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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2007
IL COMMISSARIO EUROPEO JOE BORG RESPONSABILE PER LA PESCA SARÀ IN VISITA UFFICIALE IN ITALIA DAL 17 AL 19 OTTOBRE 2007  
 
 Il Commissario europeo Joe Borg, responsabile per la Pesca e gli Affari marittimi, sarà in visita ufficiale in Italia dal 17 al 19 ottobre. Tra gli eventi istituzionali è previsto un incontro con il Ministro per le Politiche agricole, on. De Castro, l´inaugurazione della Fiera Agricola di Bari, l´incontro a Roma con il Sottosegretario ai Trasporti, On. Raffaele Gentile. Inoltre il 19 Ottobre a Firenze è prevista la partecipazione del Commissario Borg all´Assemblea Generale della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime in cui presenterà il Libro Blu sul Mare con il quale la Commissione europea ha lanciato la propria politica marittima. Per maggiori informazioni: http://ec. Europa. Eu/italia . .  
   
   
AIUTI AGRICOLI PIÙ TRASPARENTI  
 
Opacità e mancanze nella gestione degli aiuti agricoli rimettono in questione la legittimità della politica agricola comune agli occhi dell’opinione pubblica europea. Il Parlamento accoglie quindi con favore la proposta della Commissione volta a migliorare la trasparenza e l’esecuzione del bilancio, ma propone di rafforzarla ulteriormente, garantendo al contempo il rispetto delle norme sulla protezione dei dati. Nel 2006, l’Unione europea ha deciso di rendere pubblica l’identità dei beneficiari degli aiuti concessi dalla Politica agricola comune (Pac) nel quadro di un’iniziativa che riguarda tutte le spese dell’Ue. Lo scorso mese di marzo, la Commissione ha proposto di modificare il regolamento finanziario della Pac per dare seguito a questo impegno a favore della trasparenza e di precisarne la portata. La proposta mira anche a rafforzare le norme relative alle sanzioni applicabili in caso di carenza dei sistemi di controllo nazionali. Approvando la relazione di Georgios Chatzimarkakis (Alde/adle, De), il Parlamento europeo accoglie con favore la proposta della Commissione. Propone tuttavia alcuni emendamenti per migliorare ulteriormente la trasparenza, ma sempre nel rispetto delle norme relative alla protezione dei dati. I deputati auspicano in particolare che tutte le liste dei beneficiari d’aiuti diretti europei siano pubblicate su Internet e che siano stabiliti dei link con le pagine web della Commissione e degli organismi che erogano gli aiuti. Attualmente 13 Stati membri - tra cui l’Italia - hanno realizzato dei registri online accessibili al pubblico, soprattutto attraverso il sito Europa. Per le imprese o le persone giuridiche, anche i nomi dei responsabili e degli investitori dovrebbero essere pubblicati. I dati relativi ai pagamenti del Fondo per lo sviluppo rurale (Feasr) dovrebbero essere suddivisi in maniera tale da poter identificare i grandi assi destinatari dei pagamenti. Altri criteri minimi dovrebbero essere introdotti con lo scopo di rendere maggiormente comparabili i diversi dati pubblicati dagli Stati membri. Questi ultimi, peraltro, dovrebbero essere liberi di procedere a una suddivisione più dettagliata in funzione delle loro priorità e delle loro norme nazionali e sarebbero solamente "incoraggiati" a pubblicare i dettagli relativi ai pagamenti supplementari provenienti da fondi esclusivamente nazionali. Considerando che la trasparenza è un fattore fondamentale per il miglioramento del controllo di bilancio, i deputati ritengono necessario chiarire le procedure in caso di non rispetto delle regole riguardanti la pubblicità. A loro parere, i pagamenti destinati all’organismo erogatore competete dovrebbero essere ridotti di un importo forfettario pari al 2% in caso di «gravi errori dovuti alla mancanza di elementi chiave suscettibili di mettere sensibilmente in dubbio la perseguita trasparenza dei modelli di spesa». Allo stesso tempo, il Parlamento sottolinea la necessità di inserire nel regolamento del Consiglio - e non solamente in quello d’applicazione - delle disposizioni in materia di protezione dei dati. Il particolare, ritiene che occorra garantire che gli interessati siano informati con anticipo della pubblicazione e imporre a coloro che utilizzano o esaminano i dati di firmare o di iscriversi. Infine, auspica che la pubblicazione di queste informazioni sia motivata nel regolamento dal fatto che il sostegno concesso agli agricoltori europei ha lo scopo di compensare equamente le prestazioni che essi assicurano a favore della collettività. .  
   
   
SVILUPPO RURALE, 60 MILIONI PER L’INDUSTRIA AGROALIMENTARE TOSCANA UNA FORTE SPINTA PER ORGANIZZARE E STRUTTURARE LE FILIERE PRODUTTIVE  
 
Firenze - 60 milioni di euro. A tanto ammontano i fondi che potranno essere utilizzati nei prossimi sette anni per sostenere l’industria agroalimentare grazie al nuovo piano di sviluppo rurale. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni nel corso di una riunione con i vertici toscani di Confindustria nella quale si è fatto il punto sulle misure contenute nel nuovo piano di sviluppo rurale e negli altri strumenti di aiuto comunitari. “Più opportunità, più sviluppo, più spinta al coordinamento delle filiere produttive: ecco ciò che prevede il nuovo piano di sviluppo rurale per l’industria agroalimentare” ha detto Susanna Cenni, presente all’incontro insieme al collega alle attività produttive Ambrogio Brenna che ha aggiunto: «L’integrazione tra le varie programmazioni regionali permetterà inoltre, alle imprese del settore, di ottenere ulteriori risorse per la ricerca industriale grazie ai fondi europei del Por Creo. » “I dati – ha continuato Susanna cenni - sono lampanti: le risorse pubbliche dai 26 milioni del precedente piano sono passate a 60 e potranno attivare una mole di investimenti anche tre volte superiore. E mi preme sottolineare che per la prima volta il piano prevede una misura ad hoc per favorire l’organizzazione e il coordinamento di tutta la filiera produttiva (dalla produzione alla trasformazione sino alla distribuzione) al fine di favorire la competitività complessiva del sistema, con contributi fino al 70% dell’investimento previsto. E’ una spinta propulsiva che, mi auguro, potrà favorire quella capacità di fare sistema che è necessaria per la presenza sui mercati di molti dei nostri prodotti. Allo stesso tempo invito tutto il comparto ad un atteggiamento costruttivo dentro agli accordi di filiera, per consentire di valorizzare le produzioni toscane”. Delle due misure citate dall’assessore, la prima, intitolata ‘Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali’ mette a disposizione 50 milioni di euro di risorse per investimenti volti a migliorare il rendimento delle aziende attraverso introduzione di nuove tecnologie, la diversificazione delle produzioni o lo sviluppo di attività di commercializzazione, a migliorare la qualità delle produzioni, a investire sulla sicurezza del lavoro o ancora a puntare su azioni ambientali (risparmio energetico o idrico, utilizzo di fonti rinnovabili). Per partecipare a questa misura occorrerà che l’azienda agroalimentare mantenga un legame con i produttori agricoli e forestali di base (e quindi che vi sia una connessione col territorio). Il sostegno concesso arriverà fino al 40% del valore dell’investimento. Salirà invece fino al 70% il finanziamento per l’altra misura dedicata al rafforzamento delle filiere produttive, una misura pensata soprattutto per il settore della zootecnia, ma anche per il florovivaismo e che sarà dotata di un budget di 10 milioni. Ma oltrechè di finanziamenti, nel corso della riunione con Confindustria si è discusso anche dei rapporti tra l’industria alimentare e il comparto agricolo. “Ho proposto a Confindustria di concordare con il mondo agricolo dieci temi su cui sviluppare insieme la discussione – ha spiegato l’assessore. Questo decalogo strategico servirà per trovare punti di intesa sulle materie che tutte le parti considerano prioritarie”. .  
   
   
RISPARMIO IDRICO: FINANZIAMENTI ALLE AZIENDE AGRICOLE PER LA SOSTITUZIONE DEGLI IMPIANTI IRRIGUI. ENTRO IL 30 NOVEMBRE PROSSIMO È POSSIBILE PRESENTARE LE DOMANDE. RABBONI: PUNTIAMO A UNA RIDUZIONE DEI CONSUMI DEL 20% IN TRE ANNI.  
 
