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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Gennaio 2007
FRIULI VENEZIA GIULIA / LA COPPA DEL MONDO DI SCI TORNA DOPO 15 ANNI  
 
Un riconoscimento delle qualità delle piste e degli impianti del Friuli Venezia Giulia, uniti alla professionalità con cui Promotur ha tecnicamente gestito nel passato manifestazioni sportive di livello internazionale, è venuta con l’assegnazione da parte del congresso FIS (Federazione sport invernali) di tre gare di Coppa del Mondo di sci alpino femminile nella stagione 2006/2007 a Tarvisio. Evento che mancava dalle nevi friulane da 15 anni: un risultato importante non solo per il turismo della montagna, ma di tutta la regione. Dal 2 al 4 marzo 2007 sulla pista Di Prampero del monte Lussari a Tarvisio si disputeranno una discesa, un supergigante e una super-combinata, gara che prevede lo svolgimento di una discesa libera più breve e una sola manche di slalom sulla stessa pista a distanza di 3 ore nello stesso giorno. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA / VIAGGIO NELLA VITA DEL MAESTRO: UNA VISITA ALLA CASA MUSEO DI ARTURO TOSCANINI. INAUGURAZIONE IL 16 GENNAIO 2007  
 
Il 16 gennaio 1957 moriva a Riverdale, vicino a New York, Arturo Toscanini. Solo tre anni prima aveva diretto il suo ultimo concerto, dopo una carriera leggendaria durata quasi settant’anni. A mezzo secolo di distanza da quel giorno la sua rimane una figura mitica. Arturo Toscanini, nato a Parma il 25 marzo 1867, fu per decenni il più famoso e conteso direttore d’orchestra al mondo: con lui, si può dire, nasce il direttore d’orchestra moderno. Per celebrare questo anniversario il Comune di Parma ha varato una programmazione culturale fitta d’iniziative ed eventi, che mira a ricordare la figura e l’opera del sommo direttore, approfondendone la conoscenza non solo in chiave musicale, ma anche storico-documentaria. Appuntamento clou (proprio in apertura dell’anno toscaniniano 2007) è l’inaugurazione del rinnovato Museo “Casa natale di Arturo Toscanini”, in programma il 16 gennaio. Il museo, riallestito a cura della Casa della Musica di Parma, si trova nella dimora dell’Oltretorrente dove il Maestro nacque da Claudio Toscanini, garibaldino, e da Paola Montani. Il nucleo principale del museo, in borgo Tanzi 13 a pochi passi dal Giardino Ducale, è costituito dal lascito di documenti, immagini e memorabilia che la famiglia Toscanini donò al comune di Parma nel 1967, in occasione del centenario della nascita del musicista. In quell’anno venne aperta al pubblico la Casa natale di Arturo Toscanini, il cui edificio è stato ora ristrutturato per consentire l’accesso a tutti e dotato delle più moderne tecnologie per la salvaguardia dei documenti, mentre la parte espositiva è stata ripensata in modo da offrire ai visitatori la possibilità di conoscere in modo organico la vicenda umana e artistica del più grande tra i direttori d’orchestra. Proprio per questo si è andati alla ricerca, in Italia e all’estero, di ulteriori testimonianze. Il risultato è la creazione di un percorso denso di suggestioni, e rigorosamente documentato, attraverso la vita del maestro: dal suo rapporto con Parma alle relazioni con i compositori che più ha amato, come Verdi, Wagner e Puccini. Il tutto supportato da tecnologie multimediali d’avanguardia, con la “chicca” di un documentario finale che, utilizzando materiale d’epoca oltre alle testimonianze dei discendenti del Maestro e di artisti come Lorin Maazel e Giuseppe Valdengo, dipinge un quadro avvincente del mondo toscaniniano. Entrare nella casa di Arturo Toscanini, riallestita a museo, è quindi un po’ come entrare nella vita del Maestro, ripercorrendo le stanze dove è nato da una famiglia della Parma popolare e garibaldina. Per far conoscere la figura del grande direttore d’orchestra in modo organico, ad ogni stanza è stato attribuito un tema. Ecco quindi aprirsi davanti agli occhi del turista le camere “Parma e Toscanini”, “La sua vita”, “L’immagine del mito”, “I suoi compagni di viaggio”, “Toscanini, il disco e gli altri media”. Video, ipertesti e supporti d’immagini contribuiscono ad allargare le prospettive, permettendo di lanciare uno sguardo a tutto tondo sulle vita, le opere e il genio di Arturo Toscanini. In esposizione si possono ammirare il raro volume dei Copialettere verdiani, datato 1913, e l’autografo di Verdi; lo spartito della Turandot di Puccini pubblicato in occasione della prima rappresentazione dell’opera; alcuni oggetti personali d’uso comune appartenuti a Wagner come gli occhiali, un boccale d’argento, una cartella. Tra le “chicche” il ritratto di Cosima Wagner autografato. Chi visita il museo il 16 gennaio, giorno dell’inaugurazione ufficiale, può ottenere l’annullo filatelico speciale dedicato ad Arturo Toscanini. Gli orari del Museo: dal martedì al sabato dalle 9 alle 18; la domenica dalle 9 alle 13. Il lunedì è chiuso. Il prezzo è di 2 euro per il biglietto intero, 1 euro per il biglietto ridotto (scolaresche, gruppi, over 65 e under 14). Per informazioni: Istituzione Casa della Musica (piazzale San Francesco 1, 43100 Parma), tel 0521. 031170, infopoint@lacasadellamusica. It .  
   
   
ALTO ADIGE / DAI MONTI DI VALDAORA SCENDE A VALLE IL RENNBOCKL, UNO SPORT NUOVO E DIVERTENTE PER VIVERE LA NEVE  
 
A un valligiano di Valdaora (BZ) è venuta un’idea brillante: per evitare lunghe, faticose camminate per scendere i pendii dello splendido e vasto comprensorio dolomitico, si è costruito una specie di sgabellino e l’haapplicato su uno sci. Una sorta di comoda poltroncina da viaggio… per solcare le bianche distese. Da quest’idea si è poi sviluppata una vera e propria disciplina sportiva, che ha visto Valdaora ospitarne nel 2005 il campionato mondiale. Facile e divertente il Rennbockl è un modo nuovo di cimentarsi sulla neve. SOGGIORNARE A VALDAORA – Le opportunità per godersi un soggiorno a Valdaora sono tante. L’offerta spazia dall’hotel a 4 stelle al garni (piccoli alberghi a conduzione familiare), fino alla possibilità di pernottare nei masi (gli agriturismi gestiti direttamente dai contadini sudtirolesi). I prezzi partono, in alta stagione, dai 40 euro a persona in mezza pensione e dai 20 euro al giorno per l’appartamento negli agriturismi. Per informazioni: Associazione Turistica Valdaora, tel. 0474. 496277, info@olang. Com. .  
   
