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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Ottobre 2007 |
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CHIRURGIA: NASCE UN CENTRO PER L’INNOVAZIONE E LA QUALITÀ TOTALE NELLA RETE ANCHE CENTRI PER LE PRESTAZIONI DI MEDICINA E LA DIAGNOSTICA LA NUOVA STRUTTURA TOSCNA SARÀ DIRETTA DAL PROFESSOR FRANCO MOSCA |
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Firenze, 25 ottobre 2007 - La Regione, assessorato per il diritto alla salute, istituisce un centro regionale per l´innovazione in chirurgia, con lo scopo di assicurare ai pazienti interventi e prestazioni sempre più appropriate e di qualità sotto ogni profilo (farmaci, apparecchiature, procedure). Il centro, che sarà diretto dal professor Franco Mosca, docente presso il Dipartimento di Oncologia, dei Trapianti e delle Nuove Tecnologie in Medicina all’università di Pisa e Direttore della Scuola di Specializzazione di Chirurgia Generale a Pisa, sarà il primo di una rete che vedrà la nascita di altre due strutture, un Centro per l’innovazione in campo medico e Centro per l’innovazione dei servizi diagnostici. Con questa decisione il sistema sanitario regionale realizza nel proprio ambito uno degli indirizzi più avanzati in campo internazionale per la valutazione della qualità e dell’appropriatezza delle prestazioni, attraverso una metodologia che va sotto il nome di “Health Technology Assessment”. In un’epoca in cui il progresso scientifico, tecnologico e organizzativo compie quotidianamente passi da gigante e in cui la domanda sanitaria conosce un trend in costante crescita, come possiamo infatti accertare che le prestazioni sanitarie a cui si fa ricorso sono veramente necessarie ed appropriate? E’ noto che solo una quota degli interventi sanitari possono vantare una efficacia scientificamente provata e che la stessa prestazione, a seconda delle situazioni , può rivelarsi appropriata o inappropriata, utile o dannosa, mentre è sempre in agguato il rischio di un eccesso di trattamento, che può comportare inconvenienti sovente maggiori dei benefici. Diversi paesi stanno adottando l’“Health Technology Assessment” come metodologia sistematica, strutturata e multidimensionale (costo/benefici; costo/efficacia; costo/utilità) per valutare le prestazioni sanitarie erogate o comunque disponibili, e pianificare e gestire così in modo più funzionale l’assistenza ai cittadini. L’hta prende in considerazione tutti gli aspetti delle prestazioni, i farmaci, le apparecchiature, le procedure, e può guidare a buon fine le decisioni per acquisire e introdurre una nuova tecnologia in ambito sanitario. Cosa, anche dal punto di vista economico, non di poco conto. Il progetto toscano di “Health Technology Assessment”, che sarà coordinato direttamente dall’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, si svilupperà in rapporto di integrazione con l’Università, coinvolgerà gli Estav e la dimensione di Area vasta. . |
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I RICERCATORI ITALIANI DI CELL THERAPEUTICS EUROPE SCOPRONO UNA NUOVA CLASSE DI FARMACI CHEMIOTERAPICI A BASE DI PLATINO |
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San Francisco 25 ottobre 2007 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato i dati preclinici presentati al 19° Simposio Annuale dell’Aacr-nci-eortc, che dimostrano come i suoi bisplatino-complessi, Ct-47613 e Ct-47609, hanno efficacia antitumorale sui tumori refrattari agli agenti a base di platino attualmente commercializzati, carboplatino, cisplatino e oxaliplatino. Questi composti potrebbero essere sperimentati negli studi clinici sull’uomo a fine 2008. “I bisplatino-complessi rappresentano una promettente classe innovativa di farmaci chemioterapici a base di platino, con un potenziale ampio spettro di attività antitumorale. I farmaci antitumorali che contengono platino costituiscono una terapia di riferimento per molti tipi di tumore, inclusi il tumore ovarico, dei testicoli, colorettale, del testa-collo e del polmone” ha detto Jack W. Singer, M. D. , Chief Medical Officer di Cti. “Questi bisplatino-complessi, a differenza dei composti a base di platino attualmente utilizzati, contengono due atomi di platino ed agiscono legandosi e danneggiando entrambi i filamenti del Dna, rendendo molto più difficile la riparazione del danno da parte delle cellule tumorali. Gli studi preclinici presentati in questo simposio suggeriscono che questi composti sono sostanzialmente più attivi rispetto ai monoplatinati esistenti, in particolare nei confronti dei tumori resistenti al platino. Questi agenti potrebbero rappresentare un significativo passo avanti nel trattamento di un’ampia gamma di tumori”. Nuovi bisplatino-complessi caratterizzati da un migliore legame alle proteine plasmatiche, in vitro, e da efficacia in vivo su modelli xenograft (Abstract n. A267) I ricercatori di Cti-europe hanno presentato i dati su due nuovi bisplatino-complessi, Ct-47613 e Ct-47609. Testati su modelli animali di tumore ovarico e colorettale, i bisplatino-complessi sono risultati significativamente più efficaci rispetto ai due farmaci a base di platino più comunemente utilizzati, carboplatino e cisplatino, nonché all’oxaliplatino. In particolare, questi agenti hanno dimostrato una potente attività antitumorale su tumori con resistenza intrinseca od acquisita al carboplatino o cisplatino, e rappresentano pertanto la prima classe di farmaci binucleari a base di platino in grado di dimostrare efficacia su questi tipi di tumore. Molti tumori sviluppano ad un certo punto una resistenza nei confronti degli agenti standard a base di platino, nonostante questi siano inizialmente efficaci nel trattamento dei tumori. Precedenti tentativi di sviluppare complessi trinucleari a base di platino, candidati allo sviluppo di un farmaco, hanno dato risultati deludenti quando testati in studi clinici su esseri umani, a causa di un eccessivo legame alle proteine e conseguente deconcentrazione di platino nel circolo sanguigno. Questi nuovi bisplatino-complessi di seconda generazione utilizzano leganti butirrato o capronato per migliorare il loro profilo farmacocinetico e farmacologico, superando le limitazioni dei precedenti composti di platino multinucleari, essendo più stabili nel plasma umano e superando la resistenza del tumore ai complessi di platino standard attraverso la formazione di legami bifunzionali più distanziati tra le catene del Dna. Agenti antitumorali a base di platino Gli agenti a base di platino costituiscono i farmaci citotossici maggiormente utilizzati nella lotta contro il cancro. Fanno parte dei protocolli di trattamento in prima linea di molti tra i tumori più comuni, come il tumore non-microcitoma del polmone, i tumori dell’ovaio, del testicolo e colorettale. Tre importanti monoplatinati sono di comune utilizzo, il carboplatino per il tumore del polmone e dell’ovaio, l’oxaliplatino per il cancro colorettale ed il cisplatino per il tumore del testicolo, del polmone e dell’ovaio. Le vendite globali dei farmaci a base di platino superano 1,5 miliardi di dollari. . |
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MENINGITE, VIA LIBERA A VACCINAZIONE GRATUITA |
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Milano, 25 ottobre 2007 - Diventano interamente gratuite le vaccinazioni contro la meningite per tutte le famiglie lombarde che decideranno di farne richiesta per i propri figli. Lo stabilisce una delibera - approvata il 23 ottobre dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - relativa alla somministrazione della vaccinazione antimeningococcica C e dell´antipneumococcica. La delibera prevede infatti l´intero esonero dal pagamento per qualsiasi soggetto che la richieda, anche se non incluso nelle cosiddette "categorie a rischio" (cioè per bambini e adulti che si trovino in condizioni di aumentato rischio di contrarre la malattia e per le famiglie con disagio sociale, ai quali entrambi i vaccini vengono già da tempo offerti attivamente e gratuitamente). La decisione è conseguente alla risposta arrivata due settimane fa dal Ministero della Salute all´assessore Bresciani, che in aprile aveva chiesto un parere in merito all´utilità di questi vaccini sulla base dell´evidenza scientifica. Il Ministero della Salute ha fornito il suo parere positivo generico e non supportato da nuovi elementi di tipo scientifico. "La Commissione regionale vaccini aveva espresso per la antipneumococcica antimeningite parere sostanzialmente difforme da quella degli uffici del Ministero - spiega Bresciani - Con senso di responsabilità avevo esposto questa posizione al ministro, ma con altrettanto senso di responsabilità ho assunto le indicazioni del Ministero della Salute privilegiando prioritariamente il diritto di libera scelta dell´individuo che ne faccia richiesta. La Regione ha quindi deciso di stanziare risorse proprie per queste vaccinazioni in attesa che il governo vari un Piano nazionale di vaccinazione, con il conseguente finanziamento". La vaccinazione antimeningococco C è rivolta a soggetti tra zero e diciotto anni mentre la vaccinazione antipneumococcica si rivolge a soggetti da zero e tre anni. Realizzabile nel corso di tutto l´anno, può essere somministrata senza prescrizione medica durante le normali sedute vaccinali presso gli ambulatori dell´Asl, dopo che siano state escluse eventuali controindicazioni. In Lombardia l´incidenza della meningite continua peraltro a collocarsi, come rileva un approfondito studio epidemiologico nel periodo 2000-2005, a livelli inferiori alla media europea. . |
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UN PROGETTO DEL CCR MIGLIORA LA MOBILITÀ DEI NON VEDENTI |
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Bruxelles, 25 ottobre 2007 - Le persone non vedenti e ipovedenti ora possono passeggiare in tutta sicurezza lungo un percorso sulle rive del Lago Maggiore, nell´Italia settentrionale, grazie ad un´iniziativa del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea e alla città di Laveno Mombello. Il prototipo di percorso di due chilometri, che conduce dalla stazione ferroviaria alla vecchia fabbrica di ceramiche, passando per l´imbarcadero e snodandosi lungo la riva del lago, è un prodotto del progetto Sesamonet (Secure and Safe Mobility Network). Il percorso è basato sull´uso di transponder Rfid (identificazione tramite radio-frequenza) inseriti nel terreno a una distanza di 60 centimetri l´uno dall´altro. L´utente del sentiero è munito di uno speciale bastone da passeggio dotato di antenna, in grado di leggere i transponder Rfid, che tramite l´antenna inviano un segnale ad un telefono intelligente con una banca dati contenente informazioni sul luogo. In questo modo, l´utente riceve informazioni sul sentiero attraverso un auricolare collegato in modalità bluetooth. Alcuni transponder trasmettono messaggi che descrivono l´ambiente circostante, mentre altri si limitano ad emettere un segnale acustico per informare l´utente che sta percorrendo la strada giusta. Poiché i tag Rfid non necessitano di collegamento alla rete elettrica, si possono installare in un´ampia gamma di luoghi all´interno e all´esterno, ad esempio in parchi, aree pedonali, centri cittadini ed edifici. Un ulteriore vantaggio del sistema è il fatto che si possa programmare per fornire aggiornamenti su cambiamenti che avvengono di giorno in giorno, come ostacoli causati da lavori in corso. Secondo il Ccr, il sistema è di facile utilizzo e manutenzione. Inoltre, i tag Rfid sono poco costosi, poiché si possono riciclare dai sistemi per l´identificazione elettronica del bestiame, mirati a garantire la sicurezza della catena alimentare. Il costo totale del percorso dipende dall´ampiezza e dalla complessità dell´ambiente da «etichettare», nonché dallo sviluppo e dalla manutenzione della banca dati. Il progetto è ancora nelle fasi iniziali e in futuro collegherà negozi e servizi pubblici, consentendo così alle persone con problemi visivi di sfruttare appieno i servizi offerti dalle strutture locali. Secondo l´Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo le persone che soffrono di patologie alla vista sono oltre 160 milioni, di cui 37 milioni sono non vedenti. La maggioranza di queste persone ha più di 50 anni, per cui questa problematica assume particolare rilevanza in quelle parti del mondo, come l´Europa, dove la popolazione sta invecchiando. Per maggiori informazioni, consultare: http://ec. Europa. Eu/dgs/jrc/index. Cfm?id=10&lang=en . |
