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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Giugno 2007
I MINISTRI DEI TRASPORTI EUROPEI AFFERMANO CHE IL FUTURO DI GALILEO DEVE ESSERE DECISO ENTRO L´AUTUNNO  
 
 Bruxelles, 13 giugno 2007 - In occasione della riunione svoltasi l´8 giugno a Lussemburgo, i ministri dei Trasporti dell´Ue hanno chiesto alla Commissione europea di fornire ulteriori dettagli su scenari alternativi per finanziare il progetto europeo di navigazione satellitare Galileo, tra cui le varie opzioni per i finanziamenti pubblici. I ministri dichiarano che saranno pronti a prendere una decisione riguardo al futuro del progetto entro l´inizio dell´autunno. Il Consiglio Trasporti ha ancora una volta affermato il valore della prevista rete di 30 satelliti Galileo, che dovrebbero trasmettere segnali radio a ricevitori a terra, consentendo agli utenti di determinare le posizioni con precisione. I ministri hanno convenuto all´unanimità che il progetto debba continuare come stabilito, ossia con il sistema completo in funzione prima della fine del 2012. «Con Galileo come pilastro della politica spaziale europea, sottolineiamo gli sforzi da parte dell´Europa in materia di viaggi spaziali, tecnologia avanzata e innovazione, garantendo l´indipendenza europea in tale settore d´avanguardia», ha dichiarato il ministro dei Trasporti tedesco Wolfgang Tiefensee. Galileo è un´iniziativa congiunta della Commissione europea e dell´Agenzia spaziale europea (Esa), che avrebbe dovuto essere finanziata da un partenariato pubblico-privato. Tuttavia, nel mese di maggio, il progetto ha subito un´importante battuta d´arresto, poiché le società aderenti al consorzio Galileo non hanno trovato un accordo sulla modalità di ripartizione dei rischi finanziari dell´iniziativa. Al fine di salvare la situazione, la Commissione europea ha presentato una tabella di marcia, che illustra gli scenari possibili per far proseguire il progetto. Tra questi, lo scenario più realistico, secondo la Commissione, è che il settore pubblico si faccia carico della costruzione e del lancio del sistema e colmi la carenza di fondi lasciata dal fallito consorzio privato Galileo. Tuttavia, resta la domanda su dove si reperiranno esattamente nel bilancio pubblico i 2,4 Mrd Eur aggiuntivi. Per rispondere a tale interrogativo, i ministri hanno chiesto alla Commissione di fornire scenari alternativi dettagliati per il finanziamento del progetto, che coprano tutte le opzioni di finanziamento pubblico. Il Consiglio ha inoltre incaricato la Commissione di elaborare una strategia di attuazione e aggiudicazione e una struttura di gestione per il settore pubblico, nonché idee per la successiva attività e per l?utilizzo di Galileo, coinvolgendo il settore privato laddove opportuno. Tali proposte saranno presentate alla prossima assemblea del Consiglio Trasporti, fissata per settembre. I ministri hanno dichiarato che a quel punto intendono compiere una «decisione integrata» riguardo al finanziamento e all´attuazione di Galileo. «Il Consiglio e la Commissione ora hanno un quadro di riferimento per futuri interventi nell´attuazione di Galileo, su cui quest´autunno verrà presa una decisione. Sono ottimista riguardo al fatto che creeremo una base solida al fine di evitare ulteriori ritardi e mantenere il carico finanziario gravante sul settore pubblico entro i limiti», ha spiegato Tiefensee. .  
   
   
GALILEO RICEVE L´APPOGGIO DEL PUBBLICO  
 
 Bruxelles, 13 giugno 2007 - Secondo i risultati dell´ultimo Eurobarometro, gli europei sono estremamente favorevoli al progetto Galileo che prevede la creazione di un sistema di navigazione satellitare indipendente per l´Europa. L´eurobarometro ha intervistato un totale di 26 000 cittadini dei 27 Stati membri dell´Ue. Le domande riguardavano una serie di questioni inerenti ai sistemi di navigazione satellitare in generale e, in particolare, al progetto Galileo, che mira a dotare l´Europa di un sistema di radionavigazione satellitare che competa con quello di Usa, Cina e Russia. Dall´indagine è emerso che, in linea generale, gli europei conoscono piuttosto bene i sistemi di navigazione satellitare e il loro utilizzo, sebbene molti di essi non utilizzino di persona questa tecnologia. In particolare, è emerso che il 68% degli intervistati conosce questi sistemi, ma solo il 20% ha dichiarato di utilizzare sistemi di navigazione a bordo della propria auto oppure in bicicletta o in barca a vela. Quando è stato chiesto agli intervistati di indicare i servizi di navigazione disponibili più utili, il 22% ha optato per le applicazioni di ausilio ai disabili, mentre il 15% ha ritenuto questa tecnologia più utile per le operazioni di ricerca e di salvataggio. Anche le applicazioni che forniscono informazioni sui trasporti pubblici e sulle condizioni meteorologiche hanno riscosso successo. Tuttavia, benché la tecnologia di navigazione satellitare e le sue applicazioni nella vita di tutti i giorni siano conosciute, la maggior parte degli intervistati (59%) ha dichiarato di non conoscere il progetto Galileo, che esiste ormai dal 1999. Ma, confrontata con l´eventualità di dipendere dai sistemi di navigazione statunitensi, russi o cinesi, la maggior parte dei cittadini (circa l´80%), ha dichiarato che l´Ue dovrebbe disporre di un proprio sistema indipendente. Tale opinione è rimasta invariata anche quando gli intervistati hanno saputo che il completamento del progetto necessita di ulteriori fondi pubblici per 2,4 Mrd Eur. Complessivamente, il 63% degli europei sostiene che l´Ue dovrebbe trovare i fondi necessari quanto prima, mentre solo il 23% si è espresso contrario a un incremento degli investimenti. Gli intervistati, invece non hanno dato una risposta chiara alla domanda riguardante il danno che potrebbe subire l´immagine dell´Ue se il progetto Galileo fosse abbandonato: il 44% esprime preoccupazioni a riguardo, mentre il 41% ritiene che non sia un problema se il progetto non dovesse essere completato o subisse notevoli ritardi. «Gli europei riconoscono che Galileo potrebbe avere in futuro un enorme impatto sulla loro vita e sperano in maggiori sforzi tesi a sviluppare questa tecnologia a livello europeo», ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Jacques Barrot, responsabile dei trasporti. «Pertanto, continueremo il lavoro con gli Stati membri e con l´industria per portare a termine questo importante progetto di innovazione europeo e per trarre il massimo profitto dai nostri investimenti. » I ministri dei Trasporti dell´Ue discuteranno sul futuro del progetto Galileo nella loro prossima riunione del 7 giugno. Per ulteriori informazioni visitare: http://ec. Europa. Eu/dgs/energy_transport/galileo/documents/technical_en. Htm .  
   