   
ALTO ADIGE / NUOVA CABINOVIA K2 DI KLAUSBERG, NELLE VALLI DI TURES E AURINA (BZ). OFFERTE SPECIALI PER GENNAIO E MARZO 2007  
 
Klausberg diventa ancora più ampia e accogliente per la stagione invernale 2006/2007: il comprensorio sciistico delle Valli di Tures e Aurina (BZ) si arricchisce con tre chilometri di nuove piste. Si può davvero dire che Klausberg “tocca il cielo” con la fiammante cabinovia ad otto posti, la più alta dell’intero Südtirol/Alto Adige. Il suo nome è ‘K2’ e ha aperto nel dicembre del 2006, appassionati di sci, snowboard e neve troveranno nuove piste su cui fare il pieno di sole, divertimento e avventura. Le cabine conducono direttamente da Klausberg alla stazione a monte a 2. 510 metri, passando per il Lago Chiusetta. Già lo scorso anno questa area sciistica era stata premiata con quattro stelle dalla guida “Skiresort Service International”. E il Consorzio turistico delle Valli di Tures e Aurina ha studiato un programma speciale per i veri appassionati dello sci e degli sport invernali, per le settimane che vanno dal 20 al 27 gennaio e dal 17 al 24 marzo 2007. Basta scegliere il proprio hotel ideale tra le tante proposte degli albergatori e aggiungere solo 40 euro al costo del soggiorno per ottenere sconti, premi e agevolazioni. Gli sciatori troveranno ad aspettarli una sorpresa di benvenuto, potranno valersi dell’aiuto di un esperta guida sciistica e trascorrere una piacevole serata in rifugio oltre a partecipare al divertente e insolito Ski Safari Dolomiti. Tantissime le attività e le proposte “sci ai piedi” come la discesa con le torce e la gara finale di sci, ma c’è spazio anche per il torneo di curling, l’avventura rafting sulla neve e la visita di Castel Taufers con le lanterne. Bastano invece 20 euro da aggiungere al costo del soggiorno e il divertimento è assicurato anche senza mai indossare sci e scarponi. Per gli amanti del tempo libero invernale, oltre alla sorpresa di benvenuto e alla serata in compagnia in un rifugio ecco la romantica passeggiata in slitta tra i boschi innevati, la ciaspolada, la visita del Castel Taufers con le lanterne, il torneo di curling e il rafting sulla neve. Le proposte di alberghi, residence e appartamenti partono da 200 euro alla settimana, a seconda della categoria. Per informazioni: Consorzio turistico Valli di Tures e Aurina, tel. 0474. 652081, info@tures-aurina. Com. Www. Tures-aurina. Com .  
   
   
LOMBARDIA / I CORSI DE LE TAMERICI: PANE, DOLCI, RISOTTI, PESCE E FANTASIOSI BRUNCH, LEZIONI SEMPLICI E DIVERTENTI IN UN ACCOGLIENTE LOFT IN PROVINCIA DI MANTOVA  
 
Un pranzo per un’occasione speciale? Una cena per stupire gli amici? Idee e spunti si possono trovare frequentando i corsi di cucina de “Le Tamerici” a San Biagio di Mantova, pensati proprio per appassionati dei fornelli. L’idea è quella di proporre piatti tradizionali, semplici da preparare, ma con un tocco di classe dato dagli ingredienti e dalla presentazione. Per il 2007 sono previsti corsi a tema, della durata di una lezione o al massimo due. Un programma che si risolve in una serata o in un fine settimana, che si trasforma al termine delle “fatiche” ai fornelli in un momento conviviale in cui si degusta tutti insieme ciò che si è cucinato. Docenti sono Paola Calciolari, farmacista e titolare dell’azienda “Le Tamerici” che produce mostarde e confetture, e Gianfranco Allari, esperto d’arte e chef per passione e l’atmosfera è quella che doveva esserci in una cucina di una volta. Non a caso ci si trova in un loft ricavato in una corte agricola del 1900. In occasione del Carnevale, lunedì 12 febbraio 2007, alle 18. 30, si tiene il corso ‘Fritti e frittelle’, mentre lunedì 26 febbraio alle 18. 30 si preparano i ‘Dolci mantovani’, per entrambi una lezione è proposta a 50 euro a persona. Uno dei corsi che ha riscosso maggiore successo negli scorsi anni è quello per imparare a fare il pane, tenuto dalle sorelle Simili proposto venerdì 23 febbraio alle 18. 30 e sabato 24 febbraio alle 9. 30, e con le stesse modalità venerdì 2 e sabato 3 marzo, due lezioni 140 euro a persona. Giovedì 1 marzo è la volta della ‘Cucina di pesce’, alle 18. 30, lunedì 5 marzo alle 18. 30 si studiano i ‘Dessert al piatto’ e mercoledì 7 marzo alle 18. 30 si impara a preparare la ‘Pasta Sfoglia’, per queste lezioni il costo è di 50 euro a persona. Domenica 4 marzo si comincia a cucinare alle 9. 30, perché per l’ora di pranzo sia pronto il ‘Brunch domenicale’, tradizione anglosassone che si sta diffondendo anche in Italia, sabato 10 marzo è il turno dei golosi con il corso di ‘Cioccolato De Bondt’ alle 9. 30, mentre mercoledì 14 marzo alle 18. 30 si propone ‘I Formaggi’, corso di presentazione e abbinamenti con le confetture, per questi corsi il costo è di 50 euro a persona. Si avvicina la primavera e con questa la voglia di leggerezza: ecco che Le Tamerici propongono ‘La cucina in forma’, proposte light senza rinunciare al gusto per due serate, lunedì 19 e lunedì 26 marzo alle 18. 30, al prezzo di 100 euro a persona. Mercoledì 21 marzo alle 18. 30 è la volta delle ‘Paste Ripiene’ e mercoledì 28 marzo alle 18. 30 uno dei successi “garantiti”: il corso di ‘Risotti di Primavera’, questi sono proposti a 50 euro a persona. In preparazione della Pasqua, lunedì 2 aprile Le Tamerici propongono ‘Una Pasqua da scoprire’ alle 18. 30, con le ricette tradizionali per allestire un succulento banchetto, mentre lunedì 16 aprile alle 18. 30 una novità che profuma di vacanza Tapas, con tutto il gusto della Spagna, al costo di 50 euro a persona. Mercoledì 9 maggio alle 19 con ‘Una finestra sul mare’ arriva tutto il profumo della cucina di pesce, giovedì 10 maggio alle 19 ecco l’idea per cucinare le Verdure estive e lunedì 14 maggio alle 19 tante proposte per realizzare le gustose ‘Insalate di pasta e riso’, al prezzo di 50 euro a persona. Mercoledì 16 maggio alle 19 si impara a preparare la sfiziosa Piccola pasticceria salata, sabato 19 maggio alle 9. 30 tornano le sorelle Simili per insegnare i segreti de ‘La Sfoglia’ e mercoledì 23 maggio alle 19 ecco la ‘Cucina veloce estiva’, per chi ha poco tempo, ma non vuole rinunciare al gusto della buona tavola, al costo di 50 euro a persona. Gli ultimi appuntamenti prima della pausa estiva sanno proprio di vacanza: lunedì 28 maggio alle 19 ecco la lezione di ‘Happy Hour’, idee stuzzicanti per un ricco aperitivo che diventa una cena, e mercoledì 30 maggio alle 19 i ghiotti ‘Gelati e dolci di frutta’, proposti a 50 euro a persona. Informazioni e iscrizioni si possono effettuare telefonicamente, e sono previsti sconti speciali per “gli amici delle Tamerici”: ogni cinque corsi il sesto è gratuito. Per informazioni: Le Tamerici, tel. 0376. 253371, info@letamericisrl. Com. Www. Letamericisrl. Com .  
   