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SALUTE E DISABILITA’ NEI BAMBINI E RAGAZZI DEL MONDO. PRESENTATO IN REGIONE ICF-CY NUOVO STRUMENTO CLASSIFICAZIONE DELL’O.M.S. |
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Venezia, 25 ottobre 2007 - L’organizzazione mondiale della Sanità pubblica la prima classificazione, concordata a livello internazionale, per la valutazione della salute dei bambini e dei giovani in relazione alle loro fasi di sviluppo e all’ambiente in cui vivono. The International Classification of Functioning, Disability and Health for Children and Youth, Icf-cy descrive lo stato di salute dei bambini attraverso una metodologia già da tempo utilizzata per gli adulti. L’icf-cy classifica centinaia di funzioni e attività corporee nonché i fattori ambientali che limitano o permettono ai giovani di partecipare ad una vasta gamma di attività quotidiane. I contenuti di questo nuovo strumento sono stati presentati stamani a Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, dall’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, dal rappresentate dell’O. M. S. Di Gienvra Ustun Baedirhan, dalla viceministra della Sanità del Mozambico Aida T. Libombo, da Judith Hollenweger, Matilde Leopardi Andrea Martinuzzi del Gruppo di lavoro dell’O. M. S. Che ha individuato la nuova classificazione internazionale. “Nel mondo, sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo – ha detto Valdegamberi - i dati sulla salute e la disabilità di bambini e ragazzi sono tra i più parziali e incompleti che esistano, anche per l’assenza fino a oggi di uno strumento di descrizione e classificazione adeguato”. L’assessore del Veneto ha espresso l’orgoglio della Regione Veneto che è stata scelta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, come regione nella quale presentare in anteprima mondiale il nuovo strumento di classificazione durante il convegno internazionale che si aprirà domani a Venezia (Isola di San Servolo) e che continuerà anche nella giornata del 26 ottobre. “Si tratta di un profondo cambiamento culturale – ha affermato - che avrà ricadute concrete nell’organizzazione dei servizi e nei criteri con i quali vengono regolati, ad esempio, le invalidità civili, l’inserimento lavorativo, l’inserimento scolastico, la presenza degli insegnanti di sostegno, etc. Non si pensi che si tratti di nuovi parametri della scienza medica che riguardano solo i giovani disabili. Al contrario: investono il concetto stesso di disabilità. L’aspettativa di disabilità, anche solo temporanea, sta crescendo. Siamo tutti potenziali disabili, se pensiamo alla terza età, agli incidenti, ai traumi, a tante situazioni che non si possono escludere a priori nell’arco di una vita. Portare alla luce e descrivere in tutti i suoi aspetti, nei diversi contesti ambientali, culturali, sociali, la salute e la disabilità di bambini e adolescenti – ha sottolineato l’assessore - è l’obiettivo di questa nuova classificazione”. L’icf-cy affianca Icf, la analoga classificazione lanciata nel 2001 e già in uso per gli adulti e gli anziani”. L’implementazione di Icf-cy nei vari settori, dalla organizzazione dei servizi sanitari all’educazione, dalla tutela dei diritti alla progettazione dei percorsi riabilitativi, dalla epidemiologia alla politica socio-sanitaria, offrirà per la prima volta a livello mondiale la possibilità di una condivisione di linguaggio e di modello concettuale per la rappresentazione della salute e della disabilità nelle prime due decadi di vita. La conoscenza obiettiva delle dimensioni di salute e disabilità è il punto di partenza per ottenere salute, educazione e diritti per tutti i bambini e adolescenti del mondo. Per la prima volta si avrà uno strumento che permette di tracciare e paragonare la salute dei bambini e dei giovani tra Paesi diversi nel corso del tempo e per la prima volta la loro salute diventerà una componente importante dell’ambiente che gli adulti creano introno a loro. E, ancora, la classificazione Icf-cy prende in considerazione i ritardi dello sviluppo visto che i bambini che raggiungono alcune tappe dello sviluppo in ritardo rispetto ai loro coetanei sono a maggior rischio di disabilità. La classificazione è il frutto di un lungo lavoro di revisione, confronto, prove sul campo che ha impegnato dal 2001 un gruppo di lavoro appositamente costituito dall’Oms, esperti di tutto il mondo, e l’intera rete dei centri collaboratori Oms. Il gruppo di lavoro, costituito da Eva Bjork Akesson, Judith Hollenweger, Matilde Leonardi, Don Lollar, Andrea Martinuzzi, Rune J. Simeonsson, e Huib Ten Napel, si è giovato della collaborazione di professionisti, famiglie, rappresentanti istituzionali e di Organizzazioni non governative di molte nazioni (dall’Australia al Brasile, dalla Cina, all’Egitto, dalla Germania all’Italia, dal Giappone al Messico alla Russia, dalla Thailandia al Sudan al Sud Africa Alla Russia, dagli Stati Uniti alla Svezia, alla Svizzera allo Zambia). Le attività sono state sostenute finanziariamente dal National Center on Birth Defects and Developmental Disabilities of the Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta (Usa). . |
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OSPEDALE SAN CARLO. LISTE ATTESA, BRESCIANI:GESTIONE CORRETTA |
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Milano, 29 ottobre 2007 - In merito ad alcune notizie diffuse oggi dalla stampa, relative all´Ospedale San Carlo Borromeo di Milano, l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, dichiara di "aver potuto verificare sul campo la corretta gestione delle liste di attesa presso l´Ospedale San Carlo Borromeo di Milano". L´assessore Bresciani comunica che, dalla visita effettuata, è emerso inoltre quanto segue: - La quota di attività per i pazienti residenti fuori regione, è limitata a circa il 4%; un 6,7% riguarda invece stranieri. I dati, confrontati con i primi 9 mesi 2006, non mostrano scostamenti significativi. - Le attività cosiddette extra budget di cui è stato richiesto il potenziamento riguardano interventi di chirurgia oncologica, geriatrica e vascolare, che sulla base dei criteri di definizione delle priorità di accesso alle prestazioni stabiliti dalla Direzione aziendale, rappresentano delle priorità cliniche. - E´ proprio per permettere un più facile accesso ai servizi per queste patologie gravi che la Giunta Regionale ormai da tre anni ha deciso di riconoscere queste prestazioni come extra budget, ovvero di remunerarle a reale produzione. - Circa il 15% degli utenti giornalieri di Pronto Soccorso viene ricoverato, ed essi vanno a costituire circa il 65% dei ricoveri totali, il cui bacino di utenza abituale è composto oltre che dai residenti dell´area Nord Ovest di Milano (circa 450. 000) da cittadini extracomunitari (compresi Bulgari e Romeni); una situazione di questo tipo non permette quindi una selezione della casistica. - E´ emersa una tenuta corretta delle schede del registro dei tempi d´attesa, dove l´ausilio di un software informatico consente di stilare velocemente una lista riassuntiva secondo l´ordine cronologico delle richieste attivate dagli specialisti che hanno visitato i singoli pazienti. Influisce sul tempo di attesa poi la disponibilità del paziente stesso al momento in cui viene chiamato, (ad es. Per motivi di viaggi, lavoro, ecc. ). Anche in questo caso viene tenuta in considerazione la volontà del paziente stesso. "Ringrazio dunque la direzione e tutti gli operatori della struttura - ha concluso l´assessore Bresciani - che con il proprio lavoro e la propria responsabile professionalità hanno contribuito a mantenere alti gli standard di attività, consentendo all´Azienda Ospedaliera San Carlo di continuare ad essere un importante punto di riferimento dei cittadini". . |
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PIANO SOCIO-SANITARIO 2007-2010: DOPO UN ANNO E MEZZO ARRIVA IL “SI” DEL CONSIGLIO REGIONALE IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE MANCAVA IN PIEMONTE DA OTTO ANNI |
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Torino, 25 ottobre 2007 - Al termine di un iter durato oltre un anno e mezzo, con decine di consultazioni sull’intero territorio regionale, di audizioni di ordini professionali, associazioni e sindacati e più di cinquanta sedute di commissione, nella seduta di ieri il Consiglio regionale ha approvato il piano socio-sanitario 2007-2010. «Dopo otto anni - ha commentato la presidente della Regione, Mercedes Bresso - il Piemonte torna finalmente ad avere un documento di programmazione socio-sanitaria, un atto fortemente atteso da operatori, amministratori e cittadini. Dopo il triennio 1997-1999, infatti, le amministrazioni di centrodestra che ci hanno preceduto non sono state più in grado di produrne uno. Per un lunghissimo periodo di tempo, quindi, il Servizio sanitario regionale è rimasto privo di un indispensabile strumento di governo del sistema, con conseguente accumularsi di sprechi e inefficienze che hanno prodotto, tra l’altro, un debito di cui i piemontesi stanno ancora pagando il conto. Per questo, l’adozione del piano socio-sanitario era stata uno dei principali impegni assunti dalla coalizione in campagna elettorale, che siamo riusciti a mantenere grazie e soprattutto alla competenza, alla serietà e alla passione con cui Mario Valpreda - al quale vanno il nostro pensiero e i nostri più sentiti ringraziamenti - ha condotto prima la fase di redazione del documento e successivamente quella del confronto con tutti i soggetti interessati». Frutto del lavoro di diversi gruppi di esperti riuniti presso gli Assessorati alla tutela della salute e sanità, al welfare e alla ricerca e innovazione, oltre che del contributo fornito nel corso delle consultazioni da enti locali, rappresentanti dei lavoratori e associazioni, il nuovo piano socio-sanitario vede nella centralità del diritto alla salute di tutti i cittadini il suo aspetto più caratterizzante e innovativo. Salute intesa come un