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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Novembre 2007
P.A.: NASCE L’«OSSERVATORIO DEI PREZZI DELLE FORNITURE DI BENI E SERVIZI DI NATURA INFORMATICA» ALLEANZA STRATEGICA TRA CNIPA E CONSIP PER MIGLIORARE LA SPESA INFORMATICA  
 
Roma, 21 novembre 2007 – Un «Osservatorio dei prezzi delle forniture di beni e servizi di natura informatica» per migliorare la qualità e l’economicità della spesa pubblica per le nuove tecnologie. È uno degli scopi dell’alleanza strategica definita con un protocollo d’intesa firmato, a palazzo Vidoni, dal prof. Fabio Pistella, presidente del Cnipa, e dal dott. Danilo Broggi, amministratore delegato della Consip, alla presenza del prof. Luigi Nicolais, ministro per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione. «Il protocollo rientra a pieno titolo nell’ambito della politica impostata fin dall’inizio dal Governo: la finalità è quella di arrivare a processi sempre più trasparenti nelle pubbliche amministrazioni e ad una maggiore qualità della spesa pubblica», ha detto il ministro Nicolais commentando l’iniziativa di Cnipa e Consip. Il protocollo d’intesa tra i due enti prevede innanzitutto l’avvio di forme di collaborazione istituzionale per svolgere attività di interesse comune. In tale ambito sorgerà un Comitato per individuare e predisporre le azioni di cooperazione congiunte. Ma un aumento di trasparenza, tempestività e coerenza negli acquisti pubblici nel settore informatico deriverà dalla collaborazione sistematica avviata per realizzare l’«Osservatorio dei prezzi delle forniture di beni e servizi di natura informatica», basato sulla messa a fattor comune sia delle competenze e delle esperienze professionali del Cnipa e della Consip, sia delle informazioni di natura tecnica ed economica di cui ciascuno dei due organismi dispone. In particolare, l’Osservatorio dei prezzi fornirà informazioni orientative alle Pubbliche amministrazioni sui costi dei beni e dei servizi informatici. Dati che potranno essere utilizzati come riferimento economico da parte delle stesse Amministrazioni per l’esperimento delle procedure di approvvigionamento di beni e servizi informatici. In tale ottica l’Osservatorio predisporrà una classificazione degli oggetti di fornitura da monitorare fornendo dati sui prezzi, periodicamente aggiornati e diffusi. «Si tratta di un’intesa che contribuirà non solo a rendere più efficace l’investimento pubblico nel complesso processo di modernizzazione ma, soprattutto a farlo essere più economico e razionale», ha detto il prof. Pistella, ricordando come «il Cnipa operi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondo le indicazioni del Ministro, con uno spirito di fattiva collaborazione con altri soggetti pubblici. In questo quadro il Cnipa intende rendere più moderno ed efficiente il ruolo di svolgere il suo compito di esprimere parere obbligatorio sugli schemi dei contratti concernenti l’acquisizione di beni e servizi relativi ai servizi informativi automatizzati, per quanto riguarda la congruità sia tecnico-economica sia quella strategica degli interventi in materia di Ict». Da parte sua il dott. Broggi ha sottolineato «l’importanza della collaborazione istituzionale fra due realtà, come Consip e Cnipa, che hanno maturato una profonda esperienza nell’ambito delle forniture di beni e servizi informatici. L’obiettivo di questa nuova iniziativa è quello di predisporre uno strumento pratico e utile, che rappresenti un punto di riferimento per le P. A. Nei loro processi di approvvigionamento in un settore particolarmente critico e cruciale. Le informazioni fornite dall’Osservatorio permetteranno di confrontare l’andamento dei prezzi realmente praticati dal mercato, con l’obiettivo di assicurare anche una maggiore trasparenza». - .  
   
   
RELAZIONE SOLLECITA L´EUROPA A FARE DI PIÙ PER RIDURRE I RIFIUTI ELETTRONICI  
 
Bruxelles, 21 novembre 2007 - Secondo una nuova relazione elaborata per la Commissione europea da un consorzio guidato dalla United Nations University (Unu), l´Europa deve compiere maggiori sforzi per migliorare la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti elettronici. L´europa produce 10,3 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici l´anno, circa un quarto del totale mondiale, e si prevede l´incremento di tale cifra a 12,3 milioni di tonnellate l´anno di qui al 2020. La direttiva comunitaria del 2002 in materia di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) è tesa ad aumentare i livelli di riciclaggio nel settore. La nuova relazione rivela che attualmente soltanto il 25% degli elettrodomestici europei di medie dimensioni e il 40% di quelli più grandi vengono destinati al recupero e al riciclaggio. La cifra relativa alle apparecchiature più piccole è vicina allo zero. Secondo la relazione, «vi è un margine sostanziale di miglioramento». «Lo studio suggerisce possibili obiettivi di raccolta a lungo termine pari al 60% circa per le piccole apparecchiature quali lettori Mp3 e asciugacapelli, nonché per apparecchiature audio di medie dimensioni, microonde e televisori e del 75% per elettrodomestici più grandi quali frigoriferi e lavatrici», ha affermato Ruediger Kuehr dell´Unu. «Se realizzati, tali obiettivi porterebbero a una raccolta europea di circa 5,3 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici nel 2011, a fronte dei 2,2 milioni di tonnellate attuali». La relazione sottolinea ampie divergenze di risultati da parte dei diversi Stati membri, sia in generale che per categorie diverse di Raee. Gli autori ritengono che i fattori in gioco possano essere numerosi, tra cui la disponibilità di punti di raccolta, l´ubicazione geografica, la cultura, i sistemi di raccolta dei rifiuti e i meccanismi di finanziamento. Anche la composizione dei rifiuti elettrici sta cambiando, in concomitanza con l´ingresso nel mercato di nuovi prodotti. Ad esempio, i televisori a schermo piatto stanno sostituendo i modelli a tubo catodico e i Cfc stanno scomparendo gradualmente dai frigoriferi. Un altro punto sollevato dalla relazione è il fatto che i vantaggi ambientali del riciclaggio variano da prodotto a prodotto e riguardano questioni quali la riduzione dell´inquinamento tossico, la conservazione delle risorse naturali, il contenimento del consumo energetico, la prevenzione delle emissioni che causano il riscaldamento globale e l´assottigliamento della fascia di ozono. Gli autori della relazione raccomandano pertanto obiettivi di raccolta differenziati per diverse categorie di rifiuti elettronici. «Ad esempio, la priorità ambientale più importante è mantenere sotto controllo i clorofluorocarburi (Cfc) presenti nei frigoriferi vecchi», ha affermato il dottor Jaco Huisman dell´Unu. «Aumentando il tasso di raccolta dell´Ue27 dal 27% del 2005 al 75% suggerito per il 2011, si conseguirebbe un´importante riduzione delle sostanze chimiche che distruggono la fascia di ozono e inoltre, poiché i Cfc sono un gas a effetto serra molto potente, si eviterebbe il rilascio in atmosfera di una quantità pari a circa 34 milioni di tonnellate di Co2. » La relazione elenca una serie di raccomandazioni per migliorare la situazione. Gli autori chiedono maggiori ricerche sull´impatto esercitato dai nuovi prodotti, quali i televisori a schermo piatto, sulla composizione del flusso dei rifiuti e auspicano studi su alternative di trattamento più adeguate per tali prodotti. Per quanto riguarda le apparecchiature di medie dimensioni, raccomandano ricerche sul valore generato dalla separazione tra i prodotti ad alto valore e le altre apparecchiature di piccole dimensioni, come già avviene in altri paesi. Un´altra priorità chiave individuata dagli autori della relazione consiste nel sensibilizzare i consumatori per incoraggiare livelli più elevati di raccolta dei rifiuti elettronici. «I prodotti elettronici hanno un grande impatto positivo sulle nostre vite», ha dichiarato il sottosegretario generale dell´Onu e rettore dell´Unu Konrad Osterwalder. «Tuttavia, la loro disponibilità e accessibilità crescenti fanno sì che rappresentino anche un problema ambientale sempre maggiore che dobbiamo affrontare tutti singolarmente. Il vecchio detto "riduci, riusa e ricicla" è particolarmente calzante per i rifiuti elettronici. » Per maggiori informazioni consultare: http://www. Unu. Edu/ http://ec. Europa. Eu/environment/waste/weee/studies_en. Htm .  
   
