversale, tra chi ha numeri, mezzi e condizioni per competere con queste variabili, e chi non li ha. Da qui, per Tesini, il rapporto contradditorio con la famiglia e quello ambivalente, alterno e ambiguo con le grandi agenzie, dalla politica alla chiesa, oltre ai problemi, che la ricerca mette in luce, derivanti dalla parcellizzazione della società per cui tutti sono autonomi da tutto e diventa difficile costruire delle dimensioni collettive e condivise - come la comunità civile e quella religiosa e la politica - nelle quali per definizione si decide di fare le cose assieme essendo disponibili a una corresponsabilizzazione, cosa che diventa più difficile per tutti in una società che si sta atomizzando. Per mons. Corgnali, i media elettronici modificano la geografia situazionale in cui viviamo ed è da evitare l´equivoco che internet sia solo una questione tecnica, quando è anche antropologica: è un media che pone un homo novus in corso di formazione, e non è scontato il rapporto tra uso di internet e partecipazione né che adoperare i nuovi mezzi di comunicazione equivalga a comunicare. Dagli interventi degli altri ospiti e del pubblico molti gli spunti emersi in merito a dipendenza tecnologica e conseguenze sull´uso del linguaggio che si impoverisce, recupero del dialogo come fondamentale sistema informativo, dimensione partecipativa e di interazione, ma anche solitudine e bisogno di superare barriere di espressione professionale e interiore, che emergono dalle possibilità di interconnessione globale offerte dalla rete, senza dimenticare la necessità di capire davvero il mezzo e di responsabilizzarsi al suo uso trovando anche nella scuola un luogo di educazione a ciò. .  
   
   
GRUPPO DE AGOSTANI: STIPULATO UN PATTO PARASOCIALE TRA GLI AZIONISTI DELLA B&D HOLDING DI MARCO DRAGO E C. S.A.P.A.  
 
 Novara, 20 novembre 2006 - De Agostini comunica che il 15 novembre nell’ambito del progetto di riorganizzazione delle partecipazioni possedute dal Gruppo De Agostini, gli azionisti rappresentanti l’intero capitale sociale della B&d Holding di Marco Drago e C. S. A. P. A. Hanno stipulato un patto parasociale, volto ad assicurare la coesione dell’azionariato della società stessa - considerato un bene essenziale per lo sviluppo del Gruppo De Agostini - nonché l’unità di intenti e la continuità di comportamenti del capitale nel lungo periodo. Il patto contiene, tra l’altro, previsioni relative alla governance ed al regime di circolazione delle azioni della società. Il patto, rilevante ai sensi dell’art. 122 D. Lgs. 58/1998, sarà oggetto di pubblicazione con le modalità e nei termini stabiliti dalla legge. .  
   
   
PUBBLICITA’: IN GARE ESTERO PREVISTO COMPENSO PER AGENZIE INVITATE ESPERTI LEGALI DA TUTTO IL MONDO HANNO PARLATO DEL RAPPORTO CLIENTE/AGENZIA IN UN INCONTRO ORGANIZZATO DA ASSOCOMUNICAZIONE E THE ADLAW INTERNATIONAL MARCO TESTA: “A FINE MESE L’ESITO DEL SONDAGGIO SULLE GARE SOTTOPOSTO AGLI ASSOCIATI”  
 
Milano, 20 novembre 2006 – Contrariamente all’Italia in Inghilterra, Svizzera, Germania, Olanda e Danimarca le aziende in occasione delle gare per l’assegnazione della propria campagna pubblicitaria tendono a prevedere compensi seppure modesti per le proposte presentate dalle agenzie. E’ uno degli aspetti sottolineati il 17 novembre durante l’Ad Law Meeting 2006, promosso da Assocomunicazione, che riunisce 175 imprese di comunicazione operanti sul territorio nazionale, e da The Adlaw International, il network internazionale di studi legali che offre consulenza in tema di comunicazione. Esperti legali del network Ad Law giunti da tutto il mondo hanno affrontato il tema rapporto cliente/agenzia pubblicitaria che si svolge in assenza di una normativa specifica del settore che è, ad esempio, abbozzata con alcuni regolamenti in Francia oppure solo si limita all’accordo verbale tra le parti per le realtà molto piccole e/o in Paesi in via di sviluppo. “Tra gli altri importanti argomenti discussi oggi – ha commentato Marco Testa, Presidente di Assocomunicazione – quello delle gare private è uno degli argomenti che come Associazione ci stanno più a cuore, e in merito al quale entro fine mese saremo in grado di comunicare le conclusioni del sondaggio condotto tra i nostri associati. Soprattutto oggi si è reso evidente quanto il mercato italiano sia in quest’ambito schiacciato da anomalie e storture, rispetto a quello che è invece lo scenario internazionale”. I legali di 12 nazioni inclusa l’Italia (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Svizzera, Danimarca, Polonia, Canada e India) nei loro interventi hanno messo a confronto la situazione nei rispettivi Paesi di provenienza. I contratti pubblicitari in generale a livello internazionale non hanno leggi di riferimento specifiche nel settore seguendo principi normativi generali in ciascuna realtà. Negli Stati Uniti ma anche in Inghilterra, Italia, Svizzera, Spagna, Francia e Danimarca le associazioni di categoria degli inserzionisti/clienti e delle agenzie hanno elaborato modelli standard di contratti che vengono utilizzati sempre più spesso come riferimento. Altrove (Canada, Germania, Polonia, Olanda, India) in base alle leggi vigenti i contratti sono stipulati autonomamente dai contraenti. Anche in materia di gare private vige la deregulation per cui se non vengono contemplate nel contratto clausole specifiche i clienti hanno ampi margini di discrezionalità. In Italia, è stato ribadita durante l’incontro di Assocomunicazione e Ad Law, la forte perplessità delle agenzie a questa libertà di azione del cliente sia perché invita spesso un numero eccessivo di agenzie alle gare sia perché non di rado tende a riutilizzare a costo zero le idee creative scartate durante la gara stessa. In questo scenario le agenzie sostengono dei costi per partecipare alle gare ma senza che nessuna legge preveda un rimborso anche a tutela dell’opera intellettuale e della sua proprietà. Variegate sono anche le modalità di compenso. A livello internazionale (sia in Europa, sia nell’America settentrionale) si sta diffondendo in questo periodo una forma di compenso basata su una quota annuale fissa. Questa remunerazione viene stabilita dalle parti sulla base di una quota forfetaria o un costo orario che non muta per tutta la durata del contratto. Esistono tuttavia altre forme di compenso come la percentuale calcolata sul budget investito dall’inserzionista pubblicitario o una remunerazione commisurata al successo della campagna (Germania, Svizzera, Polonia). Un altro aspetto su cui gli esperti legali presenti all’incontro si sono trovati d’accordo è quello dell’esclusiva. Se non esistono clausole specifiche nel contratto, in molti paesi europei l’esclusiva riguarda soltanto l’agenzia poiché il cliente è sempre più interessato ad essere libero di rivolgersi ad agenzie diverse. Uniche eccezioni l’Italia, gli Stati Uniti e la Francia, dove per contratto esiste la reciprocità d’esclusiva tra agenzia e cliente. Gli esperti legali si sono trovati infine d’accordo nell’affermare che le campagne pubblicitarie seguono le direttive delle leggi sul copyright. “L’adlaw Meeting 2006 – ha detto Fidelio Perchinelli, direttore generale di Assocomunicazione – è stata un’occasione molto importante per fornire ai nostri associati strumenti di orientamento dal punto di vista legale ma anche per consentire all’associazione di acquisire elementi da sottoporre agli interlocutori istituzionali”. .  
   
