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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Marzo 2008 |
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SVELATI I COSTI UMANI E FINANZIARI DELLE CARDIOPATIE |
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Bruxelles, 17 marzo 2008 - Le malattie cardiovascolari (Mcv) stanno causando tragici danni umani e ingenti perdite finanziarie in tutta l´Unione Europea. Stando ai dati pubblicati dalla Società Europea di Cardiologia (Esc) e dallo European Heart Network (Ehn) e messi in rilievo da una recente seduta del Parlamento europeo, il costo delle cure sanitarie e di altre spese vincolate alle Mcv ammonta a 192 Mld Eur annui. Il dato preoccupante è che nell´Ue muoiono due milioni di persone ogni anno a causa di queste malattie, un numero di vittime che potrebbe essere sensibilmente ridotto adottando adeguate politiche di prevenzione, affermano gli specialisti dell´Esc. I dati hanno inoltre rilevato che la coronaropatia (Chd) e gli ictus colpiscono entrambi i sessi, anche se muoiono più donne che uomini: per esempio, in Francia le Mcv causano 26% dei decessi maschili e 31% dei decessi femminili. Sull´altro estremo, in Bulgaria 62% dei decessi maschili e 71% dei decessi femminili sono dovuti alle Mcv. Queste cifre corroborano un´ulteriore importante scoperta, ossia che i dati differiscono notevolmente all´interno dell´Ue. La mortalità legata alle Mcv sta diminuendo nella maggior parte dei paesi dell´Europa settentrionale, meridionale e occidentale, mentre invece è in aumento nei paesi dell´Europa centrale e orientale. Tra il 1995 e il 2005, il numero di decessi legati a Mcv è diminuito del 53% in Irlanda, mentre in Romania (tra il 1994 e il 2004) il tasso di decessi maschili si è ridotto solo del 18%. Nel frattempo, in Ucraina il tasso di decessi si è incrementato del 13% per gli uomini e del 12% per le donne. ´Questi ultimi dati mostrano che le malattie cardiovascolari rappresentano un problema delicato per l´Europa, che deve essere affrontato seriamente. I paesi ad alto rischio dovrebbero intervenire d´urgenza per adottare misure volte alla riduzione dell´onere imposto dalle Mcv. Gli elevate tassi di mortalità in alcuni paesi europei sono inaccettabili tanto da un punto di vista umano quanto da un punto di vista economico,´ commenta Georg Andrejevs, europarlamentare lettone. Egli è anche copresidente del Mep Heart Group (gruppo dei parlamentari del cuore), creato nell´ottobre del 2007 con lo scopo di raccogliere e scambiarsi informazioni sulla salute cardiovascolare, e di promuovere iniziative sulla prevenzione delle Mcv, in collaborazione con Esc e Ehn. ´A coloro che pensano che la profilassi sia costosa, dico: provate la malattia,´ Commenta il dott. Willian Wijns, presidente della Commissione per le relazioni europee dell´Esc. ´Come cardiologo, mi trovo ad affrontare ogni giorno le terribili conseguenze delle cardiopatie. Persone che, in condizioni normali, non si considererebbero a rischio sfidano ogni giorno le probabilità, fumando o seguendo una dieta poco salutare. Come specialisti, iniziamo a visitare queste persone da pazienti, quando ormai il danno è fatto. ´ Secondo il dott. Wijns l´interessamento dei responsabili politici nei confronti delle malattie cardiovascolari è fondamentale poiché possono aiutare l´Europa a prendere ulteriori misure, specialmente nel campo della prevenzione, educando la popolazione e creando ambienti favorevoli che aiutino le persone ad adottare stili di vita salutari. Un´ampia serie di progetti di ricerca e reti d´eccellenza finanziati dell´Ue sta studiando aspetti relativi alla cura e alla prevenzione delle Mcv. La Rete Europea di Laboratori per la Genomica Vascolare (Evgn), ad esempio, coordina la ricerca multidisciplinare dell´aterosclerosi. Altri progetti, tra cui Heartcycle, stanno sviluppando strumenti di telemonitoraggio per pazienti affetti da cardiopatie, in modo da ridurre i costi sanitari e coinvolgere maggiormente il paziente nel trattamento della propria malattia. Per ulteriori informazioni: Società Europea di Cardiologia: http://www. Escardio. Org/ European Heart Network: http://www. Ehnheart. Org/ . |
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CONFERENZA PER IL LANCIO DEL PROGETTO METAHIT |
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Bruxelles, 17 marzo 2008 - La conferenza per lanciare il nuovo progetto sovvenzionato dall´Ue Metahit (´Metagenomica del tratto intestinale umano´) si terrà a Jouy-en-josas, in Francia, l´11 aprile. Il numero dei microbi che vivono nel corpo umano è dieci volte superiore a quello delle cellule umane. Il progetto Metahit punta ad aumentare la nostra conoscenza della popolazione microbica nell´intestino umano Gli strumenti sviluppati dal progetto verranno usati nello studio dell´obesità e delle malattie infiammatorie intestinali. . |
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A CESENA IL DEBUTTO ITALIANO DI UNA APPARECCHIATURA PER LE INDAGINI ENDOSCOPICHE LA CASA DI CURA MALATESTA NOVELLO UTILIZZA DA ALCUNE SETTIMANE QUESTO STRUMENTO DIAGNOSTICO ALL’AVANGUARDIA PER LA DIAGNOSI DELLE NEOPLASIE DELL’APPARATO DIGERENTE |
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Cesena, 17 marzo 08 - Sfrutta i principi fisici della propagazione della luce, consentendo diagnosi di massima precisione nelle fasi di indagine preventiva. Il video endoscopio ad alta risoluzione utilizzato da fine febbraio alla Casa di Cura Privata Malatesta Novello di Cesena è stato il primo ad essere installato in Italia, seguito da un secondo apparecchio al ‘San Raffaele’. A Cesena da due settimane viene utilizzato nelle indagini endoscopiche di routine sulla mucosa dello stomaco e del colon, effettuate dal Servizio di Endoscopia digestiva della Casa di Cura cesenate. L’apparecchiatura consente di effettuare un esame attraverso la pratica di una tecnica endoscopica ad alta risoluzione che enfatizza la struttura della superficie mucosa senza uso di colorazioni. L’immagine ottenuta è ad alta definizione, di ottima qualità e nidtidissima, fornisce così la possibilità di cogliere le minime alterazioni individuando le fasi della malattia fin dalle lesioni precancerose. Uno strumento particolarmente importante a sostegno della diagnosi precoce in questo territorio dove da sempre si rileva un picco di incidenza per la neoplasia dello stomaco. Il Registro Tumori Italiano nella zona del cesenate individua infatti una incidenza doppia rispetto al dato nazionale, che in percentuale significa 0,60 contro lo 0,32 nazionale corrispondente a 32 casi di Tumore allo stomaco ogni centomila abitanti. Il costo dell’apparecchiatura, che a ottobre è stata presentata al Congresso europeo di endoscopia digestiva di Parigi, supera i 100. 000 euro ed è stato sostenuto in collaborazione con l’Università di Ferrara. Il video endoscopio ad alta risoluzione va ad arricchire la strumentazione diagnostica in uso alla Malatesta Novello, dove - lo ricordiamo – il Servizio di Endoscopia digestiva fornisce prestazioni di alta qualità e complessità, una qualità certificata anche dal prestigioso riconoscimento della Società Italiana di endoscopia digestiva. Il Servizio proprio per l’ampia casistica, nel 2006 sono state oltre 4000 le prestazioni fornite all’utenza, e per la competenza e manualità degli operatori, è divenuto un Centro di riferimento nazionale, sede di corsi e di giornate di studio per apprendere le tecniche. . |
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SANITA´,AZIENDA UNICA 118:VIA LIBERA AD ATTIVAZIONE FORMIGONI: ULTERIORE MIGLIORAMENTO SERVIZIO EMERGENZA URGENZA BRESCIANI: AUMENTA LA SICUREZZA DI TUTTI I CITTADINI |
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Milano, 17 marzo 2007 - A tre mesi di distanza dall´approvazione in Consiglio regionale della legge che ha sancito la nascita ufficiale dell´Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu), la Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, ha approvato una delibera che contiene le modalità di attivazione dell´Azienda stessa. Data l´importanza dell´istituzione dell´Areu, è stata accelerata la procedura, guadagnando 90 giorni rispetto ai 180 previsti. Il provvedimento - che ora viene trasmesso alla Commissione consiliare competente dopo aver ottenuto il parere tecnico favorevole del Comitato Regionale Emergenza Urgenza ed essere stato illustrato alle organizzazioni sindacali - definisce sede, struttura organizzativa, patrimonio e funzioni operative del nuovo soggetto. "L´azienda Regionale Emergenza Urgenza - spiega il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - è dotata di personalità giuridica di diritto pubblico, ed è dunque sotto il controllo totale della Regione Lombardia analogamente a quanto avviene per le aziende ospedaliere. L´areu costituisce un notevole avanzamento del sistema regionale del 118, che viene governato da una struttura agile ed essenziale con capacità giuridica e finanziaria, in grado di garantire una gestione unica e unitaria del sistema regionale". In particolare, saranno garantite sinergie e omogeneità in diverse funzioni, tra cui: emergenza urgenza extra ospedaliera; emergenza socio sanitaria; emergenza di massa e grandi calamità; coordinamento delle funzioni del sistema sangue; riorganizzazione del trasporto degli organi per i trapianti; integrazione dell´attività dei Medici di famiglia e dei pediatri erogatori di cure domiciliari; evoluzione delle tecnologie di supporto; sviluppo di protocolli di procedura uniformi; ottimizzazione dell´impiego delle risorse umane e materiali con economie di scala; formazione del personale con tecniche di educazione, continua e sul campo, medico infermieristica e di volontariato. "Il nostro 118 - aggiunge l´assessore Bresciani - già ora considerato il miglior sistema di emergenza urgenza del Paese, grazie al provvedimento di Giunta, avrà la possibilità, in tempi rapidi, di migliorare ancora. Allargherà la sua azione, con un unico direttore d´orchestra, anche alle reali domande di emergenza socio sanitaria o riguardo ad anziani, disabili, disagiati e assistiti a domicilio e si espanderà alla gestione delle emergenze di massa. Aumenta la sicurezza dei cittadini lombardi". Azienda Regionale Emergfenza Urgenza - Scheda La sede dell´Areu è fissata a Milano, nella struttura di viale Monza, 223 (che ospita l´azienda ospedaliera Istituto Ortopedico Gaetano Pini). La dotazione patrimoniale iniziale si basa su automezzi, componenti tecnologiche e presidi sanitari già in capo alle attuali Centrali Operative. Nel corso dello sviluppo della attività l´Azienda potrà procedere all´acquisizione di automezzi, apparecchiature, supporti informatici e ogni altro bene ritenuto necessario. Sono organi dell´Azienda il direttore generale e il collegio dei revisori. Il direttore generale è coadiuvato dal direttore amministrativo e dal direttore sanitario. Quanto alla struttura organizzativa, l´indicazione è di mantenere un assetto snello e flessibile che si avvarrà delle risorse già oggi presenti, articolata in quattro aree: - Area Operativa con funzioni specifiche in ambito di attività in urgenza emergenza, rapporti con le strutture sanitarie e operatori sanitari nel soccorso extraospedaliero, rapporti con il settore del volontariato, trasporto organi e tessuti e coordinamento delle funzioni del Centro regionale di Coordinamento e Compensazione del sangue. - Area Prevenzione, Qualità, Tecnologia, Formazione E Personale con funzioni specifiche in ambito dei servizi informativi, statistico epidemiologici, di prevenzione, medico legali e