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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Giugno 2007
UNIONE EUROPEA: UN NUOVO REGOLAMENTO PER SVILUPPO DEL SETTORE “BIO” FISSATA ALLO 0,9% LA SOGLIA DI TOLLERANZA PER GLI OGM NEI PRODOTTI BIOLOGICI  
 
I ministri dell’agricoltura dell’Unione europea hanno raggiunto il 12 giugno un accordo politico su un nuovo regolamento relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, che semplifica la materia sia per gli agricoltori che per i consumatori. La nuova disciplina reca un insieme coerente di obiettivi, principi e norme fondamentali sulla produzione biologica, compreso un nuovo regime permanente d’importazione e un sistema di controllo più razionale. L’uso del marchio biologico Ue è reso obbligatorio, ma può essere accompagnato da marchi nazionali o privati. Un´apposita indicazione informerà i consumatori del luogo di provenienza dei prodotti. Potranno avvalersi del marchio biologico solo i prodotti alimentari che contengono almeno il 95% di ingredienti biologici, ma i prodotti non bio potranno indicare, nella composizione, gli eventuali ingredienti biologici. Resta vietato l’uso di organismi geneticamente modificati ed ora verrà indicato espressamente che la presenza accidentale di Ogm in misura non superiore allo 0,9% vale anche per i prodotti bio. Rimane invariato l’elenco delle sostanze autorizzate in agricoltura biologica. La nuova normativa apre inoltre la possibilità di aggiungere ulteriori disposizioni sull’acquacoltura, sulla vitivinicoltura, sulle alghe e sui lieviti bio. Nella seconda fase di questo processo di revisione del quadro normativo, sulla base del nuovo regolamento, le rigorose modalità di applicazione vigenti verranno trasposte dal regolamento preesistente al nuovo regime. La commissaria all’agricoltura e allo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel ha così commentato l’accordo: “Si tratta di un eccellente accordo, che renderà i prodotti bio più facilmente riconoscibili nell’Ue e farà sì che i consumatori sappiano esattamente cosa acquistano. L´alimentazione biologica rappresenta un mercato fiorente e in piena espansione. Mi auguro che il nuovo quadro normativo assicuri continuità a questa crescita, grazie al fruttuoso incontro tra domanda di mercato e spirito imprenditoriale dei produttori europei”. Nel 2005, circa 6 milioni di ettari sono stati coltivati secondo il metodo biologico o riconvertiti alla produzione biologica nell´Ue a 25. Ciò rappresenta un aumento di oltre il 2% rispetto al 2004. Nello stesso periodo il numero di produttori “bio” è cresciuto di oltre il 6%. .  
   
   
DIRIGENTI DEL CONSORZIO E CINQUE ASSESSORI DIFENDONO A BRUXELLES IL FUTURO DEL PARMIGIANO-REGGIANO  
 
E’ un’offensiva in grande stile quella che il Consorzio del Parmigiano-reggiano si appresta a lanciare il 6 e 7 giugno a Bruxelles a sostegno della Commissione europea sulla vicenda “Parmesan”, ma anche per sbloccare la modifica del disciplinare riguardante il confezionamento del prodotto, che l’ente di tutela (che ha già avuto l’assenso delle autorità italiane) chiede insistentemente venga effettuato esclusivamente nel comprensorio di produzione. Di fronte all’impasse che si è determinata a Bruxelles su questo tema, e alla vigilia del parere (atteso per il 28 giugno) dell’Avvocato Generale della Corte di Giustizia sulla procedura d’infrazione aperta dalla Commissione Ue contro la Germania per l’uso improprio del termine “Parmesan”, a mobilitarsi non sono solo i dirigenti del Consorzio. A Bruxelles, infatti, il presidente Giuseppe Alai, i vicepresidenti Eros Valenti e Paolo Bandini, i consiglieri Aldemiro Bertolini, Paolo Carra, Marco Prandi, Graziano Salsi, Polidoro Scarica e il direttore generale Leo Bertozzi, saranno affiancati in una intensa due giorni di incontri dall’assessore all’agricoltura dell’Emilia-romagna, Tiberio Rabboni, dal dirigente Davide Barchi e dagli assessori all’Agricoltura delle province di Parma, Pier Luigi Ferrari, Reggio Emilia, Roberta Rivi, Modena, Graziano Poggioli, e Mantova, Maurizio Castelli. “Una delegazione che vede insieme rappresentanti dei caseifici e pubbliche amministrazioni, e che sarà ricevuta da 15 eurodeputati italiani - sottolinea il presidente dell’Ente di tutela, Giuseppe Alai - è segno di una coesione profonda attorno alle ragioni e agli interessi di 450 caseifici e 4. 400 produttori, per i quali il Consorzio è impegnato da anni a creare maggiori certezze sull’esclusività dell’uso del termine “parmesan” e a sconfiggere definitivamente quella che si configura come una concorrenza sleale e ingannevole per i consumatori”. “Il nostro obiettivo – spiega il direttore del Consorzio, Leo Bertozzi – è duplice: da una parte intendiamo infatti sensibilizzare la Commissione Europea sulle ragioni che ci hanno spinto a chiedere una modifica del disciplinare di produzione del Parmigiano-reggiano, al fine di garantire il fatto che tutte le fasi di lavorazione (incluso il confezionamento sia del grattugiato che del porzionato) avvengano nel comprensorio di produzione; dall’altra vogliamo confrontarci con diversi importanti referenti (dalla Direzione Generale Agricoltura dell’Ue, agli eurodeputati italiani, al Copa-cogeca, al rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione Europea, alle organizzazioni professionali e alle centrali cooperative stabilmente presenti con proprie rappresentanze a Bruxelles) sia sulla questione specifica riguardante il “Parmesan”, sia, più in generale ma in modo altrettanto concreto, sul tema della tutela delle Denominazioni d’Origine Protetta”. “Il contenzioso sul “Parmesan” che vede opposta la Commissione Europea alla Germania – prosegue Bertozzi – è un caso emblematico di una scarsa incisività che si registra nell’applicazione di norme che pure appaiono chiare; per parte nostra sosteniamo dunque una battaglia finalizzata ad un estremo rigore nell’applicazione dei meccanismi di tutela, cercando di far comprendere a tutti gli interlocutori che una sentenza a noi eventualmente sfavorevole avrebbe conseguenze drammatiche non solo per il nostro prodotto, ma per tutto il sistema italiano ed europeo delle Dop, che a quel punto non avrebbero più alcun tipo di protezione”. Il 6 e 7 giugno la delegazione guidata da Alai terrà ben otto incontri: tra i più attesi quello con l’Unità Qualità della Direzione Generale Agricoltura dell’Ue, in programma mercoledì 6, e quello – realizzato grazie alla collaborazione dell’on. Vincenzo Lavarra – con gli eurodeputati italiani, che si terrà il 7 giugno; una visita è prevista anche agli uffici di Bruxelles della Regione Emilia-romagna. .  
   