   
TISCALI: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI TISCALI DELIBERA L’AUMENTO DI CAPITALE IN AZIONI FINO AD UN MASSIMO DI 150 MILIONI DI EURO E APPROVA L’INVESTIMENTO DI MANAGEMENT&CAPITALI IN OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI IN AZIONI DI TISCALI SPA PER 60 MILIONI DI EURO  
 
 Cagliari, 21 novembre 2007 Il Consiglio di Amministrazione di Tiscali S. P. A. Nell’esercizio della delega, conferita il 31 agosto scorso dall’assemblea straordinaria per un importo massimo di 220 milioni di Euro, ha deliberato un aumento di capitale fino ad un massimo di 150 milioni di Euro, da offrirsi in opzione agli azionisti di Tiscali. Si prevede che l’aumento verrà eseguito nei primi mesi del 2008, compatibilmente con le condizioni di mercato, e sarà utilizzato per il parziale rifinanziamento del debito contratto per l’acquisizione della divisione broadband e voce di Pipex nel Regno Unito. Le condizioni definitive di emissione saranno fissate in prossimità dell’offerta. Banca Imi e Jpmorgan agiranno come lead manager del previsto consorzio di garanzia dell’aumento di capitale in opzione. Management&capitali: obbligazioni convertibili in Tiscali Spa per 60 milioni di Euro La Società ha inoltre formalizzato un accordo con Management&capitali Spa (M&c) per la sottoscrizione di obbligazioni subordinate convertibili in azioni Tiscali di nuova emissione per 60 milioni di Euro nominali, con scadenza a 5 anni dalla data di emissione. Le obbligazioni saranno emesse da una società di diritto lussemburghese, controllata da Tiscali, e garantite dalla medesima Tiscali. Il tasso di interesse, 6,75% annuo, sarà corrisposto a scadenza ovvero prima della scadenza in ogni eventualità di conversione, anche parziale. Il prezzo di conversione è stato fissato in 2,7 Euro per azione, che corrisponde ad un premio del 15% sul Prezzo di Riferimento di chiusura di venerdì 16 novembre. Le obbligazioni non saranno convertibili per un anno dalla loro emissione. Il numero di azioni al servizio del prestito obbligazionario, in caso di conversione prima della scadenza, è complessivamente pari a circa 22,2 milioni (il 5% circa del capitale della Società prima dell’esecuzione dell’aumento di capitale in opzione). In caso di non conversione delle obbligazioni, a scadenza M&c riceverà un numero di azioni Tiscali - valorizzate sulla base della media semplice del Prezzo Ufficiale delle stesse nei 20 giorni precedenti alla scadenza - tale da rimborsare alla pari il valore del capitale più gli interessi maturati, comunque non superiore all’attuale 10% del capitale sociale di Tiscali (corrispondente a circa 42,4 milioni di azioni). “Siamo lieti di avere concluso questo accordo con Management&capitali, importante e complementare all’aumento di capitale in opzione nell’implementazione della strategia finanziaria e di sviluppo del Gruppo”, dichiara Tommaso Pompei, Amministratore Delegato di Tiscali. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi convocato in data odierna l’Assemblea Straordinaria dei Soci per deliberare l’aumento di capitale a servizio del prestito obbligazionario convertibile, con esclusione del diritto di opzione e nei limiti del 10% del capitale sociale attuale, ai sensi dell’articolo 2441 del Codice Civile. L’assemblea è stata convocata per il 19, Tiscali S. P. A. .  
   
   
M&C SUPPORTA TISCALI CON UN INVESTIMENTO DI EURO 60 MILIONI IN UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE IN AZIONI TISCALI S.P.A.  
 
 Milano, 21 novembre 2007 - Management & Capitali S. P. A. Ha formalizzato il 19 novembre con Tiscali S. P. A. Un accordo per la sottoscrizione di un prestito obbligazionario subordinato dell’ammontare nominale di Euro 60 milioni, durata 5 anni, tasso 6,75%, rimborsabile in azioni Tiscali di nuova emissione a un prezzo di conversione pari a Euro 2,70 per azione (corrispondente a un premio del 16% sul prezzo di riferimento di venerdì 16 novembre). Le obbligazioni, garantite da Tiscali, saranno emesse da una società di diritto lussemburghese, controllata dalla stessa Tiscali, in data successiva alla Assemblea straordinaria degli Azionisti di Tiscali che delibererà l’aumento di capitale al servizio della conversione delle obbligazioni. Le obbligazioni non saranno convertibili per un anno dalla loro emissione e gli interessi saranno corrisposti a scadenza, ovvero prima della scadenza nelle eventualità di conversione, anche parziale. Il numero di azioni al servizio del prestito obbligazionario, in caso di conversione prima della scadenza, è di circa 22,2 milioni (il 5% circa dell’attuale capitale sociale). In caso di non conversione nel periodo di durata delle obbligazioni, a scadenza M&c riceverà un numero di azioni Tiscali, valorizzate sulla base della media semplice del prezzo ufficiale delle stesse nei 20 giorni precedenti alla scadenza, tale da rimborsare il valore nominale delle obbligazioni e gli interessi maturati; in ogni caso tali azioni rivenienti dal rimborso non potranno rappresentare una partecipazione superiore al 10% dell’attuale capitale sociale (ovvero corrispondente a circa 42,4 milioni di azioni). Si prevede che l’emissione obbligazionaria avverrà entro la fine dell’esercizio 2007, anteriormente all’esecuzione dell’aumento di capitale in opzione ai soci deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Tiscali per un ammontare di Euro 150 milioni, in esercizio della delega ricevuta dall’Assemblea in data 31 agosto 2007. Con questa operazione M&c intende supportare la crescita e lo sviluppo di Tiscali in Italia e nel Regno Unito, dove Tiscali intende raggiungere un’adeguata scala dimensionale e presentare un’offerta di servizi completa supportata da una rete di infrastrutture moderna ed efficiente. In particolare nel Regno Unito, con l´acquisizione e integrazione delle attività di Pipex, Tiscali Uk ha già consolidato una posizione di preminenza tra i primi quattro operatori. .  
   
