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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Giugno 2007
ENAC AVVIA PROCEDURA PER VERIFICARE I REQUISITI PER IL MANTENIMENTO DELLA LICENZA DI ALPI EAGLES - ENTRO 15 GIORNI LA COMPAGNIA DEVE ATTUARE AZIONI CORRETTIVE PER EVITARE LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ  
 
Roma, 26 giugno 2007 - L’enac, Ente Nazionale per l´Aviazione Civile, rende noto di aver avviato, ai sensi della normativa vigente, una procedura sulla compagnia Alpi Eagles per verificare se permangono le condizioni per il mantenimento della licenza di operatore aereo, alla luce dei gravi e numerosi disservizi che negli ultimi tempi sono stati creati dal vettore. Ritardi consistenti e cancellazioni di numerosi voli si sono verificati presso tutti gli scali su cui opera questo vettore, comportando disagi ai passeggeri aggravati anche dalla mancata assistenza come invece previsto dal Regolamento Comunitario 261 del 2004. Altro elemento di verifica è il ricorso da parte del vettore alla pratica del wet lease, noleggio aeromobile e equipaggio, con compagnie straniere senza le preventive comunicazioni all’Enac. La verifica e l’avvio degli accertamenti sono mirate a far rimuovere urgentemente i problemi del vettore che da tempo affliggono la continuità manageriale, organizzativa ed operativa. La Alpi Eagles, che nel contempo è stata convocata con urgenza per un incontro nella sede dell’Ente, dovrà quindi attenersi alle richieste dell’Enac entro quindici giorni. Se entro questo tempo la compagnia non avrà provveduto alle azioni correttive richieste, l’Enac procederà con la sospensione della licenza, la messa a terra degli aeromobili con il conseguente ritiro degli slot assegnati. .  
   
   
LUFTHANSA. NUOVO VOLO DIRETTO LUFTHANSA FRANCOFORTE - BUENOS AIRES A PARTIRE DAL 28 OTTOBRE CON L´ENTRATA IN VIGORE DEL CALENDARIO INVERNALE 2007/2008  
 
Milano, 26 giugno 2007 - Con l´introduzione del nuovo orario invernale Lufthansa offre ulteriori collegamenti aerei per raggiungere il Sud America. A partire dal 28 ottobre 2007, Lufthansa introdurrà cinque voli diretti alla settimana in partenza da Francoforte per Buenos Aires, offrendo così un collegamento diretto per l´Argentina senza scalo intermedio a São Paulo. Attualmente i collegamenti con l´Argentina prevedono infatti uno scalo nella capitale brasiliana. "I nostri clienti hanno espressamente richiesto questo collegamento diretto e siamo lieti di poterlo riproporre. Il Sud America sta evidenziando una forte crescita e sono molte le grandi aziende tedesche ed europee che hanno una filiale proprio a Buenos Aires" afferma Karl Ulrich Garnadt, member del Board di Lufthansa Passenger Airlines. "Allo stesso tempo, questo è un chiaro segnale della nostra intenzione di espandere ulteriormente i nostri collegamenti in partenza dall´hub di Francoforte". Con una popolazione di dodici milioni di abitanti, Buenos Aires è la più grande metropoli dell´Argentina e la seconda del Sud America, dopo São Paulo. Lufthansa opererà la rotta Francoforte-buenos Aires-francoforte (volo Lh510/lh511) con Boeing 747-400 configurato in 3 classi. L´orario di partenza previsto da Francoforte è alle 10. 20, il volo di ritorno da Buenos Aires decollerà alle 21. 50. Grazie all´armonizzazione degli orari di Lufthansa e Swiss, l´offerta per il Sud America beneficia inoltre di comodi collegamenti quotidiani per São Paulo operati da Swiss e Lufthansa in partenza dai tre hub di Francoforte, Monaco e Zurigo. I passeggeri Lufthansa in prosecuzione per Santiago del Cile e in arrivo nella città brasiliana possono inoltre usufruire delle comode coincidenze operate da Swiss in partenza da São Paulo. .  
   
   
TOYOTA PARTNER DI ETSC NEL PROGETTO “R2R – ROAD TO RESPECT” LE STRADE DA RISPETTARE GLI STUDENTI FUTURI PROTAGONISTI PER CREARE STRADE MIGLIORI  
 
Roma, 26 giugno 2007 - La Etsc ossia Consiglio Europeo della Sicurezza dei Trasporti, organizzazione non governativa indipendente in accordo con Toyota ha dato il via al suo nuovo programma “R2r” (Roads to Respect)– le Strade da Rispettare – sono previsti incontri presso le maggiori università di Spagna, Italia e Polonia. Il programma R2r lanciato in partnership con Toyota e 3M vuole incoraggiare gli studenti universitari ad identificare le strade a maggior rischio nel proprio territorio e a condurre una campagna per la loro sistemazione. L’attenzione ai siti delle strade ad alto rischio è un’area del lavoro della sicurezza stradale dove una sostanziale riduzione degli incidenti può essere raggiunta con tempi relativamente brevi e con costi relativamente bassi, rispetto agli schemi di gestione della rete più ampia. L’attuale progettazione stradale deriva da un’impostazione di costruzione e manutenzione risalente a parecchi anni fa che fonda le sue radici in un tempo in cui la sicurezza era sacrificata da molte altre considerazioni. Molte strade non sono conformi ai più recenti canoni di sicurezza e le condizioni del traffico sono decisamente cambiate. Ne deriva che molti degli incidenti sui cosiddetti “punti neri” sono la principale causa dei decessi e dei traumi. L’etsc (1) sta effettuando un tour presso le maggiori Università italiane, spagnole e polacche per analizzare la Progettazione delle Infrastrutture Stradali e presentare il programma “R2r” agli studenti. Gli studenti che desiderano partecipare al programma avranno poi l’opportunità di essere invitati a un campus a Bruxelles per un training specifico tenuto da ingegneri, promotori di questa campagna ed altri esperti. Quando rientreranno nelle proprie sedi saranno così in grado, una volta individuata una strada ad alto rischio, di far pressione sulle amministrazioni locali per ottenerne l’adeguata sistemazione. Alla fine del programma gli studenti più meritevoli saranno di nuovo invitati a Bruxelles per la cerimonia degli Awards. Jörg Beckmann, Direttore Esecutivo dell’Etsc ha detto: "I progressi compiuti nella sicurezza del veicolo e nello sviluppo del miglior comportamento del guidatore non trovano riscontro nel campo della sicurezza delle infrastrutture. E’ ora di focalizzarsi su questo terzo pilastro della sicurezza stradale, come testimonia l’imminente Direttiva Ue sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture”. Il programma R2r vuole creare la sensibilità dei futuri ingegneri e dei professionisti della sicurezza e ispirarli a prestare la massima attenzione su strade più sicure. Il programma lancerà il messaggio che semplici misure di ingegneria, spesso a basso costo, possono ridurre nettamente gli incidenti stradali più ricorrenti. Toyota ha scelto di essere partner di Etsc perché ne condivide la visione e ritiene indispensabile che i tre elementi: uomo, infrastruttura e automobile interagiscano per raggiungere la massima sicurezza sulle strade. In pratica raggiungere la situazione ottimale ove le persone guidino in modo sicuro, su strade sicure a bordo di automobili sicure. Toyota nel perseguire ciò investe notevoli risorse e sposa numerose iniziative insieme a partner diversi in tutte le realtà dove opera per perseguire l’obiettivo alla base della sua filosofia di Essere un buon cittadino. (1) Il Consiglio Europeo della Sicurezza del Trasporto Etsc (European Transport Safety Council) è un’organizzazione no-profit con sede a Bruxelles impegnata nella riduzione del numero e della gravità degli incidenti del trasporto in Europa. L’ Etsc cerca di identificare e promuovere interventi basati sulla ricerca con un elevato potenziale di sicurezza. Associa 37 organizzazioni nazionali e internazionali impegnate nella sicurezza del trasporto in tutta Europa. Il sito dell’Etsc è www. Etsc. Be. Ulteriori notizie sul programma R2r “Roads to Respect” sono sul sito http://www. Etsc. Be/r2r. Php. .  
   