1 milione 350 mila euro dalla Regione per le aziende agricole dell´Emilia-romagna che sostituiranno gli impianti irrigui attualmente in uso, con altri di maggiore efficienza, in grado di consumare meno acqua. Presentando oggi a Bologna l´intervento, l´assessore regionale all´agricoltura Tiberio Rabboni ha spiegato che esso "è parte di un impegno più generale della Regione, per il contenimento del consumo di acqua in agricoltura, coerentemente con le nuove condizioni climatiche, che solo nell´ultimo anno hanno comportato una riduzione della piovosità del 30%. Siamo di fronte a un fenomeno di non breve periodo che mette a rischio una delle agricolture più specializzate d´Europa". "Il nostro obiettivo - ha detto ancora Rabboni - è ridurre in tre anni il consumo di acqua in agricoltura del 20% senza per questo danneggiare le colture. ". Cosa Prevede Il Programma Di Risparmio Idrico Il nuovo Programma punta - attraverso un bando - al cofinanziamento di impianti irrigui a maggiore efficienza. Sono previsti contributi nella misura del 30% della spesa ammessa, elevabile al 40% nei territori montani. Un ulteriore abbattimento del 10% sarà possibile grazie all´intervento dei Consorzi fidi di garanzia agricoli. Le domande vanno presentate , a partire dal 23 ottobre, giorno di pubblicazione del Programma sul Bollettino Ufficiale della Regione, entro le ore 12,00 del 30 novembre 2007 agli Enti territoriali competenti per territorio (Province e Comunità Montane), utilizzando preferibilmente l´apposito programma informatico che sarà scaricabile anche in Internet. Sono previste due fattispecie di intervento: il passaggio dall´irrigazione per scorrimento,che comporta un notevole consumo d´acqua, ad una irrigazione attraverso acqua canalizzata o intubata, in grado di garantire una distribuzione più puntuale; oppure la sostituzione di impianti ad aspersione di vecchia generazione con altri a goccia o a spruzzo oppure con impianti ad aspersione più efficienti dotati di centralina elettronica di controllo. Tutte le informazioni saranno disponibili alla pagina Internet del sito regionale ermesagricoltura dedicata al "Programma per il risparmio idrico - Contributi sugli impianti di irrigazione" (www. Ermesagricoltura. It), nonché sul numero monografico del Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-romagna del 23 ottobre prossimo, in cui sarà pubblicata anche la relativa modulistica. Gli Interventi Dell´assessorato Regionale All´agricoltura Per Consumare Meno Acqua In Agricoltura Con questo Programma la Regione punta a finanziare 300 interventi di sostituzione. Ulteriori bandi sono previsti nel 2008 grazie alle risorse del nuovo Programma regionale di sviluppo rurale, che metterà a disposizione per questo particolare settore diversi milioni di euro. In questo modo nell´arco di alcuni anni potranno essere sostituiti tutti gli impianti di irrigazione di vecchia generazione. Inoltre - ha detto Rabboni - "Stiamo lavorando con i Consorzi di bonifica per introdurre in modo generalizzato una tariffa legata anche al consumo effettivo di acqua e non solo, come ora, commisurata alla superficie irrigata". Tra le iniziative già avviate "erogazioni guidate di acqua" da parte dei Consorzi (con turni irrigui, priorità per le colture più idroesigenti, ecc. ); Sms rivolti agli agricoltori attraverso il sistema Irrinet per "avvisarli" su quando e come è più opportuno irrigare; 18 progetti finanziati in Emilia-romagna attraverso le risorse del Piano irriguo nazionale per l´adeguamento della rete di prelievo e di distribuzione dell´acqua, con un investimento complessivo di 124 milioni di euro. Nel 2006 solo con il sistema Irrinet sono stati risparmiati 90 milioni di metri cubi di acqua. .  
   
   
CUNEO: VOLUME SULLA PRODUZIONE FRUTTICOLA DELLA GRANDA  
 
È in fase di distribuzione il volume sulla produzione frutticola della Granda che ha già ottenuto o aspira alla tutela a livello europeo. La pubblicazione, a cura dell’Ufficio studi della Camera di Commercio di Cuneo, in collaborazione con il Tavolo interprofessionale di filiera ortofrutticola, disegna il profilo di una provincia che porta avanti, nel settore, scelte coraggiose e molto articolate, che si adegua costantemente ai tempi, opera in un sistema di massima specializzazione ed ospita al suo interno il Creso, uno dei centri di ricerca più avanzati a livello nazionale e non solo. Nelle pagine patinate, corredate da splendide immagini fotografiche, con testi tradotti in tre lingue, sfila una produzione di alta qualità che ha in pesche, mele, fragole, piccoli frutti, nocciole e castagne i suoi punti di forza. Alcune delle voci considerate già si fregiano dell’Igp, altre sono appena approdate al riconoscimento, altre ancora riprenderanno con grinta un percorso che proprio in queste settimane ha fatto registrare un rallentamento. L’obiettivo dell’Indicazione geografica protetta, capace di far associare la frutta al territorio, è oggi realtà per la nocciola e per la castagna, due voci profondamente radicate in collina (l’habitat ideale è l’alta Langa) o nella fascia pedemontana e valliva. Per la prima i dati citano una superficie di 9500 ettari, suddivisa in 204 comuni ed una raccolta annua media sulle 7000 tonnellate. La seconda, su un’area di 8539 ettari, assicura quantitativi valutati intorno alle 8000 tonnellate all’anno. Diversa la storia della mela rossa che, in molti casi, ha eroso spazi dedicati alla Golden delicious e si è fatta apprezzare, oltre che per il sapore e le caratteristiche organolettiche, anche per la splendida coloritura, agevolata dall’escursione termica tra giorno e notte. Attualmente la superficie interessata, suddivisa in 58 comuni della Granda, cui se ne aggiunge una ventina nel torinese, è di 1800 ettari, con una produzione di 70. 000 tonnellate annue. Riconfermato il peso nell’economia locale anche per la fragola, presente in 107 comuni cuneesi per un totale di 50 ettari ed un totale raccolto di 900 tonnellate. La pubblicazione dedica spazio anche ai “piccoli frutti”, assortimento raffinato di fragole di bosco, ribes, lamponi, mirtilli e more, regalati da coltivazioni specializzate o reperiti nel sottobosco. Sono un tesoro, apprezzato e ricco di profumi, del fondovalle cuneese, capace di dare un tocco di unicità a macedonie, torte, gelati e confetture. L’area interessata è valutata in 290 ettari e la produzione in 2200 tonnellate annue. “La nostra - commenta il presidente della Camera di Commercio, Ferruccio Dardanello - è una frutticoltura d’eccellenza che, dall’ottenimento dell’Igp conta di trarre un ulteriore valore aggiunto, meritato e ambito. Non saranno certo le difficoltà di procedure che si trascinano per anni, che alternano speranze a momenti di scoramento, che prevedono passaggi rigidamente burocratizzati e prospettano difficoltà di ogni genere, a farci desistere. L’ente camerale è sempre stato a fianco dei produttori e continuerà ad esserlo anche in futuro, per supportarli nell’impegno di ottenere una tutela che, sul mercato, può fare la differenza”. .  
   