bene prezioso dei singoli e un interesse per l’intera collettività, che una pubblica amministrazione ha il compito di difendere non solo garantendo un affidabile e sicuro sistema di cura, ma anche e soprattutto aumentando le opportunità per le persone di mantenersi sane. Un obiettivo, questo, per conseguire il quale è indispensabile intervenire su quei determinanti della salute (reddito, istruzione, ambiente, alimentazione, trasporti), che, è stato calcolato, incidono per quasi l’80 per cento sul benessere psico-fisico degli individui. Fondamentale, quindi, il ruolo che nel documento viene assegnato alla prevenzione, articolata su due livelli. Da un lato la prevenzione primaria, con il perfezionamento di un rete efficace e incisiva di controllo in campi come la sicurezza sui luoghi di lavoro, la sicurezza alimentare, gli screening e la lotta alle malattie infettive. Dall’altro, le politiche per la salute: nei distretti del Piemonte saranno definiti, con il forte coinvolgimento degli amministratori locali, i Peps (Profili e piani di salute), strumenti per programmare azioni di tutela e promozione della salute. «Un grande risultato il piano e l’opera svolta fino a pochi mesi fa da Mario Valpreda l’hanno già raggiunto - aggiunge l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio - ed è quello di aver iscritto il tema della salute nel dibattito pubblico. La scelta di responsabilizzare i diversi livelli istituzionali, e in particolare i sindaci, su questo fronte avrà infatti come conseguenza quella di spingere gli amministratori locali a tenere conto, nelle loro decisioni di politica ambientale,di viabilità, di urbanistica e di economia, dell’impatto che questi atti avranno sulla salute dei loro concittadini e ciò contribuirà concretamente al miglioramento delle condizioni generali di vita dei piemontesi». Un’altra delle priorità individuate dal piano è poi quella dello sviluppo dell’assistenza extra-ospedaliera e della medicina territoriale, per assicurare a tutti i cittadini una più continua, responsabile e completa presa in carico negli ambulatori, nelle strutture residenziali e a domicilio. «La centralità che nel documento viene assegnata al territorio - continua Artesio - riflette un’idea di paziente come persona “intera”, di cui il servizio pubblico deve considerare non solo la patologia, ma tutto il sistema di relazioni in cui esso è inserito. Di qui l’impegno che ne deriva di costruire un impianto fondato, oltre che sull’integrazione tra sanità e assistenza, anche sulla continuità assistenziale tra medici di famiglia, specialistica ambulatoriale, attività ospedaliera e riabilitazione post-acuzie, con azioni che vanno dalla diffusione sull’intero territorio regionale dei “gruppi di cure primarie” e delle Case della salute al potenziamento dei servizi dedicati alle persone più fragili e in particolare agli anziani non autosufficienti». Infine, per quanto riguarda la rete ospedaliera, il modello a cui punta il piano è quello di un ospedale che funzioni in modo armonizzato e sinergico con il territorio, in un logica di organizzazione a rete delle attività. Nel documento, inoltre, si riconosce la necessità di avviare un processo di profondo rinnovamento strutturale e tecnologico dei presidi e si individuano, per ciascun territorio, gli interventi da attuare, con la previsione della realizzazione di nove nuovi ospedali: Città della salute e della scienza di Torino e di Novara, Maria Vittoria-amedeo di Savoia, Venaria, Moncalieri, Canavese, Vercelli, Valle Belbo e Alessandria. . |
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BRESCIANI: SINERGIA TRA SANITA´ CIVILE E MILITARE INSEDIATA LA COMMISSIONE MEDICA DI II ISTANZA DEL NORD ITALIA |
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Milano, 25 ottobre 2007 - "E´ arrivato il momento di stabilire un´alleanza profonda tra sanità civile e sanità militare, per poter lavorare insieme nel migliore e nel più efficace dei modi. L´obiettivo è sviluppare un sistema sanitario sempre più adeguato alle esigenze dei cittadini e per far questo dobbiamo creare una sinergia efficace e duratura". Lo ha dichiarato l´assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, alla cerimonia di insediamento della Commissione Medica di Ii istanza del Nord Italia nella sede del Corpo Sanitario Aeronautico di Milano. "Per fare questo - ha spiegato Bresciani - dobbiamo integrare forze, conoscenze e tecnologie diversificate, avendo sempre presente lo scopo prioritario, quello cioè di soddisfare un´esigenza di sviluppo che il cittadino ci chiede per avere una sanità ancora più avanzata, più tecnologica e più umanizzante. Tutte le forze della comunità, civili e militari, dovranno quindi convergere per questo obiettivo, per vincere la sfida della sanità futura". . |
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CM SISTEMI E PBE CONSULTING FORMANO UNA PARTNERSHIP STRATEGICA |
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Milano, 25 Ottobre 2007 – La Società di Consulenza Cm Sistemi S. P. A. E Pbe Consulting S. R. L. , una Società specializzata in economia sanitaria, farmacoeconomia e pricing, hanno costituito una partnership strategica all´interno della quale Pbe Consulting e Cm Pharma, la Business Unit di Cm Sistemi specializzata in Ricerca Clinica e Sviluppo di Soluzioni di Electronic Data Capture (Edc) e Clinical Trials Management Systems (Ctms), collaboreranno allo sviluppo di servizi e soluzioni di ricerca, training e comunicazione per gli operatori del mondo della salute e per le aziende farmaceutiche Cm Pharma, una Contract Research Organization che fa parte del Gruppo Cm, fornisce servizi “chiavi in mano” per la ricerca clinica ed ha sviluppato, in collaborazione con il Centro di Ricerca di Cm Group riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, innovative soluzioni di Edc e Ctms. “Stiamo estendendo globalmente la nostra offerta e i nostri servizi, dedicati agli operatori del mondo della salute e alle aziende farmaceutiche, e questa partnership con Pbe Consulting ci consente di dare servizi ancora più completi e integrati ai nostri clienti sia sul mercato Italiano sia su quello Europeo”, dichiara Danilo Bertocchi, Direttore della Divisione di Cm Pharma. “I consulenti di Pbe Consulting vantano una considerevole esperienza nello sviluppo di progetti in collaborazione con e per Aziende Farmaceutiche, Produttori di Dispositivi Medici, Autorità Sanitarie Regionali e Società Scientifiche. La partnership con Cm Pharma ci permette di integrare queste esperienze e il nostro “know-how” sui temi dell’economia sanitaria e del pricing, con le competenze di ricerca ed It di Cm Pharma e del Gruppo Cm”, dichiara Patrizia Berto, fondatore e Presidente di Pbe Consulting. “Insieme a Cm Pharma forniremo ai nostri clienti innovative soluzioni che permetteranno di portare anche nel segmento della farmacoeconomia nuovi strumenti di lavoro ed efficienza negli investimenti”. . |
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M2000 LO STRUMENTO DIAGNOSTICO MOLECOLARE |
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Illinois, 25 ottobre 2007 - Abbott ha ricevuto un Premio Chicago all´Innovazione 2007 per il suo strumento diagnostico molecolare m2000 (www. Abbott. Com/global/url/content/en_us/60. 15:15/feature/feature_0021. Htm) e per il test di carica virale Realtime Hiv-1 Abbott, il test più sensibile nel suo genere, in grado di rilevare e misurare con precisione tutti i ceppi conosciuti del virus dell´immunodeficienza umana (Hiv). Il test Realtime Hiv-1 Abbott, approvato per l´impiego negli Stati Uniti nel maggio 2007 ed eseguito sul sistema m2000, è l´unico test di carica virale nel suo genere in grado di rilevare e misurare tutti i ceppi di gruppo M, gruppo N e gruppo O dell´Hiv-1 nonchè i sottotipi non B del virus. Questi prodotti offrono ai medici un metodo di test veloce e molto preciso come ausilio per assicurare che i pazienti ricevano il trattamento più valido ed efficace. E’ la terza volta in cinque anni che Abbott viene scelto per un Premio Chicago all´Innovazione. Nel 2005 il test sul cancro della mammella Pathvysion (http://www. Pathvysion. Com) di Abbott Società ha ricevuto un´onorificenza, e nel 2003 Humira(http://humira. Com), il primo farmaco contro l´artrite reumatoide basato sugli anticorpi monoclonali umani, si è aggiudicato il premio. "Alla Abbott lavoriamo per migliorare la vita e spesso la salviamo. Questa è una motivazione importante per promuovere l´innovazione" ha dichiarato Miles D. White, presidente e amministratore delegato della Abbott. "I pazienti dipendono da noi per farmaci nuovi e migliori, diagnostica e nutrizione, e questo costituisce uno stimolo ai nostri scienziati ogni giorno. Il test di carica virale Hiv-1, m2000, Pathvysion e Humira sono solo alcuni esempi del tenore delle ricerche condotte presso Abbott per trovare soluzioni ai problemi medici ancora irrisolti". Informazioni sul test Realtime Hiv-1 di Abbott e sullo strumento m2000 Sin dall´introduzione sul mercato nel 1985 dei primi test diagnostici del virus Hiv, le autorità sanitarie si sono preoccupate della capacità del virus di mutare e di creare nuovi ceppi di sottotipi in grado di eludere il rilevamento. Il trattamento ottimale dell´Hiv dipende dalla misurazione accurata dei livelli virali, quindi in presenza di sottotipi varianti non rilevati, la terapia farmacologica potrebbe risultare inefficace. Molti dei ceppi varianti del virus non sono prevalenti negli Stati Uniti quanto invece in altri paesi, tuttavia nuovi studi fanno pensare che il flusso di immigrati da aree del mondo dove tali ceppi sono più comuni sta comportando l´aumento del numero pazienti a cui è stata diagnosticata di recente l´infezione da Hiv variante. "Con oltre 20 anni di esperienza nei test dell´Hiv, i nostri scienziati hanno individuato una particolare regione del genoma dell´Hiv resistente alle mutazioni, e sono riusciti a mettere a punto la prima e unica analisi di carica virale nel suo genere in grado di rilevare e misurare tutti i ceppi conosciuti dell´Hiv" ha dichiarato John Robinson, Ph. D. Senior director presso Research and Development di Abbott Molecular. L´analisi Realtime Hiv-1 ha la funzione di monitorare la prognosi della malattia e di coadiuvare la valutazione della risposta virale ai trattamenti farmacologici antiretrovirali. Le misurazioni quantitative dei livelli di Hiv-1 nel sangue hanno contribuito fortemente alla comprensione del processo con cui l´infezione del virus porta alla malattia e si sono dimostrate un parametro essenziale nella prognosi e nella gestione degli individui infettati dall´Hiv. La decisione di intraprendere o meno la terapia antiretrovirale o del relativo cambiamento è guidata dal monitoraggio dei livelli di Hiv-1 o della carica virale nel plasma, del numero di cellule Cd4-t e delle condizioni cliniche del paziente. Lo scopo della terapia antiretrovirale è di ridurre il virus nel plasma al di sotto dei livelli rilevabili. Il test Realtime Hiv-1 è destinato all´impiego in combinazione con la presentazione clinica e con altri marker di laboratorio quale indicatore di prognosi della malattia e come ausilio nella valutazione della risposta virale al trattamento antiretrovirale, quantificata sulla base delle variazioni nei livelli plasmatici di Hiv-1 Rna. L´analisi non è destinata all´impiego come test di screening dell´Hiv-1 per i donatori o come test diagnostico per confermare la presenza dell´infezione Hiv-1. Il test Realtime Hiv-1 viene eseguito sul nuovo Abbott m2000, un sistema automatico che utilizza la reazione polimerasica a catena (Pcr) in tempo reale per amplificare, rilevare e misurare i livelli minuti di virus nei campioni di sangue come pure livelli estremamente elevati di questi agenti infettivi. La Pcr in tempo reale consente di produrre grandi quantità di Dna da campioni molto piccoli in breve tempo, consentendo il rilevamento di livelli estremamente bassi di materiale genetico di un virus. "Lo strumento m2000, in combinazione con l´analisi dell´Hiv-1 e il software sviluppato da Abbott, offre ai laboratori clinici la possibilità di misurare automaticamente e velocemente livelli ridottissimi di virus nei campioni dei pazienti, mettendoli in condizione di fornire risultati di test molto precisi nel giro di poche ore" ha dichiarato Scott Safar, senior director presso Systems Development and Support di Abbott Molecular. . . |