   
SCIENZIATI INVITANO GLI ATTORI DEL SETTORE DELLA PESCA AD ATTENERSI AI CONSIGLI SUGLI STOCK A RISCHIO  
 
 Il Consiglio internazionale per l´esplorazione del mare (Ciem) ha pubblicato la sua ultima relazione sullo stato e sulle prospettive di alcuni stock di pesci. Gli scienziati raccomandano la chiusura della pesca del merluzzo in alcune aree e la fissazione di obiettivi più vicini ai livelli consigliati dagli scienziati. La pubblicazione è stata divulgata solo un giorno dopo l´adozione da parte della Commissione della sua dichiarazione annuale di politica generale sulle opportunità di pesca per il 2008. La Commissione mostra la sua preoccupazione anche in relazione alla pesca eccessiva, sottolineando il fatto che molti stock sono al di fuori dei limiti di sicurezza biologica e invita a fare sforzi più sostenuti per riportare il settore europeo della pesca in una posizione più sostenibile. Le notizie diffuse dal Ciem non sono buone. Gli stock di aringhe nel Mar celtico e al nord-ovest dell´Irlanda, gli stock di merluzzo baltico, nonché di aringhe e merlano nel Mare del Nord e di merluzzo norvegese sono diminuiti in modo preoccupante. Il Ciem consiglia ancora una volta di chiudere la pesca del merluzzo nel Mare del Nord e nel Kattegat e invita a ravvicinare i livelli di pesca a quelli suggeriti dagli scienziati. La relazione del Ciem verrà ora esaminata dal comitato economico, scientifico e tecnico della pesca (Stecf) della Commissione, che fornirà a quest´ultima una consulenza dettagliata. Nella sua comunicazione, pubblicata il 7 giugno, la Commissione ha dichiarato che il Consiglio dei ministri della pesca ha costantemente fissato il volume totale delle catture ammissibili (Tac) molto al di sopra dei livelli raccomandati dagli scienziati. L´impatto è stato ulteriormente enfatizzato dal costante superamento dei livelli di Tac. La Commissione esorta a compiere uno sforzo serio e congiunto per rendere sostenibile la pesca europea ed invita quindi le parti interessate e gli Stati membri ad esaminare la comunicazione e a fornirle un feedback. La dichiarazione annuale di politica generale è stata introdotta per la prima volta nel 2006 per agevolare un dibattito approfondito con le parti interessate e gli Stati membri dell´Ue sui Tac e sulle quote. .  
   
   
AIUTI UE PER QUATTRO FORMAGGI ITALIANI, DE CASTRO: “IMPORTANTE SOSTENERE LE PRODUZIONI DI QUALITA’”  
 
Sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee L 139 del 31 maggio 2007, sono state pubblicate le disposizioni comunitarie che prevedono, anche per il 2007, la concessione di una aiuto per l’ammasso privato di alcuni formaggi prodotti nell’Unione Europea, tra cui il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il Provolone ed il Pecorino Romano. La misura in questione è destinata a sostenere le produzioni casearie che richiedono una lunga stagionatura. I formaggi italiani beneficeranno di un gettito superiore a 25 milioni di euro, assorbendo quasi integralmente lo stanziamento previsto (pari a circa 28 milioni). “Queste misure, destinate ai quattro più importanti formaggi italiani - ha sottolineato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro - sono state adottate, a seguito di una intensa attività negoziale espletata dal Governo italiano a sostegno delle produzioni di qualità, che ha consentito di mantenere gli aiuti allo stesso livello di quelli della scorsa campagna, evitando una riduzione che, secondo la politica seguita dalla Commissione Europea, appariva scontata”. Per il Ministro De Castro: “Il risultato ottenuto conferma l’attenzione che il Ministero delle politiche agricole alimentarie forestali rivolge alla necessità di garantire ai consumatori la massima qualità, assicurando nel contempo ai produttori leali condizioni di competizione sui mercati nazionali ed internazionali”. .  
   
   
MARR: RILEVATE LE ATTIVITÀ DELLA F.LLI BALDINI S.R.L., AZIENDA LEADER NELLA DISTRIBUZIONE DEI MOLLUSCHI FRESCHI CON OLTRE 17 MLN DI EURO DI FATTURATO NEL 2006.  
 
Prosegue il processo di diversificazione di Marr, che si rafforza nella commercializzazione dell’ittico fresco: un mercato in costante crescita. Rimini – Marr , ha siglato, attraverso la neo-costituita Baldini Adriatica Pesca S. R. L. (“Adriatica Pesca” - controllata al 100% da Marr S. P. A. ), il contratto per l’affitto del ramo di azienda della F. Lli Baldini S. R. L. (“Baldini”), società attiva nella commercializzazione di prodotti ittici freschi e congelati. Con oltre 17 milioni di Euro di ricavi di vendita, la F. Lli Baldini S. R. L. , che con i marchi Baldini e Adriatica Pesca è attiva fin dal 1973, ha una leadership riconosciuta nel settore dei molluschi freschi e dei mitili in particolare. L’azienda opera nelle aree Emilia-romagna, Marche e Toscana e fornisce i segmenti di clientela Foodservice, pescherie e Gdo. L’attività della Baldini viene svolta attraverso un centro di distribuzione di oltre 2. 500 mq, una organizzazione di circa 37 risorse tra dipendenti e collaboratori ed una rete logistica di 18 automezzi. I molluschi sono il prodotto ittico più acquistato in Italia con una quota di oltre il 25% dei consumi extra-domestici e di oltre il 9% dei consumi domestici (fonte: Osservatorio Ittico - Ismea). Tra le specie di pesce consumate nel fuori casa, cozze e vongole risultano di gran lunga il prodotto preferito dagli italiani con il 46% delle preferenze rispetto al 35% di spigole e orate e il 28% di gamberi e mazzancolle (indagine Ismea – Nielsen). Il consumo dei molluschi ha registrato in questi anni interessanti e continui incrementi, in particolare nel 2006 il consumo domestico di molluschi freschi in Italia si è attestato a circa 410 milioni di Euro, facendo registrare nel periodo 2004-2006 un tasso di crescita annuo del 9,8% (elaborazione su dati dell’Osservatorio Ittico - Ismea). L’operazione con la Baldini ha un’importante valenza strategica, in quanto permette tra l’altro a Marr di acquisire importanti sinergie nell’approvvigionamento dei molluschi freschi e di rafforzarsi in un segmento di mercato rilevante del Foodservice. L’operazione, che ha ottenuto l’assenso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed ha effetto a partire dall’11 giugno 2007, prevede l’affitto del ramo di azienda della Baldini. Il contratto di affitto ha scadenza il 31 dicembre 2008 e prevede che entro il 31 agosto 2008 Marr, attraverso la propria controllata Adriatica Pesca, possa esercitare l’opzione, concessa a titolo gratuito, per l’acquisto del ramo di azienda della Baldini ad un prezzo totale stimato in 3. 000. 000 di Euro tra avviamento e attrezzature. La struttura manageriale ed operativa della Baldini viene totalmente confermata e va a potenziare l’organizzazione distributiva di Marr e le sue competenze di prodotto. “Con l’operazione della Baldini – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Marr Ugo Ravanelli - prosegue il piano di crescita di Marr, volto a rafforzare ulteriormente la leadership nel settore di riferimento, sia espandendo la specializzazione su particolari segmenti merceologici sia aumentando le opportunità di fidelizzazione della clientela. Questa è la seconda operazione del 2007 e segue l’acquisto di gennaio della New Catering S. R. L. , società attiva nella distribuzione di prodotti alimentari ai bar e alla ristorazione veloce, dalla quale continuiamo a raccogliere positivi risultati”. .  
   