   
TOSCANA / SETTE ITINERARI PER RIPERCORRERE ‘GLI ANTICHI CONFINI DELLA MONTAGNA PISTOIESE’  
 
Cultura e salvaguardia dell´ambiente si sposano in un unico progetto a forte vocazione turistica, ´Gli antichi confini della montagna pistoiese´. Sette percorsi che si snodano lungo i confini che anticamente delimitavano la parte pistoiese del Granducato di Toscana e che potranno essere risaliti a piedi o in bicicletta con l´aiuto di precise indicazioni dei punti panoramici, delle curisoità storico-ambientali e dei progressivi livelli di difficoltà. L´idea è stata lanciata dalla Regione Toscana insieme all´Apt Abetone-Pistoia-Montagna pistoiese, alla Provincia di Pistoia, al Touring Club Italiano e all´Archivio di Stato di Pistoia. Il progetto ´Gli antichi confini della montagna pistoiese´ è partito due anni fa. E´ nato da un´attenta analisi storico-paesaggistica e da un paziente lavoro di ricerca sulla cartografia d´epoca eseguito negli Archivi di Stato di Firenze e Pistoia. E´ approdato, infine, alla realizzazione di sette itinerari, sette depliant che li illustrano dettagliatamente e un sito web (http://www. Pistoia. Turismo. Toscana. It) in italiano, inglese e tedesco che riepiloga il progetto e offre la possibilità di tracciarre on-line i propri percorsi, scaricare le mappe e tutte le informazioni utili per orientarsi attraverso il sistema GPS. "Un progetto interessante –ha detto l´assessore regionale a Turismo, Commercio e Termalismo, Anna Rita Bramerini– che parte dalla storia della Toscana e dalla tradizione della montagna, da sempre terra di confine, per guardare la futuro. Se vogliamo un turismo più costante durante tutto l´arco dell´anno e diffuso su tutto il territorio dobbiamo valorizzare le tipicità di ogni area e cercare di attrarre un viaggiatore attento alle tradizioni locali e rispettoso dell´ambiente. Chi fa trekking, il cicloturista o l´escursionista rappresentano un pubblico ideale per l´offerta della nostra montagna, ricca di potenzialità e di tante piccoli tesori da scoprire e valorizzare. Per attrarre i viaggiatori dobbiamo potenziare i servizi offerti al turista e creare per lui un sistema di sentieri ed itinerari che coniughino la bellezza del paesaggio con una componente suggestiva, storica o di fantasia, ma che sappia parlare all´anima e far vivere al viaggiatore un´esperienza. Questa è la scommessa che la Montagna toscana deve affrontare e vincere per guardare al futuro nel rispetto del proprio ecosistema e delle proprie tradizioni". In questa direzione va anche la scelta di potenziare e valorizzare il resto dei sentieri della Toscana, 7 mila km compresi nella Ret - Rete Escursionistica Toscana, il cui regolamento è recentemente stato approvato dalla Giunta regionale dopo aver consultato il Consiglio regionale e il Consiglio delle Autonomie Locali. "Pistoia –dice l´assessore al Turismo della Provincia di Pistoia, Nicola Risaliti– negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale di visite perché abbiamo scelto la strada della qualità. Ripercorrere gli antichi confini della montagna pistoiese collegandosi a quanto di nuovo può offrire la zona è un´idea che valorizza la cultura delle tradizioni e l´offerta turistica attuale. Queste cartine, particolarmente belle e curate, entreranno dunque a far parte di tutte le nostre occasioni di promozione". I sette percorsi prendono il nome dalle direzioni che seguono e dalle località che toccano: ´Verso la Lucchesia: Popiglio e la Val di Lima´, che attraversa i ponti, la dogana, la mulattiera verso il paese, le Torri di Popiglio, e si immette nel locale anello cicloturistico; ´Sulla via Lombarda verso Modena e Bologna´, che sfiora la Doganaccia e il Passo della Calanca, il Lago Scaffaiolo, Corno alle Scale e l´anello cicloturistico di Cutigliano; ´Al confine tra Pistoia e Bologna: i monti dell´Orsigna´, che va dall´Orsigna alla fonte della Gabelletta verso il Passo del Termine e l´anello cicloturistico dell´Orsigna; ´L´Abetone e la Strada Ximeniana´, che parte dalle Piramidi e va fino al Monte Maiori, verso il Libro Aperto e l´anello cicloturistico dell´Abetone; ´Tra Lucca, Modena e Pistoia: l´Alpe delle Tre Potenze", che corre da Pian degli Ontani verso la Torre del Fattucchio, prosegue verso le Tre Potenze e finisce nell´anello cicloturistico della Faggeta; ´Verso Bologna: Sambuca e le Valli delle Limentre´, che parte da Taviano con l´antica mulattiera che sale al convento e quindi a Sambuca, va poi dal Castello di Sambuca fino a Pavana e torna indietro per finire con l´anello di Pracchia; infine "La Terra di San Marcello: la Montagna Pistoiese tra Repubblica e Principato", che dal Pian dei Termini segue la strada sterrata verso Monte Peciano, tocca Monte Crocicchio, Maceglia, Poggio Malandrini, Monte Gennaio, il Passo del Cancellino e la Fonte dell´Uccelliera per finire con l´anello cicloturistico Gavinana - Pian dei Termini - strada per Pratorsi. Tutti i percorsi sono suddivisi al loro interno in tre segmenti di crescente difficoltà, in modo da dare la possibilità a tutti di compiere escursioni interessanti ma proporzionate alle proprie capacità ed al proprio lvello di allenamento. La cartografia storica dalla quale il progetto prende il via, riprodotta in gran parte per la prima volta, ´fotografa´ il paesaggio toscano così come si presentava nel 1790, quando un´accurata descrizione dei confini della montagna pistoiese fu ordinata in virtù di una convenzione stretta tra il Granducato di Toscana e i suoi vicini (la Repubblica di Lucca, il Ducato di Modena e lo Stato della Chiesa). Seguendo sia i cilindri di pietra che all´epoca furono disposti a segnare i confini, sia l´attuale segnaletica sentieristica (Cai, Gea, Mpt) sono state riportate ed evidenziate le antiche strutture: posti di guardia, dogane, strade, mulattiere e sentieri, cippi confinari. Ognuno dei sette itinerari ha un colore e un simbolo distintivo diverso (ad esempio l´Abetone ha le piramidi, l´Orsigna i monti). Ogni depliant ripercorre i sentieri con indicazioni precise sui percorsi (indicazioni escursionistiche, dislivello, difficoltà, periodo consigliato), sulla loro storia e sulle caratteristiche naturali e floro-faunistiche, ma fornisce anche informazioni turistiche e indicazioni sui prodotti tipici e sulle tradizioni locali (con particolare riferimento ai progetti regionali "Benvenuti in Toscana" e "Vetrina Toscana"). Tutti i percorsi intendono unire passione per l´escursionismo, bellezza paesaggistica e testimonianza storica per far convergere le esigenze di un turismo moderno, culturale, sportivo ed ecoconsapevole con quelle della ricerca storica e della didattica. I depliant che illustrano i percorsi de ´Gli antichi sentieri della montagna pistoiese´ sono in distribuzione presso gli uffici informazione delle Apt. (fonte: Ufficio stampa della Giunta della Regione Toscana, autore pp). .  
   