didattici. - Area Economico Finanziaria E Provveditorato - Area Grandi Emergenze Internazionali con funzioni specifiche dedicate all´analisi dei protocolli internazionali per la gestione degli eventi catastrofici. Questo il dettaglio dei compiti che assumerà l´Azienda Regionale Emergenza Urgenza, che potrà contare su un iniziale finanziamento annuo di 155 milioni di euro, individuato nelle funzioni specifiche non coperte da tariffe predefinite relative all´emergenza urgenza, incrementato della quota necessaria per l´implementazione e sviluppo della stessa e del sistema sanitario di urgenza emergenza territoriale: 1) definizione - per la stipula di contratti, accordi e capitolati - dei requisiti tecnici, organizzativi e professionali per i soggetti erogatori di prestazioni in ambito urgenza emergenza extraospedaliera, nonché delle modalità di controllo del mantenimento dei requisiti e delle prestazioni erogate; 2) definizione dei percorsi organizzativi di interfaccia con le strutture sanitarie sede di centrale operativa e/o mezzi di soccorso di base o avanzato; 3) definizione e controllo delle modalità di acquisizione da Enti, Associazioni di volontariato o loro Organismi Rappresentativi, Organizzazioni e Cooperative Sociali, di personale e servizi per lo svolgimento delle attività con i mezzi di soccorso di base e avanzato, considerando, ove previsto, i principi di sussidiarietà; 4) definizione della modalità di gestione di acquisizioni di beni e servizi (apparecchiature sanitarie e presidi, sistema informatico gestionale, telefonico, di registrazione, radio, di video sorveglianza, reti radiotelefoniche e informatiche, elisoccorso, mezzi su ruota); 5) definizione delle categorie di beni e servizi che possono essere oggetto di acquisizione centralizzata, modalità da incentivare; 6) valutazione dell´evoluzione delle tecnologie di supporto e necessarie per il funzionamento delle centrali operative; 7) definizione dei percorsi organizzativi interni, delle procedure e dei protocolli; 8) definizione dei criteri di ottimizzazione per l´impiego delle risorse umane e materiali, nell´ambito delle attività dell´area emergenza urgenza inter ed intraprovinciale; 9) rendicontazione delle attività per la remunerazione delle funzioni svolte in materia di emergenza urgenza extraospedaliera; 10) organizzazione e gestione del coordinamento intra-regionale e inter-regionale delle attività trasfusionali e dei flussi di scambio e compensazione di sangue ed emocomponenti attraverso il progressivo trasferimento delle funzioni del Centro Regionale di Coordinamento e Compensazione; 11) progressiva implementazione del coordinamento della funzione di trasporto organi e tessuti; 12) elaborazione ed applicazione di protocolli di intervento e di accesso al sistema ospedaliero in particolare per le emergenze ed urgenze cardio-cerebrovascolari, traumatologiche e pediatriche; 13) programmazione ed erogazione della formazione e dell´aggiornamento al personale dipendente o convenzionato con il Servizio Sanitario Regionale ed agli operatori appartenenti ad Enti, Associazioni di volontariato, Organizzazioni e Cooperative Sociali; 14) elaborazione ed applicazione dei piani e programmi sperimentali e di simulazione di eventi e situazioni dell´emergenza urgenza; 15) integrazione della risposta locale alla maxiemergenza, secondo protocolli definiti e attuazione di piani regionali; 16) analisi dei volumi di attività e della qualità delle prestazioni erogate, applicazione delle procedure per raggiungere gli standard fissati dagli indicatori di qualità e prestazione del sistema (in previsione dell´accreditamento delle attività di emergenza-urgenza, l´Areu è tenuta ad avviare il progetto di valutazione secondo il modello Joint Commission Internationa - Regione Lombardia); 17) valutazione analitica dell´impiego dei mezzi di trasporto e soccorso e dell´applicazione dei protocolli convenzionali con i soggetti autorizzati, compreso il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, per l´attività di soccorso primario e secondario; 18) progressiva estensione delle attività di coordinamento del sevizio/gestione del contatto telefonico per i trasporti interospedalieri, delle attività di integrazione con la continuità assistenziale, in accordo con le determinazioni della Direzione Generale Sanità; 19) integrazione con le attività dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, erogatori di cure domiciliari; 20) collaborazione nella risposta alle emergenze di tipo socio-assistenziale (Anziani, Disabili, Assistiti a domicilio, ecc); 21) promozione di un´attività di comunicazione sui temi dell´Emergenza Urgenza; 22) acquisizione dalle strutture sanitarie sede di centrale operativa e/o mezzi di soccorso di base o avanzato dei contratti e delle convenzioni, in essere alla data del presente provvedimento, e verifica della loro conformità agli indirizzi dettati dalla Regione; 23) definizione delle migliori sinergie funzionali atte a garantire la disponibilità, di personale e servizi per le centrali operative, lasciando immutato l´originario rapporto di dipendenza del personale stesso; 24) definizione delle migliori sinergie funzionali atte a garantire la disponibilità, da parte delle strutture sanitarie sede di Centrale Operativa e/o mezzi di soccorso avanzato, di personale e servizi per i mezzi di soccorso avanzato (compresi i mezzi infermieristici) ed elisoccorso, lasciando immutato l´originario rapporto di dipendenza del personale stesso. . |
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UNA RETE INTEROSPEDALIERA PER LA PRESA IN CARICO GLOBALE DEI PAZIENTI CON ICTUS. TERZA CAUSA DI MORTE IN VENETO |
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Verona, 17 marzo 2008 - Nel nostro Paese e anche in Veneto l’ictus è la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le patologie oncologiche ed è la prima causa d’invalidità che diventa gravissima nel 15 % dei casi. Le linee guida regionali per dare una risposta adeguata ai pazienti in termini di presa in carico complessiva ed interdisciplinare della persona prevedono tre fasi: una preospedaliera per il riconoscimento precoce dell’ictus; una ospedaliera per l’assistenza multidisciplinare; una postospedaliera per il recupero fisico e psichico. Dei piani della Regione del Veneto si è parlato stamattina a Verona in Azienda ospedaliera in un convegno promosso dall’Università “Team is brain” che ha fatto sedere attorno ad uno stesso tavolo i massimi esperti. L’assessorato alle Politiche sanitarie ha attivato dal 1998 un sistema di sorveglianza epidemiologia sul fenomeno sproke per migliorare l’assistenza ai pazienti con ictus e per sperimentare un modello di vigilanza basato sulle cartelle cliniche. Nel Veneto si registrano ogni anno 10 mila casi di ictus, l’85% ischemico e il 15% emorragico. Nel 2004 sono stati definiti i centri ospedalieri autorizzati al trattamento con trombolitici dei pazienti colpiti da ictus ischemico. La fase sperimentale del modello in un ottica di area vasta è stata realizzata lo scorso anno nella provincia di Verona e può adesso essere applicata a tutte le province venete. L’assessorato alle Politiche sanitarie sta lavorando per omogeneizzare l’intero percorso assistenziale garantendo l’applicazione e la diffusione di percorsi diagnostico terapeutici secondo le linee guida accreditate. Promuoverà l’attivazione di percorsi di cura integrati fra ospedale e territorio come la dimissione precoce protetta. Sarà al tempo stesso da garantire un’assistenza dedicata sia nella fase clinica che in quella riabilitativa con formazione specifica per il personale. L’obiettivo che la Regione del Veneto intende raggiungere in un futuro non lontano è costruire una rete per la gestione dei pazienti colpiti da ictus sulla base del modello adottato per la cura dell’infarto. Dovranno integrarsi a livello territoriale tutte le strutture ospedaliere e tutte le strutture sanitarie. Una volta completato il progetto di area vasta sarà infine doveroso ragionare in termini di alleanza con i centri di eccellenza europei per fare ricerca, per rivedere i modelli gestionali, per adottare procedure diagnostiche terapeutiche innovative, per valutare i costi assistenziali. . |
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DA UDINE PROPOSTE PER NUOVO PIANO ONCOLOGICO NAZIONALE |
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Udine, 17 marzo 2008 - Attivare un centro di ricerca di informatica clinica e aprire al più presto le porte degli ospedali ai bioingegneri. E´ la proposta di uno dei massimi esperti di ingegneria biomedica, il prof. Francesco Pinciroli del Politecnico di Milano, per rendere più efficiente e "attrattivo" il sistema sanitario regionale che è comunque uno dei più avanzati d´Italia, tanto che il Friuli Venezia Giulia è, ad oggi, l´unica regione italiana in cui tutte le Oncologie sono gestite con un sistema informatizzato di prescrizioni. Pinciroli, che ha introdotto oggi ad Udine il primo convegno nazionale sul tema della e-oncology, promosso dal dipartimento di Oncologia dell´Azienda ospedaliero universitaria di Udine, in collaborazione con la Regione, "Il Sole 24 Ore", Insiel e con il patrocinio dell´Associazione italiana di oncologia medica e del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri, si è dunque rivolto alla platea di oncologi e ricercatori invitandoli a diffondere l´eccellenza delle loro esperienze - ad Asti, per esempio, i medici di famiglia possono consultare le cartelle cliniche on line - all´intero sistema sanitario. Anche da parte del ministero della Salute, come affermato dal direttore generale Programmazione Sanitaria, Filippo Palumbo, è giunta piena disponibilità a considerare le proposte emerse dal convegno di Udine nell´ambito del prossimo Piano oncologico nazionale e a valutare positivamente il finanziamento di programmi specifici proposti dalle Regioni. Udine, città pilota, in cui è stata sperimentata da dieci anni la cartella informatica (fu progettata con Insiel tra il 1998 e il 2003, e adottata nel 2004 dal dipartimento di Oncologia dell´Azienda ospedaliero universitaria), potrebbe dunque implementare la ricerca per diventare modello di una sanità in grado di abbandonare le inadeguatezze della registrazione cartacea e di introdurre i vantaggi dell´informatizzazione per la qualità e la sicurezza delle cure. Si tratta, in realtà, di un´operazione molto complessa. Diffondere una cartella informatizzata in un ospedale ha, infatti, un elevato rischio di fallimento. "La sanità è l´unico sistema nel mondo che ha registrato forti difficoltà nell´introduzione di sistemi informatici - ha ricordato Gianpiero Fasola, direttore dell´Oncologia udinese e promotore del convegno -. Negli Stati Uniti, per esempio, ci sono esempi di fallimento nel tentativo di inserire l´informatizzazione negli ospedali. Per questo occorre diffondere e fare conoscere le buone pratiche". Sono ad oggi oltre 10 mila le cartelle informatizzate raccolte dal dipartimento di Oncologia che hanno permesso di creare in pochi anni un data base aggiornato e prezioso. Con la gestione informatizzata delle chemioterapie, è stato possibile introdurre alcuni vincoli procedurali per aumentare la sicurezza nella prescrizione dei trattamenti (abbattimento del rischio dal 50 al 90 per cento in alcuni casi). La cartella informatizzata è uno strumento utilissimo che alimenta il registro tumori, è in grado di fornire in tempo reale dati sull´andamento quantitativo dell´attività e supporta la programmazione delle visite e dei trattamenti chemioterapici. Al convegno, introdotto dall´assessore regionale ai Sistemi informativi, sono intervenuti, tra gli altri, i presidenti dell´Associazione nazionale di oncologia medica e del Collegio italiano dei primari oncologi, Francesco Boccardo e Giorgio Cruciani, e il direttore generale dell´Azienda ospedaliero universitaria di Udine, Carlo Favaretti. Nel pomeriggio è prevista una tavola rotonda a cui parteciperà il sottosegretario del ministero della Salute, l´assessore regionale alla Salute e amministratori di altre Regioni italiane. La conclusione dei lavori è affidata al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. . |