   
CHISSO: IN TRENO LE BARBABIETOLE FINO A PONTELONGO  
 
Venezia - “Ribadisco l’assoluta necessità che, anche per la prossima stagione estiva giugno – agosto 2007, il servizio di trasporto di barbabietole fino allo zuccherificio di Pontelongo tramite servizio ferroviario sia garantito ai più adeguati livelli qualitativi possibili”. Non ha dubbi nè tentennamenti l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che ha impartito questa precisa disposizione alla società controllata Sistemi Territoriali, la quale aveva preannunciato l’intenzione di non effettuare la campagna saccarifera, anche a seguito delle vicende giudiziarie attivate da parte di comitati cittadini che lamentavano disagi derivanti dal rumore provocato dall’aggiuntivo traffico ferroviario merci nelle ore notturne. Non ci sto a riportare in strada circa 60 mila camion in aggiunta al già pesante traffico esistente, con un ulteriore appesantimento della tangenziale di Mestre – ha fatto presente Chisso, mentre “ il trasporto attraverso il servizio ferroviario eviterà il congestionamento delle arterie stradali che saranno interessate dall’eventuale trasferimento su gomma delle barbabietole”, “con evidenti ed indubbi vantaggi complessivi per il territorio e per l’ambiente regionale in genere, che sarebbero senz’altro penalizzati dall’incremento del traffico veicolare presente nel periodo estivo tradizionalmente ad alta congestione”. Non a caso la preannunciata cessazione del servizio da parte di Sistemi Territoriali s. P. A. Aveva a sua volta scatenato le proteste e le reazioni di molte amministrazioni e associazioni, tra le quali la Provincia di Padova, Legambiente e le comunità di Favaro Veneto, Mestre, Campalto e Pontelongo, la cui viabilità sarebbe stata nuovamente compromessa dal passaggio di decine di migliaia di autocarri per il periodo della campagna saccarifera e che hanno minacciato di bloccarne il transito con ordinanze ad hoc. Chisso ha peraltro prescritto alla società ferroviaria il rispetto scrupoloso degli “orari di esercizio della tratta ferroviaria, in modo da rendere compatibile il trasporto delle barbabietole con la presenza di abitazioni civili. A tal fine il transito dei mezzi rotabili dovrà essere contenuto, anche sotto il profilo della velocità di transito, nei limiti a suo tempo definiti dall’Autorità Giudiziaria”. .  
   
   
CONFAGRICOLTURA LAZIO VISITA LA CENTRALE ENEL DI CIVITAVECCHIA: APERTO UN TAVOLO DI DIALOGO CON L’AZIENDA  
 
Una delegazione di imprenditori agricoli di Confagricoltura Lazio ha visitato oggi il cantiere della centrale Enel di Civitavecchia, attualmente in via di riconversione, ed ha incontrato una rappresentanza di tecnici e manager dell’azienda energetica per approfondire gli impatti che si prevedono sull’ambiente circostante e sul territorio. Agli imprenditori di Confagricoltura i tecnici Enel hanno fornito dati sulle tecnologie che saranno adottate nella nuova centrale, sulle prestazioni ambientali dell’ impianto, sui parametri per il monitoraggio ambientale permanente e su casi analoghi presenti nello scenario energetico europeo. Nei mesi scorsi la Confagricoltura del Lazio aveva raccolto le preoccupazioni ed il disagio da parte degli imprenditori associati che operano nell’area di Civitavecchia, Tarquinia e Montalto ed elaborato alcune richieste di chiarimenti sugli effetti della riconversione della centrale Enel in merito alla qualità dei propri prodotti agricoli, che in quel comprensorio registrano aree di eccellenze produttive e qualitative tra le più elevate della regione. Secondo il presidente di Confagricoltura Lazio, Paolo Perinelli, “il dibattito che su questo tema si è sviluppato e le considerazioni - molto spesso mutevoli o contraddittorie - che si sono susseguite hanno finito per alimentare ancor più dubbi e incertezze”, mentre vi è l’esigenza di “fare chiarezza per tutelare il valore sociale ed economico dell’area, la sua costa, il mare, le produzioni tipiche, la bellezza dei borghi”. “La disponibilità di Enel al confronto e al dialogo con una componente importante dell’economia locale quale quella agricola – prosegue Perinelli – costituisce un segnale apprezzabile per l’avvio di un confronto costruttivo al fine di fornire agli agricoltori informazioni corrette e veritiere”. .  
   
   
PER IL COLPO DI FUOCO APPELLO DELL´AS. BERGER AI FRUTTICOLTORI: NECESSARIO INTENSIFICARE I CONTROLLI  
 
Bolzano - Il clima caldo-umido, il vento e la grandine contribuiscono ad elevare il rischio di diffusione della patologia delle piante "colpo di fuoco". Lo comunica il Servizio fitosanitario provinciale presso l´Ufficio frutti-viticoltura. Da qui l´appello dell´ass. Provinciale all´agricoltura, Hans Berger ai contadini di controllare minuziosamente i loro impianti e di comunicare con tempestività i casi sospetti per evitare un´ulteriore diffusione. Come hanno mostrato i rilevamenti effettuati la scorsa settimanasono interessate dal possibile contagio le piante di mele e di pere che erano in fioritura da metà maggio di quest´anno, in particolare quelle dei nuovi impianti e soprattutto di quelli in quota (sopra gli 800 metri sul livello del mare), anche di vecchia data. Questo quanto comunica il Servizio fitosanitario provinciale. Finora - così l´ass. Berger - i controlli espletati con grande responsabilità dai frutticoltori nei loro impianti hanno ben funzionato. Tali controlli dovranno essere intensificati in questi giorni per scongiurare il pericolo di diffusione dei batteri responsabili del "colpo di fuoco". Qualora durante i controlli si notassero dei possibili sintomi di contagio delle piante è necessario comunicarlo tempestivamente al Servizio fitosanitario provinciale, presso l´Ufficio frutti-viticoltura in via Brennero a Bolzano, tel. 0471 415140, o presso il centro di consulenza "Beratungsring für Obst-und Weinbau". .  
   