   
TRENTINO / PISTA CICLABILE LUNGO IL FIUME ADIGE. L’ASSESSORE DALMASO: “UN PERCORSO DENTRO LA STORIA E LA CULTURA DEL TRENTINO”  
 
L’assessore provinciale alle Politiche Sociali Marta Dalmaso ha inaugurato lo scorso 19 dicembre il nuovo tratto della pista ciclabile della valle dell’Adige tra il pronte di Villa Lagarina e l’abitato di Isera. Il percorso, realizzato dagli uomini del Servizio ripristino e valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, ripercorre lungo l’argine destro del fiume l’antica via dei barcaioli dell’Adige, utilizzata un tempo dai cavalli che trainavano le chiatte in risalita. Alla cerimonia hanno partecipato amministratori, sportivi (tra loro il campione di ciclismo Francesco Moser), appassionati e, soprattutto, il personale del Servizio ripristino che ancora una volta ha curato la realizzazione dei lavori. “La pista ciclabile –ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociali Marta Dalmaso– è l’itinerario ideale attraverso la tradizione e la cultura trentina, e di godere in maniera piena del territorio. Ringrazio tutti coloro i quali hanno permesso di portare a termine questo ulteriore tratto della pista ciclabile della valle dell’Adige, in particolare gli uomini del Servizio ripristino, i quali hanno dato una nuova dimostrazione per la cura e l’attenzione dedicata anche ai dettagli”. Tra gli interventi si segnala quello di Paolo Colombini, artista del porfido che ha voluto dedicare, proprio nei pressi del ponte di Isera, il monumento ai ciclisti, omaggio della sua passione per le due ruote: “In queste opere è racchiusa la mia lettera del senso della vita e del nostro rapporto con l’ambiente e lo sport”. Complessivamente sono 2176 metri di pista ciclabile, nel tratto tra il ponte sul fiume Adige di Villa Lagarina ed il ponte per Isera in comune di Rovereto in sinistra orografica, ricavata prevalentemente sugli argini del fiume. “Piste ciclabili –ha dichiarato l’assessore provinciale alle Politiche Sociali Marta Dalmaso– significa soprattutto poter accedere al territorio in maniere totale. Il Trentino, grazie al lavoro svolto dagli uomini del servizio ripristino e valorizzazione ambientale, è diventato in Italia un modello, un punto di riferimento per quanto riguarda le piste ciclabili. Non a caso il ministro Francesco Rutelli ha chiesto ai nostri uffici una consulenza per sviluppare una rete di piste ciclabili, costruite nel rispetto delle regole ambientali. E’ questo motivo di orgoglio per noi e un riconoscimento al lavoro di quanti in questi anni hanno creduto nel progetto. Il nostro obiettivo è di continuare ad ampliare la rete provinciale e far sì che le piste ciclabili, oltre alla manutenzione, siano davvero fruibili tutto l’anno”. La nuova pista ricalca in parte il tracciato della antica via dei barcaioli dell’Adige, la via Alzaia ove un tempo con i cavalli si trainavano barconi e chiatte per risalire l’Adige. Il percorso va ad aggiungersi alla grande rete ciclopedonale del Trentino, composta da 11 piste per complessivi 380 chilometri. “Si tratta –ha spiegato l’ingegnere Pier Dal Rì, dirigente del Servizio ripristino e valorizzazione ambientale– di un’opera importante che meritava un segno, tangibile, per ricordare agli utilizzatori della pista che Rovereto è anche la città del MART, un segno d’arte quindi per riaffermare che i percorsi ciclopedonali sono più giardini che strade, più percorsi da gustare guardandosi in giro che da consumare a testa china con lo stress dei tempi di percorrenza veloce”. Il progetto è stato redatto nel 2002 dallo studio Associato di Progettazione Integrata dell’ing. Sergio Gasperetti, cui si è affiancata l’ing. Renata Alberini del Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale, mentre direttori dei lavori sono stati i geometri Aldo Saporito e Sergio Scarpiello, dello stesso Servizio Ripristino. I lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Euro Green di Flavon. Il tracciato recupera un rapporto con il fiume che s’era perduto, con ampie fasce di verde che a primavera saranno sistemate come spazi di sosta e giardini per costituire un parco fluviale che regala alla città di Rovereto una riqualificazione ambientale di impareggiabile bellezza. .  
   
   
VENETO / PRIMAVERA PROSECCO DOC 2007: 15 MOSTRE DEL VINO PER ASSAGGIARE LE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE DELLE COLLINE DELL’ALTAMARCA TREVIGIANA  
 
Per la prima volta, a Milano, giovedì 11 gennaio 2007, la “Primavera Prosecco Doc” ha presentato ufficialmente l’edizione 2007 fuori dai confini trevigiani a ulteriore testimonianza della crescita e dello spessore raggiunto da una manifestazione in grado di convogliare sulle splendide colline dell’Altamarca Trevigiana, oltre 250mila enoturisti e appassionati provenienti da tutto il Nord e centro Italia e anche dai paesi esteri confinanti, in particolare dall’area tedesca. Come di consueto, la XII edizione della “Primavera Prosecco Doc 2007”, avrà inizio a Vidor, il 3 marzo per concludersi, al termine delle 15 mostre del vino in calendario nei diversi paesi dell’Altamarca trevigiana, il 3 giugno a San Pietro di Feletto. Protagonista delle Mostre il “Prosecco DOC di Conegliano-Valdobbiadene” il quale ha avuto un incremento notevole sia di vendite sia di riconoscimenti in tutto il 2006, confermandosi lo spumante più amato dagli italiani e uno dei prodotti del made in Italy più apprezzati sui mercati stranieri (in allegato i dati principali ufficiali del Consorzio per la Tutela del vino Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene). Il successo commerciale del Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene, anche nella versione rinomata ed unica del cru Cartizze, è dovuto alle peculiari qualità di questo prodotto Doc che gli permettono di distinguersi nettamente dai tanti generici Prosecco presenti sul mercato, proprio perché la morfologia della zona dell’alta collina trevigiana è davvero unica nel suo genere e quindi inimitabile come lo sono le caratteristiche del Prosecco Doc della zona Altamarca. Infatti, grazie alla barriera montuosa delle Prealpi, un vero e proprio cordone protettivo, le colline dell’Altamarca possono godere di caratteristiche climatiche non replicabili altrove: primavere tiepide, estati meno calde che in pianura, autunni miti e inverni non tanto freddi. A questa unicità si sommano quelle dei suoli, delle precipitazioni, degli sbalzi termici, oltre alla storia, alla cultura, alla presenza di centri di ricerca prestigiosi come la Scuola Enologica di Conegliano, la più antica in Italia che quest’anno ha celebrato il suo 130° anno dalla nascita. E’ bene ricordare però che il territorio propone al visitatore anche altri vini molto interessanti come il Colli di Conegliano Bianco e Rosso, due grandi vini da meditazione, il Refrontolo Passito Doc, ovvero l’eccellente Marzemino cantato da Mozart ne “Il Don Giovanni”, il raro ed esclusivo Torchiato di Fregona passito, l’antico Verdiso IGT. Saranno molte le Fiere italiane ed internazionali in cui “Primavera Prosecco Doc”sarà presente, in collaborazione con il Consorzio di Promozione turistica “Marca Treviso”; le prime: la BIT di Milano dal 22 al 25 febbraio e la CBR di Monaco dal 22 al 26 febbraio, principale fiera del settore in Germania (mercato di riferimento per il turismo e l’enologia locale), a cui faranno seguito altri appuntamenti di prestigio come Salisburgo, Parigi, Londra, New York, tanto per citarne alcuni. L’edizione 2007 dà largo spazio all’enogastronomia cui vengono dedicati appuntamenti, serate, laboratori del gusto alla scoperta delle mille eccellenze alimentari, culinarie e dei prodotti tipici del territorio. Per tutta la stagione primaverile, nei ristoranti dell’Altamarca Trevigiana si potranno degustare dei menu speciali ideati e proposti unicamente in questo periodo e ispirati appunto alla Primavera Prosecco Doc e al paniere di prodotti alimentari caratteristici delle colline. Tra le novità anche la particolare tessera “scontoPASS” che al costo di 1 euro dà diritto a sconti dal 10 al 15% per gli acquisti, vantaggi a chi visita più mostre, partecipa ai vari eventi, assaggia i menu e si ferma nei ristoranti del territorio. Con l’acquisto della Pass si contribuisce anche a sostenere l’associazione “Il nostro domani”. La “Primavera Prosecco Doc” riserva un’attenzione privilegiata al mondo della scuola con un concorso artistico-fotografico denominato “Sguardi sul territorio” rivolto a tutti gli alunni delle scuole secondarie dell’area Doc invitati appunto a volgere lo sguardo per ammirare e trascrivere nelle loro creazioni la bellezza, il fascino, la storia, la cultura della loro terra. Infine le migliori etichette dell’anno, una per ogni tipologia, verranno premiate e presentate all’XI “Gran Premio del Prosecco e dei vini dell’Altamarca” e saranno protagoniste, in estate e autunno, di eventi e promozioni nel territorio, ma anche lungo la costiera adriatica e nelle Fiere internazionali come i migliori ambasciatori dell’anno 2007 della rinomata produzione enologica delle colline dell’Altamarca Trevigiana. Si ricorda che per visitare le mostre non si paga nessun biglietto d’entrata perché la sede espositiva e quella di degustazione delle mostre del vino, di solito, sono collocate nella piazza del paese o all’interno di una struttura in posizione centrale. Il costo per le degustazioni varia a seconda delle tipologie, partendo indicativamente da un minimo di 1,50 euro per il Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene per arrivare fino a 2,50 euro per il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze. Gli orari sono flessibili a seconda delle singole Mostre: molte, durante la settimana, aprono solo al pomeriggio dalle 16 o dalle 18 alle 23 o 24. Tutte, il sabato e la domenica, sono aperte con orario continuato dalle 10 alle 24. - .  
   