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INFORMATIZZARE IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE IN FVG |
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Udine, 17 marzo 2008 - Attuare in tempi brevi la completa informatizzazione del servizio sanitario del Friuli Venezia Giulia, diffondendo a tutta la rete di cura l´esperienza pilota della cartella clinica e dei protocolli di cura informatici sviluppati dal dipartimento di Oncologia dell´azienda ospedaliera universitaria di Udine, "pioniere" in Italia di questo processo di innovazione. È l´auspicio dell´amministrazione regionale ribadito alla platea di medici, oncologi, ricercatori e rappresentanti istituzionali provenienti da tutto il Nord Italia per il primo convegno sulla e-oncology, promosso dal dipartimento di Oncologia del nosocomio udinese, in collaborazione con Regione, Sole 24 Ore, Insiel e con il patrocinio dell´ Associazione italiana di oncologia medica e del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri, presenti il presidente della Regione e l´assessore alla Salute. Le risorse tecnologiche per attuare questo processo in Friuli Venezia Giulia esistono: entro il 2010 l´intero territorio sarà coperto da sistema di telecomunicazioni in banda larga, sviluppato dalla Regione attraverso la società Mercurio. Ma anche le risorse conoscitive sono state sviluppate a fondo per consentire di raggiungere in tempi brevi l´innovazione di tutta la rete di cura: lo dimostrano i risultati in campo medico esposti nel convegno di Udine e anche le competenze informatiche approfondite in questi anni da Insiel nel campo sanitario. Una informatizzazione spinta, che riguardi oltre all´uso delle cartelle informatiche - primo nucleo fondamentale di innovazione per affrontare i complessi problemi dell´oncologia - anche la gestione di tutti i risultati diagnostici e la loro trasmissione per via telematica tramite protocollo internet, migliorerà efficacia ed efficienza del sistema di cura. Tra le prime concrete ricadute vi saranno la riduzione dei tempi di attesa e dei costi, il miglioramento della programmazione e il contenimento dell´incidenza di errori nella somministrazione di farmaci e cure. . |
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PAZIENTI E ONCOLOGI SODDISFATTI, L’ASSISTENZA COSTA MENO MA NELLE UNIVERSITÀ ITALIANE NON SI INSEGNA A COMUNICARE |
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Roma, 14 marzo 2008 – Investire nella relazione medico-paziente può aiutare a ridurre i costi oncologici. Sembra una provocazione ma i dati della letteratura internazionale e di un progetto pilota italiano dimostrano che una comunicazione efficace aumenta la soddisfazione e la compliance del malato oncologico, migliora la soddisfazione del medico, aiuta a prevenirne il “burn out” e a ridurre le controversie medico legali. La buona comunicazione come risorsa per il sistema sanitario è l’oggetto del convegno che si svolge oggi all’Istituto Regina Elena di Roma, alla presenza di specialisti, associazioni di pazienti, psicologi, aziende e rappresentanti dei media. “Un’occasione per favorire il confronto fra le diverse figure professionali e le esperienze realizzate - spiegano i due presidenti del convegno, il prof. Francesco Cognetti, direttore dell’Oncologia Medica A dell’Irccs Regina Elena di Roma e il prof. Pierfranco Conte, responsabile del Dipartimento integrato di oncologia ed ematologia dell’Università di Modena-reggio Emilia –. Il nostro obiettivo è stimolare una riflessione su quali devono essere le priorità del sistema e denunciare l’arretratezza in cui versa il nostro Paese: in Italia, infatti, la comunicazione non fa ancora parte della preparazione professionale degli oncologi”. Da una recente indagine, che ha coinvolto tre istituti di eccellenza, l’ Ifo Regina Elena di Roma, l’Istituto nazionale dei Tumori di Milano e il Policlinico-universitario di Modena, risulta che circa il 60% dei professionisti considera la propria formazione universitaria su questo tema poco adeguata (un ulteriore 10% per nulla adeguata) e solo uno su tre ha avuto la possibilità di seguire corsi Ecm dedicati. Il progetto pilota, presentato oggi come una delle esperienze italiane più significative, ha coinvolto oltre cento donne con tumore del seno, selezionate per tipo di trattamento (chemioterapia, ormonoterapia, terapie biologiche). A ciascuna è stato somministrato un questionario diviso per macroaree: il linguaggio (“le parole del cancro”), i tempi e le modalità della visita, il rapporto con il medico, gli effetti delle terapie nella vita sociale ed affettiva del paziente (i problemi più frequenti, l’imbarazzo). Un analogo questionario, con un focus aggiuntivo sulla formazione, è stato somministrato anche agli oncologi che si occupano di tumore del seno. “I risultati sono stati decisamente positivi per quanto riguarda le donne, in generale soddisfatte del rapporto con il proprio medico – afferma il prof. Cognetti – a sorpresa invece sono stati proprio gli specialisti a lamentare una scarsa preparazione sul tema e a chiedere interventi formativi dedicati e maggiore attenzione per la comunicazione”. Il Convegno si tiene al Centro Congressi degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (Ifo) Regina Elena di Roma, centro di eccellenza nazionale in oncologia: “il Consiglio di Indirizzo e Verifica da me presieduto – sottolinea il prof. Giuseppe Petrella - ha stabilito tra le priorità le iniziative multidisciplinari che vadano a rafforzare la centralità del paziente. Tutto nei nostri istituti deve essere orientato alla massima umanizzazione della relazione medico-malato-familiari-operatori. Sono molte le iniziative che abbiamo messo in cantiere per favorire l’ascolto e la comunicazione e l’evento di oggi rappresenta un tassello di un ampio lavoro che dovremo portare aventi tutti insieme”. Altre esperienze significative presentate nel Convegno sono quella del gruppo C. A. R. E. (Comunicazione Accoglienza Rispetto Empatia) composto da un’equipe multidisciplinare con l’obiettivo di realizzare un manuale sulla qualità della relazione professionale e sulle capacità di accoglienza nella cura dei tumori, e quella del progetto “Accompagnarsi nelle storie di malattia oncologica” promosso dalla Fondazione Michelangelo. La seconda fase della mattinata è invece dedicata ad esaminare il ruolo dei vari attori del processo di comunicazione. “Accanto all’oncologo esistono una serie di altre figure determinanti nel modo di costruire rapporto del paziente con la sua malattia - afferma il prof. Pierfranco Conte – : i familiari, gli psicologi, il medico di medicina generale, ma anche i media. Il nostro compito è anche promuovere una corretta informazione e “fare cultura” affinché muti l’atteggiamento dominante nei confronti del tumore. Insegnare che non si deve più considerare una malattia incurabile perché si sono compiuti enormi progressi e per alcuni tipi di cancro, come quello del seno, la percentuale di persone che riescono a guarire è quasi dell’ 80%”. In questo processo culturale anche le aziende farmaceutiche possono rivestire un ruolo fondamentale, ponendosi a fianco dei medici nel sostegno di un “percorso” di comunicazione a tutto vantaggio dei pazienti. “Sanofi-aventis è la prima azienda farmaceutica in Italia e considera irrinunciabile la propria funzione di elemento coagulante per iniziative di questo tipo – spiega Arturo Zanni, Deputy General Manager sanofi-aventis Italia. La nostra visione presuppone di essere a fianco dei medici e dei pazienti non solo per offrire farmaci efficaci e sicuri, ma anche per favorire l’interscambio di informazioni necessario per il miglioramento dell’approccio “olistico” al malato di tumore”. Il convegno è stato realizzato grazie a un grant istituzionale di sanofi-aventis. . |
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ROMA: INAUGURATA NUOVA SEDE UNIVERSITÀ CAMPUS BIO-MEDICO |
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Roma, 17 marzo 2008 - Taglio del nastro per la nuova sede dell’Università Campus Bio-medico nella zona di Trigoria. La struttura, realizzata in poco più di tre anni, è dedicata alle attività didattiche, di ricerca e di assistenza sanitaria. Il Campus del Policlinico universitario, immerso nel verde su 75 ettari di terreno, occupa 62. 000 mq di superficie, è dotato di 18 sale operatorie, ha 400 posti letto in camere singole e doppie, con la disponibilità di un eliporto. Offrirà assistenza medica di qualità in ambienti studiati per garantire alti livelli di comfort. A regime, il campus universitario darà lavoro a circa 3. 000 persone. Ad inaugurare la struttura sono intervenuti il Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, il Ministro per i beni e le attività Culturali Francesco Rutelli, il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, Gianni Letta, , il prelato dell´Opus Dei, Javier Echevarría, il presidente del Campus Bio-medico Paolo Arullani. Il presidente Marrazzo, nel suo intervento ha ricordato l’alto livello delle strutture sanitarie presenti nel Lazio. Inaugurazioni come quella di oggi – ha detto- dimostrano come la sanità di questa regione non è implosa sotto il peso del deficit ma ha portato avanti progetti seri. Non posso accettare che, per una prestazione sbagliata, si metta in discussione una sanità d´eccellenza che ogni giorno può contare su medici e infermieri di alta professionalità. È questo che dobbiamo difendere". Del Policlinico Universitario fa parte il Centro per la Salute dell´Anziano, già attivo a Trigoria con i reparti di riabilitazione e geriatria, un’unità di valutazione dell´Alzheimer e un Centro Diurno per anziani fragili. Un centro realizzato grazie alla volontà di Alberto Sordi che ha regalato otto ettari di terreno della sua proprietà a patto che si realizzasse una struttura dedicata anche agli anziani. A ricordare l’impegno dell’attore è stato il vicepremier Francesco Rutelli che ha sottolineato la generosità dell’attore romano spesso impegnato in attività di beneficenza e impegno sociale. Accanto al Policlinico si estende, su 20. 000 mq di superficie, il nuovo Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria, che ospiterà fino a 300 ricercatori. E´ organizzato in 10 moduli per laboratori di Bioingegneria e 18 moduli per laboratori di Biomedicina. . |
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"PRONTO ASSISTENZA", CONSULENZA TELEFONICA PER LA NON AUTOSUFFICIENZA |
