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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Maggio 2007
LA COMMISSIONE EUROPEA ENUNCIA LA PRIMA POLITICA SPAZIALE EUROPEA  
 
Bruxelles, 2 maggio 2007 - La Commissione europea ha esposto le proprie idee sulla prima politica spaziale europea, tesa a raggruppare le risorse degli Stati membri per mantenere la competitività delle industrie spaziali europee. La proposta, elaborata congiuntamente dalla Commissione europea e dall´Agenzia spaziale europea (Esa), è incentrata su un impiego più efficace delle risorse mediante l´unione delle forze, in quanto i singoli paesi membri non potrebbero affrontare da soli le sfide globali. «Senza la politica spaziale europea l´Europa potrebbe diventare irrilevante. Scopo della nostra comunicazione sulla politica spaziale europea è essere all´altezza delle aspirazioni europee di leadership globale in importanti aree industriali e della ricerca, che daranno vita alla crescita e all´occupazione del futuro», ha affermato Günter Verheugen, commissario europeo per le Imprese e l´industria. In base alla proposta, l´Ue, l´Esa e gli Stati membri coordineranno i loro programmi spaziali civili per sfruttare efficacemente il bilancio ed eliminare duplicazioni superflue, al fine di assicurare ai cittadini i vantaggi economici e sociali dell´industria spaziale. La nuova politica spaziale presuppone inoltre una cooperazione rafforzata e sinergie migliori tra i programmi spaziali civili e di difesa, attingendo alla tecnologia multiuso e a standard comuni per elaborare soluzioni più efficaci dal punto di vista dei costi. La capacità militare resterà di competenza degli Stati membri, affinché tutti gli interventi intrapresi non esulino dai limiti accettabili della loro sovranità nazionale. L´ue ha avviato diversi programmi faro spaziali europei dagli obiettivi ambiziosi, quali il progetto Galileo, una rete di 30 satelliti intesa a far concorrenza al sistema Gps (Global Positioning System, sistema di posizionamento globale) statunitense. Date le stime secondo cui il mercato globale della navigazione spaziale sarebbe destinato a raggiungere i 400 Mrd Eur entro il 2025, l´Europa è intenzionata a creare e a sfruttare sotto il proprio controllo un sistema globale sostenibile di satelliti per la navigazione civile. La Commissione sta inoltre preparando il lancio del monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza (Gmes), che si propone di individuare un sistema efficiente di combinazione dei dati raccolti dai satelliti e di altre informazioni sulle due tematiche. Una volta funzionante, il sistema fornirà all´Ue informazioni indipendenti sull´ambiente, la sicurezza e il cambiamento climatico, che consentiranno alle autorità pubbliche di gestire le condizioni climatiche avverse e le crisi. Malgrado gli investimenti europei relativamente ridotti nello spazio, con un bilancio inferiore di cinque volte rispetto a quello statunitense, l´industria spaziale europea è altamente competitiva e detiene una quota del 40% dei mercati mondiali per la produzione, il lancio e la gestione dei satelliti. Nel 2005, l´industria manifatturiera spaziale europea ha generato un fatturato pari a 4,4 Mrd Eur, con una forza lavoro di 28 000 unità. Tuttavia, secondo il commissario europeo Verheugen, che ha indicato come nuovi concorrenti emergenti la Cina e l´India, non è tempo di riposare sugli allori. Le politiche europee tenteranno pertanto di agevolare l´introduzione di servizi innovativi per tenere il passo con la concorrenza, e l´Ue investirà nel progresso degli sviluppi tecnologici per conseguire la convergenza e l´interoperabilità tra i settori che si occupano della creazione di reti terrestri e satellitari. La nuova politica proposta individua inoltre un bilancio indicativo per le attività più importanti a livello europeo per il periodo dal 2007 al 2013. La Commissione ha intenzione di finanziare le attività spaziali con 3 Mrd Eur, gran parte dei quali sarà erogata a titolo del Settimo programma quadro (7Pq), mentre l´Esa investirà 23 Mrd Eur. I contributi nazionali complessivi dovrebbero ammontare a circa 14 Mrd Eur. Infine, via via che la politica spaziale acquisirà una dimensione comunitaria, resterà valido l´obiettivo di una cooperazione più stretta ed efficiente tra Commissione ed Esa. Entrambe le organizzazioni stanno esaminando scenari per ottimizzare l´organizzazione di attività spaziali in Europa. «Da oltre 30 anni l´Esa sviluppa con ottimi risultati sistemi e infrastrutture spaziali. Siamo ansiosi di affrontare le nuove sfide dalla politica spaziale europea», ha dichiarato il direttore generale dell´Esa Jean-jacques Dordain. Gli Stati membri si riuniranno per esaminare e sostenere la nuova politica spaziale europea il 22 maggio a Bruxelles, in occasione del quarto Consiglio «Spazio» europeo. Per maggiori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/enterprise/space/off_docs_en. Html .  
   
   
NUOVO CENTRO TECNOLOGIA SPAZIALE IN UNGHERIA  
 
Trieste, 2 maggio 2007 - L´ice comunica che la società di tecnologia spaziale Bonn Magyarország e la società Talentis hanno siglato un accordo per la creazione di un centro di testaggio a Etyek, nei sobborghi di Budapest, del valore di 2,2 miliardi di fiorini (circa 9 milioni di euro). Il centro si svilupperà su un´area di 30 ettari ed ospiterà anche istituti per la formazione e la ricerca di cui potranno beneficiare le Pmi. Nel corso di una conferenza stampa presso l´Accademia delle Scienze di Budapest, il Ceo della Talentis ha dichiarato che quello in corso è il primo investimento su larga scala per la creazione di un grande centro di ricerca nella vallata di Zsámbék. .  
   
   
SEMPRE PIÙ RAPIDA LA RIVOLUZIONE DIGITALE IN EUROPA, STANDO AD UNA NUOVA INDAGINE NELL’UE  
 
Bruxelles, 2 maggio 2007 - Da un’indagine su un campione rappresentativo di 27. 000 famiglie dell’Ue emerge che quasi il 20% delle famiglie europee acquista pacchetti di telecomunicazioni e circa il 30% dispone oggi di una connessione internet ad alta velocità in banda larga. L’uso dei telefoni cellulari è sempre più diffuso, contrariamente ai telefoni fissi. Il 17% dei cittadini europei che dispongono di una connessione internet la usano per telefonare via internet. “Assistiamo ad una forte crescita dell’economia digitale in Europa e sono sempre di più le famiglie che optano per la convergenza tra servizi di telefonia fissa e mobile e internet”, ha affermato Viviane Reding, Commissaria europea responsabile della Società dell’informazione e dei media. “La riforma della normativa Ue in materia di telecomunicazioni che affronteremo quest’anno dovrà rispondere ad un ambiente tecnologico in rapida evoluzione e rafforzare nel contempo la concorrenza. ” I principali risultati dell’indagine condotta su scala europea e pubblicata oggi dalla Commissione sono i seguenti: quasi il 20% dei cittadini europei acquista dallo stesso fornitore due o più servizi di telecomunicazioni, nella maggior parte dei casi la linea telefonica fissa e l’accesso a internet; un numero sempre maggiore di utenti passa dal telefono fisso al telefono mobile: anche se la percentuale delle famiglie con almeno un telefono cellulare resta piuttosto stabile intorno all’81%, sale nell’Unione europea la quota delle famiglie che opta per l’uso esclusivo del cellulare (22%, ossia un aumento del 4%) mentre sta scendendo la percentuale di famiglie che ha almeno una linea fissa (72%, ossia una diminuzione del 5%); la banda larga si sta rapidamente diffondendo nell’Ue (28%, + 6%) e diminuisce la banda stretta (12%, -3%); la maggior parte delle famiglie accede a internet attraverso una linea Adsl (53%, + 4%) e il 34% delle connessioni in banda larga sono senza fili; il 17% dei cittadini europei che dispongono di una connessione internet affermano di usarla per telefonare; nei nuovi Stati membri questa percentuale raddoppia; con l’aumento del numero di famiglie che dispongono di una connessione internet (42%, + 4%) il motivo dell’assenza di connessione è sempre meno di ordine finanziario: il 45% degli interrogati affermano infatti di non essere semplicemente interessati; il 28% dei cittadini europei ha avuto grossi problemi provocati da messaggi di posta elettronica indesiderati, virus e programmi spia e ritiene che l’Ue e gli Stati membri debbano essere più proattivi nella lotta contro queste attività illegali (vedi Ip/06/1629). In generale la maggior parte degli utenti ha installato programmi antivirus (81%) e antispam (60%); il 40% (+ 5%) è a conoscenza del numero unico di emergenza europeo 112 che permette di chiamare i servizi di emergenza da qualunque paese dell’Unione europea, ma molti Stati membri devono migliorare l’attuazione pratica del 112 (vedi Ip/07/392); il 63% dei cittadini europei vedono programmi televisivi gratuiti e non sono abbonati alla tv a pagamento. Nei paesi in cui la tv si riceve via antenna o via satellite il numero di famiglie che si abbona alle televisione a pagamento è inferiore rispetto ai paesi in cui predomina la tv via cavo. I risultati dell’indagine pubblicata oggi andranno ad alimentare il dibattito pubblico sulla riforma delle norme comunitarie in materia di telecomunicazioni programmata per l’estate prossima (vedi Ip/06/874). Il testo integrale dell’indagine può essere consultato al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/information_society/policy/ecomm/info_centre/documentation/studies_ext_consult/index_en. Htm#2007 Penetrazione dei principali servizi di telecomunicazioni
Media delle famiglie dell’Ue-27 Media delle famiglie dell’Ue-25 Variazione % nell’Ue-25 Inverno 2007/Inverno 2006
Accesso telefonico globale (linea fissa e/o mobile) 94% 96% -1%
accesso al telefono mobile1 81% 82% +2%
accesso al telefono fisso 72% 73% -5%
accesso al telefono mobile e al telefono fisso 58% 60% -1%
accesso al telefono mobile ma non al telefono fisso 22% 22% +4%
accesso al telefono fisso ma non al telefono mobile 15% 15% -3%
Connessione internet in banda larga 28% 29% +6%
connessione Dsl 22% 23% +4%
connessione mediante modem - cavo 6% 6% +2%
Televisione 97% 97% -
antenna 45% 47% -3%
cavo 35% 33% -
satellite 21% 22% -
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TELECOM ITALIA RENDE NOTO CHE LE SUE PREOCCUPAZIONI PER GLI INVESTIMENTI IN BOLIVIA  
 