   
MINORI E INTERNET: AL VIA IL 19 NOVEMBRE L’EASY TOUR DI ADICONSUM E SAVE THE CHILDREN IN 20 SCUOLE MEDIE DI 12 REGIONI ITALIANE QUASI IL 70% DEI RAGAZZI ITALIANI USA INTERNET MENTRE IL 76% POSSIEDE UN TELEFONINO  
 
 Roma, 21 novembre 2007 - Incontri e laboratori con gli studenti nelle scuole. Una guida e un help desk per gli insegnanti. Un concorso aperto a tutti i ragazzi e ragazze che vogliano parteciparvi. Un bus attrezzato che percorrerà l’Italia e stazionerà presso scuole e piazze cittadine. Un sito internet dedicato. Sono alcune delle principali attività di Easy, la campagna di Adiconsum e Save the Children cofinanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Safer Internet Plus, per la promozione fra i giovani di un uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie. Secondo un’indagine condotta dalla Doxa per Save the Children risulta che quasi il 70% dei giovani fra i 10 e 17 anni usa Internet, mentre il 76% dei ragazzi possiede un cellulare. L’84% del campione considera utile Internet per la formazione e la crescita. Tuttavia quasi l’81% ritiene che la rete possa presentare anche dei rischi, rispetto ai quali chiede maggiore supporto e informazione soprattutto dalla famiglia e dalla scuola. “Le nuove tecnologie costituiscono una straordinaria occasione di comunicazione e apprendimento per i bambini e gli adolescenti, a patto che sappiano riconoscerne e valutarne opportunità e vantaggi, così come i potenziali rischi, primo fra tutti il pericolo di adescamento da parte di adulti”, commenta Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. “L’approccio di Easy è di considerare i ragazzi non solo come vittime degli eventuali pericoli della rete o del telefonino bensì come individui attivi, con risorse autonome, dotati di capacità decisionali. Rafforzare il senso critico e l’autonomia di pensiero dei giovani, rappresenta uno dei migliori antidoti alla non-sicurezza. ”. “Spesso gli adulti e la scuola si limitano a censurare i ragazzi se usano impropriamente il telefonino o la rete”, prosegue Paolo Landi, segretario generale di Adiconsum. “E’ invece necessario che due agenzie fondamentali quali la famiglia e la scuola accompagnino e indirizzino i ragazzi nell’utilizzo intelligente e sicuro delle nuove tecnologie. Per questo, sia attraverso le sessioni nelle scuole, i seminari e il tour del bus in tante città italiane, la campagna Easy offre degli strumenti di formazione e informazione sia agli insegnanti che ai genitori, affinché le nuove tecnologie diventino un’occasione di comunicazione e interazione fra generazioni e non motivo di contrasto e separazione”. Sono 7 gli operatori del team di Easy che dal 19 novembre prossimo inizieranno un tour per le scuole: circa 20 quelle coinvolte, in 12 regioni italiane (si veda elenco in nota). Nelle classi, il team terrà un incontro con gli studenti e rispettivi insegnanti della durata di circa 2 ore. Attraverso giochi di ruolo e simulazioni di ciò che può succedere utilizzando il computer o il cellulare (per esempio, riproduzione di una chat, o di una conversazione telefonica, ecc. ) gli alunni avranno modo di riflettere sul significato di “sicurezza in rete”. Alla sessione in classe segue, nel pomeriggio, un incontro di sensibilizzazione rivolto a insegnanti e genitori. Per gli insegnanti è stato predisposto un kit di risorse didattiche e un help desk (tel. 06 45550567) da utilizzare durante l’anno scolastico. Tutte le informazioni e tutti i materiali sono disponibili sul sito dedicato al progetto Easy: www. Easy4. It. Insieme con l’Easy Tour viaggerà anche l’Easy bus, un mezzo dotato di computer, cellulari e videocamere che stazionerà fuori delle scuole e in alcune piazze. A bordo i ragazzi potranno partecipare al concorso Easyzone. C’è posto per te. Tema del concorso, “Cosa significa essere connessi”, da illustrare e spiegare con video, testi, foto, musiche. Nota: il calendario delle tappe dell’ Easy Tour
Data Regione Scuola
19/21 novembre Lazio: Roma, Civitavecchia Sms “Italo Svevo”, Ic “Antonio De Curtis”, Sms “Francesco Flavioni”,
26/27 novembre Lazio, Rieti Ic “Angelo Sacchetti-sassetti”, Ic “Giovanni Pascoli
28 novembre Umbria, Terni Ic “Vittorio Veneto”/”g. Mazzini
3/5 dicembre Abruzzo, Pescara, Chieti Sms “Michetti, Scuola Primaria “Santa Caterina, Sms “De Lollis
10/12 dicembre Marche, Ancona, Ancona-falconara Ic “Falconara Centro, Ic “Pinocchio Montesicuro
14/16 gennaio Campania, Castellamare, Salerno-nocera Superiore Sms di Castellamare di Stabia, Sms 2° Circolo Didattic di Nocera Superiore
28/30 gennaio Sicilia, Agrigento, Gela, Canicattì Sms di Agrigento, Sms di Canicattì, Sms Iv Circolo di Gela
4/6 febbraio Toscana, Pistoia, Pistoia-montecatini Sms di Montecatini Terme
18/20 febbraio Emilia Romagna, Bologna, Formigine, Casinalbo, Magreta Ic n° 8 di Bologna, Sms di Modena
3/5 marzo Veneto, Treviso Istituto Don Bosco, Padova, Sms V Circolo Didattico di Treviso
10/12 marzo Trentino Alto Adige, Molveno, Ravina Ic di Andalo, Sms, Sms Cooperativa sociale Progetto 92 di Trento
31 marzo/2 aprile Lombardia, Breno, Castronno, Lainate Sms di Breno, Sms di Brescia, Sms “De Amicis” di Castronno
14/16 aprile Piemonte, Verbania, Vignone Ic “Bachelet” di Verbania, Sms Iv Circolo di Vignone
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LE INFRASTRUTTURE ICT IN TOSCANA L´INTERVENTO DEL PRESIDENTE PACINI AL CONVEGNO DI TELECOM ITALIA  
 