   
PIEMONTE / WINTER UNIVERSIADE TORINO, DAL 17 AL 27 GENNAIO 2007  
 
Il 17 gennaio 2007 è la data della Cerimonia di Apertura e l’inizio delle prime gare di quello che per Torino rappresenta ancora una volta un evento sportivo di altissimo livello mondiale: le Universiadi. 11 discipline per sei sedi di gara, Torino, Bardonecchia, Cesana, Pinerolo, Pragelato e Torre Pellice che renderanno la città e il Piemonte per 11 giorni protagonisti. Come protagonisti saranno i giovani, atleti e non, che sotto l’egida del motto dell’evento, Crazy 4 U, animeranno le giornate torinesi. Per l’Universiade 2007, la quarta ospitata da Torino, sono attesi circa duemila atleti provenienti da una sessantina di Nazioni. Su tutte, la spedizione più numerosa è quella statunitense con 230 atleti, seguita da quelle di Canada, Giappone e Ucraina. Www. Universiadetorino2007. Org .  
   
   
MOLISE / “FESTA DEL MAIALE”: RIVIVE L´ANTICA USANZA NEL SUGGESTIVO CENTRO DI TURISMO RURALE “LA PIANA DEI MULINI”, LUNGO IL CORSO DEL FIUME BIFERNO. INTERESSANTE PACCHETTO TURISTICO IDEATO DAL PATTO DEL MATESE PER UN WEEK END DAL 19 AL 21 GENNAIO 2007  
 
Gli antichi riti della civiltà contadina, le suggestioni del vivere quotidiano in un ambiente rurale, in un´accattivante cornice naturale e architettonica che rimanda decisamente ad altri tempi, rivivranno a Colle D´Anchise (CB) in Molise, presso il centro di turismo rurale “La piana dei mulini” il prossimo 20 gennaio grazie alla riproposizione della “Festa del Maiale” . Il “rito” del maiale, l´animale che per anni ha costituito il principale sostentamento alimentare familiare delle comunità contadine, sarà rivissuto nell´antica e coinvolgente atmosfera delle tradizioni culturali molisane tra suoni e colori del folklore e i sapori e profumi dei prodotti tipici enogastronomici che verranno degustati. Il tutto completato da laboratori del gusto caseario, da dimostrazioni della lavorazione dell´artigianato locale e, naturalmente, da degustazioni dei prodotti tipici del Molise, allestite, per l´occasione, dalla stessa struttura. Il centro di turismo rurale “La Piana dei Mulini”, nei pressi di un´ansa del fiume Biferno è costituito da un complesso edificato totalmente in pietra all´inizio dell´Ottocento. In origine era un mulino che sfruttava le acque del vicino fiume, poi fu trasformato in complesso rurale e quindi in un centro per la colorazione della lana. All´interno è tipico il cortile utilizzato sopratutto per l´essiccazione di prodotti agricoli e per varie usanze contadine, tra le quali la battitura del grano. Su due lati di esso partono arcate che sorreggono i ballatoi che, al piano superiore, permettono l´accesso alle abitazioni. Tipico schema utilizzato nelle “masserie” delle campagne molisane. Alla manifestazione è legato il pacchetto turistico del Patto del Matese che prevede il week end “Alla scoperta dei sapori e delle tradizioni del Molise” del 19/21 gennaio, durante il quale non solo si parteciperà alla “Festa del Maiale” e ai “laboratori delle attività artigianali”, ma sarà anche l´occasione per conoscere le strutture ricettive dell´innovativa formula di ospitalità turistica dell´Albergo Diffuso, all´interno degli antichi borghi molisani immersi in contesti naturalistici di grande valenza ambientale, e le rovine archeologiche di Altilia, città fondata nel IV secolo a. C. Dai Sanniti lungo il tratturo Pescasseroli-Candela, ai piedi dei Monti del Matese, poi distrutta e ricostruita dai romani nel III secolo a. C. Www. Turismomatese. Com .  
   