Milano,2 maggio 2007 – Con riferimento alla situazione dell’investimento in Bolivia, Telecom Italia rende noto che le sue preoccupazioni verso le decisioni del Governo boliviano sono state portate all’attenzione del Governo italiano e della Commissione Europea. Il Governo italiano e la Commissione Europea hanno pertanto già proceduto ad interessare il Governo boliviano evidenziando i rischi che corrono gli investimenti di imprese italiane ed europee nel mercato boliviano, poiché non è garantito un clima equo e affidabile. La salvaguardia e la tutela degli investimenti di imprese nazionali e comunitarie in Bolivia rientra infatti tra gli obiettivi prioritari dell’azione del Governo italiano e della Commissione Europea. D’altra parte, preoccupazioni per gli investimenti di Telecom Italia in Bolivia sono state espresse anche dal Parlamento europeo e dalle Associazioni imprenditoriali nazionali ed europee. Si ribadisce infine che Eti, società interamente controllata da Telecom Italia, sta valutando tutte le iniziative da intraprendere a tutela del proprio investimento in Entel Bolivia, ivi compreso in particolare l’avvio di una apposita procedura arbitrale così come previsto dai trattati internazionali per la salvaguardia degli investimenti di imprese straniere in Bolivia. .  
   
   
IL PROGETTO FSE SULL´OPEN SOURCE NELLE SCUOLE IN ONDA SU REPORT  
 
Bolzano, 2 maggio 2007 - Report, il programma d´informazione in onda su Rai 3, nel corso della puntata di domenica 29 aprile ha trasmesso un servizio sul progetto del Fondo Sociale Europeo per introdurre il software libero all´interno delle scuole di lingua italiana dell´Alto Adige. Open Source è ormai diventata quasi una parola d´ordine per chi ha buona dimestichezza con le tecnologie informatiche. Grazie ad un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo, i sistemi informatici di tutte le scuole italiane della Provincia Autonoma di Bolzano sono stati aggiornati, sostituendo i software con licenza proprietaria utilizzati nell´attività didattica, con una distribuzione Gnu/linux sviluppata all´interno del progetto, e rilasciata con licenza libera. Di questa iniziativa decisamente all´avanguardia, che ha coinvolto l´Intendenza scolastica italiana e il Centro di formazione professionale "Luigi Einaudi", si è occuapato nel corso della puntata, andata in onda domenica 29 aprile alle 21 su Rai 3, il programma di informazione Report. "Dal settembre 2001 - spiega la coordinatrice del Fondo Sociale Europeo, Barbara Repetto - il Centro di formazione professionale ha identificato come strategico l’avvento del software libero all’interno dei processi produttivi aziendali. In conformità a questa scelta sono stati distribuiti a studenti, docenti e famiglie i software utilizzati a scuola, favorendo in questo modo una cultura informatica basata sulla condivisione e la diffusione delle conoscenze, nel rispetto delle normative vigenti sul diritto d´autore. Il progetto Fuss (Free Upgrade Southtyrol´s Schools) ha coinvolto circa 17. 000 studenti e 1. 680 docenti, con l´aggiornamento di 2. 460 computer e 81 server". .  
   
   
CONVEGNO EMS 6.0 SUL "SOFTWARE LIBERO NELLA DIDATTICA"  
 
 Bolzano, 2 maggio 2007 - Si è svolto il 27 aprile presso il Liceo Scientifico “Evangelista Torricelli” di Bolzano un convegno organizzato dalla Sovrintendenza scolastica italiana sul tema “Software libero nella didattica” e sulle esperienze multimediali realizzate nelle varie realtà scolastiche rivolto a studenti, insegnanti ed a tutti gli operatori del settore. Software libero = sapere libero” e “condivisione del sapere”, sono questi, in sostanza, i due principi ispiratori del progetto avviato tre anni fa dalla Sovrintendenza scolastica italiana per la realizzazione di una piattaforma informatica per le attività didattiche libera da vincoli di “pacchetti applicativi” e da “Sistemi proprietari”. Nel corso del convegno organizzato oggi presso il Liceo Scientifico “Torricelli” di Bolzano si è voluto in sostanza fare il punto dello stato dell’arte e fornire i primi dati su quanto è stato realizzato sinora nelle scuole di lingua italiana a distanza di quasi due anni dall’aggiornamento al software libero di tutti i sistemi operativi dei computer dedicati alla didattica presenti nelle scuole in lingua italiana. Nel corso del suo intervento la vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, ha sottolineato che a tre anni dall’avvio del progetto la scelta può essere considerata senz’altro positiva sia sotto il profilo didattico che della diffusione della conoscenza tra gli utenti. “Grazie al software libero è oggi possibile responsabilizzare maggiormente sia gli studenti che i docenti sull’importanza di svolgere un ruolo diretto e personale rispetto all’utilizzo degli strumenti informatici. Con il software libero si può creare e programmare ciò di cui si ha realmente bisogno senza dover dipendere da “Pacchetti applicativi” generalizzati e diventare quindi protagonisti del proprio processo di apprendimento”. Un plauso particolare è stato quindi rivolto dall’assessora alal scuola italiana al gruppo di docenti e di tecnici informatici che hanno reso possibile, con il loro impegno, il passaggio al software libero di tutti i sistemi operativi dei computer dedicati alla didattica presenti nelle scuole in lingua italiana. Il coordinatore del progetto, Paolo Lorenzi, ha quindi illustrato i progressi fatti in questi anni ed alcuni dati significativi rispetto al livello di gradimento del software libero da parte degli studenti e del corpo insegnante. Nel corso della mattinata si sono succeduti gli interventi di Raffaele Meo, del Cnr di Genova e docente all’Università di Torino, di Giovanna Sissa, docente e direttrice dell’Ote (Osservatorio Tecnologico nazionale) di Genova, di Marco Ronchetti, fisico e docente al dipartimento di Informatica di Trento, di Alberto Sillitti, docente ricercatore alla facoltà di Computer science di Bolzano, e del giornalista Rai Giuseppe De Cesare, moderatore della tavola rotonda, su alcuni nodi teorici legati alla scelta per il software libero. .  
   