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FIRMATO IL PROTOCOLLO D´INTESA REGIONE-SVILUPPO ITALIA PER IL PAPA GIOVANNI XIII E L´OSPEDALE DI GERACE |
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Reggio Calabria, 25 ottobre 2007 - La Regione e "Sviluppo Italia" condividono il principio generale di un´utilizzazione ottimale del patrimonio immobiliare sanitario, a partire dalla collaborazione per la riconversione delle strutture del Papa Giovanni Xxiii di Serra d´Ajello e dell´ospedale di Gerace. A questo scopo, nella sede della Delegazione di Roma della Regione, è stato sottoscritto oggi un protocollo d´intesa da parte del Presidente Agazio Loiero, dell´assessore alla Tutela della salute Doris Lo Moro e dell´amministratore delegato di "Sviluppo Italia" Domenico Arcuri. "Abbiamo ereditato - ha detto il Presidente Agazio Loiero nel corsod ella conferenza stampa - una situazione molto grave e ci siamo impegnati per trovare una soluzione pubblica innovativa, affinché queste due strutture passive divengano finalmente attive. Per il "Papa Giovanni", anche a seguito dell´inchiesta penale in corso, un supplemento di cautela è d´obbligo, ma il progetto di fattibilità che abbiamo fatto fare a Sviluppo Italia ci rassicura per un concreto rilancio verso un´altra soluzione sempre nel settore sanitario, in tempi ragionevoli e tutelando l´economia del territorio. Sembra più semplice, invece, la soluzione di cambio di destinazione d´uso per l´ospedale inutilizzato di Gerace". "Anche per Sviluppo Italia - ha detto Domenico Arcuri - si tratta di una novità importante e ringrazio la Regione Calabria che ci consente di inaugurare al Sud questo nuovo modo di lavorare. Infatti applichiamo due filoni in discontinuità con il passato: quella con la precedente gestione del "Papa Giovanni Xxiii" e quella verso l´offerta turistica per Gerace restituendo alla Regione un patrimonio inutilizzato. Non facciamo, perciò, nessuna azione di salvataggio, ma un intervento di valorizzazione". L´intesa prevede che vi sia una verifica delle compatibilità economiche, tenendo conto delle vocazioni e delle potenzialità delle singole strutture. Per l´ospedale di Gerace, non utilizzato ed esposto a rischio di degrado, per la sua struttura e ubicazione manifesta una potenziale idoneità alla riconversione per finalità di turismo in genere e di turismo culturale in particolare, con evidenti interessi imprenditoriali di positiva evoluzione. Per il "Papa Giovanni Xxiii" di Serra d´Ajello, che presenta gravi criticità gestionali pregresse, tali da comprometterne la sopravvivenza, la riorganizzazione si baserà sull´esistenza del rapporto di accreditamento, che garantisce un costante flusso di assistiti con certezza di incasso delle relative rette, ma indirizzando gradualmente l´offerta sanitaria verso la riabilitazione. L´assessore regionale alla salute Doris Lo Moro ha spiegato, nel dettaglio, il contenuto del protocollo d´ intesa e degli studi di fattibilità che sono stati realizzati per poter procedere alla riconversione. "Saranno costituite due società di capitali -ha detto l´assessore Lo Moro- con oggetto sociale coerente con le finalità del protocollo di intesa, previa la prescritta approvazione da parte del Dipartimento delle politiche di sviluppo e di coesione del Ministero dello sviluppo economico. La Regione Calabria avrà la quota di maggioranza. Si procederà alla predisposizione di un piano economico-finanziario. Per il Papa Giovanni Xxiii resterà l´impegno dell´Assessorato alla salute della Regione Calabria a mantenere fermo il rapporto di accreditamento per 200 posti-letto; il tutto con esonero da responsabilità patrimoniali del nuovo soggetto gestore, da conseguire mediante l´intervento degli organi giudiziari che saranno preposti alla valutazione e decisione circa gli sbocchi dell´attuale crisi aziendale. Già con il piano di fattibilità -ha continuato la Lo Moro-, redatto da Sviluppo Italia, abbiamo recuperato otto milioni di euro dalla mobilità di quei pazienti ospitati nella struttura che provengono da altre Regioni. Da 350 posti letto per la salute mentale, un numero spropositato che non ha eguali in Italia, faremo una riconversione verso l´alta riabilitazione a servizio dell´intero Mezzogiorno. Intanto, abbiamo verificato le singole patologie degli attuali ospiti per consentire loro percorsi terapeutici più adeguati, sia in strutture sociali che sanitarie pubbliche. In questo modo, gradualmente, daremo una migliore risposta ai pazienti e permetteremo il rilancio della struttura". "Gerace è un centro interessantissimo per il turismo e per la valorizzazione culturale dell´intera fascia jonica della Calabria -ha detto Domenico Arcuri-, noi abbiamo il compito di innalzare l´offerta turistica del Mezzogiorno ed ora c´è una concreta opportunità da mettere in campo". "Del resto -gli ha fatto eco l´assessore Lo Moro- in origine la struttura di Gerace doveva essere un manicomio criminale, ma anche a livello nazionale questa scelta è in via di modificazione e perciò abbiamo rivisto l´accordo con il Ministero di Grazia e Giustizia trovando l´alternativa di Sviluppo Italia". L´efficacia del presente Protocollo sarà subordinata all´approvazione del Ministro dello sviluppo economico e degli Organi competenti della Regione Calabria. . |
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CONVEGNO SUL TEST ETILOMETRICO |
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Cuneo, 25 ottobre 2007 – Venerdì 26 ottobre 2007, alle ore 15. 00, presso la sede di Alba della Camera di Commercio - C. So Nino Bixio, 58, si terrà un convegno sull’uso dell’etilotest. Quarantamila palloncini per l’etilotest, distribuiti a titolo gratuito, attraverso le farmacie e i titolari di pubblici esercizi, allo scopo di consentire l’autodiagnosi sul tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. L’iniziativa, promossa dalla Camera di Commercio unitamente alla Provincia, in collaborazione con l’associazione titolari di farmacie, l’ordine dei farmacisti e l’associazione albergatori e ristoratori aderente a Confcommercio ha il duplice obiettivo di fornire un appoggio concreto alla campagna per la guida sicura e, nel contempo, evitare ripercussioni negative per il comparto vitivinicolo, prodotto di eccellenza della Granda che, se consumato con intelligenza, giova alla salute. . |
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AGENZIA NAZIONALE TERZA ETA´ - ISTITUZIONE IN TEMPI BREVI. NON SOLO SERVIZI SOCIO-SANITARI, MA VISIONE D´INSIEME, DALLA CASA AL TEMPO LIBERO, PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI UNA POPOLAZIONE IN COSTANTE CRESCITA |
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Ancona, 25 ottobre 2007 - I tempi per la costituzione dell´Agenzia Nazionale per l´Invecchiamento saranno brevi. Gia` la settimana prossima dovrebbe essere messo a punto il provvedimento per la sua istituzione. La Ministra Livia Turco e il presidente Gian Mario Spacca hanno convenuto che il percorso deve essere il piu` breve possibile, evitando inutili lungaggini. Lo afferma il Presidente, che il giorno dopo l´iniziativa sulla sanita` con il rappresentante del Governo nazionale esprime grande soddisfazione per le opportunita` che vengono offerte ad Ancona ed alle Marche. Spacca ha ricordato che l´Agenzia si propone come attore per la promozione, il coordinamento e la conduzione di ricerche sui processi dell´invecchiamento e sulle principali malattie correlate all´eta` (malattie cardio e cerebrovascolari, malattie neurodegenerative), per la formazione degli operatori a supporto delle cure agli anziani, la divulgazione di informazioni e la promozione di campagne educative, a livello nazionale e internazionale. ´Ci vuole ´ ha detto Spacca - una strategia complessiva per affrontare il fenomeno ´invecchiamento´ sia per gli aspetti conoscitivi e di ricerca (biologici, antropologici, demografici, sociologici, sanitari, ecc. ) sia per gli aspetti operativi che non si limitano al sistema socio-sanitario e assistenziale, ma si estendono a numerosi altri settori: abitazione, trasporti, lavoro e pensionamento, impegno e partecipazione sociale, tempo libero. Una visione d´assieme e una strategia comune permettono un miglior coordinamento dei provvedimenti decisi o previsti. Ecco che l´Inrca ha la possibilita` di recuperare la sua esperienza e svolgere un ruolo di alto profilo. ´ Sul Progetto, gia` consegnato alla Ministra Livia Turco, la Regione Marche e` pronta a realizzare gli investimenti necessari, come ha ricordato il presidente anche nella sua relazione all´incontro di ieri. ´Si tratta quindi ´ ha detto - di concentrare le risorse e le potenzialita` culturali e professionali esistenti e implementabili all´Inrca, strutturare una rete in grado di connettere competenze ed esperienze legate alle problematiche dell´invecchiamento, fornite da centri e strutture d´eccellenza nazionali ed i internazionali. ´ Alcuni elementi di valutazione: dal 2000, l``Italia e` al primo posto nel mondo per il livello dell``invecchiamento, misurato dal rapporto tra la popolazione degli over 65enni e quella degli under 15enni. La percentuale piu` alta al mondo dei primi e quella piu` bassa dei secondi. Mentre continuano ad essere limitate le nascite, aumenta la vita media degli italiani come conseguenza della costante riduzione dei rischi di morte. Per gli uomini si e` passati da un valore pari a 77 anni per il 2001 ad uno pari a 77 per il 2002, mentre per le donne si e` passati dall``82,8 per il 2001 all``83,0 per il 2002. A livello internazionale quindi l``Italia si colloca tra i paesi piu` longevi in Europa. All´interno di questo contesto, le Marche sono la regione piu` longeva, con una prospettiva di vita che, tra le donne sfiora gli 84 anni (83,9). . |
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GOLDAGE, L´IMPORTANZA DELLA MEMORIA |