   
BEATRICE MAGNOLFI: "RAZIONALIZZARE I PORTALI WEB E ACCRESCERE L´OFFERTA DEI SERVIZI INTERATTIVI PER I CITTADINI E LE IMPRESE"  
 
 Roma, 13 giugno 2007 - “La Pubblica Amministrazione centrale, con i suoi 1025 siti e portali web, dispone di un enorme patrimonio informativo, ma il numero dei servizi forniti a cittadini e imprese in modalità telematica è ancora scarso e soprattutto c’è molto lavoro da fare per garantire una effettiva trasparenza. ” Lo ha detto il Sottosegretario Beatrice Magnolfi aprendo i lavori della Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica nella Pubblica Amministrazione centrale, di fronte a tutti i responsabili dei Centri di Competenza dei Ministeri. I dati, aggiornati al 2006, sono stati forniti dal Cnipa; rispetto all’anno precedente il numero dei siti di tutto il settore statale è cresciuto del 7%, passando da 952 a 1025; si registra poi un incremento costante dei visitatori (da 366 a 405 milioni),. Tuttavia la funzione di “vetrina” è ancora largamente prevalente rispetto a quella di servizio: infatti soltanto il 10% dei siti fornisce almeno un servizio di transazione, mentre solo il 30% è accessibile ai disabili. Quanto ai contenuti, è ancora limitata l’applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale, che all’articolo 54 prescrive i contenuti obbligatori per siti e portali. La Senatrice Magnolfi, che sta lavorando al Tavolo del Ministro Santagata sulla razionalizzazione della spesa pubblica, ha ricordato l’ obbligo di dare pubblicità alle consulenze e agli incarichi con i relativi emolumenti; di pubblicare bandi di gara e di concorsi con le relative graduatorie, i criteri per l’erogazione dei contributi e per l’assegnazione di benefici con l’elenco dei beneficiari, i nomi dei responsabili dei procedimenti con i relativi indirizzi di posta elettronica. “La comunicazione pubblica via web - ha concluso il Sottosegretario Magnolfi - è una grande leva per cambiare la Pubblica Amministrazione, per renderla più semplice e più vicina ai cittadini. Perché non sia un’occasione sprecata occorre rispettare dei livelli minimi in relazione alla trasparenza e all’offerta dei servizi. I responsabili dei siti avranno il pieno supporto del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie, guidato dall’Ing. Ciro Esposito, e del Cnipa per rivedere il sistema dei portali, al fine di ridurre i costi e sviluppare la qualità dei contenuti entro il 31 dicembre 2007”. .  
   
   
PRESENTATO A VENEZIA IL NUOVO SERVIZIO ON LINE PER LA PREVENZIONE DEGLI INCENDI UN SERVIZIO PER CITTADINI, IMPRESE E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI NEL SEGNO DELL´INNOVAZIONE E DELLA SEMPLIFICAZIONE  
 
Venezia, 13 giugno 2007 - E´ stato presentato il 5 giugno a Venezia dal Capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco, Giorgio Mazzini, il servizio online di prevenzione incendi, rivolto agli utenti privati, alle imprese e, per gli aspetti amministrativi legati alla prevenzione incendi, alle pubbliche amministrazioni. Attualmente disponibile su 17 comandi dei Vigili del fuoco, che entro luglio diventeranno più di 60, Il servizio sarà operativo su tutto il territorio nazionale entro il 2008. Il nuovo sportello telematico, accessibile sul portale www. Vigilfuoco. It, consente di richiedere pareri di conformità, domande di deroga, sopralluoghi per rilascio del certificato di prevenzione incendi, rinnovo del medesimo certificato, e anche di verificare lo stato del singolo procedimento. Gli stessi servizi on line sono erogati, per le attività di impresa, anche sul portale www. Impresa. Gov. It, grazie ad un accordo tra Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile e Cnipa. Presente all´esordio ufficiale del nuovo servizio il Sottosegretario all´Interno, Ettore Rosato, insieme con il Sindaco di Venezia, Cacciari, il Vicepresidente della Regione Veneto, Tesserin, il Presidente della Provincia di Venezia, Zoggia, e i direttori centrali dei Vigili del fuoco Pini, Barzi e Gambardella. Proprio l´aspetto della semplificazione è stato sottolineato da Rosato, che ha parlato dell´importanza di questa "iniziativa per sburocratizzare gli adempimenti previsti e per la semplificazione delle procedure in atto di un sistema, quello della prevenzione incendi, che funziona e che vede la partecipazione e la giusta di sinergia di tutti gli operatori coinvolti. Un sistema che valorizza e garantisce la sicurezza. ". Rispetto all´esigenza di semplificazione delle procedure, il Sottosegretario Rosato ha, inoltre, ricordato le direttive introdotte in questo senso dal decreto del Ministro dell´Interno del 9 maggio scorso che definisce le procedure e i criteri da adottare per valutare il livello di rischio e progettare le conseguenti misure utilizzando l´approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, e introducendo così la possibilità di passare dalla normativa prescrizionale a quella prestazionale. .  
   