   
MEDEA+, CONFERENZA SULL´AUTOMAZIONE  
 
Bruxelles, 2 maggio 2007 - Dal 22 al 24 maggio si terrà a Grenoble (Francia) una conferenza sull´automazione, organizzata da Medea+, programma europeo promosso dall´industria per la ricerca e sviluppo (R&s) cooperativa a livello avanzato nel settore della microelettronica. Nel corso della conferenza saranno presentati i risultati e i punti salienti dei progetti Medea+ su temi legati alla progettazione di sistemi elettronici e di automazione e alla produzione. Per ulteriori informazioni visitare: http://tima. Imag. Fr/conferences/medea_dac/index. Html .  
   
   
INNOVAZIONE: NATO IN VENETO PRIMO PARCO SCIENTIFICO MULTIPOLARE D’ITALIA. ACCORDO TRA “VEGA”, “GALILEO” E “STAR” GAVA: “AL SERVIZIO DELLE IMPRESE. ORA LA PRIMA LEGGE QUADRO”  
 
Venezia, 2 maggio 2007 - I 3 Parchi Scientifici e Tecnologici del Veneto, “Galileo” di Padova, “Star” di Verona e “Vega” di Venezia uniscono le forze e creano, di fatto, il primo Parco Scientifico Multipolare del Veneto. E’ questo il risultato di un Accordo siglato il 27 aprile in Giunta regionale a Venezia dai 3 Presidenti Luigi Rossi Luciani (Galileo), Alberto Aldegheri (Star) e Massimo Colomban (Vega), alla presenza dell’Assessore alle Politiche Economiche del Veneto Fabio Gava e del Presidente di Veneto Innovazione Giorgio Simonetto. L’accordo, raggiunto con la regìa della Regione Veneto e di Veneto Innovazione (che coordinerà anche le attività future), porterà ad una progressiva integrazione dell’attività dei Parchi; all’attuazione di politiche unitarie di programmazione di progetti per attivare canali specifici di finanziamento regionali, nazionali e comunitari; al consolidamento del ruolo dei Parchi come cerniera tra Università e mondo produttivo; all’ampliamento del loro bacino d’utenza; all’eliminazione di duplicazioni di iniziative e del conseguente spreco di risorse. Il tutto nell’ottica di fornire attività e servizi innovativi alle imprese e di creare una vera e propria rete di interoperabilità che coinvolga anche i circa 40 centri di ricerca, innovazione e incubazione esistenti, o di futura costituzione, in Veneto. “Il Veneto – ha sottolineato Gava – è la prima Regione in Italia dove si crea una collaborazione così integrata tra Parchi Scientifici (nel nostro Paese ne agiscono una trentina, ma nessuno era arrivato a tanto), ed è significativo che ciò avvenga a pochi giorni dall’approvazione della prima legge quadro regionale su ricerca scientifica e innovazione tecnologica, che ha tra i propri punti cardine proprio la messa in rete ed il coordinamento del sistema-veneto, e che mi auguro possa essere approvata dal Consiglio regionale nella sessione di lavori del 3 e 4 maggio prossimi”. I Parchi procederanno ora sulla base di un piano d’azione che prevede il censimento dei rispettivi progetti in atto; la definizione di un piano programmatico comune, cui seguirà lo sviluppo di progetti integrati e sinergici sul territorio con il coinvolgimento di tutti i soggetti attori di sviluppo, come Università, Camere di Commercio, Fondazioni, Organizzazioni territoriali di categoria e di imprese. Nel contempo è già partita anche una piattaforma digitale interattiva (Reteveneto. Net) che mette in rete e quindi rende interoperabili i migliori sistemi di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico esistenti nel territorio veneto: una vera e propria “Borsa on Line” delle conoscenze, scienze e tecnologie. .  
   
   
ACCORDO CON COMUNE DI GENOVA SU INNOVAZIONE INFORMATICA E TELEMATICA  
 
Genova, 2 maggio 2007 - Regione Liguria e Comune di Genova hanno sottoscritto oggi un´intesa per la realizzazione di un progetto regionale di collaborazione fra i due enti in campo informatico e telematico per migliorare servizi, eliminare doppioni e contenere i costi. Il progetto, condiviso dagli assessori della Regione Liguria e del Comune di Genova G. B. Pittaluga e Giovanni Facco, permetterà di avviare, entro il 2008 una collaborazione fra enti in campo informatico e telematico. Comuni ed enti locali, potranno inviare lettere e documenti digitali alla Regione Liguria e al Comune di Genova in via telematica che avranno lo stesso valore dei documenti cartacei originali destinati a esaurirsi. Con un sostanziale taglio anche dei tempi delle risposte che potranno essere fornite con grande rapidità a cittadini e imprese. Il coordinamento tecnico del progetto è stato affidato a Datasiel Spa. In Liguria saranno coinvolti un migliaio di addetti e il sistema tratterrà oltre 200 mila documenti. Nel giro di un paio di anni il 25-30% per cento dei documenti scambiati fra le pubbliche amministrazioni liguri sarà esclusivamente digitale. Si comincerà con i servizi di protocollo e di archiviazione, in una nuova struttura del centro tecnologico di Datasiel nel grattacielo del World Trade Center di Genova. La diffusione del sistema sarà sincronizzata con l´estensione delle connessioni a banda larga sul territorio regionale e l´avvio dei servizi on line interattivo ai cittadini anche attraverso la firma digitale. .  
   
   
UMBRIA ILLUSTRATA REGIONE RINNOVA BANCA MULTIMEDIALE CON 8MILA FOTO  
 
Perugia, 2 maggio 2007 - Più di un anno di lavoro per raccogliere, ispezionare ed archiviare oltre 8mila immagini dell’Umbria, colta nei suoi più suggestivi aspetti paesaggistici, folkloristici, culturali, storici, turistici ed architettonici. Un lavoro certosino messo a punto da 19 fotografi professionisti aderenti ai sistemi Cna e Confartigianato Umbria (che insieme raccolgono circa l’80% delle imprese aderenti al comparto) per conto della Regione dell’Umbria che ha voluto così rinnovare la propria banca dati multimediale e, con essa, il portale per la promozione della propria immagine. L’iter progettuale, che nella fase di selezione del repertorio fotografico ha visto impegnata, dal 10 aprile al primo dicembre 2006, un’apposita commissione tecnica, si è conclusa nei giorni scorsi con la stipula di una convenzione sottoscritta da Sviluppumbria, quale soggetto attuatore dell’iniziativa (che si muove nell’ambito della promozione integrata) e dalle due Associazioni artigiane regionali. Ieri pomeriggio, a Palazzo Donini di Perugia, sede della Giunta regionale, una delegazione di Cna e Confartigianato e delle rispettive associazione di categoria è stato ospite della Presidente Maria Rita Lorenzetti per la cerimonia ufficiale di consegna dell’album fotografico. La delegazione era composta da Luigi Quaglia, Presidente regionale Cna, Daniele Paparelli, Presidente nazionale e regionale fotografi Confartigianato, Andrea Scognamillo, Presidente provinciale fotografi Cna, Massimo Alimenti e Carlo Antonioni dirigenti, rispettivamente, di Cna e Confartigianato. La Presidente Lorenzetti ha sottolineato come “l’Umbria sia apprezzata per le sue attrattive turistiche, per il suo stile e qualità della vita e, sempre più per la sua cultura storica, artistica, ambientale ed economica”. Si è dichiarata soddisfatta della professionalità dei fotografi che hanno voluto aderire all’iniziativa ed ha apprezzato l’elevata qualità del repertorio fornito. “Materiale - ha detto Lorenzetti - che valorizza non solo le bellezze, le piazze ed i siti più rinomati, ma anche le città ed i paesaggi meno conosciuti dal grande pubblico”. L’archivio servirà a soddisfare le esigenze documentarie di enti pubblici e privati, associazioni e fondazioni per scopi promozionali e per le proprie iniziative istituzionali. “E’ un progetto che ci ha inorgoglito, che valorizza la nostra professione e che ben si sposa con l’idea di promozione, cultura-arte-impresa, portata avanti in questi anni dalla Regione Umbria”, ha commentato il fotografo Daniele Paparelli. Quaglia, Paparelli e Scognamillo hanno voluto sottolineare l’importanza di un impegno sinergico fra istituzioni, imprese ed associazioni di categoria e di come il progetto rappresenti un unicum nel panorama nazionale. Come unica in Europa, ha ricordato la delegazione artigiana umbra, è la manifestazione “Orvieto Fotografia”, ideata e realizzata dal Fiof, Fondo Internazionale Orvieto Fotografia (costituito dalle Associazioni nazionali di categoria di Cna, Confartigianato, Confcommercio e dal Comune di Orvieto) giunta alla nona edizione, che ogni anno raccoglie oltre 400 fotografi professionisti provenienti da tutta la penisola e anche dall’estero. La cerimonia di ieri pomeriggio è stata anche l’occasione per chiedere formalmente alla Presidente il patrocinio della Regione Umbria all’iniziativa. Richiesta subito accolta da Lorenzetti che ha sottolineato la valenza qualitativa della manifestazione orvietana e l’importanza di valorizzare al meglio iniziative di tale spessore tecnico ed artistico. “Manifestazioni come questa - ha detto la Presidente - costituiscono un veicolo di promozione irrinunciabile e fondamentale per rappresentare tutte le potenzialità, le risorse e le capacità di cui l’Umbria è dotata”. .  
   