   
TOYOTA RICICLA IL 100% DEGLI SCARTI NELL’IMPIANTO EUROPEO DI PRODUZIONE DI YARIS  
 
Roma, 26 giugno 2007 - Toyota Motor Manufacturing France (Tmmf) ha raggiunto l’obiettivo di riciclare il 100% degli scarti di produzione dei suoi processi industriali nell’impianto di Valenciennes dove viene prodotta Yaris. L’obiettivo è stato ottenuto con un programma triennale di interventi. Questo risultato migliora ulteriormente i progressi realizzati da Toyota nel sito, inaugurato nel 2001, dove già in precedenza era stato raggiunto un livello zero dei rifiuti negli scarichi e una riduzione del 50% nella generazione complessiva di scarti. E ora, Tmmf arriva ad eliminare completamente gli scarichi dagli inceneritori. Attualmente, la produzione di una Yaris produce 9,5 kg di scarti. Di questi, più di 4 kg sono direttamente riciclabili. Si tratta di cartone, metallo, olio combustibile, e solventi. I rimanenti 5,5 kg di scarti vengono utilizzati come combustibile sostitutivo, per esempio del petrolio, per i procedimenti industriali. Questi dati possono essere direttamente comparati con quelli del 2005, quando 2,5 kg dei 15 kg dei rifiuti prodotti per veicolo venivano inceneriti. “L’impianto Toyota di Valenciennes è uno dei primi siti al mondo a raggiungere questo risultato che, soltanto pochi anni fa, sembrava impossibile. Ancora una volta, Toyota dimostra che niente è impossibile grazie a un impegno di tutti i team e ai miglioramenti nel modo in cui generiamo i rifiuti, che ci permettono di raggiungere il nostro obiettivo del 100% di riciclaggio”, ha sottolineato Didier Leroy, Presidente di Tmmf. L’approccio di Tmmf, strettamente collegato con lo standard Iso 14001, dimostra la capacità del sito di migliorare continuamente i risultati, e dunque la sua abilità nel ridurre l’impatto sull’ambiente delle sue attività. La generazione dei rifiuti è uno dei quattro indicatori di prestazione del sito, unitamente al consumo di potenza e di acqua, e ai livelli di emissioni di sostanze organiche volatili. Questi indicatori sono soggetti a continue e rigorose misurazioni, che determinano la pianificazione degli interventi per incrementare il processo di miglioramento continuo. In particolare, Toyota è focalizzata nell’intraprendere azioni pro-attive per ridurre l’impatto sull’ambiente dei veicoli durante il loro ciclo di vita, dallo stadio della progettazione al processo di produzione, fino al termine del ciclo operativo – compreso, ovviamente, il periodo in cui il veicolo stesso viene utilizzato. Toyota produce 1. 100 Yaris al giorno nei suoi impianti dell’area di Onnaing, che vengono commercializzati in trenta diversi paesi. Nel sito lavorano 3. 900 persone. .  
   
   
LE NUOVE FRONTIERE DELL´AUTOMOTIVE. IL 27 GIUGNO A MODENA CONVEGNO INTERNAZIONALE "AUTOMOBILI E MOTORI HIGH TECH", IL 28 E 29 GIUGNO 6° WORKSHOP "COLLABORAZIONE UNIVERSITA´ E INDUSTRIA" .  
 
Bologna, 26 giugno 2007 - Anche quest´anno si conferma l´appuntamento con la mostra-convegno internazionale "Automobili e motori high tech", giunta alla tredicesima edizione. Ancora una volta Democenter-sipe e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia hanno organizzato una giornata interamente dedicata all´automobile con l´obiettivo di promuovere e valorizzare il sistema motoristico regionale. Il 27 giugno presso la sede della Facoltà di Ingegneria (via Vignolese 905) a Modena, si daranno appuntamento relatori illustri, ricercatori, espositori, Case produttrici di motori e veicoli, ma anche aziende specializzate nei trasporti. L´iniziativa è promossa allo scopo di contribuire alla valorizzazione del sistema motoristico regionale. Con l´edizione 2007, presentata questa mattina, sono state introdotte due novità: -una formula nuova che di volta in volta vedrà alternarsi convegni scientifici ed esposizioni dimostrative, con maggiore accento ora all´ uno ora all´altro. Per la giornata del 27 giugno, dedicata all´alta tecnologia, Democenter-sipe e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia hanno pensato di predisporre seminari tematici con esperti del settore automotive e ricercatori di fama internazionale. Un appuntamento rivolto principalmente ad Istituzioni e aziende, nel quale si parlerà di veicoli elettrici e a idrogeno, con particolare attenzione a soluzioni eco-sostenibili. A questo proposito nel corso del convegno saranno presentati combustibili alternativi a basso impatto ambientale. Tema di grande interesse affrontato nel pomeriggio del 27 giugno saranno le tecnologie di sviluppo e di ottimizzazione per motori ad elevate prestazioni. -La seconda novità introdotta per la tredicesima edizione, riguarderà la due-giorni promossa da Ata (Associazione tecnica dell´automobile), Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con Confindustria, ovvero il Vi workshop nazionale "Collaborazione Università Industria" che si terrà il 28 e 29 giugno a Modena in continuità con "Automobili e motori high tech". «Modena è senza dubbio una Provincia a imprenditorialità diffusa, per questo occorre prestare attenzione ai fattori strategici che favoriscono il lavoro delle aziende e al tempo stesso le sostengono nei percorsi d´innovazione - ha commentato telefonicamente Alberto Mantovani presidente di Democenter-sipe (in questi giorni all´estero per missione istituzionale) - In questa direzione va l´incontro del 27 giugno, che costituirà un momento di confronto tra il mondo della ricerca di base e naturalmente le grandi Case produttrici. Ma sopratutto un´opportunità per disquisire sulle ultime innovazioni in materia, e per valorizzare il sistema motoristico regionale, fatto di competenze distribuite». «La Regione Emilia-romagna è orgogliosa di ospitare questa grande iniziativa - ha sottolineato Morena Diazzi, direttore generale alle Attività produttive della Regione - Le competenze e il cuore dell´Emilia-romagna sono rivolti alla promozione del distretto "Hi-mech", attraverso il quale ha dato vita a un polo tecnologico sulla meccanica avanzata, inserito tra i venticinque riconosciuti a livello nazionale nell´ambito dell´azione "Distretti Tecnologici" del Ministero. Si tratta di tecnologia avanzata ma anche di passione per i motori, uno degli elementi d´identità territoriale, che ha guidato lo sviluppo del tessuto produttivo regionale influenzando la nostra storia, cultura e tradizioni». «Gli incontri ospitati nel corso della tre giorni modenese - commenta il Rettore dell´Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Gian Carlo Pellacani - con l´inevitabile tappa finale nel tempio dell´Automotive, alla Ferrari spa, riconfermano il forte legame che il nostro Ateneo intrattiene con il suo territorio e la precisa volontà di collocare la ricerca accademica nel contesto delle dinamiche che investono la produzione, la tecnologia e la ricerca nel settore automotive. La nostra Università è da anni impegnata, anche con il concorso delle istituzioni regionali e locali, a portare avanti con tenacia una proficua sinergia tra ricerca accademica e industria modenese e reggiana. La nostra partecipazione a questo evento è dunque più che naturale e conferma l´indirizzo strategico perseguito con tenacia dall´Ateneo in questi anni attraverso lo sviluppo delle Facoltà di Ingegneria di Modena e di Reggio Emilia e la promozione di qualificate iniziative sul piano formativo e didattico, non ultima il Master in Ingegneria del Veicolo che rappresenta il fiore all´occhiello di questa offerta». Nel corso delle tre giornate si daranno appuntamento a Modena le massime espressioni dell´engineering automobilistico per un confronto sulle nuove frontiere dei motori high-tech. Il 27, 28 e 29 giugno 2007 a Modena i parlerà di Automotive in tutte e sue declinazioni: dalla formazione alla ricerca di base, con particolare riferimento al trasferimento tecnologico, fino alle più recenti applicazioni nel campo delle auto, da competizione e non. Le tre giornate dell´high tech automobilistico saranno ancora una volta il punto d´incontro tra il mondo scientifico-accademico e quello industriale-automobilistico, tra ricerca e applicazione. Oltre all´ampia sezione convegnistica nel piazzale antistante la Facoltà di Ingegneria sarà allestito uno spazio espositivo con auto elettriche, ad idrogeno e sportive. .  
   
   
RENAULT INAUGURA RENAULT TECHNOLOGIE ROMANIA (RTR)  
 
 Roma, 26 giugno 2007- Renault prevede di investire circa 100 milioni di euro nei prossimi due anni per la creazione di Renault Technologie Romania (Rtr). Questo centro di Engineering Regionale Renault, sarà incaricato dello sviluppo di veicoli e organi meccanici prodotti negli stabilimenti della regione o destinati ai mercati dell’Europa centro-orientale, della Turchia, della Russia e del Maghreb. L’organico di Rtr sarà, circa di 3000 persone entro la fine del 2009. Parallelamente allo sviluppo dei centri di engineering in Brasile e in Corea, la creazione di Rtr accompagna l’espansione internazionale di Renault, che prevede il lancio di 26 nuovi modelli entro il 2009. Renault Technologie Romania si colloca nella funzione globale “Renault Engineering”, in altri termini nell’ingegneria del Gruppo Renault che, fulcro del Piano Renault Contrat 2009, è già incaricata della progettazione di otto nuovi modelli l’anno. Renault Engineering è un’ingegneria espletata a livello mondiale, che si articola intorno a due componenti: l’Ingegneria Centrale, cuore del sistema, e le Ingegnerie Regionali, suddivise tra i mercati strategici di Renault. Questa organizzazione si basa sulla standardizzazione dei processi dell’engineering Renault a livello mondiale: stessi standard tecnici, definizione delle funzioni chiave e armonizzazione delle politiche tecniche. L’ingegneria Centrale ha due principali missioni, Corporate: ricerca e studi avanzati, pre-progetti, settori di attività tecnici corporate - strategia nell’ambito risorse, Sviluppo veicoli destinati all’Europa. Orienta e gestisce Renault Engineering, coordina e affianca il lavoro delle Ingegnerie Regionali e vigila sulla qualità dei settori di attività dell’ingegneria nell’ambito di Renault. Le Ingegnerie Regionali (Romania, Brasile e Corea) svolgono le seguenti missioni: Sviluppo dei progetti veicolo (autovetture e veicoli commerciali) e meccanica destinati ai mercati regionali. Supporto tecnico ai siti industriali nella rispettiva regione. Grazie alla presenza in paesi altamente competitivi, collaborazione per gli acquisti di componenti sul posto, destinati ad alimentare la produzione locale e internazionale. In un contesto in cui la crescita più dinamica si situa oltre le frontiere europee, la competitività di Renault esige, oggi più che mai, una grande prossimità rispetto alle clientele locali. Tale prossimità consente alle donne e agli uomini dell’ingegneria di comprendere meglio i bisogni e le condizioni di utilizzo dei clienti, e di associare direttamente i fornitori alle fasi di progettazione, e successivamente di fabbricazione. Renault Technologie Romania, un’Ingegneria Regionale vicina ai clienti Renault Technologie Romania (Rtr) accoglierà essenzialmente attività ingegneristiche (studi e test), nonché le funzioni acquisti, design e supporto (gestione, risorse umane, informatica). Rtr è incaricata dello sviluppo dei progetti veicolo (autovetture e veicoli commerciali) e meccanica fabbricati nei siti produttivi locali o destinati ai mercati della zona Euromed, in particolare veicoli sviluppati sulla piattaforma Logan. Attualmente, Rtr lavora su numerosi progetti veicolo in collaborazione con l’Ingegneria Europa. Nel lungo periodo, Rtr diventerà il centro di riferimento per tutti i modelli sviluppati sulla piattaforma Logan. Renault Technologie Romania sarà insediata in tre siti: Bucarest: ufficio studi (1900 persone); Pitesti: prestazioni ingegneristiche nel sito di carrozzeria-montaggio e attività meccaniche (500 persone); un centro prova (piste, banchi…), la cui attività verrà avviata nel 2° semestre 2009 (500 persone); Renault prevede di creare, con questo progetto, 1. 600 posti di lavoro nel settore dell’ingegneria veicolo, ingegneria meccanica e funzioni di supporto. Verranno assunti essenzialmente ingegneri, neo-laureati o con un’esperienza professionale. Al termine, Renault Technologie Romania potrà contare su un organico di circa 3000 persone. La Romania, un paese al centro dei mercati Euromed a forte crescita La scelta della Romania per l’insediamento di Rtr si è imposta spontaneamente, in considerazione della forte crescita dalla regione Euromed (Europa orientale, Russia, Maghreb, Turchia…), un mercato strategico per Renault. Incontestato leader in Romania con la marca Dacia, il Gruppo Renault vi dispone di una base efficace grazie al sito produttivo di Pitesti, che raggruppa uno stabilimento di carrozzeria-montaggio, uno di meccanica, ed una piattaforma logistica. In Romania, il Gruppo Renault ha favorito la creazione di un tessuto di fornitori in piena espansione. La Romania offre a Renault una manodopera qualificata, con una base universitaria solida, e una partnership con le autorità politiche e accademiche del paese. .  
   