   
MAMGIMI COMPOSTI: LE PROSPETTIVE DI CHIUSURA PER IL 2007 VEDONO UN INCREMENTO MEDIO DELLA PRODUZIONE STIMATA ATTORNO AL 1-3%; PER LA RIPRESA PRODUTTIVA DEL COMPARTO AVICOLO, DOPO GLI EFFETTI NEGATIVI REGISTRATI NEL 2006 A CAUSA DELL’INFLUENZA AVIARIA.  
 
 Nel 2006, la psicosi da influenza aviara aveva fatto scendere del 12% la produzione di mangimi per avicoli; inoltre, gli allevamenti zootecnici, caratterizzati da produzioni sottocosto, avevano ridotto la richiesta, in tutti i comparti, di quantitativi di mangimi completi, in favore di prodotti concentrati. La produzione di mangimi composti, nel 2006, aveva raggiunto complessivamente circa 11,1 milioni di tonnellate, evidenziando un calo del 5,9% (in volume) rispetto all’anno precedente; i dati sul commercio estero permanevano su valori scarsamente significativi per l’attività settoriale. Nella competizione settoriale decresce l’importanza della capillarità della rete di vendita in relazione alla progressiva concentrazione del patrimonio zootecnico e si consolida la crucialità del prezzo (anche nella fascia alta del mercato rappresentata dagli allevamenti professionali) e della qualificazione del servizio tecnico offerto alla clientela. Dati Di Sintesi, 2006
Numero di imprese(a) 665
Numero di addetti(a) 8. 200
Numero di addetti per impresa 12
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 2. 834
Variazione media annua della produzione 2006/2002(b) (%) -2,9
Fatturato per addetto (‘000 euro) 345,6
Valore aggiunto (Mn. Euro) 425,1
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 51,8
Quota della produzione prime 4 imprese(b) (%) 32,8
Quota della produzione prime 8 imprese(b) (%) 45,6
Export/produzione(b) (%) 0,6
Import/consumo(b) (%) 2,5
Valore del mercato(c), a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 3. 062
Variazione media annua del mercato 2006/2002(b) (%) -2,3
Previsioni di sviluppo della produzione(b):
· 2007/2006 (%) +1/3
· tendenza di medio periodo calo
a) - comprese le attività svolte presso le aziende agricole b) - in quantità c) - escluso il ricarico degli importatori Fonte: Databank * Data di chiusura della ricerca: Aprile 2007 .
 
   
   
PESCA: ASSEGNATO OLTRE UN MILIONE DI EURO A SETTORE TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE  
 
Venezia - I comparti della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti ittici rivestono nel Veneto, specie nelle aree dipendenti dalla pesca, una particolare importanza socio-economica. Per questo motivo la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla pesca Isi Coppola, ha deciso di utilizzare il nuovo stanziamento reso disponibile in bilancio per finanziare altre 21 domande (per un importo di oltre un milione 350 mila euro) che, pur meritevoli, non avevano potuto ottenere alcun contributo a causa dell’esaurimento dei fondi assegnati a valere sul Programma europeo Sfop (Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca) 2000-2006. “Quei fondi di provenienza europea, statale e regionale – spiega l’assessore Coppola – erano stati recuperati a seguito di revoche o di rinunce e rimessi a bando, dopo che un accertamento tecnico-finanziario effettuato dai competenti uffici regionali aveva evidenziato, nell’approssimarsi della chiusura della programmazione 2000-2006, la sussistenza delle condizioni per proporre una riapertura dei termini per le Misure di intervento a favore dell’acquacoltura (molluschicoltura/piscicoltura), delle attrezzature dei porti di pesca, della trasformazione e commercializzazione, della pesca nelle acque interne e della piccola pesca costiera. ” “L’obiettivo generale – sottolinea l’assessore - è quello di sostenere lo sviluppo e l’ammodernamento del “sistema pesca veneto”. Nel corso del 2006 con quei finanziamenti era stato possibile coprire quasi la totalità dei progetti dichiarati ammissibili, ma per i progetti in materia di trasformazione e commercializzazione le risorse disponibili avevano consentito il finanziamento di sole tre domande. A fine anno la giunta veneta, per dare risposta alle richieste provenienti dal settore, aveva fatto ricorso al bilancio regionale finanziando altre 14 domande ammesse in graduatoria. Ora, con le poste del bilancio 2007, la Regione ha disposto il finanziamento dei restanti 21 progetti”. Le domande finanziate sono 11 in provincia di Venezia, 6 in provincia di Rovigo, 2 di Treviso e una ciascuna in provincia di Padova e Verona. .  
   