   
APICOLTURA – ZAIA: DALLA REGIONE UN SOSTEGNO ALLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE  
 
 Venezia - “La produzione del miele è nel Veneto un’attività interessante sotto il profilo economico, indispensabile sotto quello agronomico e strategica per quanto riguarda la qualità del prodotto e la sua complementarità nell’ambito di un sistema agroalimentare di altissima levatura a livello mondiale”. Lo ha ribadito il Vicepresidente Luca Zaia, annunciando la decisione della Giunta regionale di aprire i termini per la presentazione di domande per il cofinanziamento di iniziative volte a migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura. “Viene, in sostanza, data attuazione ad uno specifico programma regionale 2007 – 2008, inserito in un programma nazionale di settore, approvato dalla Commissione europea nell’agosto scorso. Per queste finalità – ha sottolineato Zaia – sono stati assegnati al Veneto 213. 485 euro, comprensivi di quota comunitaria e nazionale, che saranno utilizzati per sostenere azioni di assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori (94 mila euro); la lotta alla varroasi (38 mila euro); la razionalizzazione della transumanza (5 mila euro), le spese per analisi chimico – fisiche, melissopalinologiche e di residui (21. 500 euro); il ripopolamento del patrimonio apistico (34. 985 euro); la realizzazione di programmi di ricerca per il miglioramento qualitativo del miele (20 mila euro)”. “Si stima che in Veneto siano presenti circa 55 mila alveari – ha aggiunto Zaia – con una produzione complessiva che si aggira sui 19 mila quintali di miele: il 40 per cento miele di acacia; il 20 per cento di millefiori; il 25 per cento di castagno, il 15 per cento di altri mieli: tiglio, tarassaco, melata di abete, barena, e piccolissime quantità di rododendro. Tra i prodotti dell’alveare figurano inoltre cera, circa 165 quintali; polline, propoli e pappa reale, con una tale ricchezza di offerta è evidente che la Regione non avrebbe potuto non pensare ad investire in questo settore”. Le domande per accedere ai contributi regionali andranno presentate nei 45 giorni successivi alla pubblicazione del provvedimento di Giunta nel Bollettino Ufficiale della Regione. Alla definizione delle procedure e della modulistica provvederà Avepa, l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura. L’entità del contributo pubblico varierà dal 50 al 100 per cento della spesa ammessa a seconda del tipo di iniziativa finanziata. Possono accedere ai benefici, a seconda della tipologia d’intervento, il Centro regionale per l’apicoltura, gli Enti e gli Istituti pubblici di ricerca e sperimentazione, gli Enti pubblici che operano nel comparto apistico e le Forme Associate di apicoltori. .  
   
   
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA PER APICOLTORI  
 
Bolzano - L’assessore Berger presenta un corso per giovani apicoltori che inizierà in novembre. Sarà presentato al pubblico dall’assessore provinciale all’agricoltura, Hans Berger, lunedì 22 ottobre, alle ore 13,15, nella sala sedute al secondo piano del Palazzo provinciale nr. 6 in via Brennero,6 a Bolzano il nuovo corso per apicoltori promosso dalla Ripartizione formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica in collaborazione con l’Istituto agrario di Laimburg. La Scuola per apicoltori inizierà in novembre e si baserà su di un programma di formazione modulare rivolto in particolare a giovani che intendono avvicinarsi a questa interessante attività. Le lezioni si terranno, di volta in volta, presso il Centro per l’apicoltura di Castelvecchio di Caldaro, alla Scuola agraria di Teodone ed in un centro della bassa Val Venosta. .  
   
   
MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA ALL’ANUGA DI COLONIA, PRESTO UNA DELEGAZIONE DI GIORNALISTI EUROPEI VISTERÀ L’AREA DOP.  
 
 Colonia - Si conclude oggi a Colonia l’Anuga, una delle più importanti fiere dell’agroalimentare europeo. Qui la Mozzarella di Bufala Campana Dop ha marcato una presenza, grazie ad un’area espositiva del Consorzio Tutela, inquadrata all’interno dello stand dell’Associazione formaggi italiani dop. Oltre al Consorzio Tutela, presenti anche 15 caseifici proveniente da tutta la zona di origine. La puntata in Germania, in una fase di debolezza dei mercati americani, sottoposti alle bizze del supereuro, è quanto mai importante. Nel 2006 le esportazioni di Mozzarella di bufala Campana Dop verso la Germania erano inferiori solo a quelle del mercato francese, che ad oggi è il primo mercato estero. E la Germania resta per le attività di promozione del Consorzio un target importantissimo: 70 milioni di abitanti, buona presenza di italiani e consumi indotti quindi da componenti culturali. Continua, intanto, l’attività di internazionalizzazione del Consorzio: il 25 ed il 26 ottobre saranno accompagnati nell’area Dop della Mozzarella di Bufala Campana 25 giornalisti esteri di 4 nazioni specializzati nel food & drink. Visiteranno allevamenti bufalini e caseifici. La missione di incaming si inquadra nel progetto European Food Art, e si svolge in collaborazione con i Consorzi di Tutela Chianti Classico e Parmigiano Reggiano. Obiettivo: la conoscenza dei prodotti agroalimentari italiani a denominazione di origine di punta in quattro paesi dell’Unione Europea: Polonia, Spagna, Finlandia e Germania. .  
   
   
PASTA, CHE PASSIONE DAL 22 AL 29 OTTOBRE UNA SERIE DI INIZIATIVE PROMOSSE DA VICENZA QUALITÀ CELEBRANO L’ALIMENTO ITALIANO PER ECCELLENZA  
 
In occasione della decima Giornata Mondiale della Pasta, in programma il 25 ottobre, torna anche quest’anno in provincia la rassegna promossa da Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, e dedicata alla pasta. Giunta ormai al terzo anno, l’iniziativa vedrà coinvolti per una settimana produttori, ristoratori, operatori del settore e commercianti per celebrare la storia di un piatto simbolo dell’Italia. Con la collaborazione delle sezioni vicentine dell’Associazione Artigiani e di Fipe – Confcommercio, l’Azienda Speciale Camerale proporrà dal 22 al 29 ottobre p. V. Una serie di iniziative per permettere ai consumatori di avvicinarsi al mondo della pasta, riscoprendo le specialità locali e valorizzando la produzioni di pasta fresca delle aziende del territorio. Spazio quindi a bigoli, maccheroni, gargati, ma anche a gnocchi, tortelli e ravioli ripieni, senza scordare sughi e condimenti per tutti i gusti. L’occasione sarà particolarmente ghiotta per chi vorrà assaporare la pasta al torchio tipica vicentina, che viene ancor oggi prodotta nei pastifici artigianali della provincia secondo ricette e regole codificate da oltre cinquant’anni. Ma sarà anche un’opportunità per ribadire le molteplici virtù di un alimento semplice e genuino, sensibilizzando il consumatore sui suoi valori nutrizionali e sottolineandone la versatilità di uso in cucina. La pasta infatti, abbinandosi perfettamente ai più svariati prodotti della terra, può rappresentare un piatto unico completo, in grado di fornire un alto contenuto di carboidrati complessi e un moderato apporto di grassi e proteine. Anche per queste sue peculiarità gioca spesso un ruolo determinante nella prevenzione dell’obesità e di altre malattie croniche, quali il diabete e le cardiopatie. Ecco allora che, con l’organizzazione di Vicenza Qualità, per un’intera settimana una decina di produttori di pasta fresca, commercianti e negozi di gastronomia offriranno confezioni o piatti a base di pasta con uno sconto del 20 per cento sul prezzo di vendita dei prodotti e simpatici omaggi per la clientela. Saranno inoltre coinvolti oltre cinquanta ristoranti che, in tutta la provincia, proporranno a prezzi promozionali degustazioni di pasta, speciali menù a tema e gustosi abbinamenti con le eccellenze gastronomiche del territorio, tra le quali non mancheranno vino, funghi, radicchio e primizie di stagione. Presso tutti gli aderenti all’iniziativa la clientela potrà anche ricevere fino ad esaurimento scorte un simpatico omaggio. .  
   