   
CITROëN C-CROSSER UNO STILE UNICO, UN TEMPERAMENTO VERSATILE  
 
 Milano, 26 giugno 2007 - Presentato per la prima volta al salone di Ginevra 2007, C -Crosser, il nuovo Suv (Sport Utility Vehicle) Citroën, sarà commercializzato in Europa a partire dal mese di luglio. La Marca prosegue nell’ampliamento della propria offerta, proponendo un veicolo di alta gamma che si distingue per lo stile elegante e versatile, per il comportamento su strada ineccepibile, il motore performante e il buon bilancio ambientale. · Una reale versatilità d’uso Grazie alla trasmissione integrale con selettore di modalità, associata ad un collegamento al suolo ottimale e alla frenata performante, C-crosser mostra un comportamento su strada dinamico ed efficace mantenendo inalterato il confort dei passeggeri. · Un motore performante dotato di Fap Il motore Diesel Hdi 160 cv Din (156 cv Cee) che equipaggia C-crosser contribuisce al piacere di guida, grazie alla potenza adattata e alla coppia generosa. Dotato di filtro antiparticolato (Fap), segna emissioni di Co2 inferiori a 200 g/km (191 g/km con ruote da 16 pollici* e 194 g/km con ruote da 18 pollici). * cerchi da 16 pollici disponibili a partire dal mese di settembre sulla finitura Pack o equivalenti secondo i Paesi · Una modularità che si distingue La versatilità di C-crosser continua nell’allestimento degli spazi interni. Con la praticità dei 5 + 2 posti, la fila 2 che si richiude elettricamente, i numerosi vani e il volume di carico generoso, C-crosser è un veicolo comodo, in grado di adattarsi a tutte le situazioni. · Uno stile elegante I plus di C-crosser si percepiscono immediatamente, per le linee che evocano forza e dinamismo e per la concezione raffinata, che lo rendono elegante, raffinato e seducente. C-crosser si mostra quindi come una nuova alternativa di alta gamma per coloro che desiderano conciliare piacere di guida e versatilità con le peculiarità di un veicolo di carattere, studiato per consentire la massima libertà. · Una progettazione congiunta per un’identità forte C-crosser nasce dal progetto comune Psa Peugeot Citroën e Mitsubishi Motors Corporation, mirato alla produzione di un Suv destinato al mercato Europeo. La produzione di C-crosser è affidata alla fabbrica giapponese Mizushima, con un accordo per la fornitura di 15. 000 veicoli l’anno alla Marca Citroën. Il motore Diesel Hdi Fap del gruppo Psa Peugeot Citroën è prodotto a Trémery, in Francia. Questa cooperazione permette a Citroën di ampliare la sua offerta, già forte di 10 berline, 4 monovolume e 1 ludospace, con un Suv, C-crosser, che risponde totalmente alle esigenze della Marca. Grazie alla competenza tecnica degli ingegneri Citroën che hanno collaborato allo sviluppo di questo veicolo ottimizzato per il mercato europeo, il comportamento su strada di C- Crosser offre un compromesso ideale tra confort e tenuta di strada, per un piacere di guida ottimale, in totale coerenza con le caratteristiche dei veicoli della Marca. Inoltre, il Centro Stile Citroën ha saputo offrire a C-crosser una linea unica, in totale armonia con il resto della gamma, che esprime nettamente la sua appartenenza alla Marca. L’efficacia E Il Confort Per Il Piacere Di Guidare C-crosser riunisce tutti i vantaggi che assicurano un reale piacere di guida al volante. La coppia generosa del suo motore Diesel Hdi dotato di Fap rappresenta un plus rispetto ai concorrenti, mentre il comportamento su strada preciso, reattivo e dinamico è abbinato a un livello di confort in linea con le esigenze della Marca. A queste prestazioni si aggiunge la versatilità della trasmissione integrale multimodalità, che permette di passare da una vettura maneggevole in città, a un veicolo particolarmente sicuro ed efficace su strade sinuose. Infine, gli equipaggiamenti di sicurezza di alto livello di cui dispone C-crosser permettono ai passeggeri di viaggiare in totale serenità. Un motore Diesel brillante e rispettoso dell’ambiente C-crosser si distingue dalla concorrenza per il brio del motore Diesel Hdi da 160 cv Din (156 cv Cee a 4. 000 giri/min) dotato di filtro antiparticolato (Fap). Derivato dall’Hdi 173 Fap commercializzato su C5 e C6, è una versione monoturbo a geometria variabile, concepita per offrire la coppia massima sin dai regimi più bassi (380 Nm a 2. 000 giri/min), per un piacere di guidare ottimale. Con 2,2 l di cilindrata, è abbinato a un cambio manuale a sei rapporti, che permette di utilizzare al meglio le sue qualità. Per la protezione dell’ambiente, questo motore è dotato di filtro antiparticolato (Fap) di ultima generazione, con livelli di consumi e di emissioni di Co2 relativamente modesti, considerate le prestazioni e la coppia (rispettivamente 191 g/km e 7,2 l/100 km con ruote da 16 pollici, e 194 g/km e 7,3 l/100 km con ruote da 18 pollici). Il tutto senza trascurare il confort dei passeggeri, con vibrazioni contenute grazie ai supporti idraulici utilizzati per fissare il motore dotato di due alberi d’equilibratura. Inoltre, gli ingegneri Citroën hanno curato in particolare l’isolamento acustico del vano motore, per garantire ai passeggeri un confort ottimale. Tenuta di strada ineccepibile Le caratteristiche di C-crosser, che coniuga confort ed efficienza, sono in totale sintonia con i valori della Marca. Grazie alla competenza di Citroën, il lavoro di sviluppo, mirato in particolare allo sterzo, ai treni e alle sospensioni del veicolo originale, permette a C- Crosser un confort di guida e un comportamento su strada di riferimento nel segmento. Le sensazioni dello sterzo durante la guida sono state ottimizzate dal lavoro sui pneumatici e sulla pompa del servosterzo, e con un rinforzo previsto nel sotto-tunnel, che permette di migliorare la rigidità. Queste migliorie adottate su C-crosser offrono uno sterzo preciso e facile, che abbina efficacia e piacere d’utilizzo. Per quanto riguarda il collegamento al suolo, C-crosser è dotata di un avantreno di tipo pseudo-Mcpherson, con barra stabilizzatrice da 22 mm di diametro e retrotreno a bracci multipli, abbinato a una barra stabilizzatrice da 20 mm. Questa configurazione favorisce la stabilità su strada e contribuisce alla sicurezza attiva. Gli ammortizzatori posteriori sono stati disaccoppiati dalle molle, e le tarature adottate da Citroën consentono a C-crosser una tenuta di strada esemplare, con sensazioni di guida precise e confort eccellente. Questo risultato è potenziato dalla presenza di ruote da 18 pollici con pneumatici Michelin specifici, di dimensioni 225/55 R18 per la finitura Exclusive (o equivalente secondo i Paesi). Sulla finitura Pack (o equivalente secondo i Paesi), troviamo cerchi da 16 pollici con pneumatici Michelin 215/70 R16. Infine, C-crosser dispone di tetto in alluminio, che permette di abbassare il centro di gravità, per un comportamento su strada ancora migliorato. Una frenata performante Grazie allo studio effettuato sulla frenata, C-crosser si pone ai massimi livelli della categoria, con mordente, efficacia e dosabilità d’eccellenza. Questo risultato deriva dall’adozione di pinze a doppio pistone nella parte anteriore, abbinate a dischi ventilati da 294 mm di diametro e 24 mm di spessore, mentre nella parte posteriore i dischi hanno un diametro di 302 mm. Il dispositivo è completato da un sistema Abs con ripartitore elettronico di frenata (Ref). Trasmissione integrale che si adatta a tutte le circostanze C-crosser dispone di trasmissione integrale con selettore di modalità, che permette di guidare in totale sicurezza indipendentemente dalle condizioni di guida. · Una trasmissione integrale intelligente La coppia generosa del motore Diesel Hdi di C-crosser è ripartita elettronicamente tra le ruote anteriori e posteriori, per una tenuta di strada e una motricità ottimali in funzione delle condizioni d’aderenza che vengono valutate, tra l’altro, attraverso la velocità del veicolo, la differenza di velocità tra la parte anteriore e posteriore, la precisione del pedale dell’acceleratore Una scatola di trasferta, posta all’uscita dal cambio, invia la coppia verso la parte posteriore mediante un albero di trasmissione longitudinale. A monte del ponte posteriore, la frizione a pilotaggio elettronico assicura la trasmissione di una parte della coppia sulle ruote posteriori. Questo dispositivo permette di beneficiare dei vantaggi delle 4 ruote motrici in termini di tenuta di strada e di motricità quando necessario, limitando i consumi, dal momento che alle ruote posteriori viene trasmessa solo la coppia necessaria. Inoltre, per la massima sicurezza, il pilotaggio della trasmissione è abbinato all’Esp (Electronic Stability Program), che può essere disattivato, e all’antislittamento Asr, per ottimizzarne il funzionamento. Questi dispositivi sono di serie su tutti i livelli di finitura. · Trasmissione integrale per tutte le esigenze Il conducente di C-crosser può scegliere tra 3 modalità di gestione della trasmissione, in funzione delle condizioni e del tipo di guida che desidera : la modalità a 2 ruote motrici (2Wd), a 4 ruote motrici (4Wd), oppure la modalità lock. Un comando unico, posto dietro la leva del cambio, permette di selezionare queste modalità; un pittogramma sul quadro strumenti ricorda la configurazione scelta. • Modalità 2 Wd : questa modalità assicura il funzionamento a 2 ruote motrici nella parte anteriore. Da privilegiare in presenza di buone condizioni d’aderenza, permette di ridurre i consumi e favorisce la maneggevolezza del veicolo. • Modalità 4 Wd : modalità raccomandata quando le condizioni non sono più ottimali, dal momento che la ripartizione della coppia tra avantreno e retrotreno è gestita automaticamente. Un calcolatore comanda il rinvio di una parte della coppia alle ruote posteriori, in funzione delle condizioni di aderenza, consentendo una tenuta di strada ottimale in qualunque circostanza senza penalizzare i consumi. • Modalità Lock : quando viene selezionata questa modalità, il calcolatore invia alle ruote posteriori una coppia circa una volta e mezzo maggiore rispetto alla modalità 4Wd. Questa modalità è particolarmente adatta alla guida in condizioni d’aderenza precarie. Sicurezza passiva di altissimo livello · Una struttura per la protezione degli occupanti e