   
COLDIRETTI BASILICATA A BRUXELLES PER UN FORUM INTERNAZIONALE SULLE PROSPETTIVE DELL’AGRICOLTURA  
 
 Si è tenuto a Bruxelles, nei giorni scorsi, il Forum Internazionale organizzato da Coldiretti e Studio Ambrosetti sul tema dello sviluppo dei nuovi modelli agricoli in grado di produrre innovazione di prodotti e di processi ecocompatibili. All’incontro hanno partecipato, assieme alle altre delegazioni di tutte le regioni italiane, per la Basilicata il direttore della Coldiretti Aniello Ascolese, i Presidenti di Potenza e Matera Silvio Albergo e Piergiorgio Quarto e due imprenditori agricoli lucani: Michele Pepe e Francesco Riccardi. Il Forum che ha visto la partecipazione di studiosi e rappresentanti dell’Unione Europea, tra i quali Jean Paul Fitoussi, Paola Pampaloni, Paola Testori Coggi ha analizzato lo stato dell’arte dell’agricoltura in Europa e in Italia. Lo rende noto, in un comunicato stampa, Coldiretti Basilicata. Nel corso del forum “sono stati tracciati i possibili sviluppi del settore alla luce delle riforme che vedranno il via operativo a partire dal 2008, in primis l’Ocm ortofrutta e Ocm vino. Particolarmente apprezzato è stato l’intervento di Gianni Pittella che, in qualità di membro della Commissione per i Bilanci del Parlamento Europeo, ha fatto una lucida disamina delle potenzialità dell’agricoltura per il rispetto dei parametri del Protocollo di Kyoto. Il ruolo della multifunzionalità, lo sviluppo di nuovi processi e nuovi prodotti, in primis le bioplastiche, il notevole contributo derivante dalle bioagroenergie posizionano il settore agricolo in un ruolo strategico che deve essere sostenuto ed accompagnato anche da una buona comunicazione verso l’opinione pubblica. Infatti il futuro dell’agricoltura si snoda tra le nuove commodities, che ne fanno la regina tra i settori produttivi, in quanto oltre a generare reddito produce esternalità, quali la tutela dell’ambiente e dell’atmosfera, che non possono essere replicate da nessun altro settore. Politiche lungimiranti, severe nell’applicazione ma di equa misura potranno traghettare il settore agricolo verso nuove dimensioni produttive, e il primo banco di prova è rappresentato dai Piani di sviluppo Rurali 207-2013. Nel corso del Forum è stata anche data notizia che il P. S. R. Della Basilicata è stato notificato alla Commissione Europea in data primo giugno e nelle prossime settimane verrà dichiarato ricevibile. Nel corso dei lavori è anche emerso da parte del Presidente Confederale Sergio Marini che il modello agricolo fortemente condiviso dalla societa´ e´ possibile dopo il 2013 a patto che le scelte politiche premino i comportamenti distintivi e non incentivino,seppure indirettamente, l´omologazione che porta all´utilizzo degli ogm o a pratiche come lo zuccheraggio o quella dei trucioli per l´invecchiamento del vino. L’agricoltura può avere un ruolo oggi e soprattutto nel futuro contribuendo alla riduzione delle emissioni di co2, al risparmio delle risorse idriche ed alla sicurezza alimentare. Occorre che i prossimi appuntamenti della Commissione Europea valorizzino la centralita´ dell´impresa che va lasciata libera di produrre per il mercato al di fuori di anacronistici vincoli amministrativi vigilando sia sul versante interno che su quello comunitario per garantire la coerenza, libero mercato e pari opportunità". .  
   
   
ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA IL CAPPERO, “IL BOCCIOLO DELLE TERRE DI EOLO”  
 
Convegni, escursioni, confronti, gastronomia, ma anche riscoperta delle tradizioni, storia di territori, in una parola sola cultura. Il bocciolo delle terre di Eolo, il convegno organizzato dalle delegazioni di Messina e di Reggio Calabria dell’Accademia Italiana della Cucina svoltosi dall’1 al 3 giugno all’Hotel Aktea di Lipari ha permesso di compiere un giro molto speciale intorno all’arcipelago eoliano e più propriamente, attorno al Cappero, un modo diverso anche per fare turismo attraverso un simbolo significativo e pieno di espressione della tradizione e della storia isolana. Soddisfatti al termine degli incontri il delegato di Messina Antonio Barresi e di Reggio Calabria Concetta Lupini Princi, i quali, hanno sostenuto le motivazioni che hanno portato alla scelta entusiastica della valorizzazione del cappero, definito, una sorta di ponte che da sempre unisce le gastronomie siciliane e calabresi. Ed il luogo più indicato per tenere il convegno non poteva che essere Lipari. Ai 168 Accademici provenienti da numerose delegazioni italiane e straniere (Madrid, Londra, Parigi) sono stati illustrati i tanti aspetti della coltura del cappero. Il professore Salvatore Ragusa dell’Università di Catanzaro ne ha sottolineato le peculiarità botaniche e tassonomiche. La sua storia-ha detto- risale prima della venuta di Cristo. Anche la Bibbia diede rilievo ai suoi effetti stimolanti. Di esso nei loro testi parlarono anche Aristotele, Ippocrate e Galeno. Il professore Francesco Menichini dell’Università della Calabria ha illustrato i suoi principi attivi, definendolo un ottimo antiossidante, un tempo apprezzato anche dalla cosiddetta medicina popolare per le sue proprietà terapeutiche:astringenti, diuretiche, digestive. Sulla metamorfosi del cappero nella civiltà della Roma antica si è invece soffermato il professor Giovanni Cupaiuolo dell’Università di Messina. Lo scrittore e gastronomo Carlo Catanzaro ha poi tessuto un elogio del cappero, ghiottoniere da gourmet che solo nelle Eolie –ha detto- sanno far crescere così meravigliosi. I principali centri di produzione sono Salina e Pantelleria, terre vulcaniche dove i capperi assumono più che altrove, specialissima fragranza e particolari caratteristiche. Antichi testi e credenze ne avrebbero esaltato i poteri afrodisiaci, la corteccia esterna delle radici avrebbe gli stessi celebrati poteri medicinali attribuiti al ginseng cinese. Particolare l’intervento di Stefania Barzini, autrice “a tavola con gli dei” ricordi e ricette delle isole Eolie. La scrittrice-gastronoma, tra sacro e profano, ha spaziato dalle curiosità della medicina popolare, alle superstizioni fino alle tante credenze sorte attorno al cappero. Decisamente “gastronomico” l’intervento della prof. Ssa Mimma Lucchesi docente dell’istituto Professionale Alberghiero Antonello di Messina. Ai numerosi partecipanti ha illustrato tante ricette sfiziose e curiose da preparare con capperi e cucunci. Le conclusioni sono state tratte dal presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina Giuseppe Dell’osso. Perfettamente riuscito –ha detto- l’omaggio al variegato mondo del cappero,definita per il suo fiore l’orchidea delle Eolie. Dietro c’è tanta storia, tradizione dei popoli e dunque cultura, come tutte le iniziative promosse da ben 50 anni dall’Accademia. Il convegno è stato completato da alcune escursioni a Panarea, Stromboli, al Museo di Lipari ed in uno stabilimento di produzione dei capperi. Un cocktail è stato offerto dal sindaco Mariano Bruno intervenuto alla giornata inaugurale dei lavori. Molto apprezzate anche le degustazioni a base di prodotti tipici preparate da noti ristoratori eoliani e gli omaggi/ricordo delle Accademie di Messina e Reggio: ceramiche, passito, peperoncino,bergamotto ed ovviamente. Capperi. . .  
   