   
ASSOPROVIDER, POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC): LO SVILUPPO NON È NEL VINCOLO MA NELLA LIBERA CONCORRENZA  
 
Milano, 13 giugno 2007 - Assoprovider plaude l´intervento dell´on. Acerbo, che ha allontanato il pericolo di veder diventare obbligatorio il servizio di Posta Elettronica Certificata che, per gli errori commessi in fase di regolamentazione, non ha trovato rispondenze nella richiesta dei cittadini e delle imprese. Così anche questo servizio, che poteva rivelarsi molto utile per i cittadini e per le aziende, è ricaduto sotto il dominio di un´oligarchia di aziende, conferendo ancora una volta il "diritto al monopolio" e rovinando sempre più la competitività e la crescita del mercato italiano, in particolar modo nel settore dell´It. La Pec non è riuscita a crescere perché non nasce in un contesto di competitività economica che possa sviluppare il settore imprenditoriale dell´Ict, ma viene praticamente affidata a monopoli, che hanno già dimostrato di utilizzare questa tecnologia per altri fini, e inoltre l´utenza non viene facilitata all´uso, ma in parte ostacolata e disincentivata. Ed è un vero peccato perché l´avvento della posta elettronica certificata (Pec), la cosiddetta raccomandata elettronica, era stato salutato come un interessante new business capace di rimettere in moto l´attività degli Internet Provider Italiani, sopravissuti alla crisi della new economy, che avevano partecipato con impegno alle sperimentazioni, rispondendo perfettamente ai requisiti stabiliti dal Cnipa (Centro Nazionale per Informatica nelle Pubbliche Amministrazioni) investendo energie e risorse e collaborando attivamente alla realizzazione di piattaforme che ora non potranno neppure utilizzare. Il Dpr in questione non ha tutelato la libera concorrenza tra le imprese, principio prescritto dalla nostra Costituzione, determinando una fortissima discriminazione per quelle società che da anni utilizzano le loro conoscenze tecnologiche per offrire servizi innovativi, dimostrando sul campo la loro capacità e serietà, e che si sono viste escludere categoricamente, senza un motivo valido, da un mercato che inevitabilmente è finito nelle mani dei soliti noti. Anche lo schema attuativo del Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) ha confermato questa tendenza a strumentalizzare le regolamentazioni per fini politici, senza saper prevedere o capire l´influenza sul mercato di tali decisioni: l´ eccessiva burocratizzazione non ha fatto decollare questo servizio, che, per quanto utile, non nasce direttamente dalle esigenze degli utenti. E così la Pec, come Assoprovider aveva previsto, non è riuscita a raggiungere la massa critica per far si che questa tecnologia diventasse indispensabile. Si è tentato quindi di imporre questa necessità rendendo obbligatoria la Posta Elettronica Certificata per i liberi professionisti e per le aziende, ma per fortuna, grazie all´emendamento Acerbo, questo pericolo, almeno per ora è scongiurato. Assoprovider si augura che le Istituzioni, avendo preso coscienza del problema, decidano di porre rimedio agli errori del passato, senza costringere l´utenza ad usufruire di un servizio di cui non è ancora diffusamente percepita l´utilità. Per incentivare davvero la diffusione della Pec è necessario eliminare inutili vincoli lasciando che sia lo stesso cliente a decidere di utilizzare o meno tale tecnologia, a seconda delle sue esigenze, ed è necessario che siano coinvolte nel momento produttivo le aziende che più in questo settore sono in grado di effettuare trasferimento tecnologico grazie al loro forte radicamento sul territorio, aziende che invece sono state tagliate fuori. Solo garantendo l’ accesso democratico al mercato dei servizi da erogare al comune cittadino, alle imprese ed alle pubbliche amministrazioni la Posta Elettronica Certificata potrà finalmente diffondersi trasformandosi da servizio utile ai portafogli dei fornitori del servizio, quale ora è, a servizio realmente utile ai cittadini. .  
   
   
TELECOM ITALIA SI AGGIUDICA GARA CNIPA PER LA FORNITURA DI SERVIZI ICT ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Roma, 13 giugno 2007 – Il Raggruppamento Temporaneo d’Impresa guidato da Telecom Italia e comprendente Elsagdatamat (Società di Finmeccanica) ed Engineering Ingegneria Informatica si è aggiudicato il primo lotto della gara europea per la fornitura di servizi di Information&communication Technology (Ict) per l’informatizzazione delle pubbliche amministrazioni, indetta dal Cnipa-centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione. Il contratto, di durata quinquennale e del valore di oltre 180 milioni di euro, è stato firmato oggi dal Presidente del Cnipa, Livio Zoffoli e dall’amministratore delegato di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero. Tale accordo consentirà alle amministrazioni pubbliche nazionali di accedere ad una piattaforma evoluta di servizi Ict, che saranno erogati attraverso un Centro Servizi dislocato in tre sedi nazionali (Roma, Pomezia e Milano) per assicurare la continuità delle prestazioni e l’affidabilità dei servizi. Tra questi, in particolare, la realizzazione e la gestione di siti e portali Internet, lo sviluppo e la manutenzione di interfacce web, la gestione centralizzata delle postazioni di lavoro dei dipendenti, la conduzione operativa dei server e il monitoraggio dell´efficienza delle applicazioni. La gara rientra nel progetto strategico del Sistema Pubblico di Connettività (Spc), che consentirà l’integrazione delle Pa, secondo predefiniti standard di interoperabilità e cooperazione. Grazie a questo accordo, Telecom Italia e i suoi partner supporteranno il processo di modernizzazione della Pa, a favore del Sistema Paese, che è stato promosso dal Cnipa. Dopo aver progettato l’Spc e i servizi e gestito la sua realizzazione, il Cnipa effettuerà il monitoraggio e la supervisione sul contratto quadro per consentire l’aggiornamento delle tecnologie, dei servizi e dei prezzi. .  
   