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Roma, 25 ottobre 2007 - “Nel Lazio ci sono 1 milione di persone con più di 65 anni di cui tutti noi abbiamo bisogno. In una società basata sul singolo gli anziani sono determinanti, sono orgoglioso di ospitare Fenacom di cui fanno parte persone che hanno contribuito negli anni passati a costruire un paese condiviso e non diviso”. Lo ha detto il presidente della Regione Piero Marrazzo a una platea di circa 500 anziani presenti a Fiuggi per il convegno "Cercatori di bellezza e di armonia", nell´ambito della manifestazione "Goldage: incontri di generazioni", organizzato dall´associazione "50&piu´ Fenacom". ”Non c’è nulla di più bello - ha proseguito Marrazzo - che incamminarsi nelle sfide e nelle difficoltà della vita. A volte dobbiamo porci la domanda se l’invecchiamento è un valore: potrei rispondere che quando una società non ha memoria è destinata soltanto al declino. Ma anche l’esperienza e la catena degli affetti sono risposte imprescindibili ai tanti interrogativi sulla vecchiaia. Il lungo cammino della vita progredisce con l’età, in una società colma di problemi serve assolutamente un tessuto familiare forte: Gold Age è un seme piantato ma per guardare avanti bisogna crescere. A riguardo - ha specificato Piero Marrazzo - la Regione Lazio è l’unica ad avere istituito un fondo per l’autosufficienza. Infine il presidente della Regione Lazio ha voluto lasciare un proprio ricordo scrivendo una frase sull’apposito muro allestito dagli organizzatori: “La vita ci pone domande e interrogativi. L’unica possibilità per riempire la nostra esistenza di risposte è sentirsi uomini e donne di frontiera, alla ricerca di valori profondi”. . |
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EXPO 2015,FORMIGONI:STRAORDINARIA UNITA´ D´INTENTI |
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Milano, 25 ottobre 2007 - Milano ha tutte le carte in regola per diventare la sede dell´Expo universale del 2015. E´ questo, in sintesi, il quadro che emerge a conclusione della visita dei commissari del Bie (Bureau International des Expositions) che ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, hanno illustrato gli esiti della tre giorni di lavoro milanese. All´incontro hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati e il sindaco di Milano, Letizia Moratti. "Tre giorni che fanno ben sperare - ha detto Formigoni - tre giorni molto belli e intensi, come bello e intenso è stato il lavoro di questi mesi a fianco di tutte le Istituzioni". "Abbiamo dimostrato una straordinaria unità di intenti - ha aggiunto Formigoni - che ha coinvolto anche i tanti mondi entusiasti e motivati all´idea di ospitare l´Expo". "Ci attende ancora molto lavoro - ha osservato il presidente - ma lo faremo con animo lieto, con nuovi contatti anche attraverso le prossime missioni internazionali. Siamo pronti e disponibili a lavorare di più se ce ne sarà bisogno. Continueremo ad arricchire il dossier che abbiamo presentato per garantire ancora più qualità ed eccellenza alla nostra candidatura". . |
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VILLA MANIN CENTRO D´ARTE CONTEMPORANEA PRESENTA HARD ROCK WALZER SCULTURA CONTEMPORANEA AUSTRIACA 4.11.2007 – 25.3.2008 A CURA DI SARAH COSULICH CANARUTTO INAUGURAZIONE SABATO 3 NOVEMBRE 2007 |
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Passariano, (Ud) 25 ottobre 2007 - Hard Rock Walzer – Scultura Contemporanea Austriaca è una mostra che mette lo spettatore di fronte ad un gioco di contrasti: la scultura, spesso definita in quanto volume e peso, appare a Villa Manin nelle vesti di tanti interventi dinamici e inaspettati. Le opere non rappresentano solo lo spazio ma lo raccontano, e così facendo danno vita a situazioni, formano paradossi, richiamano ricordi ed emozioni. Il titolo scherza con uno dei simboli più conosciuti dell´Austria, il Walzer, creando un improbabile nuovo genere musicale, ma il paradosso è anche nel gioco di parole che lega la leggerezza di questa danza alla solida e concreta presenza della pietra, elemento primario della scultura, protagonista di questo evento. La mostra, aperta al pubblico dal 4 novembre 2007 al 25 marzo 2008, accoglie quattordici artisti - Thomas Baumann, Christian Eisenberger, Werner Feiersinger, Nikolaus Gansterer, Gelitin, Christine e Irene Hohenbüchler, Leopold Kessler, Elke Krystufek, Werner Reiterer, Hans Schabus, Markus Schinwald, Fabian Seiz, Erwin Wurm, Heimo Zobernig - le cui opere abitano la Villa con le loro metafore che, in alcuni casi incontrano il passato e instaurano un dialogo con esso, in altri lasciano che sia l´antitesi a stimolare una riflessione. Attraverso scenografiche finzioni e inversioni prospettiche le installazioni di Fabian Seiz, giocano con l´architettura e con la percezione dello spazio. Christian Eisenberger accumula materiali di scarto e realizza installazioni critiche e destabilizzanti. Per questa mostra l´artista costruisce una "chiesa" di legno e cartone esaminando il rapporto tra realtà fisica e spiritualità . Anche Elke Krystufek mette in discussione religione, tradizione e stereotipo attraverso un approccio fortemente autobiografico. Qui un grande cervello diviso a metà parla di principio, dubbio, fede e comunicazione mancata. Come uno scienziato Nikolaus Gansterer crea veri e propri laboratori per analizzare il mondo lasciando aperte più conclusioni. In mostra sottopone alcune piante a musiche diverse per vedere come queste influenzino la loro crescita, mentre è ispirato dalla tradizione minimalista Werner Feiersinger, che crea sculture che ribaltano la funzione degli oggetti evidenziandone i paradossi delle forme. Heimo Zobernig si chiede quale sia il ruolo dell´opera d´arte giocando con l´illusione e incorporando un approccio minimale a una profonda analisi dello spazio . Le gemelle Christine e Irene Hohenbüchler intervengono sulla villa creando sottili cortocircuiti visivi tra architettura e la loro opera e sempre sullo stesso soggetto Thomas Baumann propone un´idea di scultura dinamica e flessibile, che assume forme diverse adattandosi allo spazio circostante. Leopold Kessler analizza le dinamiche dell´autorità e i suoi meccanismi pubblici presentando una curiosa interpretazione delle barriere della polizia austriaca e Hans Schabus capovolge le aspettative e l´ordine delle cose ridiscutendo al tempo stesso il ruolo dell´artista. Con spiazzante ironia Erwin Wurm crea opere che sfidano la definizione statica di scultura, trasformando oggetti del quotidiano in immagini antropomorfe e personificazioni di stati d´animo. Anche i lavori di Werner Reiterer giocano con il concetto di precarietà, in un´improbabile sovversione del reale che alterna uno spiccato humour nero con un ambiguo ottimismo. Tragedia o fortuna, fatalità o fuga, la sua opera condensa in modo imprevedibile diverse risposte e interpretazioni. Le contraddizioni del contemporaneo si rivelano anche nell´universo bizzarro di Markus Schinwald che a un sarto cinese ha fatto confezionare un particolare guardaroba. Nel suo lavoro corpi e oggetti subiscono strane metamorfosi e la logica delle cose viene messa in discussione, proprio come avviene nelle paradossali opere dei Gelitin, che con spettacolari provocazioni come il gigante coniglio rosa disteso su una montagna, fanno scontrare quotidiano e storia dell´arte. Hard Rock Walzer – Scultura Contemporanea Austriaca continua l´indagine del Centro d´Arte Contemporanea di Villa Manin nei confronti dei paesi confinanti, di nazioni vicine di cui si vuole conoscere più approfonditamente identità e visioni. Dopo Instant Europe che guardava all´Europa dell´Est e Eurhope 1153 che si focalizzava sull´arte turca, Hard Rock Walzer parla del cuore della Mitteleuropa nella speranza di coinvolgere lo spettatore in un giro di danza energico e veloce sulle note della scultura austriaca contemporanea. Questa mostra vuole presentare il lavoro un gruppo di artisti austriaci con le loro diverse visioni e approcci. Nel farlo può rivelare la realtà e la specificità di un paese come l´Austria, o riflettere anche un mondo contemporaneo allargato, globale e condiviso. Catalogo in mostra. Www. Villamanincontemporanea. It . |
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PRIMEDONNE IN MOSTRA ALLA GALLERIA FERRARI DI MARANELLO |
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Maranello, 25 ottobre 2007 - Solo il fascino delle donne può competere con la passione suscitata dalle vetture Ferrari di ogni epoca e modello. Per questo la Galleria Ferrari di Maranello, fino al 30 aprile 2008, dedica un ampio spazio espositivo a questo rapporto così affascinante e allo stesso tempo un po´ misterioso tra il mondo Ferrari e l´universo femminile. "La Ferrari e le donne" è una suggestiva carrellata fotografica di splendide protagoniste di 60 anni di storia Ferrari, 60 anni di vetture da strada esclusive e di corse appassionanti, ma anche di donne di fascino, potere e indipendenza, che hanno comprato Ferrari, guidato Ferrari oppure accompagnato piloti famosi nel corso della loro avventura alla guida dei bolidi di Maranello. I visitatori della Galleria Ferrari potranno scoprire questo rapporto così speciale che lega la Ferrari e le donne, nel passato come nel presente, non solo attraverso le immagini, ma anche ammirando tre fra le più prestigiose vetture presenti nelle foto: la 250 Gt Spider del 1959, la 250 Gt Berlinetta del 1962 e la 360 Spider del 2000. Le donne raffigurate non sono solo le modelle e le miss che nei primi decenni della produzione Ferrari hanno abbellito le anteprime dei nuovi modelli, ma anche le principesse, le attrici, le mogli di piloti che per prime hanno apprezzato e vissuto da vicino l´incanto e la potenza di queste auto. Fin dai primi anni ´50 le donne, certo le più privilegiate, hanno potuto vantare la conquista di questo mondo così prettamente maschile: come la principessa Liliana de Rethy, che nel ´57 chiese a Enzo Ferrari di realizzarle in esclusiva un modello speciale di 250 Gt coupé, o Ingrid Bergman, che nel ´54 ordinò la Berlinetta 375 Mille Miglia esposta al Salone di Parigi come esemplare unico. Uno spazio speciale è riservato alle attrici: da Brigitte Bardot su una 250 Gt spider nel film di Godard "Il Disprezzo" (1963), ad Ann Stroyberg su una 250 California durante le riprese del film "Les liaisons dangereuses" (1959), fino a Zsa Zsa Gabor, Shirley Mclaine, Monica Vitti e Sharon Stone, madrina dell´asta benefica per l´assegnazione del primo esemplare di 348 spider. E ancora, le donne nelle corse: la moglie di Piero Taruffi, Isabella, che saluta il marito vittorioso all´arrivo dell´ultima Mille Miglia nel 1957, la figlia di Taruffi, Prisca, alla guida della stessa auto vincitrice, la 315 S, la moglie di John Surtees, Pat, durante il Gp di Monaco del 1966. La Galleria Ferrari è aperta tutti i giorni, anche festivi, dalle 9. 30 alle 18. 00 con orario continuato. La visione della mostra è inclusa nel biglietto d´ingresso. . |
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STORIE DI FORME: IL DESIGN ITALIANO FIRMATO AMBROGIO POZZI IN MOSTRA AL MIC DI FAENZA DALL’11 NOVEMBRE AL 3 FEBBRAIO 2008 |