   
CAMPANIA / “SAPORI NEL BORGO”, IL BILANCIO DELLA TERZA EDIZIONE: VISITATORI DA TUTTA LA REGIONE, AUTORITA’ E GRANDI NOMI DELLA TV E DEL GIORNALISMO CONQUISTATI DALL’IRPINIA DI QUALITA’  
 
Si è chiusa con un bilancio positivo la terza edizione della manifestazione “Sapori nel Borgo”. La kermesse enogastronomica promossa dal Comune di Castelvetere sul Calore e dall’Ersac, in collaborazione con Comunità Montana Terminio Cervialto, Provincia di Avellino e Camera di Commercio, con il supporto tecnico e progettuale di Planet Group Srl e Corti e Neri Srl, ha attirato visitatori da tutta la Campania, che non hanno perso l’occasione per scoprire tutte le novità dell’iniziativa, dal mercatino di Natale agli sbandieratori di Cava, che hanno animato le strade del centro. Successo di numeri e di partecipazione, caratterizzato anche dalla presenza di autorevoli rappresentanti istituzionali e politici, ma anche di volti noti del giornalismo enogastronomico, come Luciano Pignataro, responsabile del Sud Italia per la Guida “I vini buoni d’Italia”, Ernesto Gentili, curatore della guida “Vini d’Italia” dell’Espresso, Marco Sabellico, coordinatore nazionale “Guida Vini d’Italia” del Gambero Rosso, e Alessandro Di Pietro, conduttore di Rai Uno del programma “Occhio alla spesa”, che si è intrattenuto a lungo con i visitatori, scattando foto e firmando autografi. Significative anche le presenze istituzionali che hanno preso parte alla manifestazione. La deputata Giulia Cosenza ha fatto un giro tra gli stand, accompagnata dal sindaco Walter Pescatore, dal vice sindaco Gemma Follo, dal consigliere delegato al turismo Antonio Martino e da altri rappresentanti della giunta, e ha sottolineato la notevole opera di restauro del centro storico. “E’ evidente –ha affermato l’onorevole Cosenza– che oggi si apre una nuova fase della politica, in cui l’interesse primario per le necessità della nostra terra è più forte di qualsiasi appartenenza partitica e porta a un impegno bipartisan su questioni di interesse generale. L’obiettivo di portare qui un turismo di nicchia –ha continuato la deputata– passa per la risoluzione di problemi noti in Campania, altrimenti non avremo mai nessuno sviluppo. All’estero siamo conosciuti per la criminalità, l’immondizia, come possiamo pensare di attirare nuovi flussi? Ecco perché personalmente mi batto per una nuova sollecitazione culturale dei cittadini, che dalla politica devono pretendere il rispetto dei diritti. Solo dopo possiamo passare alla qualificazione dei prodotti di nicchia e al resto”. Ha preso parte alla kermesse anche l’assessore regionale ai lavori pubblici Enzo De Luca, che ha parlato delle nuove prospettive per i borghi campani. “Abbiamo previsto una normativa per i centri storici minori e fondi aggiuntivi nella programmazione 2007/2013. C’è una classe dirigente attenta a queste tematiche e procediamo con novità legislative rivoluzionarie. Il rischio però è quello di avere ingenti risorse e nessun progetto. In questo finora l’Irpinia, fortunatamente, si è distinta. La sfida principale è però rappresentata dal trasferimento dei poteri, ed è legata a una maggiore incidenza delle forze politiche. Se non c’è quella crescita culturale in cui le istituzioni locali facciano da anello di congiunzione tra cittadini e Stato, non riusciremo a fare quel salto di qualità che ci serve”. La partita da vincere resta quella del decentramento amministrativo secondo Nicola Di Iorio, presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto. “Il processo di sviluppo deve partire nel luogo in cui nasce, cioè sul territorio stesso, altrimenti si rischia di perdere un’altra occasione con i fondi strutturali 2007/2013. Noi ci sentiamo pronti. Rappresentiamo un pezzo d’Irpinia che ha saputo cogliere ogni opportunità, spendendo tutto quello che si poteva spendere. Notiamo però che quando si tende a centralizzare, allora sorgono le difficoltà. La partita è dura, ma possiamo vincerla tutti insieme”. Il presidente del parco regionale dei Monti Picentini, Sabino Aquino, ha sottolineato la necessità di strutture al servizio dell’ente. “L’area protetta più grande della Campania, composta da 63mila ettari, non ha una struttura propria, eppure le prospettive sono notevoli. Basti pensare che nel Piano del Parco proporrò una nuova perimetrazione per permettere l’ingresso di nuovi Comuni nel Parco”. Il direttore dell’Ersac, Franco Razzano, ha lanciato la proposta di una mostra permanente dei prodotti tradizionali d’Irpinia, portandoli anche a Napoli, all’attenzione di una platea abituata a gusti omologati. Uno sguardo al passato e uno al futuro per il sindaco di Castelvetere Walter Pescatore: “Dopo il terremoto non si immaginava di poter realizzare tutto questo, eppure oggi siamo punto di riferimento per la zona e dobbiamo passare alla presa di coscienza delle potenzialità di questo paese, con l’aiuto degli enti sovracomunali. Oggi possiamo tracciare un bilancio positivo per questa manifestazione, che ci rende ancora più sicuri delle potenzialità di questo borgo e dello sviluppo turistico che riusciremo ad innescare”. Tra le novità c’è la pubblicazione del bando per la gestione del borgo di Castelvetere, che avverrà entro la fine dell’anno. Trenta alloggi arredati e dotati di tutti i servizi, una sala convegni da duecento posti con diversi piani interrati, un punto bar/ristorazione con 50 posti al coperto e 20 in terrazza. Per il prossimo anno, quindi, la manifestazione si presenterà ancora più ricca di novità. L’appuntamento è alla quarta edizione di “Sapori nel Borgo”, a giugno 2007. Per informazioni: saporinelborgo2006@alice. It. .  
   
   
FRIULI VENEZIA-GIULIA / ESCURSIONI NATURALISTICHE SULLA NEVE CON LE CIASPE E LE RACCHETTE DA NEVE  
 
Visitare i monti innevati del Tarvisiano usando le ciaspe e le racchette da neve. E’ l’ultima novità in fatto di escursioni naturalistiche che viene proposta dall’Agenzia Regionale Turismo Friuli Venezia Giulia (TurismoFVG). Si tratta di escursioni con l’accompagnamento della guida naturalistica Fulvio Pisani, in programmazione fino al 18 marzo 2007, adatte a tutte le età e a tutti gli amanti della montagna in quanto non sono richieste specifiche esperienze di alpinismo. Un’occasione davvero unica per scoprire paesaggi unici, studiare la nivologia e riconoscere piante e animali e anche per assistere alla presentazione di audiovisivi sul tema. Le scelte sono molteplici. Prima di tutto le escursioni di mezza giornata (dal lunedì al venerdì) con la possibilità di effettuarne due al giorno e poi quella giornaliera in programma nelle giornate di sabato e domenica. Il ritrovo per le escursioni di mezza giornata è al Centro di Informazione e Accoglienza Turistica di Tarvisio, in via Roma 10, mentre quelle per la giornata intera l’appuntamento è alla base del luogo di partenza dell’escursione. L’organizzazione fornisce le racchette da neve e i bastoncini mentre i partecipanti dovranno presentarsi con abbigliamento da sci, guanti, berretto, occhiali da sole, scarponi (non moon-boot), zainetto con merenda e bevande. Le escursioni di mezza giornata porteranno gli appassionati alla Piana di Fusine, in Val Saisera, a Monte Castello, Spaik Alm e Camporosso-Vuom. Per le escursioni giornaliere durante i fine settimana sono previste quelle per raggiungere Cima Acomizza (ritrovo a Ugovizza), Malghe Montasio (da Sella Nevea), Sella Sompdogna (da Valbruna), Rifugio Zacchi (da Tarvisio), Monte Goriane (da Tarvisio), Val di Riofreddo (da Tarvisio), Sella Prasnig (da Valbruna), Cima Bella (da Ugovizza), Monte Sagran (da Ugovizza), Lussari-Tarvisio (da Tarvisio), Monte Forno (da Tarvisio), Sella delle Cave (da Tarvisio) e Rifugio Pellarijni (da Valbruna). Per le escursioni da mezza giornata viene richiesta una quota di adesione di 3 euro mentre quella per la giornata intera è di 6 euro (bambini fino a 10 anni gratis). In ogni caso è indispensabile la prenotazione entro le ore 18 del giorno precedente. Per informazioni: info@turismo. Fvg. It. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA / UN ITINERARIO D’AUTORE NEL “MONDO PICCOLO” DI GIOVANNINO GUARESCHI. NUOVA CARTOGUIDA REALIZZATA DALLA PROVINCIA DI PARMA IN PREVISIONE DELLE CELEBRAZIONI 2008 DEDICATE ALLO SCRITTORE E GIORNALISTA PARMENSE  
 