   
CAMPOBASSO: MARCHIO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE DELLA RISTORAZIONE  
 
Un marchio di qualità per promuovere la ristorazione e per fornire uno strumento informativo oggettivo al consumatore, con notizie dettagliate ed aggiornate sulle caratteristiche dell’offerta ristorativa della provincia, dalla qualità dei servizi alle strutture. È questo l’obiettivo che la Camera di Commercio di Campobasso, in collaborazione con l’Associazione Interregionale delle Camere di Commercio e l’Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), si pone promuovendo il Marchio di Qualità per le Aziende della ristorazione, un percorso di miglioramento continuo dei servizi, in ogni singola componente, per la crescita qualitativa dell’intero sistema turistico ed ospitale. Il tutto per favorire la realizzazione di un vero e proprio circuito ristorativo composto da realtà diverse, con caratteristiche e prodotti di qualità, intesa non solo come orientamento verso proposte raffinate e ad alto prezzo: anche i piccoli ristoranti possono essere di Qualità e possono, quindi, ottenere il riconoscimento, purché ne condividano la politica dell’accoglienza e sappiano rispondere con dei servizi puntuali alle aspettative del cliente, oltre che offrire loro il giusto rapporto qualità prezzo. Il Marchio di Qualità è volontario, gratuito, annuale e rinnovabile: gli stessi operatori infatti scelgono di aderire presentando domanda. Una Commissione provvederà a valutare le domande e a far visitare le Aziende per verificarne l’aderenza ai requisiti richiesti. Le imprese che avranno ottenuto il Marchio di Qualità saranno inserite in una guida nazionale, realizzata a cura dell’Isnart, che verrà presentata nelle più importanti fiere turistiche nazionali ed internazionali. Verranno inoltre pubblicizzati nelle più seguite trasmissioni televisive e nei siti internet specializzati ,come quello dell’Isnart: www. Isnart. Com. Le Aziende interessate all’iniziativa possono inviare la scheda di adesione alla Camera di Commercio - Sviluppo Locale - Piazza della Vittoria n. 1 – Campobasso oppure ai numeri di fax 0874471728 o 0874471730 entro lunedì 22 ottobre 2007. .  
   
   
ASSOCIAZIONE PANIFICATORI DELLA PROVINCIA DI TORINO, CAFFAREL, CAFFÈ VERGNANO, GALUP, LAVAZZA, MARTINI & ROSSI E PASTIGLIE LEONE: LE AZIENDE DELL’AGROALIMENTARE DA VISITARE  
 
Da dicembre è possibile vedere il ciclo di produzione dei rispettivi prodotti grazie al progetto del Turismo Industriale “Made in Torino. Tour the Excellent” promosso dalla Camera di commercio di Torino e realizzato in collaborazione con Turismo Torino e Provincia. L’italia è il paese del buon gusto, della ricercatezza, della creatività, come testimoniano i consumatori di tutto il mondo, che da sempre apprezzano e richiedono i prodotti Made in Italy. Ma forse pochi sanno che il territorio della provincia di Torino è custode di un ricco patrimonio agroalimentare rappresentato da aziende conosciute a livello internazionale. Chi non ha mai assaggiato un cioccolatino della Caffarel o un grissino rubatà, sorseggiato il Caffè Vergnano o brindato con un panettone Galup? O ancora… chi non ha mai bevuto una tazzina di caffè pensando “Caffè Lavazza, più lo mandi giù, più ti tira su”, domandato al barista un classico Martini rosso o bianco o deliziato il palato con una pastiglia Leone, piccola, colorata e dal sapore delicato? Sono loro i nuovi protagonisti del progetto del Turismo Industriale “Made in Torino. Tour the Excellent” promosso dalla Camera di commercio di Torino e realizzato in collaborazione con Turismo Torino e Provincia. Progetto nato nel 2005 e progressivamente ampliatosi fino a investire la filiera dell’automotive, del design, delle penne e dell’aerospaziale. Dal mese di dicembre e per tutto il 2008, ogni azienda “aprirà le porte” a quanti desidereranno assistere ad alcune delle fasi del ciclo di produzione di prodotti e derivati come il pane e i grissini, il caffè, il cioccolato, le caramelle, i dolci e il vermuth. Un “viaggio” emozionante… dalle materie prime al prodotto finito! E’ quindi possibile visitare l’Associazione dei Panificatori della provincia di Torino, professionisti dell’arte bianca e promotori, oltre che tutori, dei prodotti tipici; Caffarel, azienda che nel 1826 ha introdotto il cacao in Piemonte e che da oltre 180 anni è protagonista della storia del cioccolato italiano, unendo lo spirito artigianale alle più avanzate innovazioni tecnologiche; Caffè Vergnano, fondata nel 1822, dove il caffè è arte, cultura e dedizione grazie all´esperienza acquisita nel selezionare e acquistare direttamente nei luoghi d´origine le migliori miscele di caffè; Galup, azienda a cui si deve nel 1922 l’invenzione dell’omonimo panettone, unico sia per la forma bassa che per la copertura con glassa di nocciole; Lavazza, una tra le più rilevanti realtà produttive di caffè al mondo, leader in Italia; Martini & Rossi, icona del made in Italy, nel mondo è leader nel settore degli aperitivi e degli spumanti con una produzione di ben 130 milioni di bottiglie all’anno; Pastiglie Leone, una delle aziende dolciarie più antiche d’Europa, le cui origini risalgono al 1857, fornitore allora della Casa Reale e dei Casati Nobiliari con le sue gradevoli caramelline. Tutte le visite di “Made in Torino. Tour the Excellent”, rivolte ai maggiori di 16 anni, si svolgono ogni venerdì con partenza dal centro di Torino e durano 3-4 ore. Gli spostamenti si effettuano a bordo di un bus, accompagnati da un informatore di Turismo Torino e Provincia. Il costo è di €10,00 a persona, ridotto a €8,00 per i possessori della Torino+piemonte Card Call center 011 53. 51. 81 - email: info@turismotorino. Org. .  
   
   
WWW.ALLACARTA.COM, IL PRIMO SITO PER PRENOTARE ONLINE IL RISTORANTE - SERVIZIO GRATUITO, SEMPLICE ED IMMEDIATO  
 
Prenotare gratuitamente online un tavolo al ristorante. Da oggi è possibile anche in Italia con www. Allacarta. Com, il primo sito italiano che permette di riservare via internet il ristorante in modo gratuito, semplice e conveniente. Chi prenota il ristorante con Allacarta beneficia di una serie di promozioni esclusive con sconti fino al 20% sulla cena. Allacarta consente di prenotare la cena con tre semplici operazioni: scegliere tra numerosi ristoranti convenzionati, tutti descritti sul sito da presentazione, foto e menù; prenotare gratuitamente un tavolo con conferma immediata della disponibilità; cenare e beneficiare di numerose offerte speciali. Le “Promozioni Allacarta”, che arrivano al fino al 20% del costo della cena, vengono offerte da molti dei ristoranti presenti sul sito in circostanze particolari come giorni speciali, prima visita del cliente, determinati periodi dell’anno. Alle aziende e ai loro dipendenti, Allacarta propone un servizio ad hoc (Allacarta Business) che offre risparmi ancora più interessanti nei ristoranti affiliati. Allacarta propone un servizio assolutamente innovativo, già ampiamente diffuso ed utilizzato all’estero (es. Inghilterra, Germania, Stati Uniti). Operativo da luglio 2007 sulle città di Roma e Milano - e prossimamente anche in altre grandi città italiane - Allacarta conta già una base clienti solida che cresce rapidamente grazie al passaparola. La selezione di ristoranti viene continuamente ampliata, tenendo conto dei suggerimenti e dei gusti della clientela. Allacarta Allacarta è una start-up internet creata da un gruppo di giovani imprenditori, appassionati di ristorazione, enogastronomia e nuove tecnologie Internet. Insieme vantano esperienze professionali nei settori del turismo, del marketing/comunicazione e dei servizi avanzati. Allacarta vuole rivoluzionare il modo di andare al ristorante, offrendo ai suoi clienti un servizio pratico, divertente e conveniente. Ad oggi, Allacarta consente la prenotazione della cena in molti ristoranti a Roma e a Milano ma, a breve, conta di allargare il proprio raggio di azione fino a coprire i principali centri urbani italiani ed i loro migliori ristoranti. .  
   