 Firenze, 21 novembre 2007 - Si è svolto il 13 novembre scorso un convegno dal titolo "Le infrastrutture Ict in Toscana" organizzato dal Gruppo Telecom Italia che, per supportare lo sviluppo imprenditoriale e competitivo della Toscana, ha deciso di attuare importanti investimenti in Information & Communication Technology, ritenendo che le infrastrutture presenti sul territorio della Toscana permetteranno alle Istituzioni ed alle Imprese di ottenere l´aumento dell´affidabilità dei sistemi informativi aziendali, la riduzione dei costi nella gestione degli stessi così come la possibilità di accedere anche in modalità "on demand" ad applicazioni con costi di servizio estremamente ridotti. Alla tavola rotonda inserita nel programma della giornata ha partecipato Pierfrancesco Pacini - Presidente di Unioncamere Toscana: "Le infrastrutture svolgono una funzione fondamentale per la competitività di un territorio e delle imprese in esso insediate. Fra queste, le infrastrutture immateriali, ed in particolare le infrastrutture legate alle reti, di qualunque tipo siano, contribuiscono in modo determinante allo sviluppo sociale ed economico dei sistemi economici locali, in quanto favoriscono il grado di integrazione tra gli stessi. L´adozione e l´utilizzo di tali tecnologie (in particolar modo quelle legate all´Ict) da parte delle imprese - ha continuato Pacini - consente da un lato una crescita del livello innovativo e tecnologico interno alla singola impresa, e dall´altro di eliminare virtualmente i costi di transazione legati alla localizzazione, favorendo l´integrazione con altre realtà produttive e, nelle soluzioni più avanzate, forme di integrazione business-to-business con clienti e fornitori. Quindi nuovi servizi. La rete utilizzata come mezzo di cooperazione tra imprese ha inoltre un potenziale intrinseco molto elevato in termini di moltiplicazione e riuso delle conoscenze, elemento fondamentale per lo sviluppo di attività innovative non soltanto nei settori ad alta tecnologia, ma anche in quelli cosiddetti "tradizionali". Gli indicatori messi a disposizione dall´Istituto Guglielmo Tagliacarne, relativi alla competitività dei territori in termini di dotazione infrastrutturale, mostrano una buona collocazione della Toscana rispetto alla media nazionale in termini di dotazione di infrastrutture economiche: fatto 100 il dato nazionale, la Toscana (dati riferiti al 2004) mostra infatti un indice pari a 109,8. In questo ambito, tuttavia, l´indice regionale di dotazione di strutture e reti per la telefonia e la telematica risulta più contenuto (pari a 100,7), evidenziando anche forti disparità territoriali, con valori particolarmente elevati nelle province di Prato (241), Firenze (148) e Lucca (141), e valori particolarmente bassi nelle province della Toscana meridionale (Arezzo 64, Siena 58, Grosseto 32). I dati Istat relativi all´utilizzo delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione nelle imprese italiane con almeno 10 addetti mostrano un ulteriore ampliamento, nel corso del 2006, della diffusione delle tecnologie Ict nelle imprese informatizzate (le imprese con almeno 10 addetti che dispongono di un personal computer rappresentano il 96,4% del totale). La diffusione della posta elettronica e della connessione a internet ha ormai raggiunto livelli piuttosto elevati in tutti i settori di attività economica, in tutte le dimensioni di impresa e le ripartizioni geografiche, con incidenze che superano quasi sempre il 90% di tali imprese. Con riferimento all´utilizzo degli strumenti informatici (siti Web e reti intranet ed extranet, presupposto per le applicazioni avanzate) emergono tuttavia disparità nei livelli di utilizzo, in relazione alla dimensione di impresa (con una più elevata diffusione nelle imprese con 50 addetti e oltre) e, anche se in misura minore, in relazione alla collocazione geografica (le imprese del Nord e del Centro utilizzano reti intranet ed extranet in misura superiore a quelle del Mezzogiorno). L´indagine conferma inoltre la progressiva espansione della banda larga a scapito di tecnologie di connessione più tradizionali (modem e Isdn, mentre cominciano ad affermarsi le connessioni wireless). I dati di alcune indagini realizzate dall´Ufficio Studi di Unioncamere Toscana possono contribuire a realizzare un quadro della diffusione delle tecnologie di rete nel tessuto imprenditoriale della nostra regione, prevalentemente in termini di investimenti effettuati dalle imprese in tale ambito e di relativa dotazione informatica. Con riferimento alle imprese industriali (con più di 10 addetti) si osserva ad esempio che la quota di imprese che ha effettuato investimenti in hardware ed apparecchiature per le telecomunicazioni è passata dal 9% del 2005 al 12% del 2006 (con un 8% di imprese che ha effettuato investimenti in tale ambito in entrambi gli anni), e che per l´8% di queste si è verificato un aumento anche dei livelli di investimento. Allo stesso modo, anche la quota di imprese che ha effettuato investimenti in software e basi di dati è passata dal 7% del 2005 al 10% del 2006 (il 6% in entrambi gli anni), con un 7% che ha inoltre aumentato i livelli di investimento in tale ambito nel periodo considerato. Dai dati esaminati emerge pertanto come le imprese toscane sono ancora prevalentemente in fase di investimenti in impianti e macchinari, più che in servizi telematici, dal momento che gli investimenti in attrezzature restano ancora la voce di investimento più significativa (per il 27% delle imprese nel 2006, anche qui in aumento rispetto al 21% del 2005). Si ha dunque l´impressione che la diffusione delle tecnologie di rete non abbiano ancora raggiunto il livello di saturazione, anche se il relativo sviluppo sembra più marcato rispetto ad altre tipologie di investimento; occorre peraltro osservare che il ricorso alle tecnologie Ict rimane comunque legato ad economie di costo riferite all´ampiezza della rete. Con riferimento alle imprese artigiane della nostra regione, invece, i dati dell´Osservatorio Regionale mostrano un quadro di dettaglio della dotazione informatica, con riferimento all´impiego di tecnologie Ict di base ed alla tipologia di connessione ad internet. Nel 2006, le imprese artigiane che disponevano di almeno una connessione ad internet erano il 38% del totale, quota percentuale che sale al 46% per le imprese del manifatturiero ed al 38% per il comparto dei servizi, mentre è pari al 31% nelle imprese artigiane dell´edilizia. Il numero delle imprese che dispongono di un sito web cala tuttavia drasticamente in tutti i macro-settori considerati, passando al 21% nel manifatturiero ed al 14% nei servizi, e scendendo nell´edilizia al 9%. I settori dell´artigianato toscano con maggiore diffusione della connessione internet sono quello della carta-editoria (79% delle imprese, il 33% dispone di un sito web o di una o più pagine su internet), dei servizi alle imprese (68%, 34% con sito web), delle riparazioni (64% e 23%), della meccanica (62% e 25%) e della cantieristica (59% e 29%). Tali valori scendono in altri comparti di attività, fino a toccare i valori più bassi nella trasformazione alimentare (18% e 15%) per quanto attiene al manifatturiero, e nei servizi alla persona (18% e 7%) per quanto riguarda il terziario. Da un punto di vista territoriale, poi, il numero di imprese artigiane con almeno una connessione ad internet sembra presentare una minore disomogeneità rispetto al quadro settoriale, pur presentando un differenziale non trascurabile fra i valori più elevati (Livorno 45%, Firenze e Siena 40%) e quelli più bassi (Grosseto 34% e Massa-carrara 33%). Ciò sembra evidenziare che, sebbene quelli settoriali restino i principali fattori in grado di discriminare l´utilizzo delle tecnologie Ict (principalmente a causa della diversità nelle tecnologie di processo e nelle modalità di relazionarsi con in mercati finali), anche gli elementi territoriali assumono un rilievo non indifferente nello spiegare tali divari, probabilmente anche in virtù dei fattori dimensionali che caratterizzano i diversi tessuti imprenditoriali a livello locale. Il 69,7% delle imprese artigiane con connessione ad internet dispone poi di un collegamento alla rete a banda larga (Xdsl, Dsl, Adsl, Hdsl ecc. ), disponibilità che mostra invece un più elevato grado di omoegeneità fra i vari macro-settori (manifatturiero 70%, edilizia 67, servizi 73%) rispetto a quanto si osserva a livello territoriale (collocandosi in un range che varia da un massimo del 75%, a Lucca, ad un minimo del 60%, a Pisa, scendendo ulteriormente nell´area distrettuale del Valdarno, con il 44%). I dati nazionali sull´utilizzo delle Ict da parte delle imprese mostrano poi come, in Italia, il settore turistico (ed in particolare l´alberghiero) presenti la massima diffusione in termini di impiego di Ict da parte delle imprese. Quello turistico rappresenta in effetti un settore cosiddetto e-specific, ossia uno di quei settori che per la sua forte componente di offerta di servizi, e per la dinamicità e la versatilità delle caratteristiche dell´offerta, meglio si presta alle opportunità offerte dal commercio elettronico business-to-consumer (B2c), in un´ottica di ampliamento dei mercati di riferimento. Anche da una indagine del Sistema Statistico regionale sul livello di informatizzazione delle strutture ricettive in Toscana emerge in effetti una diffusione delle infrastrutture informatiche di base presso le imprese ormai prossima al livello di saturazione: l´84% delle strutture ricettive utilizza il Pc, l´82% utilizza la connessione ad internet, l´81% usa la posta elettronica, mentre Le strutture visibili su un sito o una pagina web in Toscana raggiungono punte del 90%. Il contributo delle tecnologie dell´informazione alla competitività delle imprese della Toscana va dunque individuato nella comprensione dei nuovi meccanismi di produzione del valore, puntando fortemente sul ruolo cruciale degli aspetti immateriali di conoscenza e di servizio per la valorizzazione delle produzioni di qualità e di nicchia. Il piano regionale per lo sviluppo economico, con riferimento alle politiche per lo sviluppo dell´e-government e della società dell´informazione, ha individuato nel progressivo completamento delle infrastrutture materiali ed immateriali per lo sviluppo della società dell´informazione una delle due priorità da perseguire, attraverso l´estensione sul territorio dei servizi di banda larga rivolti ai cittadini, alle istituzioni e alle imprese. Le Camere di Commercio, come poi ribadito dalla legge 580/1993, sono state antesignane nel partecipare alla realizzazione di infrastrutture di interesse per i sistemi locali, comprese quelle a rete (penso alle autostrade). Non abbiamo invece fino ad oggi partecipato alle sviluppo delle infrastrutture immateriali legate alle telecomunicazioni; piuttosto abbiamo partecipato allo sviluppo dei servizi che utilizzano queste reti. Il ruolo delle Camere di Commercio con riferimento allo sviluppo di tali infrastrutture, va riferito alla capacità che queste hanno, a livello locale, di favorire il raccordo tra economia, società, amministrazioni ed imprese, favorendo la partecipazione dei vari stakeholders alla programmazione, realizzazione e gestione degli interventi sul territorio. Il sistema Camerale ritiene essenziale, con riferimento a tali priorità, l´aumento della connettività per le famiglie e per le imprese, da coniugarsi ad una riduzione dei costi che garantisca condizioni di accesso per tutti con buoni standard di sicurezza, e dunque una veloce diffusione della infrastrutture per l´innesto di nuovi servizi ad elevato valore aggiunto. Nell´ottica di una strategia di definizione e coordinamento dei ruoli degli stakeholders al livello territoriale, sarà opportuno tenere sempre presente l´importanza delle relazioni tra Camere di Commercio, sistema dei centri servizi ed aziende speciali, e sistema degli enti locali. Le risorse informative anagrafiche, come il Registro delle Imprese e i Registri comunali, costituiscono infatti importanti risorse informative da valorizzare e rendere inter-operabili al fine di creare una infrastruttura di servizio di supporto alla competitività ed all´innovazione tecnologica. Desidero a questo proposito ricordare che le Camere di Commercio sono state la prima Pubblica Amministrazione, in tempi "non sospetti", a informatizzare le proprie procedure ed a semplificare la vita degli imprenditori. La disponibilità delle informazioni del Registro Imprese in tempo reale e su tutto il territorio nazionale, al di là del luogo di iscrizione, hanno rappresentato un´innovazione ed una competenza che ci ha distinto negli anni. Questa attività innovativa è proseguita negli ultimi anni con la realizzazione di numerose applicazioni, di cui ricordo solo le principali: · Impresa. Gov, il portale nazionale per i servizi alle imprese, ed il Registro Informatico degli Adempimenti E-government, punto unitario di accesso organico ad informazioni e servizi on-line pubblicati nei siti istituzionali, oltre che ambiente di lavoro accessibile con le più diffuse smart card per lo svolgimento di servizi integrati in una logica di sportello virtuale; · la firma digitale che, associata stabilmente ad un documento informatico, assume lo stesso valore legale della tradizionale firma apposta su carta e la Business Key (chiavetta portatile Usb che rappresenta l´evoluzione della Smart card), strumento di lavoro che permette di firmare digitalmente tutti i documenti, scaricare gratuitamente i propri documenti dal Registro Imprese, accedere in sicurezza ai servizi on line della Pubblica Amministrazione; · la gestione documentale, che integra i servizi di firma digitale e copre l´intero processo di gestione dei documenti di una Pubblica Amministrazione (trasmissione delle pratiche per via telematica, protocollo informatico, gestione dei flussi documentali e dei procedimenti, gestione degli atti ed archiviazione sostitutiva); · Legal mail, Posta Elettronica Certificata che permette l´invio di posta certificata in coerenza con le indicazioni del Testo Unico sulla documentazione amministrativa; · la Carta Nazionale dei Servizi, carta a microprocessore grazie alla quale i cittadini possono dialogare on line con la Pubblica Amministrazione per ottenere documenti, servizi ed informazioni (certificazioni anagrafiche, accesso ai servizi sanitari, ecc. ); · infine, le numerose applicazioni/servizi per l´accesso ai servizi camerali: la trasmissione telematica della modulistica necessaria per l´avvio, modifica e cessazione di società o di altre procedure amministrative; Fedra, per la gestione della pratica telematica degli adempimenti al Ri, protesti e bilanci; Telemaco, per accedere ai dati del Ri; Cerc, per la gestione dei finanziamenti alle imprese; Ebr, per visualizzare le banche dati brevettuali a livello europeo". .  
   