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Bolzano, 17 marzo 2008 - E´ attivo dall´11 febbraio scorso il servizio di consulenza telefonica "Pronto Assistenza": contattando il numero telefonico 848 800 277, si possono ricevere informazioni complete sulle misure di sostegno alla non autosufficienza previste dalla nuova legge. Già iniziate anche le prime visite domiciliari dei team di operatori. "Con questo servizio - ha spiegato l´assessore Richard Theiner - vogliamo compiere uno dei primi passi concreti del progetto di assicurazione per i non autosufficienti. La richiesta di informazioni da parte della popolazione è molto elevata, e riteniamo fondamentale mettere a disposizione degli utenti una consulenza efficace fornita da operatori preparati. Si tratta di un servizio complementare a quello offerto da comuni, distretti socio-sanitari, patronati, sindacati e associazioni sociali, che stanno dando una grossa mano alla diffusione delle informazioni". Il numero telefonico 848 800 277 di "Pronto Assistenza" è raggiungibile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. 30. "Mediamente - ha sottolineato la responsabile Iris Cagalli - si rivolgono a "Pronto Assistenza" circa 25 persone al giorno e le telefonate, essendo il nostro un servizio di consulenza, durano circa 15 minuti. Le domande più frequenti riguardano l´accesso alle nuove misure previste dalla legge. In pratica "Pronto Assistenza" rappresenta una sorta di perno di connessione tra l´offerta della pubblica amministrazione e le esigenze della cittadinanza, e contribuisce a pianificare e attuare interventi centrati sul bisogno reale delle persone". Nelle ultime settimane hanno inoltre preso il via le prime visite domiciliari presso le persone che beneficiano di assegni di cura o accompagnamento. "Abbiamo 54 operatori suddivisi in 27 team - ha spiegato Heidi Wachtler, responsabile del servizio di valutazione della non autosufficienza - ed ognuno è composto da un infermiere e da un operatore sociale. Sino ad oggi abbiamo effettuato 1. 500 visite, mentre a giugno passeremo alle case di riposo. Sempre con l´inizio dell´estate sarà inoltre possibile presentare le domande vere e proprie di assistenza". Per scongiurare il pericolo di truffe o visite "sgradite", il team degli operatori contatta nei giorni precedenti la visita la persona interessata, fissa un appuntamento, ed esibisce sempre il tesserino di riconoscimento. . |
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LE PMI DELLA SANITA’ PRIVATA SCRIVONO UNA LETTERA APERTA A BERLUSCONI |
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Roma, 17 marzo 2008 - Le piccole e medie imprese associate a Federlazio Sanità Privata si sono riunite in assemblea interna. A seguito della candidatura nel Pdl di nomi eccellenti della sanità laziale e leader industriali, i piccoli imprenditori della Sanità Privata accreditata, preoccupati ancora una volta per il loro futuro, hanno deciso di scrivere una lettera aperta all’On. Le Berlusconi con un programma di 12 punti, per conoscere il vero orientamento del Pdl per quanto concerne la Sanità sul territorio e il ruolo che si intende assegnare alla piccole e medie imprese del settore. “Conosciamo già il pensiero dei protagonisti della sanità del Governo tuttora in carica, che ci ha condotto sull’orlo del collasso fisico ed economico – afferma la Presidente di Federlazio Sanità Privata, Dott. Ssa Claudia Tulimiero Melis – mentre non sappiamo se qualcosa è cambiato nel programma del nuovo Partito Democratico. Solo una sentenza di grande giustizia, emessa del Tar Lazio, ha salvato 600 imprese e 10. 000 lavoratori dal tracollo e ridato assistenza sul territorio a milioni di persone dopo lo sciopero proclamato dalla categoria l’anno scorso, a seguito del taglio del 60% delle tariffe dei laboratori di analisi”. L’on. Le Alemanno, candidato sindaco ma anche autorevole esponente nazionale del Pdl, ci ha dato a questo riguardo assicurazioni che le Pmi della Sanità saranno adeguatamente tutelate, mentre aspettiamo di conoscere l’indirizzo del Pd. Quello che per il momento, tuttavia, osserviamo è che in ambedue gli schieramenti le candidature imprenditoriali hanno ignorato le piccole e medie imprese, che rappresentano il motore di questo Paese e il vero punto di forza di una politica di rilancio dell’economia, a favore dei soliti grandi gruppi. Solo nella realtà del Lazio, infatti, le 600 imprese del settore erogano annualmente oltre 40 milioni di prestazioni specialistiche al costo medio di cinque euro a prestazione e senza liste di attesa. Un costo bassissimo soprattutto se rapportato a quanto si spende nel pubblico, dove una reale analisi dei costi non è stata mai fatta. Sintesi Del Programma Delle Pmi Aderenti A Federlazio Sanita’ Privata (Strutture di Medicina Specialistica accreditate provvisoriamente nella Regione Lazio) Il presente programma è stato già consegnato all’On. Alemanno ed all’On. Augello affinché venga sottoposto all’attenzione dell’On. Berlusconi e dell’On. Fini. 1. Parità tra gli erogatori pubblici e privati, nonché tra gli erogatori privati medesimi, al fine di garantire il pieno rispetto del principio di “libera scelta” del cittadino, nonché il suo diritto ad ottenere gratuitamente le prestazioni in tempi rapidi nell’ambito di un servizio sanitario universale e solidaristico. 2. Separazione tra il soggetto erogatore delle prestazioni (sia pubblico, che privato), e il soggetto acquirente delle prestazioni medesime (Regione), al fine di impedire l’abuso di posizione dominante da parte delle Aziende Usl, erogatori anch’essi di assistenza mediante le proprie strutture a gestione diretta. 3. Terzietà dei controlli delle strutture pubbliche e private, affinché il controllato non coincida con il controllore. 4. Determinazione delle corrette tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, anche mediante rilevazione dei costi delle prestazioni nel settore pubblico. 5. Concentrazione dell’attività degli ospedali pubblici sui ricoveri per acuti anziché sulle prestazioni ambulatoriali, al fine di accrescerne efficienza ed efficacia. 6. Corretta programmazione del fabbisogno delle figure mediche e delle professioni sanitarie. 7. Revisione della disciplina sulle incompatibilità. 8. Inserimento nei Centri Unificati di Prenotazione (Cup) anche delle strutture private accreditate, al fine dell’abbattimento delle liste di attesa. 9. Ripristino dell’erogabilità delle prestazioni antidolorifiche ed antinfiammatorie nelle strutture di Medicina fisica e riabilitazione ambulatoriale accreditate, e pari dignità con le strutture di riabilitazione “extra-ambulatoriale”, mediante la cd. “presa in carico” del paziente. 10. Mantenimento della rete esistente sul territorio dei laboratori di analisi cliniche, con eliminazione del principio dei cd. “megacentri”. 11. Creazione delle “Case della salute” sul territorio all’interno delle strutture di medicina specialistica accreditata già esistenti, al fine di evitare i costi relativi alla realizzazione di nuove strutture, anche mediante la previsione di forme di collaborazione con i medici di medicina generale. 12. Istituzione di un tavolo di concertazione permanente a livello regionale con le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, e previsione di un rappresentante delle Pmi in Sanità in tutte le Commissioni ministeriali, comprese quelle relative alla definizione dei Lea. . |
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TESSILE: NUOVI PRODOTTI PER AIUTARE I DISABILI |
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Varese, 17 marzo 2008 - L’obiettivo è duplice: dare risposte alle esigenze delle persone disabili e promuovere occasioni di sviluppo del mercato dell’abbigliamento specialistico. L’appuntamento è per mercoledì 19 marzo quando le sale di Malpensafiere a Busto Arsizio ospiteranno il convegno “Qualità della vita: le risposte del Tessile-abbigliamento”. L’iniziativa rientra nel progetto Resta (Ricerca e Sviluppo del Tessile Abbigliamento) della Camera di Commercio e offrirà l’occasione per rispondere a una domanda di grande interesse: come lo sviluppo scientifico e tecnologico rispondono alla domanda delle persone disabili di avere prodotti d’abbigliamento in grado di soddisfare la complessità dei loro problemi? Il tema sarà analizzato a partire delle ore 14. 30 da una serie di relatori qualificati. Dopo l’apertura affidata a Daniele Parolo della Giunta della Camera di Commercio, Daniele Dondarini (Cna Emilia Romagna) parlerà su “Quale mercato di riferimento per l’abbigliamento personalizzato sulle esigenze dei disabili?”. Toccherà, poi, a Emilio Brioli (Gruppo Attivamente) proporre una relazione su “Il punto di vista e le necessità degli utenti”. Gabriella Alberti Fusi (Centrocot Busto Arsizio) parlerà, invece, su “Lo stato dell’arte e le esigenze di ricerca nell’abbigliamento per i disabili: alcuni temi di indagine”. A seguire, Piergiorgio Silvestrin (Lydda Wear) che avrà come tema “Le soluzioni dell’abbigliamento” e Giuseppe Androni (Politecnico Milano) con l’intervento “Le soluzioni della ricerca tecnologica”. Infine, Antonio Franceschini (Responsabile Cna Federmoda) presenterà l’esperienza “Vestire i bisogni” condotta in Emilia Romagna dalla sua associazione artigiana Cna e Roberto Vannucci (Centrocot) proporrà le opportunità di finanziamento per le imprese con riferimento anche ai bandi del 7° Programma Quadro per le Ricerca e Sviluppo dell’Unione Europea. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Centrocot di Busto Arsizio tel. 0332/696. 772 . |
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NOMINATO IL COORDINATORE DEI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE OSPEDALIERE SANITARIE DEL VENETO |
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Verona, 17 marzo 2008 - E’ stato nominato il nuovo coordinatore dei direttori generali delle aziende ospedaliere sanitarie venete. E’ Valerio Alberti, direttore generale dell’Azienda Ulss 3 di Bassano del Grappa, che sostituisce Lino Del Favero, direttore generale dell’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo. L’assessorato alle Politiche sanitarie vuole indirizzare a Valerio Alberti un augurio di proficuo lavoro. E’ un professionista di valide capacità che saprà mettere a frutto l’esperienza maturata in cinque anni di governo dell’Azienda ospedaliera di Verona. Saprà farsi interprete dei grandi temi della sanità veneta cercando soluzioni condivise ed innovative per i bisogni rinnovati di salute dei cittadini. A Lino Del Favero l’assessorato alle Politiche sanitarie formula un grazie sincero per il cammino fino a qui intrapreso. . |
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CALABRIA: L’ASSESSORE SPAZIANTE COSTITUISCE UN GRUPPO DI LAVORO PER REGOLARIZZARE LA PROFESSIONE INTRAMOENIA |
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Reggio Calabria, 17 marzo 2008 - L’assessore alla Tutela della Salute Vincenzo Spaziante ha istituito un gruppo di lavoro, del quale farà parte un rappresentante di ogni azienda sanitaria e ospedaliera, che già dalla prossima settimana sarà impegnato per garantire l’applicazione della Legge approvata il 2 agosto scorso, che concede dicootto mesi per mettere in regola le Regioni sull’esercizio della libera professione intramoenia dei medici nelle strutture pubbliche, con piani specifici, tariffe sotto osservazione e spazi adeguati. Con questa norma, s’intende, sostanzialmente, assicurare la presenza costante e continuativa del personale medico nelle strutture ospedaliere a maggiore tutela delle esigenze dei pazienti, anche in riferimento alla riduzione delle liste d’attesa. Inoltre, la Legge è volta a garantire la concreta possibilità della libera scelta del medico da parte del paziente e a consentire, agli stessi medici, un più ampio ambito di esercizio della propria professione. Sarà compito della commissione regionale istituita dall’assessore Spaziante valutare anche la possibilità, così come prevede la Legge, di acquistare o prendere in locazione spazi ambulatoriali esterni per consentire l’esercizio della libera professione di quanti scelgono l’esclusività. L’iniziativa è stata determinata dall’urgenza d’ intervenire sul sistema dell’attività libero-professionale intramuraria, da parte del Servizio Sanitario Nazionale al fine di garantire questo diritto dei medici e questa opportunità per i cittadini, ma nel segno della trasparenza e della legalità. Il gruppo di lavoro regionale invierà, entro poche settimane, la relazione sull’attuazione del provvedimento al Ministero della Salute. Alle Regioni viene dato tempo sino al prossimo trentuno luglio per realizzare i necessari spazi interni alle strutture pubbliche. . |