   
DUE NUOVI LEONI PER CANNES 2007, TITANIUM E INTEGRATED  
 
Londra, 20 Novembre 2006 - Gli organizzatori del 54° International Advertising Festival di Cannes hanno annunciato il 14 novembre l’introduzione di una nuova categoria di premi, gli Integrated Lions, dedicati alle migliori campagne di comunicazione integrata, che si aggiungono ai Titanium Lions, confermati nelle caratteristiche dello scorso anno. Se gli Integrated Lions premieranno le campagne integrate più all’avanguardia, la premessa per il riconoscimento dei Titanium Lions è profondamente diversa. I Titanium Lions premieranno infatti quelle iniziative o attività che rappresentano una vera e propria svolta, una provocazione che sfida ciò che sembra ormai assodato e dato per scontato ed apre nuove direzioni evolutive alla pubblicità. Una giuria appositamente costituita esaminerà e voterà tutte le proposte in gara e assegnerà gli Integrated Campaign Lions e gli Integrated Grand Prix; se ci saranno campagne degne di questo ambito premio. Assegneranno anche i Titanium Lions e i Titanium Grand Prix. Tutte le campagne che prevedono l’utilizzo di tre o più differenti media e che presentano idee innovative verranno ammesse ad una sezione unica, denominata “Titanium and Integrated Lions”. "Così come l’industria della pubblicità evolve e si modifica, anche il Festival si trasforma. - ha commentato Terry Savage Executive Chairman del Festival Internazionale della Pubblicità di Cannes - Oggi abbiamo bisogno che a Cannes vengano riconosciute sia l’integrazione fra i media sia l’innovazione. Anche se le campagne integrate sono la norma, il Festival premierà quelle che rispecchiano i più alti standard dell’avanguardia pubblicitaria. I Titanium Lions invece rimarranno tali e continueranno ad essere i riconoscimenti più ambiti e irraggiungibili; la più alta onorificenza nel settore destinata alle campagne decisamente innovative ” Gli Integrated e i Titanium Lions saranno consegnati ai vincitori a Cannes la sera di sabato 23 giugno 2007 durante la cerimonia di premiazione che conclude il 54° Festival Internazionale della Pubblicità. Il 54° International Advertising Festival si svolgerà a Cannes dal 17 al 23 giugno 2007. Il Festival dei Leoni di Cannes, è il più grande evento dedicato al mondo dei professionisti del marketing e della pubblicità e costituisce il premio più prestigioso della pubblicità. Ogni anno, oltre 10. 000 professionisti della pubblicità e le aziende assistono a questo evento per celebrare la migliore di creatività in tutti i più importanti mezzi di comunicazione. Sono stati presentati circa a 25. 000 spot e un unico programma di alto profilo con seminari e workshop, organizzati da alcuni dei più grandi protagonisti del settore. Le aziende vincitrici ricevono come premio il Leone per la migliore creatività nelle categorie premi, Tv/cinema, stampa, outdoor, on line, radio, pubblicità integrata, miglior media e direct marketing. Www. Canneslions. Com .  
   
   
PRESENTATE 103 PROPOSTE PER IL LOGO DELL’AZIENDA SANITARIA UNICA DELLA PROVINCIA DI BOLZANO  
 
 Bolzano, 20 novembre 2006 - Si è chiuso il 17 novembre il concorso di idee per il nuovo logo dell’Azienda sanitaria unica della Provincia di Bolzano che avvierà la sua attività a partire dal prossimo 1° gennaio 2007. Oltre 100 grafici ed agenzie di pubblicità hanno preso parte al concorso indetto dalla Ripartizione provinciale sanità per il logo dell’Azienda sanitaria unica della Provincia di Bolzano che vedrà la luce il 1° gennaio 2007. Una giuria di esperti del settore avrà ora l’arduo compito di scegliere tra le 103 proposte presentate le 3 idee che riterrà più significative ed adatte a rappresentare l’Azienda sanitaria della Provincia di Bolzano. Le tre proposte scelte dalla Giuria saranno quindi pubblicate in tutti i quotidiani dell’Alto Adige ed a questo punto la decisione sarà demandata al pubblico dei lettori. A partire dal 25 novembre tutti i lettori potranno prendere parte alla scelta del logo dell’Azienda sanitaria inviando un’apposita scheda. Prima di Natale il nuovo logo sarà quindi presentato ufficialmente al pubblico nell’ambito di una manifestazione durante la quale saranno estratti alcuni premi tra i partecipanti al concorso. .  
   
   
IL COMUNICATTIVO: PREVENZIONE MEDICA, COME VIENE COMUNICATA?  
 
 Roma, 20 novembre 2006 - Temi e ospiti dal 20 al 24 novembre Lunedì 20 novembre: “Festival, quale utilità per il cinema italiano?” Pupi Avati, regista, Pascal Vicedomini, presidente Festival cinematografico internazionale “Capri Hollywood”, Tulio Kezich, critico cinematografico “Corriere della sera”. Martedì 21 novembre: “Cinema tra arte e mercato” Giancarlo Leone, amministratore delegato Rai Cinema, Matilde Bernabei, vicepresidente e amministratore delegato Lux Vide, Claudio Bonivento, regista e produttore cinematografico. Mercoledì 22 novembre: “Prevenzione medica, come viene comunicata?” Stefano Calvieri, direttore clinica dermatologica del policlinico Umberto I° di Roma, Gianfranco Cianfrone, docente audiologia e malattie otorinolaringoiatriche università la Sapienza di Roma, Gregorio Sampalmieri, primario urologo ospedale Santo Spirito di Roma. Giovedì 23 novembre: "La classe non è acqua, trasgredire con bon ton. Alle feste" Spazio su come si trasgredisce con stile nelle varie situazioni di vita quotidiana con Igor Righetti e Patrizia De Blanck. Oggi si parla di come trasgredire con bon ton alle feste. Per partecipare in diretta: numero verde gratuito 800 555 701. Per la rubrica “Il Comunicattivo in direzione”, ideata per illustrare i compiti, lo stile e le finalità che diversificano i vari media italiani interviene il vicedirettore moda del mensile “Glamour", Paola Bonazzi. Venerdì 24 novembre: Il "Confessionale del Comunicattivo": l´ospite di questa settimana è il giornalista e conduttore televisivo Michele Mirabella. Per la rubrica "Il libro ad alto tasso comunicativo" Claudio Velardi parla del suo nuovo libro "L’anno che doveva cambiare l’Italia” (Mondadori). . .  
   
   
RADIO 1 RAI: ROBERTO GERVASO AL COMUNICATTIVO DI IGOR RIGHETTI “L’ITALIA ATTUALE È UN PAESE CHE STA IN PIEDI PERCHÉ NON SA DA CHE PARTE CADERE”  
 