   
DMAIL GROUP S.P.A. ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DEL 49% DI GDD MANUFACTURING S.R.L..  
 
Milano, 2 maggio 2007 - Dmail Group S. P. A. Annuncia di avere perfezionato in data 24 aprile odierna l’acquisizione del 49% di Gdd Manufacturing S. R. L. , di cui già deteneva il 51%, arrivando dunque a detenerne la totalità delle quote. .  
   
   
EUTELIA RITORNA ALL’UTILE NETTO E ANNUNCIA IL POSSIBILE ANTICIPO DELL’OPZIONE PER L’ACQUSTO FINO AL 100% DI EUNICS PREVISTA LA PARTECIPAZIONE ALLE GARE PER L’ASSEGNAZIONE DELLE LICENZE WI-MAX  
 
 Arezzo, 2 maggio 2007 - L’assemblea degli azionisti di Eutelia ha approvato Il 28 aprile all’unanimità in sede ordinaria il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato 2006, caratterizzati dal raggiungimento dell’utile netto. I dati approvati confermano i valori approvati dal Consiglio di Amministrazione dello scorso 24 marzo già comunicati al mercato. Durante l’assemblea l’amministratore delegato Isacco Landi ha sottolineato come in riferimento all’opzione per l’acquisto del 100% delle quote azionare di Eunics (ex Getronics Italia e Bull Italia ), considerati i risultati dell’esercizio 2006 e il visibile e sostanziale miglioramento dei conti di Eunics (la perdita è scesa a 8 milioni di euro nel secondo semestre rispetto alla perdita di 27 milioni di euro del primo semestre 2006) Eutelia intenda lavorare per esercitare tale opzione in tempi fortemente anticipati. L’acquisizione di Getronics Italia e Bull Italia nel 2006 rispondeva al progetto di rendere sempre più efficace l’offerta di servizi e prodotti e di sviluppare un approccio commerciale che offrisse al mercato un servizio in grado di coprire tutte le esigenze del cliente: dalla semplice connettività alla progettazione di soluzioni network di alta qualità fino all’outsourcing completo di tutti i servizi Ict propri del cliente. Grazie a queste risorse Eutelia potrà posizionarsi come unico operatore Ict in Italia in grado di offrire soluzioni integrate e potrà quindi competere con le aziende più importanti sia di Tlc che di It. I risultati raggiunti mostrano un significativo innalzamento della marginalità a livello di Ebitda (+ 24% rispetto al 2005), pur in presenza di un lieve calo del valore della produzione (-7%), a riprova della validità della scelta strategica finalizzata allo sviluppo di servizi basati su infrastrutture proprietarie. Il miglioramento dei risultati emerge con ancora maggior evidenza a livello di Ebit che diventa positivo per euro 469 migliaia, in progresso di circa 22,2 milioni di euro rispetto al dato 2005. L’utile ante imposte (Ebt) sale invece a 7,9 milioni di euro (+33,2 milioni di euro rispetto al 2005), grazie anche al positivo contributo derivante dalla valutazione netta della partecipata Eunics. Il risultato netto è positivo per euro 337 migliaia contro una perdita nel 2005 pari a 22,5 milioni di euro (i dati di raffronto del 2005 sono promoforma in quanto Eutelia aveva chiuso al 30 giugno 2005 un esercizio di 12 mesi e al 31 dicembre 2005 un esercizio di 6 mesi). “Possiamo ritenerci ampliamente soddisfatti per i risultati positivi raggiunti nel 2006. E’ stato raggiunto il break even previsto dal Piano Industriale ed Eutelia è il primo operatore alternativo, quotato in Borsa, ad aver raggiunto tale risultato. L’esercizio 2006 – ha continuato il Presidente Angiolo Landi – è stato caratterizzato, sotto il profilo operativo, dallo sviluppo lungo due direttrici strategiche, come previsto dal nostro Piano Industriale 2006-2009: il consolidamento della posizione di Eutelia sui mercati Retail (servizi voce, dati, internet, Voip, reti Vpn, wireless Wifi e carte prepagate) e Wholesale (offerta di infrastrutture, servizi Vas, servizi per Carriers, Isp e reseller) attraverso l’erogazione di servizi a banda larga su infrastrutture proprietarie che ha innalzato la marginalità media sottesa; lo sviluppo internazionale, sia attraverso l’ampliamento del nostro network che attraverso accordi con partner finanziari e industriali locali per il rilascio di licenze di operatore fisso e mobile in paesi esteri ad alto tasso di crescita. Su quest’ultimo fronte siamo attualmente impegnati in Arabia Saudita, Tanzania, Qatar, Niger, Marocco, Tunisia, Kosovo, Moldavia, Bulgaria e Liberia, dove recentemente Eutelia è entrata in un consorzio finalizzato alla ricostruzione della rete telefonica fissa. “La crescita della marginalità – ha aggiunto il Presidente Angiolo Landi - abbinata alla costante generazione di cassa rappresentano la base della nostra strategia per il futuro. La solidità finanziaria e la capacità di autofinanziamento ci consentono di alimentare gli investimenti in tecnologia e in innovazione di prodotto e di perseguire con serenità nel cammino di integrazione con l’It. In questa ottica il Gruppo prevede di potenziare gli investimenti nei servizi a banda larga Wi_fi e di partecipare alle prossime gare per l’assegnazione delle licenze Wi-max. Ciò permetterà ad Eutelia di accelerare ulteriormente la diffusione della banda larga sul territorio, soprattutto nelle aree ove è più complessa la realizzazione di nuove infrastrutture tecnologiche”. L’assemblea, riunita in sede straordinaria, ha poi approvato all’unanimità le proposte di modifica dello Statuto. Sono stati modificati l’articolo 16 per introdurre il voto di lista nell’elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione, come previsto dall’attuale articolo 147-ter del Testo Unico della Finanza (D. Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998); l’articolo 21 che detta criteri di nomina e requisiti del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari; l’articolo 24 che assegna la presidenza del collegio sindacale al sindaco effettivo tratto dalla Lista di Minoranza. .  
   