E’ un “Mondo piccolo” tutto da scoprire, un paesaggio d’autore quello raccontato nella nuova cartoguida che la Provincia di Parma dedica a Guareschi in vista del centenario della nascita del giornalista e scrittore che cadrà nel 2008. Un appuntamento di assoluto rilievo –spiega l’assessore al Turismo della Provincia di Parma Gabriella Meo– al quale ci stiamo preparando con la massima attenzione, condividendo ogni iniziativa e progetto con il territorio e con i figli di Guareschi, fra cui la costituzione del Comitato nazionale per le celebrazioni, che abbiamo promosso nel marzo scorso”. La cartoguida presenta un’interessante ‘storia’ della Bassa, indissolubilmente legata nell’immaginario collettivo ai racconti di Guareschi. Un invito a un turismo in cui il tempo e il luogo sono legati, dove i ritmi sono quelli della campagna, da godere nel rispetto della natura e degli spazi dominati dal Grande Fiume Po. Un invito al turista dello scrittore Guido Conti guida dolcemente nel clima rarefatto e intessuto di magia dei racconti di Guareschi, in compagnia di Don Camillo e Peppone; un’atmosfera che si ritrova anche nei temi di Zavattini e Fellini. Non manca una biografia di Giovannino Guareschi che, intrisa delle atmosfere ‘bassaiole’ tra sole a picco e nebbia, umanità e umorismo, accompagna le informazioni sui luoghi di interesse. Grazie alla collaborazione dell’Archivio Guareschi curato dai figli Alberto e Carlotta, il cui riordino è stato avviato dalla Provincia nel 2005, a ogni tappa si associa un disegno d’autore e una breve citazione di un racconto dello scrittore, che chiarisce quando e dove se ne parla, insieme a dettagli pratici per seguire al meglio l’itinerario. Il percorso è arricchito dalla mappa dettagliata del territorio, su cui sono evidenziati i punti di interesse come castelli, luoghi verdiani, i percorsi ciclabili, i servizi di noleggio biciclette, hotel, agriturismi e ristoranti. I luoghi del “mondo piccolo”, “quel puntino che si sposta lungo il Po” come Roccabianca, Sissa, Soragna, Zibello, Polesine Parmense, Trecasali, San Secondo Parmense, Busseto e, cinematograficamente parlando, Brescello. La cartina, inserita nel progetto regionale “I Paesaggi d’autore”, ha debuttato a Londra nello scorso novembre, all’interno della Fiera World Travel Marketing. Questo strumento di promozione è il primo passo di un importante progetto che culminerà nel 2008, anno dedicato al “Mondo piccolo” di Giovannino Guareschi. La cartoguida sarà disponibile in tutti gli uffici turistici del parmense e nei comuni interessati dall’itinerario. Si può ricevere gratuitamente telefonando e richiedendola a Parma Turismi. Per informazioni: Parma Turismi, tel. 0521. 228152, info@parmaturismi. It. .  
   
   
ALTO ADIGE / BAGNI SULFUREI: DAGLI ANTICHI ROMANI AI CONTADINI ALTOATESINI. I BAGNI DI PERVALLE VICINO A VALDAORA (BZ), IDEALI PER CURARE REUMATISMI, ARTROSI, MALATTIE DELLA PELLE E RESPIRATORIE  
 
Già gli antichi romani vi facevano il bagno, come confermano i reperti dell’era di Vespasiano, Domiziano e Tito ritrovati vicino alle fonti termali, e dal 1720 il conte Guidobald di Monguelfo vi costruì i bagni che offrono ancora oggi i benefici per curare sciatica, reumatismi, artrosi, gotta, disturbi femminili, malattie della pelle e delle vie respiratorie. Sono i bagni sulfurei di Pervalle, vicino a Valdaora (BZ), sorgenti di benessere e giovinezza da secoli. Dopo l’utilizzo, tra il curativo e il religioso come testimoniano oggetti votivi dell’epoca romana, la tradizione racconta che fossero utilizzati dai contadini altoatesini. Questi ultimi, dopo il pesante lavoro nei campi e nei boschi, portavano legna al conte e venivano ricompensati con la possibilità di utilizzare i bagni sulfurei, dalle straordinarie proprietà rilassanti e rigeneranti. E se la cura dei malanni e la religione erano legati all’epoca dei romani, di cui sono state ritrovate offerte dedicate agli dei risanatori e alle ninfe delle acque, questo concetto non è estraneo alla cultura religiosa più moderna. La cappella dedicata a San Teobaldo, che sorge accanto ai bagni sulfurei, riporta in evidenza le figure dei Santi Sebastiano e Rocco, patroni della salute, che tengono in mano delle tavole con l’elenco di tutti i mali curabili con le acque solforose. I bagni si trovano a un’altitudine di 1311 metri, proprio ai piedi delle Dolomiti di Valdaora, e nel 2002 sono stati riattivati dopo un periodo di chiusura, con l’aggiunta di un nuovo stabilimento. Le opportunità per godere di un magico soggiorno nel comprensorio sono tante. L’offerta spazia dall’hotel a quattro stelle al garni (piccoli alberghi a conduzione familiare), fino alla possibilità di pernottare nei masi (gli agriturismi). I prezzi partono, in alta stagione, dai 140 euro a persona in mezza pensione e dai 20 euro al giorno per l’appartamento negli agriturismi. Per informazioni: Associazione Turistica Valdaora, tel. 0474. 496277, info@olang. Com. Www. Olang. Info .  
   
   
VALLE D’AOSTA / AGRITURISMI: APPROVATA LA NUOVA DISCIPLINA  
 
Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha approvato all’unanimità il disegno di legge n. 125 “Nuova disciplina dell’agriturismo. Abrogazione della legge regionale 24 luglio 1995, n. 27 e del regolamento regionale 14 aprile 1998, n. 1”. Numerose le modifiche rispetto alla normativa precedente, volute e concordate con gli operatori agrituristici valdostani, riuniti in associazione fin dal 1981, quando l’agriturismo regionale era ancora agli esordi. Tra le principali novità nell’ambito dell’offerta ricettiva, rispetto alla legge 27/95, sono presenti: le camere con angolo cottura, le fattorie didattiche, la possibilità di somministrare la prima colazione e la merenda agli ospiti degli alloggi, la merenda agli ospiti delle camere, la degustazione dei prodotti aziendali, oltre all’incremento dei posti letto e dei coperti. Tra le iniziative di grande interesse, per la valorizzazione del settore, si sottolinea il sistema di classificazione delle aziende agrituristiche, articolato sulla base di requisiti oggettivi. Questi criteri si riferiscono: alla dotazione strutturale dell’azienda, alla professionalità dell’operatore, all’offerta di servizi collaterali e ancora, all’istituzione di un marchio volontario di qualità per le aziende agrituristiche e alla qualità controllata e garantita dagli organismi regionali. La nuova legge ha voluto anche dare un segnale forte a favore dell’agricoltura part-time, riconosciuta quale patrimonio fondamentale per il mantenimento del territorio della Valle d’Aosta. La nuova disciplina consente ai conduttori agricoli a tempo parziale lo svolgimento dell’attività agrituristica di locazione di alloggi, coinvolgendoli in questo modo nelle attività di offerta turistica in ambito rurale e favorendo, nel contempo, lo sviluppo locale. .  
   