   
UN’ETICHETTA VINICOLA IRPINA DIVENTA UN MARCHIO RICONOSCIUTO NEL MONDO: PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO DI MEO 2008 A “PASSO FALSO” DA NAPOLI A MADRID CASINO DI MADRID - 13 NOVEMBRE 2007  
 
Vino, arte e tempo uniti nel marchio Di Meo. Il 13 novembre prossimo Madrid sarà lo scenario della presentazione del Calendario Di Meo 2008. Dopo Napoli, Roma, Parigi e New York, la capitale spagnola ospiterà l’appuntamento organizzato dai tre fratelli Di Meo che hanno trasformato la loro etichetta vinicola irpina in un marchio riconosciuto nel mondo. Ideatore e curatore dell’iniziativa è Generoso Di Meo, che dal 2003 cura la realizzazione del Calendario Di Meo con una ricerca culturale profonda ma diversificata. E Madrid, città formidabile per storia e arte, creatrice di una scintillante movida e di un rinnovamento che nell’ultimo ventennio ne ha mutato il volto, sarà la cornice di una serata nella quale, come è ormai tradizione, si daranno convegno il jet set e l’aristocrazia internazionale. Il Casino di Madrid, circolo culturale e letterario di fondazione ottocentesca che custodisce integro l’originario charme liberty e si trova al centro della capitale spagnola, ospiterà gli oltre mille invitati che arriveranno da tutto il mondo dove l’estro innovativo e sperimentale di Paco Roncero, star degli chef spagnoli, firmerà il menu del dinner party madrileno per la presentazione del Calendario Di Meo 2008. Www. Casinodemadrid. Com Punto di forza del Casino de Madrid, istituzione che da oltre un secolo gode di un immutato prestigio, è la cucina affidata al geniale inventore della “gastronomia molecolare”, Ferran Adrià, lo chef catalano de “El Bulli”, il suo restaurant insignito delle 3 stelle Michelin a Roses in Costa Brava, ed incluso da Times nella lista dei cento uomini più influenti del mondo. Il Calendario Di Meo 2008 a titolo A “passo falso da Napoli a Madrid” è realizzato dall’occhio attento di Guido Albi Marini, ed accompagnato dalla prefazione di Vittorio Sgarbi già penna nelle precedenti raccolte d’arte. Il termine ‘passo falso’ che troviamo anche nella lingua spagnola, vuole intendere quel camminare ‘a testa in giù’, adagio alla ricerca di qualche cosa di particolare che attiri la nostra attenzione e che accende nella nostra fantasia un’infinità di figure dove perdersi. Guido Albi Marini indaga qui uno dei suoi temi preferiti, quello della città, dello spazio urbano, realizzando una astratta comparazione tra Napoli e Madrid, due metropoli diverse ma unite da tante affinità che risalgono ad una storia comune. “La città - afferma Albi Marini - distaccandosi da se stessa, si apre e viene ispezionata fino al dettaglio”. Nelle 12 opere il suo sguardo parcellizza le due città all’estremo, le scompone e le ricompone rendendole irriconoscibili in una seducente visione atomizzata nella quale perdersi. Smembrando fino all’astrazione gli oggetti fotografati nelle due città, ha cercato di arrivare a un punto tale in cui non è più possibile individuare quale scatto appartenga a Napoli e quale a Madrid, quasi a indicare che le differenze tra le cose, le persone, le città in questo caso, cessano del tutto a tal punto che da quel momento con la stessa ‘materia si potrebbe ricostruire una città, o un oggetto o quello che si voglia, del tutto differente: quello che sembra differente è fatto da elementi identici: e questa è la chiave/mistero della vita”. Il progetto grafico è di Cristina Thompson, la tecnologia di Jo-type e la stampa in 5000 copie di Rotolito Lombarda su carta Burgo. Guido Albi Marini artista napoletano trapiantato a Miami, occupa un posto di rilievo nel settore della fotografia d’autore. Figlio di Manlio e Mariella Grita, deve il suo primo incontro con l’arte alla madre, architetto, che aveva trasformato la loro casa napoletana in salotto culturale della città. Ma è grazie all’apprendistato nel laboratorio del maestro sardo Giovanni Thermes che Guido apre il suo sguardo alla fotografia rivisitata con tecniche innovative. Dopo 45 anni trascorsi a Napoli, l’America segna la sua svolta. Domitilla Sartorio della Benetton Art Academy ne favorisce le prime esposizioni. La prima mostra di New York alla Neuhoff Gallery è un successo, molte altre si realizzeranno fino alla Nina Menocal Gallery di Palm Beach. Le sue immagini sono state scelte da Porsche Design per l’inaugurazione del negozio in Madison Avenue. Il soggetto più noto delle sue opere sono i manichini, una serie con la quale l’Artista è stato riconosciuto come protagonista della fotografia contemporanea. Utilizza mezzi, procedimenti e tecnologie estremamente contemporanei e sofisticati, ma avverte: “L’arte inizia dove termina la tecnica”. Art. Guidoalbimarini. Com Un’azienda, tre fratelli Erminia, Generoso e Roberto, uniti da una passione e molti progetti: il vino, l’arte, lo sviluppo della propria terra. Provenienti da percorsi di studio diversi, l’impegno dei fratelli Di Meo alla guida dell’Azienda di famiglia, è chiara dimostrazione di come un’educazione comune abbia fatto sì che rimanesse intatto il legame alla propria terra. L´azienda Agricola Di Meo si estende sulle colline di Salza Irpina (550 slm) in Provincia di Avellino e cuore dell’attività aziendale fondata dai genitori Vittorio ed Alessandrina, è lo splendido casale settecentesco sorto su un casino di caccia dei Caracciolo, Principi di Avellino. Roberto enologo, cura la produzione e la direzione aziendale, Erminia e Generoso l´espansione commerciale in Italia ed all’estero. La cura dei vigneti e la raccolta delle uve che provengono unicamente dalle vigne di famiglia site nelle aree di produzione Docg Doc ed Igt, sono oggetto di una scrupolosa operazione manuale. I processi di vinificazione sono effettuati secondo le tecniche enologiche più moderne, lasciando inalterata la tradizionale metodologia produttiva. Il progetto di sviluppo dell’Azienda Di Meo è fortemente orientato alla salvaguardia degli antichi vitigni autoctoni ed alla valorizzazione di vini simbolo della storia enologica irpina. Il primo Calendario Di Meo realizzato nel 2003 vide 12 fotografi internazionali rielaborare il tema del vino in base alla loro sensibilità. Per l’anno 2004 Di Meo propose delle immagini classiche per il Calendario scegliendo 12 dipinti custoditi nel Museo di Capodimonte e presentato nei cortili della reggia napoletana. Il ‘Grand Tour’ fece da filo conduttore all’anno 2005, realizzato dall’acquerellista inglese Alexander Creswell e presentato a Palazzo Taverna in Roma. I disegni e le tavole dello scultore e scenografo Ivan Theimer, autore della colonna di Place de la Victoire di Bordeaux in onore del vino, accompagnarono il 2006 con l’evento a Parigi nel prestigioso Palazzo Guénégaud. L’anno 2007 portò il demiurgo dei Pulcinella Lello Esposito a realizzare un’opera presentata a New York da Cipriani in Wall Street alla presenza di duemila ospiti. Www. Dimeo. It. .  
   
   
E’ TEMPO DI TARTUFI: UN’OCCASIONE PER RISCOPRIRE UNA TERRA RICCA DI TRADIZIONI E CULTURA ASTI FA GOLA ... PASSAPAROLA ... DOMENICA 18 NOVEMBRE APPUNTAMENTO CON LA FIERA REGIONALE DEL TARTUFO  
 
L’autunno è la stagione in cui Asti e i suoi dintorni vivono il momento di maggior splendore: la natura si tinge dei caldi colori pastello e l’aria si riempie dei profumi di funghi, tartufi, castagne. E’ il periodo migliore per chi vuole fare un tour enogastronomico e culturale della città piemontese a cavallo tra Langhe e Monferrato. La città natale di Vittorio Alfieri è infatti una meta ricca di spunti, di spettacoli e folklore, di colori e di sapori unici. Domenica 18 novembre sarà completamente dedicata al “re tartufo” con la tradizionale Fiera regionale del Tartufo. Per tutto il giorno sarà possibile ammirare e acquistare i tuberi venduti direttamente dai cercatori. I tartufi sono pesati e prezzati sul posto. Se ne possono trovare di tutte le dimensioni e per tutte le tasche. In questa occasione i Ristoranti offrono variegati menu al tartufo ma conviene prenotare ed informarsi prima sui prezzi del prezioso tubero attraverso il “Borsino del Tartufo” attivo, presso la locale Camera di Commercio a partire dal 1° ottobre ( 0141/535219). Specialità assoluta della zona sono i tartufi bianchi (Tuber Magnatum Pico). Solo gli esperti “trifolau” (cercatori di trifole, il nome dialettale dei tartufi) conoscono i boschi più fruttuosi dove scovare il prezioso tubero. Accompagnati solo dai fedeli cani, si muovono di notte o alle prime luci dell’alba tra i boschi della zona. La Fiera del Tipico e la Fiera regionale del Tartufo sono anche un’occasione per trascorrere un piacevole fine settimana ad Asti, città che merita di essere scoperta o riscoperta, che offre, oltre alla ricchezza enogastronomica, numerosi monumenti, chiese, musei e il delizioso centro storico con i suoi portici e le sue tipiche botteghe. Per informazioni: Comune di Asti e. Mail: manifestazioni@comune. Asti. It – www. Comune. Asti. It. .  
   