 Roma, 2° novembre 2006 - Venerdì 17 novembre su Radio 1 il giornalista e scrittore Roberto Gervaso è stato l’ospite del “Confessionale del Comunicattivo”, programma dei linguaggi della comunicazione ideato e condotto da Igor Righetti. Ecco un estratto dell´intervista. Che cosa c’è scritto sul tuo biglietto da visita? Roberto Gervaso: moralista, parenetico. Parenetici sono i moralisti, quelli tosti, quelli incattiviti. È un’ironia, peggio della morale o dell’immorale c’è solo il moralista, la peggiore genia che infetta questo Paese, non soltanto questo Paese ma soprattutto questo Paese. Chi è il moralista? È quello che sale sul pergamo, sale sul pulpito e fa delle prediche. Il pulpito è sempre buono ma le prediche sono sempre screditate e ti fanno venire la voglia di commettere i peccati che lui denuncia. Da bambino, che cosa sognavi di fare da grande? Da piccolo sognavo di fare o il cantante confidenziale perché io amavo, ho amato pazzamente Sinatra, o il pasticcere perché ero golosissimo e negli anni della guerra ho sofferto la fame, la voglia di bignè, di bignole come si chiamavano a Torino. Oppure fare il medico, sarei stato un nuovo grande Condorelli, un nuovo Frugoni. Poi come alternativa, come ripiego il giornalista, lo scrittore. Con Indro Montanelli hai firmato sei volumi della “Storia d’Italia”. Che cosa provi nel ripensare a quella impresa? È stata una delle più straordinarie avventure della mia vita insieme con il più grande maestro della mia vita. Ne ho avuti altri grandi maestri ma nessuno così assiduo, generoso, grande come Montanelli. Altri sono stati Prezzolini e Buzzati, grandissimi anche loro ma non ho avuto con loro la consuetudine che ho avuto con Montanelli. Nei tuoi viaggi intorno al mondo hai conosciuto molti personaggi del Xx secolo, da Dalì a Gorbaciov. Chi, tra loro, spicca per le proprie doti e chi per i propri difetti? Per le proprie doti sicuramente Dalì, Simenon e Borges quelli che più mi hanno impressionato. E per i loro difetti ho intervistato Somoza. Fui l’ultimo giornalista al mondo a intervistare Somoza a Managua. Era un dittatore feroce, corrotto che negava qualunque cosa gli dicessi documentandola. Diceva di essere una specie di don Bosco, di don Orione, una specie di Ghandi che doveva salvare il Nicaragua e poi dopo due giorni fu cacciato con un’infamia. Quando non viaggi, non scrivi e non leggi che cosa fai? O ricordo o ascolto musica. Passeggio, sarei stato una grande battona perché cammino molto, un po’ perché mi piace camminare un po’ perché devo, ma sempre in pianura. Le salite le riservo alla vita. Quali sono stati gli incontri più significativi della tua vita? È stato sicuramente quello con Montanelli, quello con Simenon e con Rita Hayworth. Che Paese è l’Italia attuale? È un Paese che sta in piedi perché non sa da che parte cadere. È un mix tra un bordello, un manicomio, un luna park e un circo equestre. La trasmissione “Le Iene” ha messo a nudo l’ignoranza di alcuni nostri parlamentari. È il caso di organizzare un doposcuola per loro? Non serve a niente, se non hanno frequentato la scuola figurati se frequentano un doposcuola. Quale statista del passato occorrerebbe oggi? Andando un po’ indietro o Cavour, Giolitti, Einaudi e De Gasperi questi sono stati i grandi statisti che ha avuto l’Italia. Ciampi invitò i giornalisti a tenere la schiena dritta. Da quando entrasti al Corriere della sera a oggi ti ritrovi ancora in questo mestiere? No, no. Il Corriere della sera allora era un santuario. Capii che il Corriere della sera non sarebbe stato comunque più il mio giornale quando nel 1977, direttore Piero Ottone, perché in Italia bisogna fare nomi e cognomi, io mi ritrovo l’unico a fare i nomi e cognomi in questo Paese, in nome della completezza dell’informazione, del pluralismo e del giornalismo democratico di tutte queste baggianate, baggianate in bocca a questa gente. Montanelli fu gambizzato dalle brigate rosse, il Corriere in prima pagina scrisse: «Noto giornalista gambizzato dalle brigate rosse», fu proprio il punto più basso del giornalismo italiano. In un’intervista hai detto che ognuno di noi ha un tic che ne caratterizza la personalità. Qual è il tuo? Il mio tic può essere anche il papillon, un vezzo, ma forse più un tic che un vezzo, un capriccio, un modo per farmi notare. Adesso non ho più bisogno di farmi notare però sicuramente mi ha aiutato a farmi notare. E poi ogni tanto qualche tic vero e proprio: ogni tanto alzo la spalla, storco la testa. Che cos’è la fedeltà coniugale? È il prologo all’impotenza. Quindi ha bisogno del Cialis? Il Cialis ormai non basta più. Ci vuole la fantasia e soprattutto i ricordi. Com’è il tuo rapporto con il tempo che passa? Accetto il tempo che passa perché è ineluttabile, soltanto gli imbecilli oppure gli ingenui, i fatalisti, i distratti non tengono conto del tempo che passa. Bisogna accettarlo perché nessuno e più ridicolo di quello che non accetta il tempo che passa. Il settantenne che fa il cinquantenne o il quarantenne, la settantenne che fa la cinquantenne o la quarantenne, ma è molto più patetico l’uomo che fa il ragazzino piuttosto che la donna che fa la ragazzina. Anche perché a me piacciono le donne mature, attempate. Che cos’è la morte per te? Non lo so se la morte è un ponte o un abisso. Non lo so, in certi momenti penso e mi illudo che sia un ponte in altri che sia un abisso. Il tuo rapporto con la spiritualità? Sono un laico di quelli incalliti, tosti. Sono un laico stoico, un deista, ho avuto due grandi maestri Seneca e Voltaire credo nella religione laica, non sono superstizioso, rispetto tutte le religioni rivelate ma non mi riconosco in nessuna di esse. Rimpianti? Non ne ho molti. Rimpianti di quando avevo vent’anni, avevi un entusiasmo che oggi non hai più, però oggi ho un’esperienza, una maturità che non avevo allora. Le difficoltà le affronto molto meglio oggi di quanto non le affrontassi a vent’anni. Rimorsi? Di aver fatto torto a delle persone, anche a delle donne che non lo meritavano, ma ho subito anch’io degli abbandoni, delle ingiustizie. Nella vita bisogna mettere nel conto il dare e l’avere, quello che si è ricevuto e quello che si è dato e tutto sommato posso chiudere il bilancio più in attivo che in passivo, ma non in pareggio. Più in attivo. Quali sono le tue paure? Ho paura della febbre. Sei anni e mezzo sono stato con un tumore alla prostata che ho affrontato come un raffreddore, mentre con una linea di febbre mi metto a letto. Papa Formoso si metteva a letto con due lolite, ma mia moglie che è una donna bellissima, però anche gelosissima, mi ha sempre detto che una Tachipirina fa molto più effetto di due lolite. Che cosa ti ha lasciato la tua iscrizione alla P2? Mi ha lasciato la vergogna di essere italiano perché è stata la più vergognosa, la più infame esecuzione, proscrizione, emarginazione subita da tanti galantuomini. Parlo di me e di tanti galantuomini che ho conosciuto. È stato uno strumento, una campagna, una caccia alle streghe fatta da degli stregoni spudorati e impuniti per prendere il posto di quelli più bravi di loro. Quali colpe ti ispirano più indulgenza? Il peccato che non è un peccato ma è una virtù: il peccato della carne. Impropriamente viene chiamato peccato, quindi sono indulgentissimo verso chi commette il peccato della carne, ma la mia indulgenza va oltre e divento anche invidioso di chi commette il peccato della carne che io non posso più commettere con la frequenza di una volta. Hai spesso parlato della tua passione per le donne. Che cosa pensi dell’ambiguità sessuale oggi così diffusa? È una scelta. Forse c’è anche una componente genetica, ormonale, biologica non so. Tra una brutta donna e un bell’uomo ho sempre scelto una bella donna e non ho mai condiviso, non ho mai preso le vie di mezzo. Non riuscirei mai ad andare con un uomo neanche se mi facesse delle avance spericolate, temerarie. Voglio stare con le donne. Ho amato tanto le donne, molte mi hanno riamato molte mi hanno anche spudoratamente tradito ma anche questo l’ho messo nel conto. Vladimir Luxuria: bagno delle donne o degli uomini? Non la conosco la Luxuria, mi piacerebbe conoscerla perché è una donna, che sia uomo o donna questo non ha importanza, è comunque una persona intelligente e anche molto spiritosa e questo mi basta. In un Palazzo pieno di gente noiosa, mediocre, velleitaria, incolta e soprattutto tetra lei comunque è una donna brillante, donna o uomo non ha importanza questo. Che cosa guardi in tv? Guardo i telegiornali, Piero Angela, Minoli, i programmi di storia. Quale personaggio televisivo manderesti a casa? Non so neanche i nomi perché non li conosco. Quelli che conducono innanzitutto… I reality? Sì, quelli tutti a casa. Farei un volo charter li manderei tutti a casa a spese mie. E poi? Anche quelli che conducono i quiz? No, perché gli italiani sono ignorantissimi, quindi i quiz sono il Bignami televisivo. Il Bignami è un testo sacro, molto più sacro della bibbia. A quale politico suggeriresti di cambiare lavoro? A Prodi e a Padoa-schioppa, perché Prodi continua a dire che il Paese è impazzito e poi dice che una Finanziaria che scontenta tutti è una buona Finanziaria. Questo è pazzesco. Dice: «Quell’uomo che non piace alle donne è un uomo affascinante». E Padoa-schioppa perché ora come ministro dell’Economia ripudia quelli che erano stati i suoi principi quando era alla Banca centrale europea. Braccia rubate all’agricoltura? Quale personaggio ti viene in mente? Per esempio manderei Pecoraro Scanio a fare l’agricoltore, sarebbe un ottimo agricoltore. E poi Calderoni, un po’ di zappa, di aratro gli farebbe bene. C’è qualche cosa o qualcuno che riesce a farti indignare? Tutti i moralisti, tutti quelli che fanno prediche, che salgono sul pulpito. E uno, per esempio, che mi fa indignare è Rutelli, è stato abortista, divorzista, liberalizzatore della droga, mangiapreti ed è finito a braccetto con il cardinale Ruini. Progetti? Innanzitutto quello di sopravvivere. Poi quello di non avere la febbre e di scrivere il diario intimo della mia vita. .  
   