   
CMSACCESSIBILE SBARCA AL MAMBODAY 2007 FINALMENTE DISPONIBILE UNA PIATTAFORMA CMS OPEN SOURCE CHE RISPETTA GLI STANDARD DI ACCESSIBILITÀ PREVISTI DALLA LEGGE STANCA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.  
 
Milano, 21 novembre 2007 - Cmsaccessibile (www. Cmsaccessibile. Com ), la suite per la costruire portali accessibili a basso costo, validati e conformi a tutti i requisiti della legge 4/004 (legge Stanca) e degli standard internazionali del Wai verrà presentato al convegno Mamboday 2007 sui Cms e software open source (www. Mamboday. It ) che si terrà a Reggio Calabria il 22 e 23 novembre prossimi presso la sala “Nicholas Green” del Consiglio Regionale della Calabria. E’ stata infatti prevista una ampia sezione dedicata ai problemi dell’accessibilità rivolta in particolare al mondo della Pubblica Amministrazione. Come è noto, Cmsaccessibile è una suite di estensioni che si interfaccia a Mambo, il popolare software gratuito per la creazione di portali, consentendo di realizzare siti web e portali che verificano agevolmente i criteri di validazione Xhtml 1. 0, Css , Wcag 1. 0 Aaa (ossia il massimo livello di accessibilità previsto dal consorzio internazionale W3c nonché tutti i 22 requisiti del decreto attuativo 8 luglio 2005 della legge Stanca. Per questi motivi, Cmsaccessibile rappresenta la soluzione ideale per realizzare portali accessibili a basso costo e basati su piattaforme Open Source per associazioni, giornali online, ospedali, scuole, università, consorzi, comuni e più in generale Pubbliche Amministrazioni che hanno la necessità di aderire alla vigente normativa sull´accessibilità. Il team di Cmsaccessibile sarà presente con una ampia presentazione interattiva del prodotto che permetterà di apprezzare il notevole lavoro di semplificazione del codice e del flusso di lavoro svolto in quest’ultimo anno. Non mancheranno numerose applicazioni concrete di utilizzo della suite in settori pubblici e privati. In particolare, i responsabili web della Provincia di Oristano presenteranno il loro nuovo portale istituzionale reso accessibile proprio dall’adozione di Cmsaccessibile. Ulteriori casi di studio di Cmsaccessibile riguarderanno la realizzazione di giornali online e portali. .  
   