   
TAS S.P.A.: SEGNALAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE PRICEWATERHOUSECOOPERS REVISIONE DEL PROGETTO DI BILANCIO E DEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2006  
 
Roma 2 maggio 2007 - La società di revisione Pricewaterhousecoopers, ha formulato una denuncia per fatti censurabili in una segnalazione alla Consob con riferimento alle modalità di contabilizzazione dell’operazione di aggregazione industriale che ha avuto effetto dal 1 agosto 2006. Come comunicato da tempo al mercato, più precisamente, la Società ha effettuato l’acquisto di due rami d’azienda di Nch Network Computer House S. P. A. (“Nch”) e delle partecipazioni detenute da Ds Data Systems S. P. A. (“Ds”) nelle società Ds Finance S. R. L. , Ds Taxi S. R. L. E Ds Supporti Direzionali e Strategici S. R. L. (“Aggregazione”). Il prezzo delle attività trasferite, supportato da una fairness opinion di esperti indipendenti, era stato determinato sulla base dei valori risultanti da un piano pluriennale per gli anni 2006-2008 elaborato da primaria società di consulenza che conteneva previsioni di risultato anche per l’esercizio 2006. Parte del prezzo dei rami d’azienda ceduti veniva corrisposto contestualmente alla stipulazione del contratto di compravendita degli stessi, mentre il residuo, pari a 35 milioni di Euro, doveva essere corrisposto alla venditrice in via dilazionata e quindi contabilizzato nella situazione patrimoniale della Società tra i debiti verso la società controllante (in seguito il “Vendor loan”). Si precisa che il piano 2006-2008 era stato redatto su incarico della capogruppo-venditrice Nch, ed analizzava solo le unità oggetto di vendita stand-alone (e non l’intero Gruppo Tas), mentre il Consiglio di Tas ha successivamente approvato un nuovo piano per gli anni 2007-2009 avente ad oggetto il Gruppo Tas post-Aggregazione. Questo nuovo piano industriale 2007-2009, pur basandosi su ipotesi più conservative, permetteva di confermare comunque, sulla base dei risultati ivi riportati, la sostenibilità dei valori dell’avviamento contabilizzati a seguito dell’Aggregazione (e ripartiti tra avviamento vero e proprio e valore di carico delle partecipazioni acquistate). A seguito dell´approvazione del piano, è stato predisposto l’impairment test sul goodwill iscritto in bilancio, considerando gli assets acquisiti come un’unica cash generating unit, in base alla considerazione che le diverse operazioni infragruppo – poste in essere in parte sotto forma di acquisto di rami d’azienda (da Nch) ed in parte mediante cessione di partecipazioni (da parte di Ds) – dovessero in sostanza essere considerate come una unitaria operazione di acquisto, avente ad oggetto quindi una sola unità generatrice di flussi finanziari, pur frammentata, dal punto di vista formale, in capo a diversi soggetti giuridici. A sostegno di tale valutazione è stata richiesta l’opinione sul test svolto a due advisors indipendenti , che ne hanno confortato i risultati. Gli amministratori procedevano poi su tale base alla predisposizione del progetto di bilancio d’esercizio ed alla approvazione dello stesso in data 27 marzo 2007. In seguito, la società di revisione Pricewaterhousecoopers formulava, in data 11 aprile u. S. , alcuni rilievi a seguito dei quali si è proceduto prontamente a sottoporre nuovamente a verifica i valori di iscrizione delle attività originate dall’Aggregazione nel bilancio di Tas (nel quale il goodwill relativo all’acquisizione dei rami d’azienda da Nch è iscritto nella voce «avviamento», mentre il costo delle tre partecipazioni totalitarie acquistate da Ds è iscritto nella voce «partecipazioni in società controllate»), considerando non più una sola ma diverse cash generating units, ciascuna delle quali corrispondente ai diversi rami d’azienda e partecipazioni acquistate. Per effetto di siffatta attività valutativa, mentre è risultata confermata la sostanziale sostenibilità del valore dei rami d’azienda acquisiti da Nch, sono emerse indicazioni diverse in relazione al valore delle partecipazioni cedute da Ds, evidenziando la necessità di una rettifica dello stesso per un importo complessivamente pari a 17,38 milioni di Euro. A seguito dei risultati dell’esercizio 2006, delle previsioni del contratto di compravendita dei rami d’azienda, nonché alla luce di quanto prima illustrato Tas, Nch e Ds hanno intrapreso le necessarie azioni per: a) rideterminare il prezzo di acquisizione delle partecipazioni cedute da Ds per adeguare il prezzo alla rettifica di impairment del valore delle partecipazioni; b) determinare, sulla base di quanto previsto nel contratto di compravendita, la rettifica del prezzo dei rami d’azienda ex Nch; a tal proposito si chiarisce che il termine massimo per la determinazione della rettifica di prezzo era contrattualmente stabilito entro il 45° giorno successivo all’approvazione del bilancio della Società; essendo peraltro intervenuta la determinazione della rettifica di prezzo prima della data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio, il c. D. A. Della Società ha provveduto a modificare il progetto di bilancio della Società stessa sulla base di tale nuova determinazione. C) riconoscere mediante riduzione di pari importo del Vendor loan gli importi relativi ai punti a e b. L’effetto della rilevazione dell’impairment test sulla situazione patrimoniale della Società si è quindi sostanzialmente azzerato in quanto, a fronte della riduzione del valore delle partecipazioni, vi è stata una corrispondente riduzione della voce dei debiti finanziari, per pari ammontare. In termini di competenza delle relative scritturazioni contabili, peraltro, l’effetto dell’impairment test emerge nel bilancio 2006, che vede pertanto nel bilancio individuale di Tas una perdita di 17. 209 migliaia di euro e nel bilancio consolidato una perdita di 14. 475 migliaia di euro. Il Patrimonio Netto è positivo per 726 migliaia di euro, pertanto non ricorrono i presupposti di legge per l’abbattimento del capitale. Di contro, la cancellazione del debito può essere rilevata solo nel 2007, esercizio nel corso del quale si evidenzierà, sia nel bilancio separato di Tas che nel bilancio consolidato, una componente positiva non ricorrente di importo pari alla perdita da impairment di cui sopra si è detto (17,38 milioni di Euro). Parallelamente, nel bilancio consolidato di Tas, l’impairment test relativo alle Cgu corrispondenti alle singole legal entities ha comportato una riduzione di valore dell’avviamento di Euro 17,17 milioni. Per quanto riguarda i rami d’azienda ceduti dalla controllante Nch, la rettifica di prezzo è il risultato dell’applicazione di una clausola del contratto di cessione degli stessi, la quale aveva la funzione di rideterminare il prezzo in funzione dell’Ebitda risultante dal bilancio d’esercizio del 2006 a prescindere dal valore recuperabile a quella data. Pertanto, la rettifica di prezzo dei rami d’azienda, che comunque non sarebbe stata necessaria in base alla sola analisi di impairment test, è stata quantificata nella misura massima prevista dal contratto, pari a 7,8 milioni di Euro. Gli effetti contabili di tale rettifica sono interamente rilevati nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31. 12. 2006, in quanto la rettifica di prezzo determinata ai sensi del contratto deve intendersi efficace in via retroattiva, quindi dalla data di stipulazione dello stesso, avvenuta il 1° agosto 2006. A seguito di tali nuove circostanze, si è tenuto in data 23. 04. 2007 (con riunione terminata il 24. 04. 