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VENDITA PATRIMONIO ASL LIGURIA, LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE BURLANDO PER OFFERTA 203 MILIONI DI EURO |
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Genova, 17 marzo 2008 - L´offerta di Fintecna Immobiliare di 203 milioni di euro per l´acquisizione in blocco del patrimonio delle Asl e Aziende Ospedaliere è stata commentata positivamente dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando. "Un grande risultato che smentisce clamorosamente coloro che in queste settimane ci accusavano di svendere gli immobili. L´offerta è superiore di ben 70 milioni di euro al debito assunto dalla Regione Liguria. Tolti gli interessi e le spese delle procedure - peraltro molto brevi - di cui va dato merito a Filse Spa, credo che potrà rimanere a disposizione della Regione una cifra molto importante che destineremo alle politiche abitative per i cittadini che ne hanno più bisogno". . |
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VALORIZZAZIONE E ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DELL´ASL DI VERCELLI SIGLATO IL PROTOCOLLO D´INTESA |
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Vercelli, 17 marzo 2008 - Per recuperare risorse per migliorare la qualità delle strutture e dei servizi sanitari presenti nel territorio di Vercelli coniugando lo sviluppo delle politiche e dei processi di trasformazione territoriale, Regione Piemonte, Azienda sanitaria locale di Vercelli e Comune hanno siglato oggi un protocollo d’intesa finalizzato alla sottoscrizione di specifici accordi di programma. Il documento - firmato dal vicepresidente e assessore al patrimonio della Regione Piemonte, dal sindaco di Vercelli e dal direttore generale dell’Asl Vc - attua il processo di valorizzazione delle aree strategiche comunali e dell’area di ampliamento industriale a sud della roggia Molinara di Larizzate. Infatti, il primo accordo di programma riguarderà il processo di trasformazione delle aree a sud della roggia, circa 1. 200. 000 mq, attraverso la preventiva redazione da parte del Comune di Vercelli di una variante al piano regolatore vigente ed a quello adottato, finalizzata all’ampliamento dell’area industriale come nuovo Piano per gli insediamenti produttivi, da attuarsi anche per comparti. I successivi accordi interesseranno gli interventi di valorizzazione e trasformazione delle aree classificate strategiche, costituite dagli immobili ex ospedale pneumologico Bertagnetta ed ex ospedale provinciale neuropsichiatrico e da quelli costituenti la frazione Larizzate. Le priorità delle iniziative saranno concertate con il Comune di Vercelli e la Regione Piemonte, la quale si impegna ad autorizzare l’alienazione degli immobili di proprietà dell’Asl Vc, individuati dal protocollo stesso, promuovere e coordinare l’iter procedurale e l’attività amministrativa per garantire il buon esito del procedimento, individuare, di concerto con l’Asl ed in conformità alla pianificazione e programmazione regionale, la destinazione e l’utilizzo in ambito sanitario delle risorse economiche derivanti dalla alienazione dei beni. In questo caso, si specifica che i fondi ricavati verranno reinvestiti per migliorare le strutture sanitarie presenti sul territorio dell’Asl di Vercelli. Il documento è il risultato di un lavoro di concertazione tra la Regione Piemonte e gli enti coinvolti iniziato nel dicembre 2007, quando, considerata la complessità dell’iniziativa, si è ritenuto opportuno definire una programmazione delle azioni tecnico-amministrative. A fine marzo inizieranno le riunioni di concertazione per definire l’accordo di programma riguardante l’attuazione del nuovo Piano per gli insediamenti produttivi delle aree a sud della roggia Molinara di Larizzate. . |
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BARI: AL VIA IL CORSO BIENNALE DI FORMAZIONE PER I MEDICI DI FAMIGLIA |
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Bari 17 marzo 2008 – Oggi presso l’Ordine dei Medici di Bari alle ore 9,30 avrà inizio il Corso Biennale di Formazione per i Medici di Famiglia degli Uffici delle Cure Primarie della Regione Puglia con un seminario introduttivo sul tema: “Il nuovo ruolo del medico di famiglia nel Servizio Sanitario Pugliese: un’innovazione nel campo delle cure primarie”. Il seminario sarà incentrato sul tema “Il nuovo ruolo del medico di famiglia nel Servizio Sanitario Pugliese: un’innovazione nel campo delle cure primarie” e vedrà la partecipazione del Prof. Paolo Livrea, Presidente Ordine dei Medici di Bari, del Dott. Giacomo Milillo, Segretario Nazionale Fimmg, del Dott. Alberto Tedesco, Assessore regionale alle Politiche della Salute – Regione Puglia e dell’On. Nichi Vendola, Presidente Regione Puglia. L’incontro sarà moderato dalla dott. Ssa Anna Lampugnani e dal dott. Salvo Segreto. Le relazioni saranno svolte dal dott. Filippo Anelli, Segretario Regionale Fimmg Puglia, dal dott. Walter Medda, Amministratore Delegato Teva Italia, e dal Prof. Federico Spandonaro, docente alla Facoltà di Economia Università di Roma - Tor Vergata. L’iniziativa formativa, che si articolerà nel biennio 2008-2009, ha lo scopo di fornire ai medici di famiglia che dirigono e compongono gli uffici delle cure primarie aziendali e distrettuali le competenze specifiche sul piano manageriale e organizzativo, così come nel settore epidemiologico e dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie. La Regione Puglia si candida così a implementare, nello scenario sanitario nazionale, una innovativa modalità organizzativa, unica nel suo genere, che anticipa molti degli aspetti che sono allo studio di una possibile riforma del sistema delle cure primarie nel nostro paese. Infatti, sono stati istituiti in ogni Asl della Puglia gli Uffici delle Cure Primarie in seno alla Direzione Generale Aziendale e Distrettuale diretti da medici di famiglia, in attuazione delle Leggi Regionali n. 25/06 e 26/06 e dell’Accordo Regionale per la Medicina Generale pubblicato sul Burp n. 10 del 18 Gennaio 2008. I medici di famiglia così nominati sono chiamati ad intervenire nella fase di programmazione delle attività aziendali e distrettuali e a svolgere un’attività di monitoraggio di tutte le prestazioni sanitarie nel campo delle cure primarie, realizzando così quella integrazione dei medici di medicina generale nel sistema di governo delle aziende asl tanto utile per sviluppare un adeguato livello di cure territoriali nel nostro territorio. . |
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REGIONE UMBRIA ADERISCE A CAMPAGNA “GENITORI PIÙ” PER PROMOZIONE SALUTE PRIMA INFANZIA |
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Perugia, 17 marzo 2008 – Ha come scopo la sensibilizzazione dei genitori rispetto ai rischi per la salute dei bambini la campagna nazionale “Genitori più” alla quale, su iniziativa dell’Assessorato alla Sanità, aderisce anche la Regione Umbria. L’iniziativa vuole mettere in rete tutte le attività di promozione della salute rivolte all’infanzia attivando sinergie tra tutti gli operatori del sistema sanitario regionale che si relazionano con i genitori e i bambini dalla nascita ai primi anni di vita, per poi sviluppare nuovi interventi. La Regione Umbria – ha spiegato l’assessorato – ha da molti anni attivato in questo campo numerose iniziative: nel maggio 2007, nell’ambito dell’accordo regionale con i pediatri di fiducia (o di libera scelta) è stato elaborato il progetto “Salute Infanzia” che prevede il ruolo di counseling dei pediatri nei confronti dei genitori, in occasione dei bilanci di salute effettuati nei primi due anni di vita, con l’obiettivo di aumentare l’adesione alle campagne vaccinali e di sensibilizzare i genitori rispetto ai rischi per la salute dei bambini nel caso di esposizione a fumo passivo, alla prevenzione degli incidenti domestici e stradali, alla promozione dell’allattamento al seno, all’adozione di un corretto stile di vita e di un’adeguata nutrizione, all’importanza della lettura ad alta voce di un libro già nei primi anni della loro esistenza. L’iniziativa, che è stata avviata lo scorso novembre e avrà durata triennale, prevede la distribuzione di materiale informativo e la somministrazione di un questionario ai genitori per desumere le loro conoscenze rispetto ai temi trattati. La Regione Umbria si è attivata anche sul fronte dell’allattamento al seno. A proposito ha elaborato un documento dal titolo “Linee di indirizzo alle aziende sanitarie per la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno” che prevede anche l’istituzione di un osservatorio regionale e sistemi premianti per le Aziende ospedaliere che avviano processi di accreditamento come “Ospedale amico del bambino”. Sono stati anche attivati interventi di promozione di salute per favorire l’assunzione di acido folico nelle donne prima e nei primi tre mesi della gravidanza per prevenire le malformazioni del sistema nervoso del feto, e a prevenire la morte improvvisa in culla attraverso l’adozione della posizione supina del lattante. . |
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CELL THERAPEUTICS, INC. (CTI) ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL QUARTO TRIMESTRE E DELL’ESERCIZIO 2007 RISTRUTTURAZIONE DELLA MAGGIORANZA DELLE OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI IN SCADENZA A GIUGNO 2008 RIDUZIONE DELLE SPESE OPERATIVE NETTE RICAVI GENERATI DALLE VENDITE DI ZEVALIN PARI A 15 MILIONI DI DOLLARI NEL 2008 |