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Faenza, 25 ottobre 2007 - 120 opere tra ceramiche e porcellane d’uso, pezzi unici, vetri, legni colorati, grafiche e quadri rappresentano il percorso espositivo, curato da Franco Bertoni, che il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza dedica ad Ambrogio Pozzi con la mostra dal titolo “Ambrogio Pozzi. Storie di forme”. L’inaugurazione è fissata per le ore 17 di sabato 10 novembre alla presenza dello stesso artista e l’esposizione rimarrà visibile per il pubblico fino al 3 febbraio 2008. Ambrogio Pozzi è stato invitato a Faenza nel quadro di un programma che prevede, con cadenza annuale, altre significative presenze che non si vogliono limitare alla sola occasione espositiva ma offrire all’attenzione, mediante il coinvolgimento dei designer in conferenze e workshops, anche del Laboratorio Giocare con l’Arte del Mic e di Istituti scolastici cittadini quali l’Istituto Superiore Industrie Artistiche e l’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica “Gaetano Ballardini”. Nato nel 1931, Ambrogio Pozzi è una delle figure di maggiore rilievo nel campo del design italiano del secondo dopoguerra. Dopo avere svolto parte della sua formazione anche a Faenza, Pozzi ha condotto progettualmente e artisticamente la manifattura paterna di Gallarate (Ceramica Franco Pozzi) a partire dai primi anni Cinquanta. Con il suo contributo la Ceramica Franco Pozzi si avvia verso una produzione d’uso seriale avvertita e perfettamente adeguata alle maggiori manifatture europee del periodo. La consacrazione di Pozzi come designer originale e innovativo è avvenuta sul piano nazionale e internazionale. Esemplari, in una carriera che ha ricevuto le più alte onorificenze e i più prestigiosi riconoscimenti del settore, rimangono i funzionali servizi degli anni Sessanta e Settanta, il servizio di bordo per Alitalia e il servizio Duo in porcellana per Rosenthal. I rapporti di Pozzi con Faenza non si sono mai interrotti: ha ottenuto premi e segnalazioni per la sua opera di designer al Concorso Internazionale per la Ceramica d’Arte, gli è stata allestita una mostra antologica al Palazzo delle Esposizioni nel 1987 e, recentemente, alcune sue opere sono state allestite nelle collezioni permanenti del Mic nella sezione dedicata ai rapporti tra il design e la ceramica popolare. Con l’importante esposizione “Ambrogio Pozzi. Storie di forme” del Mic s’intende offrire al pubblico la visione delle ricerche più recenti di Pozzi, ricerche che denotano sempre maggiori legami con interessi più propriamente artistici. Oltre a una campionatura delle sue più importanti affermazioni nel campo del design, vengono, infatti, presentati in mostra lavori degli ultimi anni quali quadri, vetri e ceramiche dal carattere fortemente riflessivo nei confronti della produzione precedente. Collaborando con aziende quali Ritzenhoff, Ceramiche Rometti, Vilca, Cristalleria Colle o con produzioni personali, Pozzi sta dando nuove dimostrazioni di una inesausta vitalità espressiva e indicazioni magistrali per nuovi dialoghi tra il design e altre forme artistiche. Testo tratto da: F. Bertoni - J. Silvestrini, “Ceramica italiana del Novecento”, Mondadori Electa, Milano 2005, p. 212. Fin dagli esordi, nel 1950, la figura di Ambrogio Pozzi ha rappresentato, con linearità e progressiva continuità progettuale, una delle massime espressioni della via italiana al design. Pozzi è stato, per il secondo dopoguerra italiano, l’autorevole alfiere di una progettazione semplice, lineare, raffinata ed essenziale che è riuscita ad imporsi all’attenzione internazionale sia in termini di collaborazioni con le più prestigiose manifatture che in termini di mercato. Il suo apporto non si è limitato alla ceramica ma ha indagato anche il cristallo, il vetro, l’acciaio, la plastica, il legno, l’argento e il tessuto. L’esordio è stato, comunque, ceramico e la ceramica (terraglia, grès o porcellana) è rimasta un interesse costante e privilegiato nel suo contributo a quello che è stato definito “a new domestic landscape”. Parallelamente agli studi universitari in Chimica, Pozzi ha frequentato l’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza per un anno e qui ha avuto modo di conoscere Angelo Biancini, Nanni Valentini, Carlo Zauli, Albert Diato. Nel 1950 inizia la collaborazione con la ditta paterna: la Ceramica Franco Pozzi di Gallarate. I primi progetti sono pezzi unici e vengono realizzati a Faenza nel laboratorio La Nuova Ca’ Pirota di Carlo Zauli (Stalagmite e Ciclope in maiolica del 1950) o a Gallarate (Totem, Marziano, Polipo, I due galli, Donna con pesce, in terraglia e con la tecnica del colaggio, del 1953). Le ascendenze sono picassiane, surrealiste o largamente popolari e mediterranee sul solco tracciato da Guido Gambone per una ceramica alla ricerca delle proprie matrici scultoree. La chiara coscienza dei problemi tecnici e tecnologici indotta dalla manifattura paterna si salda in Pozzi con gli influssi della tradizione artigiana: sono del 1953 i Vasi squalo, memori di un organicismo di marca scandinava al pari del set per la tavola Arianna del 1959 vincitore del Premio Palladio a Vicenza; del 1960 è la serie Rossana; dei primi anni Sessanta sono i Barattoli Europozzi e la serie Shopping caratterizzati da forme generose ed evidentemente memori della tradizionale tecnica del tornio. Del 1962 è una serie di oggetti in grès che, come i Barattoli Europozzi e Shopping, viene decorata con incisioni circolari che ricordano le prove eseguite da Nanni Valentini al Laboratorio Pesaro. Con il servizio da tavola Frida del 1963, i Contenitori del 1964, la serie Tr 13 (Premio Palladio, Vicenza 1964) e soprattutto con il servizio Compact del 1968 (segnalato al Compasso d’Oro), Pozzi affina il suo metodo progettuale che trova nell’impilabilità, nella componibilità e nella pluralità di funzioni il suo minimo comune denominatore. I debiti con il mondo del design nordico e scandinavo, che ha conosciuto con soggiorni in Svezia, Inghilterra, Danimarca, Francia e Germania, sono ormai estinti ed è la più prestigiosa manifattura europea di porcellane a richiederlo per una collaborazione: per la Rosenthal progetterà, nel 1968, il servizio Duo, rimasto in produzione fino al 1997. La esemplarità formale e funzionale di Duo viene premiata al Concorso Internazionale della Ceramica di Faenza dove riceve la Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica. Nello stesso anno viene invitato dalla Hallmark Gallery di New York alla mostra “Design Italian Style” assieme a G. Aulenti, R. Bonfanti, i fratelli Castiglioni, G. Castelli, B. Danese, B. Munari, R. Sambonet, M. Zanuso. Lo studio delle forme primarie, della geometria funzionale e, quindi, della componibilità continua a informare i progetti successivi: oggetti ornamentali, salvadanai, Set uomo-donna del 1969, il set completo per due, scomponibile in tredici pezzi, Cono, per Pierre Cardin del 1970. Dei primi anni Settanta è un altro importante progetto di Pozzi: il servizio di bordo per l’Alitalia. Assieme a Joe Colombo, Pozzi viene incaricato della progettazione dei servizi completi per la classe economica e per la prima classe della compagnia di bandiera italiana. Il primo sarà in materiale plastico e il secondo in porcellana, vetro e acciaio. Ancora una volta, Pozzi riesce a rispondere a precise esigenze funzionali e rappresentative con una progettazione chiara, raffinata, intelligente e non viziata da eccessi formalistici. Anche se i successi di Duo, Cono e Alitalia non verranno più replicati a causa, soprattutto, delle diversioni del design italiano dall’alveo di un razionalismo e di un funzionalismo che, nelle loro varie versioni, avevano complessivamente declinato una esigenza di raffinata esteticità diffusa, Pozzi continua la sua coerente ricerca con i servizi Primaluna, Alto basso del 1973, I legni del 1979, Casa del 1989. Gli orologi Temporotondo del 1991 per Rosenthal e gli oggetti realizzati in vetro, metacrilato, cristallo, pyrex e argento nel corso degli anni Ottanta e Novanta denotano, invece, maggiori compromissioni con le emergenti tendenze del gusto. . |
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DAL 26 OTTOBRE A POTENZA MOSTRA “VERITÀ E BELLEZZA, REALISMO RUSSO” |
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Potenza, 25 ottobre 2007 Si lavora a ritmo serrato in Galleria Civica per l’allestimento della Mostra Verità e Bellezza, Realismo Russo, che sarà inaugurata venerdì prossimo 26 ottobre alle ore 19. 30 dopo la conferenza di presentazione che si svolgerà invece al Teatro Stabile con inizio alle ore 18. 00. Ottanta capolavori totalmente inediti hanno varcato i confini della Lettonia per essere esposti in anteprima assoluta in Italia. Le opere, di artisti russi di grande fama e talento quali Ilja Repin, Isaak Levitan, Boris Kustodijev, Alexander Deineka, Maljavin e Kuzma Petrov-vodkin, rappresentano una significativa selezione dell’arte pittorica dell’est europeo del periodo storico fra la seconda metà del 1800 fino al 1950 circa. Siamo di fronte ad una vera e propria collezione segreta del Museo Nazionale di Riga che va a comporre il percorso dell’importante rassegna Verità e Bellezza. Realismo Russo dal Museo Nazionale di Riga. Curata da Laura Gavioli, la mostra si presenta presso la Galleria Civica di Palazzo Loffredo a Potenza dal 27 ottobre 2007 al 10 febbraio 2008. La rassegna comprende dipinti capaci di accompagnare il visitatore dentro la componente più profonda della vita in Russia, con paesaggi e scene di genere, con ritratti di grande forza e nature morte, ed anche con quel richiamo all´intimismo da cogliere in taluni paesaggi notturni permeati di citazioni di matrice poetica e letteraria. Quell’intimismo tipico delle frontiere sociali e territoriali della cultura dell’est, palpabile negli schemi pittorici di opere come La cucitrice, 1898, di Michail Petrovic Klodt, o Dolore inconsolabile, 1883, di Ivan Kramskoj o nell´immagine di quello straordinario Pittore di icone, 1906, di Klavdij Lebedev. Gli elementi del primitivismo, del misticismo, l´amore per l´arte popolare che sono stati indicati come fattori fondanti della ricerca di Chagall, di Kandinskij, della Goncarova, sono persistenti e forti anche nelle opere di alcuni artisti selezionati per questa esposizione, così come l´ideale classico, rievocato nelle scene di interni o, nei ritratti oppure nel paesaggio. . |
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SALVATORE ACCARDO ESEGUE UN INEDITO VERDIANO AL FESTIVAL VERDI PRIMA ASSOLUTA DI “STRAMBERIA” PER VIOLINO E PIANOFORTE TEATRO VERDI DI BUSSETO |