   
MICRO E PICCOLE AZIENDE DEL TERZIARIO: I DATI PRESENTATI A BERGAMO DALL’UNIONE REGIONALE CON ASSINTEL E L’ASCOM BERGAMASCA COMMERCIO E SERVIZI: IN LOMBARDIA IL 90% DELLE IMPRESE ORMAI HA ALMENO UN COMPUTER  
 
Bergamo, 13 giugno 2007 - Ormai quasi il 90% delle aziende lombarde attive nei settori del commercio al dettaglio, del commercio all’ingrosso, dei pubblici esercizi e dei servizi ha almeno un pc; l’86% ha un accesso ad internet e il 63% utilizza un server. E’ quanto emerge dalla ricerca “Il Digital Divide nella micro e piccola impresa italiana” i cui dati lombardi sono stati presentati oggi al Polo fieristico di Bergamo da Unione regionale lombarda del commercio del turismo e dei servizi, Assintel (Associazione nazionale delle imprese ict) con l’Associazione commercianti di Bergamo. La ricerca è stata realizzata da Freedata attraverso un’indagine campionaria che complessivamente ha coinvolto in Italia più di 3. 300 micro e piccole imprese, 602 per la Lombardia. “Questa ricerca – afferma Paolo Malvestiti, vicepresidente dell’Unione regionale e presidente dell’Ascom di Bergamo – costituisce un’opportunità per sviluppare un proficuo dibattito fra imprese e istituzioni. La Lombardia, nel terziario, ha fra i più bassi livelli di divario digitale dell’intero sistema-Paese, ma occorre continuare a lavorare per migliorare ulteriormente questo dato”. La penetrazione del pc fra le imprese del terziario lombardo è crescente rispetto alla dimensione aziendale: 87,4% per le ditte individuali, 90,1 per le aziende da 2 a 5 addetti, 93,6% per quelle dai 6 ai 9 addetti, e infine il 100% per le piccole imprese (10-49 addetti). Le aziende del commercio all’ingrosso e dei servizi possiedono, per la quasi totalità, almeno un pc, mentre si assestano su valori inferiori il commercio al dettaglio (74,1%) e i pubblici esercizi (67,1%). La Lombardia guida anche la classifica rispetto all’utilizzo di internet in azienda: l’86,2% ha un accesso alla rete, contro il 75,5% del Nord Ovest e il 68,7% a livello Italia. Per quanto riguarda la presenza di un server, il valore per le aziende lombarde è del 63,6%, contro un 54% del Nord Ovest e appena un 46,8% a livello Italia. Il digital divide All’interno di ogni settore merceologico sono stati individuate tre tipologie di imprese - rispettivamente low-tech, medium-tech e high-tech, sulla base dell’osservazione delle principali differenze che ne caratterizzano il livello di dotazione tecnologica. A livello nazionale è di circa il 13% la quota di aziende classificate come high tech, mentre le aziende medium e low tech si attestano rispettivamente al 43% e al 44%. Per la Lombardia il quadro, invece, cambia significativamente: il segmento delle aziende low-tech pesa per il 29% e costituisce il valore più basso a livello Italia (nel Nord Ovest il valore medio è del 37%), indice di un alto grado di penetrazione della tecnologia nel sistema lombardo. Anche le aziende medium-tech sono superiori alla media, attestandosi al 59,2% del totale. Lieve flessione delle high-tech, che scendono all’11,8%. Incrociando questi risultati con le quattro macro-regioni italiane, si osserva come la posizione privilegiata della Lombardia non sia tanto imputabile a un effetto-area, quanto a una peculiare composizione del suo tessuto economico: uno dei settori più tecnologici, quello dei servizi, ha un peso numerico significativamente maggiore. Inoltre, anche a livello dimensionale l’incidenza della fascia meno tecnologica, le ditte individuali, è minore rispetto ai dati nazionali. Aziende lombarde “consapevoli”, ma investire in tecnologia costa Le aziende Lombarde dimostrano invece di avere una consapevolezza diffusa rivolta all’Ict: chi non investe in tecnologia ne attribuisce la causa ai costi e alla mancanza di soluzioni flessibili e ad hoc per la propria attività: “E’ necessario – commenta Giorgio Rapari, presidente di Assintel - un approccio capace di proporre prodotti informatici ad hoc tarati sulle specifiche esigenze delle micro e piccole imprese; e occorre, parimenti, la capacità si impostare una comunicazione, in linea con il linguaggio delle aziende della domanda”. Questi i risultati nel dettaglio: su una scala da 1 a 7, il fattore costi raggiunge un’importanza di 4,8 per le aziende low tech, di 5,2 per quelle medium e di 5,3 per quelle high; la rigidità pesa 5,3 per le aziende low tech e 4,6 per quelle high tech; la sicurezza è tematica limitante per tutti i cluster, con un valore medio di 4,9. In questo contesto, le possibilità di intervento percepite dagli imprenditori come utili per aiutare le imprese a colmare il divario tecnologico, si focalizzano su un’area business per le aziende high tech, e su un’area tecnica per quelle a bassa informatizzazione. In particolare, per esse è più importante la consulenza e il rapporto con i fornitori (79,4%), mentre per le high tech la creazione di occasioni d’affari (80,6%). Elemento invece comune fra le low e le high tech è la richiesta di interventi che favoriscano l’accesso alla rete, operando in particolare sul fattore costi: su una scala da 1 a 7, il punteggio è di 5,8. Alta anche la richiesta di maggiori finanziamenti, che raggiunge un punteggio di 5,7, e di diffusione di banda larga e wi. Fi (5,6). “I maggiori elementi su cui focalizzarsi, espressi anche nel Manifesto per l’Innovazione presentato da Confcommercio alle istituzioni – conclude Rapari – sono un’attenzione ai temi della connettività, sia in termini di sostegno alla diffusione di banda larga sia al controllo dei prezzi di accesso alla rete, con un impegno nel portare all’attenzione delle aziende che offrono tecnologia i bisogni della domanda di settori trascurati quali il commercio al dettaglio e i pubblici esercizi, favorendo la spinta alla ricerca di soluzioni interessanti per il core business di queste imprese”. .  
   