dei pedoni Per rispondere agli standard di valutazione più severi in termini di sicurezza passiva, la struttura di C-crosser è stata oggetto di uno studio approfondito. È stata rinforzata con un ampio utilizzo di lamiere in acciaio ad alta resistenza, per limitare le deformazioni in caso d’urto. Inoltre beneficia di longheroni anteriori dalla forma ottimizzata, che migliorano l’assorbimento d’energia, come i padding e le barre di rinforzo nelle porte, che contribuiscono alla protezione degli occupanti in caso di urti laterali. Tutti questi elementi assicurano alla struttura di C-crosser la rigidità necessaria alla protezione degli occupanti in caso d’urto ad alta velocità, e la flessibilità richiesta per assorbire gli urti più lievi. Inoltre, la struttura del blocco anteriore di C-crosser è stata studiata per garantirne la “compatibilità in crash” durante la collisione contro un veicolo tradizionale. C-crosser protegge quindi efficacemente gli occupanti, riducendo i rischi di lesioni ai passeggeri degli altri veicoli. Per ridurre infine le conseguenze degli urti ai pedoni, C-crosser è equipaggiata: -di strutture deformabili a livello del cofano e dei parafanghi, con un ampio spazio tra i pannelli e la struttura interna, per assorbire gli urti, -di paraurti con schiuma poliuretanica, che assorbe l’energia e limita le lesioni agli arti inferiori. · Sei Airbag di serie C-crosser è dotata di serie di due Airbag frontali (lato guida e passeggero), di due Airbag laterali anteriori e di due Airbag “a tendina” anteriori/posteriori. I due Airbag frontali sono adattativi, con pressione d’attivazione e volume che variano in funzione della gravità dell’urto. L’airbag lato passeggero può essere disattivato con la chiave di contatto, e permette quindi di collocare un seggiolino per bambini nella parte anteriore. Lo stato di disattivazione viene indicato da una spia sul quadro strumenti. · Efficaci mezzi di ritenuta C-crosser è dotata di cinture di sicurezza a 3 punti d’aggancio per tutti i posti (5 + 2). Anche le cinture di sicurezza dei sedili lato guida e passeggero anteriore sono dotate di pretensionatori pirotecnici con limitatore di sforzo, per ridurre la pressione sul torace in caso d’urto. Un allarme sonoro e un messaggio sul quadro strumenti segnalano al conducente che le cinture di sicurezza anteriori non sono allacciate, oppure che le cinture dei posti posteriori (fila 2) si sono slacciate durante il tragitto. Sono disponibili infine dei fissaggi Isofix per l’installazione di seggiolini per bambini sui sedili laterali della fila 2. Spazio Interno Funzionale E Confortevole C-crosser rivela il suo attaccamento ai valori della famiglia con la configurazione 5 + 2 posti, abbinata ad un’efficace modularità. Inoltre le dimensioni generose (passo di 2,67 m) consentono un’abitabilità confortevole, numerosi vani d’alloggiamento a disposizione, e un ampio bagagliaio, la cui apertura in due parti facilita il carico di oggetti. A queste caratteristiche di praticità C-crosser associa la comodità di equipaggiamenti sofisticati che migliorano il confort a bordo. Una modularità efficace C-crosser é un veicolo facilmente modulabile, in grado di adattarsi rapidamente e senza fatica alle diverse esigenze degli utilizzatori. Grazie alla panchetta posteriore aggiuntiva, in grado di ospitare due persone nella fila 3, C-crosser può accogliere fino a 7 passeggeri. La panchetta scompare completamente nel pianale e permette di disporre di un’ampia superficie di carico perfettamente piana. L’accesso alla fila 3 è facilitato dalla notevole inclinazione e dallo scorrimento dei sedili della fila 2, come anche dalle due barre color alluminio integrate nelle paratie laterali del bagagliaio. Due appoggiatesta a scomparsa e due cinture di sicurezza con avvolgitore agganciate nel montante del parabrezza contribuiscono alla sicurezza dei passeggeri seduti in questi posti. La fila 2 si ripiega inoltre a “portafoglio” contro la fila 1, con le maniglie poste sui lati dei sedili, oppure in modo automatico, grazie a due comandi elettrici posti a destra e a sinistra del bagagliaio, sopra ai passaruota. Quando i sedili sono ripiegati, si ottiene una superficie di carico notevole, e un pianale perfettamente piano. Gli schienali e i sedili della fila 2 sono frazionabili 2/3-1/3. Per il confort dei passeggeri, gli schienali sono reclinabili in 3 posizioni, mentre le due parti della panchetta scorrono in lunghezza per 80 mm, in modo indipendente. Un bagagliaio ampio e pratico Il volume del bagagliaio alla plancia copribagagli si posiziona tra i più grandi della categoria. Nella configurazione più utilizzata (con 5 posti e la fila 3 ripiegata) può raggiungere 510 litri (norme Vda), con i sedili della fila 2 spostati al massimo in avanti. Quando i sedili posteriori sono completamente ripiegati, il volume disponibile è di 1 686 litri (Vda). Un altro punto di forza del bagagliaio di C-crosser: l’apertura in due parti del portellone. Una volta aperta, la parte inferiore permette di utilizzare al meglio il vano bagagli dal pianale piatto perché consente di far scorrere gli oggetti voluminosi o pesanti, oppure addirittura di sedersi, dal momento che è in grado di sostenere un peso di 200 kg. Inoltre, facilita il caricamento del bagagliaio perché consente di abbassare la soglia di carico a 640 mm. In posizione chiusa, permette di utilizzare tutta l’altezza del bagagliaio, sfruttando l’intera capacità di carico. Lo sportello superiore, anche quando usato di frequente, si rivela leggero e compatto e facilissimo da utilizzare. La praticità d’uso del bagagliaio deriva anche dalla plancia copribagagli morbida, che nasconde gli oggetti posti nel bagagliaio e consente due posizioni, per tener conto dell’inclinazione dei sedili della fila 2. Due guide laterali in alluminio e quattro ganci permettono di fissare accessori come una rete di separazione o di contenimento. Infine, una presa da 12 Volt è posta sul lato sinistro del bagagliaio; l’attrezzatura in dotazione alla ruota di scorta è situata nel vano di contenimento sul lato destro del bagagliaio. La ruota di scorta è posizionata sotto al veicolo, per liberare spazio interno, e per evitare anche il fastidio di togliere gli oggetti situati nel bagagliaio quando si deve sostituire una ruota. Vani d’alloggiamento funzionali In tutto l’abitacolo sono presenti numerosi vani d’alloggiamento (22), la cui capacità di contenimento e concezione testimoniano l’attenzione per il confort degli occupanti e l’importanza riservata all’aspetto pratico. Nella parte anteriore, C-crosser dispone di un vano chiuso sopra al cruscotto, e di due cassettini portaoggetti: quello nella parte superiore consente una funzione di riscaldamento o di raffreddamento, secondo la scelta dei passeggeri (questa funzione viene disattivata con un comando a rullo), mentre quello posto nella parte inferiore di grande capacità, dispone di chiave di chiusura e d’illuminazione. L’appoggiagomito centrale può essere regolato in lunghezza (scorre per 65 mm con una semplice pressione in avanti o indietro) e si apre in due parti: la parte inferiore, più grande, contiene una presa da 12 Volt, mentre la parte superiore permette di collocare piccoli oggetti. Su ognuna delle porte anteriori è posto un vano portaoggetti, in grado di contenere una bottiglia, e numerosi vani in cui riporre gli oggetti di uso quotidiano, come un portaocchiali, un posacenere rimovibile, dei porta bicchieri, un portapenne e ancora un porta carte. Nella fila 2, il sedile centrale integra un appoggiagomito dotato di due porta bicchieri. I sedili anteriori sono dotati di tasche portacarte, mentre le porte posteriori dispongono di vani con un portabottiglie. Nella parte posteriore, la fila 3 beneficia di un vano posto sul passaruota destro; due ulteriori vani sono presenti nel bagagliaio, dietro i passaruota. In presenza di opzione Hi-fi di alta gamma, quello di sinistra contiene il subwoofer. Equipaggiamenti di alta gamma Per migliorare il confort della vita a bordo, nella gamma vengono proposti numerosi equipaggiamenti high-tech. · Un pack audio ad alta definizione Per offrire ai passeggeri prestazioni acustiche su misura e di alto livello, C-crosser propone in opzione un sistema Hi-fi sviluppato dalla marca Rockford Fosgate, specialista mondiale dell’audio. L’equipaggiamento è composto da 8 altoparlanti, ripartiti nell’abitacolo, un subwoofer, posto a sinistra nel bagagliaio, e un amplificatore con potenza massima di 650 Watt, posto sotto il sedile del passeggero anteriore. Al conducente e ai passeggeri viene offerto uno spazio sonoro privilegiato, insieme ad una definizione sonora e una distribuzione del suono ottimale in qualunque circostanza. · Un sistema di navigazione di ultimissima generazione Su C-crosser è disponibile un sistema di navigazione con schermo tattile a colori da 7 pollici e un hard disc, che assicura a questo equipaggiamento funzioni rapide e silenziose. L’hard disc, con 30 Mb di capacità, contiene i dati cartografici europei e riserva un terzo della memoria ai brani musicali. I passeggeri di C-crosser possono quindi registrare fino a 2500 brani codificati in formato Mp3/wma. · Una telecamera di retromarcia per facilitare le manovre Per parcheggiare senza il minimo sforzo, anche in spazi ristretti, C-crosser dispone di una telecamera di retromarcia, associata all’opzione navigazione. La telecamera è posta sopra alla targa e si attiva automaticamente all’inserimento della retromarcia. L’immagine viene rinviata sullo schermo di navigazione e, grazie a due linee verdi sovrapposte all’immagine, il conducente può vedere la successiva posizione del veicolo in caso di retromarcia. · Il Bluetooth per telefonare in totale sicurezza C-crosser propone un dispositivo di telefonia viva voce Bluetooth, che offre un grande confort e sicurezza per l’utilizzo del cellulare in auto, e permette di comunicare dal veicolo continuando a tenere il telefonino in tasca. Con questa opzione il conducente può avviare una chiamata utilizzando la funzione di riconoscimento vocale (francese, inglese, tedesco, italiano e spagnolo) o usando i comandi dedicati, situati sul volante, che permettono di prendere e chiudere le chiamate. .  
   