   
BBC WORLDWIDE: GARETH WILLIAMS NOMINATO RESPONSABILE DELLO SVILUPPO DI FORMAT INTERNAZIONALI  
 
Londra, 20 novembre 2006 - Bbc Worldwide annuncia la nomina di Gareth Williams a Produttore Esecutivo Sviluppo Format Internazionali. Williams riferirà al Direttore Format Worldwide, Colin Jarvis, e avrà il compito di supervisionare la creazione e lo sviluppo di format a livello mondiale. Parte dell’attività include l’allargamento di relazioni con potenziali partner internazionali, lavorare con produttori indipendenti così come con i team di produzione e sviluppo della Bbc, e mettersi in contatto con i settori di produzione d’oltremare per trasformare un’idea in una trasmissione vera e propria. La nomina di Williams andrà a rafforzare il team manageriale di Wayne Garvie, area Content & Production, e aiuterà Bbc Worldwide a giocare un ruolo primario nella produzione di format internazionali. Colin Jarvis, Direttore Format dichiara: “Gareth si unisce a noi con un enorme bagaglio conoscitivo nel campo della produzione, sia in Uk così come nei mercati internazionali, e con la sua esperienza passata come Direttore di Rete e Commissioning Editor, porterà vigore al team internazionale di produzione di Bbc Worldwide”. Gareth Williams afferma: “Sono estremamente felice di entrare a far parte del team in questo momento così entusiasmante per Bbc Worldwide e non vedo l’ora di lavorare con i migliori talenti e le migliori idee creative alla realizzazione di programmazioni di eccellente qualità in tutto il mondo”. Williams proviene da Granada Television, dove ricopriva la carica di Produttore Esecutivo di This Morning e Development Executive di Daytime and Lifestyle per Itv Productions. .  
   
   
NUOVO SPOT PALUANI ON AIR CON I “VALLELUJA”. FIRMATO COO’EE ITALIA  
 
Verona, 20 novembre 2006 - Coo’ee Italia, agenzia di comunicazione di Verona, rappresentante nel nostro paese dell’omonimo network australiano, firma l’ultima campagna televisiva Paluani per il prossimo Natale. La comunicazione è incentrata sul Pandoro, e la creatività è completamente nuova, di stile comico-grottesco, in totale rottura con il passato e con quella della concorrenza. La direzione creativa è a cura di Mauro Miglioranzi e Monica Brondi (rispettivamente direttore creativo esecutivo e direttore creativo associato). Il commercial è stato girato a Verona nel teatro di posa “Brand New House”. La casa di produzione è “Alta Definizione”, regia di Giancarlo Carlesso e direzione alla fotografia di Mauro Magagna. La campagna Tv multisoggetto, pianificata sulle reti Rai con un budget di circa 2 milioni di euro, sarà on air dal prossimo 26 novembre, nei formati da 15, 10 e 5”, e avrà come protagonisti i ‘Valleluja”, noto gruppo comico che tanti sorrisi ci ha regalato nei salotti di “Quelli che il calcio” e “Bulldozer”, programmi trainanti di Rai Due, e dal palco di “Zelig”, programma di riferimento della migliore comicità italiana, in onda su Italia 1. Giusto al fine di richiamarli alla mente, ricordiamo che i Valleluja sono quelli che hanno sempre voluto perseguire uno stile poliedrico, che si mostra in personaggi e situazioni che prendono spunto dalla vita di tutti i giorni: il loro spettacolo, rigorosamente originale sia nei testi che nelle musiche, è formato da monologhi, pezzi musicali e tormentoni, che riprendono e raccontano per lo più situazioni di vita quotidiana, senza rinunciare a incorrere in attimi surreali dove la fantasia ha libero sfogo grazie a personaggi decisamente fuori dalle righe, come il famoso gruppo di preghiera dell’oratorio della Valle Luja. Così, se il pubblico da una parte può ritrovare se stesso osservando nei personaggi le sue piccole o grandi nevrosi, dall’altra incontra personaggi strampalati che suscitano la risata fin dal primo impatto. E lo spot Paluani ne è la conferma, infatti il claim-tormentone coniato è “Grazie Paluani Grazie…grazie Paluani Grazieee!” La campagna televisiva Paluani è supportata da una presenza sulla stampa con pagine intere su Tv sorrisi e canzoni, La Gazzetta dello sport e Topolino, sempre firmata Coo’ee Italia. .  
   
   
HANGAR DESIGN GROUP PORTA CREATIVITA’ E DESIGN MADE IN ITALY NEL CUORE DI MANHATTAN  
 
Mogliano Veneto/New York, 20 Novembre 2006 - Oltre 400 le presenze il 16 novembre, a New York, al prestigioso Design Event organizzato da Hangar Design Group per celebrare i 4 anni di attività dello studio di comunicazione e design nella Grande Mela, e tracciare un primo bilancio delle attività oltreoceano. Con le sue due sedi in Italia (a Milano e a Mogliano Veneto, dove è situata la casamadre) e le altre due di New York e Shanghai, a 25 anni dalla sua fondazione Hangar Design Group è oggi un network internazionale nel campo della comunicazione integrata, del design e dell’architettura, con un fatturato che nel 2006 sfiora i 4 milioni di Euro, e una crescita del 20% rispetto al 2005. Sbarcato a New York nel 2002, con un prestigioso studio nello storico Flatiron Building sulla Quinta Strada, Hangar Design Group ha formato un team cosmopolita e dato vita ad un “laboratorio” capace di esportare oltreoceano il design, la comunicazione e l’Italian style. “All’ottavo piano del Flatiron, in questi anni, sono stati realizzati innumerevoli progetti che vanno dall’interior design alla brand communication, dall’architettura ai concept di nuovi store urbani” – ha commentato l’architetto Alberto Bovo, Presidente di Hangar Design Group, che insieme al socio, l’architetto Sandro Manente, ha dato vita a questo ambizioso progetto – “Inaugurata solo 4 anni fa, la sede di New York di Hangar Design Group si è via, via affermata come punto di riferimento per la comunità italiana presente oltreoceano, ma anche per quella americana. Lo dimostra l’eterogeneità dei nostri committenti, che annovera marchi italiani come Valli & Valli America, per cui è appena stata realizzata l’immagine coordinata, ma anche istituzioni locali come il prestigioso Pratt Institute per cui abbiamo curato un progetto di restauro e recupero architettonico. Per il futuro sono previsti nuovi ambiziosi progetti, tra i quali la possibile apertura di una nuova sede affiliata a Miami, in Florida, e nella West Coast, per allargare la sfera del business in tutti gli States. ” L’evento di New York è stato cornice anche per la presentazione in anteprima dell’edizione 2007 di Hangar Planning, la prestigiosa agenda editata dal Gruppo, giunta alla sua tredicesima edizione e divenuta ormai un vero e proprio oggetto cult. Il mondo dell’arte e della cultura costituisce da sempre la sfera gravitazionale del Gruppo che, oltre a vantare clienti come il Peggy Guggenheim Museum, collabora da anni con artisti del calibro di Alessandro Mendini, Milton Glaser, Gabriele Basilico, Alvaro Siza e Maurizio Galimberti per la realizzazione dell’Hangar Planning. L’edizione 2007 dell’agenda è stata realizzata scegliendo gli scatti del fotografo americano emergente Ty Cole, che catturano gli inediti paesaggi sub-urbani americani. L’hangar Planning 2007 rientra nell’ambito del progetto editoriale più vasto di Hangar Edizioni che produce e distribuisce i prodotti editoriali del Gruppo e ha dato vita ad un filone tematico incentrato sul viaggio e il nomadismo culturale di cui Hangar New York City Guide è l’ultima creazione. .  
   