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Busseto, 25 ottobre 2007 - Una inedita pagina musicale composta da Giuseppe Verdi sarà eseguita per la prima volta al Teatro Verdi di Busseto venerdì 26 ottobre2007, ore 20. 30, dal violinista Salvatore Accardo accompagnato al pianoforte da Laura Manzini, nell’ambito delle iniziative promosse dal Teatro Regio di Parma per il Festival Verdi 2007. Stramberia il titolo della composizione che risale agli anni in cui il giovane compositore era maestro di musica a Busseto. Il manoscritto è stato ritrovato e identificato da Dino Rizzo presso la Biblioteca Palatina di Parma e si può con certezza collocare fra il 1836 ed il 1838, alla vigilia perciò dell’esordio teatrale di Verdi alla Scala con Oberto, conte di san Bonifacio. “Pur sapendo che nessun documento diretto o indiretto di Verdi indica la composizione di una Sonata per violino e pianoforte – spiega Rizzo - questa serie di elementi incoraggia la formulazione di una ipotesi. Verdi, dopo aver terminato gli studi milanesi con Lavigna e vinto il concorso per l’incarico di Maestro di musica della Città di Busseto, invia una sua composizione a Parma, nel periodo in cui cercò di far rappresentare il Rocester nel Teatro Ducale, esibendo il titolo di Maestro nella copertina del manoscritto. Negli anni 1836-1838 Verdi non era conosciuto nell’ambiente musicale di Parma. Chi ha ricevuto il manoscritto originale e chi l’ha copiato, infatti, non conoscevano il suo vero nome perché altrimenti non avrebbero commesso l’errore di interpretare l’iniziale ‘G. ’ dell’intestazione, come iniziale del nome Giovanni e non come iniziale del nome Giuseppe. Questo probabile errore di interpretazione indica che la “Stramberia” non è stata mai eseguita. In caso contrario i sostenitori parmigiani e bussetani del giovane Verdi, ricevuta la notifica dell’esecuzione, avrebbero fatto presente l’errore. In fine: se il brano fosse stato eseguito quando Verdi era ormai un affermato compositore, gli esecutori o gli organizzatori dell’accademia avrebbero corretto un errore così evidente. ” Nell’occasione della prima esecuzione assoluta del brano verdiano al Teatro di Busseto si terrà una presentazione del volume di Dino Rizzo Verdi filarmonico e Maestro dei Filarmonici Bussetani edito dall’Istituto nazionale di studi verdiani. A cui prenderà parte il musicologo e critico musicale Gian Paolo Minardi. “Stramberia, ossia l’essere strano e stravagante – spiega Rizzo -. Non vi è altro termine che sintetizzi in una parola la forma ed il carattere di questa composizione. Carattere che si manifesta anche nella scelta dello strumento solista. Non a caso il brano è destinato al violino, strumento che autorizzava i compositori parmigiani a stravolgere le tradizionali forme musicali sulla scia delle bizzarre pagine e delle funamboliche esecuzioni realizzate da Paganini, presente a Parma dall’ottobre 1835 al marzo 1836 con l’incarico di rinnovare l’orchestra ducale. Bizzarro è l’equilibrio delle dimensioni dei tre tempi nei quali è articolata la composizione; il primo, che per necessità formale dovrebbe essere il più ampio, risulta avere le medesime dimensioni dell’ultimo. Insieme fanno da cornice al brano centrale, il più ampio della composizione. Strano è anche l’accostamento dei tre schemi formali utilizzati. L’allegro iniziale in forma sonata, anche se non rispettata negli spazi dedicati allo sviluppo, fa supporre poi l’esecuzione di un secondo tempo con andamento lento. Al contrario si presenta un Allegro molto che altro non è che una vivacissima tarantella in mi minore con al suo interno, quasi fosse un trio, un Andante in mi maggiore. Tuttavia le sue dimensioni e l’interessante materiale tematico portano l’ascoltatore a considerarlo un brano autonomo, nettamente staccato dal brano che lo contiene. Situazione che rende la ripresa iniziale dell’Allegro veramente inaspettata. Una sorpresa risulta essere anche il brano di chiusura. Dietro l’indicazione “tempo di Valzer Mosso” si nasconde il rondò finale. Riassumibile con lo schema A-b-a’-c-a-coda è caratterizzato dalla staticità armonica e da una facilità esecutiva non conformi ai brani conclusivi di analoghe composizioni. Elementi inaspettati che conferma la ricerca di stravaganza. Il ‘non ovvio’ viene unito alla leggerezza della tecnica esecutiva: significati che rientrano nel termine “Stramberia”. . |
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AL TREATRO ARSENALE: UN PO’ DOPO IL PIOMBO (CE N´EST QU´UN DÉBUT) CON GIANGILBERTO MONTI E ROBERTA MANDELLI REGIA ANNIG RAIMONDI |
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Mlano, 25 ottobre 2007 - Giangilberto Monti, artista milanese con trent’anni di carriera alle spalle, sempre in bilico fra musica e teatro, dopo il suo lavoro discografico sulla canzone francese, Maledette Canzoni (Carosello/warner), presenta il nuovo spettacolo, una riflessione sugli anni Settanta che racconta la storia d’amore tra Renato Curcio e Mara Cagol e la genesi delle Brigate Rosse. Gli storici ci hanno raccontato che dal 1964 al 1975 Renato Curcio e Margherita Cagol detta Mara si incontrano, si conoscono, si innamorano, si sposano e danno vita alla più nota formazione politica armata degli anni Settanta, le Brigate Rosse. Durante quegli anni cambia la scuola, il lavoro, la politica e il paese intero. E´il mito della rivoluzione e della felicità, del maggio francese e dei suoi slogan - Ce n´est qu´un début - ma anche dei cattivi maestri e delle pistole che sostituiscono i fiori. E’ un momento storico irripetibile dove tutto sembra possibile e niente è più certo. E’ il racconto di un nuovo modello di università nata in una delle città più tranquille del paese, Trento, dove la follia prevale lentamente sulla voglia di libertà, si propaga a macchia d’olio per L’italia e spegne anche la storia d’amore e di rivoluzione di Renato e di Mara, quando i carabinieri la uccidono in un conflitto a fuoco il 5 giugno 1975. Da lì in poi gli anni di piombo e una strisciante guerra civile spazzeranno via i sogni e i colori di generazioni di italiani, che ancora oggi vorrebbero capire cosa è successo e perché. All’inizio siamo in uno studio radiofonico, dove un cantautore cinquantenne presenta il suo ultimo album e si confronta con una giovane conduttrice, ironica e polemica, che sa molto poco di quegli anni. Tra gli spensierati Sessanta e i barricaderi Settanta si rievoca una storia d’amore senza lieto fine e ci si interroga sul tempo che è passato per capire quello che verrà. E su tutto, lo spirito folle del più dissacrante agitatore politico di quegli anni, Mauro Rostagno, che amava dire: “Noi non vogliamo trovare un posto in questa società, ma creare una società in cui valga la pena trovare un posto”. Nello spettacolo, che si sviluppa sul doppio binario del teatro e della canzone, Giangilberto Monti esegue in anteprima i suoi brani di nuova produzione, che verranno raccolti in un album digitale dal titolo Ce n’est qu’un début, in uscita in questi giorni su i-Tunes (distribuzione digitale Carosello Records). Oltre a questi, si può ascoltare La mia razza, il brano che G. G. Monti scrisse con Mauro Pagani per Mia Martini negli anni Novanta. La canzone che apre lo spettacolo è invece tratta da uno scritto del critico e studioso teatrale Oliviero Ponte di Pino, su musica del pianista jazz Gaetano Liguori. Canzoni originali Ubi Molinari e Giangilberto Monti; costumi Paola Giorgi - spazio luci Fulvio Michelazzi; tracce sonore Massimo Faggioni, Gigi Folino, Massimo Germini; produzione Fort Alamo e Scenaperta-polo Teatrale dell’Alto Milanese; si ringrazia per le ricerche storiche Sara Chiappori, Franco Oss Noser e Piergiorgio Rauzi repliche fino a domenica 11 novembre . Martedì 30 ottobre 2007 Ore 21. 15. . . |
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FESTIVAL DELLA CREATIVITÀ ALLA FORTEZZA DA BASSO DI FIRENZE DAL 25 AL 28 OTTOBRE |
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Firenze, 25 ottobre 2007 - Sarà il presidente Claudio Martini a dare il via ufficiale, oggi alle ore 15. 00, alla seconda edizione del Festival della Creatività, promosso dalla Regione Toscana e organizzato dalla Fondazione Sistema Toscana, che si svolge dal 25 al 28 ottobre alla Fortezza da Basso di Firenze. Il Festival si aprirà con “Alfabeto Birmano”, un brano teatrale scritto in esclusiva per il Festival da Stefano Massini e interpretato da Ottavia Piccolo e Luisa Cattaneo, sul dramma del popolo asiatico. Alle ore 16. 00 il presidente Martini parteciperà al talk show ‘Creatività e competitività’ insieme a Enrico letta, Roberto Colaninno, Tommaso Fanfani, Massimiliano Fuksas, Riccardo Varaldo e Elio Fiorucci. Alle 20. 30 Martini assisterà alla proiezione del film ‘Tempi moderni’, con l’Orchestra della Toscana che eseguirà dal vivo la partitura originale del capolavoro di Charlie Chaplin. Il programma dettagliato del Festival su www. Festivaldellacreativita. It . |
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GOLF - APULIA SAN DOMENICO GRAND FINAL: GIRO RECORD DI MICHAEL LORENZO VERA STRADA SUBITO IN SALITA PER EDOARDO MOLINARI (39°) |
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Roma, 25 ottobre 2007 - Strada subito decisamente in salita per Edoardo Molinari, che ha chiuso al 39° posto con 73 colpi il primo giro dell´Apulia San Domenico Grand Final, ultima gara stagionale del Challenge Tour che assegna venti "carte" per l´European Tour 2008 sul percorso del San Domenico Golf a Savelletri di Fasano (Br). Con una eccellente prestazione il ventiduenne Michael Lorenzo Vera, francese di Biarritz, ha preso il comando con lo score record di 62 colpi, demolendo il precedente primato del campo fissato con 64 dallo svedese Alexander Noren nell´ultimo turno della passata edizione del torneo. Lorenzo Vera precede di tre colpi lo svedese Mikael Lundberg e di quattro l´austriaco Martin Wiegele, il cileno Felipe Aguilar e il gallese Jamie Donaldson, gli ultimi due candidati alla vittoria nella money list. Al sesto posto con 67 Raphael Eyraud, Peter Fowler, Miguel Rodriguez e Magnus A. Carlsson. Il leader dell´ordine di merito, l´inglese Ross Mcgowan, al momento però controlla la situazione con il decimo posto a quota 68. Ha poco da temere da un eventuale successo di Lorenzo Vera, perché gli basterebbe un piazzamento a metà classifica per neutralizzarlo, mentre deve guardarsi innanzi tutto da Felipe Aquilar, che lo sorpasserebbe senza appello qualora vincesse. Con il titolo a Donaldson, invece, Mcgowan dovrebbe classificarsi al massimo terzo, mentre l´altro suo avversario pericoloso, ossia lo svedese Leif Westerberg è probabilmente già fuori gioco un 73 (39°). Nel 62 di Lorenzo Vera dieci birdie, un bogey e un gesto di disappunto per aver mancato l´undicesimo birdie in chiusura. Molinari ha risposto il verdetto negativo andando subito in campo pratica, senza neanche mangiare. "Non è andata bene - ha detto - perché non riesco a rimediare nel corso delle gare a un problema tecnico che mi condiziona da tempo. Naturalmente la tendinite al polso non mi aiuta, ma non è la causa principale. Ho chiuso un colpo sotto par le prime nove buche e tre sopra par le seconde, ma è solo un fatto numerico perché in realtà non vi sono state differenze sotto l´aspetto del gioco". L´evento, nato non solo in ottica sportiva ma anche di promozione turistica, è stato griffato da tanto sole, ottimo golf e perfetta organizzazione: il migliore spot per il territorio, per la struttura ospitante, il San Domenico Golf, e per l’intera regione Puglia. Che avranno forte visibilità grazie ai collegamenti televisivi satellitari in circa 40 paesi di tutto il mondo. Sponsor del torneo il San Domenico Golf e i tre hotel-gioiello Masseria San Domenico, Masseria Cimino e San Domenico House. Sostengono il Challenge Tour in tutta la stagione Rolex, R&a, Ecco, Red Bull La gara si disputa sulla distanza di 72 buche senza taglio. A chiusura della settimana pugliese di golf domenica 28 ottobre avrà luogo la tradizionale Pro-am. . |
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GOLF - EUROPEAN TOUR: ULTIMO APPELLO PER ALESSANDRO TADINI |