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Seattle e Bresso 17 marzo 2008 — Cell Therapeutics, Inc. (Cti) (Nasdaq e Mta: Ctic) ha presentato i risultati finanziari del quarto trimestre e dell’esercizio al 31 dicembre 2007. Eventi recenti · Annuncio del completamento dell’acquisizione di Zevalin (Ibritumomab Tiuxetan) da Biogen Idec, con pagamento iniziale di 10,1 milioni di dollari, e sviluppo della struttura di direzione medica, marketing e vendite. · Raccolti complessivamente 14,8 milioni di dollari lordi dal collocamento di azioni ordinarie, privilegiate e warrant; raccolti 51,7 milioni di dollari derivanti dal collocamento di obbligazioni convertibili senior al 9% con scadenza al 2012, di cui 16,2 milioni di dollari sono stati utilizzati per indurre la conversione di 21,5 milioni di dollari di azioni privilegiate convertibili serie A, B, C, D, in azioni ordinarie. · Ristrutturazione di circa l’81% delle obbligazioni convertibili con scadenza a giugno 2008, e riduzione del relativo importo da 55,9 milioni di dollari a 10,7 milioni di dollari. · Riduzione del 35% delle spese operative nette stimate, con l’obiettivo di ridurre le spese operative nette di cassa nel 2008 a 77 milioni di dollari, concentrando le risorse sul raggiungimento dell’obiettivo di 15 milioni di dollari di ricavi netti generati dalla vendita di Zevalin, sulla presentazione della domanda di registrazione (Marketing Authorization Application – Maa) di Xyotax (paclitaxel poliglumex, Ct-2 103) in Europa, in preparazione della potenziale domanda di registrazione (New Drug Application – Nda) di pixantrone (Bbr 2778) negli Usa nel 2009, nonchè sullo sviluppo di brostallicina. “Ora che abbiamo fatto significativi progressi nella nostra strategia di semplificazione della struttura del capitale, riducendo le spese operative e spostando le nostre risorse sulle opportunità di breve termine, riteniamo di essere in una posizione molto più forte per incrementare i nostri ricavi, attuare i nostri programmi di ricerca clinica in fase avanzata e creare valore per i nostri azionisti e i pazienti” ha detto James A. Bianco, M. D. , Presidente e Ceo di Cti. “Dopo la ristrutturazione finanziaria e con il completamento del riallineamento strategico, possiamo concentrarci sulla commercializzazione di Zevalin e sullo sviluppo clinico in fase avanzata del nostro portafoglio prodotti”. Risultati finanziari Nel trimestre chiuso il 31 dicembre 2007 Cti ha riportato una perdita netta attribuibile agli azionisti pari a 39,1 milioni di dollari (0,74 dollari per azione), paragonata ad una perdita netta attribuibile agli azionisti di 35,6 milioni di dollari (1,00 dollaro per azione) nello stesso periodo del 2006. Nell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2007 Cti ha riportato una perdita complessiva attribuibile agli azionisti pari a 148,3 milioni di dollari (3,27 dollari per azione), inclusi 24,6 milioni di dollari di costi di ricerca e sviluppo in corso, attribuiti all’acquisizione di Systems Medicine e Zevalin. Tali costi di ricerca e sviluppo sono primariamente senza esborso monetario. La perdita è comparata ad una perdita netta attribuibile agli azionisti di 135,8 milioni di dollari (4,84 dollari per azione) nel 2006. Nel 2007 Cti ha registrato costi per interessi liquidati anticipatamente pari a 2,3 milioni di dollari, paragonati a 24,8 milioni di dollari nel 2006, primariamente correlati alla conversione delle nostre obbligazioni convertibili al 6,75% nel corso del 2006. La Società ha chiuso l’esercizio con circa 18,4 milioni di dollari in disponibilità liquide, investimenti a breve ed interessi da ricevere. Nel mese di gennaio 2008 la Società ha venduto azioni ordinarie a Société Générale, conformemente al contratto di Step-up Equity Financing, raccogliendo approssimativamente 1,27 milioni di dollari lordi. Nel marzo 2008 Cti ha raccolto approssimativamente 35,5 milioni di dollari lordi dalla vendita di obbligazioni convertibili senior, dopo aver dedotto 16,2 milioni di dollari pagati per indurre i detentori di azioni privilegiate convertibili a convertire le proprie azioni privilegiate in azioni ordinarie, cancellando 21,5 milioni di azioni privilegiate convertibili riscattabili. . |
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BIENNALE DEI GIOVANI ARTISTI, VENDOLA: GUARDARE L´EUROPA CON LA LENTE DEL MEDITERRANEO, DELLE CULTURE |
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Sarajevo, 17 marzo 2008 - Ha avuto grande successo, a Sarajevo, il convegno di presentazione della Biennale dei Giovani Artisti, che ha visto la partecipazione del Presidente Vendola, dell’assessore Godelli e, in rappresentanza dell’Università di Bari,i proff. Franco Botta e Franco Cassano. Il Presidente Vendola ha ricordato che 22 anni fa, in occasione della I edizione della Biennale “ c’ero anch’io in quella strana fabbrica di futuro che era Barcellona. Ero un giovane curioso riguardo questo appuntamento che veniva incentrato sul tema della creatività. “ Provate ad immaginare- ha continuato Vendola- cosa è successo quando mi hanno proposto di ospitare in Puglia questa edizione che considero importante per il mio progetto politico. “ In Puglia vogliamo ricostruire un’Europa che oggi è in crisi perché solo legata a pochezza culturale, giacobinismo istituzionale con mediazioni al ribasso. In questa Europa il grande tema delle Culture è stato scansato: per questo noi dobbiamo tornare a guardare all’Europa attraverso la lente del Mediterraneo. Così accoglieremo i giovani che a maggio arriveranno in Puglia da ogni parte del Mediterraneo”. . |
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RIMINI “ESPORTA” A ROMA L’ARTE DEL TRECENTO DAL 13 MARZO UNA MOSTRA A PALAZZO BARBERINI |
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Rimini, 17 marzo 2008 - Saranno esposti una quindicina di bellissimi capolavori di questo periodo artistico – Un’altra occasione di valorizzazione e conoscenza del patrimonio artistico della città che ha inaugurato il polo archeologico della Domus romana del chirurgo I massimi capolavori della pittura riminese del Trecento sono oggetto di una mostra ospitata a Roma, dal 13 marzo al 15 giugno, nella Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini. La rassegna “Giovanni Baronzio e la pittura a Rimini nel Trecento” – curata da Daniele Ferrara - è promossa dal Polo Museale Romano in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e l’adesione della Provincia di Rimini e Apt Servizi dell’Emilia Romagna. La mostra presenta una quindicina di bellissime opere d’arte di questo periodo artistico. Rimini, colonia romana dal 268 avanti Cristo, capitale della dinastia dei Malatesta, agli inizi del Trecento, era una città ricca e vivace tanto da richiamarvi maestri come Giotto e da creare le condizioni per l’esplosione di una vivacissima scuola artistica che operò in città ma che si impose anche altrove. Questa scuola artistica ha dato il meglio di sé anche in territori lontani come dimostrato dai bellissimi affreschi di Pietro da Rimini per il Cappellone di San Nicola da Tolentino (Mc) e che, al nord, ha esteso la sua influenza stilistica sulla pittura fiorita nella Marca di Treviso e nel territorio dell´attuale Slovenia. La città di Rimini, con questa mostra, “esporta” così a Roma un “tassello” importante della sua storia artistica la cui valorizzazione è in pieno svolgimento come dimostra la recente inaugurazione del complesso museale della Domus del Chirurgo splendida testimonianza di una età romana che vede oggi presenti monumenti insigni come l’Arco d’Augusto ed il Ponte di Tiberio: unici monumenti di questi periodi romani (rispettivamente del 27 avanti Cristo e 21 dopo Cristo) ancora così ben conservati in Italia. Nella mostra sono presenti, assieme al dossale di Giovanni Baronzio, altre importanti opere di questa Scuola pittorica tra cui il foglio di Corale di Neri da Rimini datato 1300; opere di Giovanni, Giuliano e Pietro da Rimini; due tavole del Baronzio provenienti dalla Pinacoteca Vaticana; e un dittico del Maestro di Verucchio. Provenienti da Urbino saranno in mostra tre superbe tavole di maestri riminesi del Trecento. . |
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BIC LAZIO: PUBBLICATO IL BANDO “IMPRENDILARTE” PER SELEZIONARE 15 GIOVANI ARTISTI NELLA REGIONE |
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Roma, 17 marzo 2008 – La promozione dell´autoimprenditorialità nei giovani artisti emergenti, in modo da rafforzarne le competenze necessarie per inserirsi sul mercato. E’ questo l’obiettivo del programma Imprendilarte che prevede la selezione da parte di Bic Lazio e del Modigliani Institut Archives Légales Paris-rome di 15 giovani artisti da immettere in un percorso di accompagnamento ed assistenza. Oltre all’approfondimento di tematiche riguardanti il mercato dell’arte, sarà realizzato un laboratorio sperimentale all’interno del quale gli artisti verranno supportati nella creazione del proprio catalogo e nell’organizzazione di una mostra. Il percorso prevede anche la realizzazione di un portale web appositamente dedicato all’iniziativa. Il premio finale consiste in una mostra collettiva e nella realizzazione di un catalogo personale per i 4 artisti che verranno giudicati più meritevoli. Il programma è aperto a tutti i giovani pittori o scultori, di ambo i sessi, residenti nel Lazio, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, purché non abbiano mai preso parte ad una mostra d’arte personale o collettiva. Il giovane artista che intende partecipare dovrà partecipare al bando pubblicato sul sito di Bic Lazio www. Biclazio. It e far pervenire la documentazione richiesta entro e non oltre le ore 12. 00 del 18 Aprile 2008 all’indirizzo: Bic Lazio - Programma Imprendilarte, via Casilina 3T, 00183 Roma. Per avere maggiori informazioni è possibile scrivere al seguente indirizzo e-mail: premioimprendilarte@biclazio. It oppure telefonare a Bic Lazio, chiedendo della Dott. Ssa Maura Contini al numero 0680368237, o del Dott. Giordano Dichter al numero 0680368907. . |
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I LIGARI PITTORI DEL ´700 LOMBARDO AL MUSEO DIOCESANO DI MILANO MILANO E SONDRIO RISCOPRONO LA GRANDEZZA DEI LIGARI L´INIZIATIVA CELEBRA 100 ANNI DEL CREDITO VALTELLINESE |
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Milano, 17 marzo 2008 - Il 2008 sarà l´anno dei Ligari. Alla dinastia di pittori valtellinesi saranno dedicate ben tre mostre e l´allestimento di una sezione museale. Alla produzione di Pietro e dei figli Cesare e Vittoria saranno affiancate opere di altri protagonisti del Settecento lombardo e veneto, ambiti nei quali operò la celebre famiglia di artisti valtellinesi. Il grande "Progetto Ligari" è stato voluto e sostenuto dal Credito Valtellinese quale iniziativa di maggior rilievo delle celebrazioni per il primo secolo di attività dell´Istituto. Il fulcro della mostra sui Ligari avrà sede a Milano presso la Galleria del Credito Valtellinese (Palazzo delle Stelline), dove saranno esposte le opere fondamentali del percorso artistico della dinastia di pittori, suddivise per aree tematiche: genere sacro, profano e ritratto e nelle sale del Museo Diocesano dove saranno invece presentate opere di Pietro, Cesare e Vittoria, a confronto con dipinti di artisti lombardi e veneti che precedono o affiancano la carriera dei Ligari. A Sondrio, accanto all´ allestimento delle sale dedicate ai Ligari del Museo Valtellinese di Storia e d´Arte, è in programma a Palazzo Sertoli presso la Galleria Credito Valtellinese, una sezione monografica focalizzata sui disegni e sulla prove di arte incisoria dei maestri. Completano questa articolata offerta espositiva gli itinerari sul territorio valtellinese e non solo, itinerari che condurranno il visitatore a scoprire e ammirare l´amplissima produzione ligariana ad affresco. Il tutto sarà preceduto da un organico approfondimento storico e critico sulla dinastia d´artisti, studi che saranno raccolti in due volumi, l´uno dedicato ad un atlante ragionato della intera produzione pittorica, il secondo al catalogo delle opere esposte. I Ligari prendono nome dall´omonima contrada posta nel territorio comunale di Sondrio. Il capostipite, Giovan Pietro, detto appunto "il Ligari", nasce da famiglia agiata nel 1686. Dodicenne viene mandato a studiare a Roma a bottega da Lazzaro Baldi, seguace di Pietro da Cortona. Da qui si trasferisce in diverse città dell´Italia centrale e a Venezia per stabilirsi poi a Milano e infine in Valtellina. La sua produzione, improntata ad una personale declinazione del classicismo arricchito da slanci coloristici, è presente in molte città e tocca tutti i temi del sacro (famosissimo il suo "Battesimo della Principessa indiana"), del ritratto e dei temi profani. Personalità eclettica, Pietro è anche architetto, progettista di arredi liturgici, agronomo ed anche inventore di originalissimi orologi. Cesare, oltre che allievo del padre, fu a Venezia scolaro di Giambattista Pittoni e del Piazzetta. Tornato in patria lavorò per una committenza diversificata, religiosa e privata. La sua pittura non venne sempre apprezzata dai suoi conterranei, ancora legati al classicismo del padre. Così Cesare, importante artista del Settecento lombardo, finì i suoi giorni in povertà nel comasco dove cercava quella fortuna che la sua terra gli negava. Legata al padre e poi al fratello, Vittoria, quando può agire in autonomia, offre prove di notevole livello, sia che si tratti di dipingere soavi Madonne sia quando le vengono commissionate grandi pale d´altare. Le mostre di Milano sono curate da Simonetta Coppa e Eugenia Bianchi. La mostra di Sondrio da Angela Dell´oca. . |