   
LANDI RENZO SPA, UNIVERSITÀ ON LINE CON O-ONE  
 
Reggio Emilia, 21 novembre 2007 - L’internet company emiliana ha sviluppato la nuova release di Landi Renzo Corporate Universtity (lrcu. It o landirenzocorporateuniversity. It), la scuola aziendale di alto profilo creata dall’Azienda leader mondiale nella produzione di sistemi di controllo a metano e Gpl per autotrazione. Una rinnovata vetrina online dedicata alla fabbrica di idee ed azioni nata per sviluppare le risorse umane del Gruppo Landi e diffondere a livello nazionale e internazionale la cultura della mobilità sostenibile Il nuovo sito, nella versione italiana e inglese, presenta un accattivante appeal grafico e una gestione dei contenuti notevolmente implementata, grazie all’utilizzo del Cms già sviluppato da O-one per il sito istituzionale Landi Renzo. Lrcu. It offre all’utente grande facilità di accesso ai contenuti proposti dalla Corporate Universtity: dalla formazione riservata al personale interno, a quella aperta agli operatori esterni, agli eventi informativi e alle iniziative divulgative, come le pubblicazioni realizzate in materia di mobilità sostenibile, fino alla grande attenzione per le partnership sviluppate con le università e grazie alle quali la scuola organizza master e tirocini formativi per laureandi e neolaureati. Un progetto che rafforza ulteriormente l’immagine di Landi Renzo Spa, sempre più in linea con la dimensione multinazionale dell’azienda, e conferma O-one realtà di riferimento per sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal web. .  
   
   
DALLA BOTTEGA DI LEONARDO DA VINCI AL MUSEO DI STORIA DELLE SCIENZE DELL’UNIVERSITÀ DI CHIETI: ALLA RICERCA DELL’IMPRONTA DIGITALE DEL GENIO UNA 4 GIORNI DI MOSTRA E RICERCA INTORNO A DUE QUADRI PROBABILMENTE DIPINTI NELLA BOTTEGA DEL GRANDE LEONARDO 28 NOVEMBRE – 1 DICEMBRE 2007  
 
 Chieti, 21 novembre 2007 - Da mercoledì 28 novembre a sabato 1 dicembre 2007, il Museo di Storia delle Scienze Biomediche dell’Università “G. D’annunzio” di Chieti diretto dal Prof. Luigi Capasso sarà il laboratorio nel quale il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra. C. I. S. ) effettuerà, con strumentazioni professionali e procedure non invasive, indagini tecnico-scientifiche riguardo a due quadri (uno dei quali è stato acquistato sulla bancarella di un mercatino) che sono sicuramente riconducibili alla scuola leonardesca e per i quali è opportuno un ulteriore approfondimento conoscitivo, sia per chiarire se vi possa essere la presenza della mano di Leonardo (come alcuni hanno ipotizzato in Francia) sia perché è fondamentale estendere le ricerche ai collaboratori della sua bottega. Tale ricerca, organizzata dall’Istituto di Antropologia di Chieti in collaborazione con il “Museo Ideale” di Vinci diretto dal Prof. Alessandro Vezzosi, segue uno studio cominciato nel 2002 e durato tre anni, che ha permesso di identificare l’unica traccia “biologica” del grande genio (cioè: l’impronta di un intero polpastrello di Leonardo da Vinci), poi pubblicata e brevettata per essere utilizzata anche negli accertamenti su opere dubbie o finora sconosciute dello stesso Leonardo e dei suoi allievi. Alla prima ricerca ha collaborato anche il Colonnello Gian Franco De Fulvio, comandante del Reparto Dattiloscopia Preventiva dei Ra. C. I. S. Sarà lui con la sua equipe ad effettuare i rilievi anche questa volta, nelle ore notturne. Le opere saranno, infatti, esposte al pubblico di giorno (Orario continuato: 09:00 - 21:00; Biglietto d’ingresso: € 2,00) e analizzate di notte. Una volta raccolte le impronte digitali presenti sulle due opere, le successive analisi richiederanno complicate e lunghe indagini mirate al raffronto con le circa 200 contenute nel database dell’Università “G. D’annunzio” condiviso con il “Museo Ideale” di Vinci, che non solo racchiude quelle che quasi certamente appartengono a Leonardo da Vinci, ma anche gran parte delle impronte sinora individuate nei suoi codici, disegni e dipinti. Le prime impressioni saranno, comunque, fornite durante una conferenza stampa a chiusura dell’evento, alla quale parteciperanno tutti i protagonisti della ricerca assieme al Prof. Franco Cuccurullo, Magnifico Rettore dell’Università “G. D’annunzio”. .  
   
   
GLI «INSBOT» GETTANO LUCE SUL COMPORTAMENTO DECISIONALE DEGLI INSETTI  
 
Bruxelles, 21 novembre 2007 - Uno studio finanziato dall´Unione europea ha messo in pratica le teorie sul comportamento collettivo degli insetti utilizzando come modello un gruppo di scarafaggi. Nell´ambito del progetto Leurre, alcuni scienziati hanno introdotto piccoli robot autonomi nel gruppo di insetti e hanno analizzato la loro interazione. Secondo una relazione pubblicata sulla rivista «Science», l´esperimento ha dimostrato che i modelli di autorganizzazione degli scarafaggi e di conseguenza il loro processo decisionale potevano essere influenzati e controllati da microrobot simili agli insetti stessi (insbot) non appena tali robot si integravano socialmente. I ricercatori hanno raggiunto questo risultato avvolgendo gli insbot in una carta cosparsa di una miscela di composti chimici, una sorta di feromone, che gli insetti utilizzano per riconoscersi. I «robot-scarafaggi» non avevano alcuna somiglianza fisica con i loro omologhi naturali. Per stabilire se gli insetti e gli insbot avrebbero effettivamente interagito gli uni con gli altri, i ricercatori avevano costruito una «arena» con due «ripari» tra cui il gruppo avrebbe dovuto scegliere. «Nella prima serie di esperimenti i ripari sono perfettamente identici», ha spiegato il dottor Jose Halloy, biologo teorico presso l´Università libera di Bruxelles, in un´intervista rilasciata alla rivista «Science». «Se la loro scelta avvenisse in maniera casuale, finiremmo per avere il 50% dei soggetti da una parte e il 50% dall´altra. In questo caso, però, abbiamo osservato che il 90% dei soggetti si rifugiava sotto lo stesso riparo e questo significa che la scelta di quel determinato riparo era frutto di una decisione di gruppo». Nella seconda serie di esperimenti, il dottor Halloy e la sua équipe di ricerca hanno offerto al gruppo misto di insetti e robot la possibilità di scegliere tra un riparo buio e uno più luminoso. «Ovviamente gli scarafaggi preferiscono ritirarsi nei luoghi bui», ha dichiarato il dottor Halloy. Modulando il comportamento dei robot e inducendoli a preferire i rifugi più luminosi, i ricercatori hanno cercato di influenzare il processo decisionale collettivo del sistema e in alcuni casi sono riusciti nel loro intento, mentre in altri i robot hanno seguito gli scarafaggi nel rifugio più buio. «I robot sono stati in qualche modo indotti a scegliere il rifugio buio dal sistema a causa dell´interazione sociale», ha precisato il dottor Halloy. «Per gli scarafaggi avviene altrettanto: benché preferiscano rimanere al buio perché percepiscono la presenza degli altri, compresa quella dei robot, finiscono per trovarsi nel luogo luminoso a causa delle interazioni sociali e non perché la loro scelta sia determinata esclusivamente dalle preferenze personali. » Tuttavia, dalle statistiche è emerso che nel 60% circa dei casi la scelta degli insbot è ricaduta sul rifugio più luminoso. Gli scienziati sono giunti alla conclusione che il comportamento degli animali che vivono in gruppo può essere studiato e controllato tramite dispositivi autonomi intelligenti. «Gli ingegneri sono molto interessati a costruire sistemi autonomi, gruppi di robot che sono in grado di risolvere problemi», ha dichiarato il dottor Halloy. «Il passo successivo consisterà nel costruire gruppi di sistemi artificiali e animali in grado di cooperare per risolvere problemi. Di conseguenza, la macchina saprà ascoltare e percepire ciò che gli animali stanno facendo e gli animali saranno in grado di intuire e capire ciò che le macchine stanno comunicando loro. » In pratica, robot come quelli utilizzati nell´esperimento Leurre potrebbero rivelarsi utili per la disinfestazione, poiché consentirebbero di attirare gli insetti all´interno di trappole, oppure un giorno potrebbero addirittura essere utilizzate versioni di maggiori dimensioni per radunare il bestiame, ha suggerito la dottoressa Daniela Rus, del Massachusetts Institute of Technology (Mit), negli Stati Uniti. Inoltre, lo studio Leurre potrebbe consentire di approfondire le conoscenze sullo sfruttamento del concetto di autoorganizzazione per il coordinamento di sistemi multirobot autonomi come i sistemi di robotica degli sciami, che si avvalgono dell´autoorganizzazione come meccanismo di coordinamento principale. Il progetto Leuree, del valore di 2 Mio Eur, ha ricevuto 1,5 Mio Eur di finanziamento dall´Ue nell´ambito del Quinto programma quadro (5°Pq). Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Sciencemag. Org/ http://leurre. Ulb. Ac. Be/ .  
   