   
LAZIO / MUSEI, VELTRONI: “DATI RECORD 2006 SONO RICONOSCIMENTO ALL’INTERA CITTA’” RISPETTO AL 2005 AUMENTATI DEL 50% I VISITATORI NEL CIRCUITO MUSEI CIVICI ROMANI  
 
“L’affluenza record di visitatori nelle nostre strutture museali è il più significativo riconoscimento del lavoro svolto per il miglioramento della fruizione e dell’offerta, quantitativa e qualitativa, del sistema dei Musei romani”. Così il sindaco di Roma Walter Veltroni commenta i dati, redatti da Zetema, che nel 2006 hanno visto un aumento del 50% di visitatori, rispetto all’anno precedente, nei siti museali del Sistema dei musei civici. “E’ un risultato che premia Roma –ha aggiunto Veltroni– e che vede nello straordinario aumento delle presenze turistiche un volano eccezionale per l’economia e, dunque, per l’occupazione dell’intera città. Da parte nostra continueremo su questa strada, con l’obiettivo di creare una sempre maggiore offerta culturale per i turisti e i cittadini che, già dal prossimo anno, vedranno la riapertura del Palazzo delle Esposizioni e dei Mercati di Traiano”. Dagli 800mila fruitori del 2005, il 2006 (dal 1 gennaio al 31 dicembre) ha visto “passare” nei siti museali del Sistema dei Musei Civici, più di 1 milione e 200 mila visitatori (1. 231. 101). Dunque un anno straordinario e un successo sicuramente destinato ad aumentare, nel 2007, con la futura riapertura del Palaexpo. Vale la pena ricordare quali sono i siti che fanno parte del Sistema Musei Civici: Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati e Foro di Traiano, Museo dell’Ara Pacis, Museo Barracco, Museo della Civiltà Romana e Planetario, Museo delle Mura, Museo di Roma, Museo Napoleonico, Macro e Macro al Mattatoio, Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese, Museo Canonica, Museo di Roma in Trastevere, Museo di Villa Torlonia. Tra i dati più significativi, come da tradizione, vanno citati quelli dei Musei Capitolini i cui visitatori risultano raddoppiati, dal 2000 anno della loro riapertura. Basti pensare che all’epoca vide oltre 280mila visitatori, diventati poi 477. 790 nel 2005, per arrivare ai 516. 794 del 2006. Praticamente un raddoppio nell’arco di tempo totale. Un dato particolarmente indicativo viene dal Museo di Roma Palazzo Braschi, con 74mila visitatori contro i 30. 879 del 2005, grazie anche ad importanti mostre come quelle su Henri Cartier-Bresson e su Ippolito Caffi. Anche il Museo di Roma in Trastevere registra una buona crescita, passando dalle 37. 717 presenze del 2005 alle 43. 752 del 2006. Il 2006 ha visto anche delle importanti aperture come l’Ara Pacis che, dal 21 aprile giorno dell’inaugurazione al 31 dicembre, ha ospitato ben 209. 890 visitatori. Il 2006, per Villa Torlonia, ha significato anche il completamento della valorizzazione del sito. Nel corso dell’anno, anche grazie alla presentazione dei restauri del Casino Nobile da marzo a settembre e alla sua riapertura a dicembre 2006, i musei hanno incrementato i visitatori da 24. 449 a 134. 758. La sola Casina delle Civette è passata da 20. 840 visitatoti a 40. 050. “Avrei dovuto commentare in qualità di Presidente di Zetema i dati straordinari dell’affluenza nei nostri musei –dichiara l’assessore alle Politiche Culturali Silvio di Francia–. Lo faccio ancora più volentieri come nuovo assessore alla Cultura. Il risultato di questo successo va ricercato nella caratteristica di “rete” che ha caratterizzato l’intero Sistema dei Musei Civici. Una pluralità di offerta che è stata arricchita dalle iniziative che li hanno fatti conoscere, come i rapporti stabili con le scuole romane, le mostre temporanee che hanno movimentato l’offerta…”. Dunque dati entusiasmanti che fanno ben sperare, per il 2007, in una crescita e un miglioramento dell’offerta, confermando ancora una volta che la messa in rete di questi musei, gestiti da Zètema Progetto Cultura, si è rivelata una scommessa vincente e che riserverà certamente ancora tante soddisfazioni, sia all’Amministrazione Comunale sia ai visitatori. .  
   
   
TRENTINO / LA MAGIA DELLE CENE IN RIFUGIO  
 
Per trascorrere in modo originale e divertente la serata, lontano dal traffico frenetico delle città, l’ideale è godersi alcuni momenti di relax in uno dei rifugi di montagna in Trentino, che si possono raggiungere con la motoslitta, con le racchette da neve o anche a piedi, immersi nelle bellezze della natura. Le cene sono un vero e proprio viaggio tra i sapori tradizionali, un’occasione per assaggiare i piatti tipici come la polenta con i funghi o formaggio alla piastra, gli strangolapreti al burro fuso, l’orzotto, la sevaggina, e ancora i salumi e i formaggi tipici senza tralasciare gli imperdibili dolci e la grappa, che da tradizione completa il pasto montanaro. Nel periodo invernale in tutte le località sciistiche del Trentino vengono organizzate cene di questo tipo: al termine della serata si può rientrare a valle con le motoslitte o con i gatti delle nevi e, ancora più divertente, a bordo degli slittini con le piste illuminate dalla luce delle fiaccole. Sono indimenticabili le serate in Val di Fassa, alla Baita Ciampié, in Val San Nicolò, alla Baita Monzoni nell’omonima valle, a Malga Crocifisso, al rifugio Buffaure, alla Baita la Regolina, e a Malga Aloch. A Passo Sella è possibile degustare una cena tirolese al rifugio Salei con trasporto in motoslitta. Nella zona di Passo San Pellegrino-Moena, sono aperti nelle ore serali per cene tipiche il rifugio Fuciade, il rifugio Paradiso e lo Chalet Valbona. In Val di Fiemme cene in quota alla Baita Caserina all’Alpe di Pampeago, alla Baita Ciamp de le Strie all’Alpe di Lusia, dal versante di Bellamonte, e alla Capanna Cervino a Passo Rolle. In Val di Sole eseguono questo servizio il Rifugio Orso Bruno e Malga Panciana a Marilleva e lo Chalet degli Angeli a Folgarida, mentre a Madonna di Campiglio i rifugi accessibili anche nelle ore serali con i gatti delle nevi sono la cascina Zeledria, Malga Ritorto, Malga Montagnoli e il rifugio Boch. Sulla Paganella Baita Pineta, Casina Brauniol, rifugio La Montanara e la Tana dell’Ermellino per la quale è previsto pure il trasporto su slitte trainate da cavalli. .