   
EXPOFOODITALY IN INDIA CON L’AGROALIMENTARE ITALIANO  
 
Quanto di meglio dell’agroalimentare e del vitivinicolo “made in Italy” sarà in India il 20 ed il 21 settembre prossimo alla manifestazione che Expofooditaly terrà a Mumbai, nella più importante struttura fieristica: il Bombay Exhibition Center. Sarà una grande ed importante manifestazione che non mancherà certo di interessare anche tutto il bacino dell’area asiatica. Saranno due giorni più che sufficienti, dicono gli organizzatori, non solo per presentare e degustare il meglio della produzione italiana, ovvero di questo nostro trainante settore commerciale, ma sarà senza dubbio il modo più corretto, stante l’innovativa formula di mercato lanciata da Expofooditaly, per offrire agli operatori indiani da un lato l’opportunità di poter operare con il prodotto in mano e portare, con appropriate operazioni, sulle tavole locali il cibo italiano ed il profumo dei nostri vini e dall’altro di consentire ai nostri espositori di mostrare il vero e genuino prodotto italiano. Il Presidente di Expofooditaly, Luca Maria Anghinelli, nel corso di una recente conferenza stampa ha inteso sottolineare come le aziende italiane dell’agroalimentare e del vitivinicolo dopo il successo avuto ad Expofooditaly-shanghai, nel gennaio scorso, siano più che interessate a partecipare all’evento che si terrà in India e che vede, di giorno in giorno, aumentare il numero di aziende che intendono essere presenti nei padiglioni fieristici di Mumbai. Prodotti dell’agroalimentare, del vitivinicolo e dell’oleario italiano saranno, dunque, presenti con Expofooditaly in India a testimoniare la realtà della produzione di una terra che affonda nella sua millenaria tradizione il gusto, i sapori ed i profumi di quanto finisce non solo sulle tavole italiane, ma anche sulle tavole di tante altre Nazioni. Portare all’estero una manifestazione esclusivamente italiana – ha recentemente detto il Presidente di Expofooditaly Luca Maria Anghinelli – contribuendo a propagandare il “food and beverage” made in Italy non è cosa semplice, ma la nostra organizzazione è preparata ad affrontare, alla luce di personali esperienze, situazioni difronte alle quali molte altre organizzazioni si fermano pur se supportate da Istituti preposti per il commercio estero. Expofooditaly - ha sottolineato Anghinelli - propone con le proprie manifestazioni un nuovo modo di operare sui mercati esteri e rende possibile alle aziende italiane di poter superare, con il proprio aiuto, le varie fasi necessarie a raggiungere con successo il mercato estero e vedere il proprio prodotto, non bloccato da possibili ed insuperabili griglie, ma in vendita nei negozi di quei Paesi ove si riscontra un buon bacino d’utenza. I positivi incontri avuti con gli operatori esteri – ha concluso Anghinelli - vuoi a Mumbai, vuoi in altre città dove daremo vita ad altrettanti ed importanti eventi, come questo che si svolgerà in India, ci lasciano ben sperare sul futuro per le nostre aziende e la loro penetrazione sui mercati esteri. Inoltre lo sforzo fin quì compiuto da noi di Expofooditaly ci lascia credere con convinzione che siamo sulla strada giusta e che grazie alla nostra metodologia contrapposta alle vecchie ed arrugginite organizzazioni di altre manifestazioni all’estero, che nulla offrono di riscontro alle nostre aziende costrette solo a spendere, ci darà un giusto e meritato riconoscimento del nostro operare soprattutto da parte di chi all’estero ci guarda come messaggeri di un’Italia che si rinnova nel presentare, in modo efficace, i prodotti italiani di un settore altamente qualificato ed apprezzato quale quello dell’agroalimentare e del vitivinicolo. .  
   
   
RISO SCOTTI MAGGIO 2007: RECORD ASSOLUTO NELLE VENDITE!SUPERATI I 10.000 EURO, CON UNO SCONTRINO MEDIO DI 60 EURO AD ORDINE. E-COMMERCE PER GUARDARE AL FUTURO E DIALOGARE CON IL MONDO  
 
Grandi e piccoli gruppi continuano a scommettere su un mercato i cui numeri sono in crescita esponenziale. Grazie alle ottime performance che il commercio elettronico sta registrando - con una crescita nel 2006 a doppia cifra (+42%), confermata al rialzo nei primi mesi del 2007 - molti settori si stanno affacciando, diversificando le proposte. Dopo il turismo, l’elettronica da consumo e il tempo libero, leader nelle negoziazioni on-line, anche altri settori decidono di cimentarsi, come l’editoria, l’arredamento e l’alimentare, promettendo una netta accelerazione nel fatturato dei prossimi anni. Nel 2006 il mercato dell’e-commerce in Italia è valso 2,9 miliardi di euro; il settore alimentare ne ha rappresentato il 5%, dovendo fare i conti principalmente con fattori culturali che spingono le imprese produttrici a non rischiare il conflitto di canali. In questo senso, il progetto "e-shop" Riso Scotti affronta il mondo e-commerce con un approccio innovativo, che esprime sinergia tra il mercato on-line e off-line, coerenza delle proposte, attenzione alle esigenze del consumatore. L’azienda ha messo in campo fin dal 2004 le competenze di un proprio team specializzato, coordinato da un web profiler, per impostare un corretto approccio al web. Nessun azzardo da new economy, ma una continua attenzione al fenomeno internet ha permesso alla Riso Scotti di ottenere un brillantissimo risultato mediante il progetto e-shop, riconosciuto anche dalla nomination “miglior sito corporate” agli Internet Key Awards. Oltre 40 prodotti in vendita, presentati con schede sintetiche ed esaustive in un vero e proprio portale della diversificazione dal riso; possibilità di acquisto differenziate sul medesimo prodotto, attraverso una varietà di confezioni degustazione, multipack, scorta assaggio, regalo; linearità e velocità nella transazione; semplicità sui costi; efficace back-end di logistica: ingredienti che permettono agli utenti di tutta Europa di poter ricevere e gustare i prodotti Riso Scotti direttamente a casa propria in un massimo di cinque giorni dall’ordine. Le spese di trasporto e consegna sono gratuite in tutta Italia. Dallo start up (gennaio 2004), l’e-shop Riso Scotti, ha registrato un trend di crescita del 30% su base annua, proiettando il superamento della soglia dei 100. 000 euro per il 2007. Anno di svolta questo 2007, grazie agli investimenti pubblicitari sul web e alla stretta sinergia con la Newsletter che l’Azienda spedisce mensilmente a circa 10. 000 iscritti, e che si arricchisce spontaneamente di un 3% di contatti ogni numero. .  
   