   
EUROTECH: 9 MESI 2007 RICAVI A 50,22 MILIONI IN CRESCITA + 43,8% SUL 2006 RICAVI CONSOLIDATI +43,8% DA 34,93 MILIONI DI EURO A 50,22 MILIONI DI EURO  
 
Amaro (Ud), 21 novembre 2007. Il Consiglio di Amministrazione di Eurotech S. P. A. Ha esaminato e approvato il 14 novembre i risultati relativi ai primi nove mesi e al terzo trimestre del 2007. In crescita il fatturato del Gruppo Eurotech, attivo nella ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di computer miniaturizzati (Nanopc) e di computer ad elevata capacità di calcolo (Hpc).
I Risultati Del Gruppo Dei Primi Nove Mesi 2007
Consolidato (€ Migliaia) 30/09/2006 30/09/2006 Netto Price Allocation 30/09/2007 Netto Price Allocation Var. % Price Allocation (*) 30/09/2007
Fatturato 34. 925 34. 925 50. 224 43,8% - 50. 224
E Bit Da 615 1. 217 (150) -112,3% (220) (370)
Ebit (1. 083) 5 (1. 908) n. S. (1. 693) (3. 601)
Gestione Fi Nanziaria 1. 119 1. 119 893 -20,2% - 893
Risultato Ante Imposte 36 1. 124 (1. 015) n. S. (1. 693) (2. 708)
(*)Effetti contabili del Price Allocation relativo alle acquisizioni effettuate da Aprile 2006 relative al Gruppo Arcom e ad Applied Data Systems Inc.
I ricavi del Gruppo sono passati da Euro 34,93 milioni dei primi nove mesi 2006 a Euro 50,22 milioni dei primi nove mesi 2007 registrando una crescita di circa il 44% pari a Euro 15,3 milioni. I dati dei primi nove mesi evidenziano un primo margine che in termini assoluti è cresciuto di Euro 7,7 milioni passando da Euro 17,08 milioni del settembre 2006 ad Euro 24,78 milioni di settembre 2007 con un’incidenza sui ricavi passata dal 48,9% dei primi nove mesi 2006, al 49,3% dei primi nove mesi 2007. Tale incidenza sostanzialmente in linea con gli obiettivi prefissati ad inizio anno del management per il 2007, evidenzia l’assenza di una particolare pressione sui prezzi di vendita. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) evidenzia un risultato di Euro -370 migliaia. Nei nove mesi, i costi operativi hanno inciso del 54,6% . La crescita di incidenza è dovuta al fatto che questi costi di natura prevalentemente fissa non sono stati assorbiti in maniera proporzionale dall’incremento del fatturato realizzato. Il fatturato previsto nel prossimo trimestre permetterà di assorbire in maniera migliore tali costi fissi. Gli effetti negativi derivanti dalla “price allocation” relativa alla acquisizione di Arcom e di Ads sul primo margine e di conseguenza sull’Ebitda ammontano a Euro 602 migliaia per i primi nove mesi del 2006 e a Euro 220 migliaia per i primi mesi del 2007. Il risultato operativo (Ebit) registra un decremento tra i primi nove mesi del 2006 e lo stesso periodo del 2007, passando da Euro -1. 083 migliaia del 2006 a Euro -3. 601 migliaia del 2007. Tale andamento è strettamente correlato all’andamento dell’Ebitda e ai maggiori ammortamenti imputati nel 2007. Tali maggiori ammortamenti derivano dall’entrata in ammortamento dei costi di sviluppo sostenuti per la realizzazione di nuovi prodotti e dall’effetto derivante dalla “price allocation” dovuta all’ammortamento dei costi dell’acquisizioni di Arcom e Ads. L’ammortamento dei maggiori valori evidenziati in sede di “price allocation” nei nove mesi del 2007 è stato di Euro 1. 473 migliaia contro Euro 486 migliaia dello stesso periodo del 2006. Gli effetti negativi complessivi derivanti dalla “price allocation” dovuta ai costi dell’acquisizioni di Arcom e Ads sull’Ebit ammontano a Euro 1. 088 migliaia per i primi nove mesi del 2006 e a Euro 1. 693 migliaia per i primi nove mesi del 2007. La gestione finanziaria, senza considerare l’effetto straordinario positivo dello scorso anno derivante dall’Opa sulla società Radstone che incise per Euro 1. 223 migliaia, registra una variazione positiva in valore assoluto di Euro 1. 036 migliaia tra i primi nove mesi 2006 e i primi nove mesi 2007, per effetto principalmente dei proventi derivanti dalla liquidità disponibile in seguito all’aumento di capitale del luglio 2006 e nonostante un effetto cambi fortemente influenzato dall’andamento del dollaro. Il Risultato prima delle imposte passa da Euro 36 migliaia dei primi nove mesi 2006 ad un risultato di Euro - 2. 708 migliaia dei primi nove mesi 2007. Gli effetti negativi derivanti dalla “price allocation” dovuta ai costi dell’ acquisizioni di Arcom e Ads sul risultato prima delle imposte ammontano a Euro 1. 088 migliaia per il 2006 e a Euro 1. 693 migliaia per i primi nove mesi del 2007. In termini di risultato netto di Gruppo si è passati da Euro - 807 migliaia dei primi nove mesi 2006 a Euro -2. 685 migliaia del primi nove mesi 2007. Gli negativi effetti derivanti dalla “price allocation” dovuta ai costi dell’ acquisizioni di Arcom e Ads sul risultato di Gruppo ammontano a Euro 696 migliaia per i primi nove mesi del 2006 e a Euro 1. 043 migliaia per i primi nove mesi del 2007. L’andamento, oltre che riflettere la dinamica del risultato prima delle imposte, deriva principalmente dall’influenza del carico fiscale operante sulle diverse realtà del Gruppo e in misura minore dalle quote di risultato attribuibile ai terzi (Minority interests). Il Gruppo al 30 settembre 2007 ), evidenzia una posizione finanziaria netta positiva di circa Euro 57 milioni.
I Risultati Del Gruppo Del Terzo Trimestre 2007
Consolidato (€ Migliaia) 3° Trimestre 2006 3° Trim 2006 Netto Price Allocation 3° Tirm 2007 Netto Price Allocation Price 3° Var. % Allocation Trimestre
(*) 2007
Fatturato 11. 275 11. 275 14. 770 31,0% - 14. 770
Ebitda (579) (459) (1. 032) -124,8% (20) (1. 052)
Ebit (1. 313) (1. 082) (1. 721) -59,1% (424) (2. 145)
Gestione Finanziaria 1. 507 1. 507 134 n. S. - 134
Risultato Ante Imposte 194 425 (1. 587) n. S. (424) (2. 011)
(*) Effetti contabili del Price Allocation relativo alle acquisizioni effettuate da Aprile 2006 relative al Gruppo Arcom e ad Applied Data Systems Inc.
Nel terzo trimestre 2007 i ricavi del Gruppo hanno registrato una crescita del 31,0% rispetto allo stesso periodo del 2006 passando da Euro 11,28 milioni a Euro 14,77 milioni. Tale incremento riflette l’effetto derivante dall’acquisizione di Applied Data Systems Inc. Perfezionata l’8 gennaio 2007. Tale acquisizione, congiuntamente a quella appena conclusa sul Gruppo Giapponese Advanet deriva dal piano di crescita dimensionale e di internazionalizzazione perseguito dal management. Il primo margine nel terzo trimestre ammonta a Euro 7,01 milioni (+22,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) con un’incidenza sulle vendite del 47,5%. Nel terzo trimestre l’Ebitda è stato pari a Euro -1,05 milioni (con un’incidenza sulle vendite del 7,1%) rispetto a Euro -0,58 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio. Sul trimestre hanno inciso in maniera significativa i costi operativi di natura prevalentemente fissa. Il maggior fatturato previsto nel prossimo trimestre permetterà infatti di meglio assorbire tali costi fissi. Gli effetti negati derivanti dalla “price allocation” ai costi dell’acquisizioni di Arcom e Ads sul primo margine e sull’Ebitda ammontano a Euro 120 migliaia per il terzo trimestre del 2006 e a Euro 20 migliaia per il terzo trimestre del 2007. L’ebit è stato pari a Euro -2. 145 migliaia con un’incidenza sulle vendite del -14,5% contro Euro -1. 313 migliaia del terzo trimestre 2006 per effetto dei maggiori ammortamenti contabilizzati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli effetti negativi derivanti dalla “price allocation” dovuta ai costi dell’ acquisizioni di Arcom e Ads sull’Ebit ammontano a Euro 602 migliaia per il terzo trimestre del 2006 e a Euro 432 migliaia per il terzi trimestre del 2007. Il risultato prima delle imposte è stato pari a Euro -2. 011 migliaia con un’incidenza sulle vendite del -13,6% rispetto a Euro 194 migliaia del terzo trimestre 2006, influenzato, quest’ultimo, significativamente, dagli effetti netti positivi, per Euro 1. 223 migliaia, derivanti dall’adesione all’Opa sulla società inglese Radstone. Gli effetti negativi derivanti dalla “price allocation” dovuta ai costi dell’ acquisizioni di Arcom e Ads sul risultato prima delle imposte ammontano a Euro 231 migliaia per il terzo trimestre del 2006 e a Euro 423 migliaia per il terzi trimestre del 2007. Nel terzo trimestre il risultato netto di Gruppo ammonta a Euro -1. 789 migliaia rispetto a Euro -186 migliaia dello stesso periodo dell’anno precedente). Gli effetti negativi derivanti dalla “price allocation” dovuta ai costi dell’ acquisizioni di Arcom e Ads sul risultato netto di Gruppo ammontano a Euro 152 migliaia per il terzo trimestre del 2006 e a Euro 200 migliaia per il terzi trimestre del 2007. .
 