   
VOLTA MANTOVANA (MN) PALAZZO GONZAGA – 10/11 NOVEMBRE 2007 8° EDIZIONE MOSTRA-MERCATO DEI PRODOTTI TIPICI MANTOVANI DELLE COLLINE MORENICHE, DELL’OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE E DEL VINO NOVELLO  
 
A Volta Mantovana, sabato 10 e domenica 11 novembre, nei magnifici saloni di Palazzo Gonzaga, si svolgerà la 8° edizione di “A Volta per stare bene”- mostra mercato dei prodotti tipici mantovani delle Colline Moreniche, dell’olio di oliva extravergine e del vino novello. La mostra si svolge a Palazzo Gonzaga, che risale al Cinquecento e si estende su un’area di oltre 12. 000 mq. Tra bosco, giardini all’italiana, scuderie e palazzo di alto pregio e valore artistico. In questa occasione, oltre a conoscere gli espositori e a degustare i loro prodotti, si potrà visitare la tenuta, il palazzo e le sale storiche in un percorso studiato appositamente per accompagnare il visitatore in un tour nel passato, assaporando nel contempo alcuni prodotti tipici mantovani durante il percorso. Il visitatore potrà anche acquistare i prodotti in mostra. Nelle giornate di sabato e domenica gli appassionati del buon vino, e in particolare del novello, potranno visitare gli stand delle numerose cantine presenti, che proporranno degustazioni e acquisto dei loro migliori vini, nonché degustazioni dei prodotti tipici della tradizione di Volta Mantovana e delle Colline Moreniche (capunsei, salumi nostrani, grana padano e formaggi locali, dolci mantovani). Sarà possibile degustare ed acquistare anche l’olio d’oliva extravergine di produzione nazionale ed in particolare il Garda D. O. P. Che comprende la migliore produzione del territorio gardesano e dei colli mantovani. A Tavola per star bene Durante tutta la manifestazione, i ristoranti voltesi che espongono l’insegna dell’evento serviranno menù a prezzo fisso 25 euro. Si potranno assaporare i piatti tipici della tradizione mantovana accompagnati dai vini delle cantine locali. Si consiglia la prenotazione. Degustazioni guidate: Gli appassionati e i più interessati potranno partecipare alle degustazioni di olio d’oliva extravergine e vino novello, guidate da noti sommelier e analisti sensoriali (si consiglia la prenotazione). · “Laboratorio dei profumi e dei sapori”: il tartufo Cena con i piatti della tradizione gastronomica delle Colline Moreniche, rivisitati con l´aggiunta del pregiatissimo tartufo. Gli abbinamenti sono curati dal giornalista analista sensoriale Osvaldo Murri . Su prenotazione. Durante l’evento possibilità di visite guidate a Palazzo Gonzaga, a cura della compagnia degli “Ordallegri”: il pubblico sarà accompagnato da attori in costume rinascimentale e potrà assistere alla visita del Palazzo, spazio-bambini con animatori professionisti. Www. Voltamn. It E-mail:turismoecultura@comune. Volta. Mn. It. .  
   
   
A CENA CON LO CHEF!: INVITO ALLA “TAVOLA DI JOËL ROBUCHON” ALL’HOTEL METROPOLE DI MONTECARLO CON VISTA SULLA CUCINA PER GODERSI LO SPETTACOLO DEI CUOCHI IN AZIONE  
 
L’hotel Metropole di Montecarlo aggiunge 8 posti …. Alla “Tavola di Joël Robuchon”! Non solo creatività e cucina di classe, quest’anno premiata con la seconda stella Michelin, ma anche convivialità ed un tocco di simpatia alla corte del celebre chef francese. La sua “Tavola” è un originale trait d’union tra la cucina ed il ristorante, dove otto commensali sono invitati a prender posto, a pranzo o a cena, per assistere ad un vero e proprio spettacolo culinario! Un lungo tavolo di legno massiccio, ideato su misura dal designer francese Philippe Hurel, è apparecchiato proprio davanti alla cucina aperta, dove lo chef Christophe Cussac - braccio destro di Robuchon - e il suo staff danno sfogo ad abilità e fantasia per creare piatti capaci di estasiare vista e palato. Tra un assaggio e l’altro, è possibile ammirare gli chef all’opera, scoprendo qualche segreto della loro arte da veri gourmet. E poi, lasciatevi conquistare dai sapori genuini ed intensi che caratterizzano la cucina innovativa di Robuchon e Cussac: raffinata e accessibile, ispirata alla tradizione mediterranea e basata sui prodotti del territorio, con un’attenzione particolare per la selezione rigorosa delle materie prime e per l’esaltazione dei sapori originari. Ricette apparentemente semplici, che in realtà sono il frutto di anni di ricerca e sperimentazione ai fornelli. In uno spazio in cui la parola d’ordine è convivialità, arricchito dagli eleganti decori di Jacques Garcia, è possibile deliziare il palato con una delicata vellutata fredda di cetriolo al cumino con mandorle fresche, tonno rosso marinato con pomodorini, agnello al latte con timo, zucchine e melanzane all’acciuga di Colnoure, morbido biscotto al cioccolato e cocco fresco …. Basta scegliere uno degli speciali menù firmati dagli chef : dal “Menu Club”, a 70 euro o il “Menù découverte”, a 160 euro; possibilità di scegliere anche alla carta, tra una ricca selezione di piatti sfiziosi. La “Tavola di Joël Robuchon” vi aspetta, per regalarvi momenti indimenticabili in cui gusto e spontaneità sono protagonisti! reservations@metropole. Com – www. Metropole. Mc. .  
   
   
BIRRA MORETTI SI DECLINA NELLE RICETTE ORIGINALI DI FABIO ZAGO  
 
Per sapere in che modo utilizzare la birra come ingrediente di buone ricette o per capire quali birre associare a quale cibo, www. Birramoretti. It offre un bel punto d’inizio. Da qualche giorno si può infatti scaricare dal sito della birra del Baffo un pdf di 25 ricette partorite da Fabio Zago, chef sardo giramondo e ora stabile ai fuochi della Scuola della Cucina Italiana, con Fabio Asti. Tutto ruota attorno alla famiglia delle 5 birre Moretti: si scopre ad esempio che la classicissima Birra Moretti può entrare anche nell’impasto di una pizza margherita, che La Rossa aromatizza bene la gelatina di un aspic di frutti di bosco, che la Baffo D’oro a bassa fermentazione dona corpo a un risotto, che la Doppio Malto impreziosisce un pollo arrosto e che anche la Moretti Zero, l’analcolica della famiglia, può fare da delicato tempura a una serie di ortaggi . .  
   