   
NETASQ: OBIETTIVO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA  
 
Milano, 13 giugno 2007 - I fattori di crescita ed evoluzione dell’Ict nell’ambito della pubblica amministrazione e del militare impongono una rigorosa attenzione alla sicurezza, specie quando le tecnologie informatiche più innovative (Wireless, Voip, Rfid, biometrie) vengono impiegate per garantire un’interconnessione tra i sistemi informativi ed una maggior apertura verso l’esterno, consentendo alla Pa ed alla Difesa di migliorare la propria efficienza operativa ed amministrativa oltre ad incrementare la qualità dei servizi in rete. Sia nell’ambito della Difesa, dove i dispositivi Netasq sono stati approvati dalla Nato e dalla Dcssi - direzione centrale della sicurezza informatica del Ministero della difesa francese - sia nella Pubblica Amministrazione francese, dove l’azienda ha installato circa 600 appliance nello scorso anno, Netasq ha riscontrato un notevole apprezzamento per le proprie soluzioni. Questo spiccato interesse si spiega facilmente: mentre la maggior parte dei concorrenti di Netasq impiega ancora la “Stateful Inspection” che non si spinge fino al livello applicativo ignorando completamente molti attacchi, o tenta invano di integrare su Asics obsoleti sistemi Ips di terzi basati su proxy con risultati disastrosi in termini di accuratezza e prevenzione e drastici effetti sulla performance, Netasq garantisce protezione contro gli attacchi più sofisticati senza alcun impatto sulla performance della rete e delle applicazioni analizzate. L’approccio “tutto in uno” globale adottato da Netasq garantisce il pieno controllo del traffico all’interno della rete. Inoltre Netasq é uno tra i pochi produttori che applica tutte le policy di sicurezza anche al traffico Vpn, che si tratti di collegamenti Ssl o Ipsec. Anche in Italia l’attenzione verso la sicurezza informatica assume proporzioni sempre maggiori, soprattutto nell’ambito militare e della Pa, dove gli strumenti atti a garantire una prevenzione globale di ogni eventuale rischio nell’entrata, nella gestione e nell’uscita di dati, un corretto e celere scambio di informazioni da e verso i distinti apparati nel rispetto della privacy personale e del segreto militare costituiscono una porzione rilevante degli investimenti informatici; tendenza pienamente confermata dal Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (Cnipa), che indica l’investimento in Ict security quale elemento fondamentale della strategia 2008 – 2010. “Di fronte all’incipiente informatizzazione dei servizi (obiettivo: e-democracy) l’importanza attribuita alla sicurezza informatica non ci meraviglia, perché i vantaggi di un investimento nel processo di apertura verso i cittadini / le imprese sono direttamente proporzionali al grado di fiducia riposto dagli stessi nella sicurezza del mezzo informatico. Alla luce della progressiva apertura verso l’esterno di entrambi i settori, i dispositivi di Netasq sono la soluzione ideale per queste tipologie di architettura in termini di qualità e prestazioni”, conferma Alberto Brera, Country Manager Italy di Netasq. Forte del proprio valore aggiunto, Netasq presenterà le proprie pluripremiate soluzioni ai dirigenti informatici di Pa e Difesa in occasione del Security Day del 21 Giugno a Roma, organizzato da Banca Europa con il patrocinio del Ministero della Difesa, e del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie. “Questo incontro con la Pubblica Amministrazione e le Istituzioni Militari sarà un’ottima occasione per identificare insieme ai nostri interlocutori il punto di incontro tra le loro esigenze e le nostre soluzioni. Oltre ad illustrare le nostre tecnologie ed i benefici derivanti dall’impiego dei nostri dispositivi presenteremo in anteprima due novità nella gamma di soluzioni di sicurezza Netasq. ” aggiunge Gabriele Minniti, Senior Systems Engineer di Netasq Italia. .  
   
   
ROMANIA, CRESCE IL MERCATO DEI COMPUTER  
 
Bucarest, 13 giugno 2007 - Il numero di computer venduti in Romania raggiungerà quest´anno le 800. 000 unità. Lo afferma Setimes. Com. Il mercato dei Pc in Romania crescerà dunque del 25 percento nel 2007, secondo un recente studio condotto da Idc Romania e pubblicato sul sito del Southeast European Times. Lo studio mostra che le vendite di Pc in Romania hanno raggiunto la cifra di 134 milioni di euro nel primo trimestre dell´anno, un aumento del 44 percento rispetto allo stesso periodo del 2006. .  
   