   
   
DATALOGIC SCANNING STIPULA, PER UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE USD 35 MILIONI, IMPORTANTI CONTRATTI DI VENDITA CON I PRIMI DIECI GLOBAL RETAILER. GLI SCANNER “MAGELLAN” SONO ORA INSTALLATI PRESSO I PIÙ IMPORTANTI RETAILER DI TUTTO IL MONDO.  
 
Bologna 21 novembre 2007 – In riferimento a quanto pubblicato dalla stampa ieri Datalogic Scanning Inc. Rende noto che a seguito dei recenti contratti di vendita stipulati nel corso degli ultimi dodici mesi, la linea Magellan di scanner per punti vendita (Pos) è stata scelta ufficialmente dai primi dieci retailer mondiali. “I nostri clienti continuano a confermarci che, una volta installati, gli scanner Magellan non richiedono più alcun intervento” ha dichiarato Matt Schler, Direttore Generale della divisione Retail Fixed Scanning. “I retailer continuano a scegliere i prodotti di Datalogic Scanning sia per la consolidata reputazione di affidabilità e innovazione che li contraddistingue, sia per gli oltre 35 anni di esperienza che abbiamo maturato nel settore retail”. Datalogic Scanning è riconosciuta in tutto il mondo quale leader nella produzione di scanner ad alte prestazioni per punti vendita (Pos) . Negli ultimi tre anni, la società si è affermata come leader mondiale nella vendita di lettori scanner fissi; questo è quanto conferma Venture Development Corporation (Vdc), società indipendente di consulenza e ricerche di mercato specializzata nei mercati tecnologici. “È gratificante vedere come il valore dei nostri prodotti abbia un riscontro positivo sul mercato Pos mondiale, con ordini per oltre Usd 35 milioni. Siamo orgogliosi di offrire scanner e scanner/ bilance di primaria e comprovata qualità a questo prestigioso gruppo di aziende” ha dichiarato Bill Parnell, Presidente e Ceo di Datalogic Scanning, Inc. “Ormai da tempo siamo conosciuti per l´affidabilità e la qualità dei nostri prodotti, per l´impegno del nostro personale e la flessibilità e reattività del nostro servizio clienti”. .  
   
   
ACTIVE DISTRIBUISCE THE MISSING SYNC PER WINDOWS MOBILE  
 
Gorizia, 21 novembre 2007 - Active inizia la sua collaborazione con Mark Space, Los Gatos, California, l´azienda specializzata nei programmi di sincronizzazione tra dispositivi mobili ed il Macintosh. Il primo prodotto che Active presenta in Italia è The Missing Sync per Windows Mobile, in lingua italiana. The Missing Sync per Windows Mobile permette il collegamento con il Mac degli Smartphone con Windows Mobile e degli altri dispositivi che usano il sistema operativo Windows Mobile. Tutte le informazioni che riguardano i contatti e le agende provenienti dalla Rubrica indirizzi, iCal e Microsoft Entourage vengono sincronizzati con il dispositivo, assieme a video, foto, musica, i bookmark di Safari ed altro ancora. Ulteriori informazioni sono disponibili qui: http://www. Active-software. Com/missingwm .