   
FESTIVAL GRINZANE CINEMA QUANDO LE PAROLE DIVENTANO IMMAGINI 4A EDIZIONE STRESA, 29 NOVEMBRE – 2 DICEMBRE 2006  
 
 Torino, 20 novembre - Dopo il successo della scorsa edizione, con oltre 12. 000 mila presenze in più di 40 eventi, torna il Festival Grinzane Cinema, giunto quest’anno alla quarta edizione, a Stresa dal 29 novembre al 2 dicembre 2006. Quattro giorni di proiezioni di film, incontri, e seminari sul rapporto tra letteratura e cinema con autorevoli personaggi del grande e piccolo schermo e del mondo letterario. Il Festival, nato da un’idea di Giuliano Soria, si avvale quest’anno della direzione artistica di Arnaldo Colasanti e di Steve Della Casa. Si propone come un “laboratorio” dedicato all’incontro tra due generi abituati a fondersi senza perdere la propria identità, e rappresenta il contesto ideale per approfondire i diversi aspetti di questa “affinità elettiva” che, in più occasioni, ha dato vita a grandi capolavori della cinematografia. Ogni anno una giuria internazionale attribuisce diversi riconoscimenti. Per l’edizione 2006 i vincitori sono: Premio alla letteratura, allo scrittore tedesco Peter Schneider per il suo romanzo Vati (Papà) che ha ispirato il film My Father; Premio al cinema, al regista Dino Risi per i suoi film tratti da romanzi; Premio speciale Martini & Rossi, all’attrice Ornella Muti per le sue interpretazioni di personaggi emblematici di una cultura e di uno stile di vita mediterranei; Premio alla carriera, a Giancarlo Giannini per aver contribuito - con le sue interpretazioni in film ispirati a romanzi - alla divulgazione e conoscenza di opere letterarie. I premi verranno consegnati nel corso di una cerimonia nel Salone d’Onore del Grand Hotel Des Iles Borromées nella serata conclusiva del Festival, sabato 2 dicembre. In programma cinque sezioni: Come eravamo: un viaggio attraverso il cinema “di costume”. Vizi e virtù degli italiani messi in luce in alcune delle pellicole che meglio hanno saputo interpretare questi aspetti, come ad esempio il Don Camillo di Julien Duvivier; Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli; Porci con le ali di Paolo Pietrangeli e Profumo di donna di Dino Risi. Nell’incontro Da Totò a Sordi, passando per Fantozzi: l’italiano del Cinema David Grieco, Alberto Bevilacqua, Gianni Canova, Luigi Maria Lombardi Satriani, Elio Matassi, Luigi Mazzella e Marcello Veneziani parleranno delle diverse tipologie dell’italiano nel cinema dal dopoguerra ad oggi. Cineteca: film di qualità tratti da romanzi di successo. Per celebrare il centenario della nascita di Luchino Visconti, sarà proiettato il suo capolavoro Il Gattopardo e nel dibattito Tra letteratura e cinema: Luchino Visconti Gianni Farinetti, Giulia Carluccio, Lucilla Morlacchi, Steve Della Casa e Giorgio Treves ne ricostruiranno il profilo umano e culturale. Gli altri film: Tutti giù per terra di Davide Ferrario, ritratto di una Torino che cambia, lasciandosi alle spalle i cliché che l’ hanno resa famosa; Diario di Matilde Manzoni di Lino Capolicchio, melodramma in costume che mette in scena il martirio di Matilde nel nome del padre, quell’Alessandro Manzoni tanto impeccabile di penna quanto cinico e incapace nei rapporti familiari. Le amiche di Michelangelo Antonioni e La Califfa di Alberto Bevilacqua. Nuovi film: Un’anteprima assoluta per l’Italia: “C’est Gradiva qui vous appelle” l’ultima opera firmata da Alain Robbe-grillet, cineasta e scrittore, massimo esponente dell’École du regard. Il lavoro del padre del “nouveau-roman” sarà presentato da Guido Davico Bonino. Altro film di questa sezione, La grazia, ispirato da una novella di Grazia Deledda, tra i film muti più belli realizzati in Italia, recentemente restaurato e sonorizzato. Laboratorio: incontri dedicati a nuove sperimentazioni trasversali al cinema, alla letteratura e alla televisione. Una novità di particolare qualità culturale sarà la proiezione, in anteprima, del film muto I Promessi Sposi di Mario Bonnard del 1922, di cui la Rai ha realizzato la “sonorizzazione integrale”. Giorgio Treves e Gianni Farinetti presenteranno il documentario Le vie della Recherche (Luchino Visconti), che racconta il progetto mai realizzato da Visconti di trasporre in immagini il capolavoro di Proust. Negli incontri Ai confini del reality e Morfologia del format. Dalla televisione al cinema si parlerà anche di tv con Paolo Taggi, autore di fortunati programmi, e con il produttore Marco Bassetti capostipite del reality. Cinema e televisione saranno anche al centro dell’incontro con Vassilis Vassilikos, scrittore greco celebre in tutto il mondo per il romanzo Z- L’orgia del potere da cui Costa-gravas ha tratto l’omonimo film. I luoghi del cinema: film in cui il paesaggio è elemento principe della grammatica cinematografica come il lago Maggiore e Stresa in Addio alle armi di Charles Vidor; la città, nello specifico Torino, nella pellicola Dopo mezzanotte di Davide Ferrario; le langhe in Il partigiano Johnny di Guido Chiesa; un Sestriere immacolato prima dell’arrivo del turismo di massa in E’ l’amor che mi rovina di Mario Soldati, di cui cade, come per Visconti, il centenario della nascita. Alle proiezioni seguiranno incontri con attori, registi e personaggi legati ai territori rappresentati. Un ritratto di Soldati tra giornalismo, letteratura, cinema e televisione sarà tracciato da Massimo Scaglione, Stefania Sandrelli e dal figlio del regista Giovanni. In I volti della città, tra Cinema e letteratura, Francesca Bocca, Davide Ferrario e Fabio Troiano si confronteranno sul tema della città; al dibattito Langa reale. Langa raccontata. Langa come un progetto culturale? parteciperà, tra gli altri, Marisa Fenoglio, sorella dello scrittore. Il tema del paesaggio sarà anche al centro delle Lezioni di Stresa. Il ciclo di lezioni per avvicinare le nuove generazioni alla storia del nostro cinema, tenute da docenti universitari, ritorna con Geografie del Cinema. La casa, il bosco, il fiume, il giardino, l’isola saranno analizzati e studiati come scenografie prestate al cinema, tra natura ed effetti speciali. Anche quest’anno il Festival parlerà di come il cinema racconta lo sport con un incontro e due film: Cliffhanger di Renny Harlin, storia di un operatore del soccorso alpino e Fight Club di David Fincher, cruda rappresentazione del mondo della kick boxing. Il primo ha ricevuto l’Oscar nel 1993 grazie agli effetti speciali mentre il secondo è stato realizzato con soluzioni formali. Nell’incontro “Shanghai laboratorio della modernità tra mito letterario, invenzione cinematografica e sguardo sul futuro”, coordinato da Stefania Stafutti, sotto i riflettori la città di Shanghai: un “viaggio” nella più occidentale delle metropoli cinesi vista attraverso lo sguardo della scrittrice Cheng Naishan e del sinologo Chen Zishan. L’ingresso ai dibattiti e alle proiezioni è libero fino ad esaurimento posti. Il Festival Grinzane Cinema è organizzato dal Premio Grinzane Cavour per volere della Regione Piemonte, della Direzione Generale Spettacolo e Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e della Martini&rossi. .  
   