   
GAMMA GREENPOWERED. DAIHATSU SEMPRE PIÙ ECOLOGICA  
 
Treviglio, 26 giugno 2007 - Per Daihatsu il rispetto per l´ambiente non è una moda del momento, ma una scelta che ne caratterizza, da sempre, l´attività. L´impegno di Daihatsu per un automobilismo sempre più pulito ed ecologico è costante, e lo dimostra la creazione della gamma Greenpowered. Terios, Materia e Sirion, queste le vetture che fanno parte della gamma, hanno una doppia alimentazione benzina-Gpl e sono equipaggiate con l´innovativo impianto Landirenzo Omegas. Su queste auto le emissioni sono davvero ridotte ai minimi termini, quando entra in funzione l´alimentazione a Gpl: le emissioni di anidride carbonica (Co2) si riducono del 10% circa, diminuiscono in modo significativo anche le emissioni di monossido di carbonio (Co) e di idrocarburi incombusti (Hc). Inoltre il Pm10, una delle principali cause dell´inquinamento cittadino, è del tutto assente. Anche alcuni componenti dei gas di scarico, non ancora sottoposti a limiti come il Biossido di Zolfo, il benzene, la formaldeide e gli idrocarburi aromatici, sono notevolmente ridotti. Per gli automobilisti, è interessante sottolineare che la passione per la guida e quello per l´ambiente non sono incompatibili. L´impianto Landirenzo Omegas, ad iniezione Multipoint con elettroiniettori, mantiene sostanzialmente inalterate le prestazioni, grazie all´intervento dell´elettronica. Spunto, accelerazione e velocità massima praticamente non cambiano. Ma l´ambiente ci guadagna. .  
   
   
AISICO E CONFINDUSTRIA ANCMA INSIEME PER LA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE ADEGUATE ALLA CIRCOLAZIONE SU DUE RUOTE OPERAZIONE SICUREZZA CENTAURI PARTE IL PRIMO PROGRAMMA DI CRASH TEST SULLE INFRASTRUTTURE STRADALI SPECIFICO PER LE MOTO  
 
Roma, 26 giugno 2007 – Scatta l’operazione sicurezza per le due ruote. Per la prima volta in Italia sono effettuate prove su strada per il controllo della sicurezza delle infrastrutture stradali e la loro adeguatezza alla circolazione su due ruote. Aisico (Associazione Italiana per la Sicurezza della Circolazione), in collaborazione con i produttori di moto e accessori moto riuniti in Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori), fa partire, nel suo campo–prove di Anagni (Frosinone), tra i primi in Europa, un programma di crash test sulle barriere stradali specifico per le moto. L’importanza di avere strutture sicure aumenta in maniera esponenziale quando si tratta di motociclisti, in quanto gli impatti tra mezzo e barriera hanno conseguenze spesso molto traumatiche. Il dato delle morti su due ruote è sconvolgente, considerando la proporzione del parco circolante a 4 e 2 ruote: circa il 25% delle morti causate da incidenti riguarda i cosiddetti utenti deboli, dei quali la gran parte sono motociclisti. “Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e gli amministratori - afferma il Presidente di Aisico Eugenio Bernardi - sull’importanza della sicurezza delle infrastrutture stradali e degli ostacoli fissi posti alla circolazione, la cui progettazione e installazione deve tener conto della loro possibile pericolosità in caso di contatto con i mezzi. Nel caso delle due ruote il problema è ancora più sentito in quanto, anche da quanto risulta dall’analisi dei dati riguardanti le morti legate a incidenti stradali, i motociclisti sono i più esposti su questo fronte. Spesso la realizzazione delle infrastrutture non prende in considerazione la loro pericolosità in caso di impatto con una moto. In alcuni casi invece di contenere i danni barriere mal studiate contribuiscono ad amplificarli ”. Il programma specifico per le moto, avviato da Aisico senza alcun contributo da parte delle istituzioni pubbliche, rappresenta uno sforzo molto impegnativo dal punto di vista dei costi. Ma l’Aisico è riuscita a portare a termine il progetto grazie alla stretta collaborazione con i produttori di moto e accessori moto riuniti in Confindustria Ancma. “Ringraziamo Confindustria Ancma per la sensibilità dimostrata nei confronti della sicurezza stradale e per il sostegno che assicurano a questa attività della nostra Associazione finalizzata al mondo delle due, sostegno che è invece molto carenete nelle istituzioni – continua Eugenio Bernardi - Attualmente non c’è alcuna norma che preveda l’adattamento delle barriere di sicurezza alle esigenze dei motociclisti e ci auguriamo, con i risultati dei nostri crash-test su barriere di sicurezza adattate per le moto, di far breccia nell’indifferenza dei pubblici amministratori”. .  
   