   
GSM SI RAFFORZA SUL TERRITORIO E DELINEA I PROSSIMI OBIETTIVI UN’ULTERIORE ESPANSIONE PER L’AZIENDA CHE GESTISCE SERVIZI PUBBLICI LOCALI INERENTI LA MOBILITÀ NEL PORDENONESE  
 
Pordenone, 13 giugno 2007 - Gsm Spa, azienda di servizi pubblici locali a capitale totalmente pubblico che opera sul territorio pordenonese, ha reso noti i risultati di bilancio dell’esercizio sociale 2006. La società ha rafforzato ulteriormente la propria attività nei settori istituzionali di riferimento quali la gestione e manutenzione della segnaletica stradale e l’ implementazione dei servizi sosta e mobilità. L’attività principale rimane comunque la gestione e il controllo della sosta a raso e in struttura, che, nel corso dell’esercizio 2006, la società ha continuato a gestire nei Comuni di Pordenone, Maniago, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Cordenons e Sesto al Reghena e che ha contribuito per il 69,47% sul totale del fatturato 2006, rispetto al 66,62% del 2005. Particolare impegno è stato profuso nelle attività di diffusione per l’uso dei parcheggi multipiano a Pordenone, quali quello di “via Rivierasca”, di “via Oberdan” ed “Ex Domenicani”, che per le caratteristiche delle strutture e degli impianti di gestione, hanno richiesto un costante impegno nella gestione dei servizi offerti nelle stesse. L’andamento economico della società ha rispettato le previsioni positive formulate in corso di esercizio dagli amministratori. I ricavi totali nell’esercizio 2006 sono incrementati del 8,06% rispetto all’esercizio precedente. Gsm si è impegnata nello sviluppo e aggiornamento del progetto di regolamentazione della sosta nel centro del Comune di Pordenone. Inoltre, la struttura tecnica è stata impegnata nel progetto “automazione nei parcheggi in struttura” e nella ricerca di nuovi strumenti elettronici di pagamento della sosta, con l’obiettivo di poter utilizzare le nuove tecnologie e i nuovi strumenti elettronici. Da sempre sensibile alle tematiche ecologiche, la società attua una politica volta al risparmio energetico e si propone di sviluppare servizi di mobilità integrata che favoriscano la salvaguardia dell´ambiente: ha in programma di sostituire progressivamente gli attuali parcometri con nuove attrezzature alimentate a cellule solari fotovoltaiche. Sulla base delle linee operative già assunte in termini di sviluppo del giro d’affari, anche a seguito dell’approvazione del nuovo piano della sosta a pagamento nel Comune di Pordenone, la società prospetta risultati positivi nell’esercizio 2007, sia dal punto di vista dell’ampliamento dell’operatività aziendale sia da quello dell’andamento economico. I principali obiettivi saranno quelli di consolidare e rafforzare la propria “mission” di operatore nei servizi pubblici locali inerenti la mobilità urbana e di miglioramento continuo nella qualità dei servizi offerti, con particolare attenzione allo sviluppo dell’intero sistema provinciale. Proseguirà la campagna di sensibilizzazione all’utilizzo dei parcheggi in struttura attraverso diversificati strumenti, quali le campagne pubblicitarie dedicate, l’installazione dei pannelli elettronici informativi sull’ubicazione dei parcheggi e sul numero dei posti auto disponibili, compresa la riorganizzazione della segnaletica stradale specifica. In particolare, gli obbiettivi a breve saranno la razionalizzazione della sosta a pagamento nei Comuni serviti, l’ottenimento dell’affidamento della gestione della segnaletica stradale e degli altri servizi inerenti la mobilità urbana in altri Comuni della Provincia di Pordenone e infine il supporto alle amministrazioni nell’analisi delle problematiche gestionali legate alla realizzazione di nuovi parcheggi in struttura, con approfondita valutazione anche delle linee della sostenibilità economico-finanziaria degli interventi specifici. . .  
   
   
ACCORDO AD AGRIGENTO PER LA VIDEOSORVEGLIANZA DEGLI IMPIANTI PRODUTTIVI IN COLLEGAMENTO CON LE FORZE DELL’ORDINE  
 
 Agrigento, 13 giugno 2007 - Sottoscritto presso la Prefettura di Agrigento il protocollo d’intesa con l’Associazione degli industriali e con il consorzio A. S. I. Per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza collegato con le centrali operative delle forze dell’ordine. L’accordo assume particolare rilievo poiché è la prima volta nel Mezzogiorno d’Italia che Stato e industriali giungono alla stipula di un’intesa per aumentare il livello di sicurezza in un territorio produttivo. Il Prefetto Vittorio Saladino ha ringraziato il presidente della Confindustria Giuseppe Catanzaro per l’iniziativa a sostegno della sicurezza e della legalità, quale condizione necessaria per agevolare lo sviluppo economico della realtà industriale della provincia, che vede la collaborazione fra le imprese e le istituzioni impegnate a garantire sicurezza anche fra gli industriali. I rappresentanti degli imprenditori hanno sottolineato l’impegno dello Stato concretizzatosi nel protocollo d’intesa, grazie al quale diventeranno interlocutori del prefetto, in una concreta azione di contrasto alla criminalità per concorrere ad aumentare il livello di sicurezza delle imprese e favorire lo sviluppo degli investimenti produttivi. .  
   