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BERGAMO PALAZZO DELLA PROVINCIA DI BERGAMO - SPAZIO VITERBI DAL 12 APRILE AL 31 AGOSTO 2008 IN MOSTRA LE SCULTURE DI UGO RIVA |
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Bergamo, 17 marzo 2008. - Un’antologica dal titolo Un artista contemporaneo e la classicità racconta il percorso creativo di uno degli artisti più interessanti del panorama italiano attraverso quaranta lavori dal 1982 al 2007. Una delle sezioni del percorso sarà dedicata al confronto tra alcune sue opere e dipinti del Xv e Xvi secolo. Dal 12 aprile al 31 agosto 2008, Bergamo sarà al centro di un importante appuntamento d’arte che documenterà il percorso creativo di Ugo Riva una delle voci più autorevoli della scultura contemporanea, nato proprio nella città orobica 57 anni fa. Curata da Ferdinando Noris e allestita nel cortile e negli spazi appena recuperati all’ultimo piano dell’edificio che ospita la Provincia di Bergamo (oltre due mila metri quadrati di superficie, 600 dei quali di area espositiva), l’antologica di Riva è costruita attorno a 40 sculture storiche e alcune inedite, con una suggestiva sezione dedicata al confronto con opere classiche di autori del Xv e Xvi secolo. I suoi temi negli anni passati erano prevalentemente legati a una scena quotidiana, a un piccolo teatro degli affetti che si traduceva di volta in volta in racconto simbolico o in dramma. Sotto la maschera del mito, e talvolta dell’allegoria, comparivano sempre argomenti e soggetti concreti: quegli episodi e soprattutto quelle tragedie silenziose che si susseguono nel corso dell’esistenza. Queste tematiche non sono scomparse, come dimostra l’opera dal titolo Le mie radici, tra le cui quinte metafisiche si agita un dramma vissuto: una frattura dolorosa, infatti, separa l’Io da colui o colei che l’ha generato. Si avverte un sentimento di abbandono, un sentirsi gettato nel mondo, e anzi espulso (dall’alveo materno, dalla natura, dal tempo). Oggi però (ne sono un sintomo e un indizio i titoli delle opere) nel mondo plastico di Riva si affacciano anche personaggi invisibili. Non a caso le due figure senza nome, la coppia archetipica che è seduta sullo sfondo della stele di Davanti al mistero sembra vegliare un’apertura negata, una porta che non si apre, che non conduce in nessun luogo. Il sacro non è, per Riva, un luogo conosciuto. È però un luogo presentito, di cui l’artista avverte e cerca i confini e le tracce. Questa lieve e lenta metamorfosi dei soggetti, cioè dei motivi d’ispirazione, verso un orizzonte più trascendente, non cancella affatto il sentimento della materia. Riva è uno scultore intensamente materico. Le sue opere perseguono la compiutezza del disegno. Anche la stele, che è un elemento centrale del lavoro dello scultore bergamasco, non è intesa come una parete piana, che argina il dilagare della materia, ma al contrario come una superficie viva, che secerne umori ed eccedenze: una superficie suscettibile di accrescimenti, di gonfiori, che accoglie presenze mobili e vibratili. Questa matericità non si è cancellata, e non si è nemmeno disciplinata nelle opere più recenti. Continua, anzi, sia nella terra che nel bronzo. Allo stesso modo, la scultura di Ugo Riva è una ricerca drammatica. E proprio in queste ultime opere, con la loro tematica sacrale, emerge con più forza una dimensione dolorosamente grave. La sostanza del lavoro di Riva è espressionista, quali che siano le suggestioni e le reminiscenze classiche che dissemina nel suo lavoro. La ricerca dell’armonia, e anche della bellezza, non cancella la presenza di una smorfia dolorosa, di una deformazione, di un aspetto di informità e di infermità dell’immagine. Lo si nota anche in opere soavi come Arca della speranza, dove l’incompiutezza della forma, per esempio nello sfaldarsi della veste, allude a qualche lacerazione segreta. E proprio in questo stridore, in questa armonia malata consiste una delle cifre più riconoscibili dell’artista. Il suo mondo espressivo sarà messo a confronto, in una delle sezioni più suggestive del percorso espositivo, con 10 opere (provenienti dalla collezione della Banca Etruria) di autori tra Xv e Xvi secolo - Giorgio Vasari, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato, Francesco di Gentile da Fabriano, Neri di Bicci, Massimo Stanzione, Maestro di Stratonice -, che rappresentano due tematiche spesso praticate da Riva: la figura femminile, Madonna e madre. In occasione dell’antologica di Bergamo, sarà pubblicato un volume di 200 pagine, Silvana Editoriale, dal titolo Riva, scultore, che documenta grazie a 150fotografie tutta la sua vita artistica, e raccoglie i testi dei principali storici e critici che si sono interessati al suo lavoro. Anche Milano vedrà protagonista l’artista bergamasco con la mostra Ugo Riva. Scultore in bronzo allestita alla Galleria Salamon & C. (Palazzo Cicogna – via San Damiano 2, tel. 76013142) dal 7 maggio al 13 giugno. Presentata da Timothy Standring, direttore della Gates Foundation, Painting & Sculture dipartimento al Denver Art Museum, l’esposizione raccoglie 15 sculture dove Riva affronta il discorso sulla figura umana, soprattutto figure femminili in tutte la sue sfaccettature: madri, madonne, donne. Cenni biografici Ugo Riva nasce a Bergamo il 9 Agosto del 1951 e negli anni degli studi superiori, comincia a sviluppare in lui uno spiccato interesse per le Arti figurative. Dopo una breve esperienza pittorica, dal 1977-78 matura la scelta di dedicarsi esclusivamente alla scultura frequentando la bottega di Tarcisio Brugnetti, un oltremodo eclettico (musicofilo e scultore) personaggio bergamasco. La sua opera, in questo periodo giovanile, è vicina alle istanze espressionistiche, delle quali in seguito, nel corso degli anni ‘80, si allontanerà in favore di un approfondito studio e recupero della classicità intesa non come maniera bensì come sorgente viva e vivificante da cui attingere emozioni e sentimenti da rivivere, non da ripetere meccanicamente; periodo culminato nelle esposizioni milanesi degli anni 1989 - 90. Nel corso degli anni ‘90 ha notevolmente diradato, nelle opere, i riferimenti alla mitologia e alla letteratura del mondo classico, ma anche nel raccontare la contemporaneità la sua attenzione è sempre rivolta ai sentimenti e alle pulsioni che disegnano il contorno stesso di una vita umana pienamente vissuta: l´amore nelle sue infinite dimensioni, la maternità, la sensualità, la solitudine angosciante del singolo. Ugo Riva ha tenuto, dal 1973 ad oggi, oltre trenta mostre personali in Italia e all´Estero. . |
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GOLF - EUROPEAN TOUR: IN COREA DEL SUD VINCE GRAEME MCDOWELL BUONA PROVA DI FRANCESCO NOLINARI (24°), CEDE EMANUELE CANONICA (43°) |
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Roma, 17 marzo 2007 - Francesco Molinari ha concluso al 24° posto con 281 colpi (69 72 71 69), risalendo dal 35°, il Ballantines Championship (European Tour) svoltosi sul percorso del Pinx Gc di Jeju Island nella Corea del Sud. E´ invece scivolato dal 19° al 43° Emanuele Canonica (285 - 71 71 68 75) per un 75. L´annunciato duello finale tra l´irlandese Graeme Mcdowell e l´indiano Jeev Milkha Singh si è risolto solamente alla terza buca di spareggio dopo che i due avevano concluso alla pari la gara con lo score di 264. Singh (68 66 64 66), annullate due occasioni favorevoli per l´irlandese (68 64 66 66), ha piazzato la palla a un metro dalla bandiera, ma Mcdowell ha fatto di meglio ponendola a una sessantina di centimetri dall´asta. L´indiano ha mancato il putt abbastanza facile e il ventinovenne irlandese ha ottenuto il terzo titolo nel circuito, dopo lo Scandinavian Masters (2002) e l´Open d´Italia (2004, anche questo in spareggio). I due hanno nettamente dominato la scena come dimostrano i sette colpi di ritardo accusati dall´irlandese Paul Mcginley, terzo con 271. Al quarto posto con 273 il giapponese Shingo Katayama, al quinto con 274 il danese Thomas Bjorn, lo svedese Johan Edfors e lo statunitense Anthony Kim, all´11° con 277 l´indiano Jyoti Randhawa, al 14° l´irlandese con 278 Padraig Harrington, al 18° con 279 lo statunitense Chris Dimarco, al 24° con 281 K. J. Choi. Molinari, che ha effettuato una gara abbastanza regolare con una leggera flessione nei giri centrali, ha chiuso con un parziale di 69 mettendo insieme quattro birdie e un bogey. Canonica era ben piazzato dopo le prime undici buche con tre birdie e un bogey, ma nelle ultime sette ha accusato un inatteso black out con cinque bogey che gli sono costati una ventina di posizioni. Mcdowell ha ricevuto un assegno di 333. 330 euro su un montepremi totale di due milioni di euro. Us Pga Tour: Tiger Woods Recupera Sette Colpi E Balza In Vetta - Incredibile Tiger Woods nell´Arnold Palmer Invitational (Us Pga Tour) al Bay Hill Club & Lodge di Orlando, in Florida: con un giro in 66 e lo score di 204 (70 68 66) ha annullato i sette colpi di svantaggio che accusava dopo due turni nei riguardi Vijay Singh e si è portato dal 20° al primo posto sia pure in compagnia dello stesso fijano (66 65 73), in giornata grigia (parziale di 73), di Sean O´hair (72 69 63), di Bart Bryant (68 68 68) e di Bubba Watson (67 69 68). Sesto con 205 Hunter Mahan, settimi con 206 Nick Watney, Tom Lehman, Cliff Kresge, Lee Westwood e Ken Duke, in una classifica che vede in lotta per il titolo almeno ventiquattro concorrenti racchiusi nell´arco di quattro colpi. Fuori gioco Phil Mickelson, 32° con 210. Woods (6 birdie e due bogey nel suo score) ha l´occasione per vincere la settima gara individuale consecutiva in una striscia iniziata lo scorso settembre. Il montepremi è di 5,8 milioni di dollari dei quali $ 990. 000 andranno al vincitore. Lpga Tour: Orientali All´attacco - Orientali al proscenio nel Mastercard Classic, il torneo del Lpga Tour che si sta svolgendo al Bosque Real Cc di Città del Messico e al quale non prendono parte proettes italiane. A un giro dal termine nuova leader è la coreana Ji-young Oh con 135 colpi (68 67) seguita dalla neo pro di Taiwan Yany Tseng con 137 (68 69). Al terzo posto con 139 Eva Dahllof, al quarto con 140 la coreana Na Yeon Choi, al primo anno nel circuito, e Jill Mcgill, che era in vetta dopo 18 buche. Difficile che possano competere per il successo le altre concorrenti, a iniziare da Pat Hurst e Gloria Park, seste con 141. Nulla da fare anche per l´idolo di casa, la messicana Lorena Ochoa numero uno mondiale, che è in 27ª posizione con 146 (76 70) dopo un buon recupero dalla 77ª. Non ha superato il taglio, caduto a 149, la campionessa uscente Meaghan Francella, 121ª con 157, che ha avuto la compagnia di Julieta Granada e Laura Davies, entrambe 96. E con 153. In palio 1. 300. 000 dollari. . |
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BOVOLATO (ASSO 99) E REJINTES (PROTAGONIST) I VINCITORI DEL 30´ TROFEO ROBERTO BIANCHI DEL CIRCOLO VELA GARGNANO |