   
TÈ DEL BENESSERE LINEA, ANTI-ETA’ E ANTI-STRESS: LA “CURA” QUOTIDIANA PER PIACERSI DENTRO E FUORI  
 
L’istituto Erboristico L’angelica dà vita a una linea di speciali infusi che unisce le straordinarie qualità antiossidanti del green tea ai benefici delle erbe Star bene dentro e fuori? Arrivano gli esclusivi Tè del Benessere dell’Istituto Erboristico L’angelica, gli unici che associano le proprietà tonificanti, antiossidanti e rilassanti del tè verde ai benefici naturali delle piante officinali. Si chiamano Linea, Anti Età e Anti-stress: tre prodotti per una formula unica, per mantenersi in forma, combattere i radicali liberi, rilassarsi in modo dolce e piacersi dentro e fuori. Insomma, una linea davvero speciale creata per la bellezza e il benessere naturale del corpo. Le erbe di Matè e Damiana di Linea favoriscono infatti la tonicità dell’organismo e aiutano a restare in forma, mentre Antietà, con Bacche di Sambuco e Rooibos, incrementa la naturale efficacia antiossidante del tè verde, ritardando gli effetti dei radicali liberi e dell’invecchiamento. Anti-stress regala invece piacevoli sensazioni di relax con il mix di Melissa e Passiflora. Grazie alla lunga esperienza nel campo delle erbe infusionali, e alla ricerca scientifica dell’Istituto Erboristico L’angelica, i tè del benessere sono composti da erbe di ottima qualità, studiati proprio nella sede dei laboratori di ricerca. Solo in questo modo si ottengono infusi in grado di apportare un prezioso aiuto all’organismo da gustare in ogni momento della giornata. Ecco i tè del benessere in ogni loro caratteristica: Quando serve una mano per mantenere la silhouette arriva in soccorso Linea, il nuovo tè verde arricchito da piante salutari a effetto tonico. Il tè verde, grazie a particolari principi attivi in esso contenuti, è in grado di svolgere un’azione positiva sul metabolismo dei grassi, favorendo gli effetti dimagranti delle diete ipocaloriche. Linea contiene anche Matè e Damiana, che donano un benefico effetto tonico all’organismo, utile nelle situazioni di calo energetico dovute alle diete ipocaloriche. Per un’efficace azione antiossidante l’ideale è il tè verde Anti Età con Bacche di Sambuco e Rooibos, pianta conosciuta come “tè rosso”. Questa originale miscela non solo arricchisce il particolare gusto del tè verde, ma grazie alla presenza di principi attivi quali i bioflavonoidi, ne migliora l’efficacia, fornendo all’organismo una protezione tutta naturale per contrastare i dannosi effetti dei radicali liberi. Pensato per una piacevole pausa di relax Anti-stress è una preziosa miscela che unisce alle virtù del tè verde i benefici delle piante ad azione distensiva come la Melissa e la Passiflora, ideali per contrastare i momenti di stress e stanchezza favorendo un intenso senso di relax. Questo efficace mix di erbe arricchisce poi il gusto del tè verde, donando un sapore particolarmente gradevole, soprattutto grazie alla Verbena Odorosa, ben nota per le sue qualità aromatiche. Prezzo al pubblico: 1,46 euro.  
   
   
A POCHI MESI DAL LANCIO, LA NOVITÀ RISO GALLO RISOTTO EXPRESSO AL PESTO, SI È AGGIUDICATA L’INGRESSO, NELLA CATEGORIA GOURMET, AL “TASTE 07”  
 
E’ la speciale esposizione dei prodotti food & beverage più innovativi, organizzata in occasione dell’edizione 2007 dell’Anuga, che si svolgerà a Colonia dal 13 al 17 ottobre. Un’appassionante sfida a colpi di specialità che ha visto protagoniste circa 500 aziende partecipanti e più di 1. 100 prodotti candidati, con la proclamazione finale di soli 61 prodotti selezionati. I 61 vincitori del “Taste 07” Top Innovation, verranno presentati all’Anuga, in anteprima alla stampa il 12 ottobre, inseriti nello speciale catalogo ed esposti in un’area dedicata del rinnovato centro espositivo di Colonia.  
   
   
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA DA OLIVE TAGGIASCHE E GOLOSITÀ DALL’AZIENDA AGRICOLA LE TERRE DEL BARONE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO (SV), UNA GIOVANE REALTÀ CHE MERITA ATTENZIONE  
 
L’azienda agricola Le Terre del Barone nasce nel 1998, con il recupero da parte della proprietà di diversi appezzamenti di terreno situati tra le province di Imperia e Savona, nei comuni di San Bartolomeo al Mare, Borghetto Santo Spirito, Toirano, Tovo San Giacomo. L’impegno aveva un duplice obiettivo: ripristinare uliveti di proprietà abbandonati da decenni e costituire nuovi impianti che tenessero conto delle moderne tecniche di coltivazione, al fine di realizzare una filiera di qualità e al contempo ridurre i costi e gli interventi. Sono state così impiantate circa ottocento piante di cultivar taggiasca, varietà autoctona, presente nella maggior parte del Ponente ligure che, affiancate alle seimila già esistenti hanno determinato un primo consolidamento dell’azienda. Nel 2002 nasce l’intenzione di realizzare un frantoio aziendale in modo da permettere il massimo controllo di tutta la filiera produttiva. Per la campagna olearia 2004/2005 il progetto vede la sua completa attuazione con la nascita di un frantoio moderno a ciclo continuo, una zona di stoccaggio progettata secondo le più innovative tecniche di conservazione nonché un locale finalizzato alle visite e alle degustazioni. Le Terre del Barone è una piccola realtà con una produzione volutamente limitata poiché l’impegno della titolare, Anna Barone, è quello di produrre un olio extravergine di oliva da olive taggiasche di qualità, attraverso un controllo continuo e diretto di tutta la filiera. Dalla pianta alla bottiglia. Oltre all’olio extra vergine di oliva da olive taggiasche, vengono prodotte alcune specialità tipicamente liguri. Meritano attenzione le olive taggiasche snocciolate sott’olio, le olive taggiasche in salamoia e il paté di olive. Le Terre del Barone www. Leterredelbarone. It . .  
   