   
DATA SERVICE S.P.A. : RISULTATI DEFINITIVI DELL’AUMENTO DI CAPITALE SOTTOSCRITTO IL 100% DELL’EMISSIONE, PER COMPLESSIVI EURO 12.950.000,00  
 
 Mantova, 13 giugno 2007 - Data Service S. P. A. Comunica che si sono concluse le operazioni relative all’aumento scindibile del capitale sociale a pagamento di massimi Euro 12. 950. 000,00, offerto in opzione agli azionisti Data Service ai sensi dell’art. 2441, comma primo, cod. Civ. , mediante emissione di n. 5. 000. 000 nuove azioni ordinarie (le "Azioni") ad un prezzo di sottoscrizione unitario pari a d Euro 2,59, quale deliberato in data 23 marzo 2007 dal consiglio di amministrazione, in attuazione integrale della delibera di delega assunta dall´assemblea straordinaria degli azionisti del 29 aprile 2006. I risultati dell’Offerta - Durante il periodo di offerta in opzione (7 maggio 2007 – 25 maggio 2007) sono stati esercitati n. 4. 976. 805 diritti di opzione corrispondenti a n. 4. 976. 805 azioni ordinarie Data Service, pari a circa il 99,536% del totale delle azioni oggetto dell’offerta e per un controvalore pari a Euro 12. 889. 924,95, portando il capitale sociale sottoscritto della Società ad Euro 25. 888. 471,91. In particolare si segnala che, Data Holding 2007 S. R. L. , nuovo azionista di controllo della Società a seguito dell´acquisto da parte della stessa - in data 7 maggio 2007 - di n. 2. 290. 106 azioni di Data Service (pari al 45,63% del capitale sociale di Data Service), effettuato in esecuzione dell´Accordo Quadro stipulato in data 4 aprile 2007 da Rocco Sabelli, Tamburi Investment Partners S. P. A. E Stefano Arvati, ha esercitato n. 2. 271. 362 diritti di opzione inerenti le azioni acquistate, previa rinuncia - al fine di consentire la fissazione, nell´ambito dell´aumento di capitale, del rapporto di esercizio di n. 1 nuova azione ordinaria per ogni n. 1 azione ordinaria - di n. 18. 744 diritti di opzione, senza frazioni decimali. Nel periodo di offerta dell’inoptato ai sensi dell’art. 2441, comma terzo, cod. Civ. (31 maggio 2007 - 6 giugno 2007) sono stati esercitati n. 22. 995 diritti di opzione corrispondenti a n. 22. 995 azioni ordinarie Data Service, pari allo 0,46% del totale delle Azioni oggetto dell’offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 59. 557,05, portando il capitale sociale della Società a Euro 25. 948. 028,96. Complessivamente, nell’ambito dell’Offerta sono stati esercitati n. 4. 999. 800 diritti di opzione corrispondenti a complessive n. 4. 999. 800 azioni, pari al 99,996% del totale delle azioni oggetto dell’Offerta e per un controvalore pari a Euro 12. 949. 482 e pertanto per una percentuale pari a circa il 49,91% del capitale sociale sottoscritto di Data Service quale risultante all’esito dell’Offerta. In virtù dell´impegno di sottoscrizione assunto in data 4 aprile 2007 da Data Holding, quest´ultima sottoscriverà n. 200 azioni pari allo 0,004% dell’offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 518,00. Ad esito dell’Offerta e tenuto conto della sottoscrizione da parte di data Holding delle n. 200 azioni, in esecuzione del proprio impegno di sottoscrizione, il capitale sociale di Data Service è pertanto pari a Euro 25. 948. 546,96, suddiviso in n. 10. 018. 744 azioni ordinarie, da nominali Euro 2,59 ciascuna. Pertanto, ad esito della sottoscrizione delle n. 200 azioni,Data Holding risulterà proprietaria di complessive n. 4. 561. 668 azioni di Data Service, pari al 45,53 % del capitale sociale della stessa. .  
   
   
ACG EXPAND: UN NUOVO TOOL PER LO SVILUPPO  
 
 Milano, 13 giugno 2007 - Acg Expand è uno strumento che permette di sviluppare, in modo semplice e veloce, applicazioni 100% Java Nativo secondo gli standard J2ee e Web 2. 0 su piattaforma Eclipse. In particolare è consigliato e utile per la famiglia “Acg” perchè: consente di riutilizzare subito e ottimizzare nel mondo Java anni di esperienza in Rpg; è adatto per team tecnici di grande esperienza professionale ma bassa conoscenza Java, permette di applicare velocemente le conoscenze applicative Acg in Java, il modello di base dati Acg è facilmente importabile ed integrabile in Expand. Acg Expand, più in dettaglio, è un’applicazione formata da una parte di sviluppo e una parte “runtime”; comprende un insieme di componenti di disegno e generazione delle applicazioni Web/j2ee (editors, generatori di codice e Wizards) e un tool di disegno ed esecuzione di forms grafici (Birt version 2. 1. 1"). La soluzione si caratterizza, oltre che per avere un ottimo rapporto qualità/prezzo, per essere considerata un “primo passo” per entrare nel mondo della programmazione Java. E‘ facile e veloce da imparare e utilizzare, e permette: sviluppo di applicazioni Java e Web; costruzione di reports grafici, navigazione, analisi e accesso dati tramite Web; lettura automatica base dati. Acg Expand come tutti i prodotti Acg Ibm ha il supporto help desk. Acg Expand è rivolto in particolare, del mid-market ed è indicato per chi intende sviluppare personalizzazioni, add on, funzioni ad hoc, verticali su Acg, proprie applicazioni, anche Web. .  
   