   
IL BENZINAIO PIÙ CARO D´ITALIA  
 
 Rozzano, 26 giugno 2007 - La benzina più cara d´Italia? La trovate nelle aree di servizio di Teano (Est e Ovest) dell´Autosole. Un record un po´ dovuto dell´accisa sui prodotti petroliferi applicata dalla Regione Campania, un po´ al fatto che i carburanti venduti sulle autostrade italiane costano di più. La verde più conveniente? Naturalmente è in self service e si trova nelle stazioni di Prenestina Est e di Mascherone Ovest. I prezzi più bassi e più alti di benzina e gasolio rilevati sull´Autosole sono al centro dell´indagine pubblicata sul fascicolo di luglio di Quattroruote, assieme a quelli dei generi più richiesti, non solo alimentari, che troveremo quest´estate negli autogrill. Oscillazioni notevoli, infatti, investono anche il caffè: il più gradito è stato pagato 0,80€, contro gli amari 0,95 centesimi di euro sborsati a San Martino Ovest, Reggello Ovest, Fabro Est, Bisenzio Est, Bisenzio Ovest e Lucignano Est. Variazioni di prezzo sensibili hanno riguardato anche il cappuccino (0,20€ di scarto massimo), la birra fredda (stesso marchio e quantità, fino a 70 centesimi di differenza) e i salatini: a Somaglia Est una famosa etichetta costava 1,85€, ma a S. Martino Ovest, Reggello Ovest, Fabro Est e Bisenzio Est per la stessa confezione alla cassa hanno preteso 2,70€. L´ampio servizio di Quattroruote dedicato al viaggio che ogni anno gli italiani affrontano per andare in vacanza, esamina anche i prezzi dei traghetti (con auto al seguito), i costi dei parcheggi nelle principali località di villeggiatura, degli aeroporti (tariffe giornaliere e settimanali), i listini delle vetture prese a nolo e si conclude coi tradizionali consigli su come organizzare l´auto prima della partenza: dal fissaggio del carico-bagagli ai cosiddetti controlli tecnici. .  
   
   
SERVE IL COMMISSARIO PER TERZA CORSIA A4  
 
 Trieste, 26 giugno 2007 - "La questione sarà affrontata nell´ambito dell´aggiornamento del Protocollo Illy-prodi. L´obiettivo è lo snellimento delle procedure statali di approvazione dei progetti e delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione della terza corsia. Il commissario serve proprio a tagliare e rendere certi i tempi dell´ Amministrazione statale che appesantisce in modo severo la tempestività delle opere. E´ sbagliato che il ministro Di Pietro non sia disponibile a farsi carico di tali problemi". L´assessore regionale ai Trasporti Lodovico Sonego ribadisce in questo modo le motivazioni che hanno portato Friuli Venezia Giulia e Veneto a proporre la nomina di un commissario governativo che faciliti la realizzazione della terza corsia della A4. "E´ inoltre sbagliato che il ministro attribuisca alle Regioni la responsabilità della scelta del tracciato della ferrovia Av/ac Venezia-trieste e che a tale proposito invochi persino il senso di responsabilità". "Ho già spiegato che la ferrovia la progetta e la realizza proprio il ministero di Di Pietro tramite Rete Ferroviaria Italiana, che dipende sempre da Di Pietro. Ciò accade perché la Costituzione della Repubblica assegna allo Stato la funzione di realizzare e gestire la rete ferroviaria nazionale. E´ singolare che il ministro scarichi sulle Regioni responsabilità che sono sue". "Rammento anche che il Friuli Venezia Giulia sta discutendo da un anno e mezzo con le proprie comunità locali - sottolinea l´assessore Sonego - l´ ottimizzazione del tracciato della linea ferroviaria Av/ac. Si tratta di un tracciato in affiancamento della A4 definito e proposto proprio a nome del ministero di Di Pietro da Rete Ferroviaria Italiana. Il lavoro paziente della Regione serve a fare in modo che le grandi opere si possano realizzare in un quadro di consenso". "Il Governo regionale del Friuli Venezia Giulia non si inventa le cose - conclude Sonego - agisce semplicemente sulla base delle indicazioni dello Stato. Il ministero delle Infrastrutture si metta d´accordo con se stesso". .  
   
   
A14 BOLOGNA-TARANTO: LAVORI DI POTENZIAMENTO DEL SISTEMA AUTOSTRADALE E TANGENZIALE DI BOLOGNA - NUOVO SVINCOLO TRIUMVIRATO  
 
Bologna, 26 giugno 2007 - Oggi viene aperta al traffico la nuova rotatoria in corrispondenza della rampa di svincolo della tangenziale e dell’ingresso all’Aeroporto Marconi. Con l’apertura della nuova rotatoria e l’eliminazione degli impianti semaforici su via Triumvirato diminuiranno le code create dall’intersezione dei vari flussi veicolari in corrispondenza del nodo Aeroporto/tangenziale/via Triumvirato. Sebbene in modalità ancora provvisoria, in attesa dell’apertura completa prevista in autunno, tutti i veicoli oggi transitanti potranno usufruire del nuovo assetto. Le lavorazioni continueranno nei prossimi mesi per la realizzazione della nuova viabilità sottopassante la rotatoria. Gli studi, la programmazione, l’accuratezza dei lavori, ma specialmente la stretta collaborazione tra il Comune di Bologna e Autostrade per l’Italia sta consentendo di raggiungere nel modo migliore e in tempi rapidi l’obiettivo comune di miglioramento del nodo viario bolognese. I primi effetti dei lavori di riqualificazione del sistema tangenziale di Bologna si sono visti già nel dicembre scorso con l’apertura al traffico del nuovo svincolo autostradale di Bologna Fiera e con la connessa apertura del nuovo tracciato viario cittadino tra la Via Stalingrado e Viale Europa, in posizione intermedia tra Viale Aldo Moro e la Tangenziale, e del completamento del quadrifoglio dell’uscita 8 (ora 8 e 8bis) che permette una migliore fluidità veicolare e soprattutto una maggiore sicurezza con l’eliminazione degli attraversamenti dell’arteria viaria necessari con la precedente conformazione dello svincolo. Successivamente, ad aprile, sono stati aperti al traffico i due nuovi rami dello svincolo n° 4 Triumvirato e la nuova rotatoria verso Bologna, creando anche qui un quadrifoglio (uscite 4 e 4 bis), con la connessa eliminazione delle costanti code prima presenti in corrispondenza dell’uscita 4, con direzione Casalecchio, date dall’impianto semaforico al piede della rampa. Ultimamente i bolognesi hanno potuto osservare come costantemente Autostrade per l’Italia e la sua controllata Pavimental stiano dando un forte impulso alle lavorazioni per l’adeguamento della piattaforma della tangenziale. Infatti oggi è in corso di ultimazione il tratto tra l’uscita 4 e l’uscita 6 (direzione San Lazzaro) e per la fine di luglio verrà pavimentata con l’usura drenante. Ancora, a fine luglio verrà aperto al traffico il nuovo ramo che dall’autostrada A/13 immette in tangenziale, sempre con direzione San Lazzaro, ed eliminando l’attuale confluenza da destra in corrispondenza dell’uscita 7/7bis Stalingrado. Infine, in autunno, è prevista l’apertura della nuova rampa di Via Larga, con direzione Casalecchio, che completerà lo svincolo di Massarenti San Vitale (uscita 11–11bis). .  
   
   
CONTRIBUTO ALL``INTERPORTO PER IL COLLEGAMENTO CON LA VIABILITA`` REGIONALE MARCHIGIANA  
 
 Ancona, 26 giugno 2007 - Trecento mila euro per collegare l´Interporto di Jesi alla viabilita` regionale attraverso una nuova strada funzionale al traffico dei mezzi pesanti. I fondi sono stati assegnati dalla Giunta regionale alla Societa` Interporto Marche ´ nel corso della seduta settimanale, svoltasi a Falconara Marittima - per favorire l´operativita` del centro di trasporto intermodale merci. ´La piattaforma logistica rappresenta un´infrastruttura strategica per sostenere lo sviluppo delle Marche verso l´Est Europa ´ afferma il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ´ Porto, interporto e aeroporto devono integrare la loro operativita` per accompagnare la crescita economica della regione. Le Marche si collocano ai vertici nazionale sulla base di numerosi indicatori produttivi, ma soffrono di una carenza infrastrutturale che dobbiamo colmare con le possibilita` finanziarie del bilancio regionale e attingendo alle disponibilita` dei fondi statali che stiamo concertando con il Governo nazionale, al quale ribadiamo la richiesta di un´adeguata considerazione alle priorita` gia` concordate ai tavoli istituzionali´. ´La realizzazione dell´arteria ´ sottolinea l´assessore alle Infrastrutture, Loredana Pistelli ´ e` necessaria per adattare l´attuale sistema viario di accesso all´interporto e garantire la sicurezza del traffico veicolare dell´area, anche in presenza dei mezzi di cantiere in attivita`´. Nel 2007, in particolare, evidenzia l´assessore, saranno aperti nuovi cantieri per l´edificazione dei 40 mila metri quadri coperti, gia` autorizzati dal Comune di Jesi ed e` prevista la consegna dei lavori ferroviari a servizio di tutto il sistema interportuale. Entrambi i cantieri comporteranno una notevole intensificazione del traffico dei mezzi pesanti che troverebbe inadeguate le condizioni dell´attuale sede stradale e che manderebbe in crisi il sistema viario dell´ex Ss16, con grave pregiudizio per la sicurezza della circolazione. L´intervento finanziario prevede la manutenzione della strada comunale di Via Coppetella Ii e di una strada privata (sulla quale e` stata concessa la temporanea servitu` di passaggio), in modo da creare una viabilita` ad anello, attraverso la quale sara` possibile accedere all´interporto, dalla superstrada 76, in corrispondenza dello svincolo di Monsano e, dall´interporto, immettendosi sulla 76, passando per la strada su cui si interviene, in attesa che l´Anas metta in funzione lo svincolo sulla 76 in costruzione. .  
   