   
A PORDENONE CONVEGNO SUL CINEMA  
 
 Trieste, 20 novembre 2006 - Lo scorso mese di ottobre il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato con voto pressoché unanime una legge dedicata al cinema e all´audiovisivo. Si tratta di uno dei primi provvedimenti legislativi regionali, approvato tra l´altro a pochi giorni di distanza da quello della Sardegna, che affronta in modo sistematico ed esaustivo tutti gli aspetti dell´intera filiera collegata al mondo del cinema e dell´audiovisivo. La legge, frutto anche dell´approfondito lavoro di una Commissione di esperti, individua schematicamente cinque linee di indirizzo: la valorizzazione e promozione del cinema di qualità con l´attivazione di un circuito di sale del "buon cinema" e il riconoscimento dei maggiori festival e delle manifestazioni più significative; l´individuazione della Cineteca del Friuli quale polo cinetecario regionale per la conservazione e tutela del patrimonio filmico e la realizzazione di una rete di mediateche pubbliche; lo stimolo alla didattica del cinema nel mondo della scuola con un programma di alfabetizzazione del linguaggio delle immagini; il riconoscimento della Fvg Film Commission quale strumento idoneo per sostenere - tramite un apposito fondo per l´audiovisivo - gli autori e le imprese impegnate nella produzione cinematografica; l´individuazione dei criteri per l´apertura delle nuove sale cinematografiche. Un´occasione importante, dunque, per consentire alla nostra regione di entrare a pieno titolo nell´Europa della cultura. Di questo si è parlato venerdì 17 novembre, a Pordenone, nel corso di in un convegno organizzato dal gruppo consiliare regionale dei Cittadini per il Presidente. Un´occasione per presentare la legge, ma anche per approfondire i vari temi legati al mondo del cinema e dell´audiovisivo con esperi e operatori del settore. E’ stata anche illustrata dall´on. Colasio la nuova legge nazionale per il cinema italiano attualmente in preparazione. Sono intervenuti, tra gli altri, il critico cinematografico del Corriere della Sera Paolo Mereghetti. Dopo un indirizzo di saluto di dell´assessore regionale alla Cultura Roberto Antonaz, l´introduzione dei lavori da parte di Bruno Malattia, presidente del gruppo consiliare Cittadini per il Presidente, l´intervento sulla legge regionale del consigliere dei Cittadini Piero Colussi, cui sono seguiti momenti di approfondimento tematico: promuovere il cinema di qualità, valorizzare e conservare il patrimonio audiovisivo: Roberto Ellero-ufficio cinema Comune di Venezia e Avi, Livio Jacob-la Cineteca del Friuli, Thomas Bertacche-cec e Far East Film, Anna Maria Percavassi-triestefilmfestival, Maurizio Solidoro-cinemazero; produrre cinema, film commissione e fondo regionale per gli audiovisivi: Alessandro Signetto-direttore Antenna Media Torino, Paolo Vidali-produttore cinematografico, Federico Poilucci-fvg Film Commission; una nuova legge per il cinema italiano: on. Andrea Colasio- Segretario Commissione Cultura Camera dei Deputati, Paolo Mereghetti-giornalista e critico cinematografico Corriere della Sera. _ .  
   
   
TUTTO E’ PRONTO PER LA SERATA DI PREMIAZIONE DI SONY SHORT FESTIVAL LE DODICI OPERE FINALISTE IN MOSTRA AL CINEMA ANTEO DI MILANO  
 
Milano, 20 novembre 2006 - Sta per concludersi il concorso per cortometraggi dedicato ai potenziali giovani talenti del cinema italiano e promosso dalla divisione Recording Media di Sony Italia. Una giuria competente, composta da personaggi di rilievo del mondo del cinema, della televisione, del giornalismo e della cultura e presieduta dal regista Davide Ferrario, ha visionato i 143 cortometraggi inviati dall’inizio del concorso e selezionato i dodici finalisti. Il 23 novembre prossimo saranno annunciati i vincitori per ogni categoria, che si aggiudicheranno una videocamera Hdv Sony, Hdr-hc3. Verrà inoltre premiata con un buono del valore di 1000 euro la scuola che ha inviato più cortometraggi, mentre a tutti i finalisti sarà consegnato un buono di 100 euro per l’acquisto di supporti di registrazione Sony. Le opere finaliste sono: Categoria Autore - Juda, Francesco Afro De Falco; Divini Incontri d’Orgasmo, Barbara Gaggiati; Little Boy, Davide Pepe. Categoria Commedia - Achille e la Tartaruga, Valerio Attanasio; Daily Life, Nicola Buffoni; Nanni, Lorenzo Faccenda. Categoria Thriller- One More Time, Diana Santi; Il Passo Più Lungo, Omar Pesenti; Italia 2006, Daniele Carter. Categoria Videoclip- Something Epics, Giovanni Esposito; L’abbandono, Fabio Luongo; My Sweet Hell, Andrea Princivalli. Come nelle due passate edizioni, la serata di premiazione si svolgerà presso il cinema Anteo di Milano e, oltre alla proiezione delle opere finaliste, ospiterà un momento di confronto tra gli autori dei cortometraggi, la giuria e il pubblico. .  
   
   
MILANO IN MUSICA – IL FILM  
 
Milano, 20 Novembre 2006 – Questa mattina aalle ore 11. 00 alla Fnac di Via Torino, a Milano, nell’ambito della presentazione della decima edizione del Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti Faenza il 24, 25 e 26 novembre 2006, anteprima di Milano in Musica – Il Film. Spesso le cose nascono da un’idea, un incontro, magari una telefonata…Milano in Musica il film è nato così. La trama è semplice, un organizzatore di concerti allestisce un palco in Piazza Castello a Milano, invita giovani musicisti e band da tutta Italia che dalla mattina alla notte s’incontrano, si raccontano, ma soprattutto suonano. Attraverso alcune dirette e semplici domande, su come è stato scelto il nome della band, su quanto ancora c’è di vero nell’affermazione che la musica è “sesso, droga e rock n’roll”, su quali opportunità vengono offerte ai giovani, si vuole portare alla luce la situazione delle band emergenti italiane. Le storie che emergono hanno spesso dei punti in comune, come la mancanza di spazi dove esibirsi, le difficoltà economiche alle quali si va in contro quando si decide di intraprendere questa professione, ma allo stesso tempo emerge la grinta e la volontà di portare avanti un progetto artistico e di vivere la musica come una grande opportunità di raccontare se stessi e il proprio pensiero. Sebbene in Italia ci sia ancora molto da fare, anche a livello legislativo, per promuovere la musica indipendente, Milano in Musica rappresenta una tra le più importanti iniziative rivolte ai giovani, che nasce da un’autentica passione per la musica italiana. Credits: Prodotto da Chrysalis S. R. L. In co-produzione con Divinazione Milano. Scritto da Gennaro Amiranda e Matteo Piccinini. Regia di Matteo Piccinini. Direttore di produzione: Gennaro Amiranda. Riprese di Marco Radice e Tommaso Salieri. Montaggio di Thierry Bertini e Caterina Dalmolin. Post produzione audio: Massimo Costa per Mirage srl Organizzazione: Francesco Caprini. Ufficio stampa: Franco Sainini Backstage: Emiliana Marchesi Le Band: Audiorama – Dueminutiemezzo – Gruppo Elettrogeno – Gwen – Ilaria Pastore Trio – Lele Battista – Marco Notari & Madam – Monopolio di Stato – Nuovi Orizzonti Artificiali – Puntog – Succomarcio – Tao – Veronica Marchi. .  
   