   
TAS TECNOLOGIA AVANZATA DEI SISTEMI S.P.A. GRUPPO NCH: RIDEFINITI IL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO E COMITATO PER LA REMUNERAZIONE  
 
 Bologna, 13 giugno 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Tas S. P. A. – Gruppo Nch, attivo in Italia nella fornitura di software e servizi per applicazioni bancarie e finanziarie, presente anche in Europa, ha deliberato, in data odierna: Corporate Governance Comitato per il Controllo Interno e Comitato per la Remunerazione. I Comitati per il Controllo Interno e per la Remunerazione sono stati ridefiniti con l’uscita del Dott. Tamburini e la nomina di due dei nuovi membri indipendenti e non esecutivi del Consiglio, Prof. Avv. Sabino Fortunato e Avv. Roberto Ludergnani. Il Comitato per il Controllo Interno risulta, pertanto, attualmente formato da tre membri e precisamente: Marco Nonni (Amministratore indipendente non esecutivo); Sabino Fortunato (Amministratore indipendente non esecutivo); Roberto Ludergnani (Amministratore indipendente non esecutivo). Il Comitato per la Remunerazione risulta, pertanto, attualmente formato da tre membri e precisamente: Marco Nonni (Amministratore indipendente non esecutivo); Sabino Fortunato (Amministratore indipendente non esecutivo); Roberto Ludergnani (Amministratore indipendente non esecutivo). Lead Independent Director . A norma di quanto previsto nel codice di autodisciplina delle società quotate, il prof. Avv. Sabino Fortunato è stato nominato quale lead independent director con le attribuzioni ivi previste. Avvio delle consultazioni sindacali ex art. 47 della legge 428/1990 E’ stato altresì deliberato di dare avvio alle consultazioni con le competenti rappresentanze e/o associazioni sindacali ai sensi dell´art. 47 della legge 428/1990, quale fase preliminare del procedimento, in vista dell’intenzione di procedere alla fusione per incorporazione delle società interamente controllate Ds Taxi srl, Ds Supporti Direzionali e Strategici srl e Ds Finance srl nella controllante totalitaria Tas S. P. A. .  
   
   
MGE OFFICE PROTECTION SYSTEMS LANCIA PULSAR MX FRAME : LA SOLUZIONE SCALABILE PER LA PROTEZIONE ELETTRICA PIÙ INNOVATIVA SUL MERCATO  
 
 Agrate, 13 giugno 2007 – Mge Office Protection Systems tra i principali fornitori di sistemi end-to-end per la protezione elettrica destinati ad applicazioni informatiche e industriali sempre più dispendiose in termini di consumi energetici, ha recentemente annunciato il lancio del nuovo Pulsar Mx Frame dotato dei nuovi moduli a corrente e a batteria Pulsar Mx che offrono all’utente un’autentica soluzione modulare e scalabile per la protezione elettrica. Questa nuova soluzione completa verrà presentata durante il salone Interop a Las Vegas. Crescendo sul mercato, le piccole e medie imprese presentano sempre maggiori esigenze di protezione dell’alimentazione elettrica per i loro server, blade-server e sistemi di telecomunicazione. Per poter soddisfare tale necessità, Mge Office Protection Systems ha appositamente studiato Pulsar Mx e Pulsar Mx Frame, una soluzione completamente scalabile, in grado di seguire passo passo l’incremento del fabbisogno del cliente. Ideato per garantire la continuità dell’attività 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, Pulsar Mx possiede un’architettura modulare ridondante capace di dimensionare la corrente e il tempo di esecuzione in funzione dell’aumento della domanda di corrente o della richiesta di disponibilità; il tutto all’interno di un sistema compatto e a costi contenuti. Il collegamento in parallelo dei moduli d’alimentazione Pulsar Mx all’interno del nuovo Pulsar Mx Frame consente di far aumentare la potenza da 5 kVa a 10, 15 (con modalità ridondante) o 20 kVa, senza interrompere il funzionamento delle apparecchiature collegate, il tutto all’interno della struttura compatta16 U (28 pollici) del Pulsar Mx Frame. Per la prima volta si possono usare gli stessi sotto-moduli alimentati a corrente e a batteria per gli Ups isolati e per i telai modulari, così da ridurre in modo significativo il costo iniziale della scalabilità. Grazie a questo nuovo approccio, gli utenti possono decidere di acquistare Pulsar Mx ,dal costo estremamente interessante, per passare poi a una soluzione completamente scalabile, ridondante, con Pulsar Mx Frame continuando, però, ad utilizzare i sotto-moduli originali. Altre informazioni Utilizzando solo 3 U (5. 25 pollici) per combinare i sotto-moduli alimentati a corrente e a batteria, gli apparecchi 3U da 5 kVa, compatti, nella versione rack o tower, possiedono sottomoduli alimentati a corrente e a batteria sostituibili a caldo, l’auto battery-test, uscite con prese a interruttore, un display Lcd multilingue e un software intuitivo di gestione della corrente compatibile con i principali sistemi operativi, tra cui Microsoft Vista. Per prolungare il ciclo di vita delle batterie, Pulsar Mx possiede un vasto campo di tensione d’ingresso e di frequenza che permette di non utilizzarle inutilmente. Per aumentare il tempo di back-up, si possono integrare rapidamente dei moduli ridondanti a batteria esterna. Se un’estensione della batteria non dovesse funzionare, il sistema continuerà a lavorare grazie alla ridondanza integrata. Per ambienti rack ad elevata densità, i modelli da 15 e 20 kVa possono essere usati da soli, oppure integrati in un rack standard da 19”. Pulsar Mx Frame possiede due slot di comunicazione che consentono una facile integrazione ridondante alla rete. La vasta gamma di soluzioni per la gestione elettrica proposta da Mge Office Protection Systems è perfettamente compatibile con Pulsar Mx Frame e fornisce una copertura ideale alla maggior parte degli ambienti informatici a elevata densità quali Linux o Vmware, consentendo, nel contempo, una gestione dinamica della ridondanza dei server protetti. .