2007) il consiglio di amministrazione della Società per apportare le conseguenti variazioni al progetto di bilancio in vista dell’approvazione da parte dell’assemblea del 15 maggio 2007, di seguito indicate. Interesse della società al compimento dell’operazione di Aggregazione Si precisa che l’operazione di Aggregazione è stata valutata con particolare attenzione sotto il profilo dell’interesse sociale. In base al piano industriale 2007-2009 predisposto dalla Società, infatti, le previsioni di crescita derivanti dall’aggregazione e dalle sinergie tra prodotti, servizi e personale delle società oggetto di aggregazione hanno confermato la convenienza della società al compimento dell’operazione. Fra le altre valutazioni, si possono evidenziare le seguenti sinergie attese dall’Aggregazione: - i rami d’azienda oggetto dell’aggregazione operano tutti nel mercato del software per la finanza ed hanno come clientela essenzialmente le banche; - sotto il profilo geografico, Nch e Ds operano essenzialmente in Italia, con presenze anche in Francia, Regno Unito e Spagna, mentre l’attività più rilevante di Tas è svolta in Svizzera: vi è dunque una complementarietà territoriale, in quanto attraverso Tas le attività Nch e Ds potranno avere accesso all’importante mercato elvetico, mentre attraverso Nch e Ds i prodotti di Tas potranno essere introdotti negli altri mercati europei, grazie ad una struttura commerciale della quale Tas non dispone; - le sinergie industriali dell’aggregazione sono evidenti; quanto alle sinergie di costo, esse si riflettono direttamente, in misura rilevante ed in modo certo sull’incremento dei flussi di cassa rispetto all’ipotesi in cui le diverse imprese ora aggregate siano considerate stand alone Nei fatti è stata posta in essere una pesante riorganizzazione industriale delle attività presenti nelle singole aziende, in termini di processi interni, sviluppo produttivo e centralizzazione delle responsabilità i cui maggiori benefici sono da ricercare anche nel più efficiente ed efficace utilizzo delle risorse e delle competenze inizialmente presenti nelle tre realtà. Sostenibilità finanziaria dell’operazione La sostenibilità finanziaria dell’operazione trae fondamento da una valutazione svolta da un advisor indipendente per conto di Tas S. P. A. Collegata all’ottenimento di waiver sui financial covenants attualmente previsti nei contratti di finanziamento (Waiver) ed alla rinegoziazione dei termini e delle caratteristiche dell’attuale indebitamento della società. A ciò si aggiunga che le rettifiche contrattuali di prezzo dei rami ex Nch con valuta 31. 12. 2006 (7,8 milioni) e la rinegoziazione del prezzo delle partecipazioni ex Ds (17,38 milioni) comportano alla data del 24. 04. 2007 una riduzione del Vendor loan di complessivi 25,18 milioni, con un effetto positivo di pari ammontare sulla posizione finanziaria netta. I parametri finanziari previsti per il rimborso dei finanziamenti in essere al 31. 12. 2006 sono di seguito riportati:
Parametro 2006 2007 2008 2009 e ss
Pfn/pn < 2,2 < 1,6 < 1,1 < 0,8
Pfn/ebitda < 2,6 < 2,3 < 2 < 1,5
Ebitda/oneri finanziari > 5 > 5 > 5 > 5
In merito alle garanzie necessarie alla rinegoziazione del finanziamento, Nch si è impegnata a rilasciare a favore della banca finanziatrice un impegno a concedere alla Società, entro il 31 dicembre 2007, un prestito subordinato di € 15 milioni o, alternativamente, a concedere ulteriori garanzie per pari importo su assets di proprietà. Pertanto anche per le decisioni del consiglio di amministrazione illustrate precedentemente, al 31. 12. 2006 la Società non ha rispettato i covenants sopra descritti. Come precedentemente illustrato sono in corso trattative per ottenere il waiver per i covenants relativi al 2006, mentre, relativamente ai covenants degli esercizi 2007 e 2008, si rileva che il piano finanziario della società richiede una loro rinegoziazione il cui fondamento economico è dato dall’enterprise value stimato dal soggetto indipendente sopra richiamato, insieme alla disponibilità del socio di maggioranza a concedere le garanzie sopra indicate. Quanto alla sostenibilità finanziaria dell’operazione, sono da valutare come elementi qualitativi ulteriori a supporto dell’operazione sia la rilevante rettifica in diminuzione del debito di Tas nei confronti della controllante Nch, passato da 35 milioni a 9,82 milioni per effetto delle rettifiche di prezzo delle partecipazioni e dei rami d’azienda acquistati, sia la rinegoziazione degli impegni assunti dalla Società per il rimborso dei finanziamenti erogati ai fini del completamento dell’acquisizione attività questa svolta con l’assistenza di un primario advisor di livello internazionale (Rothschild S. P. A. ). Ciò anche alla luce del nuovo piano industriale che è stato tra l’altro rielaborato sulla base di assumptions prudenziali e che quindi costituiscono ipotesi di tipo conservativo. Revisione del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2006 Il Consiglio di Amministrazione di Tas S. P. A. , leader in Italia nella fornitura di software e servizi per la gestione e la veicolazione degli ordini di borsa, ha quindi approvato in data odierna il progetto definitivo di bilancio civilistico e di bilancio consolidato dell’esercizio 2006. La società di revisione Pricewaterhousecoopers rilascerà i propri giudizi in relazione al progetto di bilancio della Società al 31 dicembre 2006 entro il 30 aprile 2007. Si comunicano i principali dati contabili, evidenziando le variazioni apportate in conseguenza dei fatti sopra descritti. I risultati contabili inerenti l’acquisizione dei rami e delle partecipazioni incidono per soli 5 mesi. Inoltre: nei costi dell’esercizio vengono contabilizzati 1. 060 k€ di oneri non ricorrenti relativi a ristrutturazione industriale; i ricavi degli analoghi periodi del 2005 sono stati influenzati da ricavi di natura non ricorrente per circa 1. 000 k€. L’impairment effettuato sul goodwill effettuato sulle partecipazioni Ds Taxi, Ds Finance e Ds Sds genera un componente negativo di conto economico, di natura straordinaria, di 17. 172 k€ al quale si contrapporrà (nel 2007, per le suesposte ragioni di competenza contabile) un componente positivo di pari ammontare. Depurati dagli effetti dei ricavi ed oneri non ricorrenti di cui sopra, i dati contabili sarebbero quelli illustrati nella seguente tabella che subisce le seguenti variazioni: *Tale valore include la svalutazione del goodwill delle partecipate Taxi, Finance e Sds per complessivi 17,17 milioni di Euro. I risultati ed i saldi normalizzati di tali svalutazioni saranno, quindi, evidenziati in sede di redazione della seconda situazione trimestrale del 2007. Il Totale dei ricavi consolidati cresce del 175,5%, passando da 14. 125 k€ del 2005 a 38. 910 k€ del 2006. L’incremento è imputabile al mutato periodo di consolidamento. Il Risultato operativo, a seguito della svalutazione sopra descritta, risulta negativo e pari a 11. 709 K€. Nel 2005 risultava pari a 5. 019 K€. Il Risultato netto dell’esercizio 2006 è negativo per 14. 475 k€ anziché un utile di 2. 658 k€, come precedentemente comunicato, contro i 3. 864 k€ dell’esercizio precedente. L’utile per azione, a livello di Gruppo, è negativo e pari a 8,17 € rispetto a 2,18 € dell’esercizio 2005, ed a 1,52 € comunicati in precedenza. Posizione Finanziaria Netta La Posizione Finanziaria Netta consolidata è negativa per 99. 547 k€ anziché per 107. 347 k€ come precedentemente comunicato, per effetto delle variazioni sopra descritte, mentre al 31 dicembre 2005 era positiva per Euro 11. 308 K€.
Posizione Finanziaria Netta k€ 31. 12. 2006 31. 12. 2005
Cassa, conti correnti bancari e titoli 5. 709 16. 450
Titoli che non costituiscono immobilizzazioni 98 51
Crediti finanziari a breve termine 10. 043 59
Debiti verso banche e altri istituti finanziari a breve - 81. 047 - 75
Deb. Finanziari entro 12 (put Apia) - 3. 000 - 2. 097
Posizione finanziaria netta a breve termine - 68. 197 14. 388
Crediti finanziari a medio/lungo termine 358 161
Debiti verso banche e altri istituti finanziari a m/l termine - 4. 508 - 15
Deb. Finanziari oltre 12 (put Apia) - - 3. 226
Deb. Finanziari oltre 12 mesi (Nch) - 27. 200
Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine - 31. 350 - 3. 080
Posizione finanziaria netta - 99. 547 11. 308
Il contratto di finanziamento bancario impone la verifica, entro il 31 luglio 2007, del rispetto di tre parametri finanziari, calcolati con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2006. La Società ha già richiesto il consenso delle Banche Finanziatrici affinché possano essere rinegoziati alcuni di tali parametri finanziari per l’esercizio 2006. A tal fine il Socio di maggioranza si è reso disponibile a subordinare il pagamento degli interessi maturati sul residuo importo del Vendor loan alla scadenza dello stesso, a rilasciare un impegno a concedere alla Società, entro il 31 dicembre 2007, un prestito subordinato di € 15 milioni o, alternativamente, a concedere ulteriori garanzie per pari importo su assets di proprietà. Contestualmente saranno intraprese trattative per la rinegoziazione del finanziamento e dei covenants con riferimento ai parametri finanziari, alla luce del piano industriale 2007-2009. .
 