   
UNGHERIA, SHORTLIST PER TRATTO AUTOSTRADA M3  
 
 Budapest, 26 giugno 2007 -Il Ministero dell´Economia ungherese ha annunciato i nomi delle tre società ammesse nella shortlist per la costruzione del tratto di 30,2 Km dell´autostrada M3 fra Bóly e Pécs. Secondo l´Ice, i risultati finali della gara sono attesi per il mese di novembre. Le tre società in shortlist risultano essere le seguenti: 1. Il Consorzio Alisca Sopianae, composto dalla portoghese Mota Engil Sgps, dalla tedesca Hochtief, dalla britannica Macqarie Investment e dall´ungherese Euroaszfalt; 2. Il Consorzio Mecsek Auópálya, formato dall´austriaca Strabag, dalla francese Bouygues Traveaux Publics, dalla britannica John Laing Infrastructure e dall´ungherese Intertoll; 3. Il Consorzio M6-m66 Mecsek, composto dalle tedesche Bilfinger Berger Gmbh e Allegemeine Baugesellschaft A. Porr e dalle francesi Egis Projects, Vinci Concessions e Vinci. .  
   
   
ROMA-LIDO, CALAMANTE: "I TRENI CAF FRUTTO DELLA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE A FAVORE DEGLI UTENTI"  
 
 Roma, 26 giugno 2007 - "Il Comune di Roma ha deciso di distogliere sei treni destinati alla linea A e di metterli sulla Roma-lido che, come il consigliere Gasperini di certo saprà, è un´infrastruttura di proprietà della Regione. Questa scelta è stata presa all´inizio del 2007 e ci abbiamo messo pochi mesi per renderla operativa e fruibile dai passeggeri, lavorando in maniera serrata e seria con la Regione. Di questi esempi ce ne sono altri; basti pensare ai treni che la Provincia ha acquistato e poi messo a disposizione di Trenitalia o il finanziamento aggiuntivo al trasporto pubblico romano concesso dalla Regione. Tutte azioni volte a migliorare il servizio in quello spirito di collaborazione istituzionale mosso dalla volontà agire per il bene della collettività. Non ricordo casi analoghi durante la vecchia Giunta Regionale che anzi ha sempre ignorato gli sforzi del Comune e i bisogni dei cittadini. Sulla Roma-lido ricordo solo annunci persi nel vuoto e il progetto di prolungare la ferrovia a Torvajanica con un´operazione che anche in quel caso danneggiava gli stessi passeggeri di Ostia, Casal Bernocchi e Acilia. Da quel che mi risulta, inoltre, nei prossimi giorni il Municipio Xiii aggiudicherà una gara d´appalto per il nuovo parcheggio di Acilia, utilizzando finanziamenti che la precedente Giunta Municipale ha inspiegabilmente tenuto fermi". .  
   
   
RETE FERROVIARIA DEL TRENTINO: ECCO L’IPOTESI DI FATTIBILITÀ IL PRESIDENTE LORENZO DELLAI E L’ASSESSORE MAURO GILMOZZI FANNO IL PUNTO SUL PROGETTO CHE RIVOLUZIONERÀ L’OFFERTA DI MOBILITÀ ALTERNATIVA  
 
 Trento, 26 giugno 2007 - Realizzare una “rete ferroviaria diffusa” a servizio del territorio della Provincia autonoma di Trento. Ecco l’obiettivo dello studio che, dopo l’illustrazione, venerdì scorso, alla Giunta provinciale di Trento, è stato presentato il 21 giugno in una conferenza stampa dal Presidente della Provincia, Lorenzo Dellai e dall’assessore all’urbanistica e ambiente, Mauro Gilmozzi. Come noto, si tratta di un’ipotesi di lavoro che intende offrire delle opportunità di mobilità alternativa al trasporto su gomma. Sullo sfondo una domanda di prospettiva proiettata sul lungo periodo: “Come ci si muoverà in Trentino fra 20 o 30 anni?”. “E’ un quesito fondamentale – ha esordito il presidente Dellai – e per questo la proposta di cui vi parleremo oggi si presenta come uno dei punti qualificanti della relazione illustrativa del nuovo Piano Urbanistico provinciale”. Sono diversi gli obiettivi che si intendono perseguire: anzitutto, fornire un’alternativa sostitutiva al trasporto su gomma per la mobilità delle persone, nei collegamenti centro/periferia di tipo intervallivo; si punta parallelamente alla realizzazione di nuovi canali di trasporto su rotaia per prodotti di nicchia o approvvigionamenti che non necessitano di treni merci di alta portata; si tratta infine di garantire i collegamenti con le principali località turistiche in modo da ridurre sensibilmente i flussi di traffico, attraverso l’offerta di collegamenti rapidi . “Non intendiamo calare nulla dall’alto” – ha precisato Dellai che, assieme all’assessore Gilmozzi ha definito questa proposta “occasione per una riflessione partecipata” non solo in termini di mobilità ma anche da un punto di vista della qualità, sulla scorta di un metodo che in questi anni ha caratterizzato l’iter per la definizione del Pup. Quella illustrata oggi alla stampa è una prima elaborazione di un percorso che necessita di una serie di approfondite verifiche di natura tecnica finanziaria ma anche ambientale. Ma la sua sostenibilità è stata confermata stamani dal presidente Dellai che ha ricordato come sia compito della politica pensare al futuro e, nel caso specifico, con un progetto che abbia come obiettivo un sistema di trasporti efficienti ed ecocompatibili ma al tempo stesso funga da laboratorio dentro cui costruire un territorio davvero policentrico. I nuovi percorsi sono stati ipotizzati prevalentemente in galleria naturale, escludendo la realizzazione di grandi tratte all’aperto, per limitare il più possibile gli impatti diretti dell’opera. Il sistema si basa sull’individuazione di punti nodali di valle sui quali garantire l’attestamento della mobilità locale valliva. Per garantire rapidità negli spostamenti sono previsti limitati punti di fermata e di stazione. I collegamenti intervallivi così concepiti consentono quindi di ridurre i tempi di percorrenza rispetto ai principali corridoi di transito esistenti, facendo assumere a questi ultimi una rilevanza di valle e turistica. La nuova rete tuttavia prevede l’individuazione di momenti di interconnessione funzionale e strutturale con le reti ferroviarie esistenti come illustrato stamani dal dirigente del Dipartimento lavori pubblici Raffaele De Col presente all’incontro assieme al responsabile del progetto coordinamento attività ferrovie Brennero e intermodale, Claudio Tiso, al dirigente del Dipartimento Affari Finanziari, Ivano Dalmonego ed ai responsabili locali di Trenitalia e Rfi, Mario Pettenella e Alberto Ciaravolo. Questo vale in particolar modo per la linea del Brennero, e per quella della Valsugana; la rete della ferrovia Trento Malè, invece, per oggettivi problemi strutturali, va mantenuta con la configurazione attuale. Partendo da questo concetto sono stati individuati tre punti funzionali di interconnessione con la linea del Brennero: Mori - Rovereto,trento e Mezzocorona. Per quanto riguarda la Ferrovia della Valsugana non si ritiene fondamentale l’utilizzo della linea esistente ma solo l’identificazione di un punto di interscambio identificato ad Est di Pergine. I vincoli, di carattere planimetrico e altimetrico, collegati ai punti di connessione sopra citati, di fatto condizionano il servizio di questa nuova infrastruttura, consentendo comunque di servire più dell’80% della popolazione residente sul territorio della Provincia autonoma di Trento. Ma ecco lo schema dei collegamenti. La rete ferroviaria del Trentino si articola in quattro linee ferroviarie che nello studio sono state indicate con altrettanti colori. Linea Azzurra - Prevede il collegamento tra le giudicarie, il Basso Sarca, la Vallagarina e Trento. Nello specifico si ipotizzano 4 tratte: Tione-arco, Arco-mori, Mori-rovereto, Rovereto-trento. La Stazione periferica sarà collocata a Tione mentre ad Arco e Mori si realizzeranno delle stazioni intermedie. In pratica, da Mori a Trento si transiterà sulla linea ferroviaria esistente con fermata a Rovereto mentre sarà realizzata una nuova linea Tione-mori dello sviluppo di 28,250 km. Il tempo di viaggio Tione e Trento sarà di 29,3 + 6 minuti. Linea Gialla - E’ quella relativa al collegamento Valle di Sole, Valle di Non, Valle dell´Adige e Trento. Si prevedono 3 tratte: Malè-dermulo, Dermulo-mezzocorona, Mezzocorona-trento. Stazione periferica: Malè. Stazioni intermedie: Dermulo, Mezzocorona. Da Mezzocorona a Trento si transiterà sulla linea ferroviaria esistente. Lo sviluppo complessivo della nuova linea Malè-mezzocorona è di 28,500 km. Si calcola un tempo di viaggio Malè-trento di 23,4 + 4 minuti. Linea Bianca - Si tratta del collegamento Valle di Fassa, Valle di Fiemme, Primiero-valsugana. L’ipotesi è quella di realizzare un doppio collegamento con base a Borgo Valsugana e 3 tratte: Soraga-cavalese, Cavalese-borgo Valsugana e Imer-borgo Valsugana. Si prevedono due stazioni periferiche una Soraga l’altra a Imer, ed una stazione intermedia a Cavalese. Circa l’itinerario, da Borgo Valsugana si prosegue per Trento sulla linea verde con fermata a Pergine lo sviluppo complessivo della nuova linea Soraga-borgo Valsugana è di 48,600 km, quello della nuova linea Imer-borgo Valsugana è di 34,150 km. Il tempo di viaggio Soraga-borgo Valsugana è stimato in 19,4 + 2 minuti mentre quello fra Imer e Borgo Valsugana è di 13,7 minuti. Linea Verde - Prevede il collegamento Valsugana-trento mediante 2 tratte: una fra Borgo Valsugana e Pergine, l’altra fra Pergine e Trento. Ci saranno due stazioni intermedie, a Borgo Valsugana e a Pergine. Lo sviluppo complessivo della nuova linea Borgo Valsugana-trento si attesta sui 30,500 km. Il tempo di viaggio fra Borgo Valsugana e Trento sarà di 12,2 + 4 minuti. Nel complesso, la rete ferroviaria del Trentino avrà uno sviluppo complessivo di circa 170 km ed uno sviluppo in lotti funzionali di circa 216 km. La velocità di tracciato sarà attorno ai 150/160 Km/h. La Pendenza massima longitudinale in linea è del 29,5 ‰ (tratta Pergine-trento). In linea generale, ecco altri dati tecnici che caratterizzeranno il nuovo sistema: capacità di 25 treni/giorno nella prima fase funzionale; sistema di Esercizio:doc/ Scc; sistema di distanziamento Bab cc/ Ermts; armamento 60 Uni; trazione elettrica (25 kV ca / 3 kV cc) I treni saranno dei Minuetto Locomotore Elettrico (Ale501-le220-ale 502) Quanto ai costi, al momento è stata elaborata una stima massima che si aggira sui 4. 800 milioni di euro, cifra per la cui copertura si sta studiando una strategia basata sia sulla riprogrammazione degli investimenti dedicati alle infrastrutture per la mobilità, sia sull’utilizzo di nuove entrate aggiuntive. Una percentuale potrà essere coperta infine attraverso progetti di finanziamento straordinario a lungo periodo garantiti dall’eccellente rating della Provincia autonoma di Trento. Il margine di accuratezza sull’investimento complessivo si valuta sul 30% e questo poiché sono necessari di rilievi dettagliati del territorio e della geologia . Tuttavia i costi parametri adottati, propri di uno studio di fattibilità, basati sui costi sostenuti per le infrastrutture già realizzate consento di ritenere attendibile la percentuale di variabilità sopra indicata. Maggiore dettaglio si avrà in sede di progettazione preliminare e negli studi ambientali necessari per avviare le successive fasi di progettazione. .  
   