   
PRESENTAZIONE DEL VIDEO SU "IL SEGNO DELLA CROCE"  
 
Cervignano del Friuli, 20 novembre 2006 - "Sono particolarmente lieto di essere a Cervignano per una manifestazione culturale: la presentazione di un reperto come il Crocefisso, pezzo rarissimo, di cui è bene vi sia una conoscenza più ampia. Innanzitutto per i cittadini di Cervignano e di tutta la regione, ma sono convinto che possiamo anche far conoscere questo magnifico reperto anche ai tanti turisti che visitano la nostra regione". Così si è espresso il presidente della Regione, Riccardo Illy, alla presentazione - avvenuta nel tardo pomeriggio nel Teatro "Pier Paolo Pasolini" di Cervignano del Friuli - del documentario "Il segno della Croce. Dal simbolo al Cristo della Contessa". Nell´occasione il presidente ha ringraziato i molti volontari che sviluppano attività didattiche nell´ambito dell´Università della Terza Età: "è più che mai fondamentale che nell´epoca della conoscenza nella quale viviamo vi siano opportunità per tutti, anche per gli anziani, di continuo aggiornamento". Il saluto dell´Università della Terza Età di Cervignano è stato portato dalla presidente, Franca Santorio d´Urso. Prodotto e realizzato dal Centro di Produzioni Televisive dell´Ufficio Stampa della Regione, il documentario accompagnerà la mostra che il Comune di Cervignano - come ha annunciato il sindaco Pietro Paviotti - organizzerà nel corso del 2007 sul cosiddetto "Cristo della Contessa", ovvero il crocifisso ligneo medioevale conservato nella Cappella gentilizia di Villa Bresciani. La mostra sarà curata dal Gruppo Archeologico Aquileiese. Il video prende le mosse dal crocifisso di Cervignano per documentare la storia e il significato che il "Segno della Croce" ha avuto nel tempo, dai primi cristiani in poi, per allargare il discorso sulla diffusione del cristianesimo, che ebbe una delle sue prime e più importanti espressioni proprio in Aquileia. Un percorso storico e religioso tanto importante quanto affascinante, che è stato al centro dell´intervento del prof. Danilo Mazzoleni, docente di Archeologia Cristiana all´Università di Roma 3 e rettore del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. Lo studioso ha anche illustrato le varie fasi dell´iconografia legata a Cristo. Il documentario è stato trasmesso domenica 19 novembre alle ore 10. 10 dalla rete regionale di Raitre; lunedì alle ore 20. 00 dalle televisioni collegate al circuito di Sat 2000; sarà inoltre visibile sulla web-tv della Regione (al sito: www. Regione. Fvg. It ); saranno poi trasmessi dalle emittenti private del Friuli Venezia Giulia. Copia in dvd o vhs sono a disposizione di scuole, enti, associazioni culturali. Il documentario è stato realizzato dal Centro di Produzioni Televisive dell´Ufficio Stampa della Regione in occasione della mostra che il Comune di Cervignano del Friuli ha in programma per il 2007 sul "Cristo della Contessa", medioevale crocefisso ligneo che, dalla fine del ´700, Cervignano conserva nella cappella gentilizia di Villa Bresciani. La scultura, vero capolavoro datato al Xiii secolo, è quasi un "unicum" nel panorama della storia dell´arte, un´opera che riesce a fondere tradizioni diverse e lontane: quella del "Christus triumphans", il Cristo delle grandi cattedrali romaniche, vincitore sulla morte, e quella dell´universo simbolico di un "Cristo dolente", il corpo segnato dalle ferite, che il mondo d´oltralpe inizia a riprodurre. Il video - pensato anche per essere proiettato in mostra - parte da questa immagine (con riprese effettuate a Roma e a Milano, oltre che in Friuli Venezia Giulia) per compiere un percorso a ritroso nel tempo sviluppando il concetto che la crocifissione, così come siamo abituati a vederla nei luoghi sacri, è per la Chiesa delle origini soggetto sconcertante, che la sensibilità cristiana rifiuta. Difficile, infatti, far accettare a quanti da pagani si accostano alla nuova fede, la parola di un Dio morto su un patibolo infamante, che le leggi di Roma riservano solo ai ribelli e ai criminali. Archeologi e studiosi sono stati quindi chiamati a indagare sulle origini dell´iconologia della croce. Da supplizio che l´Occidente importa, probabilmente dall´Asia minore, alla svolta politica di Costantino che instaura e legittima un vero culto imperiale: con la crocifissione che diventa (attraverso l´immagine di croci gemmate) momento trionfale e non tale da scuotere le coscienze. Una visione del cristianesimo che non è la stessa sofferta visione del sacrificio che, ai confini dell´impero, il monachesimo orientale elabora per esprimere l´esigenza di tornare a una purezza di vita, a origini ancora molto vicine ma già quasi appannate. Dall´influenza di queste comunità religiose nascono, anche in Occidente, le prime raffigurazioni della scena della passione, in un percorso complesso e difficile che ci accompagna dalla tarda antichità al Medioevo, quando ordini penitenti e mistici del tempo riflettono e scrivono di una morte che diventa immagine di vita eterna. Un messaggio di salvezza, dunque, che nei secoli cambia forma ma resta espressione di un´arte che spiega, rendendola più semplice, la parola del Cristo e della sua Chiesa. Su questo sfondo, la lettura fatta, di alcune delle tante testimonianze che Musei, Archivi, Biblioteche del Friuli e - soprattutto - la Basilica di Aquileia, conservano di un passato così lontano e spesso ancora difficile da interpretare. Tra gli studiosi che, con i loro interventi su diversi aspetti di questo percorso storico hanno reso possibile la realizzazione del video, vi sono Danilo Mazzoleni, professore di Archeologia Cristiana all´Università di Roma 3 e rettore del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana; Sandro Piussi, archeologo e direttore dell´Archivio capitolare di Udine; Giuseppe Bergamini storico dell´arte. .  
   
   
2,5 MLN PER BIBLIOTECA TERESIANA DI MANTOVA  
 
 Milano, 20 novembre 2006 - Ammonta a 2,5 milioni di euro il finanziamento stanziato dalla giunta regionale della Lombardia - su proposta degli assessori alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi, e alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello - per il completamento del restauro della Biblioteca Teresiana di Mantova. Il progetto - che, oltre al completamento della Biblioteca sita nell´ex Collegio dei Gesuiti, prevede anche la realizzazione di una sala di consultazione per documenti rari e antichi, il restauro e l´apertura al pubblico delle Sale Teresiane e la valorizzazione del patrimonio antico della Biblioteca stessa - prende le mosse da un Accordo di Programma siglato a gennaio di quest´anno tra la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Mantova. L´accordo mette in campo risorse complessive per 6. 690. 000 euro, 5. 700. 000 dei quali per il restauro delle Sale Teresiane e l´adeguamento funzionale della Biblioteca civica, e altri 990. 000 euro per le opere di completamento e l´impiantistica del Palazzo di San Sebastiano. "Si tratta del proseguimento dell´impegno preso dalla Regione Lombardia per portare a compimento una vasta opera di restauro, già ampiamente finanziata da noi a partire dal 1992 - ha commentato l´assessore Zanello - riguardante due edifici di grande importanza storica per una città come Mantova, al fine di consentire la loro piena fruibilità e la massima funzionalità dei servizi in essi ospitati". .  
   