   
   
CDC APPROVA IL BILANCIO DI ESERCIZIO 2006 - NOMINA A MEMBRI DEL CDA DI PAOLO LENZI ED ENRICO GIORDANO - RINNOVATA LA DELIBERA DI ACQUISTO E VENDITA DI AZIONI PROPRIE  
 
Fornacette (Pisa), 2 maggio 2007 - In data 27 Aprile si è riunita in prima convocazione l’Assemblea dei Soci di Cdc S. P. A. , società quotata sul segmento Techstar di Borsa Italiana, tra i principali operatori italiani nel settore della distribuzione di Information Technology. Parte Ordinaria - L’assemblea ha approvato il Bilancio Civilistico e Consolidato chiuso al 31 dicembre 2006. La società capogruppo, Cdc S. P. A. , ha chiuso l’esercizio 2006 con un risultato netto dopo le imposte negativo per 151 migliaia di euro. A livello consolidato, il risultato netto dopo le imposte 2006 è stato negativo per 6,214 milioni di euro. L’assemblea dei Soci, inoltre, ha deliberato la copertura della perdita dell’esercizio 2006 mediante utilizzo della Riserva Straordinaria; L’assemblea, inoltre, ha nominato Paolo Lenzi ed Enrico Giordano membri del consiglio di amministrazione. Paolo Lenzi ed Enrico Giordano, nell’ottobre 2006, erano già stati nominati consiglieri di amministrazione, ai sensi dell’art. 2386 del codice civile, da parte del Cda della società, in sostituzione dei consiglieri dimissionari Paolo Gualtieri e Leonardo Pagni; L’assemblea ha deliberato il rinnovo per 18 mesi, a partire dalla data odierna, dell’autorizzazione all’acquisto ed alla vendita di azioni proprie, fino ad un massimo di n. 1. 226. 399 azioni ordinarie, pari al 10% del capitale sociale, e comunque in misura tale che le stesse azioni proprie in portafoglio non superino il 10% del capitale sociale, secondo le modalità di cui all’art 144 bis del Regolamento Consob emittenti, per un corrispettivo unitario non superiore né inferiore del 20% al prezzo di riferimento del titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione. Le azioni proprie potranno essere utilizzate al servizio di operazioni di finanza straordinaria ovvero, per un ammontare non superiore all’1% del capitale, a servizio di un piano di stock option destinato agli amministratori non dipendenti della società, muniti di deleghe ovvero investiti di compiti operativi, deliberato dall’Assemblea dei Soci dello scorso 26 aprile 2001. Alla data odierna la Società possiede numero 392. 286 azioni proprie, pari al 3,20% del capitale sociale. Parte Straordinaria - L’assemblea ha infine approvato alcune modifiche dello statuto sociale, relativamente agli articoli 10 (Diritto di Voto), 12 (Amministrazione), 14 (Modalità di Riunione), 15 (Poteri), 18 (Collegio Sindacale), 19 (Controllo Contabile). Le modifiche sono state deliberate allo scopo di adeguare lo Statuto Sociale alle nuove previsioni normative di cui alla Legge 262 del 28 dicembre 2005 ed al decreto legislativo n. 303 del 29 dicembre 2006. .  
   
   
EXPRIVIA S.P.A. L’UTILE D’ESERCIZIO, PARI A EURO 1.098.875: PER IL 5% (PARI A EURO 54.944), A RISERVA LEGALE E IL RESTANTE (PARI A EURO 1.043.931) A COPERTURA PERDITE ESERCIZI PRECEDENTI.  
 
Molfetta (Ba), 2 maggio 2007 - L’assemblea di Exprivia S. P. A. Tenutasi in data 27 Aprile in sede ordinaria, ha approvato il Bilancio annuale al 31/12/06 destinando l’utile d’esercizio, pari a Euro 1. 098. 875: per il 5% (pari a Euro 54. 944), a Riserva Legale e il restante (pari a Euro 1. 043. 931) a copertura perdite esercizi precedenti. Sempre in sede Ordinaria, l’Assemblea ha approvato anche: l’Autorizzazione all’acquisto ed alla disposizione di azioni proprie, a seguito della preventiva revoca della delibera assunta dall’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 3 agosto 2006 l’estensione della durata dell’incarico alla società di revisione Pkf Italia S. P. A. L’assemblea di Exprivia S. P. A. Tenutasi anche in sede straordinaria, ha approvato la modifica dell’art. 16 dello statuto sociale attribuendo al Consiglio di Amministrazione la competenza su talune deliberazioni contemplate dall’art. 2365, secondo comma, del Codice Civile. .  
   
   
COMPUWARE VANTAGE 10 INTEGRA ANALISI DELLE APPLICAZIONI .NET E JAVA NONCHÉ PARAMETRI DI MISURAZIONE DELL´IMPATTO SUL BUSINESS CON IL MONITORAGGIO DELL´ESPERIENZA DELL´UTENTE FINALE  
 
 Milano, 2 maggio 2007 - Compuware Corporation ha presentato Compuware Vantage 10, una sofisticata soluzione di service management che consente alle organizzazioni It di gestire il servizio applicativo dal punto di vista del business. Questa soluzione di prossima generazione integra capacità di monitoraggio complete dell´attività degli utenti finali, con analisi approfondite delle applicazioni . Net e Java, oltre che con parametri di misurazione dell´impatto sul business. Queste nuove capacità consentono la prioritizzazione e la risoluzione dei problemi business-driven e il sistematico miglioramento del servizio offerto. Compuware Vantage 10 fornisce inoltre alle organizzazioni It la possibilità di utilizzare parametri correlati al business per misurare e gestire il servizio Voip. "La capacità di gestire la disponibilità e le prestazioni applicative è un requisito importante per l´offerta di livelli di servizio applicativo in grado di soddisfare le esigenze degli utenti finali", ha dichiarato Tim Grieser, vicepresidente System Management Software Research di Idc. "Compuware ha dimostrato di comprendere queste esigenze offrendo la suite Compuware Vantage, un set completo di software per monitorare e analizzare le prestazioni applicative, che consente di abbinare viste dei componenti dell´infrastruttura (client, server, rete), con viste delle applicazioni nonché delle transazioni e dell´attività dell´utente finale". Compuware Vantage fornisce un approccio completo all´attività dell´utente finale attraverso lo scripting delle transazioni e il monitoraggio dell´effettivo comportamento dell´utente finale. La nuova integrazione con analisi applicative dettagliate consente la visibilità delle prestazioni degli application server per le applicazioni Soa e Web attraverso l´orchestrazione delle piattaforme applicative e delle applicazioni pacchettizzate. Questa integrazione diretta migliora la capacità dell´It di assicurare l´eccellenza del servizio, fornire una risoluzione dei problemi più tempestiva e migliorare la collaborazione cross-silo. "Una soluzione di service management end-to-end è di importanza critica per supportare i nostri utenti remoti distribuiti in aree geografiche estese. Compuware Vantage fornisce la visibilità completa dell´esperienza degli utenti finali e ci consente di eseguire tempestivamente analisi dettagliate delle applicazioni Java", ha detto Todd Birkenholtz, Enterprise Monitoring Solutions Team di Fbl Financial Group, Inc. "Grazie a questo approccio proattivo all´analisi dei problemi, abbiamo ridotto drasticamente i tempi di risoluzione e assicurato livelli di servizio elevati". I parametri di misurazione dell´impatto sul business introdotti di recente consentono di analizzare il numero effettivo di utenti e il numero massimo di utenti potenziali coinvolti in un problema di prestazioni o disponibilità. Questa informazione critica consente all´It di assegnare priorità e rispondere a problemi in base all´effettivo impatto sul business, migliorando in tal modo la capacità dell´It di gestire più efficacemente il servizio applicativo. "Le organizzazioni It non dispongono delle necessarie informazioni circa l´impatto che i livelli . Net e Java hanno sull´esperienza degli utenti finali. Man mano che le applicazioni basate su Web diventano più critiche e complesse, l´It necessita di una visione end-to-end dei tempi di risposta degli utenti finali e dei parametri applicativi che contribuiscono alla qualità del servizio offerto", ha commentato Steve Tack, direttore Product Management di Compuware Corporation. "Il monitoraggio a tutto campo dell´esperienza degli utenti finali fornito da Compuware Vantage abbinato alle analisi delle applicazioni Java e . Net offrono ai clienti una soluzione che non ha eguali nel settore. Questa release costituisce l´ambiente di base per la soluzione integrata di Compuware con Proxima Technology Centauri, la tecnologia acquisita di recente, prevista in rilascio nel prossimo trimestre". Compuware Vantage consente inoltre il monitoraggio di Voip come un´applicazione basata sulla rete nel contesto di altre applicazioni che si contendono le risorse di rete. Compuware Vantage 10 genera nuovi report di livello gestionale che visualizzano lo stato di integrità complessivo del servizio Voip, incluso il numero di chiamate con un livello prestazionale ridotto. Ulteriori analisi dettagliate consentono di ottenere parametri di misurazione della rete e Voip che facilitano la risoluzione di problemi e l´analisi dei trend. .  
   