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Roma, 25 ottobre 2007 - Alessandro Tadini ha l´ultima occasione per conservare la "carta" per l´European Tour 2008 sul percorso del Pula Golf Club, a Palma di Mallorca, in Spagna, dove si disputa il Mallorca Classic (25-28 ottobre). La penultima gara in calendario nel circuito è aperta a tutti i membri del tour, mentre la prossima settimana al Volvo Masters (1-4 novembre, Valderrama, Spagna) saranno ammessi solamente i primi sessanta dell´ordine di merito. Di conseguenza a Mallorca si definiranno le posizioni dal 61° al 115° posto della money list, valide per mantenere la "carta". Tadini è al 118° posto e a circa ottomila euro dal 115°. Una cifra superiore è in palio fino alla 50ª posizione, ma il piemontese per avere certezze dovrebbe entrare almeno tra i primi trenta. Partecipano alla gara anche Emanuele Canonica, che aveva lo stesso problema di Tadini e che con le due ultime prestazioni si è praticamente messo al sicuro, e Francesco Molinari (59° nell´ordine di merito), che deve badare a mantenere la posizione per poter andare a competere a Valderrama. Favorito d´obbligo lo spagnolo Sergio Garcia, ma non avrà vita facile per la presenza di altri ottimi giocatori tra i quali il connazionale Miguel Angel Jimenez, lo svedese Niclas Fasth, il danese Thomas Bjorn, l´indiano Jyoti Randhawa e il thailandese Thongchai Jaidee. Il montepremi è di 2. 000. 000 di euro dei quali 333. 330 andranno al vincitore. Lpga Tour: Rientra Annika Sorenstam - Torna in campo la svedese Annika Sorenstam, dopo una nuova lunga pausa, per partecipare all´Honda Lpga Thailand (25-28 ottobre), torneo del Lpga Tour in programma sul tracciato del Pattaya Old Course al Siam Cc di Pattaya City in Thailandia. In gara anche Silvia Cavalleri, in cerca di riscatto dopo la prova deludente della scorsa settimana in Corea. Assente Lorena Ochoa, il ruolo di favorita va alla norvegese Suzann Pettersen che dovrà guardarsi dalla statunitense Paula Creamer e dal nutrito gruppo di agguerrite coreane. Il montepremi è di 1. 300. 000 dollari. Us Pga Tour. Debutta Il Ginn Sur Mer Classic - Debutto nel calendario dell´Us Pga Tour del Ginn sur Mer Classic (25-28 ottobre) che si svolge al Tesoro Club, a Port St. Lucie in Florida. Il montepremi è di 4,5 milioni di dollari dei quali 810. 000 andranno al vincitore. Tra i partecipanti Duffy Waldorf, Jerry Kelly, Justin Leonard, Robert Allenby e Jesper Parnevik. Campionato Veneto Pro: Trio Al Vertice - Massimo Scarpa, Duncan Muscroft e Giorgio Grillo sono al comando con 67 colpi dopo il primo giro del Campionato Veneto Professionisti sul percorso del Golf Club Albarella e al quale prendono parte tutti i pro nati o che svolgono la loro attività nella regione. Al quarto posto con 69 Gian Pietro Piccin e al quinto con 70 Franco Formaggio, Kevin Smille e la proette Anna Rossi. Il torneo si disputa sulla distanza di 36 buche con formula pro am. Nella classifica a squadre in vetta con 60 colpi Duncan Muscroft e Stefano Magarotto. . |
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GOLF - QS LET AL GC LE FONTI: TIENE LA DILETTANTE VITTORIA VALVASSORI |
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Roma, 25 ottobre 2007 - La dilettante Vittoria Valvassori, 17ª con 142 colpi (69 73), è rimasta in buona posizione di classifica nello Stage 2 della Qualifying School del Ladies European Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club Le Fonti, a Castel San Pietro (Bo), in palio le "carte" per il Let 2008. In vetta l´australiana Dana Lacey con 136 (69 67), seguita con 137 dalla francese Melodie Bourdy (68 69). Al terzo posto con 138 la svedese Anna Knutsson, e due amateur, la gallese Lydia Hall e l´inglese Emma Lyons. Ha ceduto Isabella Maconi, da 12ª a 39ª con 145 (69 76), è rimasta al 49° posto Tullia Calzavara con 146 (73 73) e ha recuperato Barbara Paruscio da 82ª a 60ª con 147 (76 71), in grado di rientrare tra le 50 proettes che supereranno il taglio al termine del terzo giro. Le prime 30 classificate riceveranno la "carta" per il Let 2008 con la categoria 8, mentre le altre avranno la categoria 10b, con qualche restrizione. Campionato Veneto Pro: Titolo A Duncan Muscroft - L´inglese Duncan Muscroft, figlio d´arte e con esperienze nei circuiti europei, ha vinto con 132 colpi (67 65) il Campionato Veneto Professionisti disputato sulla distanza di 36 buche sul percorso del Golf Club Albarella e al quale sono stati ammessi tutti i pro nati o che svolgono la loro attività nella regione. Muscroft con un 65 finale ha distanziato di un colpo Massimo Scarpa (133 - 67 66) e Giorgio Grillo (67 66), con i quale condivideva la leadership dopo il turno iniziale. Al quarto posto con 139 Kevin Smille, al quinto con 142 Matteo Zaretti, Federico Bisazza, Jacopo Aggio, Gian Pietro Piccin e la proette Anna Rossi. Il torneo si è svolto con formula pro-am e Muscroft ha fatto l´en-plein imponendosi anche nella gara a squadre in coppia con Stefano Magarotto (122). Al secondo posto Massimo Scarpa/valter Carraro (124) al terzo Giorgio Grillo/andrea Comin (127). . |
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GOLF - QS LET AL GC LE FONTI: TIENE LA DILETTANTE VITTORIA VALVASSORI |
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Roma, 25 ottobre 2007 - La dilettante Vittoria Valvassori, 17ª con 142 colpi (69 73), è rimasta in buona posizione di classifica nello Stage 2 della Qualifying School del Ladies European Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club Le Fonti, a Castel San Pietro (Bo), in palio le "carte" per il Let 2008. In vetta l´australiana Dana Lacey con 136 (69 67), seguita con 137 dalla francese Melodie Bourdy (68 69). Al terzo posto con 138 la svedese Anna Knutsson, e due amateur, la gallese Lydia Hall e l´inglese Emma Lyons. Ha ceduto Isabella Maconi, da 12ª a 39ª con 145 (69 76), è rimasta al 49° posto Tullia Calzavara con 146 (73 73) e ha recuperato Barbara Paruscio da 82ª a 60ª con 147 (76 71), in grado di rientrare tra le 50 proettes che supereranno il taglio al termine del terzo giro. Le prime 30 classificate riceveranno la "carta" per il Let 2008 con la categoria 8, mentre le altre avranno la categoria 10b, con qualche restrizione. Campionato Veneto Pro: Titolo A Duncan Muscroft - L´inglese Duncan Muscroft, figlio d´arte e con esperienze nei circuiti europei, ha vinto con 132 colpi (67 65) il Campionato Veneto Professionisti disputato sulla distanza di 36 buche sul percorso del Golf Club Albarella e al quale sono stati ammessi tutti i pro nati o che svolgono la loro attività nella regione. Muscroft con un 65 finale ha distanziato di un colpo Massimo Scarpa (133 - 67 66) e Giorgio Grillo (67 66), con i quale condivideva la leadership dopo il turno iniziale. Al quarto posto con 139 Kevin Smille, al quinto con 142 Matteo Zaretti, Federico Bisazza, Jacopo Aggio, Gian Pietro Piccin e la proette Anna Rossi. Il torneo si è svolto con formula pro-am e Muscroft ha fatto l´en-plein imponendosi anche nella gara a squadre in coppia con Stefano Magarotto (122). Al secondo posto Massimo Scarpa/valter Carraro (124) al terzo Giorgio Grillo/andrea Comin (127). . |
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VOLO LIBERO IN ASSEMBLEA A BOLOGNA |
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Bologna, 25 ottobre 2007 - Il brutto tempo accoglie a Bologna i delegati all´assemblea della federazione, primo ed importante appuntamento per la nuova dirigenza a circa un anno dal suo insediamento, sotto la presidenza dell´avvocato vicentino Luca Basso. Un clima di grande e caldo fervore regna, invece, in assise. Sul tappeto argomenti di routine, come l´avvenuta approvazione del bilancio preventivo 2008, ma più ancora programmi innovativi per il futuro. Questi spaziano dal riassetto delle assicurazioni Rct, obbligatorie per legge per i piloti di volo libero, alla pubblicazione due volte al giorno delle condizioni meteo per 75 decolli in Italia, attraverso un´apposita sezione del sito federale. Per i nuovi piloti sarà operativo un sistema di finanziamento rateale da 12 a 36 mesi per l´iscrizione ad una scuola di volo e l´acquisto dell´attrezzatura, mentre per quelli già in possesso di attestato Vds, comunemente detto "brevetto", si terranno corsi di aggiornamento con personaggi di prestigio nel mondo del volo come relatori. Iscrizione gratuita ai corsi aggiornamento istruttori per quelle scuole che iscriveranno i propri allievi alla Fivl. Per costoro un "pacco di benvenuto" contenente un testo di didattica ed altro ancora. Allo studio anche un programma di volo dedicato ai disabili. Significativo stanziamento di fondi per l´organizzazione dei campionati regionali, ritenuti fondamentali punti di aggregazione in ambito locale. Per l´agonismo in generale è prevista un´azione di preparazione dei Direttori di gara al fine di agevolare gli organizzatori degli eventi e far crescere il numero gli stessi. Verrà potenziato un gruppo di lavoro per la tutela ambientale e territoriale, ritenuto tale ambito di operatività indispensabile per poter volare in futuro. Appuntamenti fissi per i piloti che si dedicano all´acrobazia e standardizzazione dei corsi avanzati dove si simulano gli inconvenienti di volo, il tutto nell´ottica della sicurezza per i partecipanti, prima di tutto. Infine nel 2008 la Fivl organizzerà i mondiali di deltaplano al Monte Cucco, dedicati ad Angelo D´arrigo ed Angelo Crapanzano, piloti che hanno dato e lasciato tanto al volo libero. . |
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GIOCHI MEDITERRANEO: VIA LIBERA A 60 MLN PER COMITATO |
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L´aquila, 25 ottobre 2007 - Diventano esecutivi i 60 milioni di euro che il Governo nazionale ha messo a disposizione della Regione Abruzzo per i Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009. Lo rende noto l´assessore allo Sport, Enrico Paolini, che ha presentato in Giunta, insieme con l´assessore alla Protezione civile, Tommaso Ginoble, la delibera che autorizza l´Ente a contrarre i relativi di mutui di finanziamento con il Credito sportivo, l´istituto bancario che si è aggiudicato la gara pubblica per il miglior ribasso in conto interesse. "Questo significa - spiega Enrico Paolini - che i fondi di Pescara 2009 che il Governo aveva destinato alla Protezione civile dopo la contrazione formale del mutuo, possono essere impegnati". "Secondo quanto disposto dal Capo del dipartimento della Protezione civile - aggiunge l´assessore - i 60 milioni di euro, 30 per il 2007 e 30 per il 2008, entrano nella disponibilità materiale e finanziaria del commissario di nomina governativa, Gaetano Fontana, che dunque potrà avviare la fase realizzativa delle opere e degli interventi, anche infrastrutturali, funzionali all´organizzazione tecnica e sportiva del grande evento. Si tratta di una notizia molto importante, che cade alla vigilia della visita ufficiale del Comitato internazionale per i Giochi del Mediterraneo", ha tenuto a precisare Enrico Paolini. La procedura che assegnava alla Protezione civile i 30 più 30 milioni di euro per i Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 era stata scelta dal Governo per accelerare le procedure burocratiche legate alla disponibilità dei fondi stessi. . |
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