   
VITAVIVA FLOR: LA NUOVA GENERAZIONE DEI FERMENTI LATTICI SIMBIOTICI  
 
Nella nostra pancia, c’è un vero e proprio “giardino” che prospera o, meglio, che dovrebbe prosperare: è la flora batterica intestinale, l’insieme di diverse centinaia di specie batteriche (in media 300-500 differenti specie), che interagiscono in modo molto complesso le une con le altre e con l’organismo ospite e che svolgono una molteplicità di funzioni di estrema importanza per la salute e il benessere. Fermenti Lattici, Amici Preziosi. Chi non ha mai fatto una cura con i fermenti lattici? Servono in vacanza, quando l’intestino fà i capricci, oppure dopo una cura antibiotica o, ancora, per riprendersi da un malanno o da un periodo di stress: tutte situazioni in cui il delicato equilibrio della flora batterica intestinale viene compromesso. Ma che cosa sono esattamente? E come agiscono? I benefici effetti dei batteri “buoni”. Gli studi realizzati in laboratorio, sugli animali e, in parte, sull’uomo hanno dimostrato che questi batteri “buoni” sono in grado di: “colonizzare” l’intestino, mantenendo in equilibrio la microflora batterica stanziale; stimolare il sistema immunitario, aumentando così la capacità di resistenza agli attacchi degli agenti dannosi esterni; creare un effetto barriera, che impedisce l’insediamento di batteri patogeni, ossia in grado di provocare malattie; produrre sostanze utili all’organismo, quali vitamine e alcuni acidi grassi a catena corta, importanti per regolare l’equilibrio degli altri batteri; svolgere un’azione disintossicante, in quanto favoriscono la scomposizione e l’eliminazione di sostanze potenzialmente nocive; migliorare la digeribilità del lattosio, lo zucchero del latte, anche in soggetti intolleranti; contribuire ad evitare le infezioni intestinali. In particolare, svolgono un’azione altamente positiva nei confronti della “diarrea del viaggiatore” e in quelle associate alle cure a base di antibiotici. Probiotici, Prebiotici E… Simbiotici. Solo alcuni anni fa, “probiotici” e “prebiotici” erano vocaboli pressoché sconosciuti. Oggi, invece, sono diventati termini molto diffusi nell’area alimentare. I probiotici: uno scudo di difesa. Il termine “probiotici” deriva dal greco e significa “a favore della vita”. Si tratta di microrganismi vivi (fermenti lattici e altri batteri) che, ingeriti in quantità adeguate, hanno la capacità di esercitare un effetto positivo sulla salute. Si tratta, infatti, degli stessi microrganismi che colonizzano l’intestino umano e questo garantisce, non solo la loro efficacia e tollerabilità, ma anche la loro sopravvivenza e sviluppo all’interno dell’apparato digerente. Una volta ingeriti, i probiotici arrivano nell’intestino e, come truppe ben addestrate, sviluppano la loro azione a vari livelli: sottraggono il nutrimento ai germi nocivi e si insediano al loro posto nella mucosa intestinale; stimolano la produzione di anticorpi; a volte, producono essi stessi sostanze antimicrobiche, attive contro germi specifici; degradano le tossine; potenziano l’azione degli enzimi digestivi. Ma la loro azione non coinvolge solo la salute dell’intestino. Molti studi, infatti, hanno dimostrato la loro utilità anche contro le allergie e le intolleranze alimentari, per la salute della pelle, per le vaginiti, per le cistiti e per proteggere l’organismo dalle infezioni in genere. Senza dimenticare che i probiotici producono propri enzimi che facilitano la digestione e l’assorbimento di sostanze utili, prima fra tutte il lattosio, lo zucchero del latte, che molti non tollerano proprio perché non producono l’enzima necessario alla sua digestione. I prebiotici: il “nutrimento” dei probiotici. Il termine “prebiotici” deriva anch’esso dal greco e indica le sostanze in grado di favorire la vitalità e lo sviluppo dei microrganismi probiotici. Come ogni essere vivente, infatti, anche i microrganismi probiotici necessitano di nutrimento e quello ideale è rappresentato da ingredienti alimentari non digeribili, che non vengono cioè assorbiti nella parte alta dell’intestino, in modo da arrivare intatti nella parte bassa di questo organo ed essere selettivamente fermentati dai microrganismi, diventando così determinanti nel regolare lo sviluppo della microflora prebiotica. Studi condotti a livello internazionale, hanno dimostrato che gli effetti benefici dei probiotici sono strettamente correlati all’introduzione di un’adeguata quantità giornaliera di sostanze prebiotiche, fra cui, una delle più importanti è l’inulina, una fibra solubile che si trova nella frutta e nella verdura: ne sono ricchi i carciofi, le banane, le carote, gli asparagi, le patate e la cicoria. I simbiotici: i più efficaci. I simbiotici sono una combinazione di probiotici e di prebiotici, che si traduce in un’ottimizzazione dell’efficacia in quanto forniscono sia i microrganismi utili per mantenere in equilibrio o ricostruire la flora batterica intestinale (probiotici), sia il substrato di cui essi si nutrono (prebiotici). Vitaviva flor, i fermenti lattici simbiotici con una formula super concentrata, arricchita con prebiotici e vitamine. Niente è più gratificante che sentirsi bene: la mente libera e reattiva, il fisico sano e scattante. Una condizione messa a dura prova dallo stile di vita moderno: ritmi concitati, disordini alimentari, poco tempo per l’attività fisica, stress… Ma vivere bene si può, nonostante tutto. Perché, se è vero che gli stili di vita non sono più quelli di un tempo, è altrettanto vero che, oggi, la ricerca e le innovazioni farmaceutiche possono fare molto per il benessere. Un benessere vitale, perfetto equilibrio di efficienza fisica e psichica, che è anche l’emblema di Vitaviva, la nuova linea di prodotti innovativi, frutto dell’esperienza Signorini Farmaceutici, in grado di garantire risultati reali e tangibili, con la massima sicurezza. Proprio come Vitaviva Flor. Vitaviva Flor: molto più che fermenti lattici. Vitaviva Flor sono fermenti lattici unici nel loro genere: sono, infatti, in grado di garantire al tempo stesso probiotici e prebiotici. Si tratta, quindi, di una nuova generazione di fermenti lattici simbiotici, che apportano sia cellule vive (probiotici), sia il substrato di cui esse si nutrono (prebiotici). Ecco perché Vitaviva Flor rappresenta la formula più efficace per il riequilibrio della flora batterica intestinale. I probiotici sono cellule vive che compongono la flora batterica intestinale e ne migliorano la quantità e la qualità. Fra essi, i Lattobacilli presenti in Vitaviva Flor rappresentano i principali ceppi benefici per l’organismo in quanto sono in grado di sopravvivere nel passaggio attraverso il tratto gastrointestinale e, quindi, di sostituirsi ai ceppi sfavorevoli. I prebiotici sono principi attivi che funzionano da substrato nutritivo per le cellule vive, alimentano selettivamente la microflora intestinale e ne influenzano la composizione, stimolando la crescita di ceppi di accertata azione favorevole nei confronti dell’organismo. Fra essi, l’inulina presente in Vitaviva Flor si è dimostrata una delle sostanze probiotiche più efficaci. Inoltre, questa fibra vegetale ha anche la capacità di facilitare la digestione e di ridurre i gas intestinali. Con Vitaviva Flor l’organismo ha a disposizione, in un’unica dose, ben 10 miliardi di cellule vive e fibra di altissima qualità e purezza. Inoltre, Vitaviva Flor contiene le più importanti vitamine del gruppo B. Vitaviva Flor è notificato al Ministero della Salute ed è disponibile in due diverse forme farmaceutiche: Compresse fast-slow e Flaconcini bevibili. Vitaviva flor: non solo in flaconcini, ma anche in compresse fast-slow, le uniche a rapida e a lenta dissoluzione. Vitaviva Flor è disponibile in due diverse formulazioni: Flaconcini bevibili e Compresse fast-slow. I fermenti lattici in Flaconcini bevibili rappresentano il modo tradizionale di somministrazione di fermenti per il riequilibrio della flora batterica intestinale. La novità assoluta e unica sul mercato è rappresentata dalle Compresse fast-slow, che consentono di rilasciare i principi attivi direttamente nel loro ambiente naturale: nella parte Fast, a rapida dissoluzione, si trovano le vitamine; nella parte Slow, a lenta dissoluzione, si trovano 10 miliardi di cellule vive e l’inulina, che in questo modo arrivano tutte là dove devono agire, garantendo un’azione ancor più risolutiva. Questa azione, infatti, è strettamente legata alla quantità di cellule vive che riescono a giungere a destinazione e che, in questo caso, sono praticamente la totalità. .  
   
   
NOBILI BOLLICINE DI MONTAGNA NELLA CITTA’ DELL’AMORE  
 
“Le bollicine di montagna dell’Alto Adige” lunedì 5 novembre nello storico palazzo della Gran Guardia per una degustazione aperta al pubblico. Milano, Bologna ed ora Verona: le bollicine di montagna dell’Alto Adige proseguono nel loro tour promozionale con una manifestazione che conquisterà il pubblico e gli amanti del buon bere. Lunedì 5 novembre dalle 17. 00 alle 22. 00 il piccolo drappello di produttori metodo classico dell’Alto Adige saranno al palazzo della Gran Guardia, nella centralissima Piazza Brà, nel foyer dell’delBollicine dell’Auditorium per far conoscere la loro migliore produzione di spumanti metodo classico già nota e apprezzata dalla critica specializzata ma ancora poco conosciuta al grande pubblico. Celebre e affermato per la produzione di vini bianchi eleganti e aromatici di gran classe l’Alto Adige vanta una piccola produzione di spumanti ( 200. 000 bottiglie annue) ottenuti col metodo champenois che si stanno affermando negli ultimi anni in nicchie di mercato riservate a produzioni di alta qualità. Una produzione qualificata realizzata con tecniche e cure artigianali che si contraddistingue per alcune peculiarità quali l’utilizzo di uve provenienti da vigneti oltre i 600 m. S. L. M. E dalla particolare composizione delle cuvèe che vengono generalmente lasciate maturare sui lieviti per un periodo non inferiore ai 18 mesi, ma che nel caso dei millesimati più pregiati, vengono estese anche a 60 mesi dando vita a prodotti particolarmente complessi. Oltre ad un assemblaggio calibrato di uve provenienti dai diversi e più vocati terroir dislocati nelle diverse aree di produzione (da Terlano a Mazzon e Salorno ad Appiano e Cornaiano) gli spumanti altoatesini vedono spesso l’utilizzo, accanto ai tradizionali Chardonnay e al Pinot Nero, anche di piccole percentuali di Pinot Bianco, vitigno che in Alto Adige ha trovato il suo terroir d’elezione e che conferisce ai vini particolare fragranza e sapidità, una spiccata componente fruttata e quella grande piacevolezza di bevuta che aggiun ta alla buona acidità conferiscono a questi spumanti l’ideale abbinamento a tutto pasto. Il drappello di 5 “artigiani” delle bollicine dell’Alto Adige Azienda Agricola Arunda-vivaldi - Meltina Azienda Agricola Haderburg - Salorno Cantina Spumanti Lorenz Martini - Cornaiano Cantina Produttori San Paolo, spumanti Kössler Azienda Agricola Von Braunbach - Terlano. .