   
PER TUTTI GLI AMANTI DEL CIOCCOLATO ARRIVA IL PRIMO GELATO CON PURO CIOCCOLATO FONDENTE  
 
E’ l’ultima frontiera nel campo del gusto dell’estate 2007. Vera e propria avanguardia per chi non vuole rinunciare al “cibo degli dei” nemmeno nelle stagioni più calde. Per la prima volta in esclusiva da Gelati Motta la freschezza e la cremosità del gelato incontrano il puro cioccolato fondente Nero Perugina. Definito il cibo degli dei per eccellenza. Vera e propria passione di registi e scrittori che gli hanno dedicato intere opere letterarie e cinematografiche. Inconfessato peccato di gola per alcuni, emblema del buonumore per altri. Celebrato dai migliori chef del mondo e presentato in tutte le forme possibili, dopo tavolette, cioccolatini e uova adesso, per la prima volta, il cioccolato fondente entra a pieno titolo nel mondo del gelato. Gelati Motta, da sempre attento alle ultime tendenze e artefice di tutto ciò che è innovazione e contemporaneità, con Nero Perugina Gelato dedica la sua ultima collezione a tutti gli appassionati del miglior fondente puro, offrendo una nuova e sorprendente esperienza di gusto attraverso l’inedito incontro tra la freschezza del gelato e il gusto intenso ed avvolgente del puro fondente di qualità superiore. Una fiamma di fresco cioccolato fondente tutta da scoprire: a partire dalla punta di puro cioccolato fondente per abbandonarsi alla cremosità del gelato e godere poi della delizia finale. Un piacere da provare in tre gusti. Dal Sorbetto all’Arancia, caratterizzato dall’incontro tra l’intensità del cioccolato fondente e la profumata freschezza del sorbetto, al Caffè 100% Arabica, ideale per chi ama il gusto deciso e intenso del gelato al caffè con un finale di golosa granella di cioccolato immersa in uno strato di morbido cioccolato. Per concludere con la Crema, la più delicata della gamma Nero Perugina, con un ripieno di morbido gelato alla crema da assaporare fino alla sorpresa finale di croccanti granelle di nocciole caramellate immerse in un morbido cioccolato. Una nuova frontiera nel mondo dei gelati in grado di soddisfare la voglia di golosità di qualsiasi appassionato: dall’intenditore, amante del puro fondente, al tradizionalista, appassionato del gusto del caffè 100% arabica, all’innovativo, sempre alla ricerca di nuove scoperte e abbinamenti particolari come quello tra cioccolato e frutta. Una linea esclusiva che coniuga l’esperienza e la passione dei Maestri Cioccolatieri Perugina alla voglia di sperimentazione e creatività che accompagna i Gelati Motta. .  
   
   
MACCHINE PER LA PASTA MARCATO LA PRODUZIONE SI COLORA. LINEA WELLNESS DI MARCATO, IL GUSTO SANO DELLA TRADIZIONE  
 
La figura di Otello, capostipite della tradizione famigliare e fondatore della Marcato nel 1930, rappresenta ancora oggi un esempio significativo per tutta l’azienda. Per questo il centenario della sua nascita diviene l’occasione di una colorata novità della linea Wellness: rosso vivo, quasi una citazione, per la macchina per la pasta Marcato il cui successo non si esaurisce mai. Frutto di un’accurata ricerca sui materiali la nuova “rossa” promette le stesse eccellenti ed esclusive caratteristiche della macchina tradizionale: realizzata in lega leggera ma solida e resistente assicura l’assoluta assenza di residui metallici sulla sfoglia, nessuna ossidazione né alterazione nel tempo. E anche per i raschiatori, stesse garanzie: gli accessori Marcato infatti sono gli unici rivestiti in resina per annullare qualsiasi tipo di rilascio di particelle metalliche. Perché il benessere della pasta inizia dalla qualità della macchina. Una produzione che si conferma tutta italiana e privilegia da sempre i più elevati standard qualitativi. Assicura Marcato. Linea Wellness di Marcato: il gusto sano della tradizione Wellness, ovvero benessere, qualcosa che nella percezione più diffusa, coincide con la salute, e insieme con la serenità. Questo è, oggi più che mai, il concetto di Wellness Marcato. Le nostre macchine per la pasta della Linea Wellness infatti, garantiscono un’alimentazione più sana e sicura, mentre assicurano momenti di relax, di vero piacere e grandi soddisfazioni per il gusto e per la mente. La salute passa dai materiali: tutti i prodotti della Linea Wellness sono dotati di rulli realizzati in una speciale lega leggera senza nichel, senza cromo e senza piombo, un brevetto unico ed esclusivo di Marcato che assicura la totale assenza di residui di metallo sulla sfoglia, non è soggetto a ossidazione e non si altera nel tempo. I raschiatori sono gli unici rivestiti in resina per annullare qualsiasi rilascio di metallo pesante. Il vantaggio di ingredienti sani: preparando la pasta fatta in casa i nostri clienti possono scegliere gli ingredienti migliori, quelli più selezionati e più corrispondenti alle loro esigenze d’alimentazione. Creare in cucina: preparare la pasta fatta in casa con le macchine Wellness di Marcato, attiva la fantasia e la creatività. Perché sono stati realizzati moltissimi accessori per tanti diversi formati, a tutto vantaggio del gusto e del piacere di cambiare. I prodotti della Linea Marcato rappresentano la scelta ideale per chi ama la cucina tradizionale e sana, creativa e raffinata all’occorrenza, sempre più attuale. Oggi più che mai infatti, preparare la pasta e condividerne il gusto rappresenta per molti un momento di vero relax . .  
   
   
DAL 22 AL 24 GIUGNO L’ENOTECA ITALIANA SBARCA A VULCANO PER LA QUARTA RASSEGNA ENOGASTRONOMICA “MALVASIA WINE & TOUR” LA SICILIA PROTAGONISTA DELLE SETTIMANA DEI VINI TURISMO DI ECCELLENZA, BENESSERE E DEGUSTAZIONI DELLE MALVASIE ITALIANE  
 
La Sicilia protagonista delle Settimana dei Vini. Dal 22 al 24 giugno l’Enoteca Italiana sbarca a Vulcano per quarta rassegna enogastronomica “Malvasia Wine & Tour” promossa dalla Presidenza della Regione Siciliana, dagli assessorati regionali all’Agricoltura e al Turismo e dal Consorzio dei Produttori delle Malvasie delle Lipari con la collaborazione dell’Ente Vini. L’isola dedicata al dio del fuoco sarà l’inizio di un viaggio immaginario nei profumi e nei sapori della Malvasia e nei piaceri dei percorsi delle rinomate terme di Vulcano. Oltre al turismo di eccellenza e al benessere, non mancheranno le consuete degustazioni del dorato nettare Doc delle Lipari, a cui si aggiungeranno, grazie alla collaborazione con l’Enoteca Italiana di Siena, anche le Malvasie italiane provenienti da diverse regioni dello Stivale. L’ente Vini ha inserito l’iniziativa siciliana nel ricco calendario della 41esima edizione de “Le Settimane dei Vini”, la manifestazione che prevede degustazioni, assaggi, curiosi e prelibati abbinamenti oltre ad importanti momenti di approfondimento tutti finalizzati alla diffusione e alla valorizzazione del vino sotto ogni suo aspetto culturale oltre che enogastronomico. Domenica 24 serata clou di “Malvasia Wine & Tour” con il “Teatro degli Chef”,un divertente show fra maestri della gastronomia, che quest’anno si cimenteranno nel "Light Cooking Match" dove gli chef dei ristornati della rinomata guida “Le soste di Ulisse” prepareranno un piatto “a ridotto contenuto calorico” con ingredienti eoliani e pesce mediterraneo, alla presenza di esperti giornalisti enogastronomici e esperti medici, nutrizionisti e dietologi, che saranno chiamati a giudicare i piatti realizzati Presiederà la giuria Giancarlo Roversi, noto giornalista e scrittore. La manifestazione sarà aperta anche al pubblico. Per informazioni è possibile telefonare allo 3283318714. . .  
   