   
DA INTEL E MICRON MEMORIA FLASH NAND MULTI-LEVEL CELL ALL’AVANGUARDIA FLASH NAND MULTI-LEVEL CELL A 50 NANOMETRI  
 
Assago (Milano), 2 maggio 2007 – Intel Corporation e Micron Technology, Inc. , hanno avviato la fase di campionatura della memoria flash Nand multi-level cell (Mlc) a 50 nanometri (nm). Un nuovo importante traguardo di Im Flash Technologies, la joint venture tra le due aziende per il settore delle memorie flash Nand. I componenti della nuova memoria flash Nand Mlc, caratterizzano un die e dimensioni di cella all’avanguardia, ideali per l’impiego nei dispositivi elettronici di elaborazione e dell’elettronica di consumo, sempre più piccoli e sempre più efficienti. La tecnologia Mlc a 50 nm, disponibile in campioni con densità di die di 16 gigabit (Gb), si aggiunge ai prodotti single-level cell (Slc) a 50 nm con densità di die di 4 Gb già annunciati e presenti sul mercato. Il nuovo prodotto Nand Mlc corona un anno di attività produttiva che ha visto Intel e Micron, fortemente impegnate nella realizzazione di una rete di impianti produttivi di memoria flash basata sulla tecnologia a 300 millimetri (mm) e nello sviluppo di prodotti di memoria flash Nand al di sotto dei 40 nm. “In un solo anno, Micron e Intel hanno sviluppato un prodotto Mlc di memoria flash Nand all’avanguardia nel settore creando un’importante rete produttiva che è già a pieno regime”, ha dichiarato Mark Durcan, Chief Operating Officer di Micron. “Siamo entusiasti dei risultati che abbiamo ottenuto con Intel, e ci auguriamo di raggiungere nuovi traguardi nel corso del prossimo anno”. “Il livello raggiunto nel primo anno dalla joint venture con Micron per sviluppare un’architettura all’avanguardia nel settore, ha superato di gran lunga le nostre aspettative”, ha affermato Randy Wilhelm, Vice President di Intel e General Manager del Nand Products Group. “Nel luglio dell’anno scorso, Intel e Micron sono state le prime aziende del settore a introdurre sul mercato campioni di prodotti Nand Slc a 50 nm. Il processo di sviluppo dell’architettura Mlc a 50 nm più avanzata del settore costituisce una prova ulteriore della forza di questa alleanza”. Unitamente alla produzione di prodotti flash Nand negli impianti Micron di Boise in Idaho, e Manassas in Virginia, la joint venture, da febbraio, ha avviato la produzione di wafer da 300 mm in un impianto a Lehi nello Utah. Le due aziende, hanno recentemente annunciato il progetto di avviare un nuovo impianto produttivodi Im Flash a Singapore. .  
   
   
IL CELL BROADBAND ENGINE E IL MAINFRAME IBM: INSIEME PER NUOVI MONDI VIRTUALI  
 
Milano, 2 maggio 2007 - Ibm ha presentato un progetto interaziendale che vuole integrare il processore Cell Broadband Engine (Cell/b. E. ) con il mainframe Ibm, per creare un sistema ibrido straordinariamente veloce e potente, con funzionalità di sicurezza progettate per gestire una nuova generazione di applicazioni del “mondo virtuale”, quali Internet 3D. Il progetto sfrutta la capacità del mainframe di accelerare il lavoro tramite “processori specialistici”, nonché la sua architettura di networking esclusiva, che consente una comunicazione ultra-veloce necessaria per creare mondi virtuali, con milioni di utenti simultanei che condividono un unico universo. I progetto è stato avviato da Ibm insieme a Hoplon Infotainment, una società di brasiliana giochi online, il cui software è una componente chiave per testare le funzionalità del nuovo ambiente. L’obiettivo è creare un ambiente in grado di eseguire in modo integrato soluzioni impegnative quali ambienti di realtà virtuale, applicazioni 3D per la mappatura, Erp e Crm, negozi virtuali in 3D e meeting room, ambienti di collaborazione e nuovi tipi di repository di dati. Si prevede di raggiungere questo obiettivo parcellizzando il carico di lavoro tra il mainframe e il processore Cell. Cell B. E. Gestirà la simulazione complessa necessaria per operare nei mondi virtuali come ad esempio il caso di una palla lanciata in un mondo di realtà virtuale che deve comunque obbedire alle leggi di gravità. A tale scopo, Ibm e Hoplon stanno effettuando il porting del software Hoplon a Cell/b. E. Per gestire il passaggio di messaggi e la simulazione fisica. Le società hanno già creato un modello di programmazione e un’architettura di messaggistica, che separa l’applicazione che gira sul sistema. Da parte sua, il mainframe gestirà il middlware specifico del settore di Hoplon per i mondi virtuali, denominato bitVerse, attualmente in fase di sviluppo con l’utilizzo di Websphere Xd come ambiente runtime di base, insieme a Db2. Inoltre, il mainframe eseguirà le attività amministrative per il middleware e le applicazioni; gestirà inoltre la logistica (fatturazione, ecc. ) e la connettività con terzi, nonché con diversi client, che potrebbero includere Pc, console, telefoni cellulari, riproduttori musicali, Tv e altri dispositivi. Unico tra i server, il mainframe è stato progettato sin dall’inizio per incorporare processori in grado di gestire svariate attività specializzate. Ad esempio, i cosiddetti “processori specialistici” possono gestire carichi di lavoro Linux, Java nonché cifrare e decifrare i dati. Inoltre, il mainframe può comprendere fino a 336 processori Risc per assistere l’I/o. Si prevede che questo elemento potente della progettazione aiuterà il sistema a integrarsi senza soluzione di continuità con il processore Cell. Altrettanto importante è il fatto che gli Hipersocket del mainframe forniscono una comunicazione veloce tra tutti i server virtuali contenuti in una singola macchina. Di conseguenza, si ritiene che il mainframe possa essere la piattaforma ideale per grandi mondi virtuali, che spesso richiedono una tecnologia in grado di gestire milioni di utenti simultanei sparsi tra diverse centinaia di server. Gli hipersocket del mainframe consentono agli utenti residenti su diversi server virtuali di interagire tra loro con time lag minimo. Al contrario, in un ambiente distribuito, in cui molti server fisici sono collegati tramite cavi di rete, il time lag può essere sostanzialmente maggiore. Anche altre caratteristiche del mainframe, come nel caso delle funzioni di sicurezza, si prestano alle applicazioni virtuali. Nella certificazione della sicurezza nota come Evaluation Assurance Level (Eal) di Common Criteria, il mainframe Ibm ha ottenuto uno dei più alti livelli di certificazione – il Livello 5 – per il partizionamento logico, la tecnologia di virtualizzazione di punta di Ibm. Ed è in grado di gestire carichi di lavoro massivi. Ad esempio, il mainframe ha recentemente raggiunto il più grande risultato di benchmark nel core banking a livello mondiale, segnando il record di 9. 445 transazioni al secondo (tps) in real-time, basate su più di 380 milioni di conti con tre miliardi di storici di transazioni (1). Il rivoluzionario Cell/b. E. - sviluppato congiuntamente da Ibm, Sony e Toshiba - ha una concezione innovativa, con un core di elaborazione centrale basato sulla tecnologia Power Architecture Ibm e otto Spe (Synergistic Processing Element). Cell/b. E. Potenzia le applicazioni “compute-intensive”, offrendo prestazioni veloci per intrattenimento digitale e palmari, realtà virtuale, download wireless, video chat in tempo reale, show Tv interattivi e altri ambienti di calcolo “avidi di immagini”. Cell/b. E. È presente in prodotti quali Playstation3 di Sony Computer Entertainment e Cell/b. E. Reference Set di Toshiba, un tool di sviluppo per i prodotti Cell/b. E. , nonché Ibm Bladecenter Qs20 è incorporato anche nelle offerte personalizzate basate su Cell/b. E. Di Ibm Global Engineering Solutions. .