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Gargnano, 17 marzo 2008 - Un Garda versione “inglese” si è presentato per la prima stagionale del Circolo Vela Gargnano, il 30’ Trofeo Roberto Bianchi, classica d’esordio dedicata ad un personaggio che per primo in Italia realizzò negli anni ’60 gli scafi di vetroresina. Quasi 40 le imbarcazioni al via, suddivise in due classi, i monotipi Asso 99 e Protagonist 7. 50 con in palio i primi punti dei rispettivi campionati lacustri. In gara c’era anche la versione rinnovata dell´Asso 99 ed un monotipo statunitense della classe J 80, al suo primo appuntamento in una gara di Gargnano. Atmosfera da canale della Manica: nebbia poi una pioggia sempre più intensa, brezze leggere su tutto il percorso. La regata si sviluppava sul tratto di lago che va da Bogliaco di Gargnano all’isolotto del Trimelone e relativo ritorno, il tutto per un totale di poco meno di 13 miglia. La vittoria nell’Asso 99 è andata a “Gradasso” lo scafo condotto dal medico bresciano Pietro Bovolato (con alla tattica l´ex gloria olimpica Ciccio Gazzei) che sul traguardo finale mette in fila “Confusione” di Elena Reboldi condotto dal campione d’Europa dei Fun Roberto Benedetti del lago di Como, “Palladio Leasing” del vicentino Luciano Lucarda e “Cassiodoro” di Matteo Ponti dell’Associazione velica Monvalle del lago Maggiore a conferma di come questa regata del Garda abbia coinvolto velisti di tutto il nord Italia e in particolare dei suoi laghi. Nella classe Protagonist con ben 25 scafi sulla linea di partenza la vittoria finale è andata a “Caiphirinia” dello skipper Martin Rejintes della Fraglia Vela di Desenzano. Primo a tagliare il traguardo era stato “Asso Evoluzione”, la nuova versione dell’Asso 99 con gennaker, piano di deriva ridisegnato, l’equipaggio ridotto a 5 persone (sono 6 su quello tradizionale). Alla barra dell’imbarcazione c’era il giovanissimo Simone Dondelli della Canottieri Garda di Salò. . |
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A FINE MESE IL VIA AL CAMPIONATO ITALIANO SUPERMOTO 2008 |
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Ottobiano, 17 marzo 2008 - L’apertura il 30 marzo è particolarmente attesa per l’esordio di formazioni rinnovate, nuove livree, nuovi accasamenti. Mancano poche settimane e l’apertura è ospitata stavolta da una pista storica e spettacolare come la South Milano pavese e sarà un evento certamente importante: per gli appassionati italiani, che aspettano con ansia di vedere e valutare le forze in pista, per il circuito cui spetta l’onore di organizzare questa prova di avvio stagionale, e per gli addetti ai lavori che finalmente mettono ufficialmente in pista il lavoro svolto durante l’inverno. A oltre cinque mesi dall’ultima prova di Campionato Italiano dello scorso anno, si comincia ad affilare le lame in vista della nuova sfida che coinvolgerà buona parte del grande vivaio nazionale e internazionale, ma prima di accendere i motori è bene sapere come sarà articolata la ricca e attesa stagione, accennando i punti essenziali che caratterizzeranno il 2008, premettendo che i campionati saranno per la prima volta quattro: S1, S2, S4 e S5. Ma chi saranno i protagonisti di questa stagione agonistica 2008. Cominciamo dai campioni dello scorso anno: il bolognese Fabio Balducci in classe S1 e il bresciano Davide Gozzini in classe S2. Per il felsino si prospetta una stagione nuova con un team che conosce bene come il Lux Performance e grazie al quale sarà nuovamente al via in classe S1 difendendo il titolo in sella alle Suzuki Valenti, mentre il lombardo continuerà a correre per la Tm, la Casa che gli ha dato la gloria, e anche la classe rimarrà la S2. Nella classe S1, la lotta per il titolo sarà molto interessante considerata la rosa dei pretendenti, che oltre al campione Balducci, il quale vanta due titoli tricolori, vedrà schierati anche fuoriclasse dai nomi altrettanto altisonanti come il pesarese cinque volte campione italiano Ivan Lazzarini, passato quest’anno tra le fila del team Drc di Andrea Ottomano in sella ad un’Aprilia a caccia di stimoli nuovi e poter puntare così nuovamente alla tabella numero uno tricolore e non solo. Ma della partita saranno anche il bolognese Christian Ravaglia in sella alla Yamaha del Team Evolution di Giorgio Foi, il pesarese due volte iridato a squadre junior Marco Dondi che sarà in sella al Kawasaki Supermoto Team by Nastedo, il marchigiano del Team Hm Giletti Assomotor, Teo Monticelli, e ancora il teramano vicecampione europeo Tommaso Iacoboni con l’Aprilia del Team V2 Racing, il veneto campione italiano junior 2007 Elia Sammartin con l’Aprilia del New Team Supermoto, il marchigiano Fabio Tomassetti (Team Motorace Kawasaki), il 24enne bolognese Matteo Migliori con la Yamaha del Team Sm Action Rz, il milanese Michele Cannistraro per il Team Motorace Kawasaki, Alessandro Daverio del Team Rigo Moto Suzuki Valenti, e Fabio Lavetti che scenderà in pista con le moto Wrm completamente gestite dal Team Pergetti Motard. Anche la classe S2 sembra tutt’altro che priva di sostanza, mettendo in mostra un contingente che esorta ad arrivare presto a fine mese. Primo fra tutti, come detto, il campione di Chiari, Davide Gozzini, rimasto fedele alla Tm e con la quale cercherà di difendersi dagli attacchi avversari, ad iniziare dall’asso bolognese Massimo Beltrami, due titoli italiani e tre mondiali vinti con la squadra azzurra nel Trofeo delle Nazioni, per l’attacco al titolo ha scelto di passare all’Aprilia del Team Drc. Tra loro un altro portento di bravura come il forte e generoso Attilio Pignotti che ha chiuso non solo l’italiano ma anche il mondiale al secondo posto nel 2007, e questo ci sembra sufficiente per immaginare quanto sia grande la voglia di riscatto del pilota di Teramo alfiere del Team Ktm Italia Miglio. Oltre a loro ci saranno anche i pesaresi Lorenzo Mariani e Fabrizio Fiorucci (Tm-mrc), così come il ritrovato pilota grossetano Graziano Rispoli (Suzuki-lux Performance) dal brutto incidente del 2007, il pilota di Terracina del team Pmr-h2o Luca Minutilli (Aprilia), l’alessandrino Paolo Gaspardone con la Husaberg del team Brt, il modenese Emanuele Giovanelli (Yamaha-sm Action Rz), mentre passa alla Husqvarna del team Motolandia il pilota di Ardea Simone Girolami. Della partita anche il fiorentino Alessandro Tognaccini con l’Aprilia del Team V2 Racing che rientra a pieno titolo dopo l’infortunio del 2007. Ma questi sono solo alcuni dei piloti che vedremo già dalla prima prova di Ottobiano a fine mese e, oltre a loro, non dimentichiamoci la straordinaria forza costituita dai piloti stranieri che come sempre non vorranno perdersi il torneo più bello al mondo della specialità. Tra loro anche i campioni internazionali 2007 ed ex campioni iridati S1: il tedesco Bernd Hiemer sempre in sella alla reboante Ktm del team Miglio in classe S1 e il belga campione del mondo in carica della S2 Gerald Delepine sulla Husqvarna del Ch Sm di Fabrizio Azzalin. Lo straordinario stuolo di fuoriclasse stranieri, con molta probabilità vedrà schierato al via per la conquista del Trofeo Internazionale anche il transalpino Boris Chambon con la Tm factory in S1, il britannico Christian Iddon (Aprilia S2-team Pmr-h2o), gli altri francesi ex iridati Jerome Giraudo (Hm Honda Giletti Assomotor) e Thierry Van Den Bosch (Aprilia factory), lo spagnolo Jorge Nestor con la Yamaha del team Evolution in S1, il transalpino campione nazionale Maxime Testu con la Kawasaki Supermoto team by Nastedo, e confidiamo di vedere al via anche i fratelli Chareyre con l’iridato S1 Adrien che ci auguriamo ristabilitosi dall’infortunio di fine anno, e il forte Thomas (Team Ch Supermoto Husqvarna), così come il belga sempre molto amato dal pubblico italiano, anch’egli ex iridato, Eddy Seel (Suzuki-rigo Moto). Rilevante ruolo giocherà nuovamente la presenza della televisione che è stata confermata anche per il 2008, contando su una produzione importante che riguarderà le emittenti Sportitalia (rubrica Motorzone – Fmi Magazine - canale 225), Rai Due (rubrica Reparto Corse), Rai Sport Sat (rubrica Motociclismo 2 Ruote Fmi - canale 227), Nuvolari Channel (rubrica Fuori Pista - canale 218), Hard Trek (rubrica Fmi Magazine). Un altro elemento di vitale importanza riguarda la presenza di sponsor che credono nel forte appeal che questo sport ha sul pubblico, sostenendone la promozione, la crescita e la diffusione, e tra questi ci corre obbligo segnalare l’importante ingresso in veste di partnership di Ducati, che si affiancherà a Fiat Professional, Shell Advance, Dunlop, Ktm e Airoh. . |
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LA MEGLIO GIOVENTÙ, SPORTIVA, PASSA DA PILA. 17 - 21 MARZO CAMPIONATI ITALIANI ALLIEVI E RAGAZZI |
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Pila, 17 marzo 2008 - Una pacifica e giovanissima invasione quella che è attesa a Pila nei prossimi giorni per i Campionati italiani allievi e ragazzi 2008. Saranno infatti circa 600 fra atleti e allenatori, 500 fra genitori e accompagnatori e oltre 250 i rappresentanti degli sponsor e delle maggiori ditte produttrici di materiali italiane e estere ad animare il comprensorio valdostano. La manifestazione è organizzata logisticamente dallo Sci Club Pila e dalla Asiva (Associazione Sport Invernali della Valle d´Aosta) con la collaborazione della Fisi. Secondo il regolamento ai Campionati prenderanno parte gli atleti (maschi e femmine) nati negli anni dal 1993 al 1994 per la categoria allievi e dal 1995 al 1996 per i ragazzi, tutti giovani sportivi che hanno superato le selezioni regionali e che si contenderanno il gradino più alto del podio. Chissà forse un giorno sarà qualcuno di loro a difendere i nostri colori ai Mondiali di sci. Alle gare di Pila saranno presenti i responsabili della Federazione italiana sport invernali e in concomitanza alle gare si terrà la Consulta della Fisi, in cui si riuniranno i membri del Consiglio e tutti i presidenti dei diversi comitati regionali. Calendario gare ed eventi collaterali: Lunedì 17 - 8. 45-11. 00 Prove in pista sulla pista Bellevue - 18. 00 Piazzetta Pila 2000 sorteggio numeri di gara Martedì 18 - 9. 30 Slalom Allievi sulla pista Gorraz - 10. 30 Prova Super G Ragazzi sulla pista Bellevue - 16. 30 Pila Bouton d’oro - Sfilata dei comitati con Banda musicale - 17. 30 Pila padiglione inaugurazione Campionati e premiazione slalom allievi - 20. 30 Cena Ufficiale a invito Mercoledì 19 - 9. 30 Gs Allievi sulla pista Renato Rosa - 10. 30 Super G Ragazzi sulla pista Bellevue - 15. 00 Concerto Beatles - 16. 30 Premiazione Giovedì 20 - 9. 30 Slalom Ragazzi sulla pista Chatelaine - 10. 30 Prova Super G Allievi sulla pista Bellevue - 16. 00 spettacolo di magia - 17. 00 Premiazione Venerdì 21 - 10. 00 Gs Ragazzi sulla pista Chatelaine - 10. 30 Super G Allievi sulla pista Bellevue - 13. 30 Pila Padiglione premiazione Slalom, Super G, Gs, Combinata e Comitati - Chiusura Campionati Ricco il montepremi, ai primi tre classificati per ogni categoria e specialità sarà consegnata la Coppa de la Vallée e la medaglia Fisi, i primi dieci classificati di ogni gara e categoria riceveranno anche premi messi a disposizione dagli sponsor, a sorteggio anche un computer e un motorino. Infine ai primi 5 comitati classificati andrà il Trofeo Casinò della Vallée. E fra gli allenatori, categoria spesso trascurata, sarà messo in palio un viaggio, giusto riconoscimento per gli sforzi compiuti nel preparare ed educare i giovani campioni. Il Consorzio turistico Espace de Pila ha messo a punto pacchetti soggiorni scontati per il periodo delle gare e un fitto calendario di eventi, fra i quali spicca il Beatles ski day, con un concerto delle musiche del celebre quartetto di Liverpool. Www. Pila. It . |
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