   
LA REGIONE RILANCIA IL PROGETTO "METROPOLITANA DEL MARE"  
 
 Roma, 26 giugno 2007 - Un sistema di trasporto marittimo che colleghi tra loro le località costiere laziali e che unisca il Lazio con le altre regioni del Centro Sud, con l’obiettivo di trasferire parte del traffico dalle strade al mare. E´ il progetto ´La metropolitane del mare´ di cui si è parlato oggi al convegno organizzato dall´Unione Romana ingegneri e architetti (Uria) col patrocinio di Regione Lazio e Comune di Roma. A partecipare ai lavori, il presidente della Regione Piero Marrazzo e i due assessori regionali alla Mobilità Fabio Ciani e ai Lavorio Pubblici Bruno Astorre. ´´Questo progetto - ha detto il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo - è uno strumento di medio raggio con cui si riuscirà ad implementare il servizio al cittadino e la difesa dell´ambiente. L´idea è inoltre quella di rendere il Lazio un punto di unione tra Campania e Toscana, e successivamente estendere i collegamenti della metropolitana marittima su tutte le coste nazionali´´. ´´La metropolitana del mare - secondo l´assessore regionale ai lavori pubblici Bruno Astorre - sarà elemento di valorizzazione della portualità, uno tra i parametri cardine per sviluppare la fase di definizione progettuale dei poli portuali regionali´´. Una grande possibilità di sviluppo, ha aggiunto l´assessore regionale alla mobilità Fabio Ciani, per le rotte da e verso il Nord-africa. .  
   
   
886 ML. EURO PER NUOVA STAZIONE FS VIENNA  
 
 Vienna, 26 giugno 2007 - Al via i lavori per la nuova Stazione Centrale di Vienna, un progetto che costerà 886 milioni di euro. Secondo l´Ice, la maggior parte dei costi verrà sostenuta dalla società Öbb (Ferrovie dello Stato austriache), 50 milioni arriveranno dalle casse della Ue e altri 40 milioni di euro dal Comune di Vienna. Nel giro di cinque anni sorgerà nell´area limitrofa all´attuale Südbahnhof (Stazione Sud) un nuovo quartiere con 5. 500 appartamenti ed una superficie di 550. 000 metri quadrati destinata a uffici e hotel. .  
   
   
PORTO DI CANNIGIONE, AVVIATA LA VERIFICA DELLA COSTRUZIONE DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE  
 
Cagliari, 26 giugno 2007 - L´assessore ad interim dei Beni Culturali, Carlo Mannoni, ha disposto verifiche e accertamenti urgenti sulla regolarità dei lavori di realizzazione di un capannone industriale all´ingresso del porto di Cannigione. Durante un sopralluogo nel porto, pochi giorni fa, per verificare i lavori nel cantiere, l´assessore Mannoni è stato infatti colpito dalle dimensioni del capannone, di altezza non inferiore ai 12 metri e con una lunghezza di non meno di 40, edificato a una distanza dal mare di una cinquantina di metri. L´impatto visivo è stato talmente forte che Carlo Mannoni ha voluto accertarsi personalmente che un´opera di tale impatto paesaggistico avesse ottenuto le prescritte autorizzazioni ai sensi del decreto legislativo 490 del 29 ottobre 1999, chiedendo riscontro al competente Ufficio Tutela del Paesaggio di Sassari. Da qui la scoperta: i lavori di costruzione del manufatto non sono regolarmente autorizzati. Dall´ufficio è infatti arrivata la documentazione, fornita dal Comune di Arzachena, relativa a una autorizzazione rilasciata alla Societa´ Cannigione boat service il 30 luglio 2003 (protocollo numero 27085) "relativa alle modifiche e alle varianti di un capannone per uso artigianale in loc. Naseddu nell´ambito del Piano di risanamento, foglio 52, mappale 344, zona D/1 del P. Di F. , zona 2b del P. T. P". Non si tratta, però, del capannone industriale in questione, che risulta invece localizzato in località Cannigione, foglio 29, mappale 1197, zona D/1 del P. D. F. , zona 1 del P. T. P. Per lo stesso manufatto lo stesso Comune ha prodotto copia di un´autorizzazione, rilasciata alla stessa società, corrispondente per data e protocollo alla precedente nella quale si da atto che si tratta di "modifiche e varianti di un capannone ad uso artigianale" e che "le opere in progetto comportano un medio grado di percettibilità nella visuale panoramica di appartenenza": L´assessore Mannoni ha scritto imediatamente al Comune di Arzachena, all´Ufficio Tutela del Paesaggio di Sassari e alla Direzione Generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale segnalando che ci si trova davanti a "un´autorizzazione di cui non solo non vi è certezza della relativa esistenza giuridica, ma in ogni caso rilasciata senza il prescritto parere dell´Ufficio di Tutela del Paesaggio di Sassari, come prescritto dalle norme contenute nel D. Lgs. N. 490 del 29/10/1999". Ha chiesto un tempestivo riscontro e dettagliati chiarimenti del caso, e ha sollecitato l´invio all´Ufficio Tutela Paesaggio di Sassari delle copie progettuali allegate alla citata autorizzazione relativa al manufatto in corso di realizzazione in località Cannigione. Mannoni ha inoltre chiesto al Corpo Forestale e di vigilanza ambientale un urgente sopralluogo e le verifiche di competenza. .  
   
   
COSOLINI, CRESCITA WARTSILA ESEMPIO DA SEGUIRE  
 
Trieste, 26 giugno 2007 - Wartsila Italia esempio eccellente da seguire. E´ il messaggio che lancia l´assessore al Lavoro e alla Formazione del Friuli Venezia Giulia, Roberto Cosolini, dopo la visita allo stabilimento triestino della multinazionale finlandese che produce motori per navi di ogni stazza. Nel corso dell´ultimo anno, anche grazie agli interventi della Regione, la Wartsila Italia ha triplicato la produzione, passando da due motori completi prodotti a settimana all´attuale record di uno al giorno. Una crescita esponenziale (2. 076 Megawatt certificati nel 2006, con l´obiettivo di portarli a 3 mila nel 2010) che, nell´arco di quattro anni, ha consentito anche un aumento del personale assunto pari al 30 per cento, passando dalle 1. 090 unità del 2003 alle 1. 350 attuali, senza contare i 350 lavoratori ai quali sono affidati compiti in subappalto. Un aumento di grande rilievo che il presidente e amministratore delegato di Wartsila Italia, Sergio Razeto, affiancato dal vicepresidente Risorse Umane, Felice Dragoni, hanno illustrato nei dettagli a Cosolini, accompagnandolo nella visita alle zone produttive recentemente innovate ed ampliate nell´ambito dei 150 mila metri quadrati di capannoni coperti. In poco più di un anno, è stato allungato di 50 metri il capannone per le spedizioni dei motori, sono state inaugurate 2 nuove linee per il preassemblaggio ed altrettante per l´assemblaggio, predisposti nuovi impianti per il sollevamento e completati importanti processi logistici per snellire e sveltire i processi di produzione. "Wartsila è un fiore all´occhiello per il Friuli Venezia Giulia ed un punto di riferimento assoluto - ha commentato Cosolini - perché sarebbe stato molto più facile chiudere tutto piuttosto che, da quando l´azienda è passata da partecipata dello Stato al gruppo finlandese dieci anni fa, rilanciare l´operatività a livelli di assoluto prestigio internazionale". Quella di Wartsila, infatti, è una risalita prorompente, caratterizzata anche dall´utilizzo degli strumenti regionali di politica attiva del lavoro, soprattutto nel campo delle stabilizzazioni. .