   
A MOSCA IL 4 E 5 GIUGNO, A SAN PIETROBURGO IL 7 GIUGNO INITALY, VINO ITALIANO IN RUSSIA +81% IL FATTURATO 2007  
 
Export in fortissima crescita nei primi due mesi dell’anno, con un’ottima performance anche per i vini di fascia media, nonostante scontino maggiormente il peso delle accise. Migliora il gusto dei consumatori russi, più attenti alla qualità. Degustazioni per far crescere la cultura del vino e work shop per aprire nuovi canali commerciali: questa la formula vincente delle tappe russe di Vinitaly. Cresce mediamente del 30% annuo l’export agroalimentare italiano, che nel 2006 è ammontato a 360 milioni di euro. Prodotto di punta è il vino, con crescite record nei primi due mesi del 2007 (+81% in valore pari a 8,671 milioni di euro contro 4,785 dei primi due mesi del 2006 e quasi +500% in quantità, per un totale di circa 6,252 milioni di litri a gennaio-febbraio 2007 contro 1,262 dei primi 2 mesi del 2006). L’inizio d’anno con scintille per l’export enologico italiano in Russia mette in evidenza che i produttori vitivinicoli del nostro Paese stanno sfruttando al massimo la possibilità offerta dalla chiusura delle frontiere ai vini moldavi e georgiani decretata dal Governo russo all’inizio del 2006, occupando nuove importanti quote di mercato. Sotto questi buoni auspici è partita la 4^ edizione di Vinitaly Russia, in programma dal 4 al 7 giugno a Mosca e San Pietroburgo, che vede coinvolti oltre un centinaio tra produttori ed esportatori italiani, accompagnati dal ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Paolo De Castro, che ha inaugurato la manifestazione con il suo collega russo Alexei Gordeyev. «La Russia – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – ha raddoppiato il consumo pro capite nel giro di tre anni, raggiungendo 6,2 litri. Importante ora è continuare a fare promozione, perché la crescita dei consumi può essere garantita solo con programmi culturali ed educativi». «Ed è proprio in questa direzione – prosegue Mantovani - che va la nostra azione ormai da 10 anni con Vinitaly World Tour, perché siamo convinti da sempre che solo la conoscenza può far emergere le peculiarità del vino italiano rispetto a quello degli altri Paesi competitori. Alla formazione, però, devono seguire necessariamente i risultati economici, per questo le nostre iniziative sono un equilibrato mix di degustazioni e work shop b2b, i cui risultati negli anni hanno premiato le aziende che abbiamo portato in giro per il mondo». Vinitaly Russia è realizzato in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Buonitalia, l’Istituito Nazionale per il Commercio con l’Estero e Fiere di Parma. . .  
   
   
AGIVI: CONTINUA IL BINOMIO VINO E VELA AGIVI PORTA LA CULTURA DEL VINO AL PANERAI CLASSIC YACHTS CHALLENGE  
 
Per il secondo anno Agivi, Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani, rafforza la riuscita sinergia tra vino e vele d’epoca. I due settori, apparentemente lontani fra loro, hanno infatti in comune valori come l’amore per la natura, il recupero della storia e delle tradizioni, il piacere dello stare insieme in modo autentico. Agivi e il Wine Bar saranno ospitati presso la Spazio Officine Panerai, title sponsor del Panerai Classic Yachts Challenge. Il circuito, che nel 2006 ha visto la partecipazione di quasi 240 imbarcazioni, è partito quest’anno da Antibes e toccherà le tappe di Porto Santo Stefano all’Argentario (13 – 17 giugno), Port Mahon nelle Baleari (28 – 31 agosto), Porto Rotondo in Sardegna (6 – 9 settembre) per poi concludersi a Cannes dal 24 al 30 settembre. Agivi, associazione che riunisce oltre 130 produttori Under 40 di alcune delle aziende storiche del nostro Paese, ha deciso di proseguire questa sinergia e di svilupparla ulteriormente attraverso una carta dei vini studiata per l’occasione, la selezione di alcuni fra i migliori vini d’Italia dal Piemonte alla Sicilia e la presenza di una rappresentanza di produttori, primo fra tutti il Presidente dell’Associazione Enrico Drei Donà. La sinergia tra vino di qualità e vele d’epoca nasce infatti anche dalla passione del Presidente per il mondo della vela. Anche Enrico Drei Donà parteciperà al Panerai Classic Yachts Challenge su Nina Luisita. “Il Panerai Classic Yachts Challenge è un’ottima opportunità per i giovani produttori associati ad Agivi. Lo spirito della nostra presenza non è promuovere il singolo produttore o il singolo vino ma fare conoscere ad un pubblico internazionale qualificato uno dei prodotti simbolo del nostro paese attraverso una “squadra” di aziende affiatate. Per questo motivo abbiamo studiato una selezione di vini di tutte le regioni italiane, per offrire una panoramica completa sulla nostra enologia. Riteniamo che questa occasione sia davvero unica per la promozione del prodotto. Lo scorso anno questo binomio è stato un grande successo. ”. Sempre grazie all’ospitalità dello Spazio Panerai, infatti, il Panerai Classic Yachts Challenge nel 2006 aveva dimostrato un grande interesse per il vino di qualità proposto da Agivi. Era risultato che il mondo della vela conosce il vino di qualità ed è interessato a scoprire vitigni nuovi ed aziende emergenti con produzioni di nicchia. Nel 2006 le preferenze sono andate alle “bollicine”, ai vini bianchi fruttati del Nord Italia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia in testa, e ai vitigni autoctoni del Sud. Vedremo se quest’anno le tendenze degli armatori saranno le stesse… Il Panerai Classic Yachts Challenge è organizzato dall’A. I. V. E (Associazione Italiana Vele d’Epoca), e dal Cim (Comité International de la Méditerranée). .