   
SABATO 25 NOVEMBRE OLIVIERO BEA A BOLZANO  
 
Bolzano, 20 novembre 2006 - Cultura - Sabato 25 novembre Oliviero Bea sarà a Bolzano per una serie di incontri, di cui uno aperto al pubblico alle ore 20. 30 presso il "Centro Syn" in piazza Don Bosco 17, in cui presenterà il suo ultimo libro "Indagine sul calcio". L´ingresso è libero Sabato 25 novembre l’Associazione culturale Ddt avrà il piacere di ospitare a Bolzano un grande nome del giornalismo nazionale. Il personaggio in questione è Oliviero Beha, giornalista sportivo e di cronaca, autore di programmi radiofonici e televisivi di successo quali Radiozorro, Va Pensiero, Radioacolori e di numerosi libri di indagine e denuncia civile tra i quali ricordiamo “ Crescete e prostituitevi”, “Trilogia della Censura”, “Sono stato io”, “Diario di uno spaventapasseri” fino all’ultimo “Indagine sul Calcio”. L’iniziativa nasce da una stretta collaborazione tra l’Associazione Ddt, l’Associazione La Strada- Der Weg e l’Ufficio Servizio Giovani della Provincia di Bolzano. La visita di Beha per tale ragione è suddivisa in tre momenti ben distinti e dai diversi significati. Oliviero Beha nel corso della mattinata sarà docente nell’ambito del corso di formazione ed aggiornamento per animatori di centri giovanili promosso come ogni anno dal Servizio Giovani. Presso la sede del Centro Giovani Beehive di Laives Beha terrà una lezione dal titolo “Dal Fatto alla Notizia” al cui interno spiegherà ai partecipanti quali meccanismi e comportamenti fanno sì che da un fatto possa essere creata sia una notizia corretta e veritiera, piuttosto che un’informazione falsa o parziale. Nel pomeriggio l’argomento si sposterà sul versante dello sport: presso la sede dell’Associazione La Strada – Der Weg Beha incontrerà i responsabili ed i collaboratori volontari del "Progetto Excelsior", un’iniziativa nata sei anni fa per iniziativa del Centro Giovani Charlie Brown dell’Associazone La Strada - Der Weg. La squadra di calcio che perde sempre, ma dà a tutti la possibilità di giocare da protagonisti, analizzerà con Beha l’esperienza fin qui maturata puntando a ricevere dall’ospite preziosi contributi per il futuro lavoro di sensibilizzazione verso una cultura sportiva alternativa a quella legata esclusivamente al successo. Tutta la cittadinanza, invece, è invitata alla presentazione dell’ultimo libro di Oliviero Beha “Indagine sul Calcio”, a cui seguirà un dibattito pubblico sul tema della corretta informazione. L’incontro avrà luogo a partire dalle 20. 30 presso il "Centro Syn" in Piazza Don Bosco 17 a Bolzano con ingresso libero. Partendo dai mondiali del 1982 fino ad arrivare a Germania 2006 il libro indaga su quasi 25 anni di malcostume legato al mondo del calcio nazionale ed internazionale. Il tema dominante sarà comunque l’informazione. .  
   
   
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ALBUM” DI FEDERICO DE LEONARDIS  
 
Milano, 20 novembre 2006 - Album, pubblicato da Gli Ori di Pistoia nella primavera del corrente anno, nelle intenzioni del suo autore vuole essere prima di tutto un’opera grafica e poi un’occasione di documentazione del proprio lavoro. In altre parole De Leonardis, nella selezione delle immagini, nella loro distribuzione, nel gioco grafico cui vengono sottoposte insieme con la loro numerazione, nell’alternarsi dei bianchi e dei neri, dei vuoti e dei pieni delle pagine, nella scelta della grafia, del corpo e della distribuzione dei testi, non si è sottratto al compito di produrre una nuova opera, che fosse appunto esempio concreto e tangibile del messaggio che porta avanti attraverso la sua attività di operatore visivo (termine che lui preferisce a quello inflazionato ed equivoco di artista). Questa, dall’inevitabile risultanza documentativa che offrono alcune illustrazioni presenti nel volume, appare piuttosto complessa e articolata, spaziando dal design (per la precisione dall’”antidesign”) alla grafica, dall’architettura all’installazione, dalla grafica alla scultura. “Se il messaggio che mi sforzo di comunicare col mio lavoro è imperniato più sull’assenza che sulla presenza, si chiede De Leonardis, è possibile produrre un libro, che ha un corpo preciso fatto di pagine e immagini, senza tradire l’assunto? Ancora più specificamente e a monte, è possibile fotografare una mia opera, fatta di frammenti e assolutamente assente di un centro, quando la fotografia è uno strumento per propria natura centrato su un obbiettivo?” A queste domande lui ha cercato di dare una risposta positiva con Album, che si può senz’altro definire un’opera grafica che non abdica al compito di essere nello stesso tempo un esauriente libro di documentazione dell’attività da lui svolta nell’arco degli ultimi 27 anni. Infatti il volume può essere considerato a buon diritto anche una monografia vera e propria, meglio un’automonografia, nel senso che l’autore delle opere illustrate offre uno strumento per l’interpretazione del proprio messaggio attraverso anche scritti propri, oltre che testi di vari autori che si sono avvicinati al suo lavoro. Quest’opera, il cui aspetto documentativo quindi non è secondo a quello di lavoro d’arte vero e proprio, offre al lettore uno strumento esauriente per avvicinarsi al messaggio che l’autore ci offre. Siamo veramente indecisi se chiudere quest’introduzione con un “buona visione” o con un “buona lettura”. Consigliamo entrambe. Lunedì, 27 novembre, ore 18. 00 Galleria San Fedele via Hoepli 3/b, oltre all’autore intervengono: Angela Madesani (critico dell’arte) Andrea Dall’asta S. I. (direttore della Galleria San Fedele). .  
   
   
IL CRONODIZIONARIO DEI CONSUMI DI DANIELE TIRELLI DATE E FATTI DEL MONDO DEI CONSUMI DAL 1200 AD OGGI  
 
 Milano, 20 novembre 2006 - Un giorno, guardando un film di “cappa e spada”, Daniele Tirelli si accorge che uno dei protagonisti addenta una mela verde (una Granny Smith) percependo subito una sottile dissonanza: quella famiglia di mele fu presentata al mercato americano nel 1886. Una piccola imperfezione sufficiente però ad attivare l’idea in Tirelli di questo lavoro: avere a disposizione uno strumento che permettesse di ricollocare gli innumerevoli oggetti di consumo nelle epoche che li videro nascere. Una raccolta della storia dei prodotti e servizi che offre una visione sintetica dell’evoluzione sociale ed economica nei consumi e mette in risalto lo stretto nesso fra commercio, cambiamento culturale, innovazione tecnologica e stili di vita. Un libro di facile consultazione, diviso per anni e per categorie merceologiche: dai cibi e bevande, alla musica e letteratura, dal design al tessile e abbigliamento…scopriamo così che il primo prodotto di largo consumo presentato ad un mercato straniero risale al 1212 quando la Cina introduce in Giappone il Tofu presentandolo come pasta di soia simile al formaggio. Oppure che nel 1851 apre a Londra il grande magazzino Harrods e l’azienda Singer inizia la vendita diretta delle proprie macchine per cucire. Introduzione di Ernesto Illy, Ugo Volli, Philippe Daverio, Aldo Colonnetti e note dell’autore Daniele Tirelli. Daniele Tirelli dopo le lauree in Fisica e la seconda in Economia Politica prosegue i suoi studi su tematiche relative ai consumi alla London School of Economics e altre università europee conseguendo il Phd in Scienze Economiche. Nel 1987 entra in Acnielsen, settore richerche marketing, dove ha la possibilità di osservare e conoscere tanti casi aziendali, le cui vicende e i cui interessi sono parte di questo Cronodizionario. Info@02pr. Com .